www.mitoperlacitta.it smtickets@comune.torino.it 011.01124777
Impaginazione e stampa: Alzani Tipografia - Pinerolo (TO)
info
Un progetto di
per la cittĂ 07/23 09 2015
Realizzato da
#MITO15
19.IX sabato www.mitosettembremusica.it
Main Partner
ore 21
Torino CAP 10100
Quintetto Nigra
Sonno fortunato Polifonie dal Piemonte Partner
Media Partner
LA MUSICA Ăˆ ASSICURATA
Sonno fortunato
Polifonie dal Piemonte A la bourgià de Roure Baron Litron - Adieu
Le curé de Saint Germain - Litanies
Quintetto Nigra
Maria Teresa Nesci,
Maria Adelaide Negrin, Giulia Marasso, Devis Longo,
Luciano Fava, voci
ALL’AMORE PERDUTO
a) Uno jionto postouro
b) Chant de mariage - Planh Vous voulez me faire chanter
In collaborazione con
Associazione Musicale Contrattempo
Le fije ’d Vindrolere Dona bianca
Cadrega fiurìa (Sonno fortunato) ALLA RISAIA
a) Sento il fischio del vapore b) Son la mondina
Lou bouier - Lous pelegrins Les jeux d’amour
Më seu chatà ’n marì ALL’UOMO
a) Le nozze dell’alpigiano - Aria dell’alpigiano
b) Sestrina per Stefano (per gentile concessione di Ethnosuoni) Bagna caoda calypso/dixie
Seguiteci in rete – facebook.com/mitosettembremusica.torino – twitter.com/mitotorino – youtube.com/mitosettembremusica – flickr.com/photos/mitosettembremusica – pinterest.com/mitotorino
Il Quintetto Nigra è un gruppo vocale di formazione composita: al suo interno si combinano le voci sia di musicisti che hanno consolidato la loro esperienza nell’area della musica tradizionale, in gruppi attivi nella riscoperta e nella valorizzazione della musica piemontese, sia di musicisti che provengono dall’ambito della musica colta. Il nome del gruppo è un riconoscimento al canavesano Costantino Nigra (1828-1907), diplomatico e statista risorgimentale, ma anche letterato e studioso che per primo si dedicò con passione alla raccolta e allo studio del patrimonio dei canti popolari piemontesi. Lo spirito eclettico del gruppo si ritrova anche nel repertorio: la fonte da cui si attinge è il vasto patrimonio della musica popolare piemontese, ma le melodie tradizionali vengono riproposte con arrangiamenti originali da cui possono emergere anche sonorità di altre epoche e provenienze. La varietà e la ricchezza delle armonie rendono perfettamente autonomi i brani, che vengono eseguiti dalle sole voci, senza accompagnamento strumentale. Se pure rimodellati su nuovi arrangiamenti, le musiche di cui è composto il concerto mantengono intatta la dimensione della cultura popolare da cui derivano, e di questa ripropongono gli stati d’animo, gli atteggiamenti, i valori e i sentimenti. Primo fra tutti l’amore, osservato da varie angolature: quello che dà gioia, che fa soffrire o che spinge al tradimento. E poi il matrimonio, più o meno riuscito, e il sogno di una sistemazione economica. E ancora, la povertà e la fatica del vivere, i vizi e le debolezze, la dignità e il valore della persona. E così si scopre che questi brani cercano di rendere, con un linguaggio musicale rinnovato, temi senza tempo, sempre attuali e vitali, e perfettamente comprensibili per la nostra sensibilità.