Monserrato Monumenti Aperti
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21 Ottobre 2012
COMUNE DI MONSERRATO
Gruppo Locale di Coordinamento Monserrato Comune di Monserrato Sindaco Giovanni Argiolas Assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo Andrea Zucca Assessore allo Sport, Istruzione, Monserratoteca e Rapporti con l’Università Marco Asunis Settore Istruzione, Cultura, Sport, Tempo libero e Rapporti con l’Università Luigi Cireddu Simona Locci Paola Boi Elisabetta Bordigoni Orietta Manca Michela Arrais Piera Fadda Associazione Culturale Imago Mundi Fabrizio Frongia Alessandro Piludu Programmazione e coordinamento Nicoletta Manai Monumenti Aperti in internet www.monumentiaperti.com www.comune.monserrato.ca.it
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Informazioni utili I Monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato 20 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e la domenica 21 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00. Nelle chiese le visite guidate verranno sospese durante le funzioni religiose. L’orario di apertura di alcuni monumenti potrebbe non coincidere con quello della manifestazione: Casa Foddis, via Giuseppe Zuddas, 65 Sabato dalle ore 17.30 alle 20.00 Domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore16.00 alle 20.00 Casa Picciau, via Sant’Agostino, 4 Sabato chiuso Domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore16.00 alle 19.00 Chiesa di Sant’Ambrogio, piazza Padre Silvio Serri Sabato chiuso Domenica dalle ore 12.00 alle 13.00 e dalle ore15.30 alle 19.00 Per la sicurezza dei volontari e dei visitatori è prevista la presenza dei mezzi della Croce Bianca di Monserrato, dell’AVSM Associazione Volontari del Soccorso Monserrato e della Protezione Civile Maestrale a disposizione nella propria sede e nei vari siti per esigenze di soccorso.
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nche nelle piccole città, e tale è certamente la nostra, pochi sono gli abitanti che possono vantare di avere una conoscenza completa delle ricchezze monumentali, delle memorie che queste sono capaci di richiamare e delle risorse culturali che animano e rendono vivibile la quotidianità dei cittadini. Così è a Monserrato, così nei molti Comuni della Sardegna che il 20 e 21 Ottobre aprono agli abitanti ed ai turisti il loro patrimonio d’arte e cultura, patrimonio sul quale si costruisce la nostra identità di donne, uomini, cittadini. Viene dunque opportuno l’invito della Regione a tutte le Comunità della Sardegna di partecipare a questa edizione di “Monumenti Aperti”, una edizione alla quale la nostra cittadina prende parte mettendo in vetrina 12 Siti di particolare valore ed inoltre, cosa non secondaria, mettendo in mostra la capacità dei ragazzi frequentanti le scuole medie e superiori nell’accompagnare, dopo una adeguata preparazione da parte dei loro insegnanti, i visitatori e nell’illustrare la storia, il significato ed il valore di luoghi non tutti conosciuti, non solo per i nuovi cittadini di Monserrato, quelli che non sono nati nel Comune, ma anche per molti di coloro che a Monserrato sono nati e cresciuti. Di particolare valore ed utilità è anche questo volume illustrativo di “Monumenti Aperti” a Monserrato e nella Sardegna tutta, nonché delle iniziative sociali, economiche e culturali che vi sono collegate. È stata un’occasione di lavoro intenso e di particolare impegno per gli Amministratori, ma soprattutto per gli Uffici Comunali che si occupano di cultura e scuola, ma anche per molte realtà associative che, nei vari settori, contribuiscono a mantenere viva la città, a farla conoscere e, in prospettiva, a farla crescere nei settori di più antica vocazione: il vino, il cibo, il lavoro degli artigiani. Un lavoro che si trova rappresentato in alcuni dei luoghi offerti alla visita ed alla riflessione dei cittadini e dei turisti che vorranno venire a Monserrato nelle due giornate. Ed insieme a questi valori tangibili, anche il ricordo della sofferenza che viene alla memoria non troppo lontana, quando si visitano i residuati dell’ultima guerra, ancora presenti nella nostra Città, più che in altre località della Sardegna. A coloro che si sono impegnati per preparare le due giornate, il profondo ringraziamento dell’Amministrazione e mio personale, a tutti buona visita ai Monumenti di Monserrato. Gianni Argiolas Sindaco di Monserrato
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uesto autunno, spesso ancora caldo per noi sardi, rappresenterà un momento veramente speciale per tutti gli abitanti di Monserrato, che avranno la possibilità di rivivere il proprio paese attraverso la visita di diversi siti fortemente caratterizzanti della storia e della cultura della città. La vera sfida sarà quella di far scoprire le bellezze della città ai visitatori esterni, catturando il loro interesse e la loro curiosità attraverso un percorso guidato che vedrà coinvolti alcuni edifici storici del territorio. Un itinerario ricco e multiforme caratterizzato dall’apertura al pubblico di alcune bellissime chiese e dalla possibilità di intraprendere un viaggio nella tradizione vitivinicola della città attraverso un percorso del vino all’interno delle Cantine di Monserrato (Cantina Sociale e Cantina Locci Zuddas). Una tradizione secolare che verrà riproposta al pubblico nelle sue più variegate sfaccettature e fasi, dalla realizzazione del vino, fino alla cura della vigna e all’imbottigliamento del vino. L’augurio è che siano in tanti a visitarci, che siano tanti i curiosi e che questa curiosità sia anche di stimolo per il rilancio in termini culturali ma anche turistici e commerciali di Monserrato, una città che custodisce gelosamente le proprie tradizioni e la propria cultura. Un ringraziamento speciale a tutti coloro che si sono adoperati per la realizzazione dell’evento, uno in particolare alle scuole, dispensatrici di conoscenza per i giovani studenti, affidatari principali della cultura e delle tradizioni di Monserrato. Vi aspettiamo numerosi! Andrea Zucca Assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo
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La città di Monserrato è situata nella Sardegna Meridionale, nella regione storica del Campidano di Cagliari. Il nome attuale della città risale alla II metà dell'Ottocento quando, con Decreto Regio del 4 marzo 1888, il nome Pauli - Monserrato venne mutato in Monserrato. A partire dal secondo dopoguerra la città intraprese un percorso di cambiamento culturale e sociale profondo e costante caratterizzato da un ampio incremento demografico e da un notevole sviluppo economico e urbanistico. L'economia rimase, come nei secoli precedenti, quasi completamente incentrata sull'agricoltura e sulla vitivinicoltura. La Cantina Sociale e la Cantina Locci Zuddas costituiscono, ancora oggi, degli esempi tangibili dell'attuale e vivace produzione e commercializzazione del vino nel territorio monserratino. Col varo della legge regionale del 18 novembre 1991, n. 36 Monserrato divenne “Comune” e il 19 gennaio 1999 venne fregiato del titolo di “città”. Sede dell'importante Cittadella Universitaria, Monserrato rappresenta oggi una realtà contraddistinta da un costante progresso civile e culturale.
Fonte: S. Agus, Storia di Monserrato l'antica villa di Paulis, Edizioni Grafica del Parteolla, Dolianova, 2007.
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Il Comitato Scientifico Regionale Consiglio Regionale della Sardegna Claudia Lombardo Maria Santucciu
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato al Turismo Luigi Crisponi Artigianato e Commercio Assessorato alla Pubblica Istruzione, Sergio Milia Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Direzione Regionale per i Beni Culturali Maria Assunta Lorrai e Paesaggistici della Sardegna Sandra Violante
M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale Enrico Tocco per la Sardegna Rosalba Crobu
Comune di Cagliari Massimo Zedda Enrica Puggioni
Provincia di Cagliari Angela Maria Quaquero Ufficio Regionale Francesco Tamponi Beni Culturali Ecclesiastici UPI Sardegna Francesco Putzu
ANCI Sardegna Cristiano Erriu Umberto Oppus Università degli Studi di Cagliari Giovanni Melis Università degli Studi di Sassari Attilio Mastino Pinuccia Simbula Imago Mundi Associazione Culturale Fabrizio Frongia Armando Serri onsorzio CAMU’ Centri d’Arte e Musei Francesca Spissu C Giuseppe Murru Società Cooperativa Sociale Il Ghetto Alessandro Piludu Nicoletta Manai
Confesercenti Regione Sardegna Marco Sulis Confcommercio Sardegna Gavino Sini
Agenzia Nazionale Gianpiero Liori Sviluppo Autonomia Scolastica
Sardegna Solidale Roberto Copparoni Centro Servizi per il volontariato
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urismo, identità e cultura, una combinazione ideale per una terra depositaria di tradizioni millenarie. Oltre che da spiagge bianche e mare cristallino, i viaggiatori sono sempre più attratti da manifestazioni e itinerari culturali e da località d’arte della Sardegna. Una recente indagine conferma il trend, nel primo semestre 2011 nell’Isola è cresciuta del 20% la frequentazione di luoghi di interesse storico - artistico, un dato con pochi confronti in Italia. Fra le motivazioni alla vacanza, spiccano le visite al patrimonio artistico e monumentale: ‘uno scrigno di tesori’ composto in Sardegna da antichi palazzi e castelli, basiliche e musei, parchi minerari e archeologici, e disseminato sull’intero territorio. Un patrimonio da preservare innanzitutto, poi da riscoprire per i sardi e, nel contempo, da condividere con i visitatori con l’accoglienza della quale l’Isola è capace. Da condividere con itinerari culturali, come appunto Monumenti aperti, evento che suscita suggestioni ed emozioni uniche. La domanda turistica è orientata alla ‘memoria’ e alla cultura, perciò la Regione Sardegna promuove l’architettura storico - artistica, simbolo di identità, così da assecondare anche il profilo moderno dei nostri visitatori, culturalmente preparati, rispettosi e desiderosi, oltre che di ‘vivere’ l’unicità di paesaggi incantevoli, anche di conoscere beni culturali e manifestazioni tradizionali. Luigi Crisponi Assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio
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nno dopo anno, Monumenti Aperti rappresenta un momento importante che va oltre la semplice manifestazione culturale. È la condivisione della conoscenza del nostro patrimonio di cultura, di memoria e di storia condivisa. È la consapevolezza che i beni culturali rappresentano veramente noi stessi, la nostra espressione artistica e creativa, interprete dell’epoca che li ha visti nascere. È la testimonianza di quanto la cultura non sia un bene privato, ma collettivo, che aspetta di essere riscoperto, esposto, valorizzato, divulgato, fruito. Con Monumenti Aperti si vive un momento popolare e di festa dove un pubblico sempre più attento e consapevole delle potenzialità del nostro patrimonio artistico-architettonico, diventa protagonista della storia della nostra Isola. La promozione del nostro grande patrimonio culturale si è trasformata nel corso degli anni, proprio grazie a questa manifestazione, in un momento festoso e popolare che raduna giovani e meno giovani, studiosi della materia e semplici curiosi, studenti e volontari culturali. Tutti ugualmente coinvolti in un’attesa opportunità di arricchimento storico e culturale dove il nostro passato e il nostro presente si fondono per dare a tutti la consapevolezza che dobbiamo tramandarlo gelosamente, nel migliore dei modi, alle generazioni future. Sergio Milia Assessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
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Gusta la città I ristoranti monserratini, in collaborazione con A.C.A.M., aderiscono alla manifestazione Monserrato Monumenti Aperti proponendo, nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 ottobre, menu realizzati con ingredienti locali, freschi e genuini ad un costo contenuto. Di seguito troverete l’elenco completo dei ristoranti aderenti all’iniziativa per poter fare la vostra scelta. Buon appetito!
JAMBALAYA ristorante cocktail e jazz Club, via C. Cabras, 8 Tel. 331 3481436; 070 8584556 L’OSTERIA bisteccheria e pizzeria, via del Redentore, 219/A Tel. 327 7978396 PARADISE SANDWICH paninoteca e piatti composti, via Riu Mortu, 24 Tel. 347 2102342 TABERNA 1860 ristorante pizzeria, via Tito, 56 Tel. 070 5849062; 349 5667803 ZIO TORE pizzeria trattoria, via San Gavino Monreale, 5/7 Tel. 070 5838687
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Iniziative speciali Concorso “Vino e Arte per Monserrato” In occasione della II edizione di Monserrato Monumenti Aperti, il Comune di Monserrato, in collaborazione con la Cantina Sociale e la Cantina Locci Zuddas di Monserrato, organizza il I concorso di idee per la progettazione di etichette per il vino. Il concorso, dedicato alle classi dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione «Antonio Gramsci», vuole creare una forma d’arte legata alla cultura del vino favorendo lo sviluppo della creatività degli studenti. Il tema del concorso è Monserrato e il vino. Ogni partecipante dovrà presentare un progetto grafico di etichetta basato sul tema proposto e contraddistinto dalla propria creatività e capacità espressiva. Alle etichette potrà essere attribuito un titolo omologo al tema proposto o basato, anch’esso, sulla fantasia. Una giuria, composta da esperti del settore, valuterà i tre elaborati grafici migliori presentati dagli studenti partecipanti. La premiazione avverrà in data da stabilirsi presso la Sala Consiliare del Comune di Monserrato in occasione della consegna degli attestati di partecipazione a Monserrato Monumenti Aperti 2012. Wine tasting Degustazione vini tra storia, tradizione e un tocco di folklore. Cantina Locci Zuddas via del Redentore 232 Sabato e domenica negli orari della manifestazione Degustazione di vini e dolci tipici sardi, a cura della Associazione turistica Pro Loco di Monserrato. I vini sono gentilmente offerti dalla Cantina Locci Zuddas. Cantina Sociale di Monserrato via Giulio Cesare 2 Sabato e domenica negli orari della manifestazione Degustazione di vini e prodotti sardi a chilometro zero, a cura dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “A. Gramsci”. I vini sono gentilmente offerti dalla Cantina Sociale di Monserrato.
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Janas Le donne son venute in eccellenza di ciascun arte ove han posto cura (L. Ariosto - Orlando Furioso) Casa Foddis Via Giuseppe Zuddas, 65 Venti anni di attività Il “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ” è un’associazione culturale dedita alla ricerca delle attività manuali di ieri e di oggi attraverso: indagini sul territorio,osservazione di manufatti antichi, interviste alle persone anziane. La mostra presenta i lavori delle socie e delle ospiti sarde e trentine. Essi sono realizzati in un contesto di ricerca interpersonale, non oggetti isolati, ma contestualizzati e significativi perché espressione di un rapporto tra l’autore antico e quello moderno, tra la realtà e l’esperienza passata e presente, opere proiettate al futuro, poiché possono offrire possibilità lavorative se viste in un’ottica moderna e attuale. Nel Laboratorio ognuna di noi è stata ammaliata da una persona, la sua jana che tesseva i raggi di sole, che ci facevano e ci fanno sognare. Le nostre mani che hanno ricevuto la sapienza del fare, che con piacere la trasmettono ad altri, tessono favole di un tempo che è stato, di quello che viviamo, di quello che verrà. La mostra è dedicata a Maria Corda, una jana amica che ci è stata sempre affettuosamente vicina. L’inaugurazione sarà Sabato 20 ottobre alle ore 17.30, alla presenza del Sindaco di Monserrato Giovanni Argiolas. L’evento sarà accompagnato dalle Launeddas di Nicola Agus. La mostra rimane aperta dal 20 al 28 Ottobre, i giorni 21, 27, 28 ottobre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00, tutti gli altri giorni dalle ore 16.00 alle 20.00. Creatività ad arte per Monumenti Aperti Giardinetti del Redentore Domenica 21 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Una festa di colori, estro e fantasia in cui gli artisti, tra arte del pane, del cucito, della pietra, della ceramica e del riciclo mostreranno i frutti del loro ingegno.
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Adotta un libro… un gesto d’amore verso la cultura Giardinetti del Redentore Domenica 21 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Il viaggio all’interno dell’universo dei libri rappresenta un’esperienza culturale strordinaria, capace di condurre attraverso i mondi più fantastici e fondamentale per comprendere la realtà che ci circonda. La nostra epoca, basata sul progresso sempre più ampio della tecnologia e sul rapido diffondersi dei supporti digitali, delinea un futuro incerto per la soppravvivenza del libro inteso come insieme di fogli scritti e rilegati fra loro. In occasione della II edizione di Monserrato Monumenti Aperti la Monserratoteca organizza un’iniziativa volta alla diffusione della cultura e alla lotta contro l’estinzione del “fedele amico libro”. Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.”[…] Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. (Dal capitolo Il cimitero dei libri de L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn). Per l’occasione sarà possibile ricevere in dono un libro a vostra scelta tra quelli esposti, a cura di So.Se.Bi. srl.
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Eventi Collaterali SABATO Bunker presso l’I.T.I.S. “D. Scano” via Cesare Cabras Sabato e domenica negli orari della manifestazione Esposizione di immagini relative al rifugio anitaereo e proiezione del filmato del Circolo del Cinema Nuovo Pubblico: 31 marzo 1943. Monserrato, la memoria. Casa della Cultura Ex Fascio Via Giulio Cesare 37 ore 17.00 Spettacolo di burattini per le famiglie e tutti i bambini, offerto dalla Compagnia Is Mascareddas nell’ambito del progetto MoMoTi. Casa Foddis via Giuseppe Zuddas, 65 ore 18.00 Tra tradizione ed innovazione, le launeddas di Nicola Agus, a cura dell’Associazione culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ”. Chiesa di Sant’Ambrogio – Oratorio piazza Padre Silvio Serri Sabato e domenica negli orari della manifestazione L’uomo da una sola parola, mostra nata da una ricerca di Ulisse Marras per celebrare l’operato di padre Silvio Serri. Proiezione di un documentario sulla missione e sul martirio del missionario monserratino ucciso nella sua missione l’11 settembre del 1979. Il 20 e 21 ottobre ricorre la giornata missionaria mondiale: …I nostri monumenti religiosi sono sempre preceduti e giustificati da Cristo che è il vero tempio che ci permette di incontrare il Padre e da tutti quelli che hanno accettato, in modi diversi, di divenire Pietre Vive di questo edificio spirituale. Questa verità mi pare sia messa in evidenza quest’anno, in occasione di Monumenti aperti. (don Gianni Sanna). La parrocchia di Sant’Ambrogio, al fine di arricchire l’ottobre missionario, ha previsto diverse iniziative. Queste termineranno sabato 20 ottobre quando, in seguito alla messa delle ore 19.00 con la quale verrà introdotta la Giornata Missionaria Mondiale, sarà inaugurata la mostra fotografica con la proiezione del filmato relativi a Padre Silvio Serri. Sala Consiliare del Municipio - Sala Multimediale piazza Maria Vergine Sabato e domenica negli orari della manifestazione Del vento e della luce - Cesare Cabras pittore di aie, proiezione del filmato di Francesco Sardu con il contributo del Circolo del Cinema Francesco Sardu.
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DOMENICA Casa della Cultura ex Fascio via Giulio Cesare 37 ore 19.30 Concerto Gospel a cura del gruppo Black Soul. Casa Picciau via Sant’Agostino 4 Dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 18.00 Dimostrazione di alcune tra le più preziose arti manuali legate alla tradizione sarda eseguite da alcune socie dell’Associazione Culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ”: Bonarina Murgia per il filè sardo, Laura Demelas per il macramè, Rosalba Lecca per il ricamo in oro. Sarà presente Maria Rita Solinas, maestra dolciaria, che, per l’occasione, presenterà la propria arte di preparazione del pane, della pasta e del dolce e i relativi strumenti della loro tradizionale realizzazione. Chiesa della Beata Vergine Maria piazza Maria Vergine ore 12.00 Concerto di musica da camera a cura di Francesca Piroddi (pianoforte) e Marco Floris (clarinetto). Chiesa di San Valeriano via Deroma ore 17.00 Concerto di chitarra classica a cura di Giuseppe Argiolas. Piazza Maria Vergine ore 12.30 Concerto Jazz promosso da Jambalaya Jazz Lounge. Jambalaya in pochi mesi di attività ha conquistato una fama nazionale per la qualità delle proposte musicali e per il valore dei musicisti che coinvolge. Per l’occasione presenta alcuni dei jazzisti ed artisti che sono soliti esibirsi nel jazz club, tra i quali uno dei più importanti musicisti italiani in tournée in questi giorni nell’isola, il trombettista torinese Fulvio Chiara, che farà alcune date nel club cittadino.
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Bunker
presso l’I.T.I.S. “Dionigi Scano”
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Via Cesare Cabras
Un bunker è una costruzione militare in cemento armato che ha lo scopo di difendere gli occupanti dagli attacchi nemici: a seconda del tipo di armi cui è destinato a resistere può avere pareti di diversi spessori, dai 30 cm di quelli antischegge al metro di un bunker anticarro. Il rifugio del campo di aviazione di Monserrato aveva lo scopo di difendere gli occupanti e i munizionamenti dagli attacchi degli aerei nemici. La caduta di Tunisi, avvenuta il 13 Maggio 1943, ed il pericolo dell’imminente offensiva alleata nei confronti dello stesso territorio nazionale, determinarono una riconsiderazione dell’importanza strategica della Sardegna, con la necessità di dover difendere anche la propria integrità territoriale. La costruzione di un adeguato sistema difensivo costiero e di rifugi in vicinanza di luoghi considerati strategici, come il campo di aviazione di Monserrato, rispondeva alle nuove esigenze strategiche. Il primo bombardamento aereo in Sardegna si registra il 16 gennaio 1940, quando 5 bombardieri inglesi sganciano alcune bombe sull’aeroporto di Elmas. Ma è a partire dal febbraio 1943, dopo lo sbarco in Africa, che gli alleati preparano l’assalto all’Europa. I bombardamenti che avevano colpito sino a quel momento solo obiettivi militari, puntano ora sui centri abitati. Non esistono statistiche ufficiali sulle perdite umane subite dalla Sardegna ad opera dei bombardamenti alleati: accurate ricerche hanno calcolato oltre mille civili caduti, la cui morte è registrata nei pur lacunosi documenti ufficiali del periodo (863 a Cagliari, 58 ad Alghero, 13 ad Arbatax, 12 a Carloforte, 3 a Chilivani, 1 a Decimomannu, 83 a Gonnosfanadiga, 1 a Macomer, 28 a Monserrato, 22 a Olbia, 5 a Porto Torres) (M. Brigaglia). Che il loro ricordo sia di monito perenne. Visite guidate a cura degli studenti della classe IV C Informatica dell’I.T.I.S. “D. Scano”, in collaborazione con ASS. FORT. Sardegna e Progetto Quartu 900. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Cantina
Locci Zuddas
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Via Del Redentore, 232
Si tratta di un’azienda vinicola privata sorta a Monserrato, la “culla del vino”, la Città che ha avuto il primato nell’isola per la sua vocazione vitivinicola già dall’Ottocento, con la più alta destinazione del territorio comunale a questa attività. L’Agenzia Locci Zuddas Antonio ha iniziato la sua attività negli anni ’50 del secolo scorso con Antonio Locci un proprietario terriero che, dopo aver trascorso ventisette anni nella Marina Militare, giunto al pensionamento, si è dedicato a questa attività. Figlio di viticoltori, si associò col fratello e diede vita a questa azienda, presente nella rassegna dei vini commercializzati e prodotti, come il classico Nuragus, per tacere di altri vini. La casa originaria, sita in via del Redentore, risale al 1895, come attesta la data che si trova in un rosone della facciata. Sotto il profilo architettonico la casa, pur non presentando particolari elementi architettonici di pregio, si colloca, comunque, nell’ambito di quelle case padronali che appartennero ai benestanti locali, tutti agricoltori e, nella specie, vitivinicoltori e vinificatori, e rispecchia, almeno in parte, lo stile liberty, come altre case, destinate oggi ad usi diversi da quelli agricoli. La facciata, pur essendo stata ampliata con la costruzione di un altro piano, mantiene il fascino alquanto romantico di quel periodo storico, quando Monserrato vantò il primato del settore nella Sardegna, dall’Ottocento fino all’inizio della seconda metà del Novecento. (Serafino Agus) Visite guidate a cura degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “A. Gramsci”. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Cantina Sociale di Monserrato
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Via Giulio Cesare, 2
La Cantina Sociale di Monserrato nasce il 21 Giugno 1908, con atto notarile del Dott. Michele Cugusi ad opera di 46 proprietari viticoltori di Monserrato. Il 6 luglio 1924 fu ricostituita come Società Cooperativa anonima, da 79 soci fondatori, tutti possidenti agricoli. La Società si prefiggeva lo scopo di acquistare sia dai soci che da altri viticoltori i prodotti vinicoli per commercializzarli, cercando di limitare al massimo il ricorso ad intermediari. Nasce così la prima Cantina Sociale della Sardegna, ideata sostanzialmente come un modo per tutelare la fonte di reddito dei viticoltori, ossia la produzione vitivinicola che sino alla metà del XX secolo costituiva l’economia base di Monserrato. Inizialmente la cantina era ospitata in un magazzino di fortuna; la dotazione iniziale era elementare: alcune botti di legno, qualche torchio, poche pompe. Un altro fattore fu determinante per la nascita della cantina: la relazione tra la Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari e i viticoltori monserratini. Sin dall’inizio vini come il Nuragus e il Rosso vennero esportati nel Lazio e in Toscana. In seguito la rete commerciale si allargò sino a comprendere Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia e persino la Francia. Crebbe il numero dei soci e le attrezzature vennero adeguate. La Cantina Sociale di Monserrato, che attualmente raccoglie 300 soci, è composta da due strutture principali e quattro punti vendita. La sede di Monserrato, sita in Via Giulio Cesare, ospita gli impianti di imbottigliamento e i serbatoi termocontrollati, che consentono la lavorazione dei vini da imbottigliare. La struttura di Ussana è il centro di raccolta di tutte le uve prodotte dai soci della Cooperativa. È dotata di impianti di lavorazione delle uve a bacca bianca e nera, di serbatoi di vinificazione e stoccaggio dove avvengono le fermentazioni dei mosti, successivamnente trasferiti a Monserrato per il confezionamento. I punti vendita, oltre quello principale di Monserrato, si trovano a Cagliari nel Piazzale La Playa a Quartu in Via Cecoslovacchia e a Sanluri in Via Rinascita 49. Tra i principali vini D.O.C. prodotti dalla Cantina ricordiamo: il Cannonau di Sardegna, il Monica di Sardegna, il Vermentino di Sardegna, il Nuragus di Cagliari e il Moscato di Cagliari. Vengono prodotti anche vini I.G.T. e da tavola bianchi, rossi e rosati. Oggi la produzione è stata ulteriormente differenziata, abbracciando sotto il logomarchio “Cantine Pauli’s” i migliori vini della cooperativa, frutto di un’attenta selezione delle uve e di un moderno e rigoroso processo di vinificazione, che con le solide basi della lunga tradizione aziendale guardi al mercato presente e a quello futuro. Visite guidate a cura degli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “A. Gramsci”. In questo sito si terranno eventi collaterali
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10 Come raggiungere Monserrato Ctm Cagliari Linee M e 8 da Piazza Matteotti
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Metro Cagliari Linea Gottardo da Piazza Repubblica
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6 Casa Picciau via Sant’Agostino, 4
2 Cantina Locci Zuddas via Del Redentore, 232
7 Chiesa di San Valeriano via Deroma
3 Cantina Sociale di Monserrato via Giulio Cesare, 2
8 Chiesa di Sant’Ambrogio piazza Padre Silvio Serri
1 Bunker presso l’I.T.I.S. “D. Scano” via Cesare Cabras
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4 Casa della Cultura ex Fascio via Giulio Cesare, 37
5 Casa Foddis via Giuseppe Zuddas, 65
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9 Chiesa della Beata Vergine Maria piazza Maria Vergine 10 Colonna e statua del SS. Redentore via del Redentore
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8 11 Sala Consiliare del Municipio piazza Maria Vergine 12 Scuola “Monumento ai Caduti� via del Redentore, 205
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Casa della
Cultura Ex Fascio
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Via Giulio Cesare, 37
L’edificio attualmente noto come Casa della Cultura, risale ai primi decenni del XX secolo. In origine proprietà della famiglia Tinti divenne, nel periodo fascista, la sede del fascio. Il caseggiato, situato al centro della città, presenta l’accesso principale in via Giulio Cesare e quello secondario in vico Marco Aurelio. La struttura mostra alcuni elementi tipici dell’architettura delle case campidanesi quali l’ampio cortile interno. All’interno della corte interna dell’immobile è ubicato un bunker, testimonianza del ruolo di rifugio antiaereo svolto dal fabbricato durante la II guerra mondiale. In seguito il fortino venne utilizzato dall’Amministrazione comunale come deposito per i fascicoli dell’ufficio anagrafe. Le dimensioni molto ampie dello stabile hanno favorito, durante gli anni settanta, il suo utilizzo come sede della Scuola Media Statale Cima. Nel 2010, in occasione della presentazione di una mostra su Cesare Cabras e in seguito alla ristrutturazione ad opera dell’Amministrazione Comunale, lo stabile venne inaugurato con l’attuale denominazione di Casa della Cultura.
Visite guidate a cura delle classi IV A, IV B e di due allieve della V B Turistico dell’Istituto Tecnico Commerciale “Fabio Besta”. Visita guidata anche in lingua sarda. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Foddis Via Giuseppe Zuddas, 65
La Casa Foddis e Sa gruxi ‘e marmuri sono ubicate nella via Zuddas, nello slargo denominato sa prazzixedda de sa gruxi ‘e marmuri. La croce cinquecentesca indicava i limiti giurisdizionali delle competenze territoriali ecclesiastiche. Era denominata anche sa gruxi ’e su perdonu poiché presso di essa venivano eseguite le fustigazioni e le esecuzioni capitali. Casa Foddis è un palazzotto di stile neoclassico a pianta rettangolare. Il lato prospiciente la via Zuddas è caratterizzato da un piano terra scandito da una serie di finestre incorniciate da archi a tutto sesto e da una porta carraia, su portali. Il piano superiore mostra finestre sovrastate da festoni alternati a ghirlande che si aprono su graziosi balconcini semicircolari in ferro battuto. La finestra centrale è sormontata dalle iniziali del proprietario Luigi Foddis, originario di Baunei, maestro di pietra. Il timpano rettangolare maschera il tetto a due spioventi e all’interno la casa conserva alcune caratteristiche dell’architettura domestica campidanese: il loggiato retto da due monoliti di granito e il cortile dal lato della vecchia stazione tranviaria. Nel tempo è stata abitazione privata, cantina a carattere commerciale, sede di Assessorati comunali. Visite guidate a cura dell’Associazione Culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ”. Orario di visita: Sabato 20 ottobre dalle ore 17.30 alle ore 20.00 e domenica 21 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00. In questo sito si terranno eventi collaterali
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via Sant’Agostino, 4
Localizzata nella zona di S’Arriu (attuali giardinetti di via del Redentore) la Casa Picciau è un esempio di abitazione padronale dei primi del novecento appartenuta ad una famiglia locale di viticoltori. La Casa ripropone, per la sua struttura a corte, il modulo dell’abitazione campidanese, ma da esso, in parte, si distacca poiché il terrazzo al di sopra del loggiato e le camere al piano superiore, sono indicatori di un’evoluzione strutturale del modello abitativo tradizionale. Il complesso abitativo e funzionale all’attività lavorativa famigliare è stato realizzato su un lotto di circa 700 mq e si compone di cinque corpi principali: la parte abitativa, la cucina, la stalla, gli ambienti per il ricovero degli attrezzi e per il pernottamento degli aiutanti, il magazzino. L’abitazione è realizzata su due livelli, al piano terra il loggiato con le camere da letto e al piano superiore le stanze che, all’epoca, erano destinate al soggiorno e al ricevimento degli ospiti. A destra della facciata gli ambienti della cucina e a seguire la stalla ed un piccolo vano di discarica. Il magazzino contiene, tuttora, alcune grandi botti che testimoniano una fiorente attività di produzione vinicola che si aggirava sui 30.000 litri annui. A destra dell’ingresso è il pozzo realizzato con pietre di arenaria della vicina località di Matta Masoni utilizzata a Monserrato per la realizzazione degli stipiti dei portali. A sinistra dell’ingresso i vani ausiliari per il pernottamento degli aiutanti che lavoravano durante la vendemmia. Di questi vani è caratteristica la cucina con il caminetto, il forno che poteva contenere fino a venti pani e i fornetti per il riscaldamento delle vivande. La Casa, scampata ad un intervento di totale demolizione per la realizzazione di una nuova palazzina, è stata recentemente oggetto di un primo intervento di restauro da parte dei nuovi proprietari, finalizzato a consolidare alcune strutture portanti ed i tetti che fino a pochi anni fa erano in stato fatiscente. Il portone principale è stato realizzato da un artigiano di Selargius riproducendo fedelmente un tipico portone monserratino, ormai raro a vedersi. (Giacomo Paglietti) Visite guidate a cura della classe V A Edilizia dell’I.T.I.S. “D. Scano”. Orario di visita: Sabato chiuso - Domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00 Sarà possibile visitare solo l’esterno ed il cortile della casa. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Chiesa di
San Valeriano
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via Deroma
La chiesetta di San Valeriano, detta anche Oratorio, avrebbe dovuto assolvere alla funzione di cappella privata della famiglia Spiga, la quale la fece erigere nel terreno di sua proprietà, dirimpetto alla casa di abitazione padronale. Dopo una lunga e spinosa controversia con il parroco pro tempore dr. Raimondo Barra, la suddetta famiglia ottenne il nihil obstad dall’Ordinario Diocesano. La prima pietra fu deposta il 24 Ottobre 1906 dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Pietro Balestra che il 5 Maggio del 1910 consacrò la chiesa, il simulacro di San Valeriano, i paramenti, gli arredi sacri e le due campane sistemate nel campanile a vela. Al suo interno, una lapide reca incisa la seguente epigrafe: “D.O.M. SANCTO VALERIANO M. SUIS SUMPTIBUS-SACELLUM HOC RITA SERRI-VALERIANUS SPIGA-PASCHALA SERRI DICARUNT A.D. 1907” (A Dio Ottimo Massimo a San Valeriano M(artire), Rita Serri, Valeriano Spiga, Pascala Serri, a proprie spese, dedicarono questa cappella nell’anno del Signore 1907). La chiesa è caratterizzata da una semplice facciata di forma quadrangolare divisa, nella parte centrale, da una cornice ornamentale di colore bianco. Al di sotto si apre, racchiuso da una cornice, il portale d’ ingresso in legno intarsiato e di forma leggermente arcuata, mentre superiormente è posto un oculo vetrato di forma circolare. Sopra il terminale piano arricchito da una bella cornice modanata, si trova il campanile a vela sormontato da una croce, con bifora ogivale e dotato di due campane. Nell’altare di marmo si conserva il simulacro di San Valeriano. Nella chiesa è ospitato anche il simulacro di San Lorenzo che, per le celebrazioni agostane, viene traslato in processione nella chiesa campestre omonima. Vi si custodisce, inoltre, il cocchio che trasporta San Lorenzo, il quale fu commissionato e pagato da Valeriano Spiga, alla cifra di lire duemila. Visite guidate a cura delle classi I e II B dell’Istituto Comprensivo Statale “C. Cabras”. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Chiesa di
Sant’Ambrogio
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Piazza Padre Silvio Serri
La chiesa venne edificata in stile tardo gotico meridionale dopo il 1426, data di infeudazione della villa ai Santjust, utilizzando conci ben squadrati in pietra marnosa. Presenta una pianta a tre navate: una centrale ampia e alta e due laterali più strette e più basse, le quali sono, in effetti, delle cappelle delimitate da archi a sesto acuto e con volte a botte, ottenute arbitrariamente nel 1956. La facciata è volta simbolicamente ad Ovest, ossia al tramonto, mentre l’abside è orientato a Est. Il prospetto esterno a capanna, con terminale cuspidato. Nella facciata si apre il portale archiacuto ad arcate concentriche sovrastate da sovracciglio, dotato di piccoli capitelli poliformi poggianti su colonnine strombate. Il portale è sormontato da un grande rosone circolare decorato. La particolarità della facciata della chiesa è data dalla posizione e forma dei contrafforti diagonali i cui bracci terminali sono decorati con merli dentati. Nei bracci terminali sono posti gli ingressi secondari costituiti da due porte gotiche che in passato furono l’accesso all’antico cimitero adiacente alla chiesa. La facciata, nel corso dei secoli, ha subito diverse modifiche strutturali; l’ultimo restauro del 1982 ha portato alla luce i conci rettangolari. Sulla sinistra del prospetto anteriore si erge il bel campanile secentesco, alto m. 28,25 fino alla palla che appare sovrastato da una croce. L’interno della parrocchiale di Sant’Ambrogio presenta numerosi aspetti di interesse architettonico e artistico: la copertura a botte della navata principale e di quelle laterali, che sono state aggiunte in epoche storiche differenti, l’altare maggiore in marmi policromi e impreziosito da un raffinato paliotto, l’imponente ciborio ligneo e la bella cappella del presbiterio che rappresenta il modulo architettonico più suggestivo e originale. La volta del presbiterio è impreziosita da cinque gemme pendule di forma anulare. Il ciborio è invece scolpito, dorato con mecca e in parte graffito con motivi di ornato su azzurro con fondo oro e ha la forma di un tempietto, arricchito da colonnine di tre ordini diversi, da nicchiette e da volute. Infine, speciale attenzione merita la bella fonte battesimale costruita in forma di parallelepipedo, scolpita in marmo bianco, chiusa da una copertura lignea intagliata. Visite guidate a cura delle classi I e II B dell’Istituto Comprensivo Statale “C. Cabras”. Orario di visita Sabato chiuso Domenica dalle ore 12.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00 In questo sito si terranno eventi collaterali
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Chiesa di
Santa Maria de Paulis o Beata Vergine di Monserrato
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Piazza Maria Vergine
Le origini della Chiesa risalgono al XII sec. e allo stato attuale degli studi possiamo dire che si tratta della chiesa più antica di Monserrato. L’attuale edificio è il frutto di una lunga rielaborazione secolare che ne ha modificato la connotazione originaria. Nel XIV sec. gli aragonesi importarono in Sardegna il culto per la Vergine di Montserrat e così a tutte le chiese intitolate a Santa Maria fu aggiunto il titolo di Montserrat. Nel 1856 la vecchia chiesa di forma quadrata venne demolita e fu ricostruita nella forma attuale con pianta a croce greca più altre tre che coprono bracci e abside, con cupola centrale che appare elegante. Il prospetto esterno, che è stato modificato dopo la seconda guerra mondiale, è timpanato e suddiviso in tre ordini orizzontali da cornici marcapiano. Il primo ordine è scandito da lesene, il secondo è caratterizzato da un rosone finto e arricchito da nicchie cieche su cui sovrastano dei cerchi. A destra è stata assemblata la sacrestia, mentre a sinistra si erge un campanile a vela. Nella facciata si staglia il nuovo portone realizzato dall’artista Gianni Argiolas. All’interno, di particolare interesse sono l’altare maggiore in marmo con tarsie policrome, l’espositorio marmoreo che sovrasta l’altare, vero gioiello dell’arte marmorea, e ancora il paliotto marmoreo policromo e raffinato al cui centro spicca un medaglione in onice in cui è intarsiato il monogramma della Madonna. Il presbiterio risulta sopraelevato di due gradini rispetto al piano della navata, da cui è separato mediante una balaustra marmorea policroma. La pavimentazione del presbiterio è in marmo e fu realizzata nel 1914. All’interno della sacrestia sono custodite diverse statue raffiguranti alcuni santi, mentre nella capella a sinistra si trova la statua di Santa Filomena, conservata in un’urna di vetro. La chiesa presenta anche alcune opere moderne realizzate dal pittore Gianni Argiolas e da Augusto Loi, insieme ai ragazzi di bottega. Nel braccio destro della chiesa vi è il dipinto intitolato La processione della B.V di Monserrato, mentre nel braccio sinistro è esposto un altro dipinto della stesso autore in cui sono rappresentate le tre chiese cittadine. Infine, sono da segnalare le due vetrate dedicate alla Madonna, realizzate nel 1995 dallo stesso autore dei dipinti. Nella chiesa si conserva il simulacro della Madonna col Bambino, che la devozione dei fedeli monserratini ha arricchito di gioielli in oro e argento. Visite guidate a cura delle classi Terze dell’Istituto Comprensivo Statale 2 “La Marmora”. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Colonna e Statua del
SS. Redentore
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Via del Redentore
Papa Leone XIII, autore della lettera enciclica “De Rerum Novarum” (“Delle cose nuove”) sulla questione operaia, in occasione della celebrazione dell’apertura dell’Anno Santo del 1900, chiese che venissero innalzati diciannove monumenti a Cristo Redentore, uno in ogni regione d’Italia. All’epoca esse simboleggiavano i diciannove secoli del cristianesimo, affinché, anche nel nuovo secolo, il Cristo continuasse ad essere: Via, Verità e Vita. Due statue previste, in Abruzzo ed Umbria, non vennero realizzate. Un monumento fu innalzato in onore del papa anche nel suo paese natale, Carpineto Romano. Si formò immediatamente un Comitato internazionale, che invitò tutti i Comitati Nazionali ad erigere le statue in luoghi etnici, non geografici ovvero luoghi che fossero caratteristici delle diverse regioni e che ne rappresentassero le radici più profonde. In Sardegna fu scelto il Monte Ortobene, nei pressi di Nuoro, dove fu innalzata una gigantesca Statua del Redentore, la più grande d’Italia, opera dello scultore napoletano F. Jerace. Anche quella di Monserrato fu eretta per celebrare l’Anno Santo, a segnare l’estremo confine a nord del paese ed inaugurata il 1 settembre 1907. Il disegno della colonna di travertino è opera dell’ing. Dionigi Scano. Alla base del piedistallo si legge: EGO SUM VIA VERITAS VITA. AD MEMORIAM ANNI SANCTI MDCCCC. (IO SONO LA VIA, LA VERITÀ, LA VITA. IN RICORDO DELL’ANNO SANTO 1900) Le visite guidate inizieranno dal salone parrocchiale della Chiesa del SS. Redentore in via San Lorenzo 1. Visite guidate a cura del Gruppo Giovanissimi della Parrocchia del SS. Redentore
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Sala Consiliare del Municipio
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Piazza Maria Vergine
La Sala Consiliare del comune di Monserrato, si trova all’interno della Casa Comunale sita in piazza Maria Vergine, nella vecchia sede delle scuole elementari, costruita durante il Ventennio di cui conserva lo stile e la decorazione, oggi recuperata in seguito ad un totale ma rispettoso restauro. L’Aula è di forma rettangolare, i seggi del Sindaco e dei Consiglieri sono realizzati in legno chiaro, decorati con le tipiche rappresentazioni delle cassapanche della tradizione sarda. Sulle pareti sono esposti diversi dipinti del pittore monserratino Cesare Cabras e il Gonfalone con lo stemma della città. Ai piani superiori si trovano alcuni uffici comunali e l’ufficio del Sindaco. Precedentemente alla riacquistata autonomia dal comune di Cagliari, con un referendum tenutosi il 18 novembre 1991, la sala era la sede della circoscrizione. Chi conosce anche sommariamente l’opera pittorica di C. Cabras, sa che i temi che preferisce sono quelli dei paesaggi assolati del Campidano, del lavoro degli uomini che faticosamente si guadagnano il pane col sudore della fronte, assieme ad una serie di rappresentazioni di vita quotidiana, di feste, di personaggi che fanno parte di un mondo popolare a lui molto caro, ma che non scadono mai nel folklore o nella rappresentazione superficiale di un semplice dato paesano. Formatosi alla scuola di G. Conci, un decoratore liberty di case della borghesia cagliaritana dell’inizio del 1900 si trasferisce, ormai ventenne, a Roma per studiare all’Accademia di Belle Arti. I nuovi linguaggi pittorici dell’informale non interessano al Cabras che preferisce la rappresentazione oggettiva della realtà, che lo contraddistinguerà per tutta la vita. Preferisce dipingere paesaggi, uomini e donne al lavoro, cioè quello che aveva visto da bambino, nella sua casa e nella attività dei suoi genitori: campi di grano, covoni e mucchi di chicchi dorati sotto il sole estivo della Sardegna. È stato chiamato, per questa sua costante rappresentazione, il pittore delle aie e, infatti, grande successo ha ricevuto la sua partecipazione, nel 1930, alla XVIII Biennale di Venezia con quattordici tele sul tema della mietitura nell’isola. La sua però non è una omologazione supina al momento storico della battaglia del grano del regime fascista, è piuttosto la ricerca, mai terminata, di colori che cambiano con il mutare delle stagioni e dei momenti della giornata e che vedono nella produzione tipica del Campidano, la miglior fonte di ispirazione per C. Cabras. Visite guidate a cura delle classi III, IV, V A Meccanica dell’I.T.I.S. “D. Scano” che per l’occasione presenteranno un lavoro su Cesare Cabras guidati dalla prof.ssa Luisa Rossi. In questo sito si terranno eventi collaterali
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Scuola
Monumento ai Caduti
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Via del Redentore, 205
La storia della Scuola “Monumento ai Caduti” inizia nel lontano 1927, quando le Figlie di Maria Ausiliatrice (F. M. A.) su richiesta del Comune di Cagliari e con l’approvazione di S.E. Mons. Ernesto M. Piovella, arcivescovo di Cagliari, giunsero a Monserrato per iniziare la loro opera educativa. I locali vennero offerti dal Comune per dare inizio alla Scuola Materna che doveva essere un “Monumento vivo” che ricordasse per sempre alla cittadinanza, i caduti della Grande Guerra. Ancora oggi, in occasione della Festa delle Forze Armate, il 4 novembre, nei locali della Scuola si commemorano solennemente i caduti con grande partecipazione di cittadini e delle autorità civili, religiose e militari. I locali conservano il Monumento commemorativo, con le foto dei caduti, inaugurato dal Podestà di Cagliari nel 1930. L’Opera è nata inizialmente come oratorio e catechesi (Scuola della dottrina cristiana). In seguito vennero aperti l’asilo e un laboratorio di cucito, secondo l’esempio di S. Maria Domenica Mazzarello, cofondatrice, assieme a D. Bosco delle F.M.A. Nel 1930 ebbe inizio l’attività assistenziale pubblica, con la distribuzione di un pasto caldo ai poveri che continuò fino al 1962, anno in cui si arrivò ad assisterne oltre cinquecento. Nell’anno scolastico 1944-1945 fu istituita la Scuola Elementare e nel 1948 le Scuole serali per le ragazze. Dal 1 ottobre 1973 è stata istituita l’attività sportiva con la pratica della pallacanestro. Attualmente l’Istituto Maria Ausiliatrice “Monumento ai Caduti” accoglie bambini e bambine dai 3 ai 10 anni e offre il suo servizio educativo nella “Scuola dell’Infanzia” e nella “Scuola Primaria Paritaria”. È punto di riferimento fondamentale per la crescita culturale, sociale e religiosa dei bambini e dei giovani di Monserrato, sede delle attività delle ex-allieve e dei Salesiani Cooperatori, luogo di incontro, di formazione e di continuità storica che dura da ottantacinque anni! Visite guidate a cura delle classi IV e V della Scuola Paritaria Primaria “Monumento ai Caduti”.
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Si ringrazia Don Gianni Sanna, parroco della chiesa di Sant’Ambrogio; don Sergio Manunza, parroco della chiesa del SS. Redentore; le Figlie di Maria Ausiliatrice; l’Istituto Religioso Cenacolo Cuore Addolorato e Immacolato. Serafino Agus, stimato studioso monserratino, per il contributo scientifico offerto in particolare per le schede della Chiesa di Sant’Ambrogio, della Chiesa di Santa Maria de Paulis Beata Vergine Assunta e Cantina Locci Zuddas. L’Associazione Turistica PRO-LOCO Monserrato per il sostegno e il costante contributo offerto alla cittadinanza. Giacomo Paglietti, per la disponibile accoglienza manifestata e per la redazione della scheda di Casa Picciau. La Cantina Sociale di Monserrato e la Cantina Locci Zuddas per l’ospitalità e la professionalità. L’Associazione A.C.A.M. e in particolar modo il presidente Maurizio Dessì insieme ai ristoratori monserratini per il contributo offerto a Gusta la città. Lino Ariu presidente del Circolo del Cinema Nuovo Pubblico per aver autorizzato la proiezione del film 31 marzo 1943. Monserrato, la memoria. Rosalina Locci, Ulisse Marras, Rosalba Pibiri per le gentili concessioni. La famiglia Perra Putzu per il materiale sul Bersagliere Lorenzo Putzu. Tutti i colleghi del Settore Istruzione, Cultura, Sport, Tempo libero e Rapporti con l’Università, del Settore Lavori Pubblici, del Settore Ambiente, per lo spirito di collaborazione ed il sostegno mostrato; la Monserratoteca, le Istituzioni, gli Enti, le Scuole, le Associazioni e tutti coloro che con la loro partecipazione hanno dato un prezioso apporto alla riuscita della manifestazione. Il ringraziamento va a tutti gli insegnanti che, grazie alla loro formazione e competenza, hanno permesso alle scuole di Monserrato di distinguersi per impegno e dedizione.
Visite guidate a cura di Istituto Comprensivo Statale “Cesare Cabras”, classi I e II B, Prof.ssa M. Antonietta Vacca, Prof. Antonello Sanna Dirigente Prof. Armando Solinas
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Istituto Comprensivo Statale 2 “La Marmora”, classi III A, B, C, D, E, Prof.ssa Tina Argiolas Dirigente Prof. Daniele Casula Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Antonio Gramsci” Dirigente Prof. Giorgio Pibiri Istituto Tecnico Commerciale “Fabio Besta”, classi IV A, IV B e due allieve della V B Turistico, Prof.ssa Patrizia Perrotta, Prof. Pierangelo Cappai, Prof.ssa Lidia Serrau Dirigente Prof. Raffaele Rossi Istituto Tecnico Industriale Statale “Dionigi Scano”, III, IV, V A Meccanica, Prof.ssa Luisa Rossi; classe IV C Informatica e V A Edilizia, Prof. Piero Carta Dirigente Prof.ssa Giovanna Licheri Scuola Paritaria “Monumento ai caduti”, classi IV e V, Figlie di Maria Ausiliatrice Direttrice Suor Patrizia Milito Associazione Culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ” ASS. FORT Sardegna Associazione “Progetto Quartu 900” Gruppo Giovanissimi Parrocchia del SS. Redentore, Prof. Italo Montisci
Associazione di Pronto Intervento Associazione di Volontariato Croce Bianca Monserrato AVSM Associazione Volontari del Soccorso Monserrato Associazione Protezione Civile Maestrale
Hanno partecipato alla manifestazione offrendo la loro collaborazione Associazione Salesiani Cooperatori di Monserrato Campidano Ambiente Srl
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Circolo del Cinema Francesco Sardu Circolo del Cinema Nuovo Pubblico Corpo di Polizia Municipale StampaLux SO.SE.BI. srl
Artisti Nicola Agus Giuseppe Argiolas Associazione Folkloristica Monserrato Associazione Sa Berritta e su Bordau Black Soul Compagnia Is Mascareddas Gruppo di Cultura Popolare Gruppo Jazz – Jambalaya Jazz Lounge Rosalba Lecca, Laura Demelas, Bonarina Murgia Francesca Piroddi e Marco Floris Maria Rita Solinas Tutti gli artisti ed espositori di Creatività ad Arte per Monumenti Aperti
L’Amministrazione Comunale è grata a tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato a Monserrato Monumenti Aperti, in particolare chi, dando la propria disponibilità dopo l’andata in stampa di questo libretto, non vi risulta citato.
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Sono vietati l’utilizzo e la riproduzione anche parziale dei testi e delle immagini.
© Associazione Culturale Imago Mundi MONUMENTI APERTI è un marchio registrato.
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