Corso Di Lingua Italiana medio

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LIVELLO MEDIO

DETTAGLI SULLA LINGUA ITALIANA: VOCABOLARIO – FINEZZE DI GRAMMATICA – CONVERSAZIONE

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Unità n. 1 DIMMI COME TI CHIAMI Secondo gli elenchi telefonici, i nomi italiani più diffusi sono sempre Giuseppe, Giovanni e Antonio per i maschi e Maria, Anna e Giuseppina per le donne. Sono nomi "tradizionali" che in realtà, fra le nuove generazioni, non hanno grande successo. Fra i giovani infatti è più facile trovare parecchi Andrea, Lorenzo, Luca e Simone, mentre un numero sempre maggiore di ragazze si chiama Alessia, Ilaria o Alice. Resistono naturalmente i nomi classici di origine romana come Massimo, Giulia, Valerio o Marco, quelli germanici come Roberto, quelli greci come Alessandro o quelli biblici come Maria e Sara. E resistono anche i nomi "augurali" come Felice, Gaia, Letizia, Allegra. Ma per l'influenza "esotica" di film e soap opera qualche volta si sentono anche nomi come Alan, Alex, Gessica, Kabir, Kevin, Nikita, Samantha, Solange; fino all'incredibile Geiar e Suellen; e più di recente Ridge. Allo stesso modo una serie di nomi che erano diffusi fino a qualche decennio fa oggi sono quasi spariti. Pochissimi bambini per esempio si chiamano Adolfo, Arturo, Benito, Cesare, Ermanno, Fausto, Gioacchino, Gustavo, Italo, Tarcisio, Ugo. Ma si sa, i nomi seguono le mode e i periodi storici: ai tempi del fascismo e dell'impero coloniale italiano c'erano nomi come Abissino, Cirenaica, Libia, Tobruk, Tripolino, e addirittura Rommel; nello stesso tempo le famiglie socialiste, spesso dell'Emilia Romagna, reagivano con nomi come Anarchia, Avanti, Oppressa Italia, Rivolta e Scioperino per arrivare negli anni Cinquanta anche a Stalino. Molto famoso è poi il caso di quei genitori che avevano chiamato i primi sei figli Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto e Sesto. Quando è nato il settimo figlio hanno deciso di chiamarlo Ultimo con la chiara intenzione di non continuare la serie. Ma poi ne è nato un altro. E l'hanno chiamato Definitivo. E quando a sorpresa è nata ancora una femminuccia l'hanno battezzata Finiamola. Allo stesso modo in una famiglia c'era un figlio maschio che si chiamava Romeo. Quando è arrivata la sorellina tutti aspettavano Giulietta. E invece la sorella si è chiamata Alfa. Assolutamente inspiegabili sono poi nomi come Regasten, Eustronzio, Regittimo, Iorik; più chiari nel significato, ma comunque strani come nomi di persona, Astemia, Algebra e Incrociatore. Un evidente omaggio invece ai grandi dell'arte e della letteratura nomi come Dartagnan, Darvin, Rubens, Scespir, Sciopen e Tolstoi. Quando tre fratelli si chiamano Turiddu, Alfio e Santuzza è invece chiaro che i genitori hanno una certa passione per l'opera (Cavalleria Rusticana). Sempre in Emilia Romagna un bambino è stato chiamato Aller: un 2


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omaggio al giocatore di calcio tedesco Haller che per alcuni anni è stato nella squadra del Bologna? Molto imbarazzanti nomi come Imene, Godimento e Sessualdo; e estremamente imbarazzante il nome Violanda (forse una fusione di Viola e Iolanda) che suona come un gerundio del verbo violare e come un invito a occuparsi carnalmente della signorina. Ma forse questi richiami sessuali sono una reazione a religiosissimi nomi come Crocifissa e Addolorata. Qualcuno, forse intimidito da un nome inusuale, l’ha modificato. Il celebre musicista italiano Uto Ughi per esempio all'anagrafe è registrato come Bruto Ughi e l'attore Nino Manfredi in realtà si chiamava Saturnino; Anche la campionessa olimpionica degli anni Trenta Ondina Valla si chiamava in realtà Trebisonda Valla. Certo bisogna stare attenti a dare i nomi ai figli. Non solo perché il nome resta tutta la vita, ma anche perché insieme con il cognome può creare strani effetti. Se il cognome è Giro, perché chiamare il figlio Secondo? Rosa Di Maggio suona certo benissimo, ma Sveltino Dalpasso, Caduto Dalla Torre, Catena D'Amore e Settembrino Nebbioso suonano decisamente ridicoli. Ma soprattutto confesso che è molto difficile dare un giudizio su quei signori Sepolcro che hanno chiamato il figlio Imbiancato!

I. Completate con la parola mancante: 1. I nom...... italian...... più diffusi sono sempre Giuseppe, Giovanni e Antonio per i maschi e Maria, Anna e Giuseppina per le donne. 2. Fra le nuov...... generazion...... non hanno un grand...... successo. 3. Resistono naturalmente i nom...... classic......, quell...... germanic......, quell...... grec...... o quell...... biblic...... 4. I nomi seguono le mod...... e i period...... storic...... 5. Il nome resta tutt...... la vit...... ed insieme con il cognom...... può creare stran...... effett......

II. Completate con la preposizione opportuna (articolata o semplice): 1. ...... i giovani infatti è più facile trovare parecchi Andrea, Lorenzo, Luca e Simone, mentre un numero sempre maggiore di ragazze si chiama Alessia, Ilaria o Alice. 3


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2. Resistono naturalmente i nomi classici ...... origine romana. 3. Allo stesso modo ...... una famiglia c'era un figlio maschio che si chiamava Romeo. Quando è arrivata la sorellina tutti aspettavano Giulietta. E invece la sorella si è chiamata Alfa. 4. Qualcuno, forse intimidito ...... un nome inusuale, l’ha modificato. 5. Anche la campionessa olimpionica ...... anni Trenta, Ondina Valla si chiamava ...... realtà Trebisonda Valla. 6. Certo bisogna stare attenti ...... dare i nomi ai figli. Non solo perché il nome resta tutta la vita, ma anche perché insieme ...... il cognome può creare strani effetti.

III. Esprimete la vostra opinione sul testo di sopra.

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NOME Sono, generalmente, maschili i nomi che: a) finiscono in o: l’uomo, il libro;

Fanno eccezione: la radio, la foto, la dinamo, l’auto, la mano; b) finiscono in e: il cane, il maiale, l’amore, il dolore; c) sono finiti in ma: il problema, l’emblema, il tema, il dramma; d) sono finiti in ta: il pilota; e) sono finiti in ista: il farmacista, l’autista, l’artista, la socialista; f) sono finiti in cida: l’omicida; g) sono finiti in una consonante: il tram, lo sport, il film, il gas, il camion;

Fanno eccezione: la gang, la star; h) sono finiti in ore: il fiore, il dolore, il direttore, l’onore; i) sono finiti in one: il ciclone, il balcone, il cartone; j) sono finiti in ile: il fucile, il canile; k) sono finiti in ale: l’animale, lo stivale, lo scaffale, il pugnale, il tribunale;

Fanno eccezione: la valle, la spirale, la cambiale (poliţă); l) che definiscono occupazioni maschili, però fanno eccezione i nomi femminili che

definiscono occupazioni maschili: la guida, la spia, la sentinela, la recluta; m) che definiscono gli alberi: il melo, il pero, il cigliegio, il pino;

Fanno eccezione: la quercia, la vite, la secuoia, la palma; n) che definiscono certi elementi chimici: il fero, l’argento, l’ossigeno, l’idrogeno; o) che definiscono i mesi dell’anno ed i giorni della settimana; p) che definiscono i punti cardinali: il sud, il nord, l’est, l’ovest, il meridione, il

settentrione, l’Oriente, l’Occidente; q) che definiscono i fiumi: il Volga, il Danubio, il Po;

Fanno eccezione: la Loira, la Senna.

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Sono, generalmente, femminili i nomi che: a) finiscono in a: la parola, la donna, la casa;

Fanno eccezione: il duca, il monarca, il papa, il boia, il collega, il gorilla; b) finiscono in e: la fame, l’azione, la sete; c) finiscono in i: la sintesi, l’analisi, l’ipotesi, la crisi, la perifrasi;

Fanno eccezione le parole di origine latina: il brindisi, il bisturi, l’alibi; d) sono parole tronche: la città, la gioventù;

Fanno eccezione: il caffè, il bambù, il cauciù, il colibrì, il fallò, il tutù; e) finiscono in ione: la regione, l’opinione, la nazione, la riunione; f) finiscono in trice: l’attrice, la pittrice, la scrittrice, la lavatrice; g) finiscono in aggine: la stupidaggine; h) finiscono in iggine: la lentiggine (pistrui); i) finiscono in uggine: la ruggine; j) che definiscono occupazioni femminili: la studentessa; però fanno eccezioni le

voci: il soprano, l’alto, il contralto, il mezzossoprano; k) definiscono le frutta: la mela, la pesca, l’albicocca, la castagna;

Fanno eccezione: il limone, il pompelmo (grapefuit), il mandarino, il bergamotto (varietà di arancia), il chinotto (varietà di mandarino), il fico (smochin), il dattero (curmala), il mango, il kiwi, il maracuja, l’ananaso, il lampone (zmeura), il pistacchio (fistic); l) definiscono le città, gli stati, le provincie, i continenti, le isole e le penisole: la

Roma, la Lombardia, l’Asia, la Sicilia, la Creta; Fanno eccezione: il Cairo, il Veneto, il Piemonte, il San Marino, il Lussemburgo, il Portogallo, il Canada, gli Stati Uniti, il Messico, il Cilé, il Brasile, l’Ecuador, il Paraguai, il Giapone, il Vietnam, il Chenia, il Cipro, il Madagascar; m) definiscono le scienze: la storia, la filosofia, la medicina, la chimica, la geografia;

Fa eccezione: il diritto.

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FORMAZIONE DEL FEMMINILE 1. Il modo più normale di formare il femminile è di sostituire il maschile “o” nel femminile “a”: ragazzo – ragazza signore – signora gatto – gatta 2. Un altro modo consiste nell’aggiungiamento del suffiso “essa”. Di solito, questo tipo di formazione appare nel caso dei nomi che indicano titoli o cariche professionali: il professore – la professoressa il leone – la leonessa 3. Il maschile “ore” diventa la femminile “trice”: attore – attrice direttore – direttrice scrittore – scrittrice 4. Quando un sostantivo ha la stessa forma per il singolare e per il plurale, il valore grammaticale che fa la distinzione è l’articolo: il nipote – la nipote il farmacista – la farmacista il pianista – la pianista 5. Esistono anche dei nomi che hanno forme diverse per il maschile e per il femminile: uomo – donna padre – madre marito – moglie fratello – sorella 6. Ci sono delle parole che formano il femminile in “ina:” gallo – gallina re – regina eroe – eroina

FALSO CAMBIAMENTO DEL GENERE il capitale – la capitale

il morale – la morale

il lotto – la lotto

il camerata – la camerata

il boa – la boa

il collo – la colla

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il cero – la cera

il foglio – la foglia

il baleno – la balena

il costo – la costa

il colpo – la colpa

il fine – la fine

il baio – la baia

il filo – la fila

il fodero – la fodera

il fronte – la fronte

il gambo – la gamba

il limo – la lima

il mento – la menta

il manico – la manica

il mazzo – la mazza

lo spigo – la spiga

il lama – la lama

il cenere – la cenere

il pianto – la pianta

il pianeta – la pianeta

il modello – modella

il pozzo – la pozza

il punto – la punta

lo scalo – la scala

il radio – la radio

il razzo – la razza

il mitra – la mitra

il modo – la moda

il tena – la tena

il velo – la vela

il sego – la sega

il tappo – la tappa

il salmo – la salma

il fallo – la falla

il testo – la testa

il torto – la torta

il porto – la porta

il posto – la posta

il tappo – la tappa

il trombetta – la trombetta

il tasso – la tassa

il picco – la picca

il corso – la corsa

il pizzo – la pizza

il box – la box

il bolla – la bolla

il moto – la moto

il radio – la radio

il panno – la panna

il mostro – la mostra

il banco – la banca

il cappello – la cappella

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IL PLURALE DEI NOMI 1. La desinenza tipica del plurale maschile è “i” che risulta dal singolare “o, a, e”: tema – temi cane – cani ragazzo – ragazzi 2. I nomi finiti in una consonante rimangono invariabili: tram – tram gas – gas 3. Certi nomi finiti in “a” possono rimanere invariabili: gorilla – gorilla cinema – cinema boia – boia boa – boa 4. Certi nomi finiti in “i” restano invariabili: giovedì – giovedì

5. Le parole tronche restano invariabili: caffè – caffè tutù – tutù 6. Le parole finite in “co” / “ go” fanno il plurale in: a) “chi” / “ghi”: parco – parchi drago – draghi b) “ci” / “gi”: medico – medici teologo – teologi 7. La desinenza tipica del plurale femminile è “e” che risulta dal singolare “a” / oppure “i” che risulata dal singolare “ e”: casa – case situazione – situazioni 8. Le parole finite in “i” restano invariabili: 9


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crisi – crisi 9. Le parole tronche restano invaribili: virtù – virtù 10. Le parole finite in “o” restano generalmente invariabili (eccezione: mano – mani): radio – radio 11. Le parole in “ca” / “ga” formano il plurale in “che” / “ghe”: mucca – mucche strega – streghe

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NOMI DIFFETIVI 1. Esistono dei nomi che si usano soltanto al singolare: a) nomi astratti: il sete, la fame, il buio b) nomi di feste: Natale, Pasqua, Capo d’Anno, Ferragosto, Ascensio c) nomi unici: sole, luna, universo, equatore d) nomi di sostanze: il miele, il fiele, l’oro, il pepe, il sale, il burro, l’ossigeno. 2. Esistono dei nomi che si usano soltanto al plurale: a) le nozze, i funerali, le calende, le idi, le ferie, le vacanze; b) nomi di oggetti composti da due parti simetriche: gli occhiali, le forbici, le cesoie, i pantaloni, i calzoni, le mutande, le narici, le manette; c) gli spaghetti, i dintorni, le spezie, le posate, le stoviglie, gli spiccioli, le fatezze, le moine, i viveri.

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NOMI CON DUE FORME DI PLURALE Ci sono dei maschili che hanno un plurale in “i” e un altro in “a” con l’articolo femminile “le”. I plurali hanno significati diversi l’anello

- gli anelli (inele) - le anella (i riccioli dei cappelli)

il cervello

- i cervelli (intelligenza) - le cervella (farsi saltare le cervella)

il ciglio

- i cigli (margine) - le ciglia (gene)

il labbro

- i labbri (margine – il labbro di un vaso) - le labbra (della bocca)

il braccio

- i bracci (i bracci di un fiume / di una poltrona) - le braccia (dell’uomo)

il calcagno

- i calcagni (călcâi) - le calcagna (stare sulle calcagna di qualcuno / voltare le calcagna)

il membro

- i membri (di un gruppo) - le membra (del corpo umano)

il tergo

- i terghi (il rovescio di un foglio) - le terga (la schiena, il dorso)

l’osso

- gli ossi (quelli separati / mangiati da un cane) - le ossa (lo scheletro)

il dito

- i diti (presi separatamente) - le dita (presi insieme tutte le dieci)

il gesto

- i gesti (movimenti) - le gesta (acte milităreşti)

il grido

- i gridi (delgi animali) - le grida (dell’uomo)

l’urlo

- gli urli (degli animali) - le urla (dell’uomo) 12


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il riso

- i risi (varietà del cereale) - le risa (râsete)

il corno

- i corni (instrument de suflat) - le corna (degli animali)

il fuso

- i fusi (i fusi orari) - le fusa (del gatto)

il muro

- i muri (di una stanza) - le mura (di difesa, di una fortezza)

il legno

- i legni (pezzi di legno, presi separatamente) - le legna (quelli che si mettono nel fuoco per brucciare)

il lenzuolo

- i lenzuoli (presi separatamente) - le lenzuola (del letto)

il filo

- i fili (di telefono) - le fila (di un tessuto)

il frutto

- i frutti (dell’albero) - le frutta (che si mangiano alla tavola)

il miglio

- i migli (borne, pietre kilometrice) - le miglia (mile)

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NOMI ALTERATI L’alterazione dei nomi oppure i nomi alterati significa l’aggiunta di un suffisso o prefisso al nome, ma anche un cambiamento parziale del senso della parola. I suffissi possono essere: diminutivi che diminuiscono l’oggetto e accrescetivi che lo fanno crescere. I suffissi possono determinare anche una sfumatura di senso (in riferimento alla qualità dell’oggetto). Cosi sono i vezzeggiativi che fanno riferimento a un atteggiamento positivo e i peggiorativi che alludono a un atteggiamento negativo.

I diminutivi sono:

Gli accrescetivi sono:

- ino / - ina: gattino, paesino;

- one: portone.

- etto / - etta: casetta; - ello / - ella: vinello, alberello; - iccino / - iccina: libriccino. I vezzeggiativi sono:

I peggiorativi sono:

- uccio / - uccia: casuccia;

- accio / - accia: ragazzaccio;

- uzzo / - uzza: occhiuzzo;

- astro / - astra: poetastro;

- icello / - icella: venticello;

- ucolo / - ucola: librucolo;

- olino / - olina: cagnolino;

- onzolo / - onzola: mediconzolo;

- ettino / - ettina: librettino;

- upolo / - upola: casupola;

- otto / - otta: giovanotto;

- iciattolo/ - iciattola: mostriciattolo;

- erello / - erella: piogerello.

- aglia: gentaglia.

FALSI ALTERATI: torrone = halviţă;

orecchino = cercel;

burrone = prăpastie;

rossetto = ruj;

focaccia = plăcintă;

spallina = epolet; bretea; 14


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colletto = guler (da collo);

spaletta = dig;

polsione = mâner (da polso);

pagliaccio = paiaţă;

boccone = îmbucătură (da bocca);

storione = sturion

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I. Indicate con una “m” i nomi maschili e con una “f” i nomi femminili: Uomo (.....), Leone (.....), Ispettrice (.....), Lavandaia (.....), Assessore (.....), Netturbino (.....), Walter (.....), Dottore (.....), Asino (.....), Calciatore (.....), Guida (.....), Infermiere (.....), Maestra (.....), Toro (.....), Gallina (.....).

II. Servendovi delle informazioni della lezioni, indicate il genere dei seguenti nomi terminati in “a”; usate “m” per i maschili ed “f” per i femminili: Poeta (.....), Pianista (.....), Omicida (.....), Sacerdotessa (.....), Cameriera (.....), Programma (.....), Problema (.....), Gallina (.....), Automobilista (.....), Cognata (.....), Pigiama (.....), Tema (.....), Dramma (.....).

III. Dividete i seguenti nomi nei tre gruppi di sotto: Ministro, Soprano, Guardia, Barbiere, Vigile, Artista, Sergente, Sentinella, Serpente, Cantante, Parente, Staffetta, Tenore, Spia, Recluta, Ippopotamo, Giacca, Gatto. a) i nomi che si usano solo al maschile: ........................................................................................ ....................................................................................................................................................... b) i nomi che si usano solo al femminile: ...................................................................................... ....................................................................................................................................................... c) i nomi che si usano sia al maschile che al femminile: ............................................................... .......................................................................................................................................................

IV. Con l’aiuto di un vocabolario, trovate il corrispondente nome maschile o femminile dei seguenti animali: il gatto ................................. il cane ......................... il bufalo ........................ la leonessa .........................

la scrofa ......................

la cavalla .....................

l’elefante .............................

il gallo ..........................

il lupo ...........................

il montone ...........................

il caprone .....................

il merlo .........................

il bue ...................................

il fagiano ......................

la colomba ...................

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il padre ................................

la donna .......................

il celibe ........................

la sorella ..............................

il maschio .....................

la moglie ......................

V. Trovate le forme intere delle seguenti parole: la moto .............................................

il frigo .............................................

la foto ...............................................

la tele .............................................

la bici ................................................

un chilo ...........................................

un etto ..............................................

il termo ............................................

l’auto .................................................

la Juve .............................................

VI. Trovate i corrispondenti femminili dei seguenti nomi maschili: spettatore ...........................

principe .........................

conte ........................

sacerdote ............................

infermiere ......................

leone .........................

maestro ...............................

imperatore .....................

scrittore .....................

cavallo .................................

signore ...........................

barone ......................

sarto ....................................

professore ......................

attore ........................

avvocato ..............................

presidente .......................

scrittore .....................

pittore ..................................

gatto ................................

ispettore ....................

VII. Formate delle frasi con le seguenti coppie di vocaboli: il fine, la fine, il fronte, la fronte, il boa, la boa, il lama, la lama, il radio, la radio, il corso, la corsa, il tappo, la tappa, il punto, la punta, il foglio, la foglia, il capitale, la capitale. ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... 17


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VIII. Corregete gli errori e spiegate l’errore trovato: Chiudi il porto a chiave. ................................................................................................................. Ognuno si propone una fine nella vita. .......................................................................................... Voglio un gelato con panno montato. ............................................................................................ Aveva investito in quell’affare una forte capitale. ..........................................................................

IX. Scegliete la parola corretta e fate gli accordi necessari: Quando sei entrato hai lasciato ...................... aperta.

il porto

Le navi sono ancorate in ............................................

la porta

Alza ...................... con corraggio!

il fronte

Carlo combatte su ........................

la fronte

La biancheria dell’armadio odora di ......................

la spiga

...................... di grano è maturo.

lo spigo

...................... del coltello è di legno.

la manica

...................... del vestito è stretta.

il manico

Questo non è il tuo ...................... di parlare.

la moda

Questo vestito non è più di ..........................

il modo

Manca ...................... dal libro.

la foglia

...................... del noce è grande.

il foglio

X. Fate l’accordo: vestito estiv..........

vino profumat.................... 18

ragazzo brav.........


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gente onest...........

stile nuov...........................

notte oscur............

dolore acut...........

stanza vast.........................

amico sincer.........

opinione stran......

condizione necessari.........

gara atletic............

visione chiar.........

sintesi ampi.......................

dolore acut............

XI. Completate con l’articolo adatto, determinativo o indeterminativo: Stamattina ...................... alberi sono coperti di neve. Se ...................... nebbia si diraderà, vedrete ...................... case in fondo alla valle. Hai avuto ...................... ideea meravigliosa! Ti presenterà ...................... amici che ho conosciuto al mare. ...................... rumore che avevamo sentito, sembrava uno sparo. Ricordati di portare ...................... zaino che sta in macchina. Dammi ...................... motivo valido per giustificare ...................... tuo compportamento. ...................... calcio è uno sport che richiede ...................... allenamento specifico. Diana è ..................... bella di ragazza. In quella visita voi avete fatto ...................... bella figura. Ho ...................... zio che fa ...................... psicanalista.

XII. Dinstinguete con l’aiuto dell’articolo il genere dei seguenti nomi: ................... ardore

................... colore

................... dolore

................... favore

................... dovere

................... tema

................... riunione

................... stivale

................... tribunale

................... ragione

................... nipote

................... sottrazione

................... opinione

................... clima

................... diploma

................... pianeta

................... barca

................... ferita

................... mano

................... foto

................... soprano

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................... modo

................... popolo

................... moto

................... caffè

................... camion

................... virtĂš

................... computer

................... cinema

................... bar

................... crisi

................... mela

................... melo

................... lampone

................... barista

................... album

XIII. Scegliete la forma giusta (diminutivi/vezzeggiativi) e indicate la parola iniziale: a) ragazzino

b) ragazzetto

c) ragazzello

a) bimbetto

b) bimbuccio

d) bimbaccia

d) ........................................

a) coltellone

b) coltellino

d) coltelletto

d) ........................................

a) cuorino

b) cuoriccino

d) cuorone

d) ........................................

a) stanzucolo

b) stanzetta

d) stanzina

d) ........................................

a) borsello

b) borsetta

d) borsone

d) ........................................

a) fiorelaccia

b) fiorellino

d) fioricello

d) ........................................

a) nasino

b) nasetto

d) nasuccio

d) ........................................

a) dentastro

b) denticello

d) dentone

d) ........................................

a) scarpetta

b) scarpiccina

d) scarpone

d) ........................................

XIV. Formate gli accrescetivi dei seguenti nomi: a) finestra: ................................................................ b) fanciullo: ............................................................... c) paese: .................................................................. d) tavola: .................................................................. e) letto: ..................................................................... f) porta: : .................................................................. g) spada: .................................................................. XV. Formate gli spreggiativi dei nomi: 20

d) ........................................


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a) casa: ................................................................... b) poeta: .................................................................. c) paese: ................................................................. d) strada: ................................................................. e) asino: .................................................................. f) medico: ................................................................ g) animale: .............................................................. h) città: .................................................................... i) via: ....................................................................... j) cane: .................................................................... k) coltello: ................................................................ l) popolo: .................................................................

XVI. Ascoltate il dialogo e risolvete gli esercizi: Compilate il puntini: 1. È questo il numero ………………………………………………….? 2. Da quanto tempo? Da ……………………………………………….? 3. Ascolta, prendi l’autobus ……………… che ti porta fino alla stazione Porta Garibaldi. Sulla piazza davanti ……………………………., danvanti alla fermata, torverai ……… via Brescia. 4. Ci sono tanti autobus? Ah si, ce ……………………… minuti. 5. Cosa fai esattamente? ………………………………………… di una fabbrica. 6. Mario è in pensione da un anno. Ha un piccolo lavoro ………………………………………… in una villa molto vicina. 6. Lavoro al CIAG di Milano. Il CIAG è il ....................................................................................... 7. Giovanni vuole ……………………………………………………………………………… dei quadri e dei ………………………………………… 8. È una ragazza più vecchia ……………………………. di lui. Avrà …………………………... e adesso dice che vuole sposarla.

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Descrivete le prepazioni di una cena. Quali sono i temi da discutere.

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Unità n. 2 LE SUPERSTIZIONI Sul matrimonio: Intorno all'argomento "matrimonio" esistono da sempre tante piccole superstizioni da seguire per la buona riuscita della futura vita coniugale. C'è chi le ignora, molti altri le seguono alla "lettera" meticolosamente in ogni piccolo dettaglio. Che ci crediate o no, noi ve le proponiamo per curiosità e perché alcune sono davvero particolari. Di Venere e di Marte né si sposa né si parte (cosi recita un antico proverbio). Perché proprio il martedì e il venerdì? Il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra, mentre il venerdì secondo la cabala è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. Ma in Norvegia il maggior numero di matrimoni si celebra proprio il venerdì giorno romantico per eccellenza perché sotto la protezione di venere, dea dell'amore e dell' armonia, quindi un giorno vale l'altro. Sposa bagnata sposa fortunata. Certo può sembrare un modo gentile per consolare gli sposi per non aver scelto una giornata di sole, ma anche in questo caso c'è una spiegazione. La pioggia simboleggia la fortuna e l'abbondanza che cade generosa sugli sposi. Un'usanza popolare seguitissima è quella che vieta di mostrare l'abito da sposa al futuro marito o quella di guardarsi allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio. Se proprio non si resiste si può fare ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto. Uno degli amuleti più adatti al giorno del sì è l'acquamarina che assicura fedeltà ed un felice Matrimonio. Il velo indossato dalla sposa è considerato più fortunato se donato da una sposa felice. Il diamante, se portato all'anulare o al polso sinistro, conserva l'affetto coniugale, l'importante è che sia stato un regalo. In chiesa attenzione alle fedi!!! Non fatele cadere, se dovessero cadere andranno raccolte solo da chi celebra il rito. Peggio sarebbe smarrirle o dimenticarle, trascuratezze che indicano poca voglia di compiere il grande passo. La maggior parte di noi pensa che l'usanza di suonare il clacson delle auto del "corteo nuziale" serva ad attrarre l'attenzione del passaggio degli sposi, ma non è cosi infatti, il suono del clacson deriva dalla convinzione che così facendo si mettono in fuga gli spiriti cattivi. Il lancio del riso all'uscita degli sposi dalla chiesa è considerato un augurio di ricchezza e gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete e confetti. Il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in segno di purezza. Vietatissimo è vedere lo sposo dopo la mezzanotte. Infine il classico lancio del bouquet a fine cerimonia. La sposa con le spalle rivolte verso un gruppo di amiche presente alla cerimonia lancia il suo bouquet. Per la ragazza che riesce ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa ricevere presto una richiesta di matrimonio. Infatti in antichità i fiori usati erano fiori d'arancio che oltre a significare abbondanza, felicità e prosperità, significavano anche una richiesta di matrimonio. 23


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Sui gatti: Nei tempi passati, sorsero in alcuni paesi europei superstizioni di ogni genere relative ai gatti. Nel medioevo questi animali erano associati a ogni sorta di malefici e diavolerie, considerati indivisibili compagni di streghe e fattucchiere, sempre implicati in tutto ciò che sapeva di magia. I gatti neri, che erano ritenuti apportatori di sventura, venivano acciuffati e arsi vivi, talvolta unitamente a coloro che erano ritenuti sospetti di stregoneria. Ancor oggi, è radicata in molti la credenza secondo il cui vedersi attraversare la strada da un gatto nero costituisce segno di cattivo presagio. Con la sola eccezione del Sud America, della Germania, e degli U.S.A., la figura del gatto nero viene paragonata, nel resto del mondo, come araldo di malasorte e presagio del lato oscuro della realtà. Contrariamente alla precedente apocalittica visione c'era un tempo in cui i gatti erano venerati in Europa, prima della caccia alle streghe del Medioevo. Il gatto nero, portatore di magia era rappresentante delle tenebre; ma grazie alla pelliccia che poteva anche assumere il bagliore luminoso del chiaro di luna poteva contare su una duplice identità. Inoltre il nero era un sottoprodotto del fuoco, che per gli antichi era una realtà positiva. Tutti questi aspetti erano, e sono ancora oggi, presenti nel gatto nero e sulle leggende che ne derivano. Mitologia e religione Un grande legame esoterico dal punto di vista della mitologia e della religione ha sempre caratterizzato il rapporto tra uomo e gatto. Probabile é il fatto che il gatto prima di essere addomesticato sia stato adorato, infatti nell'antico Egitto era venerata una divinità femminile chiamata Bastet, avente corpo di donna e testa di gatto, simbolo della vita della fecondità e della maturità. In India invece troviamo la dea Sasti, una divinità felina simbolo di fertilità e maternità. Nell' antico Egitto il gatto era ritenuto animale sacro e divino, infatti, alla loro morte venivano imbalsamati e sepolti con ogni onore. Attraverso l'Egitto il gatto giunse nei paesi arabi dove però l' animale eletto era il cavallo, ben presto però anche il nostro amico felino venne preso in simpatia e la sua fama ben presto eguagliò quella equina. Si narra il mito del gatto di Maometto, Muezza, il primo gatto con nove vite della storia; Questo gatto privilegiato si addormentò sulla manica del padrone quando lo stesso dovette allontanarsi e, non volendo disturbare il gatto così profondamente addormentato, tagliò la manica sulla quale dormiva il gatto. Al ritorno di Maometto, Muezza si inchinò in senso di gratitudine nei confronti del Profeta, il quale, l'accarezzò tre volte sul dorso, infatti secondo alcune leggende questo gesto consente al gatto di atterrare sano e salvo dall'alto sulle zampe. Il numero tre ha un significato importante poiché tre per tre volte indica l'infinito nella mitologia donando così al gatto una vita infinita. Bisogna chiedersi, per comprendere fino in fondo il significato della leggenda, che cosa potesse rappresentare il taglio della manica della veste effettuato dal profeta come offerta 24


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simbolica al gatto. La manica destinata a Muezza altro non era che un dono destinato ai gatti di tutto il mondo e di tutti i tempi, che cosa vi fosse racchiuso, nessuno lo sà, è comunque apprezzabile il fatto che sia stata destinata ai domestici felini quale segno di riconoscenza, analizzato in questo contesto la sacra eredità risulta essere veramente notevole perchè conferisce al gatto dalle nove vite un'eternità di virtù: le azioni risultano essere sempre più forti delle parole. Un animale così leggendario deve conoscere verità che noi non saremo mai in grado di percepire, infatti, un detto africano dice che "Quello che ignori è più saggio di tè". Anche Etruschi e Romani conoscevano ed apprezzavano il gatto e si servivano delle sue doti per debellare i topi portatori di malattie. Il periodo medievale non é stato buio solo per l' uomo ma anche per il gatto, nella mentalità popolare erano infatti considerati animali demoniaci, in quanto tali subirono infatti torture e sevizie. Successivi studi medici effettuati sul gatto nel 1800 stabilirono che esso era un' animale non portatore di malattie trasmettibili all'uomo, come tale venne successivamente accolto anche nei salotti più esclusivi. Si narra che il Birmano discenda da un' antica popolazione di gatti sacri ospitati in un tempio Khmer di Myanmar. Durante un assalto al medesimo tempio, il gran sacerdote venne mortalmente ferito ed il suo fedele gatto Birmano si accucciò sopra di lui rivolgendo lo sguardo alla divinità del tempio stesso, mentre ciò accadeva, il suo mantello divenne dorato e gli occhi blu, quando si voltò verso la porta del tempio, le sue zampe si tinsero di marrone ad eccezione delle zampe posteriori ancora appoggiate sul padrone morente le quali rimasero bianche candide. Guidati dallo sguardo del gatto ancora rivolto alle porte del tempio, i monaci si precipitarono a chiuderle, salvandosi così dal saccheggio e dalla distruzione. Il gatto non abbandonò il suo padrone, e morì sette giorni dopo di lui; quando i monaci si riunirono per eleggere il nuovo successore del sacerdote videro accorrere tutti i gatti del tempio, trasformati nelle sembianze di Sinh, il gatto Birmano del sacerdote defunto. Da ciò deriva il nome della razza, Gatto Sacro di Birmania. Il Salice piangente Un' antica leggenda di origine Polacca narra di una gatta che, disperata per la fine che avrebbero presto fatto i propri cuccioli, gettati al fiume dal proprio padrone, stava manifestando tutto il suo struggente dolore con pietosi e strazianti miagolii. I Salici, presenti sulla sponda del fiume, impietositi dalla scena atroce, tesero i loro rami verso il fiume per permettere ai gattini di aggrapparsi, così facendo li salvarono dalla triste fine. Da allora, ogni primavera i Salici non fioriscono ma, in ricordo di quanto accaduto, si ricoprono di una morbida infiorescenza lanuginosa e di colore bianco, simile al pelo dei gattini, tali infiorescenze vengono chiamate proprio "gattini".

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I. Credete in superstizioni o meno? Considerate che le superstizioni sono una parte importante della nostra vita, ci aiutano in qualche modo? Ci sono delle differenze tra sognare ed avere superstizioni? II. Che altre superstizioni conoscete? III. Raccontate una vostra esperienza in cui il vostro sogno o il sogno di altrui è diventato realtà. Volgete i verbi del vostro racconto al passato prossimo, al presente o al futuro, a seconda del caso.

IV. Completate con la preposizioni corretta (semplice o articolata): 1.

Intorno

..........

argomento

"matrimonio"

esistono

..........

sempre

tante

piccole

superstizioni .......... seguire .......... la buona riuscita .......... futura vita coniugale. 2. Il martedì appartiene .......... Marte che è il Dio .......... guerra, mentre il venerdì secondo la

cabala è il giorno .......... cui furono creati gli spiriti maligni. 3. Un'usanza popolare seguitissima è quella che vieta .......... mostrare l'abito .......... sposa .......... futuro marito o quella .......... guardarsi allo specchio .......... il vestito .......... sposa il giorno .......... matrimonio. 4. La sposa .......... le spalle rivolte verso un gruppo di amiche presenti .......... cerimonia lancia il suo bouquet. .......... la ragazza che riesce ad afferrarlo, rappresenta l'augurio che possa ricevere presto una richiesta .......... matrimonio. 5. .......... la sola eccezione del Sud America, .......... Germania, e .......... U.S.A., la figura .......... gatto nero viene paragonata, .......... resto del mondo, come araldo di malasorte e presagio del lato oscuro della realtà. 6. Un grande legame esoterico .......... punto .......... vista .......... mitologia e .......... religione ha sempre caratterizzato il rapporto .......... uomo e gatto. 7. Si narra il mito .......... gatto di Maometto, Muezza, il primo gatto .......... nove vite della storia.

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CONDIZIONALE PRESENTE

STUDIARE:

VENDERE:

PARTIRE:

studierei studieresti studierebbe studieremmo studiereste studierebbero

venderei venderesti venderebbe venderemmo vendereste venderebbero

partirei partiresti partirebbe partiremmo partireste partirebbero

LA REGOLA DEI VERBI IRREGOLARI: andare – andr avere – avr bere – berr cadere – cadr condurre – condurr compiere – compir dire – dir dovere – dovr essere – sar fare – far mettere – metter

parere – parr potere – potr rimanere – rimarr sapere – sapr stare – star tenere – terr udire – udr vedere – vedr vivere – vivr volere–vorr

Traducete il dialogo seguente: Luigi: « Specialitatea acestui restaurant este peştele. Ce aţi spune să începem cu un aperitiv de fructe de mare? » Franca : « Le-aş mânca totdeauna. » Maria: « Şi eu le-aş servi cu plăcere! » 27


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Franca:

« Odată cu aperitivul am putea comanda şi felul întâi şi doi; astfel nu va trebui să aşteptăm mult între un fel şi altul. » Luigi: « E o idee excelentă. Tu ce serveşti? » Franca: « Aş dori spaghete cu melci. » Maria:« Aş lua şi eu chiar dacă ar trebui să renunţ la al doilea fel. Luna asta mi-am dat demisia. » Luigi: « Eu în schimb aş prefera o supă de peşte. Şi felul doi ce luăm? » Franca: « Ce aţi spune să luăm toţi trei peşte prăjit cu garnitură de salată mixtă? » Maria:« Mie îmi surâde ideea. Dar aş vrea şi cartofi prăjiţi pentru că îmi plac foarte mult.» Luigi: « Ospătar?! M-ai aşteptăm mult. Am avea o oarecare poftă de mâncare. » Ospătarul: « Nu, domnule. Sosesc imediat. » Franca: « Cum să nu soseşti imediat. Mereu spun acelaşi lucru şi apoi te fac să aştepţi o grămadă de timp. Dacă ne servesc într-adevăr imediat cum spun, am putea apoi să mergem la un film în centru. » ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... . ..................................................................................................................................... .

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Unità n. 3 TIPOLOGIE DEI TESTI (Parte Ia) TESTO DESCRITTIVO I testi descrittivi presentano cose, animali, persone, luoghi, situazioni, in modo da suscitare in chi legge o ascolta un’immagine mentale dell’oggetto descritto. Infatti se ne serve l’autore che vuole rendere più vivo un personaggio; l’archeologo che espone le caratteristiche di un reperto; lo scienzato che riferisce un esperimento; ognuno di noi in molte situazioni nella vita quotidiana. Una descrizione efficace, per permettere al destinatario di capire di che cosa si tratta e di com’è fatto l’oggetto descritto, deve essere ricca di particolari concreti, presentare le informazioni ordinatamente, utilizzare un lessico preciso Per scrivere un testo descrittivo occorre dunque: a) determinare il tipo di oggetto da descrivere; b) scegliere quali particolari nominare; c) organizzare le informazioni secondo l’ordine più opportuno; d) sviluppare le informazioni in forma agile, chiara e precisa. Un oggetto può essere descritto in molti modi, con maggiore e minore completezza, sottolineando questo o quel particolare. La descrizione migliore è quella in cui sono state scelte opportunamente le proprietà da nominare, tenendo conto della situazione comunicativa. Gli elementi di una descrizione sono: lo scopo comunicativo del testo, il destinatario e le sue aspettative, le modalità (oggettiva o soggettiva) della descrizione, il senso (vista, udito, olfatto, tatto, gusto) prevalente. Lo scopo di una descrizione è prevalentemente comunicativo; i testi si possono dividere in due grandi gruppi: quelli in cui prevale lo scopo comunicativo e informativo e quelli in cui prevale lo scopo comunicativo e persuasivo. I. Leggete i due messaggi quotidiani e identificate lo scopo: a) Ricompensa di 500 Euro ! Smarrita da Ballantine’s Whisky Maturing Warehouse a Londra, il 17 novembre, oca adulta di colore bianco e di razza cinese con ala sinistra leggermente pendente. Questa oca è addestrata come guardia. Vista l’ultima volta sul Clyde Avenue. L’oca ha un segno di riconoscimento segreto, inultile portare altre oche. b) Certo è Merlino, il mago gallese che allevò il Re Arthur ad aver operato sulla terra un incantesimo. Magia verde nei suoi pascoli e campi, nei parchi e nelle selve boscose. Magia dei luoghi, nei suoi castelli fatati, negli arcani lasciata da chissà quali popoli. Magia della sua gente, forte e ospitale. Magia delle cose semplici, dei ritmi dimenticati della natura, dei buoni sapori di un tempo.

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Una descrizione con scopo informativo permette di conoscere, identificare o riconoscere l’oggetto. Perciò deve essere accurata e completa nei particolari, per permettere al destinatario di immaginare l’oggetto in modo sufficientemente esatto; il lessico sarà preciso, se necessario tecnico, per evitare ogni ambiguità. Una descrizione con scopo persuasivo vuole influire sull’atteggiamento del destinatario nei confronti dell’oggetto descritto. Per essere efficace, la descrizione essere costruito attorno a una chiara idea centrale, nominare solo i particolari utili a suscitare un’immagine positiva o negativa dell’oggetto, utilizzare un linguaggio ricco di ripetizioni e di termini suggestivi. Inoltre è anche importante tenere conto degli interessi e delle aspettative del destinatario della descrizione. II. Leggete i due brani e indentificate a che tipo di lettori si rivolgono (specificare che elementi vi hanno aiutato): a) Il pipistrello: ecco un animale veramente particolare ed insolito: è l’unico mammifero capace di volare... dici niente? E poi basterbbe guardarlo in faccia per accorgersi di come è simpatico e buffo: il corpo è quello del topo, ma al posto delle zampe anteriori ha delle ali di pelle che gli permettono di volare agilmente. b) Il pipistrello nano è il più diffuso e abbondante chirottero europeo, ed è anche il più piccolo. Il colore è molto variabile, va da un marrone grigiastro chiaro a un ricco marrone rosastro fino a un marrone molto scuro. Le ali non ha hanno il margine chiaro e sono relativamente strette: il quinto dito ha l’ampiezza di circa 40 mm. Il pollice è corto, circa uguale alla larghezza del suo polso. Il piccolo dente immediatamente dietro il canino superiore è visibile di lato. Il primo brano utilizza un linguaggio molto discorsivo e non ci sono termini difficili da capire, mentre il secondo testo ha un linguaggio preciso e termini tecnici. I due frammenti, pur avendo in comune lo scopo informativo, osservano e descrivono l’oggetto in modo diverso, per soddisfare le differenti aspettative dei destinatari: le esigenze e le conoscenze di un adulto profondamente interessato all’argomento non sono quelle di un lettore amatore. Succede spesso di rimanere deluso da un film, un libro o una discoteca che è stato raccomandato con entusiasmo da un amico; infatti la realtà cambia secondo l’occhio che guarda, la sensibilità, le esperienze di ciascuno. Ci sono due modalità fondamentali di descrizione: la modalità oggettiva, secondo la quale chi scrive cerca di presentare un’immagine obiettiva e fedele della realtà, evitando ogni interpretazione personale; la modalità soggettiva, seconda la quale chi scrive si basa sulla propria interpretazione della realtà e cerca soprattutto di comunicare le impressioni, le sensazioni e i sentimenti che l’oggetto suscita in lui. Per comunicare in modo efficace e chiaro, la descrizione può partire dalla definizione dell’oggetto nel suo aspetto generale, per soffermarsi alla fine sulle parti che lo compongono. Un testo così organizzato offre una visione globale. È molto

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raro l’ordine inverso, che dall’accumulo dei particolari fa emergere l’immagine globale. Le descrizioni possono basarsi sul potere della somiglianza per presentare oggetti nuovi al destinatario facendo riferimenti a oggetti che sono ben noti, ma possono costruirsi anche sul contrasto perché sottolineano fortemente le differenze tra due oggetti, rendendo più evidenti le rispettive caratteristiche. Il tempo di base è di solito il presente III. Scrivete tre brevi testi in cui descriverete la medesima bicicletta ai seguenti destinatari (mezza pagina ciascuna): a) un agente di polizia per segnalare un furto; b) i tuoi genitori per convincerli a regalartela; c) un amico per vantarti e suscitare la sua invidia. IV. Scrivete tre brevi descrizioni della stessa località turistica, rispettando le seguenti indicazioni: a) per una guida turistica (scopo: informare); b) per una pubblicità (scopo: vendere una vacanza); c) in modo negativo ai tuoi amici (scopo: convincerli a cambiare luogo di villeggiatura). V. Descrivete la vostra stanza come potrebbe vederla, rispettivamente, una scimmia, una formica, un elefante; ad esempio, a una formica tutto apparirà estremamente grande e probabilmente sarà in ricerca di cibo, vedendo tutto in questa particolare prospettiva (mezza pagina per ciascun testo). VI. Descrivete le immagini seguenti, tenendo conto del destinatario, dello scopo, delle modalità di descrizione:

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VII. Ascoltate il dialogo e risolvete gli esercizi:

a) Completate con la vocale finale opportuna: 1. L’azienda è nata nel 1997 grazie al su… fondatore, Vincenzo Munzio, per fornire assistenza ai veicol… cisternat… del centro-sud Italia. 2. Inizialmente ha fornito assistenz… a circa 3000 veicol…. 3. La superficie coperta è un ver… gioiell… dell’industria, adibito specificatamente per la costruzione dei veicoli di leg… legger…, con macchine ed attrezzature all’avanguardi… mondial… per il settore. 4. L’allargamento della gamma permette di soddisfare le esigenz… di ogni singol… client… sia per quanto riguarda la costruzion… della cistern… sia per i servizi di post-vendita che include assistenz… e manutenzion… immediat… su tutto il territori… italian…

b) Completate con la preposizione corretta (semplice o articolata) 1. L’azienda è nata ……… 1997 grazie ……… suo fondatore, Vincenzo Munzio, per fornire assistenza ai veicoli cisternati ……… centro-sud Italia. 2. Inizialmente ha fornito assistenza ……… circa 3000 veicoli. 3. La superficie coperta è un vero gioiello ……… industria, adibito specificatamente ………la costruzione ………… veicoli ……… lega leggera, ……… macchine ed attrezzature all’avanguardia mondiale ……… il settore. 4. L’allargamento ………… gamma permette ……… soddisfare le esigenze di ogni singolo cliente sia per quanto riguarda la costruzione ……… cisterna sia per i servizi di post-vendita che include assistenza e manutenzione immediata su tutto il territorio italiano.

c) Osserva il tempo dei verbi utilizzati nella descrizione aziendale, identificate il destinatario e precisate quali elementi vi hanno aiutato ad identificarlo.

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d) Fate una descrizione simile di una vostra azienda o dell’azienda di altrui, costruite la vostra descrizione a seconda del destinatario.

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Il Rendiconto finanziario nel bilancio di esercizio: - applicazioni aziendali e principi contabili Per predisporre in modo corretto il bilancio di esercizio, è necessario che nella nota integrativa venga elaborato il rendiconto finanziario, al fine di illustrare quali siano state le fonti e gli impieghi delle risorse finanziarie: tale documento ha infatti “un contenuto informativo che deriva in parte dal conto economico ed in parte dallo stato patrimoniale di inizio e fine periodo” Il Rendiconto finanziario nel bilancio di esercizio: applicazioni aziendali e principi contabili offre un pratico supporto, per elaborare facilmente il rendiconto finanziario. Il lavoro sviluppa un originale MODELLO PRATICO, che permette di predisporre in poco tempo il rendiconto finanziario, mediante la riclassificazione dei dati utilizzati per la redazione di stato patrimoniale e conto economico. Dopo che nella prima parte vengono illustrati i principi che stanno alla base del modello, un'ampia parte e' dedicata all'elaborazione pratica, tramite: • l’analisi di un caso concreto • la predisposizione di un foglio di calcolo in Microsoft Excel che permette all'utilizzatore di ottenere automaticamente il rendiconto finanziario, dopo avere semplicemente riclassificato i dati dello stato patrimoniale e del conto economico, quali emergono dal bilancio redatto secondo gli schemi di cui agli articoli 2424 e 2425 del codice civile. Gli utilizzatori sono in grado di predisporre, in modo semplice ed esatto, un rendiconto finanziario che, oltre ad essere esauriente, risponde a quanto prescrivono i principi contabili per la redazione del bilancio di esercizio

ESTRATTO DEL MANUALE Quarto Capitolo: Il Rendiconto finanziario nel bilancio d’esercizio Nei capitoli precedenti si è affrontato, con un’ottica sostanzialmente aziendalistica, il tema di come elaborare il rendiconto finanziario in modo esatto e significativo, anche al fine di impostare uno strumento utile per prendere le decisioni future. Nel seguito del lavoro si esamina quanto è previsto dalla legislazione civilistica, in tema di redazione di tale documento, al fine di illustrare come gli schemi proposti siano compatibili con i principi civilistici e con la dottrina contabile vigente. Le previsioni del codice civile Le imprese che non applicano i principi contabili internazionali devono fare riferimento, per l’argomento in esame, ai seguenti articoli del codice civile, che operano un richiamo alla necessità di analizzare la dinamica finanziaria dell’impresa: 34


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l’articolo 2423: prescrive che il bilancio debba rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria della società • l’articolo 2423: prescrive che per ogni voce dello stato patrimoniale debba essere indicato anche l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente, al fine di permettere di leggere ed apprezzare le variazioni intervenute • l’articolo 2427: elenca le componenti che devono costituire la Nota Integrativa per indicare i movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascuna voce: il costo; le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni; le acquisizioni, gli spostamenti da una voce all’altra, le alienazioni avvenute nell’esercizio; le rivalutazioni, gli ammortamenti e le svalutazioni effettuate nell’esercizio; il totale delle rivalutazioni riguardanti le immobilizzazioni esistenti alla chiusura dell’esercizio • il punto 4) dell’articolo 2427: prescrive che nella Nota Integrativa devono essere indicate le variazioni intervenute nella consistenza delle voci dell’attivo e del passivo; in particolare, per le voci del patrimonio netto, per i fondi e per il trattamento di fine rapporto, la formazione e le utilizzazioni. Si tratta di disposizioni sfilacciate, il cui complesso impone la redazione di un vero e proprio Rendiconto finanziario strutturato. Tale fatto è sottolineato anche dal Principio Contabile 12, il quale prende atto che la mancata presentazione del rendiconto finanziario non viene considerata, in via generale, come violazione del principio della rappresentazione veritiera e corretta del bilancio. Tale mancanza è oggi accettabile solo per le aziende amministrativamente meno dotate, a causa delle minori dimensioni. Per le imprese più strutturate è invece opportuno redigere un vero e proprio rendiconto finanziario. Regole particolari si applicano per taluni soggetti: • le banche di maggiori dimensioni – che presentano un bilancio totale di almeno 10 miliardi di euro, inclusi garanzie ed impegni – possono redigere la nota integrativa in milioni di euro; • le società finanziarie e le società di intermediazione mobiliare possono redigere la nota integrativa in migliaia o in milioni di euro, purché sia assicurata significatività e chiarezza alle informazioni; • le società quotate possono in generale redigere la nota integrativa in milioni di euro, invece che in migliaia, purché venga garantita la significatività, comparabilità e chiarezza del bilancio. Le previsioni dei Principi contabili Il Principio contabile nazionale n. 12 sottolinea che lo scopo, per cui si deve elaborare il Rendiconto finanziario, è di ottenere informazioni di natura finanziaria non ricavabili dal semplice stato patrimoniale comparativo: tale stato patrimoniale non mostra infatti chiaramente né le variazioni avvenute nelle risorse finanziarie e patrimoniali, né le cause che le hanno determinate. 35


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In tale ottica, il rendiconto finanziario diventa un importante strumento dell’informazione complessiva sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’impresa in funzionamento: esso ha infatti un contenuto informativo che, pur derivando in parte dal conto economico ed in parte dallo stato patrimoniale di inizio e di fine periodo. Il Principio contabile suggerisce di redigere il rendiconto finanziario tenendo conto delle variazioni delle aree di gestione finanziaria determinatesi per effetto: • dell’attività produttiva di reddito svolta dall’impresa nell’esercizio (l’area equivale indicativamente a quella definita come A – Flussi di circolante della gestione corrente, nello schema presentato nel secondo capitolo); • dell’attività di finanziamento dell’impresa (l’area definita come E – Area dei finanziamenti nel citato schema); • dell’attività di investimento (area D – Area degli investimenti nello schema). Tali elementi devono essere forniti in modo tale, da permettere di apprezzare le variazioni nella situazione patrimoniale – finanziaria dell’impresa avvenute nell’esercizio, nonché le correlazioni che esistono tra le fonti di finanziamento e gli investimenti effettuati. Entrando nei dettagli, il principio contabile n.12 prevede che nel rendiconto finanziario si debbano evidenziare: • le risorse finanziarie generate dalla gestione reddituale dell’esercizio, cioè il flusso di liquidità ovvero di capitale circolante netto generato dalla medesima; • le assunzioni ed i pagamenti di mutui e prestiti obbligazionari; • il ricavato della vendita di immobilizzazioni tecniche, finanziarie, immateriali, da indicare distintamente; • gli acquisti di immobilizzazioni tecniche, finanziarie ed immateriali. Le tre categorie devono essere indicate distintamente. Per le immobilizzazioni finanziarie e le immateriali si rende inoltre necessario specificare il tipo di attività acquisite (partecipazioni, brevetti, ecc.); • i dividendi pagati; • le variazioni avvenute nell’esercizio nei singoli conti componenti il capitale circolante netto ed il totale di tali variazioni.

I. Identificate la tipologia del testo e gli elementi particolari che la compongono. II. Identificate le enumerazioni e spiegate l’uso o la mancanza degli articoli e delle preposizioni semplici o articolate, a seconda del caso. III. Traducete il testo in lingua rumena (verbalmente o in scritto, a scelta).

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IV. Osservate attentamente il testo, fate dei commenti e presentate l’importanza del rendiconto nella legislazione rumena (somiglianze e differenze, particolarità , ecc.)

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Unità n. 4 TIPOLOGIE DEI TESTI (Parte IIa) TESTO NARRATIVO I testi narrativi presentano una storia, una sequenza di eventi connessi tra loro, esposti in una determinata successione temporale. Le narrazioni hanno un posto privilegiato nella comunicazione quotidiana e nella cultura di ogni epoca e di ogni paese. Nella conversazione si racconta un episodio di cui si è stati protagonisti o testimoni per trasmettere un’esperienza, rafforzare un’opinione, mantenere i rapporti interpersonali, intrattenere, divertire. Molti testi sono prevalentemente narrativi: il diario, l’autobiografia, le memorie, la biografia, gli articoli di cronaca, il racconto e il romanzo. Inoltre parti narrative sono spesso presenti in libri di storia, resoconti di viaggi, relazioni, lettere, manuali e saggi scientifici. Il testo narrativo presenta le seguenti caratteristiche generali: azioni ed avvenimenti che si collegano a formare una storia; una precisa organizzazione temporale formata da un inizio, uno svolgimento e una conclusione; i personaggi; la storia collocata nello spazio e nel tempo; i verbi che sono generalmente tutti al passato ed i connettivi temporali. -

Le narrazioni ad uno scopo scientifico devono essere: completi: devono essere presente tutte le informazioni necessarie a ricostruire i fatti così come sono avvenuti; concisi: devono essere eliminate le informazioni poco significative; chiari: i fatti sono esposti ordinatamente, le frasi sono brevi, il linguaggio è semplice, senza oscurità ed ambiguità; oggettivi.

Le narrazioni devono rispondere alle seguenti domande: chi? i protagonisti; che cosa? il fatto; dove? il luogo; quando? il tempo; perché? i motivi; come? il modo. Talvolta la narrazione si conclude anche con un breve commento. I verbi utilizzati nella narrazione sono il passato prossimo, l’imperfetto o il passato remoto (qualche volta anche il presente). È consigliato l’uso dello stesso tempo lunga tutta la narrazione per conferire un aspetto uniforme al testo. I. Solo alcuni dei testi seguenti sono narrativi. Quali? Per ciascuno di essi spiegate perché ritenete che si tratta di narrazione. a) L’ambra è una resina fossile non cristallina, di colore variabile dal giallo al rosso, dal violetto al verde, che si rinviene in ammassi irregolari specie sulle coste

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meridionali del mar Baltico. Si elettrizza per strofinio; viene usata fin dai tempi antichissimi sia per oggetti personali sia per suppellettili. b) Honus Gant era alto un metro e ottantatré; i suoi tratti più caratteristici erano le mani, i piedi, le giunture. Le mani erano larghe e piatte, ossute come quelle di tutti i giovani contadini. Erano piene di lentiggini, come la sua faccia magra e straordinariamente da bambini. Sul viso, però, le letiggini quasi scomparivano nella carnagione bruna, che era alla fine seguita alle ripetute scottature. Era, tutto sommato, un volto piacevole se non bello. c) Una gatta che si era innamorata di un bel giovane pregò la dea Venera di trasformala in donna, e la dea, mossa a compassione dal suo amore, la cambiò in una bella ragazza. Così il giovane se la portò a casa. Ma mentre essi se ne stavano sdraiati nella loro camera nuziale, a Venere venne voglia di provare se la gatta, cambiando corpo, aveva anche cambiato le sue abitudini, e lasciò cadere là nel bel mezzo un topo. Quella, dimenticata delle attuali circostanze, balzò su dal letto e si mise a inseguirlo per divorarselo. Allora la dea, idignata, la restituì alla sua forma primitiva. II. Dopo aver letto il seguente articolo, rispondete alle sei domane di guida: chi?, che cosa?, dove?, quando?, perché?, come?: Bloccati dalla grandine sul colle Bione

Giaveno, 200 ragazzi salvati dal maltempo Fuoristrada dalla protezione civile li hanno riportati fradici a casa

Sono tornati a casa fradici per la pioggia, ma in buona salute gli oltre duecento ragazzi di Giaveno che ieri, durante un’escursione al Colle Bione, sono stati bloccati per alcune ore dal maltempo. La pioggia e una violenta grandinata hanno costratto gli accompagnatori a sistemare i ragazzi in un alpeggio e a richiedere soccorso al Comune di Giaveno. L’allarme è scattato verso le 12,30. Una telefonata giunta in Comune ha subito fatto scattare il sistema di protezione civile della città. Vigili del fuoco di Giaveno, squadra “aib”, guardie forestali e volontari del Comune con mezzi fuoristrada hanno raggiunto la zona del Colle e per diverse ore hanno fatto la spola dalla montagna al piazzale del Colle Braida, dove ad attendere il gruppo di trovano scuolabus e autobus messi a disposizione dal Comune e da alcune ditte. Verso le 16,30 tutti erano a Giaveno. Nonostante le avvisaglie di cattivo tempo, i ragazzi della parrocchia, che partecipano ad Estate ragazzi, sono partiti in prima mattinata con i pullman in direzione di Coazze. Guidati dagli accompagnatori, sono saliti sulla cresta che divide la Val Sangone dalla Valle di Susa. Giunti nei pressi del Colle Bione sono stati avvolti da una fitta nebbia e colpiti da un violento nubifragio con raffiche di vento e grandine.

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La zona si è trasformata in un paesaggio invernale e il gruppo ha trovato riparo in un alpeggio. La comitiva se l’è cavata con uno spavento e un po’ di freddo; sono tutti in buona salute. “La Stampa”, 24 giugno 1995 III. Trasformate le seguenti immagini in una storia ed inventate un finale:

IV. Scrivete un articolo di giornale, raccontando: a) un concerto a Palasport; b) un circo arriva in città; durante uno spettacolo scappa una tigre; c) nella sala d’attesa del dentista.

V. Ascoltate il testo seguente e risolvete gli esercizi: a. Leggete a voce alta i testi di telegiornale con l’intonazione apposita: Stati Uniti: Il presidente della Repubblica si è recato oggi in visita ufficiale negli Stati Uniti. È partito da Fiumicino ed è arrivato a Washington alle 14 ora locale. Dopo essere stato ricevuto dal segretario di Stato americano, si è incontrato con rappresentanti della comunità italiana, a cui ha portato il saluto dei connazionali rimasti in patria. Il programma del presidente per i prossimi giorni è molto intenso e prevede, oltre a contatti con le gerarchie politiche americane, una serie di

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appuntamenti con esponenti della finanza e dell’industria americana volti a favorire investimenti in Italia. Il presidente della General Motors in occasione di un ricevimento all’ambasciata italiana ha già espresso il suo apprezzamento per lo sviluppo dell’economia italiana nell’ultimo decennio e ha assicurato un impegno personale per una più stretta cooperazione fra i due alleati. Unione Sovietica: Oggi a Mosca altri scioperi in diverse parti della città. I demonstranti si sono raccolti, come spesso è successo in passato, di fronte al Cremino e hanno gridato slogan contro il presidente, inneggiando alla politica riformatrice del sindaco Mosca. Il presidente si trova ora stretto fra due fuochi: a destra i riformatori per un più deciso cambio nella politica economica e un più rapido avvicinamento ai sistemi occidentali, iniziando dalle privatizzazioni delle imprese di Stato; a sinistra il forte apparato militare non vuole rinunciare ai suoi privilegi e minaccia un colpo di mano. Se a ciò aggiungiamo la disastrosa crisi economica dell’URSS e la lotta per l’autonomia delle Repubbliche del Baltico, la posizione del presidente appare veramente precaria. b) Scegliete la frase corretta: 1. “Si è recato in visita ufficiale…” significa: a) la notizia della visita non è stata tenuta segreta; b) il presidente ha incontrato personalità americane; c) il presidente è andato in America non come privato cittadino, ma come rappresentante dell’Italia. 2. “… volti a favorire investimenti in Italia” significa: a) gli appuntamenti sono un pretesto per raggiungere un altro scopo, gli investimenti in Italia; b) gli appuntamenti mirano a convincere gli Americani ad investire in Italia; c) gli appuntamenti sono incontri in cui si parla della favorevole situazione economica in Italia. 3. “… ha assicurato un impegno personale” significa: a) ha promesso che gli americani investiranno in Italia; b) ha promesso di occuparsi personalmente della cooperazione fra i due paesi; c) ha detto che ci sono buone probabilità che l’Italia diventi ancora più ricca con l’aiuto degli americani. 4. “Il presidente si trova stretto tra due fuocchi” significa: a) il presidente non sa più cosa fare; b) il presidente viene attaccato da due parti; c) il presidente vuole rinunciare alla sua carica. 41


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5. “… minaccia un colpo di mano” significa: a) minaccia di abbandonare il sostegno al presidente; b) minaccia di allearsi con la destra; c) minaccia di voler prendere il potere; 6. “… la posizione appare precaria” significa: a) appare ancora peggiore di quello che è; b) appare instabile; c) appare terribile.

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IMPERFETTO

PARLARE

PRENDERE

PARTIRE

Parlavo Parlavi Parlava Parlavamo Parlavate Parlavano

Prendevo Prendevi Prendeva Prendevamo Prendevate Prendevano

Partivo Partivi Partiva Partivamo Partivate Partivano

ALCUNI VERBI IRREGOLARI: FARE:

facevo – facevamo facevi – facevate faceva – facevano

AVERE:

avevo – avevamo avevi – avevate aveva – avevano

DIRE:

dicevo – dicevamo dicevi – dicevate diceva – dicevano

ESSERE:

ero – eravamo eri – eravate era – eravano

BERE:

bevevo – bevevamo bevevi – bevevate beveva – bevevamo

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IL PASSATO PROSSIMO E L’IMPERFETTO a) Il passato prossimo si usa quando vogliamo presentare tutta l’azione passata, e non un solo momento di essa: Per tre mesi ho fatto la baby-sitter.  3 mesi: luglio-agosto-settembre a) L’imperfetto si usa quando vogliamo presentare un solo momento di una o di più azione passate: Il 10 luglio facevo già il baby-sitter.  10 luglio: luglio-agosto-settembre Ogni azione passata è già finita e si può esprimere con il passato prossimo. Se invece volgiamo dire che cosa accadeva in un dato momento, usiamo per la stessa azione l’imprefetto. b) Il passato prossimo si usa quando vogliamo presentare più azioni passate, accadute una dopo l’altra, e non ci interessa dire che le abbiamo fatte per abitudine: Ogni fine-settimana sono andata in una città diversa. b) L’imperfetto si usa quando vogliamo presentare più azioni passate, accadute una dopo l’altra, e ci interessa dire che le abbiamo fatte per abitudine: Ogni fine-settimana andavo in una città diversa. L’imperfetto esprime un’azione che si ripete nel passato. Quando parliamo del passato, nella frase possono esserci: a) passato prossimo + passato prossimo: Ieri sera ho mangiato e poi ho guardato la televisione. b) imperfetto + imperfetto: Ieri sera mentre mangiavo, guardavo la televisione. c) passato prossimo + imperfetto / imperfetto + passato prossimo: Ieri sera, mentre passeggiavo, ho incontrato Paolo. Il passato prossimo si usa con espressioni del tipo: tutto il giorno, tutto l’anno, tutto il mese, per un anno, per una settimana, per un giorno, per un mese, da .... a, fino a ...., una volta, molte volte. L’imperfetto si usa con espressioni del tipo: mentre, nel momento in cui, a quest’ora, a quell’ora, da due anni, da due mesi, da due giorni, da due settimane.

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Si usano tutti e due tempi con espressioni del tipo: quando, sempre, mai, tutti i giorni, tutti gli anni, tutti i mesi, tutte le settimane, ogni volta, tutte le volte, allora, di solito, spesso.

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TRAPASSATO PROSSIMO SI FORMA DAL: IMPERFETTO di uno dei verbi ausiliari + il PARTICIPIO PASSATO del verbo da coniugare

IMPERFETTO DEGLI AUSILIARI: AVERE:

ESSERE:

Io avevo Tu avevi Lui / Lei aveva Noi avevamo Voi avevate Loro avevano

Io ero Tu eri Lui / Lei era Noi eravamo Voi eravate Loro erano

PARTICIPIO PASSATO DEI VERBI REGOLARI: parlare  parlato

vendere  venduto

spedire  spedito

cantare  cantato

temere  temuto

capire  capito

lavorare  lavorato

premere  premuto

sentire  sentito

PARTICIPIO PASSATO DEI VERBI IRREGOLARI: accendere – acceso

aprire – aperto

ardere – arso

bere – bevuto

chiedere – chiesto

chiudere – chiuso

cogliere – colto

concedere – concesso

concludere – concluso

condurre – condotto

correggere – corretto

correre – corso

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cuocere – cotto

dare – dato

decidere – deciso

diffendere – diffeso

dipingere – dipinto

discutere – discusso

dire – detto

dividere – diviso

esprimere – espresso

essere – stato

fare – fatto

friggere – fritto

giungere – giunto

leggere – letto

mettere – messo

mordere – morso

morire – morto

muovere - mosso

nascere – nato

nascondere – nascosto

offendere – offeso

offrire – offerto

parere – parso

perdere – perso

piacere – piaciuto

piangere – pianto

prendere – preso

rendere – reso

riassumere – riassunto

ridere – riso

rimanere – rimasto

risolvere – risolto

rispondere – risposto

rivolgere – rivolto

rompere – rotto

scegliere – scelto

scendere – sceso

scrivere – scritto

spegnere – spento

spendere – speso

spingere – spinto

tingere – tinto

togliere – tolto

tradurre – tradotto

uccidere – ucciso

vedere – visto

venire – venuto

vincere – vinto

vivere – vissuto

volere – voluto

conoscere – conosciuto

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I. Coniugate a tutte le persone dell’imperfetto: Io (entrare) in camera, (chiudere) la porta e (aprire) la finestra. Io (avviarsi) verso casa e non (fermarsi) per la strada. II. Mettete al posto dell’infinito le forme dell’imperfetto: Stamattina, mentre Carlo (fare) …………………, (ascoltare) ……………… le notizie alla radio. L’altroieri, mentre le ragazze (stare) ……………… in giardino, la madre (cucinare) …………… Mentre loro (raccontare) …………………… quella storia, tutti (stare) …………………… attenti. Prima tu (andare) …………………… alla posta e poi (passare) …………………… alla banca. Mentre Carla (andare) …………………… al centro, ha incontrato Gianni. Mentre voi (cenare) ……………………, è venuto a trovarvi Luciana.

III. Completate secondo il modello: Modello: Ieri ho lavorato fino alle sette. Io, invece, alle sette lavoravo ancora. Ieri ho dormito fino alle nove. ……………………………………………………………………………………………………………… Ieri ho studiato fino alle due. ……………………………………………………………………………………………………………… Ieri ho aspettato fino alle dieci. ……………………………………………………………………………………………………………… Ieri ho letto fino alle undici. ……………………………………………………………………………………………………………… Ieri ho passeggiato fino alle otto. ……………………………………………………………………………………………………………… IV. Completate secondo il modello: Modello:

Per quattro anni Carla ha studiato e ha lavorato come economista. Infatti, quando l’ho conosciuta, studiava e lavorava come economista.

Per un anno Giulio ha abitato a Bologna e ha lavorato a Firenze. ………………………………………………………………………………………………………………


Per qualche anno Franco ha fumato e ha bevuto troppo. ……………………………………………………………………………………………………………… Per dieci anni Sergio ha avuto un negozio e ha guadagnato molto. ……………………………………………………………………………………………………………… Per tanto tempo Paola è stata senza lavoro e ha avuto problemi economici. ……………………………………………………………………………………………………………… Per alcuni mesi Giorgio è vissuto con Lucia ed è andato d’accordo con lei. ……………………………………………………………………………………………………………… Per cinque settimane Lucia ha frequentato un corso d’inglese ed ha studiato. ……………………………………………………………………………………………………………… Per sei mesi Remo è stato male e ha fatto una cura molto forte. ……………………………………………………………………………………………………………… Per diversi anni Luca ha abitato in centro e ha pagato molto d’affitto. ……………………………………………………………………………………………………………… Per alcune settimane Gina ha preso l’autobus per andare in ufficio. ………………………………………………………………………………………………………………

V. Rispondete alle domande: Che facevi di solito la domenica? (restare) …………………… in casa. Che facevi di solito in montagna? (camminare) …………………… molto. Che facevi di solito durante le vacanza? (dormire) …………………… tante ore. Che facevi di solito il fine-settimana? (andare) …………………… fuori città. Che facevi di solito quando non uscivi? (ascoltare) …………………… la musica.

VI. Mettete i verbi fra parentesi al tempo passato conveniente:


Mentre Carlo …………………… la lezione, …………………… sul foglio (seguire, scrivere). Mentre Laura e Sandra …………………… al sole, ………………… il giornale (stare, leggere). Mentre …………………… Roberto, …………………… ad altro (io-ascoltare, pensare). Mentre Franco e Sergio ………………… in ufficio, ………………… di calcio. (andare, parlare). Mentre Giulio …………………… l’autobus, ………………… una sigaretta. (aspettare, fumare). Mentre Maria …………………… l’autobus, …………………… Paola (aspettare, vedere). Mentre Rita …………………… la musica, …………………… una lettera (ascoltare, leggere). Mentre noi …………………… il sole, …………………… tutto il giornale (prendere, leggere). Mentre loro ……………………, …………………… una telefonata (mangiare, ricevere). Mentre Carlo ……………… a casa, ………………… di passare da Luisa (tornare, pensare). Quando mio nonno …………………, io non ………………… ancora a scuola (morire, andare). Quando Renato ……………… a lavorare, non …………… ancora 20 anni. (cominciare, avere). Quando noi ……………………, non …………………… ancora forte (partire, piovere). Sandra …………………… a casa, perché …………………… poco bene (rimanere, stare). Sergio …………………… tardi, perché …………………… la strada (arrivare, trovare). Marco …………………… tutte le finestre, perché ………………… troppo caldo (aprire, avere).

VII. Trasformate le frasi dell’esercizio secondo il modello: Modello:

Franca è andata a letto, perché aveva sonno. Franca aveva sonno, perciò è andata al letto.

Sandra è rimasta a casa, perché stava poco bene. ……………………………………………………………………………………………………………… Sergio è arrivato tardi, perché non trovava la strada. ……………………………………………………………………………………………………………… I miei amici sono venuti in treno, perché preferivano viaggiare di notte. ……………………………………………………………………………………………………………… Marco ha aperto tutte le finestre, perché aveva troppo caldo. ……………………………………………………………………………………………………………… Luisa ha scritto a mano, perché non aveva la macchina da scrivere. ………………………………………………………………………………………………………………


VIII. Scegliete la forma giusta: 1.Oggi sto bene perché dormivo fino alle undici. Oggi sto bene perché ho dormito fino alle undici. Oggi sto bene perché sono dormito fino alle unidici. 2. Ho aspettato già da due ore quando è arrivata Maria. Aspettavo già da due ore quando è arrivata Maria. Ho aspettato già da due ore quando ha arrivata Maria. 3. Ieri a quest’ora il bambino dormiva ancora. Ieri a quest’ora il bambino ha dormito ancora. Ieri a quest’ora il bambino è dormito ancora. 4. Ieri siamo rimasti a casa tutto il giorno. Ieri rimanevamo a casa tutto il giorno. Ieri abbiamo rimasto a casa tutto il giorno. 5. L’anno scorso andavo una sola volta a Roma. L’anno scorso ho andato una sola volta a Roma. L’anno scorso sono andato una sola volta a Roma. 6. L’anno scorso andavo molto volte a Milano. L’anno scorso sono andato molto volte a Milano. L’anno scorso vado volte a Milano. 7. Non sono venuta perché non avevo soldi. Non sono venuta perché non ho avuto soldi. Non venivo perché non avevo soldi. IX. Coniuga in tutte le persone del trapassato prossimo: (Addormentarsi) quando bussarono alla porta. (Venire) dall’ospedale quando Michele mi ha dato quella notizia. X. Traducete in italiano: În timp ce mama pregătea micul dejun, eu vorbeam la telefon. ……………………………………………………………………………………………………………… În timp ce aşteptai autobuzul, l-ai văzut pe Gianni. ………………………………………………………………………………………………………………


În timp ce luam masa de prânz, am vorbit de una şi de alta. ……………………………………………………………………………………………………………… Anul trecut, când ei erau la mare, făceau în fiecare zi câte o plimbare. ……………………………………………………………………………………………………………… Anul trecut noi petrecuserăm la mare perioada vacanţelor. ……………………………………………………………………………………………………………… Tu sosiseşi la timp pentru a lua autobuzul de la ora 7 şi jumătate. ……………………………………………………………………………………………………………… El cumpărase schiurile acum trei ani din acel magazin. ……………………………………………………………………………………………………………… Noi veniserăm să vedem ce s-a întâmplat. ……………………………………………………………………………………………………………… Voi cumpăraserăţi ziarul pentru a citi ultimele veşti. ……………………………………………………………………………………………………………… Difuzorul a anunţat că trenul sosise cu o oră întârziere. ……………………………………………………………………………………………………………… Din această experienţă noi trăseserăm învăţăminte utile. ………………………………………………………………………………………………………………

Unità n. 5 TIPOLOGIE DEI TESTI (Parte IIIa) TESTO ARGOMENTATIVO I testi argomentativo presentano un’opinione o tesi e la sostengono con argomentazioni, cioè con ragionamento e prove; si propongono lo scopo di convincere il destinatario della validità della tesi. Nella vita personale come nella sfera pubblica, il confronto tra opinioni è uno strumento essenziale per esaminare un problema, prendere una decisione, cercare soluzioni comuni.


Tutti noi usiamo argomentazioni sia nelle scelte quotidiane sia nel dibattere questioni di importanza generale.

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Il testo argomentativo presenta le seguenti caratteristiche: dibatte criticamente un tema, un problema o un’idea; presenta un’opinione o tesi; sostiene la tesi con argomentazioni; si propone lo scopo di convincere i destinatari della validità di tale tesi, prevedendo le loro possibili obiezioni; ha una struttura salda e ben organizzata; per sottolineare e rafforzare i concetti principali, fa uso di tecniche retoriche, come la ripetizione, ad esempio; il tempo verbale di base è il presente.

Un’argomentazione è il ragionamento con cui si sostiene l’opinione o la tesi. Nella sua formulazione più semplice è composta da due affermazioni, l’asserzione e la giustificazione.

Il latte è necessario nell’alimentazione perché contiene calcio. La prima frase enuncia la tesi, la seconda contiene l’argomento (la giustificazione) che sostiene la tesi e le dà forza: - asserzione o tesi: Il latte è necessario nell’alimentazione - giustificazione o argomento: perché contiene calcio. Perché la tesi sia convincente l’argomento deve fornire una prova di cui il destinatario riconosca la validità. L’affermazione contiene calcio è un argomento solido ed efficace perché fa riferimento a un’affermazione più generale, sottointesa, ma facilmente ricavabile, la cui validità è riconosciuta da tutti:


Molto spesso la tesi è sostenuta da più argomenti indipendenti: Tutti i cereali e i loro derivati offrono indubbi vantaggi per la nostra salute: sono una preziosa fonte di energia; sono più digeribili di altre fonti energetiche come i grassi; sono adatti a tutte le età; inoltre sono utili per la prevenzione di alcuni tipi di tumori.

In altri casi, invece, gli argomenti sono collegati tra loro; in particolare nelle argomentazioni complesse anche alcune giustificazioni devono essere a loro volta dimostrate, diventando delle sottotesi: Non fu affatto casuale che durante la prima fase della rivoluzione industriale, l’industria britannica del cotone crescesse più di qualsiasi altra. Prima di tutto, la Gran Bretagna controllava il commercio internazionale; in secondo luogo si creò una forte domanda di cotone sia nelle sue colonie, che avevano in gran parte climi caldi sia nella stessa Europa, a causa di mutamenti nel gusto e nella moda (ad esempio si diffuse l’uso della biancheria intima), e di una relativa maggiore disponibilità di reddito. In altri termini, il numero di persone che potevano permettersi qualche abito in più crebbe, e la domanda si indirizzò preferibilmente verso i tessuti di cotone, meno cari di quelli di lana.

Un’argomentazione efficace deve partire da premesse che l’uditorio è disposto ad accettare. Si possono far rientrare in due grandi categoire: fatti e verità (riconosciuti dall’uditorio universale), valori e luoghi (riconosciuti da uditori particolari).


Imparare ad argomentare, a sostenere le nostre opinioni con ragionamento aiuta a crescere, a maturare: infatti se vogliamo convincere il destinatario dobbiamo innanzitutto confrontarci con lui, riconoscendo così che le differenze di opinioni non sono una barriera tra le persone. Inoltre per prevedere obiezioni e critiche alla nostra posizione, siamo obbligati a porci dal punto di vista degli altri, e prendiamo conoscenza del fatto che si possono avere idee differenti su come risolvere lo stesso problema. Per respingere un’obiezione si ricorre in genere alle seguenti tecniche: - si dimostra che l’obiezione è errata perché si basa su dati non attendibili o non pertinenti: Chi sostiene che la scuola non boccia più, sbaglia: qualunque statistica dimostra il contrario. si fa osservare che l’intero raggionamento non è valido perché si fonda su pochi casi e sulla loro arbitraria generalizzazione: Solo perché tu sei stato male dopo aver mangiato il gelato al pistacchio, non puoi sostenere che il gelato al pistacchio fa male. -

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si obietta che le osservazioni, pur essendo accettabili, si riferiscono a un solo aspetto del problema, spesso secondario;

si stabilische una diversa gerarchia di valori: l’obiezione è valida, ma deve passare in secondo piano rispetto alle ragioni ben più forti che sostengono la tesi: È vero che la chiusura dei centri storici al traffico privato potrebbe danneggiare i negozianti, tuttavia ritengo che la salute dei cittadini e la tutela dei monumenti siano ben più importanti. -

Scelte sintatiche e stilistiche Il joggingi è sconsigliato ad alcune categorie di persone. Si sconsiglia il jogging ad alcune categorie di persone. Sconsiglio in jogging ad alcune categorie di persone. Le prime due forme (impersonali) creano un’impressione di maggiore obiettività perché sembrano separare la personalità di chi scrive da quanto viene dimostrato. Inoltre il si impersonale tende a conferire all’espressione un valore quasi normativo. Con l’uso della prima persona chi scrive assume in pieno la responsabilità delle proprie parole; le sue opinioni appaiono frutto di un’esperienza e di una riflessione personale. Se si usano argomenti razionali è preferibile scegliere una forma impersonale, se invece si intende far leva sull’emotività è più adatta la prima persona.


I. Solo alcuni dei testi seguenti sono argomentativi. Quali? Per ciascuno di essi, spiegate perché si tratta di argomentazioni. a) È un grave errore ignorare la dimensione culturale della nostra tradizione scientifica. In ultima analisi, ciò che la scienza provoca, è un totale cambiamento nel modo in cui riflettiamo sull’universo e sul nostro posto al suo interno. Essere scientificamente illetterato significa rimanere sostanzialmente privo di cultura. La principale virtù dell’attività culturale – sia essa arte, musica, letteratura o scienza – consiste nel modo in cui arricchisce la nostra vita: ci permette di sperimentare la gioia, l’eccitazione, la bellezza, il mistero, l’avventura. b) Nel corso del XIII secolo furono le esigenze dei mercanti ad allargare il sistema delle comunicazioni stradali. Alle due antichissime strade alpine del Moncenisio e del Gran San Bernardo verso il 1230 si aggiunse quella del San Gottardo, che collega la Pianura Padana con l’altro corso del Reno e con le città svizzere e tedesche. Verso la fine del secolo resero praticabile il passo del Sempione, che divenne la strada privilegiata attraverso cui i tessuti lombardi si dirigevano verso l’alta Valle del Rodano e di qui in Svizzera, Germania e Francia. c) Il censimento è una rilevazione del numero e delle caratteristiche di una popolazione, nonché delle attività economiche da essa svolte. Ha origini molto antiche, dato che venne attuata dai grandi imperi, come la Cina e Roma. La realizzazione di un censimento necessita di una potente organizzazione e non fu più possibile dopo la dissoluzione dell’Impero romano. Venne ripreso quando nacquero gli Stati moderni nel Cinque-Seicento. Nell’Italia unita di effettuò per la prima volta nel 1861. Dal 1951 viene effettuato ogni dieci anni ed è affidato all’Istat. II. Scrivete un breve elogio di una persona, oppure di una stagione, di un animale, di un vegetale, mettendone in luce gli aspetti positivi. III. Scrivete una breve critica di una persona, oppure di una stagione, di un animale, di un vegetale, mettendone in luce gli aspetti negativi.

NEGLI USA LA CLONAZIONE ANIMALE NON È VIETATA In California la nuova frontiera della clonazione Nasce la prima società che offre un servizio di clonazione degli animali domestici: si comicia dai gatti. costo: 50 mila dollari


L'abbiamo conosciuto diabolico. L'abbiamo apprezzato con gli stivali, accanto al figlio del mugnaio di Perrault. L'abbiamo perfino immaginato alle prese con una gabbianella che voleva imparare a volare. Ma il gatto clonato ancora no: non ha mai «abitato» nella memoria collettiva. Ancora per poco, probabilmente. Perché di clonazione felina sentiremo un gran parlare nei prossimi mesi. Il motivo? La nascita di una società – la Genetic Saving & Clone, della California - che da maggio inizierà a «fotocopiare» animali domestici su ordinazione, naturalmente a pagamento. Si comincia proprio dai felini: nove in una prima fase, tre di uomini dello staff aziendale e altri sei di un primo selezionato gruppo di clienti ciascuno dei quali ha già sottoscritto un contratto da 50 mila dollari. Se tutto andrà bene l'anno prossimo una mostra degli animali clonati sarà presentata durante la conferenza dell'Associazione medico-veterinaria l'anno prossimo. ASPETTATIVE In America la clonazione animale non è vietata. La società si aspetta che nel giro di quattro-cinque stagioni diventino migliaia le creature da clonare ogni anno. E un tale incremento - hanno calcolato i responsabili - abbasserebbe i prezzi fino a 10 mila dollari per un gatto e 20 mila per un cane. Ma per ora il problema non è la politica del prezzi. «Per noi il problema - spiega l'amministratore delegato Lou Hawthorne - è soltanto uno: riuscire a clonare un animale in modo qualitativamente perfetto». E' stata messa a punto anche una forma di risarcimento nel caso che il cliente non sia contento del risultato finale. Per dimostrare tutta la sua professionalità e serietà, la Genetic Saving & Clone dispensa informazioni sul suo «pedigree» aziendale: per esempio il fatto che sia stata coinvolta, due anni fa, nel primo processo di clonazione di un gatto (eseguito assieme alla Texas University). LE CRITICHE David Magnus, il codirettore del Centro biomedico-etico della Stanford University è quantomeno scettico: «Le persone che chiedono una clonazione del genere si aspettano una copia esatta della creatura che vorrebbero riprodurre e questo semplicemente non è possibile». Hawthorne risponde che non è d'accordo con lui e che, appunto, per i casi di insoddisfazione esiste il risarcimento. E rilancia: «C'è chi pensa che la clonazione è riproduzione, non resurrezione. La parte interessante di questo tipo di intervento genetico è che in realtà si tratta proprio di resurrezione». I. Trovate tutti i verbi del testo e indicate il loro tempo di coniugazione. II. Esprime il vostro parere sulla clonazione animale e umana, prendendo in considerazione i vantaggi e gli svantaggi. Redigete il vostro discorso come uno argomentativo. IV. Ascoltate il dialogo e risolvete gli esercizi: a) Scegliete la risposta giusta: 1. La moglie di Sergio, Elvira, ha:


a. 68 anni; b. 78 anni; c. 98 anni. 2. L’appartamento dei Tenardi è composta: a. dalla cucina, da un bagno, da due salotti e da tre camere da letto; b. da una cucina, da un bagno, da un salotto e da tre camere da letto; c. dalla cucina, da due bagni, da due salotti e da tre camere da letto. 3. La signora Chiara pensa che alla nonna Elvira non faccia piacere abitare con loro perché: a. guarda ogni giorno la televisione; b. chiacchera quasi tutta la giornata con le sue amiche al telefono; c. tiene alla sua indipendenza. 4. Paolo non accetterebbe mai che la nonna abiti in una casa di riposo perché: a. non è più in grado di cavarsela da sola; b. cosi sarebbe in famiglia; c. si deve rispettare la sua libertà e la sua opinione. 5. Lucia non vorrebbe che la nonna viva da loro: a. perché non potrebbe più ascoltare la sua musica; b. perché la nonna fa la spesa ogni giorno; c. perché tiene alla sua camera. 6. Gianfranco e signor Paolo si preoccupano perché: a. la nonna non mangia bene e non ha più la memoria della sua gioventù: dimentica di pagare le bollette; b. è molto sensibile da quando il nonno è morto; c. non sanno quale camera cedere alla nonna. b) Individuate gli argomenti di ognuno, le scelte stilistiche e spiegate se gli argomenti sono validi o meno. V. Ascoltate la canzone e spiegate se si tratte di una canzone descrittiva, narrativa o argomentativi. Individuate gli elementi (le parole che vi hanno aiutato a identificare il tipo della canzone). Specificate a chi è dedicata la canzone (Laura Pausini, Viaggio con te).


Unità n. 6 SCRITTURE PROFESSIONALI Intendiamo per scritture professionali le lettere di corrispondenza commerciale, le lettere di impiego, la circolare, la richiesta di un’offerta, ecc. A seconda del destinatario, degli obbiettivi che vogliamo comunicare, il registro di una lettera sarà diversa. Le linee generali e comuni a tutte le lettere sono: l’indirizzo, la data, la firma, le altre indicazioni sul mittente (indirizzo e numero di telefono). Lettere commerciali – tecniche di scrittura Se la lettera è indirizzata a una persona particolare (specialista per esempio in un certo tipo di problemi) ma non conosciamo né il suo nome né il suo ufficio all'interno di un Ente o un Istituto, la lettera può essere indirizzata "a chi di competenza" ; se la lettere è indirizzata ad una società, senza la specificazione di una persona particolare, la lettera può essere indirizzata “spettabile”. Se invece l’identità della persona è chiara, la lettera può essere indirizzata nel modo seguente: Egregio Signore Gentile Signore/a Gentilissimo/a Chiarissimo Professore Spettabile Ditta

(Egregio Sig. Tizio) (Gentile Sig. Caio, Sig.ra Rossi) Gentilissimo Sig. Bianchi Chiarissimo Prof. Sempronio Spett.le Ditta Verdi

Certi titoli o carichi professionali possono essere abbreviati: - dottore o dottoressa dott. / dott.ssa - professore o professoressa prof. / prof.ssa - avvocato avv. / avv. (non utilizzare: avv.ssa) - ingegnere ing. - ragionere rag. - architetto arch. - presso C/O - cortese attenzione C/A Nell’indicazione dell’indirizzo si specificano l’ubicazione ed il numero civico, utilizzando le seguenti abbreviazioni: - via V. - viale V.le - corso C.so - piazza P.za - frazione Fraz. - numero civico n. - senza numero civico SNC - codice di avviamento postale CAP 59


Per riferirsi a qualcosa, ad una precedene conversazione telefonica, ad una lettera o ad un fatto precedente: alla Vostra lettera del 12.12.98 In riferimento al nostro precedente contatto telefonico Facciamo seguito alla vostra richiesta di informazioni In relazione alla nostra conversazione del 13.12.98 ai nostri precedenti accordi A seguito

Su richiesta

della Vostra lettera del nostro contatto telefonico della Vostra richiesta di informazioni del Vostro Ufficio Tecnico del Dott. Pincopallino dell'Amministratore

Dopo il verbo dispiacere (essere spiacente, dolere ecc.) è frequente l'uso di dovere: - Sono spiacente di doverLa informare - Ci spiace doverLe riferire - Mi duole doverLe comunicare

Per iniziare una comunicazione: POSITIVA

NEGATIVA

Sono lieto Sono felice Ho il piacere

Normalmente seguiti da preposizione DI

Sono spiacente

Mi è gradito Mi fa piacere Mi pregio

Normalmente usati senza preposizione DI

Mi spiace Mi duole Mi rincresce

Le determinazioni del tempo: Vi annunciamo

l'avvenuta la recente l'odierna 60

realizzazione del programma


la prossima la futura

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I verbi della comunicazione:

Sono lieto Sono felice Ho il piacere Sono spiacente

Mi è gradito Mi fa piacere Mi pregio Mi spiace Mi duole Mi rincresce Sono costretto

COMUNICARE A QUALCUNO INFORMARE QUALCUNO

DI informarLa / informarVi comunicarLe / comunicarVi renderLe noto / renderVi noto portare a Sua / Vostra conoscenza presentarLe / presentarVi sottoporre alla Sua / Vostra attenzione __ segnalarLe / segnalarVi richiamare la Sua /Vostra attenzione

RENDERE NOTO A QUALCUNO PORTARE A CONOSCENZA DI QUALCUNO SOTTOPORRE ALLA ATTENZIONE DI QUALCUNO SEGNALARE A QUALCUNO

A

La / Vi informo Le / Vi comunico Le / Vi rendo noto Le / Vi segnalo

PRESENTARE A QUALCUNO

Porto a Sua / Vostra conoscenza Richiamiamo la Sua / Vostra attenzione Sottopongo alla Sua /Vostra attenzione Voglia prender nota che

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MODELLO DI LETTERA Spett. Società Il Mattone via di Porta Portese 63 00153 Roma, RM Roma, 27 dicembre 1996 C/O Dipartimento Finanziario Oggetto: Fattura n. 34 del 12 settembre 1995

Comunico che non è stato ancora accreditato il versamento di 3000 Euro lordi, dovuti per la fornitura di materiale edilizio. Tale materiale è stato consegnato a suo tempo con fattura a 90 giorni: la data di scadenza è trascorsa ormai da due settimane. Vi ricordo che la fattura inviataVi, n. 34 è del 12 settembre 1995. Confidando nel sollecito pagamento di quanto mi spetta, saluto distintamente. Aurelio Merlini Allegato: copia della fattura n. 34 del 12/09/1995

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MODELLO DI LETTERA Spett. Società Il Mattone via di Porta Portese 63 00153 Roma, RM Roma, 18 gennaio 1997 C/O Dipartimento Finanziario Oggetto: Fattura n. 34 del 12 settembre 1995

Con la presente Vi ricordo che non risulta ancora accredidato il versamento di 3000 Euro lordi, dovuti per la fornitura di materiale edilizio di cui alla fattura in esponente, scaduta già da più di un mese e sollecitata con lettera del 27 dicembre 1996. La Vostra Ditta è stata sempre sollecita nei pagamenti, e se ha difficoltà a liquidare l’intera somma, sarei disposto a concordare un programma di pagamento scaglionato nel tempo. Distinti saluti. Aurelio Merlini Allegato: copia della fattura n. 34 del 12/09/1995

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Altre scritture professionali Tutte le altre scritture professionali sono simili alla lettera commerciale dal punto di vista della redazione. Il tempo utilizzato è prevalentemente il presente ed il passato prossimo se occorre ricordare avvenimenti precisi. Il testo di una lettera deve essere corta, precisa e chiara; le frasi devono essere corti per agevolare la comprensione del testo. Le circolari rappresentano un tipo di lettere fatte apposta per trasmettere un solo messaggio ed a più destinatari (clienti, collaboratori, dipendenti). Sono lettere brevi e semplici il cui messaggio deve essere chiaro e facile da capire. Il destinatario non è obbligato a rispondere. Esistono due tipi di circolari: informativi e pubblicitarie (commerciali). Il circolare informativo si utilizza per trasmettere dati di carattere generale sull’attività aziendale, sull’orario di lavoro, sull’indirizzo postale o elettronica, ecc. Il circolare pubblicitario (commerciale) hanno lo scopo di attirare l’attenzione, di presentare prodotti o servizi messi alla disposizione del cliente. I messaggi dei circolari commerciali non contegono informazioni sui prezzi. Le richieste di offerta e le risposte sono documenti che iniziano il dialogo precontrattuale tra due persone. Le richieste e le risposte devono essere chiare e precise, il messaggio può contenere descrizione del prodotto (del servizio), condizioni di consegna, garanzie, prezzi, sconti, cataloghi, ecc. La lettera di impiego conterrà dal punto di vista delle informazioni le seguenti:: come si è avvenuta alla conoscenza del posto di lavoro (dell’impiego), quali sono le caratteristiche più forti, le conoscenze e le esperienze più significative e perché il vostro profilo corrisponda alla ricerca. Qualunque tipo di lettera si caratterizza dai seguenti elementi: a) intestazione (contente: ragione sociale, indirizzo postale, numeri di telefono o di fax, indirizzo di posta elettronica, partita IVA, conto corrente); b) località e data (si scrivono nella margine destra); c) indirizzo del destinatario (esiste la scelta di impostarlo nella parte sinistra o destra); d) oggetto (indica il soggetto della lettera); e) formula inziale (es.: Gentile Signor Rolla); f) il corpo della lettera; g) la frase di chiusura; h) la firma e il timbro, a seconda del caso; i) allegati, se caso;

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MODELLO DI LETTERA (circolare informativa)

Spett. SocietĂ Il Mattone via di Porta Portese 63 00153 Roma, RM Roma, 20 aprile 2003 Oggetto: Coordinate bancarie

Egregi Signori, Vi informiamo con la presente che la banca la quale ci appoggeremo in futuro è : CREDITO AGRICOLO Agenzia 3 di Urbino, Via del Palazzo 13, 61029 Urbino; conto: IT30CAAU03011202SV02XX23 Restando a disposizione per ulteriori informazioni, porgiamo distinti saluti. Aurelio Merlini

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MODELLO DI LETTERA (circolare informativa)

Roma, 1 marzo 2003

Gentili clienti, Il progressivo aumento del costo del lavoro e delle materie prime ci vede purtroppo costretti ad aumentare i prezzi dei nostri prodotti (dei combustibili gassosi, liquidi e solidi). Oggi stesso Vi inviamo sotto busta separato il nostro nuovo listino prezzi e le condizioni di vendita. Vi preghiamo pertanto di prendere nota dei nuovi prezzi dal prossimo mese di maggio. Nella speranza che comprendete i motivi che ci hanno spinti, nostro malgrado, a questo ritocco dei prezzi, cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri migliori saluti.

Aurelio Merlini

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MODELLO DI LETTERA (richiesta di offerta)

Spett.le Conti & C. S.p.A. 21100 Varese (VA) Roma, 1 marzo 2003 Oggetto: Richiesta di documentazione

Gentili signore, Abbiamo visto la Vostra pagina pubblicitaria sulla rivista Tecnica dell’imballaggio e i Vostri prodotti hanno attirato la nostra attenzione. La nostra azienda, leader europeo nel settore delle polveri abrasive, è alla ricerca di nuovi imaballaggi monomateriali che permettano un controllo del prodotto finale con metal-detector. Saremmo lieti di ricevere una documentazione dettagliata dei Vostri articoli, completa di specifiche tecniche, condizioni di consegna e prezzi. Attendiamo una Vostra sollecita risposta e salutiamo distintamente. Centrum S.r.l. Aurelio Merlini Direttore tecnico

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MODELLO DI LETTERA (richiesta di offerta) Spett.le Società Agricola Agros Casella Postale 543 37100 Verona (VR) Bari, 10 luglio 2002 Oggetto: Richiesta di offerta Gentile Sg. Maurizio, Vi preghiamo di inviarci preventivo per la fornitura della merce qui di seguito elencata: ....................................................................................................................... ....................................................................................................................................... ............................................................................ precisando le seguenti informazioni: DATA DI CONSEGNA: .................................................................................................

LUOGO E CONDIZIONI DI CONSEGNA: .................................................................... IMBALLAGGIO: ............................................................................................................ PAGAMENTO: ..............................................................................................................

ONERI FISCALI: ........................................................................................................... L’offerta dovrà indicare il prezzo unitario (per kg o per singolo articolo), gli sconti praticati, i termini di consegna ed altre condizioni particolari.

In attesa di Vostre informazioni, porgiamo distinti saluti. Ing. Antonio Bruco Capo Ufficio Acquisti

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MODELLO DI LETTERA (richiesta di offerta)

Spett.le Pedrazzoli S.p.A. Via S. Mattia, 58 36100 Vicenza Reggio Calabria, 4 aprile 2003

C/A: Dott. Mario Roberto Turci Oggetto: preventivo per intervento tecnico

Come da accordi, Vi preghiamo di voler quotare l’intervento da eseguire da parte del Vostro personale specializzato su tornio Nagel SKK24 presso la nostra officina di Catanzaro. Il preventivo dovrà indicare quotazioni separate per: 1. i pezzi di cambio presumibilmente necessari; 2. i costi di manodopera riguardanti tariffa oraria, durata prevista per l’intervento, spese di viaggio e di soggiorno. Ringraziando, salutiamo distintamente. Mez Italiana S.p.A. Aldo Bertoni

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MODELLO DI LETTERA (risposta negativa all’offerta)

Spett.le D’AMORE & Co. Importazioni Via San Francesco 14 84100 Salerno (SA) Milano, 4 marzo 2003 Oggetto: riferimento alla lettera del 28 aprile 2003

Vi siamo grati della Vostra richiesta del 28 febbraio per 10 tappeti persiano di tipo Kirman, ma con nostro vivo rammarico dobbiamo informarVi che attualmente questo modello non è disponibile. Vorremmo perciò proporVi altri tappeti della nostra prestigiosa collezione, della quale alleghiamo il catalogo illustrato e Vi segnaliamo in particolare i persiani Nain Tabasm con intarsi in seta e gli splendidi Bukara appena arrivati dal Turkmenistan. In attesa di ricevere Vostre notizie, salutiamo distintamente.

F.lli Giannelli S.r.l. Luciano Manara

Allegato: catalogo illustrato

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MODELLO DI LETTERA (risposta negativa all’offerta)

Spett.le E. MANCA Mobilifficio Zona Industriale 37051 Bovolone (VR) Empoli, 16 aprile 2000 Oggetto: riferimento alla lettera del 9 aprile 2000

Vi ringraziamo della Vostr richiesta del 9 c.m., ma siamo spiacenti di non poterVi favorire con offerte, non avendo nessuna disponibilità del tipo di colla da Voi desiderato. Causa le inadeguate forniture di carbone, la ns. produzione si è limitata alla colla mista in pasta che Voi conoscere ormai. In attesa di leggerVi con altri Vs. graditi ordini, Vi salutiamo distintamente.

Antonio Delvecchio Addetto Deposito

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I. Scrivete le formule iniziali delle lettere: 1 - A una Casa Editrice per presentare un vostro lavoro ............................................................ il manoscritto del mio romanzo. 2 - A una ditta per informarla che avete costituito una nuova società ........................................................... abbiamo fondato la società "Alfa-Beta". 3 - Alla banca per comunicare che nella Vostra società è entrato un nuovo socio ........................................................... che il 15% della nostra società è stato acquistato dal Signor Berluschino. 4 - A un cliente, per informarlo che non potete mantenere un impegno preso ........................................................... che non è possibile per il momento inviarLe il materiale che Le avevamo promesso. 5 - A un'altra Ditta per informarla che un Vostro ex dipendente è stato da voi licenziato ........................................................... che il Sig. Romito in data 12.12.98 è stato da noi licenziato per scarso rendimento. 6 - A un'altra Ditta per informarla che il Vostro Amministratore è cambiato .......................................................... che il Sig. Debenedetto ha lasciato in data 12.12.98 la nostra Ditta, di cui è stato Amministratore per molti anni. Il nuovo Amministratore è il Sig. Agnello. 7 - A un possibile cliente per promuovere la vostra Ditta .......................................................... che la Ditta "Fregarol" è l'azienda leader in Italia per la produzione di impianti antifurto per appartamenti. 8 - A una persona che ha fatto domanda di lavoro per dirle che non potete assumerla .......................................................... che purtroppo, per il momento, la nostra Ditta non ha bisogno di nuovo personale. II. Scrivete il verbo corrispondente alla formula indicata nella colonna a sinistra: Fornire una risposta

RISPONDERE

Dare conferma Dare comunicazione Fare richiesta Prendere nota 73


Porgere i saluti Avere la possibilità Prendere visione Avere il dovere Dare l'avvio Prendere una decisione Giungere alla conclusione

III. Avendo ricevuto l’offerta dalla Pixel per valige tipo ”Executive”, con relativi prezzi e condizioni di vendita, rispondete informando la ditta che i prezzi e le condizioni sono per voi soddisfacenti. Trasmettete un ordine per 50 valige colore nero e 50 valige colore griggio. Precisate che la consegna deve aver luogo entro e non oltre il 30 corrente mese. Poiché pageherete a trenta giorni, usufruirete, come previsto dalle condizioni di vendita, dello sconto di 5%. IV. Quali sono le fonti esterne e interne di reclutamento in Romania? Dopo aver selezionato il candidato, qualli sono i passi da compiere per la sua assunzione?

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Unità n. 7 DAL MEDICO - Temo che la piccola non stia troppo bene di salute. - C’era da aspettarmi in una stagione come questa. Sai che dilaga l’influenza! - Si, mi ha detto che si sente terribilmente stanca e che ha mal di gola. - Ma non devi drammatizzare. Sai benissimo che a scuola c’è il pericolo delle epidemie e che nelle elementari quasi tutti i bambini attacano varie malattie infettive. Adesso, Diana deve riposarsi tanto, deve bere tè caldo… - Si, hai ragione. Comunque deve arrivare anche il medico. Mi ha detto che arriverà verso le quattro. Devo chiedergli anche il certificato che attesti la guarigione di Diana. *** - Buongiorno! - Buongiorno! Dov’è la nostra piccola? - Nella sua stanza, venga! Non credo che si tratta di cose gravi, ma comunque vogliamo sapere cosa ne pensa. Diana ci ha detto che ha capogiri, mal di pancia, di stomaco e di gola. Ed è molto pallida. - Si, si! Fin’ora cosa ha preso? - Ha bevuto tanto tè, ha preso delle aspirine e ha dormito quasi tutta la giornata. - Il sonno fa molto bene. Si tratta di un’influenza però non deve prendere più le aspirine. Vedo che le medicine gli hanno causato un disturbo allo stomaco. Anche se non ha niente di grave, con l’influenza non c’è mai da scherzare. Gli ho scritto tre iniezioni al giorno ed un calmante per i dolori di pancia. Quest’ulima però deve prenderla una volta al giorno. Poi, deve bere tanto tè e succo di arancia e deve provare di mangiare un po’ di minestra in brodo. Ed ecco il certificato medico. Sinonimi piccola = bimba, bambina, figlia dilagare = diffondersi stanza = camera causare = provocare Vocabolario dilagare = a se răspândi la guarigione = însănătoşirea il capogiro = ameţeală pancia = burtă gola = gât non c’è da scherzare = nu e de glumit Parole da imparare [il corpo umano]: 75


la testa = capul l’occhio = ochiul la ciglia = geana la sopracciglia = sprânceana il naso = nasul la labbra = buza la bocca = gura il dente = dintele le guance = obrajii l’orecchio = urechea il ginocchio = genunchiul

il petto = pieptul le spalle = umării il dorso = spatele il braccio = braţul la mano = mâna il gomito = cotul il dito = degetul i piedi = picioarele la gamba = gamba il tallone = călcâiul

I. Sostituite le parole in corsivo: 1. La nostra figlia dice che stasera vuole guardare i cartooni animati. ………………………………………………………………………………………………………… 2. La nuova forma d’influenza si dilaga molto rapidamente in tutto il mondo. ………………………………………………………………………………………………………… 3. La nostra nuova casa ha sei stanze: sono spaziose, luminose e tranquille. ………………………………………………………………………………………………………… 4. L’incendio di quel paese ha portato a grandi probelmi economici. ………………………………………………………………………………………………………… 5. Non devi prendere così tante pillole. Possono farti anche del male! ………………………………………………………………………………………………………… 6. Credo che Luca non stia troppo bene di salute. ………………………………………………………………………………………………………… II. Combinate il calciatore il cacciatore il pescatore il pugile il rugbista il giocatore di tennis il lottatore lo sciatore il nuotatore il ciclista

le gare di corsa il ciclismo l’altletica leggera l’alpinismo il pugilato la caccia la pesca il nuoto la lotta giapponese il calcio 76


l’altleta il ginnasta l’alpinista il giocatore di pallamano il corridore

gioca / pratica

il rugby la pallatavola (il tennis) il pallamano la ginnastica lo sci

III. Coniugate al presente alla persona giusta i verbi tra le parantesi: 1. Il medico (arrivare) ……………………….. alle quattro precise. 2. Loro (dovere) ………………………… andare in aeroporto per aspettare Maria. 3. Quando sei malato, il sonno e il tè caldo ti (fare) ………………………. molto bene. 4. Tutti e due (volere) ………………….. sapere la storia di Luisa. 5. Diana (guarire) ………………………… molto lentamente. IV. Fate secondo il modello: Modello:

Chiede la piccola se sta bene. Stai bene?

1. Chiedete Mario se viene al cinema con noi stasera. ………………………………………………………………………………………………………… 2. Chiedete Giorgio se va a letto presto. ………………………………………………………………………………………………………… 3. Chiedete Roberto se gli piace la musica folk. ………………………………………………………………………………………………………… 4. Chiedete Luigi se mangia tanta insalata. ………………………………………………………………………………………………………… 5. Chiedete i fratelli Rossi se devono partire presto domani mattina. ………………………………………………………………………………………………………… 6. Chiedete Rogero e Luca se abitano in centro. ………………………………………………………………………………………………………… 7. Chiedete Marco e Gianfranco se sanno dove si trova il museo dei dinosauri. ………………………………………………………………………………………………………… 8. Chiedete Mimo se sa guidare anche una fuoristrada. ………………………………………………………………………………………………………… 9. Chiedete Giorgio per chi fa il tifo stasera. 77


………………………………………………………………………………………………………… V. Rispondete alle domande, unendo tutte le vostre risposte in una composiziona di almeno una pagina: ti piace lo sport?, quale sport pratichi?, segui lo sport in T.V.?, ti piace andare in montagna?, e al mare?, cosa preferisci?, consideri lo sport un passatempo oppure una disciplina del corpo e della mente?, quando sei malato vai subito dal medico o preferisci “curarti” da solo?, credi nella medicina tradizionale e ai trattamenti con erbe tradizionali? ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................

OGNUNO HA LA FACCIA CHE HA (MA QUALCHE VOLTA SI ESAGERA) La faccia, non c'è dubbio, è il nostro primo biglietto da visita. E in italiano ci sono parecchi modi di dire che riguardano la faccia: faccia da schiaffi, faccia di bronzo o faccia tosta, perdere la faccia, salvare la faccia, avere una brutta faccia. 78


Cesare Lombroso (psichiatra e criminologo vissuto tra il 1835 e il 1909) sosteneva che esiste una precisa relazione fra alcune caratteristiche fisiche e il comportamento criminale. L'idea di Lombroso non è del tutto nuova e basta guardare le antiche statue greche per capirlo: la relazione fra "bello" e "buono" è piuttosto evidente. La fisiognomica (la scienza che si occupa del rapporto tra caratteristiche fisiche e comportamento) va molto di moda anche oggi. Molti giornali raccontano cose di questo tipo: Il naso:

regolare significherebbe buon carattere; piccolo significherebbe invece effeminatezza; dritto manifesterebbe curiosità; largo sulla punta persona gelosa e volgare; appuntito tradirebbe egoismo; un naso all'insù significherebbe amore per il piacere; se invece la punta è all'ingiù freddezza e introversione.

Gli occhi:

se sono grandi indicherebbero coraggio; se sono piccoli e infossati indicherebbero un carattere sospettoso; gli occhi un po' a mandorla sarebbero indice di curiosità; occhi azzurri tradirebbero gelosia; occhi verdi coraggio; occhi neri astuzia.

La bocca:

larga sarebbe tipica delle persone che amano i piaceri della vita; sottile sarebbe invece tipica delle persone con sangue freddo e crudeli; regolare rivelerebbe delle persone positive; irregolare proverebbe cattiveria e malvagità; le labbra carnose sarebbero tipiche delle persone sensuali.

Il mento:

sporgente rivelerebbe una persona d'azione; appuntito significherebbe intelligenza e vivacità; largo e pesante invece mostrerebbe volgarità; il mento doppio indicherebbe saggezza e passione per la buona cucina; la fossetta in centro sarebbe sinonimo di bontà e gentilezza.

Ma anche la forma del viso potrebbe avere un significato: il viso quadrato sarebbe quello delle persone pazienti e energiche, poco disposte a cambiare idea e molto legate a famiglia e tradizioni; il viso triangolare rivelerebbe un carattere testardo, ribelle, originale e qualche volta bizzarro; il viso rotondo apparterrebbe alle perone aperte, socievoli, generose e un po' infantili. Il viso ovale indicherebbe un tipo impulsivo e intuitivo, ma spesso instabile e impressionabile. Insomma: se tutto questo è vero siete diventati bravissimi in fisiognomica! Provate allora a riconoscere chi sono gli undici personaggi raffigurati qui sotto cercando di abbinare le facce alla professione.

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1

2

3

4

5

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9

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ATTIVITÀ O PROFESSIONE DEI PERSONAGGI A. B. C. D. E. F.

Famoso comico Importante astrofisico Serial Killer Portavoce del partito politico “Forza Italia” Presidente della Croce Rossa Italiana Moglie del Presidente del Consiglio Berlusconi 80

numero

8


G. H. I. L. M.

Ministro per le Politiche Comunitarie e Commissario Europeo Porno-star Presidente dei Deputati di Alleanza Nazionale Autore del libro “l’Anticristo” Stagista in un ufficio pubblico americano

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Ascoltate il seguente dialogo e risolvete gli esercizi affiancati: a) Raccontate brevemente il dialogo ascoltato. b) Riempite gli spazi vuoti con il participio passato del verbo mancante: 1. Luigi è proprio un bugiardo! Pensa che ieri non ha ……… di aver vinto un premio lotto. 2. Per il mal di gola il medico mi ha ……… queste pillole e dello sciroppo. 3. Maria, hai ……… del figlio della signora Pursi? Si è sposato la settimana scorsa! 4. Allora, per la festa di compleano è tutto pronto. L’unico problema che non ho ancora ……. sono le bevande. 5. Sono stato operato di appendicite: è stata un’operazione molto semplice e sono stato ……… nel giro di una settimana. 6. Hai ……… di fumare, Pia? E già da un anno che mi dici che lo vuoi fare! 7. La polizia è riuscita a catturare il ladro, che è stato …….. immediatamente in carcere. 8. Dopo la morte del marito, la signora non si è più ……… c) Esprimete la vostra opinione sull’equilibrio che dovrebbe esistere tra lavoro e vita privata.

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AGGETTIVI E PRONOMI DIMOSTRATIVI 1. Aggettivo / Pronome dimostrattivo di vicinanza questo questa

questi queste

2. Aggettivo / Pronome dimostrativo di lontananza quello quella

quelli quelle

AGGETTIVO E PRONOME POSSESSIVO Le forme dell’aggettivo / del pronome possessivo prima persona mio mia miei mie nostro nostra nostri nostre

seconda persona tuo tua tuoi tue vostro vostra vostri vostre

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terza persona suo sua suoi sue loro loro loro loro


I. Traducete in italiano il dialogo seguente: Silvia şi Roberto, doi studenţi italieni, sunt în casa lui John, un băiat englez care studiază italiana. John îl roagă pe Roberto să-i prezinte impresiile sale despre Londra. Roberto: Impresiile mele sunt foarte bune. În oraşul tău mi-am schimbat toate obiceiurile şi modul meu de a trăi, dar sunt fericit de această experienţă a mea. John: Oraşul vostru este foarte diferit de al meu. La Roma nu am mai fost niciodată. Silvia: Desigur, oraşul nostru e diferit de Londra sub mai multe aspecte. Caracteristica sa principală este că în el trăiesc prezentul şi trecutul. Turiştii străin iubesc Roma. Ei admiră mai ales monumentele sale şi trecutul său istoric. La sfârşitul serii, Silvia şi Roberto îl invită pe prietenul loro să le viziteze oraşul în timpul vacanţei. John este foarte mulţumit de acest lucru. ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................... .......................................................................................................................................................

II. Traducete in italiano le frasi: 1. Doamnă, copilul dumneavoastră este prost crescut. ....................................................................................................................................................... 2. Domnule, le-aţi întâlnit pe vecinul dumneavoastră? ....................................................................................................................................................... 84


3. Părerea dumneavoastră este foarte importantă pentru noi. ....................................................................................................................................................... 4. Domnişoară, vocea dumneavoastră este fermecătoare. ....................................................................................................................................................... 5. Bunico, reţeta dumitale de spaghete este excelentă. .......................................................................................................................................................

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IL PRONOME RELATIVO a) CHE = CARE / PE CARE Băiatul care trebuie să sosească este Piero. Il ragazzo che deve arrivare è Piero. Băiatul pe care l-am cunoscut locuieşte la etajul deasupra. Il ragazzo, che ho conosciuto, vive al piano di sopra. ATTENZIONE! CHE [quando significa CARE] può essere sostituito con: il quale (m.sg.) – i quali (m.pl.) la quale (f.sg.) – le quali (f.pl.)

Băiatul care trebuie să sosească este Piero. Fata care trebuie să sosească este Lucia. Il ragazzo che deve arrivare è Piero.

La ragazza che deve arrivare è Lucia.

Il ragazzo il quale deve arrivare è Piero.

La ragazza la quale deve arrivare è Lucia.

Băieţii care trebuie să vină sunt drăguţi.

Fetele care trebuie să vină sunt drăguţe.

I ragazzi che devono arrivare sono carini.

Le ragazze che devono arrivare sono carine.

I ragazzi i quali devono arrivare sono carini. Le ragazze le quali devono arrivare sono carine.

b) CUI A. PREPOSIZIONE + CUI Oraşul din care vin este celebru.

Apartamentul în care locuiesc este mare.

La città da cui vengo è famosa

L’appartamento in cui vivo è grande.

La città dalla quale vengo è famosa

L’appartamento nel quale vivo è grande. 86


B. ARTICOLO + CUI / ARTICOLO + NOME + DI + ARTICOLO + NOME L-am întâlnit pe omul al cărui fiu era student în anul trei. Ho incontrato l’uomo il cui figlio era studente nel terzo anno. Ho incontrato l’uomo il figlio del quale era studente nel terzo anno. Am văzut spectacolul ai cărui actori sunt buni. Ho visto lo spettacolo i cui attori erano buoni. Ho visto lo spettacolo gli attori dei quali erano buoni.

C. PREPOSIZIONE + ARTICOLO + CUI E persoană de valoarea căreia suntem siguri. È una persona del cui valore siamo sicuri. E o persoană de a cărei probleme se interesează. È una persona ai cui problemi si interessano.

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I. Traducete in italiano: 1. Fata despre care ţi-am vorbit este drăguţă. .................................................................................................................................... 2. Deseori nu înţeleg bine o persoană a cărei pronunţie e diferită de a mea. .................................................................................................................................... 3. Există mulţi copii ai căror familii vorbesc în dialect. .................................................................................................................................... 4. E o persoană a cărei valoare mulţi dintre noi o cunosc. .................................................................................................................................... 5. E o persoană a cărei situaţie mulţi dintre noi o cunosc. .................................................................................................................................... 6. E o persoană a cărei probleme mulţi dintre noi o cunosc. .................................................................................................................................... 7. E o persoană a cărei calităţi mulţi dintre noi o cunosc. .................................................................................................................................... 8. Îl cunoşti pe regizorul a cărui spectacole au fost premiate. .................................................................................................................................... 9. Mi-a arătat fotografia nepotului său ale cărui note erau foarte mari. .................................................................................................................................... 10. De obicei, mâncăm într-un restaurant ale cărui preţuri sunt încă relativ mici. .................................................................................................................................... 11. Mergem la mare cu familia Rossi al cărui automobil are o defecţiune. .................................................................................................................................... 12. E o persoană pentru a cărei situaţie mă îngrijorez. .................................................................................................................................... 13. E o persoană pe a cărei calităţi mulţi contează. .................................................................................................................................... 14. L-am întâlnit pe doctorul de la fiul căruia primisem invitaţia la teatru. .................................................................................................................................... 15. Era primul experiment de a cărui reuşită nu erau siguri. 88


.................................................................................................................................... 16. Lina de a cărei stare de sănătate ne-am interesat se simte bine. .................................................................................................................................... 17. Prietenii la care mergeam cu plăcere au plecat în SUA. .................................................................................................................................... 18. Romanul de care ţi-am povestit a fost foarte apreciat de critici. .................................................................................................................................... 19. Fratele meu pe a cărui sinceritate am contat întotdeauna a mărturisit adevărul. .................................................................................................................................... 20. Oraşul în care locuiesc este mic. .................................................................................................................................... 21. Lucrurile la care trebuie să mă gândesc sunt altele. .................................................................................................................................... 22. Cunosc o persoană importantă care poate să vă ajute să găsiţi un loc de muncă. ....................................................................................................................................

II. Collegate le seguenti frasi usando i pronomi relativi: Esempio:

Il fatto è molto curioso / i giornali hanno parlato ieri di quel fatto. Il fatto di cui hanno parlato i giornali ieri è molto curioso.

1. Ho visto un vestito / il vestito mi piace molto. .................................................................................................................................... 2. Paola ha dovuto rinunciare alla crociera / sognava da tanto tempo alla crociera. .................................................................................................................................... 3. Abito in questa casa / questa casa è stata costruita all’inizio del secolo. .................................................................................................................................... 4. Abbiamo parlato con l’avvocato / voi ci avete dato l’indirizzo dell’avvocato. .................................................................................................................................... 5. Dove saranno gli sci / usavo gli sci da bambino? .................................................................................................................................... 89


6. Qui c’è la ricetta / ti avevo parlato della ricetta. .................................................................................................................................... III. Inserite nelle seguenti frasi i pronomi relativi adatti e, se necessario, le preposizioni, come ti mostra l’esempio: Es:

Questa è la difficoltà in cui mi trovo.

1. La persona ........................................ mi sono rivolto non ha saputo aiutarmi. 2. È un oggetto raro ........................................ valore è inestimabile. 3. Non trovo più una vecchia foto, ........................................ tengo molto. 4. Il ristorante ........................................ siamo andati ieri è molto conveniente. 5. L’albero ........................................ avevo potato alcuni rami, sta crescendo molto bene. 6. I documenti ........................................ ho ricavato queste informazioni sono riservati. 7. Questo è il motivo ........................................ ti ho telefonato. 8. La scala ........................................ dovrei salire mi pare pericolante. 9. Un mio amico, il ........................................ cane è sempre malato, passa la vita dal veterinario.

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UnitĂ n. 8 SE FAMO DU' SPAGHI? (in dialetto romanesco: ci facciamo due spaghetti?) Per fare gli "spaghetti alla carbonare" si riempie una pentola di acqua e si mette sul fornello.

Si prende della pancetta (o guanciale) e si taglia in tocchetti.

In una padella si mette un po' di olio e si fa un soffritto con cipolla e pancetta.

In un piatto si sbattono un po' di uova (una per per ogni persona) e si aggiunge pecorino grattugiato. Si mette anche un po' di sale fino. Quando si butta la spaghetti scolapasta.

l'acqua bolle si mette il sale grosso e pasta. Poi si assaggia e se gli sono al dente si scolano con lo

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Gli spaghetti si mettono per pochi secondi nella padella dove c'è il soffritto di olio, cipolla e pancetta e si versa dentro anche l'uovo e il pecorino.

Ăˆ pronto! (mamma mia, che fame viene a parlare di questi argomenti!!)

I. Scegliete il completamente opportuno: Gli spaghetti a) si tagliano b) si scolano c) si riempiono La pentola

a) si mette sul fornello b) si mette sulla pancetta c) si mette sulla padella

Il sale

a) si mette b) si assaggia c) si fa

La pasta

a) si riempie b) si taglia c) si butta

Gli spaghetti

a) si mettono in padella Le uova a) si tagliano b) si tagliano in tocchetti b) si sbattono c) si sbattono c) si buttano II. Completate con un articolo determinativo o indeterminativo 1. Per fare gli "spaghetti alla carbonare" si riempie ______ pentola 2. Bisogna poi mettere ______ pentola sul fornello 3. Si taglia ______ pancetta _____ tocchetti 4. Bisogna mettere ____ po' di olio in una padella 5. Nella padella si fa ______ soffritto con cipolla e pancetta 6. Bisogna sbattere in un piatto _____ uova 8. Se _____ spaghetti sono al dente si possono scolare 9. La pasta si scola con ______ scolapasta 10. Quando ____ acqua bolle si butta la pasta 11. Quando si butta la pasta si può anche mettere ____ sale 12. Si deve sbattere ____ uovo per ogni persona.

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III. In ogni presente indicativo abbiamo fatto un errore. Quale? riempio riempi riempie riempiamo riempite riempono

metto metti mette mettiamo mettate mettono

taglio taglii taglia tagliamo tagliate tagliano

faccio fai fa facciamo facete fanno

aggiungo aggiungi aggiunge aggiungiamo aggiungete aggiungiono

devo butto assaggio scolo sbatto devi butti assaggi scoli sbatti deve butta assaggia scola sbatte doviamo buttiamo assaggiamo scoliamo sbattiamo dovete buttate assaggiate scoliate sbattate devono buttono assaggano scolano sbattono IV. Scrivete il verbo al presente e, poi, coniugate i verbi a tutti i tempi conosciuti: 1. Per fare gli "spaghetti alla carbonare" si /riempire/ __________ una pentola di acqua 2. Si /mettere/ ______________ la pentola sul fornello 3. Si prende della pancetta (o guanciale) e si /tagliare/ ________________ in tocchetti 4. In una padella si /mettere/ _______________ un po' di olio 5. E poi si /fare/ ___________ un soffritto con cipolla e pancetta 6. In un piatto si /sbattere/ __________________ un po' di uova 7. Poi si /aggiungere/ ______________ pecorino grattugiato. 8. Si /dovere/ ___________ mettere anche un po' di sale fino 9. Quando l'acqua bolle si /buttare/ __________ la pasta 10. Poi si /assaggiare/ _______________ gli spaghetti 11. Se gli spaghetti sono al dente /si scolare/ __________________ con lo scolapasta 12. Gli spaghetti si /mettere/ ______________ per pochi secondi nella padella

V. Completate con una preposizione 1. Per fare gli "spaghetti alla carbonare" bisogna riempire una pentola _____ acqua 2. Bisogna mettere la pentola ______ fornello 3. Poi bisogna tagliare la pancetta _____ tocchetti 4. Bisogna mettere un po' ______ olio in una padella 93


5. Bisogna fare un soffritto ______ cipolla e pancetta 6. Bisogna sbattere ______ un piatto un po' di uova 7. Non bisogna dimenticare di mettere anche un po' _____ sale fino 8. Se gli spaghetti sono ____ dente si scolano con lo scolapasta 9. Alla fine bisogna mettere ______ pochi secondi gli spaghetti nella padella VI. Scrivete il plurale la cipolla il dente il fornello la padella la pentola la persona il piatto lo scolapasta il soffritto lo spaghetto il tocchetto l'uovo

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Vocabolario – Alimenti, Bevande, Pietanze l’antipasto – aperitiv l’aperitivo – aperitiv (băutură) il brodo – supa de carne la zuppa – supa (în general) il minestrone – ciorba la pastasciutta – paste gli spaghetti – spaghetti gli gnocchi – găluşte i tortellini – colţunaşi i cannelloni – paste umplute l’arrosto – friptura il maiale – porcul il tacchino – curcanul il pollo – puiul il pollo arrosto – puiul fript la polpetta – chifteaua la pizza – pizza il contorno – garnitură (la mâncare) le patate fritte – cartofi prăjiţi la polenta – mămăliga l’insalata – salata il caciocavallo – caşcavalul il formaggio – brânza il formaggio fuso – brânza topită la ricotta – urda il prosciutto – şunca i frutti di mare – fructe de mare l’uova – oul l’uova sode – ouă fierte la frittata – omleta uova al tegame – ochiuri la tigaie il dessert – desertul il pop-corn – floricele la torta – tortul lo strudel – ştrudelul il dolce - prăjitura il panettone – cozonac il pandoro – cozonac il gelato – îngheţata la caramella – bomboana il torrone – nugaua il wafer – napolitana il panforte – turta dulce il maionese – maioneza il sale – sarea il pepe – piperul l’oliva – măslina lo zucchero – zahărul il miele – mierea l’aceto – oţetul l’olio – uleiul il latte – laptele i latticini – produse lactate il burro – untul lo yogurt – iaurtul la marmellata – gemul, dulceaţa la farina – făina il pane – pâinea il panino – chifla il tè – ceaiul la bibita – băutură răcoritoare la bevanda – băutură alcoolică acqua minerale naturale – apă plată acqua minerale frizzante – apă gazoasă l’aranciata – oranjada la limonada – limonada il vino – vinul la birra – berea il succo – sucul de fructe il sugo, la salsa – sucul, sosul la bottiglia – sticla il piatto – farfuria la tazza – ceaşca il bicchiere – paharul le posate – tacâmurile il coltello – cuţitul la forchetta – furculiţa il cucchiaio – lingura 95


il cucchiaino – linguriţa

il portacenere – scrumiera

Vocabolario – Frutta e Ortaggi le verdure – zarzavaturi l’orto – grădina de zarzavaturi i legumi – legumele i fagioli – fasolea i piselli – mazărea gli spinaci – spanacul la lattuga – lăptuca il cavolo – varza il cavolfiore – conopida il porro – prazul il mais – porumbul il girasole – floarea soarelui la menta – menta il basilico – busuiocul l’aglio – usturoiul la rapa – gulia, ridichea il peperone – ardeiul gras la melanzana – vânăta il fungo – ciuperca la mela – mărul la pesca – piersica la ciliegia – cireaşa l’uva – strugurele la noce – nuca le arachidi – arahidele l’arancia – portocala il limone – lămâia il fico – smochina la banana – banana il kiwi – kiwi il lampone – zmeura la fragola da bosco – fraga il cocomero – pepenele verde

gli ortaggi – zarzavaturi il sedano – ţelina la carota – morcovul il finoccio – mărarul le zucchine – dovleceii la zucca – dovleacul la patata – cartoful il grano – grâul il granoturco – porumbul l’avena – ovăzul l’orzo – orzul il prezzemolo – pătrunjelul il timo – cimbrul la cipolla – ceapa la barbietola – sfecla il pomodoro – roşia il peperoncino – ardeiul iute il cetriolo – castravetele i funghi – ciupercile la pera – para l’albicocca – caisa l’amarena – vişina la melacotogna – gutuia la nocciolina – aluna la castagna – castana il mandarino – mandarina il pompelmo – grapefruit il dattero – curmala l’ananaso – ananasul la prugna – pruna la fragola – căpşuna il melone – pepenele galben

VII. Traducete la ricetta di sotto:

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CREMA INGLESE Ingredienti: 500 ml di latte, 150 g di zucchero, 5 tuorli d'uovo, 20 g di fecola di patate, 1 bastoncino di vaniglia, scorza di limone grattugiata. Procedimento: Far bollire 450 ml di latte con la vaniglia. In una terrina battete i tuorli con lo zucchero e la fecola, amalgamate i 50 ml di latte freddo, quindi, a filo, il latte bollente. Mescolate fino a ottenere una crema omogenea. Versate in coppette singole e decorate, una volta raffreddata, con sciroppo di frutti di bosco, scaglie di cioccolato o caramello. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------VIII. Pensate al vostro piatto preferito (primo, secondo e dessert) e descrivete la loro preparazione: -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

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IX. Le tradizioni italiane in materia di tavola. Analizzate i due testi e rilevate le somiglianze, le differenze o le specifiche delle tradizioni rumene, a seconda del caso: a) LA TAVOLA DI NATALE La preparazione della tavola di Natale è un rito importante per accompagnare in modo lieto e divertente questa occasione speciale, in cui desideriamo che l'incontro tra le pietanze offerte e la tavola sia perfetto e contornato da un'atmosfera di festa. Ecco alcuni semplici e pratici consigli. Iniziamo dalla tovaglia, per questa occasione è consigliabile scegliere il classico rosso, il bianco o il verde, oppure unire due colori come argento e blu, o dorato e blu, o rosso e dorato. Se scegliamo la tovaglia tinta unita, mettiamo i tovaglioli che contrastino. Leghiamo il tovagliolo con un nastrino dorato o argentato nel quale legheremo un pezzetto di ramo di abete e una piccola pallina dell'albero. I tovaglioli possiamo piegarli a forma di candela (pieghiamo in due metà imperfette il tovagliolo, in diagonale, in modo che un triangolo sia più piccolo dell'altro; arrotoliamolo in modo che un lembo si infili all'interno dell'altro e in modo che il triangolo più piccolo rimanga all'esterno) e metterli accanto ai bicchieri o arrotolarli all'interno del bicchiere. Si possono utilizzare delle decorazioni senza sovraccaricare la tavola di fiori, ornamenti, candele. Sistemiamole in pochi punti, magari le candele e i fiori al centro. Se avete il tempo potete personalizzare la tavola con degli oggetti fatti da voi. Un centrotavola dedicato a questo particolare giorno di festa può essere realizzato con qualche rametto d'abete, qualche pigna dorata, delle foglioline d'agrifoglio legate insieme da nastrini. Un'idea che crea atmosfera sono le candele galleggianti in un vaso in vetro con sassolini sul fondo. Se volete mettere dei fiori al centro della tavola, prendete quelli freschi. I segnaposti sono facoltativi, ma vanno scelti in base allo stile e ai colori della tavola. I piatti più adatti sono quelli di classica porcellana, con sottopiatti colorati e abbinati al colore della tovaglia. Le posate, anziché essere allineate vicino al piatto, si possono adagiare su di esso legate insieme con un nastro in armonia con i colori di base che avete scelto. Come apparecchiare? Le regole sono poche e precise. I piatti devono essere posizionati in modo asimmetrico, le forchette vanno a sinistra e devono essere tante quante le portate. Potete anche aggiungere in seguito le posate mancanti, per non ingombrare troppo la tavola. Il coltello va a destra e accanto ad esso, se c'è una minestra, va il cucchiaio. Accanto al piatto, dalla parte superiore, le forchettine per la frutta e il cucchiaio per il dolce.

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Disponete i bicchieri con fantasia, evitando di allinearli uno all'altro. Mettetene quanti sono i vini, oppure, come per le posate, potete aggiungerli quando servono. Servite le bevande nelle caraffe. b) LA PASQUA Con la Pasqua si celebra la passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Ma la Pasqua è anche la festa della primavera. L'evento ha risonanze agresti e nasce come motivo di ringraziamento e d'offerta sacrale delle primizie del campo e dell'orto. Nel nostro Paese, dove esistono ancora legami forti e autentici con il significato di questa celebrazione, i festeggiamenti variano da regione a regione, pur restando legati alla liturgia cristiana. Ed è nella ritualità popolare che, spesso, va ricercato il significato profondo di alcune scelte gastronomiche. Una particolarità della Pasqua italiana risiede proprio nella sua cucina. Nonostante tutte le regioni si preparino ai festeggiamenti con piatti tipici, è facile ritrovare nei diversi menù regionali alcuni elementi tradizionali, ricorrenti al di là delle specificità locali: le uova, le verdure primaverili, l'agnello. Ed ancora, le uova di cioccolato e i dolci a forma di colomba. La tradizione delle uova è legata al coincidere della Pasqua con l'inizio della primavera, stagione anticamente celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura. L'uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova. Le verdure primaverili riecheggiano l'antica offerta sacrale delle primizie dei campi. Sin dall'antichità, l'agnello era una vittima sacrificale da offrire alle divinità per ingraziarsele e, nella religione cattolica, esso simboleggia il sacrificio di Gesù. Nel Medioevo, quando erano numerosi i giorni in cui la dottrina cattolica vietava di mangiare le carni rosse, sono state riscoperte attribuzioni positive della carne d'agnello, che è diventata simbolo di purezza e, dunque, un piatto tradizionale delle feste religiose più importanti. Le uova di cioccolato sembra che siano state inventate a Torino nel 1800, come simbolo dell'usanza che consisteva nel regalarsi a Pasqua uova di gallina, per esprimere il senso di liberazione dal digiuno quaresimale. Questo digiuno, infatti, vietava tutti i prodotti di origine animale, uova e latte compresi. La storia della colomba, invece, affonda le radici nella leggenda. Si narra che verso la metà del sesto secolo Alboino, re dei Longobardi, ricevette in dono un curioso pane lievitato, dalla forma di colomba, mentre stava assediando la città di Pavia. Era il segnale di una pace desiderata. I primi ingredienti che la componevano erano molto semplici: uova, farina e lievito. In seguito ne furono aggiunti di più ricchi: burro, zucchero e canditi. Da qualche decennio, poi, questo dolce ha ottenuto maggiore prestigio, grazie ad una copertura di pasta di mandorle e frutta secca. X. Corpo umano vs. cucina – analizzate i due testi ed esprimete il vostro accordo o disaccordo e poi che metodi di rilasso o di bellezza utilizzate:

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a) IL TUO BEAUTY? È NEL FRIGO Fragole e mirtilli smorzano i rossori. Limone e pompelmo purificano. E l’avocado idrata. Frullali, mixali e spalmali sul viso: faranno scintille. L’estate fa miracoli. Il sole regala un colorito luminoso e piacevolmente dorato, il mare rende la pelle liscia e tonica. Ma non fila sempre tutto liscio. L’eccessiva esposizione ai raggi solari e l’aria condizionata possono mettere a dura prova la pelle del viso, la più esposta e spesso meno protetta. L’ideale, in questi casi, è applicare una maschera riparatrice. Non hai a portata di mano i tuoi soliti prodotti? Non importa. Gli ingredienti per gli impacchi dolci che ti proponiamo sono in frigorifero: si tratta di trattamenti veloci, da applicare due volte la settimana. L’unica precauzione? La data di scadenza. Proprio perché sono a base di ingredienti naturali, durano pochissimo. Dunque, segui le istruzioni e fai subito la maschera. Se la pelle tira: succede soprattutto quando passi tante ore in ufficio con l’aria condizionata. Le conseguenze sono immediate: pelle che tira perché è disidratata e colorito spento. Corri ai ripari con una maschera idratante e rimineralizzante. Frulla un cucchiaino di miele, due di panna da cucina, un rosso d’uovo e una fettina d’avocado (ricchissimo di vitamina E, antirughe e antiradicali). Applica il composto sulla pelle pulita del viso e copri con la pellicola trasparente (evitando il contorno occhi). Tieni in posa dai 15 ai 20 minuti, poi rimuovi la maschera con un batuffolo di cotone, senza sciacquare. La pelle tornerà morbida, fresca e vellutata, pronta per affrontare senza rischi gli ambienti condizionati. Se il naso è lucido: al mare o in città, l’afa non ti dà tregua e qualsiasi crema metti scivola via con il sudore. Per non parlare del trucco, che non ne vuole proprio sapere di stare su. Ecco che cosa devi fare. Prepara la pelle con uno scrub delicato, poi applica una maschera a base di agrumi, dall’effetto antisebo. Frulla il succo di mezzo limone, il succo di mezzo pompelmo, due fette di cetriolo e mezzo cucchiaio di yogurt. Applica generosamente su viso e collo, tieni in posa per 15 minuti e risciacqua con acqua tiepida. Dirai addio alla pelle lucida. Se hai preso troppo sole: hai esagerato con il sole e la sera scopri di avere la pelle arrossata e irritata? A fine giornata stendi una maschera decongestionante a base di frutti rossi (astringenti e rimineralizzanti) e patata cruda (dall’effetto decongestionante). Ecco la ricetta. Frulla 4 fragole, un cucchiaio di mirtilli, 4-5 fette di carota, una fetta di patata cruda e due cucchiai di latte intero. Applica sul viso (ben pulito) con un leggero massaggio e lascia in posa per circa 10 minuti. Pulisci il viso con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua termale e il gioco è fatto. b) IL BUONO DELLA SABBIA Prendi secchiello e paletta e cerca un angolo di spiaggia poco affollato. Poi, prova subito le cure per il corpo che ti proponiamo: funzionano. E non costano nulla. Forse non lo sai, ma tra gli alleati di bellezza dell’estate, oltre al sole e al mare, hai a 100


disposizione anche la sabbia. Che ti accarezza, ti massaggia e ti aiuta a rimetterti in forma. Rilassa la schiena: se vuoi eliminare i piccoli dolori alla schiena provocati dalle lunghe ore passate alla scrivania, sdraiati sulla sabbia senza l’asciugamano. I momenti giusti sono a metà mattina o metà pomeriggio, quando i granelli sono caldi, ma non sono incandescenti. Rimani a pancia in su almeno una mezz’ora, così il calore penetra in profondità e rilassa le tensioni muscolari. Dopo 30 minuti, punta i piedi e muoviti lentamente andando avanti e indietro con le spalle, in modo che la sabbia strofini con delicatezza la superficie cutanea. Poi, porta le braccia sopra la testa, con i palmi delle mani rivolti verso il cielo. Inspira e allungati il più possibile. Quando sei ben distesa, soffia fuori piano l’aria, respira con calma e resta in posizione per 20 secondi. Rilassati e ripeti da capo. L’esercizio è consigliato due volte al giorno. Leviga la pelle: vuoi un’epidermide morbida e vellutata? Siediti vicina alla riva, dove la sabbia è ancora asciutta. Prendine una manciata e massaggiati i polpacci. Poi risali lungo le cosce fino alla pancia. Esegui dei movimenti circolari premendo leggermente con il palmo della mano. Non ripetere mai più di tre giri nello stesso punto. Una volta “coperto” tutto il corpo, immergiti in mare. «La sabbia è un ottimo esfoliante naturale, perché consente di asportare le cellule morte. In più nutre la pelle grazie agli oligominerali di cui i granelli sono imbevuti». Consigliato una volta alla settimana. Elimina i gonfiori: per dare una sferzata di energia alla circolazione ed eliminare i liquidi che ti fanno sentire gonfia, scava una piccola buca della larghezza del tuo bacino. Siediti all’interno della cavità e ricopriti di sabbia asciutta, comprese ginocchia e caviglie. Resta così mezz’ora e, intanto, mangia un ghiacciolo alla menta o al limone (hanno entrambi un effetto energizzante). Esci dalla sabbia e nuota fino al largo, dove l’acqua è più fredda. Rimani immersa per dieci minuti. Dopo, sentirai le gambe leggerissime. Consigliato una volta al giorno.

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Unità n. 9 QUEL RUBACUORI DI RAFFAELLO A Palazzo Barberini, a Roma, c'è il ritratto di una giovane donna, conosciuta come La fornarina: è nuda anche se cerca di coprirsi il seno con un velo trasparente, porta un turbante sulla testa e un bracciale con scritto un nome, Raphael urbinas, Raffaello di Urbino (1483-1520). È un ritratto privato, fatto da un amante alla sua amata. L’artista aveva dipinto la donna dal vivo, direttamente con i colori e senza fare un disegno preparatorio. Siamo nel 1520, pochi mesi prima della morte improvvisa, e prematura, del pittore. La stessa donna è probabilmente raffigurata in un ritratto conservato a Firenze, conosciuto come La velata (1516). E sempre lei ha dato il volto a numerose figure femminili nelle opere del pittore, comprese parecchie Madonne (Madonna della seggiola, Madonna di Foligno). Chi è questa donna? Lo scrittore rinascimentale Giorgio Vasari racconta che Raffaello era "persona molto amorosa e affezionata alle donne" e ai "diletti carnali": il pittore della bellezza ideale amava molto, perciò, anche la bellezza terrena. Anche mentre dipingeva scene religiose i pensieri di Raffaello erano poco spirituali. Alcuni suoi sonetti d'amore sono stati trovati scritti accanto a disegni di carattere sacro. L'ultimo è stato scoperto nel 1998, su un cartone con immagini relative all'affresco della "Disputa sul Sacramento" (1509): mentre lavorava in Vaticano e inventava immagini per il suo affresco più teologico, il ventiseienne pittore scriveva parole piene di sensualità (Se della mia più verde etate et calda... se dei miei anni più giovani e caldi...). Raffaello era così innamorato di una fanciulla che quando non poteva vederla o lei non gli era vicino non aveva pace e non riusciva nemmeno a lavorare. Si dice che quando il pittore doveva dipingere una "Galatea" nella villa del banchiere Agostino Chigi non riusciva proprio a finire l’opera perché la sua amata gli mancava troppo. Agostino non aveva altra scelta: l’ha invitata a stare per un po’ nella villa e Raffaello ha immediatamente ripreso il suo lavoro con energia e l’ha portato a termine. Chi era la donna che Raffaello ha amato tutta la vita e che, secondo la tradizione, dopo la morte del pittore, si è rinchiusa disperata nel convento di Sant’Apollonia a Trastevere? Non lo sappiamo con sicurezza: probabilmente si tratta di Margherita Luti, la figlia di un fornaio: per questo le hanno dato il soprannome di "Fornarina". Di recente uno studioso ha affermato che Raffaello forse l’ha anche sposata, probabilmente di nascosto: il quadro di palazzo Barberini la rappresenta infatti come moglie (la donna porta un anello all’anulare sinistro). Qualche altro studioso, meno romantico, ci dice invece che il soprannome “Fornarina” non aveva niente a che vedere con il pane. Era invece il nome d’arte di una prostituta, forse la celebre Imperia (amante di Agostino Chigi) o forse la non meno famosa Beatrice Ferrarese. Un soprannome un pochino malizioso: il pane da infornare e il forno non erano altro che allusioni sessuali Ma questi sono solo pettegolezzi – anche un po’ volgari - e noi non vogliamo certo starli a sentire. Però è anche vero che secondo Vasari (e non solo secondo lui) Raffaello 102


faceva una vita sessualmente molto, ma molto, "disordinata" e "fuor di modo". È perciò difficile pensare che una sola donna (la moglie poi!) ha provocato tutto questo sconquasso. Un bel libertino, insomma, altro che amante fedele! Qualcuno dice pure che anche la morte dell’artista, a soli 37 anni, è stata proprio una conseguenza dei suoi eccessi erotici: dopo aver “disordinato più del solito”, il pittore è tornato a casa con una grandissima febbre e nel giro di pochi giorni è morto. Ma anche queste storie sulla morte di Raffaello sono forse solo maldicenze e noi non possiamo certo darle per sicure: secondo qualche altro, infatti, l’artista è morto solo a causa di una semplice polmonite fulminante. Qual è dunque il vero Raffaello? Non lo sappiamo, come non sapremo mai chi è veramente la donna sensuale dagli occhi scuri dipinta nei suoi quadri. 1. Completate le frasi con i pronomi diretti e indiretti: 1. Raffaello era così innamorato di una fanciulla che stava male se non poteva veder____ 2. Se lei non ____ era vicino non aveva pace e non riusciva nemmeno a lavorare. 3. Si dice che il pittore non riusciva a finire l’opera perché la sua amata ___ mancava troppo. 4. Agostino non aveva altra scelta: ____ ha invitata a stare per un po’ nella villa 5. Raffaello ha immediatamente ripreso il suo lavoro con energia e ___ha portato a termine. 6. Chi era la donna che Raffaello ha amato tutta la vita? Non ___ sappiamo con sicurezza 7. Probabilmente si tratta della figlia di un fornaio: per questo ___ hanno dato il soprannome di "Fornarina". 8. Di recente uno studioso ha affermato che Raffaello forse ___ha anche sposata 9. Il quadro di palazzo Barberini ____ rappresenta infatti come moglie 10. Ma questi sono solo pettegolezzi e noi non vogliamo certo star____ a sentire. 11. Queste storie sulla morte di Raffaello sono solo maldicenze e non possiamo dar___ per sicure 12. Qual è dunque il vero Raffaello? Non ____ sappiamo.

2. Completate le forme del passato prossimo con le vocali: 1. Agostino ha chiamato la Fornarina e l’ha invitat__ a stare per un po’ nella villa 2. Raffaello ha immediatamente ripreso il suo lavoro con energia e l’ha portat__ a termine 3. Chi era la donna che Raffaello ha amat__ tutta la vita 103


4. La Fornarina, dopo la morte del pittore, si è rinchius__ in un convento 5. Uno studioso ha affermat__ che Raffaello e la Fornarina erano sposat__ 6. Uno studioso dice che Raffaello amava la Fornarina e l’ha sposat___ 7. Uno studioso dice che la Fornarina amava Raffaello e l’ha sposat___ 8. Nel quadro di palazzo Barberini Raffaello ha rappresentat__ la Fornarina come moglie 9. Raffaello ha dipinto la Fornarina e l'ha rappresentat__ come moglie 10. È difficile pensare che la moglie ha provocat___ tutto questo sconquasso 11. Qualcuno dice pure che la morte dell’artista è stat___ proprio una conseguenza dei suoi eccessi erotici 12. Il pittore è tornat___ a casa con una grandissima febbre 13. Raffaello è mort__ a 37 anni.

3. Rispondete alle domande usando pronomi diretti e indiretti: 1. Raffaello amava la Fornarina? Sì, _____ amava moltissimo 2. Quando è che Raffaello non riusciva a lavorare? Quando non poteva veder____ 3. Perché Raffaello non riusciva a lavorare? Perché lei _____ mancava 4. Raffaello doveva dipingere un affresco? Sì, doveva dipinger____ 5. Lui non riusciva a finire l’opera? No, non riusciva a finir____ 6. Agostino ha invitato la Fornarina nella Villa? Sì, ___ ha invitat___ 7. E Raffaello ha finito il suo lavoro? Sì, ___ ha portat___ a termine 104


8. Sappiamo chi era quella donna? No, non ___ sappiamo con sicurezza 9. Lei era figlia di un fornaio? Sì, per questo ___ hanno dato il nome “Fornarina” 10. Raffaello ha sposato la Fornarina? Forse ___ ha anche sposat___ 11. La Fornarina ha dato un figlio a Raffaello? No, non ____ ha dat___ nessun figlio 12. Nel quadro la Fornarina dove porta l’anello? ____ porta all'anulare sinistro 13. Il soprannome Fornarina è un’allusione sessuale? Eh sì, forse ____ è 14. Stiamo a sentire i pettegolezzi? No, non vogliamo star___ a sentire 15. Stiamo a sentire le maldicenze? No, non vogliamo star___ a sentire 16. Queste sono storie vere? Forse, ma non possiamo dar___ per sicuro.

4. Scegliete la forma corretta: 1. Raffaello era innamorato di una fanciulla. a) LA HA AMATA b) LE HA AMATE c) LE HA AMATA 2. Raffaello stava male quando a) NON LE VEDEVA b) NON LA VEDEVA c) NON LO VEDEVA

3. Quando lui lavorava, lei a) LO È STATO VICINO b) GLI È STATO VICINO c) GLI È STATA VICINO 105


4. La Fornarina mancava a Raffaello. a) GLI MANCAVA b) LO MANCAVA c) LE MANCAVA 5. Raffaello mancava alla Fornarina. a) GLI MANCAVA b) LO MANCAVA c) LE MANCAVA 6. Agostino ha invitato la Fornarina. a) L’HA INVITATO b) LE HA INVITATA c) L’HA INVITATA 7. Raffaello ha terminato l’opera. a) L’HA TERMINATO b) LE HA TERMINATA c) L’HA TERMINATA 8. Non sappiamo chi è quella donna. a) NON LA SAPPIAMO b) NON LO SAPPIAMO c) NON GLI SAPPIAMO 9. Dato che era figlia di un fornaio a) GLI HANNO DATO b) LA HANNO DATO c) LE HANNO DATO quel nome 10. Forse era il soprannome di una prostituta. a) FORSE LA ERA b) FORSE LO ERA c) FORSE GLI ERA 11. Sono pettegolezzi e noi non a) LI SENTIAMO b) GLI SENTIAMO c) LE SENTIAMO 12. Sono maldicenze e noi non a) LI SENTIAMO b) GLI SENTIAMO c) LE SENTIAMO

13. Sono maldicenze e noi non a) GLI DIAMO ASCOLTO b) LE DIAMO ASCOLTO c) LI DIAMO ASCOLTO 14. Sono pettegolezzi e noi non a) GLI DIAMO ASCOLTO b) LE DIAMO ASCOLTO c) LI DIAMO ASCOLTO

5. Completate secondo il modello: 1.Amo una ragazza a) la amo b) l’ho amata 106


c) la voglio amare – voglio amarla 2.Finisco il lavoro a) ____________________ b) ____________________ c) ____________________ 3.Non faccio pettegolezzi a) ____________________ b) ____________________ c) ____________________ 4. Non ascolto lemaldicenze a) ____________________ b) ____________________ c) ____________________ 5. La Fornarina manca a Raffaello a) ____________________ b) ____________________ c) ____________________ 6. Raffaello manca alla Fornarina a) ____________________ b) ____________________ c) ____________________ 7. Raffaello e la Fornarina nonmancano ad Agostino a) ____________________ b) ____________________ c) ____________________

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LOW COST Turismo mordi e fuggi, strapotere delle agenzie di viaggio e dei siti Internet che offrono vacanze all'estero a prezzi stracciati: Mar Rosso e grandi capitali europee ai primi posti nelle scelte dei turisti del venerdì-sabato-domenica o della settimana tutto incluso. E nelle stradine del centro di Praga trovi gli stessi souvenir che trovi a Barcellona, nell'albergo di Firenze fai la stessa prima colazione che fai a Budapest. Anche le foto delle vacanze si assomigliano un po' tutte. Il giornale economico Il Sole 24 Ore dedica un articolo al fenomeno del turismo di massa, analizzandolo dal punto di vista del business (e tralasciando certo quello culturale). Dal quotidiano economico Il Sole - 24 Ore, domenica 22 maggio 2005, pagina 13 In due anni gli utenti sono aumentati del 50% contro una media europea del 37% Otto milioni di turisti a caccia di viaggi sul web Vacanze via Internet: affari per un miliardo Milano - Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche, anche se ci sono realtà emergenti che marciano a gambe levate. Il primo bilancio di Pasqua, secondo l'Istat, ha segnato flessioni per i movimenti sia di italiani (-8%) sia di stranieri (-13%). Ma va sottolineato che stanno cambiando abitudini consolidate. In netta controtendenza ci sono il turismo via Internet (prenotazioni, costruzioni di itinerari, e compravendita di pacchetti) e gli acquisti last minute. L'estate 2005 si annuncia sempre più all'insegna di della navigazione via web. Secondo un'indagine internazionale di Nielsen/Netratings le vacanze saranno programmate online da almeno 8 milioni di italiani, come dire il 40% del totale degli utenti del web nel nostro paese. L'indagine riconosce all'Italia un'altra caratteristica che ha peraltro attirato in questi mesi importanti investimenti dall'estero. Nell'arco degli ultimi due anni i navigatori italiani dei siti di viaggi e turismo sono passati da 4,5 a 6,8 milioni. L'incremento - sottolinea la ricerca - è stato del 50%, superiore quindi alla media rilevata negli altri paesi europei (37%). nella Ue la leadership spetta alla Germania con 13 milioni di web-turisti, seguita dalla Gran Bretagna (11,9 milioni) e dalla Francia (10,5 milioni di navigatori sui siti delle vacanze). La quota percentuale più elevata dei navigatori per turismo sul totale degli utenti Internet spetta però alla Francia con il 55%, seguita dalla Gran Bretagna (47%) e dalla Germania (40%). L'Italia è accreditata di un buon 35%. Dalla navigazione si sta passando via via agli acquisti veri e propri. Del resto tutte le grandi compagnie aeree stanno puntando sulla biglietteria via web, dopo aver quasi azzerato le commissioni alle agenzie di viaggio. Il boom dei voli low cost (ora sempre più integrati con servizi come prenotazioni alberghiere e di autonoleggio) si basa sull'uso massiccio dei siti Internet. Gli acquisti di viaggi e passaggi last minute avvengono nella stragrande maggioranza dei casi via web.

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Secondo una recente stima dell'associazione bancaria italiana nella seconda parte del 2004 almeno 400mila italiani hanno acquistato un viaggio via Internet, il 41% di chi ha fatto almeno un acquisto sul web. In Europa si stima che il business dei viaggi online valga oggi nel complesso oltre 10 milioni di dollari. I tour operator tradizionali sono preoccupati perché legati ai network di agenzie di viaggio per la distribuzione, in un business dai margini risicatissimi e con molti gruppi in difficili condizioni finanziarie. I viaggi online costituiscono già il 3% del totale del business in Italia, contro il 20% degli Stati Uniti e il 10% del Nord Europa (Gran Bretagna, Germania e Francia). Compresi i voli low cost il giro d'affari dei viaggi via web dovrebbe salire dai 683 milioni del 2004 a 863 milioni quest'anno per poi passare a 1.003 milioni nel 2006: i soli pacchetti vacanza si attesterebbero quest'anno oltre quota 200 milioni (123 nel 2004). I siti Internet si vanno moltiplicando e la crescita delle vendite di hotel o pacchetti vacanza sta esplodendo (rispettivamente +248% e +133%) mentre nelle agenzie di viaggio la dinamica degli affari marcia intorno al +3%. Va poi sottolineato che il settore viaggi online - a livello mondiale - ha mobilitato almeno 5 miliardi di dollari di investimenti per acquisizioni negli ultimi due anni. "Molti dei più grandi tour operator registrano tra il 10 e il 20% di pacchetti vacanza online; occorre investire di più in questa direzione" ricorda Andrew Cooper, segretario dell'associazione europea dei tour operator. Nonostante il boom dell'online l'Italia però sconta ritardi strutturali. Secondo una ricognizione del Governo solo il 5% degli hotel italiani è presente in maniera operativa in rete, in connessione con i grandi sistemi di prenotazione.

1. Rispondete alle domande 1. Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche Sostituire la formula "nel complesso" con l'espressione più adatta: a) in prima istanza b) sostanzialmente c) a monte 2. Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche Sostituire la formula "a tinte fosche" con l'espressione più adatta: a) pieno di speranze b) disperato c) piuttosto nero 3. Ci sono realtà emergenti che marciano a gambe levate Sostituire la formula "a gambe levate" con l'espressione più adatta: a) velocemente b) disordinatamente c) lentamente 4. Istat: La sigla significa: a) Istituto tutori armonia territoriale b) Istituto Nazionale di Statistica c) Istituto autonomo del turismo 5. Il primo bilancio di Pasqua, secondo l'Istat, ha segnato flessioni 109


Sostituire la parola "flessioni" con il sinonimo più adatto: a) un calo b) un aumento c) un'oscillazione 6. In netta controtendenza ci sono il turismo via Internet e gli acquisti last minute Sostituire l'espressione "in netta controtendenza" con la formula più adatta: a) Contrariamente all'andamento generale b) contrariamente alle nostre aspettative c) contrariamente alle nostre speranze

2. Completate con le preposizioni 1. Lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso _____ tinte fosche 2. Ci sono realtà emergenti che marciano _____ gambe levate 3. L'estate 2005 si annuncia sempre più _____ insegna di della navigazione via web 4. Le vacanze saranno programmate online ______ almeno 8 milioni di italiani 5. ______ arco degli ultimi due anni i navigatori italiani dei siti di viaggi sono aumentati 6. Nella Ue la leadership spetta ____ Germania con 13 milioni di web-turisti 7. La Germania è seguita ________ Gran Bretagna 8. Tutte le grandi compagnie aeree stanno puntando _______ biglietteria via web 9. Il boom dei voli low cost si basa _____ uso massiccio dei siti Internet 10. I tour operator tradizionali sono preoccupati perché legati ai network di agenzie di viaggio per la distribuzione, in un business _____ margini risicatissimi 3. Scegliete la forma verbale opportuna tenendo presente il testo del giornale 1. Nell'articolo sul turismo A) va detto B) viene detto C) ha detto che lo scenario turistico per il 2005 resta nel complesso a tinte fosche 2. Le abitudini turistiche degli italiani A) vanno cambiando B) sono cambiando C) vengono cambiando 3. Le vacanze A) stanno programmando B) vanno programmate C) sono programmate online da almeno 8 milioni di italiani 4. Tutte le grandi compagnie aeree A) vanno puntate B) vanno puntando C) sono puntando sulla biglietteria via we 5. In Europa A) va stimato B) viene stimato C) sta stimando che il business dei viaggi online valga oggi nel complesso oltre 10 milioni di dollari. 6. I siti Internet A) si vanno moltiplicando B) si vengono moltiplicando C) stanno moltiplicando 4. Fate l’accordo nome – aggettivo In una tipica notte

italian ___

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cammino tranquillo per le strade penso ai fatti miei e sono Fra le case vedo avvicinarsi un uomo con un vestito diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo ma porta in mano un oggetto forse una pistola o un coltello Fischio per sembrare Ma lui mi viene incontro con il passo Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre pi첫 Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo Stringe forte l'oggetto nelle sue mani Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ........................................... Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

oscur ___ allegr ___ colorat ___ ner ___ normal ___ misterios ___ grand ___ indifferent ___ sicur ___ minaccios ___ criminal ___ viscid ___ terrorizzat ___ ........ cattolic ___ gross ___

In una tipica notte cammino tranquillo per le strade penso ai fatti miei e sono Fra le case vedo avvicinarsi un uomo con un vestito diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo ma porta in mano un oggetto forse una pistola o un coltello Fischio per sembrare Ma lui mi viene incontro con il passo Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre pi첫 Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo Stringe forte l'oggetto nelle sue mani Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ........................................... Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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In una tipica notte cammino tranquillo per le strade penso ai fatti miei e sono Fra le case vedo avvicinarsi un uomo con un vestito diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo ma porta in mano un oggetto forse una pistola o un coltello Fischio per sembrare Ma lui mi viene incontro con il passo Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre pi첫 Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo Stringe forte l'oggetto nelle sue mani Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ........................................... Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ........................................... Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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In una tipica notte cammino tranquillo per le strade penso ai fatti miei e sono Fra le case vedo avvicinarsi un uomo con un vestito diritto di fronte a me: l'uomo cammina in modo ma porta in mano un oggetto forse una pistola o un coltello Fischio per sembrare Ma lui mi viene incontro con il passo Mi vuole uccidere? Cammina in modo sempre pi첫

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Siamo a pochi passi di distanza: ha lo sguardo Stringe forte l'oggetto nelle sue mani Ecco! Tre passi, due passi, un passo! Sono un uomo ........................................... Niente. Non mi ha fatto niente. Era un prete e in mano portava una bibbia, una bibbia molto ma solo una bibbia! Odio incontrare i preti di notte!

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