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Anno IV - N.10 - Gennaio 2015 - Diffusione gratuita.

Periodico del

Gruppo bancario Iccrea

N.10

UnitĂ e futuro

Tangram - n.10 - gennaio 2015

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Periodico del

Gruppo bancario Iccrea

N. 10 - Gennaio 2015 Trimestrale

Direttore Responsabile:

Giulio Magagni Direttore Editoriale:

Cristiana Trizzino Comitato di Direzione:

Roberto Mazzotti, Carlo Napoleoni, Enrico Duranti, Leonardo Rubattu Capo Redattore:

Lara Schaffler lschaffler@iccreah.bcc.it

Una composizione di valore ll Gruppo bancario Iccrea è costituito da un insieme di Società che, in una logica di partnership, forniscono alle circa 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali non solo prodotti e servizi, ma anche consulenza e supporto attivo per la copertura del territorio di competenza. Le Società del Gruppo bancario Iccrea mettono a disposizione strumenti finanziari evoluti, prodotti per la gestione del risparmio e della previdenza, assicurazioni, soluzioni per il credito alle piccole e medie imprese, finanza straordinaria e, nel comparto estero, attività di sostegno all’import / export e all’internazionalizzazione. Le aziende del Gruppo bancario Iccrea sono controllate da Iccrea Holding, il cui capitale è a sua volta detenuto dalle BCC. Con la loro attività le Società del Gruppo sono vicine alle esigenze delle BCC che sono fortemente radicate nel territorio e per questo di reale supporto a coloro che lì vivono e lavorano. La missione di queste Società è di supportare a tutto campo le Banche di Credito Cooperativo, aiutandole in modo sostenibile e responsabile a potenziare il loro posizionamento sul mercato locale, ad essere efficienti e competitive, a massimizzare il valore aggiunto di Banca al servizio dello sviluppo economico locale.

Comitato di Redazione:

Lucia Bartolini, Marco Barzaghi, Marco Bellabarba, Sebastiano Buzzatti, Gina Castiglia, Michele Castrucci, Adriana Coletta, Giovanna D’Alesio, Luca Grando, Maria Grazia Izzo, Ivana Jakovljevic, Valeria Marcon, Giorgio Nadelle, Filippo Piperno, Alessandro Rongo, Laura Roselli, Chiara Paciucci, Tiziana Trottolini Grafica e impaginazione:

Kaleidon A questo numero hanno collaborato:

Giorgio Bonanni, Alberto Chiodetti, Maria Giuseppina Cimino, Nicola Forria, Fabrizio Iannarelli, Letizia Matarrese, Daniela Pace, Giovanni Sabelli, Fabio Vasini editore:

Iccrea Holding stampatore:

Ciscra Segreteria di Redazione:

Lara Schaffler redazione:

Via Lucrezia Romana, 41/47 00178 Roma - tel. 06.72072076 Pubblicazione trimestrale registrata al tribunale di Roma con il n. 197 del 21/06/2012. I testi pubblicati sulla rivista possono essere utilizzati previa autorizzazione della direzione. Per le fotografie di cui, nonostante le ricerche eseguite, non è stato possibile rintracciare gli aventi diritto, l’editore si dichiara pienamente disponibile ad adempiere i propri doveri. Diffusione gratuita. Tiratura 9.200 copie - Gennaio 2015

Associato a USPI Associazione Italiana Editori


Sommario Editoriale

Uniti incontro al futuro

5 I sette pezzi

La campagna di CartaBCC

Risultati AQR e Stress Test

Il Gruppo bancario al quarto posto in classifica

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Pianificazione 2015

Una partnership efficace si esprime attraverso un’accurata pianificazione

L’offerta retail nel Credito Cooperativo Dietro le quinte

Il Credito Cooperativo verso Target 2 Securities

Convention RetailLab

Terminato con successo il primo percorso, al via il nuovo anno di formazione

Le BCC e i loro clienti

Il caso dei fondi comuni di investimento a cedola

Rete Facile

L’offerta a favore delle reti d’impresa

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Strategia Social:

Crediper punta sui valori del brand Credito consapevole, trasparenza ed eticità al centro della relazione con il cliente

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Succede all’estero

Missioni all’estero: esplorare mercati e opportunità

Per sviluppare l’utilizzo delle nuove tecnologie: l’Agenda digitale I portici

Eventi e appuntamenti

Domande frequenti a… BancaSviluppo

Fondi immobiliari in crescita nel mondo L’Europa è oggi stabile con previsioni di espansione

28 30 32 34 35


Grafica della comunicazione:

foto: Caterina Fattori

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Tangram - n.10 - gennaio 2015


Editoriale Uniti incontro al futuro Siamo all’inizio di un nuovo anno che si prospetta particolarmente impegnativo. Quello appena trascorso è stato pure denso di sfide che abbiamo affrontato mettendo tutte le nostre energie. Mi fa piacere ricordare ancora una volta che la BCE ha misurato e constatato la solidità e robustezza del Gruppo bancario Iccrea. Siamo infatti risultati al quarto posto nella classifica italiana stesa dopo le valutazioni, sia per lo scenario base che per quello avverso. Il risultato conseguito è frutto di un’attenta strategia compiuta insieme alle BCC attraverso un percorso di partnership che ci vede sempre più vicini, sinergici e corresponsabili. È importante sottolineare questo aspetto perché possiamo mantenere questo posizionamento solo operando con margini di integrazione con le BCC via via crescenti, attraverso una filiera relazionale efficiente che parte dalle Società prodotto ed arriva fino agli sportelli delle BCC. Il tema che vogliamo affrontare in questo numero riguarda appunto l’attività congiunta per affrontare un futuro dove i cambiamenti, anche radicali, saranno all’ordine del giorno. Il Gruppo bancario mira all’efficientamento del Sistema che non è possibile solo attraverso una coesione compatta e convinta, ma anche attraverso delle strategie mirate alla riduzione dei costi e un’offerta volta a supportare le Banche di Credito Cooperativo che operano quotidianamente in un mercato competitivo ed in continua evoluzione. Un esempio di come stiamo interpretando il nostro ruolo di partner è dato dal progetto di integrazione dell’ICT di Sistema. L’impegno per la sua realizzazione durerà qualche anno, ma ora, con lo switch over avvenuto tra l’11 ed il 12 Ottobre scorso, possiamo vantare un unico polo informatico a servizio del Sistema che, oltre a migliorare l’efficienza, produrrà un risparmio sui costi a beneficio di tutti noi. Nel settore dell’internazionalizzazione abbiamo in cantiere interessanti evoluzioni, per poter supportare sempre al meglio le BCC ed i loro clienti corporate che vogliono investire ed espandersi all’estero. Stiamo inoltre lavorando per aumentare la diffusione delle nostre CarteBCC. Per muoverci in questo mercato, oltre ad offrire una gamma prodotti molto competitiva, abbiamo avviato una campagna pubblicitaria simpatica ed accattivante e siamo certi che produrrà i suoi effetti. L’evoluzione del comparto monetica comprende ad oggi l’acquisizione di tutte le attività legate all’emissione delle carte di pagamento (issuing) e l’accettazione dei pagamenti presso gli esercenti (acquiring). La strategia alla base di quest’evoluzione si pone il duplice obiettivo di ridurre il costo industriale legato alla gestione dei prodotti e sfruttare l’enorme patrimonio informativo derivante dall’utilizzo delle carte di pagamento. Catturare ed analizzare una tale mole di dati, mettendola a disposizione dell’intero Sistema, ci permette di arricchire la conoscenza dei nostri clienti con ricadute sulla qualità delle soluzioni che vengono loro offerte dal Gruppo. Ritengo anche che il nostro Sistema si debba dotare di un IPS, ovvero un Sistema di Tutela Istituzionale, come naturale evoluzione del Fondo di Garanzia Istituzionale che ha visto impegnata Federcasse per molti anni. All’interno della rivista si potrà conoscere in maniera più approfondita i temi che qui ho accennato. L’invito è, ancora una volta, a riflettere insieme al Gruppo bancario sul tema dell’unità come risposta proattiva per traghettarci verso il futuro. Proprio perché crediamo fermamente che sia un percorso che si costruisce insieme nel tempo, il claim che caratterizzerà le attività di comunicazione del Gruppo bancario nel 2015 resterà AGIAMO UNITI. Giulio Magagni Presidente Iccrea Holding

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La campagna di CartaBCC

I sette pezzi

D

2014

OTT

Lo Cicero

per CartaB

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Messaggio pubblicita Per le condizioni rio con contrattual finalità promozio è necessario i del prodotto nale. rivolgersi presso le e filiali della per quanto non espressam Banca di ente indicato Credito Cooperativ o o sul sito www.carta bcc.it

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Andrea

al 20 ottobre è on air la prima campagna televisiva di CartaBCC, con protagonista Andrea Lo Cicero, noto ex capitano della nazionale italiana di rugby e conduttore della serie ‘Giardini da incubo’. Per dare eco alla campagna, Iccrea Banca ha messo a disposizione di tutte le BCC il materiale scaricabile on line: la locandina, i banner per il web, lo spot TV, oltre ai contenuti sulla campagna pronti per la pubblicazione in home page dei siti identitari delle BCC, tramite la piattaforma di content management BCC Publisher.

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Loyalty Program (prima settimana novembre) CartaBCC & WIN Insieme per il salto finale!


Obiettivo Gli obiettivi della campagna sono: 1 Generare awareness per il brand CartaBCC; 2 Supportare le BCC nella proposizione di valore verso il cliente finale.

I prodotti della campagna La campagna è incentrata sulla gamma CartaBCC MasterCard: la carta di debito Cash Maestro; la prepagata Tasca; la carta di credito Classic; e l’ultima nata in casa CartaBCC, la prepagata con codice IBAN TascaConto.

La headline e la creatività Per le spese di tutti i giorni, per lo shopping spensierato anche online, per il tuo divertimento o qualunque cosa tu voglia fare...C’è quella giusta per te! Un claim per comunicare l’affidabilità dei prodotti a marchio CartaBCC e l’attenzione ai bisogni del titolare in ogni occasione di spesa.

GEN

FEB

Campagna Web Pagina Facebook (lancio 20 ottobre) Web Series YouTube (da dicembre)

MAR

Il testimonial e lo script Testimonial della campagna è Andrea Lo Cicero, detto il ‘barone’, ex capitano della Nazionale Italiana di rugby e oggi personaggio televisivo in grande ascesa. Il Barone, nome con cui Andrea è riconosciuto in campo e fuori, offre l’immagine di atleta solido ed efficace sul campo, perfetto testimonial di una gamma di carte di pagamento che mostra, tra le principali caratteristiche, flessibilità, sicurezza e affidabilità.

Cristiana Trizzino Responsabile Comunicazione d’Impresa Iccrea Holding

APR

MAG

2015

“GIARDINI DA INCUBO” Product placement Frame Spot 15’’ Puntata charity Tangram - n.10 - gennaio 2015

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Risultati AQR e Stress Test

Il Gruppo bancario al quarto posto in classifica

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l 26 ottobre 2014 la Banca Centrale Europea ha reso pubblici i risultati definitivi dell’esercizio di Valutazione Approfondita condotto sulle banche europee chiamate “significative” ovvero sottoposte a supervisione diretta da parte della BCE, tra le quali è presente il Gruppo bancario Iccrea. I risultati per il Gruppo bancario Iccrea sono stati positivi, non essendosi riscontrate carenze di capitale nelle diverse fasi che hanno caratterizzato l’esercizio. Avendo a riferimento la situazione al 31 dicembre 2013 la Valutazione Approfondita prevedeva diversi ambiti di valutazione con riguardo ad un livello minimo del ratio di Common Equity (capitale primario) a valle: • dell’Asset Quality Review (AQR) ovvero della revisione della qualità degli attivi realizzata utilizzando uno specifico approccio; • dell’esercizio di stress, ossia di una proiezione degli aggregati di bilancio nel triennio

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2014/2016, condotto ipotizzando le condizioni macroeconomiche attese dalla Commissione UE per il periodo (scenario base); • dell’ulteriore esercizio di stress, condotto ipotizzando condizioni macroeconomiche molto pessimistiche elaborate dall’European Systemic Risk Board (scenario avverso). Per tutte e tre gli ambiti di valutazione il Gruppo ha ottenuto risultati superiori ai minimi previsti a dimostrazione di una solidità dei criteri di gestione, classificazione e valutazione nel tempo adottati e della capacità di affrontare lo sforzo di conduzione dell’esercizio facendo leva su adeguate competenze e opportuni presidi organizzativi. In virtù di tali risultati la BCE non ha quindi richiesto al Gruppo la presentazione di un piano di interventi sul capitale. A confronto con le altre quattordici banche italiane coinvolte e senza considerare le misure di patrimonializzazione avvenute nei primi nove mesi del 2014, il Gruppo si colloca al quarto posto.


Analisi dei risultati L’analisi dei risultati restituisce la fotografia di un Gruppo che supera tutte le fasi dell’esercizio. In particolare: Revisione della qualità degli attivi (AQR) La correzione di valore, rilevata attraverso l’individuazione di un provisioning aggiuntivo sugli attivi creditizi, è stata contenuta, pari ad una riduzione di 59mln/€ su un totale di 9,1mld/€ di esposizione dei portafogli soggetti a revisione. Tale provisioning ha riguardato sia la componente di attivi non performing che il portafoglio in bonis in termini di riserva generica aggiuntiva. La ridotta correzione è derivata totalmente dal portafoglio Corporate ed è imputabile per la quasi totalità al segmento Large SME – non real estate ovvero alle esposizioni relative a clientela imprese, di media dimensione e non appartenenti al settore immobiliare. Da rilevare l’assenza di correzione sulla componente Credit Valuation Adjustment relativa ai derivati non quotati. A fronte di un requisito minimo dell’8% di CET1 ratio, il risultato ha consentito il mantenimento di un ratio pari al 10,64% a fronte di un dato di partenza pari all’11,08%.

Stress Test condotto in ipotesi di scenario base La correzione di valore rilevata nel corso dell’esercizio di stress è stata pari allo 0,19% di CET1 ratio. Tale risultato è derivato dalla mitezza dello scenario adottato il quale non prevedeva andamenti negativi delle variabili macroeconomiche. A fronte di un requisito minimo anche qui dell’8% il CET1 ratio del Gruppo è risultato pari al 10,83%. Stress Test condotto in ipotesi di scenario avverso La correzione in questo caso è stata pari al 3,28% di CET1 ratio. Tale percentuale, che nella media delle banche italiane sottoposte all’esercizio è stata del 3,63%, è stata determinata dalla particolare avversità dello scenario adottato che implicava fra l’altro un forte peggioramento della qualità creditizia oltre che imporre una severa svalutazione delle esposizioni in titoli di stato italiani. A fronte di un requisito minimo del 5,5% il CET1 ratio del Gruppo è stato pari al 7,36%.

Dietro i risultati Questi risultati si sono realizzati grazie ad un insieme di fattori, alcuni dei quali strutturali e consolidati in ragione degli importanti investimenti effettuati negli ultimi anni dal Gruppo, altri legati alle modalità di organizzazione e conduzione del progetto. Tra i primi si possono comprendere: • le politiche di gestione del rischio adottate, allineate alle best practices di mercato; • la disponibilità di un’infrastruttura tecnologica robusta e flessibile per la gestione dei dati; • la disponibilità di modelli avanzati, sia sul credito che sul margine di interesse, utilizzati da tempo per finalità gestionali e pertanto utilizzabili previa autorizzazione ottenuta dalla Banca d’Italia, per lo svolgimento dell’esercizio. Si tenga presente che l’utilizzo di metodologie standard in luogo dei modelli in uso avrebbe sicuramente comportato un impatto

dello stress test estremamente più severo; i livelli di competenze disponibili nel Gruppo nei settori strategici e soprattutto nevralgici per la conduzione di questo esercizio.

Come già descritto, la valutazione approfondita ha richiesto uno sforzo organizzativo molto importante. Infatti, a fronte della trasversalità degli argomenti e soprattutto della diversa allocazione societaria dei rischi oggetto di valutazione da parte della BCE, il Gruppo, sotto la conduzione della Capogruppo Iccrea Holding, ha organizzato un team preparato, competente e che, supportato dai sistemi IT, ha gestito le diverse attività che ogni fase implicava. Per avere un’idea dell’impegno richiesto si tenga presente che nella fase dell’analisi delle pratiche del credito, sono state coinvolte a tempo pieno circa 50 persone.

Cosa ci rimane dell’esercizio svolto L’esperienza acquisita e le infrastrutture all’uopo realizzate non verranno disperse, bensì consolidate e messe a frutto a partire dal 2015. Si ritiene, infatti, che le tecniche di analisi sviluppate dalla BCE per l’AQR e lo Stress Test abbiamo segnato il passo anche in termini di metodologie di vigilanza.

Nell’ambito del Meccanismo di Vigilanza Unico è infatti verosimile che le metodologie di vigilanza evolveranno in questa direzione e questo sia per le banche significative sia, auspicabilmente tenendo presente il principio di proporzionalità, per quelle soggette a supervisione indiretta. Tangram - n.10 - gennaio 2015

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Pianificazione 2015 Una partnership efficace si esprime attraverso un’accurata pianificazione

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l processo di pianificazione industriale del Gruppo bancario Iccrea si conferma essere quest’anno particolarmente impegnativo per via del perdurare di una condizione economica che non accenna a mostrare segni di ripresa e che anzi sembra scaricare solo ora i suoi effetti, sia sul sistema imprese, che su quello del Credito Cooperativo. Per il prossimo triennio ci si attende una riduzione della redditività, in ragione delle deboli prospettive di crescita del credito, dei ridotti spread che il mercato è disposto a sopportare, stante l’attuale abbondanza di liquidità, e di un calo dei ricavi da commissioni legato in particolare ai sistemi di pagamento per il ridursi dei volumi trattati conseguenti alla contrazione dell’economia. Il rallentamento della crescita economica interna potrà determinare inoltre un ulteriore peggioramento della qualità dell’attivo, con una ulteriore crescita dei crediti non performing. nNel contempo, il 26 ottobre scorso, sono stati pubblicati da parte delle BCE i risultati della valutazione approfondita delle banche (European Comprehensive Assessment). Il Gruppo bancario Iccrea ha superato con successo sia l’esame sulla qualità degli attivi

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(AQR) che le rigide ipotesi connesse alle prove di stress evidenziando un CET1 ratio pari a 10,64% post AQR e pari a 10,83% (soglia minima pari a 8%) e 7,36 % (soglia minima pari a 5,5%) rispettivamente nelle condizioni di stress baseline ed avverse. Si pone ora la sfida di confermare nel tempo tale buon risultato, tenuto conto che si apre una nuova fase di dialogo con l’autorità di vigilanza che, cosi come previsto dal nuovo Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), a partire dal 2016, introdurrà elementi di forte discontinuità. Tutto questo impone scelte importanti riguardo gli indirizzi strategici da seguire cercando nel contempo di allocare al meglio le risorse disponibili, limitare l’esposizione ai rischi e salvaguardare il ritorno atteso per l’azionista. In particolare tali aspetti, anche alla luce delle nuove modalità di dialogo con l’autorità di vigilanza unica in ambito europeo, porranno il GBI nella condizione di dover valutare in modo estremamente rigoroso e secondo logiche di sostenibilità industriale tutte le scelte strategiche da affrontare nei prossimi anni, siano esse a sostegno del Gruppo Iccrea stesso che del Sistema delle BCC.


Principali iniziative strategiche in corso Il GBI ha già attivato numerose iniziative finalizzate da un lato alla razionalizzazione della filiera e dall’altro allo sviluppo ed al sostegno del business al fianco delle BCC. Tali iniziative si sviluppano lungo un percorso che è partito con l’attività di riorganizzazione del GBI per arrivare successivamente alla ridefinizione dei modelli di servizio a supporto delle BCC ed a nuove modalità di declinazione del concetto di partnership. Rientrano in tale ambito: • L’avvio della costituzione di un Polo Informatico nazionale attraverso l’acquisizione di ISIDE (ora BCC SI); • l’ipotesi di razionalizzazione dei sistemi di back office nei vari ambiti di Sistema; • il consolidamento del ruolo di Banca Sviluppo, quale strumento di recupero e rilancio delle BCC commissariate; • la Joint Venture con Italfondiario per la gestione del NPL. Tali iniziative, vanno oltre il perimetro operativo fino ad oggi proprio del GBI (tradizionalmente concentrato su fornitura di prodotti e servizi collegati) e verranno sviluppate sul presupposto di una maggiore integrazione per la sopravvivenza del sistema affermando il ruolo di Partner industriale del GBI nei confronti delle BCC e la necessità di consolidare una relazione duratura che supera gli attuali schemi a favore di una sinergia e collaborazione organica. Al tempo stesso, anche sul perimetro storico di intervento, si continuerà a portare avanti le scelte strategiche già annunciate e relative a: • ridefinizione modello di business nel sistema dei pagamenti (Target 2 Securities, Hub pagamenti); • sviluppo nuova piattaforma relazionale in ambito monetica (Hub relazionale monetica) al fine di innalzare maggiormente la qualità del servizio e le modalità di interrelazione con la clientela; • azioni a sostegno della penetrazione acquiring; • ulteriore rafforzamento delle reti distributive e di animazione.

sto del rischio e gli assorbimenti di capitale connessi. Se infatti una valutazione puramente economica porterebbe ad allocare diversamente le risorse nel breve periodo, la centralità di tale operatività per il business delle BCC ed il livello di coinvolgimento delle stesse, fa si che si debba proseguire l’azione di sostegno da parte del gruppo in particolare nel segmento delle PMI (il rischio di credito rappresenta circa il 90% degli RWA). Questo sostegno dovrà anzi essere sempre più ampio ed integrato, non limitandosi solo all’attività di assunzione, bensì anche alla messa in comune di strumenti prassi e processi necessari per una sempre migliore gestione dell’attività di intermediazione. Pur in un mercato ancora difficile, le BCC continueranno a rappresentare il partner primario e privilegiato con cui il GBI intende soddisfare le esigenze di prodotti e servizi avanzate dal mercato di riferimento. Si confermano pertanto le indicazioni formulate nel precedente piano strategico e di seguito sintetizzate: • Pianificazione commerciale congiunta con le BCC (condivisione degli obiettivi commerciali da perseguire, delle modalità operative e degli approcci commerciali da adottare etc); • maggiore integrazione fra le reti commerciali delle società del GBI operanti in particolare nel segmento retail; • sviluppo della piattaforma di Customer Relationship Management (CRM) in una logica di Gruppo; • integrazione con i sistemi informativi in uso alle BCC e sviluppo di nuovi canali di comunicazione e di relazione. Anche in considerazione delle flessioni attese sui margini reddituali, verrà infine posta estrema attenzione al contenimento dei costi ed alla valutazione delle nuove iniziative progettuali, al fine di poter indirizzare in modo puntuale le risorse disponibili sulle iniziative in grado di generare valore per il GBI ed per il Sistema sia in termini di generazione di nuovi ricavi che di razionalizzazione dei costi.

Una valutazione particolare merita poi il ruolo del Gruppo sull’ambito dell’attività creditizia, su cui oggi pesa fortemente il coTangram - n.10 - gennaio 2015

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L’offerta retail nel Credito Cooperativo

L’

offerta di prodotti Retail sta diventando sempre più centrale e strategica nell’operare quotidiano delle BCC, da un lato per iniziare a soddisfare maggiormente le esigenze della clientela, operando con un ricco ventaglio di proposte per clienti ogni giorno più esigenti, dall’altro per generare redditività per un più corretto equilibrio del conto economico delle BCC. “Le esigenze del cliente sono cresciute, afferma Vincenzo Palli, Consigliere Delegato di BCC Reail, i suoi bisogni e le sue aspettative sono in continua trasformazione”. La figura del cliente che entra in banca per effettuare le classiche operazioni di sportello lascia sempre più spazio a chi vuole consulenza a 360 gradi per soddisfare i propri bisogni e, supportato dalla propria banca, cerca soluzioni efficaci nei servizi proposti come per esempio: mettere da parte il danaro per il futuro scolastico dei propri figli, costruirsi una vecchiaia serena, proteggere se stesso, il proprio patrimonio, i propri familiari e tante altre necessità.

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Per tenere il passo dell’evoluzione in atto, anche il mondo del Credito Cooperativo deve attuare strategie di sviluppo in questo segmento. Si parla di una chiave di (s)volta che, se da un lato rinnova il volto delle BCC mediante l’offerta (veicolando prodotti sempre più su misura dei bisogni) e l’approccio verso il cliente, dall’altro diventa la nuova importante opportunità di crescita su cui il Credito Cooperativo deve fare leva. Per il nuovo Consigliere Delegato di BCC Retail, Vincenzo Palli, un adeguato presidio del segmento retail infatti permette alle BCC di conquistare nuove quote di mercato, incrementare i margini esistenti, e rendere un servizio completo a soci e clienti con un’offerta di qualità che soddisfi con efficacia i loro bisogni. Lavorare sull’analisi dei bisogni e sulle strategie di offerta diventa fondamentale. Il Gruppo bancario Iccrea, nel suo ruolo di partner a supporto delle BCC, ha da tempo messo in atto una serie di iniziative per coadiuvare le Banche di Credito Cooperativo nella gestione dell’offerta retail. Con le Società


A paradigma di questo approccio, vi è l’utilizzo dei marchi cosiddetti ad ombrello:

SCELTA

che per sintetizzare al meglio le esigenze della clientela retail del Credito Cooperativo, racchiudono trasversalmente l’offerta di più società, rendendole maggiormente fruibili. del comparto: BCC Risparmio&Previdenza, BCC Vita, BCC Assicurazioni, BCC Credito Consumo, la monetica di Iccrea Banca e BCC Retail, lo fa attraverso attività che partono da una pianificazione congiunta, da un’intensa attività formativa, da un’assistenza continua, da iniziative di coobranding ed eventi sul territorio, fino ad arrivare ad un lavoro congiunto per l’ideazione e produzione di prodotti e servizi pensati e progettati con le BCC per i clienti delle Banche stesse. Questi sono solo alcuni esempi dello sforzo comune messo in atto per recuperare quote in questo complesso e strategico mercato, che vede il Credito Cooperativo con ampi margini di crescita. Come sottolinea Vincenzo Palli, alla base c’è anche un’importante accelerazione in questa direzione fatta da parte delle Società del GBI: il passaggio da un logica di sviluppo incentrata sul prodotto ad una logica incentrata sui bisogni dei clienti e sulle esigenze dei colleghi delle BCC che poi, fattivamente, propongono e selezionano i prodotti.

Pertempo, ad esempio, per rispondere al meglio alle esigenze di previdenza complementare, unisce il Fondo Pensione Aureo a strumenti assicurativi; in ambito investimenti, la Unit Linked Autore.

Attività commerciali, processi di comunicazione e marketing, ideazione e sviluppo di prodotti e servizi dedicati come lo sviluppo dell’animazione commerciale di BCC Retail, rafforzeranno il legame banca-cliente permettendo di avere utenti serviti a 360°. BCC Retail collettore fra le necessità e richieste emergenti delle BCC , il mercato e le società prodotto, conclude il Consigliere Delegato Vincenzo Palli, sarà ancora di più l’opportunità per le banche per rinnovare e crescere la propria clientela tramite l’acquisizione di un target nuovo, e sviluppare quello già acquisito.

SCELTA Sinergia, invece, unisce alle competenze di BCC Vita l’esperienza di BCC Risparmio&Previdenza nella selezione delle migliori SICAV mondiali collocandosi all’interno del catalogo InvestiperScelta.

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Dietro le quinte

Il Credito Cooperativo verso Target 2 Securities Il Credito Cooperativo si prepara a Target2Securities (T2S), la nuova piattaforma centralizzata per il regolamento dei titoli dell’Eurosistema, proposto dalla Banca Centrale Europea, implementata e gestita dalle banche centrali di Italia, Germania, Francia e Spagna. Il T2S intende rendere più efficiente il mondo del post-trading in Europa, attualmente caratterizzato da una eccessiva frammentazione. Oggi, ogni singolo paese europeo svolge l’attività di regolamento dei titoli attraverso gli operatori locali di riferimento, CSD (Central Securities Depository), che adottano sistemi tecnologici ed impianti normativi propri. Di fatto il regolamento è oggi, nei diversi Paesi europei, un monopolio a vantaggio dei depositari centrali (CSD) con scarsa competizione. Per tale ragione il regolamento tra i Paesi cross border è estremamente complesso, coinvolge almeno due CSD, ed è abbastanza oneroso. Negli Stati Uniti, dove già è presente un’unica infrastruttura di regolamento centralizzata, i costi sono significativamente più contenuti. Tale disomogeneità comporta inoltre un alto livello di rischio operativo ed una gestione inefficiente della liquidità e del collaterale. Cosa cambia con T2S La nuova piattaforma intende unificare le differenti prassi operative dei processi di regolamento dei titoli, stimolando innovazione e competitività tra CSD. T2S prevede la creazione di un’unica infrastruttura europea che mette in collegamento tutti i CSD nazionali per il regolamento, in base monetaria, delle transazioni in titoli, sia domestiche che transfrontaliere. I CSD dei 24 Paesi aderenti sostituiranno gli attuali sistemi di regolamento proprietari, con la nuova piattaforma. In particolare per l’Italia il T2S andrà a sostituire la piattaforma Express 2 al momento gestita da Monte Titoli.

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I CSD continueranno comunque a mantenere la relazione con gli operatori clienti, svolgendo tutte le funzioni di custodia sugli strumenti finanziari in deposito. La componente cash delle transazioni verrà regolata attraverso dei conti dedicati, i cosiddetti DCA (Dedicated cash account), registrati presso una delle Banche Centrali nazionali. Tali conti saranno attivati da quelle banche commerciali che intenderanno regolare autonomamente la componente in contanti per le proprie esigenze e offrire un servizio ai soggetti tramitati, verranno utilizzati solo per il regolamento in T2S e saranno collegati al conto cash che ciascuna banca detiene in TARGET2 per il regolamento dei flussi di incasso e pagamento. L’integrazione tra i DCA con i conti titoli presso uno o più CSD, ed il collegamento con il conto cash RTGS (Real Time Gross Settlement) presso una delle Banche Centrali aderenti all’Eurosistema, uniformerà i regolamenti domestici con quelli cross border in Europa. L’architettura assicurerà una più efficiente gestione della liquidità e del collaterale necessario a garantire le operazioni di regolamento in titoli. La partecipazione delle banche La partecipazione delle banche alla nuova piattaforma dovrà avvenire necessariamente per il tramite di uno o più CSD nazionali per i titoli, e delle Banche Centrali nazionali (NCB), per la gestione della liquidità. Sono previste le seguenti opzioni di adesione: 1. Diretta ad uno o più CSD e NCB, con una connettività diretta alla piattaforma sia per la componente titoli che per quella cash (cosi detta DCP) 2. Diretta ad uno o più CSD e NCB, con una connettività diretta alla piattaforma solo per la componente cash ed indiretta per la quella titoli per il tramite di un CSD (soluzione mista ICP/DCP)


3. Diretta ad uno o più CSD e NCB, con una connettività indiretta alla piattaforma sia per la componente titoli che per quella cash, (così detta ICP). In tutti i casi, i partecipanti dovranno avere una relazione contrattuale con almeno un CSD. Le tre alternative di partecipazione presentano differenze in termini di complessità progettuali, organizzative, operative, investimenti collegati e, di riflesso, di flessibilità e capacità di utilizzo delle funzionalità ed opportunità offerte dalla nuova infrastruttura. In particolare, la connessione DCP permetterà: l’accesso completo al T2S, di beneficiare di tariffe di utilizzo più contenute, e l’ampia flessibilità nella scelta dei CSD a cui collegarsi, sfruttando la concorrenza che il nuovo contesto favorirà, in termini di condizioni economiche e qualità dei servizi offerti dai CSD. La scelta DCP, di contro, presenta un impegno significativo in termini di investimenti da sostenere e di presidio operativo da garantire nell’interlocuzione diretta con il sistema. Per il colloquio con T2S dovrà essere implementato lo standard di comunicazione ISO20022 e soddisfare i severi requisiti di certificazione tecnica richiesti dall’ECB. La connettività indiretta ICP, prevedendo un’interazione con il T2S mediata da un CSD, presenta minori impatti in termini di adeguamenti infrastrutturali e di investimenti da sostenere nonché di presidi operativi da assicurare. Tale soluzione però non consente di poter utilizzare completamente tutte le funzionalità ed i vantaggi offerti dal nuovo contesto generato dal T2S. Espone a tariffe unitarie più elevate. Soprattutto vincola, nel medio periodo, al CSD tramite cui ci si connette, riducendo significativamente, in prospettiva, i margini di flessibilità sulla base

delle proprie esigenze operative. La maggiore complessità introdotta dal nuovo contesto, gli impatti operativi conseguenti e gli investimenti collegati all’adeguamento dei presidi necessari, andranno a favorire ulteriormente il processo di concentrazione, già in atto da tempo su questa area di businnes, che sarà sempre più appannaggio di operatori specializzati in grado di concentrare significativi volumi di transazioni. Per quegli operatori di dimensioni contenute e con non elevata complessità operativa, come il caso delle BCC, diviene più opportuna la scelta di delegare la partecipazione ai sistemi di regolamento a quelle controparti che inseriscono i servizi di Custodia Globale nel proprio catalogo di offerta, tra le quali Iccrea Banca. Tale soluzione consente infatti di minimizzare gli oneri di investimento connessi con l’adesione alle piattaforme di regolamento ed i rischi operativi conseguenti.

Inoltre, non comportando alcuna attività di implementazione applicativa per il collegamento alle funzionalità di T2S, permette di concentrare le risorse aziendali sull’attività core. Tempistica L’adozione del T2S da parte dei 24 paesi Europei coinvolti, avverrà in quattro fasi (Wave), tra giugno 2015 e febbraio 2017. Si intende così contenere i potenziali rischi operativi e sistemici connessi ad una migrazione contemporanea di tutte le piazze europee. Le quattro Banche Centrali principali e i relativi CSD nazionali, saranno i soggetti di riferimento per l’avvio di ciascuna Wave. Per l’Italia la partenza è prevista per la prima Wave, il giorno 22 giugno 2015. Per gli altri Paesi l’introduzione del T2S avverrà secondo una time line già definita.

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Le banche italiane, poiché Monte Titoli dismetterà nella prima fase il sistema Express 2, dovranno adeguarsi già da giungo del 2015. La scelta di Iccrea Banca Iccrea Banca, ha scelto, insieme ad altri 12 primari operatori nazionali ed internazionali di adottare, per assicurare la partecipazione al T2S in prima Wave, l’adesione con connettività diretta, DCP, utilizzando come depositario Monte Titoli in qualità di CSD participant e aprendo il conto DCA in T2S presso la Banca d’Italia in veste di Payment bank. Con tale decisione che comporta un importante sforzo in termini d’investimenti collegati, Iccrea Banca ha inteso confermare, anche nel contesto europeo, il proprio ruolo di Istituto centrale e di unico punto di accesso per le BCC ai sistemi di post-trade, fornendo un’assistenza completa, modellata sulle specifiche esigenze del Credito Cooperativo italiano ed assicurando l’integrazione tra i sistemi di front e di back-office sui servizi di investimento. Le BCC, attraverso il ricorso ad Iccrea Banca per i servizi di regolamento e custodia, saranno in condizioni di beneficiare indirettamente di tutte le opportunità offerte dal nuovo contesto, senza alcun impatto evi-

dente in termini di adeguamenti infrastrutturali. La scelta di Iccrea Banca permetterà all’intero sistema del Credito Cooperativo di avere l’autonomia e la flessibilità di sfruttare nel tempo la migliore configurazione operativa, in funzione delle diverse esigenze che si andranno a manifestare e delle opportunità che il mercato offrirà anche in termini di riduzione dei costi. Questa scelta va nella direzione della continuità, consentendo alle BCC di proseguire ad operare al meglio, nella nuova dimensione europea, soprattutto per quanto riguarda la gestione del collaterale e conseguentemente della liquidità senza alcun impatto progettuale ed operativo. Il modello che Iccrea Banca propone è basato su esperienza consolidata e supporti tecnologicamente avanzati, orientato a generare efficienza nelle filiere operative, economie di scala, ad assicurare l’accesso alle infrastrutture ed i mercati internazionali e visibilità europea al sistema del Credito Cooperativo italiano.

Pierduilio Cocuccioni Responsabile Institutional Services - Iccrea Banca pcocuccioni@iccrea.bcc.it

Servizi di investimento

Post Trade

Regolamento

Collateral e Liquidità

Asset Services

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Mercati Internazionali


Assicurarsi è un gioco

Formula Auto FAMIGLIA DI PRODOTTO: RC Auto

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CHE COS’È È una polizza assicurativa in grado di proteggere l’auto, chi vi è a bordo e difendere gli interessi del guidatore da eventuali rischi dovuti a sinistri. Questa polizza assicurativa è stata sviluppata per tutelare l’auto e tutti i veicoli, divenuti oggi più che mai indispensabili a garantire la mobilità quotidiana di milioni di persone. CHI LO FA: BCC Assicurazioni

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Per ottenere il preventivo è sufficiente inserire la data di nascita e il numero della targa, tutto qui. Non solo, il cliente può eseguire tutte le operazioni legate a FormulaAuto, dalla costruzione del preventivo alla sottoscrizione, dall’ apertura del sinistro alla liquidazione tramite:

La strategia di distribuzione diretta multicanale si basa su un principio molto semplice, ma efficace: il cliente, abituato nella sua quotidianità ad interagire con call center spersonalizzati e siti internet dall’elevato grado di complessità, trova nella nuova piattaforma uno strumento rapido ed immediato in grado di fornirgli l’ausilio che ricerca.

filiale della BCC Internet 7/24 Il tutto grazie alla piattaforma distributiva multicanale Click2Go capace di dialogare con il cliente quindi sia in modo tradizionale che innovativo allineando in tempo reale la filiale di appartenenza.

Click2go funge da supporto al canale bancario classico non entrando mai in contrapposizione, ma permettendo agli operatori di sportello di godere di benefici tangibili quali: un elevato appeal commerciale dovuto dalla semplicità che gli utenti riscontrano nel reperire informazioni e crearsi il proprio preventivo in autonomia, ed una maggior efficienza operativa per la filiale.

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Soluzioni per auto individuali e piccole flotte

LEASING e FULL LEASING AUTO FAMIGLIA DI PRODOTTO: Leasing auto

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CHE COS’È La gamma d’offerta completa di BCC Lease per piccole flotte o per auto individuali di chi non vuole preoccupazioni per il servizio. CHI LO FA: BCC Lease, società controllata da Iccrea BancaImpresa, la Banca corporate del Credito Cooperativo, che offre tutte le soluzioni per le piccole operazioni nel settore business.

A CHI È DESTINATO L’offerta di BCC Lease è dedicata ad imprese, professionisti ed artigiani ed è caratterizzata dalla completa personalizzazione del contratto: anticipo, durata, canoni e valore di riscatto finale sono stabiliti in funzione alle esigenze del cliente. CHE ESIGENZA RISOLVE Offre ai produttori ed ai rivenditori di beni strumentali soluzioni finanziarie per assisterli nelle loro vendite e fornisce ai clienti BCC (imprese, artigiani e professionisti) una completa gamma di prodotti per le loro auto aziendali. Finanzia progetti di spesa attraverso un prestito personale veloce da richiedere e semplice da gestire, grazie all’importo fisso della rata mensile che permette una facile programmazione del bilancio familiare.

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Caratteristiche principali: Full leasing (in fase di attivazione)

Il leasing è la forma che permette di usufruire dei veicoli necessari alla propria attività, eliminando i problemi legati al possesso dell’auto; inoltre, la valorizzazione della proprietà del bene come strumento di garanzia facilita l’accesso al finanziamento. La flessibilità e personalizzazione dell’offerta di BCC Lease consente di modulare il prezzo di riscatto in funzione delle singole esigenze: a basso valore residuo con canoni più alti o ad alto valore residuo con piccoli canoni. Una visione evoluta del leasing allineata a quanto presente nello scenario europeo, che lo rende particolarmente competitivo rispetto ad altre forme di finanziamento, grazie a valori residui finali molto vicini ai normali prezzi di mercato. BCC Lease opera attraverso il sistema di preventivazione on-line, che integra il database EUROTAX comprendente tutti i modelli auto commercializzati in Italia, e che effettua in tempo reale un preventivo con valori residui diversificati e di mercato, superando il concetto del tradizionale 1% di riscatto. Una formula conveniente che consente di guidare l’auto senza spendere quanto occorrerebbe per acquistarla, scegliendo al termine delle rate tra la sostituzione del mezzo, l’acquisto dell’auto o la restituzione, liberando completamente il cliente dal pensiero della rivendita dell’usato.

Grazie al full leasing di BCC Lease si uniscono ai vantaggi del leasing auto quelli di un pacchetto di servizi tipici del noleggio. È possibile includere in un unico canone una serie di servizi modulabili, come: spese assicurative pagamento del bollo servizi di manutenzione cambio gomme e auto sostitutiva Un pacchetto completo a un prezzo molto vantaggioso, perché scontato rispetto a quelli dei singoli servizi. BCC Lease offre costi complessivi chiari e senza sorprese: la spesa conseguente a qualsiasi servizio di officina (guasto, imprevisto o incidente) è inclusa nella rata stabilita, senza alcun onere aggiuntivo. Trasparenza e semplicità, uniti a rapidità ed innovazione caratterizzano da sempre BCC Lease e la distinguono sul mercato per i servizi offerti. Per richiedere materiale pubblicitario scrivere a: comunicazioneimpresa@iccreabi.bcc.it Per approfondimenti: www.bcclease.it - info@bcclease.it

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Scheda da staccare e conservare

Leasing Auto


Convention RetailLab Terminato con successo il primo percorso, al via il nuovo anno di formazione

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l 12 novembre si è svolta al Palazzo della Cooperazione a Roma la Convention RetailLab. Duplice l’occasione dell’incontro: celebrare la chiusura del primo ciclo di formazione e aprire il nuovo anno del laboratorio; un passaggio di testimone tra gli oltre 30 Referenti Retail e quelli che, con altrettanta voglia di mettersi in gioco, si accingono ad intraprendere quest’avventura, caratterizzata nella seconda edizione, da una maggiore durata con 52 giornate di formazione per 13 mesi. Presenti anche quasi tutti i Direttori Generali delle 54 BCC che hanno scelto di affrontare questo percorso, a dimostrazione di un loro concreto interessamento e coinvolgimento per il presidio e lo sviluppo dell’area retail. Le adesioni denotano, non solo la disponibilità da parte delle banche per questo tipo di iniziative promosse dal Gruppo Bancario, ma anche una reale e condivisa consapevolezza del contributo che può apportare alla banca un Referente Retail. Questa nuova figura è in grado non solo di negoziare con la Direzione Generale o Commerciale gli obiettivi e i prodotti su cui puntare, ma anche di tradurre gli obiettivi in azioni, realizzando campagne commerciali e coordinando l’animazione della rete vendita. La nota comune della convention è stata l’entusiasmo e l’apprezzamento per questo approccio integrato e pro-attivo. C’era entusiasmo nel gruppo che terminava il percorso e che ora si accinge a divenire una community professionale integrata e fortemente propositiva; c’era entusiasmo nel nuovo gruppo, che ha potuto toccare con mano cosa li aspetterà e quali sfide dovranno affrontare. C’era la soddisfazione dei Direttori Generali delle BCC, che è stata espressa in maniera chiara: segno che il percorso di corresponsabilità e condivisione avviato dal Gruppo bancario

Iccrea sa esprimersi con punte di eccellenza e sa valorizzare i talenti del Credito Cooperativo. La Convention, che si è aperta con oltre l’analisi delle prospettive del Credito Cooperativo in ambito di sviluppo del segmento retail, ha lasciato ampio spazio agli interventi di alReferenti Retail cuni rappresentati dei partecipanti. La conoscenza del cliente e la sua centralità, l’importanza del metodo BCC e della misurazione, la pianificazione e il valore della formazione, sono solo alcuni dei temi affrontanti con passione e convinzione dai relatori che erano una rappresentanza dei partecipanti al percorso formativo. La tavola rotonda dei Direttori Generali delle BCC è stata un altro momento giornate di forte condivisione, un’opportuni- di formazione tà per testimoniare l’impegno delle Banche a sostenere lo sviluppo del percorso formativo. Impegno già ripagato in mesi alcuni casi dai risultati positivi in azienda e attraverso le campagne commerciali attivate, che hanno inoltre dimostrato le competenze acquisite e le opportunità di mercato esistenti. I Direttori hanno evidenziato come l’avere un collaboratore ingaggiato in tale esperienza, ha fatto sì che tutta la banca dovesse poi muoversi con lui nell’applicazione dei nuovi metodi. Questo spunto ha permesso anche di condividere come la banca ha saputo sostenere questo impegno e quali difficoltà sono state incontrate. L’esperienza del RetailLab sta dimostrando come le banche siano pronte a farsi coinvolgere in iniziative innovative e concrete, Per maggiori informazioni sul sapendo trovare anche all’interno delle ri- RetailLab è possibile consultare sorse, pronte a uscire dalla propria ‘zona di la pagina web: comfort’ per mettere in campo qualità da http://insiemenet.bcc.it/Pagine/ valorizzare e su cui poter fare affidamento. Patto/RetailLab.aspx

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Le BCC e i loro clienti

Il caso dei fondi comuni di investimento a cedola

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on l’ultima finestra di collocamento aperta il 6 ottobre scorso (e chiusa il 5 dicembre) per BCC Cedola Reale Settembre - 2019, BCC Cedola Attiva Settembre -2019 e BCC Cedola Più Settembre -2019, solo nell’ultimo triennio, ammontano a 15 i Fondi a Cedola che sono stati proposti da BCC Risparmio&Previdenza. Un’offerta ampia ben caratterizzata che punta a soddisfare le aspettative e le esigenze degli investitori a cui si propone.

Numerosi sono i risparmiatori che prediligono questa formula di prodotto di risparmio gestito per orientare i loro investimenti. Lo confermano in generale i mercati e ancor di più l’ottimo andamento di raccolta (che negli ultimi anni ha fatto registrare, con i dodici prodotti a cedola emessi, quasi 2 miliardi di euro di patrimonio gestito e oltre 80 mila sottoscrittori). Opportunità di mercato oggetto di un confronto continuo e sistematico fra BCC Risparmio&Previdenza e le BCC.

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“Posso risparmiare per il futuro e ottenere risultati nel presente?”

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Relazione e ascolto. Un faccia a faccia tra domanda e offerta che ha messo sul piatto le necessità del risparmiatore e le potenzialità del mercato. Relazione e ascolto, scambi e processi di analisi, infatti, hanno animato il dibattito aperto tra i consulenti delle BCC e i tecnici dell’SGR del Credito Cooperativo prima di aprire nuove finestre di collocamento dove si sono allineate le esigenze del risparmiatore individuale con il mercato.

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Sintetizzare al meglio le necessità dell’investitore di oggi. Il risultato è stato scritto mettendo in primo piano l’investitore ed il prodotto è il risultato di questo naturale processo. I Fondi a Cedola di BCC Risparmio&Previdenza sono lo strumento d’investimento capace di sintetizzare al meglio le necessità dell’investitore di oggi: costi ridotti, facile possibilità di accesso e facile liquidabilità soddisfano l’esigenza di flussi periodici (grazie allo stacco di cedole annuali) e hanno una durata gradita alla clientela.

La ricetta di BCC Risparmio&Previdenza. Raccogliere le esigenze ed i bisogni delle BCC e dei loro clienti, unirle con una approfondita conoscenza dei mercati finanziari e dei prodotti di investimento, aggiungere un rapporto storico che dura da quasi 30 anni; servire con la massima trasparenza.


Estratti i 10 vincitori del Concorso “L’italia che ci crede” di BCC Risparmio&Previdenza. Hanno vinto un iPad Mini pubblicando una foto che rappresenta la loro quotidianità in banca sull’APP Facebook presente nel gruppo “L’italia che ci crede”

Chi lavora in BCC Risparmio&Previdenza, come il team dedicato ai fondi in titoli, sposa prima di tutto una filosofia. Ama quello che fa. Conosce le BCC, il prodotto, la storia.

Luca Colajanni Banca di Credito Cooperativo La Riscossa di Regalbuto

«La trasparenza si rifà non solo alle norme dettate dai legislatori ma è insita nel nostro DNA. Noi sui Cedola, ad esempio, facciamo vedere i portafogli, gli scenari, le logiche. Facciamo capire come costruiamo i portafogli, gli obiettivi di rendimento, i target. Cerchiamo di spiegare il dettaglio e di far vedere la coerenza con gli obiettivi che ci siamo dati in termini di rendimento e di rischio.»

Flavio Facchin Banca di Monastier e del Sile Credito Cooperativo

Turci Nicola Banca di Forlì - Credito Cooperativo

«Quando il contesto muta siamo pronti a seguirlo, ad individuare in esso le migliori soluzioni in grado di soddisfare i bisogni dei nostri clienti.»

Lucia Cuni Mario Zicchieri Banca di Credito Cooperativo di Saturnia

Milena Bini

I Fondi Comuni BCC Risparmio&Previdenza dimostrano la trasversalità e il modo di rispondere alle esigenze delle BCC individuando nei mercati finanziari le migliori soluzioni; quando il contesto muta, BCC R&P è pronto a seguirlo e a rispondere alle

esigenze che emergono con i prodotti più adeguati. I prodotti a cedola sono solo un esempio di come, giornalmente viene portata avanti l’attività di gestione del risparmio in BCC Risparmio&Previdenza.

Banca di Udine - Credito Cooperativo

Morena Morigi Credito Cooperativo Ravennate e Imolese Soc. Coop.

Maurizio Roscetti Banca di Credito Cooperativo del Velino

Ballardini Matteo Credito Cooperativo Ravennate e Imolese Soc. Coop.

Bcc Aureo Cedola V- 2018 Bcc Aureo Cedola V Opportunità- 2018

Manuela Grigoli

Bcc Aureo Cedola Marzo 2019 Bcc Aureo Cedola Attiva Marzo 2019

Bcc Aureo Cedola Dicembre 2018 Bcc Aureo Cedola Attiva Dicembre 2018

BCC Valpolicella Benaco Banca

Riccardo Simeoni BCC Valpolicella Benaco Banca

Bcc Aureo Cedola Reale Settembre 2019 Bcc Aureo Cedola Attiva Settembre 2019 Bcc Aureo Cedola Più Settembre 2019

2014 I colleghi a contatto diretto con i clienti si sentono rassicurati, supportati. Rispetto ad altri competitor dove non si sa chi c’è a gestire i prodotti, in BCC Risparmio&Previdenza le banche quando chiamano sanno sempre con chi hanno a che fare a più livelli. Obiettivo di BCC Risparmio&Previdenza è che i colleghi a contatto diretto con i clienti si sentano rassicurati, supportati da una sala investimenti che ha un nome e un volto e ha da sempre gestito l’operatività diretta sui fondi comuni BCC R&P.

Il processo di condivisione con le BCC è stato sempre più rafforzato. La trasparenza è un altro valore storico dell’SGR del credito cooperativo: quando c’è la convinzione delle proprie argomentazioni e del processo con cui si ideano e costruiscono i prodotti e servizi risulta più agevole trasferire senza nessuna area grigia al collega della banca e quindi all’investitore la conoscenza delle potenzialità e degli obiettivi dell’investimento. Per questi prodotti, in particolare, il processo di condivisione preventiva verso le BCC è stato molto rafforzato.

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Rete Facile

L’offerta a favore delle reti d’impresa

L

a piccola dimensione delle imprese italiane costituisce un limite rilevante per il conseguimento di una maggiore efficienza: spesso riduce la capacità di mutare le strategie, di internazionalizzarsi e in generale di fronteggiare le pressioni competitive. Fonti autorevoli riportano che le imprese con meno di 10 addetti sono circa 4 milioni (il 95% del totale) e sono prevalentemente a carattere familiare e che l’85% del PIL è realizzato da imprese con meno di 250 addetti. Il sistema bancario sta svolgendo un ruolo

sempre più attivo nel favorire lo sviluppo dei contratti di rete (legge n. 5 del 2009) ossia

nuove forme di collaborazione tra imprese autonome che adottano un programma comune mediante il quale, allo scopo di aumentare la competitività o la capacità innovativa, si obbligano a: collaborare in forme ed ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle imprese; scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica; esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali.

PRINCIPALI VANTAGGI DEI CONTRATTI DI RETE: • Favorire il business verso l’estero per promuovere i propri prodotti • Maggiori economie di scala (efficienza sui costi, maggiore potere negoziale sui fornitori e clienti, riduzione costi della logistica) • Scambiare informazioni con altre aziende

Per superare così il problema del vincolo dimensione e restare competitive in un mercato in crisi dominato da concorrenti più forti, le piccole e medie imprese devono imparare a coalizzarsi rendendo possibile ciò che per una piccola azienda risulta impossibile. Le PMI sono quelle che possono ottenere maggiori vantaggi, poiché per loro siglare un contratto di rete rappresenta una importante chiave di successo e l’accesso a

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• Entrare in nuovi mercati, per sviluppare nuovi prodotti e servizi • Superare il concetto di territorialità: maggiore competitività sui mercati nazionali ed internazionali

nuove opportunità di business diventando finanziariamente più forti e concorrenziali.

Creare una rete d’imprese può essere la giusta soluzione per non incidere sull’attività che le singole aziende svolgono (e che continuano a svolgere regolarmente), garantire la flessibilità (possibilità di uscire dalla rete o di far entrare altre aziende), permettere di interagire nella misura e secondo le modalità concordate.


Lombardia

22,3%

8.954 imprese

1.772

contratti di rete in Italia

Toscana

Veneto

Lazio

6,82%

7,8%

Emilia Romagna

12,3%

10%

Gli strumenti per formalizzare la collaborazione tra le imprese sono di due tipi: • RETE CONTRATTO: il contratto viene stipulato tra le imprese per condividere uno o più obiettivi e un programma comune, ma senza dar luogo a un soggetto giuridico autonomo e distinto dalle imprese contraenti. Il contratto può avere anche un fondo patrimoniale comune e un organo comune. È soggetto ad iscrizione nel Registro delle Imprese nella posizione di ciascuna impresa partecipante. • RETE SOGGETTO: il contratto viene stipulato tra le imprese, dotato di fondo patrimoniale e di organo comune, che acquista soggettività giuridica autonoma iscrivendosi alla sezione ordinaria del Registro Imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sede. Iccrea BancaImpresa si propone di accompagnare e affiancare le reti di impresa favorendone la creazione e il consolidamento in forma stabile, tramite un supporto consulenziale qualificato che mira alla realizzazione di progetti volti soprattutto all’innovazione a livello di prodotto, servizio, processo e organizzazione da parte delle imprese.

Con questo obiettivo a giugno scorso Iccrea BancaImpresa ha realizzato l’offerta RETE FACILE, soluzioni finanziarie e servizi di consulenza per promuovere un percorso di accompagnamento alla creazione e al sostegno delle Reti di Impresa e favorirne la costituzione, lo sviluppo ed il consolidamento.

RETE FACILE si articola su tre pilastri fondamentali:

1

CONSULENZA: per indirizzare fin dalle prime fasi le imprese che intendono costituire una rete e facilitare l’impostazione del progetto di rete, offrendo supporto rispetto alla fattibilità ed alla finanziabilità dello stesso.

2

PRODOTTI E SERVIZI: attraverso i quali Iccrea BancaImpresa propone soluzioni su misura per l’accesso al credito dedicate a coprire i fabbisogni delle imprese retiste e della rete stessa, anche attraverso il ricorso alle principali agevolazioni (attualmente Garanzia L.662/96, Garanzia FEI-RSI, Provvista CDP).

3

I dati Infocamere al 1 ottobre 2014 riportano che in Italia sono stati realizzati 1.772 contratti di rete (173 a soggettività giuridica) coinvolgendo 8.954 imprese distribuite territorialmente in prevalenza nell’area centro nord (Lombardia 22,3%, Emilia Romagna 12,3%, Toscana 10 %, Veneto 7,8%, Lazio 6,82%) e a livello settoriale evidenziano un peso rilevante il manifatturiero (36,8%), i servizi alle imprese (27,5%), attività commerciali (9,9%) , costruzioni/edilizia (9,6%) e altri servizi (9,8%).

MERITO DI CREDITO: ai consueti dati d’analisi vengono aggiunti quelli derivanti dal sistema relazionale. Viene esaminato il business plan delle singole imprese/rete in chiave di sostenibilità del modello produttivo; il progetto di rete in termini di crescita e prospettive di sviluppo; il valore del progetto di rete che viene integrato al rating della singola impresa, traducendosi quindi in un ulteriore valore del profilo prospettico dell’impresa e in un miglioramento dell’accesso credito. Tangram - al n.10 - gennaio 2015 25


Strategia Social Crediper punta sui valori del Credito consapevole: trasparenza ed eticità al centro della relazione con il cliente

Nonostante sia recente l’avvio del canale internet che consente alla clientela privata delle BCC di richiedere un prestito personale direttamente online, i risultati registrati nei primi mesi di attività sono stati positivi ed hanno permesso di erogare oltre 2 milioni di euro verso clientela web e generare oltre 90 mila accessi al form di caricamento online.

*Rapporto Coop 2014 – Consumi e Distribuzione

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I

social media sono diventati parte integrante dell’esperienza quotidiana delle persone, dati recenti indicano che la quasi totalità degli utenti internet possiede un account social media, con una penetrazione sull’intera popolazione del nostro paese che ha raggiunto il 54% già all’inizio del 2014. La particolare attitudine social degli italiani ha un impatto molto forte sulle abitudini di consumo e di relazione tra persone e brand. Basti pensare che, al netto delle canoniche otto ore di sonno, gli italiani trascorrono circa un quarto della propria giornata sui social network e cioè in media più di 4 ore al giorno*, in larga parte attraverso device mobile. I social media insomma stanno imponendo un radicale cambiamento nella la relazione con la clientela anche in ambito business, servizi finanziari e di credito al consumo inclusi, rendendo necessario pensare e costruire opportunità di dialogo con il proprio target di riferimento e non solo di fornire soluzioni in linea con lo sviluppo dei canali digitali. La decisione di entrare nel mondo social non è stata quindi per BCC CreditoConsumo una scelta legata unicamente ai trend attuali o alla semplice necessità di essere

presenti, quanto piuttosto alla volontà di essere coerenti rispetto al posizionamento di marca del brand Crediper e rappresenta la naturale prosecuzione di un percorso, che ha portato, nel marzo di quest’anno, all’introduzione del canale di vendita online della Società sul portale crediper.it

Anche per rispondere alle esigenze ed alle richieste di questi clienti ed utenti digitali, il mondo dei social network è risultato essere la scelta più logica per favorire la costruzione di una relazione solida e continuativa con la clientela, basata sulla identificazione e sulla condivisione dei valori del brand Crediper. Dopo una fase iniziale di analisi, che ha portato alla definizione di linee guida e policy interne atte a garantire una governance delle attività, BCC CreditoConsumo ha individuato Facebook come piattaforma ideale per iniziare a sviluppare la propria strategia social attraverso un piano editoriale pensato per mantenere in equilibrio esigenze di brand awareness e di business. In particolare la presenza sul più utilizzato tra i social network italiani, rappresenterà l’occasione per trasmettere alla clientela, attuale e prospect, i valori di trasparenza, consapevolezza, eticità che caratterizzano il


chat interattiva

BCC CreditoConsumo inaugura la chat interattiva a supporto della clientela online. Da oggi, sul form di caricamento on-line delle richieste di finanziamento presente sul sito crediper.it è disponibile un nuovo strumento di contatto e dialogo con gli utenti. È infatti stato implementato un widget interattivo che consente all’utente di richiedere un supporto chat in tempo reale agli operatori della piattaforma internet della Società. Un nuovo modo di supportare i nostri utenti, rispondendo alle loro domande e richieste ed accompagnandoli nel processo di scelta della migliore soluzione in base alle loro esigenze.

brand Crediper come il marchio del credito al consumo del Credito Cooperativo, rafforzandone un posizionamento distintivo sul mercato di riferimento. Le iniziative future volte a perseguire questi obiettivi prevedono una progressiva estensione della presenza del marchio Crediper anche su altri canali social, come ad esempio YouTube, mediante la pubblicazione di video di educazione finanziaria, volti cioè a trasmettere in modo semplice e comprensibile i principali temi relativi al credito al consumo, favorendo in questo modo un approccio consapevole al

credito da parte della clientela. La presenza sui social network permetterà in questo modo di rafforzare e migliorare la relazione con la clientela, sia quella online che quella servita attraverso gli sportelli delle BCC convenzionate. Ciò è possibile in base ad un concetto moderno di prossimità al cliente, in cui i social network diventano il luogo virtuale in cui le persone si incontrano e si scambiano pareri ed informazioni entrando in una dinamica di contatto e relazione molto più personale e diretta con il brand e con il sistema di valori ad esso associati.

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Succede all’estero

Missioni all’estero: esplorare mercati e opportunità

D

opo l’estate il Gruppo Iccrea si è impegnato in alcune iniziative all’estero in Paesi di particolare interesse per le imprese clienti del Sistema del Credito Cooperativo italiano, in particolare focalizzandosi sugli Stati Uniti, il Marocco e la Cina.

Stati Uniti Cogliendo l’occasione della partecipazione al Board di UNICO Banking Group (associazione tra i principali gruppi bancari cooperativi europei) a Washington in concomitanza con l’assemblea annuale della Banca Mondiale (BM) e del Fondo Monetario Internazionale, il DG della Holding Roberto Mazzotti con il responsabile dei rapporti internazionali Carlo Barbieri hanno fatto tappa a Chicago dove hanno potuto constatare, grazie anche ad incontri con imprenditori e professionisti italiani in loco, come il mercato statunitense - in significativa crescita - stia diventando una meta sempre più importante per le nostre imprese non solo in termini di esportazione ma anche di investimenti. Al riguardo, oltre a rilevare come i connotati di italianità siano considerati negli USA un valore aggiunto, la politica economicoindustriale americana si sta caratterizzando anche per una competizione tra Stati federali per attrarre investimenti esteri ivi compresi quelli di PMI innovative tra cui quelle italiane. A Washington, la delegazione del GBI ha potuto ancora una volta verificare, nel corso di incontri presso la Banca Mondiale e la Banca Interamericana di Sviluppo, la disponibilità di risorse e di strumenti offerti dalle Istituzioni Finanziarie internazionali (IFI) alle imprese che intendono operare in Paesi emergenti. In questo ambito, il GBI ha avviato delle forme di collaborazione con le IFI che si sono al momento focalizzate sulle attività di trade finance con gli accordi di Trade Facilitation Program siglati da Iccrea Banca rispettivamente con l’ IFC del Gruppo BM e con la BERS che opera nei paesi del Centro-Est Europa e, ultimamente, nei paesi del Nord Africa.

Marocco Tra ottobre e novembre di quest’anno sono state compiute ben due missioni a Casablanca con lo scopo di rafforzare le nostre relazioni istituzionali ed operative in un Paese, come il Marocco, ritenuto strategico anche per il ruolo leader che sta assumendo nei rapporti con alcuni paesi della fascia sub-sahariana in costante e progressivo sviluppo. Nel primo caso il GBI assieme ad una delegazione dell’ ABI ha partecipato ad una missione del Sistema Italia guidata dal vice ministro Calenda; nel secondo caso si è trattato di una missione operativa di follow-up organizzata dal GBI, per sviluppare ulteriormente canali bancari atti a favorire la clientela delle BCC ed individuare opportunità di affari in Marocco e nei paesi limitrofi.

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La Cina e il suo mercato Il mercato cinese è per molte categorie merceologiche il primo al mondo, sia per i numeri della sua popolazione che per una classe media che ormai veleggia verso i 200 milioni di persone (con proiezioni di raddoppio nei prossimi dieci anni).

(rielaborati dai dati SACE): · Oltre 2.000 imprese italiane in Cina · 600 impianti produttivi · 60.000 posti di lavoro generati · 5 miliardi di dollari di fatturato · 90% degli investimenti italiani in Cina è fatto da imprese provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna

Le imprese italiane hanno colto solo in parte questo potenziale: competitivi nel fashion e in alcuni specifici comparti dell’automazione, c’è ancora molto da migliorare nei settori a più alto contenuto di tecnologia (meccanica strumentale, tecnologie ambientali, tecnologie applicate alla sanità, edilizia sostenibile, aerospaziale, design) in cui l’Italia ha da offrire un valore aggiunto su cui costruire, con i partner cinesi, forme di collaborazione. Di seguito sono riportati alcuni dati relativi all’attività commerciale tra Italia e Cina

L’obiettivo della Cina con il suo piano quinquennale è quello di prevedere un aumento dei consumi delle famiglie, ma soprattutto una migliore distribuzione della ricchezza e un miglioramento diffuso della qualità della vita su tutto il territorio di questo grande Paese. La Cina ha un enorme bisogno di aumentare la sua produttività (i costi del lavoro non sono più competitivi con quelli di Indonesia,

Iccrea BancaImpresa insieme a Cassa Padana, da cinque anni già operativa in Cina, ha preso parte dal 20 al 25 ottobre alla missione imprenditoriale organizzata nei distretti produttivi di Yongkang e Ningbo, due poli commerciali appartenenti al Triangolo d’oro (Hangzhou-Shanghai-Ningbo) del paese del Dragone. Cassa Padana da febbraio 2013 ha un presidio territoriale a Ningbo che segue in maniera organizzata il progetto Cina e grazie alla partnership con la società di consulenza cinese Dedalo ha siglato Accordi di Cooperazione sia con il Dipartimento economico di Ningbo che con l’Amministrazione

comunale di Yongkang. La Banca corporate del Credito Cooperativo, attenta ai processi di internazionalizzazione e sempre pronta a sviluppare proficue e stabili relazioni con i mercati oltreconfine, ha partecipato a questa missione in Estremo Oriente considerandola un momento importante per conoscere e valutare le potenzialità offerte dal mercato cinese ed accompagnare le aziende italiane interessate. In questa occasione gli imprenditori italiani hanno incontrato potenziali clienti/partnership cinesi, specie nel settore della produzione di macchinari e di attrezzature agricole e affini, e hanno visitato le migliori

Queste missioni rientrano nelle attività portate avanti dal Gruppo Iccrea nell’ottica di potere rappresentare per il sistema del Credito Cooperativo non solo un centro di competenze operativo sull’estero ma anche

Thailandia ecc), investire in tecnologie ambientali per far fronte ai gravi danni arrecati in questi decenni all’ecosistema locale, realizzare un piano energetico per arginare l’enorme crescita dei consumi interni, e molto altro. Una tale trasformazione del modello economico cinese presenta all’Italia e all’Europa nuove sfide, ma anche nuove opportunità. Si presentano tre chiare opportunità di business per le imprese italiane: • competere nel mercato domestico cinese che attualmente è in forte espansione • approvvigionarsi di semilavorati e prodotti finiti • produrre in Cina per vendere nei mercati esteri.

aziende locali. Il tessuto imprenditoriale cinese si è evoluto nel tempo ed ora è pronto ad accogliere in loco gli investimenti delle aziende italiane interessate ed a sviluppare al contempo azioni sinergiche di business sul mercato italiano. Un viaggio esplorativo e conoscitivo per instaurare relazioni proficue fuori confine e toccare con mano la grande vivacità del mercato. Una missione che ha testimoniato non solo le grandi opportunità che rappresenta la Cina per le imprese italiane e per il Credito Cooperativo ma anche un confronto arricchente con le banche cooperative cinesi.

un punto di riferimento per le relazioni internazionali, consentendo sempre più alle BCC di dialogare in modo pro-attivo con la propria clientela corporate.

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Per sviluppare l’utilizzo delle nuove tecnologie: l’Agenda digitale

L’

Agenda Digitale creata a marzo 2012 con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con altri dicasteri, mira a rendere liberamente disponibili i dati delle Pubbliche Amministrazioni; si propone di incentivare la trasparenza, la responsabilità e l’efficienza del settore pubblico; punta ad alimentare l’innovazione e stimolare la crescita economica. L’idea di una Agenda Digitale nasce in sede di Commissione Europea che nel 2010 la presenta come una delle iniziative fondanti della strategia Europa 2020, che fissa obiettivi per la crescita nell’Unione Europea da raggiungere appunto entro il 2020. L’obiettivo generale di questo strumento è sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per favorire non solo innovazione, ma anche crescita economica e progresso.

Ogni Stato si è impegnato a recepire l’Agenda Digitale Europea nel proprio ordinamento, introducendo diversi principi che puntano al mercato digitale unico e alla connessione di dati. I principi cardine e i settori sui cui si fonda sono: 1. Identità digitale per ciascun cittadino: carta di identità e tessera sanitaria elettronica; anagrafe unificata, archivio delle strade, domicilio digitale e posta elettronica certificata obbligatoria per le imprese. 2. Amministrazione digitale: dati e informazioni in formato aperto e accessibile compresi quelli della pubblica amministrazione, biglietti di viaggio elettronici, sistemi digitali per l’acquisto di beni e servizi, trasmissione obbligatoria dei documenti via Internet.

Fatturazione elettronica e Conservazione digitale a norma La Fatturazione Elettronica è il servizio per le BCC e i loro clienti imprese e professionisti che consente di emettere e ricevere le fatture esclusivamente in formato digitale, senza necessità di cartaceo. Dal 6 giugno, inoltre, la PA centrale accetta esclusivamente fatture elettroniche come previsto dal D.Lgs. 6 dicembre 2011 n. 201 (convertito dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214) La Conservazione è il servizio che permette di archiviare legalmente per 10 anni documenti in formato elettronico in modo che risultino disponibili nel tempo nella loro integrità e autenticità, mantenendo piena validità legale e fiscale. Conservare digitalmente significa sostituire documenti cartacei che per legge alcuni soggetti giuridici sono tenuti a conservare con l’equivalente documento in formato digitale attraverso la firma digitale che ne garantisce l’autenticità e la marca temporale che consente di datarlo in modo certo. La proposta di Iccrea Banca prevede la: • Fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva delle fatture, dei libri contabili della clientela delle BCC. • Conservazione sostitutiva dei libri contabili, libri giornali, libri fidi, buste di cassa, contratti bancari sottoscritti dalla propria clientela in modalità elettronica avanzata, le fatture attive verso la PA, le fatture attive e fatture passive. A completamento dell’offerta integrata in ambiente digitale, per le BCC che utilizzano BCC Sistemi Informatici come STD, è disponibile il servizio di Firma Elettronica Avanzata (grafometrica) relativa alla sottoscrizione della documentazione, in formato elettronico, intercorrente tra la banca e la propria clientela.

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VANTAGGI PER la bcc Servizi competitivi rispetto all’offerta del mercato Sfruttare l’opportunità di crossselling (incasso e spedizione fatture, monetica con le carte Impresa, ecc.) Attenzione alle politiche ambientali, è possibile segnalare nel bilancio sociale il risparmio di carta ottenuto

VANTAGGI PER IL CLIENTE Maggiore sicurezza nello scambio di documenti grazie alla “Firma Digitale” ed a sistemi di trasmissioni certificati (PEC, CBI, ecc.) Disponibilità immediata dei documenti e conseguente riduzione dei tempi di ricerca Riduzione del costo per l’emissione di copie conformi Eliminazione degli archivi cartacei e conseguente riduzione dei costi connessi


3. Istruzione digitale: certificati e fascicoli elettronici nelle università, testi scolastici digitali. 4. Sanità digitale: fascicoli sanitari elettronici, prescrizioni mediche digitali. 5. Informatica: forte impulso per la banda larga e ultralarga. 6. Moneta e fatturazione elettronica: pagamenti elettronici anche per le pubbliche amministrazioni, utilizzo della moneta elettronica. 7. Giustizia digitale: notifiche e biglietti di cancelleria dei tribunali per via elet-

tronica, modifiche alla legge fallimentare per procedere in via telematica, ricerca e incentivi per società attive nelle nuove tecnologie. Iccrea Banca ha sottoscritto l’accordo con l’Agenda Digitale Italiana a manifestazione dell’impegno dell’Istituto e delle Banche tramitate a favorire e supportare la PA nella promozione delle nuove tecnologie. In tale ottica l’Istituto offre il servizio di: • Fatturazione elettronica e Conservazione a norma • CBILL

Servizio CBILL Il Consorzio CBI ha realizzato un servizio di e-billing denominato CBILL che permetterà agli utenti di effettuare, tramite il proprio Home Banking e/o Corporate Banking, la consultazione e il pagamento – sul proprio conto corrente - di bollette emesse da soggetti creditori quali imprese, PA Centrali e Locali. Iccrea Banca ha aderito al servizio CBILL e nel ruolo di Gestore Punto di Accesso (GPA) all’infrastruttura CBI ha predisposto una piattaforma tecnologica che, interagendo con i processi previsti dal Consorzio CBI, consentirà alle BCC di: • realizzare una duplice offerta verso clienti creditori (biller) e clienti debitori (utenti) • veicolare i flussi informativi offrendo anche funzionalità di diagnostica

i punti di forza • • • • • •

Superamento delle modalità di gestione monobanca permettendo al cliente di consultare e pagare on line direttamente dal proprio conto corrente Gestione on line dell’intero processo di transazione in modo sicuro, veloce e tracciabile Semplificazione dei processi di riconciliazione contabile e diminuzione dei casi di gestione delle dispute Immediatezza e semplicità delle modalità con cui si effettuano i pagamenti Possibilità di sfruttare la multicanalità delle banche Totale digitalizzazione dei processi di produzione e invio delle bollette

Le Banche che intendono aderire alla piattaforma di Iccrea Banca dovranno: • comunicare al Consorzio CBI la data di effettiva attivazione del Servizio CBILL secondo le modalità previste Come intermediario dell’utente (debitore): • sottoscrivere e inviare al Consorzio CBI il Modulo di comunicazione della data di effettiva attivazione del Servizio CBILL sulle postazioni internet Banking da parte dell’intermediario dell’utente (debitore) • sottoscrivere il Modulo di comunicazione dati funzionali alla fornitura del servizio CBILL da parte dell’intermediario dell’utente (debitore) Come intermediario del Biller (creditore): • Sottoscrivere e inviare al Consorzio CBI il Modulo di adesione Servizio CBILL per il fornitore del servizio come Intermediario del Biller (creditore) • ricevere contratto sottoscritto dal Biller (creditore) per l’abilitazione al Servizio CBILL • sottoscrivere e inviare Modulo di comunicazione dati Biller (creditore) per Servizio CBI • Contestualmente dovranno: • sottoscrivere ed inviare l’apposita Lettera di adesione al Servizio CBILL a Iccrea Banca • sottoscrivere il contratto Servizio CBILL

VANTAGGI PER la bcc Integrazione con le logiche multicanale della Banca stessa Riduzione costi grazie alla condivisione di servizi tecnologici comuni forniti dalla soluzione CBI Efficienza delle operazioni con la gestione on line dell’intero processo di transazione Possibilità di integrazione con Servizi a Valore Aggiunto (VAS) Possibilità di intercettare clientela biller

VANTAGGI PER IL CLIENTE pagatore Consultazione in formato elettronico delle bollette Pagamento e rilascio certificato di avvenuto addebito in formato elettronico Pagamento 24 h su 24 e 7 giorni su 7 tramite i canali digitali offerti dalla banca Integrazione con le logiche dell’Home/Corporate Banking biller Notifica di avvenuto pagamento con collegamento alla relativa bolletta Semplificazione dei processi di riconciliazione Possibilità di raggiungimento di un più alto numero di utenti on-line

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I portici

Eventi e appuntamenti Enrico Duranti assume la presidenza di Leaseurope per il biennio 2014-2016 Enrico Duranti, Direttore Generale di Iccrea BancaImpresa è stato eletto nuovo Presidente di Leaseurope (l’organismo di categoria che rappresenta l’industria di leasing e di noleggio automobilistico in Europa) per il biennio 2014-2016. Nel nuovo Consiglio di Amministrazione sono stati eletti anche due Vicepresidenti, Vahid Daemi, Direttore Generale di LeasePlan Corporation e Martin Starck, Presidente del Consiglio di Amministrazione di LBBW Leasing. Il neo Presidente Enrico Duranti ha così commentato la sua elezione “È un onore assumere questa presidenza. Per conto della Federazione vorrei ringraziare il Presidente uscente Jukka Salonen, Direttore Esecutivo di Nordea Group Simplification, che ha contribuito a portare Leaseurope a importanti livelli. Sarà un percorso impegnativo da seguire ma la mia ambizione è quella di continuare a promuovere il nostro settore su tutti i fronti, contribuire alla crescita economica sostenibile in Europa e rafforzare il ruolo delle società di leasing e di noleggio auto per fornire soluzioni sia nel campo della mobilità che in altri comparti”. Duranti è entrato nel Gruppo bancario Iccrea nel 2001 dopo aver ricoperto posizioni di responsabilità in Bank of America International e Gruppo Mediocredito Centrale. È attualmente membro del Consiglio di Assilea, Assietta Private Equity SGR e Car Server Spa.

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BCC Lease e Car Server premiano Flavia Pennetta presso il Centro Direzionale Lucrezia Romana Il 15 ottobre presso l’Albergo Agenzia di Pollenzo, Piazza Vittorio Emanuele II, Bra (Cuneo), si è svolto il primo evento di ‘Auto conversazioni’, organizzato da BCC Lease di concerto con Car Server ed il Centro Studi Fleet & Management per presentare il mercato auto, le sue potenzialità e l’offerta di BCC Lease per aggredire il segmento. L’evento ha registrato 65 partecipanti. Presenti le BCC piemontesi con diversi referenti e molti operatori locali del mercato auto (concessionari, clienti, operatori del dopo-vendita). Il saluto di benvenuto è stato affidato a Giovanni Cappa, Presidente di BCC Lease, che ha avviato i lavori suddivisi in due tavole rotonde coordinate da Pier Luigi del Viscovo, LUISS Guido Carli.

da sinistra Piero Biagi, Direttore Generale BCC Lease; Flavia Pennetta, tennista azzurra; Giovanni Orlandini, Amministratore Delegato Car Server.

Nuova edizione del Tour Monetica Dal 24 novembre al 9 dicembre , si è tenuto il Tour Monetica - una serie di incontri organizzati da Iccrea Banca in giro per l’Italia - che rappresenta un’occasione di incontro e confronto con le BCC sui progetti e le attività realizzate nel 2014 e da realizzare nel 2015 inerenti il mondo della Monetica. Gli incontri sono rivolti alle Direzioni Generali, ai Responsabili dei Sistemi di Pagamento e Monetica, Rete Commerciale e Marketing della BCC. I principali argomenti trattati hanno riguardato: • Strategie di posizionamento della monetica in un contesto di Mercato in forte evoluzione • Verticalizzazione sulla gamma di offerta CartaBCC e CARTABCCPOS (‘piattaforma relazionale’) • Attività di marketing e comunicazione a supporto delle BCC • Attività Commerciali a supporto delle BCC • Aggiornamento sulle principali metriche operative e livelli di servizio • Gli incontri si sono svolti a: • SAN CATALDO (BCC della Federazione Sicilia): 24 novembre • RIMINI (BCC della Federazione Emilia Romagna e Marche): 25 novembre • FIRENZE (BCC della Federazione Toscana): 27 novembre • MILANO (BCC della Federazione Lombarda e Piemonte): 28 novembre • PADOVA (BCC della Federazione Veneta e Friuli Venezia Giulia): 4 dicembre • ROMA (BCC della Federazione LazioUmbria-Sardegna, Abruzzo e Molise, Campania e Calabria): 5 dicembre • BARI (BCC della Federazione PugliaBasilicata): 9 dicembre


Le restrizioni attuate nei confronti della Russia Si è svolto a Roma il 17 novembre scorso un seminario su Le restrizioni attuate nei confronti della Russia. Organizzato da Iccrea Banca e Iccrea BancaImpresa, con il supporto del Gruppo bancario Iccrea e di Federcasse, il seminario ha visto la partecipazione di importanti relatori provenienti dal mondo delle istituzioni e dai principali esperti del Gruppo Bancario Iccrea: con Francesco Rescigno, Responsabile U.O. Rischi Operativi Compliance e Antiriciclaggio di Iccrea Banca nelle vesti di moderatore, si sono succeduti Giovanna Perri della Segreteria del Comitato di Sicurezza Finanziaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Amedeo Teti, Direttore Generale Politica Commerciale Internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico, Roberto Giuppa del Presidio di Mosca di Iccrea BancaImpresa. Ha tirato le conclusioni Massimo Senzacqua, Responsabile U.O. Rischi Operativi Compliance e Antiriciclaggio Iccrea Holding. Interviste video e altri materiali inerenti l’evento sono disponibili nella sezione Eventi del portale di Iccrea Banca Polaris.

Expo 2015 Il 1° maggio 2015 aprirà le porte Expo 2015, l’esposizione universale che si svolgerà a Milano e che per 6 mesi, fino al 31 ottobre, vedrà presenti istituzioni e imprese provenienti da tutti i Paesi del mondo. Il claim dell’esposizione è ‘nutrire il pianeta, energia per la vita’, quindi il tema centrale è legato al cibo e all’ambiente, si tratta quindi delle filiere dell’agricoltura, agrindustria, energie rinnovabili, biotecnologie e diversi altri aspetti che coinvolgono l’attenzione sia delle imprese, sia dei privati. Expo è il luogo in cui l’innovazione, le soluzioni per il futuro vengono presentate, ogni Paese proporrà il meglio di sé in un viaggio intorno al mondo lungo il decumano della città espositiva. Il Credito Cooperativo si inserisce di diritto in queste filiere ed Expo 2015 rappresenta quindi un’opportunità da cogliere per valorizzare il ruolo delle BCC e per il supporto reso dal GBI. Il Gruppo sarà presente insieme a Confcooperative e a Federcasse alla manifestazione, nell’ambito dell’area dedicata alla società civile, Cascina Triulza, per sfruttare le opportunità offerte da Expo 2015; l’obiettivo è, da un lato di incrementare la conoscenza del Credito Cooperativo da parte di imprese e privati e dall’altro di generare occasioni di business e di scambi con il numeroso pubblico atteso.

Il Gruppo bancario Iccrea incontra gli Atenei Il processo di recruiting, che fa capo alla gestione delle Risorse umane di IH, prevede la partecipazione ad eventi di presentazione presso Università in rappresentanza del GBI e le professioni topiche del momento. Si favorisce così l’incontro fra aziende ed enti con i laureandi e neolaureati che si apprestano a fare il loro primo ingresso nel mondo del lavoro. Lo scopo è consentire loro di entrare in contatto con la realtà aziendale e acquisire informazioni sulle competenze tecnico-professionali maggiormente richieste per potersi orientare al meglio nella ricerca. Una delle ultime circostanze è stato un incontro presso l’Università degli studi di Latina, facoltà di Economia. Nel corso dell’incontro si è attivato un confronto costruttivo con i partecipanti i quali, coinvolti nel loro impegno di cercare un lavoro, hanno manifestato curiosità e interesse attraverso numerosi interventi. Ha suscitato particolare attenzione il momento in cui sono state fornite informazioni e riferimenti utili a descrivere le competenze richieste per nuovi profili professionali, i metodi adottati nella selezione del personale e la situazione del mercato del lavoro relativa al settore di interesse.

Manager Banking Meeting riservato alle BCC Partner Lo scorso 30 e 31 ottobre, presso la prestigiosa location di Palazzo di Varignana (BO), si è svolta la sessione autunnale del Manager Banking Meeting, l’iniziativa di due giornate rivolta alle BCC Partner. Il tema delle due giornate è stato la corresponsabilità. Hanno partecipato oltre 50 Direttori Generali di BCC, confrontandosi, insieme ai vertici delle Società del GBI, su tematiche inerenti ai tre segmenti di offerta: institutional, retail e corporate. L’attuale edizione è stata arricchita dal contributo di Andrea Cecchini, Responsabile Direzione Mercato Cariparma, che ha illustrato la sua esperienza di riorganizzazione e strutturazione dello sviluppo di un modello di business, volto alla relazione con la clientela retail ed affluent per la copertura dei bisogni di investimento e di wealth management. MBM è una delle iniziative che il Gruppo bancario realizza per rafforzare e consolidare il rapporto con le BCC Partner, poiché è loro esclusivamente dedicato, garantendo un’opportunità di confronto e progettualità condivisa. Come per la passata edizione l’organizzazione dell’MBM è stata il frutto della positiva collaborazione di Funzione Mercato di Iccrea Holding e Comunicazione d’Impresa di Iccrea BancaImpresa.

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Domande frequenti a... Banca Sviluppo Calabria

50

Sportelli

7 Regioni

Sicilia

veneto

Campania Emilia Romagna

Lazio

1 sportello

7 sportelli

23 sportelli

10 sportelli

2 sportelli

Basilicata

5 sportelli

2 sportelli

Banca Sviluppo nel mese di ottobre ha effettuato due nuove operazioni di intervento a favore di BCC in amministrazione straordinaria acquisendo, dagli organi della Liquidazione Coatta Amministrativa, le attività e passività delle BCC di Ospedaletto Euganeo (Padova) e della BCC dei Due Mari di Calabria ponendosi come principale interlocutore del Fondo Di Garanzia dei Depositanti per gli interventi risolutori delle crisi.

Con queste due nuove acquisizioni Banca Sviluppo ha raggiunto una Rete Distributiva di 50 sportelli. Questa dimensione impatta con la MISSIONE aziendale? La nuova dimensione colloca territorialmente Banca Sviluppo in 7 regioni (10 sportelli in Sicilia, 23 in Calabria, 2 in Basilicata, 5 in Campania, 1 nel Lazio, 2 in Emilia Romagna e 7 in Veneto) occupando così gran parte della Penisola. Il principale obiettivo rimane il risanamento degli sportelli bancari acquisiti e il loro ricollocamento sul territorio ad altre BCC locali; l’allungamento dei tempi necessari per tale attività e le difficoltà in cui si trovano oggi le BCC da un lato e l’appartenenza al Gruppo bancario Iccrea dall’altro, avrà come conseguenza per l’Istituto un aumento della caratteristica di Banca Retail, enfatizzandone la capacità di traino sui territori delle attività e delle nuove iniziative del Gruppo.

Una struttura organizzativa che vede la partecipazione di circa 300 persone su un territorio che coinvolge 7 Regioni - raggruppate in 4 Aree - comporta interventi organizzativi? Di che tipo? Banca Sviluppo ha da sempre adattato la propria struttura organizzativa in base alle nuove situazioni che derivano dalle operazioni straordinarie effettuate. Le difficoltà nascono dal fatto che gli adattamenti organizzativi si possono fare solo in corsa e dopo avere concluso le operazioni di intervento, cercando di utilizzare al meglio le risorse umane acquisite. Anche in questo caso sarà così, sono infatti previsti due interventi. Il primo riguarda un adeguamento della governance operativa della Direzione Generale, adattando la struttura commerciale per essere in linea con il ruolo di Banca Retail del Gruppo e quella del Risk Management per fornire sempre più un supporto adeguato nei controlli dei rischi di credito, finanziari ed operativi; il secondo intervento si concretizzerà nella razionalizzazione della rete degli sportelli, analizzandoli in base al tipo di clientela ed assegnando il personale più adatto per servirla.

Come cambia nel nuovo assetto il ruolo della risorsa umana? Come deve porsi strumentalmente al raggiungimento degli obiettivi? Questo è uno dei temi più delicati da affrontare in quanto, per garantire il posto di lavoro a tutte le risorse, sono stati sottoscritti specifici accordi con le OO.SS. che intervengono, in qualche caso anche drasticamente, sulle retribuzioni e sui limiti alla mobilità. Il cambiamento sta nel vedere questi interventi con una connotazione positiva come una importante opportunità di crescita professionale in un grande Gruppo bancario che, tra l’altro, è appena uscito dall’esame della BCE sulla Asset Quality Review con brillanti risultati. A tutte le risorse che intendono mettersi in gioco Banca Sviluppo offrirà la possibilità di rivedere gli itinerari di carriera e gli assetti retributivi penalizzati dagli accordi sottoscritti. 34

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50.000

380

fondi operativi in Italia nel 2014

19%

commerciali (asset allocation dei fondi immobiliari italiani)

62%

mln di euro ca. di patrimonio immobiliare detenuto direttamente (al 31.12.2013)

in termini di valori immobili (31.12.2013) uso uffici

Fondi immobiliari in crescita nel mondo L’Europa è oggi stabile con previsioni di espansione

G

li strumenti a contenuto immobiliare mondiali hanno raggiunto 1.950 miliardi di euro nel 2013 con una crescita del 14,7% rispetto all’anno precedente. Si tratta dello sviluppo più consistente degli ultimi cinque anni. In Europa sono operativi quasi 1.500 veicoli, con un patrimonio complessivo pari a circa 710 miliardi di euro. Si tratta di un aumento del 14,5% rispetto all’anno scorso in termini assoluti, mentre in termini percentuali il peso dell’Europa è stabile. Il mercato è dominato dai fondi immobiliari non quotati, mentre quelli quotati rappresentano una percentuale in costante calo. I fondi immobiliari italiani stanno superando in modo positivo la doppia crisi economica ed immobiliare degli ultimi anni. Tra il 2013 e il 2008, mentre il mercato immobiliare si riduceva di quasi il venti per cento in termini di fatturato, il patrimonio netto dei fondi immobiliari è aumentato di oltre il 44%. Nei quindici anni di vita il settore in Italia è cresciuto di 16 volte. L’attenzione dei fondi è sempre più polarizzata sugli immobili di alto livello tuttavia l’offerta è destinata ad aumentare nel prossimo futuro per l’immissione sul mercato di asset da parte delle società in difficoltà del settore pubblico e, soprattutto, dei fondi in liquidazione. Il tema è caldo e il Gruppo bancario Iccrea sotto il coordinamento di Iccrea Holding ha incaricato BCC Gestione Crediti, oggi arricchita delle competenze e dell’esperienza sugli immobili proveniente

dall’acquisizione del ramo di Iccrea BancaImpresa, di individuare soluzioni innovative per il Credito Cooperativo. Sulla base di queste competenze BCC Gestione Crediti ha individuato in Beni Stabili Gestioni sgr, già gestore con successo di due fondi per IBI, il partner per le operazioni di gestione e valorizzazione degli immobili delle Banche di Credito Cooperativo. Il progetto prevede la costituzione di un fondo ad apporto, gestito dalla sgr, per gli immobili confluiti dalle BCC e ha come finalità la liquidazione degli stessi. Il fondo appositamente studiato per il Credito Cooperativo è multi comparto: residenziale, artigianale industriale, terziario e commerciale. È completamente autonomo con un Comitato Consultivo, un’Assemblea dei Partecipanti e un Rendiconto annuale. La volontà è di offrire alle BCC un supporto specialistico nella gestione degli asset di proprietà (spossessandosi della gestione), trasformare la proprietà immobiliare in partecipazione finanziaria, ovvero utilizzare il fondo quale veicolo per l’acquisto in asta degli immobili a garanzia di crediti deteriorati. Il patrimonio minimo per la costituzione del fondo è 5 milioni per singolo comparto, la soglia minima di sottoscrizione è di 250 mila euro (valore del cespite conferito), mentre la soglia per la riapertura delle sottoscrizioni è pari a 1.000.000 di euro. Beni Stabili è una società leader in Italia appartenente al Gruppo Foncière des Régions e gestisce attualmente quasi € 1,7 miliardi di attivi immobiliari attraverso 15 fondi.

L’acquisizione da parte di BCC Gestione Crediti del Ramo di Azienda NPL di ICCREA BancaImpresa è una tappa di un percorso più ampio, teso a far evolvere l’azienda verso l’essere il punto unico di gestione degli NPL. In questo senso la nomina di Francesco Achille Vicedirettore Generale di BCC Gestione Crediti. La Società rafforza in questo modo l’organizzazione, con uno sguardo anche verso settori ancora da scoprire appieno come i fondi immobiliari. Francesco Achille, membro del comitato consultivo dei fondi immobiliari Securis Real Estate, ha acquisito una importante esperienza nella sua precedente funzione di Responsabile NPL di ICCREA BancaImpresa. Una nuova sfida per BCC Gestione Crediti, ma con fondamenta solide e strutturate. L’obiettivo è di tenere sempre più in considerazione le esigenze delle BCC, unitamente alle specificità del Gruppo bancario.

Tangram - n.10 - gennaio 2015

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Andrea Lo Cicero per CartaBCC

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