TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenerazione per il Litorale Domizio Il litorale Domizio affaccia sul mare di quella che un tempo era la Terra Laboris, florida e di straordinaria bellezza. A partire dalla seconda metà dello scorso secolo, questo territorio ha visto prendere forma il suo progressivo declino, per effetto di un’incontrollata e massiccia antropizzazione, che ne ha drasticamente trasformato il contesto, guidandone la crescita urbana e territoriale. L’abuso vi è stato perpetrato in diverse forme: dalla speculazione edilizia all’abusivismo delle costruzioni, fino all’intenso sfruttamento dei suoli. Castel Volturno ne rappresenta un’evidenza negativamente emblematica: da terra desolata ed incontaminata, sepolta nel silenzio della sua vocazione agreste, come nell’immagine che ne restituisce Pasolini nel 1957, è stato trasformato in un territorio dissonante, non compatibile con i valori della società contemporanea. Castel Volturno è un’eterotopia. Un territorio potenzialmente meraviglioso, con 24 km di spiaggia ininterrotta e un’enorme e rigogliosa pineta risalente all’epoca borbonica, deturpato da una distesa senza fine di case unifamiliari (circa 24mila) molto spesso fatiscenti, quasi sempre abusive, o meglio illegittime, non conformi: Castel Volturno non ha mai avuto uno strumento urbanistico vigente. Un territorio abitato da 26mila residenti e 15mila invisibili, persone - migranti - ufficialmente inesistenti, ma tangibili a causa degli scarti che producono, in cui la vera integrazione razziale avviene nella malavita, con la coesistenza, la convivenza e l’alleanza tra camorra, clan nigeriani e albanesi. Un territorio decadente, con picchi di eccellenza nel settore dei servizi per la presenza di strutture turistiche di lusso e di importanti aziende private nel settore sanitario e della formazione specializzata, che sarebbe del tutto abbandonato a se stesso, se non fosse per il lavoro che quotidianamente svolgono le numerose associazioni locali. Un territorio poroso, in cui lo spazio aperto, adibito o meno ad una funzione, non si configura come luogo della connessione, ma come luogo della segregazione dei frammenti che lo delimitano. La tesi indaga, appunto, il ruolo che il progetto del vuoto può avere nello strutturare relazioni, sociali e spaziali, e una morfologia in un contesto particolarmente disgregato e privo di un ordine gerarchizzante. Partendo da questa riflessione, il processo di rigenerazione che viene delineato punta a costituire un’infrastruttura della porosità, che colleghi gli spazi aperti, perché è solo attraverso la risignificazione di questi che si può ricomporre il territorio. Le criticità messe in luce dall’analisi hanno guidato l’individuazione degli obiettivi strategici, che si concentrano sulla mitigazione della vulnerabilità ambientale, sulla messa a sistema delle aree naturali, la trasformazione del sistema della viabilità, sulla creazione di una dotazione adeguata e coerente di spazi pubblici, prevalentemente assenti sul territorio. Gli ambiti approfonditi dal punto di vista progettuale sono quelli maggiormente colpiti dal buco nero della pianificazione di Castel Volturno e costituiscono dei primi passi per l’auspicata trasformazione, in futuro, di questo territorio. Questi sono la Via Domiziana, la zona di Destra Volturno e la futura area portuale.
1
LA “CITTÀ DIFFUSA” DOMIZIA
LINEA AV VULCANO DI ROCCAMONFINA
Problematiche di un territorio dalla crescita sregolata
FIUME GARIGLIANO
TERRITORI DELL’ABUSIVISMO ABUSIVISMO EDILIZIO IN ITALIA
LE MANCATE DEMOLIZIONI NELLE REGIONI ITALIANE
Italia 19,8 %
Campania
97,0 %
Calabria
Campania 67,6 %
94,0 %
Lazio
87,7 %
Trentino Alto - Adige
87,6 %
80,7 %
Sardegna
CASTEL VOLTURNO
76,3 %
Basilicata
24000 IMMOBILI ABUSIVI
75,3 %
Toscana
73,9 %
Marche
73,7 %
Abruzzo
70,0 %
Valle d’Aosta
69,5 %
Umbria Piemonte
69,4 %
Veneto
68,5 %
Emilia - Romagna
68,0 %
Liguria
30 - 15 %
Molise
15 - 6 %
Lombardia
6-4%
Friuli - Venezia Giulia
Fonte: Nostra elaborazione su dati ISTAT, BES, 2018 (dati del 2017)
SESSA AURUNCA
83,6 %
Sicilia
50 - 30 %
Tessuto insediativo realizzato in difformità agli strumenti urbanistici, se esistenti, nei comuni dell’Agro Aversano e del Litorale Domizio.
83,8 %
Puglia
70 - 50 %
MONTE MAGGIORE
L’ABUSIVISMO NEL CASERTANO
MONTE MASSICO 100 - 80,5 %
66,9 %
80 - 60,5 %
66,4 %
60 - 40,5 %
AUTOSTRADA A1
40 - 20,5 %
62,7 %
20 - 0 %
34,9 %
Fonte: Legambiente, Abbatti l’abuso, 2018
Fonte: Provincia di Caserta, PTCP, 2012
5
URBANIZZAZIONE COSTIERA
TERRITORIO NEGATO
URBANIZZAZIONE FASCIA DEI 300 M DALLA RIVA Italia 35,8 %
CONSUMO DI SUOLO COSTIERO IN CAMPANIA 360 km di costa
Campania 49,1 %
66,0 - 62,0 % 54,0 - 48,5 % 47,5 - 39,5 % 26,5 - 25,0 % 24,0 - 14,5 % Fonte: ISPRA, Annuario dei dati ambientali, 2013 (dati del 2011)
paesaggi agricoli 5%
paesaggi urbani meno densi 28%
paesaggi naturali 45%
aree protette lungo la costa 30%
paesaggi portuali industriali 8%
Litorale Domizio 21,4 %
Piedimonte Matese 5,3 %
Teano 3,4 %
Mignano Monte Lungo 2,1 %
MONDRAGONE
SANTA MARIA CAPUA VETERE
CANALE AGNENA
CASERTA
CASTEL VOLTURNO 437 ha DI AREE NEGATE
Territorio provinciale dell’ex SIN “Litorale Domizio, Flegreo ed Agro Aversano”
FIUME VOLTURNO
REGI LAGNI
400 - 500 ha
MARCIANISE
CASTEL VOTURNO
300 - 400 ha 200 - 300 ha 100 - 200 ha 0 - 100 ha
Sapri Fonte: Nostra elaborazione su dati della Provincia di Caserta, PTCP, 2012
Fonte: Legambiente, Vista mare, 2017 (dati del 2012)
CAPUA
CANALE SAVONE
5071 ha
TERRITORIO INSEDIATO La provincia di Caserta presenta una densità abitativa medio alta e, geograficamente, rientra nella conurbazione dell’area metropolitana di Napoli.
Aversa 25,1 %
Caserta 42,8 %
costa sabbiosa 39%
DENSITÀ ABITATIVA IN CAMPANIA
“Aree prive di una funzione univocamente definita e contrassegnate da evidenti segni di degradazione”.
costa artificiale 25%
paesaggi urbani densi 14%
AREE NEGATE NEL LITORALE DOMIZIO
AREE NEGATE A SCALA PROVINCIALE
costa rocciosa 36%
Baia Domizia
Fonte: Provincia di Caserta, PTCP, 2012
LA QUESTIONE IMMIGRAZIONE CONSUMO DI SUOLO A CASERTA
Superficie
Il dato del consumo di suolo nel Litorale Domizio mette efficacemente in luce la portata del fenomeno della “seconda casa” sul territorio.
Campania 13671 km2 Caserta 2651 km2
Superficie urbanizzata Caserta 274 km2 Litorale Domizio 51 km2
19,4 %
Popolazione
Popolazione
Campania 5826860 ab.
Caserta 928767 ab.
Caserta 928767 ab.
Litorale Domizio 104083 ab.
15,9 %
INCIDENZA SULLA POPOLAZIONE
Stranieri residenti
Aversa 12,7 %
Litorale Domizio 10,1 %
Caserta 48819 ab.
18,6 %
STRANIERI RESIDENTI NEL LITORALE DOMIZIO
CASTEL VOLTURNO
18,4 %
25923 RESIDENTI Teano 4,9 %
Caserta 4,4 %
Piedimonte Matese 3,3 %
Mignano Monte Lungo 3,2 %
11,2 %
Mq per abitante > 1000
3000 - 2000
600 - 1000
2000 - 800
400 - 600
800 - 100
200 - 400
< 100
< 200
LO STATO DELLA PIANFICAZIONE
MASTERPLAN LITORALE DOMIZIO - FLEGREO
TERRITORIO PIANIFICATO
BANDO REGIONALE 2600/A/18
PTR (2008) Piano Territoriale Regionale
Per il Litorale Domizio si prescrive di promuovere la tutela delle aree protette, l’uso alternativo e destagionalizzato della costa e la ristrutturazione dei porti.
PTCP (2012) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Nell’ambito del Litorale Domizio tra gli obiettivi sono la mitigazione del rischio ambientale ed antropico e l’azzeramento di consumo di suolo.
PGRA (2016) Piano di Gestione Rischio Alluvioni Tra le misure con maggiore priorità previste dal piano, vi è la mitigazione del rischio di alluvione del Volturno, soprattutto in prossimità della foce.
4000 - 701 ab. 700 - 301 ab.
73 km di costa
747,49 km2
373108 abitanti
MOBILITÀ 390˙000˙000 euro
PROTOCOLLO D’INTESA DI CASTEL VOLTURNO 18˙000˙000 euro
LEGALITÀ E INCLUSIONE SOCIALE 7˙000˙000 euro
VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E NATURALISTICI 45˙000˙000 euro
300 - 101 ab.
altro 54,2%
100 - 0 ab.
CAMPI FLEGREI
Fonte: Provincia di Caserta, PTCP, 2012
OBIETTIVI STRATEGICI
14 comuni
AFRAGOLA
> 4000 ab.
Ucraini 17,3%
Fonte: Nostra elaborazione su dati ISTAT
Fonte: Provincia di Caserta, PTCP, 2012
GIUGLIANO IN CAMPANIA
Polacchi 4,8%
Albanesi 6,0%
Rumeni 17,7%
Fonte: Nostra rielaborazione su dati della Regione Campania, PSR 2019 - 2021, 2019
LAGO DI PATRIA
4012 IMMIGRATI REGOLARI 15000 IMMIGRATI IRREGOLARI
Nazionalità Abitanti per kmq > 3000
AVERSA
6
Campania 265163 ab.
2
MASTERPLAN STRATEGICO DELLO STUDIO LAND
NAPOLI
La strategia progettuale è basata sulla creazione di un sistema di mobilità intermodale e sostenibile, prevedendo un itinerario ciclabile che vada da Minturno a Pozzuoli. A questo si connettono degli itinerari ecoturistici, che si snodano nell’entroterra. Questa rete è rafforzata dalla previsione di 8 progetti sistema.
Il Masterplan, finanziato attraverso fondi strutturali europei e privati, è finalizzato alla rigenerazione e valorizzazione del Litorale Domizio - Flegreo, perchè questa parte di litorale diventi la “Romagna del Sud”.
POZZUOLI 3
Viabilità primaria
4
Linee ferroviarie Reticolo idrografico
ISOLA DI PROCIDA
Insediamenti urbani Centri storici
ISOLA DI ISCHIA
Specchi d’acqua
TERRITORIO NON REGOLATO PTP Piano Territoriale Paesisitico
E’ il più importante strumento di pianificazione ambientale e territoriale. Disciplina l’uso e la valorizzazione dei territori soggetti a vincoli paesaggistici.
PUC Piano Urbanistico Comunale 1976 - PRG Lanini e Sapio 1993 - PRG Granata 1998 - PRG Dal Piaz e Loris Rossi
2010 - PUC De Blasio 2018 - PUC Gerundo
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
PROTOCOLLO D’INTESA DI CASTEL VOLTURNO Commissario Straordinario del Governo Prefetto di Caserta Presidente della Regione Campania Regione Campania
Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.)
Autorità di Gestione del PON Legalità Capo de Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immgrazione Sindaco di Castel Volturno
Demolizione immobili
700˙000 euro
Contrasto all’erosione costiera
8˙000˙000 euro
Rifacimento e adeguamento reti fognarie
7˙000˙000 euro
Realizzazione di centri di isole ecologiche
600˙000 euro
Favorire l’inclusione e l’integrazione dei cittadini di Paesi Terzi Università degli Studi di Ferrara
3˙500˙000 euro
Zone a Protezione Speciale (Z.P.S.) RIGENERAZIONE AMBIENTALE Corridoi ecologici Ring di natura Bonifica della “Terra dei Fuochi” RIGENERAZIONE URBANA
ACCESSIBILITÀ Raddoppio della SSquater Domiziana Potenziamento delle vie del mare SICUREZZA E LEGALITÀ
Valorizzazione del patrimonio archeologico
Contrasto ai fenomeni di illegalità
Contrasto allo sprawl urbano
Riduzione delle condizioni di disagio sociale
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
INFRASTRUTTURE VERDI E BLU
> 100000 ab.
ISCHIA
Direttrici strategiche di sviluppo
Aeroporto Internazionale di Napoli - Capodichino
100000 - 50000 ab.
Aeroporto militare di Caserta - Grazzanise
50000 - 25000 ab.
Porti commerciali
MOBILITÀ LENTA Itinerario ciclabile Minturno - Pozzuoli STRATEGIE Progetti sistema
0
Sessione straordinaria marzo 2020
1000
2000
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
4000
8000
25000 - 15000 ab.
Porti turistici
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
Parchi e Riserve Naturali di interesse regionale
1
Parco Regionale Roccamonfina - Foce Garigliano
2
Parco Regionale Campi Flegrei
3
Parco sommerso di Baia
4
Parco sommerso della “Gaiola”
5
Riserva naturale Lago di Falciano
6
Riserva naturale Foce Volturno - Costa di Licola
1
UN TERRITORIO VULNERABILE
CANALE AGNENA
VINCOLI E TUTELE Vincolo idrogeologico
Effetti della pressione antropica sull’ambiente
1
Profondamente inquinato
Vincolo boschivo Vincolo ambientale Riserva Naturale Foce del Volturno - Costa di Licola
LE PROBLEMATICHE AMBIENTALI NUBIFRAGI: L’INADEGUATEZZA DEL SISTEMA FOGNARIO
IL RISCHIO IDRAULICO: IL PROBLEMA DELL’ALLUVIONE
ESONDAZIONE DEL VOLTURNO
ALTIMETRIE TERRITORIALI
Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.)
UNA COSTA AFFLITTA DALL’EROSIONE
RISCHIO IDRAULICO
Le piogge intense provocano l’allagamento del sedime stradale, a causa dell’inefficienza del sistema fognario. Inefficienza dovuta alle infiltrazioni di acqua di falda mista a sabbia, che si
fino al 1975 ha causato un notevole abbassamento dell’alveo del fiume, che ha completa-
DESTRA VOLTURNO LAGO PER LA PIOGGIA
EROSIONE COSTA, RISCHIO CHIUSURA PER I LIDI
Volturno l’acqua ha raggiunto l’altezza di 20
trale Destra Volturno, la frazione di Castel Volturno che da questa -
Fascia A - alveo di piena Aree retroarginali EROSIONE COSTIERA Rischio molto elevato
“Lidi pesantemente dan-
CANALE LAVAPIATTI Canale scolmatore (1998) Non completo e in abbandono
Rischio elevato Rischio medio
mare nel processo di erosione della costa che
Rischio moderato
2
di 300 metri nel giro di una decina di anni ”
l’incapacità di storica di creare un sistema fognario adeguato”
2
Noi Caserta, 2019 3m 2m 1m
3
Urbanizzato Fonte: De Luzio G., La foce resiliente, 2017
INTERVENTI STRUTTURALI PER LA GESTIONE IDRAULICA
3
FIUME VOLTURNO Principale fiume del Meridione Molto inquinato da Capua alla foce Riserva Naturale 1990)
A
PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL CANALE SCOLMATORE
RETE FOGNARIA-DEPURATIVA DELLA LOCALITÀ DESTRA VOLTURNO
LE VARIAZIONI DELLA LINEA DI COSTA
IDROGRAFIA Fiume Volturno Canale Agnena
INTERVENTI Drizzagno GRAZZANISE
CASTEL VOLTURNO
Scogliera parallela di protezione
Argine Scolmatore
di
Pennelli di protezione della foce
con recapito a mare Non funzionante Scolmatore di piena Fiumicella con recapito nei Regi Lagni Non ultimato
Fonte: Nostra elaborazione da De Luzio G., La foce resiliente, 2017
4
Rifunzionalizzazione degli im-
Regi Lagni
CANCELLO ED ARNONE
Protezione sponda Sovralzo
1960-1994
Rete fognaria dei viali pubblici
della
Fonte: AdB Liri-Garigliano e Volturno, Rifunzionalizzazione scolmatore Lavapiatti, 2017
Arginatura di raccordo
Arretramento
OASI DEI VARICONI
1994-2012
Rete fognaria dei
Avanzamento
Depuratore Fonte: Ministero dell’Ambiente, L’erosione costiera in Italia, 2017
4
Tutela Ramsar (1971)
B
Arretramento
5
CASI STUDIO A LA FOCE DEL VOLTURNO
B IL LITORALE DI BAIA VERDE
STATO DI FATTO
STATO ORIGINARIO
A’
STATO ORIGINARIO
STATO DI FATTO
5
REGI LAGNI
6
6
A’
A
LAGHI DI ACQUA DOLCE Ex cave di sabbia In abbandono Recupero ambientale (PRAE)
B’
A
B’
B
B
A
F B
Non funzionante e molto inquinato
Rilevazione IGM 1956
Immagine satellitare 2020 Zona paludosa
Arenile
Rischio erosione molto elevato
Vegetazione
Alberature
Vegetazione pioniera
Rischio erosione elevato
Macchia mediterranea
Vincolo ambientale
Barriera soffolta 0
100
Arenile
Zona paludosa
Arenile
Rischio erosione elevato
Vegetazione
Alberature
Vegetazione pioniera
Barriera soffolta
Macchia mediterranea
Pennelli
300
0
100
300
SEZIONE B - B’
SEZIONE A - A’ IGM 1956
Immagine satellitare 2020
Rilevazione IGM 1956
Arenile
ARENILE
IGM 1956
VEGETAZIONE PIONERA
ZONA AFITOICA Priva di vegetazione
PRIMA FASCIA DUNALE Cakileto
DUNE EMBRIONALI Agropireto
DUNE MOBILI Ammofileto
7 ARENILE ZONA AFITOICA Priva di vegetazione
2020
PINETA
VEGETAZIONE PIONERA PRIMA FASCIA DUNALE DUNE EMBRIONALI DUNE MOBILI Cakileto Agropireto Ammofileto
DUNE FISSE Pratello
8
2020 BARRIERA SOFFOLTA
Linea di costa 1956
AREA ASFALTATA
LIDO
URBANIZZATO RESIDENZIALE
Linea di costa 2020
0
100
FRONTE A
300
Linea di costa 1956
PARCHEGGIO
DUNE MOBILI Ammofileto
DUNE FISSE Pratello
Linea di costa 2020
100
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
8
LAGO PATRIA
0
Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
OASI DELLE SOGLITELLE
300
FRONTE B
Molto inquinato Riserva Naturale (1990)
9
TERRITORI DISSONANTI
7
Riserva Naturale (2006)
URBANIZZATO RESIDENZIALE
0
PINETA Epoca borbonica Buono stato Riserva Naturale (1990)
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
200
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
500
1000
2000
9
PAESAGGIO ANTROPICO
RESIDENZIALE Tessuto organico - irregolare
3.1
Tessuto a macroisolati con distribuzione a pettine
Fenomenologia di un territorio diffuso
EVOLUZIONE STORICA
CRESCITA DI UN INSEDIAMENTO ABUSIVO
25923 25000
ESPANSIONE
20000
Avviene per “vistose dilatazioni del centro abitato originale in una o più direzioni, in assenza di alcuna previsione urbanistica. Tali appendici possono nascere in adiacenza al tessuto esistente, assumendone le principali matrici, oppure svilupparsi immediatamente al di là di un elemento di discontinuità”.
5000
PRODUTTIVO Produttivo diffuso zootecnico Produttivo diffuso di servizio Produttivo diffuso zootecnico
1.1
3248
3661
1961
1971
1991
2011
2.1
2019
STRANIERI A CASTEL VOLTURNO INCIDENZA UFFICIALE
Tessuto a macroisolati con distrubuzione a pettine
Centro storico
PRINCIPALI NAZIONALITÀ 2
EROSIONE
15,5 %
Processi di crescita urbana abusiva che “si sono sviluppati avanzando lungo fronti ampi e scomposti, ai danni di una zona naturale o agricola priva di caratteristiche tali da opporsi all’avanzamento (...) per una diffusa capillarità di percorsi o per scarsa compattezza o venendo meno alcune condizioni che ne facevano un corpo coeso e funzionante”.
INCIDENZA REALE
2.1
altro 28,2 %
77,1 %
0,004-0,24 Capacità alta 28% del territorio
1936
0,24-0,36 Capacità media 22% del territorio 0,36-1 Capacità bassa 50% del territorio
1957
Lago Patria
1.1
Rumeni 4,9 %
Nigeriani 29,6 %
1984 1998
Baia Verde
5
Fonte: Alberico I. et alii, The potential vulnerability indices as tool for natural risk reduction. The Volturno coastal plain case study, in Journal of Coastal Conservation, n. 21, 2017
Fonte: Nostra elaborazione sulla base delle cartografie IGM
Tessuto lineare con distrubuzione a pettine 3
UNO SGUARDO SUL VILLAGGIO COPPOLA
UNO SGUARDO SU DESTRA VOLTURNO
2
1
Scatozza
Polacchi 6,5 %
Si riscontra in “territori pianeggianti chiaramente delimitati da confini fisici (...), in cui l’insediamento si espande fino a occupare per intero la superficie disponibile, dando luogo a ispessimenti compatti che ricalcano le forme originarie del suolo libero”. Quando “gli ispessimenti raggiungono una dimensione estesa si originano conurbazioni autonome, alternative al sistema territoriale dei centri preesistenti”.
Fonte: Zanfi F., Città latenti. Un progetto per l’Italia abusiva, Bruno Mondadori, Milano, 2008, p. 150 - 158
Ghanesi 22,7 % Ucraini 8,1 %
SATURAZIONE
Infiltrazione
Fascia turistica lineare Pescopagano
Destra Volturno
Regi Lagni
Erosione
1278 1936
0
“Riguarda quelle situazioni in cui l’edificato è il parassita che scava una nicchia in un corpo ospite - area naturale o agricola di dimensioni molto maggiori. (...) Vi penetra in modo interstiziale mantenendo un assetto aggregato e riconoscibile all’interno del corpo ospite, procedendo per accostamento di piccoli lotti contigui”.
Saturazione
Tessuto diffuso TURISTICO
10000
Fiume Volturno
Espansione
15140
15000
SS Domiziana
INFILTRAZIONE
Centro storico
22882
Tessuto irregolare - organico 1
Tessuto lineare con distribuzione a griglia
Eʹ un dato che corrisponde alla capacità del territorio di sopportare cambiamenti di uso del suolo. E’ il risultato del prodotto tra la densità di urbanizzazione e la densità di occupazione degli edifici rilevate nel Comune di Castel Volturno.
30000
Canale Agnena
Tessuto lineare con distribuzione a pettine
Bagnara
INDICE DI SURPLUS DEGLI EDIFICI
CRESCITA DELLA POPOLAZIONE
CAROTAGGI URBANI
DESTRA VOLTURNO, IL GHETTO NEL GHETTO NELLA TERRA DI NESSUNO
L’INFERNO È IN ITALIA: LE DONNE NIGERIANE DI CASTEL VOLTURNO
LA-BAS EDUCAZIONE CRIMINALE
DOGMAN
A CASTEL VOLTURNO SI VIVE COME SOPRA UNA POLVERIERA
ABITARE PER VIVERE DOCUMENTARIO SU PIENTAMARE
“'O munn fernut” lo definisce sindaco Dimitri Russo. Una landa desolata di case abusive o cadenti, murate o occupate, un ghetto nel ghetto, un'oasi di disperati
Le connection house sono infimi e squallidi luoghi di aggregazione. Le pareti sono impregnate di fumo, di muffa e di stufato di carne. Gli uomini entrano a flotte, ordinano il pasto e si spostano nelle stanze dove li attendono le ragazze
Partendo dalla strage del 2008, in cui il Clan dei Casalesi uccise sei giovani clandestini, Lombardi concepisce un racconto di educazione criminale dove il punto di vista è unicamente quello dell'immigrato.
"L'idea era proprio quella di trovare un luogo che fosse 'frontiera', che richiamasse una sospensione metafisca, con una comunità presente”
“Pinetamare doveva essere una piccola Miami mediterranea, oggi a 30 anni di distanza del porto e le barche di lusso è rimasto una chimera, la darsena è senz’acqua e i locali sono chiusi. Ovunque è desolazione”
Spot pubblicitario girato per promuovere Pinetamare, una città giardino in riva al mare progettata per 4000 residenti, dotata di tutti i comfort e servizi, sicura e pulita pensata ad hoc per la borghesia napoletana
4 Villaggio agricolo
Sara Manisera, 2018 Foto di Federica Mameli
Adolfo Pappalardo, 2018
Un film di Guido Lombardi, 2011
Un film di Matteo Garrone, 2018
Angelo Mastrandea, 2017 Foto di Mauro Pagnano
Regia di Mario Sabatini, 1969
3.1
5.1
SCENARI URBANI Via Antonio Gramsci
4
Tessuto lineare distrubuzione a
Via Domiziana Viale Fiume Basento
2
con griglia 4
Pinetamare Villaggio Coppola
1 | MACERIE Resti di case o stabilimenti balneari crollati ed erosi dal vento o dalle onde del mare
2 | RUDERI
6
Edifici abbandonati, parzialmente crollati, ricoperti di vegetazione ed erosi dal mare
3 5
1 | ENTRATA
2 | LA PINETA
L’accesso principale al Villaggio Coppola è ancora oggi indicato da una segnaletica tipica degli insediamenti turistici, nonostante oggi abbia perso questa connotazione
La pineta alle spalle del futuro porto del Villaggio Coppola, per buona parte soppiantata dall’insediamento è ormai parte della Riserva Statale dal ‘97
3 4.1
4.1
CENTRO STORICO
1
FIUME VOLTURNO
Principali assi pubblici del quartiere
3 | MANUFATTI INCOMPIUTI Edifici inconclusi, di cui è visibile la struttura di travi, pilastri e ferri d’attesa
44 || EDIFICI EDIFICIABBANDONATI OCCUPATI manufatti abbandonati e occupati dagli immigrati o a loro affittati spesso in nero
Viali privati
Aree dove si attestano piccole attività commerciali di beni alimentari e bar
DENSITÀ DI UTILIZZO DEGLI EDIFICI Indice di densità di occupazione degli edifici per distretti amministrativi di censimento
3 | PARCO SARACENO
3 | IMAT
Il Complesso residenziale di Parco saraceno,24 palazzine un Hotel e 6 torri saracene per molto tempo occupato e oggi sgomberato, è uno dei luoghi emblematici della città
L’Italian Maritime Academy Tehìchnology è un centro di formazione per marittimi, tra i più importanti in Europa per la disponibilità di sistemi a tecnologia avanzata
20 % degli edifici del distretto amministrativo risultano occupati 40% degli edifici del distretto amministrativo risultano occupati
Tessuto diffuso Ischitella
Condominio Villa
UTILIZZO DEGLI EDIFCI 5 | SECONDE CASE Case vacanza che si ripopolano nei periodi estivi con l’arrivo dei villeggianti
6 | ATTIVITÀ COMMERCIALI Piccoli punti vendita di beni alimentari, situati solitamente sui due assi di distribuzione dell’area
Fonte: Miano M., La marginalità socio-spaziale di gruppo di popolazioni migranti. Il caso di Castel Volturno, in Atti XIX Conferenza Nazionale SIU di Catania, Planum Publisher, 2017
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
Università degli Studi di Ferrara
5.1
Att. scolastiche Att. religiose
80% Seconde case (spesso affitatte in nero) 15% Prime case 5% Case occupate abusivamente
Fonte: Fucile R., Di Figlia L., Molteplici realtà: illegalità diffusa e risorse latenti a Castel Volturno, in Atti XIX Conferenza Nazionale SIU di Catania, Planum Publisher, 2017
Dipartimento di Architettura
5
Servizi
5 | LUNGOMARE Palazzine residenziali fino a cinque piani sono divise dalla spiaggia da pochi metri di strada carrabile
Anno Accademico: 2018/2019
6 | VILLE UNIFAMILIARI La tipologia a villa unifamiliare è tra le più diffuse nel Villaggio Coppola
Att. commerciali Att. balneari Edifici dismessi Fonte: Casoria G., Riccio V., Tieri R., Realtà territoriali non standard. Interpretare l’ambiente costruito: il caso di Villaggio Coppola, Castel Volturno, Dipartimento di Architettura, Università Federico II, Napoli, a.a. 2017/2018
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
Lago Patria
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
GEOGRAFIA DEL VUOTO
Tassonomia e distribuzione del vuoto nella città domizia
VUOTO COME SPAZIO APERTO
VUOTO COME ASSENZA
VUOTO PROGETTATO
VUOTO COME MARGINE
In questa categoria sono state incluse quelle aree cave pienezza di senso.
naturali, spesso in condizioni di degrado, che vanno a creare una frammentata cintura periurbana.
PIAZZA ANNUNZIATA
ARENILE - URBANIZZATO
VUOTO COME INCOMPIUTO
TASSELLI -
del centro storico, in cui è fortemente mente aveva con il fiume.
di un processo di abbandono, causato dalla
TIPOLOGIA
CARATTERISTICHE
TIPOLOGIA
CARATTERISTICHE
Luogo di aggregazione
Non recintato All’interno dell’urbanizzato
Confini poco definibili Molto esteso
Non recintato
FORZA
DEBOLEZZA
FORZA
DEBOLEZZA
storico e il fiume
Presenza di una fascia di parcheggi, a scapito della visuale sulla chiesa.
Interfaccia tra l’insediamento urbano e l’arenile
balneari
AREE COLTIVATE
TIPOLOGIA
INTERSIZI
tra la Domiziana e il territorio rurale.
Sono un residuo nel senso di risultato non intenzionale dell’urbanizzazione incongrua del territorio.
CARATTERISTICHE
DEBOLEZZA
CARATTERISTICHE
Confini poco definibili Molto esteso
Non recintato
FORZA
DEBOLEZZA
FORZA
Localizzazione non omogenea nel territorio
Può presentare vegetazione rigogliosa
parcheggio
vuoti di significato, che non è mai stato raggiunto, o perché la trasformazione non è stata portata a termine, o perché è andato perduto, in seguito alla dismissione della funzione che gli edifici ospitavano. TIPOLOGIA
Non recintato
Molto esteso
CARATTERISTICHE
stato di abbandono
Recintato Molto spesso occupato DEBOLEZZA
FORZA
balneari
Filtro tra l’insediamento urbano e le barriere
Possibilità di recupero degli edifici
URBANIZZATO - TERRITORIO RURALE
NODI INFRASTRUTTURALI
dell’alterità”: a Castel Volturno ci sono due
sede l’SSC Napoli Training Center.
Molto esteso Polarità molto rilevante nel territorio
Occupazione di suolo pubblico
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
abbandono.
da edificato e campi agricoli.
CARATTERISTICHE
DEBOLEZZA
ture e da queste rese residuali. Presentano generalmente uno stato di degrado, talvolta
confini poco definibili. Si trovano nella fascia di transizione tra la Domiziana e il territorio
uno dei più grandi del Sud Italia, con 18
FORZA
DEBOLEZZA
FORZA
DEBOLEZZA
GOLF CLUB
TIPOLOGIA
CARATTERISTICHE
TIPOLOGIA
DEBOLEZZA
INCOMPIUTO / ABBANDONATO
che li racchiudono. Anche in questo caso sono il risultato della crescita sregolata del
Non recintato
FORZA
Recintato o non recintato
Molto esteso
-
CARATTERISTICHE
Molto esteso
CARATTERISTICHE
TIPOLOGIA
BARRIERA LINEARE - URBANIZZATO
nel territorio. Generalmente fungono allo izzato o, lungo la Domiziana, gli edifici,
TIPOLOGIA
Queste aree hanno un’estensione maggiore tasselli. Si configurano come delle interruzioni tra porzioni di edificato e possono essere viste come isole della condizione precedente all’urbanizzazione,
TIPOLOGIA
Assenza di una fascia di mediazione tra l’insediamento urbano e il territorio agricolo
PARCHEGGIO CENTRO COMMERCIALE GIOLÌ
DEBOLEZZA
Localizzazione diffusa in
Sono aree che si estendono linearmente tra l’edificato e una barriera, che può essere
FORZA
Recintato
FORZA
LINEARE
Molto esteso
CARATTERISTICHE
Dimensioni contenute
estende oltre l’urbanizzato alla destra della
TIPOLOGIA
processo di urbanizzazione de territorio. Si
sono frammentate dall’urbanizzato e da aree
Università degli Studi di Ferrara
TIPOLOGIA
CARATTERISTICHE
Confini poco definibili Dimensioni variabili
Parzialmente recintato
Confini ben definibili Molto esteso
Recintato
FORZA
DEBOLEZZA
FORZA
DEBOLEZZA
Estensione delle aree
Aree non accessibili
Dipartimento di Architettura
TIPOLOGIA
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
CARATTERISTICHE
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
LEARNING FROM DOMIZIANA
SESSA AURUNCA
VIALE BUONARROTI
Assi principali di distribuzione Assi secondari di distribuzione Strade locali primarie
Analisi percettiva dello spazio della Domiziana
AREE NON URBANIZZATE
EDIFICI
Strade locali secondarie Strade di accesso al litorale
AREE ASFALTATE
SEZIONI E PROSPETTI DELLA DELLA DOMIZIANA Fiume Volturno VIALE GRAMSCI
VIA NUOVA
SP333
VIA GARIBALDI
CAPUA SP261 VIA OCCIDENTALE
VIALE LENIN
SS7quater VIA DOMIZIANA
MANOCALZATI
Regi Lagni
SS7 BIS DIR
SP101 VILLA LITERNO
VIALE DEGLI OLEANDRI
VIALE DELLE ACACIE
VIA DEL MARE
SP131 VILLA LITERNO
0
10
30
0
SP303 VIA DOMIZIANA
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
500
1000
INFRASTRUTTURE DELLA POROSITÀ Una strategia di rigenerazione per Castel Volturno
FOCUS PROGETTUALI
OBIETTIVI E INTERVENTI OBIETTIVO
1
LIMITARE LA VULNERABILITA’ AMBIENTALE
DEMOLIZIONE DEI FABBRICATI NELLE ZONE A RISCHIO DI INONDAZIONE Demolizione dei fabbricati che ricadono nella mappatura del rischio da inondazione marina e di quelli ricadenti nella fascia fluviale interessata da vincolo ambientale.
REALIZZAZIONE DI OPERE MORBIDE IN DIFESA DELLA COSTA Il ripristino del sistema dunale è stato previsto attraverso la impiego di barriere frangivento a scacchiera
OBIETTIVO
OBIETTIVO
2
VALORIZZARE E CONNETTERE LE AREE NATURALI
RECUPERO DELLE AREE NATURALI E REALIZZAZIONE DI PERCORSI Costituzione di una fascia di continuità delle aree verdi attualmente in abbandono e ripristinto della naturalità attraverso interventi di piantumazione di specie autoctone
REALIZZAZIONE LITORALE
DI
UN
PERCORSO
LUNGO
IL
Realizzazione di un percorso in legno parallelo alla costa e posizionato alle spalle del cordone dunoso, con attraversamenti trasversali
3
RIPROGETTRE LA VIABILITA’
RICONFIGURAZIONE DELLA VIA DOMIZIANA Riduzione della strada SP 303 Via Domiziana a due corsie automobilistiche e trasformazione delle restanti aree in percorsi ciclopedonali
REALIZZAZIONE DI PARCHEGGI Trasformazione di alcune aree lungo la Via Domiziana e all’interno del tessuto in parcheggi, alcuni di questi con funzione di parcheggi scambiatori
OBIETTIVO
4
DOMIZIANA STRADA URBANA Trasformazione dello spazio della Via Domiziana, ripensando il disegno della sezione stradale e prevedendo il recupero aree non edificate che vi si affacciano come spazi pubblici e luoghi di aggregazione, con funzione di piazze, playground e parchi attrezzati.
CREARE UNA RETE DI SPAZI PUBBLICI
PROGETTI ESISITENTI
REALIZZAZIONE DI PIAZZE Riqualificazione delle aree in stato di abbandono all’interno dell’urbanizzato, traformando gli spazi in piazze e luoghi di aggregazione
A
A|
Progetto di rifunzionalizzazione del Canale scolmatore Lavapiatti
B|
Intervento di riqualificazione del centro storico e del percorso lungo fiume
C|
Riqualificazione e salvaguardia dell’Oasi dei variconi
D|
Progetto “ Parco Oasis ” recupero di una ex struttura per anziani come polo per attivita sociali e culturali
E|
Progetto “ Aggregazione e legalità Castel Volturno”prevede percorsi all’interno della pineta e la realizzazione di un centro di aggregazione
B UN NUOVO ASSETTO PER DESTRA VOLTURNO Rigenerazione del quartiere di Destra Volturno intervenendo in particolare su tre ambiti: il litorale, il lungo fiume e alcuni spazi residuali interni al quartiere.
C
Litorale Aree interne Lungo fiume
REALIZZAZIONE DI PLAYGROUNDS Trasformazione dei vuoti urbani in playgrounds
Interventi sul fiume
Ricostruzione dei lidi Demolizione dei fabbricati in zone a rischio erosione Utilizzo di alcune aree come bacini di infiltrazione
D E
Utilizzo del SS quater per decongestionare la Domiziana Realizzazione sopraelevati
di
Area di demolizione Verde con piantumazioni
camminamenti
Ricostituzione di un ambito naturale continuo tra le varie aree naturali incolte
Aree sabbiose Servizi
Interventi sul litorale
Riduzione della carreggiata della Domiziana ed inserimento di percorsi ciclopedonali
REALIZZAZIONE DI BACINI DI INFILTRAZIONE Utilizzo di alcune delle aree non urbanizzate all’interno del tessuto come zone allagabili in caso di intensi eventi di bombe d’acqua
RICOSTRUZIONE DEI LIDI Ove possibile, ricostruzione, con materiali ecocompatibili, dei lidi e in modo che siano sopraelevati, per permettere la formazione della dune
REALIZZAZIONE DI UNA LINEA DI TRASPORTO PUBBLICO Realizzazione di una linea di trasporto pubblico locale che serva in maniera capillare tutto il territorio castellano
REALIZZAZIONE DI PARCHI ATTREZZATI
Ripascimento del cordone dunoso
Recupero delle aree inutilizzate in prossimità di ambiti naturali, trasformando gli spazi in parchi attrezzati
Servizi
Area di demolizione Spiaggia
Realizzazione di un percorso attraverso le aree naturali riqualificate
Punti di osservazione
Realizzazione di una argine sul Volturno
Interventi sulle aree interne Pedonalizzazione del nodo stradale
Intervento di riqualificazione quartiere di Destra Volturno
del
Intervento di riqualificazione dell’area del porto con trasformazione dell’area in parco e affaccio sul porto
Bacini di infiltrazione Aree verdi con piantumazioni
Realizzazione di una linea di TPL
Servizi Urbanizzato
Realizzazione di un ponte sul Volturno
UN NUOVO AFFACCIO PER PINETAMARE Variante al progetto del nuovo porto Marina di Pinetamare. Si prevede la demolizione del complesso residenziale di Parco Saraceno e di due edifici industiali, trasformando la prima area in una piazza con affaccio sul porto e la secona in un parco attrezzato di connessione alla pineta retrostante.
Realizzazione di parcheggi scambiatori
REALIZZAZIONE DI INTERVENTI STRUTTURALI IN DIFESA DALLE ALLUVIONI Realizzazione di un argine fluviale di 1,5 m di altezza nell’area di Destra Volturno, atto a contenere l’evento di piena centennale
REALIZZAZIONE DI UN PONTE PEDONALE SUL VOLTURNO Realizzazione di un ponte pedonale sul Volturno, che colleghi il centro storico con la zona di Destra Volturno
PEDONALIZZAZIONE DELL’INFRASTRUTTURA
REALIZZAZIONE DI SPAZI PER EVENTI Realizzazione di spazi per eventi
Ripensamento del nodo stradale di accesso a Pinetamare, trasformando l’infrastruttura sopraelevata in percorso pedonale e realizzando una rotatoria per la regolazione del traffico
Trasformazione dei vuoti urbani in luoghi per eventi e manifestazioni Realizzazione di piazze
Parco attrezzato Piazza
Realizzazione di parchi attrezzati
Realizzazione di playground
Realizzazione di parcheggi
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
DOMIZIANA STRADA URBANA
Parcheggio
Fronte commerciale di servizi Fronte commericiale con
Strada Domiziana Piazza
1
Fronte commerciale con
Playground Rimboschimento
2
Ingresso all’Ecoparco
STATO DI FATTO DELLA DOMIZIANA E DEI VUOTI URBANI
Fiume Volturno
STATO DI PROGETTO
Biblioteca
PARCO SAN ROCCO Piantumazioni con Specchio d’acqua Piccola pedana per
3
sui Regi Lagni
3 giardino e percorso
4 nel verde
1
2
4
Centro storico
13.5
6.5
6
7
6
5
7
2.5
2
2.5
2
7
2
2.5
2
6
7
6
2.5
7
2.5
2.5
VUOTO URBANO INCOLTO
PARCO URBANO ATTREZZATO
PIAZZA PINETA GRANDE
Oasi dei Variconi
2
1 2 area verde
1
3 sedute e giochi per bambini
3
4 Percorso 1.6
7
2.5
1.6
VUOTO URBANO INCOLTO
7
ciclo pedonale con spazio di sosta
1.6
PIAZZA
5
5
4
I N G R E S S O ECOPARCO
1 P e r c o r s o 1.2
7
1.2
1.2
7
1.5 1.8
2
3.5
2
1.8
ciclopedonale all’intero del parco
1.5
VUOTO URBANO INCOLTO
2
ENTRATA ECOPARCO
Area
pavimentata
per il servizio bikesharing
Regi Lagni
3
con
di PANNELLI INFORMATIVI
3
informazioni BIKE SHARING
4
Piantuazioni
di
4
1
2
autoctone
INFRASTRUTTURA PEDONALIZZATA
1
8
2.8
1.2
7
1.2
11
1.3
8
4.2
7
1.2
11
1.3
INFRASTRUTTURA SOVRADIMENSIONATA
CAVALCAVIA PEDONALE
Realizzazione di un percorso ciclopedonale s u l l ’ i n f r s t r u tt u r a connesso al percorso realizzato alla quota stradale
2 Piantumazione
1
di specie arboree autoctone come il
2
Pineta
1
2
1.5
7
1.2
7
1.5
1.5
2
2
7
2
2.6
1.5
3
PLAYGROUND
VUOTO URBANO INCOLTO
0
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
500
P L AYG R O U N D ISCHITELLA Area pavimentata con sedute e installazione di giochi per bambini Area retrostrante
parco con
Zona
campi
con
1000
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
3
2
1
Strada Domiziana
UN NUOVO ASSETTO PER DESTRA VOLTURNO
Rigenerazione di una zona a rischio
PROBLEMATICHE
AMBITI DI INTERVENTO
RISCHIO EROSIONE Rischio molto elevato Rischio elevato Rischio medio Rischio moderato
L’individuazione delle criticità attraverso l’analisi condotta sul sito, a partire dal rischio di alluvione e di allagamento fino ad arrivare a quelle riguardanti la sfera sociale, ci ha permesso di elaborare una strategia di rigenerazione dell’area. Sono stati, quindi, scelti tre ambiti di intervento, assi portanti del processo di rigenerazione. Insieme costituiscono un unico sistema di percorsi e dotazioni di spazi pubblici in stretto rapporto e nel rispetto del territorio naturale.
Rain garden Canale scolmatore Bacino di infiltrazione
Rain garden
RISCHO IDROGEOLOGICO Parcheggio
Fascia A
VINCOLI
Rain garden
Vincolo ambientale
Litorale Sponda del fiume
VUOTI
Aree Residuali
Aree residuali incolte
Bar/Ristorazione
IL LITORALE
Rain garden
Area per attività Chiosco bar e sportive servizi
Sistemi per il ripristino delle dune
Vasche di piantumazione
Pontile e piattaforma con affaccio sul mare
Area di demolizione degli edifici
FASI PRELIMINARI ALL’ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI
A’ A Bacino di infiltrazione
Playground
Individuazione degli immobili ricadenti nella mappatura del rischio da inondazione marina e nei 150 m dalla sponda del fiume, come definito dal D. Lgs. n. 42/2004
Piazza
Playground
Rain garden
Spazio eventi
Rain garden
Bacino di infiltrazione Rain garden
Emissione da parte del Comune dell’ordinanza di sgombero e demolizione degli immobili
LA SPONDA DEL FIUME Torre panoramica
Gradoni con Campi affaccio fiume sportivi
Nuovo molo turistico
Vasche di piantumazione
Area di demolizione degli edifici
Rain garden
Argine fluviale I residenti degli immobili, se ne avranno i requisiti, potranno ricevere l’assegnazione di alloggi di edilizia economica e popolare.
Piazza
BACINO DI INFILTRAZIONE
LE AREE RESIDUALI Bacino di infiltrazione
Nuova polarità per il quartiere
Rain garden Percorso ciclopedonale
Piantumazioni
Campi sportivi Bacino di infiltrazione Processo di evaporazione Individuazione delle aree residuali da recuperare per la realizzazione del progetto 0.00 m
Terreno organico 20-30cm Avvio dei procedimenti di espopriazione per pubblica utilità da parte del Comune
Piattaforma sul mare
- 0.50 m
Terreno permeabile Livello di falda
Playground Bacino dI infiltrazione
B
Molo turistico
SEZIONI FRONTE MARE E FIUME SEZIONE A-A’
Gradoni
Playground Piattaforma che ospita uno spazio gioco per bambini e campi sportivi
Percorso sopraelevato Percorso ciclopedonale sulla sommità dell’argine fluviale realizzato
Gradoni Terrazze con affaccio sul fiume
B’
Torre panoramica
+1.30 m
SEZIONE B-B’
+2.80 m
0.00 m
Ripristino delle dune mobili Ripascimento del sistema dunale attraverso l’utilizzo di barriere frangivento a scacchiera
Spiaggia libera Recupero di 120 m di spiaggia libera attraverso la demolizione degli edifici abusivi
Playground Piattaforma che ospita uno spazio gioco per bambini e campi sportivi
Interventi di progetto
Percorso pedonale Percorso pedonale inserito in un’area densamente alberata
Aree verdi Arenile Aree paludose Percorso pedonale Collegamenti principali tra gli lintevrenti di progetto 0
+1.30 m
0.00 m
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
100
200
400
I SISTEMI LINEARI
Infrastrutture per una nuova dimensione ambientale e sociale
IL LUNGOMARE 1 Chiosco bar Pedana realizzata con una struttura modulare in acciao e legno
Area fitness Playground per bambini Campi da beach e tennis volley
Ristorante con dotazioni esterne
Bacino di infiltrazione per favorire il deflusso delle acque piovane nel terreno
Aree di ripristino vegetale con piantumazioni di pini domestici e specie arbustive mediterranee
Barriere frangivento a scacchiera permanenti per il ripristino del cordone dunoso
1
0
50
Pontile e piattaforma in legno con affaccio sul mare
Pista ciclaabile a doppio senso di percorrenza
Percorsi di attreversamento in legno trasversali alle dune
ATTIVITAʹ SUL MARE
Il fronte mare è caratterizzato da un percorso ciclabile e pedonale, restrostante e parallelo alle dune, e da un’area verde con pini domestici e marittimi, intervallata da piattaforme in legno che ospitano campi sportivi, strutture per ristoranti ed aree gioco. Le aree destinate alle attività si collegano alla spiaggia tramite percorsi in legno trasversali alle dune.
2
PIATTAFORMA SUL MARE
Il percorso pedonale che costeggia la duna e la attraversa in alcuni punti si trasforma in una piattaforma sul mare, in loco degli edifci costruiti a picco sul mare, di cui si prevede la demolizione. Lo spazio realizzato si configura come un punto di osservazione e sosta.
2
100
IL PERCORSO LINEARE Ripascimento delle dune attraverso l’installazione di barriere frangivento a scacchiera permanenti
Ex cinema abbandonato recuperato e rinconvertito in spazio polifunzionale ad uso delle associazioni presenti sul territorio per svolgere attività di didattiche ed eventi
Campo da basket Campo da calcio
Parco giardino con piantumazioni di arbusti mediterranei
Rain garden con piante adatte alla fitodepurazione, che mantengono un ciclo di fioritura duraturo. Rallenta l’afflusso d’acqua di scorrimento superficiale.
Skatepark Campo da calcio Campo da basket
Bacino di infiltrazione per favorire il deflusso delle acque piovane nel terreno
3
AREA SPORTIVA
4
L’area sportiva che si trova al termine del percorso che dal lungomare attraversa l’intero quartiere ospita un campo da basket, un campo da calcio ed uno skatepark. Nell’area retrostante vi è un bacino di infiltrazione che, in mancanza d’acqua, si configura come un grande giardino ricco di specie arbustive autoctone e piante fitodepurative.
NUOVI POLI DI AGGRAGAZIONE
All’incrocio tra Viale Gramsci, uno dei principali di distribuzione, e il percorso progettato, si trova un nuovo polo di aggregazione per il quartiere. L’edificio recuperato è uno spazio polifunzionale a disposizione della associazioni del territorio. Sulla destra vi sono campi sportivi ed un playground. Di fronte vi sono una piazza ed un giardino ricco di essenze.
3
4 0
50
100
IL PARCO FLUVIALE 5 Specie arbustive mediterranee: Lentisco,Mirto,Alaterno, Cisto Femmina
Torre panoramica in legno e acciaio
Percorso in stabilizzato realizzato sull’argine fluviale
Campo da squash Area fitness Campo da basket Playground
Gradonata inerbita con affaccio sul fiume
Molo turistico con strutture per bar ed attività
5
0
50
Padiglioni realizzati con elementi modulari in legno e acciaio e rivestiti con un sistema di tende che ripari dal sole
Vasche di piantumazioni delle varie specie arbustive tipiche dell’habitat mediterraneo
Sulle sponde del fiume è possibile praticare la pesca con reti a bilancia
Rampa di accesso al percorso sull’argine
PERCORSO FLUVIALE
Il sistema delle connessioni del parco fluviale è composto da due percorsi principali longitudinali, paralleli al fiume, e da percorsi minori trasversali, accessi al parco dal quartiere retrostante. I due camminamenti ciclopedonali principali si dispongono, l’uno, sul piano di quota stradale, più vicino all’abitato e, l’altro, sull’argine, alla quota di 1,5 m.
6
6
100
TERRITORI DISSONANTI Strategie di rigenereazione per il Litorale Domizio
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
GRADONATA SUL FIUME
Una delle attrattive del parco è la gradonata inerbita che affaccia sul fiume e degrada dolcemente alla suo quota. A questa si affianca una fascia pavimentata attrezzata con un campo da street basket, un campo da squash, un campo da beach volley, una parete per l’arrampicata, una zona fitness, un’area gioco per bambini ed arredo urbano.
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
UN NUOVO AFFACCIO PER PINETAMARE Proposta di variante al progetto del porto turistico Marina di Pinetamare
TRASFORMAZIONE DELL’AREA DEL PORTO DI PINETAMARE STATO DI FATTO Strada di accesso al porto
PINETA RISERVA STATALE
PARCO SARACENO
La pineta, che si estende per circa 268 ha, fa parte dal 1990 della Riserva Naturale Foce Volturno Costa di Licola.
Complesso residenziale, costituito da 24 palazzine ed un ex albergo. Oggi in condizioni fatiscenti, era occupato abusivamente ed è stato recentemente sgomberato.
AREA INUTILIZZATA
MOLO SAN BARTOLOMEO
Area in stato di degrado, prevalentemente incolta ed ospitante due edifici di tipologia industriale attualmente inutilizzati.
Il molo San Bartolomeo ospita 250 posti barca. Dal 2009 attivo in maniera discontinua.
STRADA STATALE DOMIZIANA
Asse di collegamento a scorrimento veloce, costituito da due carreggiate per senso di marcia da due corsie l’una. Le aree adibite al trasnito dei pedoni necessitano di manutenzione e sono discontinue.
Hotel | Ristoranti 2600 m2
STATO DI PROGETTO Parco di Pinetamare
YachtClub 4800 m2 PROGETTO DEL PARCO PINETAMARE
PROGETTO PARCO SARACENO
Demolizione dei due edifci presenti e realizzazione di un parco che faccia da filtro e connessione tra il porto e la pineta.
Si prevede la demolizione del complesso del Parco Saraceno la trasformazione dell’area in spazio pubblico.
PORTO TURISTICO DI PINETAMARE
PERCORSO PEDONALE
Definizione di un ambito di edificazione per le funzioni previste dal progetto del porto turistico di Pinetamare. Il porto in corso di realizzazione ospiterà 1200 posti barca.
Realizzazione di un percorso pedonale che dalla Via Domiziana porti all’arenile, attraversano la pineta.
A
Hotel | Attività commericiali 4800 m2
DOMIZIANA STRADA URBANA
Realizzazione di un percorso ciclo pedonale continuo lungo la Via Domiziana.
Residenze turistiche 4000 m2 Servizi per il rimessaggio 2300 m2
B
I NUOVI PARCHI
B Parco dunale
B’
A IL PARCO DI PINETAMARE
Parcheggio multipiano 8000 m2
PIANTUMAZIONE DI SPECIE ARBUSTIVE
PLAYGROUND
Aree con piantumazioni di specie arbustive mediterranee, già presenti nella Riserva Naturale e caratterizzate da crescita bassa, fusti resistenti e foglie rigide, che le rendono capaci di tollerare i venti salmastri provenienti dal mare.
Playground con giochi per bambini
Uffici 1600 m2
Parcheggio scambiatore
Percorso pedonale SPECIE ARBOREE
La scelta di piantumare specie arboree autoctone, quali il Pino domestico e il Pino marittimo, è volta a stabilire una continuità con la pineta.
Interventi di progetto Spazi verdi Spiaggia Area urbanizzata
PIAZZA
Percorso pedonale di progetto
Area predisposta per ospitare eventi, attrezzata con arredi fissi, costituiti da spalti in legno e un palco.
Strada carrabile
0
100
200
400
AREA SPORTIVA
Area fitness con attrezzi fissi per poter svolgere attività sportive
ABACO DELLE SPECIE VEGETALI DEL PARCO CISTO FEMMINA Cistus salvifolius
B IL PARCO DUNALE
PIAZZA
EDIFICI AMMINISTRATIVI
Il progetto propone la realizzazione di una piazza con arredi fissi ed uno specchio d’acqua a ridosso dell’ area sabbiosa.
Ingombro degli edifici che ospiteranno le funzioni amministrative del porto ed altri uffici
Arbusto con portamento cespuglioso. Si sviluppa fino a 50 - 60 cm.
ILATRO SOTTILE Phillyrea angustifolia
Pianta legnosa sempreverde, che può raggiungere l'altezza di 6 - 7 m.
ALATERNO Rhamnus alaternus
Arbusto sempreverde alto fino a 5 m. Presenta una chioma compatta.
PERCORSO ESPOSITIVO SULLA MEMORIA STORICA DEL VILLAGGIO COPPOLA SALSAPARIGLIA NOSTRANA Rhamnus alaternus
Pianta arbustiva con portamento lianoso, rampicante.
SEZIONE B-B’ IL VIZIO DELLA SPERANZA Edoardo De Angelis, 2018
In uno scenario di estremo degrado, tra le case e le baracche che si affacciano sul fiume Volturno, De Angelis ci racconta la vita di una comunità di donne che sopravvivono diventando madri surrogate.
PARCO SARACENO Internazionale, 2017
PARCHEGGI
Ingombro del silos di parcheggi che ospiterà 350 posti auto PERCORSO ESPOSITIVO
Percorso espositivo corredato da pannelli, che illustrano la storia del Parco Saraceno e del Villaggio Coppola. Lo scopo è mostrare fotografie storiche, testimonianze scritte, immagini cinematografiche per costruire una memoria storica del luogo.
TERRITORI DISSONANTI Strategia di rigenereazione per il Litorale Domizio
IL LENTISCO Pistacia lentiscus
PINO MARITTIMO Pinus Pinaster
PINO DOMESTICO Pinus Pinea
LECCIO Quercus ilex
Arbusto sempreverde alto fino a 3 m. Ha un portamento cespuglioso.
Albero sempreverde, può raggiungere i 30 - 40 m di altezza. Presenta una chioma irrgolare.
Albero solitamente alto tra i 12 – 20 m. Ha tronco corto e una grande chioma espansa a globo.
Albero sempreverde e latifoglie, con fusto raramente dritto, alto fino a 20 - 24 m.
Testimonianza di Vincenzo Marotta. “Il Parco Saraceno è Beirut. (...) Eppure una ventina d’anni fa c’erano pub, pizzerie frequentati dai militari della vicina base Nato che abitavano nel quartiere e il piazzale brulicava di vita”.
L’IMBALSAMATORE Matteo Garrone, 2002
GOMORRA Stefano Solima, 2014
La località di Pinetamare è stata scelta per girare parte della serie tv “Gomorra”. Considerata come un vero e proprio set a cielo aperto, mostra la fatiscenza e l’anarchia di un luogo abbandonato a se stesso.
La storia di un imbalsamtore, che collabora con la camorra. Le scene sono state girate in particolare tra le vie del Viallggio Coppola.
DUNE
Le grandi aree sabbiose hanno lo scopo di evocare lo stato originario del sito.
Università degli Studi di Ferrara
Dipartimento di Architettura
Anno Accademico: 2018/2019
Sessione straordinaria marzo 2020
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Relatori: Romeo Farinella, Elena Dorato
Laureande: Elisabetta Cleri, Monica Sandulli
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