Food Roma Orecchietteria Banfi Mercoledì 3 aprile 2019
Orecchietteria Banfi: a Roma il ristorante di Lino Banfi di Michela Micheli
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Roma - Il quartiere Prati profuma di Puglia e… di cinema. In via Gioacchino Belli 116, a due passi da piazza Cavour, c'è l'Orecchietteria Banfi, il ristorante a conduzione familiare del nonno più famoso d’Italia: Lino Banfi. Nato ad Andria e cresciuto a Canosa, Lino Zagaria (questo il vero cognome di Lino Banfi, n.d.r.) ha sempre avuto una grande passione per la cucina, che ha amabilmente trasmesso alla sua famiglia, in primis a sua nipote Virginia, e l'Orecchietteria Banfi ne è la perfetta dimostrazione. Noi abbiamo fatto due chiacchiere con Walter, figlio di Lino Banfi, che è tra i gestori del ristorante: «A casa papà apriva il frigorifero e, anche con pochi ingredienti, riusciva a preparare qualcosa. Qui cerchiamo di proporre i piatti della tradizione pugliese. Un giorno una ragazza è venuta da me e, in lacrime, mi ha ringraziato perché all'orecchietteria aveva pranzato come
quando andava a pranzo dalla nonna. Queste per noi sono le grandi soddisfazioni di questo lavoro», racconta Walter. All’orecchietteria tutto sa di Puglia, a partire dall’arredamento, che rimanda ai trulli, tipiche costruzioni coniche tradizionali pugliesi, fino ad arrivare alle tante specialità preparate con prodotti pugliesi doc: «Abbiamo passato due anni a scegliere quelli giusti da proporre ai nostri clienti», afferma Walter, indicando i prodotti della linea Bontà Banfi, esposti sugli scaffali tra i tanti premi vinti da Lino. Orecchiette alle cime di repa, delichete al basilico e pomodoro, burrata, panzerotti, pasticciotti, e chi più ne ha più ne metta: in orecchietteria vige la regola mangiare in allegria, e «il menù è divertente, genuino e sempre in continua evoluzione», sottolinea Walter. All'Orecchietteria Banfi è possibile gustare le prelibatezze pugliesi circondati dai quadri che ritraggono Lino Banfi in alcune delle sue divertenti performance, sia a pranzo (dalle 12.30 alle 15), che a cena (dalle 19 alle 23).