mostra francesco filosa

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All'arte, che sfida i secoli, di Francesco Filosa

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Š 2007 Proprietà letteraria riservata Comune di Piano di Sorrento Tel. 081.5344454 Nessuna riproduzione, anche parziale, delle immagini di questo volume può essere riprodotta senza l'autorizzazione del Comune di Piano di Sorrento e della famiglia Filosa/Maresca Cod. ISBN 4


Francesco Filosa 1910 - 1990

Piano di Sorrento a cura di Pierluigi Fiorenza

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Francesco Filosa 1910 - 1990

Piano di Sorrento

Piano di Sorrento - Villa Fondi Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina "Georges Vallett" 26 Gennaio - 30 Marzo 2008

COMUNE DI PIANO DI SORRENTO Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta

Giovanni Ruggero Sindaco Carlo Pepe Funzionario Servizi Culturali Coordinatore della mostra

Museo Archeologico Territoriale della Penisola Sorrentina "Georges Vallet"

Collaborazione attivitĂ culturale Salvatore Esposito Cecilia Santovito

Tommasina Budetta Direttore archeologo, coordinatore per i Beni Archeologici di Napoli e Caserta

Comitato scientifico Salvatore Maresca Carlo Pepe Adelaide Maresca Curatore del catalogo Pierluigi Fiorenza Grafica catalogo Aniello Maresca Gaetano Fiorentino Coordinatore generale Carlo Pepe Progetto di allestimento Francesca Maresca

Si ringraziano: Maria Rosaria Filosa Emilia Filosa Salvatore Maresca Giuseppe Finizio e collezionisti privati

Segreteria organizzativa Salvatore Maresca Carlo Pepe Realizzazione dell'allestimento Graffiti Mormile srl Ufficio stampa SudEventi - Turismo Sportivo

Assessorato al Turismo e Beni Culturali 6

PROVINCIA DI NAPOLI


C OM U NE DI P I A N O D I S O R R E N T O Provincia di Napoli

Il nostro paese, Piano di Sorrento, continua a mettere il suo “vestito bello” nell'anno del bicentenario (1808-2008). E quale vestito più adatto se non l'arte di Francesco Filosa che con altri e più di altri ha saputo ispirarsi nel ritrarre gli scorci di "bellezza" della nostra terra che durante i secoli si è saputa guadagnare il titolo di “terra delle sirene”.

Paesaggi fissati nel loro incanto, personaggi colti nella loro quotidianità, spaccati di realtà antica, tutto ciò Filosa l'ha trasformato in “capolavori” che per sempre suscitano emozione e meraviglia in chi si ferma a contemplare…

Sono onorato, come Sindaco di Piano di Sorrento, di lasciare qualche traccia per un'opera che in questo anno speciale è testimonianza del fascino e della forza della nostra terra.

Lasciatevi emozionare…

Dalla Residenza Municipale, 16 dicembre 2007

IL SINDACO Giovanni Ruggiero

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Francesco Filosa è molto noto in Penisola Sorrentina e particolarmente a Piano di Sorrento dove si può dire che gran parte delle famiglie conserva almeno una sua opera. Sono tanti che ancora lo ricordano e tantissimi gli hanno commissionato, spesso anche per strada, opere e quadretti nei suoi numerosi giri alla ricerca di scorci particolari, vedute mozzafiato, panorami caratteristici, nature “vive”. Paesaggista e ritrattista non poteva non lasciarsi incantare dalla bellezza della penisola sorrentina che si mostrava a lui fin dalle curve di Scutolo e si lasciava “imprimere” coi suoi colori nelle numerose tele. Filosa ha anche avuto tantissimi amici a Piano di Sorrento coi quali spesso trascorreva intere giornate e dove spessissimo si recava anche con la famiglia; a Piano di Sorrento ha tenuto diverse mostre personali o collettive in quel circolo culturale ed artistico “La Prora” un cenacolo artistico alimentato dall'artista padre sacramentino Dante Maranta che pur ha lasciato visibili tracce del suo passaggio a Piano di Sorrento. Nella “Galleria La Prora” Francesco Filosa ha esposto il meglio di sé e non di rado le sue opere sono state oggetto di sottrazioni, come il bel quadro della Madonna del Rosario recentemente recuperato in America e restituito alla famiglia. Molti lo ricordano sulla strada di Scutolo sempre intento a ritrarre quel capolavoro d'arte e natura, caratteristica frequente di incontrare paesaggisti dal vivo. La sua produzione è ricchissima e la mostra realizzata a Piano di Sorrento in occasione del Bicentenario del Comune ne è testimonianza. La mostra che si presenta a Piano di Sorrento che la famiglia ha voluto tenere in occasione del Bicentenario del Comune di Piano di Sorrento e l'omaggio che Piano di Sorrento vuole tributare a questo artista è un parziale scorcio della vita e dell'opera di Francesco Filosa la cui produzione è ben più vasta e per molti aspetti ancora sconosciuta o non censita opportunamente. La mostra si apre con alcuni autoritratti dell'artista e con numerose opere su Piano di Sorrento, l'orizzonte poi si allarga alla costiera fino a scendere nel quotidiano, nel particolare che diventa tutto il mondo dell'artista. Il curriculum di Francesco Filosa, come si può intravedere dagli autorevoli interventi di questo catalogo è sicuramente prestigioso, i riconoscimenti in Italia e all'estero sono significativi e ci si augura che presto la grande produzione artistica, piuttosto che essere ulteriormente dispersa, possa trovare collocazione in un allestimento permanente.

Carlo Pepe

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Busto di "se stesso"

www.filosafrancesco.it 10


Indice pag. 7

Giovanni Ruggiero - Sindaco di Piano di Sorrento

pag. 9

Carlo Pepe - Presentazione

pag. 12

Francesco Filosa - Cenni biografici

pag. 14

Pierluigi Fiorenza - Francesco Filosa e la Penisola Sorrentina

pag. 16

Adelaide Maresca - F. Filosa pittore, scultore, decoratore...

pag. 17

Mostre ed esposizioni

pag. 19

Catalogo delle opere

pag. 21

Autoritratti

pag. 27

Le marine di Piano di Sorrento

pag. 41

La Costiera

pag. 63

Paesaggi, flora e fauna

pag. 85

La Madonna "ritrovata"

pag. 91

Schede delle opere

pag. 94

Critiche d'arte

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FRANCESCO FILOSA: CENNI BIOGRAFICI Francesco Filosa nacque a Castellammare di Stabia il 20 ottobre del 1910 in un’antica famiglia di pittori e decoratori. Dopo le primissime esperienze, maturate insieme al padre, si aprì alle forme artistiche del Novecento. Le sue prime partecipazioni alle collettive sindacali risalgono alla metà degli anni Trenta dove, oltre ai già affermati Viti, Volpe, Pratella, Crisconio e Irollo, ebbe modo di conoscere e frequentare giovani artisti del calibro di Galante, Casciaro, Striccoli, Brancaccio, Ciardo, Buono e Bresciani. Pur continuando la sua attività di decoratore nelle varie chiese di Castellammare e della penisola sorrentina, Francesco Filosa affinò le sue doti pittoriche grazie ai suggerimenti di Carlo Striccoli e Francesco Galante. Alla fine dell’ultima guerra mondiale, la sua vita artistica ebbe una svolta decisiva infatti abbandonò l’attività paterna e si dedicò completamente alla pittura. Dal 1950 è stato costantemente presente in tutte le manifestazioni della ”Promotrice Salvator Rosa” e iniziò a partecipare a rassegne e mostre collettive. Notato dalla critica e dagli estimatori d’arte, nel 1966 fu prima invitato alla Quadriennale di Roma e poi a quella europea di Londra, dove gli fu conferito il Sigillo d’argento. Tra le partecipazioni più significative si segnalano la Rassegna di artisti napoletani e romani al Palazzo delle Esposizioni (1968), la Mostra d’Arte nel Mezzogiorno, l’undicesima Esposizione d’artisti meridionali al Palazzo Fazzari di Catanzaro, la prima Rassegna di pittura “Napoli ‘68” alla Galleria San Petronio di Bologna e, infine, la sua personale presso la Beato Angelico di Roma. Dal 1970 ha preso parte alla Rassegna “Arte europea” di Roma, dove nel 1971 gli fu assegnato il Sigillo mondiale, all’Esposizione “Artisti del Mezzogiorno” di Messina, alla Mostra di Pittura napoletana a Palazzo Antinori di Firenze, alle Celebrazioni michelangiolesche di Castellammare di Stabia, al Premio nazionale di Pittura di Castellammare, alla Mostra di gruppo “Napoli presente” a Diano Marino in provincia d’Imperia, al Premio Sant’Agata dei Golfi, alla rassegna itinerante “Esempi d’arte contemporanea” di Messina, Mazzaro del Vallo, Taormina, Acireale e Palermo, alla Rassegna d’arte degli “Incontri

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internazionali del Cinema” di Sorrento, alla decima Rassegna nazionale di pittura presso il salone internazionale dell’auto di Napoli, alla galleria Manzoni di Milano nel 1975, alla Biennale europea di Montecarlo, al Premio “Villa Lumiere” presso il Palazzo dell’Unesco di Parigi nel 1977. Nel 1979 è stata allestita una Mostra antologica al centro d’Arte “Lo Zahir” di Napoli. Nel 1983 gli venne conferita la medaglia d’oro in qualità di vincitore del Premio europeo della Cultura di San Marino. La sua prima mostra, allestita a Castellammare di Stabia, risale al 1934. Nel corso della sua lunga e laboriosa attività ottenne sempre vasti consensi di critica e di pubblico. La sua pittura fu sempre motivo d’analisi da parte della critica militante e di studiosi d’arte, ottenendo profili e articoli su riviste specializzate e quotidiani. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Barbieri, Schettini, Girace, Ortolani, Ricci, Barone, Attardi, Mormino, Di Bartolomeo, Pagano, Lenzi, Fucito, Ziino, Sorrentino, Calabrese e Agrillo. Le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’estero, in particolar modo negli Stati Uniti d’America, Australia, Inghilterra, Francia e Germania dove, durante la sua prigionia nel corso dell’ultima guerra mondiale, ebbe modo di farsi apprezzare come decoratore e pittore. Francesco Filosa è morto a Castellammare

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FRANCESCO FILOSA E LA PENISOLA SORRENTINA Un ispirato paesaggista. Ma anche un elegante ritrattista. Le opere di Francesco Filosa continuano a sedurre critici d’arte, galleristi e la gente comune in virtù delle emozioni che sanno suscitare. Piano di Sorrento, nella mostra organizzata per il suo bicentenario, è raccontata con delicatezza e ammirazione. Tanto più che, nelle tele del pittore stabiese, la Penisola Sorrentina non è né assediata dall’asfissiante traffico automobilistico e né abbracciata dalle spire soffocanti del turismo mordi e fuggi. Nei quadri di Francesco Filosa vivono, incontaminati, gli scorci paesaggistici di un territorio che si è saputo guadagnare il titolo di terra delle sirene. Immortalata nei film, nella musica e nella pittura, la Penisola Sorrentina ha raggiunto una ragguardevole popolarità internazionale grazie alle sue bellezze paesaggistiche e monumentali. Non a caso nel Settecento e nell’Ottocento è stata una tappa obbligata del Grand Tour europeo. Qui hanno soggiornato poeti (Goethe, Byron, Quasimodo), scrittori (Dickens, Melville, D’Annunzio, Amado), commediografi (Ibsen, che a Sorrento scrisse La casa degli Spettri, Scarpetta, De Filippo), musicisti (Wagner, Verdi, Mendelsson), attori (Burton, Taylor, Lancaster, Totò, Loren), registi (Pasolini, De Sica), filosofi (Nitzche, Croce) e tanta gente comune. Per tacere, poi, di Torna a Surriento, l’inno ufficiale della Terra delle Sirene. La canzone di Giambattista ed Ernesto De Curtis che fu eseguita la prima volta il 15 settembre 1902 in occasione della visita dell’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Zanardelli. Pertanto Francesco Filosa s’inserisce in quella folta schiera di pittori che fu sedotta dalle bellezze della Costiera, ossia: Salvator Rosa, Micco Spadaro, Filippo Palizzi, i fratelli Gigante e Giuseppe Bonito, solo per citare pochi esempi. Protagonisti delle opere di Francesco Filosa sono pescatori, ortolani, marinai, ovverosia i figli di un dio minore che, però, tanto hanno dato alla loro terra. Silenti imbarcazioni riposano sul mare che sembra sussurrare una dolce ninna nanna. Altre, invece, aspettano di essere montate per partire alla ricerca del pescespada o di altre specialità ittiche che verranno rivendute ai ristoranti del luogo. Piano di Sorrento, nelle tele del pittore stabiese, ha un fascino davvero speciale. Si presenta più seducente che mai e ammalia il cuore di ogni turista. Tra le romantiche arcate del borgo, l’inebriante profumo di mare e una passeggiata sotto le stelle anche il più timido degli innamorati si trasforma in un focoso amante al cospetto di un panorama mozzafiato. E in questo consiste la bravura di Francesco Filosa, cioè di aver saputo ritrarre dal vero le bellezze della Penisola senza ingigantirle, senza manipolarle. Sono talmente belle che non vanno trasfigurate ma solo disegnate. 14


Le sue pennellate, allora, diventano un potente spot pubblicitario nei confronti di una terra baciata da Dio. Di una gemma incastonata in paesaggi mozzafiato. Tanto più che, da sempre, le bellezze della Penisola Sorrentina affascinano legioni di turisti che amano trascorrere le loro vacanze a contatto con la storia e i moderni comfort. E cosa dire degli scorci marini? Qui il mare luccica davvero. Non a caso la leggenda vuole che le acque sorrentine fossero frequentate dalle Sirene che hanno ammaliato col loro canto legioni di naviganti. Sempre secondo la leggenda, alla fine furono trasformate in scogli, ovverosia negli attuali isolotti de Li Galli, dopo lo smacco ricevuto da Ulisse che, avendo tappato le orecchie dei suoi compagni, ascoltò il loro canto senza naufragare. I quadri di Francesco Filosa sono paragonabili a dei veri e propri documenti storici. Sono testimonianze di un passato operoso e prospero che è alla base del successo odierno. Con sapienti movimenti scenici e dosaggio di colori, l’artista stabiese ha saputo proiettare una potente luce sulla storia recente di Piano e dell’intera Penisola Sorrentina, frugando nei loro angoli più reconditi. E solo un artista che ha sempre lavorato con passione e intelligenza poteva aggiungere ulteriore fascino a una terra amata e apprezzata in tutto il mondo.

Pierluigi Fiorenza

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F. FILOSA PITTORE, SCULTORE, DECORATORE....

“Mi ribello all’idea che ci sono tre oppure quattro possibilità di interpretare il mio quadro. Vorrei che ce ne fosse una sola, ed in questa sola deve essere fino ad un certo punto possibile riconoscere la natura, che non è altro in fondo che una specie di lotta tra il mio essere interiore ed il mondo esterno.” P. Picasso

Classicismo, Realismo?!? Sono tradizionalmente i vocaboli utilizzati per descrivere le opere dipinte dal pittore Filosa ma il suo spirito polivalente si ribella a tale definizione ed a qualsiasi… La realtà penetra prepotentemente nelle sue tele colorandosi di atmosfere vibranti a volte plasmate da una linea di contorno che delimita le zone di colore, la forma delle figure, degli oggetti, dei paesaggi mentre altre volte l’esplosione del colore non accetta regole e così le figure intrappolate dentro forme rigide scappano e si mescolano con essi in un turbine di ritmo e pulsazioni visive. Gli stati d’animo nel “curriculum vitae” del Filosa galleggiano sulla superficie delle sue tele: “le tonalità scure, i giochi di luce ed ombre che scolpiscono le figure in contrasto con il fondo informe” sono tipiche della sua età giovanile quando il dipingere avveniva quasi sempre nelle ore pomeridiane. La deportazione in Germania (Graz settembre 1943-maggio 1945) comporta da parte dell’artista un desiderio di ritornare al mondo ordinato e tranquillo: così le tonalità diventano più accese, vive (prediligendo il verde, l’azzurro); gli scenari delle sue tele si trasformano e diventa protagonista la sua amata Castellammare e costiera per tanto tempo lontana, sorretta dagli oggetti (vasi, brocche etc) che appartengono al suo quotidiano, al suo vissuto familiare. Il suo studio è la scenografia delle diverse rappresentazioni dove si percepisce il profumo dei colori ad olio, degli acquerelli, dei carboncini, dei gessetti ed anche dell’argilla che il Filosa utilizza per arrotondare volumi che definiscono i volti delle sue figure. La struttura pesantemente materia delle sculture non nasconde la grazia e l’espressività che si ritrovano nei tratti delle figure care. A questo punto una domanda sorge spontanea: chi è il Filosa? E' un pittore, uno scultore, un decoratore un violinista? La scultura, l’arte della decorazione e la musica sono in costante dialogo nell’artista sin dalla sua età infantile perché discendente da una generazione di pittori che fino ad oggi non si assopisce.

Adelaide Maresca 16


MOSTRE ED ESPOSIZIONI 1934

I° Mostra personale alle Terme Stabiane (Castellammare di Stabia);

1938

Esposizione Cava dei Tirreni (Salerno);

1945

Personale Circolo Artistico di Castellammare di Stabia;

1950

Collettiva Società Promotrice “Salvatore Rosa” (NA);

1964

I° Concorso di Pittura Estemporanea “Città di Massa Lubrense premio “Eugenio Viti” ;

1966

Quadriennale di Roma;

1966

Quadriennale Londra (conferimento del Sigillo d'argento);

1968

Rassegna di artisti napoletani e romani al Palazzo delle Esposizioni;

1968

Mostra d'Arte nel Mezzogiorno;

1968

XI° Esposizione d'Artisti meridionali al Palazzo Fazzari di Catanzaro;

1968

I° Rassegna di pittura "Napoli '68" alla Galleria San Petronio di Bologna;

1968

Personale presso la “Beato Angelico” di Roma;

1970

Rassegna "Arte europea" di Roma;

1971

Esposizione "Artisti del Mezzogiorno" di Messina;

1971

Mostra di Pittura napoletana a Palazzo Antinori di Firenze;

1971

Celebrazioni michelangiolesche di Castellammare di Stabia;

1971

Premio nazionale di Pittura di Castellammare, alla Mostra di gruppo "Napoli presente" a Diano Marino in provincia d'Imperia;

1972

Concorso nazionale città di S. Agata dei Goti;

1972

Rassegna itinerante "Esempi d'arte contemporanea" di Messina, Mazzaro del Vallo, Taormina, Acireale e Palermo;

1972

Esposizione a Piano di Sorrento;

1973

Rassegna d'arte degli "Incontri internazionali del Cinema" di Sorrento;

1973

Personale Piano di Sorrento;

1974

X° Rassegna nazionale di pittura presso il salone internazionale dell'auto di Napoli;

1974

Personale Piano di Sorrento;

1974

Personale “ La Fiumar Antichità” di Montecatini;

1975

Esposizione Galleria Manzoni di Milano;

1976

Biennale europea di Montecarlo;

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1976

Esposizione presso la Galleria d’arte “La Cupola” Montecatini

1977

Premio "Villa Lumiere" presso il Palazzo dell'Unesco di Parigi;

1978

Via Crucis Arte Pasqua 1978 Piano di Sorrento;

1979

Mostra antologica al centro d'Arte "Lo Zahir" di Napoli;

1999

Partecipazione alla XII° mostra dell'artigianato sacro di Pompei;

2002

Retrospettiva dal titolo "Castellammare secolo XX, la pittura di Francesco Filosa" - Palazzetto del mare a Castellammare di Stabia;

2006

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Retrospettiva presso la Galleria Federico IV di Castellammare di Stabia.


Catalogo delle opere:

- Autoritratti - Le Marine di Piano di Sorrento - La Costiera - Paesaggi, Fauna e Flora

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Ora che le parole si servono degli uomini assordati solo le cose vere hanno voce eloquente

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2 - Autoritratto

Pag. 23 1 - Autoritratto

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3 - Autoritratto


4 - Autoritratto

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5 - Tavolozza a colori

6 - Piano di Sorrento nello studio del pittore

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Le Marine di Piano di Sorrento

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7 - Costa di Cassano

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8 - Marina di Piano

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9 - Marina di Cassano

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10 - Marina di Piano

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11 - Marina di Cassano

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12 - Veduta di Marina di Cassano

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13 - Costa e spiaggia di Piano

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14 - Barche

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15 - Marina di Piano

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16 - Barche in riva al mare

17 - Barche sulla spiaggia

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18 - Incanto del mare

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19 - Pergolato con barche

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La Costiera

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20 - Bagni della Regina Giovanna

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21 - Bagnanti

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22 - Lo scoglio di Vico Equense

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23 - Marina di Seano

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24 - Marina di Vico Equense

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25 - Spiaggia di Seano

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26 - Panorama di Sorrento

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27 - Marina Grande - Sorrento

Pag. 51 28 - Meta di Sorrento

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29 - Porto di Castellammare di Stabia

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30 - Scalinata sorrentina

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31 - Amalfi

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32 - Fiordo di Furore

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33 - Strada della costiera

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34 - Positano

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35 - Barca in tempesta

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36 - Lo scoglio

37 - Il pescatore

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38 - Sarde

39 - Triglie

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40 - Composizione di pesci

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41 - Lupini

42 - Bocconcini di mare

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Paesaggi, Flora e Fauna

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43 - Campagna di Piano

44 - Campo di papaveri

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45 - Discesa a mare

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46 - Strada fiorita

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47 - Interno della costiera

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48 - Salita collinare

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49 - Strada campestre

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50 - Vallata

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51 Casa di Campagna

52 - Pecora

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53 - Esplosione di verde

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54 - Casetta rosa

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55 - Mucca

56 - Gattini

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57 - Viale alberato

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Pag. 77 58 - Girasoli


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59 - Fiori di campo

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60 - Impressione di fiori

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62 - Particolare di "Vaso di Fiori"

Pag. 80 61 - Vaso di fiori

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63 - Pergolato

Pag. 83 64 - Cesto di uva

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65 - Particolari di "Cesto di uva"

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La Madonna "ritrovata"

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O Maria, Tu puoi tergere le mie lacrime, puoi lenire i miei affanni. Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede Ti chiamo e Ti invoco: Madre mia!... Madre cara!... Madre bella!... Madre dolcissima!...

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66 - Madonna del Rosario

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67 - Particolare

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68 - Particolare

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SCHEDE DELLE OPERE AUTORITRATTI 1

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Autoritratto - anno 1989 Olio su tela 40x50 Collezione privata Autoritratto - anno 1957 Olio su tela 60x120 Collezione privata Autoritratto Carboncino su cartone 36,5x51 Collezione privata Autoritratto - anno 1989 Olio su tavoletta 20x25 Collezione privata Tavolozza e colori Olio su tela 30x40 Collezione privata

6 Piano di Sorrento nello studio del Pittore Olio su tela 30x40 Collezione privata

LE MARINE DI PIANO DI SORRENTO 7

Costa di Cassano Olio su tela 50x60 Collezione privata

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Marina di Piano Olio su tela 30x40 Collezione privata

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Marina di Cassano Olio su tela 40x60 Collezione privata

10 Marina di Piano Olio su cartoncino 25x 40 Collezione privata

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11 Marina di Cassano Olio su tela 40x60 Collezione privata 12 Marina di Cassano Olio su tela 40x50 Collezione privata 13 Costa e Spiaggia Olio su tela 50x70 Collezione privata 14 Barche Olio su tela 30x40 Collezione privata 15 Marina di Piano Olio su tela 50x70 Collezione privata 16 Barche in riva al mare Olio su cartone telato 25x40 Collezione privata 17 Barche sulla spiaggia Olio su cartone telato 20x30 Collezione privata 18 Incanto del mare Olio su tela 60x120 Inedito 19 Pergolato e barche Olio su tela 40x50 Collezione privata

COSTIERA 20 Regina Giovanna Olio su tela 50x70 Collezione privata

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21 Bagnanti Olio su tavoletta 36,5x43,5 Collezione privata

33 Strada della Costiera Olio su tela 50x60 Collezione privata

22 Lo scoglio di Vico Equense Olio su tela 40x50 Collezione privata

34 Positano Olio su tela 50x60 Collezione privata

23 Marina di Seiano Olio su tela 40x50 Collezione privata

35 Mare in tempesta Olio su tavoletta 46,5x47 Collezione privata

24 Marina di Vico Equense Olio su tela 50x70 Collezione privata

36 Lo Scoglio Olio su tavoletta 22,5x30 Collezione privata

25 Spiaggia di Seiano Olio su tela 50x70 Collezione privata

37 Il Pescatore Olio su cartone 20x25 Inedito

26 Panorama di Sorrento Olio su tela 50x70 Collezione privata

38 Sarde Olio su cartone telato 25x35,5 Inedito

27 Marina Grande di Sorrento Olio su tela 70x100 Collezione privata

37 Triglie Olio su cartone telato 18x26 Inedito

28 Meta di Sorrento Olio su tela 50x70 Collezione privata

40 Composizione di pesci Olio su tela 50x70 Collezione privata

29 Porto di Castellammare di Stabia Olio su tela 70x100 Collezione privata

41 Lupini Olio su tavoletta 28x35,5 Collezione privata

30 Scalinata Sorrentina Olio su tela 60x80 Collezione privata

42 Bocconcini di mare Olio su tela 30x40 Collezione privata

31 Panorama di Amalfi Olio su tela 40x50 Collezione privata 32 Fiordo di Furore Olio su tela 50x70 Collezione privata

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PAESAGGI, FAUNA E FLORA 43 Campagna di Piano Olio su cartone telato 20x30 ProprietĂ privata


44 Campo di Papaveri Olio su cartone telato 21x32 Collezione privata

56 Gattini Olio su cartone 25x30 Inedito

45 Discesa a mare Olio su tela 40x50 ProprietĂ privata

57 Viale alberato Olio su tela 40x50 Collezione privata

46 Strada fiorita Olio su tela 40x50 Collezione privata

58 Girasoli Olio su tela 50x60 Collezione privata

47 Interno della costera Olio su tela 40x50 Collezione privata

59 Fiori di campo Olio su tela 40x50 Collezione privata

48 Salita collinare Olio su tela 40x50 Collezione privata

60 Impressione di fiori Olio su masonite 51x36 Inedito

49 Strada campestre Olio su tela 40x50 Collezione privata

61 Vaso di fiori Olio su tela 30x40 Collezione privata

50 Vallata di Seiano Olio su cartone telato 33x40 Collezione privata

62 Particolare del vaso di fiori

51 Casa di Campagna Olio su cartone telato 24,5x30 Inedito 52 Pecora Olio su tavoletta 19x24 Collezione privata inedito 53 Esplosione di verde Olio su tela 40x50 Collezione privata 54 Casetta rosa Olio su tela 40x50 Collezione privata

63 Pergolato Olio su tavoletta 40x50 Collezione privata 64 Cesto di uva Olio su tela 40x50 Collezione privata 65 Particolari del cesto d’uva 66 Madonna del Rosario 1948 Olio su tela 100x150 67 Particolare del quadro della Madonna del Rosario 68 Particolare del quadro della Madonna del Rosario

55 Mucche Olio su tela 30x40 Collezione privata

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Critiche d’arte Filosa vede il tempo come luce e sbigottito ne ferma tutti i momenti che può, spesso con rabbia, sempre con amore, fra le eterne possibilità di colori: è un "carpe diem" sui generis: forse la suggestione della sua arte è semplicemente, brevemente, qui. Giosuè Fucito

…Un pittore, il Francesco Paolo Filosa, che ben figura in questa Collettiva alla "San Carlo" unitamente a Guido Casciaro, Rubens Capaldo e Mario Vittorio. Una pittura, la sua, che va osservata per i tagli sconfinati dal paesaggio e per il ritmo equilibrato delle composizioni… C. Barbieri da "Il Mattino" 1957

…Un modo di dipingere, quello di Francesco Filosa, istintuale e ricco di fermenti lirici in cui riecheggia la più sana tradizione della pittura napoletana… A. Schettino Dal "Corriere di Napoli" 1963

…Le opere di F. P. Filosa sono pagine di un diario sentimentale dove il motivo è reso con una sincerità emotiva encomiabile e con mezzi espressivi consoni, e sempre con esemplare coerenza stilistica… P. Girace dal "Roma" 1965

…Un artista tutto partenopeo, Francesco Filosa che espone alla galleria Manzoni una lunga teoria di lavori in cui il paesaggio napoletano rivive in tutto il suo folclore e la sua eterna gioia di vivere… I. Mormini da "La Notte" Milano 1968

…Tra gli artisti figurativi napoletani presenti in questa Quadriennale di Roma del piccolo quadro e del bozzetto nella scultura, da sottolineare quella di F.Filosa e… che ben reggono il confronto con i tradizionalisti toscani, veneti e romani… 1968 94


…Il maestro Filosa, col suo tocco sicuro, la pennellata magica, vibrante, i colori vivi e perfettamente armonizzanti, anche nelle minime sfumature, si allinea degnamente accanto ai più grandi pittori di tutti i tempi… F. Barone dal "Roma" 1972

…Francesco Filosa trasporta sulle tele i suoi stati di animo e le sue sensazioni con spontaneità emotiva, senza false ricerche di un linguaggio astratto o surreale, ma sempre in ambientazione pulita e precisa a con corretto stile, nell’ ambito di un tonalismo di naturale vivacità… G. Pagano, maggio 1976

Il verismo di Francesco Paolo Filosa, ricco d’impasti cromatici, registra singolari momenti contemplativi, stati di cuore e fatti della gente, tra suggestioni e rievocazioni… A. Calabrese "Documenti Oggi" 1976

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Finito di stampare nel mese di Gennaio 2008 presso la tipoligrafia Grafica Fonsor srl Gragnano (NA)


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