RASSEGNA STAMPA ALBANESE 12 GENNAIO 2015
ECONOMIA
La società canadese Bankers Petroleum, il maggiore produttore di petrolio in Albania, ha deciso di ridurre la propria produzione, in vista del forte calo dei prezzi del petrolio sui mercati internazionali. Nel 2014 la produzione di Bankers si è attestata a una media di 20.687 barili al giorno, circa il 14 % in più del 2013. La decisione della società canadese rischia di avere conseguenze negative sul volume delle esportazioni albanesi, visto che la vendita all'estero del petrolio rappresenta una delle principali voci delle esportazioni. – Gazeta Shqiptare, pg. 9;
ECONOMIA
Il debito pubblico negli ultimi 5 anni in Albania ha registrato un costante incremento. Secondo uno studio condotto da Open Data, un portale albanese che elabora i dati economici, per il 2015, su ciascun cittadino graverà l’equivalente di 2.593 euro, circa 48 % in più del debito pubblico pro capite del 2010 quando si attestava a 1.748 euro. Tuttavia, secondo Open Data, il ritmo di crescita del debito procapite nel 2015, +6,47 %, è inferiore a quello registrato nel 2014, quando era salito di 8 % in più. – Gazeta Shqiptare, pg. 11; Shekulli, pg. 8;
POLITICA
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POLITICA
Continua lo scontro in Albania fra il Presidente della Repubblica Bujar Nishani, e la maggioranza del Premier Edi Rama. La nomina dei membri della Corte Suprema torna a essere una patata bollente fra le parti che si scambiano accuse reciproche da oltre un anno, mentre tre posti continuano a rimanere vacanti. Nishani ha deciso di respingere alcune modifiche apportate alla legge sulla Corte Suprema con i soli voti del centro sinistra e che riguardavano principalmente le procedure per le nomine dei giudici. Il Capo dello Stato non ha gradito la mossa, e lo scontro potrebbe finire anche alla Corte Costituzionale, se la maggioranza, come previsto, rivoterà le modifiche senza tenere conto delle considerazioni di Nishani. – Shqip, pg. 7; L’Occidente continua ad attuare due politiche diverse nei confronti della Serbia e dell’Albania. È quanto affermato dal Vice Premier e Ministro degli Esteri serbo Ivica Dacic, intervistato dal quotidiano serbo “Politika”. Il Capo della diplomazia serba ha così commentato la foto che mostra una mappa della Grande Albania proiettata sulla residenza del Premier di Tirana, Edi Rama. Dacic ha ricordato di aver più volte espresso pubblicamente i propri dubbi sulla capacità dei partner occidentali di rispondere
in maniera adeguata a queste situazioni. Il Ministro ha detto che se qualcuno a Belgrado avesse esposto una mappa della Grande Serbia in un edificio governativo sarebbe stato un problema che meritava di essere discusso sia dalla Commissione Europea, sia dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Non accettiamo l'idea secondo cui alcune persone sono autorizzate a fare ciò che vogliono, ha detto Dacic, secondo cui tutti dovrebbero essere giudicati in base ai loro meriti. Secondo il Ministro serbo, inoltre, mostrare una mappa della Grande Albania esprime una posizione diametralmente avversa rispetto alla posizione espressa pubblicamente dalla leadership di Tirana, incentrata sulla normalizzazione delle relazioni fra i due Paesi. Il Premier Rama ha anche invitato l’omologo serbo, Aleksandar Vucic, a recarsi in visita a Tirana. Secondo Dacic questi episodi confermano che le idee sulla Grande Albania non sono un parto della fantasia della Serbia ma un fatto reale e rappresentano una grave minaccia per la stabilità di tutta la regione. Durante le celebrazioni del Capodanno, Rama ha fatto proiettare una riproduzione luminosa della mappa della Grande Albania sulle pareti della sua villa a Tirana. Secondo “Politika” si tratta della medesima mappa che scatenò un grave scandalo diplomatico lo scorso ottobre, apparsa durante la partita fra le due squadre di calcio, successivamente interrotta. Rama aveva postato la foto sul suo profilo Face book. – Shekulli, pg. 11; Il Ministro degli Esteri kosovaro Hashim Thaci si recherà in Albania per ricevere una laurea honoris causa. Thaci, sul suo profilo Face book, ha scritto un post di ringraziamento all’università di Tirana per l’onore riservatogli con l’assegnazione di questa onorificenza. “Dedico questa laurea honoris causa a tutti coloro che hanno combattuto con me e hanno perso la vita durante la guerra. Noi tutti ci inchiniamo davanti a coloro che hanno perso la vita per la libertà", ha detto Thaci. – Shekulli, pg. 3; Gazeta Shqiptare, pg. 14;
POLITICA
Le più alte personalità e leader mondiali si sono uniti ieri nella “Marcia dell’Unità” a Parigi, in onore delle vittime dell’atto terroristico del giornale satirico “Charlie Hebdo”. Ha partecipato anche la delegazione albanese, composta dal Premier Edi Rama e dai rappresentanti delle 4 comunità religiose in Albania, i quali sono stati applauditi dal pubblico francese che esclamava “bravo” e “grazie mille” della solidarietà mostrata.—Shekulli, pg. 4, Gazeta Shqiptare, pg. 2; Shqip, pg. 2; Rafforzate le misure di sicurezza in Albania, in risposta alle preoccupazioni sulla possibilità di attentati terroristici in tutta l’Europa, dopo l’attacco della scorsa settimana alla redazione del settimanale francese “Charlie Hebdo” a Parigi. “Tutte le unità delle forze speciali sono in stato di allerta, con una maggiore presenza negli ambienti pubblici, sugli assi stradali, e nei controlli che si stanno effettuando in zone e nei confronti di persone che rappresentano una potenziale minaccia alla sicurezza pubblica”, ha dichiarato il Ministro dell’Interno Saimir Tahiri, aggiungendo che i controlli della Polizia di Stato si sono rafforzati anche nelle frontiere. Il Ministro ha chiesto la collaborazione anche dei cittadini ad informare le forze dell’ordine su qualsiasi cosa possa sembrare sospetta. Anche una piccola informazione potrebbe essere un grande investimento per la sicurezza comune. – Shqip, pg. 2; Gazeta Shqiptare, pg. 3; Alcuni mesi fa’ su segnalazione dei servizi segreti, venne scoperta a Tirana una cellula di fondamentalisti islamici che arruolavano credenti musulmani da essere inviati in Siria. Da Parigi dove ieri, insieme ai leader delle quattro comunità religiose albanesi (musulmana, bektashi, ortodossa e cattolica), ha partecipato alla marcia di solidarietà per le vittime dell’attentato, il Premier albanese Edi Rama dichiarato che nessuno dovrebbe sentirsi immune dagli attacchi terroristici, dal momento che è stato colpito uno dei Paesi della famiglia europea e del Mondo democratico del quale noi facciamo parte. Gazeta Shqiptare, pg. 3;