Il Carbone Coke nel 2008
(Dis)illusioni, aspettative, realtà e certezze. Il Carbone è nero, sporca,inquina… ma è indispensabile!!!
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Il Coke Fonderia nel 2008
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Italiana Coke oggi Il mercato europeo La materia prima Le aspettative
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Italiana Coke oggi
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La Produzione In Cifre L’Approvvigionamento La Logistica Le certificazioni
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La Produzione Carbone da Coke
ElettricitĂ
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In Cifre
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600.000 tonn di carbone distillate 500.000 tonn tot. di coke prodotte di cui 330.000 tonn di coke fonderia 23.000 MWh di energia elettrica prodotte per autoconsumo • 140.000 MWh di energia elettrica cedute alla rete • 230 unità dirette forza lavoro • 150 unità indotto (Dati 2007)
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L’Approvvigionamento Dalle miniere d’oltreoceano..
… attraverso i mari …
.. al pontile di Vado Ligure. Strictly Confidential
La Logistica Treno Gomma
Nave
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Le Certificazioni ISO 9001:2000 Garantisce il rispetto delle procedure operative durante l’intero ciclo produttivo,dalla scelta delle materie prime alla consegna dei prodotti finiti
Monitoraggio continuo di tutti i prodotti e sottoprodotti coinvolti nel ciclo produttivo attraverso il proprio laboratorio certificato Strictly Confidential
Le Certificazioni ISO 14001:2004 Il Manuale Ambiente e Qualità fornisce le linee guida per le procedure previste dal sistema di gestione ambientale alla luce delle specifiche criticità legate al ciclo produttivo del carbone. La certificazione ottenuta da Italiana Coke conferma la volontà di legare la negativa immagine del carbone all’idea del rispetto delle tematiche ambientali. Strictly Confidential
Il mercato europeo del “coke fonderia”
• La produzione europea • Il fabbisogno europeo • La posizione baricentrica di Italiana Coke • E’ ancora coke “fonderia” ?
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La produzione europea (1)
R.I.P. (Riposino
in pace)
Cokerie attive
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La produzione europea (2)
• La chiusura delle cokerie europee dalla metà degli anni 90 al 2006 ha ridotto la disponibilità di coke fonderia di circa 700.000 tonn/anno • I nuovi produttori comunitari (Polonia e Rep. Ceca) hanno “compensato” per circa 600.000 tonn/anno, ma guardano molto “ad est”.
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Il fabbisogno europeo
• Il fabbisogno è oggi stimato in circa 1.550.000 tons, a fronte di una produzione di circa 1.150.000 tons • I produttori europei (Italiana Coke compresa) potrebbero incrementare per ulteriori 300,000 tons circa, a fronte di forti investimenti • L’importazione (Cina) è oggi comunque necessaria • Aumenta la domanda nei paesi dell’ Est Strictly Confidential
La posizione baricentrica di Italiana Coke Export 230.000 tons (200.000 fonderia)
270.000 tons (95.000 fonderia)
Italia
(Dati 2007)
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E’ ancora coke “fonderia” ? • La singola azienda maggior consumatrice di coke fonderia in Europa NON è una fonderia • La stessa azienda porta avanti un piano di espansione con 1 stabilimento nuovo in funzione ogni 18 mesi, con un fabbisogno medio di 18.000 tons / anno di coke fonderia, oltre a potenziare gli esistenti. • Poi ci sono gli altri, nello stesso settore.. Strictly Confidential
La materia prima (coking coal) • • • • • • •
Il boom dell’acciaio Il mercato dei noli La legge di Murphy sulla termodinamica Un inverno particolarmente sfortunato … 自由万歳 Gli “altri” carboni Presente e futuro (immediato)
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Il boom dell’acciaio
Fonte: .M.Lynch
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Il mercato dei noli
Fonte: B.R.S. 02.05.08
Maggio 2008 : tempi record di attesa nave > 30 gg !
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La Legge di Murphy sulla Termodinamica
“Sotto pressione le cose peggiorano..�
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Un inverno particolarmente sfortunato (1) •21/1/08 Forza maggiore Ensham Resources Pty ( NE Queensland), prod. 8,4 Mio tons / anno •24/1/08 Forza maggiore miniere BMA Queensland, produttrici di ca. 50% export totale carbone da coke australiano. Durata prevista 6 mesi. •25/1 Wesfarmers annuncia la previsione di perdita di ca. 1 mio tons di coking coal nella miniera Curragh (NE Queensld) •25/1 Macarthur Coal dichiara forza maggiore per le miniere NE Queensld. (prod. Annua circa 5 mio tons) •25/1 Anglo Coal South Africa ordina l’evacuazione di tutte le miniere per il pericolo di black-outs •26/1 Il governo sudafricano preannuncia l’obbligo di dirottare quota parte del carbone destinato all’ export all’ente elettrico di stato Eskom Fonte: Reuters
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Un inverno particolarmente sfortunato (2)
•25/1 Il governo cinese decreta il blocco dell’export di carbone per almeno 2 mesi dovendo fronteggiare il forte calo di produzione a seguito del maltempo. Nel 2007 export mensile medio di 4,4 mio tons (5,7 in dicembre) •13/2 Xstrata, il maggiore esportatore mondiale di carbone da vapore, dichiara forza maggiore nelle miniere Newlands e Collinsville (Queensland) a causa delle forti piogge e di deragliamenti ferroviari. Impatto: Newlands produce annualmente circa 8 mio tons, Collinsville circa 4.9 mio tons (carbone da vapore e da coke). •15/2 Rio Tinto dichiara forza maggiore per tutte le spedizioni di carbone da coke dalla propria miniera di Hail Creek (Queensland), produttrice di circa 4,5 mio tons/anno. Le miniere Blair Athol e Kestrel, nonostante gli allagamenti, dovrebbero poter far fronte agli impegni contrattuali Fonte: Reuters
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自由万歳 (Banzai !)
Le (momentanee) difficoltà estrattive hanno determinato: • Carenza di prodotto nei paesi tradizionalmente fornitori dell’industria siderurgica (Australia, Canada, Cina) •La concentrazione della richiesta di tutta la siderurgia mondiale, a cominciare dai giapponesi, sull’unica fonte che (ad oggi) riesce a sopperire in parte a tale carenza : gli U.S.A. •L’inevitabile aumento dei prezzi
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Gli “altri” carboni
Fonte: www.platts.com
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Presente e futuro (immediato) •L’impennata dei prezzi •La disponibilità di coke •Le ripercussioni negli USA •L’evoluzione marittima •Le prospettive per Italiana Coke
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L’impennata dei prezzi (1)
• I primi contratti stipulati dai produttori australiani di carbone da coke siderurgico con i consumatori del Far East (Sumitomo, POSCO, JFE) per l’anno carbonifero 2008 si attestano su livelli minimi di 300,- $Usa/tonn fob porto di imbarco, con un incremento pari al 205-210 % rispetto all’anno precedente. (Fonte: Platts Intl.Coal Report ecc) • Immediato allineamento degli altri paesi produttori (Canada ed USA) sui prezzi spot e rinegoziazioni “imposte” per i contratti stipulati in apertura d’anno. • Contemporaneo aumento del carbone “steam” del 125 % Strictly Confidential
L’impennata dei prezzi (2)
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La disponibilitĂ di coke
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La disponibilitĂ di coke
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Le ripercussioni negli USA
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L’evoluzione marittima
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Aumento della capacità produttiva di carbone
• Forti investimenti nella capacità produttiva australiana, al momento contrastati dai limiti logistici (collegamenti ferroviari ed infrastrutture portuali ) •Espansione dei porti australiani (Newcastle nel 2009 da 102 a circa 160 mio t/anno, DBCT in corso da 59 a 85 mio t/anno) Fonte: Reuters
•Aumento del 50 % della capacità di movimentazione nel terminal Norfolk Southern (USA) Fonte : Norfolk Southern Railroads
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Le prospettive per Italiana Coke (1)
• Acquisizione del controllo avvenuta nel 2007 da parte del gruppo Ascheri / Energy Coal, azienda primaria a livello europeo nel trading e shipping di combustibili solidi, presente nella compagine azionaria fin dalla privatizzazione del 1994 •Investimenti approvati per il 2008: 14,3 milioni di € • Alta considerazione da parte dei principali produttori di carbone USA, in virtù di pluridecennali rapporti di fornitura e, “last but not least” ……………
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Le prospettive per Italiana Coke (1)
‌.5/B Strictly Confidential
Il Carbone è nero, Inquina, Danneggia l’ambiente … MA NON POSSIAMO FARNE A MENO!!!
www.italianacoke.it
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