The Mag 17

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presenta

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INCONTRI D'ESTATE SUMMER MEETINGS

L

'estate nel mio immaginario personale è da sempre una stagione generatrice di pensieri buoni, se non fosse per tutte le volte che la realtà ci si mette di mezzo. La sensazione che ho è quella che più si diventa grandi e più ci tocca essere equilibristi nel mare mosso che ci fluttua attorno. Mentre le maree vanno e vengono, nel bel mezzo del fluire del nostro lavoro, abbiamo incontrato tanta gente perché in questo l'estate è sempre foriera di possibilità. Tra i giovanissimi talenti che abbiamo conosciuto c'è, per esempio, Annalisa Calagreti, una ragazza di 16 anni che sta scalando le vette di una disciplina sportiva molto particolare: il judo. È stata dolcissima nel parlare di sé e di tutti i sogni che insegue con passione: le auguriamo che si avverino, uno ad uno. La copertina è dedicata a una donna che non ha bisogno di presentazioni, Valentina Lodovini, una delle attrici più amate da pubblico e critica del cinema italiano degli ultimi anni. L'abbiamo incontrata a Città di Castello dove era ospite di un'iniziativa di Cdcinema: in quell'occasione ha visitato la mostra per il Centenario di Burri, ha presentato un libro, ha partecipato alla proiezione del film “Buoni a nulla” e ha trovato persino il tempo di farsi fotografare per The Mag e di questo la ringraziamo (lo scatto di copertina è di Emanuele Vanni). Nell'intervista tra le altre cose ci ha detto: «Mi piace tutto della mia terra e adoro tornare a casa». Non ha torto Valentina. Anche perché l'estate tra Umbria e Toscana è terra di Festival. Per questo ci sono pagine ricchissime di musica, ma anche di cinema e teatro: Vinicio Capossela che canta per un amico in Moon in June, Umbria Jazz che quest'anno ha fatto il botto, il ritorno di Rockin' Umbria, Kilowatt Festival ed Eugenio Finardi a Sansepolcro, il Festival delle Nazioni e l'Umbria Film Festival di Montone. Poi ancora gli artisti che si sono riuniti per Burri, un disegnatore americano per la China e la Matita e molto altro... nel sempre nobile tentativo di farci illuminare da quello che di bello ci gira intorno. Enjoy the Mag!

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I

n my mind, summer has always been that season where we think good thoughts, if only reality would stop getting in the way. The sensation I have is that the older we get, the more we have to stay balanced in this rough sea that rises and falls around us. As the tides come and go, in the midst of our work flow, we have met many people because in this sense, summer is always full of possibilities. Among the young talents we have met, for example, there’s Annalisa Calagreti, a 16-year-old girl who is climbing the heights of a very unique sport: judo. She was sweet as she spoke of herself and of all her dreams which she follows passionately: we hope that one by one, they come true for her. The cover is dedicated to a woman who needs no introduction, Valentina Lodovini, one of the most-loved actresses by the public of Italian films in these past years. We met her in Città di Castello, where she was the guest of an initiative of Cdcinema: this visit she went to the exhibition for the Burri Centennial, she presented a book, and she even found time to have her picture taken for The Mag and for this we want to thank her (the picture on the cover was taken by Emanuele Vanni). In the interview among the things she told us: «I love coming home and all that is part of this land». She isn’t wrong. Especially because summer in Umbria and Tuscany means a time of Festivals. So, you will see pages rich in music, but also in films and theatre: Vinicio Capossela who sings for a friend in Moon in June, Umbria Jazz which was a huge success this year, the return of Rockin’ Umbria, the Kilowatt Festival and Eugenio Finardi in Sansepolcro, the Festival delle Nazioni and the Umbria Film Festival in Montone. Still more, the artists who met for Burri, an American designer for La China and La Matita and much more... in the ever noble attempt to enlighten us on all the beauty we find around us. Enjoy the Mag!


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Cover Story

VALENTINA LODOVINI

Fabio Battistelli

Our Home

SENSATIONS: arriva la candidatura al Los Angeles MUSIC AWARD

THE WHITE HOUSE

Hanno collaborato a questo numero: Lorenza Mangioni, Mats Meyer, Massimo Zangarelli, Lucia Fiorucci, Ilo Mariottini, Luca Marconi, Michele Cantarelli, Luca Benni & Matteo Cesarini, Virginia Spantini, Federico Giulietti, Andrea Tafini e Palmiro Bruschi.

Mostra del Cavallo SU IL SIPARIO

Vinicio Capossela CANTA PER SERGIO

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Annalisa Calagreti

Sognando le Olimpiadi del 2020

The wonderful theorem

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Te la facciamo sentire noi MTV

Data pubblicazione: Agosto 2015 - rivista bimestrale - N° 17 Grafica, fotografia e impaginazione: Moka comunicazione, via Gramsci, 1/b - Città di Castello (PG) P. IVA 02967110541 - mokacomunicazione.it Stampa: Litograf Editor S.r.l. - Via C. Marx, 10 06011 Città di Castello (PG) P. IVA 02053130544 Editore e Proprietario: Moka comunicazione Direttore Responsabile: Cristina Crisci Responsabile di Redazione: Marco Polchi Traduzioni: Helena Palazzoli / Christy Mills Iscrizione al Tribunale di Perugia: n. 20/12 del 27/11/2012. Questo numero è stato chiuso in redazione il 31 Luglio 2015 alle 13:00 Per maggiori informazioni e tanti altri eventi visita / for more information and events go to www.the-mag.org

Umbria Film Festival

Sound Studio Service

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Eugenio Finardi

La mia storia in una notte di luglio

INFO E CONTAT

TI pubblicità Simona 389 05 24 Giovanna 389 05 099 Alice 338 29 66 24 126 001 redazione marcopolchi@th info@the-mag.o e-mag.org www.the-mag.o rg rg

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Mats Meyer Mats Meyer è un avvocato statunitense che vive e lavora a New York. Laureato all’Università della Georgia, ha trascorso un periodo anche in Europa, in Spagna e Inghilterra, dove si è specializzato in “entertainment law”. È appassionato di moda e spettacolo. Racconta tutto questo tramite disegni e illustrazioni, in cui mette in risalto soprattutto la bellezza e la sensualità femminili. È anche stylist (collabora con Matthew Christopher e The News Showroom) e giornalista freelance: scrive per newyorkstyleguide.com, Bastionconyc.com e European Law Review. Per the Mag, ha realizzato la sua personale visione di Valentina Lodovini inserita ne La China e La Matita e un disegno dedicato a Lucia Rossi pubblicato a pagina 35. http://matsmeyerillustrations.com/ https://instagram.com/matsmeyer_illustrations/ https://www.clippings.me/matsmeyer

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LA CASA BIANCA

di Lucia Fiorucci

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Al secondo e ultimo piano di Palazzo Tartarini ci si arriva, oltre che dalla scalinata in pietra serena, con un ascensore di vetro a profili bianchi di alluminio, pavimento in parquet e specchio per la parete sul fondo. L’ascensore sbuca direttamente in cucina e diventa una parte d’arredo indispensabile per il resto della casa. L’appartamento fa parte del palazzo risalente al 1200, acquistato qualche anno fa dai genitori di Elena. L'edificio si trovava in un importante stato di degrado: la copertura e parte della facciata erano divelte e i solai deteriorati. Ora, dopo un consistente inter-

vento strutturale e architettonico, Palazzo Tartarini ha riacquistato la propria identità, grazie anche al ripristino delle finestre originarie ad arco dell’ultimo piano.

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L’appartamento in cui Elena vive con suo marito e il figlio è caldo e accogliente, non solo grazie all’ottima coibentazione delle pareti e al riscaldamento a pavimento, ma anche grazie al gusto raffinato proprio di Elena e alla pragmaticità di sua cognata Lucia, l’architetto che ha seguito i lavori di restauro. Nel soggiorno, il ritmo scandito dalle numerose finestre garantisce la luce durante tutto il giorno, mentre nelle stanze da letto sono i lucernari a illuminare dolcemente gli ambienti. Il bianco è protagonista assoluto. Bianche sono le pareti e i battiscopa, nel soggiorno come in mansarda, sono bianchi i soffitti lignei e le travi di acciaio dove sono stati inserite delle luci; bianca è la cucina,

come le antiche porte originali e gli arredi realizzati su misura. Tuttavia non è un colore asettico, ma pieno di carattere e bellezza; sempre accostato a superfici materiche vive come il legno color miele del parquet, il marmo della scala che porta alla mansarda, o ancora alle travi in legno naturale dei soffitti delle camere da letto. Nonostante la storicità dell’edificio, l’arredamento è volutamente contemporaneo. I mobili laccati di bianco sono alternati alle superfici a specchio di alcune porte, al vetro del tavolo in cristallo e del parapetto della scala in soggiorno. Di vetro sono anche le pareti del bagno nella camera matrimoniale, per renderla più ampia e luminosa.

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THE WHITE HOUSE

by Lucia Fiorucci

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Besides the stone stairway, one can also reach the second floor of Palazzo Tartarini in the glass and white aluminium lift, with its parquet floor and mirror on the back wall. The elevator comes out directly in the kitchen thus becoming an indispensable part of the furniture. The apartment is part of a palazzo which dates back to 1200, and was bought a few years ago by Elena’s parents. The building was in a major state of disrepair: the floors had deteriorated and the roof and part of the facade were breaking away. Now, after major structural and architectural work including the restoration of the original windows and the arch on the top floor, Palazzo Tartarini has regained its identity. The apartment where Elena lives with her husband and son is warm and welcoming, not only thanks to the excellent insulation of the walls and the underfloor heating, but also due to Elena’s elegant style and her sister-in-law Lucia’s pragmatism; Lucia being the architect who supervised the restoration work.

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In the living room the numerous windows ensure light throughout the day, whilst the bedrooms are softly illuminated by skylights. The home is white throughout. The walls and skirting are white; the wood ceilings in the lounge and attic are white, as are the steel beams into which lighting has been incorporated. The kitchen is white, and the made-to-measure furniture and the original antique doors... are white. However it’s not a lifeless colour, but one full of beauty and character, juxtaposed with vibrant materials like the honey-coloured wood of the parquet, the marble staircase going up to the attic and the natural wood beams of the bedroom ceilings. Despite the history of the building, the decor is deliberately contemporary. The white lacquered furniture alternates with the mirrored surfaces of some doors and the glass table and glass parapet of the living room’s staircase The walls of the master bedroom’s ensuite are also glass, making it brighter and more spacious.

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L’OCCHIO DEL CURIOSO Nel soggiorno è stato realizzato un camino dal disegno semplicissimo, ma di grande bellezza ed eleganza. È un camino da incasso, rivestito da pareti in acciaio Cor-Ten e struttura in cartongesso con profilo a trapezio. Ma una lastra di onice delicatissima riveste la struttura e sembra quasi appoggiata. Dietro alla pietra è stato inserito un impianto di illuminazione che, quando la stanza è buia, proietta le venature ambrate dell’onice sulla parete opposta.

A NOTE TO THE CURIOUS A simple, but elegant and beautiful built-in fireplace has been constructed in the sitting room. It’s trapezoid in shape, and made of plasterboard clad with weathering steels. A slab of delicate onyx lines the structure and appears to be just resting there. Behind the stone is a lighting system, which when the room is dark, projects the onyx’s amber-coloured grain onto the opposite wall.

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Vasco & Piero’s Pavilion Italian Restaurant CARTA DI IDENTITÀ DEI NOSTRI PIATTI: Il nostro cibo si basa sulla cucina Umbra tipica del centro Italia, usando solo due o tre ingredienti per ogni portata. La nostra filosofia è quella di mantenere i piatti semplici e freschi.

Our food is based on Umbrian cuisine from central Italy, using just two or three ingredients for each dish. Our philosophy is to keep the dishes simple & fresh.

VASCO & PIERO’S PAVILION RESTAURANT 15 POLAND STREET, LONDON W1F 8QE, UK TEL 0044 0207 437 8774 - PRIVATE ROOM

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VALENTINA LODOVINI

«...quella volta che al cinema

mi innamorai di

Daniel Day Lewis» di Cristina Crisci & Marco Polchi - ph: Emanuele Vanni servizio mokacomunicazione

Dunque Valentina, ormai sei un'attrice di caratura nazionale e non solo, come ti senti a tornare da dove sei partita? «Sono semplicemente felice! È prezioso partecipare a manifestazioni del genere, quando poi vengono organizzate nei luoghi che rappresentano le tue radici è ancora più bello. Ho un rapporto particolare con il cinema all'aperto di Città di Castello, perché vedendo 'Nel nome del padre' mi sono innamorata di Daniel Day-Lewis proprio qua, lo ammetto pubblicamente, non lo dimenticherò mai (sorride, ndr)». Progetti per il futuro? A cosa stai lavorando? «Eh... non posso sbilanciarmi più di tanto, ci sono diversi progetti, ma non posso parlare. Pensiamo al presente; su quello che verrà ci concentreremo più in avanti». Hai partecipato alla consegna del Premio Strega: qual è il tuo rapporto con la letteratura? «Con i libri ho un rapporto pressoché carnivoro, famelico, ne leggo in continuazione. Se possibile, cerco sempre di trovare del tempo per leggere: ho iniziato da poco ''Sirena'' di Barbara Guarlaschelli e devo dire che mi piace molto». Hai ricevuto un importante riconoscimento (il David di Donatello) recitando in una commedia (Benvenuti al Sud) ma hai preso parte anche a film drammatici: in quale tipo di pellicola ti senti più a tuo agio? «Io cerco sempre di distinguere non tanto tra generi ma tra bei film e brutti film, mi baso su questo. Quindi mi trovo bene in diverse situazioni cinematografiche a patto che siano gratificanti a livello di trama, sceneggiatura e personaggi».

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Valentina disse:

ÂŤCon i libri ho un rapporto pressochĂŠ carnivoro, ne leggo in continuazioneÂť 31


Un film che ultimamente ti ha entusiasmato.. «Uhh.. difficile da dire, "Youth", "La Giovinezza" di Paolo Sorrentino forse è quello che nell'ultimo periodo mi ha lasciato qualcosa in più di tutti». Un regista con cui vorresti lavorare e ancora non l'hai fatto. «Sicuramente Jonathan Demme, il regista di Philadelphia e di the Manchurian Candidate tra gli altri». Hai mantenuto rapporto molto forte con la tua terra: cosa ti piace di più e cosa invece cambieresti? «Oddio, mi piace tutto! C'è però una cosa alla quale sono particolarmente legata: il fiume Tevere». Continuerà la collaborazione radiofonica con Hollywood party? «Sì, sicuramente. Anche se ancora loro non lo sanno e sono totalmente inconsapevoli di quello a cui vanno incontro! L'esperienza radiofonica è davvero bellissima, divertente, poi si tratta di una trasmissione di cinema quindi è veramente perfetta». Che ricordi hai dell'esperienza con l'Associazione teatrale Ottobre di Valeria Ciangottini? «Devo tantissimo a quel periodo, innanzi tutto perché mi ha lasciato delle amicizie che coltivo ancora. Ho bellissimi ricordi a cui sono particolarmente legata. Ho fatto anche il Centro Sperimentale di Roma ma a volte penso che mi ha dato più il teatro fatto a Città di Castello, anche perché ho avuto la fortuna di trovare degli ottimi insegnanti come Enzo Aronica». Dove trascorrerai l'estate? «Penso a Stromboli e poi in Russia, a Mosca e San Pietroburgo. Due cose agli antipodi!».

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So, Valentina, now you are an actress with national fame, and not only, how do you feel about coming back to where you started? «I am just happy! It is precious to participate in manifestations like this, when then they are organized in the places that represent your roots it’s even more wonderful. I have a special feeling with the open-air cinema in Città di Castello, because seeing ‘In the name of the Father’ I fell in love with Daniel Day-Lewis right here, I admit it publicly, I will never forget it (she smiles, editor’s note)». Projects for the future? What are you working on now? «Er… I don’t want to reveal too much, there are various projects, but I can’t talk about them. Let’s think about the present; we will concentrate on what is to come in the future». You participated in the giving of the Premio Strega (a literary prize): what is your relationship with literature? «With books I have a kind of carnivorous relationship, ravenous, I read them all the time. If possible I always try to find time to read: I just started reading “Sirena” by Barbara Guarlaschelli and I have to say that I like it very much». You received a very important recognition (the David di Donatello) acting in a comedy (Benvenuti al Sud) but you also played parts in dramatic films: in which kind of film do you feel most comfortable? «I always try to distinguish not so much by genres but by good films and bad films, I choose them on this basis. So I am happy in different film situations as long as they are gratifying as far as plot, scenery and characters». A film that has inspired you recently.. «Uhh… difficult to say, "Youth", "La Giovinezza" by Paolo Sorrentino is maybe the most recent one that gave me something more than all the others». A director with whom you would like to work but haven’t yet. «Definitely Jonathan Demme, the director of Philadelphia and the Manchurian Candidate among others». You have kept a very strong relationship with your land: What do you like most and what would you change? «Oh God, I love it all! There is however, one thing I am particularly tied to: the Tiber River».

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Will you continue working together with Hollywood party radio show? «Yes, of course. Even if they don’t know it yet and I am completely unaware of what they are going toward! The radio experience is truly beautiful, fun, besides it’s about cinema so it’s absolutely perfect». What memory do you have of your experience with the "Associazione Ottobre" di Valeria Ciangottini? “ I owe so much to that time of my life, first of all because it left me with friendships that I still cherish. I have won-

derful memories of which I am especially fond of. I also did the "Centro Sperimentale" in Rome but sometimes I think that the theatre at Città di Castello did more for me than that because I had the fortune of finding great teachers like Enzo Aronica”. Where will you spend your summer? «I think in Stromboli and then in Russia, in Moscow and Saint Petersburg. Two completely opposite places!».

ph: Jacopo Gennari

Valentina Lodovini, Alessandro Boschi e Steve della Casa alla presentazione del libro "I cento colpi di Hollywood party"

Valentina Lodovini e Lucia Rossi visitano la mostra "Au Rendez-Vous des Amis"

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Una foto della serata organizzata da CDCINEMA


Mats Meyer

LE DISSOLUTE ASSOLTE

QUANDO IL TUO EX È DON GIOVANNI... Gli ambienti di palazzo Bufalini hanno fatto da scenario allo spettacolo «Le dissolute assolte» che ha segnato un altro gradevolissimo ritorno a casa: quello dell'attrice Lucia Rossi. C'era anche lei tra le otto donne tutte dissolute, ma altrettanto assolte poiché innocenti. In realtà il loro unico 'peccato' è stato quello di aver avuto a che fare con il mito di Don Giovanni, colpevole fuori scena, soltanto ricordato, nominato, maledetto, ma sempre protagonista, nonostante già sprofondato all'inferno. Tutte le otto donne raccontano il loro Don Giovanni nello spettacolo ideato, scritto e diretto da Luca Gaeta. L'ambientazione è quella di un'atmosfera inquietante di una festa oscura, tra maschere e mantelli neri dove si consuma un party dai riti orgiastici. Una sorta di casa chiusa dove abitano le donne che Don Giovanni ha reso immortali, inserendole nel suo famoso catalogo. Lo spettacolo ha chiaramente movimentato il centro storico di Città di Castello a metà luglio quando prima della rappresentazione, le belle attrici sono scese in piazze con alcuni costumi di scena e sensuali maschere ad alimentare la curiosità dello spettatore. In scena oltre a Lucia Rossi, Nela Lucic, Valentina Ghetti, Annamaria Zuccaro, Alexandra Mogos, Adele Perna, Glenda Canino, Mariaelena Masetti Zannini e Marco Giustini.

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di Cristina Crisci

Mostra del fumetto

IL RITORNO DI UN MITO

Torna il grande mito di Tex. La Mostra del Fumetto di Città di Castello sarà un omaggio, declinato con le matite dei 14 disegnatori che hanno fatto la storia di Tex Willer, chiamati ad esporre dal 19 settembre al 18 ottobre negli spazi del Quadrilatero di palazzo Bufalini. «Tex d'autore» non solo raccoglie le tavole dei disegnatori che hanno raccontato le gesta del personaggio western più amato del fumetto, ma oltre 50 tra artisti e disegnatori sono coinvolti nella manifestazione cui è abbinata, il 10 e 11 ottobre, la Mostra Mercato del Fumetto «Tiferno Comics». Le anticipazioni sono state illustrate dal presidente degli «Amici del Fumetto» Gianfranco Bellini insieme a Franco Barrese, Fabrizio (Fez) Duca, Anna Traversini e altri componenti dell'associazione col vicesindaco Michele Bettarelli che ha plaudito all'iniziativa che da anni porta alto il nome di Città di Castello nel mondo del fumetto. Quello di Tex è una sorta di ritorno in grande stile: nel 2003, anno della prima edizione, venne allestita una mostra dal titolo «Tex da Ventimiglia a Città di Castello» con esposte le opere del disegnatore Fernando Fusco, matita storica della Bonelli. Il manifesto ufficiale che ritrae Tex sullo sfondo del capoluogo tifernate è firmato da Giovanni Ticci, il disegnatore più longevo della compagnia Willeriana. Oltre a lui ci sono tanti altri nomi fra i quali anche numerose new entry, come Laura Zuccheri, la prima ed unica donna ad aver disegnato questo personaggio. Parte integrante della mostra (circa un quarto) è poi dedicata a Magnus e al suo «Texone». Tra le novità: una possibile esposizione, nella primavera del prossimo anno, a Bruxelles dove una delegazione dell'associazione, tramite l'europarlamentare tifernate Laura Agea (Movimento Cinque Stelle), ha potuto incontrare i vertici del Museo del Fumetto per allacciare una joint venture.

di Vincenzo Mollica*

«Tex d'autore lo è sempre stato fin da quando è stato creato. Gian Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini hanno mescolato le loro passioni western per creare l'unico personaggio che a pieno titolo è insieme cowboy e indiano: Tex Willer e Aquila della notte. Ranger e Capo indiano. Dal 1948 in poi, i due patriarchi hanno piantato un albero d'avventure che ancora oggi germoglia meravigliosamente. Con loro la storia, la geografia, la letteratura, il cinema, l'anatomia, la pittura, l'antropologia si sono trasformati in fumetto. Ogni volta era come se componessero insieme un autoritratto immaginato: credibile, avventuroso, appassionato. Tanto per fare un esempio, stiamo ancora elaborando il lutto per Lilith, unica donna amata da Aquila della notte-Willer. Quando i padri fondatori ci hanno lasciato, è toccato al figlio Sergio Bonelli continuare l'opera. Lo ha fatto da vero artista con una intuizione geniale. Facciamo conto che Tex abbia un equivalente musicale in Stardust, canzone scritta nel 1927 da Hoagy Carmichael. Questa canzone è diventata un classico senza tempo, grazie ai tanti artisti che l'hanno reinterpretata rendendola sempre moderna, attuale. Così ha fatto Sergio Bonelli: a chiamato a raccolta gli sceneggiatori e i disegnatori che stimava di più affinché l'albero di Tex continuasse a germogliare storie. Invitò anche autori, apparentemente lontani dal mondo di Tex, a reinventare questo personaggio, come se fossero dei jazzisti a cui viene affidata la libertà di svisare su un evergreen, esattamente come è accaduto tante volte e in maniera diversa per Stardust. Tra I musicisti-jazzisti cito per tutti Magnus, che ha dedicato sette anni della sua vita a comporre una magnifica sinfonia Texiana, che si compone di due movimenti: la storia e i disegni preparatori, due capolavori paralleli e assoluti. Per tutto questo Tex è arte, il fumetto è arte, la vita è arte. Ancora oggi, all'età di 62 anni, non riesco a spiegarmi perché vengo attratto magneticamente da un quadretto, una pagina, una storia di Tex. Il perché, comunque, non lo voglio sapere, mi basta che il miracolo fumettistico Willeriano si ripeta. L'unica spiegazione che potrei accettare, semmai ne avesse voglia, è quella di Kit Carson, che considero l'unico filosofo a piede libero, il cui pensiero ironico e saggio, in questi tempi sbandati, arriva sempre benefico come un massaggio». *Questo è il testo della presentazione che il giornalista e critico cinematografico ha scritto, come ogni anno, per la Mostra del Fumetto di Città di Castello.

il presidente Gianfranco Bellini

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Per la 49^ edizione che si svolge dall’11 al 13 settembre con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e di Expo 2015 Milano, la Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello sposta ulteriormente in avanti il confine dell’innovazione e della qualità raggiunto l’anno scorso, con eventi e ospiti al debutto assoluto, grandi ritorni, allestimenti inediti e la superficie più ampia mai avuta a disposizione. Con l’obiettivo di dare alla rassegna una dimensione europea, in linea con l’evoluzione della filosofia proposta dai maggiori eventi del settore, la mostra tifernate sta continuando a cambiare pelle, puntando in maniera decisa sulle competizioni nazionali e internazionali più importanti, sulle specialità di maggiore richiamo per il pubblico, sui saloni e sullo spettacolo, cercando di rappresentare le più attuali tendenze della pratica sportiva, senza dimenticare il proprio Dna di manifestazione per le famiglie e i bambini. Con questi requisiti l'evento, guidato dal presidente Fausto Bizzirri, ha saputo g uadagnarsi il patrocinio del Ministero, che confermerà un ruolo da protagonista al fianco della manifestazione, e di Expo 2015 Milano, che ha incluso l’evento umbro tra le eccellenze d’Italia che possono fregiarsi del marchio di qualità dell’esposizione universale. Con i suoi mille cavalli, la rassegna umbra si confermerà come punto di riferimento indiscutibile nel centro sud Italia per il mondo dell’allevamento, trainando con il vigore dei numeri la crescita economica di un settore sempre più importante nell’economia del Paese. Le novità della 49^ edizione: il Trekking a Cavallo, un viaggio in sella per cavalieri esperti da Milano a Città di Castello organizzato dal 20 agosto all’11 settembre con Asi Sport Equestri e Fise per promuovere la Mostra e il turismo equestre, insieme al messaggio di Expo 2015; il ritorno dopo anni di assenza del salto ostacoli firmato Asi Sport Equestri e Fise, che darà vita ad appassionanti gare a cavallo e su pony per atleti amatoriali tesserati

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delle due federazioni, valevoli per il 1° Trofeo Mostra Nazionale del Cavallo, per il Campionato Nazionale Asi e per il Campionato Nazionale Tecnici Asi. Grande spettacolo al Gran Gala con la partecipazione al Night of The Stars di due grandi nomi dello spettacolo internazionale come l’astro nascente francese Laurent Jahan e Pasquale Beretta, uno degli artisti equestri italiani più conosciuti a livello internazionale; il debutto in Umbria del Country Derby della Fitetrec-Ante, nuovissima e appassionante disciplina dell’equitazione di campagna. Il cavallo purosangue arabo è ancora una volta il fiore all’occhiello della manifestazione, con la disputa del Concorso Internazionale B, del Campionato Yearlings e dell’Egyptian Event. Il Team Penning targato Fitetrec-Ante e National Team Penning Association è la disciplina regina della monta western con la disputa del National Championship, la più grande competizione d’Europa di questa specialità spettacolare e ricca di tradizione, della Coppa Italia di Team Penning, valevole come finale per le regioni del centro della Penisola, e delle gare del Pre-Futurity. Gli appassionati dell’equitazione americana possono seguire anche le spettacolari gare di Gymkhana Western promosse da Asi Sport Equestri e divertirsi nel country village allestito nell’area dedicata agli sport equestri a stelle e strisce, con musica, ristorazione e ambientazioni a tema. Come da tradizione, la Mostra ospita anche le immancabili competizioni di monta da lavoro Fitetrec-Ante, mentre è confermata la positiva esperienza dell’endurance. La parte espositiva della Mostra è caratterizzata dalla seconda edizione del Salone Nazionale del Turismo Equestre, che con 100 espositori fa incontrare domanda e offerta. Da non perdere le notti del Gran Gala Night of the Stars, lo spettacolo che con la regia di Nico Belloni e la direzione artistica di Bartolo Messina è divenuto un autentico happening nazionale tra le rassegne di settore.


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The 49th National Horse Show returns to Città di Castello from 11-13th September, with promises of being even bigger and better than ever. Under the patronage of the Ministry for Agriculture, Food and Forestry, as well as Milan EXPO 2015, the show will host former favourites as well as new events and push the boundaries of quality and innovation even further. Along with other major equine events, and in line with the industry’s proposed philosophy, the show aims to bring a more European dimension, with a focus on the more important national and international competitions, more popular specialities, merchandise halls and events, and to represent the latest trends in the equine industry, whilst remaining popular for families without diluting the sport. With these requirements in mind the event, led by President Fausto Bizzirri, has been able to gain the support of the Ministry, which will have a starring role alongside the event, and of Expo 2015; which included the Umbrian show in “the excellence of Italy”, thus giving it the World Fair’s stamp of quality. With its thousands of horses, the show will be confirmed as the indisputable point of reference for central and southern Italy in the breeding world, thus encouraging the economic growth of an increasingly important sector in the economy of the area. One of the novelties for this year is the Horse Trekking event; a riding trip for experienced riders from Milan to Città di Castello from 20th August to 11th September with Asi Equestrian Sports and FISE. Its aim is to promote both equestrian tourism and the show, as well as share the message of EXPO. Other new events include a return, after years of absence, of show jumping undersigned by Asi Equestrian Sports and FISE, which will create exciting competitions for amateur members of the two associations and which will be valid for the National Horse Show

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pemier trophy, the National ASI Championship and the National Championship Technical Asi. The Gran Gala Night of The Stars will be an amazing show including two big names in international entertainment; rising star Frenchman Laurent Jahan and Pasquale Beretta - one of the most internationally famous Italian equestrian artists. We can also see the Umbrian debut of the Country Derby from Fitetrec-Ante*; a new and exciting cross country discipline, whilst purebred Arabian horses will once again be a highlight of the show, with the battles of the International B Competition, the Yearlings Championship and the Egyptian Event. The Fitetrec-Ante registered Penning team and National Team Penning Association** features the supreme discipline of Western riding with the contention of the National Championship, the biggest competition in Europe for this specialty and one full of tradition, the Team Penning Italian Trophy, valid for the central regions of the peninsula finals, and the Pre-Futurity competitions. American riding enthusiasts can also follow the spectacular Western Gymkhanas, promoted by Asi Equestrian Sports, and enjoy the country village set up in the area dedicated to American equestrian sports with themed music, food and environments. As per tradition, the show will also feature the inevitable Fitetrec-Ante working horse competitions. The exhibition part of the show will be characterized by the second year of the National Equestrian Tourism Hall, with 100 exhibitors. And finally, don’t miss the Night of the Stars gala evenings, with the equestrian show directed by Nico Belloni and artistic direction from Bartolo Messina, that has become such a significant national event amongst the industry’s reviewers. *Fitetrec – Ante is the Italian equestrian tourism federation ** National Team Penning Association brings together fans and competitions of the Western discipline of cow penning


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LA RICCHEZZA INTANGIBILE DELL'OLIVO & LA FORZA DEL MADE IN ITALY Il made in Italy, che passa anche attraverso un prodotto prezioso come l'olio, è la chiave per dare il via ad un progetto di rilancio del sistema economico nel quale le aziende sono chiamate sempre più a fare squadra. È quanto auspicato dal convegno che si è svolto a Città di Castello, promosso dall'Oleificio Ranieri (in collaborazione con Oliofficina e Confindustria) che ha messo insieme i maggiori produttori del settore, imprenditori esemplari come Brunello Cucinelli e numerosi esperti, coordinati dalla giornalista Maria Latella. L'iniziativa ha consentito di creare un vero e proprio evento quando, finiti i lavori del convegno, si è svolto un momento conviviale nello splendido giardino di palazzo Vitelli, scenario inedito per un binomio di valorizzazione delle eccellenze territoriali a tutto tondo. Cucinelli ha parlato di globalizzazione e di presente «unica dimensione temporale dove siamo chiamati ad agire per ricostruire un nuovo futuro passando per un'evoluzione etica e culturale, in grado di restituire dignità sia umana che professionale anche ai giovani affinchè tornino a produrre eccellenze». In relazione alla stretta tematica di approfondimento racchiusa nel titolo «La ricchezza intangibile dell'olivo» Cucinelli ha ricordato che «con

il prodotto che commerciamo veicoliamo la nostra cultura e il nostro saper fare». I vertici dell'Oleificio Ranieri (che produce olio da oltre 80 anni nello stabilimento di Città di Castello), Riccardo e Raoul Ranieri hanno aggiunto: «Quando nel febbraio scorso abbiamo pensato a questo meeting degli operatori della filiera le relazioni tra le diverse associazioni di categoria e tra gli stessi operatori, erano abbastanza conflittuali. Da qui il desiderio di voler ritrovare unità in uno scenario internazionale fortemente competitivo. In un contesto di impegno sociale, di promozione del made in Italy e di responsabilità la presenza di Brunello Cucinelli rappresenta un’autorevole testimonianza». Anche l'assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini, intervenuta in apertura dei lavori, ha precisato: «L'Umbria con le sue produzioni 'modeste' di olio vanta aziende di trasformazione di primissimo livello ed è una ricchezza che supera il prodotto e si inserisce in un contesto di salvaguardia ambientale e paesaggistica. Abbiamo predisposto un progetto, ha aggiunto, per fare il punto sulle potenzialità del comparto, la produzione e le strategie da adottare per superare la crisi».

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Sansepolcro

È ormai uno degli appuntamenti fissi dell'estate valtiberina. Ma è anche molto di più, una punta di diamante nell'universo dell'arte contemporanea vista nelle sue varie sfaccettature. È Kilowatt Festival, la cui tredicesima edizione ha chiuso i battenti lo scorso 26 luglio dopo aver presentato un ricco programma di teatro, danza, musica, fotografia, incontri, convegni che hanno fatto di Sansepolcro, ente capofila del progetto europeo Be SpectACTive, un punto di riferimento nel panorama teatrale nazionale dal forte respiro internazionale. Il festival, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt, diretto da Luca Ricci e realizzato in collaborazione con il Comune di Sansepolcro, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività

KILOWATT FESTIVAL

SEMPRE PIù ENERGIA ph: Luca del Pia

Culturali, della Regione Toscana e di numerosi sponsor locali, ha visto un susseguirsi dei più significativi artisti della scena nazionale e internazionale per un cartellone di 26 spettacoli di teatro e danza contemporanea, tra cui undici prime assolute e un'anteprima nazionale, 12 concerti, nonché una significativa quantità di eventi collaterali; inoltre, i debutti internazionali di due fra i più brillanti giovani coreografi europei hanno fatto di Sansepolcro uno dei centri culturali più rilevanti di questa estate a dir poco rovente. «C'erano due scommesse alla base di questa edizione del Festival – ha dichiarato il direttore artistico Luca Ricci - la prima era il nostro debutto nel contesto internazionale di un progetto europeo, la seconda era la conquista dello spazio pubblico in Piazza Torre di Berta. Ci sembra di poter affermare di averle vinte entrambe. I debutti internazionali degli spettacoli prodotti all'interno del progetto europeo sono stati eccellenti e al convegno internazionale hanno partecipato oltre 80 operatori italiani e stranieri con un livello di discussione approfondito. Quanto alla piazza – ha detto Ricci - stimiamo che oltre 5000 persone si siano fermate a vedere almeno uno degli spettacoli del festival. Se a questo aggiungiamo gli oltre 4000 paganti degli spazi teatrali al chiuso otteniamo un risultato di crescita davvero straordinario. Avevamo promesso che saremmo stati "Ospitali di natura" e così ci siamo presentati alla città e ai numerosi ospiti venuti dall'Italia e dall'Europa». Appuntamento quindi al prossimo anno, anche se ci saranno delle piacevoli finestre con spettacoli invernali, per la quattordicesima edizione di Kilowatt Festival. Sempre più vitale, sempre più innovativo.

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Umbertide

Doveva essere la XXIII edizione di una manifestazione matura e consolidata. E invece è come se si fosse ripartiti da zero, con una nuova formula, tanta energia positiva e una spinta innovativa che guarda al futuro. Insomma, per “Rockin’ Umbria” un re-start migliore proprio non poteva esserci. Perché lo storico festival - organizzato dalla Fondazione “SergioPerLaMusica” con il sostegno di Regione, Comune di Umbertide e Arci - è tornato, dopo alcuni anni di stop (era stato sospeso nuovamente dopo l’edizione del 2012), ospitando artisti ai vertici internazionali e realtà nazionali e locali, sempre sotto la stella polare del rock. E non è un caso se per l’edizione 2015 Rockin' Umbria è tornato a far sentire la sua voce da dove è nato nel 1984, ad Umbertide con 4 giorni intensi che dal 23 al 26 luglio hanno regalato proposte per tutti UMBRIA CALLING i gusti. La risposta del pubblico è stata proporzionale Rockin’Umbria ha poi proseguito il suo cartellone ad una qualità così alta, con tante persone provenien- con le esibizioni delle più interessanti realtà umbre e ti anche da fuori regione. nazionali che si stanno mettendo in luce negli ultimi periodi, per quanto riguarda soprattutto la scena CHE BOMBA MARK KOZELEK musicale alternativa, tra rock ed elettronica (Gattuzan, Di particolare interesse, durante la prima giornata di Mulholland Drive). È stato così dato spazio alle nuove festival, la performance dei Sun Kil Moon guidati da tendenze musicali della regione con “Umbria Calling”. Mark Kozelek, uno dei migliori songwriter americani. Applauditissimi anche i musicisti che lo hanno TRENT'ANNI DI LEGACY affiancato sul palco di piazza San Francesco, visto “Rockin’Umbria: The Legacy 1985-2015” ha invece che erano tutti pezzi da novanta: Dave Devine e Neil omaggiato 30 anni di musica che è passata per Rockin’ Halstead (Slowdive) alle chitarre e Mike Stevens e Umbria con band composte dai ragazzi di allora che si Steve Shelley (Sonic Youth) alle batterie. sono cimentate con le cover ad alcuni dei grandi artisti ospitati dal festival (David Byrne, Rem, Patti Smith, Litfiba, Robert Wyatt).

SPAZIO ELETTRONICO

La terza giornata del festival è stata invece caratterizzata da un evento dedicato alla musica elettronica. Le quasi mille persone arrivate al Parco Ranieri hanno contribuito a rendere l’evento “Rockin’Umbria Dance Department” qualcosa di speciale: protagonisti in console sono stati, tra gli altri, dj come Alexander Robotnick, un monumento della techno mondiale, Francesco Zappalà e i padroni di casa Marco Cucchia e Viceversa.

VIVA L'ITALIAN PARTY

Una super chiusura del festival è stata infine quella con l’Italian Party targato To Lose La Track. Insieme a molti membri della “famiglia”, l’etichetta discografica indipendente umbertidese ideata da Luca Benni ha festeggiato più di 10 anni di attività grazie ad una lunga giornata con il meglio che la scena indie-rock italiana possa offrire: Tiger! Shit! Tiger! Tiger!, Capra, Three In One Gentleman Suit, Chambers, Cosmetic, Valerian Swing, solo per citarne alcuni, si sono divisi i due palchi a San Francesco, in piazza e nel chiostro, per più di 7 ore ininterrotte di musica.

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VINICIO CAPOSSELA

Dal tramonto infuocato al cielo stellato. Dal sole alla luna di giugno, quasi a scambiarsi di posto nel tramonto sullo sfondo del magnifico scenario dell’Isola Maggiore. A far da cornice musica, sirene d’acqua dolce, natura, ambiente incontaminato. E il ricordo che si fa emozione e rimpianto per aver dovuto dire addio ad una persona che ha dato tanto per la musica in Umbria. È passato poco tempo dall’idea geniale di Sergio Piazzoli di far «suonare» un’isola al tramonto fino alla magica serata con Vinicio Capossela e il suo «Concerto per sirene d’acqua dolce» nella prima edizione di Moon in June che si è svolta a fine giugno. Insieme alla Fondazione «SergioPerLaMusica», organizzatrice dell’evento, l’artista, che ha ricoperto per

Le parole dei brani presentati, a volte anche cambiate in alcune parti, erano chiaramente per Piazzoli con Capossela a dispensare per tutta l’esibizione tanto amore, proprio come quello che entrambi hanno sempre dedicato alla musica. Vinicio Capossela arriva in barca, passa per il pontile e si mette seduto al pianoforte sospeso in riva

VINICIO CAPOSSELA

MOON IN JUNE con le barche a vela dietro a compleCANTA PER SERGIO altareTrasimeno il set come se fossero lo scenario di un teatro. I di Cristina Crisci

l’occasione anche il ruolo di direttore artistico della tre giorni nella piccola isola al centro del Lago Trasimeno, ha deciso di dedicare il concerto conclusivo all’amico fraterno e alle sirene d’acqua dolce «perché è nel canto delle sirene che ritroviamo tutti quelli che abbiamo amato». Per la prima di Moon in June il successo è stato enorme: 1.200 persone arrivate solo per Capossela e richieste di poter assistere al concerto giunte da tutta Italia.

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suoi genitori in prima fila sono lì ad ascoltarlo: sono venuti anche loro perché anche loro non potevano mancare. Inizia da solo al piano in punta di piedi, con delicatezza e alla sua maniera con una serie di brani molto intimi. L’attacco è con «Vorrei che fossi qui» (…sento il tuo respiro in fondo al lago…) e poi prosegue con «Modì» (…e allora sto vicino a te anche se non vedi che io son qui vicino a te, questa notte d’amore sarà…), «Una giornata senza pretese», «Le case», «Dall’altra parte della sera», «Non c’è disaccordo nel cielo» e «Non è l’amore che va via». Il tempo, le persone sì vanno via. Ma non è il ricordo che va via e non è l’amore per la musica che svanisce. Poi entrano i musicisti della band ed insieme agli archi del Trio Amadei iniziano con il pezzo «Le sirene». Prima di partire con «I pianoforti di Lubecca» Capossela dichiara: «Il sogno con Sergio era mettere un pianoforte su questo lago». Sorprende poi tutti quando l’attacco originale del brano viene sostituito dalla frase: «Una notte sul lago di Tuoro in una vecchia fabbrica di cioccolatini perugina». Il concerto prosegue con tante bellissime interpretazioni dei brani di Capossela fino ad un finale omaggio alle canzoni di Jeff Buckley, artista scomparso molto prematuramente che lega in un certo modo Capossela e Piazzoli: i due hanno avuto modo di vederlo dal vivo a Londra insieme nel marzo del 1995.


VINICIO CAPOSSELA

VINICIO CAPOSSELA

in parts, were clearly meant for Piazzoli with Capossela dispensing love throughout the show, just like that which they dedicated to their music.

‘MOON IN JUNE’

Vinicio Capossela arrives by boat, goes to the pier and sits at the piano suspended along the Trasimeno; sailing boats in the background completing the set as if it were a theatre scene. His parents are in the front row to listen to him; they also don’t want to miss this. He starts alone, at the piano, with a series of very intimate songs. He opens with ‘Vorrei che fossi qui’, (“... I feel your breath in the bottom of the lake..”) and then continues with ‘Modi’ (“... and then I’m close to you even if you do not see that I am here with you, this night of love will be...”), ‘Una giornata senza pretese’, ‘Le case’, ‘Dall’altra parte della sera’, ‘Non c’è disaccordo nel cielo’ and ‘Non è l’amore che va via’. Time and people pass. But memories don’t go away and the love of music doesn’t fade. The musicians of the band come on then, and together with the Amadei Trio begin the piece ‘Sirens’. Before starting with ‘I pianoforti di Lübeck’ Capossela says "With Sergio, the dream was to put a piano on this lake." He then surprises everyone when the original opening of the song is replaced with "One night on Lake Tuoro in an old chocolate factory in Perugia." The concert continues with many beautiful interpretations of songs by Capossela, until a final tribute to the songs of Jeff Buckley, an artist who died very prematurely and,in a certain way, linked Caposella and Piazzoli. The two saw him live together in London, March 1995.

songs for Sergio at by Cristina Crisci

From fiery sunset to star studded heavens. The sun and moon seem to swap places in the sunset over the magnificent scenery of the Maggiore island, and to frame the music, freshwater sirens, nature and pristine environment. And then there’s the emotional, tearful memory of having to say goodbye to someone who has given so much to music in Umbria. Little time passed between Sergio Piazzoli’s brilliant idea of making music on an island at sunset, and the actual magical evening with Vinicio Capossela and his ‘Concerto for freshwater sirens’ at the first Moon in June event held late last month. Together with the event’s organizer, the 'SergioPerLaMusica’ Foundation, Capossela, (who also served as artistic director for the three days on the small island in the middle of Lake Trasimeno), decided to dedicate the final concert to his close friend and to water sirens, as “it’s in the sirens’ song that we find everyone we have loved". The premier of Moon in June was an enormous success; 200,000 people came and requests for tickets come from all over Italy. The song lyrics, some changed

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Città di Castello

FESTIVAL DELLE NAZIONI DALL'EXPO ALLA GRANDE GUERRA, PASSANDO PER GORAN BREGOVIC Aveva già ospitato Umbria Jazz e, nelle scorse settimana, a pochi giorni dalla sua apertura, lo spazio «Umbria Experience» nell'area «ADI» in via Bramante a Milano ha dedicato una serata speciale al Festival delle Nazioni, con la partecipazione di Petra Magoni e Ferruc-

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cio Spinetti. Così è stata presentata la 48ma edizione del Festival che si svolge a Città di Castello dal 25 agosto al 5 settembre. «Umbria Experience» è il progetto promosso dalla Regione, in collaborazione con le Camere di Commercio di Perugia e Terni, in occasione di Expo Milano per far conoscere le principali filiere produttive e i più importanti appuntamenti culturali del proprio territorio. Il presidente del Festival delle Nazioni Giuliano Giubilei e il direttore artistico Aldo Sisillo hanno illustrato il mood della manifestazione tifernate e il programma dedicato all’Austria. A supportare la promozione anche due artisti d’eccezione come Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, voce e contrabbasso dell’ormai celeberrimo duo Musica Nuda, che hanno regalato un’anticipazione di uno degli eventi dedicati alla Francia in programma nell’edizione 2016 del Festival. A chiudere

la serata in bellezza e bontà ci hanno pensato i prodotti tipici dell'Umbria offerti in una vasta gamma di degustazioni. La presentazione si è svolta nella sede Adi (Associazione per il Disegno Industriale), che ospita l’installazione permanente derivata dal progetto fotografico di Steve McCurry "Sensational Umbria". Tra gli ospiti attesi a Città di Castello Goran Bregović in concerto nel parco di Palazzo Vitelli e l'evento in anteprima nazionale commissionato dal Festival al compositore Salvatre Sciarrino che verrà eseguita negli ex Seccatoi del Tabacco per il Centenario di Burri. Tra le particolarità: la performance che si terrà al Cimitero Monumentale «Immagini e suoni della Grande Guerra», nuova produzione del Festival delle Nazioni dedicata al primo conflitto mondiale.


Città di Castello

They had already hosted Umbria Jazz and last week, a few days before the opening, the space“Umbria Experience” in the area “ADI” in Via Bramante in Milan dedicated a special evening to Festival delle Nazioni, with the participation of Petra Magoni and Ferruccio Spinetti. With this, the 48th edition of the Festival held in Città di Castello was

EXPO TO FESTIVAL FROM THE GREAT WAR, THROUGH THE DELLE MUSIC OF GORAN NAZIONI BREGOVIC

Giuliano Giubilei and the artistic director, Aldo Sisillo, described the mood of this Tiferno event and the program which is dedicated to Austria. Also giving their support to the event, two special artists, Petra Magoni and Ferruccio Spineti, the main voice and the double bass player of the famous duo Musica Nuda, gave a taste of one of the events dedicated to France in the program of the 2016 edition of the Festival. Concluding the evening in beauty and generosity they have planned a vast range of tastings of the typical products of the Umbria region. The presentation was held in the Adi Association for Induspresented, running from the 25th trial Design, in the area of Via Braof August until the 5th of Septem- mante 42 which permanently hosts ber. “Umbria Experience” is a pro- the artistic installation of the phoject promoted by the region, in collaboration with the Chamber of Commerce of Perugia and Terni, and for the occasion of Expo Milano in order to make the main producers and more important cultural events of our territory known. The president of the Festival of the Nations,

tography project by Steve McCurry, Sensational Umbria. Among the awaited guests of Città di Castello, we have Goran Bregović in concert in the park at Palazzo Vitelli and a sneak peek at the National commissioned for the Festival, the composer, Salvatore Sciarrino who will be performing in the ex-tobacco factory for the Burri Centennial. Some of the particulars: the performance which will be held at the Cimitero Monumentale (Monumental cemetery) “Images and sounds of the Great War”, a new production of the Festival of the Nations dedicated to World War I.

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Umbria Film Festival – The wonderful Theorem di Virginia Spantini

Ore 15 di una giornata di metà luglio. Perugia. Vagare per i vicoli del centro ha sempre il suo perché, ma oggi, oggi che ogni angolo della città canta e suona, ed è pieno di gente, oggi che si respira Umbria Jazz: forse un po' di più. Nell'aspettare le performance di strada, confusa fra i turisti, altri giovani e musicisti con la schiena coperta dalle ingombranti custodie, mi dirigo alla libreria Feltrinelli, paradiso contro il sole pungente d'estate. Giro le copertine, sfoglio le biografie, studio gli altri clienti e, come sono solita fare, alzo gli occhi per godermi ogni centimetro del luogo. Proprio quando lo sguardo sta scendendo lungo la parete, si impiglia in una frase di Samuel Fuller: «Il cinema è come una battaglia: amore, odio, azione, violenza, morte». E tanto basta per tornare indietro di una settimana e rivivere la magia dell'Umbria Film Festival. Ormai giunta alla diciannovesima edizione, la manifestazione vede protagonisti non solo i lungometraggi d'autore e i corti dedicati ai bambini, ma quella che dovrebbe essere la cornice, lo sfondo, le mura di uno dei Borghi più belli d'Italia, si impone prepotentemente nel cuore dello spettatore, diventando così parte integrante, irrinunciabile dello spettacolo, appuntamento imperdibile per gli appassionati e non, nel periodo più caldo dell'anno. Le tappe del programma si ripetono solide negli anni pur mantenendo comunque il fascino originario; l'emozionante consegna delle chiavi della città, che dalle estrose mani del Presidente onorario Terry Gilliam sono passate a quelle di registi e attori di fama internazionale come Colin Firth e Ferzan Ozpetek fino a giungere fra quelle del premio Oscar Paul Haggis; la proiezione dei corti dedicata al giovane pubblico, mai banali, che vede come vincitore One Day in July di Hermes Mangialardo; per poi passare a quella dei lungometraggi. Questa edizione pone al centro la vita: dalla riscoperta del suo senso con l'anteprima "The Zero Theorem" (Gilliam), a quelle imprevedibili di "Third Person" (Haggis) e "Ya Ne Vernus" (Ilmar Raag), al piacere e alle stravaganze del sesso di "The little Death" (Anthony Porter) sino al controllo della sua fine con "Stille Hjerte" (Bille August). Il cinema all'aperto ha il suo picco di poesia e l'esperienza dell'Umbria Film Festival, entrato a far parte degli eventi cinematografici di EXPO, è un arricchimento a tutto tondo, fra la simpatia raffinata della tabaccaia Martine, la storia secolare di Montone e il sentimento prezioso che solo il cinema, quello vero, sa regalare.

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Umbria Film Festival – The wonderful Theorem

by Virginia Spantini

ph: Rebecca Heyl

It’s 3pm one day in the middle of July in Perugia. You can always find a good reason to wander round the old town’s narrow streets, but today, with singing and playing in every corner of the bustling town, there may be another one; today it’s Umbria Jazz. Whilst waiting for the street performances, caught up amongst the tourists and young musicians carrying bulky gear, I head for the Feltrinelli Library; a paradise away from the searing summer sun. I browse covers, flip through biographies, people watch and, as always, look up to relish every inch of the place. As my gaze descends, it’s caught by a quote from Samuel Fuller: «Cinema is like a battle; love, hate, action, violence, death». It’s enough to make me go back a week in time and relive the magic of the Umbria Film Festival. Now in its nineteenth year, the event stars not only feature films and shorts for children, but also the walls of one of Italy’s most beautiful villages as the events frame and backdrop. It’s an unmissable event for both cinema fans and otherwise, at the hottest time of the year. The event maintains its original charm through annual repetition of a format; the emotional delivery of the keys to the city from Honorary President Terry Gilliam to internationally renowned directors and actors, such as Colin Firth and Ferzan Ozpetek, and culminating this year with Oscar winner Paul Haggis; the screening of great short films dedicated to children, such as winner "One Day in July" by Hermes Mangialardo, and finishing with the feature films. This year’s theme was life: from the rediscovery of its sense in the preview of “The Zero Theorem” (Gilliam), to its unpredictability in “Third Person” (Haggis) and “Ya Ne vernus” (Ilmar Raag); from the pleasures and vagaries of sex in “The Little Death (Anthony Porter), to the control of life’s end with “Stille Hjerte” (Bille August). Open-air cinema reaches its peak at the Umbria Film Festival, part of EXPO’s cinematic events, and thrills in the only way true cinema can.

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UMBRIA JAZZ 2015, UN’EDIZIONE DA RECORD A RECORD EDITION a cura di Marco Polchi

PaoloConte-Belfiore

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A MULTITUDE OF UMBRIA JAZZERS

There was an enormous participation at the concerts at this year’s edition, both at the Santa Giuliana arena as well as in the theatres, places reserved for the most authentic jazz in its various manifestations, both traditional and modern. There were more than 35,000 paying for a proceeds of €1,500,000. The first place was won, and maybe it was a given, by the exhibition of the duo Tony Bennet-Lady Gaga with more than 5000 participants. Some hundred less for the duo Caetano Veloso and Gilberto Gil, four thousand for Paolo Conte and 3,500 for Subsonica. Six thousand, instead, was the number of total participants in the theatre. There was an excellent result as well for the official merchandising, with more than 100,000 euros in proceeds.

UNA MAREA DI UMBRIA JAZZER

Grandissima la partecipazione ai concerti dell'edizione di quest’anno, sia all'arena Santa Giuliana sia in quelli nei teatri, spazi riservati al jazz più autentico nelle sue diverse espressioni, tradizionali e moderne. Sono stati oltre 35.000 i paganti per un incasso di 1.500.000 €. Il primato degli spettatori è stato conquistato, e forse c'era da aspettarselo, dall'esibizione del duo Tony Bennet-Lady Gaga con oltre 5000 presenze. Qualche centinaio in meno per il duo Caetano Veloso e Gilberto Gil, quattromila per Paolo Conte e 3.500 per i Subsonica. Seimila, invece, le presenze totali in teatro. Ottimo risultato anche per il merchandising ufficiale, con oltre 100.000 € di incasso.

IL BOOM SUL WEB

È stata una vera e propria esplosione "social" per Umbria Jazz; il team della manifestazione ha documentato live i concerti, il backstage, gli eventi nelle strade con centinaia di post, foto, tweet, dirette streaming, riuscendo a coinvolgere centinaia di migliaia di utenti. In particolare, i canali Facebook, Twitter, Periscope e Instagram hanno fatto registrare un numero enorme di interazioni. Ecco qualche numero: più di 1 milione di utenti raggiunti su Facebook, oltre 100.000 interazioni tra like e condivisioni, più di 250.000 visualizzazioni video, oltre 4.000 commenti e retweet. Grande audience anche per il sito internet ufficiale www.umbriajazz.com, che ha fatto registrare oltre 100.000 visite e 400.000 pagine viste.

THE BOOM ON THE WEB

It has been a real and true “social” explosion for Umbria Jazz; the team of the event documented the concerts, backstage, and the street events live with hundreds of posts, photos, tweets, direct streaming, managing to involve hundreds of thousands of users. In particular, the channels Facebook, Twitter, Periscope and Instagram have registered an enormous number of interactions. Here are some of the numbers: more than one million users were reached through Facebook, more than 100,000 interactions between likes and shares, more than 250,000 visualizations of the videos, more than 4,000 comments and retweets. There was a huge public for the official website "http://www.umbriajazz. com" www.umbriajazz.com, which registered more than 100,000 visits and 400,000 pages seen.

ARTISTS on “SOCIAL”

Great involvement of the artists as well, who continually commented, re-tweeted and shared the contents on social channels about Umbria Jazz: from Gilberto Gil to Subsonica, from Paolo Conte to Joshua Redman, from Lady Gaga to Stefano Bollani, a true community of musicians, enthusiasts and participants from around the Festival. All of this activity made it possible to follow not only the concerts, but the backstage as well, producing an enormous quantity of contents: almost a thousand posts out of Facebook, Twitter and Instagram, more than 3,000 photos and videos, often taken and published right from the stage, in real time.

ARTISTI SOCIAL

Grande coinvolgimento anche degli artisti, che hanno continuamente commentato, retwittato e condiviso contenuti sui canali social di Umbria Jazz: da Gilberto Gil ai Subsonica, da Paolo Conte a Joshua Redman da Lady Gaga a Stefano Bollani, una vera comunità di musicisti entusiasti e partecipi costruita intorno al Festival. Tutta l’attività social, ha permesso di seguire non solo i concerti, ma anche il backstage, producendo una quantità enorme di contenuti: quasi mille post tra Facebook, Twitter e Instagram, oltre 3000 foto e video, spesso realizzate e pubblicate direttamente dal palco, in tempo reale.

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AU RENDEZ VOUS DES AMIS «Au rendez vous des amis»: 66 artisti per 66 opere a Città di Castello sono stati i protagonisti degli stati generali dell’arte promossi dalla Fondazione Burri e a cura del suo presidente Bruno Corà nell’ambito del Centenario. All’appello hanno risposto i direttori delle maggiori istituzioni culturali internazionali ed i maggiori esponenti dell’arte contemporanea.

AU RENDEZ VOUS DES AMIS «Au rendez vous des amis»: 66 artists were the protagonists for 66 works in Città di Castello at the parliamentary assembly of art promoted by the Burri Foundation and under the leadership of its president, Bruno Corà during the Century celebration. Directors of the most important international cultural institutions and the major representatives for contemporary art participated in the event.

MOMENTI CLOU: IL PARLAMENTO DELL'ARTE AGLI EX SECCATOI C’erano 500 persone e una bella atmosfera agli Ex Seccatoi dove 66 tra i maggiori artisti internazionali, i direttori di 9 musei e un folto pubblico. semplici amanti dell’arte hanno dato vita al grande parlamento dell’arte contemporanea che, diviso in 9 tavoli, si è interrogato su alcuni aspetti della società, dell’etica, alla morale, dalla natura, alla scienza e alla comunicazione…

LA CARTA DI CITTà DI CASTELLO Il Comitato scientifico sta lavorando al documento finale del convegno dove si è parlato di arte, crisi della Grecia, ed è stato riaffermato «il protagonismo dell’arte contemporanea anche rispetto al dibattito politico». Si va verso una carta, che aggiorni le coordinate generali e il metodo entro cui l’arte oggi si muove.

THE CHARTER OF CITTà DI CASTELLO The Scientific Committee is working on a final document from the convention where participants spoke of art, the crisis in Greece, and the reaffirmation “the leading role of contemporary art compared to political debate”. It is moving towards a Charter, which updates the general coordinates and the method in which art moves today.

KEY MOMENTS: THE PARLIAMENT OF ART AT THE EX TOBACCO PLANT There were 500 people and a beautiful atmosphere at the Ex Tobacco Plant where 66 of the most important international artists, the directors of 9 museums and a crowded public of listeners or simply art lovers gave life to the great parliament of contemporary art which, divided into 9 tables posed questions about some aspects of society, ethics, morals, nature, science and communication…

APPUNTAMENTO BIENNALE O TRIENNALE «Au rendez vous des amis» potrebbe diventare un appuntamento periodico per gli artisti, magari sotto forma di biennale o triennale. è l’intento annunciato dal sindaco Luciano Bacchetta e dal presidente della Fondazione Burri Bruno Corà che hanno colto il suggerimento avanzate da alcuni ospiti presenti ai lavori del convegno.

BIENNIAL OR TRIENNIAL MEETING «Au rendez vous des amis» could become a regular appointment for the artists, perhaps under the form of a biennial or triennial meeting. This was the intent expressed by mayor Luciano Bacchetta and the president of the Burri Foundation, Bruno Corà who heard the suggestion of several guests during the activities of the convention.

CENTENARIO ALBERTO BURRI

AU RENDEZ-VOUS DES AMIS 24-27giugno2015

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LA MOSTRA A PALAZZO VITELLI A SANT'EGIDIO La sede della mostra che espone fino al 28 ottobre le 66 opere è palazzo Vitelli a Sant Egidio, unanimemente apprezzata dagli artisti che hanno scoraggiato anche piccoli interventi di miglioria alle sale. THE EXHIBITION AT PALAZZO VITELLI AT SANT’EGIDIO The location of the exhibition which will display the 66 works until 28th October is Palazzo Vitelli at Sant’Egidio, unanimously appreciated by the artists who discouraged even small changes to better the rooms.

PERCUSSIONI KETONICHE Il giardino di palazzo Vitelli ha ospitato lo spettacolo in notturna con le «Percussioni Ketoniche» e il loro «Campana e sónus», realizzato in collaborazione con la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone. A seguire musica classica con Andrea Cortesi Trio & Friends.

PERCUSSIONI KETONICHE The garden at Palazzo Vitelli hosted the nighttime show with the «Percussioni Ketoniche» and their «Campana e sónus», done in collaboration with the Pontificia Fonderia Marinelli of Agnone. To be followed by classical music with Andrea Cortesi Trio & Friends.

MATTER MUSIC L'anteprima dell'evento è stata in centro storico all'insegna della musica e dell'arte in «matter music» che ha trasformato il centro storico in un’isola sonante con concerti, happening e performance nelle piazze e nelle vie più suggestive.

MATTER MUSIC The preview of the event took place in the historical centre under the spirit of music and art in «matter music» that transformed the historical centre in a musical island with concerts, happenings and performances in the squares and in the most evocative streets.

I TIFERNAUTI Se la città, spesso si illumina di nuovo e bello in occasioni particolari, è merito dei Tifernauti, al secolo Alberto Brizzi e Marco Capaccioni.

I TIFERNAUTI If the city, was often lit up again and beautiful during these special occasions it was thanks to the Tifernauti, namely Alberto Brizzi and Marco Capaccioni.

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Burri, i Cretti, la Sicilia Se trascorrerete il culmine di questo periodo estivo in Sicilia, potrebbe essere la cosiddetta ciliegina sulla torta; una proposta culturale dal cuore tifernate e dalle forti sfumature mediterranee, un viaggio da Palermo a Gibellina nel segno di Alberto Burri. È infatti in programma dal 25 luglio al 15 settembre al Museo Riso di Palermo la mostra monografica ''Burri e i Cretti'', curata da Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri. L'importante esposizione non è però casuale, vista la sua coincidenza con il restauro e il completamento del Grande Cretto di Gibellina e, ovviamente, le celebrazioni del Centenario della nascita del maestro Alberto Burri. Innanzitutto, la mostra ''Burri e i Cretti'' raccoglie materiale, opere, disegni, foto e progetti di questa fase artistica e creativa del maestro dell'arte contemporanea. Una fase che ha il suo inizio nei primi anni Settanta sino al 1976. I Cretti sono superfici che ricordano le fessurazioni delle terre argillose, quando la siccità raggiunge il suo apice. Su superfici di cellotex, quadrate o rettangolari, Burri stende un impiastro di bianco, di zinco e colle viniliche, aggiungendo terre colorate nel caso l’opera dovesse presentare sfumature o colori diversi. Il resto lo affida al processo di essiccamento. Per garantire la stabilità delle superfici, Burri interviene dopo l’essiccatura con più mani di

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vinavil. Giunge a realizzare opere decisamente monumentali come i Cretti di 5 metri di altezza e 15 metri di base per i musei di Capodimonte e di Los Angeles. L’apice però Burri lo raggiunge quando decide di creare un enorme ''sudario'' sul vecchio abitato di Gibellina, distrutto dal terremoto nel 1968. Il Grande Cretto di Gibellina, diviene una delle più grandi e simboliche opere di Land Art mai realizzate. I lavori per il Grande Cretto furono avviati nel 1985 e interrotti nel 1989, raggiungendo una copertura di circa 65.000 metri quadrati a fronte degli 85.000 previsti. Il progetto di Burri nelle sue forme riporta la dimensione, le strade, i rilievi della città. Esattamente come un sudario riporta le forme del corpo che avvolge. Le fessure sagomate dal cemento dell’opera ripercorrono le strade e le piazze della vecchia Gibellina, cercando di congelare per sempre non solo la forma ma anche la memoria. Così, per il Centenario della nascita di Burri, la Regione Siciliana, il Comune di Gibellina in collaborazione con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ha deciso di completare questa grande opera, senza eguali nel panorama artistico internazionale e di ridare dignità alla parte già realizzata dall’artista. Informazioni: www.palazzoriso.it www.fondazioneburri.org


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Esposta la collezione privata della famiglia Barelli

Un omaggio organizzato all'interno di un luogo che fu tanto caro ad Alberto Burri. È in corso al Castello di Sorci la mostra "Omaggio a Burri" che è stata inaugurata alla presenza tra gli altri del sindaco di Anghiari Riccardo La Ferla, del presidente Fabio Pecorari della Banca del Credito Cooperativo di Anghiari e Stia (promotrice dell’evento) e dell’onorevole Walter Verini, primo firmatario della Legge sul Centenario. La mostra, oltre alle meravigliose opere che provengono dalla collezione privata della famiglia Barelli, espone altro materiale, fotografico, letterario e artistico e sorprende nel suo percorso multimediale. Percorso che si snoda tra le sale del Castello (risalente al XII secolo), dove le mura millenarie fanno da sfondo alla pittura contemporanea. Gli spazi vicini alla sala espositiva racchiudono come preziosi scrigni due inediti: il "Bozzetto", opera unica firmata dal

maestro per l’amico Primetto Barelli e la biografia esclusiva "Burri vuota il sacco" di Stefano Zorzi. Del bozzetto, cioè il logo del ristorante che Burri disegnò ispirandosi agli archi della facciata della Locanda, è esposto per la prima volta l’originale. A settembre inoltre è in programma una serie di incontri, tra cui l’attesissima presentazione del libro di Zorzi, collezionista e una delle figure più vicine al maestro nell’ultimo periodo della sua vita che nel suo libro racchiude un'intervista all’artista. Proprio a lui, Burri chiese di scrivere la sua testimonianza. Tra il materiale esposto anche alcune foto che ritraggono Burri in compagnia degli amici. Infine grazie alla collaborazione tra professionisti è stato realizzato un video in cui le immagini ripercorrono le opere dell’artista mentre il sonoro sussurra il suo pensiero con frasi estratte della biografia. Il sottofondo musicale è inedito ed è stato composto dal maestro Pier Paolo Marini esclusivamente per la mostra. Un evento da non perdere per conoscere più a fondo Burri e il suo pensiero: la mostra durerà fino al 24 ottobre aperta il venerdì, sabato e domenica dalle 14.30 alle 17.30.

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a notte di Eugenio Finardi a Sansepolcro è una notte di luglio caldissima, di parole e musica, di incontri e riflessioni, di suoni e racconti. Nella cornice di Palazzo delle Laudi la rassegna Terzo Tempo ha ospitato il cantautore che intervistato da Enzo Gentile, ha percorso in modo lieve e sorridente i suoi circa 40 anni di carriera. Racconta della madre, cantante lirica, dei dischi che arrivavano direttamente a casa sua dall’America, della scoperta di sonorità nuove, di quando negli anni ’70 si trovò a diventare uno dei simboli di quella stagione rock che in Italia ha intrecciato ideologia e musica, politica e volontà di cambiamento. Senza malinconie inutili Finardi ripesca in un passato non troppo lontano il coinvolgimento e la passione con cui ha vissuto un’intera epoca e che oggi non riesce più a trovare, soprattutto nella musica, nei giovani interessati a raccontare solo piccoli fatti quotidiani sorvolando su grandi temi che oggi segnano la società. Lo fai lui, dopo 15 anni in cui non ha pubblicato più album di inediti, con il suo ultimo lavoro “Fibrillante” (prende il nome da una reale problema cardiaco avuto dal cantante) in cui parla dell’Italia, preda di “pochi ideali e troppe ideologie” e di un’epoca vuota dove le voci non riescono a distinguersi e in cui ha deciso di “tornare a fare il musicista, l’unica cosa che so davvero fare”. Gli chiedo se in una città come Sansepolcro, che ha visto nascere uno dei padri del Rinascimento, abbia senso davvero pensare a un nuovo Medioevo e lui sorridendo, altissimo, mi dice che «bisogna concentrarsi su quello che si può fare, non su quello che non si è fatto. Pensiamo a un nuovo Umanesimo, dove la bellezza possa aiutare le persone a capire che una vita più dignitosa è un bene comune». Non ci sono nelle parole di Finardi

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polemiche sterili o nostalgie, solo l’amore per un percorso intenso che lo ha portato a suonare anche dove non avrebbe mai sperato, il teatro della Scala di Milano ad esempio, ad avere delusioni dalle case discografiche, come dai produttori, ma che gli ha comunque permesso di potersi esprimere e scegliere. «La capacità» dice «di essere curiosi e di sperimentare fa sempre la differenza, tanto quanto mantenere la libertà intellettuale di cantare solo quello che si sente e non quello che si ritiene giusto», per questo ha deciso da molto di non riproporre più alcuni suoi vecchi brani famosi, anche se molto amati dal pubblico, perché nel tempo si è perso il senso con cui quelle canzoni sono nate e riconoscersi diventa difficile. Ammetto che negli anni non ho mai seguito con particolare

attenzione la carriera di Eugenio Finardi, quindi mi piace ancora di più riscoprirlo proprio questa sera, in questo momento quasi intimo, in cui si concede con tanta grazia, ma mai superficialmente e mentre comincia a cantare brani del suo repertorio e canzoni cui è particolarmente legato, accompagnato solo dalla chitarra, anche l’aria sembra meno opprimente e le persone si lasciano andare a sorrisi, c’è chi canta muovendo un poco le labbra, c’è chi accenna un ballo; e forse sta qui il senso di una carriera così lunga e l’essere considerato un musicista di riferimento, nella capacità di parlare anche a chi prima non aveva mai troppo ascoltato, lasciando un’impronta, coinvolgendo generazioni distanti, ma raccontando a tutti la medesima storia.

di Lorenza Mangioni

EUGENIO FINARDI LA MIA STORIA IN UNA NOTTE DI LUGLIO


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INGRESSO AL PARCO - FATTORIA DIDATTICA

“Le Burgne” è un meraviglioso casale di fine ’800 situato sulle colline umbre. Al piano terra un grande salone ricavato dalle vecchie stalle la cucina, la reception, il bar, ed i due bagni di servizio. Il primo piano ospita cinque spaziose camere matrimoniali ed un angolo lettura a disposizione degli ospiti. Su richiesta si organizzano “Fattorie didattiche” per vivere a stretto contatto con gli animali da cortile, imparare a fare il gelato, raccogliere le castagne e cercare i tartufi.

“Le Burgne” is a marvellous farmhouse from the 800’s positioned on the Umbra hillside in an enviable position on the border between Umbria and Tuscany. On the ground floor there is also a kitchen, the reception, a bar and two bathrooms. On the first floor there are five spacious double rooms and a reading corner. On request we organize “Educational farms” to live in close contact with farm animals, learn how to make ice cream, collect chestnuts and truffles.

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ANDREA VESCOVI ANCORA CAMPIONE!

Un altro straordinario successo per Andrea Vescovi, sempre nel Tiro a Volo Double Trap ma questa volta alle Universiadi 2015 a Gwangju, in Corea del Sud. Il ventenne di Città di Castello, portacolori delle Fiamme Oro e studente di Scienze Motorie all’Università di Urbino, dopo aver guadagnato l’accesso alla semifinale ha puntato all’oro senza farsi distrarre da nulla. Chiusa la serie di accesso ai medal match con 28/30, pari merito con il russo Artem Nekrasov Vice Campione del Mondo Juniores in carica e tre volte Campione Europeo Juniores, e con l’azzurro Alessandro Chianese, Vescovi è approdato dal Gold Match insieme al russo, lasciando al compagno di squadra il Bronze Match contro il terzo azzurro in gara, Ignazio Maria Tronca. I due protagonisti dello scontro al vertice si sono affrontati mantenendo la parità fino all’ultimo turno di tiro. Poi, un errore di Nekrasov ha spalancato a Vescovi le porte del successo e l’azzurro non ha sprecatola possibilità di centrare l’oro e confermare il primato italiano siglato da Antonino Barillà nelle Universiadi del 2013 a Kazan in Russia. Di nuovo una mira eccezionale.

FRED MORINI, IN BICI DA MILANO A STOCCOLMA Da ottimo ex ciclista professionista – ora impiegato alla in Bianchi biciclette di Bergamo - la gamba di certo non gli manca. Ma questa volta il sangiustinese Federico Morini, da tutti conosciuto come Fred, ha deciso salire in sella per una corsa molto speciale. Lo scorso 30 luglio è infatti partito in bici da Piazza Duomo a Milano per una lunga pedalata benefica di circa 2500 km che dopo 10/12 giorni lo sta portando a raggiungere Stoccolma. L'iniziativa si chiama ''Ride Across Europe for Children'' ed è un evento organizzato per una causa molto speciale: raccogliere fondi a favore della “Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer” di Firenze e della “Fondazione per l'infanzia Ronald McDonald Italia”. Spiega Fred: «i bambini, sono loro a cui voglio "regalare" un sorriso grazie alle donazioni che sto registrando e che di sicuro continueranno ad arrivare nelle prossime settimane. Sono già a buon punto rispetto all'obiettivo iniziale fisssato sui 5000 euro. Forse assieme ai responsabili dell'organizzazione che gestisce per mio conto la raccolta - www.retedeldono.it/fredmorini - molto probabilmente alzeremo il budget». In bocca al lupo!

PREMIO POLVER 2015 A STEFANO GIOGLI Il fotografo tifernate Stefano Giogli si è aggiudicato la quinta edizione del Lifeability Immagine Award – Premio Giorgio Polver 2015, importante riconoscimento ritirato a Milano, in zona Expo, che consiste in una borsa di studio di 5.000 euro offerta dal LIONS CLUB Milano Bramante Cinque Giornate. La giuria formata da Giacomo Polver, Giovanna Calvenzi, Sandro Iovine, Marina Spada, Roberta Valtorta ha ritenuto che il progetto intitolato ''A tavola'' fosse composto dalla più bella sequenza fotografica in grado di rappresentare la categoria legata al tema EXPO 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Ecco la motivazione: : “Per il suo lavoro sulla componente aggregativa del banchetto in vari ambienti socio-culturali. L’autore ha individuato nel momento della condivisione del cibo l’elemento di socialità e il valore comunitario del rituale. Il lavoro si caratterizza per sistematicità dell’approccio, ricerca di coerenza, capacità di stabilire con le persone una relazione umana e un controllo dell’insieme della scena”. Un grande applauso per grandi scatti, Stefano!

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COME CRESCE IL FESTIVAL DELLA SOLIDARIETÀ! Un’edizione da ricordare. Il traguardo dei 5 anni del Festival della solidarietà di Città di Castello, organizzato e promosso dall’associazione Altotevere senza frontiere, si chiude con un bilancio più che positivo in termini di presenze di pubblico e di partecipazione dei volontari. Con lo slogan “Share is care. Sei ciò che condividi” sono andate in scena tre giornate di pace, musica e concreta solidarietà. Con nomi importanti del panorama italiano come Paolo Benvegnù e Rezophonic - il progetto musicale fondato dal batterista Mario Riso per sostenere la costruzione di pozzi in Africa – che ha visto salire sul palco Cristina Scabbia, Eva Poles, Marco “Garrincha” Castellani e Sasha Torrisi. Terza serata con la tribute band locale OroNero dedicata alla musica di Zucchero. Successo anche per le conferenze, che hanno visto protagonisti i rappresentanti del progetto ”fa bene” di Torino e il professore Roberto Mancini, che ha parlato sul tema “Quando l’economia scopre la condivisione”. E poi la mostra fotografica “Refugees: stranded in Italy”, lo spazio bambini e gli stand delle associazioni di volontariato e delle realtà della “sharing economy”. I progetti non si sono fermati, perché venerdì 31 luglio venti volontari dell’associazione sono partiti per la missione in Kosovo, dove prestano servizio nella casa di accoglienza per bambini di Leskoc. Per tutte le news e per maggiori informazioni: info@ altoteveresenzafrontiere.it; pagina Facebook: Altotevere senza Frontiere. DJ SHOPPING TORNA AD AGOSTO

Dopo l’edizione che si è svolta giovedì 9 luglio nel centro storico tifernate, dedicata alla street art e che, su idea ed organizzazione dei Tifernauti, ha trasformato le vie e le piazze principali in teatro di improvvisazioni e performance (una delle più seguite aveva per oggetto le campane della differenziata e la loro personalizzazione da parte di writers molto ispirati) Dj Shopping torna puntuale anche il 20 agosto per il secondo appuntamento di questa estate. Anche The Mag era presente, sul palco di Piazza Matteotti - denominato per l'occasione Social stage - dove sono state scattate foto con le numerose persone che hanno affollato il centro e partecipato alla serata, poi istantaneamente condivise sui canali instagram e facebook de I Tifernauti, e poi proiettate sulle mura dei palazzi della piazza. Chissà... replicheremo?!?

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di Cristina Crisci

ANNALISA CALAGRETI SOGNANDO LE OLIMPIADI DEL 2020 foto: Federico Giulietti - servizio: mokacomunicazione

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Fa parte della Nazionale Italiana Cadette Judo, a livello internazionale è salita sul podio più alto di Coimbra in Portogallo nell'European Cup 2015, è stata campionessa italiana esordienti sia nel 2012 che nel 2013, terza classificata l'anno scorso mentre quest'anno ha vinto ancora l'oro. Ma il suo palmares è ricco, anzi ricchissimo di medaglie conquistate in tornei nazionali ed internazionali. Lei è Annalisa Calagreti, 16 anni, studentessa all'istituto Cavallotti (indirizzo alberghiero), vive a Città di Castello insieme alla mamma, si allena nella palestra del Centro Judo Ginnastica Tifernate seguita dal tecnico Augusto Mariotti e dal suo staff.


guarda il backstage

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La storia di Annalisa è bella per molti motivi. È una che ti fa capire che se vuoi puoi, se fai ottieni e soprattutto se coltivi un sogno, poi lo tocchi con mano e sei felice. Ma è allo stesso tempo una ragazzina che, nonostante i successi in campo sportivo e la 'forza fisica' quando parla sfodera una timidezza che la rende molto dolce, anzi così dolce che alla fine le chiedi: «Ma sei proprio tu che qualche giorno fa a Sofia in Bulgaria agli Europei hai atterrato quell'atleta tedesca in 8 secondi?». «Certo!», risponde sorridendo. Quando hai iniziato con il judo? «Dal 2008, avevo una zia che lo praticava, io prima ho fatto nuoto, poi mi sono avvicinata al judo per provare a fare qualcosa di nuovo». Quindi non immaginavi lontanamente i successi che poi hai ottenuto? «No, assolutamente. Anzi, appena iniziato non avevo voglia di fare molto, non ero affatto motivata. Ora invece sono due 2 anni che mi alleno seriamente e voglio cercare di diventare qualcuno in questo sport. Prima mi allenavo sì, ma non con la voglia di vincere, adesso invece è diverso». La tua prima vittoria? «A livello nazionale il campionato italiano del 2012 a Ostia». Una tua giornata tipo? «Mi alzo alle 6,30, alle 7,10 ho l'autobus, vado a scuola fino alle 13,30, alle 14 torno a casa poi nel pomeriggio mi alleno, tutti i giorni dal lunedì al venerdì un'ora e mezza. Finito vado a casa di mia zia, faccio i compiti e aspetto che la mamma torni».

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La cosa che ti piace di più di questo sport? «Mi piace perchè è uno sport che fino ad ora mi ha dato molte gratificazioni, così tante che a volte le difficoltà passano in secondo piano. I sacrifici che faccio sono ripagati dalle soddisfazioni che ottengo». Il tuo campione di riferimento? «Pino Maddaloni: l'ho conosciuto al campionato italiano e mi ha dato alcuni consigli. Primo tra tutti: non mollare mai». Nel Judo è più importante il talento o l'applicazione? «Tutti e due. Il segreto del judo è allenarsi duramente e crederci». Cosa ti ha insegnato al di là della pratica sportiva? «Il rispetto. Verso il tatami, verso gli avversari e verso me stessa». La tua recente esperienza in nazionale? «Ad aprile mi hanno convocato per la gara in Repubblica Ceca, ci siamo aspettati all'aeroporto e partiti insieme: la squadra è composta da 20 atleti (Cadetti, fino a 17 anni). Mi trovo bene». Domanda banale: ma quando combattete vi fate male? «Può succedere, ci sta: è uno sport di combattimento, però uno sa cadere si sa comportare». Chi ti sostiene in questa avventura? «La mamma mi segue quando gareggio in Italia. Ma sono tante le persone che vorrei ringraziare, tutte quelle che mi hanno seguito e specialmente il maestro Augusto Mariotti, Alessandra, Angelica e tutto lo staff perchè con la testolina che ho e con il mio carattere ci vuole tanta pazienza! A tutti loro il mio grazie anche perchè mi sono state vicine quando ci sarebbero dovute essere altre persone». Frequenti l'istituto Alberghiero: da grande ristorante o palestra? «Palestra! Il mio sogno più grande è vincere le Olimpiadi del 2020. Io vorrei vincerle».

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ANNALISA CALAGRETI

DREAMING OF THE 2020 OLYMPICS She’s a member of the Italian National Junior Judo squad, was Italian junior champion in both 2012 and 2013, was third last year but won gold again this year climbing to the top podium at the European Cup in Portugal. She is rich in medals and national and international tournaments. She is Annalisa Calagreti, 16, a student at the Institute Cavallotti who lives with her mother in Città di Castello and trains in the Tiber valley Centro Judo Ginnastica gym with her coach Augusto Mariotti and his staff. Annalisa’s story is a good one for many reasons. She is one of those people who make you realize, that if you have - and above all pursue a dream, you can grasp it with both hands and be happy. At the same time she’s a girl who, despite her sporting successes and her physical strength, when talking reveals a shyness that makes her very sweet; indeed so sweet that I eventually asked: Was it really you who floored that German athlete in 8 seconds a few days ago in Bulgaria at the Europeans? «Of course!» she says with a smile. When did you start judo? «In 2008 - I had an aunt who did it. Before that I used to swim but then switched to judo to try something new.» So you couldn’t possibly imagine the success you’ve had? «Absolutely not. In fact, when I started I didn’t want to do much, I wasn’t motivated. Now though I’ve been training seriously for two years and I want to try and be somebody in this sport. Beforehand I was training but not with any desire to win; now it's different.» When was your first win? «Nationally the Italian championship in 2012 in Ostia.» What’s a typical day for you?

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by Cristina Crisci ph: Federico Giulietti editor: mokacomunicazione

«I get up at 6.30 and at 7.10 I get the minibus, go to school till 13.30 and come home at 2 p.m. I train every day from Monday to Friday in the afternoon for an hour and a half. Then I go to my aunt's house, do my homework and wait for my mother to get back.» What do you like most about this sport? «I like it because it’s a sport that, so far, has given me many rewards, so many that sometimes the difficulties are secondary. The sacrifices I make are rewarded by the satisfaction I get.» Your sporting idol? «Pino Maddaloni. I met him at the Italian championships and he gave me some tips. First and foremost - never give up.» What’s more important in judo - talent or application? «Both. The secret of judo is to train hard and believe in yourself.» What has judo taught you besides the actual sport? «Respect. Towards the tatami, for my opponents and for myself.» How was your recent experience in the nationals? «I was called up for the match in the Czech Republic, we waited at the airport and left together: there are 20 athletes in the team ( Juniors up to 17 years). I felt good.» Trivial question, but when you fight do you injure yourselves? «It can happen, after all it is a combat sport; but we know how to fall and how to behave.» Who supports you in all this? «My mum when I compete in Italy. But there are lots of people who I’d like to thank who have followed me, especially my coach Augusto Mariotti, Alessandra, Angelica and all the staff because, with my character,they need patience! To all of them my thanks -because they’ve been close when others should have been.» You go to the Hospitality and catering school – where would you prefer, restaurant or gym? «Gym! My biggest dream is to win the Olympics in 2020. I would like to win.»


What has judo taught you besides the actual sport? ÂŤRespect. Towards the tatami, for my opponents and for myselfÂť 91


Fabio Battistelli di Massimo Zangarelli

SENSATIONS: arriva la candidatura al Los Angeles MUSIC AWARD Evocativo, avvolgente, sensuale: non è facile sintetizzare con tre aggettivi la somma di emozioni che si provano all’ascolto di “Sensations”, il nuovissimo Cd di Fabio Battistelli inciso insieme al Venetian Dream Ensemble, uscito on line in tutto il mondo.

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Il progetto nasce da un’idea del clarinettista tifernate, ormai assurto a vasta fama, che ha coinvolto il chitarrista Massimo Scattolin e l’eclettico compositore Gianni Ephrikian, fra gli otto artisti nominati al Los Angeles Music Award 2015 International Artist of the year per questo Cd, pure arrangiatore e orchestratore dei brani oltre che direttore dell’organico orchestrale. L’esecuzione dei due solisti è di quelle memorabili, coadiuvati alla perfezione da un’orchestra d’archi, fiati e pianoforte composta da musicisti di prim’ordine: il prodotto finale possiede una forza seduttiva lontana dagli stereotipi parasettecenteschi delle rivisitazioni vivaldiane e dei giochi musicali,pur gradevoli, alla “Rondò Veneziano”. Il respiro sinfonico e la calda pienezza delle sonorità sublimano sapientemente le raffinate venature pop da sound-track glam e dipingono nell’immaginario dell’ascoltatore il classico mood lagunare con rarefatte percezioni capaci di coinvolgere tutti i sensi, proprio come le esperienze uniche della vita. La malinconica dolcezza di “Angeli”, l’intrigante delicatezza di “Love Theme”, l’immediata orecchiabilità di “Canzone di primavera”, l’aerea leggerezza di “St.Kilda” l’intensa ritmica di “Austral”, lo struggente intimismo di “Murray River” sono destinati a giungere dritti al cuore. Scattolin, trevigiano, camerista di vaglia , fondatore e com-

ponente di autorevoli ensemble, nel suo percorso artistico ha incontrato Segovia e suonato per Piazzolla, ha inciso con i Buena Vista Social Club, è il primo chitarrista italiano titolare di cattedra di master al Mozarteum di Salisburgo. Di particolare pregio la qualità della registrazione, effettuata al Virtual Studio di Treviso con la supervisione tecnica di alto livello affidata ad Andrea De Marchi. Battistelli ha al suo attivo esecuzioni in USA, Canada, Austria, Germania, Inghilterra e pure in Sud-America e Nord-Africa e ha effettuato prime esecuzioni assolute di brani scritti da importanti compositori contemporanei quali Bussotti, Bollani, Ferneyough, Friedl; inoltre è ormai divenuto un riferimento assoluto in produzioni crossover tra musica e recitazione avendo collaborato con alcuni tra i più famosi attori del teatro italiano quali Arnoldo Foà, Pino Micol, Piera degli Esposti, Nando Gazzolo, Alessandro Haber, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Paola Gassman, Lucrezia Lante Della Rovere: a tal proposito questa estate porta in scena una originalissima versione della ‘Traviata’ con Davide Riondino e Dario Vergassola; dopo essere stato nella capitale al teatro Ghione con lo spettacolo “Il pellegrino” di Massimo Wertmüller ambientato nella Roma papalina, e poi in Svizzera ha ripreso il fortunato “Figaro”con Elio delle Storie Tese giunto al quinto anno di tournée.

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In pieno centro storico Pappa e Ciccia è un piccolo locale caratteristico e molto curato. La sua particolarità è la cucina a vista dalla quale escono deliziosi piatti della tradizione umbro-toscana, curati in ogni loro dettaglio: dalla scelta della materia prima, sempre fresca, alla presentazione. La cuoca, nonché titolare, è sempre pronta a soddisfare ogni richiesta dei suoi ospiti, infatti la cucina è pronta anche per sfornare piatti vegetariani e vegani. Gradita la prenotazione.

Pappa e Ciccia is a small, traditional restaurant in the historical town centre. Its special feature is the open kitchen, from which emerge delicious Tuscan and Umbrian dishes. Every attention to detail is made; from the choice of the freshest ingredients to the presentation. The owner-chef is always available to meet guests’ requirements, and the kitchen is always ready to make vegetarian, vegan. Booking is recommended.

Via del Popolo, 16V - Città di Castello - Tel: +39 075 852 13 86 - Cell: +39 380 78 17 333 facebook/ Trattoria-pappa-e-ciccia

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Cinema Metropolis Umbertide I classici che tornano a splendere grazie a recenti restauri, il bianco e nero e il colore, documenti e documentari, film muti con accompagnamento musicale dal vivo e film dell’intera epoca sonora, la pellicola e il digitale rinnovato. Tutto questo è stata la XXIX Edizione del "Festival del Cinema Ritrovato", conclusasi il 4 luglio scorso, promossa dalla Cineteca di Bologna; più che una rassegna un vero e proprio viaggio attraverso le meraviglie della settima arte organizzato in quattro suggestive location del capoluogo emiliano: La Cineteca, i cinema Jolly e Arlecchino, Piazza Maggiore. Sono stati presentati ben 427 film, realizzati dal 1895 ad oggi, anche in versione originale con sottotitoli. Di assoluta bellezza le proiezioni nella meravigliosa Piazza Maggiore: uno schermo gigante e una platea che ha accolto migliaia di spettatori. Il ''Cinema Ritrovato'' è un festival che parte da lontano: agli inizi degli anni Novanta, la Cineteca di Bologna ha avvertito l’urgenza di mettere in pratica molte delle conoscenze acquisite e di avviare un laboratorio specializzato nel restauro cinematografico. Così nel 1992 nasce L’Immagine Ritrovata oggi uno dei laboratori specializzati più all’avanguardia del settore. Mostrare al pubblico del presente i film del passato, evidenziandone la for-

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za, l’importanza e la modernità, è uno degli obiettivi della Cineteca e quindi anche del Festival. Proprio per questo oltre al Festival, a partire da settembre 2013, la Cineteca di Bologna ha promosso la distribuzione di una serie di grandi film nelle sale dell’intero territorio nazionale. Una scommessa in nome del cinema che la Cineteca si impegna a proporre al pubblico nelle condizioni migliori; un gesto attivo di tutela nei confronti dei cinema, in anni nei quali in Italia la vita delle sale sta diventando una sempre più problematica. Partiamo dalla considerazione che questi film sono stati concepiti e realizzati per la visione sul grande schermo: è questa la loro sede naturale ed è inevitabile che il loro passaggio attraverso altri formati e canali rappresenti un’esperienza impoverita. Vedere o rivedere I quattrocento colpi, Hiroshima Mon Amour o Per un pugno di dollari nella dimensione d’una sala cinematografica significa fare di ciascuno di questi film un’esperienza importante, capace di incidere nelle nostre vite e di non perdersi in un indistinto frastuono di immagini. Sarà possibile visionare alcuni film restaurati dalla Cineteca di Bologna durante la rassegna "Cinema Al Centro", presso il Chiostro di Piazza San Francesco ad Umbertide fino al 4 settembre (www.fabbricamoderna.com).

Luca Benni e Matteo Cesarini

CINEMA RITROVATO CINEMA REFOUND Il cinema che torna a vivere sul grande schermo Classic films back on the big screen

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Thanks to recent restoration work, classic films (in celluloid as well as renovated digital format), black and white ones, documentaries, silent movies with accompanying live music, and ‘talkies’ from an entire era, have returned to the big screen. Sponsored by the Cineteca* di Bologna, they were all on view at the 29th Festival del Cinema Ritrovato, which ended on 4th July; a veritable journey through the wonders of cinema organized at four picturesque locations in the capital of Emilia; (Le Cineteca, the Jolly and Harlequin cinemas and Piazza Maggiore). An amazing 427 films were shown, dating from 1895 to the present, including original versions with subtitles. The marvellous Piazza Maggiore was witness to these beautiful projections, with its giant screen and an audience of thousands. At the start of the nineties, Cineteca di Bologna highlighted the urgency of applying film restoration techniques and knowledge, and of setting up a laboratory to specialize in this. Consequently, L’immagine Ritrovata was started in 1992 and is one of the most advanced laboratories in the field today. One of the objectives of the Cineteca and the festival, is to show today’s public the films of yesteryear whilst highligh-

ting their power, importance and modernity. To this end, since September 2013, the Cineteca di Bologna has promoted the distribution of a number of major films to the rest of Italy. It’s a gamble on behalf of cinema in which the Cineteca is committed to offering the best conditions to the public; an active gesture to protect cinemas during these years in which Italian film theatres are experiencing increasing problems. The premise is that these films were conceived and created for viewing on the big screen; this is their natural home and it’s inevitable that their passage through other formats and channels results in an impoverished experience. Seeing I quattrocento colpi, Hiroshima Mon Amour and A Fistful of Dollars on a cinema’s big screen and in a large theatre makes each of these films a real experience; one that has an impact and doesn’t get lost in an indistinct riot of images. The restored films can be seen at the Cineteca di Bologna during the festival ‘Cinema Al Centro’, and at the Chiostro di San Francesco in Umbertide until 4th September. (www.fabbricamoderna.com). *Film library

In alto a sinistra: scena tratta da Todo modo di Elio Petri, 1976. In alto a destra: Rod Stieger in Le mani sulla città di Francesco Rosi, 1963. In basso: scena tratta da Hiroshima mon amour di Alain Resnais, 1959.

bologna piazza - foto lorenzo burlando

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CONCERTI DA SPIAGGIA PER VACANZE IN MUSICA CONCERTS ON THE BEACH FOR MUSIC HOLIDAYS L'estate è di sicuro il periodo che maggiormente sorride agli amanti della musica. Il numero e la qualità di eventi, le location all'aperto, le giornate più lunghe e la possibilità di organizzare meglio il tempo libero sono occasioni troppo ghiotte per un buon rocker per non approfittarne. Ma in questa variegata canicola non tutti sanno che c'è una perla italiana che ci invidiano in Europa e forse anche oltre il continente, una vera e propria oasi di mare, musica e sano divertimento: il bagno Hana-Bi 72 di Marina di Ravenna. Non ce ne vogliano gli altri, ma è difficile trovare un lido più gradevole e attento alla qualità della proposta musicale, dove un'anima collettiva rende magica l'atmosfera estiva trasformando il concetto di spiaggia in luogo di aggregazione e ricerca culturale senza pari. Dal 2004 grazie alla «Bronson Produzioni» questo stabilimento balneare circondato dalla pineta secolare e da dune sabbiose ricoperte di vegetazione, offre come cornice l'ampia spiaggia con tutti i comfort per grandi e piccini. La sera poi... si trasforma in una sorta di capitale balneare della musica indie ospitando, sotto la tettoia nell’arco di tutta la stagione vacanziera (che va da maggio a settembre), esibizioni gratuite con una marea di band di gran livello nazionale ed internazionale. Musica per tutti i gusti dal rock al folk, dal pop all’elettronica, fino al jazz e alla sperimentazione, alternando incontri culturali con scrittori e giornalisti, proiezioni cinematografiche e cene tematiche Slow Food. Se quanto sin ora detto non fosse abbastanza, aggiungete i ritmi rilassati delle giornate, la non ossessiva ricerca del divertimento estremo, la trasversale presenza di uomini e donne di ogni età, la possibilità di cavalcare individualmente, con gli amici o con la famiglia piacevolissime onde buone. E con tutti questi ingredienti a questo punto non vi resta altro che immergervi in questo incantesimo!

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Surely summer is the time that smiles most on music lovers. The number and the quality of the events, the open-air concert spaces, the longer days and the possibility of organizing your time better are opportunities so rich for a good rock n’roller not to take advantage. But in these multi-coloured hot summer days not everyone knows that there is an Italian pearl that is envied by Europe and maybe even in other continents, a real and true oasis of sea, music and healthy fun: Beach Hana Bi 72 at Marina di Ravenna. They don’t have anything against the others, but it is difficult to find a more enjoyable beach, attentive to the quality of the musical suggestions, where the collective soul makes the summer atmosphere magical transforming the concept of beach in a place that brings people together in cultural interest beyond comparison. Since 2004, thanks to the “Bronson Productions” this bath-house surrounded by an age-old pine forest and sandy dunes covered in vegetation, offers a large beach setting with all the comforts for the old and the young. Then the evening... transforms into a kind of seaside capital with indie music as host, under the canopy during the entire summer holiday season (which goes from May to September), free exhibitions with a large variety of great bands from Italy and internationally. Music for everyone’s tastes, from rock to folk, pop to electronic, all the way to jazz and experimental music, alternating cultural meetings with writers and journalists, films, and thematic dinners with Slow Food. If what has been said up until now is not enough, then add the relaxing rhythms during the day, the non-obsessive search for extreme entertainment, the intertwining presence of men and women of all ages, the possibility of enjoying the waves alone, with your friends or with family. And with all these ingredients there is nothing left to do but immerse yourself in this spell!


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SOUND STUDIO SERVICE: TE LA FACCIAMO SENTIRE NOI MTV! di Marco Polchi

Formano un connubio pressoché inscindibile dal 1986, un anno prima della fondazione del loro Sound Studio Service, il ''contenitore'' di tutta una carriera di produttori musicali, artistici e multimediali fino ad oggi. Sono Marco Capaccioni e Alberto Brizzi e in questi anni ne hanno fatte davvero tante di cose: co-prodotto il rapper Frankie HI-NRG, stretto contratti con Warner, BMG e l'etichetta RCA, remixato Lucio Dalla, Samuele Bersani e Afrika Bambaataa, collaborato a più livelli con Subsonica, Jovanotti e Gianna Nannini tra gli altri e creato particolari istallazioni audio-video per mostre ed eventi. Dal 2004 poi i due ''soci'' (come gli piace chiamarsi tra di loro) hanno cominciato una partnership con MTV Italia e successivamente con MTV network per il quale hanno registrato, sonorizzato in veste di audio-supervisor alcuni tra gli eventi principali (ad esempio gli Europe Music Awards) lavorando con artisti come REM, Lady Gaga, Maroon5, Linkin Park, Nerd, Black Eyed Peas e Snoop Dogg. L'appuntamento con la celebre emittente di intrattenimento musicale si è ripetuto anche quest'estate; Marco e Alberto ce lo raccontano così. In che modo avete collaborato in questo periodo con MTV? «A inizio luglio siamo stati a Malta per Isle of MTV, un mega concerto estivo organizzato da nove anni a questa parte al quale prendiamo parte costantemente. In queste occasioni ci sono tre ingegneri del suono: uno per il pubblico, uno per il palco, uno che fa il suono per la televisione. Ecco, noi siamo andati ricoprendo quest'ultimo ruolo. In pratica il suono che sentono tutti a casa con delle caratteristiche apposite, lo lavoriamo e gestiamo noi».

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Ma come fate?!? «Non è proprio semplice da spiegare. Certo non siamo soli, sarebbe impossibile, abbiamo una squadra fantastica e competente formata da Omar Bani e Michele Pazzaglia con la quale ci troviamo a gestire strutture gigantesche e una quantità enorme di dati e segnali che registriamo e mixiamo una volta tornati in studio».


Chi si è esibito quest'anno? «C'erano Jason Derulo, Martin Garrix che ha chiuso la serata, gli Ecosmith, Tori Kelly. Insomma, gli artisti pop più in voga nell'ultimo periodo». Mi dite un momento speciale del vostro lavoro? «Beh, collaborare per lo show che il mitico produttore Quincy Jones ha fatto a Roma al Circo Massimo, andato in onda in più di 130 paesi è stato molto più che particolare,

così come partecipare ai primi spettacoli di MTV Africa ad Abuja in Nigeria». Progetti per il futuro? «Adesso dobbiamo fare la colonna sonora di una commedia italiana, “Dammi una mano” di Raffaella Covino; poi da settembre dovrebbe riprendere la collaborazione con il Teatro Verdi di Firenze per il quale da alcuni anni registriamo la stagione sinfonica. Infine dovremo curare altri progetti di allestimento multimediale audio-video!».

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UN TUFFO NEL

COLORE 112


il makeup di Michele Cantarelli

Una delle parole d’ordine di questa estate per il vostro trucco e la bellezza della pelle è sicuramente ''colore'', che sia il giallo, l'arancio, il viola, il verde e l'azzurro l'importante è che si mescoli in giochi cromatici sovrapposti. Partiamo dagli zigomi: i fard e le terre si usano anche in modo non tradizionale, quindi anche applicati più in alto, esagerando con i colori, rosa fucsia e apricot. Ma tutto si può fare… come alleggerire l’impatto del colore con i nuovi fondotinta illuminanti con effetti filler, che rendono il viso perfetto con un effetto seta prolungato per tutto il giorno. Per quanto riguarda gli occhi si possono usare ombretti colorati lucidi o mat, mescolando colori come il verde, il grigio egli azzurri che accentuano lo sguardo con eye liner e mascara effetti volume per dare uno sguardo intenso. La bocca è uno dei punti di maggiore importanza da mettere in primo piano, per prima cosa le labbra devono avere un aspetto curato. Questa è una zona delicata del viso, esposta continuamente agli agenti atmosferici che le fanno screpolare e perdere di volume. Per evitare tutto ciò, esistono balsami nutrienti che idratano e proteggono e vanno messi anche prima del rossetto. Per lo spessore esistono prodotti specifici a base di acido ialuronico per dare turgore e volume oppure dei balsami riparatori con una

protezione a base di vitamina C. Lucidi effetto volume, rossetti audaci con colori brillanti rosa intenso, geranio, arancio, prugna sono i colori da indossare. Il segreto di quest'estate quindi, per una bocca affascinante ma equilibrata, sarà rendere luminose le vostre labbra. Infine, le mani: potete mantenere smalti sempre indossati e coordinati al make up oppure provare a cambiare con colori accesi e brillanti passando dal pastellio, grigio, sabbia, giallo e celeste fino ad arrivare a nuance molto intense, fucsia viola e blu. Questo per far risaltare l’abbronzatura e mettere in primo piano piedi e mani.

cantarellimichele@libero.it - 335 66 23 067

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Andrea Tafini


Ad agosto le uscite di nuove serie televisive languono, come è normale in un mese in cui le tv si spengono e le spiagge si animano; chi ha voglia di storie si guarda ciò che è in corso, con True Detective 2 e Hannibal 3 di un livello sopra la concorrenza. Per le serie che devono ancora iniziare, l’attesa è rivolta a “Fear The Walking Dead”, l’annunciato spin-off della serie sugli zombie, al via il 23 agosto (AMC negli Usa, in Italia dovrebbe partire in contemporanea ma non c’è certezza sul canale). La trama seguirà un’ambientazione parallela allo scenario post apocalittico di Rick e compagni, con nuovi personaggi e un ritorno ai primi giorni dell’epidemia: al centro si saranno le reazioni e le vicende di due famiglie di Los Angeles al sopravvento dei morti viventi. Per rituffarci sulla quantità e sulla qualità dovremo aspettare settembre. Qualche consiglio: la quinta stagione di “Shameless" (Mediaset Premium), una serie che sconfina tra dramma e commedia intorno alle storie di una disastrata famiglia di Chicago. Per chi adora avventura e storia, il 13 settembre inizia la seconda stagione di “The Musketeers” (Premium Action), con i romanzeschi moschettieri di Dumas protagonisti. Negli Usa riprenderanno poi le imperdibili gag di “The Bing Bang Theory” (21 settembre), i viaggi nel tempo del mitico “Doctor Who” e le vicende del giovane Commissario Gordon in “Gotham”. Se si sposta un po’ più in là l’attenzione, il vero piatto forte per tutti gli addicted sarà lo sbarco in Italia - finalmente - di Netflix, la piattaforma di streming on-demand che ha cambiato il modo di approcciarsi all’intrattenimento televisivo. Come negli Usa e in molti stati europei (62 milioni di abbonati in 52 paesi), dal 16 ottobre basterà un personal computer o una smart tv per accedere ad un catalogo vastissimo di serie, film e documentari. Con un abbonamento mensile dal costo limitato si potrà scegliere di guardare, in assoluta libertà da orari e palinsesti, quello che si preferisce. Ancora non è stato ufficializzato il catalogo italiano, ma di sicuro saranno presenti tutte le serie tv più famose e celebrate, più alcune chicche, e moltissimi film. Nel corso degli anni Netflix si è trasformata da distributore a produttore, investendo su prodotti del calibro di “House of Cards", “Orange Is The New Black”, “The Killing" e “Marco Polo”. L’azienda americana sembra intenzionata a produrre serie tv originali anche per l’Italia; quel che è sicuro è che dovremo prepararci a piacevoli novità in arrivo e ad una abbuffata autunnale di un certo livello.

In August the new television series come out listlessly, as is normal in a month in which TVs are turned off and beaches are full of life; those who like stories watch the ones which are already showing, with True Detective 2 and Hannibal 3 being a level above the rest. About the series which have not yet begun, we are waiting for “Fear the Walking Dead”, the announced spin-off of the zombie series, beginning on 23 August (AMC in the USA, in Italy is should start at the same time but the channel has not been confirmed). The story follows a parallel location at the post apocalyptic scene of Rick and his crew, with new characters and going back to the first days of the epidemic: the central storyline follows the reactions and events of two families in Los Angeles who have the upper hand on the zombies. In order to dive into the quantity and the quality we will have to wait for September. A little advice: the fifth season of “Shameless” (Mediaset Premium), a series that borders between drama and comedy follows a dysfunctional family in Chicago. For those who enjoy adventure and history, the 13th of September marks the beginning of the second season of “The Musketeers” (Premium Action), with the romantic musketeers of Dumas as the main characters. In the Usa “The Big Bang Theory” will pick up again with its you-can’t –miss gags (21st September), time travel with the mythical “Doctor Who” and the happenings of the young Mr. Gordon in “Gotham”. If you move your attention a bit further along, the real scoop for all the TV addicted will be the arrival -finally- in Italy of Netflix, a platform for streaming on-demand that has changed the way people approach television entertainment. As in the USA and in many European states (62 million subscribers in 52 countries), from the 16th of October you will only need a personal computer or a Smart TV to access a vast catalogue of TV series, films and documentaries. With a monthly subscription of limited cost you can choose to watch, with complete freedom of timetables and program schedules, whatever you prefer. The Italian catalogue has not been officially released yet, but it is certain that the most famous and popular TV series will be included, as well as some goodies and many films. In the course of some years, Netflix has transformed itself from distributor to producer, investing in products of a certain caliber such as “ House of Cards”, “Orange is the New Black”, “The Killing”, and “Marco Polo”. The American firm appears to want to produce original TV series even in Italy; what’s certain is that we will have to get ready for pleasant new arrivals and an autumn feast of a certain level.

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Gardening Giardinaggio

Ilo Mariottini

CI VUOLE CURA, ANCHE IN ESTATE! gardenmariottini@virgilio.it SUMMER CARE

Giardino in fiore e orto ricco di frutti da raccogliere. Ecco le migliori speranza per l'estate di tutti gli appassionati di giardinaggio. Il sole però, il caldo e i temporali improvvisi, magari accompagnati da grandine, possono mettere a dura prova l'orto e le piante del giardino. Per questo l'estate è una delle stagioni in cui le piante e gli ortaggi necessitano delle maggiori attenzioni. Ecco dunque alcuni consigli utili per avere un orto e un giardino da ammirare durante i mesi più caldi. In estate le piante potrebbero necessitare di un maggior nutrimento per permettere lo sviluppo dei fiori e dei frutti. Il metodo migliore per concimare il terreno è costituito dall'utilizzo di prodotti possibilmente ecologici o di natura vegetale, l’uso deve essere moderato e calibrato in base alle necessità delle piante stesse. Le piante poi richiederanno una maggiore quantità d'acqua. I momenti migliori per innaffiare sono la mattina presto e la sera tardi. In questo modo l'acqua non evaporerà immediatamente a causa del calore del sole. Non innaffiate mai direttamente le foglie, per evitare che le vostre piante si secchino o si ammalino. Attenzione all'esposizione al sole e al calore delle vostre piante in vaso. Se i vasi sono di plastica e di colore scuro, il terriccio potrebbe surriscaldarsi e portare le radici e la stessa pianta a soffrire e seccarsi. Se potete, nelle giornate più calde, spostate le piante in vaso più delicate nelle zone più ombreggiate del giardino o del balcone. Se il terriccio diventa talmente secco da rendere quasi impossibile innaffiarlo in superficie, immergete brevemente il fondo del vaso in un secchio d'acqua. Eliminate sempre i ristagni idrici dai sottovasi per evitare che le radici marciscano. Dovrete proteggere le piante del vostro orto, soprattutto se appena nate o trapiantate da poco, sia dal calore eccessivo del sole che dalle grandinate e dai temporali improvvisi. È possibile creare delle strutture con degli appositi sostegni metallici, che permettano di realizzare dei piccoli archi per sorreggere dei teli di protezione sottili ma resistenti, con trama a rete. Per creare ombra nell'orto pianificate di posizionare in modo strategico sul lato più soleggiato un albero, una piccola siepe o uno steccato.

Gardens are now in flower and the vegetable plot full of things to harvest. All hopes are pinned on the summer by gardening enthusiasts, but the sun, heat and sudden thunderstorms, (perhaps with hail), can put a strain on vegetable and garden plants. Consequently, summer is one of the seasons where they need the most attention. Here are some tips for a vegetable plot and garden to enjoy during the warmer months. In summer, plants may need more nutrients for flower and fruit development. The best way to fertilize the soil is to use ecological or natural vegetable products; in moderation and measured according to the needs of the plants. Plants also require a lot more water. The best time to water is early morning and late at night. This way the water won’t immediately evaporate in the sun’s heat. To prevent your plants drying out or getting sick, never get water on the leaves. Pay attention to sun exposure and the heat of your potted plants. If the pots are plastic and dark , the soil may become hot and cause the roots and plant to dry and suffer. On the hottest days, where possible, move your pots to the shadiest part of the garden or balcony. If the soil becomes so dry as to make it almost impossible to water the surface, briefly dip the bottom of the pot in a bucket of water. Always remove stagnant water from saucers to prevent roots rotting. You will have to protect the plants in your garden, especially if young or newly transplanted, both from the excessive heat of the sun, as well as sudden storms and hail. You can create structures using special arched metal supports, over which you can support thin but resistant protective mesh covers. To create shade, plan a strategically placed tree, small hedge or fence on the sunniest side of the garden .

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Pasticceria artigianale & Yogurteria biologica

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di/by Palmiro Bruschi BREVE STORIA DEL GELATO ARTIGIANALE, FINO ALL'ESTATE 2015! SHORT HISTORY OF ARTISAN GELATO, UP UNTIL THE SUMMER OF 2015! Il gelato artigianale è caratterizzato dall'uso di materie prime fresche, è prodotto dallo stesso rivenditore e si presenta una minore quantità di grassi. Intorno all'origine di questo alimento sono nate moltissime storie. Si narra che già nel 500 A.C. i cinesi scoprirono come conservare il ghiaccio invernale per poterlo utilizzare d'estate. Un'altra notizia interessante è che alcuni popoli come Babilonesi, Egizi, Arabi e Romani refrigeravano alcune sostanze dolci, ad esempio i succhi ottenuti spremendo la frutta. Perfino gli Arabi in Sicilia erano soliti mescolare la neve dell'Etna ai succhi di frutta, creando quello che può essere considerato l'antenato del nostro gelato e da loro chiamato Sherbeth. I veri inventori del gelato in senso moderno furono però gli italiani, ai quali venne attribuito il merito di aver portato il gelato in Europa. Alcuni storici attribuiscono l'onore di aver ripreso e reso celebre il gelato a Caterina De' Medici e ad un certo cuoco Ruggeri che lo avrebbe preparato in occasione delle nozze della nobildonna. Intorno alla metà del XVI secolo, trasferitasi in Francia, Caterina portò con sé il Ruggeri che divenne famoso anche oltralpe per le sue preparazioni ghiacciate. È poi curioso sapere, tramite una vecchia ricetta tramandataci da Plinio il Vecchio, quanto già tra i romani fosse usuale il concetto di sorbetto; infatti mescolavano ghiaccio tritato finemente e miele ad un'altra porzione di ghiaccio mescolato con succo di frutta, in modo da realizzare una sorta di crema ghiacciata. Per giungere ai giorni nostri, questa è l'estate dei gusti alla frutta di stagione e dei sorbetti con frutta tropicale Brasiliana, della Crema Gelato ai 6 Profumi oppure del Cioccolato Bianco Maracuja e Lime. Un gusto tutto all'italiana può essere considerato il binomio, Vincitore del Sherbeth Festival 2009, composto da un Sorbetto di Limone e Basilico fresco; davvero irresistibile per adulti e bambini!

Artisan gelato is characterized by the use of fresh ingredients, it is produced by the seller and has a low fat content. There are many stories about the origin of this food. They say that already in 500 B.C. the Chinese discovered how to conserve winter ice in order to use it in summer. Another interesting fact is that some peoples such as the Babylonians, the Egyptians, the Arabs and the Romans refrigerated some sweet things, for example, the juices that came from squeezed fruit. Even the Arabs in Sicily used to mix snow from Etna with fruit juices, creating what could be considered the ancestors of our gelato and called Sherbet. The true inventors of gelato as we know it today were the Italians, who are recognized as having brought gelato into Europe. Some stories tell about a story of Caterina De Medici and a certain cook called Ruggeri who made gelato famous preparing it for the wedding of this noble woman. Around the mid-16th century, when she moved to France, Caterina brought Ruggeri with her, and he became famous for his frozen concoctions. Another curiosity, through an old recipe we find by Plinio the Older, when the Romans were already using the idea of sorbet; they would mix finely chopped ice with honey to another portion of this ice with fruit juice to create a sort of frozen cream. Taking us to our times, this is the summer of the seasonal fruit flavors and sorbets with Brazilian tropical fruits, Cream Gelato with 6 flavors, or White Chocolate, Passionfruit and Lime. A flavor which is completely Italian could be this combination, the winner of the Sherbet Festival 2009, made of a Fresh Lemon and Basil Sorbet; truly irresistible for adults and children!

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Ricerca, tradizione, passione… ZIBÙ nasce dal progetto di restituire ad Umbertide uno spazio storico. ZIBÙ era dove si ballava, ZIBÙ era dove si parlava di sport, dove ci si riuniva per discutere di politica, dove i ragazzi andavano a giocare. Sicuramente sarà difficile oggi far rivivere quelle sensazioni, quegli entusiasmi, ma ci proveremo… e con sincerità, calore, professionalità e una buona tavola cercheremo almeno di strapparvi un sorriso.

Research, tradition, passion... ZIBÙ began as a project to restore a historic place in Umbertide. ZIBÙ was where people used to dance, to talk about sports, to join together to discuss politics, ZIBÙ was where kids used to play. It’s not easy today to feel again those feelings, those enthusiasms, but ZIBÙ will try... and through warmth and good food at least it try to snatch you a smile.

Via L. Grilli, 63 - Umbertide - PG - Tel. 075 941 20 08 - www.ristorantezibu.it ristorantezibu@outlook.com - cell. +39 345 13 03 019

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pages/Ristorarte-Zibù


La Country House Santa Felicita Paterna è una tenuta rurale immersa nel verde della Val Tiberina esattamente lungo i famosi percorsi della Via Franchigena e Cammino di Assisi ( Tappa San Sepolcro-Città di Castello- Pietralunga) . Situata quindi a pochi chilometri di distanza da Città di Castello, una graziosa cittadina medievale ricca di fermenti artistici. Grazie alla sua posizione collinare il clima è mite e salubre anche durante i mesi estivi. Nella tenuta, di cca 400 Ha, sorgono alcuni borghi e casolari del XII secolo, completamente ristrutturati nel rispetto delle originarie caratteristiche architettoniche (24 unità abitative) ed una Villa Padronale con 12 splendide camere alcune dotate anche di vasca idromassaggio.

Santa Felicita Paterna country house is an old rural estate situated in the green heart of the Tiber Valley, within close proximity to Città di Castello, a small noble and medieval city rich in art and culture. Thanks to its hilltop location, the climate is mild and healthy, even in the summer months. In the estate, which is 450 HA, there are some 12th century farmhouses, completely renovated with respect to the original architectural and building features.

Voc. Paterna, Titta - Città di Castello - Tel. +39 075 8512048 - Cell. +39 331 3948635 (Mauricio) www.lapaterna.it - info@countryhouselapaterna.com

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ESTRATTO A FREDDO Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici.

Molini Riuniti Via Perugina, 4 Passignano sul Trasimeno - Perugia Tel. 075 82 82 13 - 075 51 79 245 www.mpr-eu.it

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