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ADRIANO MARONESE
Varone 12 giugno 2020 a dieci anni dal ritorno alla casa del Padre a quanti l’hanno conosciuto e amato
PENSIERI E PREGHIERE a cura di CLAUDIA CHEMELLI
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Quando Adriano si fa presente nella mia mente, lo penso sempre sereno e fischiettante, che canta canzoni della montagna, che saluta tutti per le strade del paradiso. Mi risovviene spesso pure il suo ritornello che mi ripeteva: “Franco, è colpa tua e sei stato tu ad aprirmi la strada per diventare prete!” Io credo che Dio l’aveva scelto, lo aveva coltivato attraverso la famiglia, il nostro ambiente contadino povero e autenticamente umano, avvolto dall’atmosfera cristiana che permeava la vita di quel tempo. Poi però, qui a Riva del Garda, è divenuto un “apripista” del vivere umano e cristiano in un tempo di trasformazione e di crisi, imbevuto di molte aperture del dopo Concilio Vaticano II. Apripista apprezzato, naturalmente non da tutti, ricordato anche oggi da molti, dopo dieci anni di “vita presso di Lui”. Questo libro ricordo ne descrive il suo spirito e può essere per molti uno strumento per riassaporare i momenti di gioia, di sapienza, di umanità trascorsi con Adriano. Grazie dell’impegno profuso con il cuore nella scelta dei testi fatti da Claudia.
P. Gianfranco Maronese
Ripenso spesso ad Adriano Maronese e, ogni volta che accade, cerco di rievocare il suono della sua voce e le sue parole dotate di uno spessore tale da toccare il cuore di chiunque. Egli non faceva che offrire la Parola di Dio, una parola che amava e che porgeva come “lampada ai nostri passi” (Sal 119,115). Tra le sue lettere e tra le pagine delle sue numerose agende ho tentato di recuperare quella voce: tra le note dei suoi impegni quotidiani, tra gli appunti delle sue lezioni e soprattutto nelle sue profonde meditazioni. Da questo cumulo di scritti ho tratto alcune riflessioni circa i giorni dell’anno liturgico, sia nel tempo della festa che in quello ordinario, alcuni pensieri per il tempo in cui si cantano le lodi ed altri destinati al momento della semina e della fatica. Possano illuminare il nostro cammino.
Claudia Chemelli