Focus 332 -Giugno 332

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Mensile: Austria, Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo (cont.), Spagna € 7,00 / MC, Côte d’Azur € 7,10 / Canada CAD 12,00 / Germania € 10,00 / Svizzera Chf 8,90 – C.T. Chf 8,40 / USA $ 12,00. Poste Italiane / Spedizione in A.P. D.L. 353-03 art. 1, Comma 1 / Verona CMP

SCOPRIRE E CAPIRE IL MONDO

COSÌ IL CANE SI È FATTO UMANO

332

21 MAGGIO 2020 GIUGNO 2020 € 3,90 IN ITALIA

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DA LUPO A COMPAGNO DI VITA. IN MIGLIAIA DI ANNI, L’EVOLUZIONE HA PLASMATO UNA SPECIE ANIMALE PER ADATTARLA A NOI. E IL RISULTATO È UNA SIMBIOSI STRAORDINARIA

FASE 2

DOVE TROVARE LA FORZA PER RIPARTIRE

TEST

SEI REATTIVO, PESSIMISTA O FATALISTA?

SPAZIO IPOTESI MISTERI, CIFRE, CURIOSITÀ FORSE ABBIAMO COPIATO DELLA NOSTRA GALASSIA LE INVENZIONI DAI BIMBI


332 GIUGNO 2020

www.focus.it

Scoprire e capire il mondo PRISMA

10 Amori nell’ambra 12 Prisma sonoro 15 Ridere in numeri 16 Facciamo spazio 18 Piccola fisica 21 5 cose su Covid-19 22 Il cattivo che c’è in te

23

Guadagnare con l’immondizia

10 Come funziona uno smart water?

Speciale cani LUNGO CAMMINO DEL LUPO PER 24 ILDIVENTARE CANE

Una trasformazione, anche genetica, durata migliaia di anni, che li ha portati a entrare in simbiosi con noi.

GENEALOGICO DELLE RAZZE... 30 L’ALBERO E TANTE ALTRE CURIOSITÀ Da migliaia di anni sono stati selezionati per difenderci, aiutarci e farci compagnia.

dossier Fase 2 36 LA FORZA PER RIPARTIRE

36

Guardare al futuro in positivo aiuta ad affrontarlo

Possiamo trovare dentro di noi la capacità di reazione, perché siamo fatti per andare avanti.

42 LE RISORSE DEI RAGAZZI

I giovanissimi sono più vulnerabili degli adulti, ma anche più abili ad adattarsi.

44 NON SENTIRSI PIÙ INDIFESI

Gli anziani sono stati i più colpiti da questa emergenza, anche psicologicamente.

46 LA RISCOSSA DOPO UNA CRISI Cosa la storia può insegnarci sulle rinascite.

In copertina: Foto portante: Shutterstock; sotto da sinistra: Shutterstock; Spl; Getty Images.

Focus | 3


50 L’INGEGNERIA DEL NIDO

60 SE NON CI FOSSERO I COLORI...

66 INVENTORI SI CRESCE

70 CHIUSI IN CASA È STATO WEBBOOM

78

natura

Una libreria ispirata a Escher in Cina.

Per ospitare uova e pulcini, gli uccelli creano architetture complesse e raffinate.

scienza

Avremmo puntato non sulla vista ma su altri sensi. Il mondo, però, ci sarebbe sembrato più triste.

scoperte

Un gruppo di studiosi ipotizza che molte delle innovazioni umane siano state in realtà il frutto della grande creatività dei bambini.

cifrario economico

Nei giorni di lockdown, senza Internet, in molti ci saremmo sentiti perduti. E i dati dicono che...

84 COMUNICARE CON LA LUCE DEL SOLE

96 EFFETTI SONORI NEL CINEMA

72 SE IL NOSTRO CORPO CI TRADISCE medicina

Lo scienziato Alberto Mantovani ci spiega come le infiammazioni, che nascono per difenderci, possono diventare complici delle malattie.

78 LO SPECCHIO MAGICO DI ESCHER scienza

Storia dell’artista olandese e dei suoi mondi impossibili... con basi matematiche formidabili.

100

I suoni di una scena di sesso “hot” si creano con carne fresca e stracci bagnati RUBRICHE

7 L’oblò 89 Domande & Risposte 120 Tipi italiani 123 MyFocus 126 Giochi

tecnologia

Un giovane inventore italiano sta affinando un nuovo “wi-fi” che trasmette attraverso fonti luminose.

mestieri

Come riprodurre il rumore di un colpo sullo scudo di Captain America? Con la tecnologia... e la creatività.

102 REBUS DI PIETRA

preistoria

Migliaia di anni fa, in posti lontanissimi tra loro, misteriose creazioni di roccia comparvero in Europa.

108 COME FUNZIONA LA TUA CASA

tecnologia

La televisione, il computer portatile, il forno a microonde, il frigorifero, la lavatrice... come funzionano gli strumenti che usiamo tutti i giorni?

114 LA VIA LATTEA DELLE MERAVIGLIE

universo

Nebulose, ammassi stellari, bracci a spirale e un enorme buco nero: scopriamo la nostra galassia.

89

Si può fare una tavola periodica degli alimenti? Sì

4 | Focus

Ci trovi anche su:


IL LUNGO CAMMINO DEL

evoluzione

LUPO CANE PER DIVENTARE

Più che addomesticamento è stata una trasformazione (anche genetica) durata migliaia di anni, per entrare in simbiosi con un’altra specie: l’uomo.

I

l dominatore della Terra, l’uomo, non ha bisogno di aiuto. È capace di vagabondare per il Pianeta, ne modifica gli ecosistemi, coltivando e allevando animali e piante, costruendo e pavimentando il suolo. Eppure, molte migliaia di anni fa, un’amicizia cambiò totalmente la sua vita e quella di molte altre specie. Questa “relazione” partì da un animale quasi altrettanto dominante, che viveva (allora) in tutti i Paesi del Nord del mondo, dalla Scandinavia alla Siberia al Nord America, fino all’Italia del Sud e alla Cina; uno dei predatori più efficienti e diffusi del

24 | Focus

di Marco Ferrari

Pianeta: il lupo. Millenni di convivenza l’hanno trasformato nel cane, il nostro alleato più leale, l’amico più fedele. Ma quando e soprattutto come si è stretta quest’alleanza rimane per certi versi un enigma: la dinamica dell’interazione tra due specie così diverse e così potenti è stata estremamente complessa e, per certi versi, ancora misteriosa. Prima di tutto la data: quando questo processo è iniziato risulta ancora incerto. Sappiamo solo che la trasformazione da lupo a cane durò migliaia di anni: un lungo processo iniziato circa 28.500 anni fa, secondo alcuni recenti fossili


IN SINTESI • I cani si sarebbero evoluti dal lupo circa 15mila anni fa. Alcuni scienziati suggeriscono molto prima, forse 30mila anni fa. • Ma tutti sono d’accordo: ci sono volute migliaia di anni di interazioni per sviluppare il legame profondo che ci unisce a loro.

VIDEO COME I CANI SONO DIVENTATI I NOSTRI MIGLIORI AMICI INQUADRA LA PAGINA CON LA APP

ANTENATO Un cucciolo di lupo grigio appenninico (Canis lupus italicus). A destra, un giovane Catahoula Labrador, una razza americana selezionata dagli anni ’80 del secolo scorso.

Shutterstock / Neil Lockhart

Npl/Contrasto

INFO A PAGINA 5


dossier 10 consigli per costruire la resilienza

1

Sviluppare una rete di connessioni sociali (amici, famiglia)

2

Evitare di considerare le crisi come problemi insormontabili

3

Accettare che il cambiamento faccia parte della vita

4

Puntare alla realizzazione dei propri obiettivi

5 6

Agire sempre in modo deciso

Mantenere un’immagine positiva di sÊ

7

Considerare le cose in prospettiva, mettendole nel loro contesto

8

Mantenere una visione ottimistica del futuro

9

Prendersi sempre cura di se stessi

Getty Images

10

Essere creativi e cercare modalitĂ personali di rafforzamento della resilienza


Fase 2

LA

FORZA PER RIPARTIRE

A

DECALOGO A sinistra, la “road to resilience” (strada verso la resilienza): consigli formulati dall’Apa, l’associazione degli psicologi americani, per resistere.

lla fine, non ne potevano più di conoscere a memoria tutti gli angoli dell’appartamento che erano costretti a condividere. Erano arrivati a litigare furiosamente per sciocchezze come una tazza sporca abbandonata sul tavolo. Non sopportavano nemmeno la vista dalla finestra: in giro non c’era un’anima e se, per “evadere”, si dedicavano a giochi in realtà virtuale, la tristezza aumentava: ripensavano agli ambienti naturali che non potevano godere dal vero. Sensazioni che noi italiani, ora, conosciamo bene. Ma che per gli psicologi non sono una novità assoluta: le conseguenze dell’isolamento sono state studiate a fondo, anche se per tutt’altri scopi,

Dopo un periodo di emergenza come quello attuale possiamo trovare dentro di noi la capacità di reazione. Perché siamo fatti per andare avanti. durante la “missione” HI-SEAS IV, ideata per simulare la vita in una futura stazione spaziale su Marte e terminata nell’agosto 2016. Sei persone (tre uomini e tre donne tra i 26 e i 37 anni) sono rimaste per un anno intero all’interno di un edificio di appena 100 metri quadri sulle pendici del vulcano Mauna Loa, alle Hawaii: potevano uscire per brevi passeggiate soltanto con apposite protezioni (nel loro caso, la tuta spaziale) e parlare con i familiari solo in videochat. Vi ricorda qualcosa? SONO MIGLIORATO Indubbiamente una prova dura. Intervistati a mesi di distanza, però, tutti i partecipanti a quella missione hanno dichiarato di sentirsi psicologicamente più forti di prima, di essere migliorati

di Raffaella Procenzano soprattutto nella capacità di mettere le cose nella loro giusta prospettiva, evitando così di sprecare energie per questioni che non meritavano troppa attenzione. Sarà così anche per noi, ora che sono stati eliminati molti dei limiti che ci impedivano di vivere come prima gli spostamenti e le relazioni con gli altri? «Assolutamente sì, perlomeno per la gran parte di noi. E persino per la maggioranza di coloro che hanno vissuto un lutto in queste ultime settimane», risponde sicuro George Bonanno, docente di Psicologia clinica alla Columbia University di New York. «Le ricerche dimostrano che la maggior parte degli esseri umani affronta bene e resiste a qualsiasi avversità». Da quasi trent’anni, Bonanno studia la resilienza umana, ovvero la capacità di affrontare le difficoltà e “tirarsene fuori” senza alcun danno, spesso rafforzati dal punto di vista psicologico. Anzi, si potrebbe quasi dire che l’abbia “inventata” lui, visto che è stato il primo a dimostrare in maniera inconfutabile che resistere a un evento negativo e riorganizzare la propria vita in modo da superare brillantemente le difficoltà non è un evento raro, ma è la norma. Studiando le reazioni degli individui a ogni tipo di avversità (dall’attentato alle Torri Gemelle all’epidemia di Sars del 2003) ha scoperto che, in media, il 20% delle persone si abbatte ma poi recupera la propria serenità, mentre ben il 65% è resiliente, riesce cioè a superare rapidamente il trauma. Il caso della Covid-19 non è molto diverso: secondo la prima ricerca sulle conseguenze psicologiche in Italia, una percentuale di persone inferiore al 20% mostra reazioni di depressione, circa il 7% di ansia. «Abbiamo raccolto oltre 18 mila questionari, ma tutto sommato la tenuta psicologica degli italiani è buona», racconta Rodolfo Rossi, psichiatra dell’Università Tor Vergata di Roma a capo della ricerca. E Bonanno fa notare: «È come se l’evoluzione avesse previsto che ci debba essere sempre una maggioranza di individui pronti a prendersi cura di coloro che invece rimangono traumatizzati». Soltanto una piccola parte delle persone, infatti, resta segnaFocus | 37


I

scoperte

nventare la ruota è stato un gioco da ragazzi. In senso letterale. Una delle innovazioni che ha cambiato la storia umana potrebbe essere nata… grazie al gioco. «Oggi molte tecnologie ci sembrano semplici. Ma mettere a punto da zero una ruota funzionante, o un arco, richiede molto materiale, molto tempo e molte conoscenze, sui singoli pezzi e su come agiscono insieme», dice Felix Riede, archeologo dell’Università di Aarhus in Danimarca. «Per mettere a punto una tecnologia, devi fare tante prove. Le società antiche però non avevano dipartimenti di ricerca e sviluppo, né persone dedite all’innovazione». Eppure perfezionarono una strategia unica tra i viventi: l’uso della ruota, invenzione al 100% Homo sapiens. Ma in una piccola comunità preistorica in cui tutti erano occupati a procurarsi di che vivere, e a creare gli oggetti in-

Inventori si cresce Un gruppo di studiosi ipotizza che molte innovazioni dell’uomo siano nate copiando dalla creatività dei piccoli. di Giovanna Camardo 66 | Focus


PROTOTIPI IN MINIATURA Significa che, a furia di incastrare legnetti e fare rotolare dischi, un piccolo inventore ideò la ruota? Non proprio, puntualizza Riede: «La mia teoria è che quei bambini che sperimentavano con materiali e oggetti diventarono teen-ager e

adulti più innovativi, preparati a cambiare le tecnologie. Le vere innovazioni richiedono infatti maturità cognitiva e fisica, ma il “momento d’oro” della sperimentazione potrebbe essere stato quello in cui i ragazzi erano quasi cresciuti, ma ancora senza famiglia e impegni». C’è poi un altro aspetto importante. Forse anche una volta i papà “usavano” i giochi che regalavano ai loro figli. Come prototipi, però. «Nelle società tradizionali i giocattoli fabbricati dagli adulti sono spesso copie in miniatura di oggetti d’uso comune: archi, piccole barche, carrettini… Giocando con essi, i piccoli potevano fare pratica con una tecnologia e provare i movimenti per usarla. Costruendoli, gli adulti sperimentavano materiali e soluzioni senza bisogno di dover creare i veri oggetti: fare oggetti “in scala” poteva essere un laboratorio per l’innovazione».

BASTA POCO I bambini possono creare i loro giocattoli con ciò che hanno a disposizione, sperimentando materiali e soluzioni. Il gioco affina la capacità di innovare e risolvere problemi.

Getty Images

dispensabili con metodi consolidati, quale poteva essere lo spazio per sviluppare liberamente la creatività? Felix Riede ha una teoria: le capacità necessarie sono state affinate grazie ai giochi. Mentre gli adulti erano occupati, i piccoli erano liberi di sperimentare con ciò che avevano a disposizione. Creando e usando i loro strumenti: i giocattoli. «Nelle società tradizionali, sono costruiti da loro stessi o dai loro parenti. I giocattoli “fai-da-te” permettono ai bimbi di sperimentare i diversi materiali e le loro proprietà», spiega Riede.


Getty Images (3)

medicina

AMICI E NEMICI Sopra a sinistra, un vaso ostruito dall’aterosclerosi, processo infiammatorio responsabile delle malattie di cuore e vasi. Sopra a destra: i macrofagi, cellule coinvolte nell’infiammazione. A lato: un linfocita T attacca una cellula tumorale.

72 | Focus


Quando è il nostro

IN SINTESI • L’infiammazione è un meccanismo innato che ci difende dalle malattie.

corpo a tradirci Alberto Mantovani racconta come le infiammazioni, nate per difenderci, possano diventare complici delle malattie. Succede col Covid-19 ma anche con tumori, infarti, ictus. «La scommessa? Riparare questi errori». di Margherita Fronte

• La sua regolazione è complessa. Se va fuori controllo diventa nociva.

• Molte malattie e l’invecchiamento sono legati all’infiammazione cronica.

U

n fuoco che dovrebbe spazzare via le malattie, e che invece va fuori controllo e le favorisce, o le porta alle estreme conseguenze. È l’infiammazione, meccanismo complesso, noto fin dall’antichità, ma per tanti aspetti ancora poco chiaro. Alberto Mantovani, pluripremiato scienziato italiano, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas di Rozzano (Mi) e Presidente della Fondazione Humanitas, ne studia le regolazioni da molti anni. A Mantovani, il medico italiano più citato nella letteratura scientifica internazionale, si devono scoperte fondamentali, come quella che ha permesso di chiarire la relazione pericolosa fra infiammazione e tumori. Scoperte che poi hanno aperto un nuovo campo nella cura del cancro: quello dell’immunoterapia. Sostenitore della necessità di far conoscere l’importanza della scienza, Mantovani è anche un abile divulgatore, autore di numerosi saggi per il grande pubblico. Il più recente, Il fuoco interiore, esce in questi giorni per Mondadori.

Partiamo dal titolo del suo libro. Il fuoco interiore fa riferimento all’infiammazione: che cos’è l’infiammazione? È una risposta del sistema immunitario a un danno dei tessuti. Si tratta di un meccanismo innato, che non abbiamo ancora finito di capire, anche se lo conosciamo da almeno 2.000 anni. Il medico latino Galeno, usava 5 termini per descrivere l’infiammazione, che sono validi ancora oggi: rubor, calor, tumor, dolor e functio laesa (ovvero: rossore, calore, gonfiore, dolore e difficoltà a utilizzare la parte colpita). Perché la natura l’ha ideata, se sembra portare solo danni? L’infiammazione serve a difenderci da agenti patogeni, come virus e batteri, ma anche a riparare tessuti danneggiati, per Focus | 73


mestieri

TRUCCHI E SEGRETI DEGLI EFFETTI

SONORI

Los Angeles Times/Getty Images

NEL CINEMA

AL GALOPPO! Un cavallo al galoppo per il rumorista Gary Hecker. Le briglie sono vere, ma gli zoccoli sono noci di cocco legate a una sbarra metallica e riempite di silicone per appesantirle.

96 | Focus


Come riprodurre il rumore dello scudo di Captain America, di un pugno in faccia, di una scena di sesso o di un lampo di Star Wars? Con la tecnologia ma anche con molta, molta inventiva.

I

VIDEO CIAK SI GIRA: GUARDA I RUMORISTI IN AZIONE INQUADRA LA PAGINA CON LA APP INFO A PAGINA 5

di Marco Consoli

«

cine di film tra cui La grande bellezza, Dogman e serie tv come The New Pope e Diavoli. «Quando si riprende un film, i microfoni sono puntati sulle bocche degli attori per il dialogo», spiega, «quindi tutti gli altri suoni sono sbiaditi e fuori fuoco. Per questo bisogna rifarli da capo e renderli cinematografici». LATTUGHE E FULMINI Mentre il tecnico del suono si occupa dei dialoghi, registrati in presa diretta o doppiati, e il compositore crea le musiche,

Tim Knox/eyevine/Contrasto (2)

l rumore di un pugno sulla mascella è secco e molto breve. Ma al cinema un suono del genere non ha alcun impatto emotivo. Ecco perché si ricrea artificialmente sovrapponendo quattro livelli: due mani che applaudono, un guantone da boxe appesantito sbattuto a terra, una pila di libri avvolti in una giacca di pelle che cade e un colpo dato con una lattuga congelata, in grado di produrre quelle frequenze frizzanti che fanno pensare a un osso rotto». Mauro Eusepi, 37 anni, fa il rumorista e ha realizzato i suoni di de-

PASSO DOPO PASSO Per riprodurre i passi dei personaggi bisogna ricreare il tipo di superficie su cui camminano, scarpe sulla ghiaia o sulla paglia producono un suono diverso.

NEL POLLAIO Il rumorista Marko Costanzo ricrea uno zampettìo usando vere zampe di gallina e un guanto. L’effetto si ottiene anche con i connettori di plastica per gli hard disk.

Focus | 97


universo

VIDEO A 360° UNO SHOW GALATTICO DAL CENTRO DELLA VIA LATTEA INQUADRA LA PAGINA CON LA APP INFO A PAGINA 5

VIA LA LE MERAVIGLIE DELLA NOSTRA GALASSIA

BANDA LUMINOSA La striscia di luce diffusa che attraversa il cielo è chiamata Via Lattea; lo stesso nome, però, che ha anche la nostra galassia nel suo complesso. Questa foto è stata ripresa dall’osservatorio radio Alma, in Cile.


IN SINTESI • La Via Lattea è l’enorme famiglia di stelle dove è collocato il Sistema solare. • Nella nostra galassia ci sono tra 100 e 400 miliardi di stelle ma anche ammassi e nebulose. • Ma la gran parte della sua massa è fatta di materia oscura.

ATTEA a Via Lattea, la nostra galassia, è un’isola di stelle dispersa in un oceano di vuoto. È la nostra casa. Eppure, la conosciamo solo in parte, anche perché si tratta di una casa enorme. Per molto tempo si è valutato che il diametro della Via Lattea fosse di circa 100.000 anni luce; sono già molti, considerando che un anno luce corrisponde a quasi 10mila miliardi di chilometri. Ma un recente articolo pubblicato da un gruppo di astronomi dell’Università di Durham (Uk) amplia clamorosamente l’orizzonte, portandolo a 1,9 milioni di

di Gianluca Ranzini anni luce, anche se la parte più esterna sarebbe sostanzialmente invisibile. Il problema è che è difficile farsi un’idea di come sia fatta la nostra casa, standoci dentro. È come se ci trovassimo all’interno di una foresta tropicale: in ogni direzione vediamo alberi (nel caso della Via Lattea, stelle). Ma come possiamo sapere se la foresta finisce, e dove, o se in una certa direzione la densità degli alberi è inferiore che in altre? Ci vorrebbe una foto da lontano, da un satellite o da un drone, per vedere la foresta nel suo insieme. Ma nel caso della nostra galassia non si può fare, a causa delle distanze Focus | 115

Eso/B. Tafreshi (twanight.org)

L

Nebulose, ammassi stellari, bracci a spirale e un enorme buco nero. Alla scoperta della nostra casa e dei nostri variegati coinquilini.


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