MesaBoogie Mark IV

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Saluti dalla fabbrica del suono Tu, musicista intelligente e umano intuitivo, hai riposto la tua fiducia in noi quale compagnia del tuo amplificatore. Non la prendiamo alla leggera. Acquistando e scegliendo questa unità come parte della tua voce musicale, sei entrato a far parte della famiglia Mesa... BENVENUTO! Il nostro compito è di non abbandonarti. La tua ricompensa è di essere ora proprietario di un grande amplificatore, cresciuto nella tradizione della miglior amplificazione valvolare... col beneficio dei circuiti pionieristici e brevettati di Mesa che hanno condotto alla rifinitura del tuo strumento. Abbi fede, come noi, che questo ampli ispirerà molte ore di soddisfazione musicale e gioia duratura; è stato costruito con te in mente, da musicisti che conoscono il valore di un eccellente strumento musicale e l'impegno necessario a fare ottima musica. Lo stesso impegno per la qualità, il valore e il supporto che garantiamo a te... nostro nuovo amico.


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PRECAUZIONI & AVVERTENZE Il vostro amplificatore MESA/Boogie è uno strumento professionale. Trattatelo con rispetto e in modo appropriato.

USATE IL BUON SENSO E OSSERVATE SEMPRE QUESTE PRECAUZIONI: AVVERTENZA: Gli amplificatori valvolari generano calore. Per garantire una appropriata ventilazione accertatevi sempre che ci sia almeno uno spazio di 100mm sul retro della cassa dell'amplificatore. Tenete l'apparecchio lontano dalle tende e da qualunque oggetto infiammabile. AVVERTENZA: Non ostruite le aperture di ventilazione dietro e sopra l'amplificatore. Non impedite la ventilazione appoggiando oggetti sopra l'amplificatore che superino il bordo posteriore della sua cassa. AVVERTENZA: Non esporre l'amplificatore alla pioggia, all'umidità, sotto acqua gocciolante o corrente. Non collocare oggetti che contengano liquidi sopra o vicino all'amplificatore. AVVERTENZA: Sempre assicurarsi che sia collegato un carico appropriato prima di adoperare l'amplificatore. L'assenza di ciò rischia un corto circuito e di provocare danni all'amplificatore. Non esporre l'amplificatore alla luce solare diretta o a temperature estremamente elevate. Assicurarsi sempre che l'amplificatore abbia la messa a terra. Scollegare sempre il cavo di alimentazione prima di cambiare fusibili o valvole. Sostituite sempre il fusibile con altro di stesso tipo e valore. Evitate il contatto diretto con le valvole riscaldate. Tenete l'amplificatore lontano dai bambini. Accertatevi di collegare un alimentatore corrispondente alle specifiche di alimentazione riportate sul retro dell'unità. Rimuovete la spina della corrente dalla presa AC di rete se l'unità deve essere riposta per periodi di tempo prolungati. Se si presenta qualche pericolo di fulmini nelle vicinanze, rimuovete anticipatamente la spina della corrente dalla presa a muro. Per evitare di danneggiare gli altoparlanti e altri apparecchi di riproduzione, spegnete l'alimentazione di tutte le apparecchiature collegate prima di effettuare i collegamenti.

Non imprimete forza eccessiva sui pulsanti di controllo, sui controlli e sugli interruttori. Non utilizzate solventi quali benzene o diluenti per pittura per pulire l'unità. Passate l'esterno con un panno morbido. Assicuratevi che la garanzia sia stata compilata dal negozio dove avete effettuato l'acquisto e restituitela a Mesa/Boogie. IL VOSTRO AMPLIFICATORE E' POTENTE! L'ESPOSIZIONE AD ALTI VOLUMI PUO' CAUSARE DANNI PERMANENTI ALL'UDITO! Non ci sono all'interno parti utili all'utente. Rivolgetevi a personale qualificato. Scollegate sempre l'alimentazione prima di rimuovere lo chassis.

MODELLI EXPORT: Assicurarsi sempre che l'unità utilizzi il voltaggio appropriato e che la messa a terra sia conforme agli standard previsti. LEGGETE E SEGUITE LE ISTRUZIONI PER UN USO APPROPRIATO.


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DISTURBI VALVOLARI E MICROFONICITA': Potreste incontrare forme di disturbo valvolare o microfonicità. Non è certo causa di allarme, questo comportamento birichino fa parte dell'ambiente e del suono. Come per cambiare una lampadina, non serve un tecnico per questi tipi di problemi di assistenza a portata di utente, e infatti sarete sorpresi di quanto sia facile curare problemi valvolari… semplicemente sostituendo una valvola pre-amp o di amplificazione! Vi suggeriamo di sistemare prima l'ampli su qualcosa in modo che possiate arrivare alle valvole comodamente senza dovervi piegare. Aiuta anche avere una illuminazione adeguata perché dovete vedere bene le prese delle valvole da sostituire. Usate cautela e buon senso quando toccate le valvole dopo che l'ampli è rimasto acceso poiché possono essere roventi! Se scottano e non volete aspettare che si raffreddino, provate a prenderle con uno straccio e notate che il vetro giù vicino all'estremità argentata del bulbo è molto meno rovente e permette di tenerle molto più facilmente. Spingete avanti e indietro dolcemente la valvola mentre la togliete dalla presa.

DIAGNOSI DI GUASTI ALLE VALVOLE DI AMPLIFICAZIONE: Ci sono due tipi principali di guasti alle valvole: corti e rumore. Sia valvole grosse che piccole possono cader preda di entrambi questi problemi ma la diagnosi e il rimedio sono di solito semplici. Se si brucia un fusibile, il problema è molto probabilmente un corto alla valvola di amplificazione e i corti possono essere leggeri o seri. In una valvola che subisce un corto il flusso di elettroni ha superato la griglia di controllo e la corrente in eccesso è arrivata alla piastra. Sentirete di solito l'ampli distorcere e iniziare un po' a ronzare. Se accade, guardate subito le valvole mentre mettete l'ampli in STANDBY e cercate di individuarne una rossa incandescente. E' facile siano due in coppia a bruciare perché la valvola “in corto” abbassa il bias della compagna adiacente, ma una sola valvola sarà incandescente — e quella è la colpevole. Le altre due di solito sono a posto, a meno che non siano rimaste a bruciare per parecchi minuti. Poiché non c'è un corto "fisico" dentro alla valvola (solo elettroni che sfuggono al controllo) può essere che rimettendo in STANDBY per alcuni momenti e poi ancora su ON il problema venga risolto… almeno temporaneamente. Guardate ora con attenzione le valvole. Se il problema dovesse ripresentarsi, la valvola intermittente si surriscalderà prima delle altre e potrà essere individuata. Deve quindi essere sostituita con una dello stesso gruppo di colore, indicato sull'etichetta. Non dovete far altro che chiederne una eguale. Un corto serio non è invece altrettanto benigno. Nei casi peggiori, si verifica un vero corto circuito tra la piastra e il catodo con un lampo visibile dentro il vetro e un forte rumore all'altoparlante. Se accade questo, IMMEDIATAMENTE mettete l'amplificatore in STANDBY. A questo punto il fusibile è probabilmente bruciato. Poiché un corto è di solito causato da una rottura fisica dentro la valvola, inclusa l'interruzione dei contatti o un contatto fisico (o ravvicinato) tra gli elementi. Sostituite valvola e fusibile con il tipo slo-blo appropriato e riaccendete l'ampli usando la procedura di accensione precedentemente descritta nel manuale.

DISTURBI VALVOLARI: Spesso causati da contaminazione dentro la valvola, la colpevole può essere di solito individuata, e battendo leggermente sul vetro, probabilmente sentirete il rumore cambiare. Sentire rumore dagli altoparlanti mentre battete sulle 12AX7 è normale, comunque. E quella più vicina all'INPUT suonerà sempre più forte perché la sua uscita viene amplificata di più dalla seconda 12AX7. Le power tubes devono essere tutt'altro che silenziose quando vengono colpite. Se il crepitìo o il fruscìo cambiano battendole, avete probabilmente trovato il problema. per aver conferma della valvola che disturba, basta mettere il Mark IV in Standby, rimuovere la valvola e riaccendere l'ampli. Non causa danni usare brevemente l'ampli senza una valvola di potenza. Noterete forse un ronzìo in sottofondo, poiché il circuito push-pull risulta sbilanciato. Quando cercate di diagnosticare una valvola sospetta, tenete l'altra mano sugli interruttori POWER e STANDBY pronti a spegnerli all'istante nell'improbabile caso che possiate provocare un serio corto circuito. Se pensate di aver localizzato la valvola guasta ma non siete certi, consigliamo di sostituire la sospetta con una nuova giusto per esser certi della diagnosi. farete un favore a voi stessi e a noi seguendo le semplici linee guida precedentemente descritte riguardo alla sostituzione di valvole. Avrete probabilmente successo con molto meno sforzo di quello richiesto per scollegare tutto e spedire l'unità a un tecnico che in sostanza farà gli stessi semplici test. Se le valvole sono ancora nei loro sei mesi di garanzia, vi manderemo con gioia la sostituzione. Notate solo l'indicazione del colore sull'etichetta della valvola così che possiamo inviarvi quelle appropriate.

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DIAGNOSI DI PROBLEMI ALLA VALVOLA PRE AMP: Poiché il vostro ampli è interamente valvolare, è possibile che possiate fare l'esperienza di piccoli disturbi alla valvola pre-amp. Tranquilli - non è motivo di allarme e potete occuparvi voi stessi del problema in una questione di minuti semplicemente sostituendo la valvola. Iniziamo col dire; è un'idea “molto buona” tenere almeno una coppia di valvole pre-amp di scorta a portata di mano sempre per esser certi di poter suonare senza problemi. Questi piccoli problemi alla valvola pre-amp possono avere forme diverse ma generalmente entro due categorie: rumore e microfonicità. Il rumore può essere un crepitìo, un borbottìo, rumore bianco/fruscìo e/o hum. I problemi microfonici di solito appaiono nella forma di una scampanellìo o un fischio acuto che peggiora con l'aumento di gain o volume così che si nota di più nei modi “HI” a maggior guadagno. I problemi mcorofonici sono facili da identificare perché il problema persiste anche con gli strumenti a volume abbassato o scollegati del tutto - diversamente dal feedback dei pick-up che cessa a strumento abbassato. Il rumore microfonico è causato da vibrazione meccanica e colpi: pensate di sbattere un microfono intorno e capirete da dove viene il termine. Il modo migliore per affrontare un problema di valvola pre-amp è vedere se si verifica solo in uno specifico modo o canale.Questo dovrebbe condurvi alla valvola bisognosa di sostituzione. Tutto quel che resta quindi da fare è sostituire la valvola sospetta con una buona. Se non riuscite a restringere il problema a uno specifico modo o canale, il problema potrebbe essere la valvolina che pilota le valvole finali e che agisce in tutti i modi e i canali. Sebbene raro, un problema alla valvola driver sarebbe udibile in ogni aspetto della performance se quindi non riuscite a limitare il problema come specifico di un modo o un canale, potreste provare a sostituire la valvola driver. I problemi di driver si manifestano di solito nella forma di crepitìo o hum in tutti i modi della performance e/o debole uscita generale dall'amplificatore. Occasionalmente una valvola driver anemica farà suonare l'ampli piatto e senza vita, ma questo è piuttosto insolito, poiché generalmente le valvole di amplificazione sono le più facili sospette colpevoli di questo tipo di problema. A volte fare la diagnosi è più difficile che utile e risulta più rapido e facile semplicemente sostituire le piccole valvole pre-amp UNA ALLA VOLTA con sostitute sicuramente buone. Ma ASSICURATEVI di rimettere le valvole nella loro presa originaria fino a quando non trovate quella che risolve il problema.Noterete che le valvole più vicine alla presa INPUT risultano più rumorose… questo perché si trovano all'inizio della catena e il loro rumore viene via via amplificato dalle valvole che seguono. La valvola che va in questa “presa input” (di solito indicata con V1) deve essere la meno rumorosa del gruppo. La valvola che va alla fine della catena preamp proprio davanti alle power tubes - possono esser rumorose senza causare alcun problema. Le valvole del vostro ampli sono già state sistemate nelle prese più appropriate ed ecco perché non dovete MAI tirarle via tutte insieme ma SEMPRE sostituirle una per volta. Rimettete SEMPRE una valvola efficiente nella sua presa originaria. E' anche buona idea mettere l'ampli in STANDBY quando state sostituendo le valvole per ridurre il calore prodotto dalle valvole stesse e prevenire delle botte (che possono verificarsi anche se state togliendo le valvole con la massima attenzione) attraverso gli altoparlanti. Ricordate, fate con calma, abbiate pazienza e ci sono ottime probabilità che possiate riparare l'ampli da soli trovando e sostituendo la valvola guasta. Ci fa male vedere quelli che ci rispediscono il loro ampli… e bastava solo sostituire una valvola! Se dovete proprio rispedirci l'ampli, scollegate il cavo di alimentazione, i cavi di speaker e riverbero, quindi togliete lo chassis dal cabinet svitando le 4 viti di montaggio sul top. Lo chassis scivola quindi indietro come un cassetto ed esce. Rimuovete le grosse power tubes e segnatele secondo la loro posizione da sinistra a destra 1, 2 ecc.Devono essere avvolte separatamente con parecchia carta di giornale tutta attorno e messe in piccole scatole dentro a un cartone pià grande. Per imballare lo chassis, usate molta carta di giornale ben pressata in modo che ci siano almeno quindici cm di spazio tra lo chassis e il bordo della scatola. Va bene anche la plastica a bolli, ma per favore NON usate palline di polistirolo - durante il viaggio scorrono e vanno a infilarsi nei circuiti facendo anche finire l'ampli sul fondo della confezione senza alcuna protezione e facile a danneggiarsi. Le valvole pre-amp di solito non si logorano. Perciò, non è una buona idea sostituirle solo per il gusto di farlo. Se non c'è un problema - non risolvetelo. Se la sostituzione non dà risultati, può essere possibile che ci siano più d'una valvola guasta. Sebbene raro, può accadere, e nonostante il processo di soluzione del problema possa intimidire un po' di più, è sempre possibile curare il vostro ampli da soli. NOTA: E' normale sentire un leggero suono di scampanellìo metallico quando battete sulle valvole preamp. Finché la valvola non entra in oscillazione o inizia a crepitare o qualche altra forma di rumore bizzarro, è da considerarsi normale ed efficiente. PAGE 19


REGOLAZIONE di BIAS: (Parte di una serie continua)

NOTA: Un articolo scritto da Randall Smith che abbiamo pensato potesse risultare interessante.

CATODO ( ) GRIGLIA ( , ) GRIGLIA SCHERMO ( )

ELETTRODO BEAMCONFINING ( )

.. ..... .... . ... . ....

PIASTRA

( ,

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Ecco una domanda che sentiamo spesso: “Perché MESA non inserisce regolazioni di bias nei propri amplificatori?”

Struttura di una 6L6 / 5881 Beam Power Pentode.

Bene, ci sono una risposta breve e una lunga a questa domanda. La risposta breve è che nei miei 12 anni di riparazione di Fender, uno dei più frequenti problemi che ho visto sono stati i controlli di bias che erano o regolati male o usciti dalla regolazione a causa delle vibrazioni. Come ogni tecnico onesto vi direbbe, si può guadagnare facilmente spruzzando “acqua santa” sugli amplificatori ... oh, volevo dire: “Il vostro ampli ha bisogno di biasing”. Capite cosa intendo? Cosa dovrebbe rispondere il cliente? Ci vogliono solo un attimo e un voltmetro: Il diagramma Fender mostra come: “Regolare il trim pot a - 52 volt". Fatto. Nient'altro. Non fatevi ingannare pensando che le valvole “tirano” più o meno bias, non è vero. Il modo in cui il l'alimentatore di bias è collegato alle valvole è simile a un vicolo cieco, non va da nessuna parte senza completare il circuito. E' un voltaggio statico e indipendentemente da quale valvola si trova nella presa— o anche se non ci sono neppure valvole, non cambia il voltaggio di bias di un minimo. Ecco quindi la fine della risposta breve: poiché l'alimentatore di bias deve produrre il giusto voltaggio senza variarlo, ho voluto costruire amplificatori individualmente cablati fissi sui corretti valori senza MAI bisogno di regolazioni. E per 25 anni, ecco come i MESA/ Boogie sono stati costruiti. E' ora di cambiare valvole? Basta inserire le nostre valvole in uno dei nostri ampli ed è FATTO. Niente tecnici, niente fatture da pagare e niente storie di biasing. E cosa più importante: il bias è GIUSTO perché non può variare! Ora, volete la risposta lunga? Ecco altre informazioni su come il nostro bias bloccato evita ogni problema. Continuate a leggere. Ma prima, facciamo un'importante distinzione. Il nostro business è la progettazione e produzione di amplificatori ad alte prestazioni. E per questo abbiamo bisogno di valvole le cui variazioni stiano in un range limitato. I nostri magazzini sono pieni di scarti… Oh, funzionano — solo non stanno nel nostro range di tolleranza. Abbiamo un sofisticato sistema di test delle valvole computerizzato (chiamato “Robotube”) che seleziona le valvole in base a sette importanti parametri. Può anche prevedere quali valvole avranno probabilmente minor durata— anche se funzionano perfettamente durante i test. Poiché il nostro business è costruire ampli di qualità, possiamo permetterci di scartare un mucchio di buone valvole. Quelli che si lamentano perché i Boogies non hanno regolazione di bias si occupano principalmente della vendita di valvole - non di ampli. Non gli piace gettar via il 30% del magazzino, così promuovono l' idea che le valvole fuori dai nostri parametri possano servire a “personalizzare” gli amplificatori e ci criticano perché i nostri ampli non possono essere accomodati alle valvole fuori dalla tolleranza di MESA. Ora potreste pensare, “Credevo avessi detto che le valvole non “tirano” bias, e perciò non modificano l'alimentazione di bias e quindi questo non ha bisogno di essere regolato.” Quando regolate il bias (sia selezionando i giusti resistori, come facciamo noi, oppure regolando un trimmer — che è più rapido) quel

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REGOLAZIONE DI BIAS: (Continua) che fate è stabilire la corretta quantità di CORRENTE al minimo che scorre nelle power tubes. Ma non potete regolare la corrente direttamente, potete solo cambiarla regolando la quantità di VOLTAGGIO bias che arriva alle griglie di controllo delle valvole. Voltaggio e corrente NON sono la stessa cosa. La corrente è la QUANTITA' di elettricità, la “quantità” — e si misura in ampère. Il voltaggio è il grado di carica elettrica — come la "pressione" per usare la vecchia analogia con l'acqua. Lasciate che illustri quanto sono diversi corrente e voltaggio: quando sfregate i piedi su un pavimento di moquette in condizioni invernali asciutte, il vostro corpo si carica da 50,000 a 100,000 volt di elettricità statica. E quando toccate la maniglia della porta, scocca una scintilla e la sentite! Il voltaggio è altissimo ma la corrente (misurata in micro-amp) è scarsa - altrimenti morireste fulminati. Fate il confronto con la batteria dell'automobile, che produce solo 12 volt. Potete mettere le mani sui terminali e non sentire nulla. Eppure la quantità di corrente presente arriva fino a centinaia di ampère… abbastanza da accendere un motore a freddo e avviarlo. Quindi corrente e voltaggio sono due parametri elettrici totalmente separati — sebbene quando li moltiplicate l'un l'altro avete POTENZA, che si misura in watt. Quando regolate il bias di un amplificatore, state regolando il VOLTAGGIO statico alla griglia di controllo della valvola in modo da produrre la quantità desiderata di CORRENTE al minimo che scorre alla piastra della valvola. Una piccola variazione nel voltaggio alla griglia produce un grande cambiamento alla quantità di corrente che scorre — e così funziona di base una valvola. Ripetiamolo, perché è super importante: una piccola variazione di voltaggio alla griglia causa un gran variazione nella corrente alla piastra. Vedete, è l'essenza dell'amplificazione, un piccolo cambiamento ne causa uno grande. Qui un minimo cambiamento di voltaggio ne causa uno grande di corrente. Le condizioni di bias sono ciò che determina quanta corrente scorre nelle grosse valvole di potenza quando NON suonate. E quel che pilota i vostri altoparlanti sono le fluttuazioni in quel flusso di corrente quando STATE suonando. Se la quantità di corrente aumenta e diminuisce 440 volte al secondo, sentirete una nota La. Se le fluttuazioni nel flusso di corrente sono più grandi ma sempre 440 al secondo, sentirete un La che è più FORTE! Ma per gli scopi del biasing, è la quantità di “corrente alla piastra” che scorre quando non c'è segnale a essere importante. Sfortunatamente la corrente è difficile da misurare perché il circuito deve essere interrotto — come “tagliare il filo” — e il misuratore splittato “in serie” col circuito spezzato. Ma misurare il VOLTAGGIO è facile. Non è necessario interrompere il circuito perché la lettura del voltaggio può essere presa in PARALLELO col circuito intatto. Così, per una questione di convenienza, la maggior parte delle regolazioni di bias sono date in volt alla griglia… anche se la corrente alla piastra è il fattore importante. Infatti la corrente alla piastra è così scomoda (e pericolosa) da misurare che Fender non dichiara neppure quale deve essere il valore corretto. Danno solo il voltaggio alla griglia che produrrà quella corrente (ed è -52.). Ma questo si verifica solo se le valvole in uso stanno "nelle specifiche". Finché le valvole SONO “nelle specifiche”, il giusto voltaggio di bias darà sempre la corretta “CORRENTE” alla piastra — ma allora non ci sarà alcun bisogno che il voltaggio di bias sia regolabile! Se le valvole NON sono nelle specifiche, allora il solo modo appropriato di resettare il bias è di tagliare il circuito e misurare la corrente mentre si regola il bias… ma nessun produttore che io conosca DICHIARA neppure il valore di corrente corretto! Sia come sia, quando il voltaggio di bias originario si altera abbastanza, esso compenserà la prestazione anormale della valvola e la quantità del flusso di corrente al minimo verrà ripristinata. Chiaramente questo è qualcosa che la maggior parte dei tecnici riparatori non deve nemmeno tentare. Alcuni ampli più recenti hanno indicatori LED collegati al circuito che si accendono quando la giusta soglia del flusso di corrente viene raggiunto. Questo è un miglioramento, e ne vale quasi la pena se volete accettare resistori e spie aggiunti lungo il percorso audio del vostro amplificatore — cosa che noi non facciamo.

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REGOLAZIONE DI BIAS: (Continua) L'altro “vantaggio” di questo sistema è che permette ad alcuni produttori di ampli di non dover adattare le loro valvole di potenza. L'idea è che regolando il bias separatamente per ciascuna valvola si eliminino le differenze interne tra le valvole assicurando che attraverso ognuna scorra la stessa corrente. Di nuovo, questo ha qualche merito… ma non è ancora buono quanto usare valvole adeguate fin dall'inizio, perché compensando il disadattamento si provoca lo sbilanciamento dello stesso circuito push-pull. Due cose sbagliate non ne fanno certo una giusta. Alcuni degli altri "metodi" consigliati di biasing — come ”…valvole rosse incandescenti, aumentate il bias… suona aspro e va troppo freddo, abbassatelo ...” sono pura invenzione. Fortunatamente, una delle grandi cose degli ampli valvolari è che sono in grado di subire qualche piccolo abuso senza farsi veramente male… almeno non immediatamente. Ma queste alterazioni non indicano che state sostituendovi al progettista d'ampli e che c'è un miglior sistema di funzionamento che il progettista ha ignorato ma è stato scoperto dai venditori di valvole? Ad alcuni musicisti può anche piacere il suono del loro ampli alterato da valvole con caratteristiche estreme e col bias regolato in modo da compensarle. Ma spesso è la pura novità del cambiamento a cui stanno rispondendo, e quando l'ampli ritorna alle proprie condizioni originali, li abbiamo visti decisamente ancora più felici! Perché ogni parte in ognuno dei nostri progetti è stata meticolosamente valutata, comparata e messa sotto torchio — per quanto all'apparenza insignificante potesse essere. E con ogni progetto cerchiamo il “punto magico” dove tutti i parametri — bias incluso — si incontrano per produrre la migliore prestazione sonora, stabile e affidabile. Del resto ogni parte e voltaggio sono importanti — e nessuno si lamenta che questi altri parametri non siano predisposti per essere "manipolati". Considerate il nostro circuito brevettato Simul-Class con due differenti voltaggi di bias usati per coppie separate di valvole finali… e cambiando un voltaggio si modifica anche l'altro. Enorme cura va nel regolarli a puntino e pensiamo che andremmo in cerca di guai se li rendessimo regolabili solo per il gusto di farlo… a meno che non vi piaccia spender soldi per farvi incasinare l'ampli. Scusate, volevo dire: “Oh, il vostro ampli ha bisogno di biasing.” Se questo non vi attrae, allora basta inserire un corretto set di valvole MESA in uno dei nostri ampli e siete pronti per suonare. Garantito. Sareste sorpresi dal numero di chiamate al servizio tecnico che riceviamo ogni giorno e portano a diagnosticare problemi di valvole fuori tolleranza, non rispondenti alle specifiche. Pensare che questo sarebbe evitabile includendo una regolazione di bias è un insulto per noi e per voi. Se montate pneumatici sbagliati sulla vostra auto, pensate che cambiare la pressione li renderà giusti?

Non pensate che si tratti di un'accusa velata nei confronti dei rivenditori di valvole — non lo è. E le loro valvole non sono neanche male. Solo che non ha senso pagare di più del vostro sudato guadagno per valvole probabilmente prodotte nelle stesse fabbriche russe o cinesi e che hanno la probabilità di esser fuori dal quadro di prestazioni da noi scelte per il vostro ampli. E ci fa star male ascoltare la mistica e le storie inventate sul biasing quando venticinque anni di evidenza confermano la nostra decisione di produrre circuiti di bias che “non hanno mai bisogno di regolazione”. Quanto danaro e problemi hanno risparmiato i musicisti con MESA/Boogie non potreste neppure immaginare. Le nostre valvole rigorosamente testate e selezionate a mano si trovano nel più vicino MESA/Boogie Pro Center o direttamente da noi. Nessuno offre miglior prezzo, qualità o garanzia di noi… allora perché rivolgersi altrove? La prossima volta parleremo del nostro ruolo nello sviluppo della grande Sylvania STR 415 type 6.6 e e come siamo prossimi a vedere qualcosa di molto simile riapparire sul mercato. Ricordate, abbiamo ancora qualcuna di quelle super robuste bottigliette disponibili per ampli vintage: Boogies solamente, prego! Fino ad allora, rilassatevi, respirate profondamente e nutrite la vostra anima! Saluti! MESA/Boogie Ltd. Randall Smith Presidente & Designer

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GUIDA ALL'ABBINAMENTO DI IMPEDENZA E AL COLLEGAMENTO DEGLI SPEAKER

IMPEDENZA: Collegare gli speaker per produrre il carico di impedenza più efficace e assicurarsi che tutti siano in fase vi aiuterà a creare il miglior suono possibile. Non è troppo difficile, una volta comprese alcune cose sui carichi e come collegare i vostri altoparlanti per fornire il carico resistivo ottimale. Gli amplificatori MESA/Boogie possono gestire efficacemente 4 e 8 ohm. non scendete mai sotto 4 ohm in un ampli valvolare a meno che non siate assolutamente certi che il sistema possa gestirlo adeguatamente; potreste danneggiare il trasformatore di uscita. Alcuni ampli possono efficacemente gestire 2 ohm senza danni (per esempio MESA Bass 400+ ). Potete avere una resistenza maggiore (16 ohm, per esempio ) senza risultati dannosi, ma resistenze troppo basse possono causare probabili problemi.

MIS-MATCHING (DISABBINAMENTO): Quando si usa una resistenza più alta (per es.: uscita 8 ohm in cabinet da 16 ohm), un feel e una risposta leggermente diversi saranno evidenti. Un lieve mismatch può produrre un suono più scuro e liscio con meno uscita e attacco. E' il risultato del fatto che l'ampli va un po' più a freddo. A volte quando si usano più cabinet un mismatch sarà la sola opzione.

QUAL E' L'IMPEDENZA DEI MIEI CABINET?: Se avete un solo altoparlante, basta far corrispondere l'impedenza di quello al vostro amplificatore, ed è fatta. In molti casi, avrete un certo numero di speaker, e allora dovete calcolare il “carico” che l'amplificatore avrà bisogno di supportare. Ci sono generalmente tre modi per collegare più speaker insieme. Sono i seguenti:

IN SERIE: Quando cablate (collegate) gli altoparlanti in serie, la resistenza degli speaker (misurata in ohm) è additiva - per esempio mettendo due speaker da 8 ohm in serie risulta un carico di 16 ohm.

POSITIVO

=

NEGATIVO =

Speaker B = 8 Ohm

Speaker A = 8 Ohm

SERIE: Collegate il Negativo dello Speaker A al Positivo dello Speaker B

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GUIDA ALL'ABBINAMENTO DI IMPEDENZA E AL COLLEGAMENTO DEGLI SPEAKER (Continua) PARALLELO: Cablando in parallelo, la resistenza degli speaker diminuisce. Due speaker da 8 ohm cablati (collegati) in parallelo producono un carico di 4 ohm. E' facile calcolare l'effetto di un carico resistivo quando tutti gli speaker hanno la stessa resistenza. Non è davvero consigliato cablare carichi resistivi di valore diverso in parallelo ( 8 e 4, 16 e 8 ecc. ). La formula per calcolare l'impedenza totale in parallelo è la moltiplicazione dei due carichi diviso per la somma dei due carichi - p. es. mettendo due speaker da 8 ohm in parallelo risulta un carico di 4 ohm. Collegate il lato positivo dello speaker A al lato positivo dello speaker B - Collegate il lato negativo dello speaker A al lato negativo dello speaker B.

Speaker B 8 Ohm

Speaker A 8 Ohm

NEGATIVO POSITIVO Carico totale = 4 Ohm COMBINAZIONE DI SERIE & PARALLELO: Sono solo due set di speaker cablati in parallelo e collegati in serie. Ecco come mantenere un carico costante con più speaker. L'importanza di ciò è più evidente quando avete più di un cabinet da collegare al vostro amplificatore. Qui è quando vi serve calcolare i carichi e come cablarli senza applicare una resistenza troppo bassa all'amplificatore.

Collegate semplicemente il lato positivo dello Speaker A al lato positivo dello Speaker C.

Tutti e 4 Speaker da 8 Ohm SPEAKER A

SPEAKER B

Collegate il lato negativo dello Speaker A al lato positivo dello Speaker B, quindi il lato positivo dello Speaker D al lato negativo dello Speaker C. Per ultimo, collegate il lato negativo dello Speaker B al lato negativo dello Speaker D. 4 speaker da 8 Ohm cablati in Serie & Parallelo = un carico totale di 8 Ohm. SPEAKER D

SPEAKER C

D

POSITIVO

NEGATIVO PAGE 23


1

2

SCHEMI DI COLLEGAMENTO... Amplificatori a Speaker Cabinet Parziale vista posteriore dell'ampli 8 OHM 4 OHM 4 OHM

Parziale vista posteriore dell'ampli

8 OHM

4 OHM

4 OHM

8 Ohm Cabinet

3 84Ohm Ohm Cabinet Cabinet

Parziale vista posteriore di alcuni ampli Mesa 4 OHM 8 OHM 4 OHM

4 Ohm Cabinet

4

5 Parziale vista posteriore dell'ampli

4 OHM

8 OHM

16 OHM

Parziale vista posteriore dell'ampli

8 Ohm Cabinet

4 OHM

8 OHM

16 OHM

DISABBINATO SICURO

16 Ohm Cabinet

16 Ohm Cabinet

DISABBINATO SICURO PAGE 24


6

SCHEMI DI COLLEGAMENTO... Amplificatori a Speaker Cabinet Parziale vista posteriore dell'ampli 4 OHM 4 OHM 8 OHM

Parziale vista posteriore dell'ampli 8 OHM 4 OHM 4 OHM

16 Ohm Cabinet

8 Ohm Cabinet

8 Ohm Cabinet

8 Ohm Cabinet

7

DISABBINATO SICURO

ABBINAMENTO CORRETTO

8

9 Parziale vista posteriore dell'ampli 8 OHM 4 OHM 4 OHM

Parziale vista posteriore dell'ampli 4 OHM 4 OHM 8 OHM

8 Ohm

8 Ohm

SERIES BOX

4 Ohm

PARALLEL BOX

4 Ohm

ABBINAMENTO

16 Ohm

CORRETTO

4 Ohm Cabinet

16 Ohm

ABBINAMENTO CORRETTO

4 Ohm Cabinet

16 Ohm Cabinet PAGE 25

16 Ohm Cabinet


SCHEMI DI COLLEGAMENTO... Amplificatori a Speaker Cabinet

10

Vista parziale posteriore dell'ampli 4 OHM 4 OHM 8 OHM

16 Ohm SERIES BOX

8 Ohm

8 Ohm

8 Ohm Cabinet

8 Ohm Cabinet

8 Ohm Cabinet

ABBINATO SICURO

11

12 Vista parziale posteriore dell'ampli 4 OHM 4 OHM 8 OHM

ABBINATO CORRETTO

Vista parziale posteriore dell'ampli 4 OHM 4 OHM 8 OHM

8 Ohm PARALLEL BOX

16 Ohm

16 Ohm

8 Ohm Cabinet

16 Ohm Cabinet

16 Ohm Cabinet

DISABBINATO SICURO

16 Ohm Cabinet PAGE 26

16 Ohm Cabinet


SCHEMI DI COLLEGAMENTO... Amplificatori a Speaker Cabinet

13

Vista parziale posteriore dell'ampli

16 Ohm

4 OHM

4 OHM

8 OHM

SERIES BOX

8 Ohm

8 Ohm

8 Ohm Cabinet

8 Ohm Cabinet

16 Ohm Cabinet

DISABBINATO SICURO

14

Vista parziale posteriore dell'ampli 8 OHM

4 OHM

4 OHM

8 Ohm PARALLEL BOX

16 Ohm

16 Ohm Cabinet

16 Ohm Cabinet DISABBINATO SICURO PAGE 27

16 Ohm

16 Ohm Cabinet


TRIODI, PENTODI & IRLANDESI: (Uno sguardo al funzionamento interno delle valvole) Con le scuse ad Amici e Parenti dell'isola di Smeraldo - che faranno presto la loro apparizione - l'umorismo che segue è dedicato alla memoria degli specialisti McAuliff e Fae (Rafael) McNally, due dei Veri Grandi. Come suggerisce il loro riferimento numerico, i termini Diodo, Triodo e Pentodo indicano il numero di elementi all'interno della valvola, cioè due, tre o cinque. Tutte le valvole richiedono anche un filamento o "heater" che non viene incluso nel conto. Il suo scopo è di eccitare gli elettroni dal rivestimento del catodo aumentando la temperatura così che essi possano bollir fuori dal materiale di rivestimento ricco di elettroni e formare una nuvola di elettroni liberi nello spazio vuoto che circonda il catodo. Sebbene i termini filamento e heater siano spesso intercambiabili, ci sono differenze specifiche: un filamento è un catodo scaldato direttamente col rivestimento del catodo direttamente applicato sull'elemento riscaldante: come nelle valvole 5U4 twin diode rectifier e 300B triode amplifier. Un heater, invece, è un elemento riscaldatore separato dal catodo e solitamente inserito nella calza tubolare del catodo: esempi sono le valvole 12AX7 twin triode amplifier e 6V6 o le EL84 beam power pentode. In tutti i casi questo aspetto fondamentale costruttivo di ciascuna valvola è ben visibile, soprattutto quando l'elemento riscaldatore è incandescente. Il catodo, poi, si potrebbe considerare il primo elemento poiché è la sorgente degli elettroni. La parola stessa viene dal greco e vuol dire letteralmente "completamente giù", con un senso di origine centrale - come il centro della tearra da cui il suono ha origine. Si potrebbe dire che un audiofilo estatico fa l'esperienza di una catarsi positiva, essendo la sua anima purificata quando il suo sistema lo trasporta nell'Audio Nirvana. Il solo problema nell'andar oltre con questa immagine positiva è che il catodo è, sfortunatamente, negativo... almeno in termini elettrici. Tuttavia questo è facile da ricordare poiché virtualmente ogni musicista e audiofilo ha fatto anche l'esperienza della più comune catarsi negativa quando emerge dalla rinascita emozionale scalciando e gridando di rabbia e frustrazione. Una volta scaldati, gli intrinsecamente negativi elettroni sono piccoli tipi energici di quasi nessuna massa. Così possono esser accelerati quasi all'istante per viaggiare attraverso il vuoto quasi alla velocità della luce. Essendo di tale carica negativa, essi tendono a respingersi l'un l'altro e quindi nella nube di elettroni intorno al catodo, è tutto uno spingere e sgomitare dato che ognuno cerca di mantenere la propria distanza dagli altri... a meno che non ci sia una forte attrazione universale di influenza esterna. Pensate, se volete, a un gruppo di Irlandesi sub-atomici a zonzo in uno stato mentale negativo e scostante. Nessuno di loro vuole aver niente a che fare con gli altri. Ora introduciamo una forte attrazione, diciamo un locale pubblico, e potete facilmente immaginare un ordinato e rapido movimento di tutti verso un'unica direzione. Questo è quel che accade quando un elemento a carica positiva chiamato anodo o piastra viene introdotto nello spazio vuoto. La piastra è il grosso elemento di metallo più visibile attraverso il vetro della valvola di elettroni. E' l'elemento più esterno della struttura di una valvola e circonda tutti gli altri. Il catodo sta in centro irradiando elettroni verso l'esterno. Quanto più alto risulta il voltaggio positivo applicato alla piastra, tanto più aumenta l'attrazione degli elettroni che circondano il catodo, e se non si trova nulla sul percorso, si verifica un flusso disinibito verso la piastra... come togliendo tutte le porte e offrendo consumazioni gratis alla folla di Irlandesi che temporeggiano fuori dal bar. Come gli elettroni fluiscono alla piastra, lo spazio si riempie nuovamente di altri elettroni che bolliscono dal catodo ricco di elettroni così come potete facilmente immaginare altri irlandesi impazienti prendere il posto di quelli che sono entrati - fino a che l'intero villaggo non appare deserto. Ora, da dove arrivano e come emergono? Bene, una anziana ed elegante signora mi mostrò una volta come far rivivere lo champagne svaporato: lasciò cadere un chicco d'uva passa nel bicchiere.Ci fu un immediato e evidente aumento di effervescenza all'introduzione di una superficie catodica. Migliaia di piccole bollicine apparvero immediatamente - e continuarono a fluire dall'acino. Naturalmente le bollicine erano fatti di gas dissolto nella bevanda, ma l'analogia rende facile visualizzare gli elettroni liberati dissolti dal ricco rivestimento del catodo mentre si muovono effervescenti dalla superficie riscaldata. Ma torniamo al flusso di elettroni. Se gli elettroni sono fortemente attratti verso una piastra caricata positivamente, allora essi sono fortemente respinti da una piastra caricata negativamente, e così è. perciò, se una corrente alternata - come quella di un trasformatore viene applicata alla piastra, gli elettroni scorreranno solo durante la carica positiva della piastra. Durante i periodi di carica negativa il flusso di elettroni si ferma e lo spazio di carica degli elettroni resta compresso nell'area intorno al catodo.

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TRIODI, PENTODI & IRLANDESI: (Continua) Così una valvola dioda - che ha un catodo e un anodo - viene usata perlopiù per raddrizzare la corrente alternata in corrente continua passandola senza restrizioni, ma in un solo senso. Questo spiega anche perché l'orario di chiusura dei pub irlandesi è tanto rigido: durante la normale operatività, il traffico che scorre è similmente libero unidirezionale verso il bar e questo processo raddrizza la negatività della giornata lavorativa. Inutile dire che nessuno se ne va fino a che l'atmosfera nei dintorni del bar resta caricata positivamente. TRIODI: Questa sezione è la continuazione di un trattato tecnico sull'attività dei pub irlandesi che per facilitare la comprensione dei profani, viene spiegato in termini di tecnologia valvolare. Entrate nel bar originario - birra gratis e niente porte. Beh, vien fuori che un certo controllo sul flusso diventa un necessario e utile vantaggio. Questo ha condotto all'invenzione di quelle mezze porte da saloon che sono aperte sopra e sotto.Sono state copiate dalla griglia di controllo della valvola termoionica, che è una spirale avvolta liberamente di filo sottile situata tra il catodo e la piastra. In un Triodo la piastra è sempre caricata positivamente con D.C. ad alto voltaggioe anche se la griglia blocca il percorso, gli elettroni negativi SENTONO ancora una forte attrazione - proprio come gli Irlandesi vedono attraverso le porrte del bar. Sanno quali piaceri ci sono là dietro, ma per entrare devono superare l'influenza negativa che controlla l'accesso. Questa influenza negativa viene solitamente chiamata Bias. In termini elettronici significa che la griglia viene alimentata con un voltaggio leggermente PIU' NEGATIVO dei già negativi elettroni. Più negativo è il Bias, più tende a neutralizzare l'attrazione della piastra e respingere gli elettroni indietro verso il catodo. Anche gli Irlandesi possono esser carichi di Bias, ma a meno che non siate anche voi Irlandesi, questo tipo di Biasing può risultare più difficile da capire. L'effetto è però simile: più negativo il Bias, più impedisce di proseguire. In termini generali tuttavia, il Bias di elettroni della griglia è più facile da superare, per due principali ragioni: Primo, il Bias è regolato - come le porte del bar - per consentire un certo passaggio. Secondo, la griglia è COME NON CI FOSSE, come le porte che sono come spazi aperti. Diversamente dalla piastra che è solida, la griglia è come le molle dei letti. Può essere creato un campo respingente ma perlopiù è spazio vuoto tra ben separate spire di filo. E' molto facile controllare gli elettroni mentre attraversano il campo di forza della griglia: cambiando il voltaggio alla griglia solo leggermente si ha un forte effetto su come il flusso di corrente l'attraversa... questa è l'AMPLIFICAZIONE: una piccola variazione nel voltaggio alla griglia causa una gran variazione nel flusso di corrente alla piastra. Le scopo delle porte semi aperte è simile a quello della griglia, vale a dire, dare una pausa momentanea ma rivelando la promessa all'interno. L'esitazione lascia spazio alla tentazione, ma ci sono quei pochi tosti Irlandesi che ci pensano due volte e decidono di tornare più tardi. La maggior parte si ferma un attimo e poi entra. A questo servono le porte dei bar: a evitare che tutti si affollino dentro in una volta sola - e meno la porta fa da barriera, con più spazio tra le ante, più l'attrattiva influenza del bar si sente all'esterno amplificando così il flusso di clienti e aumentando la folla nel bar.

PENTODI: A volte però, le porte dei bar - anche quelle semi aperte - si sono dimostrate troppo effficaci, e troppi clienti sono andati via. Occorreva qualcos'altro per aumentare l'attrazione del bar e superare la resistenza creata dalla porta. Venne così inventata la cameriera da cocktail. Ancora una volta l'idea fu ispirata dalla valvola. Si era scoperto in alcune valvole, spesso quelle di tipo più largo, che la distanza dalla piastra era troppa per attrarre abbastanza elettroni oltre l'influenza negativa della griglia di controllo. Così venne inserita un'altra spirale di filo sottile tra la prima griglia e la piastra. Fu chiamata griglia schermo e portava un carico altamente positivo, essa funzionava come “esca” verso la piastra. In valvole ben progettate come la EL84 o la 6V6, le spire della griglia schermo sono allineate precisamente per trovarsi all'ombra della griglia di controllo. In questo modo gli elettroni che rispondono al tiro della griglia schermo sono allineati in fogli mentre passano tra le spire della griglia di controllo interna... solo per scoprire che sono stati ingannati! Una volta oltre la griglia di controllo e tirati verso la griglia schermo, scoprono...che non c'è quasi nulla.La strada che hanno fatto li ha portato solo dritti ATTTRAVERSO le spire della griglia schermo. Così anziché un incontro ravvicinato e personale, sono solo passati oltre - e una volta là fuori, non c'è niente a fermarli. L'influenza della piastra ha la meglio - e trattandosi di metallo solido e di attrazione altamente positiva - è in questa destinazione finale che gli elettroni si raccolgono.

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TRIODI, PENTODI & IRLANDESI: (Continua) Allo stesso modo la cameriera da cocktail - visibile attraverso le ante delle porte è spesso poco vestita - per la miglior efficacia nel rinforzare l'attrattiva del bar, e mettendosi tra la porta e il bar, serve da esca per far arrivare i clienti oltre l'influenza negativa delle porte. Una volta attreversata la porta però, è raro che gli Irlandesi vengano effettivamente in contatto personale con la cameriera da cocktail, nonostante tutte le intenzioni e i tentativi, lei - come la griglia schermo, si rivela una semplice illusione. Tuttavia, arrivati lì, la solida influenza del bar ha il sopravvento e attrae i clienti a riunirsi, avendo felicemente raggiunto la propria destinazione. Se state ancora seguendo e non avete perso il conto, saprete che c'è ancora un importante elemento dei cinque necessari a fare un Pentodo. Questa ultima parte è una coppia di schermi beam-confining che essendo a carica negativa, servono a direzionare il flusso giusto verso la piastra. Questo somiglia a un breve ingresso del bar che evita di perdersi sulla strada verso la Men's Room. Una volta al bar però, il circuito è completo e il processo di nutrimento dell'anima fa la sua magia rituale. Essendo stati superati i Bias, svaniti gli usignoli dell'illusione, gli spiriti volano alti e gli Irlandesi prima scontrosi sono ora pieni di calda, vivace e cortese amicizia, godendosi la musica e brillando felicemente al calore del locale. Con i nostri ringraziamenti agli abitanti della "Land of the Leprechaun", abbiamo qui concluso la nostra piccola digressione sui meccanismi che riguardano l'organizzazione dei bar. Un articolo di Randall Smith Designer / Presidente

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MESA BOOGIE The Spirit of Art in Technology

Grazie per la fiducia accordata a MESA/Boogie nello scegliere il vostro amplificatore. Vi auguriamo molti anni di piacere sonoro in compagnia di questo strumento artigianale completamente valvolare.


The Spirit of Art in Technology

1317 Ross Street Petaluma, CA 94954 - USA


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