I BAMBINI DI TARANTO CONTRO L’INQUINAMENTO DELLA CITTÀ
SOGNANDO NUVOLE BIANCHE I BAMBINI DI TARANTO CONTRO L’INQUINAMENTO DELLA CITTÀ
NICHI VENDOLA
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Presidente della Regione Puglia
«Ho impiegato una vita per imparare a dipingere come un bambino»: questa è una frase di Pablo Picasso. Non è neppure una frase ma un ruscello di montagna, oppure una luce che accende la notte, oppure un autentico trattato di filosofia morale. Potremmo assumere questa semplice non-frase del grande pittore spagnolo come modello ispiratore di una “strategia” per una complessiva azione politica. Imparare a guardare il mondo con gli occhi dei bambini: essenzialità e verità, senza infingimenti e anche senza troppe mediazioni. Basta scorrere queste pagine, leggere le loro lettere, soffermarsi sui loro disegni, per capire che abbiamo un solo, vero, fondamentale debito nei loro confronti: la capacità di ascolto. È importante starli a sentire. Talvolta, serve anche a fare chiarezza nei nostri pensieri e nei nostri programmi.
Per Taranto e per la Puglia è il momento di fare una scelta, di decidere da che parte stare nella lotta per la difesa della vita e della terra e di rispondere positivamente alle richieste e ai sogni contenuti in queste lettere, che ci obbligano a non procrastinare ulteriormente sull’atavica questione dell’inquinamento atmosferico nell’area tarantina. Per anni la Puglia ha subito crimini ambientali e forme di colonialismo economico che l’hanno trasformata in un territorio “a perdere”: bucato, eroso, avvelenato, spolpato, “celebrato” con i fasti (e i nefasti) di tanti piccoli e grandi eco-mostri. Noi abbiamo provato a reagire con determinazione e passione civile. Il primo provvedimento del mio governo è stato il finanziamento della messa in sicurezza di quella immensa bomboniera d’amianto che a Bari raccontava la storia dolen-
te di una fabbrica (la Fibronit) che era stata il simbolo della morte per mesotelioma pleurico. Poi abbiamo cominciato a correre per recuperare il tempo perduto: adottando il Piano di Assetto Idrogeologico, il Piano Paesaggistico e quello delle Acque, aprendo i cantieri della bonifica del sito industriale di Manfredonia e firmando con il governo nazionale accordi storici per la bonifica dei siti industriali di Brindisi e di Taranto, istituendo dodici Parchi Regionali. A Taranto per la prima volta abbiamo imposto il monitoraggio costante delle diossine negli stabilimenti dell’ILVA: quella grande fabbrica di acciaio, la più grande d’Europa, a cui abbiamo posto condizioni rigide di abbattimento delle emissioni inquinanti. Quell’ILVA che dà lavoro e che dà la morte e che entra nell’immaginario, nei sogni e soprattutto negli incubi, dei bambini tarantini. Abbiamo fatto tanto ma non è ancora sufficiente. Occorre cambiare il passo delle
politiche della qualità della vita e della valorizzazione ambientale. Occorre accelerare e fare meglio. Fare di più e farlo insieme.
al generale e così via, senza che la questione venga risolta. Noi la questione intendiamo risolverla. Vogliamo trasformare i luoghi che ora sono simboli della morte in simboli di vita.
Oggi i bambini chiedono a noi non atti di contrizione o promesse generiche; chiedono a noi un serio rendiconto delle politiche di sviluppo che ci sono state in questi decenni, ci chiedono una svolta e chiedono tempi certi per questa svolta. È una domanda che rivolgono alla politica, al mondo dell’impresa, al mondo degli adulti.
È una sfida che impegna tutti, nessuno escluso. Se si comprende questo potremo vincere.
Mi viene in mente uno degli ultimi libri di un famoso scrittore per ragazzi, Gianni Rodari, dal titolo “Il gioco dei quattro cantoni”. Una maestra guardando fuori dalla finestra vede i quattro alberi del giardino della scuola giocare ai quattro cantoni. Preoccupata telefona al preside per spiegare il fenomeno, il quale a sua volta telefona al prefetto, che telefona
Il pianeta Terra è troppo bello e importante per essere distratti. È necessario preservarlo, non oltraggiarlo, per poterlo dare in prestito anche ai bambini di Taranto.
I BAMBINI DI TARANTO CONTRO L’INQUINAMENTO DELLA CITTÀ
DIVIETO DI ACCESSO ALLE FABBRICHE testo e disegno
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SENZA NOME
“Taranto come tutte le grandi città è invasa da smog cioè inquinamento. Ma le cause dell’inquinamento chi le paga? Le paghiamo noi cittadini con malattie molto serie. Questo è capitato a me ma non solo a me ma anche ad altri bambini perciò vi dico basta!!!! Le fabbriche di Taranto devono essere demolite e ne devono mettere di più ecologiche, perché di mezzo ci va la salute di piante, animali e soprattutto di noi umani”.
ASCOLTI LA VOCE DEI BAMBINI testo
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GLI ALUNNI DELLA 5a D DEL “RODARI” disegno
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DOMENICO PUGLIESE
“Le scriviamo perché speriamo che Lei sia uno di quei pochi adulti che ascoltano i bambini. Siamo molto preoccupati per la nostra salute perché abbiamo letto sui giornali che ci sono tarantini di 8 anni che hanno polmoni malati come persone di 70 anni che hanno fumato tre pacchetti di sigarette al giorno da quando erano ragazzini. Fra di noi ci sono compagni che soffrono di allergia, asma e di altri problemi respiratori. Il nostro mare è considerato uno dei più belli d’Italia, ma non tutti sanno che per fare i bagni in estate siamo costretti a percorrere tanti chilometri nel traffico per raggiungere una spiaggia, dove l’acqua è sporca a causa delle numerose ville costruite a pochi metri dal mare che vi scaricano rifiuti. Il cielo di Taranto di notte non è splendente, perché i fumi delle fabbriche lo ricoprono con tanto fumo grigio che nasconde le stelle. I nostri nonni ci raccontano che quando andavano al mare a piedi e facevano i bagni nel Mar Piccolo e dei cieli stellati della loro infanzia. Noi facciamo fatica perfino ad immaginarli. Sappiamo che uno dei maggiori responsabili dell’inquinamento di Taranto è l’ILVA. Noi non desideriamo che la fabbrica chiuda perché molti nostri papà vi lavorano per mantenere le famiglie. Le chiediamo però: cosa dobbiamo scegliere tra salute e lavoro? Non sono tutti e due diritti garantiti dalla nostra costituzione? Perché le fabbriche non possono utilizzare impianti di depurazione per offrire lavoro e salute? Vorremmo mangiare le nostre cozze crude, ma senza correre il rischio di ammalarci come facevano i nostri nonni. Siamo sicuri che lei ci risponderà e, perciò, le chiediamo anche di dotare la nostra scuola di contenitori interni per consentire la raccolta differenziata dei rifiuti e dei cassonetti esterni per poterli svuotare. Vedrà quanta carta un’intera scuola consumerà in un’anno scolastico”.
PER IL PADRONE DELLE FABBRICHE testo
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ALESSIA MELPIGNANO
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ADRIANA RECCHIA
“Caro padrone dell’ILVA, vorrei che le fabbriche non inquinassero molto, perché questo provoca tante malattie e sofferenze. Anche i bambini che sono allergici, respirando tutto quel fumo delle fabbriche, stanno male. Caro padrone pensa alla città di Taranto e al futuro di tutti noi. Costruiamo oggi un mondo migliore pieno di verde e senza inquinamento”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
VOGLIAMO UN AMBIENTE PULITO testo e disegno
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GRAZIANO DONOTELLI
“Vogliamo l’ambiente più pulito, spazi verdi per giocare e fare sport. La marcia è molto importante per noi perché l’inquinamento è pericoloso per la nostra salute”.
UNA CITTÀ DOVE SI RESPIRA VITA NON MORTE testo e disegno
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FEDERICA
“Vorremmo gridare tutti insieme al mondo intero che il veleno della città ci uccide e che desideriamo una città dove si respira vita e non morte. Grazie Federica”.
VOGLIO VIVERE BENE NELLA MIA CITTÀ testo e disegno
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ANGELA SGOBIO
“L’ambiente è molto importante perché se avvelenato, possiamo ammalarci e perdere la voglia di vivere. Poiché sono molto giovane e voglio continuare a vivere bene nella mia città e desidero essere serena con la mia famiglia e i miei amici”.
COSTRUIRE DOVE POSSIAMO GIOCARE testo e disegno
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ROBERTO RIPOLI
“Ho 9 anni e abito nel quartiere Tamburi di Taranto. Presidente, io ti invito nella mia città perché voglio che tu ci aiuti a combattere contro l’inquinamento e anche a costruire dove possiamo giocare”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
RISPETTIAMO L’AMBIENTE testo e disegno
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GIOVANNI MUSICANO
“La situazione catastrofica ambientale che abbiamo ormai da troppi anni a Taranto causato dall’azienda siderurgica ILVA. Questa azienda dà posto di lavoro a tante famiglie ma che almeno rispettassero l’ambiente circostante. Le nostre spiagge dovevano essere le più invidiate al mondo, invece sono un disastro. Ci vorrebbero molto da fare per fare in modo che l’inquinamento diminuisca ci serve l’aiuto di persone come lei in grado di attuare le giuste richieste dei cittadini”.
NON BISOGNA BARATTARE LA VITA CON IL POSTO DI LAVORO testo
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GRAZIANO DONOTELLI disegno
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SENZA NOME
“Il mio papà mi parla sempre della sua propensione verso i problemi dei bambini, dei più deboli e dell’ambiente. Io amo la mia città e le sue tradizioni specialmente in questo periodo quando durante la settimana Santa ci riuniamo in famiglia e i miei parenti specialmente mio nonno mi racconta quando era bambino e Taranto non era inquinata. Lui mi racconta che insieme ai suoi amici che vivevano nella città vecchia, durante l’estate uscivano di casa e andavano a fare il bagno giù al Pontile S. Alegio, mentre a piazzetta Fontana c’era il giardino delle cozze dove giocavano tranquillamente all’aria aperta. All’epoca non c’era inquinamento e comunque non si moriva da piccoli con malattie tipo: il tumore la leucemia e non ci si ammalava di allergie e malattie respiratorie. Ho detto prima che si moriva di fame perché nella mia città si dice che bisogna sopportare questo inquinamento perché altrimenti le industrie chiudono e lavoro non ce ne sarebbe. Questo mi sembra un ricatto perché non bisogna barattare la vita con il posto di lavoro. Anche mio padre lavora all’ILVA però se qualcuno mi dovesse chiedere cosa preferisco tra lo stipendio e la morte e la malattia sicura, io preferisco la vita di mio padre, le sue coccole, le sue fiabe che mi racconta la sera prima di addormentarmi. Io faccio parte dell’Associazione Bambini contro l’inquinamento di Taranto. Noi chiediamo a queste industrie non di chiudere ma di trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento”.
UNA CITTÀ PULITA E NON INQUINATA testo e disegno
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PIETRO CHINELLATO
“È questo quello che vogliamo?. Il fumo che inquina l’ambiente e la spazzatura che ogni giorno sporca sempre di più Taranto. O è questo che vogliamo?. Una città pulita e non inquinata. In questo modo possiamo aiutare l’economia di Taranto”.
LASCIAMO IL POSTO MIGLIORE DI COME LO TROVIAMO testo disegno
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AZZURRA
SENZA NOME
“Vorrei parlarle di un argomento che ci sta particolarmente a cuore poiché a noi bambini piacerebbe poter giocare in parchi più puliti e passeggiare o andare in bicicletta senza soffocare nel traffico. Già! Lei ha indovinato! Vogliamo poter combattere contro l’inquinamento e anche dal nostro piccolo poter fare qualcosa per lasciare più pulita la nostra città o, come dice un detto scout lasciamo il posto migliore di come lo troviamo”.
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ALESSANDRA MALGARI
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SENZA NOME
LA CITTÀ PIÙ INQUINATA D’EUROPA testo disegno
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GIANMARCO
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“Come i miei compagni le scrivo per farle capire quanto siamo preoccupati per la nostra amata città. Soffriamo quando nei telegiornali Taranto viene ricordata come una delle città più inquinate d’Europa. So che lei può fare qualcosa e quindi intervenga in questo problema”.
CASE, SCUOLE, STRADE RICOPERTE DI POLVERE NERA testo e disegno
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ALESSIA DI MATTEO
“Qui l’aria è inquinata dall’ILVA e si riesce a malapena a respirare perché molto pesante. I nostri ambienti, case, scuole, strade… sono ricoperte da una polverina finissima e nera (minerale) molto dannosa al corpo umano, che provoca allergie, cancri. I miei nonni mi raccontano che molti anni fa, quando loro erano adolescenti, la nostra periferia era immersa nel verde. Con poche case e molti spazi per giocare a passeggiare. Ciao. Alessia”.
ABBIAMO BISOGNO DELL’AIUTO DI TUTTI testo disegno
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SILVIO
SENZA NOME
“Il mio dottore, Giuseppe Merico è molto attaccato a tutti i suoi bambini, alla sua bella Taranto e alla salute di noi tutti. Lui è molto bravo e generoso e anche se lavora tanto per far guarire noi bambini trova anche il tempo per la sua associazione che si chiama bambini contro l’inquinamento. Però anche se lui si impegna tanto, da solo non ce la può fare, ha bisogno di tutti e anche di lei signor Vendola che con i suoi mezzi può aiutarci a far diventare Taranto una città più sana e pulita. Grazie. Silvio”.
I FIUMI, LE MACCHINE, LE PERSONE testo e disegno
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RAFFAELE BRUNETTI
“Per l’inquinamento al Presidente Nichi Vendola. Caro Presidente Nichi Vendola le volevo chiedere del discorso dell’inquinamento che l’ILVA lascia molto gas tossicante e delle persone che buttano delle bottiglie rotte e delle macchine che lasciano fumi e delle persone che portano i cani a fare i bisogni e invece di prendere la paletta e mettere in un bustina e buttarla e delle persone che incendiano i cassonetti e si sente la puzza. Io sono Raffaele Brunetti 4a E XXV Luglio”.
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SARA LANEVE
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LUISA AMOROSO
STIAMO DIVENTANDO TRISTI COME LE NUVOLE GRIGIE DELLA MIA CITTÀ testo e disegno
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MIRKO CAPUTI
“Io so che tanta gente si sta ammalando e sono preoccupato non solo per me, ma anche per la mia famiglia. Ci dicono sempre che i bambini sono la felicità, che amano giocare spensierati, ma forse stiamo diventando tristi come le nuvole grigie della mia città”.
VORREMMO UNA CITTÀ COSÌ testo e disegno
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SENZA NOME
“Fate nelle ciminiere dei depuratori che funzionano e che si usano più spesso biciclette e non auto e meno voli di aerei e che tutto il mondo si renda conto che non si può continuare così. Bisogna piantare più alberi e più prati per giocare”.
VOGLIAMO CRESCERE SENZA PAURA DI AMMALARCI testo disegno
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GIANNI
VINCENZO
“Caro signor Vendola sono un bambino che vive in provincia di Taranto. Io vivo a Massafra e anche Massafra è vicina all’ILVA. Io ho capito che l’ILVA fa mangiare le famiglie però non è giusto che per mangiare si deve rischiare di morire. Voi avete la possibilità di aiutarci e richiamare quelle persone che devono togliere il problema, e non lo hanno ancora fatto”.
NON CE LA FACCIAMO PIÙ testo e disegno
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CRISTIANO PEPE
“Vede Presidente non c’è la facciamo più grazie all’ILVA si è trovato lavoro per operai ma poi è caduta troppo in basso. Io la invito non ad distruggere l’ILVA ma abbassare i cali”.
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NICOLĂ’
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FRANCA LECCESE
LA CITTÀ CON IL PIÙ ALTO TASSO DI TUMORI testo e disegno
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RENATO NINFOLE
“Sono un ragazzino di 10 anni e mi chiamo Renato. Sono orfano di padre e per colpa di un tumore ha perso da poco il nonno. Qui a Taranto, dove vivo per colpa dell’ILVA ogni anno muoiono di tumore moltissime persone, sugli oggetti c’è una polvere argentea e il mare è inquinato e si sente puzza di smog: so anche che molte famiglie sono alimentate dall’ILVA, ma rimango fermo sulle mie idee, perché è immondo che siamo la città con il più alto tasso di tumori! Perciò chiedo aiuto”.
SALVIAMO TARANTO testo e disegno
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SENZA NOME
“Noi tarantini le dobbiamo parlare di un argomento che si svolge molto spesso, questo argomento è l’inquinamento, aiutateci ad avere una città più pulita e salutare per tutti!”.
L’INQUINAMENTO CI TOGLIE IL SORRISO testo e disegno
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FEDERICA MARIANO
“Basta con l’inquinamento! Esso sta distruggendo nella nostra città, ogni colore, ogni animale, ogni forma di vita e sta cancellando dal nostro viso anche il sorriso. Mi piacerebbe abitare in una città dove è colori d’ordine sarebbero solo il verde, il giallo e il blu e solo grigio e nero”.
NON VOGLIO MARE INQUINATO testo e disegno
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DANIELE DI GIOVANNI
“Crediamo molto nell’impegno di tutti contro l’inquinamento per poter avere un mondo migliore ad iniziare dalla nostra bella città”.
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ANDREA MONTANARI
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ILARIA ROMEO
TARANTO PIÙ PULITA testo e disegno
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MATTEO COPPOLA
“Taranto è una città molto inquinata. Spero che tu possa fare qualcosa per Taranto. Io Matteo Coppola e tutti i tarantini ti chiediamo aiuto per Taranto più pulita”.
UNA CITTÀ PER I BAMBINI testo
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PATRIK FERRETTI disegno
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ILENIA
“A te che comandi le fabbriche è scritta questa mia lettera. Tutta Taranto è circondata dall’inquinamento, l’acqua dei fiumi e dei mari è stata avvelenata, non ci sono più tanti alberi nei boschi e I pesci muoiono in continuazione. Ti prego di pulire e riordinare tutta la città e cacciare tutti i delinquenti che sporcano e distruggono il verde dei boschi. Taranto, ormai è una sporcizia, anche se pulire sarà molto faticoso, fallo lo stesso”.
HO PAURA DI MORIRE testo disegno
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ROBERTO
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“In questo momento a causa dell’effetto serra il mondo sta davvero male… ma credo che Taranto sia la città che contribuisce di più all’inquinamento (naturalmente dopo Napoli). Faccia qualcosa… LA PREGO! Perché io ho paura di morire. Roberto”.
UNA CARTOLINA BELLA DA VEDERE NON DA BUTTARE testo e disegno
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EGIDIO GENTILE
“Vorrei che la mia città sia come una cartolina bella da vedere e non da buttare, colma di verde e di sole per non poter essere dimentica”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
UNA CITTÀ PULITA CONVIENE ALLE PERSONE testo
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ANTONIO NASALE
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SENZA NOME
“Le voglio dire che il nostro problema è l’Italsider, che produce il metallo e l’acciaio ed i gas si trasformano in grandi nuvoloni di sostanze tossiche. Io so che questa industria è stata costruita nel 1960 e già a quei tempi l’Italsider inquinava. Egregio Signor Vendola le spiego che un’altra cosa che inquina molto Taranto sono le automobili che sprigionano gas velenosi che inquinano l’aria. Le dico di poter aiutare la mia città a superare tutto questo e di aiutare i Tamburi. Mi auguro che faccia qualcosa per togliere questo problema dell’inquinamento. Comunque spero che vogliate prendere qualche provvedimento veramente risolutivo”.
TARANTO È LA MIA CITTÀ testo disegno
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LUAM
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“Caro Presidente Vendola, noi vorremmo che la nostra città Taranto sia più pulita, perché è così sporca che il cielo è pieno di fumi: infatti Dio vorrebbe aiutarci ma non può perché se si affaccia sta male anche lui”.
TROVIAMO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA testo
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LUIGI BOYANO
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VINCENZO
“Caro Governatore, chi ti scrive è un bambino di 8 anni di nome Luigi. Ti scrivo questa lettera per chiederti delle informazioni sul mio futuro. Ormai la mia città è piena di diossina derivante dai fumaioli dell’ILVA. Questa diossina, oltre ad inquinare l’aria che respiriamo e i cibi che mangiamo, nuoce gravemente alla nostra salute perché respiriamo metalli in polvere che sicuramente ci causa dei problemi all’organismo. Quello che chiedo è di trovare una soluzione radicale a questo gravoso problema. L’altra piaga che affligge la nostra città è la molta disoccupazione che crea di conseguenza molta delinquenza. Io chiedo soltanto un futuro migliore per me e per i miei coetanei in modo da non dover andar via dalla mia città per poter trovare un lavoro”.
VORREI FARE IL BAGNO VICINO CASA testo
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NADIA CARRIERI
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SENZA NOME
“Vorrei tanto che la mia città fosse molto più pulita e soprattutto il mare; vorrei anche che l’ILVA non ci fosse più anche se ci lavora mio padre. Vorrei fare il bagno vicino casa d’Estate, invece sono costretta a percorrere tanti chilometri per poter vedere un mare limpido. Grazie per aver letto la mia lettera”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
TARANTO IN PERICOLO testo e disegno
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SENZA NOME
“Caro Presidente Nichi Vendola, sono un alunno della XXV Luglio e vorrei che Taranto fosse pulita: senza inquinamento, cattiva salute, tanta diossina e anche il mare sporco. Noi bambini vorremmo che l’ILVA non ci fosse più, e costruire un parco giochi per i bambini con tanta erba e prati fioriti e profumati. Quanto è bello il mondo pulito”.
NON VOGLIAMO CRESCERE NELL’INQUINAMENTO testo disegno
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ILARIA
SENZA NOME
“Siamo già nati con l’inquinamento delle industrie e non vogliamo continuare a crescere nell’inquinamento, anche perché porta brutte malattie. Noi vogliamo che la nostra città Taranto non si respira aria sporca ma aria pulita. Aiutaci a far diventare Taranto pulita bella e meno inquinata. Ora ti saluto. Ilaria”.
VOGLIAMO UNA CITTÀ PULITA testo
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NICHOLAS AMODIO
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SENZA NOME
“Noi bambini non ce la facciamo: respiriamo e spesso ci ammaliamo. Vorrei che il mare diventasse più pulito, i pesci vivrebbero in un mare non inquinato. I cittadini di Taranto sono quasi tutti ammalati, anche quelli che non fumano, vorrei che l’ILVA diventasse un parco giochi con i fiori che spuntano nell’erba”.
VORREI UN MONDO MIGLIORE testo
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FRANCESCO NETTIS
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SENZA NOME
“Vorremmo un mare più pulito, pesci che tornino a dire «evviva, evviva il nostro mare è il più pulito del mondo» e al posto delle ciminiere desidererei tanti prati per tutti i bambini che ci siano, e chiede che nel mondo non ci sia più la diossina”.
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SARA
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FABIANA CORDELLICCHIO
COSA POSSIAMO FARE? testo disegno
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MICHELE
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“Caro Presidente so che presto verrà a trovarci, sono contento così potrò dire di tutto quello che mi preoccupa, c’è l’ILVA che mi fa paura perché sento dire che il suo fumo ci fa ammalare. Si può fare qualcosa per poter vivere meglio nella mia città che è Taranto? Ciao. Michele”.
VORREMMO CRESCERE SANI SENZA INQUINAMENTO testo disegno
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GIACOMO
SENZA NOME
“Recentemente ho imparato alcune cose nuove sui problemi ambientali causati dall’inquinamento dell’Italsider. Siccome non abbiamo un purificatore per l’aria, allora io vorrei che la fabbrica venga rimossa da Taranto. Inoltre io penso che sarebbe meglio usare il metano per le automobili e non la benzina”.
L’ILVA SPORCA IL MARE E MUOIONO I PESCI testo disegno
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ALESSIA
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“Il fumo inquina tutta Taranto e la fa impuzzolire tutta, anche il fumo dei motori la sporca ma soprattutto le cartacce. Si è vero che siamo noi a buttarle per terra, ma le promettiamo che se lei ci aiuterà a ripulire la nostra città noi le saremo grati per sempre”.
VOGLIO TARANTO PULITA testo e disegno
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SENZA NOME
“Io sono una bambina di Taranto che spera con il suo aiuto, potrà di nuovo nuotare nel mare, correre nei campi e fare tante altre belle cose abbracciando la natura!”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
SPERO CHE POSSA AIUTARE LA MIA CITTÀ testo e disegno
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SENZA NOME
“Anche se ho solo 10 anni, mi preoccupo per me e per le condizioni della mia città. Ho paura per le tante malattie che si stanno diffondendo. Ciao”.
I DEPURATORI ALL’ILVA testo e disegno
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SENZA NOME
“Caro Nichi, ti chiedo solo una cosa, di mettere dei depuratori sulle canne dell’ILVA così non solo sarà più pulita l’aria ma io potrò respirare aria più pulita e limpida”.
HO PAURA DI MANGIARE testo disegno
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SABRINA
SENZA NOME
“Mi chiamo Sabrina e sono davvero preoccupata per Taranto. Io fortunatamente vivo a San Marzano, ma la diossina si sente lo stesso e tutti i miei compagni sono preoccupati. La prego faccia qualcosa perché a volte ho anche paura di uscire fuori di casa o di mangiare. Spero che ci risentiremo presto, quando tutto sarà di nuovo come prima. La vostra Sabrina”.
FUMI VELENOSI ENTRANO NEI NOSTRI POLMONI testo e disegno
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ANGELA BATTISTA
“Taranto non dovrebbe avere un’aria inquinata ma dovrebbe avere un’aria respirabile che fa bene, e non che fa male come quella dell’ILVA. Da una parte l’ILVA dà lavoro e molta gente ma da un’altra no perché escono fumi velenosi che entrano nei nostri polmoni”.
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SENZA NOME
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ELISA
NON VOGLIO MORIRE testo
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ALESSIA ZITO e ALESSIA SPORTELLI disegno
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SENZA NOME
“Quest’anno insieme alla nostra insegnante Manuela Giacomelli e grazie anche all’aiuto del Dott. Merico, abbiamo avviato un progetto contro l’inquinamento. Io adoro la mia città e vorrei cercare di mantenerla pulita. Noi ci stiamo impegnando per mantenere Taranto pulita però per quanto ci sforziamo io vedo che i tanto sperati risultati non si sono ancora raggiunti. Noi vorremmo che: 1. i Padroni dei cani raccogliessero gli escrementi dei propri animali; 2. abbattere l’ILVA e creare una centrale eolica; 3. promuovere una maggiore raccolta differenziata e creare aree di stoccaggio in prossimità del fiume che attraversa la nostra città; 4. creare zone/parchi verdi per famiglie e ragazzi; 5. ripulire il mare e i terreni dalle scorie industriali e convogliarle in discariche o in depuratori a norma di legge e non abusive. Spero che questa voce non resti inascoltata, che in tutti i ragazzi si formi una matura coscienza civile perché le nostre speranza vengano accolte da persone, come me, sensibili al bene comune”.
IO CI VIVO DENTRO ED HO PAURA |
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MARIA ROSA SENZA NOME
“Sono venuta a sapere dello inquinamento da idrocarburi, dei minerali, del mare, della diossina e tantissime altre cose di cui sta soffrendo Taranto. Dato che io ci vivo dentro ho molta paura. E chiedo a lei, presidente della Puglia, di organizzarsi, per far ritornare tutto alla normalità a Taranto. Distinti saluti. Maria Rosa”.
SONO TRISTE testo disegno
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LAURA
SENZA NOME
“Mi chiamo Laura e sono una bambina contro l’inquinamento. Sono triste quando sento sempre parlare di diossina e polveri arie e gas che noi tutti respiriamo continuamente. Vorrei sapere se si può fare qualcosa. Grazie”.
NON VOGLIO ANDARE VIA testo disegno
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ROBERTA
ALESSIA SARACINO
“La mia città è molto bella perché ha il mare e di sera quando è tutta illuminata è ancora più bella. Però sento spesso dire ai miei genitori che vorrebbero andare via per colpa dell’inquinamento. Io non voglio che questo accada e spero che quando viene il signor Vendola ci aiuti a trovare una soluzione. Roberta”.
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SENZA NOME
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ALFONSO
AIUTACI A FARE QUALCOSA | ALESSANDRA disegno | SENZA NOME testo
“Mi chiamo Alessandra e vivo a Taranto. Perché noi bambini di questa città siamo sfortunati e non possiamo respirare aria pulita, ma solo lo smog che ci fa ammalare? Non è giusto! Anche tu sei stato bambino e sono sicura che la tua mamma non avrebbe voluto far respirare a suo figlio aria inquinata. Le nostre mamme sono preoccupate per noi e per il nostro futuro. Alessandra”.
UN MESSAGGIO PER GLI ADULTI testo
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CLAUDIA e CRISTINA
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SENZA NOME
“Perché noi bambini dobbiamo subire le conseguenze dei comportamenti sbagliati degli adulti?! Per una volta vogliamo far capire noi agli adulti che ci stanno mettendo in pericolo. Chiediamo il vostro aiuto per salvare noi stessi, ma anche per salvare la nostra amatissima città. Distinti Saluti. Claudia & Cristina”.
LA SITUAZIONE IN QUESTA CITTÀ È MOLTO PREOCCUPANTE testo disegno
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SILVIA
SENZA NOME
“Le maestre ci hanno parlato a lungo delle malattie che si stanno diffondendo a causa dell’inquinamento. Io ho molta paura e spero tanto che lei stia dando importanza a questo problema. La saluto, la vostra Silvia”.
DIRITTO ALLA VITA E ALLA SALUTE testo e disegno
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CRISTIAN VENERE
“Se il diritto alla vita e alla salute rappresentano due beni fondamentali per ogni cittadino, perché continuare l’inquinamento”.
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TONIO
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ANDREA
VOGLIAMO UNA CITTÀ PIÙ PULITA testo e disegno
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SENZA NOME
“L’aria inquinata che noi respiriamo fa male ai nostri polmoni e causa molte malattie. Tutta questo proviene dall’ILVA: un’azienda che ci manda aria tossica e distrugge l’ambiente. Io vorrei che lei venisse per aiutarci a costruire una città più pulita per tutti noi”.
L’ INQUINAMENTO È NOCIVO PER NOI E GLI ANIMALI testo e disegno
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STEFANIA CARINO
“L’inquinamento è causato dalle industrie che si trovano a Taranto è molto nocivo per noi e per gli animali che ci vivono. Spero che questo problema venga risolto anche con il suo interessamento”.
PERCHÉ GLI ADULTI NON RISOLVONO IL PROBLEMA? testo disegno
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FRANCESCO
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“Non so perché quando guardo il cielo vedo le nuvole scure e chiedo a mio padre come mai le nostre nuvole sono così dense e scure? E mio padre mi risponde, caro figlio sono ricche di una sostanza dannosa e velenosa.. Io chiedo a mio padre come si chiama questa sostanza e lui mi risponde figliolo non è il caso che io ti rispondo è cosa da adulti. Ed io adesso mi chiedo come mai questi adulti non sono ancora riusciti a risolvere questo problema? E come mai siamo stati chiamati noi bambini che di queste cose non dovremmo sapere niente?”.
RIVOGLIAMO TARANTO COME ERA UNA VOLTA testo disegno
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STEFANO
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“Io mi chiamo Stefano e abito a Taranto da quando sono nato e mi raccontano i miei nonni che Taranto era un gioiello; però un mostro la sta facendo diventare: inquinata, sporca e brutta. Onorevoli saluti. Stefano”.
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SENZA NOME
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INSIEME POSSIAMO FARE QUALCOSA testo disegno
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CATERINA
SENZA NOME
“Mi chiamo Caterina ho 9 anni e vivo in un quartiere di Taranto che si chiama Tamburi. I muri dei palazzi ormai hanno lo stesso colore delle strade e sui balconi c’è sempre tanta polvere nera che a volte sembra brillare. Mia madre dice che quella polvere viene dall’ILVA e che se non si decidono a fare qualcosa presto ci ammaleremo tutti seriamente”.
VORREI BERE IL LATTE SENZA PAURA testo disegno
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LUCA
SENZA NOME
“Da settimane sento parlare di diossina e dei danni che fa sulle persone. Vorrei sentire un giorno al telegiornale che c’è un sistema per farla sparire così non avrò più paura di vivere nella mia città e potrò tornare a bere il latte senza paura di avvelenarmi. Luca”.
VIA IL MOSTRO testo disegno
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SIMONA
SENZA NOME
“Sono una bambina di nome Simona, vivo a Taranto e voglio che il mostro che si chiama ILVA sparisca perché senza acqua pulita moriamo e io rispetto la mia città e voglio che i mari non siano sporchi e siano come prima. Per favore. Tanti saluti”.
COSA NE SARÀ DEL NOSTRO FUTURO? testo disegno
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LUIGI
SENZA NOME
“Ogni giorno sento parlare al telegiornale di diossina, di malattie provocate dalla diossina e del latte che non è più buono e non lo possiamo più bere. Il latte è importante per i bambini. Vi chiedo se di respirare non possiamo più per i fumi dell’ILVA, di mangiare non possiamo neanche più. Come sarà il nostro futuro? Vi prego di guardare a noi bambini e ragazzini di Taranto con attenzione. Si dice che il futuro della società è nelle nostre mani. Ma noi dobbiamo averlo questo futuro!”.
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FLAVIA BUCCOLIERI
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SENZA NOME
È TEMPO DI FARE QUALCOSA testo
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FEDERICA SCIALPI
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SENZA NOME
“Le scrivo questa lettera per parlarle di un grosso problema che si sta sviluppando nella mia città causato dall’inquinamento. Questo problema è provocato dalle industrie tra cui l’ILVA che si è aperta nel 1960. Nelle ciminiere esce il fumo che si accumula man mano che gli operai usano il fuoco per produrre metallo e azoto con cui producono tubi per le macchine. Il fumo si trasforma in vapore acqueo che sale nel cielo e con il freddo si condensa sotto forma di pioggia che cade nel terreno inquinandolo. Questo problema ha causato e causa ancora oggi molte malattie pericolose, che non si riescono a curare e si rischia la vita. La mia maestra mi ha detto che sul terreno hanno costruito dei muretti per separare l’industria dal rione dove si piantano molti alberi per far si che essi assorbissero l’anidride carbonica, il monossido di carbonio, la diossina, ma questi sono pochi. La ringrazio per avermi ascoltato”.
ABBIAMO BISOGNO DI RESPIRARE ARIA GENUINA testo e disegno
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ANNARITA CIGNITI
“Vorrei che la parola inquinamento venisse cancellata per sempre in tutto il mondo e soprattutto dalla mia città, perché sia noi, sia gli animali che le piante abbiamo bisogno di respirare un’aria più genuina, più limpida e non solo fumo”.
NON SAPPIAMO COSA FARE testo disegno
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STEFI
SENZA NOME
“Io sono una bambina che frequenta la scuola elementare e ogni mattina devo fare un bel po’ di strada per andare a scuola, e le strade le vedo sporche, e il fumo delle automobili e degli autobus inquinano l’aria, ed io mi preoccupo per la mia salute, e anche per gli altri bambini, a parte anche l’inquinamento delle fabbriche che inquina l’aria che respiriamo e le malattie sono molto frequenti e non sappiamo cosa fare. Stefi”.
UN AMBIENTE PIÙ SANO PER NOI BAMBINI testo disegno
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VALERIA
SENZA NOME
“Sono contenta di avere un dottore che si preoccupa di noi bambini e fa di tutto per noi ci cura quando non ci sentiamo bene e vuole anche che respiriamo un’aria più pulita. Però da solo non può fare tutto così c’è bisogno di tanto aiuto e anche dell’aiuto delle persone che hanno più forze. Speriamo di riuscire tutti insieme a fare ritornare a Taranto un ambiente più sano per noi bambini”.
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SENZA NOME
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MATTIA
TARANTO È UN LAMPADARIO SPENTO testo disegno
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FABIOLA
SENZA NOME
“Io sono una bambina di 9 anni che vive in una delle città più inquinata d’Italia, Taranto. Il cielo della nostra città è quasi sempre grigio mi sembra di vedere un lampadario spento ti prego, se puoi accendi la luce sulla nostra città”.
PERCHÉ GLI ADULTI NON RISOLVONO IL PROBLEMA? testo disegno
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FRANCESCO
SENZA NOME
“Non so perché quando guardo il cielo vedo le nuvole scure e chiedo a mio padre come mai le nostre nuvole sono così dense e scure? E mio padre mi risponde, caro figlio sono ricche di una sostanza dannosa e velenosa.. Io chiedo a mio padre come si chiama questa sostanza e lui mi risponde figliolo non è il caso che io ti rispondo è cosa da adulti. Ed io adesso mi chiedo come mai questi adulti non sono ancora riusciti a risolvere questo problema? E come mai siamo stati chiamati noi bambini che di queste cose non dovremmo sapere niente?”
LA MIA CITTÀ È TUTTA GRIGIA testo disegno
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SANTE
SENZA NOME
“Ciao Nichi. Ti parlo a nome di tutti i bambini della mia città! La mia città è tutta grigia, l’aria è irrespirabile, i colori sono spenti e non si riesce più a giocare all’aperto. Molti bambini come me si ammalano. Per questi motivi noi bambini di Taranto abbiamo deciso di protestare e sicuramente la tua presenza la renderà più significante. Tanti saluti. Sante”.
NON VOGLIO AMMALARMI testo disegno
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REBECCA
SENZA NOME
“Il mio papà mi ha detto che l’ILVA inquina l ’aria e noi bambini ci ammaliamo. Io non voglio ammalarmi. Ti prego devi dire all’ILVA di non inquinare l’aria di Taranto. Rebecca”.
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RITA TAURINO
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SENZA NOME
È VERO CHE LA DIOSSINA FA TANTO MALE? testo e disegno
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SENZA NOME
“Il primo alimento che ho conosciuto è stato il latte, prima quello della mamma e poi quello della mucca. Ma adesso mi proibiscono di berlo perché adesso c’è la diossina”.
VORREI UN FUTURO MIGLIORE testo
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ANGELO TRICCHINELLI disegno
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SENZA NOME
“Nella mia classe e come penso in tutta la mia città si parla molto dell’inquinamento. Noi a Taranto abbiamo un grosso problema che è la nostra industria che lei conosce molto bene. Lo so che è molto importante però se qualcuno di competenza potesse risolvere questo grosso problema che noi abbiamo, sarebbe molto importante. È anche vero che se l’ILVA viene chiusa come farebbero tutti gli operai che lavorano dentro, a mantenere le proprie famiglie perché nella nostra città la crisi dei soldi si fa molto sentire. Signor Presidente Vendola io le faccio un esempio: il mio papà che lavora sui Tamburi mi spiega che l’ari che si respira lì è molto inquinata, la gente quando stende la biancheria pulita non stende più nei balconi ma la stende in casa perché altrimenti diventa tutta rossa. Io spero che lei con qualche altra persona brava possa fare qualcosa per la nostra città anche per noi bambini e quando saremo più grandi e per avere un futuro migliore”.
NUVOLE BIANCHE COME NEI CARTONI testo disegno
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STEFANO
SENZA NOME
“Anche io voglio nelle mie città nuvole bianche come quelle dei cartoni animati. Tanto sono certo che prima o poi sarà così. La prego di fare che accada”.
NUVOLE NERE testo disegno
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FABIO
SENZA NOME
“Quando passeggio con mamma e papà tante volte guardando il cielo chiedo perché nel cielo ci sono tante nuvole nere e pure non piove. Mia mamma dice che quello è lo smog dell’ILVA. Che può essere nocivo per la salute. Io chiedo gentilmente se fate il possibile per togliere il pericolo. Saluti tanti. Fabio”.
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SENZA NOME
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SANDRO
I PROBLEMI DI TARANTO testo
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VITTORIO SPERLUNTO disegno
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SENZA NOME
“Caro Presidente, io la conosco soltanto perché l’ho sempre visto nella TV. Le scrivo questa lettera perché vorrei che lei sapesse quanti problemi ci sono nella mia città, il più importante è quello del comune, che non ha più soldi e non si sa dove sono andati a finire; un altro è quello dell’inquinamento, ormai respiriamo solo gas e fumo, c’è sempre tanto traffico e le macchine buttano fuori tanto smog, non se ne può più. Ma quello che provoca più inquinamento è l’ILVA, che dovrebbe chiudere ma so che questo è impossibile perché il mio papà mi dice sempre che grazie a essa si fanno anche tante cose buone come dare il lavoro a tanti operai”.
PIÙ VERDE PER LA NOSTRA SALUTE testo e disegno
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RAFFAELLA GIACONELLI
“Ti voglio dire che questa città è molto inquinata. Ti prego Presidente fai che questa città non sia più inquinata. Presidente io abito nel castello Aragonese e quando esco fuori vedo un sacco di rifiuti. Ti prego aiutaci perché noi non possiamo vivere in questa città tutta inquinata. Poi voglio che ci sia più verde per la nostra salute”.
QUELLE GROSSE BOLLE DI VAPORE CHE VANNO VERSO IL CIELO testo e disegno
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ILARIA CAPOZZO
“Io abito nella zona Tamburi, mi trovo a due passi dallo stabilimento ILVA. Non si può descrivere il minerale e quelle grosse bolle di vapore che vanno verso il cielo e formano delle grandi nuvole. Noi bambini non possiamo giocare nei prati perché non c’è più quell’aria di una volta. Secondo lei è giusto che noi bambini dobbiamo restare in casa? Sono sicura che verrà a darci una mano”.
VOGLIO RESPIRARE ARIA PULITA |
testo disegno
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VERONICA DE LEO GIUSY CALABRESE
“Io vorrei che la mia città non deve essere inquinata dalla macchine e dall’ILVA come lo è adesso, ma Taranto deve essere pulita, senza sostanze nocive che possono portare malattie e tumori. La zona Tamburi è la più inquinata perché è vicina all’ILVA da dove proviene il fumo tossico. Noi bambini vogliamo migliorare la nostra città perché Taranto deve essere pulita come le altre città e deve essere anche rispettata. Noi bambini vorremmo anche che i parchi della nostra città siano più puliti affinché i bambini potessero giocare. Inoltre spero che i fiumi non venissero inquinati da alimentari e dalla plastica”.
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ANGELA GIGANTE
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SENZA NOME
LE CHIEDIAMO DI PRENDERE A CUORE LA NOSTRA SALUTE testo e disegno
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ANNA PIZZILEO
“La nostra città c’è molto inquinamento a causa delle industrie l’ambiente e in rischio noi le chiediamo di prendere a cuore la nostra salute”.
L’ILVA INQUINA LA NOSTRA CITTÀ testo
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VALERIA SAPONARO
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CLAUDIA SIBILLA
“Per incominciare vorrei parlarle dell’inquinamento, che provoca l’industria siderurgica nella mia città a Taranto. Questa, causa morte con i loro gas tossici. Noi cerchiamo di eliminare questo grande difetto per vivere una vita tranquilla e senza inquinamento. Quando da quell’industria esce il fumo, noi respiriamo anidride carbonica ma per fortuna ci sono alcuni alberi che ci restituiscono ossigeno. Per finire questa lettera vorrei ricordarle che se non provvediamo subito molti bambini, animali, piante ed adulti moriranno”.
VORREMMO RESPIRARE ARIA PULITA testo e disegno
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EMANUELE MASSARI
“L’inquinamento ci sta uccidendo spero che anche lei ci aiuti a trasformare questo mondo inquinato in uno migliore”.
UNA CITTÀ BELLISSIMA: TARANTO testo
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CHIARA NITTI, GIANLUCA PANNELLA, FABRIZIO LA BARBERA disegno
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MARY SANTOVITO
“Vorrei comunicare qualcosa che riguarda l’inquinamento della mia città. Taranto è una città bellissima, ricca di bellezze artistiche e naturali, ma risente di una situazione di pesante inquinamento dovuto non solo ai comportamenti scorretti dei cittadini, ma soprattutto a sbagliate scelte amministrative. Una cosa è collaborare tutti per offrire ai pedoni spazi preferenziali, ai ciclisti piste ciclabili, ai cittadini migliori occasioni di promuovere il rispetto della natura e dell’ambiente. Altra cosa è far sentire la nostra voce ai politici che possono agire in modo efficace di noi. Quest’anno appunto abbiamo organizzato un progetto che parla proprio dell’inquinamento. I politici non hanno fatto niente per migliorare la nostra città che risulta una delle più inquinate. Per l’energia elettrica vorrei creare pannelli solari, dotare zone di verde. Ci dovremmo, inoltre, abituare a lasciare la macchina ed a usare mezzi pubblici. Taranto ormai è inquinata dalle macchine che producono smog e dalle navi che inquinano il mare. Gli impianti delle industrie non sono annorma (sic) di legge e inquinano molto di più del dovuto. Inoltre ci sono discariche abusive che non fanno che aumentare i rischi legati allingestione (sic) di sostanze nocive. Infatti Taranto è una delle città più ad alta incidenza di tumori e di leucemia, di questo ne hanno risentito soprattutto gli abitanti dei Tamburi”.
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SENZA NOME
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LUCIANO
NOI VOGLIAMO STARE BENE testo
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GLI ALUNNI DELLA 4a B DEL “VIOLA” disegno
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DONATO PINTO
“Siamo alunni della 4a B della scuola C.G.Viola di Taranto. Sicuramente lei sarà venuto a conoscerla e saprà che è una bella città, bagnata dal mare e ricca di tradizioni. Eppure, noi cittadini non siamo contenti perché l’aria è molto inquinata a causa degli scarichi di gas da parte dell’ILVA e delle tante macchine che circolano in città. L’ILVA ha procurato tanto lavoro ai cittadini, ma inquinando l’aria ci sono anche morti dovute a malattie gravi come il tumore, la tubercolosi, le malattie del sangue ed altre. Chiediamo perciò che si prendano provvedimenti seri affinché si possa fermare questo inquinamento. Sperando di essere ascoltati, inviamo I nostri saluti”.
VOGLIO CRESCERE A TARANTO testo e disegno
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SENZA NOME
“Non vogliamo più essere minacciati dall’inquinamento la sua presenza di una speranza e noi giovani di una vita migliore. Ci aiuti a costruire una vita sana per crescere nella nostra città”.
CERTAMENTE IO SO CHE QUESTO INQUINAMENTO VIENE DALL’ILVA testo e disegno
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SENZA NOME
“Io sono molto triste per questa situazione, io in questa città non posso più vivere perché posso prendere qualsiasi malattia”.
IL FUTURO È UN NOSTRO DIRITTO testo e disegno
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DOMENICO BASILE
“Il verde non è verde, il blu è malato, gli animali sono pochi, l’uomo sta morendo a causa di tante malattie legate all’inquinamento. Noi bambini vogliamo un futuro più bello e più colorato è un nostro diritto”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
QUANDO MIA NONNA ERA PICCOLA L’ARIA ERA PULITA testo e disegno
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ALESSANDRA PIGNATELLI
“Purtroppo qui l’aria da respirare è cattiva ma noi non possiamo far niente. Mia nonna mi racconta che quando lei era piccola l’aria era pulita, anche noi vogliamo aria pulita per stare bene e per non ammalarci. Ciao, Alessandra”.
QUELLE CIMINIERE SBRUFFANTI testo e disegno
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OSVALDO GENTILE
“Abito nel quartiere Tamburi a due passi dal mare ma anche dall’ILVA. È bello osservare l’azzurro del mare, ma è orribile vedere il grigio del cielo e quelle ciminiere sbruffanti che danneggiano la nostra salute e l’ambiente. Forse lei potrebbe aiutarci a migliorare queste situazioni, noi abbiamo provato più volte a farci sentire, ma nessuno ci ascolta. Un cordiale saluto”.
LEGGA QUESTI TESTI CON IL CUORE testo e disegno
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CLAUDIA BARI
“Chiudete l’ILVA anche se serve tanto però fa male sia a noi che all’ambiente che ci circonda. Per vincere abbiamo bisogno di uno come lei quindi per favore le nostre dichiarazioni non le legga per passatempo ma le legga con tutto il cuore. Perché noi bambini ci teniamo molto all’ambiente che ci circonda”.
VORREI UNA CITTÀ MENO INQUINATA testo
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EMANUELE INGROSSO
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MIRCO DE PASQUALE
“Le scrivo questa lettera per parlarle del problema dell’inquinamento, che ormai, sta rendendo Taranto una delle città con più inquinamento d’Italia. Ma perché c’è l’inquinamento? Nel lontano 1960, a Taranto, si è formata l’industria dell’Italsider, che, emana molto gas tossici, per la salute, salendo in alto nel cielo e trasformandosi in vapore, ricadono sulla terra sotto forma di pioggia. Per evitare ciò, si è pensato di costruire un muretto per separare il quartiere Tamburi dall’Italsider e di piantare alberi per far si che il fumo non si estenda nel quartiere, ma nonostante ciò non si è rimediato niente. Nelle vicinanze dell’ILVA, le case sono ricoperte dal colore rossastro che emana l’Italsider. La invito a provvedere al più presto su questo danno che l’ILVA sta dando a Taranto”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
NON POSSIAMO VIVERE CON QUESTA PAURA testo e disegno
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EMANUELE PAPAIA
“Per colpa dell’inquinamento nella mia famiglia si sono ammalati. Io chiedo la sua attenzione per questo problema inquietante della nostra città (Taranto) perché noi bambini non possiamo vivere con queste paura”.
PUOI FARE IN MODO CHE APRANO ALTRI GIARDINI? testo e disegno
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SOFIA CASTELLI
“Siccome mi sono accorta che Taranto è inquinata grazie all’ILVA e a tutte le altre industrie e tutti si raffreddano o si ammalano ti vorrei proporre di far parte alla marcia contro l’inquinamento di far spegnere l’ILVA e le altre industrie. E per favore puoi fare in modo che aprano altri giardini?”.
COSÌ VORREMMO LA CITTÀ testo
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GUGLIELMO LEVATO
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IMMA DI POLMO
“Le scrivo questa lettera per il troppo inquinamento a Taranto. Infatti al telegiornale un giorno ho sentito che respirare l’aria di Taranto è come fumare sette sigarette al giorno. E questo succede perché Italsider e altre fabbriche che inquinano moltissimo perché sono fabbriche siderurgiche e quindi usano il fuoco per lavorare il metallo che si espande nell’aria attraverso le ciminiere. Questi gas sono riusciti a salire nell’aria e cosi si sono espansi sulla città e cadono sotto forma di pioggia che va a finire sui campi e possono se ingerite produrre gravi problemi. Ma anche le auto inquinano molto per questo sarebbe meglio usare il metano. Spero che questa lettera ti faccia ragionare su questo problema”.
VORREI SPAZI VERDI PIENI DI FIORI testo e disegno
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NICOLA
“Vorrei che l’aria fosse più pulita perché l’ILVA qui a Taranto ci ha proprio rovinati. Vorrei anche più spazi verdi pieni di fiori e campetti sportivi per giocare a pallone. Spero che ci aiuterete a realizzare alcuni dei nostri sogni. Cordiali saluti”.
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SENZA NOME
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SENZA NOME
UN MONDO PIÙ COLORATO testo e disegno
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MICHELE PRESTA
“Mi piacerebbe tanto abitare in una città con tanto verde e aria più pulita e questo sarà possibile se combatteremo tutti insieme per fare un mondo più colorato”.
COMBATTIAMO INSIEME QUESTA NUVOLA NERA testo e disegno
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MARIA SOGLIACCO
“Combattiamo insieme questa nuvola nera che oramai da tempo ha oscurato il nostro ambiente. Abbiamo bisogno di più verde per poter giocare e sorridere alla vita”.
VOGLIO GUARDARE IL CIELO SENZA NUVOLE STRANE testo e disegno
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ROBERTA RUFFO
“E voglio guardare il cielo senza paura di nuvole strane. E voglio portare mio figlio a pescare i pesci e le rabe. Voglio tornare a ridere e cantare”.
VORREMMO UNA CITTÀ CON FIORI E ARIA PULITA testo
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ROBERTA FRANCISCHIELLO disegno
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SENZA NOME
“Desidererei che i capi delle fabbriche facessero in modo di non inquinare la natura e le città, perché l’inquinamento non fa respirare bene e può far morire. Vorrei che gli adulti fossero più responsabili e pensassero al futuro di noi bambini”.
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SENZA NOME
“Presidente Vendola vorremmo una città così: con i fiori e l’aria limpida e pulita”.
testo e disegno
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ANGELA RUFFO
“Caro Presidente Nichi Vendola ti invitiamo a fare la marcia contro l’inquinamento delle fabbriche e dell’ILVA che purtroppo causano molte malattie. Crediamo in te”.
TARANTO È LA CITTÀ PIÙ INQUINATA testo
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BENEDETTA GENTILE
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DOMIZIANA ARRIVO
“Sono una bambina di nome Benedetta Gentile e frequento la 4a C della scuola XXV luglio a Taranto. Vivo da poco a Taranto, ho viaggiato molto e ho visto tante città inquinate, ma non inquinate come Taranto. A Taranto vorrei che ci fossero più parchi naturali, che i lampioni, quando c’è il sole, fossero spenti perché si spreca energia e di limitare le emissioni inquinanti di Italsider”.
GLI ALBERI RESTITUISCONO OSSIGENO, MA NON BASTA testo
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VERONICA LASAPONARA
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DORIANA RUSSO
“Le ho scritto questa lettera per parlarle dell’inquinamento molto pericoloso per noi bambini ma anche per gli animali e per le piante. Questi pericoli sono causati dall’industria siderurgica qui a Taranto. Noi cerchiamo di togliere questo difetto per vivere una vita tranquilla e serena. Quando da quell’industria esce il fumo noi lo respiriamo, come per esempio il monossido di carbonio. Gli alberi per fortuna restituiscono l’ossigeno, ma ciò non basta”.
UN MARE PULITO testo
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ALESSIA
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MARIA
“Sono una bambina di 8 anni e mi chiamo Alessia e mi piace molto la mia città. Però, Signor Governatore, ti faccio una richiesta per favore toglici gli scarichi industriali dai mari affinché siano puliti, togli l’ILVA che ci sta uccidendo con il suo gas. Onorevole governatore aiuta la mia città a ricrescere!!! Saluti cordiali”.
TARANTO ERA UNA BELLA CITTÀ testo
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GABRIELE CONTE
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GIORGIA LIPPO
“Mi chiamo Gabriele e frequento la 3a elementare! Io abito a Taranto da quando sono nato. Mio padre e mia madre mi raccontano che era una bella città; ma adesso con l’ILVA e con la raffineria stanno inquinando i mari e le strade e l’aria. Con i tubi di discarica stanno lasciando sporcizia nelle acque, mentre noi stiamo senza depuratori; ma qualcuno almeno li dovrà costruire e so che il Comune non ha soldi per costruirli. Signor Governatore, ti chiedo di leggere le cose che ho scritto perché noi vogliamo Taranto pulita. Ti ringrazio, Gabriele Conte”.
testo e disegno
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SENZA NOME
“La città è molto inquinata aiutaci a farla essere meno inquinata”.
testo e disegno
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SENZA NOME
“L’inquinamento della città è una cosa di cui bisogna preoccuparsi e nello stesso tempo da risolvere”.
VOGLIAMO LA NOSTRA CITTÀ BELLA COME PRIMA testo disegno
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CAROLINA
ANTONIO CELENTANO
“Sono Carolina ed abito a Taranto. I miei nonni, gli zii mi dicono che era una città meravigliosa, fino a quando degli uomini hanno costruito, nel 1966, un mostro industriale: l’ILVA che ha distrutto, inquinato la nostra città, infatti essa non è molto bella. Gentilissimo Governatore, a questo problema pensaci tu, perché noi cittadini vogliamo la nostra città bella, meravigliosa come lo era prima”.
VORREI INVENTARE QUALCOSA PER RIDURRE IL FUMO testo e disegno
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SIMONA PELUSO
“Sono un’alunna della città bellissima, Taranto, che però è rovinata dall’inquinamento. La bellezza di questa città, come il mare, che qui è fantastico, perché molto sporco e inquinato. Io sono un’alunna della 5a B della scuola C.G. Viola che sta cercando di combattere questo fumo che rovina i nostri polmoni. Riguardo l’ILVA, non vorrei distruggerla anche perché molte persone perderebbero il lavoro, ma vorrei solo inventare qualcosa per ridurre il fumo e per non permettergli di danneggiare la nostra salute. Riguardo invece allo smog delle auto vorrei che tutti usassero auto ecologiche e piccole. Per i fumatori suggerirei delle cure per far passare loro la voglia di fumo. Vorrei che le mie proposte si realizzassero anche se so che state già prendendo provvedimenti”.
VOGLIAMO ACQUA PULITA E PRATI VERDI testo e disegno
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SENZA NOME
“Le vorrei chiedere di salvare la mia città di Taranto, dove noi bambini di oggi abbiamo il diritto di giocare in un’acqua pulita e in prati verdi. Se così accadrà la nostra città sarà invidiata, noi bambini non ci potremmo ammalare e i nostri genitori non saranno più preoccupati. Sono certo che lei ci riuscirà”.
A TARANTO NON SI PUÒ RESPIRARE testo e disegno
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SENZA NOME
“Lei sa che a Taranto alcuni bambini muoiono a causa dell’inquinamento che distrugge la nostra città, come mare, la natura e tutto l’ambiente. A Taranto non si può respirare perché l’inquinamento ha reso l’aria malsana che porta malattie gravissime e morte. Per questo le chiediamo di fare qualcosa perché la nostra città ritorni bella, pulita e salutare per tutti. Spero che questa mia lettera non rimanga lettera morta”.
testo e disegno
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FRANCESCO
“Basta inquinamento viva il sole”.
testo e disegno
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FRANCESCO
“Il cielo di Taranto deve essere pulito”.
IL CIELO È SEMPRE NERO testo e disegno
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SERENA CARDOLA
“Mi chiamo Serena e frequento la 5a della scuola C.G. Viola. Vi scrivo questa lettera, perché la nostra città, Taranto è molto inquinata. Taranto è una città bellissima, soprattutto per il suo mare che fa invidia a molti turisti, perché è stato rovinato dall’inquinamento di tantissime industrie, specialmente l’ILVA. Vorrei tanto che lei prendesse provvedimenti per combattere questo problema, perché tantissime persone si ammalano di cancro ai polmoni, ma soprattutto noi bambini, d’estate, non possiamo fare il bagno in acque pulite e molto spesso ci prendiamo infezioni alla pelle. Il cielo è sempre nero e ogni volta che andiamo a fare una passeggiata vicino alla riva del mare, si vedono sempre piatti, contenitori di plastica e buste galleggiare. Sperando che voi facciate qualcosa, perché, cosi, gliene saremo sempre grati”.
AL POSTO DELL’ILVA I CAMPI BELLISSIMI DI UNA VOLTA testo e disegno
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DANIELA INTERNÒ
“Sono un’alunna della scuola C.G. Viola, le chiediamo gentilmente di fare qualcosa per l’ambiente. Da quando è stata costruita l’ILVA l’ambiente naturale e marino è cambiato a causa dell’inquinamento. Le chiedo di fare qualcosa. Molte persone sono morte per l’atmosfera piena di gas tossici che fanno venire malattie pericolose. Prima di questa industria cioè l’ILVA, mi raccontano i miei genitori, c’erano campi verdi e di grano che noi piccoli non abbiamo mai visto. Le chiedo di togliere l’ILVA e di fare ricrescere di nuovo i campi bellissimi di una volta. Allora non c’erano malattie mortali che invece ora colpiscono grandi e piccoli. Spero che lei possa accogliere quanto noi piccoli desideriamo per vivere finalmente sereni e senza preoccupazioni”.
NON VOGLIAMO PIÙ VEDERE QUEL FUMO NERO testo e disegno
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SALVATORE
“Vorremmo chiedere a lei un grandissimo favore che cambierà la nostra vita e la vita di altre persone che vivono a Taranto. Questo favore consiste nel togliere l’inquinamento nella nostra città a causa dell’ILVA. L’ILVA inquina troppo grazie al fatto delle macchine vecchie. Noi le chiediamo di togliere l’ILVA e di costruire bei parchi dove possono andare tutte le persone. A causa di questa fabbrica molti sono malati di cancro ai polmoni. Signor Nichi ci aiuti a combattere l’inquinamento e a chiudere l’ILVA. La prego, chiuda questa fabbrica perché non vogliamo più vedere quel fumo nero che sporca l’ambiente e ci fa ammalare”.
SE LA CITTÀ NON FOSSE INQUINATA SAREBBE PIÙ BELLA testo e disegno
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GIANLUCA GALANTE
“Le voglio dire che se la città non fosse cosi inquinata sarebbe sicuramente più bella. L’idea dell’ILVA è importante, ma si devono cambiare i macchinari, che inquinano molto insieme ai rifiuti, per cui si fa la raccolta differenziata. So che lei ama i bambini perciò le chiedo di curare l’ambiente perché non si ammalino più grandi e piccoli”.
testo e disegno
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SENZA NOME
“La città è molto inquinata aiutaci a farla essere meno inquinata”.
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ALESSIA
“Vorremmo la nostra città (Taranto) non più inquinata. Abbasso l’inquinamento”.
CHIUDIAMO L’ILVA E COSTRUIAMO PICCOLE INDUSTRIE testo e disegno
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CLAUDIA MARINO
“Sono un’alunna della 5a B della scuola C.G. Viola di Taranto. Tutti le vogliono bene, perché lei vuole bene ai bambini, per questo le chiediamo di cambiare la nostra città e di renderla più pulita. Non vogliamo che venga considerata la città più inquinata d’Italia. Tutti invidiano il nostro mare, ma purtroppo anche questo è molto inquinato, a causa dell’ILVA. Proprio a causa di questa industria, molte persone muoiono di cancro, ecc... Le chiediamo di far chiudere l’ILVA e costruire piccole industrie, per occupare le persone che lavorano lì. Spero che lei accetti questa proposta”.
SALVI TARANTO DALL’INQUINAMENTO testo disegno
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SARA FRASCELLA
DESIREÈ SCARNERA
“Io mi chiamo Sara ho 8 anni e vivo a Taranto. Io le scrivo per chiederle il suo aiuto a salvare la mia bellissima città dall’inquinamento. Io sento dire sempre dai grandi che solo i politici possono risolvere questo problema e quindi ho deciso di scriverle sperando che non butti via la mia lettera”.
TROVI UNA SOLUZIONE PER TARANTO testo
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ANNA FRASCELLA
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SENZA NOME
Sono una bambina che vive a Taranto e frequento la 4a elementare. In questi giorni in classe abbiamo parlato dell’inquinamento e del degrado della nostra città. Le scrivo perché vorrei tanto che lei si interessasse a questo problema visto che ricopre una carica che le permette di trovare accordi e soluzioni. Infatti i nostri genitori hanno avuto fiducia in lei quando l’hanno eletta e quindi lei ha il dovere di provarci.
testo e disegno
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SENZA NOME
“Oggi mangiamo mozzarella alla diossina, pesce al petrolio e verdure con azoto… sopravviveremo?”.
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SENZA NOME
“Ieri sera ho sognato di vedere il cielo della mia città colorato di blu”.
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SENZA NOME
“Potrebbe essere che la mia città è l’anticamera dell’inferno?”.
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PASQUALE
“Visione di questo problema. Grazie”.
Questa pubblicazione nasce in occasione di un incontro voluto da alcune scuole elementari di Taranto con il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Durante l’incontro gli alunni hanno voluto consegnare al Presidente disegni e lettere per invitarlo a partecipare al loro fianco alla marcia contro l’inquinamento della città organizzata dalle scuole tarantine il 29 marzo 2008. Colpito e commosso dalla partecipazione, dalla consapevolezza e dalla voglia di cambiamento dei bambini, Vendola ha promesso loro di mettere insieme le lettere e i disegni in una pubblicazione da distribuire nelle scuole elementari e medie. Con la loro sensibilità e creatività, i bambini di Taranto denunciano una situazione ambientale particolarmente grave nella loro città, a causa della massiccia presenza di complessi industriali, tra questi anche il più grande stabilimento siderurgico di Europa, un cementificio e una raffineria petrolifera.
Polveri sottili e diossina sono presenti nell’aria tarantina in percentuali superiori a quelle nazionali. Negli ultimi anni nei bambini sono state diagnosticate neoplasie in percentuali maggiori rispetto al resto d’Italia, incluse quelle gravi all’apparato respiratorio. In questo contesto, la sensibilità dei bambini dimostra come un rinnovamento verso un mondo più sano sia possibile. Partendo da Taranto, passando per tutta la regione, diffondendo il messaggio ovunque. Tutto il materiale inviato al Presidente Vendola, dai disegni alle letterine, è stato pubblicato, fatta eccezione per i semplici inviti a partecipare alla marcia nei quali si ripeteva semplicemente la data dell’iniziativa. Le lettere sono state riprodotte fedelmente, compresi gli errori grammaticali del tutto normali in considerazione dell’età.
A CURA DI
Regione Puglia, Presidenza della Giunta Regionale Settore Comunicazione Istituzionale Dirigente del Settore: Eugenio Iorio HANNO COLLABORATO LE SEGUENTI SCUOLE PRIMARIE DI TARANTO
Egidio Giusti - 7° Circolo didattico XXV Luglio - 3° Circolo didattico Europa - 16° Circolo didattico Gabelli - 7° Circolo didattico Gianni Rodari - 6° Circolo didattico Cesare Giulio Viola - 6° Circolo didattico
Questa pubblicazione è stata realizzata su carta ecologica riciclata pigmentata Haria P da 110gr., prodotta con 100% di carta da macero speciale e senza l’uso di cloro. Stampa in quadricromia con inchiostri vegetali. PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE
Farm - Comunicazione e progetti culturali FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI GIUGNO 2008 DA
Torgraf - Galatina (Lecce)