Febbraio 2015

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Preghiera per ottenere G razie

La croce, “mistica pianta di vita”, è il centro della spiritualità dei Missionari del Preziosissimo Sangue, che in virtù del nome di cui possono vantarsi, proclamano, dai tempi del fondatore, il perentorio richiamo del “torna a vivere!”.

Chi come Giovanni Merlini, cerca con tutta l’anima di incarnare tale Spiritualità, spende la sua esistenza non solo per difendere l’altrui diritto alla vita, ma soprattutto per migliorarne la qualità e riaffermarne la dignità.

E proprio in virtù di quel “Sangue dalla voce più eloquente di quello di Abele”, questo lavoro a servizio delle membra sofferenti del corpo di Cristo, viene condotto per di più nel silenzio dell’esempio, contro il chiasso di un mondo che continua a creare confusione. Questa spinta ha portato Giovanni Merlini, ad affinare per anni la pazienza nella direzione spirituale, o nelle lunghe giornate di ascolto alla grata di un confessionale.

Rendere le anime coscienti del valore della loro esistenza ha significato per lui condividere con esse parte di quella giornata che

mai gli sembrava sufficiente; ma soprattutto, è stato un “patire con loro”, prendendo su di sé i problemi e le sofferenze dell’altro, perché quella vita tornasse a brillare nella coscienza di essere stata ricomprata a prezzo di Sangue.

“Per tutti noi Cristo morì, affinché coloro che vivono non vivano più per se stessi” (2Cor 5,15).

Ed è questo l’insegnamento che ha permesso al Venerabile di scegliere, ad esempio, di non limitarsi a rassicurare la povera Maria De Mattias, impaurita dalle difficoltà della sequela del Signore, ma a volerla aiutare anche nella gestione materiale dei problemi. Lo ha spinto quotidianamente a tranquillizzarla e a spronarla perché quel cuore inquieto ritrovasse la pace.

“Ecco lo scopo di tutta la vita – affermerà dunque Giovanni Merlini nei suoi ultimi momenti – far scendere sulla terra il Regno di Dio” perché ogni uomo senta nel profondo che la sua vita vale ogni goccia del Sangue del Crocifisso.

O Santissima Trinità, con tutte le potenze dell’anima mia adoro la vostra maestà infinita e ringrazio la vostra bontà per i doni e i privilegi concessi al vostro Servo don GIOVANNI MERLINI, ardente di zelo per la salute delle anime e apostolo indefesso del Sangue Prezioso. Vi prego di volerlo glorificare anche qui in terra, e per questo vi supplico di donarmi, per sua intercessione, la grazia che umilmente chiedo. Così sia. TRE GLORIA

Febbraio 2015

Anno XXXI

Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 Aut. GIPA/C/RM

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Mensile di informazione del Collegio Preziosissimo Sangue

Aut. Trib. di Roma n. 337/84 del 21.9.1984 Edit. C.PP.S. - Via Narni, 29 - 00181 Roma Tel. 06 9320175 - 93291251 - 93291255 - c.c.p. 538009 Dir. resp.: De Vincentis Nico - Stilgraf Cesena

(Romae, die 8 Februarii 1964 Nihil obstat. Nicolaus Ferraro, S.R.C. Ads. Fidei Sub-Promotor Gen.)

FINALMENTE UN LAVORO! Per intercessione del Ven. Giovanni Merlini dopo tanti fax spediti e tanti colloqui a Milano e Alessandria, finalmente ho trovato lavoro come impiegata, proprio vicino a casa mia. Oltre che per la grazia ricevuta, in seguito alle mie preghiere, voglio ringraziare mio padre perché in questo mondo, dove non ti aiuta nessuno, mi è stato vicino anche con la preghiera. Aiutateci anche voi con la vostra preghiera, affinché anche mio fratello trovi una buona sistemazione definitiva. Distinti saluti. Lettera firmata ESAME COMPLICATO Un grazie con tutto il cuore a voi che avete aiutato mia figlia a superare questo esame molto preoccupante per lei e anche per noi famigliari. Io ho pregato tanto il Venerabile Don Giovanni Merlini, Santa Maria De Mattias e San Gaspare, e così mi hanno concesso questa grazia. Accettate questa piccola offerta in ringraziamento. Chiara Gandelli

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Editoriale In cammino con San Gaspare Percorsi di felicità


La quaresima è il cammino verso un’esplosione di vita, è l’espressione concreta di giorni in tensione, protesi verso un senso di pienezza che deve arrivare. È la condizione di un’anima che ha sete, che sente la mancanza di una gioia profonda che deve arrivare. È quella strana sensazione di quando senti le labbra secche, la gola desiderosa di un sorso di acqua fresca e sai che nulla ti sazierà come quell’acqua che tanto desideri. “Ho sete” grida Gesù dalla croce: ecco la quaresima! È il grido della tua umanità stanca di cercare e che in Gesù si eleva verso il cielo. Siamo in una disperata ricerca. E come tu hai sete di Lui, Lui dalla croce ha sete di te! Quest’immagine, a cui San Gaspare era fin troppo legato, vorremmo che fosse fissa davanti ai nostri occhi per tutto il cammino di questa quaresima. Fu il centro della comprensione del mistero di Gesù nella vita di San Gaspare e la molla di spinta del suo instancabile apostolato. «La mia anima – scrive il santo – sente che dice dalla Croce “ho sete”, e che far vorrebbe l’anima per corrispondere! Piange per chi

non piange, prega per chi non prega, cerca di compensare per i tanti torti che riceve il Signore. D’altronde sa che le anime gli costano Sangue». Ed è per questo che ci lasciamo accompagnare, in questo anno speciale di bicentenario, dalla simbologia del simulacro di San Gaspare che sta facendo il giro d’Italia con le sue reliquie. Il fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue è rappresentato morente, nell’atto di riconsegnare l’anima all’Eterno Padre, mentre innamorato guarda ancora il crocifisso. Sono due sguardi assetati che si incrociano, in cui tutta la vita di Gaspare ha trovato senso. Gesù dalla croce ha gridato di avere sete profonda di anime che tornassero a Lui, e Gaspare, animo inquieto e assetato di amore ha fatto suo questo grido. Essendosi lui stesso saziato di Cristo non ha fatto altro nella sua vita se non cercare di portare anime “all’Amato che ha sete”. La mia, la tua ricerca di senso, la possibilità di colmare quel vuoto che dentro sentiamo, quella vita che sembra aver perso il colore, si concludono solo fissando lo sguardo al Crocifisso e lasciandosi guardare, ritrovarsi insomma, come una coppia di giovani innamorati. e il cuore esplode di felicità scoprendo che Dio ha sete proprio di te!

Che emozione l’inizio della peregrinatio delle reliquie di San Gaspare! Finalmente il fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue torna a camminare per le vie delle nostre città e dei nostri paesi per annunciare i meriti del Sangue Prezioso di Nostro Signore Gesù Cristo. Con la Solennità del santo ro-

mano, il 21 ottobre 2014, sono iniziati per tutta la congregazione i festeggiamenti in preparazione all’anno bicentenario di fondazione e per l’occasione è stato preparato un nuovo reliquiario del santo: una statua di cera contenente le reliquie visibili a tutti grazie a una apertura sulla mano destra della statua. San Gaspare nella sua instancabile attività di predicatore di missioni ha girato per larga parte il centro e il sud Italia, ma mai in vita aveva var-

cato lo stretto di Messina, mai era uscito dalla penisola. Ed è proprio nell’amata terra siciliana, quindi, che con grande gioia la peregrinatio del nuovo reliquiario ha avuto inizio; una terra che ha sempre accolto calorosamente i Missionari e che finalmente ha potuto accogliere l’Apostolo del Divin Sangue. Nelle varie processioni il santo ha camminato per le vie delle città con l’aiuto di volontari e delle confraternite, accompagnato dai fedeli, dai cori e dalle bande, in un clima di preghiera e di festa. Questo evento, inoltre, non è rimasto un qualcosa di isolato, una mera venerazione dei resti di un santo, ma è stato accompagnato, in pieno stile missionario, da una serie di animazioni a partire da Camaro, Rodì Milici e Barcellona Pozzo di Gotto (nel messinese) fino a giungere a Palermo dove le reliquie sono state accolte da S. E. il mons. Paolo Romeo. Tutto si è svolto in due settimane molto intense dal 7 al 21 dicembre scorsi. C’è stato spazio per i bambini con il Grande Oratorio Missionario, per gli Incontri Giovani, per i centri di ascolto per le famiglie e gli adulti, per le visite ai malati, nelle scuole, ma soprattutto la grande possibilità di colloqui e confessioni tutti i giorni con i padri missionari, le celebrazioni eucaristiche e le solenni veglie al termine di ogni animazione. Quanti cuori sono tornati a Cristo in questo vortice di amore e di grazia! La peregrinatio proseguirà per tutto il 2015, continuate a seguire le prossime tappe in modo da essere pronti quando si arriverà vicini a casa vostra. Viva san Gaspare!


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