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Musica, dai primi giorni
MUSICA! FIN DAI PRIMI GIORNI
ECCO I CONSIGLI DI DANIELA LUCANGELI
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di Laura Della Badia La musica può influenzare l'evoluzione psicologica e cognitiva dei bambini? In che modo possiamo aiutare i piccoli in questo percorso, ricco di stimoli e potenzialità? Ce lo spiega Daniela Lucangeli, (prof.ssa di Psicologia dell’Educazione e dello Sviluppo presso l’Università di Padova) nel libro I Miei primi 1000 giorni in Musica, parte di un cofanetto con CD, da poco uscito in libreria (De Agostini). L’obiettivo è trasmettere ai genitori e a chiunque si occupi dei piccoli, ciò che la scienza svela su questo argomento. “Le attività musicali sono funzionali allo sviluppo dell’intelligenza dei bambini” spiega la Lucangeli, “perché promuovono lo sviluppo del linguaggio e la capacità di memorizzare e richiamare informazioni”. Cosa dobbiamo aspettarci? Non dobbiamo pensare che ascoltare la musica possa migliorare in futuro il rendimento scolastico: le ricerche mostrano infatti come le attività musicali stimolino soprattutto abilità trasversali, come la creatività, la concentrazione, l’autodisciplina, la cooperazione e il pensiero divergente. In generale, l’ascolto e l’allenamento musicale possono attivare specifici percorsi neurali, da cui dipende lo sviluppo armonico del bambino. La musica promuove la comprensione, il linguaggio, la capacità di memorizzare e richiamare informazioni. L’ascolto, ad esempio, permette al bambino di assimilare la sequenza di suoni e di restare concentrato su un determinato oggetto. La musica, inoltre, è ricca di contenuti emozionali e aiuta quindi a sviluppare l’intelligenza emotiva, cioè la capacità di comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri.