CopagriMarcheNotizie_gennaio2014

Page 1

POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Ancona

PERIODICO DELLA CONFEDERAZIONE PRODUTTORI AGRICOLI delle MARCHE

4 GENNAIO 2014

LE NOVITA’ DELLA RIFORMA AGRICOLA EUROPEA

notizie


Sommario Editoriale Riforma: un’occasione persa

3

In primo piano Approvata definitivamente la Riforma della Politica Agricola Comunitaria

4

Legislazione Le nuove regole sull’origine ed etichettatura delle carni

6

Controlli Agea, attenzione alle norme

7

In breve Nasce l’Agenzia di Sviluppo Posta Elettronica Certificata: i nuovi obblighi

8 8

I bandi Regione Marche: ecco le nuove opportunità per il miglioramento delle aziende agricole Le date da non dimenticare COPAGRI n. 1/2014 Registro dei Giornali e dei Periodici del Tribunale di Ancona n. 27/98 Editore e proprietario: Copagri Direttore Responsabile: Emanuele Coppari Hanno collaborato: Giovanni Bernardini, Raffaele Marchetti, Micaela Fratesi, Andrea Passacantando, Massimo Maranesi, Stefano Brocani Redazione e impaginazione: Moretti Comunicazione srl Via Fazioli, 11 - 60123 Ancona - tel. 071.2320927 - info@alceomoretti.it Stampa: Grafiche Ripesi

gennaio 2014

2

9 10


Editoriale

Riforma: un’occasione persa di Giovanni Bernardini, presidente Copagri Marche

Agli stati membri la maggior parte delle scelte. In Italia è caos: non è chiaro chi vada considerato agricoltore attivo e la regionalizzazione non sembra sortire l’equità desiderata

L

’Agricoltura assorbe la parte più importante del bilancio comunitario: per questo ciclicamente sentiamo parlare di riduzione, taglio o efficentamento della spesa. Ogni volta che ci si avvicina alla fine di un periodo di programmazione, si discute di ipotetiche riforme rivoluzionarie, che spesso, purtroppo, non vedono la luce. E sembra che sia così anche questa volta. Pensavamo ad una riforma della politica agricola più equa, con norme che rendessero gli agricoltori dell’Italia uguali a quelli della Francia o della Germania, ma niente di tutto ciò, perché ancora una volta l’Unione Europea ha prodotto Regolamenti Quadro che lasciano agli stati membri la maggior parte delle scelte: è così che l’”agricoltore attivo” è tale per la Spagna, ma non lo è per la Francia. E questo non serve affatto a dare risalto alle peculiarità territoriali. Noi italiani, notoriamente appesantiti dalla burocrazia, riusciamo a complicare ancora di più il quadro: chi è l’”agricoltore attivo”? Colui che si dedica alla coltivazione e al presidio del territorio. No, chi è iscritto all’Inps, no, alla CCIAA, no è Iap. A pochi giorni dall’avvio del nuovo periodo di programmazione, un agricoltore non sa se può considerarsi attivo o no, ovvero non sa se potrà beneficiare o meno di aiuti comunitari. Ma l’Italia è il Paese della concertazione e alla fine tutti coloro che percepivano contributi fino al 2013 saranno “agricoltori attivi”. L’Europa aveva indicato come agricoltori attivi coloro che 3

percepiscono importi inferiori ai 5.000 €, lasciando tuttavia allo stato membro la possibilità di abbassare tale soglia. Nel nostro Paese l’82% dei beneficiari percepisce meno di 5.000 € ed assorbe complessivamente circa il 25% dell’intero plafond nazionale, mentre solo il 18% dei beneficiari percepisce più di 5.000 €, assorbendo il 75% delle risorse. Quindi una selezione si imponeva, almeno per coloro che superano i 5.000 €: noi non vogliamo che la PAC continui a sostenere soggetti extra-agricoli, che mettono in atto solo speculazioni finanziarie (siano esse immobiliari, o operazioni sui vari conti energia, o ad opera di enti o industrie non del settore). Purtroppo sembra che l’Italia stia decidendo per l’iscrizione alla Camera di Commercio quale prerequisito per essere considerato agricoltore attivo: tale scelta, è ovvio, non permetterà alcuna selezione, e nulla cambierà rispetto al passato. Ma la cosa più interessante si sta verificando riguardo alla regionalizzazione e alla convergenza, che avrebbero dovuto sancire l’equità nell’erogazione dei premi comunitari agli agricoltori, ponendo fine all’assegnazione, affatto equa, dei titoli sulla base di colture o allevamenti che un’azienda aveva oltre 10 anni fa (va ricordato che il valore attuale dei titoli all’aiuto è basato su coltivazioni del 2000-2001-2002). Invece questa riforma sembra non portare veri cambiamenti, facendoci perdere l’ennesima possibilità di innovare il settore e di rendere competitive le nostre aziende. gennaio 2014


in primo piano

I

Approvata definitivamente la Riforma della Politica Agricola Comunitaria

l 20 novembre scorso il Parlamento di Strasburgo ha approvato con ampia maggioranza tutti i 5 testi della Riforma della Politica Agricola Comunitaria. Dopo un iter durato più di due anni -la proposta del Commissario Ciolos risale ad ottobre 2011finalmente la politica ha dato il via al nuovo periodo di programmazione. Per l’Italia l’approvazione della riforma ha un valore di 33,4 miliardi di Euro per i prossimi 7 anni (2014-2020). Più “verde”, più “giovane” e per certi versi più “equa”: questi gli obiettivi dichiarati per la nuova politica agricola. Più verde, in quanto con l’introduzione del cosiddetto Greening l’UE lega il pagamento di una parte dei contributi agli agricoltori all’effettuazione di pratiche agricole più rispettose dell’ambiente, subordinandoli a misure ecologiche obbligatorie. Più giovane, in quanto già a partire dal 2014 agli agricoltori con meno di 40 anni verrà destinata una quota maggiore del bilancio agricolo europeo, con un incremento del 25% dei pagamenti nei primi 5 anni. Più equa, in quanto attraverso la convergenza e gli “agricoltori attivi” si intende premiare coloro che si dedicano effettivamente alla coltivazione dei fondi, intro-

gennaio 2014

4

ducendo per la prima volta una “black list” di soggetti che non possono percepire i contributi. Questo è il quadro generale, per nulla facile da attivare da parte degli stati membri, di cui, tra l’altro, non si può dar per scontato il perseguimento degli obiettivi annunciati attraverso i decreti attuativi. IL VALORE DEI TITOLI Il pagamento di base, così come per il periodo di programmazione che si sta concludendo, è legato al pagamento di titoli all’aiuto disaccoppiato. I nuovi titoli sostituiranno i titoli storici a partire dal 1 gennaio 2015. Il pagamento di base legato al titolo è soggetto alla regionalizzazione e alla convergenza (scelte dello stato membro). Con la regionalizzazione si attribuisce ai nuovi titoli un valore uniforme per ettaro, scegliendo se applicarlo su base regionale o a livello nazionale. Se, come sembra dalle ultime indiscrezioni, l’Italia scegliesse una regionalizzazione su base nazionale, il valore del titolo (solo per la parte del pagamento di base) sarà uniforme dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Com’è intuibile, la regionalizzazione penalizza chi fino ad oggi aveva un valore elevato dei titoli PAC, mentre favorisce chi aveva titoli con un valore molto basso. Per questo mo-


in primo piano tivo è stata, dunque, introdotta la “convergenza”, che permette allo stato membro di effettuare un passaggio graduale dall’attuale valore dei titoli al nuovo. Il nostro Paese ha tre diverse possibilità di applicazione della convergenza: totale al 2015, totale al 2019, o secondo il modello irlandese –che, ad oggi, sembra il più accreditato-. L’Italia deve scegliere entro il 31 luglio 2014 la tipologia da applicare. Scegliendo la convergenza totale al 2015, il valore dei titoli sarebbe uguale per tutti e senza riferimento al titolo storico già dal pagamento della domanda nel maggio 2015. Optando per la convergenza totale al 2019, i titoli avranno lo stesso valore per tutti gli agricoltori solo dal 2019: negli anni dal 2015 al 2019 il valore dei titoli sarà modulato tra quello storico ed il nuovo, con una maggiore influenza dello storico rispetto al nuovo per il 2015, ed abbassando via via la percentuale dello storico a favore del nuovo fino ad arrivare al 2019 con solo la parte relativa al nuovo titolo. Con l’applicazione del modello irlandese, invece, al 2019 nessun titolo potrà diminuire più del 30% rispetto al valore storico. Ciò sostanzialmente tutela gli agricoltori che avevano un valore dei titoli molto elevato, bloccando di fatto una vera e propria ridistribuzione. IL GREENING Il “pagamento ecologico” (Greening) è una delle sette voci che possono comporre il pagamento diretto agli agricoltori, la seconda in termini economici,

dopo la quota di base del titolo. Scopo dell’introduzione del Greening è spingere le aziende ad apportare importanti cambiamenti nella metodologia di coltivazione, soprattutto quella intensiva e specialmente nelle

Più verde, più giovane e più equa, con un valore per l’Italia di 33,4 miliardi di Euro per i prossimi 7 anni (2014-2020) pianure. Tuttavia, a seguito di forti polemiche e di pressioni di stati membri come l’Italia, che veniva pesantemente penalizzata, la proposta iniziale della Commissione (Ciolos, ottobre 2011) è stata notevolmente ridimensionata, rimanendo però un importante e stringente impegno per tutti gli agricoltori. Nello specifico, gli impegni previsti dal greening, da rispettare nella loro interezza, sono: diversificazione delle colture, mantenimento dei prati permanenti e presenza di aree di interesse ecologico. La diversificazione, inizialmente da applicare su tutte le colture ad esclusione dei pascoli, a seguito della forte pressione dell’Italia, non andrà applicata nemmeno alle colture permanenti (vigneti, oliveti, frutteti). Con riguardo a questo impegno, le aziende con un seminativo compreso tra 10 e 30 ettari debbono avere un ordinamento colturale che preveda almeno due colture, nessuna delle quali può superare il 75% della superficie a seminativo. Per le azien5

de il cui seminativo è superiore a 30 ettari, l’ordinamento deve prevedere almeno tre colture: la coltura principale non può superare il 75% a seminativo, e le due colture principali il 95%. La terza coltura, pertanto, deve costituire almeno il 5% della superficie. Un’azienda che non raggiunge i 10 ettari di seminativo non ha l’obbligo di diversificazione. L’impegno relativo al mantenimento dei prati permanenti consiste nell’impossibilità, per gli agricoltori, di convertire o arare tali aree. Lo stato membro deve assicurare che la superficie destinata a prato permanente non sia inferiore al 5% della superficie agricola totale. L’impegno relativo all’istituzione delle aree di interesse ecologico (o EFA – Ecological Focus Area) si applica solo alle aziende che superano i 15 ettari di superficie a seminativo: queste dovranno destinare almeno il 5% della superficie totale alle zone EFA. Come per l’impegno alla diversificazione, anche quello relativo alle aree ecologiche si applica solo per le superfici a seminativi, escludendo dunque le colture permanenti (ancora una volta ad opera dei negoziati con l’Italia). Il Greening non si applica alle aziende a coltivazione biologica o a basso impatto ambientale, nella loro parte soggetta alle suddette metodologie di coltivazioni. G. B. PSR 2007-2013 – Asse 1- Misura 111 - Sottomisura b) - Lettera c) - anno 2013. Domanda n. 10403

European Union European Regional Development Fund

European Union gennaio 2014 European Regional Development Fund


legilazione

Le nuove regole sull’origine ed etichettatura delle carni Estratto dalla newsletter di Paolo De Castro Presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo

L

o scorso 5 dicembre sono state approvate nuove regole esecutive in materia di etichettatura delle carni fresche, refrigerate e congelate suine, caprine, ovine e di pollame. Le nuove regole, che danno esecuzione al regolamento sulle informazioni alimentari ai consumatori del 2011, prevedono l’esplicitazione, a livello comunitario, delle voci “origine”, “allevato “ e “macellato”. Questa esplicitazione si tradurrà in un sistema di etichettatura obbligatorio che stabilisce un nesso tra una particolare carne e il luogo di prove-

nienza dell’animale, incluse distinzioni opportune tra prodotti comunitari ed extra-Ue. Gli animali nati, allevati e macellati nello

stesso Stato membro potranno essere etichettati con la definizione “Origine: e il nome dello Stato membro o del paese terzo”, mentre negli altri casi saranno indicati obbligatoriamente sull’etichetta sia il luogo di allevamento che quello di macellazione. Paolo De Castro ha ribadito come questa sia l’ennesima misura concreta a dimostrazione dell’attenzione dell’Europa alla trasparenza, alla sicurezza alimentare e alla corretta informazione del consumatore, che deve essere tutelato nelle sue scelte di acquisto e protetto da fenomeni di contraffazione. Un provvedimento importante, frutto dell’impegno del Parlamento europeo nell’ambito del Regolamento per le informazioni alimentari ai consumatori 1169/2011 che dimostra, giorno dopo giorno, il ruolo centrale dell’Europa a tutela e garanzia dei cittadini. Un risultato che deve rappresentare un’opportunità per aprire la strada anche all’etichettatura obbligatoria di altri prodotti alimentari. PSR 2007-2013 Asse 1- Misura 111 - Sottomisura b) Lettera c) - anno 2013. Domanda n. 10385

European Union European Regional Development Fund

gennaio 2014

6

European Union European Regional Development Fund


legislazione

Controlli Agea, attenzione alle norme

N

egli ultimi mesi circa 700 aziende del comprensorio delle valli del fiume Misa e Nevola sono state soggette a controllo sul rispetto delle norme della Condizionalità da parte di Agea. Il rispetto di tali norme è infatti uno dei presupposti per la riscossione dei contributi Pac. Dai vari controlli è emerso che molte aziende non rispettavano in pieno tutte le norme e per questo sono state soggette a trattenute di varia entità che saranno recuperate dai contributi relativi alla campagna 2013. In breve si ricorda qui di seguito quali sono gli aspetti che molto spesso non vengono rispettati e che quindi, probabilmente, accomunano molte aziende che in caso di controllo dovranno adeguarsi: la botte del gasolio agricolo deve essere fornita sia di tetto non infiammabile sia di una vasca di raccolta che vada a contenere almeno il 50% del contenuto totale; i trattori, se posti su pavimento non impermeabile, non devono avere perdite di carburante o oli lubrificanti: tutti i prodotti inquinanti come olio da motore nuovo o esausto e benzina devono essere posti su pavimento impermeabile e devono avere come base un recipiente di raccolta in caso di rotture del contenitore;

deve esserci un armadietto per contenere i prodotti fitosanitari chiuso a chiave su cui vi sia posto un cartello che ne evidenzi il contenuto; trattori, prodotti inquinanti e armadietto dei prodotti fitosanitari non devono essere posti in locali dove siano presenti animali o prodotti destinati alla loro alimentazione; il registro dei trattamenti / concimazioni deve essere compilato in ogni sua parte, devono essere allegate le fatture dei prodotti acquistati e dei concimi insieme all’eventuale copia del tesserino fitosanitario (per prodotti di classe). Si precisa che nelle fatture di acquisto dei prodotti di classe deve essere allegato, se non specificato, il modulo d’acquisto. In caso di acquisto o somministrazione del prodotto da parte di persona diversa dal titolare dell’azienda va compilata un’apposita delega (da reperire presso in nostri uffici); è indispensabile non somministrare prodotti non registrati per la specifica coltura e rispettare le indicazione del produttore. La ditta che ha fornito il prodotto, per legge, dovrebbe consegnare al produttore la scheda di rischio del prodotto; la concimazione azotata deve rientrare nelle quantità ad oggi stabilite dalla Regione Marche con Delibera di GR 3/12/2007 n° 1448 “Pro7

gramma di azione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola della Regione Marche”. Tali quantità non devono essere rispettate soltanto da chi ricade nelle area denominate ZVN, ma da tutti (Kg di azoto ad ettaro: grano duro 140, orzo 120, grano tenero 180, pisello 20, girasole 100, vite 130, barbabietola da zucchero 150, ecc...). Le quantità indicate per le principali colture sono spesso molto più basse rispetto a quelle usate normalmente; non si può concimare dal 15/11 al 15/02 nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive e arboree permanenti; per tutte le altre colture il divieto è dal 01/11 al 28/02); i registri di stalla devono essere compilati in ogni parte e tutti gli animali devono avere marca auricolare; in caso di presenza di letame deve essere presente piattaforma in cemento e pozzetti di scolo dei reflui ispezionabili. Per ogni chiarimento e delucidazione contattare gli operatori dei vari uffici di zona. R. M. M. F.

PSR 2007-2013 – Asse 1- Misura 111 - Sottomisura b) - Lettera c) - anno 2013. Domanda n. 10386.

European Union European Regional Development Fund

gennaio 2014 European Union European Regional Development Fund


in breve

Nasce l’Agenzia di Sviluppo Rurale: ecco come si riorganizza la Copagri Marche

D

i fronte ad un mondo in sviluppo e ad esigenze del settore agricolo mutate, anche la Copagri sta cambiando, spinta dalle sollecitazioni dei propri iscritti. In diverse occasioni le aziende che si erano affidate alle nostre competenze ci avevano manifestato l’esigenza di servizi più professionali, a più ampio raggio e comunque ad un prezzo equo. La Copagri è stata criticata, tacciandola di essere divenuta più un semplice erogatore di servizi che un’organizzazione di rappresentanza, e più di una volta nei vari organi si è affrontato il problema dell’ottimizzazione dei costi nell’erogazione dei servizi. Per dare una risposta concreta e fattiva a tutti questi appunti e sollecitazioni, le Copagri regionale e provinciali si sono dotate di una propria società di servizi, l’Agenzia di Sviluppo Rurale s.r.l.,

che nei prossimi mesi si sostituirà alla Copagri nell’erogazione di tutti i servizi resi a titolo oneroso. Questo passaggio avverrà entro il mese di gennaio 2014 per tutte le attività onerose, partendo inizialmente da quelle contabili e fiscali (tenuta contabilità, servizio paghe), per poi proseguire con quelle tecniche (gasolio agevolato, domande contributi, ecc.). Resteranno di competenza della Copagri le attività sindacali e quelle di tutela e rappresentanza (assistenza contrattuale, tesseramento, vertenze). Obiettivo principale di questa grande ristrutturazione è l’offerta, ai propri utenti, di servizi sempre più professionali, per i quali sia previsto un costo equo proporzionale all’effettiva fruizione: un’offerta alla quale si affiancherà anche una maggiore trasparenza. A. P.

FOCUS ON Posta elettronica certificata: i nuovi obblighi Nella nuova convenzione Agea 2013 è previsto l’obbligo, per tutti i produttori agricoli che presentino qualsiasi domanda di aiuto, di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata (pec) a partire dalla campagna 2014. Vi invitiamo pertanto, fin da ora, a recarvi presso gli uffici Copagri per predisporre l’apertura di un vostro indirizzo pec e l’inserimento sul portale Sian. M. M. gennaio 2014

8


i bandi

Regione Marche: ecco le nuove opportunità per il miglioramento delle aziende agricole Interventi per l’agriturismo Reg. CEE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 – PSR Marche 2007 – 2013 -Asse III° - Bando Misura 3.1.1. Sottomisura a) “Interventi per l’agriturismo” Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine per la presentazione delle domande Beneficiari: gli imprenditori agricoli individuati dall’art. 2135 del Codice Civile, ovviamente iscritti nell’elenco regionale degli Operatori Agrituristici.

Diversificazione dell’attività delle aziende agricole ed avvio di nuove attività Azione C Reg. CE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 - PSR Marche 2007 – 2013 – Asse III ° - Bando Misura 3.1.1. sottomisura b). “Diversificazione dell’attività delle aziende agricole ed avvio di nuove attività “ – azione c. Attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti e sottoprodotti agricoli non ammissibili ai sensi della misura 1.2.3. in quanto prodotti di allegato 1 in entrata e prodotti non allegato 1 in uscita. Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di presentazione delle domande; Beneficiari: gli imprenditori agricoli individuati dall’art. 2135 del Codice Civile o da un membro della famiglia agricola definito come componente del nucleo famiglia-

al trattino precedente, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro.

re. Quindi società agricole e società cooperativa di conduzione; prevista anche la possibilità di costituire tra Aziende una associazione temporanea di imprese.

Ammodernamento aziende agricole

Bioenergie Reg. CE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 - PSR Marche 2007 – 2013 – Asse III° - Bando Misura 3.1.1. sottomisura b) “ Diversificazione dell’attività delle aziende agricole ed avvio di nuove attività “ – azione d. Bioenergie – Anno 2013. Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di presentazione delle domande.

Reg. CE n. 1698/05 – D. A. n. 85/08 - PSR Marche 20072013 – Asse 1 – Bando misura 1.2.1. “Ammodernamento delle aziende agricole”. Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di presentazione delle domande; Beneficiari : Impresa individuale - Società agricole – Società agricole di conduzione.

Aumento del Valore aggiunto dei prodotti agricoli Reg. CE n. 1698/05 – Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013. Bando Misura 1.2.3 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali - sottomisura a) Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli - Anno 2013. Scadenza: 31 Gennaio 2013 quale termine ultimo di presentazione delle domande; Beneficiari: 1. micro, piccole e medie imprese, ai sensi della Raccomandazione ANCONA 05•12•2013 20 03 / 3 6 1 / CE della Commissione; 2. i m p r e s e diverse da quelle di cui

Si sottolinea che quanto riportato è un breve sunto dei capitoli dei bandi emanati ai quali si rinvia per i dovuti approfondimenti. Tutti i documenti sono disponiblii presso gli uffici della Copagri. S. B. PSR 2007-2013 – Asse 1- Misura 111 Sottomisura b) - Lettera c) - anno 2013. Domanda n. 10371

European Union European Regional Development Fund

IV • N. 95

ANNO XL

A ALIAN ICA IT European Union L B B REPU

E L A I C I F F U O N I T T E E L H C R BOL A M E ION European Regional Development Fund

G E R A L L E D

9

gennaio 2014

RI SOMMA IONE

LA REG

L ATTI DE

LI

EGIONA

LEGGI R

O

e ovembr e 25 n regional Legge iic ed 3 4 m . 728 2013, n i esercizio delle . . . . . . . . pag. 19 d ....... . Modalità ri ta emen ne compl


le scadenze

Le date da non dimenticare DICEMBRE

27

GENNAIO

16 - 24 31

27 dicembre 2013 Versamento acconto Iva relativo all’anno 2013. L’importo sarà pari all’88% del versamento dovuto relativamente all’ultimo trimestre dell’anno precedente. Coloro che ritengono di non dover pagare l’acconto perchè non hanno avuto fatture di vendita nell’ultimo trimestre possono contattare direttamente il nostro ufficio contabilità.

16 Gennaio 2014 - Presentazione dichiarazione di Produzione delle UVE - Domanda di ristrutturazione Vigneti - Quarta rata dei Contributi agricoli ex-scau - Mini-rata Imu sulla prima casa dovuta in quei comuni che hanno deliberato per il 2013 un’aliquota superiore a quella base del 4 per mille. L’imposta da versare sarà pari al 40% della differenza tra l’aliquota deliberata dal Comune e quella base del 4 per mille (probabile proroga della scadenza al 24 gennaio).

24 Gennaio 2014 Misura Investimenti PNS OCM Vino.

31 Gennaio 2014 - Presentazione in Dogana del Modello Intrastat ovvero la dichiarazione riepilogativa delle fatture ricevute ed emesse nei confronti delle aziende estere facenti parte della Comunità Europea. - Presentazione comunicazione all’Agenzia delle Entrate per via telematica della black-list ovvero della dichiarazione riepilogativa delle fatture ricevute ed emesse nei confronti delle aziende estere che si trovano nei paesi indicati nell’apposito elenco stilato dall’Agenzia delle Entrate. - Scadenze Misure PSR Marche (1.2.1. - 3.1.1.- dettagli a pag. 9)

Al fine di rispettare le scadenze e di effettuare i giusti conteggi, vi ricordiamo di consegnare tempestivamente tutte le fatture emesse e ricevute agli uffici Copagri così da evitare di incorrere in inutili sanzioni. Per qualsiasi informazione e/o chiarimento vi invitiamo a rivolgervi presso i nostri uffici dislocati su tutto il territorio regionale. Potete inoltre contattarci al numero 071.82774 o scriverci una mail a marche@copagri.it gennaio 2014

10


FEBBRAIO

28

MARZO

16

28 Febbraio 2014 Presentazione comunicazione dati Iva relativa all’intero anno precedente. Ricordiamo che sono esonerati da questo adempimento: 1) le persone fisiche che hanno realizzato nel periodo di riferimento un volume d’affari inferiore o uguale a € 25.822,84 ; 2) i soggetti che per l’anno precedente hanno registrato esclusivamente operazioni esenti, salvo che abbiano registrato operazioni intracomunitarie; 3) i soggetti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale ai sensi di specifiche disposizioni normative; 4) i soggetti di cui all’articolo 88 del TUIR (enti territoriali e determinati enti pubblici); 5) i soggetti sottoposti a procedure concorsuali.

16 Marzo 2014 Versamento dell’Iva annuale relativo al quarto trimestre 2013.

10 Aprile 2014

APRILE

10 - 20

MAGGIO

16

Presentazione spesometro 2013 per i contribuenti mensili.

20 Aprile 2014 Presentazione spesometro 2013 per tutti i contribuenti (ad esclusione dei contribuenti mensili). Lo spesometro, ovvero l’elenco di tutte le fatture ricevute ed emesse nell’anno 2013 riguarda anche gli agricoltori esonerati dalla tenuta delle scritture contabili ai sensi dell’art. 34- 6° comma D.P.R. 633/72.

16 Maggio 2014 Versamento Iva primo trimestre 2014. Ricordiamo che tale scadenza riguarda tutte le aziende.

“EXTRAVERGINE? Piacere!” Conoscere il variegato mondo dell’olio extra vergine di oliva

L’A.M.P.O. (Associazione Marchigiana Produttori Olivicoli Coop. Agr) in collaborazione con O.L.E.A. (Organizzazione Laboratorio Esperti Assaggiatori) realizzerà in applicazione al REG. CE 867/08 e s.m.i. dei corsi brevi di introduzione alla conoscenza e all’assaggio dell’olio di oliva extravergine durata 4 ore. I corsi si svolgeranno presso l’Istituto di Istruzione Superiore Alberghiero Panzini - Via Capanna 62 - Senigallia (An) nei giorni 4 – 5 – 6 - 7 febbraio 2014 dalle ore 14,00 alle ore 18,00. Nei mesi di febbraio e marzo, con date e luoghi da definire, si svolgeranno dei corsi a San benedetto del Tronto (Ap), Castelbellino (An) e Arcevia (An) . Per informazioni e iscrizioni contattare AMPO: Pierangeli Silvia 071-82774 oppure ampo@copagrimarche.it 11

gennaio 2014


12


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.