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MISTERI DI MILANO

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BAGNO E SHAMPOO

BAGNO E SHAMPOO

Gian Galeazzo Visconti

- a cura di Maurizio Mosca -

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Il Duomo di Milano, l’imponente e maestosa cattedrale di architettura gotica, la cui costruzione iniziò nel 1386 e che non si può definire a quanto pare conclusa (la fabbrica del Duomo) con le sue centinaia di guglie (135) e le sue 2.240 sculture nasconde ancora alcuni misteri alimentati dalle leggende create quasi ad hoc. Si racconta che Gian Galeazzo Visconti, in una tenebrosa notte d’inverno del 1386, venne visitato dal diavolo in persona che gli impose la costruzione della cattedrale a patto che fosse dotata di icone e simulacri demoniaci, pena la condanna agli inferi della sua anima. Il Galeazzo, spaventato da cotanta minaccia avrebbe ordinato l’aggiunta doccioni con figure demoniache, sino ad oggi mai scovate da nessuno. Interessante però sono le leggende o meno che trapelano sull’area dove la cattedrale venne eretta; pare infatti che ai tempi degli antichi Celti insubri, in quel luogo venne eretto un tempio dedicato alla loro dea Belisama nei pressi di un laghetto che sarebbe ancora presente nei sotterranei del Duomo. Ricordi celtici sono ancora oggi visibili in alcuni simboli osservabili sul portale, come il «Triskell» (tre riccioli intersecati fra loro) e la pianta sacra dei Druidi la quercia. Si racconta ancora che in seguito, laddove sorgeva il tempio di Belisama, i latini innalzarono un altro tempio in onore della dea Minerva. Pare poi che il laghetto prima descritto fosse fornito anche di statue dedicate a figure misteriose, tra cui una «Vergine Nera». Viene quasi da pensare che la cattedrale di Milano, espressione della cristianità meneghina, sia stata fondata su radici pagane. Altri interessanti aspetti accolgono poi il visitatore all’interno del Duomo tra i quali la meridiana conosciuta come «Gnomone», realizzata nel 1786 e la reliquia del «Santo Chiodo». Personalmente, sin dove ovviamente ho potuto, ho indagato una mattina sulla particolarità delle statue presenti e possibilmente visibili trovando alcune curiosità di spessore. All’entrata principale è possibile notare una statua assai simile alla Statua della Libertà Americana. seppur di misura alquanto ridotta, che si dice sia stata presa a modello dall’architetto Eugene Viollett Le Duc e realizzata dal francese Auguste Barthold, inaugurata nel 1886; la statua sulla facciata del duomo fu realizzata nel 1810 da Camillo Pacetti. Anche altre statue hanno attirato la mia curiosità di criptozoologo come quella raffigurante una sorta di uomo peloso e una Bestia Feroce che si vuole accomunare ad un drago o semplicemente ad un ermellino o «lonza», in questo caso, raro trovarne una. Ad ogni modo, parafrasando l’attrice teatrale del XIX secolo Sarah Bernhard, «Malgrado La Storia, La Leggenda Vince Sempre».

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