CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI euro 2,00
ML PER urbino capitale EUROPEA della cultura
LUGLIO ‘13 N°5 anno XX
speciale TURISMO
LA PAROLA A
Nardo Filippetti Itinerari inediti: il viaggio comincia
DOSsier RICERCA E GREEN ECONOMY
PRIMO PIANO
Roberto Danovaro Dalla Politecnica delle Marche all’Eni Award 2013
a casa di..
Benvenuti a Villa Centofinestre ISSN 20367589
Francesco
Bellini Scienza e natura, le passioni di una vita
30005 >
3 9 772036 758002
speciale Turismo Guido Guidi
consorzio marche maraviglia, azioni concordate e mirate lungo traiettorie ben definite
Conero Golf Club
Quando lo stile va in buca
Flavio Guidi
La rete d’impresa, una formula organizzativa che ci induce al cambiamento
New Renaissance
Urbino fucina del pensiero europeo 19 Bandiere arancioni colorano i cieli delle Marche
Fai
Un generoso invito (e mai un imperativo)!
Nardo
Filipppetti ReattivitĂ e immediatezza per vincere in un mercato last minute
Itinerari Inediti
A cura dell’Anci
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Benessere
Cultura
Gusto
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SOMMARIO
il personaggio
26 Giancarlo Galeazzi
nuovi orizzonti all'esercizio del pensiero
Francesco Bellini
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Le grandi famiglie marchigiane
78 Guido Guidi
34 I Conti Salvadori Paleotti
una storia scritta tra la terra e il mare
ALTO ARTIGIANATO 38 Angela Balducci
artista del rame
VITA DA MANAGER 40 Massimo Paolucci
Nardo Filippetti
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acquisizioni e cessioni
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BORSA
formazione
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Università di s. marino, il master Sport quinto al mondo
laureata unicam tra le cinque vincitrici del premio "l'oreal italia per le donne e la scienza"
consulenza tante novità del decreto 'del fare'
internazionalizzazione
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marketing e comunicazione per conquistare lo straniero
imprese
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the hive, l'incubatore per la ripresa
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Rubrica
15 L’editoriale di Flavio Guidi
PRIMOPIANO 16 Roberto Danovaro
dalla politecnica delle marche al premio eni award
COVERSTORY 20 Francesco Bellini
scienza e natura, le passioni di una vita
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innovazione
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sviluppare l'agricolutura regionale puntando sull'alleanza pubblico-privato
mare nostrum
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prove di navigazione
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Carriere e poltrone
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Contributi e bandi
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le marche
74 Nardo Filippetti
reattività e immediatezza per vincere in un mercato last minute
consorzio marche maraviglia, azioni concordate e mirate lungo traiettorie ben definite
80 Conero Golf Club
quando lo stile va in buca
82 Flavio Guidi
la rete d'impresa, una formula organizzativa che ci induce al cambiamento
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la cultura e l'intraprendere
A CASA DI... Villa Centofinestre
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urbino fucina del pensiero europeo
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19 bandiere arancioni colorano i cieli delle marche
cavalli e vela. la riviera del conero capitale dello sport fai. un generoso invito (e mai un imperativo)!
Cultura 118 pesaro, riaprono i musei civici 120 Astral Music
dossier
energia
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110 i primi effetti su ricerca e rinnovabili 112 rinnovabili ed efficienza energetica:
pesaro eccellenza nazionale
113 Robertino Perfetti
artisti sotto i riflettori
122 volponi e urbino, destino d'autore 124 Giancarlo Trapanese quando la giusta scelta apre la linea del destino
non può fermarsi a ravenna
luci della ribalta
116 civitanova danza da 20 a 2.0
a cura di anci marche
inchiesta 106 il corridoio baltico-adriatico
le marche che spiccano
114 stagione di fiesta e di resistenza
86 itinerari
Direttore EDITORIALE Flavio Guidi flavio.guidi@mlmagazine.it COORDINATORE EDITORIALE Guido Guidi guido.guidi@mlmagazine.it
86 New Renaissance
in arrivo semplificazioni per lavoro, edilizia e fisco
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" anche il turismo è una disciplina razionale"
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Roberto Danovaro
Turismo
brevi dal territorio 30 news dal mondo 32 YOUNG NEWS 28
ML PER urbino capitale EUROPEA della cultura
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“noi un collettore dell'eco sapere”
ML vi riserva in questo numero anche un imperdibile allegato: Caffeina, la prima vera guida dedicata al tempo libero. 96 pagine, un sito web e un’app dedicati a eventi, appuntamenti, concerti e festival marchigiani, ai quali non è possibile mancare. Una guida a eventi, ristoranti, spa e discoteche della nostra regione con indirizzi, numeri utili, aggiornamenti flash e last minute.
tendenze
126 Luxury Group Italia lusso ambasciatore di bellezza
a casa di...
130 benvenuti a villa centofinestre
Viaggi
134 Per staccare la spina 135 Proposte a due passi da casa 136 I viaggi di Michela 138 Itinerari del gusto 139 appunti
in agenda
I grandi chef 142 Flavio Cerioni
"la nostra è cucina di pesce ai profumi di campagna"
salute e benessere
144 "chi vuol essere bello, sia: di doman c'è certezza"
Direttore responsabile Paolo Duranti p.duranti@mlmagazine.it CAPOREDATTRICE Asmae Dachan a.dachan@mlmagazine.it REDATTRICE Silvana Coricelli s.coricelli@mlmagazine.it COORDINATORE DI REDAZIONE Marco Palumbo m.palumbo@mlmagazine.it UFFICIO COMMERCIALE commerciale@ggfgroup.it Tel. 071 2912331 Editrice GGF GROUP www.mlmagazine.it Registrazione tribunale di Ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994 REDAZIONE Via Albertini, 36 Gross Ancona 60131 Ancona AN Tel. 071 2133300 redazione@mlmagazine.it HANNO COLLABORATO AL NUMERO Ivan Antognozzi Roberto Antonella Alessandra Balducci Margherita Camilletti Letizia Ciaccafava Tommaso Costantini Fabio Di Giulio Monica Manzotti Laura Osmani Cristina Panara Michela Rossi Michele Sasso Alessandro Stecconi Mario Timio Chiuso in redazione il 1/07/2013 progetto grafico: Ricciarelli Comunicazione (An) stampa: Tipoluce (An) Poste italiane Spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona autorizzazione direzione provinciale pt Ancona Una copia euro 2,00 Arretrati euro 4,00 Abbonamento annuale euro 10,00 modalità di pagamento a mezzo versamento su: C.C. Postale n°4072844 bonifico bancario presso Banca Popolare di Ancona Agenzia Ancona 1 – C.C. n°11164 CAB 02684 – ABI 05308 – CIN N IBAN IT81N0530802684000000011164 abbonamenti@mlmagazine.it Editore GGF Group
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EDITORIALE di Flavio Guidi
I giovani, un potenziale creativo inesauribile U n esempio del genio giovanile che non trova spazio realizzativo in Italia, costretto a migrare all’estero, è un anconetano che ha maturato un know how attraverso lo studio e la verifica in un paese lontano 10 mila chilometri: il Cile - nello specifico Valparaiso –, completamente al di fuori degli schemi urbanistici a cui siamo abituati. Un contesto semplice dove ancora l’autocostruzione ha un senso e un valore, dove il rispetto dell’armonia - con le avversità e le bellezze del territorio - ha una funzione. Questa l’intraprendenza di un marchigiano, Diego Marcucci, esempio di curiosità, voglia di fare, costruire, creare. Talenti che in Italia andrebbero valorizzati, tanto più se le discipline approfondite hanno un’immediata attinenza con la nostra situazione. E’ proprio il caso del nostro Diego, laureatosi con 110 e lode in Architettura a Ferrara nel 2011 e classificatosi secondo al “Premio Andreasi 2013” a Montecchio (Vi) con la tesi “Resilienza costiera: nuovi scenari di sviluppo insediativo e produttivo per le caletas cilene a rischio tsunami”. “Resilienza”, appunto: un fenomeno che attiene ai movimenti tellurici, e quindi di grande interesse anche per il nostro Paese, caratterizzato in gran parte da zone sismiche. Interessante a questo riguardo leggere la motivazione posta a base del premio citato: “La tesi affronta un tema innovativo e origi-
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nale che, anche se lontano geograficamente, può essere riproposto, nel suo approccio di analisi e percorso progettuale, in altri contesti ambientali e abitativi. Il lavoro propone, con uno sguardo aperto e una visione macrosistemica, un progetto di ricostruzione che parte dalla debolezza di un territorio, resa palese dalla sua devastazione causata da un evento catastrofico naturale. Il progetto, attraverso un’attenta analisi su varie scale concettuali, riesce a proporre delle soluzioni di ricostruzione sostenibili, con l’utilizzo sia di tecnologie tradizionali, come il cemento, sia innovative, come la prefabbricazione, utilizzate in una giusta contestualizzazione attraverso la conoscenza delle loro caratteristiche specifiche e della loro durabilità e tenendo altresì in considerazione le tecniche realizzative, favorendo l’autocostruzione. La “resilienza” diventa così un’opportunità per sperimentare nuove strategie e per rigenerare il contesto abitativo e le attività produttive circostanti, attraverso una pianificazione organica del paesaggio in grado di garantire la permanenza del lavoro dei pescatori nel loro ambiente naturale e offrire nuovi sviluppi economici, pur rispettando la tipologia aggregativa. Vengono dunque privilegiati i valori di sostenibilità e concertazione con altri aspetti dell’insediamento, ancor prima del mero progetto di ricostruzione architettonica”. 17
PRIMO PIANO
“Se l’Italia si posiziona tra i migliori paesi al mondo è grazie ad un movimento di resistenza della ricerca scientifica”
Docente di Biologia ed ecologia marina all’Univpm, lo scienziato, il primo italiano ad ottenere il prestigioso riconoscimento, ha presentato uno studio sul ruolo dei virus nel funzionamento della biosfera e nella regolazione globale del clima di A. Dachan
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Roberto Danovaro, dalla Politecnica delle Marche al premio Eni Award 18
rofessor Danovaro, cosa significa per lei essere il primo scienziato italiano ad aver ottenuto l’Eni Award 2013 - Premio protezione dell’ambiente? “Significa molto: è un premio estremamente ambito, un grande riconoscimento, sia a livello personale, che come team universitario. Il premio è stato assegnato anche per l’innovazione della ricerca svolta presso l’Università Politecnica delle Marche, che ha portato al raggiungimento di risultati scientifici particolarmente interessanti negli ultimi anni. Il meccanismo di valutazione è simile a quello utilizzato per l’assegnazione dei premi Nobel, tanto è vero che tra i membri della giuria figurano anche alcuni scienziati vincitori di questo prestigioso riconoscimento. Nell’ambito della protezione dell’ambiente, si valuta quanto le ricerche proposte possano contribuire alla salvaguardia del pianeta”. Ci può parlare del progetto che le è valso il riconoscimento? “È stata premiata la ricerca svolta nell’ultimo decennio, valutando in particolare i risultati conseguiti negli ultimi anni, sulla base delle pubblicazioni scientifiche. In particolare, ciò che ho scoperto insieme al mio gruppo di ricerca ed alle
collaborazioni con altri laboratori internazionali è l’importanza delle interazioni tra virus, batteri ed alghe e altri organismi nel regolare i cambiamenti climatici globali, ed in particolare nel sequestrare l’anidride carbonica, la CO2, che è alla base dell’effetto serra. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su prestigiose riviste internazionali, come Nature, che l’ha inserita tra le più interessanti pubblicate nel 2008. La metà del sequestro dell’anidride carbonica emessa dalle attività umane in atmosfera - responsabile di cambiamenti importanti, che agiscono nel quotidiano -, è regolata dal mare, e noi abbiamo dimostrato che i virus possono controllarne i processi di trasferimento dall’atmosfera alle biomasse marine. Tenere sotto controllo questi organismi è, quindi, fondamentale: i motori di funzionamento del pianeta sono i microbi. Non bisogna dimenticare che i virus sono più delle stelle nell’universo: ne esistono 10 miliardi di miliardi di miliardi nel mare e sono così importanti da poter influenzare, quando trasferiti nell’aerosol marino, anche la formazione delle nubi. In sintesi, la nostra ricerca ha dimostrato quanto i virus possono incidere sulla vita e la morte degli oceani attraverso il sequestro di CO2 da parte degli organismi e di come possono po-
tenzialmente regolare la formazione di nubi in atmosfera”. Dov’è stata condotta la ricerca? “È stata condotta attraverso i diversi mari ed oceani del mondo, dal Mediterraneo all’Antartide, dal Pacifico all’Atlantico, dalla costa a 10 mila metri di profondità; alcuni campioni sono stati raccolti anche nell’Adriatico, di fronte alle nostre coste. Il team di ricerca era composto oltre che dai biologi dell’Università Politecnica delle Marche anche da fisici, chimici, geologi e ingegneri: una sinergia di scienziati a livello internazionale”. Per quanto riguarda la ricerca, come si posiziona l’Italia nello scenario internazionale? “In qualità di delegato del rettore alla ricerca e come membro dell’Anvur – Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, posso dire che l’Italia è nei G7 a livello mondiale, in particolare a livello di qualità e produttività delle pubblicazioni scientifiche. A mio avviso siamo anche nei primissimi posti, se non al primo, se si considera il rapporto tra investimenti nella ricerca e resa in termini di prodotti scientifici: gli investimenti, infatti, corrispondono a circa lo 0,5 per cento del Pil e teniamo
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PRIMO PIANO
testa a paesi che investono l’1,5/il 2 per cento. Abbiamo la metà dei ricercatori della Francia, un terzo della Germania e, inoltre, in Italia negli ultimi anni, abbiamo avuto subito una riduzione significativa del numero di ricercatori (meno 10/20 per cento circa). Siamo in una situazione da allarme rosso ed è solo grazie a quello che definirei un movimento di resistenza della ricerca scientifica che l’Italia si posiziona tra i migliori paesi al mondo. È un miracolo italiano, dovuto alla curiosità, all’inventiva, alla capacità scientifica a livello individuale e di piccoli team. In questo contesto il progetto bandiera Ritmare (Ricerca Italiana in mare) sta creando un nuovo network di ricercatori di fondamentale importanza per la ricerca marina italiana. Manchiamo, però, di grandi infrastrutture e di peso nei grandi network internazionali. Non so quanto potremo ancora reggere di fronte a tutte queste difficoltà. In particolare, mi preoccupa la precarietà della ricerca e il blocco del turnover che ad oggi è ancora del 20 per cento: per ogni cinque ricercatori che vanno in pensione, ne viene assunto solo uno. È ovvio che, in questo quadro, i nostri migliori giovani abbiano molte più possibilità di trovare lavoro all’estero che in Italia”.
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Lei è un “cervello” italiano che, nonostante esperienze di studio e lavoro all’estero, non è fuggito: perché e, soprattutto, come ha fatto? “Mi ritengo fortunato perché ho avuto la possibilità di formarmi e crescere scientificamente in diversi paesi, oltre all’Italia, prima di diventare ricercatore. A ventisette anni ho vinto un concorso per una posizione di ricercatore ad Ancona; tre anni dopo sono diventato professore associato all’Università di Bari e ci sono rimasto per altri tre anni. Poi ho vinto un concorso a Padova ma sono stato richiamato ad Ancona. Mi sono state date delle occasioni importanti, che, purtroppo, sono mancate ad altri colleghi, i quali spesso sono costretti a partire per potersi fare strada”.
tolineare è che lo studio non è un lavoro a tempo determinato: l’apprendimento si protrae nel tempo e sono necessari corsi di aggiornamento e perfezionamento. È molto importante fare esperienza all’estero dopo la laurea per avere più opportunità di specializzazione. Molti dei laureati alla Politecnica delle Marche vanno poi all’estero per dottorati di ricerca e sono molto apprezzati per l’alto livello della loro formazione; il mio auspicio è che possano tornare e lavorare qui in Italia: sono un patrimonio d’eccellenza che non possiamo permetterci di perdere. Il mondo della ricerca italiana è ancora troppo chiuso. Dobbiamo orientarci ad un atteggiamento inclusivo, creare le condizioni per aprirci mentalmente alla vera internazionalizzazione”.
Anche in base alla sua esperienza, che consiglio darebbe ad un giovane che voglia intraprendere un percorso di studi in questo ramo? “Consiglierei di seguire il cuore, le proprie inclinazioni naturali, e non di scegliere il percorso di studi in base a future ipotesi lavorative. Sicuramente le facoltà scientifiche offrono molte prospettive, ma bisogna amare ciò che si fa per raggiungere alti livelli. Ciò che mi preme sot-
“I giovani ricercatori italiani sono un patrimonio d’eccellenza che non possiamo permetterci di perdere” 21
COVER STORY
“Un numero sempre maggiore di medici specialisti neurologi e geriatri guardano alla nutraceutica come un complemento importante all’azione farmacologica”
Di origini ascolane, scienziato e imprenditore nel settore della bio-farmaceutica canadese, ha dedicato circa vent’anni alla ricerca divenendo autore e co-autore di oltre 25 brevetti. Ora ML gli ha chiesto di illustrare le molteplici attività che sta realizzando nelle Marche e i progetti della società farmaceutica che ha fondato nella sua città natale di P. Duranti
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Francesco Bellini 22
zionista di riferimento della Bellus Health (società di ricerca farmaceutica) è anche presidente della Picchio International, Picchio Pharma, Prognomix e KLOX Technologiese, tutte società attive nel settore sanitario. Per il suo importante contributo nell’imprenditoria, nella ricerca e nell’economia, ha ricevuto il titolo di “Cavaliere del lavoro”, la prestigiosa onorificenza concessa dalla Repubblica Italiana e gli sono stati conferiti innumerevoli premi, sia in Italia che in Canada. Sulla scia di questa pluriennale esperienza, nel novembre 2010 è nata FB Health Spa, società con sede ad Ascoli Piceno impegnata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di innovativi prodotti farmaceutici e nutraceutici per la prevenzione e il trattamento di patologie che colpiscono i pazienti anziani, con un’attenzione particolare ai settori neurologico, geriatrico e psichiatrico.
Dottor Bellini, se dovesse associare almeno due termini a FB Health, cosa direbbe? “Sicuramente innovazione e ricerca: tutti i nostri prodotti rappresentano, infatti, l’applicazione degli studi scientifici più recenti ed evoluti, condotti dalla nostra equipe in collaborazione con la classe medico-specialistica e le maggiori istituzioni scientifiche a livello internazionale”. Qual è la mission dell’azienda? “Diventare leader nella commercializzazione dei prodotti specifici per il trattamento delle patologie menzionate sopra, sviluppando rapporti commerciali con le più affermate aziende a livello mondiale. Anche su questo aspetto stiamo intensificando gli impegni, inclusi quelli di natura finanziaria: il 2013 si sta rivelando un anno estremamente importante per lo sviluppo di FB Health”.
Com’è composta la compagine sociale? “FB Health Spa è partecipata da Picchio International, che detiene oltre il 50 per cento del capitale sociale, da Klox Technologies Inc. con quasi il 22 per cento e, con quote minori, dal dottor Marco Marchetti, dal dottor Giovanni Scapagnini e dal dottor Federico De Grossi Mazzorin. La Picchio International è una holding bancaria situata a Montreal, in Canada, e riconducibile alla mia famiglia, mentre Klox Technologies Inc. è una società – sempre con sede in Canada - impegnata nello sviluppo di soluzioni terapeutiche e cosmetiche innovative, basate su una nuova tecnologia biofotonica, altamente efficaci nei settori dell’odontoiatria, dermatologia e riparazione tissutale”. E gli altri soci che ruolo hanno? “Il dottor Marchetti, che all’interno della società riveste anche il ruolo di CEO, ha maturato una significativa esperienza come Director of European Operations
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COVER STORY
Domodimonti, natural wine
L’Azienda Agricola Domodimonti è composta da circa trentacinque ettari di vigneti e otto di oliveto. I vigneti sono stati rinnovati in gran parte a partire dal 2005; i terreni sono di medio impasto, tendenzialmente argillosi e giacciono su due vallate parallele con sbocco diretto sul mare. Questo comporta una buona areazione ed escursioni termiche tra notte e giorno durante i mesi più caldi che conferiscono caratteristiche di pregio alle uve. Le varietà coltivate sono Merlot, Petit Verdot, Montepulciano, Sangiovese, Cabernet S.,Pecorino e Passerina. Nel comune di Montefiore dell’Aso è situata la nuova cantina, costruita attraverso un’architettura non impattante sull’ambiente,e dotata di elevata tecnologia per la produzione di vini di altissima qualità altamente innovativi. La Mission Aziendale è di produrre vini dalle caratteristiche uniche, che siano grandi ambasciatori del territorio e che tengano conto del benessere del consumatore attraverso la loro naturalezza. Con questi obbiettivi lo Staff tecnico della Domodimonti ha elaborato un complesso disciplinare di produzione che prevede, mediante l’uso di tecnologie innovative e sperimentali, la riduzione dell’impiego di prodotti di sintesi sia nella conduzione del vigneto sia nelle procedure di vinificazione per ottenere vini privi di residui di agenti chimici. L’ambizione della famiglia Bellini, che ha creato questa prestigiosa realtà, è di produrre vino naturale di altissima qualità, valorizzando le ottime uve del suo vitigno, sapientemente lavorate dal suo staff tecnico altamente qualificato. In tal senso, ispirazione e guida vengono da un enologo di fama internazionale, il dottor Carlo Ferrini, che ha fatto propria la filosofia della Domodimonti: il concetto del Vino Naturale. Il suo collaboratore, il dott. Mirko Morbidoni, cura attentamente ogni aspetto della cantina, così da non trascurare neanche il minimo dettaglio.
della Bellus Health ed è stato Director and Business Development della Klox Technologies; il dottor Scapagnini, Professore Associato di Biochimica clinica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Molise, vanta una significativa esperienza nell’ambito della Biochimica ed è autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali; infine, il dottor De Grossi, Direttore commerciale, ha alle spalle una storia pluridecennale nel campo del marketing del settore farmaceutico”. Lei prima ha detto che il 2013 è un anno importante. In che senso? “Per due motivi: innanzitutto perché si sta consolidando in via definitiva il brand aziendale nel panorama del mercato neurologico-geriatrico. FB Health è ormai un’azienda di riferimento per lo specialista che opera in quest’ambito medico”. Il secondo motivo? “Risiede nell’effettiva implementazione dello sviluppo nella doppia direttiva nu24
traceutica e Farmaceutica che l’azienda ha messo in atto sin dalla sua nascita”. Parliamo della nutraceutica. “Attualmente numerose patologie del sistema nervoso centrale, come l’Alzheimer, non hanno né un efficace trattamento sintomatico né eziologico. Dalle ricerche degli ultimi anni emerge, infatti, come queste patologie abbiano probabilmente un esordio molto precedente a quello effettivamente diagnosticato, anche di dieci-quindici anni, e pertanto la prevenzione, o la medicina preventiva, costituisce sicuramente la sfida più importante per il futuro”. E in tale ambito, la nutraceutica che ruolo può avere? “Estremamente importante, se consideriamo le sue caratteristiche fondamentali: assenza di effetti collaterali ed efficacia a diversi livelli”. I medici cosa ne pensano? “Un numero sempre maggiore di medici specialisti neurologi e geriatri guardano alla nutraceutica come a un complemen-
to importante all’azione farmacologica. Ed è a questo importante filone scientifico che FB Health sta dedicando passione ed impegno, anche finanziario. Però vorrei precisare che la strategia della nostra realtà persegue anche un’altra mission”. Cioè? “FB Health ha come secondo aspetto della sua strategia l’iscrizione nell’alveo tradizionale dell’approccio farmaceutico, con lo scopo di ricercare soluzioni innovative anche in questo settore. Innanzitutto FB Health offre medicinali equivalenti specialistici, con l’obiettivo di offrire al paziente un risparmio, oltre alla garanzia di assoluta qualità. A questo proposito, ricordo che nel solo periodo che va da dicembre 2012 ad aprile 2013 FB Health ha lanciato due importanti medicinali equivalenti con un proprio brand: Lizidra (donepezil) per il trattamento dell’Alzheimer di grado moderato ed Epitiram (levetiracetam) per il trattamento dell’epilessia. L’azienda sta inoltre procedendo alla registrazione della molecola Memantina: il relativo prodotto (Ezemantis) entrerà in commercio a no25
COVER STORY
vembre di quest’anno. In tal modo FB Health risulterebbe l’unica azienda con una franchise completa per la prevenzione e il trattamento dell’Alzheimer. Ma non ci fermiamo qui, FB Health sta sviluppando anche una ricerca interna di nuove molecole farmaceutiche per il trattamento dell’Alzheimer che già dal prossimo anno potrebbe dare importanti risultati. Il nostro scopo è portare in Italia quanta più ricerca preclinica e clinica”. ** “Accanto alle funzioni tradizionali di amministrazione, finanza e marketing – ci spiega il dottor Marchetti - la società ha raggiunto un importante vantaggio competitivo nella propria rete di informatori medico scientifici, che hanno il compito di diffondere la conoscenza dei prodotti presso la classe medica di riferimento”. Chi sono i medici di riferimento?
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“Soprattutto specialisti neurologi e geriatri, dal 2014 è nostra intenzione espanderci anche al settore psichiatrico”. Quanto è importante la rete vendita per una casa farmaceutica? “Moltissimo. Pensi che solo nei primi mesi di quest’anno la nostra struttura commerciale è aumentata di ben otto informatori medico-scientifici: segno tangibile degli importanti investimenti effettuati”. Ora quanti informatori contate nella struttura? “Venti”. Perché si è reso necessario il potenziamento della rete vendita? “Principalmente a seguito dell’introduzione nel mercato dei nuovi prodotti di cui parlava prima il dottor Bellini, il Lizidra per il trattamento dell’Alzheimer e l’Epitiram contro l’epilessia”.
22comunicazione.it
I CUORI
Scienza e natura, le passioni di una vita Francesco Bellini, classe 1947, cofondatore di Biochem Pharma, di cui è stato presidente e amministratore delegato dal 1986 al 2001, è autore e coautore di oltre venticinque brevetti. Nel 1972 ha conseguito il Bachelor of Science presso il Loyol College, mentre, nel 1974, ottiene il Dottorato in Chimica organica a New Brunswick. È membro del Consiglio di amministrazione di Monson Coors Brewing Company, Montreal Heart Institute Foundation e Camera di Commercio Italiana. Nel 2005 è stato nominato Cavaliere del Lavoro del Governo italiano. Numerosissimi i premi e i riconoscimenti ricevuti tra cui, nel novembre 2012, la Laurea honoris causa in “Chimica e Tecnologie farmaceutiche” dall’Università di Camerino, Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute (all’evento ML dedicò un servizio). Sua moglie, Marisa Nardini, è titolare del boutique hotel Magnolia, un gioiello dell’accoglienza che sorge nel verde incantato dell’ascolano.
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IL PERSONAGGIO
Nuovi orizzonti all’esercizio del pensiero
E’ stato il fondatore e l’anima della Società filosofica italiana (Sfi) di Ancona, sezione tra le più attive e vivaci in Italia. Dopo trent’anni di guida ininterrotta ha passato il testimone: intervista con il professor Giancarlo Galeazzi, oggi presidente ad honorem di un’apprezzata realtà culturale il professor Giancarlo GaleazzI
di S. Coricelli
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rofessor Galeazzi, che eredità lascia alla città? “Penso, senza presunzione, di aver avviato una, per quanto piccola, tradizione filosofica, se è vero, come mi è testimoniato, che le persone attendono con piacere i vari appuntamenti e si preoccupano quando per qualche ragione ritardano. Se poi teniamo presente che ad Ancona non c’è una facoltà di Filosofia, il successo delle molteplici rassegne filosofiche acquista maggiore significato, e segnala che le persone, contro ogni diversa apparenza, amano pensare. E amano farlo in compagnia di qualcuno, personalità più o meno nota ma sempre di qualità, che aiuti ad argomentare e a pensare in modo autonomo”. La sezione dorica della Sfi è considerata tra le più attive in Italia: quali ne sono i tratti di distinzione? “Mentre, in genere, si orienta l’impegno di una sezione verso l’attività interna, rivolgendosi ai professori di filosofia e trattando questioni di didattica, io ho orientato la Sfi di Ancona a privilegiare la dimensione civile, coinvolgendo nelle iniziative le istituzioni che ne permettono l’attuazione. Quindi la peculiarità della Sfi dorica consiste nel promuovere iniziative realizzate in collaborazione (con i Comuni di Ancona, Falconara M.ma e Camerata Picena,
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con Prefettura di Ancona, Regione Marche, Università Politecnica delle Marche, nonché con Istituti culturali e Associazioni professionali, ndr.) e rivolte a un pubblico diversificato per età, interessi e provenienza”. Il nuovo direttivo ha deciso, come primo atto, di nominarla presidente ad honorem, e lei non farà mancare il suo apporto di idee: in quale direzione? “Non nascondo che mi ha fatto piacere la decisione presa all’unanimità di nominarmi presidente ad honorem, per cui la Sfi di Ancona è l’unica in Italia ad avere, accanto al presidente effettivo, che per il prossimo triennio è la professoressa Bianca Maria Ventura, anche un presidente onorario. In questa veste continuerò a dare il mio contributo, affinché sia implementato il carattere pubblico della filosofia: da sempre sono convinto, e oggi in misura anche maggiore, che la gente ha piacere di stare insieme per riflettere e di incontrarsi per riflettere insieme. Ne è prova il pubblico di Ancona, che partecipa lungo tutto l’arco dell’anno e la cui presenza è chiaramente motivata”. “Le parole della filosofia”, tra le tante iniziative che lei ha ideato e curato, rappresenta oggi un faro della cultura ad Ancona: il pubblico da lei si è lasciato
prendere facilmente per mano; come ha fatto? “Credo che dipenda dalla formula che ho adottato e che risponde ad un criterio fondamentale: quello di richiamare l’attenzione su temi di oggi e di sempre, individuati in modo semplice e trattati in modo altrettanto semplice. Di anno in anno scelgo una ‘questione’, la strutturo in alcune ‘parole-chiave’ e invito dei pensatori che di quegli argomenti si sono occupati a tenervi una ‘conversazione’ dallo stile colloquiale”. La sua “Scuola di filosofia” oggi da chi è frequentata? “Il pubblico della Scuola di filosofia è, come quello delle altre rassegne filosofiche, un pubblico eterogeneo ma accomunato dal desiderio di riflettere e discutere. Magari non può partecipare agli incontri filosofici che si svolgono di sera allo Sperimentale o alla Mole, mentre gli è possibile intervenire di pomeriggio, per cui segue le ‘lezioni’ che tengo, ben sapendo che queste non hanno nulla di scolastico, ma puntano ad aggiornare e ad approfondire in modo chiaro”. Nella grande depressione causata dalla crisi, l’uomo occidentale può trovare ancoraggio nella filosofia per cambiare le lenti con cui guardare la realtà? “La filosofia non pretende di dare le ri-
sposte ai problemi, ma di rendere consapevoli della problematicità delle situazioni. Nata dallo stupore e dal timore, la filosofia si alimenta incessantemente di rinnovato stupore e timore, che aiutano a guardare la realtà, incoraggiando un approccio critico tale da permettere, per usare i titoli di alcuni volumi, di ‘pensare il presente’ e ‘ripensare la quotidianità’, puntando su una ‘filosofia per tutti”. Quali sono, più nel dettaglio, le provocazioni con cui la filosofia è chiamata confrontarsi? “A mio parere, o la filosofia ha a cuore le sorti dell’uomo o non è tale, perché la filosofia è impegno a servire l’uomo, non a servirsene; ad avere come fine l’uomo, non a determinarne la fine, e quindi è sempre una qualche forma di umanesimo e di umanizzazione. A tale scopo la filosofia oggi appare chiamata, tra l’altro, a restituire significato alle parole, liberandole dalla manipolazione e dalla manomissione cui sono sottoposte per ragioni strumentali e ideologiche. E’ quanto nel nostro piccolo abbiamo cercato di fare ad Ancona in quell’ideale ‘Festival del pensiero’ declinato nelle rassegne ‘Le parole della filosofia’, ‘Le ragioni della parola’, ‘Libri per pensare” e ‘La filosofia nella città”.
Ci consigli delle letture. “Suggerirei anzitutto alcuni libri da tenere sul comodino come le ‘Confessioni’ di Agostino, i ‘Saggi’ di Montaigne, i ‘Pensieri’ di Pascal e le ‘Operette morali’ di Leopardi: si tratta di classici, pubblicati anche in edizione economica, che offrono sollecitanti occasioni per riflettere. Vorrei poi suggerire alcune recenti pubblicazioni: anche in questo caso segnalerei volumetti accessibili eppure densi come ‘La vita autentica’ di Vito Mancuso, ‘L’edificazione di sé’ di Salvatore Natoli, ‘L’ospite inquietante’ di Umberto Galimberti. Segnalerei anche alcuni volumi scritti da filosofe: ‘Introduzione alla verità’ di Franca D’Agostini, ‘Il coraggio dell’etica’ di Laura Boella, ‘Nuova filosofia delle piccole cose’ di Francesca Rigotti e ‘Cosa fare delle nostre ferite’ di Michela Marzano”. Una domanda al professore: i testi da cui non si può prescindere per capire la storia del pensiero. “Un ideale percorso con questa finalità dovrebbe comprendere come tappe obbligate almeno una dozzina di opere. E, ancora una volta, sceglierei di proporre, più che le grandi opere, alcuni testi più abbordabili, ma non per questo meno significativi, come: il ‘Critone’ di Platone, l’ ‘Etica nicomachea’ di Aristotele e la ‘Lettera sulla felicità’ di Epicuro per il
pensiero greco; ‘La città di Dio’ di Agostino e il ‘Proslogion’ di Anselmo per il pensiero cristiano; il ‘Discorso sulla dignità umana’ di Pico della Mirandola, il ‘Nuovo organo’ di Bacone e il ‘Discorso sul metodo’ di Cartesio per il pensiero moderno; ‘Congetture e confutazioni’ di Popper e ‘La persona e il bene comune’ di Maritain per il pensiero contemporaneo”. Che cosa pensa delle forme di contaminazione culturale che la filosofia a volte conosce a fini divulgativi? “Ne penso bene, a condizione che non prevalga il senso dello spettacolo, ma si conservi, per quanto in forma leggera, il ‘proprium’ della filosofia, vale a dire l’attitudine a problematizzare. Con questi caratteri ben venga una filosofia che si fa fuori dalle aule scolastiche. Da parte nostra, l’abbiamo portata a teatro, con ‘Le parole della filosofia’ allo Sperimentale di Ancona; nel palazzo, con ‘L’Italia del pensiero’ alla Prefettura di Ancona; nel giardino, con ‘L’ora felice’ al Castello di Falconara. Luoghi emblematici di un fare filosofia non accademico ma divulgativo: di una divulgazione da parte di filosofi di prim’ordine in sedi inusuali, che conferiscono nuove cornici all’esercizio del pensiero”.
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BREVI
RIO DAL TERRITO
Giunta regionale, la nuova squadra
E’ sceso da 10 a 8 il numero degli assessori della Giunta regionale: due donne in più, Paola Giorgi e Maura Malaspina, escono Sandro Donati, Paolo Eusebi e Luca Marconi. Il percorso di riprofilatura dell’esecutivo al termine del passaggio formale della verifica di metà mandato che ha definito le priorità di fine legislatura elaborate in Consiglio regionale: lavoro e piccole imprese, riforma sanitaria, ambiente, semplificazione e organizzazione dell’amministrazione regionale. L’esecutivo è ora composto da Antonio Canzian (Pd) che è stato nominato vicepresidente della Giunta, un segnale di attenzione per il territorio Piceno, Sara Giannini (Pd), Paola Giorgi (Cd), Marco Luchetti (Pd), Maura Malaspina (Udc), Pietro Marcolini (tecnico), Almerino Mezzolani (Pd) e Luigi Viventi (Udc).
Sarà Ancona ad ospitare, il prossimo mese di ottobre, il vertice bilaterale Italia-Serbia, il primo dopo l’ingresso del Paese nell’Ue previsto a luglio. “E’ motivo di orgoglio e di grande onore per le Marche – ha commentato il presidente della Regione Gian Mario Spacca - la decisione del Governo di tenere ad Ancona il vertice. Avere la sede del Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica (Iai) sicuramente avrà pesato sulla scelta, così come l’apertura internazionale della nostra regione. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ci ha chiesto questa disponibilità. Faremo di tutto per offrire la migliore collaborazione istituzionale e logistica per lo svolgimento del meeting”. L’ambasciatore Fabio Pigliapoco, segretario generale Iai, ha tenuto ad evidenziare che la scelta delle Marche assume “una valenza di riconoscimento delle politiche regionali in materia di rapporti con l’estero”. “Dobbiamo essere tutti più consapevoli – ha proseguito da parte sua Spacca – che qui nelle Marche abbiamo una funzione distaccata della Farnesina, il Segretariato Iai, che sta lavorando con impegno per la costruzione della Macroregione Adriatica-Ionica”.
Regione, approvato il rendiconto di bilancio 2012
La Giunta regionale ha approvato il rendiconto di bilancio della gestione 2012. “I tagli nazionali sono drammatici – ha commentato il presidente Gian Mario Spacca –: ammontano a 1,3 miliardi nel triennio e insieme alla recessione europea che prosegue mettono sotto durissima pressione il bilancio. Tuttavia, il Governo regionale riesce a non far ricadere sui cittadini il taglio dei servizi, perché sta operando un’azione strutturale di revisione e selezione della spesa sulle priorità che interessano la nostra comunità. In questa direzione abbiamo deciso la riduzione dell’addizionale regionale Irap per il 2014, per rilanciare il lavoro, la crescita e il sistema di piccole imprese”.
Formare giovani laureati e diplomati nei settori della green economy e multimedia, garantendo contributi alle piccole imprese che li assumeranno. Sono le finalità del bando 2013 che la Giunta regionale ha approvato a sostegno della qualificazione professionale e dell’occupazione giovanile. Sono disponibili 1 milione e 155 mila euro, di cui 370 mila a carico del bilancio regionale e 785 mila del Fondo sociale europeo. Serviranno a promuovere percorsi formativi e garantire incentivi all’occupazione per un centinaio di giovani disoccupati e inoccupati. L’iniziativa rientra tra quelle previste dal Protocollo d’intesa tra la Regione e le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil per la difesa del lavoro, la coesione sociale e il sostegno allo sviluppo. 30
Vertice Italia-Serbia in ottobre ad Ancona
Giovani disoccupati: formazione e incentivi per l’assunzione nei settori green economy e multimedia
Il Consiglio regionale ha approvato la proposta di legge della Giunta regionale che stabilisce la proroga di due anni per i termini di inizio e di fine lavori in edilizia. La nuova legge, che rende uniforme la valutazione della concessione su tutto il territorio regionale, si applica ai permessi di costruire rilasciati prima della data di entrata in vigore della normativa e ancora in corso alla medesima data. La proroga vale anche per i termini relativi alle denunce di inizio attività (Dia) e alle segnalazioni certificate di inizio attività (Scia) presentate fino alla stessa data. Un’analoga disposizione, che dilata i termini previsti nel testo unico in materia edilizia, è stata da tempo adottata dalla Regione Umbria (n.1/2004) e una norma analoga a quella prevista nelle Marche è contenuta anche in una recente legge della Regione Emilia Romagna (n.16/2012).
Riforme istituzionali, nelle Marche un osservatorio
Le Marche insedieranno un osservatorio per le riforme istituzionali che avrà il compito di elaborare proposte da sottoporre al confronto con il Governo nazionale. L’organismo sarà composto dai presidenti della Giunta regionale, dell’Assemblea legislativa e dei gruppi consiliari. Avrà un supporto tecnico garantito dall’Ufficio legislativo e dal Gabinetto del Presidente. Sarà presieduto dal Consigliere delegato che curerà i rapporti tra l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale. L’obiettivo è quello di partecipare da protagonisti al processo di riforma istituzionale che ridisegnerà le Regioni e lo Stato anche sul fronte del federalismo fiscale e delle riforme costituzionali.
Sostenere le piccole imprese del commercio, agevolandole nell’accesso al credito e negli investimenti per abbattere le barriere architettoniche. Sono le linee guida degli interventi che la Regione Marche mette a disposizione del settore per il 2013. Beneficiarie sono le attività svolte in sede fissa e su aree pubbliche. Il sostegno al credito viene garantito anche agli agenti e rappresentanti di commercio in regola con i requisiti del bando di prossima pubblicazione. L’entità delle risorse è di 250 mila euro. Gli aiuti riguardano l’abbattimento dei costi sostenuti sul pagamento degli interessi per mutui e per il credito a medio periodo finalizzati a investimenti aziendali. L’abbattimento delle barriere architettoniche viene incentivato con un contributo a fondo perduto (massimo 30 per cento) su una spesa che non può superare i 20 mila euro. Le domande per richiedere le agevolazioni vanno inoltrare ai Centri di assistenza tecnica convenzionati con la Regione, con modalità e tempi previsti dal bando. Saranno valutati i progetti realizzati a partire dal primo gennaio 2012.
Interventi di edilizia scolastica: approvati criteri e risorse
Sostegno all’edilizia: prorogati i termini di inizio e fine lavori
Contributi alle piccole imprese commerciali: le linee guida per il 2013
Ammonta a circa 4 milioni e mezzo di euro lo stanziamento complessivo messo a disposizione dalla Regione Marche per il 2013 destinato al cofinanziamento degli interventi di messa a norma ed efficientamento energetico degli edifici scolastici. La Giunta regionale ha approvato criteri e modalità per l’utilizzo delle risorse ora all’esame del Consiglio delle autonomie locali per la necessaria richiesta di parere. Nello specifico, salvo ulteriori risorse statali aggiuntive, la quota è pari a 4.420.700 euro, di cui 2.880.000 euro per interventi su strutture e finiture strettamente connesse e 1.540.700 euro per interventi di incremento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici. Le Amministrazioni provinciali, sentita la Conferenza provinciale delle autonomie, provvedono alla predisposizione degli elenchi degli interventi sugli edifici scolastici ammessi a beneficiare del contributo regionale e li trasmettono poi alla Regione. 31
S W E NDAL MONDO Il primo giorno erano una trentina, il secondo sono arrivati a cento e qualche giorno dopo hanno superato i 1.500: sono i passeggini che hanno accerchiato il parlamento di Sarajevo, dando vita ad una protesta pacifica per chiedere il rilascio di documenti d’identità che certifichino l’esistenza dei bambini nati dopo la guerra. Al grido: “Per voi non siamo nemmeno un numero” o “Viva l’identità, abbasso le entità”, i manifestanti hanno fatto sentire l’urgenza di risolvere il problema del mancato riconoscimento dei diritti dei loro figli, ai quali non vengono rilasciati documenti per cavilli che hanno bloccato la legge sui nuovi numeri d’identificazione personale.
Bosnia La rivolta dei passeggini
Si chiama Angela Ahrendts ed è amministratore delegato della Burberry: con 16,9 milioni di sterline guadagnati nel 2012 (circa 20 milioni di euro) ha superato di quasi 5 milioni di sterline il secondo classificato in questa speciale graduatoria. Cinquantatre anni, originaria dell’Indiana, ha ricoperto ruoli manageriali negli Usa prima e in Inghilterra poi. Ahrendts, arrivata alla Burberry nel 2006, ha segnato una svolta nel panorama imprenditoriale britannico, dove le donne nei consigli di amministrazione sono meno di un quinto.
Cile Enel inaugura il più grande parco eolico del paese
La Società italiana Enel Green Power ha inaugurato in Cile il parco eolico più grande del paese. L’installazione sorge nella regione di Coquimbo e conta quarantacinque turbine da due megawatt ciascuna e potrà generare 200 milioni di chilowattora all’anno. Un dato significativo: in tutta l’America Latina oltre il 70 per centro dell’energia elettrica è prodotto da fonti rinnovabili.
Edward Snowden, sospettato di essere “la talpa” della Cia, ha chiesto asilo politico all’Ecuador tramite una lettera inviata al ministro degli Esteri Ricardo Patino. Snowden, che nella missiva ha paragonato se stesso a Bradley Manning, la fonte di Wikileaks, ha affermato che negli Stati Uniti temeva di non essere sottoposto ad un giusto processo.
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Gran Bretagna Per la prima volta il supermanager più pagato è una donna
Ecuador Snowden chiede asilo politico all’Ecuador
Tibet Il prossimo Dalai Lama forse sarà una donna
In occasione del suo recente viaggio in Australia, il Dalai Lama, Tenzyn Gyatso, ha affermato che “il mondo è in preda ad una crisi morale di disuguaglianza e sofferenza e le donne hanno una maggiore sensibilità al benessere degli altri”. Il leader tibetano ha aggiunto che, se le circostanze lo richiederanno, il suo successore sarà una donna.
Cina Decolla la navetta Shenzhou 10 con a bordo una donna
Tre astronauti cinesi, tra cui una donna, sono partiti lo scorso 11 giugno per la stazione orbitante Tiangong-1, in un nuovo sviluppo del programma spaziale di Pechino. L’astronauta trentatreenne Wang Yaping è la seconda donna cinese ad andare nello spazio..
Hassan Rohani, 64 anni, considerato candidato moderato, ha superato il 50 per cento dei voti, evitando così il ballottaggio. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno di Teheran, Mostafa Mohammed Najjar. Al secondo posto c’è il candidato conservatore Mohammad Bagher Ghalibaf, che ha ottenuto il 15,76 per cento delle preferenze. Ali Khamenei, la guida suprema, dovrebbe ratificare il risultato del voto il 3 agosto.
Siria Entro la fine del 2013 metà della popolazione siriana dipenderà dagli aiuti umanitari
Iran Hassan Rohani è il nuovo presidente iraniano
È l’allarme lanciato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Antonio Guterres, che stima in 3,9 miliardi di euro il finanziamento necessario per provvedere alle esigenze della popolazione siriana, stremata da ventisette mesi di guerra. Il funzionario ha detto che ogni giorno il numero di profughi aumenta di 7mila persone, mentre gli sfollati dentro i confini della Siria sono circa 6,8 milioni. Secondo l’Unicef, oltre agli 8mila bambini uccisi negli ultimi due anni, ci sono più di 4 milioni di bimbi vittime del conflitto: un’intera generazione a rischio..
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S W E N G N U YO “Officine della creatività”, il bando per valorizzare i talenti under 35
Intercettare, convogliare e valorizzare le energie creative e i talenti degli under 35 marchigiani. É l’obiettivo del Bando “Officine della creatività”, emanato dalla Regione, con una dotazione finanziaria 400 mila euro tra fondi regionali e statali. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale (Bur Marche) n.40 del 30 maggio 2013. L’intervento è previsto nell’Accordo “I Giovani c’entrano”, siglato con il dipartimento della Gioventù della presidenza del Consiglio dei ministri nel settembre 2011. Sostiene i progetti di rete presentati da soggetti pubblici e privati del territorio marchigiano. Dovranno essere almeno in numero di tre, guidati da un capofila, e presentare iniziative al cui interno siano previste una o più azioni di valorizzazione delle professioni legate alle arti visive, alla musica e alla multimedialità, di promozione e di sviluppo delle professionalità in campo artistico e di sostegno e valorizzazione delle varie eccellenze creative presenti sul territorio regionale.
Luca Casettari (32 anni, originario di Cagli), assegnista di ricerca e professore a contratto del corso Tecnologia, socioeconomia e legislazione farmaceutica, Dipartimento di Scienze biomolecolari – Scuola di Farmacia dell’Università di Urbino, ha ricevuto il “Braconnot Prize”, riconoscimento europeo per la sua attività di ricerca relativa all’applicazione di un particolare polisaccaride (chitosano) impiegato per il rilascio controllato di farmaci (Drug Delivery System). Il premio “Braconnot Prize” viene assegnato dall’European Chitin Society (Euchis) ogni due anni ad un giovane ricercatore europeo che si è distinto per la propria attività di ricerca e per le relative pubblicazioni su riviste internazionali ‘peer reviewed’ (nella foto Luca Casettari mentre viene premiato dalla presidente di Euchis, Sevda Şenel).
Ipsia “Benelli” di Pesaro, i vincitori del concorso per il logo del cinquantennale 34
Università di Urbino: premio europeo per la ricerca a Luca Casettari
Hanno messo tutta la loro creatività gli allievi dell’Ipsia “Benelli” di Pesaro che hanno partecipato al concorso per ideare il logo del 50° anniversario della fondazione della scuola (1963 – 2013), patrocinato dalla Provincia di Pesaro e Urbino. A conquistare il primo premio è stato Lorenzo Barabesi (classe III A/OD), che ha ricevuto 300 euro, mentre al secondo e terzo posto si sono classificati Erika Saltarelli ed Emanuil Ionas Cosmin (entrambi della III B/OD), che si sono aggiudicati 200 e 100 euro. Gli altri finalisti, premiati con attestati, sono: Andrea Pagliardini, Giulia Mitova, Vincenzo Bizzarro, Simone Pisa, Martina Bradascio, Filippo Ciaffoni, Nermina Miftiu, Noemi Fiorani, Denise Ernesto, Edoardo Bivona, William Di Chio.
Il filmato si ispira liberamente, attraverso metafore poeticonaturalistiche di grande impatto visivo, alla vicenda e al pensiero di Piergiorgio Welby. Regista Laura Viezzoli di “La natura delle cose”, vincitore del Bando di sostegno alla produzione audiovisiva regionale indetto da Fondazione Marche Cinema Multimedia - Marche Film Commission. Il lungometraggio - di cui sono state proiettate alcune sequenze in anteprima per la stampa ad Ancona, alla presenza di Mina Welby- è una coproduzione Associazione i Bicchieri di Pandora e Ladoc srl. Il progetto, che si avvale del materiale d’archivio audiovisivo Nasa, sarà realizzato con il crowdfunding, un nuovissimo e creativo strumento di finanziamento dal “basso”. Dal sito di Eppela (www.eppela.com) ognuno potrà sentirsi sostenitore a partire da un contributo di 5 euro.
Urbino: attiva una Magistrale italo-tedesca con doppio titolo
Un importante obiettivo raggiunto dall’Amministrazione comunale di Pesaro. Ma soprattutto un’importante struttura a servizio dei giovani che potranno usufruire di un centro sportivo considerato dal Coni, per innovazione e qualità, uno dei più avanzati oggi in costruzione in Italia. Parliamo del nuovo complesso sportivo polivalente per le discipline del Pentathlon Moderno (nuoto, scherma, tiro e corsa): il progetto si sviluppa su un lotto di proprietà comunale di oltre 10mila mq di superficie, situato in zona urbana semicentrale, compresa tra via Niccolò Paganini, via Palmiro Togliatti, un complesso residenziale e un campo di calcio. La costruzione dell’impianto sportivo di esercizio è il frutto di una fattiva collaborazione tra il Comune di Pesaro, la Federazione Italiana di Pentathlon Moderno e la Provincia di Pesaro-Urbino. (B. B.)
“La natura delle cose”, film made in Marche per la regia di Laura Viezzoli
La Scuola di lingue e letterature straniere dell’Università di Urbino “Carlo Bo” ha compiuto un passo concreto verso l’internazionalizzazione dell’offerta didattica: a partire dall’A.A. 2013/14 verrà attivato un nuovo curriculum del Corso di laurea magistrale in “Lingue per la didattica, l’editoria, l’impresa”. Il nuovo percorso è stato ideato e organizzato in collaborazione con l’Università “Friedrich Schiller” di Jena. Offre agli iscritti la possibilità di studiare un anno a Jena e uno a Urbino. Alla fine del percorso, entrambe le Università rilasceranno un titolo di laurea. Il piano di studio si presenta molto simile al curriculum “Comunicazione interculturale d’impresa”. Gli studenti dovranno passare il primo anno di corso in Germania e, di conseguenza, seguire le lezioni in lingua tedesca. Verranno selezionati, perciò, solo laureati di corsi triennali che abbiano raggiunto un ottimo livello linguistico in tedesco con una conoscenza di base di problemi di comunicazione interculturale; i colloqui di selezione verranno organizzati nella seconda metà del mese di settembre.
Pentathlon Moderno: al via i lavori per un complesso sportivo polivalente 35
LE GRANDI FAMIGLIE
La famiglia Salvadori Paleotti ha origini antichissime: bisogna risalire all’epoca dell’antica Roma per trovare tracce dei primi antenati, che per un lungo periodo ricoprirono il ruolo di Princeps, ovvero cavalieri addetti alla difesa dei confini estremi dell’Impero d’Oriente. Si trattava di una carica molto importante che, sebbene ereditaria, veniva conferita solo dopo la rigida valutazione di dodici sapienti, che esaminavano il giovane che avrebbe assunto l’incarico: se rispondeva a tutte le caratteristiche richieste, allora veniva insignito. Quando i Salvadori si sono definitivamente stabiliti nelle Marche, hanno deposto una corona ai piedi della Madonna ritratta nel celebre Polittico di Carlo Crivelli. Le figure che compaiono nella suggestiva opera d’arte, si dice siano ritratti di membri di questa famiglia.
I conti Salvadori Paleotti Una storia scritta tra la terra e il mare
La Pala del Polittico di Crivelli
di A. Dachan
L
a storia di una famiglia si può scrivere in tanti modi; quella della famiglia Salvadori Paleotti è incisa nel territorio del Fermano, quasi fosse un’opera scultorea in cui l’artista, un movimento dopo l’altro, suggella e dà forma alla sua idea. I conti Salvadori, infatti, ebbero un ruolo determinante nella salvaguardia del territorio ed è stato anche grazie al loro impegno se gran parte della costa meridionale delle Marche è stata salvata dall’erosione del mare. La loro “impronta” resta indelebile ed è arrivata a noi oggi tramite il racconto, ricco e dettagliato, della contessa Valentinella Salvadori Anguissola D’Altoè. La raggiungiamo nella sua casa a Porto San Giorgio; prima di iniziare il racconto, ci fa visitare Villa Marina, l’incantevole dimora della famiglia, immersa in una pineta a due passi dal mare. Un luogo
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incantevole, con colori, geometrie e una concezione dello spazio abitativo che ha l’irresistibile fascino dell’antico. La sua è una testimonianza appassionata, autentica; insieme ripercorriamo a grandi linee la storia della sua famiglia, dagli antenati più antichi di cui si ha memoria, ai giorni nostri. Un viaggio nello spazio e nel tempo particolarmente toccante, che fa luce su alcune vicende che hanno interessato l’intero territorio. Iniziamo il racconto partendo dai primi del ‘700. Melchiorre Salvadori (16901762), nato a Porto San Giorgio, chiamato l’Abate per la sua vita ecclesiastica; uomo di grande intelletto e dedizione agli studi, che riuscì a disegnare l’albero genealogico della famiglia, risalendo le radici a sette generazioni prima di lui, che lo portarono a conoscere Giorgio Salvadori Albanese, che combatté contro i turchi e decise di stabilirsi nelle
Marche nel 1477, rifugiandosi a Porto San Giorgio. Da lui aveva avuto origine questo ramo della famiglia che, da suo nipote Salvatore, aveva poi assunto il cognome Salvatori, Salvadori nella parlata locale. La tranquilla vita dell’Abate Melchiorre, figlio di Romolo e di Caterina Bertacchini, appartenente ad una famiglia fermana di giuristi, venne sconvolta quando, dopo le mancate nozze del fratello, toccò a lui pensare alla continuità della famiglia. Fu così che a quarant’anni prese in moglie la cugina Anna Paleotti; quest’ultima, insieme alla sorella Clelia, era l’ultima erede di una nota famiglia bolognese, che aveva dato eminenti personaggi alla Chiesa. Le nozze vennero celebrate nel 1730; ai quattordici figli che ne nacquero venne messo il doppio cognome, Salvadori Paleotti. Col matrimonio entrarono
in famiglia denaro e proprietà, tra cui il litorale compreso tra il fiume Potenza e il Tronto: relitti sabbiosi e acquitrinosi, con scarsa vegetazione, che il Comune si proponeva di mettere in enfiteusi per essere bonificati. Melchiorre, allora sessantenne, intuì che, se fosse riuscito ad attribuirsi quei terreni, avrebbe potuto fare un buon affare. L’ambizioso progetto venne affidato al figlio Luigi (1737 – 1805). Luigi Salvadori (detto Luigi Seniores, nominato Confaloniere di Fermo, era sposato con Camilla Monti, discendente dei Conti Brancadoro e cugina di Monsignor Cesare Brancadoro, bibliotecario di Pio VI e promettente diplomatico della curia pontificia, che divenne prima arcivescovo, poi vescovo e, infine, cardinale, dal 1801. Suo nipote Tommaso Bernetti divenne Segretario dello Stato Vaticano. I Salvadori, quindi, erano strettamente
imparentati e legati con le più alte cariche dello Stato Pontificio. Luigi ipotecò alcuni terreni “posto fuori le mura” per saldare i debiti del nonno, poi vendette gli stessi per finanziare le operazioni di bonifica dei terreni. Ottenne che l’enfiteusi divenisse ereditaria. Il duro lavoro venne compensato e i terreni bonificati divennero proprietà della famiglia Salvadori nel 1805, che li acquistò con i soldi ottenuti dalla vendita di un’antica proprietà. Il figlio di Luigi, Melchiorre (1774-1859) fece anche lui un buon matrimonio, sposando Giulia Bonafede, ricca discendente di una famiglia di Monte San Giusto, ma ciò non lo sottrasse alla sua “malasorte”: doveva estinguere tanti debiti ed era sull’orlo del fallimento. Proprio allora il cardinale Bernetti gli venne in aiuto, affidandogli la concessione dei “Sali e Tabacchi” a Civitanova. In
quel periodo il figlio di Melchiorre, Luigi (detto Luigi Juniores) sposò Ethelin Welby, figlia di un gentiluomo inglese, che ricomprò per lei la proprietà dei Salvadori. Luigi (1816-1910) si dimostrò subito un abile imprenditore e si adoperò per valorizzare i relitti marittimi, con operazioni di colmata che permisero l’aumento della superficie terriera concessa originariamente. I terreni erano fertili e rendevano molto, dando occupazione alla popolazione locale; la ricchezza della terra, che produceva una gran quantità di frutta e verdura, diede vita ad un’intensa attività di commercio ed export di prodotti agricoli. Luigi ed Ethel ebbero molti figli e nipoti e nella loro discendenza si formò un clan anglo-marchigiano, con un inedito incontro tra tradizioni ed espressioni linguistiche. Nei periodi in cui si aprivano
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LE GRANDI FAMIGLIE
da sinistra: Luigi Juniores da giovane e da anziano; nella foto a destra: Giorgio, Carlo , Giorgio (pronipote) e Tommaso
i canali, si usavano fare cavalcate e l’espressione che veniva usata per dare il via alle corse o alle competizioni era: “To go” – andiamo -. Così gli abitanti del posto presero l’abitudine di usare l’espressione “Togo” per indicare cose belle. Come scrive lo storico Mario Cignoni: “L’aquila dei Salvadori, quella nera con le ali spiegate in campo azzurro, che l’abate aveva ricopiato alla base del suo albero genealogico, aveva veramente spiccato il volo. Quale la loro dote essenziale? Direi la lungimiranza. In effetti, chi, alla metà del Settecento, avrebbe ipotecato e venduto i beni di famiglia per acquistare una landa sabbiosa, lungo un mare deserto, mista a ghiaia, che, in verità, allora, faceva gola a pochi?”. Luigi Salvadori Juniores, oltre ad essere un imprenditore agricolo illuminato e capace, vero pioniere delle innovazioni agrarie nella sua zona, partecipò attivamente anche alla vita della comunità, ricoprendo numerose cariche pubbliche. Fu consigliere comunale e assessore e per molti anni sindaco di Porto San Giorgio. Fu anche presidente della Congregazione di Carità, Giurato alla Corte d’Assise di Fermo e socio della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Nel 1903 venne nominato Cavaliere dell’Ordine al merito del Lavoro.
Fonti: Atti del convegno “Micro macro storia, memoria storica, idrogeologica e ambientale del territorio” a cura di Andrea Recchioni e Gemma Venezia Luigi Salvadori e la bonificazione delle Marche – a cura di Clara Muzzarelli Formentini e Andrea Recchioni
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La contessa Valentinella Salvadori Anguissola D’Altoè
La voce narrante delle vicende della famiglia Salvadori per ML è la contessa Valentinella Salvadori Anguissola d’Altoè, sorella maggiore di Dianella, sposato con il professor Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti, fondatore della Casa editrice Il Mulino di Bologna. È una signora distinta, dalle cui parole trapela la fierezza delle origini, come se, oltre al cognome, avesse ereditato dai suoi antenati anche la fedeltà e la passione per il territorio. Suo padre era il professor Giorgio Salvadori Paleotti, figlio di Carlo e Valentina Pellegrini, che sposò Cordelia Blanceflor Centanni, figlia dell’anatomopatologo professor Eugenio. Giorgio fece la campagna di Russia; esercitò la professione di radiologo e di ricercatore-terapista isotopo cobalto. Lo zio della contessa, invece, era l’ingegner Guido Massimo, che sposò Caterina Piccolomini Adami Clementini. La contessa Valentinella sposa il dottor Fernante Anguissola d’Altoè, dal quale ha avuto quattro figlie: Chiara, Cinzia, Costanza e Consolata. Alla stessa famiglia appartengono importanti nomi del panorama culturale e scientifico: Tommaso Salvadori, ornitologo (al cui lavoro è dedicata una sezione all’interno del British Museum), Max Salvadori, professore e filosofo, Joyce Lussu, scrittrice e traduttrice e Massimo Luigi, storico, ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Torino.
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ALTO ARTIGIANATO
“Il rame è un metallo che si fa conoscere col tempo: lo devi osservare, devi capirne il movimento durante la battitura, mentre lo pieghi con le pinze o lo scaldi col fuoco”
Angela Balducci, artista del rame
Nel Montefeltro, all’interno della sua bottega “Chumeia”, l’artigiana crea oggetti unici ispirandosi alla natura, lasciandosi guidare dal movimento, dalla malleabilità e dalla luce dei metalli di A. Dachan
P
artiamo dal nome, “Chumeia”: che cosa significa? “Il termine ‘chumeìa’ è l'origine della parola alchimia e significa l'arte di trasformare i metalli". Quando ha iniziato la sua attività? Da chi ha appreso la tecnica? “Ho iniziato la mia attività circa dieci anni fa durante gli anni dell'università. La mia prima maestra è stata Jillian Willey: lei mi ha fatto vedere e provare come girare il filo e muovere le pinze; poi ho imparato molto dai vari artigiani che ho incontrato sulla strada, nei miei viaggi. Per me, inoltre, sono stati fondamentali l'osservazione, lo studio del materiale, il provare in prima persona, anche sbagliando, incessantemente”. Quali sono le caratteristiche della lavorazione del rame? “Il rame è un metallo molto duttile, ma allo stesso tempo molto resistente. Il 40
filo è di diverse misure, da sottilissimo, adatto all'ingabbiatura delle pietre, a molto grande, per fare oggetti e sculture. Anche la lastra è di diverse misure ed ognuna ha uno specifico utilizzo. Gli strumenti che adopero sono vari: pinze che danno la forma, tronchesi e forbici che tagliano, martelli, incudine e ceselli per xq, il pantografo e l'archetto per disegnare, il saldatore e la fiamma ossidrica per scaldare il metallo e renderlo ancora più malleabile. Il rame è un metallo che si fa conoscere col tempo: lo devi osservare, capirne il movimento durante la battitura, mentre lo pieghi con le pinze o lo scaldi col fuoco. È un metallo vivo e sta all’abilità dell'artigiano farsi seguire nei ‘giochi’ che si vogliono creare”. Può raccontarci un aneddoto legato ad un oggetto da lei creato? “Sono molti gli aneddoti legati agli og-
getti che ho creato, perché ogni pezzo parla un po’ di me, del mio umore del momento. Quello che, comunque, ricordo con gioia maggiore è legato alla creazione della mia prima foglia. Osservavo gli alberi in autunno, durante una passeggiata, e una foglia colorata, dalle sfumature autunnali, mi si è posata sul collo... quella è stata l'idea per la mia prima collana della linea ‘Foglie”. Quanto conta oggi per un artigiano far parte di un’associazione o di una rete? “Credo che sia fondamentale far parte di un’associazione artigianale, attraverso la quale il lavoro di ogni singolo può essere riconosciuto adeguatamente nella sua completezza, portando all’attenzione del pubblico una realtà che tante volte viene dimenticata. Inoltre, si riesce ad avere una certa tutela anche nell'ambito commerciale”. Ritiene che il settore sia adeguatamen-
te valorizzato dalle norme vigenti? “No, purtroppo non ancora: sono molte le difficoltà e gli ostacoli che abbiamo, sia commercialmente, che burocraticamente. Capita anche che il nostro lavoro non venga riconosciuto come tale”. Come vede il futuro del settore? E di “Chumeia”? “Il futuro dell’artigiano è legato all'artigiano stesso. Prima di tutto sono i sogni e la fantasia che ci spingono a continuare e a non farci assorbire dalla globalizzazione del mercato. Non smettere mai di coltivare una passione, anche di fronte agli ostacoli che le leggi ci impongono. Io credo profondamente nel mio lavoro e nelle particolarità che lo caratterizzano. ‘Chumeìa’ continua a creare, a crearsi e a sognare”.
“
Ho 33 anni e sono originaria di Isola del Piano, piccolo Comune nell’entroterra pesarese. Sono artigiana del rame da circa dieci anni. Mi sono diplomata al Liceo socio pedagogico di Fossombrone e ho iniziato la carriera universitaria a Urbino, Facoltà di Beni culturali. Il mio incontro col rame è avvenuto per caso: ho conosciuto una signora inglese da poco trasferitasi nel mio paese e grazie a lei ho iniziato a giocare col filo, le pinze, i tronchesi. Così, un po’ per gioco, un po’ per curiosità, mi sono innamorata di questo metallo, del suo colore, della sua duttilità. Ho appreso tecniche di lavorazione che, unite alla creatività e alla fantasia, mi hanno portato a fare di una passione il mio mestiere” 41
VITA DA MANAGER
L’Associazione Turistica Riviera del Conero è l’ente di riferimento del comparto turistico di 14 Comuni delle Marche: Ancona, con la stupenda località di Portonovo, Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Sirolo, Offagna, Osimo, Ostra Vetere, Porto Recanati e la Terra dei Castelli con Agugliano, Camerata Picena, Polverigi e Santa Maria Nuova.
“Anche il turismo è una disciplina razionale” Massimo Paolucci, direttore marketing dell’Associazione Riviera del Conero: “Oggi comunicare turismo significa in primo luogo comunicare emozioni”, ma “anche in questo settore dobbiamo agire in modo razionale” di P. Duranti
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Per essere apprezzato nella rete, il prodotto turistico dev’essere sempre più “virale”
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ottor Paolucci, qual è la mission dell’Associazione Turistica Riviera del Conero? “Credo che oggi più che mai la nostra mission debba essere rivolta alla competitività rispetto ad altre destinazioni turistiche, offrendo un prodotto quanto più completo ed eccellente possibile”.
ferenziare la promozione del nostro territorio in relazione al mercato di riferimento, sia esso nazionale, europeo o mondiale. Soprattutto nella promozione a medio e lungo raggio è necessario ragionare per club di prodotto. Nell’attività promozionale realizzata a livello nazionale si dovrebbe, di pari passo, parlare di club di territorio”.
Lei parla di “prodotto”. In che senso? “Ci stiamo orientando sempre di più verso il potenziamento del concetto di “prodotto turistico”, ossia di tutte quelle relazioni ed interazioni che si sviluppano tra i principali attori del comparto. Per essere forti sul mercato occorre pensare il territorio coma una destinazione turistica, creando un prodotto che possa essere attraente per il visitatore”.
Chi sono gli attori del comparto? “Il turista con i suoi bisogni, le imprese con la produzione di beni e servizi, il sistema politico-amministrativo che può influire sullo sviluppo e sull’organizzazione dell’offerta e della domanda. Infine, la comunità ospitante, che entra in contatto con i visitatori”.
Come? “Occorre strutturare l’offerta, andando a dif-
Quanto è importante fare rete? “E’ più che opportuno unire in modo sinergico le nostre forze. La Riviera del Conero sta lavorando in questa direzione già da alcuni
anni; il nostro modus operandi ha sempre tenuto conto del sistema di rete tra Comuni, in perfetta sinergia con la Regione Marche. Essere insieme oggi è la conferma che questa strategia è vincente. Vede, sono finiti i tempi in cui il singolo Comune o addirittura la singola struttura decidevano di andare da soli a una fiera internazionale". Nella strategia delineata che ruolo dovrebbe avere la Regione Marche? “Potrebbe essere il coordinatore di quei distretti performanti battezzati club di prodotto”. Torniamo alla’Associazione Riviera del Conero: da quanto tempo ricopre quest’incarico? “Da circa cinque anni. Prima svolgevo
attività di consulenza nel campo delle ricerche di mercato, del geomarketing”. Non dev’essere stato facile passare da una disciplina razionale ad un mondo – quello del turismo – in cui forse prevale l’aspetto creativo… “Non è proprio così: anche nel settore turistico dobbiamo agire in modo razionale. Non ci si inventa niente”. Quanto incide la comunicazione? “Moltissimo, per tutti gli operatori. E ciò vale anche per un’associazione rappresentativa come la nostra. In un contesto sempre più orientato alla comunicazione online, vorrei spendere due parole sui nostri siti internet, strumento oggi imprescindibile per proiettare all’esterno la propria identità, i
propri valori e i propri progetti. In particolare, noi ci siamo attrezzati con due siti – www.rivieradelconero.info e www. conero.info – il secondo dei quali è stato ideato per raccontare al turista tutte le attività che può intraprendere nel nostro territorio. Inoltre, nell’epoca della comunicazione interattiva utilizziamo quotidianamente i social media per dialogare con i nostri amici. Per essere sempre più competitiva, negli ultimi anni la Riviera del Conero ha consolidato il suo brand e il suo posizionamento, investendo risorse nell’ambito di una comunicazione di alto contenuto qualitativo”.
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Il firmamento delle marchigiane quotate In questa pagina presentiamo l’andamento di Borsa delle società marchigiane quotate
Biesse Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
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Camerano – An (cod 012) Vendesi area edificabile della superficie di mq. 18.400 con indice UF 0,45 ed H.max mt. 13,50, accesso su primaria via di comunicazione a 2 Km. dal casello autostradale di Ancona Sud. Destinazioni d’uso previste: commerciale-direzionale-produttivo.
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SENIGALLIA – An (cod 014) Affittasi ramo di azienda con attività di ALTA RISTORAZIONE, in posizione strategica. Si richiede buona preparazione nella gestione della ristorazione e dell’arte culinaria.
ELICA Star +12,94% -16,44%
Tendenzialmente stabile il trend della pesarese BIESSE, che archivia un rialzo mensile del 1,39%. In termini di performance sul Ftse AllShare, la variazione è positiva (+0,350%) sulla giornata del 24/06/2013, e indice che il titolo ha sovraperformato il mercato. I volumi sono risultati pari a 38 mila pezzi scambiati, valore superiore sia alla seduta precedente che alla media settimanale. La partecipazione del mercato è in aumento. Volatilità elevata. Trend di breve incerto.
Indesit Ord.
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Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Star +8,15% +62,39%
Momento discendente per il titolo ELICA, che cede il -3,20% del suo prezzo in un mese; ulteriore indizio a favore del momento negativo è la performance relativa rispetto all'indice Ftse All-Share (-2,636% sulla giornata di borsa del 24/06/2013). I volumi sono risultati pari a 31.000 pezzi scambiati, valore superiore alla seduta precedente ma inferiore alla media settimanale, segno comunque di attività crescente intorno al titolo. Trend di breve incerto.
Poltrona FRAU BlueChip -2,56% +68,24%
Netta flessione per INDESIT COMPANY: le dinamiche aziendali hanno forse avuto influenza sul trend azionario che fa segnare un calo del -12,71% rispetto al mese precedente. Anche la performance della giornata di borsa del 24/06/2013 sul Ftse All-Share, mostra un -2,73. I volumi sono risultati pari a 114.000 pezzi scambiati, un valore inferiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. Possibile l'avvio di una fase a volatilità ridotta.
TOD’S Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
BlueChip +11,06% +35,06%
Scende il titolo TOD'S, che archivia un -5,06% sul valore registrato un mese prima. Inoltre l'ipotesi di nuove flessioni, si rintracciano nella performance rispetto all'indice Ftse All-Share, che registra un -1,961% sulla giornata di borsa del 24/06/2013. Il titolo ha fatto peggio della media di mercato. I volumi sono risultati pari a 78.000 pezzi scambiati, un valore inferiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale, segno di una partecipazione decrescente da parte degli investitori. Possibile l'avvio di una fase a volatilità ridotta.
Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Star +36,27% +30,33%
Sale di misura POLTRONA FRAU, con un titolo che guadagna l’1.15% su base mensile; tuttavia l’evoluzione positiva sembra contrastata dalla performance sul Ftse All-Share (-2,672% sulla giornata di borsa del 24/06/2013), segno che il titolo ha fatto peggio del mercato. I volumi sono però elevati, pari a 231.000 pezzi scambiati; valore, questo, superiore sia alla seduta precedente che alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l'avvio di una fase a volatilità elevata. Rubrica a cura di Michele Sasso Divisione Strategia e Finanza di Impresa – Gruppo Sida m.sasso@sidagroup.com Tel. 071.28521
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Università di S.Marino, il Master Sport quinto al mondo L'Università degli Studi della Repubblica di San Marino è un piccolo Ateneo di qualità, collocato geograficamente nel cuore dell'Italia ma in grado di muoversi a livello internazionale in virtù della speciale condizione di appartenenza a uno Stato sovrano a cura della Redazione
L'
Ateneo è strutturato in Dipartimenti che si occupano di ricerca e didattica: ad alcuni di questi sono legati importanti intellettuali e studiosi, come Umberto Eco per il Dipartimento della Comunicazione e Luciano Canfora per quello di Studi storici. L'offerta formativa è ampia, dai Corsi di laurea triennali e magistrali ai Master, dall'Alta formazione ai Dottorati di ricerca. Caratterizza l'attività didattica l'elevata qualità scientifica e culturale del corpo docente e dei servizi agli studenti, offerti nelle diverse sedi dell'Università, collocate in un contesto ambientale e architettonico unico. Particolare rilevanza rivestono i Corsi di Laurea in Ingegneria Civile (triennale e magistrale), Ingegneria Gestionale (triennale) e in Disegno Industriale; quest'ultimo è divenuto in poco tempo, per qualità dei docenti e dinamismo,
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Laureata Unicam tra le cinque vincitrici del Premio “L’Oreal Italia per le Donne e la Scienza” Valentina Martena, laureata presso l’Ateneo di Camerino nel 2009 in Chimica e Tecnologia farmaceutiche, è una delle cinque vincitrici dell’edizione 2013 del prestigioso Premio nazionale
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a appena conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Tecnologie Farmaceutiche presso la School of Advanced Studies di Unicam, sotto la supervisione della professoressa Piera Di Martino della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, ed ora grazie alla borsa di studio L’Oreal potrà proseguire la sua attività di ricerca all’Università di Camerino per i prossimi 10 mesi. Oggetto della sua ricerca è la sintesi, preparazione e caratterizzazione di nanoparticelle polimeriche funzionali per il trattamento dei tumori del sistema nervoso centrale. “Alla fine del mio percorso di dottorato – ha dichiarato la dottoressa Martena – sono venuta a conoscenza di questa prestigiosa opportunità e ho deciso di partecipare perché avrei potuto avere una speranza di poter continuare a lavorare sul mio progetto. Sono davvero molto orgogliosa dunque di aver vinto questo premio perché mi permetterà di continuare il mio lavoro qui all’Università di Camerino, per poter dare il mio contributo alla ricerca della so-
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luzione di un problema ad oggi ancora irrisolto. Sono da sempre appassionata di materie scientifiche; il progetto, che ho svolto durante il mio dottorato di ricerca, riguarda la cura delle patologie del sistema nervoso centrale. Le terapie convenzionali molto spesso non sono efficaci per la cura di queste patologie perché non riescono a raggiungere la sede del tumore. Le nostre nanoparticelle, essendo appunto molto piccole, riescono ad attraversare la barriera encefalica e rilasciano gradualmente il farmaco”. La cerimonia di premiazione si è tenuta nei giorni scorsi presso la Sala di Rappresentanza dell’Università degli Studi di Milano. E’ l’undicesimo traguardo dell’iniziativa che L’Oreal e Unesco conducono in nome del progresso scientifico e della promozione della ricerca al femminile. Con questa edizione salgono a 55 le giovani scienziate premiate nel corso di questi anni. Sono 55 giovani donne che, grazie a questa borsa di studio, potranno beneficiare di un sostegno concreto in più per proseguire con il loro percorso di ricerca, consolidare
la loro carriera e giungere a nuove scoperte. Come di consueto, una prestigiosa giuria presieduta dal Professor Umberto Veronesi ha selezionato le cinque candidate più meritevoli alle quali viene conferita la borsa di studio, del valore di 15.000 euro ciascuna. Nel corso della cerimonia, attraverso emozionanti contributi video, la platea ha potuto vedere le ricercatrici raccontare con le loro parole l’attività quotidiana, le persone che ne fanno parte, la loro vocazione per la ricerca scientifica.
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CONSULENZA
In arrivo semplificazioni per lavoro, edilizia e fisco Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un disegno di legge che introduce una serie di importanti semplificazioni per imprese, lavoratori, Pubblica Amministrazione, privati. Per diventare efficaci, le misure - delle quali si riporta una sintesi – dovranno passare ora al vaglio del Parlamento a cura della Redazione
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gricoltura Non sono più tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale dei gestori ambientali gli imprenditori agricoli che effettuano direttamente il trasporto di rifiuti (pericolosi e non pericolosi) di propria produzione. Sarà possibile procedere ad assunzioni collettive di lavoratori da parte di gruppi di imprese facenti capo allo stesso gruppo o riconducibili a uno stesso proprietario oppure a uno stesso nucleo familiare. Gli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scarico potranno delegare tale adempimento alla cooperativa agricola di cui sono soci. Tra le misure dettate per prevenire l'influenza aviaria, vengono ridotti gli obblighi di informazione a carico delle aziende avicole familiari. Ambiente Introdotte semplificazioni alle procedure relative a Via, Vas e Aia. Ammortamento finanziario Viene meno la preventiva autorizzazione
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richiesta ai fini della deducibilità delle quote di ammortamento finanziario in caso di concessioni relative alla costruzione e all’esercizio di opere pubbliche. Appalti Al fine di facilitare la partecipazione alle gare da parte delle Pmi, si introduce l'obbligo per le stazioni appaltanti di motivare la mancata suddivisione dell'appalto in lotti. Per promuovere il partenariato tra pubblico e privato, le amministrazioni aggiudicatrici potranno fare ricorso a centrali di committenza. In caso di risoluzione di un rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario, l'ente finanziatore del progetto potrà evitare la risoluzione designando una società che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario. Crediti d’imposta Gli interessi sui rimborsi in conto fiscale saranno erogati contestualmente al rimborso, senza che il contribuente debba
presentare un'apposita istanza. Edilizia Le varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, saranno assoggettate soltanto alla Scia, sempreché gli interventi siano conformi alle norme di settore (comprese quelle urbanistico-edilizie) e sia stato acquisito l'assenso in materia ambientale e paesaggistica. Imprese Una nuova figura - il tutor d'impresa affiancherà le imprese nei procedimenti loro riguardanti (informazioni sulle normative vigenti e sugli adempimenti da porre in essere). Lavoro La visita medica precedente alla ripresa del lavoro sarà effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali. Inoltre viene meno l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all’Inail le certificazioni mediche
di infortunio sul lavoro e di malattia professionale (la comunicazione sarà fatta direttamente dal medico). Privacy Gli imprenditori, anche individuali, sono considerati come persone giuridiche, e pertanto esclusi dal trattamento dei dati personali.
Salute Semplificato l'iter autorizzatorio relativo all'installazione di apparecchiature a risonanza magnetica. Scuola A richiesta dell'interessato, i titoli di studio dovranno essere rilasciati in lingua inglese.
Professionisti Alle società tra professionisti si applicherà, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche. Le spese di vitto e alloggio dei professionisti, se sostenute direttamente dal committente, non costituiscono compensi in natura per i professionisti che ne usufruiscono.
Spese di rappresentanza Passa da 25,82 a 50 euro il valore unitario degli omaggi per cui è ammessa la detrazione Iva.
Pubblica Amministrazione Si prevede la riunificazione degli adempimenti relativi al cambio di residenza e al pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.
Successioni Scatta l'esonero dall'obbligo di dichiarazione quando il valore dell'eredità non supera i 75mila euro, se: a. si tratta di coniuge o parenti in linea retta; b. l’eredi-
Spettacoli Per le imprese di spettacoli, relativamente alle sponsorizzazioni viene uniformata alle spese di pubblicità la percentuale di detrazione forfettaria dell’Iva.
tà non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Veicoli Viene meno l'obbligo per i cittadini di comunicare al PRA le perdite di possesso per furto e i cambi di residenza. I passaggi di proprietà dei veicoli saranno perfezionati con la presentazione dell’atto sottoscritto sia dal venditore che dall'acquirente. Inoltre il disegno di legge prevede che ogni variazione riguardante la proprietà del veicolo sarà comunicata gratuitamente dal PRA all’interessato tramite e-mail o sms.
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CONSULENZA
Tante le novità del decreto “del fare”, da Equitalia alla giustizia civile Approvato nei giorni scorsi dal Governo il cosiddetto “decreto del fare”, contenente alcune misure per la crescita e importanti novità per imprese e cittadini. Di seguito si espone una breve sintesi delle misure adottate, che “seguono” le sei Raccomandazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea il 29 maggio 2013 nel quadro del “semestre europeo”
non potrà più limitarsi alla semplice domanda iniziale in bianco, ma dovrà depositare l’elenco dei suoi creditori. Il Tribunale potrà nominare un commissario giudiziale, con la funzione di verificare se l’impresa si sta effettivamente attivando per predisporre una proposta di pagamento ai creditori. In presenza di atti in frode ai creditori, il Tribunale potrà chiudere la procedura. Numerose le novità in materia fiscale: innanzitutto, è stata abolita la responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore in materia di Iva. I limiti alla pignorabilità dei beni contenuti nel Codice di procedura civile con riferimento alle sole ditte individuali - sono estesi alle società di capitali. In materia di modello 770, inoltre, è stato soppresso l’obbligo di comunicare (in via telematica) i dati retributivi e le informazioni necessarie per il calcolo delle ri-
tenute fiscali e dei relativi conguagli. Al fine di ampliare la platea delle Pmi che potranno accedere al Fondo Centrale di Garanzia, vengono introdotte modifiche agli attuali criteri di accesso per il rilascio della garanzia. Inoltre, il Fondo potrà contare su un ulteriore finanziamento di circa 50 miliardi. Il decreto stanzia 5 miliardi per sostenere finanziamenti a tasso agevolato alle Pmi per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. Tali prestiti - della durata massima di cinque anni e per un valore non superiore a due milioni di euro per ciascuna impresa saranno concessi entro il 31 dicembre 2016 attraverso l'intervento di banche convenzionate. Introdotte misure di liberalizzazione del mercato del gas naturale e dei carburanti per le Pmi, in linea con le indicazioni della Commissione
europea e dell’Antitrust. Con la modifica dei criteri di determinazione delle tariffe e con il blocco degli aumenti, deriveranno risparmi per gli utenti sulle bollette elettriche. Una norma del provvedimento prevede la possibilità di disporre di crediti agevolati per finanziare la quota di capitale di rischio per la costituzione di imprese miste, anche in Paesi in via di sviluppo. Sarà realizzato un piano nazionale per le zone a “burocrazia zero”, e si prevede che per i campeggi non sia necessario il permesso a costruire, se il posizionamento degli allestimenti mobili sia effettuato in conformità alle leggi regionali di settore e al progetto già autorizzato con il rilascio del permesso a costruire. Per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) potrà essere acquisito in via informatica e avrà
a cura della Redazione
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n materia di pignoramenti immobiliari, si prevede l’impignorabilità dell'unico immobile di proprietà del debitore, che sia adibito ad abitazione principale, ad eccezione dei casi in cui l'immobile sia di lusso o comunque classificato nelle categorie catastali A/8 e A/9 (ville e castelli). Per tutti gli altri immobili, il valore minimo del debito in presenza del quale è possibile espropriare l’immobile, passa da 20 mila a 120 mila euro. Inoltre, l'esproprio può essere eseguito solo trascorsi sei mesi dall'iscrizione dell'ipoteca (e non più quattro mesi). Passa da 72 a 120 rate mensili la dilazione concedibile da Equitalia in presenza di difficoltà finanziarie del debitore, che non siano dovute a sua colpa e siano dipendenti dalla crisi economica. La rateizzazione decade se il debitore non effettua il pagamento di otto rate,
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anche non consecutive (e non più due rate consecutive). Fino al 31 dicembre 2013 Equitalia gestirà la riscossione non soltanto dei tributi degli enti locali, ma anche dei crediti non tributari, come ad esempio le multe. Introdotte importanti semplificazioni nei procedimenti amministrativi: il soggetto che necessita della segnalazione di inizio attività può chiedere allo Sportello Unico di acquisire tutti gli atti di assenso necessari all’intervento edilizio; inoltre, il certificato di agibilità può essere chiesto anche per singoli edifici, singole porzioni della costruzione o singole unità immobiliari purché funzionalmente autonomi, se sono state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria. Da segnalare poi che il decreto introduce semplificazioni nelle procedure relative alla ristrutturazione degli edifici nelle città. Abolita la tassa
sulle piccole imbarcazioni, introdotte semplificazioni nelle procedure relative ai dragaggi e rimodulate le tasse portuali. Il decreto introduce la liberalizzazione del wi-fi e taglia numerosi certificati medici oggi richiesti ai fini lavoristici. Sul fronte giustizia, il decreto introduce misure dirette a diminuire i tempi dei procedimenti civili, anche attraverso i seguenti interventi: a. ripristino dell'istituto della mediazione obbligatoria; b. concentrazione presso i Tribunali e le Corti di appello di Milano, Roma e Napoli le cause che coinvolgono gli investitori esteri (senza sedi stabili in Italia); c. revisione del cosiddetto “concordato in bianco”, l'istituto introdotto nel 2012 per evitare il fallimento. In particolare, al fine di contrastare le domande dirette soltanto a rinviare il momento del fallimento, il decreto prevede che l’impresa
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300 case
CONSULENZA
chi ci abita lo sa
vantaggi e qualità di una casa in legno Subissati
ROGeTTO SU MISURa
aNTISISMICa e ReSISTeNZa al FUOCO
gni costruzione è realizzata in base al progetto e ai desideri del cliente, sciando massima flessibilità dal punto di vista architettonico. Una ualizzazione 3D permette di visionare un’anteprima della struttura.
La resistenza delle case in legno ai terremoti è stata più volte collaudata in Paesi ad elevato rischio sismico come America e giappone, dove si costruisce abitualmente in legno. Inoltre, adottando una serie di accorgimenti, si può ottenere un’ottima resistenza al fuoco.
COlOGIa e SalUTe
casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, egno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.
ROPRIeTÀ MeCCaNICHe
case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, ateriale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, asticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti controllo numerico.
URaBIlITÀ
casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il ondo che ancora si conservano perfettamente integre.
validità di 180 giorni. Le Pubbliche Amministrazioni in ritardo nella conclusione UBISSaTI s.r.l. S.P.dei Arceviese km 16,600 – Ostra Veteresaranno (AN), Italy procedimenti amministrativi l. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01 tenute a risarcire l'interessato, fino a un massimo di duemila euro. Sono previsti case subissati ww.subissati.it - download pdf contributi - nel limite del 50 per cento della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibili sul Fondo per la ricerca applicata (FAR) - per favorire lo sviluppo di start up innovative e di spin off universitari, la valorizzazione di progetti di social innovation per giovani sotto i 30 anni, il potenziamento del rapporto tra il mondo della ricerca pubblica e le imprese, il potenziamento infrastrutturale delle università e degli enti pubblici di ricerca. Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, quando
RODUTTORE QUALIFICATO SFORMAZIONE DEL LEGNO
Vivere il legno Alta Tecnologia di precisione La casa che anticipa il futuro La prima casa classe Gold
eleVaTO RaPPORTO QUalITÀ PReZZO La casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.
VaNTaGGI eCONOMICI e RaPIDITÀ DI MONTaGGIO risparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.
è presentata opposizione il giudice dovrà fissare la prima udienza entro 30 giorni e in tale sede decidere in merito alla provvisoria esecuzione. Negli accordi di partenariato pubblico-privato finalizzati alla realizzazione di infrastrutture di importo superiore a 200 milioni di euro, si introducono un credito d'imposta (ai fini Ires ed Irap) e l'esenzione dal canone di concessione, a favore del titolare del contratto. Il decreto stanzia cinque milioni per il 2013 e per il 2014, e 7 milioni per il 2015, al fine di istituire le “borse per la mobilità” a favore di studenti con un curriculum scolastico eccellente. Si tratta della possibilità di iscriversi nell'anno accademico 2013-2014 a università con sede in regioni diverse da quella di re-
sidenza. Oltre due miliardi di euro per il quadriennio 2013-2017 consentiranno il proseguimento dei cantieri in corso e l'avvio di nuovi lavori (dal miglioramento della rete ferroviaria nazionale a determinate infrastrutture stradali locali). Previsti interventi nei Comuni sotto i 5 mila abitanti: 100 milioni di euro per 200 interventi realizzati dalle Pmi locali (programma “6.000 campanili”).
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soluzioni, idee e design a portata di smartphone 55
PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DELL’ACCIAIO
ATTESTAZIONE SOA
SISTEMA QUALITà
SISTEMA DI gESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI gESTIONE SICUrEZZA E SALUTE
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Case Case in in legno legno
Vivere Vivere il legno il legno
Il legno Il legno un mondo un mondo vivovivo cheche ti avvolge, ti avvolge, ti protegge ti protegge e ti erispetta ti rispetta
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Negli ultimi Negli 15 anni, ultimi nel15territorio anni, nelnazionale territorioabbiamo nazionalecostruito abbiamooltre costruito 300 case oltre 300 case in legno lamellare. in legno Dalla lamellare. casa Dalla singola casa allasingola casa plurifamiliare, alla casa plurifamiliare, dal villaggio dal villaggio turistico alla turistico grandealla villa. grande Strutture villa.che Strutture hanno dato che hanno formadato a progetti formaoriginali, a progetti originali, unici e personalizzati unici e personalizzati in cui soluzioni in cuitecniche soluzioni edtecniche esteticheedhanno estetiche datohanno vita dato vita ad abitazioni ad belle, abitazioni ecologiche belle, ecologiche ed efficientiedche efficienti si sonoche adattate si sono perfettamente adattate perfettamente alle esigenze, alleallo esigenze, stile e allo alla personalità stile e alla personalità di chi le abita. di chi le abita. La differenza La tra differenza vivere intrauna vivere costruzione in una costruzione in laterizio in e in laterizio una in elegno in una è in legno è ben riassunta bendariassunta una frasedasimpatica una fraseed simpatica emblematica ed emblematica con cui si ècon espresso cui si un è espresso un nostro cliente: nostro “dacliente: quando“da vivo quando in questa vivonuova in questa casanuova ho come casalaho sensazione come la sensazione di indossare diun indossare paio di scarpe un paiocomode, di scarpeleggere, comode, silenziose, leggere, silenziose, climatizzateclimatizzate e che e che respirano. respirano. La casa di La prima, casaindicemento, prima, inlacemento, ricordo invece la ricordo come invece un paio come di un paio di scarpe rigide, scarpe rumorose rigide,erumorose scomode”. e scomode”.
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Le struttureLe e le strutture case inelegno le case hanno in legno vintohanno tanti pregiudizi vinto tanti radicati pregiudizi radicati nella nostranella cultura nostra del cultura mattonedel dimostrando mattone dimostrando qualità straordinarie qualità straordinarie e compatibili e compatibili con la visione confutura la visione dell’abitazione futura dell’abitazione sostenibile.sostenibile. Il legno, inIlparticolare legno, in particolare quello lamellare, quello èlamellare, un materiale è unutilizzato materialeeutilizzato collaudato e collaudato in ogni parte in del ognimondo parte del per mondo far fronte peranche far fronte alle più anche avverse alle più condizioni avverse condizioni naturali, come naturali, il clima come estremo il clima e ilestremo rischio esismico. il rischio sismico. Nell’eccezionale Nell’eccezionale rapporto qualità-prezzo rapporto qualità-prezzo delle nostredelle costruzioni nostre costruzioni in legno, in legno, si sommanosi vantaggi sommanoindiscutibili: vantaggi indiscutibili: straordinaria straordinaria versatilità progettuale, versatilità progettuale, velocità di velocità realizzazione di realizzazione e posa in opera, e posaprecisione in opera, precisione garantita dai garantita più moderni dai più moderni sistemi costruttivi, sistemi costruttivi, parametri d’efficienza parametri d’efficienza compatibilicompatibili con i rigorosi constandard i rigorosi standard abitativi della abitativi casa classe della casa A. classe A.
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...le piante ...le hanno piante impiegato hanno milioni impiegato di anni milioni di anni per colonizzare per colonizzare le terre emerse. le terre emerse. Dopo aver Dopo messoaver radici messo nel terreno radici nel perterreno per assorbire l’acqua assorbire e i l’acqua sali minerali e i sali diminerali cui di cui nutrirsi, si sono nutrirsi, dotate si sono di fusto dotate perdifar fusto scorrere per far scorrere il nutrimento il nutrimento e di foglie per e dicatturare foglie perl’energia catturare l’energia solare. Unasolare. struttura Una instruttura legno racchiude in legno racchiude quindi l’energia, quindilal’energia, forza e lalabellezza forza e la di bellezza di un’evoluzione un’evoluzione straordinaria straordinaria che da sempre che da sempre ci offre vitacieoffre riparo. vita e riparo.
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L’implementazione L’implementazione del processo delproduttivo processo produttivo con un sistema con un da sistema alta da alta automazione automazione per la produzione per la produzione e l’assemblaggio e l’assemblaggio delle paretidelle ha elevato pareti ha elevato ulteriormente ulteriormente gli standardglicostruttivi standard della costruttivi casa in della legno casa Subissati. in legno Subissati. Un valore aggiunto Un valoreche, aggiunto grazieche, ai sistemi graziediailavorazione sistemi di lavorazione calibrati dalcalibrati dal controllo numerico, controllo numerico, garantisce un garantisce alto livello un alto di qualità livelloediprecisione. qualità e precisione.
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È ormai completo È ormail’ampliamento completo l’ampliamento della sede della sede Subissati con Subissati l’inaugurazione con l’inaugurazione di un nuovodi un nuovo showroom,showroom, pensato come pensato luogocome di conoscenza luogo di conoscenza e formazione. e formazione. Un percorso Unstudiato percorso perstudiato offrire per offrire a clienti edaesperti clientilaedpossibilità esperti la possibilità di capire, di capire, toccare i materiali toccare ei materiali conosceree tutti conoscere gli aspetti tutti gli aspetti che concorrono che concorrono alla costruzione alla costruzione dell’abitazione dell’abitazione proiettata alproiettata futuro. Un al futuro. modo pratico Un modo e pratico e coinvolgente coinvolgente per conoscere per econoscere giudicareelagiudicare casa in la casa in legno in modo legno oggettivo in modoeoggettivo quindi consentire e quindi consentire di di scegliere inscegliere modo consapevole in modo consapevole e responsabile. e responsabile.
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Ogni costruzione è realizzata in base al progetto e ai desideri del cliente, lasciando massima flessibilità dal punto di vista architettonico. Una visualizzazione 3D permette di visionare un’anteprima della struttura.
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eCOlOGIa e SalUTe La casa in legno è rispettosa dell’ambiente e delle persone che la abitano, il legno è tra i migliori materiali da costruzione naturali.
PROPRIeTÀ MeCCaNICHe Le case SUBISSATI sono realizzate interamente in legno lamellare, materiale con elevata resistenza a trazione/compressione/flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico.
DURaBIlITÀ La casa in legno, se ben realizzata, è una costruzione che dura secoli e ne sono riprova le tantissime costruzioni in legno sparse in tutto il mondo che ancora si conservano perfettamente integre.
eleVaTO RaPPORTO QUalITÀ PReZZO La casa in legno, per il livello tecnologico offerto, i ridotti tempi di realizzazione, i costi certi ed i ridotti costi di mantenimento, si rivela decisamente superiore rispetto ad un’abitazione tradizionale.
per conquistare lo straniero
VaNTaGGI eCONOMICI e RaPIDITÀ DI MONTaGGIO risparmio energetico non indifferente in quanto si raggiungono valori di trasmittanza pareti e coperture inferiori a 0.19 W/mq K ed elevati valori di sfasamento da cui consegue che la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno, evitando inutili spese di riscaldamento e raffrescamento. fattore non secondario la rapidità di costruzione della casa in legno: la durata media di un cantiere è di circa 90 giorni.
Il 2013 è un anno che vedrà una caduta della domanda turistica del consumatore italiano, in buona parte compensata dal maggior afflusso straniero. Che le vacanze dell’italiano si riducano è ben comprensibile: il reddito della famiglia media si è contratto negli ultimi anni di circa 9mila euro di G. Guidi
P
ure quest’anno gli italiani viaggeranno di meno: si stima che uno su tre rinuncerà alle vacanze o che comunque queste saranno più brevi e all’insegna di formule più economiche. Appartamenti, camping e altre strutture poco impegnative e all’aria aperta sono le soluzioni più richieste e verso le quali si prevede un flusso di domanda crescente. Il turismo proveniente dall’estero, invece, mostra segnali incoraggianti. Nuovi mercati si affacciano all’orizzonte: Brasile, Israele, Austria, Svizzera, Belgio, Russia ed Europa dell’Est in genere, nonché l’area scandinava, sono in continua progressione. Ma proviamo a tradurre in dati queste
SUBISSaTI s.r.l. S.P. Arceviese km 16,600 – Ostra Vetere (AN), Italy Tel. 0039.071.96.42.00 – Fax 0039.071.96.50.01 www.subissati.it - download pdf
Vivere il legno Alta Tecnologia di precisione La casa che anticipa il futuro La prima casa classe Marketing e Gold comunicazione
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tendenze: dei 120 miliardi di euro che compongono il valore prodotto dal settore turistico italiano, il 12 per cento è dato dai consumi interni nazionali, il 46 per cento dalle vacanze degli italiani negli alberghi e il 14 per cento nelle case per villeggiatura. Gli stranieri incidono per il 25 per cento, mentre il 15 per cento è dato dal turismo d’affari. Per il 2013 si prevede una presenza di turisti stranieri in località balneari italiane così suddivisa: tedeschi 28,5 per cento, svizzeri 19,6 per cento, russi 10,2 per cento, francesi 8,9 per cento, austriaci 7,2 per cento, britannici 6 per cento e olandesi 5,5 per cento. Come si può notare, la Germania rimane sempre un Paese di grande interesse, insieme con Svizzera e Russia.
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La capacità di attrarre turisti dall’estero è demandata in larga parte alle politiche di comunicazione poste in essere dalle strutture di promozione e supporto turistico; tutte le Regioni italiane hanno destinato risorse rilevanti alla promozione dei propri territori. Ma ora queste politiche andrebbero armonizzate e strutturate in modo mirato: per Paese, per tipologia di prodotto e per consumatore. La combinazione prodotto-trasporti-consumatore-Paese dovrebbe costituire un vettore di orientamento comune. Nei Paesi che registrano un maggiori afflussi in Italia, andrebbe costituita una struttura permanente di tour operator che gestiscano l’incoming.
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SISTEMA QUALITà CErTIfICAZIONE ISO 9001
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SISTEMA DI gESTIONE SICUrEZZA E SALUTE SUI LUOgHI DI LAVOrO CErTIfICAZIONE OHSaS 18001
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IMPRESE
The Hive, l’incubatore per la ripresa Sostenere le startup, supportare le piccole e medie imprese locali, creare un sistema di rete in cui condividere competenze ed intuizioni. Amministratore Giorgio Guidi, il progetto è finanziato da un fondo di investimento internazionale. Sei nuove imprese hanno già aderito ed è al via anche il primo concorso rivolto a idee innovative di business da sinistra: Russel Luxford, Sara Giannini, Giorgio Guidi e Marie Tureckova
U
n luogo dove le idee diventano imprese e sono accompagnate passo passo nella loro crescita e sviluppo. Un contenitore che finanzia le startup e incentiva un’imprenditorialità di rete. In un’Italia paralizzata dalla crisi e in un quadro produttivo da bollino nero, sembrerebbe pura fantasia. E invece è una realtà, e sta già portando nuova linfa vitale alla piccola e media imprenditoria marchigiana. La novità si trova ad Ancona, si chiama The Hive – Coworking & Incubator, ed è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Raffaello in Regione. “Questo progetto – ha spiegato Giorgio Guidi, amministratore di The Hive - vuole fornire una piattaforma collaborativa, una community di cui possono entrare a far parte singole persone o società, che opereranno in modo indipendente ma al contempo creando una rete di conoscenze e competenze da scambiarsi”. “The Hive – ha continuato Guidi - è un incubatore che si propone di finanziare e supportare startup, permettendo così a giovani intraprendenti e con validi progetti 60
di dar corpo alle proprie idee. A queste startup saranno forniti numerosi servizi, a partire dallo sviluppo del prodotto fino al supporto per la realizzazione di prototipi, per la definizione di piani industriali ed economici, e alla formazione e consulenza. Al contempo il progetto prevede la fornitura di ampi servizi anche alle imprese già avviate che sceglieranno una delle diverse forme possibili di membership”. Rivolto a professionisti, creativi, imprenditori, sviluppatori, free lance e startupper, il progetto è finanziato da Greenvale Ventures Europe (GVVE), società europea che opera come venture capital company con interesse a incoraggiare l’imprenditorialità e ad investire in aziende promettenti. La GVVE è parte del più ampio Greenvale Group, fondo privato internazionale di investimenti e di venture capital. Un segnale importante per le Marche e per l’Italia in generale, come ha sottolineato Sara Giannini, assessore regionale all’Industria, Artigianato e Sostegno all’innovazione per i settori produttivi. “Secondo lo studio della Banca mondiale che fotografa la situazione di 183 econo-
mie in termini di capacità di 'accoglienza industriale' di un singolo Paese - ha evidenziato la Giannini -, nel 2012 l’Italia è peggiorata, passando dalla 83esima posizione alla 87esima. Gli investimenti esteri diretti sono influenzati dalla certezza delle regole, dalla burocrazia, dai tempi della giustizia, dall’indebitamento pubblico che si ripercuote sui livelli di tassazione, dal costo dell’energia e dal cuneo fiscale gravante su lavoro e impresa. Allora perché un fondo d’investimento internazionale sceglie, in un momento di recessione, di venire ad investire nelle Marche? La spiegazione possibile è la forte propensione all’imprenditorialità che da sempre la nostra terra esprime, con un’impresa ogni otto abitanti, sinonimo di innata laboriosità e capacità d’iniziativa. Le Marche hanno un potenziale enorme da questo punto di vista e la Regione lo sostiene attraverso semplificazioni e sburocratizzazione delle procedure, aiuti agli spin off, alla nascita di imprese e facilitazioni creditizie”. Una spiegazione confermata anche da Russell Luxford, referente di Greenvale Group, che ha così commentato: “Il
nostro Gruppo investe in tutto il mondo nelle piccole e medie imprese e nelle startup, aiutandole a liberare il loro potenziale e a raggiungere uno sviluppo ottimale. Il nostro obiettivo è rilanciare le economie locali per dar poi nuovo impulso al macrosistema economico. Per far ciò individuiamo e scegliamo le persone più promettenti, che fanno trasparire volontà di mettersi in gioco e di intraprendere nonostante la difficile congiuntura economico-sociale. E nelle Marche abbiamo trovato questo slancio, questa voglia di fare senza la quale non ci sarà ripresa”. Della stessa idea anche Marie Tureckova, amministratore di GGVE. “Le Marche appaiono da subito come una terra di lavoratori e di persone che amano darsi da fare – ha aggiunto Tureckova - e il fitto tessuto imprenditoriale presente lo dimostra. Molti giovani hanno idee brillanti e progetti validi ma spesso trovano uno scoglio nella burocrazia, nel contesto normativo complesso e nell’oggettiva difficoltà ad intraprendere un nuovo percorso imprenditoriale. C’era quindi bisogno di un qualcosa che abbattesse questi
ostacoli, permettendo a chi ha talento di emergere e di dar vita al proprio sogno”. E il sogno si sta già realizzando per qualcuno: al progetto hanno infatti già aderito sei startup, cui sono destinate ad aggiungersene molte altre. Intanto ha preso il via anche il primo contest di The Hive, Business Idea Award 2013, un concorso cui si potrà partecipare fino al 16 settembre, presentando un progetto imprenditoriale e di business. I più interessanti verranno premiati con un montepremi totale di 100.000 euro, ripartiti in contributi in conto capitale e servizi. I progetti scelti usufruiranno, dunque, dei programmi e dei servizi offerti dall’incubatore, in un contesto di condivisione e community. Una vera boccata di ossigeno per l’economia marchigiana e un’opportunità imperdibile per molti giovani di talento, cui viene lanciato un messaggio di speranza per il futuro, con il linguaggio della modernità. Se, infatti, flessibilità è la parola d’ordine di questo secolo, The Hive la sa coniugare in tutte le sue forme. Flessibilità nella strutturazione degli spazi, dove ciascun membro avrà la sua postazione
completa di tutti i servizi in un’organizzazione a rete che permette il confronto e lo scambio di idee. Flessibilità anche nelle formule di adesione, che sono differenziate e consentono di fruire della propria postazione in base agli specifici bisogni: c’è infatti la possibilità di utilizzare gli spazi a tempo pieno o anche solo prenotandoli per qualche ora o giorno. The Hive si estenderà, una volta completate le ristrutturazioni, in un ampio spazio nella zona commerciale-artigianale di Ancona: 1.600 metri quadrati in cui, oltre alle 100 postazioni, sono presenti anche 14 sale meeting, un food & coffe court, un auditorium per seminari ed eventi e un hacker space con 10 postazioni dotate di stampanti 3D, software per design, prototipazione e stampa digitale.
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Marche
in web
FORNITORI
POTERE CONTRATTUALE DEI FORNITORI
POTENZIALI ENTRANTI
MINACCE DI NOVE ENTRATE
CONCORRENTI DEL SETTORE
PROCESSES
MINACCE DI PRODOTTI O SERVIZI SOSTITUTIVI
PRODOTTI SOSTITUTIVI
TECHNOLOGY
PEOPLE
POTERE CONTRATTUALE DEGLI ACQUIRENTI
ACQUIRENTI
Fig.1
E-commerce 2012: sempre in crescita e niente crisi… L’
e-commerce è in decisa controtendenza rispetto alla crescita economica attuale del paese, con un’ascesa a due cifre: nel 2012 si è arrivati a 21 miliardi di euro di fatturato:+ 12% . Riflettiamo: nel periodo di crisi dal 2008 (fatturato a 6,8 mld) al 2012 si è quasi quadruplicato il giro di affari. In Europa il dato complessivo è di 300 mld di euro di vendite e di 1.000 mld di dollari a livello mondiale. Ma ancora più confortante è la percentuale di vendite delle aziende italiane su estero, attraverso questo canale: 30%, concentrato in Francia, Germania e Regno Unito. In questi stessi paesi però le vendite complessive via e-commerce sono il triplo che da noi… Per quanto riguarda i settori, il tempo libero (games) fa la parte del leone al 50%, a seguire il turismo con il 24%, le assicura-
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zioni con il 6%, l’elettronica con il 5%, l’editoria con il 3,l%, moda e beauty con il 2%. Dall’analisi qualitativa dei numeri emergono 4 linee di tendenza: vendite multicanale con ordini da scrivania e sempre più da mobile (10% in crescita); prezzo dinamico con continui riallineamenti anche giornalieri; accentuazione e sofisticazione dei dati di profilatura, per conoscere sempre più e meglio i clienti, attenzione alla nuova area e- commerce dei social network. Gli elementi problematici sono la promotion in rete, la notorietà del proprio sito e l’interazione costante e continua con il proprio target. Le analisi valutative su diversi panel aziendali mettono in evidenza come fattori critici di successo: il marchio e la sua notorietà, il grado di fidelizzazione ed interazione con il cliente, il prezzo, l’ampiezza di gamma,
e la logistica. Per questo sono necessarie in azienda meno improvvisazione e saltuarietà, per un approccio competente e strutturato, cercando, anche esternamente, le conoscenze e le competenze necessarie. Cogliendo pure, quando ci sono, le opportunità dei fondi a disposizione, come ad esempio gli attuali finanziamenti della Provincia di Fermo, utilizzabili proprio per mettere a punto progetti concreti di sviluppo ecommerce.
Aleardo Campagnoli Consultant Senior Marketing e Strategia a.campagnoli@sidagroup.com Tel: 071 28521
Fig.2
ICT: ruolo strategico per l’impresa Alfabetizzazione informatica: un nuovo capitolo dedicato alla funzione che l’Information & Communication Technology gioca nelle aziende manifatturiere
L
o strumento fondamentale per capire il ruolo della tecnologia nel vantaggio competitivo delle imprese è la “catena del valore” (vedi Ml Mondo Lavoro n. 4- giugno 2013, ndr.). Un’impresa, in quanto insieme di attività, è un insieme di tecnologie. La tecnologia si materializza in ogni attività generatrice di valore di un’impresa e il cambiamento tecnologico può influire sulla concorrenza attraverso l’impatto che ha praticamente su qualsiasi attività.In questo contesto l’Information & Communication Technology di fatto gioca un ruolo determinante e strategico nelle aziende manifatturiere per: • migliorare il processo di decisione strategico; • attuare in maniera efficace una predefinita strategia; • contribuire ad innovare in modo sempre più pervasivo i prodotti, i processi e i servizi; • migliorare l’efficienza dei principali processi aziendali; • costruire un patrimonio di conoscenza (Knowledge) che accresca il “valore
dell’impresa” (le informazioni e le conoscenze come “asset” e patrimonio immateriale dell’azienda); • conseguire significativi vantaggi nel confronto competitivo con le altre imprese; • volgere a proprio favore i rapporti di forza con gli altri attori del sistema competitivo (contrastare il potere contrattuale degli acquirenti e dei fornitori, le minacce di nuovi entranti nonché prodotti e servizi sostitutivi nel settore di riferimento, vedi fig. 1). Ma attenzione: la tecnologia, e nella fattispecie la ICT, singolarmente non può risolvere i problemi e apportare un valido contributo agli scopi della Pmi se non è accompagnata da un’adeguata definizione dell’organizzazione e dei processi aziendali. Processi, Organizzazione e Tecnologia (fig. 2) devono essere assolutamente in sintonia e sinergici tra loro. Per Processi (Processes) si intende la definizione delle modalità di come (How) devono essere svolte le attività e le operatività dei processi a maggior valore aziendale. Per Organizzazione (People) si intende dichiarare chi (Who) sono le per-
Romano Mataloni Sida Group ICT & Organization Consultant r.mataloni@sidagroup.com Tel: 071 28521
sone delegate a svolgere le attività definite nei processi. Infine per Tecnologia ICT (Technology) si intende indicare con quali (With) strumenti e mezzi si possono svolgere in modo più efficiente i processi. Nei prossimi appuntamenti di questa rubrica di ML Mondo Lavoro dedicata alla Information & Communication Technology, affronteremo alcuni temi per i quali l’ICT può dare una significativa risposta alle esigenze di una Pmi, quali: • la BI - Business Intelligence, come componente ICT per la generazione di conoscenza; • il CRM - Customer Relationship Management come componente ICT fondamentale per una corretta gestione del cliente; • Internet e l’ E-Commerce, per una raccolta delle informazioni e per stabilire un canale di vendita virtuale; • L’ERP - Enterprise Resource Planning per rendere efficienti ed integrati i processi a valore aziendali; • La gestione documentale, per migliorare l’efficienza di gestione di tutti i documenti aziendali. 63
Web marketing & occupazione: una scommessa vincente L’esperienza di Roberto Raspa, giovane e promettente web marketer, ideatore di “Alterparliament”, piattaforma social per politica 2.0
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egli ultimi 15 anni in Italia la Rete ha creato 700mila nuovi posti di lavoro, il 60% dei quali direttamente (sviluppo software, telecomunicazioni, portali web, marketing online, ICT per il settore bancario), mentre il restante 40% come “indotto”, vale a dire posti di lavoro creati in tutti gli ambiti a supporto dell’economia digitale. Lo sviluppo di Internet e delle tecnologie Web e digitali rappresenta una leva importantissima per creare valore economico e occupazione, soprattutto tra i giovani. La richiesta di web marketer nella regione Marche è aumentata del 29% perché le Pmi, abbandonati i budget pubblicitari tradizionali a seguito delle difficoltà economiche, hanno preferito investire nelle attività di comunicazione on line: costo contatto minore e diffusione di massa. La web communication non conosce limiti dimensionali né limiti merceologici, per questo è un cavallo vincente. Sono le nuove leve a puntare sul web, per creare un valore professionale richiesto ora dal tessuto imprenditoriale, e le aziende ad aprire le porte a professionalità in grado di aumentare il business con il digitale.
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Ma non si improvvisa, ci si forma. Perché web marketer non vuol dire utilizzare Facebook occasionalmente inserendo qualche link o post, vuol dire assicurare un ROI all’azienda utilizzando gli strumenti di Internet marketing. Sida Group forma giovani web marketer affiancando loro la professionalità di consulenti senior di elevato calibro nel territorio nazionale: oltre 250 ragazzi per un placement del 92%. Passione per la comunicazione, formazione e professionalità sono un mix vincente per chi scommette nel web. Come? Ci racconta la sua esperienza Roberto Raspa, giovane e promettente web marketer, ideatore di “Alterparliament”, piattaforma social per politica 2.0. Mauro Fioroni, responsabile informatico del Senato della Repubblica italiana, ha pubblicato uno studio descrittivo delle poche piattaforme italiane dedicate alla politica 2.0. In Europa fondazioni e università gareggiano nello sponsorizzare progetti di politica partecipata e piattaforme web, che riducano il divario tra PA-politica-cittadino. Agenzie del settore (Ius Seek, Woob Europe) sottolineano l’incoerenza e l’innavigabilità dei siti istituzionali italiani, messi nello stesso gruppo di quelli nepalesi.
Insomma, PA e istituzioni italiane disattendono tutte le basilari regole di vendita di servizi on-line, cercando di superare questi limiti. “Ho sviluppato un social network che permette di diventare parlamentare e decidere con i tuoi colleghi sulle sorti di una Public Policy”, ci spiega Roberto Raspa, giovane partecipante al Master Sida in Executive Web Marketing: “Sono riuscito a dare un taglio pragmatico al mio personale progetto di policy making Alterparliament.eu: educativo, fruibile e in continua evoluzione secondo le richieste degli utenti. Il master Sida è stato un momento di confronto e di crescita, dove ho appreso gli strumenti del web marketing disponibili per una buona pianificazione commerciale, assistito da professori competenti e disponibili e con il sostegno di ignoti compagni di corso, divenuti subito colleghi, ma soprattutto amici. L’entusiasmo e la voglia di migliorarsi sono ingredienti non forniti... per tutto il resto, c’e’ Sida Group”.
Claudia Bartolini Product Manager Web Marketing Sida Group c.bartolini@sidagroup.com Tel: 071 28521
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INNOVAZIONE
Sviluppare l’agricoltura regionale puntando sull’alleanza pubblico-privato Per Bruno Mezzetti, direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche, “la Regione Marche potrebbe agire come la Regione Piemonte che, da tempo, ha favorito un razionale utilizzo dei fondi europei destinati all’innovazione, creando così una piattaforma regionale dell’agroalimentare, con pochi progetti ben finanziati, che mettono insieme grandi e piccole-medie imprese con centri di ricerca”
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rofessore, quanto è importante la ricerca nel settore agroalimentare? “La ricerca e l’innovazione contribuiscono in maniera significativa al benessere dei singoli individui e della collettività. E’ parere universalmente condiviso che, soprattutto in momenti difficili, la ricerca costituisca il settore su cui investire, e ciò vale anche in campo agroalimentare. Tale settore, per essere competitivo a livello internazionale, necessita di essere sostenuto da ricerche innovative accompagnate da appropriate azioni di organizzazione, divulgazione e promozione finalizzate a far conoscere quello che più facilmente, rispetto a prodotti di altri Paesi, viene apprezzato dagli operatori internazionali in quanto ‘italiano’. Il nostro Paese è già un marchio di fiducia per i consumatori del mondo e sempre
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più dev’essere sfruttato”. Come può essere efficace la ricerca? “Affinchè avvenga quanto sostenuto prima, in un momento come questo di crisi generale, nell’agroalimentare come in tutti gli altri settori produttivi è indispensabile la collaborazione tra ricerca pubblica e privata. Questo approccio è fondamentale tenendo conto della difficoltà di recuperare fondi nazionali e regionali e della necessità di rimanere competitivi per riuscire ad acquisire fondi comunitari. Le risorse europee per la ricerca non sono cosa da poco e per il prossimo futuro saranno sempre più la fonte prioritaria di sviluppo, in linea con l’obiettivo dell’Unione Europea di costruire un’economia della conoscenza capace di consentire alle imprese comunitarie di essere competitive a livello mondiale”.
Come giudica il sistema italiano degli incentivi? “Fermandosi al panorama italiano la situazione non è rassicurante. La strategia del passato di distribuire fondi a pioggia, soprattutto per le regioni del Sud, ha influito negativamente sullo spirito competitivo del ‘sistema ricerca’ nazionale, portando alla proliferazione di ricerche (o meglio sperimentazioni) a volte ripetitive, limitate e spesso anche non innovative. Tale situazione è determinata anche dalla mancata completa riorganizzazione della rete dei centri di ricerca nazionali come il CRA (Centri di Ricerca per l’Agricoltura) e il proliferare di Facoltà (ora quasi tutti dipartimenti) di Agraria tra di loro non coordinate per i loro programmi di didattica e tantomeno di ricerca. In una situazione del genere non stupisce la mancanza di fiducia manifestata dal-
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INNOVAZIONE
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In una situazione del genere non stupisce la mancanza di fiducia manifestata dalle imprese nell’avvicinarsi ai ricercatori per avviare insieme progetti di ricerca le imprese nell’avvicinarsi ai ricercatori per avviare insieme progetti di ricerca. Questa situazione di crisi, a questo punto, può essere vista solo come un’opportunità di forte stimolo a far cambiare le cose, partendo anche dalle realtà locali”. Quindi? “In una situazione difficile come questa, i pochi fondi disponibili devono essere dati per favorire progetti competitivi e per la riorganizzazione degli enti disponibili a livello regionale, partendo dalla valutazione delle loro attività e dalla valorizzazione in rete delle loro specificità”. A livello territoriale cosa suggerisce? “Per quanto riguarda la ricerca competitiva a livello locale, la Regione Marche potrebbe agire, ad esempio, come la Regione Piemonte che da tempo, con una legge innovativa per la ricerca, ha favorito un razionale utilizzo dei fondi europei destinati all’innovazione, creando così una piattaforma regionale dell’agroalimentare, con pochi progetti ben
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finanziati, che mettono insieme grandi e piccole-medie imprese con centri di ricerca. Un modello di questo tipo permette di creare sinergie tra le varie risorse disponibili, anche quelle acquisite dai centri di ricerca con altri progetti, ponendo le basi per un impiego intelligente e direttamente trasferibile al territorio. Nelle Marche credo non sia mai stata fatta una verifica sulle attività degli enti che si occupano di formazione, ricerca e sperimentazione in agricoltura. Sarebbe ora di farla almeno per capire quanto c’è, quanto è rimasto, quanto è ancora attivo e lo è in modo competitivo e quanto magari per varie ragioni storiche non ha ora più senso di essere. A volte si trova anche difficoltà nel capire il ruolo di questi centri e che significato abbiano rispetto ad altri; importante è anche comprendere se essi hanno ruoli più di ricerca, formazione, sperimentazione o semplicemente divulgazione. Una prima analisi potrebbe partire anche dalle diverse Aziende Agrarie Didattico Sperimentali presenti in regione”.
Da dove partire nel predisporre questo “inventario”? “Dalle aziende didattiche presenti nei quattro Istituti Agrari della regione, a Pesaro, Fabriano, Macerata e Ascoli: queste sono sicuramente le più storiche, in media con almeno 150 anni di storia, e hanno dato un contributo fondamentale per l’organizzazione dei sistemi agrari e di sviluppo del sistema agricolo regionale, in particolare durante il periodo di maggior cambiamento delle tecniche agricole avvenuto nel dopoguerra. A queste sono seguite le Aziende Sperimentali avviate dalla Regione con la creazione di quello che era l’Ente di Sviluppo, ora identificato come Assam. Questo sistema ha visto una riduzione importante negli anni, riducendosi ora ad una sola azienda sperimentale Assam, quella di Petritoli–Carassai, che credo necessiti di importanti interventi di ristrutturazione. La rete Cra del Mipaf è ancora attiva in regione con due centri di ricerca, uno ancora pienamente attivo quale il centro di Orticoltura di Monsanpolo, mentre la
sede di quello che era l’Istituto di Colture Industriali di Osimo credo sia ormai fantasma. Un altro ente attivo e associato all’Assam è il centro di sperimentazione Cermis, in provincia di Macerata. A questi poi si aggiunge quanto costruito nei primi 25 anni di attività della Facoltà di Agraria, sia come laboratori di ricerca avanzati, sia come Azienda Agraria, Didattica Sperimentale “P. Rosati” dell’Università Politecnica delle Marche. L’attuale scarsità di risorse rende sempre più difficile la gestione e la sostenibilità di tutti questi enti e aziende sperimentali e per questo credo sia fondamentale tentare di avviare un percorso di verifica dello stato di tali risorse al fine di identificare quelle ancora competitive e capaci di creare sinergie tra le diverse specificità che le caratterizzano”. Questa necessità deriva dal fatto che gli enti che ha citato non sono coordinati tra loro? “A quest’ampia disponibilità di strutture non solo non corrisponde un sistema di
coordinamento e creazione di sinergie tra le varie attività, ma in realtà si identificano anche delle carenze specifiche”. Ad esempio? “Vista l’importanza in regione del settore viticolo-enologico, l’attuale assenza di una Cantina Sperimentale (quella dell’Assam è stata chiusa da un po’ di anni e non si sa se riaprirà) risulta una mancanza importante. Ripensare una nuova cantina sperimentale regionale, basata anche solo sulla messa in rete delle strutture esistenti (rese più efficienti) porterebbe di sicuro ad una nuova strategia di valorizzazione del settore che si presenta, sì, con tante medaglie, ma anche con tante ombre. Altro esempio di settore importante per la regione è quello vivaistico, ma per questo da tempo si parla di migliorarne l’organizzazione creando un sistema regionale di certificazione genetica e sanitaria delle produzioni. La certificazione delle piante richiede un’organizzazione tra enti regionali preposti (Servizio Fitosanitario),
istituti di ricerca e aziende. Solo da questa integrazione si riesce a fornire a livello commerciale piante certificate, l’elemento base se si vuole poi arrivare ad una completa certificazione di una filiera di produzione di un prodotto certificato. Anche questo sarebbe possibile grazie ad un lavoro di integrazione e sostegno delle realtà esistenti. Soltanto con una visione di questo tipo si può creare un nuovo sistema regionale di formazione, ricerca e sperimentazione utile – com’è stato in passato, anche con poche risorse - a risolvere le criticità e a creare nuove opportunità produttive, sostenibili e di qualità identificabile a livello commerciale internazionale. Solo in questo modo, anche oggi, l’agricoltura potrà offrire, come sempre è stato in passato, la via per lo sviluppo economico e sociale che per anni in regione è stato sostenuto prevalentemente da realtà artigianali importanti, ora, però, in crisi”.
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MARE NOSTRUM
CARRIERE E POLTRONE
Chi entra e... chi esce In questa rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine ed incarichi in aziende del territorio ed enti pubblici, nonché avvicendamenti che interessano marchigiani
Prove di navigazione
Il simulatore navale
Sauro Longhi è il nuovo rettore Mauro Frattesi direttore generale attraverso i social media, faranno sapere al mondo com’è studiare e vivere nella della Politecnica Pieralisi
All’istituto “Volterra - Elia” di Ancona un laboratorio di simulazione a servizio della formazione degli studenti e del personale del mare; strumento di altissima tecnologia, è frutto di un importante lavoro di squadra tra istituzioni a cura della Redazione
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il primo esemplare al servizio del Medio Adriatico e tra i più evoluti nel nostro Paese, e promette di diventare punto di riferimento del settore nautico non solo per il Centro Italia, ma anche per la costa balcanica. Inaugurato di recente ad Ancona il Laboratorio di simulazione navale: all’istituto di istruzione superiore “Volterra - Elia” un’importante risorsa ad elevata tecnologia per la formazione del personale del mare. Fedelmente ricreata la plancia di una nave, il laboratorio permette di simulare in modo realistico le diverse condizioni di navigazione, consentendo di esercitarsi nelle procedure più delicate, come le manovre di entrata e uscita dai porti e le manovre anticollisione.
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Una realtà a beneficio del mondo della scuola, delle professioni legate al mare e dell’industria nautica: a sottolinearne l’importanza, in occasione dell’inaugurazione, l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Marco Luchetti; “Competenze di alto profilo offerte ai giovani, indispensabili nella pratica del lavoro, soprattutto – ha sottolineato -in un contesto occupazionale critico”. Patrizia Cuppini, dirigente scolastico dell’istituto “Volterra - Elia”, ha da parte sua messo in evidenza il grande lavoro di squadra tra istituzioni che ha permesso il raggiungimento di questo risultato, ricordando che il laboratorio – nato grazie a “Naviotica”, progetto elaborato dall’istituto “Volterra – Elia” d’intesa con la
Capitaneria di porto - Guardia costiera di Ancona e con il supporto del Miur sarà prezioso per gli studenti e non solo: ospiterà, infatti, corsi professionali e sarà in grado di fornire certificazioni internazionali. Per l’ammiraglio Giovanni Pettorino, direttore marittimo delle Marche e comandante del Porto di Ancona, l’attivazione del laboratorio (la cui realizzazione è stata resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione della Provincia di Ancona e del Consorzio navale marchigiano) “colma una lacuna del Comparto marittimo del Medio Adriatico e rappresenta uno strumento importante per garantire le migliori condizioni possibili per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia dell’ambiente marino”.
Il professor Sauro Longhi è il nuovo rettore dell’Università Politecnica delle Marche, eletto, alla prima votazione, con il 59,5% dei consensi. Al nuovo rettore le congratulazioni del rettore uscente, professor Marco Pacetti, del concorrente, il professor Antonio Benedetti, del prorettore da lui designato, il preside di Economia Gian Luca Gregori, e di tutti i colleghi.
Novità ai vertici del Gruppo Pieralisi: Mauro Frattesi è il nuovo direttore generale. Mauro Frattesi, 58 anni Ingegnere meccanico, vanta un’esperienza pluriennale alla guida di realtà industriali di rilievo del panorama internazionale.
Gino Sabatini confermato alla Cna Picena
L’assemblea dei soci di Cna Picena ha
Cleto Sagripanti confermato pre- deciso all’unanimità la conferma di Gino sidente Assocalzaturifici Sabatini nel ruolo di presidente della L’assemblea di Assocalzaturifici ha confermato alla presidenza dell’associazione, per il prossimo biennio, Cleto Sagripanti. I vicepresidenti sono Siro Badon, Diego Rossetti, Giovanni Taccetti, Arturo Venanzi, mentre è stato nominato presidente onorario Franco Ballin.
stessa, affindandogli un nuovo mandato quadriennale. L’internazionalizzazione – ha affermato Sabatini – sarà una risorsa sempre più importante per il Piceno, perchè abbiamo le qualità.
Angelo Arrigo vicedirettore di Banca Marche
L’assemblea dei soci della società osimana partecipata Azienda dei servizi sociali osimana - Asso - ha confermato Graziano Palazzini alla guida della stessa. Nella medesima mattinata si è riunita anche l’assemblea della Imos, che ha nominato Gino Cola, il quale subentrerà a Maurizio Scansani, nominato a sua volta presidente della Parko.
Il Consiglio d’amministrazione di Banca Marche ha nominato Angelo Arrigo nuovo vicedirettore generale, affidandogli anche le deleghe sulla macro area Organizzazione e sistemi Ict. Cinquantasette anni, proviene dal Gruppo Ubi-Banca.
Graziano Palazzini ancora alla guida della Asso
Regione Marche: nuovi revisori dei conti Corrado Zocchi ambasciatore inIl Consiglio regionale delle Marche ha ternazionale di Brisbane 2013 nominato tre componenti del Collegio dei revisori dei conti: si tratta di Giuseppe Marco Nestore, Stefano Sandroni, Piero Criso. Tra i trentadue candidati si è provveduto ad un sorteggio, che ha portato a questo risultato.
Il ventisettenne osimano Corrado Zocchi, studente universitario di Brisbane, in Australia, è stato insignito dal sindaco della sua città d’adozione, Lord Graham Quirk, del titolo di ambasciatore internazionale di Brisbane per il 2013. “Gli ambasciatori,
nostra città” ha dichiarato il primo cittadino australiano.
Pisconti al vertice di Jesiservizi
Salvatore Pisconti è il nuovo presidente di Jesiservizi, società partecipata direttamente dal comune. Cinquant’anni, dirigente Seda, avrà nel consiglio di amministrazione anche due dipendenti comunali: il dirigente dell’Area finanza Gianluca Della Bella e il responsabile dell’Ufficio Ambiente Barbara Calcagni.
Ferruccio Nascimbeni consigliere della Fondazione Carima
L’Organo di Indirizzo della Fondazione Cassa di risparmio della provincia di Macerata ha nominato il nuovo membro del Consiglio di Amministrazione, che prende il posto dell’onorevole Roberto Massi Gentiloni Silveri scomparso lo scorso dicembre. Si tratta di Ferruccio Nascimbeni, noto e stimato cardiologo maceratese.
Guido Guidi presidente del Conero Golf Club
Cambio di vertice al Conero Golf Club: il nuovo presidente è Guido Guidi, patron di GGF Group e presidente del Consorzio Marche Maraviglia. Il giovane imprenditore guiderà la prestigiosa realtà sportiva attraverso un percorso di crescita e innovazione, che contribuirà sempre di più a fare del golf un volano per il turismo incoming Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo email: scrivici@mlmagazine.it
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CONTRIBUTI E BANDI
>Interventi per incremento e stabilizzazione dell’occupazione attraverso ricerca, creazione e sviluppo di nuove unità produttive e start up innovative
Zone ammesse e dotazioni finanziarie • Comuni di crisi area ex A. Merloni: € 7.288.069 • Comuni area Piceno: € 2.888.069 • Tutti i comuni del resto Marche: € 4.354.000 Soggetti Beneficiari Micro, piccole e medie imprese (anche in forma associata) aventi sede dell’investimento nella Regione Marche e l’attività economica rientrante tra: B – Estrazione di minerali; C – Attività Manifatturiere; F – Costruzioni – Attività di servizi (solo determinati codici ATECO) Tipologie di progetti agevolabili 1. Progetti di investimento produttivo 2. Progetti di sviluppo sperimentale, in un’ottica si sussidiarietà/funzionalità al processo di produzione dei prodotti/servizi finali 3. Sostegno alle start up innovative Si intende per “start up innovativa” una piccola impresa avente i seguenti requisiti: di nuova costituzione, vale a dire costituita non prima di tre anni dalla data di presentazione dell’istanza; • le cui spese di R&S rappresentino almeno il 15% del totale delle sue spese in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di una start-up senza antefatti finanziari, nella revisione contabile del suo periodo fi-
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scale corrente, quale certificato da un revisore dei conti esterno; • avente come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, vale a dire con caratteristiche di novità rispetto al mercato, incentrati sull’utilizzo di nuove tecnologie (innovazione di prodotto/servizio); ovvero siano rivolte al miglioramento di processi produttivi in termini qualitativi e di performance o introducano nuovi processi produttivi con caratteristiche migliorative rispetto al settore di appartenenza (innovazione di processo). Requisiti Ciascun progetto d’impresa deve prevedere necessariamente, ai fini dell’ammissibilità a contributo, un incremento occupazionale secondo il rapporto indicativo di 1 unità/€ 150.000 di investimento. (Assunzioni a tempo indeterminato/determinato per un periodo almeno di 2 anni) Per le start up innovative : nel caso in cui la data di costituzione della nuova impresa innovativa sia inferiore ai 24 mesi precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, l’incremento occupazionale si intende soddisfatto anche con i soci dell’impresa stessa. Durata progetto: 24 mesi Importo progetti Investimenti produttivi/sviluppo sperimentale: € 150.000 - € 2.000.000 Start up innovative: € 150.000 - € 450.000
Contributo Progetti di investimento produttivo; Dimensione impresa; Servizi di consulenza; Spese per investimenti materiali e immateriali; Incremento occupazionale derivante per il 25% da mobilità; Incremento occupazionale non derivante da mobilità; Micro e Piccole Imprese 50% 20% 15% Medie imprese 10% 8% Progetti di sviluppo sperimentale Dimensione impresa; Intensità di aiuto; Maggiorazione in caso di imprese in rete () Micro e piccole imprese 45% + 15% Medie imprese 35% + 15% Progetti relativi alla nascita e sviluppo di start up innovative • 50% dei costi totali ammissibili nel caso in cui il progetto imprenditoriale preveda un incremento occupazionale che, per almeno il 25%, derivi da situazioni di mobilità o, nell’area compresa nell’AdP Merloni, personale proveniente dalla ex Merloni in A.S.. La condizione si intende rispettata con riferimento al rapporto indicativo € 150.000,00/addetto e arrotondamento all’unità superiore; • 40% nei casi in cui l’incremento occupazionale derivante da situazioni di mobilità o personale proveniente dalla ex Merloni in A.S. nell’area dell’ADP Merloni, sia inferiore al 25%. Spese ammissibili PROGETTI DI INVESTIMENTO PRODUTTIVO Costi per investimenti materiali ed immateriali: • suolo aziendale, opere mu-
rarie, infrastrutture, macchinari, impianti, hardware, attrezzature aziendali; • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate; • progettazioni, direzione lavori, oneri, collaudi di legge, consulenza e b. plan (max 5% dei costi ammissibili). PROGETTI DI SVILUPPO SPERIMENTALE • personale dipendente impiegato nella realizzazione del progetto (max 30% dei costi ammissibili); • strumenti e attrezzature di nuovo acquisto o gia acquistate utilizzate nell’ambito del progetto; • servizi di consulenza utilizzati per il progetto (max 20% dei costi ammissibili); • materiali direttamente imputabili alle attività di ricerca. SOSTEGNO START UP INNOVATIVE Costi per investimenti materiali, immateriali, di avvio e del personale: • macchinari, strumenti, hardware e attrezzature, software, acquisto di brevetti e di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, acquisto di know-how; • locazione spazi, attività di marketing, utenze funzionali, aggiornamento personale (max 30% Investimenti); • servizi di consulenza e redazione business plan (max 7% delle spese); • Spese relative ai collaboratori a progetto, al personale dipendente (max 30% degli investimenti). Presentazione della domanda a sportello a partire dal 31/05/2013
MARCHE >REGIONE MARCHE - BAN-
CA MARCHE - SIDA Group "Prestito d'onore Regione Marche"
Obiettivo è quello di sostenere la creazione di 400 nuove imprese, attraverso finanziamenti agevolati concessi sull'onore ovvero non assistiti da alcun tipo di garanzia (fino a € 25.000,00 per le ditte individuali, e fino ad € 50.000,00 per le società) e la previsione di servizi gratuiti di assistenza tecnica personalizzata (tutoraggio) per i primi 12 mesi di attività. SCADENZA: 31/12/2014 >REGIONE MARCHE "Tutela dell'artigianato artistico, tradizionale e tipico di qualità"
Finanziamenti per imprese artigiane, singole o associate, Associazioni temporanee di Impresa (ATI) e Reti di impresa che svolgano le attività artistiche previste dall’apposito elenco regionale. Il contributo in conto capitale è pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile fino ad un massimo di € 15.000,00. SCADENZA: 09/08/2013 >REGIONE MARCHE "Agevolazioni per le PMI culturali"
Sono ancora disponibili fondi per la concessione di finanziamenti agevolati, con cui la Regione Marche incentiva gli investimenti delle imprese che operano nel comparto culturale. A sostegno delle iniziative sono concedibili finanziamenti agevola-
ti di importo non inferiore a 50.000 euro e non superiore a 150.000 euro. BANDO APERTO >MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE "Incentivi 2013 per il settore dell'autotrasporto"
Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con decreto n.118 del 21/03/2013 prevede il finanziamento di progetti di formazione professionale sia generale che specifica stanziando 16 milioni di euro. Il contributo prevede un importo massimo del finanziamento per singola azienda pari ad 150.000,00 euro. SCADENZA: 15/04/2014 EMILIA > MINISTERO DELLE INFRA-
STRUTTURE "Incentivi 2013 per il settore dell'autotrasporto" Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con decreto n.118 del 21/03/2013 prevede il finanziamento di progetti di formazione professionale sia generale che specifica stanziando 16 milioni di euro. Il contributo prevede un importo massimo del finanziamento per singola azienda pari ad 150.000,00 euro. SCADENZA: 15/04/2014
> CCIAA MODENA
"Sostegno del credito alle PMI" Sostegno del credito alle PMI operanti nelle provincia di Modena, attraverso operazioni di finanziamento bancario o leasing effettuate tramite or-
ganismi di garanzia fidi, relative alla copertura delle spese da effettuare o effettuate fino ad un anno prima delle presentazione della domanda. I contrbuti vanno da 5.000 euro a 20.000 euro. SCADENZA: BANDO SEMPRE APERTO >BEI - Banca Europea de-
gli Investimenti "Incentivi per promuovere lo sviluppo aziendale" I finanziamenti previsti sono finalizzati a promuovere lo sviluppo aziendale, attraverso prestiti a tasso agevolato e di durata variabile, a copertura massima del 50% dell'investimento previsto. SCADENZA: BANDO SEMPRE APERTO
> ISMEA
"Agevolazioni per il primo insediamento dei giovani in agricoltura" Sono previsti interventi al fine di favorire l'insediamento di giovani nella conduzione di imprese agricole competitive. L'agevolazione prevede contributi in conto interessi per interventi fondiari a cancello aperto, per un massimo di € 1mln per le ditte individuali o società agricole unipersonali, e per un massimo di € 2,5mln negli altri casi. Il premio massimo erogabile è pari ad 40.000,00 euro.
"Agevolazioni per il subentro in agricoltura" Finanziamenti volti a favorire la nascita di nuova imprenditorialità e il ricambio generazionale in agricoltura, in particolare nel settore della trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli. Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto e mutui a tasso agevolato fino ad un massimo di € 1.032.000,00. L'importo del premio per il primo insediamento consiste in un contributo a fondo perduto fino a 25.000,00 euro. SCADENZA: BANDO SEMPRE APERTO > ITALIA LAVORO "Agevolazioni per il trasferimento d'azienda"
Il bando ha l'obiettivo di favorire il rinnovo del tessuto dell’imprenditoria di tradizione. L’avviso è infatti finalizzato a rafforzare l’appeal dei mestieri tradizionali supportando la creazione, nei comparti produttivi della tradizione italiana, di nuova imprenditoria per il trasferimento d’azienda da imprenditori con età superiore ai 55 anni a giovani imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti. I contributi vanno da € 5.000 ad € 10.000. Le domande possono essere presentate a partire dla 20/02/2013. SCADENZA: 31/12/2013
SCADENZA: BANDO SEMPRE APERTO > INVITALIA - Agenzia per lo sviluppo e l'attrazione degli investimenti
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SPECIALE: TURISMO
Ralph Waldo Emerson
Filosofo e scrittore statunitense
Speciale
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Le Marche L
e Marche, regione al plurale, si possono raccontare in infiniti modi. Quello scelto dalla Regione è sicuramente originale, divertente e di grande impatto: un video trasmesso su Carosello Reloaeded, gettonato programma di Rai 1, che vede protagoniste le Winx. Le colorate fatine create dalla Rainbow di Recanati, ormai famose in tutto il mondo, si fanno nuovamente promotrici del territorio, dopo il loro fortunato esordio del 2010, in occasione dell’Expo di Shanghai. Le sei ambasciatrici con le ali, Bloom, Stella, Flora, Musa, Tecna e Aisha, grazie a suggestive panoramiche dall’alto, mostrano alcune delle perle della nostra regione, riuscendo a creare grande attesa e suggestione negli spettatori. In un minuto e undici secondi viene offerto un quadro da nord a sud, che tocca le coste, i borghi antichi, le città d’arte e una gran varietà di meraviglie della natura. La promozione del territorio rappresenta per le Marche una sfida importante, un’apertura all’Europa e al mondo che vede impegnati con un nuovo spirito le istituzioni, gli enti privati, gli operatori del settore. La consapevolezza del grande valore paesaggistico, culturale, storico, enogastronomico che vanta la regione del picchio, as-
sociata ad un’arte della ricettività di antica tradizione, dà alle Marche una marcia in più rispetto al passato. Lo stesso presidente Gian Mario Spacca ha definito le Marche “regione dei record”, con 18 Bandiere blu, diciannove Bandiere arancioni e cinque Bandiere verdi. Di questo rinnovato orgoglio ne è certamente testimonianza la candidatura di Urbino, e con Urbino le Marche, a Capitale europea della cultura per il 2019. Sarà una sfida importante, ma la città ducale e la nostra regione hanno tutte le carte in regola per vincerla. Un’ulteriore testimonianza sono le numerose iniziative di grande attrattività – mostre, rievocazioni storiche, festival cinematografici, culturali, artistici, eventi sportivi, ecc. – che richiamano sempre più visitatori dall’Italia, ma anche dall’estero. Alla promozione del territorio e delle sue iniziative ML riserva in questo numero anche un imperdibile allegato: Caffeina, la prima vera guida dedicata al tempo libero. 96 pagine, un sito web e un’app dedicati a eventi, appuntamenti, concerti e festival marchigiani, ai quali non è possibile mancare, con un pratico calendario dettagliato. Una guida a ristoranti, alberghi, spa e discoteche della nostra regione con indirizzi, numeri utili, aggiornamenti flash e last minute.
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SPECIALE: TURISMO Cales De Mallorca - Cala Dom
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Nardo Filippetti Reattività e immediatezza per vincere in un mercato last minute Il patron di Eden Viaggi e presidente Astoi Confindustria fa il punto sull’attuale trend del settore turistico di M. Palumbo
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ardo Filippetti, che anno è per il turismo? "Io lo definirei un anno complesso, delicato e difficile da interpretare. Il turismo è ormai entrato a far parte del paniere di consumo della stragrande maggioranza degli italiani, poiché oggi più della metà dei cittadini adulti sceglie di effettuare almeno una vacanza nel corso dell’anno, secondo quanto dichiarato da Istat, Isnart e dall’Osservatorio Nazionale sul Turismo. Certo, essendo un settore di consumo di massa, risente degli stessi problemi di cui risentono tutti gli altri settori. L’Italia sta vivendo una fase di contrazione economica dalla fine del 2011, in conseguenza di una fase di instabilità politica nazionale e della relativa incertezza che ha caratterizzato l’orizzonte degli italiani, sia nella loro quotidianità che sul fronte investimenti. È una crisi di consumo che ha generato anche una crisi occupazionale, in una sorta di spirale negativa per il Paese. Fatta questa premessa, rimane importante sottolineare come il periodo di vacanza venga sempre più vissuto come un diritto, perché uno dei rari momenti da poter dedicare a se stessi e soprattutto ai
propri cari nell’arco di un anno. Per questo, la domanda continua ad esserci ed è compito delle aziende cercare di darle risposta nella maniera più corretta". Come si stanno muovendo gli italiani per trovare soddisfazione a questa domanda? "Prima ancora che una crisi per mancanza di liquidità, la crisi che stiamo vivendo è psicologica, dato che l’incertezza sul futuro vince su qualsiasi progetto a medio-lungo termine. E le vacanze non sono da meno. Noi operatori stiamo osservando un costante ricorso alla prenotazione last minute, tanto è vero che, secondo le ricerche GfK, la maggioranza dei vacanzieri prenota appena il mese precedente o il mese stesso della partenza: questo genera un’ulteriore difficoltà nella programmazione dei TO, ma ci obbliga ad abituarci a lavorare in modo più reattivo e pronto a cogliere la domanda nel momento stesso in cui viene generata. La ricerca da parte degli italiani è sempre più orientata, per quanto riguarda le famiglie, a pacchetti vacanza con prezzo finito, a offerte particolarmente vantaggiose per i bambini, alla richiesta
di servizi turistici garantiti da aziende note e alla consulenza fornita dalle agenzie di viaggio. Per quanto riguarda invece gli altri target, soprattutto i più giovani, impossibile non citare la forte crescita della Rete come canale sia informativo che di vendita. Oggi come oggi più del 75% delle persone intente a partire per le vacanze cerca informazioni sul web e una parte di questi prenota direttamente online. Accade più raramente su destinazioni straniere e su pacchetti di 7 o 8 giorni, ma sul corto raggio e su vacanze brevi è sicuramente un ulteriore fattore di cui tener conto. Ci troviamo in sostanza di fronte a clienti sempre più incerti, in termini di investimento, nonché sempre più propensi a cercare l’offerta economica migliore magari all’ultimo minuto; e, contemporaneamente, si tratta di clienti sempre più informati, abili a reperire informazioni e capaci di ragionare e acquistare su canali differenti". Cos’ha fatto Eden Viaggi per fronteggiare questa situazione? "Abbiamo impostato una strategia chiara, precisa, sia sul fronte della comunicazione e del marketing, che sul fronte del-
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Marsa Matrouh - Le Mirage
SPECIALE: TURISMO
Castiad
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Castiadas - Spiaggia San Pietro
la programmazione. Per quanto riguarda la programmazione abbiamo continuato ad investire sulle nostre tre linee di prodotto, Eden Viaggi - dedicata alle famiglie -, Margò - dedicata ai più giovani -, Eden Made - dedicata ai grandi viaggiatori-, poiché riteniamo che un operatore come il nostro abbia il dovere di proporre più soluzioni per ogni tipo di cliente che entri in agenzia di viaggio. Rispetto ai villaggi, abbiamo puntato su prodotti e destinazioni best seller e implementato i servizi dedicati a ragazzi e bambini all’interno delle strutture. Abbiamo limitato le nuove aperture, ma abbiamo comunque inaugurato tre nuovi villaggi, in Sardegna l’Eden Village Spiagge San Pietro, a Marsa Matrouh l’Eden Village Omneya Le Mirage, e a Maiorca l’Eden Village Cala Domingos. Sulla linea di prodotto Margò abbiamo investito rendendo i nostri pacchetti sempre più flessibili, dinamici e collegati ai voli di linea low cost che sono sempre più richiesti dai clienti che non gradiscono il vincolo dei 7 giorni, e che comunque vogliono scegliere orari, giorni e aeroporto di partenza. Last but 78
not least, sulla linea di prodotto Eden Made abbiamo investito aprendo nuove destinazioni, quali quelle del Sud America e Israele, anche perché il target di consumo più alto risente meno della crisi. Lato marketing e comunicazione, abbiamo potenziato la nostra strategia di ascolto e dialogo con gli interlocutori finali. Questo ci permette di mantenere con gli stessi clienti una relazione che vada al di là della semplice fruizione della vacanza, consentendoci di coccolarli prima e dopo. Per questa ragione abbiamo puntato molto sulla comunicazione online, creando una web tv che permetta di visionare le nostre strutture, con commenti e suggerimenti dei responsabili di prodotto, e un social media team interno che tenga monitorate le interazioni sul web, rispondendo ai commenti positivi così come a quelli negativi e contribuendo ad aumentare le visite presso le agenzie di viaggio, attraverso un contatto quotidiano con i 58 mila fan della pagina Facebook di Eden Viaggi, che chiedono anche di essere aiutati a scegliere al meglio la loro vacanza.
Per entrare invece nella quotidianità operativa, abbiamo cercato di fornire offerte ad un prezzo particolarmente aggressivo a clienti che hanno avuto la premura di prenotare in anticipo, e permesso di rateizzare il costo della vacanza e di bloccare il prezzo al momento della prenotazione, senza avere la sorpresa successiva dell’adeguamento carburante". Un commento invece sulla situazione delle politiche sul turismo in Italia. "Ho avuto il privilegio e l’onore di essere nominato presidente di ASTOI Confindustria, l’Associazione dei Tour Operator Italiani di Confindustria. Rappresentiamo l’80% del business generato dal turismo organizzato in Italia e cerchiamo di tutelare gli interessi di un settore strategico come il turismo nei confronti degli stakeholder nazionali ed internazionali. L’Italia storicamente, dopo il referendum degli anni 90, ha sempre avuto il limite di non avere una politica nazionale di promozione turistica, a differenza di quanto non accada ad alcuni dei nostri principali competitor come Spagna e Francia. La
mancanza di un Ministero e la delega alle Regioni, in merito alle politiche di promozione turistica internazionale, hanno fatto aumentare la dispersione delle risorse e l’inefficacia delle azioni, poiché è facilmente immaginabile quanto sia controproducente per due o più regioni attigue “farsi la guerra” nei confronti degli stessi mercati. Da un lato, abbiamo ancora la grande fortuna che l’Italia è da sempre in vetta alle classifiche delle destinazioni più amate dai turisti di tutto il mondo e questo ci ha garantito un grande vantaggio di notorietà nei confronti dei competitor. Oggi però, con l’ingresso di altre destinazioni turistiche sul mercato, capaci di offrire un rapporto qualità/ prezzo molto più aggressivo del nostro, anche grazie all’espansione del trasporto aereo low cost, diventa più difficile competere e per questo continuiamo a perdere posizioni nell’ambito del ranking internazionale. È quanto mai necessario ritrovare una strategia di medio-lungo periodo unitaria e condivisa da politica e imprenditoria, che dia la possibilità agli operatori di diventare più competitivi al
confronto con le altre destinazioni. Il Ministro del Governo Monti, Piero Gnudi, grazie anche al nostro contributo, aveva messo a punto un piano strategico dedicato al settore. La speranza è che con il cambio di governo non rimanga lettera morta e siamo tuttora in attesa di ricevere, da parte del Ministro Bray, aggiornamenti in merito a quanto abbia in mente di fare". E nelle Marche? "Premessa importante: amo la mia regione, amo la mia città, Pesaro, dove ho deciso di vivere e di piantare le radici della mia azienda. Proprio perché la amo non ho mai avuto il timore di espormi in merito alle cose che a parer mio funzionavano o non funzionavano nel settore turistico. Ritengo che la cosa più importante, per gli imprenditori turistici della regione, sia la consapevolezza di non poter e non dover essere una destinazione simile alla Riviera Romagnola, oppure alla Puglia. Le Marche hanno un’identità precisa, fatta di cultura e natura: Urbino è inserita nella Lista del Patrimonio Mon-
diale Unesco ed è città candidata Capitale Europea della Cultura per il 2019; il Rossini Opera Festival è un’eccellenza a livello internazionale, le spiagge del Conero sono in grado di competere con le più belle del Paese, abbiamo alcune tra le aziende più rappresentative del made in Italy in genere, senza considerare tutti i giacimenti di IGT, IGP, DOCG, DOP. La nostra è una destinazione che deve puntare sulla qualità e non sulla quantità. Tradizionalmente, abbiamo sempre avuto difficoltà in termini di promo-commercializzazione della nostra offerta, però di recente, grazie alla nascita del Consorzio Maraviglia, che mette insieme in un unico progetto il settore pubblico e quello privato, sembra che anche su quel fronte qualcosa di molto positivo si stia muovendo. D’altronde, e non mi stancherò mai di ripeterlo, il turismo è l’unico settore impossibile da delocalizzare. In una fase storica come quella che stiamo vivendo, in cui la delocalizzazione della produzione sembra essere una strategia di molte aziende, abbiamo il dovere di ricordarcelo e di puntare sul turismo". 79
SPECIALE: TURISMO
“Il Libro Bianco dell'Italia Turistica parla chiaro: occorre lavorare di più e meglio sul piano strategico e promuovendo collaborazioni e reti d'impresa”
Consorzio Marche Maraviglia, azioni concordate e mirate lungo traiettorie ben definite Guido Guidi, appena eletto presidente del neo-costituito consorzio di operatori marchigiani del settore turistico, spiega quali saranno i punti fermi dell'azione dell'ente: democraticità della struttura abbinata ad una “naturale” propensione commerciale. Il tutto sulla scia del Libro Bianco del Turismo di L.Ciaccafava
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ottor Guidi, ci spieghi innanzitutto perchè è stata scelta la forma del consorzio? “Sul punto vi è stata un'ampia convergenza da parte dei soci fondatori in quanto la tipologia giuridica del consorzio risponde meglio di altre all'esigenza di scendere sul terreno pratico dello sviluppo commerciale del prodotto turistico marchigiano. In sostanza: un gruppo di operatori regionali del settore, che fanno rete per proporre e commercializzare i loro prodotti e servizi in giro per il mondo. A ciò si aggiunga che il consorzio garantisce pienamente tutti i soci sotto i profili della democraticità della struttura e della trasparenza del suo operato”. Lei ha parlato di commercializzazione del prodotto turistico all'estero. Come avverrà in concreto? “Le attività del consorzio, concordate in
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armonia con le sue finalità statutarie, saranno tutte frutto di un'attenta pianificazione. E già questo è un risultato di non poco conto. Il che significa che concentreremo gli sforzi su quei quattro o cinque mercati che – sottolineo - in concertazione con gli operatori, il consorzio riterrà utile realizzare specifiche attività di sviluppo commerciale. Tanto più le azioni del consorzio si riveleranno efficaci, tanto più gli effetti si riverbereranno positivamente sulle singole attività dei consorziati”.
turistica delle nostre eccellenze. A loro continuiamo volentieri la comunicazione. Pertanto il consorzio non ha, né potrebbe avere, funzioni rappresentative di un territorio o di una categoria produttiva: è un progetto pragmatico, finalizzato – come ho già sottolineato – all'incontro tra domanda e offerta delle nostre proposte commerciali. E' però evidente che tali attività devono essere accompagnate da altre iniziative capaci di creare economie di scala tra gli stessi operatori aderenti al consorzio”.
Quindi in capo al consorzio non vi è soltanto un compito di rappresentanza? “E' qualcosa che va ben oltre il concetto di rappresentanza. Vede, noi operiamo in un territorio in cui l'ente che detiene le maggiori competenze in materia turistica (Regione Marche, ndr) in questi ultimi anni ha dimostrato di saper lavorare molto bene sul campo della promozione
Ad esempio? “Attività di formazione interna e di assistenza tecnica, di sviluppo dei servizi”. Recentemente Lei ha sostenuto che un importante valore aggiunto offerto dal consorzio risiede nella disintermediazione. Ci spiega il motivo, senza scendere in aspetti tecnici?
“Un indubbio elemento di forza del consorzio è appunto quello di riuscire a “saltare” - utilizzo questo termine soltanto per farmi comprendere dai non addetti ai lavori - i vari sistemi di intermediazione oggi operanti, soprattutto nel mondo della ricettività. Potendo così arrivare direttamente presso i grandi buyer internazionali, oltre che bypassare i sistemi online, che com'è noto oggi giocano un ruolo di grande influenza sui piccoli operatori”. Insomma, secondo Lei il consorzio può rappresentare il volano per far fare al turismo marchigiano quel salto di qualità di cui si avverte da tempo un grande bisogno? “Mi pare di non essere l'unico a pensarla così … Se in così poche settimane l'iniziativa ha riscontrato un buon successo in termini di adesione, significa che l'esigenza di fare rete è veramente sentita
sul territorio. Del resto, agli scettici mi permetto di replicare invitandoli a leggere il recente “Libro Bianco dell'Italia Turistica” ...”. Mi scusi, ma non l'ho letto. “Contiene interessanti analisi, riflessioni e stimoli emersi a seguito di un confronto promosso da Federturismo: vi si legge, tra l'altro, che all'industria turistica italiana mancano alcuni fattori ritenuti decisivi. In particolare, il documento punta il dito proprio contro mancanza di strategia di fondo, collaborazione e reti d'impresa”.
“Contribuire a qualificare e promuovere le Marche come destinazione turistica diffusamente riconoscibile, attrattiva, competitiva sul mercato nazionale, europeo e internazionale”: è l’ambizioso obiettivo – indicato nello statuto - che si prefigge un consorzio nato dalla comune iniziativa di numerosi operatori marchigiani del settore turistico, che intendono intraprendere assieme una strada che a detta di tutti è sempre più indispensabile: fare rete
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SPECIALE: TURISMO
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"Sarà un progetto che coinvolgerà diverse realtà che operano sul territorio: dall’enogastronomia, all’artigianato, fino al design, il Conero Golf Club diventerà La Casa delle Marche"
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Conero Golf Club, quando lo stile va in buca Un green affacciato sul mare in un contesto pittoresco, che richiama ogni anno centinaia di appassionati dall’Italia e dall’estero. Una struttura d’eccellenza sulla riviera anconetana, che risponde sempre più alle esigenze dei turisti che amano questo sport di L. Ciaccafava
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l golf non è solo uno sport, ma è anche una filosofia e uno stile di vita. Chi ama questa disciplina si dedica ad essa con costanza e sceglie location in linea con le esigenze legate alle specificità della sua pratica sportiva: verde incontaminato, un’atmosfera tranquilla, una struttura funzionale ed esclusiva. Caratteristiche a cui il Conero Golf Club risponde perfettamente: immerso nell’omonimo Parco naturale, con un’incantevole vista mare e un green di diciotto buche, vanta una posizione di assoluto pregio ed è un riferimento importante per i golfisti che giungono non solo dalle Marche, ma anche dal resto d’Italia e dall’estero. Il Conero Golf Club, con i suoi servizi la Club House, il Pro Shop, il ristorante,
sale meeting, un loung bar, una piscina, campi da tennis e spogliatoi – è sempre più una meta privilegiata per chi, oltre a dedicarsi all’atto sportivo, vuole immergersi in un ambiente confortevole e di prestigio. In questo senso, la struttura del Conero sta diventando un vero volano per il turismo incoming nelle Marche. È particolarmente importante, quindi, riuscire a intercettare questa nicchia di utenti e creare servizi e comfort per accoglierli, ospitarli in base ai più alti canoni della ricettività e fidelizzarli. Ma chi sono i frequentatori dei circoli di golf? Se volessimo tracciare il loro profilo, come ci spiega il nuovo presidente del Conero Golf Club Guido Guidi, “ci troveremmo a descrivere un utente high-pro-
www.rivieradelconero.info
file, top spender, che ama le location di nicchia, e considera il golf sia come uno sport, che come un’esperienza da vivere in una full immersion nella natura e nel comfort”. Forte di una pluriennale esperienza nel settore turistico e animato dalla consapevolezza dell’unicità, del prestigio e della bellezza che caratterizza il Conero Golf Club, Guidi raccoglie questa sfida con entusiasmo. “In un’ottica di crescita e di ulteriore sviluppo, abbiamo intenzione di avviare un progetto di ristrutturazione ed ampliamento, con l’obiettivo di raggiungere nei prossimi anni i livelli di eccellenza nella ricettività turistica in grado di competere con i più prestigiosi Golf Resort di tutta Italia”.
ma qui e lo stesso Guidi, presidente anche del neonato Consorzio Marche Maraviglia, spinto dalla passione per il territorio che caratterizza la sua vocazione, vede nel Conero un’opportunità di rappresentanza delle eccellenze marchigiane. Sarà un progetto che coinvolgerà diverse realtà che operano sul territorio: dall’enogastronomia, all’artigianato, fino al design, il Conero Golf Club diventerà La Casa delle Marche.
Nei prossimi anni, nel pieno rispetto del piano urbanistico locale, la struttura vivrà una profonda evoluzione, che affiancherà agli impianti sportivi un’offerta ricettiva all inclusive, in grado di attrarre nuovi flussi turistici. Ma il progetto di sviluppo non si fer-
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La rete d’impresa, una formula organizzativa che ci induce al cambiamento Le Marche sono una terra geograficamente ristretta, con una disponibilità di risorse qualitativamente elevate ma limitate nell’entità. Inoltre, all’interno dei territori distrettualizzati in cui la regione si divide è impensabile, secondo le attuali condizioni, un consistente e rapido sviluppo delle piccole e medie imprese turistiche attraverso logiche dello sviluppo della conoscenza interna di Flavio Guidi
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e vogliamo ottenere un rapido sviluppo del Pil turistico regionale si dovranno individuare obiettivi comuni alle imprese che operano nel settore e agire sinergicamente per “fare massa”, crescere e superare i rischi di oggi e di domani. Se portato avanti correttamente, questo processo non limita le individualità delle imprese, ma invece le potenzia e ne amplifica il valore favorendo, attraverso l’organizzazione ad alveare, lo sviluppo della specializzazione delle unità rispetto all’insieme. Relativamente al contesto, esso è diventato sempre più volatile in termini di op-
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portunità e rischi (globalizzazione, web, riduzione delle distanze nella comunicazione, velocità nei collegamenti, evoluzione culturale e crescita del Pil di Paesi esteri, espansione della domanda individuale soprattutto dei Paesi emergenti). Due sono le equazioni funzionali: • MERCATI + DOMANDA + OFFERTA + SCAMBI = CAMBIAMENTO • AGGREGAZIONE + INTEGRAZIONE + ALLEANZA = RISPOSTA Le reti d’impresa si stanno rivelando, per la loro natura giuridica e per la ratio ispiratrice, strumento propedeutico e talvolta anche strutturale dei processi di
integrazione. L’individualismo che caratterizza l’imprenditorialità marchigiana, per certi aspetti punto di forza, dovrà essere implementato e integrato dalle reti di impresa. Questo strumento consentirà di semplificare l’attività dell’imprenditore favorendo la concentrazione e la specializzazione sul momento della produzione del servizio, lasciando le funzioni acquisti, vendite, amministrazione, finanza e controllo a strutture integrate in rete. Sulla base di questi presupposti, tutte le istituzioni - dallo Stato alle Regioni, ai Comuni, alle associazioni di categoria e professionali - stanno scoprendo la fun-
zionalità dello strumento. La rete può essere assimilata alla formula del clan, unità aggregativa esistente in Cina che rappresenta un fattore sociale strutturale in buona misura motivo del successo dell’economia di quel Paese. Ma l’alleanza è il futuro anche del nostro cambiamento: la crisi che attualmente ci sta colpendo si supererà cercando nuove formule organizzative. La rete è funzionale alla realizzazione di economie di scala, a sua volta chiave del miglioramento dell’efficienza aziendale e del lavoro. Il settore del turismo con la sua offerta estremamente parcellizzata si presenta particolarmente adatto a
questo tipo di pratica. In Tibet un parametro per misurare il benessere del paese è quello di rilevare tra le persone all’interno delle organizzazioni e tra le stesse il grado di scambio, aggregazione, condivisione, empatia, disponibilità delle attività umane, sia quelle di tipo ludico che quelle economiche. Insieme, rifuggendo l’individualismo e l’opportunismo, si possono realizzare nuovi modelli di vivere civile e di economia funzionale. L’auspicio, quindi, è che la cultura dell’aggregazione si vada diffondendo.
Il Consorzio Formazione Marche, con sede in Ancona, ha maturato ampio know how sull’argomento e sta organizzando al riguardo corsi in house e interaziendali per associazioni di categoria e professionali
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La cultura e l’intraprendere Imparare non è mai un costo, ma piuttosto un investimento che può dare frutti di altissimo valore
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n problema di primaria importanza, o forse il problema per eccellenza, che affligge il nostro tempo è quello dell’ignoranza. Ovviamente, si tratta di un male antico quanto il mondo, ma forse ora si fa sentire in modo ancora più dirompente, pericoloso ed imprevedibile. Il fatto è che nella società dell’interconnessione e dell’interazione tutti si sentono autorizzati a dire la propria opinione e magari a metterla in pratica, forti di una cultura che forse, a ben vedere, non c’è. Non tutta, per lo meno. E questo è di una gravità estrema, perché se da una parte l’iniziativa si muove come se le asimmetrie informative fossero in gran parte colmate, dall’altra la verità è che esse non sono solo terribilmente accentuate, ma soprattutto distribuite in modo altamente eterogeneo.
Il risultato è che, in condizioni di crisi persistente, laddove l’iniziativa imprenditoriale dei singoli potrebbe essere una valida risposta a numerose discontinuità e molti malcontenti, rischiamo drammaticamente di peggiorare la situazione. Le Marche rappresentano un territorio a palese vocazione turistica, le cui peculiarità è inutile ripetere in queste righe, visto che sono chiare a chiunque e soprattutto sono verificabili ovunque. Però sfruttiamo davvero male tali potenzialità: mancanza di senso della prospettiva, rapporti di concorrenzialità conflittuale dove invece potrebbero esserci collaborazioni e reti, mancato sfruttamento di numerosi luoghi naturali o storici, scarsa familiarità con gli strumenti di sviluppo, di controllo, di tutela, a tutti i livelli. Una delle battute più infelici che ci è toccato sentire in questi anni è che “la
cultura non si mangia”: senza andare a sindacare su chi l’abbia detta e perché, mi limito a ipotizzare che sia stato il classico frammento di conversazione che, orfano del discorso che lo dovrebbe accogliere, sembra privo di senso. Il fatto è che noi, specialmente noi, con la cultura ci mangiamo, eccome, o per lo meno dovremmo mangiarci a sazietà. E per due validissimi motivi: innanzitutto la cultura è strumento e oggetto del nostro business fondamentale, ossia il turismo, e, in seconda istanza, la cultura è ciò che tuttora ci manca per progettare, gestire e sviluppare al meglio le nostre attività, cosa che non può essere sottovalutata. Occorre investire tempo e risorse nella formazione e nell’aggiornamento, da subito. Non esiste un’età per iniziare: l’istruzione, ad ogni livello e verso ogni tipo di target, deve essere, sì, generalista e aperta, ma anche espressione diretta delle caratteristiche e dei fabbisogni di un territorio. In questo occorre che si sveglino le singole persone, le famiglie, le scuole, le aziende e le istituzioni. Sinceramente, c’è ben poco altro da dire a riguardo: eventualmente, con coloro che si mostrano interessati a questo spunto, si può riflettere assieme sulle modalità, sugli specifici programmi, sulle applicazioni della teoria che può essere diffusa, sulle “buone pratiche” da seguire. Ma senza un impulso corale, lontano dalla “cultura del mugugno e della delega delle responsabilità”, si può fare davvero poco.
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La prima guida dedicata al tempo libero nelle Marche!
Michele Barchiesi Gruppo Sida m.barchiesi@sidasrl.it Tel. 071.28521
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New Renaissance: Urbino fucina del pensiero europeo Ufficializzata la candidatura della città ducale, e con essa delle Marche, a Capitale europea della cultura 2019. Uomo e natura, arte e scienza, storia e contemporaneità: la forma ideale per costruire il futuro di S. Coricelli
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l disegno di un futuro ideale prende forma di spirale: nella spirale la forma che si propaga, “si colora di idee, culture, civiltà”. Urbino culla di un nuovo rinascimento, “punto di incontro per uomini e idee”. Il logo della città ducale in corsa a Capitale europea della cultura 2019 richiama alla sezione aurea: la proporzione divina che per le sue proprietà geometriche e matematiche è portatrice di straordinarie capacità, incarnando quell’ideale di bellezza e armonia che informa ogni espressione dell’arte rinascimentale. “Nel pensiero del Rinascimento una nuova percezione”, “ideali per un nuovo sguardo sul mondo”: scorrono le parole mentre la forma della spirale aurea rimanda, riempiendosi di immagini-simbolo, alla città emblema di una rinascita culturale che guarda a tutta l’Europa. Urbino, e con Urbino le Marche, “sintesi perfetta tra storia e contemporaneità, uomo e natura, città e paesaggio, arte e scienza, spiritualità e pragmatismo”. Non a caso la scritta che nel sito www.urbino2019.eu accompagna il logo: “New Renaissance: the ideal shape to build up the future”. Nuovo Rinascimento: la forma ideale per
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costruire il futuro: a presiedere il comitato promotore della candidatura di Urbino, formato da intellettuali e personalità illustri a livello internazionale (cento nomi tutti di spicco, da Eco a Camilleri, a Morricone; dai Nobel Rubbia, Montagnier, Pamuk ai premi Oscar Ferretti e Storaro; da Uto Ughi a Roberto Bolle, ai premi Pulitzer Marshall e Chamberlin) è Jack Lang, già ministro alla Cultura del Governo Mitterand, convinto che la città feltresca e le Marche intere possono incarnare una nuova visione del mondo e dell’uomo. Urbino “miracolo” del Rinascimento, il cui valore simbolico, inciso di Lang, “può indicare nella società attuale la via di un riscatto” e la cui storia “può ispirare un nuovo modello di vivere comune, una nuova idea di collettività aperta e solidale, un nuovo bisogno di bellezza”. Urbino la città di un’ “utopia concreta”, “faro di una regione plurale e diversa, le Marche, in cui la cultura si respira ovunque”. E di Urbino città ideale ha parlato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, in occasione dell’ufficializzazione della patria di Raffaello a Capitale europea della cultura 2019: una perla del Rinascimento, “espressione tra
le più alte del pensiero dell’uomo, sintesi perfetta di arte, filosofia e scienza”, suscettibile di ispirare “una rinascita culturale dell’Europa, come accadde cinque secoli fa”. Urbino e le Marche, ha ribadito Spacca nella cornice di San Salvatore in Lauro a Roma, “hanno tutte le potenzialità per vincere questa sfida”. Il progetto Capitale europea della cultura (in Italia sono 22 le città che concorrono) coinvolge dunque l’intero territorio regionale: al centro della scena la culla di una nuova utopia, Urbino fulcro del pensiero europeo e crocevia di popoli. Con proiezione al futuro di una fulgida storia. Dal 1998 patrimonio dell’umanità Unesco, la città è stata centro politico e culturale di primaria importanza durante il Cinquecento e in questo periodo visse una fioritura artistica straordinaria, attirando studiosi, letterati e poeti da ogni dove: una cittadella del pensiero che influenzerà lo sviluppo della cultura europea. Urbino è anche una punta di diamante dell’arte e dell’architettura del Rinascimento (il Palazzo Ducale ne è uno dei capolavori), così armoniosamente adattate all’ambiente naturale e al passato medievale della città che questa diventa un com-
plesso urbano d’eccezionale omogeneità. “Questa città è qualcosa di speciale – il commento del primo cittadino, Franco Corbucci -: rappresenta l’Italia più autentica e al contempo incarna il sogno europeo, nella migliore delle accezioni. Abbiamo il giusto bagaglio culturale, lo spirito del Rinascimento, il paesaggio che si trova nei dipinti di Piero della Francesca e un’architettura ispirata ai concetti della ‘divina proporzione’. Ma Urbino non è solo la città di Raffaello e di Federico da Montefeltro: è anche, per la sua tradizione universitaria, un vivace campus pieno di giovani, un laboratorio vero e funzionante. Questa comunità è una sorta di spontaneo incubatore culturale europeo”. Nel 2019 il titolo di Capitale europea della cultura sarà aggiudicato a una città italiana e a una città bulgara (secondo le procedure di selezione che, introdotte nel 1999, di anno in anno assegnano la candidatura a uno o più Paesi); durante la cerimonia al San Salvatore in Lauro è stato siglato un protocollo d’intesa fra le città di Urbino e Sofia, alla presenza dell’assessore alla Cultura della capitale bulgara, Malina Edreva.
Il comitato promotore
Jack Lang, Presidente del Comitato
Antonio Paolucci, Direttore Musei Vaticani
Andrea Bocelli, Tenore
Pippo Baudo, Conduttore
Corrado Augias, Scrittore e conduttore TV
Il Comitato Promotore a sostegno della Candidatura di Urbino a Capitale Europea della Cultura per il 2019 è formato personalità illustri ed intellettuali a livello internazionale. Scoprili tutti su www.urbino2019.eu/Sostenitori 89
SPECIALE: TURISMO
Acquaviva Picena
Camerino
Abbazia San Vittore alle Chiuse - Genga
19 Bandiere arancioni colorano i cieli delle Marche Mondavio
Anche ad Offagna e a Visso il prestigioso riconoscimento
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cquaviva Picena, Camerino, Corinaldo, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Ostra, Pievebovigliana, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Staffolo, Urbisaglia e le new entry Offagna e Visso: sono i comuni marchigiani a cui è stato assegnato il prestigioso riconoscimento della Bandiera arancione. La Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring club italiano rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca: “Questo riconoscimento premia l’impegno comune di Regione e amministrazioni locali. Bandiere arancioni non sono solo un’operazione di marketing turistico e territoriale, ma anche di consolidamento del protagonismo dei borghi, che si rafforza nella nuova strategia turistica regionale, basata sull’offerta per cluster di prodotti tra cui 90
quello dell’entroterra riveste un ruolo da protagonista”. I 19 Comuni insigniti hanno dato vita ad una serie di eventi nell'ambito dell’iniziativa “Gusta l'arancione: le Marche arancioni in piazza”, che si è svolta dal 29 al 30 giugno. Una kermesse che ha unito tutte le località premiate in una grande festa, con musica, degustazioni, rievocazioni storiche, stand e visite guidate. Il Presidente Gian Mario Spacca ha partecipato all’iniziativa che si è svolta nel comune di San Ginesio, insieme al primo cittadino Mario Scagnetti e ad un parterre d’eccezione: lo chef Moreno Cedroni, che ha deliziato i presenti con le sue degustazioni, il gastronomo Beppe Bigazzi, il poeta Guido Oldani, la pittrice Carla Mattii e il vicepresidente dell’associazione Paesi Bandiera arancione Giuliano Ciabocco. "Arancione è un colore fantastico - ha detto il Presidente Spacca - nel linguaggio orientale è il colore dell'amicizia, della solidarietà e dell’armonia. Quindi oggi si vuole sottolineare soprattutto l’armonia, che è l’elemento
che definisce meglio le Marche, regione che ha avuto un percorso di crescita senza fratture, collegando il passato a un'innovazione dolce che ci proietta nel futuro e ci fa vivere con meno drammaticità anche le difficoltà del presente". Il plauso di Spacca era arrivato anche in occasione della prima edizione delle “Marche in blu”, la festa organizzata per la consegna delle 18 Bandiere blu del Fee (Fondazione per l’Educazione Ambientale): “Le Marche – ha affermato – sono la regione dei record, anche per quel che riguarda la tutela e la valorizzazione dell’ambiente. Abbiamo, infatti, il record delle Bandiere Blu, il record delle Bandiere Arancioni e il record delle Bandiere Verdi. Nelle Marche si vive bene e non a caso siamo la regione con la speranza di vita più alta d’Europa”.
Urbisaglia
Teatro storico di Ripatransone
Montelupone Staffolo
Offagna
San Ginesio Montecassiano
Per tenersi aggiornati sulle iniziative legate alle Bandiere arancioni visitate il sito: www.gustalarancione.com
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Cavalli e vela: la riviera del Conero capitale dello sport Numeri da record per l’edizione 2013 del Marche Endurance Lifestyle ed emozioni in mare aperto all’Orc, World International Championship; due eventi prestigiosi che hanno richiamato appassionati e turisti da tutto il mondo
È
stato un mese di giugno all’insegna dello sport quello che le Marche hanno vissuto quest’anno. Due gli eventi di punta della stagione: la Conero Endurance Cup, competizione equestre che ha visto il ritorno nella nostra regione degli sceicchi emiratini e l’Orc, International World Championship, il campionato mondiale di vela d’altura. Il primo evento si è svolto nell’ambito del Marche Endurance Lifestyle (13-16 giugno), che dopo il successo della prima edizione, anche nel 2013 non ha tradito le attese, registrando oltre 110 mila presenze (capace di “produrre” 8.558 notti in fatto di prenotazioni alberghiere). L’iniziativa bilaterale, che vede protagoniste la Regione Marche e gli Emirati Arabi Uniti, ha garantito all'economia regionale ulteriori basi per il proprio svi-
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luppo e la propria affermazione su base globale, confermando lo straordinario appeal che il territorio è in grado di esibire, la storica vocazione all'accoglienza della Riviera del Conero e la convinzione delle aziende locali nello sfruttare le opportunità sull'asse Italia-EAU. Una macchina complessa in grado di generare un valore dell’evento pari a 6 milioni di euro. Il filone legato agli incontri internazionali ha contato 430 partecipanti al Business Forum Italy-UAE “Investment and strategic partnership” alla Mole Vanvitelliana, 35 visite nei distretti industriali che hanno coinvolto 12 società emiratine e 27 aziende italiane impegnate in energie rinnovabili, componentistica, dolciario, meccanica, packaging e design. Presso la Mole Vanvitelliana di Ancona si è tenuto il Bilateral workshop Italy–UAE “In-
vestment and strategic partnership”. L'anima sportiva di Marche Endurance Lifestyle si è “rivelata” attraverso il consueto appuntamento della Conero Endurance Cup, che ha stabilito il record “all time-all categories” in fatto di partecipazioni a gare organizzate in Italia. Alla prova sui 120 chilometri hanno preso parte, infatti, 80 binomi. In totale, considerando anche i 16 in gara sui 90 chilometri, sono stati 96 i binomi partecipanti, in rappresentanza di 10 nazioni (Emirati Arabi Uniti, Algeria, Spagna, Germania, Polonia, Argentina, Francia, Gran Bretagna, Repubblica di San Marino e Italia). I cavalli presenti in totale a Marche Endurance Lifestyle 2013 sono stati 175; a quelli impegnati nelle gare della Conero Endurance Cup vanno, infatti, aggiunti i
pony del Battesimo della sella e dei Pony Games, insieme ai quali sono stati protagonisti circa 1.500 bambini. “Grandi numeri per un grande evento – ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca –. Una manifestazione il cui punto di forza è la continuità: terminata la tre giorni di economia, sport e cultura, Marche Endurance Lifestyle continuerà a produrre risultati importanti, grazie alle decine di contatti avviati tra le imprese marchigiane e quelle degli Emirati Arabi Uniti. MEL, quindi, non è soltanto una grande festa di popolo, ma una straordinaria occasione di politica industriale e di promozione delle Marche”. “Il legame fra Italia ed Emirati Arabi Uniti – gli ha fatto eco Gianluca Laliscia, CEO di sistemaeven-
ti.it - ne esce ulteriormente rafforzato, grazie a un lavoro di squadra che anche in questa occasione la Regione è stata abile e preparata nel coordinare e nel condividere con gli altri enti e il tessuto economico marchigiano”. E un grande evento è stato anche il Mondiale di vela, l’ORC, che alle Marche ha dato una doppia soddisfazione: presenze al di sopra delle aspettative e un’imbarcazione marchigiana sul podio, Hurakan, di Marco Serafini. Dal 21 al 29 giugno il mare di Ancona è stato sotto i riflettori internazionali, con sei giorni di regata e otto prove disputate quasi sempre con mare mosso, 106 equipaggi, in rappresentanza di 12 paesi e due continenti. Nel gruppo A, la seconda classificata è la romana Aniene; al terzo posto Enfant
Terrible Audi Domina di Alberto Rossi. Nel gruppo B al primo posto si è classificata Scugnizza, seguita dalla numanese Ukaka Racing, di Lorenzo Santini e da South Kensington. Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta alla Marina Dorica, hanno partecipato oltre duemila persone, tra cui il presidente Orc Bruno Finzi, il presidente Uvai Francesco Siculiana, il presidente Coni Fabio Sturani, il presidente di Marina Dorica Moreno Clementi, il commissario provinciale Patrizia Casagrande, il presidente Cciaa Rodolfo Giampieri, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, l’assessore regionale Marco Luchetti, l’assessore comunale Andrea Guidotti, i presidenti dei circoli di Marina Dorica Giorgetti, Basti, Manarini e Molinelli.
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SPECIALE: TURISMO
Baia di Portonovo, chiesa di Santa Maria (XI sec.) (ph: Endrio Figuretti)
FAI. Un generoso invito
(e mai un imperativo)!
Il Fondo Ambiente Italiano (FAI) viene costituito a Milano, senza scopo di lucro, nel 1975. I 29 articoli del suo Statuto si basano sostanzialmente sul II: “La Fondazione ha come scopo esclusivo l’educazione e l’istruzione della collettività alla difesa dell’ambiente e del patrimonio artistico e monumentale”.Alcuni numeri: 40.000 m² di edifici storici tutelati, 73 milioni di euro raccolti e investiti in restauri, 5.283.000 m² di paesaggio protetto, 3.500 m² di affreschi restaurati, oltre 1 milione di studenti sensibilizzati sul tema della tutela del patrimonio artistico e paesaggistico, 90 mila iscritti e donatori attivi. Tutto questo orchestrato dalle 116 delegazioni dislocate in 20 regioni italiane, aiutate da oltre 7 mila volontari. Manuela F rancesca P anini
A
d accogliermi è il sorriso dell’architetto Manuela Francesca Panini, neo capo delegazione FAI per la provincia di Ancona. Le alte e ricche librerie toccano i soffitti a volta alleggerite dalle luminose vetrate che si aprono ai colori della natura. I fantasiosi pavimenti in cotto e parquet si alternano nei vari ambienti che ci riconducono ad un invitante divano. Una sfiziosa tisana al mandarino e due giocose gatte, rigorosamente “trovatelle di razza”, riscaldano ed alimentano le nostre chiacchiere... I latini l’avvicinavano al concetto di 'cultus', 'colere', ‘coltivare’. Se tu volessi associare la cultura ad un cibo, o ad un prodotto della natura, quale sceglieresti? “Per me è un paragone abbastanza azzardato perché la cultura produce un effetto evolutivo che fa parte della vita dell’uomo e che non si ferma mai. Non mi sento di associarla ad un unico cibo bensì posso avvicinarla all’intera gastronomia, così come ritengo che la natura sia una dimensione organica integrata con la cultura stessa e che perciò non si possono disgiungere. Tutto è cultura e tutto partecipa a questo ciclo”.
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di Monica Manzotti
La cultura (intesa in senso classico) regala i suoi valori più nobili quando, paradossalmente, si supera il nozionismo. Hai un consiglio per invogliare i giovani a leggere e studiare sempre? “Assolutamente sì! Leggere ci fa capire, ci consente di aprire la mente, di approfondire le tematiche per avvicinarci a noi stessi e agli altri. La consapevolezza che così maturiamo ci offre il metodo per decifrare i fenomeni. Leggere è faticoso, ma questo alimenta la curiosità che ci trasporta in una dimensione di 'iperrealtà'. Anche le testate giornalistiche internazionali ci consentono di integrare la nostra visione del mondo. In questo modo abbattiamo il limite del giudizio e del pregiudizio in favore, invece, della comprensione vera degli eventi”. Stendhal “colpisce”, in particolare, le lacune emotive e culturali degli stranieri che visitano il Belpaese. Noi italiani siamo vaccinati perché forti di una cultura di base sensibile alle arti e alla bellezza? “In Italia viviamo immersi nella cultura. Questa vicinanza al bello, quasi biologica, fa sì che non riusciamo ad avere la giusta prospettiva per vedere la ricchezza del nostro patrimonio. È come essere nella grande pancia della mamma. Non
vediamo il nostro contesto perché ci siamo dentro; noi siamo fatti di quello che ci circonda, lo riflettiamo. Ecco perché non dobbiamo distruggere il paesaggio. Rischiamo di distruggere noi stessi e la nostra immagine”. Osservare, ascoltare, cucinare, ospitare… Ogni manifestazione umana esprime cultura, ma a quale livello questa diviene immortale e quindi vitale e benefica? “Una volta scalata la montagna della conoscenza, per il piacere di conoscere, raggiungiamo la consapevolezza. Allora, e solo allora, siamo consci e ci rendiamo conto delle prospettive possibili sul mondo. Se siamo consapevoli, diventiamo capaci di distinguere tra cultura di massa (che induce, semplicisticamente, all’adozione di certi comportamenti) e cultura ‘virtuosa’, quella difficile e faticosa da formare perché presuppone la ricerca dell’autonoma costruzione del sé. Ritengo che la curiosità sia alla base di tutto, alimentata anche dagli stimoli familiari e dai contesti cui apparteniamo”. Può sorgere il rischio che la cultura ereditata ingabbi le spontanee manifestazioni umane?
“Assolutamente no! La cultura ‘ereditata’, quella che deriva dal passato, deve continuare ad esistere ed essere coltivata, ma deve anche attingere dai nuovi fenomeni e dalle nuove creazioni artistiche altrimenti il processo evolutivo si arresta. Se da questa base lavoriamo per crescere, potremmo veramente dire di essere un popolo unico al mondo. Il rischio che corriamo è quello di adagiarci sugli allori. Tutelare, educare, vigilare e vivere nuove esperienze vuol dire investire nel futuro! Noi a volte pensiamo di sapere tutto, invece, abbiamo bisogno di conoscere il tutto”. I dati statistici sui consumi ci informano che nell’attuale contesto socio-economico stiamo apprezzando in misura maggiore il valore della cultura. Che cosa ci ristora di questa? Ne beneficia anche l’economia? “Il suo valore risiede nell’aspetto educativo e ristoratore dell’anima; conoscere ci permette di apprezzare col cuore ciò che ci circonda. La contemplazione piacevole delle cose belle, infatti, ci gratifica immensamente. Dobbiamo sapere che ci specchiamo in tutti gli eventi che permeano la nostra esistenza e che questi eventi condizionano nel bene e nel male le nostre percezioni. Penso che solo la bellezza sia in grado di rassicurare tutti nel profondo. Quando osserviamo qualcosa, con cui entriamo in sintonia, avviene un link che ci riporta alla nostra armonia interiore. La cultura può diventare anche il motore primario del benessere. Nei luoghi dove la si valorizza le ricadute in termini economici sono significative; in questi contesti aumenta nelle persone la capacità di pensare e ri-pensare la realtà. Per uscire dalla crisi occorre investire in progetti capaci di proporre nuove economie che coniughino la consapevolezza della propria identità con fattori di sviluppo strategici: dinamiche di start up in grado di avviare uno sviluppo compatibile ed armonico tra uomo e contesto. I nostri territori contengono gli elementi che il mondo ci invidia: bellezza, arte, storia, tutti intrecciati in un unicum straordinario ed indivisibile. Ecco perché in questo periodo di transizione verso nuove forme sociali ed economiche il ruolo del FAI, quale magnete sinergico culturale, è determinante”. Il FAI colma una lacuna creata dalle nostre Istituzioni, o il patrimonio nazionale
è così ricco che anche i privati sono chiamati, responsabilmente e civilmente, a tutelarlo? “Il FAI è una Fondazione che collabora con le Istituzioni proprio per condividere questo processo di recupero e valorizzazione del patrimonio nazionale; non ci sostituiamo affatto alle Istituzioni, al contrario creiamo sinergie virtuose con le stesse, che portano al recupero reale dei beni. É sufficiente aprire il nostro sito web per comprendere la forza del nostro operato. Il patrimonio in Italia è indubbiamente ricco, le nostre attività e i risultati raggiunti stimolano proprio gli aderenti a sostenere il FAI: una sorta di ‘chiamata alle armi’ a difesa di quei beni testimoni del nostro percorso di uomini”. Per finire: le Giornate di Primavera rappresentano l’attività più popolare del FAI ma molte altre sono quelle organizzate ogni giorno. La tua delegazione sta pilotando un meritevole progetto per la valorizzazione del patrimonio regionale. Di cosa si tratta? "Fino ad oggi i capi delegazione FAI di Ancona si sono sempre prodigati per creare e mantenere un significativo bacino di iscritti (circa 1.000 nella provincia di Ancona) che oggi sono il FAI e lo rappresentano. Ogni aderente è la risposta alla domanda sempre più crescente di cultura. Grazie ai contributi degli stessi, alle donazioni e ai lasciti, il FAI rappresenta un modo concreto e reale di recupero, valorizzazione, promozione ed educazione culturale. In questa mission rientra il recente accordo di collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche ed il FAI Marche, che dal mese di Luglio garantirà la fruizione della chiesa di Santa Maria di Portonovo, per troppo tempo chiusa, secondo un calendario di aperture tale da permettere a tutti i visitatori di poter apprezzare questo gioiello dell’architettura romanica".
“Penso che solo la bellezza sia in grado di rassicurare tutti nel profondo. Quando osserviamo qualcosa, con cui entriamo in sintonia, avviene un link che ci riporta alla nostra armonia interiore”
www.fondoambiente.it
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VILLA LATTANZI
SPECIALE: TURISMO - ITINERARI
presenta Serate di Gusto con gli chef stellati delle Marche
ITINERARI Il saluto di Cesare Martini, Presidente di Anci Marche
I
l turismo e la cultura sono due risorse eccezionali che fanno parte del patrimonio marchigiano. I comuni, pur tra mille difficoltà, li tutelano e si adoperano ogni giorno per preservarli ma anche per promuoverli.
a Cena con
Mauro Uliassi 18 Luglio ore 21.00 ~
110 euro
( bevande incluse )
Scopri le altre serate: www.villalattanzi.it Per info e prenotazioni: 0734.53711 info@villalattanzi.it 96
Grazie a questa iniziativa editoriale, Anci Marche propone una serie di itinerari lontani dai circuiti abituali del turismo che caratterizzano la nostra regione, proprio perché l'Associazione dei Comuni delle Marche raccoglie al suo interno non solo i grandi centri ben conosciuti anche all'estero grazie al lavoro infaticabile del Presidente Spacca e della Giunta regionale in termini di promozione turistica. Le Marche custodiscono al proprio interno realtà piccole e piccolissime sotto i 5mila abitanti, addirittura sotto le 1000 unità, ma tutte o quasi testimoni di una
pagina di storia che merita di essere raccontata e cultori di un tesoro prezioso ed inestimabile da scoprire e valorizzare. I marchigiani stessi conoscono poco la propria terra e non sanno che a pochi chilometri dalla loro casa ci sono bellezze da visitare: da oggi contiamo di cominciare a colmare questo gap. Buona lettura, il viaggio comincia!
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SPECIALE: TURISMO - ITINERARI
La Valle del Musone: alle spalle del promontorio del Conero
SS76
Osimo SS76 Castelfidardo Filotrano
Staffolo
Loreto
Cingoli
Loreto, Castelfidardo, Osimo, Filottrano, Staffolo, Cingoli
A
lle spalle del promontorio del Conero c’è un territorio affascinante che sembra vivere discretamente all’ombra di un gigante. E’ la valle solcata dal Fiume Musone che disegna con i suoi affluenti un reticolo idrico complesso nel quale s’inseriscono campi arati, lembi di bosco, centri urbani e ville rurali, in un insieme di grande fascino che nulla ha da invidiare alla seppur bellissima costa. La terra e il fiume sono alla base della cultura di questo territorio che mostra ovunque manufatti legati alla vita rurale, alla coltivazione della vite, dell’ulivo e dei cereali. Il Molino San Polo, di Montepolesco, di origine medievale, testimonia l’importanza dell’utilizzo delle acque fluviali per la trasformazione dei prodotti agricoli ed è solo il primo di una serie di manufatti ben conservati di questo tipo che ancora oggi popolano la zona corrispondente alla pianura alluvionale tra Osimo e Filottrano, sufficienti da soli a
creare un itinerario ad hoc, insolito e curioso. Altra tipologia architettonica della bassa valle del Musone è quella della villa extraurbana, inevitabilmente legata all’universo della grande proprietà terriera. Tante le dimore storiche che circondano Osimo a partire da Villa Leopardi-Dittajuti e Villa Simonetti, con il suo monumentale cedro del Libano (22 metri, 250 anni), fino a Villa Montegallo, dai cui giardini terrazzati lo sguardo abbraccia l’intera campagna circostante giù fino al Mare Adriatico. Un autentico gioiello privato è Villa Spada-Lavinj a Montepolesco, il cui bellissimo parco a prati e boschi dal carattere spontaneo mostra l’alternativa naturale nobile e colta da contrapporre idealmente alla fatica del lavoro nei campi. Procedendo ordinatamente dal mare verso l’interno, l’itinerario parte necessaria-
mente da Loreto, il cui profilo dominato dalla Basilica, gioiello di architettura rinascimentale, si scorge praticamente da qualsiasi prospettiva. Loreto lega indissolubilmente la sua notorietà alla venerazione della Madonna e della sua Santa Casa. Itinerario curioso e suggestivo alla scoperta di un volto inedito di Loreto è quello delle Rocchette, i camminamenti di ronda sovrastanti la città che svelano una fisionomia singolare di basilica-fortezza e vedute uniche sulla cupola e sul panorama circostante. Il percorso offre l’opportunità di scoprire il mondo nascosto che si trova sopra le stupende volte affrescate della Basilica, fatto di ambienti un tempo abitati e di stupefacenti meccanismi architettonici, e si conclude con la visita guidata della singolare Sala del Pomarancio e dello straordinario Museo Antico Tesoro, presso il Palazzo Apostolico (per informazioni su giorni, orari e costi della visita info@ prolocoloreto.com).
Loreto
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SPECIALE: TURISMO - ITINERARI Il biroccio marchigiano
Sulla direttiva di collegamento con Osimo si trova Castelfidardo, situata su un colle tra le valli del Musone e dell’Aspio, del primo importante affluente. Nei seminterrati del Palazzo Comunale ha sede il Museo della Fisarmonica, che, con la sua esposizione di 350 esemplari, testimonia la storia di una produzione d’importanza internazionale che ha contribuito a creare un’alternativa economica a quella da sempre fornita dal solo mondo agricolo. Gli appassionati di vino non perdano una visita alle Cantine Garofoli, la più antica casa vinicola delle Marche, una location d’eccezione per un assaggio di Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Rosso Conero, il primo definito “il rosso dei bianchi”, per il corpo e la struttura da invecchiamento, il secondo un unicum di sfumature diverse che si sprigionano lentamente al palato e che qui assumono note di amore, lavoro e lunga tradizione (www.garofolivini.it). Si giunge ad Osimo, città dei “senza te-
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sta”. Così sono detti i suoi abitanti, che mutuano l’appellativo dalle pregevoli sculture romane conservate nell’atrio del Palazzo Comunale, tutte rigorosamente acefale. Osimo è ricca di storia e di arte e merita davvero una visita approfondita. Tra le visite imperdibili, quelle alla Cattedrale di San Leopardo, romanico-gotica, al Museo Civico di Palazzo Fontana e alle Grotte, poste al di sotto del Mercato Coperto. Queste ultime costituiscono un vero e proprio mondo parallelo che ha avuto nel corso della storia le più svariate funzioni. Le gallerie sotterranee, della lunghezza complessiva di 9 km, sono visitabili solo in parte, seguendo un percorso di circa 300 metri, che include l’ingresso alla Grotta del Cantinone e alla Sala dei Frati Oranti, quest’ultima decorata con simboli religiosi e forse il luogo più suggestivo dell’intera visita. A partire dal 29 giugno Osimo ospita la mostra d’arte “Da Rubens a Maratta”, a cura di Vittorio Sgarbi, voluta dal Comu-
ne di Osimo e dalla Regione Marche per promuovere e approfondire la conoscenza del Seicento nelle Marche e valorizzarne l’immenso e sommerso patrimonio culturale. (www.mostrabarocco.it, fino al 15/12/2013) Sulla sponda destra del Musone, a 270 metri sul livello del mare si delinea l’abitato di Filottrano, dov’è visitabile, su richiesta, il curioso Museo del Biroccio (info@museodelbiroccio.it). Nelle sale del piano terra di Palazzo Beltrami sono stati raccolti dal conte Glauco Luchetti Gentiloni alcuni esemplari di questo antico carro agricolo trainato da buoi, costituito di un lungo timone sulla cui estremità poggiava una cassa rettangolare. I carri marchigiani sono da sempre stati decoratissimi, con fiori, paesaggi, disegni di fantasia e figure maschili e femminili con tinte tra cui predominano il rosso, il blu, il giallo e il verde. Ancora oggi le nonne marchigiane, al passaggio di
Le Grotte di Osimo
qualche giovane donna agghindata e vistosamente truccata, potrebbero esclamare: “Par la pupa d’l birocc” (leggi: “Sembra la pupa del biroccio”), alludendo con questa espressione all’immagine della giovane contadina dalle gote rosse, vestita a festa, motivo decorativo che allude all’estate foriera di raccolti, sempre presente nella decorazione dei birocci. Il nostro itinerario si conclude a Cingoli, il Balcone delle Marche, dal cui Belvedere si domina un panorama sconfinato: la sagoma scura del Monte San Vicino, il profilo isolato del Conero, le note azzurre del lago di Castreccioni e tutt’intorno campi coltivati, case, borghi e alberi in continuum che toglie il fiato. Non vi basterà un solo giorno di visita per scoprire tutte le meraviglie artistiche che un’importante iniziativa comunale dell’estate 2013 apre ai visitatori con l’aiuto di guide volontarie. Vi segnaliamo tra i gioielli imperdibili la Cattedrale di Sant’Esuperanzio, dell’anno Mille, senza dubbio il
Particolare della Madonna del Rosario (L. Lotto)
più importante monumento religioso di Cingoli, e lo spazio museale della Chiesa di San Domenico. Qui lo sguardo è letteralmente rapito dalla bellissima pala d’altare, vera e propria star dell’intera esposizione: si tratta della Madonna del Rosario di Lorenzo Lotto, commissionata per questo tempio nel 1535 dalla Famiglia Simonetti di Cingoli e qui da sempre conservata. Attorno al grande quadro vi sono molti altri capolavori di pittura ed ebanisteria, tra i quali una bella Madonna con il Bambino nella Mandorla del Quattrocento. Se volete concedervi una vera chicca barocca entrate nella Chiesa di San Filippo: un tripudio di stucchi, decorazioni pittoriche e legni dorati che celebrano la gloria dei Padri Filippini, grandi protagonisti della Controriforma. L’intero apparato decorativo interno, ristrutturato di recente, riveste un involucro preesistente di origine tardoromanica, già restaurato nel ‘400. Questa stratificazione crea effetti sorprendenti:
così, avvicinandovi ad un altare laterale, potrà capitarvi di scorgere attraverso un foro nella spessa intercapedine del muro il volto angelico di una quattrocentesca Madonna con in braccio il Bambino, paradigma di tesori casualmente sottratti alla furia distruttrice del tempo e in fondo storia di molte delle meraviglie della nostra regione.
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SPECIALE: TURISMO - ITINERARI
La Valle del Misa: borghi, colline e campi coltivati
Senigallia
Ostra Vetere
Ostra
Nidastore Loretello
S. Pietro
SS76 Montale
Palazzo Arcevia Caudino
Serra De’conti Piticchio Arcevia
Castiglione
Avacelli SS76
Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti, Arcevia, I Castelli di Arcevia
C
apita a volte che un giorno nuvoloso, in un’estate assolata, offra al viaggiatore inaspettate possibilità di esplorazione. Benedetto sia il maltempo quando sa regalarci una giornata lontano dal frastuono della spiaggia, trascorsa a scoprire un territorio incontaminato, punteggiato di borghi storici, siti archeologici e testimonianze di un passato da preservare. Il territorio della Valle del Misa, alle spalle della cittadina balneare di Senigallia, in provincia di Ancona, offre un percorso affascinante che dalla Riviera Adriatica raggiunge la città di Arcevia. La nostra prima tappa è Ostra, arroccata su un colle. La cinta muraria, rafforzata da torri, le conferisce un aspetto medievale, superato già a partire dalla piazza principale, dominata dal mattone faccia a vista, che accoglie in un abbraccio il Municipio con annesso Teatro della Vittoria, la Chiesa di San Francesco e pa-
lazzi signorili di grande pregio. Svetta su tutti l’imponente Torre dell’Orologio con i suoi 33 metri d’altezza. L’altra faccia del borgo si scopre lungo i vicoli con vista di cortili fioriti e dettagli architettonici inconsueti. Se arrivate per pranzo, non perdete l’occasione di mangiare alla Trattoria “La Vittoria”: menù rigorosamente a voce e piatti tradizionalissimi per un conto che raramente supera i 25 euro. Tornando a valle e riprendendo la strada provinciale, si riparte alla volta di Ostra Vetere. Lungo la strada, tra campi arati, roverelle e gelsi, si trova la zona archeologica delle Muracce. Difficile immaginare lo splendore di Ostra Antica passeggiando tra le poche vestigia rimaste. Vi consoli il bellissimo paesaggio coltivato, cui fanno da corona i borghi di Ostra e Ostra Vetere. Inoltre, poco distante, è possibile ammirare una meraviglia praticamente sconosciuta: una casa di ter-
ra cruda e paglia tipica dell’architettura povera marchigiana che evoca fumo di camino, ritratti familiari e una povertà dignitosa e serena. Salendo in alto per una visita ad Ostra Vetere si è colpiti da un impianto urbanistico d’eccezione costituito da terrazze collegate da strade a scalinata. A dominare il paese, collocato sul versante sinistro della valle, sono la cupola neo-gotica e il campanile della chiesa di Santa Maria di Piazza, ma il cuore della borgo è Piazza della Liberta, salotto estivo di gran fascino impreziosito dall’architettura medievale del Chiostro di San Francesco. L’estate in questi paesi è cosa assai diversa dal chiasso delle città balneari, fatta com’è di anziani seduti davanti alla porta di casa e divertimento di bimbi che corrono senza pericoli. Ancora qualche chilometro per giungere a Serra de’ Conti, che conserva quasi interamente la cinta muraria originale e vanta numerosi edifici di interesse sto-
Ostra Vetere, Ancona
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SPECIALE: TURISMO - ITINERARI
Vista da Piticchio
Luca Signorelli, Polittico di Arcevia
Ostra
rico risalenti all’epoca barocca. Un consiglio spassionato è quello di visitare il Museo delle Arti monastiche “Le stanze del tempo sospeso”, una moderna esposizione di materiale proveniente dall’attiguo convento di Santa Maria Maddalena, fulcro per secoli della vita serrana. Cuffie alle orecchie e via, verso un vivace percorso audioguidato, tra oggetti della vita quotidiana e stralci di esistenza vissuta dalle Clarisse: una vita praticamente immutata per tre secoli. Ai piedi del colle su cui si adagia Serra, in direzione di Arcevia, si può apprezzare un brillante esempio di archeologia industriale ottocentesca, costituito dalla fornace di laterizi, resa unica dal suo rarissimo forno circolare. Qui si trova il Coquus Fornacis, un ottimo ristorante attento alla cucina tradizionale e ai prodotti del territorio. Un luogo privilegiato dove gustare ottimi primi in abbinamento alla cicerchia, un legume rustico, oggi dimenticato, ma un tempo principe della cultura alimentare di queste terre.
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(http://www.cicerchiadiserradeconti.it). Ultima tappa è Arcevia, la perla dei monti che domina la vallata dall’alto dei suoi 535 metri. Il centro storico, con la Collegiata di San Medardo e il Museo archeologico statale, sarà certamente un’affascinante sorpresa per il visitatore che scelga di avventurasi fin qui. Nella Collegiata si rimane folgorati dalla grazia del Polittico di San Medardo di Luca Signorelli, opera che qui si trova in compagnia di altri splendidi capolavori quali la Madonna con Bambino, ceramica invetriata dei Della Robbia. Il Museo archeologico offre invece un’importante collezione di reperti locali che vanno dal Paleolitico fino al II secolo a.C. Incantevoli i corredi funebri delle tombe galliche di Montefortino d’Arcevia, ad oggi il più cospicuo complesso celtico nelle Marche e uno dei maggiori dell’Italia centro-settentrionale. La vista che si gode dall’abitato è incredibile: campi, boschi e colline a perdita d’occhio; area salubre e vento ristoratore anche nelle estati più torride.
Arcevia è molto conosciuta anche per il suo corredo di nove castelli, centri murati di impianto tre-quattrocentesco, ottimamente conservati e d’incredibile suggestione che che narrano di un Medioevo ostile in cui era d’obbligo presidiare il territorio e offrire rifugio alle popolazioni che vivevano sparse per le campagne. Caudino, Palazzo, Loretello e Piticchio sono davvero imperdibili in quanto meraviglie isolate, celate da una fitta vegetazione, ma non sono da meno S. Pietro, Montale, Avacelli, Castiglioni e Nidastore. E’ davanti alla facciata spoglia della chiesetta di origini longobarde di Sant’Ansovino a Nidastore che il nostro viaggio di esplorazione si conclude, anche idealmente. Piccoli gioielli artistici, come questa chiesetta rurale, hanno nutrito fino a questo momento la nostra curiosità, raccontandoci di un territorio dove l’uomo vive da secoli senza clamore in assoluta armonia con il territorio che lo circonda.
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INCHIESTA
“Il Corridoio Baltico-Adriatico non può fermarsi a Ravenna” Molto si è detto sulla strategicità, per lo sviluppo del nostro territorio, del prolungamento del tracciato di questo Corridoio fino ad Ancona e dell’inserimento della tratta ferroviaria BolognaAncona come diramazione del Corridoio Helsinki-La Valletta. Ma gli ultimi accadimenti gettano un’ombra di pessimismo…
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recenti aggiornamenti ci lasciano infatti supporre che, nel corso del confronto Parlamento Europeo-Consiglio-Commissione Europea, il Corridoio Baltico-Adriatico - il cui tracciato sarebbe dovuto essere prolungato fino ad Ancona, così come votato in un emendamento del dicembre scorso dalla Commissione Trasporti del Parlamento Europeo - si fermi a Ravenna. Se tale decisione venisse confermata dal voto finale del Parlamento Europeo, rappresenterebbe una sconfitta di tante battaglie, svolte su più livelli, portate avanti in questi anni. Va peraltro espressa soddisfazione per la conferma della diramazione BolognaAncona del Corridoio Helsinki-La Valletta, indispensabile nel lavoro di creazione di interconnessioni e sinergie, anche infrastrutturali, che dovrebbero consentire di costituire un asse ideale fra nord e sud dell’Europa. In questo contesto, la Macroregione Adriatico-Ionica rafforze-
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rebbe e decongestionerebbe l’accesso sudorientale dell’Europa, potendo comprendere anche l’area del Mediterraneo centro-orientale. Ricordo che una serie di azioni svolte in questi anni hanno consentito al porto di Ancona di essere inserito nel core network e all’Interporto delle Marche nel comprehensive network comunitario con l’obiettivo di intercettare i traffici che entrano nel Mediterraneo, così come vi è stato un impegno nel creare le condizioni per realizzare un collegamento con il corridoio Helsinki-La Valletta e con il Baltico-Adriatico. Inoltre, con l'approvazione al Cipe, abbiamo ribadito la necessità di procedere speditamente anche nei lavori per la realizzazione del bypass ferroviario di Falconara, ricordando che i corridoi TEN-T sono soprattutto ferroviari e sono finalizzati al potenziamento dell’intermodalità su cui stiamo lavorando con grande impegno. Del resto, il porto di Ancona e l'Interporto delle
Marche rappresentano il volàno strategico per la piena attuazione del progetto della Piattaforma Logistica delle Marche e per l'inserimento di questi nodi infrastrutturali in una logica di rete che miri a mettere in collegamento più territori e a favorirne lo sviluppo in coerenza anche con le decisioni "politiche" di queste due regioni. Infatti, sulla scorta delle delibere delle Giunte di Marche ed Umbria, Interporto Marche Spa e Sviluppumbria sono state incaricate di “produrre” intermodalità, integrando flussi di traffico e filiere merceologiche delle due regioni, attraverso una partnership di natura gestionale/commerciale, attuando di fatto un esempio concreto di network tra nodi infrastrutturali, arricchito anche sotto l’aspetto delle funzioni e dei servizi, market oriented.
Roberto Pesaresi Presidente di Interporto Marche Spa
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dossier
“L’eccesso, in ogni cosa, è la rovina dell’uomo”
Aristotele
Filosofo e scienziato greco
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* Gli interventi e gli articoli ospitati nell'ambito del focus sono spontanei e non vincolati in alcun modo
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DOSSIER: ENERGIA
I primi effetti su ricerca e rinnovabili E’ quanto emerso nel corso del Comitato di sorveglianza del Programma operativo Fesr 2007/2013 della Regione Marche. In entrambi i casi, i progetti finanziati dal Por Marche rappresentano già oltre il 90% del valore previsto
Nonostante un contesto socio-economico non favorevole, una perdurante contrazione degli investimenti privati, le politiche di spending rewiew e i vincoli del Patto di stabilità che hanno indebolito la capacità di spesa pubblica, i dati relativi all’avanzamento dei fondi europei nella Regione Marche e in particolare del Programma operativo Fesr 2007/2013 hanno fatto segnare un aumento positivo anche per il 2012. È questo in estrema sintesi quanto emerso nel corso del Comitato di sorveglianza del Programma operativo Fesr 2007/2013 della Regione Marche. A fine 2012 - si legge nel Rapporto annuale presentato al Comitato - il Por Marche ha emesso ben 42 bandi e finanziato circa 1.400, di cui la maggior parte (59%) 112
sull’asse 1 destinato all’innovazione e all’economia della conoscenza e su cui si concentrano gli interventi di aiuto alle imprese. Meno significativo il numero di operazioni finanziate negli assi 2 (Società dell’informazione) e 4 (Accessibiltà ai servizi di trasporto), dove però prevalgono interventi di dimensioni considerevoli (es. banda larga, interporto, ecc.). Dei 1.400 interventi, inoltre, circa 560 risultano conclusi, con 322 km di infrastruttura per la banda larga già posata e pari al 91% del totale previsto. Gli indicatori riportati nel Rapporto presentato al Comitato hanno evidenziato, inoltre, che i primi effetti del Programma si dispiegano sui settori della ricerca e delle energie rinnovabili. In entrambi i
casi, i progetti finanziati dal Por Marche rappresentano già oltre il 90% del valore previsto. Dal punto di vista della spesa, invece, il Programma ha fatto registrare nel corso del 2012 un’ottima performance, raggiungendo il 43,59% di spesa certificata, pari a 126 milioni di euro (7 in più di quelli richiesti dal target del 31 dicembre 2012 per evitare il disimpegno automatico delle risorse). Un incremento considerevole di circa il 30% (38 milioni di euro circa) rispetto al 2011 e che ha fatto emergere il buon andamento del Programma nonostante il contesto di crisi generale. Un dato confermato anche dall’Autorità di gestione Mauro Terzoni, il quale, nel corso del Comitato, ha dichiarato che “il
2012 è stato per il Por Fesr Marche l’anno della sostanziale conclusione della fase di attivazione, con un’assegnazione di circa l’80% delle risorse previste dal piano finanziario del Programma. Questo - ha spiegato Terzoni - significa che il Programma può contare su una progettualità ormai avviata e che nei prossimi anni potrà assicurare flussi regolari di spesa, anche con effetti tangibili più evidenti sulla realizzazione e sugli impatti dei progetti”. Infine, nel corso del Comitato è stato presentato un catalogo di buone pratiche e di progetti significativi realizzati sul territorio e consultabile sul sito www.europa.marche.it. Sono stati inoltre affrontati i temi del futuro ciclo di programmazione 2014/2020.
Dati per Asse Asse 1 - “Innovazione ed economia della conoscenza” 19 bandi pubblicati; 17 graduatorie approvate (con 12 scorrimenti); 817 progetti finanziati; spesa al 59,57% della dotazione dell’asse Asse 2 - “Società dell’informazione” 7 bandi pubblicati, 5 graduatorie approvate e 41 progetti finanziati; spesa al 24,29% della dotazione dell’asse Asse 3 - “Efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili” 10 bandi pubblicati, 10 graduatorie approvate (con 13 scorrimenti) e 283 progetti finanziati; spesa al 36,11% della
dotazione dell’asse Asse 4 - “Accessibilità ai servizi di trasporto” 4 bandi pubblicati, 6 graduatorie approvate (con 4 scorrimenti) e 84 progetti finanziati; spesa al 35,41% della dotazione dell’asse Asse 5 - “Valorizzazione dei territori” 2 bandi pubblicati, 1 invito alla presentazione di progetti da sottoporre al Fsu, 6 graduatorie approvate e 169 progetti finanziati; spesa al 25,31% della dotazione dell’asse
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DOSSIER: ENERGIA
DOSSIER: ENERGIA Da sinistra: Annarita Santilli, energy manager Comune di Pesaro; l’assessore all’Ambiente Giancarlo Parasecoli; Antonio Lumicisi, dirigente ministero Ambiente; Mauro Moretti, dirigente Ambiente Comune di Pesaro
“Noi, un collettore dell’eco-sapere”
Rinnovabili ed efficienza energetica: Pesaro eccellenza nazionale Premio “P+CoM” (ex aequo con la città di Bologna); l’Amministrazione comunale ha ricevuto a Roma l’ambìto riconoscimento
P
esaro eccellenza nazionale per energie rinnovabili ed efficienza energetica. L’assessore comunale all’Energia Giancarlo Parasecoli ha ritirato a Roma un ambìto riconoscimento, che premia le politiche energetiche portate avanti dall'Amministrazione comunale in questi anni, sviluppate dall'Ufficio Energia: il premio “P+CoM - Premio di eccellenza per i Piani d’azione per l’energia sostenibile (Paes)”, ottenuto ex aequo con il Comune di Bologna. Pesaro dunque esce dalla dimensione locale e risulta vincitrice a livello nazionale, nella categoria “Comuni oltre 90.000 abitanti”, per il proprio percorso sui temi legati all’efficienza energetica e allo sviluppo delle energie rinnovabili. Il riconoscimento è promosso da Alleanza per il Clima Italia e Kyoto Club con il sostegno del Gestore dei servizi energetici (Gse) e strettamente rivolto agli enti locali che hanno elaborato e deliberato il proprio
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Paes nell’ambito dell’adesione al Patto dei sindaci (Covenant of Mayors). Passato sotto la lente d’ingrandimento di un apposito comitato scientifico, il Paes di Pesaro ha saputo delineare gli interventi attuati a livello locale per contribuire alla riduzione della emissione di CO2, i risultati ottenuti e soprattutto le ulteriori azioni energetiche necessarie per raggiungere l'obiettivo del 20-20-20 (ossia: aumento del 20% dell'energia da rinnovabili; riduzione del 20% di energia da combustibile fossile; 20% di abbattimento delle emissioni di CO2 entro il 2020), rese possibili anche grazie a progetti europei come il Sea-R, finanziati al Comune di Pesaro per mettere in campo sul territorio attività in tema di energie rinnovabili. “E’ stata un’occasione di scambio e di aggiornamento - commenta Parasecoli -, perché alla cerimonia era presente anche la Dena - Agenzia energetica tedesca di analisi delle strategie
finanziarie e delle condizioni quadro nazionali necessarie alla modernizzazione energetica del paese. Un’opportunità per comprendere, partendo dal basso, dalla dimensione locale, come qualsiasi città, pur di piccole dimensioni poiché il premio riconosce meriti anche a Comuni fino a 5.000 abitanti, possa contribuire a ridisegnare la fisionomia energetica dell’Italia, così come dell’Europa; e ancora come una città possa essere unita ad altre comunità locali dal comune obiettivo di rinnovarsi, per concorrere all'adozione di stili di vita all'insegna di un futuro energetico sempre più orientato alle emissioni zero”. Il premio va ad aggiungersi a un altro importante riconoscimento ottenuto dal Comune di Pesaro lo scorso 18 marzo, ovvero la presentazione del proprio Paes a Bruxelles, su invito della Covenant of Major di Bruxelles, nell’ambito di un evento europeo sull’energia.
Intervista con Robertino Perfetti, presidente dell’associazione “SpazioAmbiente” che dal 2002, con “Ecologicamente”, ha raccolto la sfida della sostenibilità: promuovere idee e soluzioni che rendano possibili stili di vita e di consumo diversi, agendo e acquistando in modo consapevole. “La nostra è un’iniziativa di comunicazione pubblica legata a un progetto di carattere culturale”: una cerniera tra il mondo dell’imprenditoria e dell’amministrazione pubblica per la creazione di nuove opportunità di sviluppo allacciate alle tematiche ambientali, della salute, della sicurezza e della gestione del territorio a cura della Redazione
“E
cologicamente” ha da poco archiviato la sua XIV edizione: qual è il tratto distintivo di questo festival nel panorama delle manifestazioni dedicate ai temi della sostenibilità? “Il suo tratto peculiare, l’idea di fondo che lo differenzia, è nel proporsi come iniziativa di comunicazione pubblica legata ad un progetto culturale. Non a caso i nostri eco-incontri hanno un carattere istituzionale: da qui traspare l’intelaiatura concettuale di un progetto che individua nell’integrazione tra istituzioni pubbliche, imprese e consumatori la condizione necessaria per una società più sostenibile. E’ nel sostrato di un tessuto che allaccia le maglie del pubblico e del privato il presupposto perché cresca la consapevolezza del cittadino ai fini di un cambiamento di mentalità che renda possibili stili di vita e di consumo diversi. Da questo punto di vista l’associazione ‘SpazioAmbiente’ si presenta come facilitatore, dando linfa e continuando a costruire il proprio progetto insieme con il territorio: molte sono le città marchigiane che ‘Ecologicamente’, nei suoi undici anni di vita, ha toccato, rendendo il nostro lavoro ogni volta nuovo. Partner organizzativo dell’edizione che si è appena conclusa è stato il Comune di San Benedetto, in collaborazione con Confindustria Servizi di Ascoli Piceno”.
Il suo accento è sull’importanza della comunicazione: di quali strumenti il festival si avvale? “Eco-incontri, talk show, dibattiti, spazi dedicati al confronto delle esperienze e delle idee, ma anche laboratori per ragazzi, concorsi a premi, e, soprattutto, un percorso espositivo con la partecipazione di aziende, enti e associazioni, presentando prodotti e servizi di realtà che progettano, lavorano e producono, appunto, nel rispetto dell’ambiente”. Lei è l’ideatore del concorso “C’era una foglia”: più di 450 bambini delle scuole primarie al Forum di San Benedetto nell’edizione che si è appena conclusa del festival. “Dall’anno scolastico 2003-2004 sono 6mila gli allievi di 137 scuole primarie marchigiane che questo progetto, promosso in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Università di Macerata, ha coinvolto. Agli insegnanti vengono proposti strumenti didattici da utilizzare in classe, incentivando tra i bambini un percorso di educazione ambientale a partire dal loro immaginario”. Quali sono stati gli approfondimenti tematici dell’edizione 2013 di “Ecologicamente”? “Smart non è solo hi-tech: è cultura nel-
la sua accezione più ampia, che investe le politiche per la governance delle nostre città, i temi dell’efficienza energetica, anche ai fini di una riqualificazione degli edifici esistenti, e della competitività internazionale. Su questi tre focus hanno trovato sviluppo i nostri eco-incontri. Riguardo all’internazionalizzazione, un inciso: la sfida non si gioca solo sulla riduzione del costo e sulla qualità del prodotto; per esportare c’è bisogno di creare reti di interessi ed anche di servizio e assistenza; significativo, a quest’ultimo proposito, il progetto ‘World Pass’ di Unioncamere”. In che modo la sostenibilità diventa occasione di nuovo sviluppo? “Lo diventa in chiave di innovazione e di competitività: oggi al ‘made in Italy’, marchio della qualità che abbiamo presentato al mondo, si richiede qualcosa in più, di essere leader anche nel cambiamento promuovendo un progetto di sostenibilità e, soprattutto, dimostrandosi capace di saperlo comunicare. Privilegiare i prodotti eco; sviluppare soluzioni per ridurre, ad esempio, i consumi di energia e di acqua: un valore aggiunto al nostro brand già forte, che potrebbe dimostrarsi chiave di volta in tempi di crisi, offrendo opportunità di rilancio all’economia e sostegno al territorio”.
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LE MARCHE CHE SPICCANO Grigory Sokolov
“Stagione di festa e di resistenza” La Società Amici della Musica “Guido Michelli” compie cento anni. A festeggiare lo storico traguardo il programma 2013-2014: grandi nomi del panorama internazionale e giovani talenti; nuove, singolari produzioni per guardare al futuro in omaggio ad un glorioso passato
Alexander Lonquich
di S. Coricelli
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n secolo di concerti e di presenza nella storia musicale di Ancona. Loro che hanno contribuito a portare la cultura nella città, e che battono lo storico traguardo dei cento anni con la freschezza della loro capacità di rinnovarsi, nel programma e nella proposta artistica. Era il 5 aprile del 1914 quando, per iniziativa dell’avvocato Guido Michelli, venne costituita la società che oggi ha il vanto di poter essere annoverata tra le istituzione più antiche (e la rosa è ristrettissima) di tutta Italia. Per celebrare la ricorrenza, gli Amici della Musica hanno chiamato alcuni degli artisti più amati di questi ultimi decenni, nomi di spicco del panorama internazionale come il violinista Salvatore Accardo, che, affiancato dalla pianista Laura Manzini, sarà protagonista, il 4 aprile 2014 al Teatro delle Muse di Ancona, della festa ufficiale di compleanno della Società Amici della Musica “Guido Michelli”. Ma di festa sarà l’intera stagione concertistica 20132014, come ha commentato durante la
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presentazione il direttore artistico Guido Barbieri: “Cento anni sono un patrimonio prezioso da non dissipare; un secolo vissuto con continuità, segno della persistenza e di un radicamento forte nel territorio”. Festa, dunque, ma anche “resistenza”, ha aggiunto Barbieri, “contro la mancanza di un progetto da parte del sistema cultura”. Sulle difficoltà di affrontare una costante “riduzione dei fondi” il presidente Guido Bucci, difficoltà che non hanno tuttavia scalfito il valore artistico di una stagione tutta proiettata in avanti, e che si distingue anche per l’originalità della proposta. Quattordici concerti, un programma composito che unisce tradizione e novità, frutto di un grande lavoro di tessitura e dell’impegno che fa di ogni appuntamento un unicum. Si comincia con uno dei maggiori interpreti del periodo rinascimentale e barocco, Marco Mencoboni, che il 24 ottobre, nella Chiesa di San Francesco saprà, da par suo, creare un cerchio magico sonoro dirigendo il concerto dal titolo “Icaro
Incauto”, produzione di Cantar Lontano & Canalgrande: si tratta di un’opera del XVI secolo, scritta a più mani, per la morte del poeta marchigiano Annibal Caro e mai rappresentata in forma compiuta in epoca moderna. Un maestro di “illusionismo musicale”, come ha ricordato Barbieri, e una raccolta di madrigali che sono nati in questo territorio: inaugurazione degna di una stagione capace anche di presenze “imprevedibili”, come quelle proposte negli appuntamenti, diversissimi tra loro, del 26 gennaio e del 28 febbraio 2014, entrambi al Teatro Sperimentale. Il primo, nato da un’idea di Guido Barbieri per celebrare il giorno della memoria, è una nuova produzione fuori abbonamento, in collaborazione con Rai Radio 3 e la Comunità ebraica di Ancona: per ensemble e voce recitante un’opera in prima esecuzione assoluta, commissionata al compositore Mauro Cardi e affidata all’esecuzione del Freon Ensemble; un attore di chiara fama leggerà un adattamento -
dello stesso Barbieri - del racconto “Badenheim 1939”, di Aharon Appelfeld. Di cifra opposta l’altro appuntamento, con l’Ensemble La Reverdie e l’imprevedibile Paolo Rossi che si cimenterà con il primo libro di satira politica del XIV secolo, “Le Roman de Fauvel”. La consolidata attenzione degli Amici della Musica verso i giovani continua con la significativa presenza di artisti emergenti di grande talento: gli allievi della prestigiosa Scuola di Fiesole si esibiranno in un ciclo di quattro concerti con diverse formazioni da camera (marzo 2014, Teatro Sperimentale), mentre i giovani pianisti del Keyboard Trust di Londra saranno impegnati nella prima parte dell’integrale dei lavori per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov; esibizione insieme con la Form – Orchestra Filarmonica Marchigiana, il concerto chiuderà la stagione il 9 maggio 2014 alle Muse. Sempre la Form sarà protagonista del Concerto di Natale, il 19 dicembre alle Muse, con il Gloria e il
Magnificat per soli, coro e orchestra, di Antonio Vivaldi. Rinnovato incontro con gli “artisti in residenza”: protagonista Alexander Lonquich in un doppio appuntamento come solista – interprete di Debussy - e in duo con la moglie Cristina Barbuti con il “Sacre du Printemps” di Stravinsky per due pianoforti (13 novembre, Sperimentale); poi come solista e direttore (Beethoven, Shostacovich, Mendelsshon, 16 novembre, Muse) con la Form. A completare il programma, il concerto di Grigory Sokolov, il 4 febbraio 2014 alle Muse. Sono previste iniziative collaterali alla stagione come film, collegati agli eventi in programma, e conferenze dirette a raccontare i cento anni in cui la Società Amici della Musica ha operato e vissuto, la storia della musica e della vita cittadina. La vendita degli abbonamenti per i nuovi abbonati inizierà il 10 luglio (prezzi degli abbonamenti invariati rispetto agli anni scorsi, lo stesso vale per i biglietti
ad esclusione del concerto di Salvatore Accardo). Si mantengono le agevolazioni per i ragazzi (da 3 a 6 euro dai 15 ai 19 anni, con un nuovo abbonamento a tutti i concerti a 30 euro); gli studenti dell’Università Politecnica delle Marche hanno diritto all’ingresso gratuito. La stagione concertistica Amici della Musica “Guido Michelli” 2013 – 2014 è realizzata grazie al contributo di: Comune di Ancona, Regione Marche, Ministero per i Beni e le Attività culturali, con il sostegno della Camera di Commercio di Ancona e la collaborazione della Fondazione Teatro delle Muse (main sponsor Banca Popolare di Ancona, sponsor: Studio Legale Giampiero Paoli e Associati; Roberto Valli Pianoforti).
Info: www.amicimusica.an.it
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Masako Matsushita (ph: James Williams)
Svetlana Zakharova (ph: M. Logvinov)
“We do not torture people”, (ph: Kfir Bolotin)
“Sudvirus” (ph: Alfredo Anceschi)
LUCI DELLA RIBALTA
Civitanova Danza, da 20 a 2.0 E’ lo slogan che accompagna la ventesima edizione della rassegna. L’importante traguardo della ricorrenza per guardare al futuro, verso la forma festival. Ricco il programma, curato da Gilberto Santini, direttore dell’Amat. Debutti, stelle del panorama mondiale, anche un campus estivo con i docenti di prestigiose scuole di ballo a cura della Redazione
L’
apertura, il 20 luglio, andrà ad ‘abitare’ tutti i teatri della città per il primo dei due “festival nel festival”, una vera e propria maratona – dalla mattina a notte fonda - che prenderà avvio alle ore 16.30 al Lido Cluana con “Civitanova Danza Focus” incontro realizzato in collaborazione con Adep/ Federdanza (Agis). Alle ore 19 il festival si porterà in Piazza XX Settembre con “Happydancehour!”, a cura delle scuole di danza della città, e dalle ore 20.30 proseguirà al Teatro Cecchetti con “De visu in situ motus”, nuova creazione di Masako Matsushita, al Teatro Rossini con l’attesa prima italiana di “Robot!”, nuova creazione della francese Blanca Li, per
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concludersi al Teatro Annibal Caro con il debutto in prima assoluta di “Pinocchio” di Virgilio Sieni, neo direttore della Biennale di Venezia Danza, e che vede in scena uno straordinario performer non vedente. L’ormai consueto appuntamento con “Danza all’Opera”, un progetto di Civitanova Danza & Macerata Opera Festival, vedrà protagonista il 25 luglio all’Arena Sferisterio di Macerata la compagnia Aterballetto con “Romeo and Juliet” di Mauro Bigonzetti. Nello spettacolo diciotto danzatori, con i corpi ricoperti da involucri ipertecnologici, i caschi da motociclisti ai piedi, ginocchiere, para gomiti, s’alternano in passi a due, terzetti,
quartetti e pezzi d’insieme. Sabato 3 agosto un nuovo festival nel festival che seguirà la struttura dell’evento inaugurale con il primo appuntamento alle ore 16.30 al Lido Cluana con “Civitanova Danza Focus”, in collaborazione con “Danza & Danza magazine” (media partner del festival). Dopo l’avvio alle ore 19 con “Happydancehour!”, a cura delle scuole di danza della città in piazza XX Settembre, al Teatro Cecchetti sarà la volta di due straordinarie compagnie israeliane, quella guidata dal coreografo Roy Assaf con “The Hill”, e quella di Noa Shadur con “We do not torture people”, lavori presentati al pubblico del festival in prima italiana. Alle ore 21.30 il Tea-
tro Rossini ospiterà la prima assoluta di “Sudvirus”, rielaborazione, riorganizzazione concettuale e ampliamento di una coreografia per soli danzatori commissionata al coreografo Roberto Zappalà dal Goteborg Ballet nel 2011. A chiudere la seconda maratona sarà il marchigiano-olandese Giulio D’Anna, originario di San Benedetto del Tronto e arrivato ad essere uno dei più richiesti artisti internazionali, che debutterà al Teatro Annibal Caro con un lavoro per otto danzatori dal titolo “OOOOOOOO”. Svetlana Zakharova sarà la protagonista il 15 agosto al Teatro Rossini di “La notte della stella”. La sua eleganza è mozzafiato, la forza scenica nei balletti classici
come nelle performance contemporanee è sublime: Svetlana incanta in teatri di tutto il mondo, a partire dal Bolshoi di Mosca dove è prima ballerina e dal Teatro alla Scala dove è étoile assieme a Roberto Bolle. Sarà lei, dopo la travolgente esibizione allo Sferisterio nel 2011, anche in quell’occasione nell’ambito di Civitanova Danza, a concludere questa ventesima edizione della rassegna con un gala che la vedrà protagonista. Accanto agli spettacoli, il festival ospiterà dal 5 al 10 agosto il campus estivo “Civitanova Danza per Domani” a cura di Paola Vismara con i docenti della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e dell’Opéra de Paris: un programma intensivo di le-
zioni di danza classica e contemporanea con insegnanti internazionali del calibro di Frédéric Olivieri, Florence Clerc, Paola Vismara, Amelia Colombini e Fabrizio Monteverde. La rassegna è promossa da Comune di Civitanova Marche, Teatri di Civitanova, Amat, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio della provincia di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Marche e Provincia di Macerata; info: www.civitanovadanza.it, www.amatmarche.net
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CULTURA
Pesaro: riaprono i musei civici di palazzo mosca a cura della Redazione
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al 14 luglio la città di Pesaro ha un rinnovato polo museale. In seguito ad un lungo restyling i Musei Civici di Palazzo Mosca si presentano infatti in una veste profondamente rinnovata. Le novità più importanti riguardano l’allestimento che ha tenuto conto di criteri sia cronologici che ‘emozionali' con l’obiettivo di dare costante rilievo alle eccellenze e alla grande varietà di tipologie artistiche che connota fortemente i musei pesaresi. Una parte della collezione, composta dalle opere di maggior rilievo, è esposta in modo permanente, mentre ampio spazio sarà dato a mostre e iniziative di studio che consentiranno l’esposizione a rotazione annuale di ciò che finora è stato conservato nei depositi. I nuovi Musei Civici di Pesaro infatti, oltre a svolgere la loro primaria funzione di presidio di conservazione ed esposizione dei beni, saranno i promotori
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di iniziative correlate sia al patrimonio museale locale che a quello proveniente da altri contesti territoriali, ospitando mostre di arte contemporanea e dando spazio alle nuove tecniche ed espressioni artistiche. Già dalla giornata inaugurale i nuovi Musei ospitano la mostra di arte contemporanea Oltre il territorio, dedicata agli artisti Franco Bucci, Massimo Dolcini e Gianni Sassi. Curata da Roberto Pieracini, la mostra approfondisce in modo diretto e coinvolgente gli universi paralleli e complementari delle arti, della comunicazione, del design della grafica attraverso l’esposizione di ceramiche, manifesti, sculture, dipinti, progetti, installazioni, documenti, testimonianze, audiovisivi. Ulteriormente potenziati saranno i servizi aggiuntivi con spazi dedicati alla caffetteria, al bookshop, al corner wi- fi, spazi che renderanno i musei una realtà dinamica e accogliente adatta alla
fruizione di tutti i pubblici (compresi i più giovani). I nuovi Musei intendono infatti fornire all’intera comunità continui stimoli e molteplici occasioni di frequentazione. La rivoluzionaria operazione di rinnovamento, fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Pesaro, è frutto della sinergia tra soggetti pubblici e privati che hanno messo a disposizione competenza e professionalità nel raggiungimento di un obiettivo comune: restituire il patrimonio pubblico all’intera cittadinanza. IL PERCORSO ESPOSITIVO Il percorso museale inizia con la Sala Bellini che ospita, oltre al capolavoro del pittore veneto, il nucleo delle opere del XIV e del XV restituendo la complessità della cultura figurativa presente a Pesaro nel periodo dei Malatesta (1245-1445) e degli Sforza (1445-1512). Le piccole tavole attribuite a Paolo Vene-
ziano, il polittico di Jacobello del Fiore, i dipinti di Marco Zoppo e quelli di Giovanni Bellini documentano la fortuna ininterrotta dell’arte veneta nel territorio pesarese, spia di un più ampio sistema di scambi economici e culturali in area adriatica. Una sezione del museo è interamente dedicata poi alle arti decorative quali la ceramica, la scultura, l’oreficeria e l’ebanisteria: una sorta di suggestiva “Sala delle meraviglie” che rende finalmente merito alla grande varietà tipologica della raccolta museale. Il nuovo allestimento prosegue poi con le opere eseguite tra Cinque e Settecento di derivazione sia sacra che profana: saranno esposte, tra le altre, la Natività di Raffaellino del Colle, La caduta dei Giganti di Guido Reni e il Ritratto di Maddalena Osuna Giron, la donna amata da Francesco Maria II della Rovere, attribuito al Barocci. Appartengono al periodo della Controriforma il San Giuseppe e la
Maddalena penitente di Simone Cantarini. Il XVIII secolo è rappresentato, tra gli altri, dal Lazzarini e dal Sassoferrato, mentre per la pittura di genere sono esposte opere come Il Mercato del pittore Aurelio Milani dove, con la lucidità di una fotografia, sono impressi attimi di vita quotidiana nella Roma del Settecento. Due composizioni a carattere paesaggistico del pittore fanese Sebastiano Ceccarini, il Paesaggio con armenti e pastorella e il Paesaggio con pastore e armenti, accompagnano il visitatore in un’ ideale atmosfera bucolica. L’ultima sala della collezione permanete ospita una selezione di nature morte. Esuberanti composizioni di fiori e frutta, invitanti presentazioni di piatti da portata, di cristalli e bicchieri, aspetti del quotidiano delle cucine e trompe- l’oeil forniscono al pubblico sfaccettature interessanti di una stessa produzione.
I Musei Civici ti invitano alla giornata inaugurale prevista per domenica 14 luglio. Per chi si prenoterà acquistando la Card Pesaro Cult presso la biglietteria dei Musei, avrà diritto a visitare, in anteprima ed in esclusiva, i nuovi Musei Civici. Per l’occasione sono previste, per tutta la giornata, visite guidate gratuite alla scoperta del nuovo polo culturale cittadino
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CULTURA
Giordano e Graziano Tittarelli a Sanremo
Graziano Tittarelli con George Leonard
Nancy Bernacchia, terza classificata, lo scorso anno, a Miss Universo Italia
Astralmusic, artisti sotto i riflettori A Castelplanio una realtà composita che offre chiavi molteplici per l’ingresso nel mondo dello spettacolo. A partire dalla formazione professionale. Un trampolino di lancio per giovani talenti, fucina di nuove celebrità. Attraverso discipline diverse: danza, canto, immagine. Per la musica un percorso completo: dall’insegnamento all’esibizione live, alla pubblicazione di cd Il concorso di bellezza “Un volto per fotomodella”
a cura della Redazione
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n centro studi per la formazione dell’artista e il suo ingresso nel mondo dello spettacolo. Musica, danza, canto, cabaret, immagine. Discipline diverse in un percorso completo che dall’insegnamento porta all’esibizione: fulcro nella preparazione, con corsi ad hoc, il palcoscenico guadagnato sul ponte della necessaria promozione, perché Astralmusic dell’artista si occupa sotto ogni aspetto, anche quello fiscale. A Castelplanio (An), dal 1998, una realtàgalassia che vede le sue molteplici funzioni legate insieme dalla reciproca forza di gravità. Il marchio è di proprietà della G.I.F.T, titolari i fratelli Graziano e Giordano Tittarelli: booking, management e comparto amministrativo appannaggio del primo; dell’artistico si occupa il se-
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condo. Un tandem che dalla formazione professionale all’inserimento nel mondo del lavoro accompagna i tanti, in Italia, che ad esso si rivolgono e che in centri concentrici vedono il dispiegarsi di un impegno capace della completa tutela dell’artista. “Abbiamo oltre 3mila clienti nel panorama nazionale: artisti, ma anche agenzie di spettacolo, locali, discoteche”, spiega Graziano Tittarelli. Diversi i segmenti d’attività, da Astralconsulting, per il disbrigo delle pratiche burocratiche e fiscali, ad Astralfashion, che, oltre a sfilate di moda, organizza in esclusiva per le Marche il prestigioso concorso “Un volto per fotomodella”. “Le più belle quattro ragazze della nostra regione parteciperanno alla finale di Amalfi, in settembre. Lo scorso anno – ricorda
Graziano - è stata una nostra giovane ad aggiudicarsi la fascia nazionale Winter Tour”. E poi c’è AM –Elite, ultima nata, due anni fa, in casa Astralmusic: “La sede è a Milano, dove gestiamo molti personaggi televisivi, anche famosi. Qualche esempio? In esclusiva nazionale George Leonard, che ha partecipato al Grande Fratello 2010; in esclusiva regionale Francesca Fioretti, gieffina del 2009”. Grande successo per Leonard e Astralmusic firma, per la notte di capodanno 2013 su Canale 5, del Macadama show, spettacolo che ha conquistato per effervescenza la Mediaset, con Barbara D’Urso e tanti altri ospiti. E sono molti i party e le feste che, col marchio di proprietà della G.I.F.T., si sono imposti all’attenzione dei media,
assurti agli onori della cronaca mondana. “Organizziamo festival ed eventi per Comuni, Pro Loco, centri di aggregazione, ristoranti ed hotel, assumendo anche la direzione artistica di cartelloni estivi”, continua Tittarelli. Struttura dinamica, Astralmusic, così come la sua nuova creatura AM-Elite, anche fucina per nuove leve, di cui viene sviluppato il talento per consentirne l’ingresso nel mondo dello spettacolo e della moda. “Nancy Bernacchia, la giovane di Moie eletta miss Ciclismo 2011, lo scorso anno si è classificata terza a Miss Universo Italia”. Un trampolino di lancio per giovani, attraverso un’attenta opera di booking e management, dopo un’adeguata formazione: dizione, portamento e quant’altro, a seconda del tipo di riflet-
Graziano Tittarelli con Francesca Fioretti
tori. AM-Elite si avvale della collaborazione delle diverse sezioni del gruppo Astralmusic, studio di consulenza artistica, studio dell’immagine, produzione e promozione. Per la musica viene offerto un percorso completo: dall’insegnamento all’esibizione live, alla pubblicazione di cd. “Presso il nostro Centro abbiamo una scuola, articolata in tanti corsi quanti sono gli strumenti musicali”: corsi anche di gruppo, spiega Graziano, senza trascurare il canto. Una palestra per la formazione di nuove band; “Punta di diamante Magic World, formazione corale di dieci ragazze che, con il loro genere pop, stanno facendo concerti in tutta Italia”. Tra i satelliti della galassia Astralmusic è l’etichetta discografica Jois Edizioni, che promuove i propri prodotti attraver-
so il canale digitale di Believe Digital, leader europeo nella distribuzione digitale per artisti ed etichette. “La vendita è nei migliori store digitali del mondo come iTunes, eMusic, Mondadori, Amazon, Napster, Nokia Music, Vodafone 3, Deezer. Questo – conclude Graziano -, oltre alla presentazione del prodotto alle selezioni per il Festival di Sanremo, dove già da cinque anni siamo presenti, con uno stand allestito al Palafiori”. Attraverso Astralmusic è possibile richiedere la promozione anche da parte di artisti non direttamente prodotti dalla Jois. Di spicco la collaborazione con Roberta Faccani, ex voce dei Matia Bazar, per la produzione del suo primo album.
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CULTURA
“Si dovrebbe andare a Urbino di settembre, fra il 10 e il 20 del mese. In quel periodo con molta probabilità vi capiterà di trovarvi, oltre che la città più vuota e quindi più scoperta e penetrabile, delle giornate di singolare splendore, aperte tra la marina e l’Appennino in infiniti ordini di colline e di correnti, in un firmamento profondo e azzurro come mai in nessun altro luogo” Paolo Volponi, “Cantonate di Urbino”
Volponi e Urbino, destino d’autore Il grande scrittore e poeta nel rapporto con la sua città. Un binomio inscindibile indagato da “nostro lunedì”, numero 2 della nuova serie: i punti cardinali di una condivisione e di un contrasto che tessono la trama di un amore esclusivo di S. Coricelli
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Paolo Volponi e Urbino è dedicato il numero 2 nuova serie di “nostro lunedì”, periodico di scritture, immagini e voci, ideato e diretto artisticamente dal poeta Francesco Scarabicchi, con la progettazione grafica e il coordinamento di Francesca Di Giorgio di Lirici Greci Comunicazione. Il rapporto tra lo scrittore Volponi, uno fra i maggiori del Novecento, e il luogo dov’è venuto al mondo già nel titolo di copertina, dove la congiunzione corsiva, come chiarisce Scarabicchi nel suo editoriale, si qualifica come “ponte di collegamento esistenziale, civile, sociale, storico e artistico che coniuga le forme, i contenuti e gli stili, tra parola e sguardo, tra scrittura e pittura, per restare ad un ‘amore appassionato ed esclusivo’ (Antonio Paolucci) di Volponi che troverà il suo culmine nella doppia donazione, tra il 1991 e il 2003, 124
di diciannove dipinti alla Galleria nazionale delle Marche che ha sede in Palazzo Ducale”. Binomio davvero inscindibile quello di Volponi e la sua origine: “Per indagare e capire i relami e la trama dei legami”, l’ultimo numero di “nostro lunedì” si è avvalso di contributi che mettessero in luce, citando Scarabicchi, proprio “la rete tessuta intorno, dentro e fuori le mura ducali, tra la piazza e i confini d’Appennino, le Marche e oltre”. In questo modo “prosa e verso segnano latitudine e longitudine di un destino d’autore che ha alternato, nei confronti della propria ‘patria’ o ‘matria’, condivisione e contrasto, contraddizione e distanza, complicità e ribellione, prossimità e distacco, come ogni amore al quale si è concesso tutto perché tutto ha dato e ha tolto”. In un contesto di “plurali apporti di intelligenza e singolarità”, il periodico si
è allontanato dai ‘luoghi comuni’ testuali e di immagine (di pregio l’abito grafico cucito da Francesca Di Giorgio sul corpo delle parole) per consentire “ulteriori esperienze con libri di enorme ampiezza, da ‘L’antica moneta’ del ’55 a ‘La strada per Roma’ del ’91”. In due passaggi cruciali trova snodo il viaggio: l’intervista a Emanuele Zinato, curatore dell’opera integrale di Volponi per Einaudi, e l’altra, allo stesso Volponi, ad opera di Scarabicchi, registrata, in due tempi, nel 1974 e nel 1976, nella casa urbinate di Via degli Orti. In occasione dell’uscita del nuovo numero della rivista, la presentazioneevento che ha avuto luogo al Ridotto del Teatro Sanzio: voce dei testi di Simona Lisi, Christian Riganelli alla fisarmonica.
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CULTURA
La Quando la giusta scelta apre la linea del destino Presentato in anteprima nazionale ad Ancona l’ultimo libro del giornalista e scrittore Giancarlo Trapanese di S. Coricelli
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uella convocazione della Microsoft la pregustava come l’occasione della vita. Colloquio a New York, appuntamento l’11 settembre 2001. Il giorno in cui crollavano le Torri Gemelle. Sauro Rocchi è tartassato dalla malasorte, ormai avvezzo a rovesci e sfortune nel carosello delle sue reiterate disavventure: tutti episodi, peraltro, realmente accaduti a qualcuno, assicura Giancarlo Trapanese. Rocchi è il protagonista del suo ultimo romanzo: un cassiere di banca il cui straordinario estro informatico non ha trovato riconoscimento in una vita segnata da una serie ininterrotta di sconfitte. Due divorzi alle spalle, un figlio che lo considera unicamente un portafogli cui attingere all’occorrenza, un talento da hacker frustrato da sempre. Chi se lo sarebbe aspettato dal mite cassiere Rocchi il colpo del secolo, la clamorosa truffa informatica per la fuga nella disneyland del fisco e della
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ricchezza? Di “La giusta scelta” (Italic Pequod), il nuovo libro dello scrittore e giornalista Trapanese, colpisce l’amara attualità dei temi che intorno al destino di Rocchi si stringono come la tela di un ragno. L’ingiustizia di una società poco incline al riconoscimento del merito, la raccomandazione come ‘sistema’, la lotta quotidiana per affermare il proprio ruolo nel mondo, per conquistare il rispetto. Soprattutto quando spezzare la linea chiusa del proprio orizzonte appare impresa titanica, e il desiderio di riscatto può finire col combaciare con il sogno che le Cayman incarnano. Ma cambiare il proprio scenario di vita si può, perché non sempre, come a Rocchi spiega la sua psicologa, è il fato il responsabile dei rovesci: dietro c’è spesso l’incapacità o l’impossibilità di compiere la giusta scelta. Destino aperto, insomma: la speranza si incunea tra ciò che forse non è stato mai neanche deciso e ciò che ancora non
Convenienza tutti i
giorni
si è realizzato. E il sorriso affiora sulle labbra del lettore di questo libro divertente che usa le armi dell’ironia e dell’umorismo per esorcizzare la grande depressione dei nostri tempi. Figlio del suo tempo è il protagonista del romanzo di Trapanese, forse il suo primo romanzo in assoluto: matrimoni falliti, la difficoltà di essere padre, il disagio di una personalità bloccata, l’impotenza di chi non riesce ad esprimersi, persino i rapporti con le banche tramite le avventure e le scelte dello sfortunato cassiere. Un libro, a detta dello stesso autore, dedicato a tutti quelli che stanno dalla parte di Rocchi: non per il raggiro, l’inganno (“questo è un effetto collaterale”), ma per quel saper riappropriarsi della capacità di capire che la fortuna può venirci in soccorso, sì, ma che il destino ce lo facciamo da noi.
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TENDENZE
usso ambasciatore di bellezza Alta qualità, forte innovazione e grande spirito imprenditoriale: questa è l'impronta che Cristian Baldella e Federico Gambini hanno impresso alla Luxury Group Italia, società che si occuppa di beauty e stile, fondata con l'obbiettivo di esportare all'estero il 'modello Marche'
“Specializzare i giovani e costruire un connubio con gli esperti del settore rappresenta una base solida sulla quale costruire concrete possibilità di business”
di M. Palumbo
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uxury Group Italia. Un nome che suona come una forte dichiarazione di intenti. Cristian Baldella: “Sì, il nostro nome esprime appieno la nostra filosofia. Il lusso nasce e dimora in Italia più che in altri paesi e le Marche, con la loro innata bellezza, ne sono una splendida rappresentazione. Il lusso, nella sua più alta accezione, è il connubio di eccellenze, cultura, elementi naturali, innovazione e prodotti di pregio: tutte caratteristiche in cui la Luxury Group si riconosce in pieno”. Se doveste descrivere la LGI in poche parole? Federico Gambini: “Giovane e fortemente proiettata all'export. Una società dove tradizione e innovazione si uniscono in un matrimonio perfetto”. Per l'Italia – e le Marche nello specifico – puntare all'estero sembra essere una strategia vincente. Su quali mercati operate? FG: “Per una 128 128
società come la nostra, puntare ai mercati esteri è tutto. Come distributori esclusivi della linea cosmetica Inphinity, abbiamo già ricevuto importanti conferme dal mercato russo. La nostra ultima trasferta è stata nei più significativi saloni di Mosca, San Pietroburgo, Orenburg e Izevsk. Siamo presenti inoltre sulla piazza brasiliana e siamo pronti a debuttare anche nel mondo arabo. CB: “Non ci limitiamo tuttavia a commercializzare solo il nostro prodotto. Ci siamo prefissati di sdoganare all'estero anche il modo rivoluzionario di intendere lo stile, facendo tesoro di quello che in quarant'anni Hair Baldella ha costruito nei saloni di Camerano e Ancona (più recente la presenza nel capoluogo)”. Ovvero? CB: “Il cliente al centro di tutto. La qualità del nostro servizio e dei nostri prodotti è a completa disposizione dei nostri ospiti; chiunque entri nei nostri saloni può sentire e giovare della nostra continua ricerca, che passa necessariamente da una formazione in costante evoluzione e dalla conseguente innovazione. Il nostro progetto prevede l'organizzazione di eventi che hanno come fine quello di individuare
giovani talenti e portarli a vivere esperienze reali nel nostro territorio. Non solo formazione, ma anche informazione, atta a creare professionisti 'del salone' che possano diffondere e mettere in pratica il nostro concetto di esperienza unica, caratterizzata da una pluralità di suggestioni, diversa dall'offerta tradizionale”. Cosa intendete per pluralità di suggestioni? CB: “I nostri concept store firmati Baldella, sono ambienti con una forte connotazione minimal, sono luoghi dove ogni attenzione è rivolta al cliente in cui è palpabile l'eccellenza del servizio, senza rinunciare al relax. Anche la scelta dei nostri prodotti è studiata nei minimi particolari e devono soddisfare a pieno le esigenze dei nostri clienti. Tra le nostre proposte, ad esempio, c'è un detergente che ha un utilizzo specifico e che rimanda a un modo nuovo di fare i capelli, con massaggio prolungato della cute; ne valutiamo la scelta dopo una consulenza in cui si individuano le necessità personali per ogni cliente”.
organizzati? FG: “A gestire le relazioni pubbliche con il Paese è Lolita Tsiro, collaboratrice di Luxury Group Italia impegnata nel contesto della prestigiosa Nevskie Berega Internazional Beauty Expo di San Pietroburgo, fiera che ha l'intento di incentivare e promuovere il talento nel campo dell’hair stylist. Si tratta della manifestazione espositiva più importante di tutta la Russia nel settore, Abbiamo iniziato partecipando come stilisti italiani della moda, presentando le collezioni d e i
Torniamo a parlare del vostro progetto in Russia. Come siete
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XIII TREDICESIMA EDIZIONE
dal 4 ottobre al 3 novembre 2013
Tema del XIII Festival Pergolesi Spontini sarà il rapporto fra musica e potere politico, in un percorso trasversale e multidisciplinare che, partendo dalla celebrazione della grandeur imperiale ai tempi in cui Gaspare Spontini era Generalmusikdirektor del Re di Prussia, Federico Guglielmo III, arriva a Wagner e Verdi, in omaggio al bicentenario della loro nascita, mettendone in luce affinità, suggestioni e contrapposizioni.
27 e 29 settembre 2013 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi
Duetti per basso e baritono musica di Giuseppe Verdi baritono Julian Kim - basso Luca Tittoto direttore Giacomo Sagripanti
In cosa consiste? CB: “Fashion City è una tre giorni durante la quale i partecipanti si sfidano nella creazione di un total look, un pronto moda, che anticipa le tendenze. In questa sede non parliamo di 'haute couture', confinata a rimanere sulle passerelle o in ambiente d'elite, ma di quello che riteniamo essere 'vera tendenza', che può essere facilmente vista in strada. L'ultima edizione ha contato ben ventimila iscritti e ai vincitori abbiamo già offerto la possibilità di raggiungere il nostro Paese nei giorni della Fashion Week milanese; per l’occasione siamo stati invitati a Palazzo Morando, un tempio del costume e dell’immagine, dalla redazione di Vogue Italia promotrice di un
Ma l’Italia che eccelle non è solo quella delle capitali del lusso riflesse nelle copertine patinate. FG: “Esatto. La scelta di portare i ragazzi nelle Marche, dopo Milano, è stata per fare vedere la realtà della nostra terra, a cui siamo molti legati. Un volta qui sono stati letteralmente colti da stupefazione: per la bellezza del nostro territorio, per la qualità del cibo, per il nostro patrimonio di arte e cultura e per quel saper fare che si esprime con risultati di gran pregio nel made in Marche. Per questo abbiamo portato i vincitori a visitare lo stabilimento Dondup di Fossombrone e la sartoria Luca Paolorossi di Filottrano; due veri esempi di eccellenza, per quello che riguarda l'abbigliamento. Esportare
19 e 20 ottobre 2013 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi
LA BOHÈME
12 ottobre 2013 Jesi, Teatro V. Moriconi
22 e 24 novembre 2013 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi
Convegno
L’IMMAGINARIO DELLA VESTALE NEL CINEMA MUTO ITALIANO DEGLI ANNI ’10 Interventi da definire
LO SCHIAVO DI CARTAGINE (1910
FALSTAFF
di Giuseppe Verdi direttore Giampaolo Maria Bisanti regia Marco Spada in coproduzione con Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari e Teatro dell’Aquila di Fermo NUOVO ALLESTIMENTO
Cortometraggio Luigi Maggi - musica di Osvaldo Brunetti direttore Roberto Polastri PRIMA ESECUZIONE IN EPOCA MODERNA
CABIRIA
Visione storica del terzo secolo a.C. (1914) regia Giovanni Pastrone - soggetto G. Flaubert, E. Salgari, G. D’Annunzio didascalie Gabriele D’Annunzio - musica di Manlio Mazza direttore Roberto Polastri PRIMA ESECUZIONE IN EPOCA MODERNA
La Direzione della Fondazione Pergolesi Spontini si riserva il diritto di apportare variazioni di date, titoli e cast per motivi tecnici o di forza maggiore. Con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali / Soci Fondatori Regione Marche, Comune di Jesi, Comune di Maiolati Spontini / Partecipanti Aderenti Comune di Camerata Picena, Comune di Monsano, Comune di Montecarotto, Comune di Monte San Vito, Comune di San Marcello / Partecipante Sostenitore Camera di Commercio di Ancona Fondatori Sostenitori Art Venture: Gruppo Pieralisi, Leo Burnett, Moncaro, New Holland Gruppo Fiat, Starcom Italia / In collaborazione con Provincia di Ancona, Delegazione Pontificia della Santa Casa di Loreto / Sponsor principale Banca Marche
25 ottobre 2013 Jesi, Teatro Pergolesi
GOTT SEGNE DEN KÖNIG! Dio benedica il Re
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Cantata per soli, coro e orchestra musica di Gaspare Spontini revisione critica a cura di Alessandro Lattanzi Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini direttore Corrado Rovaris PRIMA ESECUZIONE IN EPOCA MODERNA Il programma completo del Festival sarà presentato prossimamente
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di Francesco Cilea direttore Francesco Cilluffo regia Rosetta Cucchi in coproduzione con Wexford Festival Opera NUOVO ALLESTIMENTO
musiche di A. Crescentini-R. Wagner, G. Menozzi-R. Wagner, E. Gelli-R. Wagner, F. Coletti-R. Wagner, F. Busoni-R. Wagner pianoforte Orazio Sciortino
WAGNER-FORTUNY
Qual è il vostro vero punto di forza? FG: “La nostra forza è espressa nella mission: nostro preciso intento è quello di creare momenti di scambio tra imprenditori italiani nel campo della moda e giovani stilisti russi per offrire ai talenti emergenti tecnica e stile, grazie alla collaborazione al fianco di bravi professionisti. Specializzare i giovani e costruire un connubio con gli esperti del settore rappresenta una base solida sulla quale creare concrete possibilità di business”.
L’ARLESIANA
di Giacomo Puccini con i vincitori del XLIII Concorso Internazionale per cantanti “Toti Dal Monte” direttore Francesco Lanzillotta regia Ivan Stefanutti in coproduzione con Teatri e Umanesimo Latino SpA di Treviso, Teatro Comunale di Ferrara e Teatro dell’Aquila di Fermo
5 ottobre 2013 Montecarotto, Teatro Comunale
il marchio Luxury Group Italia significa innanzitutto questo: portare oltreconfine stili e concept e far rivivere la tradizione attraverso l'innovazione”.
nel decennale della scomparsa
STAGIONE DEDICATA LIRICA DI TRADIZIONE A FRANCO CORELLI
VIVA V.E.R.D.I.
concorso gemello di quello russo. I ragazzi che abbiano premiato hanno avuto l’opportunità di partecipare ai backstage delle sfilate più importanti della moda italiana”.
TEATRO G.B. PERGOLESI
PERGOLESI SPONTINI LO SCETTRO FESTIVAL E LA BACCHETTA
4 ottobre 2013 Jesi, Teatro Pergolesi
nostri lavori, oltre ad allestire uno stand con i prodotti che commercializziamo. Da quattro anni facciamo parte della giuria internazionale di Fashion City, concorso di moda di cui siamo diventati patrocinatori”.
JESI
dal 27 settembre al 24 novembre 2013
ediga.it
TENDENZE
Info e programmi completi
www.fondazionepergolesispontini.com
ftxi La Fondazione Pergolesi Spontini è certificata UNI EN ISO 9001:2008 La Fondazione è aderente all’Associazione degli Industriali della provincia di Ancona
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A CASA DI
“Vive, in silenzio, nel cuore dei tesori marchigiani, Villa Centofinestre, vasta residenz a aristocratica di campagna, risorta recentemente ad an tico splendore”
BE B EN N VEN U T I
A VILLA
CENTOFINESTRE 132
STORIA Villa Centofinestre nacque agli inizi del Settecento come residenza di campagna dei marchesi Accorretti. Da questi pervenne per via dotale ai conti Carradori, i quali, alla fine del secolo, ne intrapresero l’ampliamento, affidandone il restauro all’architetto Pietro Ghinelli, noto esponente della corrente vanvitelliana nelle Marche. L’essenzialità del neoclassicismo della villa richiama la semplicità e linearità dello stile attico. Le grottesche dei soffitti racchiudono scorci di paesaggi marchigiani e vedute della proprietà Carradori. Le decorazioni delle pareti richiamano motivi neoclassici di scene pompeiane, sull’eco dei recenti scavi di Pompei. Caratteristica dell’impianto scenico della villa, presente nelle decorazioni, nel teatro di verzura e nell’intero parco, è il tema del gioco, che giustifica il nome originario di Casino di Delizie. Il grandioso parco, tutto ideato per il piacere degli ospiti, si articola nel teatro di verzura di cipressi, nelle terrazze dei giardini all’italiana, nelle piscine, nei percorsi ludici tra casa della scimmia e giochi meccanici, selva di caccia con torri di appostamento alla selvaggina di passo, sale da tè, porticati, sale da gioco, serre e boschetti adorni di chioschi, panchine e busti di pietra, il tutto nel più puro stile arcadico. Dopo più di cinquant’anni di abbandono, la Marchesa Antonella Rangoni Machiavelli ha di recente restaurato il complesso di Villa Centofinestre per riportarlo al suo antico splendore.
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A CASA DI
OGGI Villa Centofinestre conta cinque case: casa Carradori, casa Accorretti, casa Ghinelli, casa Ottrano, casa Telesforo. Gli appartamenti sono tutti situati nella tenuta e restaurati rispettando la loro originaria struttura. Gli ambienti sono stati curati nei minimi
dettagli e dotati di tutti i comfort moderni senza però tradire lo stile locale tradizionale. Le case sono state arredate con mobili e quadri di famiglia e antichi tappeti Kilim che aggiungono atmosfera all’ambiente. Le camere da letto, i bagni e le cucine sono perfettamente attrezzati. Il tutto è stato realizzato per soddisfare al meglio il gusto e le esigenze di ogni ospite e consentirgli di immergersi in un’atmosfera d’altri tempi. Villa Centofinestre si presenta come location da sogno per matrimoni ed eventi di vario tipo, grazie alla sua chiesa interna, all’ampio parcheggio e alle sue meravigliose sale affrescate, con decorazioni che rievocano scene pompeiane grottesche e con paesaggi marchigiani sui soffitti. L'ampio parco che circonda la dimora comprende un teatro di verzura di cipressi, il giardino all'italiana, percorsi ludici, una selva di caccia con torri di appostamento, serre e boschetti adorni di motivi arcadici. La piscina è aperta da maggio a settembre.
Per info: Villa Centofinestre Via Centofinestre 4 – 60024 Filottrano (Ancona) Tel. 335 8106514 - Fax 06 233242918 www.villacentofinestre.com info@villacentofinestre.com
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VIAGGI
A cura di Maraviglia viaggi www.maravigliaviaggi.it
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Folegandros: un’enclave esclusiva nell’Egeo Grecia
Gran Tour del Sudamerica Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Brasile
Folegandros è la vera Grecia. Solo tre insediamenti: il porto Karavostasi, il centro Chora e un paesino, Ano Merià, con un’unica strada che li collega tutti. Il luogo è paradisiaco: dal paesaggio, con migliaia di chilometri di muretti a secco, bouganville ed ibischi, alla pace che si respira nelle tre piazzette della Chora, chiusa al traffico, fino alla grazia dei suoi abitanti e al profumo di pane fresco, il migliore delle Cicladi, che aleggia ovunque. L’isola conta 40 km di costa e molte sono le spiagge raggiungibili solo a piedi; ideale per chi vuole trascorrere una vacanza ecologica e diversa alla scoperta di tradizioni millenarie, locali tipici e Grecia autentica. Partenze in luglio e agosto, ogni venerdì da MXP Le quote comprendono: volo di linea su Santorini, transfer per/ da hotel a Folgandros, 7 notti c/o Hotel Polikandia a Chora, con trattamento di camera e colazione. Quote a partire da € 935 a persona, tasse e assicurazioni incluse Proposto da Eden Viaggi
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Un sogno che si realizza: partire alla scoperta dell’America Latina attraverso cinque differenti nazioni in una’alternanza di megalopoli e piccole città, gioielli naturalistici e vestigia di civiltà scomparse. Un viaggio che ha il colore dell’argento di Cuzco e dell’azzurro del Titicaca; che evoca il suono incessante di Rio de Janeiro e allo stesso tempo il silenzio assordante e pieno di storia di Macchu Picchu. Un viaggio al ritorno dal quale, con molta probabilità, nulla sarà come prima. Partenze: 7/09 o 9/10/2013 Tappe del tour: Lima (Perù), Cuzco, Macchu Picchu, Lago Titicaca (Bolivia), La Paz, Santiago del Cile (Cile), Buenos Aires (Argentina), Rio de Janeiro (Brasile) La quota include: Voli di linea A/R da Milano, 5 voli interni, transfer con pullman climatizzati, ricco pacchetto escursioni come da programma, 17 notti in hotel 4 stelle in camera doppia con colazione, 1 pranzo, 1 cena, accompagnatore locale parlante italiano durante il tour. Quote a partire da € 4.100 a persona, visto ed assicurazioni incluse con un minimo di 20 partecipanti.
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Art tour dei borghi antichi Villa Lattanzi***** Trascorri un weekend in un Luxury Refuge e potrai scoprire i borghi medioevali del Fermano, come Torre di Palme, “gioiello dell’Adriatico”, o Moresco, annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Il pacchetto comprende: • 2 notti in camera comfort vista mare con colazione • 1 cena menù “freschezze del giorno mare” , bevande escluse • 1 ingresso area benessere in esclusiva con sauna e idromassaggio Su richiesta, con supplemento: visita guidata a Torre di Palme, Grottammare, Moresco, con itinerario studiato ad hoc sulle esigenze del cliente. Euro 265 a persona, Torre di Palme (FM)
Recanati Romantica Gallery Hotel Recanati Una vera e propria fuga d’amore è quella proposta dal Gallery di Recanati, con tanto di rapimento della persona amata. Tra meraviglie culturali e incredibili paesaggi collinari è tempo di dedicarsi tempo e coccole senza sensi di colpa. Il pacchetto comprende: • cocktail di benvenuto • 1 notte in Suite panoramica con vasca idromassaggio e decorazione di rose e candele • prima colazione • 1 cena a lume di candela (vino, acqua, caffé inclusi) • servizio in camera, minibar, parcheggio • late check out Euro100 a persona, Recanati (MC)
Paesaggi e sapori dei Castelli d’Arcevia Riserva Privata San Settimio L’accoglienza si realizza in un albergo diffuso dove i “rifugi” perfettamente integrati nello spazio naturale offrono odore di camini accesi e erba appena tagliata. Completano l’esperienza un rilassante percorso in Spa ed un’ottima cena nel ristorante panoramico Il Padiglione. Qui l’accoglienza e la cura dell’ospite diventano perfetta cornice per assaggiare cibi dal gusto autentico. Il pacchetto comprende: • 1 notte in BB per 2 persone in camera standard • 1 accesso Spa per 2 persone • 1 cena per 2 persone al Padiglione con primo, secondo, contorno, bevande escluse Euro 100 a persona, Recanati (MC)
Un borgo mirabile Relais del Borgo & Spa Se con uno sguardo abbracci monti, dolci colline, vigneti e mura medioevali e riesci ad intravvedere anche l’azzurro del mare, allora sei a Staffolo, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Sulle mura che cingono la cittadina, una villa signorile diventa un relais di charme, mantenendo intatto un antico splendore fatto di volte a botte, scale in pietra e travi di rovere. (Inaugurazione luglio 2013) Il pacchetto comprende: • 2 notti in BB in Deluxe per 2 persone con welcome drink all’arrivo Euro 100 a persona, Staffolo (AN)
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VIAGGI
Chalet Galileo Viale IV Novembre 20, Lungomare Nord, Civitanova M., T. 0733/817656 La Greppia Viale IV Novembre 276, Civitanova M. T. 07337042 Il Piccantino Corso Dalmazia, 32 Civitanova Marche Macerata T. 0733 774435
I VIAGGI DI MICHELA
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DOVE MANGIARE:
DOVE DORMIRE:
B&B Santomaro Sea Loft Via Pola, 86, Civitanova M. www.santomaro.com Country House La Radice Via O. Marchetti 45, 62012 Civitanova M. www.hotellaradice.it Albergo Dimorae Via S. Santarosa 29, Civitanova M. www.dimorae.eu
Hops Viale Vittorio Veneto 130, Civitanova M. T. 0733 818617
Civitanova Marche: Cool Summer
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iei cari lettori,
Eccoci qua per una nuova puntata! Questa volta vi porto verso una meta tutta estiva, sulle dune di Civitanova Marche, sperando che il meteo torni presto ad esserci favorevole… Durante le precedenti puntate ho girovato in lungo e in largo per il territorio marchigiano, portandovi fino agli angoli più remoti e fino alle più sperdute montagne, e poi ho pensato: “Ma non ho ancora mai parlato di Civitanova!”. Una meta ormai banale per me che la frequento regolarmente, una sorta di mia seconda casa, certamente. Ma forse per molti di voi una meta meno usuale, che potrebbe tornarvi utile per i vostri giri estivi. Allora ecco a voi la mia sempre cool & trendy Civitanova Marche. Civitanova per tutti gli abitanti del maceratesi è “da tempi storici” la meta più frequentata e più comune per il fine settimana e non solo. È anche la destinazione più ambita per andarci a vivere o acquistarci casa (qui le quotazioni degli 138
immobili si mantengono sempre piuttosto altine!). Questo grazie alla vivacità del suo centro storico e del lungomare, alla sua ammaliante ricchezza di locali, di negozi, sempre nuovi e alla moda e sempre abbondantemente affollati. Maceratese io stessa, forse un po’ nauseata dalla così frequente per me Civitanova, nelle mie rubriche tendo normalmente a proporvi qualcosa di diverso, di un po’ più nascosto e inusuale. Ma questa volta invece voglio proprio appositamente soffermarmi su Civitanova, perché anche io stessa da qualche tempo a questa parte l’ho riscoperta con occhi nuovi e diversi, con cui voglio ora raccontarvela, dopo una fase in cui la città rischiava di andare un pò in decadenza e le “vecchie moderne infrastrutture” stavano diventando ormai obsolete. Nell’ultimo paio d’anno la città ha dimostrato una capacità di rinnovarsi totalmente e di ripresentarsi sempre bella e interessante agli occhi della gente. Proprio ieri sera, durante una passeggiata con amici, stavo notando come il lungo mare nord si è ulteriormente arricchito
quest’anno con nuove bellissime piante di palme, angoli fioriti e sedute illuminate in stile hi-tech. Già nei 2-3 anni precedenti è stata intrapresa una consistente opera di rinnovamento del lungo mare (prima quello sud, dalle spiagge di ciottoli, poi quello nord, dalle spiagge di sabbia), con l’istallazione di una nuova pavimentazione e nuove bellissime aree verde, fiancheggiate da una lunga pista ciclabile. Anche gli chalet sono al passo con questo rinnovamento e molti di loro si riaprono “rinfrescati” per accogliere la nuova stagione. Dal 2004 tutti gli anni Civitanova Marche è Bandiera Blu d’Europa. Dietro a questo riconoscimento c’è non soltanto una qualità delle acque che è andata migliorando di anno in anno grazie ad interventi per la depurazione e per il rispetto dell’ambiente, ma anche una serie di servizi ed eventi che contribuiscono a rendere questa cittadina un luogo vivace ed attraente. A seguito dall’ampliamento del lungomare, è vero, i parcheggi si sono ridimensionati, ma è stato istituito anche un servizio navetta gratuita che
porta continuamente al centro e alla spiaggia. Non mancano poi i risciò a noleggio per divertirsi sul lungomare, i mercatini tipici (gastronomia, artigianato, giardinaggio, ecc.), le feste a tema e gli eventi musicali ad animare le serate. Anche le vie più interne e nascoste del centro storico ora si lasciano più volentieri scovare e a coloro che si avventurano lungo i suoi vialetti lastricati svelano colorati ristorantini all’aperto e locali cool dove improvvisare una serata indimenticabile, nel fascino di antichi vicoli marinari. Allora, buona passeggiata e alla prossima lettura!
Scrivi a: m.rossi@maravigliatravel.it I racconti e le foto più belle saranno pubblicati.
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ITINERARI DEL GUSTO
APPUNTI IN AGENDA
ITINERARI DEL GUSTO AGRITURISMO PONTEROSA Contrada Montigliano 14 - Morrovalle (MC) Tel. 0733530690 Un ottimo ristorante dall’atmosfera intima: pochi coperti, la pace e la tranquillità della località di collina. Piatti particolari, dal gusto veramente ottimo e genuino con il plus di poter acquistare la materia prima, prodotti biologici autoprodotti e non. Il locale ha un bel camino al centro della stanza, uno spazio espositivo per opere d’arte, vini disposti scenograficamente nella ex mangiatoia della stalla. La cucina è tutt’altro che casareccia, piuttosto una cucina di ricerca, raffinata e attenta, fatta di delicatezza e garbo straordinari.
LA ROSA DEI VENTI Via Giacomo Leopardi 17 – Ortezzano (FM) Tel. 07367781016 Locale unico e originale al centro di Ortezzano. Ambiente ristrutturato ad arte che denota una cura incredibile nei particolari. Piacevole l’impatto con i titolari, semplici e simpaticissimi che ti fanno sentire subito a casa, come vorresti in ogni ristorante che si rispetti. I piatti sono originali e gustosi e meritano attenzione particolare, dall’antipasto ricchissimo ai primi indimenticabili quali la "pasta cacio e pepe" o l’ottima tagliata. Completano il quadro i vini locali di qualità eccellente e un’ottima selezione di dolci.
VINERIA E RISTORANTE MARILI Via Bologna 18 - Grottammare (AP) Tel. 0735588197 L’assoluta freschezza delle materie prime qui è una filosofia di vita e il risultato è una cucina eccellente di tradizione e innovazione insieme. Il locale è curato, in stile minimale. Da non perdere la tartare di marchigiana o gli gnocchi alle fave e carciofi. Serate a tema infrasettimanali con cucina rigorosamente vegetariana per gli amanti del genere e ottimo servizio.
DUE CIGNI Via SS. Annunziata 19 – Montecosaro Scalo (MC) Tel. 0733 865182 L’interno del locale e la location forse non sono particolarmente invitanti, ma quando inizia il pasto si ha una sorpresa dietro l’altra: cura incredibile in ogni piatto, che ha una storia, un profumo, un aspetto che ti rapisce. Ogni boccone è una scoperta di abbinamenti impensabili e perfetti. Una cena stupenda, equilibrata, delicata e sincera nei sapori originali del territorio proprio come la sua artefice, la chef Rosaria Morganti.
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Cosa facciamo di bello stasera? Quante volte vi sarete posti questa domanda… ML ha pensato a voi selezionando una rosa di iniziative culturali, d’intrattenimento, sportive e musicali davvero imperdibili! Popsophia: il contemporaneo sotto la lente
Pesaro, Rocca Costanza E’ l’unico festival in Italia di critica filosofica alla contemporaneità dove la filosofia spiega il pop e il pop racconta la filosofia, dando vita a un genere sperimentale di contaminazione culturale. La terza edizione di Popsophia, sotto la direzione artistica di Lucrezia Ercoli, si svolgerà dal 3 al 7 luglio a Pesaro, nella cornice della Rocca Costanza dove la filosofia e il mondo pop incroceranno le spade sul tema “Eroi e antieroi”. Ospiti alcuni tra i principali intellettuali italiani, chiamati a cambiare le lenti con cui guardano la realtà e a confrontarsi con le nuove provocazioni della società di massa. Viceversa, personaggi dello spettacolo e dello sport dovranno provare a “filosofare”, stimolati dalle domande di un pubblico eterogeneo e senza censure. La kermesse – tra gli ospiti prevista la presenza del filosofo Marc Augé, oltre a quelle di Umberto Galimberti, Salvatore Natoli e Umberto Curi – è organizzata dall’associazione Popsophia in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Pesaro Urbino e Comune di Pesaro; essa rappresenta un’originale sfida alla gerarchia culturale contemporanea, con l’obiettivo di contaminare le arti alte, codificate ufficialmente dall’accademia, con le forme “pop” della musica, dello sport, della televisione, di internet e dei best-seller. Per info: www.popsophia.it
Eliseo Mattiacci, verso il cielo
Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive Resterà allestita fino all’8 settembre, alla Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive di Pesaro, una mostra dell’artista marchigiano Eliseo Mattiacci (Cagli, 1940), con il quale la Pescheria inaugurò la sua attività espositiva nell’estate del 1996. Mattiacci torna in Pescheria dopo 17 anni, per tracciare con questo nuovo progetto espositivo i punti salienti del suo rapporto con la città di Pesaro, la sua atmosfera e i suoi monumenti più significativi. La mostra, curata da Ludovico Pratesi, presenta nella ex chiesa del Suffragio l’opera “Equilibri precari quasi impossibili” del 1991, esposta in quell’anno al Museo di Capodimonte di Napoli. La scelta di quest’opera è suggerita sia dalla spazialità del luogo che la accoglie che da un riferimento di Mattiacci alla Pala Pesaro di Giovanni Bellini. Per lo spazio del Loggiato, invece, l’artista ha pensato e realizzato appositamente un lavoro come omaggio alla città di Pesaro, al porto e ai suoi cantieri, dove nel 1996 aveva installato l’opera “Riflesso dell’ordine cosmico”. Catalogo mostra Silvana Editoriale. Per info: www.centroartivisivepescheria.it
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CHEF
Flavio Cerioni: “La nostra è una cucina di pesce ai profumi di campagna” Cuoco di Marca, chef del ristorante “Alla lanterna” di Fano e ingegnere mancato; con i suoi piatti vuole conquistare i turisti di tutto il mondo di A. Dachan
che possiamo dire che la manualità di mia moglie, la mia smoderata passione e la voglia di provare a fare una nostra riconoscibile ristorazione sono diventati il nostro credo, la nostra vocazione”. Oltre alla sua famiglia naturale, nella vita lei ha avuto anche un “papà gastronomico” e una “sorella”: ce li vuole presentare? “Sì, è vero; la mia famiglia negli anni è cresciuta e non parlo solo di quella naturale, ma anche della famiglia del cuore, con due persone che ritengo davvero speciali, di quelle che sanno darti consigli spassionati, che ti tirano su nei momenti critici, ma soprattutto che sanno farti notare gli errori, con energia e determinazione, gratificandoti, invece, per le cose fatte bene. Si tratta di Elsa Mazzolini, esperta di gastronomia e giornalista, e del professor Corrado Piccinetti, tra i più grandi conoscitori del mondo marino e di chi lo abita. Sono stati loro in questi anni a ‘punzecchiarci’ per farci comunque crescere”. Qual è l’ingrediente principale della sua cucina? “Oggi il pesce fresco dell’Adriatico con i prodotti stagionali”. Quanta marchigianità c’è nelle sue preparazioni? “Direi il cento per cento. Ciò che ci contraddistingue è il fatto che prepariamo il pesce con modalità di cottura tradizionalmente usate per la cucina di terra; per questo mi piace definire la nostra come una cucina di pesce ai profumi di campagna”. Per i suoi piatti preferisce la tradizione o l’innovazione? “E’ difficile rispondere a questa domanda: diciamo che non esiste domani senza ieri e secondo me questo vale anche per la cucina. Per questo ho coniato un motto: “La nostra cucina è fatta con il cuore rivolto al passato e la mente al futuro”. Cosa significa essere Chef di Marca? “Far parte dei Cuochi di Marca vuol dire essere componenti di un gruppo, anzitutto di amici, che ha come comune obiettivo, tra l’altro, l’uso di materie prime di grande qualità, possibilmente di produzione locale. La nostra finalità è quella di offrire piatti di prim’ordine, così che questi facciano da richiamo per il turismo”.
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uò raccontarci il suo primo incontro con la cucina? Chef per scelta o per vocazione? “Il primo incontro è stato, più che con la cucina, con il mondo del cibo, incontro che ho avuto a 15 anni quando, come si usava allora, era il 1969, si andava durante le vacanze scolastiche a fare la stagione estiva in alberghi o ristoranti della riviera. Sono stato prima banconiere al
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bar, poi cameriere, responsabile di sala, e per finire suggeritore di menù per la cucina; intanto mi sono diplomato perito meccanico e mi sono successivamente iscritto all’università, scegliendo la facoltà di Ingegneria. Mi sono però accorto di non poter stare in nessun altro posto se non in mezzo ai tavoli di una sala da pranzo, con tanti commensali. Il 1 gennaio 1976 questa mia passione ha potuto
prendere forma grazie all’impegno finanziario, e non solo, della mia famiglia. Con mia madre in cucina e mio fratello in sala insieme con me è iniziata la mia carriera di ristoratore, non di cuoco; nel frattempo mia moglie, cuoca per amore, ha sostituito mia madre ai fornelli. Il nostro comune amore per il cibo ci ha di fatto uniti non solo nella vita privata, ma anche in quella professionale, al punto
In base alla sua esperienza, quanto conta l’enogastronomia per promuovere il territorio? “Molto, forse ancor di più di quello che le statistiche ci dicono. Credo che ormai tutti quelli che frequentano i ristoranti, e dico ristoranti, non bar che fanno primi, non circoli privati che danno cibo, non mense camuffate da ristoranti, siano da ritenersi turisti”. Che menù proporrebbe per una cena estiva? “Sa, non mi piace dare menù, tanto meno ricette; quello che invece mi piace, è consigliare i prodotti: tanto pesce, e anche crudità o cotture leggere, con molte verdure di stagione. Oggi vada per seppie e piselli”.
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SALUTE E BENESSERE
“Chi vuol essere bello, sia: di doman c’è certezza” La parafrasi del celebre aforisma di Lorenzo il Magnifico ritorna di moda in virtù di nuovi aggiustamenti lessicali: al posto di “lieto” metti “bello” e dopo “doman” togli “non” e l’aggiustamento è fatto. Effettivamente il gioco della bellezza è vecchio quanto la storia dell’uomo
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ià gli antichi Egiziani e Greci ci trasmettevano ricette con finalità esclusivamente cosmetiche: per “migliorare e per trasformare la pelle”, per “abbellire il corpo e il viso”, per “eliminare le rughe e le macchie dalla faccia”. Gli Etruschi e ancor più i Romani adottavano numerose pratiche per mantenere belli i loro corpi e per arrestare l’usura del tempo, in un’era in cui la vita media non arrivava a trent’anni. Pratiche seguite non solo da donne, ma anche da uomini. Così il ricorso alle cure termali e a unguenti e balsami dagli ingredienti più vari era la regola per tutti gli strati sociali. Nelle terme romane, ad esempio, l’accesso era pressoché gratuito, così tutti potevano godere dei benefici termali e dei balsami cutanei. A Roma la chirurgia estetica era molto seguita. Si scriveva: “Quando la cute non è sufficientemente stirata e liscia, bisogna tirare i tessuti in modo che essi scorrano senza fatica e che, rilasciati, non si ritirino che pochissimo. E’ necessario, allora, praticare le
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incisioni da un lato senza toccare nulla dall’altra parte”. Non sembra l’annuncio pubblicitario di un qualche moderno centro estetico? Anche nel Medioevo il fascino della bellezza che resiste alle intemperie degli anni non è mai tramontato, seppur ritagliato sul corpo e sul viso delle classi più abbienti. Certo che i dettami della Scuola Medica Salernitana, che disdegnavano l’idroterapia e qualsiasi applicazione balsamica rivitalizzante sulla cute, debbono aver influenzato le abitudini medioevali per molti secoli. Comunque, solo nell’Ottocento si gusta di nuovo il piacere di affidare il proprio corpo alle proprietà rigenerative delle terme attrezzate per il mantenimento e l’esaltazione della bellezza. La cosmesi faceva infatti parte dei canoni estetici dell’epoca, variabili nei secoli, così come si modificano le categorie dell’apparire bello e nel distinguersi per leggiadria dalla massa. Ma proprio perché la bellezza fisica, oltre una certa soglia, è an-
che un costrutto mentale, nei due secoli passati, e ancor più oggi, si è sentita e si sente l’esigenza della “mens sana in corpore sano et pulchro”. “La bellezza non svanirà”, enfatizzava Archibald J.Chronic nel suo omonimo celebre libro e molti lo hanno preso alla lettera. Non far svanire la bellezza, recuperarla in tutte le sue componenti, anche se si scivola nell’effimero, talvolta nel frivolo. Ma è un effimero e un futile che rendono davvero felici, che fanno sentir bene, insomma che offrono benessere. Il tutto commisurato nel rispettivo contesto di riferimento, altrimenti perderebbe la sua validità. Oggi la parola d’ordine è: spazio alla bellezza e alla felicità, un binomio cucito su misura di ogni persona che frequenti centri termali con annessa Spa (Salus per Acquam). Alla quale è assegnato un settore di estetica, dedicato cioè al mantenimento o al ripristino della bellezza. Proprio perché “la bellezza può salvare il mondo”, come sottolineava Giovanni Paolo II, riprendendo un’analo-
ga affermazione di Dostoevskij, questa può essere preservata con un’infinità di trattamenti, i cui ingredienti allungano sempre di più la lista dei messaggi pubblicitari. Ma di un trattamento voglio parlarvi, ancora poco diffuso e scarsamente pubblicizzato dai mass media: è il gel piastrinico. E’ un valido trattamento alternativo a botox, acido ialuronico e filler - affini, idoneo a sconfiggere rughe, smagliature, cicatrici dell’acne, alopecia. E’ chiamato Prp (Platelet Rich Plasma, o plasma arricchito di piastrine) o Gel piastrinico. Il prodotto è importante per numerosi motivi: 1. viene realizzato dal sangue della persona che lo usa; 2. ha effetti pressoché immediati; 3. l’effetto è una pelle visibilmente compatta, liscia, levigata, un viso più giovane che riacquista la freschezza e la bellezza di un tempo; 4. non vi sono reazioni allergiche, rigetti
o incompatibilità in quanto viene riiniettato il proprio sangue non manipolato; 5. i risultati durano molto più a lungo rispetto ad altri tipi di trattamenti antiagin e con costi contenuti. Come accennato, si utilizza il proprio sangue, prelevato in piccole quantità; quindi si separa il siero dai globuli rossi. Il siero contenente un concentrato di piastrine, tramite una siringa dall’ago molto sottile, viene iniettato nella zona da trattare (viso, collo, décolleté, mani). E il gioco è fatto. E’ fatto poiché il siero agisce immediatamente grazie al contenuto di sostanze che stimolano la produzione di collagene e acido ialuronico, ridotti con l’età. Le piastrine lavorano nel lungo periodo perché ricche in fattori di crescita capaci di rigenerare tessuti colpiti dai fenomeni regressivi collegati al tempo che fluisce. Sono gli stessi fattori di crescita rilasciati dalle piastrine alla base dell’ultima frontiera del Gel piastrinico nella
cura delle calvizie, grazie alla stimolazione dei bulbi piliferi. Una considerazione finale: il nostro organismo, alla cui integrità noi attentiamo quotidianamente con tutti gli stimoli interni (come lo stress) ed esterni (come l’inquinamento), è in grado di difendersi con meccanismi autoctoni che lo stesso uomo impara a conoscere gradualmente nel tempo, finalizzati a mantenere la sua gioventù e bellezza ben oltre i limiti oggi accettati. Ma quanto sono utili queste conoscenze ai nostri lettori marchigiani? Molto. Poiché potranno sperimentare gli effetti anti-aging delle loro piastrine, quindi del loro sangue, direttamente nella propria regione e precisamente presso il centro termale dell’Aspio, ove la tecnica verrà presto attivata dopo le previste formalità amministrative. Per ridare una sferzata di bellezza e un pizzico di felicità. In linea con l’aforisma di Lorenzo il Magnifico. Mario Timio Medico chirurgo
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