MotorMedia 38 - Settembre

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IL MAGAZINE per chi ama i MOTORI da corsa

Anno IV - Numero 38

SFIDA FINALE

Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, LO/MI

Farfus punta al titolo del DTM 2013

Da un Sebastien...ad un altro

Finalmente Campione

Una poltrona per...tre


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SCEMI O GENI…AD ALONSO LA FERRARI INCOMINCIA AD ANDARE STRETTA.

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’ stato il leit motive del week end. Durante la Q3 del GP di Monza lo staff di Ferrari ha deciso di utilizzare Massa come “traino” per Alonso facendo sfruttare (potenzialmente) l’effetto scia generato dalla vettura del brasiliano a favore del pilota iberico. Per mettere in atto una strategia tale, potenzialmente utile ma di difficile realizzazione nei pochissimi minuti rimanenti della sessione, si è dovuto attendere il momento “buono” e questa scelta ha indispettito a tal punto l’asturiano da dare degli “scemi” al suo staff. A fine sessione, avvisato forse del fatto che il suo commento era andato LIVE, Alonso si è giustificato dicendo di aver detto “geni” ma al di là della palese “pezza” messa in qualche modo è evidente che Alonso sente addosso la pressione e sta mal sopportando questa sudditanza nei confronti della Red Bull. Da poco redarguito ufficialmente dal Presidente Montezemolo, il quale ha fatto molto ben intendere che nessuno è indispensabile in Ferrari e che il blasone del marchio non può permettersi certe cadute di stile dei suoi rappresentanti, Alonso sta forse patendo anche i “rumors” sul suo futuro compagno di squadra. Se, come sembra certo, ritornerà in Ferrari Raikkonen i problemi per Alonso potrebbero addirittura aumentare (e anche per Domenicali) e la pressione sullo spagnolo arrivare a valori di allarme. Sarà dunque interessante vedere l’evolversi della situazione sportivo/disciplinare del due volte campione del mondo e soprattutto conoscere il nome del suo futuro compagno di squadra. Da notare una curiosità: ogni volta che Massa viene dato per sicuro partente il brasiliano si mette ad andare forte e non mi meraviglierei se alla fine fosse ancora lui il compagno dello spagnolo nel 2014. In realtà “fanta-mercato” a parte le ore per Felipe sono davvero contate e la Ferrari ha assolutamente bisogno di due prime guide per puntare al titolo per loro più importante: il Costruttori. Alonso –Raikkonen è sicuramente una super accoppiata ma l’impressione che il clima nel box della “rossa” possa presto diventare tutt’altro che mite è elevatissimo. Staremo a vedere.

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sommario IN PISTA

IN PROVA SPECIALE

08. Sognando Le Mans 12. Una poltrona per...tre 16. Kaiser Comandini 18. Italians do it better 22. Farfus...tenta il bis 24. L’ Alsazia conquista il WTCC

26. Da un Sebastien...ad un altro 30. Kubica come McRea? 32. Finalmente Campione

in salita 34. Supercampioni

03. 06. 38. 40. 42.

DRIVE THROUGH PADDOCK FOTO DEL MESE RACING ON WEB MOTORMEDIA TV

L’editoriale del Direttore News dal mondo dei motori I migliori scatti dal motorsport Il mondo delle corse nella rete Le novità della nostra web tv

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Paddock AUTO GP..E’ ORA DI RIPASSARE ALLA CASSA.

La serie organizzata dalla Coloni Motorsport introduce un nuovo ricco montepremi per il 2014. Un campionato di alto livello e con vetture iper prestazionali non può non avere un montepremi altrettanto di livello. Dopo la stagione 2013 che non ha visto in “programma” alcun montepremi per dare seguito allo sviluppo della nuova monoposto, l’Auto GP, serie organizzata da Enzo Coloni, tornerà nel 2014 a godere di un ricco montepremi in denaro. Questo importante aspetto è sempre stato uno dei punti forti della serie sin dal 2010, primo anno di sua attività, ed era stato a gran voce “reclamato” per il futuro da piloti e team. Patron Coloni, da ex pilota e navigato team manager non ha deluso le loro aspettative ed ha da poco annunciato che il nuovo montepremi sarà di 300 mila euro e che verrà suddiviso tra chi, durante il fine settimana, raccoglierà il maggior numero di punti. Nella prossima stagione dunque saranno molte le novità attese nella serie che ha visto tra i suoi iscritti nomi illustri come l’attuale pilota della Lotus F1 Romain Grosjean, vincitore della prima stagione. Quanto prima l’organizzatore dovrebbe anche annunciare un importante e fitto calendario di test invernali utili a team e piloti a prepararsi al meglio per la stagione 2014.

NOTIZIE E PILLOLE DAL MONDO DELLE CORSE IN PISTA, RALLY E FUORISTRADA... TRA PADDOCK E PARCHI ASSISTENZA PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATI SU PILOTI, GARE E VETTURE CLIO RS..RITORNO ALLE ORIGINI

Il Gruppo Peroni Race schiera nuovamente le “vecchie” Clio RS per una serie lowcost. Nel 2014 nell’ampia offerta sportiva del Gruppo Peroni Race ci sarà anche la RS Cup: si tratta di un trofeo dedicato esclusivamente alle Renault Clio attualmente impegnate nei monomarca ufficiali in tutta Europa. La struttura del Campionato 2014 manterrà le stesse attuali specifiche tecniche della vettura senza ulteriori aggiornamenti al fine di non richiedere ai team inutili spese su di un modello a fine “corso”. Il calendario 2014 dovrebbe articolarsi su sei/sette doppi appuntamenti sprint tutti in Italia con l’ipotesi di un’unica trasferta oltreconfine. Unica la qualifica di massimo trenta minuti con almeno due sessioni di prove libere. La tassa di iscrizione al campionato sarà limitata a 1000 euro (la saltuaria a 200 euro), mentre quella della singola prova è fissata a 800 euro. Uno o due i piloti ammessi per vettura con eventualmente gli equipaggi doppi che conseguiranno i punteggi in ottica campionato anche dei rispettivi compagni di sedile. Tutto il campionato avrà una copertura integrale Live sul web con le dirette in streaming delle qualifiche e delle gare. Allo studio anche la possibilità di un montepremi per ciascuna gara e di uno finale.

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Paddock Adess AG…new entry tra le LMP2

“CINGHIO”…l’highlander del WTCC

A Sonoma il pilota della Honda mette tutti in riga nel WTCC.

Adess AG, azienda che nel 2013 si è fatta notare per aver sviluppato la Lotus Praga

Gli anni passano, ma la

LMP2, si sta mostrando particolarmente attiva anche in chiave 2014. In vista dei nuovi

stella del “Cinghio” non

regolamenti FIA/ACO, infatti, la compagnia tedesca sta lavorando a due nuovi progetti

accenna a offuscarsi: a

per le classi LMP1 e LMP2. Proprio di quest’ultima vettura, Adess ha rivelato da poco

51 anni, il pilota italiano

le forme: si tratta di una coupé caratterizzata da un muso ampio e schiacciato, con-

si è infatti conquista-

figurazione delle sospensioni anteriori “zero-chiglia” e non priva di alcune finezze

to con estremo merito l’ennesimo

Fervono i preparativi per la nuova vettura sport prototipo made in germany.

aerodinamiche, in particolare proprio nella zona dove il muso si unisce ai passaruota

successo

e al posteriore, dove le paratie dell’alettone si raccordano alla carrozzeria in modo

della carriera nel WTCC

piuttosto originale. Sviluppata sia al CFD che in galleria del vento, la vettura può ac-

sul tracciato statuniten-

cogliere una vasta gamma di propulsori, che si accoppiano a un cambio Hewland con

se di Sonoma. Al pilota

campana in alluminio.

abruzzese è bastato un start perfetto in Gara 2 per involarsi verso una vittoria che lo posizione in piazza d’onore alle spalle del rivale Muller, oramai virtualmente campione iridato per la quarta volta. Grande stagione dunque per Tarquini capace, già nell’anno del debutto della Honda Civic, di metter pressione ai ben più “esperti” rivali.

LA FORMULA E…E’ ORA REALTA’!

La nuova monoposto sviluppata anche da Dallara è pronta per le competizioni. A farle da sfondo per la sua presentazione ufficiale è stato il Salone di Francoforte 2013 durante il quale il Presidente della Fia Jean Todt e il businessman Alejandro Agag hanno presentato la nuova versione della Spark-Renault SRT_01 E, prima monoposto a trazione elettrica che disputerà un campionato per vetture ecologiche a partire dal settembre 2014. Progettata e realizzata dalla Spark Racing Technology, società del tecnico Frédéric Vasseur, insieme a un gruppo di aziende di primissimo piano (oltre alla Renault, la Dallara, la Williams e la McLaren, per citare le principali), la nuova auto da competizione è stata pensata per garantire ai team un giusto equilibrio tra costi e prestazioni, oltre alla necessaria sostenibilità ambientale. Motore elettrico (da circa 250 CV di potenza continua), cambio e centraline di gestione sono della McLaren Electronic Systems, mentre la Williams Advanced Enigineering si è occupata della ricerca e della fornitura delle batterie, della potenza di 200 kWh. Alla Renault è toccato il compito di integrare e ottimizzare i diversi sistemi, mentre la Michelin fornirà i pneumatici, che verranno montati su cerchi da 18”. Le vetture saranno utilizzate da 10 squadre e 20 piloti diversi.

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in pista

SOGNANDO LE MANS ACO-Le Mans

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opo la prima metà della stagione e la pausa estiva la ELMS (European Le Mans Series 2013) sta per entrare nel vivo con gli ultimi due appuntamenti stagionali in programma all’HUngaroring e a Le Castellet. Nelle tre prime prove la lotta per la vittoria nelle rispettive classi è stata molto aperta con risultati incerti fino alla bandiera a scacchi. Andiamo insieme a ripercorre, in sintesi, quanto accaduto sinora.

Red Bull Ring Sul circuito austriaco la vittoria è andata per la seconda volta nel 2013 all’equipaggio composto da Pierre Thiriet e Mathias Beche: la coppia del team Thiriet by TDS ha approfittato al meglio di alcun e circostanze a loro favorevoli, conquistando un successo meritato. In pista, infatti, sia la Alpine-Nissan della Signatech sia la Zytek del team Jota erano sembrate serie pretendenti alla vittoria finale, ma per motivi diversi

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hanno dovuto rimandare l’appuntamento con il gradino più alto del podio:
la vettura francese ha pagato cara la cancellazione della pole realizzata da Nelson Panciatici in qualifica che l’ha costretta a partire in ultima piazza tra le LMP2 mentre in casa Zytek, invece, Oliver Turvey ha rovinato un primo stint straordinario con una leggerezza nel corso del proprio pit-stop, in cui ha superato il limite di velocità ai box che lo ha costretto a scontare un successivo stopand-go di ben 30”. Ad approfittarne è stata così


in pista •

la Morgan-Judd della Moran Racing guidata da Natacha Gachnang e Franck Mailleux, che hanno conquistato così la piazza d’onore.

Nella GTE, trionfo per la Ferrari RAM di Johnny Mowlem e Matt Griffin: a guidare la prima fase di gara era stato Joel Camathias con la 458 della JMW, ma allo scoccare dei 40’ Griffin, che in quel momento era in terza piazza, ha passato prima Gunnar Jeannette e poi lo svizzero, mettendo le basi per una vittoria che il suo compagno di squadra ha poi completato con una prestazione autorevole. Seconda piazza proprio per il team

JMW, che ha potuto contare nella seconda metà di gara sulla rimonta di Andrea Bertolini mentre a ridosso del podio ha chiuso la Ferrari AF Corse di Leo-Cioci-Perazzini, limitata da un testacoda di quest’ultimo in una complicata fase di doppiaggio con una LMP2. Tra le GTC vittoria SMP con Babini-Shaitar-Ladygin davanti alla Ferrari AF Corse di Rizzoli-Gai-Casè, che ha guidato la classe nelle prime fasi di gara e si è giocata la vittoria fintanto che Casè non è stato centrato da una vettura rivale che gli ha fatto perdere tempo ai box.

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Nella foto grande le bellisima Oreca Nissan del Team TDS Racing, vincitrice di due delle tre prove sinora dsiputate della ELMS. Nella foto piccola la Zytek Z11SN NIssan del Team Jota.

Imola Quella disputata sul tracciato italiano è stata una gara tiratissima, sia per la categoria LMP2 sia per la classe GT, che ha tenuto tutti col fiato sospeso. La vittoria finale assoluta è andata nella mani di Thiriet-Beche, coppia schierata dal Thiriet by TDS, con Beche (campione 2012) chiamato all’ultimo per sostituire Jonathan Hirschi, passato alla Status. La prima parte della corsa è stata incredibilmente combattuta col poleman Turvey costantemente pressato


in pista

Nelle due classi riservate alle vetture GT in testa alla ELMS ci sono due Ferrari 458. Il Team RAM (foto sotto) e il Team SMP Racing (foto a lato) sono stati sinora i grandi protagonisti di questa stagione

da Hartley, Beche, Panciatici, Kimber-Smith e Mailleux. La prima fase dei pit-stop ha “rotto” il gruppetto e permesso a Beche di prendere il comando. 

Quando sono cominciati i cambi dei piloti, la Zytek di Dolan (salito per Turvey) si è ritrovata nuovamente in prima posizione davanti a Thiriet mentre il compagno di Hartley, il non più giovane Patterson, perdeva posizioni, Ragues spingeva forte e la Gachnang non faceva per nulla rimpiangere Mailleux. Dolan e Thiriet hanno combattuto a lungo fino ad arrivare anche

al contatto quando l’inglese ha spinto sull’erba il rivale. La battaglia è proseguita finché Thiriet con una bella staccata ha infilato alla Tosa Dolan che, gradualmente, ha cominciato a perdere terreno. Bello anche il duello, nella parte finale della gara, tra Panciatici e Hansson (al posto di Kimber-Smith) purtroppo rovinato dal danese quando in uscita dalla corsia box ha pestato la linea di demarcazione beccandosi un minuto di penalità. Ragues-Panciatici hanno così conquistato un bel secondo posto con la Signatech

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Alpine mentre hanno meritato il terzo gradino del podio Mailleux e la Gachnang con la MorganJudd del team Morand. 
Nella classe GT, dominio di Griffin che per due ore consecutive non ha mollato il volante della Ferrari del team RAM. In quel lungo lasso di tempo, Griffin ha prima duellato con la Porsche di Long per poi controllare successivamente la leadership acquisita. Se Mowlem-Griffin hanno fatto dunque una gara solitaria, lo spettacolo lo hanno offerto invece Leo e Cioci che, dopo il primo stint di Perazzini,


in pista •

con la Ferrari di AF Corse hanno dato vita ad una poderosa rimonta dalle retrovie. Peccato per Bertolini-Camathias, quarti con la Ferrari JMW e rallentati da problemi di misfire. Nella classe GTC, Babini otteneva il primo posto della Ferrari del team russo SMP divisa con Shaitar e Ladygin.

Silverstone E’ finita in anticipo a causa della pioggia la pri-

Delli Guanti posa per la foto ufficiale. Il week end francese non è stato del tutto soddisfacente a causa delle condizioni meteo molto inclementi.

ma gara dell’ELMS a Silverstone, sospesa poco dopo tre quarti della durata prevista (3 ore) per le proibitive condizioni meteo e di visibilità. Il successo andava alla Zytek-Nissan del Jota Sport di Oliver Turvey e Simon Dolan, che aveva realizzato la pole, ma non sperava nel successo dopo un avvio movimentato, sotto una pioggerellina leggera che aveva incitato i più a partire con le slick. Alle spalle dei vincitori chiudevano rispettivamente Niderhauser-Frey e ThirietHirschi. In GTE, le condizioni hanno capovolto i

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valori delle prove, con la Porsche Proton di Nick Tandy–Gianluca Roda-Christopher Ried che aveva la meglio sulle Ferrari. A podio le due del RAM Racing con Mowlem-Griffin e JeannetteMontecalvo, quarta quella del JMW Racing di Andrea Bertolini e Joel Camathias, più indietro la 458 dell’AF Corse di Federico Leo-Marco Cioci-Piergiuseppe Perazzini. Il team piacentino di Amato Ferrari otteneva il podio in GTC, con Andrea Rizzoli-Stefano Gai-Lorenzo Casè secondi.


in pista

UNA POLTRONA PER...TRE AGI photo

In attesa di vedere scendere in pista la nuovissima 911 la Porsche Carrera Cup Italia rientra dalle ferie con una certezza: lo spettacolo regna sovrano. Anche in questa stagione di “transizione” infatti nel monomarca Porsche si sta assistendo a gara molto combattute con tre piloti oggi in grado di puntare alla vittoria assoluta: Alberto Cerqui, Gianluca Giraudi e Enrico Fulgenzi. Per tutti e tre i protagonisti della sta-

gione sinora disputata si è trattato di un campionato molto combattuto fatto di grandi soddisfazioni ma anche qualche delusione. A recriminare più di tutto è stato sicuramente Enrico Fulgenzi al quale, ad oggi, mancano sicuramente molti punti in classifica generale in virtù di alcuni episodi che ne hanno condizionato il risultato. La pole position annullata al Red Bull Ring e la vittoria tolta in Gara 1 al Mugello hanno sicuramente

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tolto il sorriso sulle labbra del veloce pilota del Team Heaven Motorsport e reso lo spettacolo in pista ancora più avvincente ed incerto. E’ indubbio che nello schieramento 2013 del monomarca Porsche lo jesino ha sicuramente dimostrato di essere quello con le doti velocistiche maggiori e che probabilmente, per il titolo finale, il suo avversario può rischiare di essere se stesso più che gli altri piloti. Tanta sicurezza nei propri mezzi, arma oggi


in pista •

sicuramente vincente per il pilota marchigiano, potrebbe infatti giocare un brutto scherzo e privarlo di un successo che indubbiamente meriterebbe. A contrastare Fulgenzi ci sono poi Giraudi e Cerqui che rappresentano quasi due tipologie di pilota opposti. Esperto e molto scrupoloso il primo quanto veloce e in crescita il secondo: il torinese del Team Antonelli Motorsport ha sicuramente quest’anno l’occasione d’oro per puntare al titolo e la maturità dimostrata in questa

Nella foto grande Gianluca Giraudi (Team Antonelli Motorsport) sfreccia sul tracciato di Imola. Nella foto piccola Alberto Cerqui (Team Ebimotors).

prima fase di campionato non può che concedergli chance in tal senso. L’aiuto del pilota-team manager Marco Antonelli può essere sicuramente un importante valore aggiunto ma la “freschezza” e la giovane voglia di vincere dei suoi due rivali è sicuramente l’ostacolo maggiore verso il successo. Peccato solo per la gara opaca di Imola dove, soprattutto in Gara 2, il pilota del team emiliano ha sprecato un occasione molto ghiotti per accaparrarsi punti importanti in classifi-

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ca generale. Sull’altro fronte Cerqui, al debutto nella PCCI, rappresenta il terzo incomodo che sempre più sembra essere invece il favorito numero uno: vincitore dell’International Superstars Series e della F.Azzurra, il bresciano del Team Ebimotors vanta un curriculum di tutto rispetto e si è “allenato” alla bagarre disputando il WTCC la scorsa stagione con il Team BMW Roal Motorsport. Per lui finora un’ottima serie di vittorie e piazzamenti che gli valgono la leadership e


in pista

Enrico Fulgenzi (foto grande) ha dimostrato grande velocità e costanza quest’anno. Scanzi (in altro a sinistra) e De Amicis (in basso a destra) sono due dei pretendenti al titolo della Michelin Cup.

il ruolo di battistrada in classifica generale oltre al merito di aver messo a frutto il materiale tecnico messogli a disposizione dal team lombardo. A suo discapito la minor conoscenza della vettura rispetto ai due rivali ma dalla sua, Cerqui invece può contare sulla grande solidità di un team che in sei edizioni della PCCI ha colto il titolo in cinque. Sotto l’occhio sempre attento e “severo” di Enrico Borghi il pilota ex BMW sta facendo un rapido e proficuo percorso di crescita e potrebbe dimostrare che la scelta fatta

ad inizio stagione da parte del team è stata vincente anche questa volta. Se per il titolo assoluto la battaglia dunque è apertissima non meno lo è nella Michelin Cup. La serie riservata ai gentleman driver, dopo un avvio di stagione che ha visto il dominio di Alberto De Amicis, entra ora nella fase calda con altri due potenziali pretendenti al titolo finale che renderanno sicuramente la vita durissima la pilota del team Ebimotors: Giacomo Scanzi e Alex De Giacomi. Entrambe brescia-

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ni, sono reduci da due prestazioni ottime ad Imola e si lanciano verso una fase finale del campionato quanto mai aperta. Senza dubbio il capottamento del Red Bull e le due gare opache di Imola hanno complicato la vita a de Amicis ma le crescenti prestazioni dei rivali sono oggi sicuramente un motivo di preoccupazione in più per lui. La trasferta francese di Magny Course, tracciato a tutti sconosciuto, potrebbe essere la chiave di volta della stagione andando a modificare gli equilibri in campo in modo definitivo.


in pista Fuori dai giochi invece Proietti, molto sfortunato quest’anno, che però potrà fare da ago della bilancia nella lotta al titolo di categoria. In questa prima fase di stagione da segnalare l’evento del Mugello che ha visto, in occasione di una delle tappe del tour che festeggia i 50 anni della 911, la sfida incrociata tra i piloti italiani della Porsche Carrera Cup e quelli della analoga serie francese. Questa prima sfida (la seconda avverrà ad inizio settembre a Magny Cours

mentre la rivista sarà in stampa) ha visto i piloti tricolore avere nettamente la meglio sui rivali d’oltralpe dopo che la vittoria in Gara 2 di Chatin (con relativa pole position in prova) aveva fatto temere il peggio. La consistenza dei rivali francesi non si discute ma la prova del Mugello ha dimostrato che, conoscenza della pista a parte, le doti velocistiche nei nostri piloti non teme rivali. A tre eventi dal termine (sei manche di gara, ndr) il risultato finale è dun-

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que ancora apertissimo e fare pronostici diventa tra l’impossibile e il pretenzioso. L’impressione è che si arriverà, come già spesso accaduto, a battagliare fino alla bandiera a scacchi dell’ultima gara confermando che la Porsche Carrera Cup Italia è roba per piloti…veri.


in pista

KAISER COMANDINI ACI Sport

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d inizio stagione sapeva di avere per le mani la chance migliore della sua carriera e per sfruttarla al 100% si era preparato durante l’inverno sia fisicamente che psicologicamente. L’essere all’interno del team campione in carica nel tricolore GT e di avere come mentore un “guru” delle vetture turismo come Roberto Ravaglia lo aveva responsabilizzato oltre modo facendogli intendere che questa sarebbe stata l’occasione da non perdere. Stefano Comandini, romano, ha iniziato la stagione con la sua nuova compagna, la BMW Z4 GT3, con tutte le intenzioni di recitare un ruolo da protagonista ma una serie di episodi sfortunati ne hanno

ridotto di molto le ambizioni nella prima metà della stagione tenendolo lontano dai piani alti della classifica generale. Concreto e determinato come sempre il pilota della Best Lap ha però continuato a lavorare sono con il Team ROAL Motorsport e dopo la pausa estiva sono arrivate le prime vere soddisfazioni con due vittorie sonanti (Imola e Vallelunga) che lo hanno rilanciato in classifica generale e rigenerato nell’animo. Sia Imola che Vallelunga sono state due vittorie fortemente volute e ottenute grazie ad un grande determinazione e convinzione nei propri mezzi. Nei sei appuntamenti sinora disputati Comandini è sempre stato veloce e non ha mai

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commesso errori cercando di fare la maggior esperienza nel minor tempo possibile. La vicinanza del grande maestro Ravaglia è stato per lui una sorta di “faro” a cui fare riferimento nei momenti difficili al quale si è affiancata anche l’esperienza del compagno Stefano Colombo con il quale ha sempre svolto un gran lavoro d’equipe. Quando manca solo un evento al termine della stagione Comandini commenta così questa sua esperienza in casa BMW: “Ad inizio anno ero molto motivato ma anche molto sotto pressione per essere nel team campione in carica. Con il passare delle gare mi sono sempre più sentito a mio agio e l’aiuto di un grande uomo e un


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grande sportivo come Ravaglia è stato determinante. Ho lavorato benissimo anche con Stefano (Colombo, ndr) che si è sempre dimostrato un compagno veloce e leale e dal quale ho imparato molto soprattutto sulla guida della Z4. Peccato per i problemi avuti ad inizio stagione e per gli episodi sfortunati che hanno condizionato molto la nostra attuale classifica. Adesso vogliamo ovviamente chiudere nel modo migliore a Monza.” Per il pilota della Best Lap dunque una stagione da protagonista nel Campionato Italiano GT in una classe, la GT3, densa di vetture e soprattutto di piloti di altissimo livello. Resta sicuramente qualche rammarico...ma la partita non è ancora finita.

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Nella foto grande il pilota Best Lap impegnato alla guida della sua BMW Z4 GT3. Nella foto piccola Comandini festeggia la vittoria di Vallelunga insieme al compagno Stefano Colombo.


in pista

ITALIANS DO IT BETTER Autosport Image

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on è sicuramente il primo italiano che “scopre” l’America né tantomeno il primo connazionale che emigra in cerca di lavoro. Alessandro Balzan, rodigino doc e classe 1980, con un grande palmares nel karting e uno ancora migliore nelle vetture da competizione (turismo e GT) è oggi uno dei nostri migliori rappresentanti nelle gare a stelle e striscie. Nella Grand AM che ha dato onore e gloria ad altri italiani di lusso come Angelelli o Schiat-

tarella il pilota, tre volte campione della Porsche Carrera Cup Italia e Campione del Mondo del ferrari Challenge, ha trovato finalmente la sua dimensione da professionista del volante. Dopo il debutto a fine 2012 dove ha disputato le ultime due gare della stagione con il neonato team Scuderia Corsa dell’italianissimo Mattioli, proprietario della concessionaria Ferrari di Beverly Hills, Balzan è oggi uno dei protagonisti della stagione 2013 della Grand AM di cui guida la MM18

classifica piloti. Subito dopo aver ottenuto la sua prima vittoria negli States nella gara di Kansas City lo abbiamo intervistato per voi. MM: Dopo il debutto 2012 quest’anno il team ti ha rinnovato la fiducia e ti ha dato un sedile per tutta la stagione: come è nata quest’opportunità? AB: L’anno scorso stavo finendo la stagione nel Ferrari Challenge è grazie a Rober-


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to Amorosi, Responsabile tecnico del team russo e oggi responsabile anche del Team Scuderia Corsa, sono venuto in contatto con questa realtà statunitense e con Giacomo Mattioli che aveva già acquistato ad inizio anno una Ferrari facendogli disputare la 24 ore di Daytona appoggiandosi al Team Risi Competizioni, usualmente è impegnato nell’American Le Mans Series. E’ nata così l’opportunità di correre le ultime due gare della stagione con la nuova struttura e il

Balzan impegnato con la 458 Italia del Team Scuderia Corsa sui tecnici tracciati statunitensi. In alto insieme al compagno Keen dopo la vittoria a Kansas City.

passo successivo è stato quello di organiz- un merito collettivo e d è il frutto del duro zarsi al meglio per disputare insieme questa lavoro e del denaro investito in questo prostagione 2013. getto. Come pilota mi sono sempre adattato velocemente a macchine diverse e nuoMM: Ti aspettavi di essere subito così com- vi circuiti ma ad inizio stagione ho dovuto petitivo in una categoria nuova e in una se- soprattutto abituarmi ad un nuovo tipo di rie con circuiti mai visti prima? gare e alla convivenza con vetture molto più AB: E’ ovvio che il progetto è nato con veloci (Daytona Prototype) che nelle fasi di obiettivi ambiziosi per cui nessuno voleva doppiaggio sono molto aggressive e posso“partecipare” e basta. Sicuramente se oggi no condizionare tutta una gara. il team ed io siamo leader in campionato è MM19

MM: In cosa differiscono le vetture che uti-


in pista •

Malgrado fosse al quasi debutto assoluto in Grand AM Balzan ha confermato tutto il suo talento adattandosi perfettamente ai circuiti sconosciuti e ad un nuovo modo di competere.

come Ferrari e Porsche. Noi ad esempio della GT3 manteniamo solo il cambio al volante. Dall’anno prossimo con la nuova united serie verrà aperto l’accesso anche alle vetture GT3 con uno specifico BOP (balance of percontrol. Tutte le vetture hanno una mono ala formance, ndr) deciso dal board tecnico del posteriore di identiche dimensioni, forma e campionato. possibilità di regolazione in modo da evitare MM: Nel corso della stagione hai cambiato eccessivi costi di sviluppo aerodinamico. Il ben tre compagni di squadra. Questa cosa ti nostro motore gira ad un regime di rotazione lizzate nella Grand AM rispetto alle tradizio- sensibilmente inferiore a quello usuale della ha condizionato? nali vetture GT europee? 458 Challenge o GT3 e soprattutto esistono AB: In realtà no. Anzi nel caso di Keen, mio due regolamenti tecnici, definiti SPEC 1 e AB: Bhe le differenze ci sono ed evidenti. SPEC 2, che dividono le vetture “propotipo” attuale compagno di squadra, è stato un Per prima cosa è bandita l’elettronica per cui come Camaro o BMW da quelle “derivate” elemento di aiuto essendo lui molto veloce e già campione della Grand AM. In generale nessuna vettura è dotata di ABS o di traction MM20


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comunque anche con i precedenti compagni Pierguidi e Lindsay mi sono travato molto bene e abbiamo ottenuto buoni risultati. Indubbiamente il mio riferimento nel team è Roberto (Amorosi, ndr) con il quale ho lavorato benissimo l’anno scorso nel Ferrari Challenge e con il quale c’è un feeling particolare. MM: Cosa ti piace di più di questa tua nuova esperienza agonistica dopo tanti anni di corse italiane ed europee? AB: Indubbiamente in USA si respira aria diversa in tutti i sensi. C’è un grande seguito di pubblico e da parte dei vari media. Si vive il motorsport in modo più collettivo e il business qua regna sovrano. Il gap con l’Europa o l’Italia è davvero ampio e solo vivendo qua e correndo qua lo si capisce a fondo. Per me era tutto nuovo ma ora che sono arrivato qua e che mi sto creando una

mia specifica nuova carriera intendo proseguirla sempre con risultati e programmi migliori. MM: Sarai sicuramente contento di questa tua nuova carriera professionistica negli States… non hai forse qualche piccolo rammarico per essere arrivato un po’ “tardi” allo status di professionista del volante? AB: In più di 15 anni di carriera con le auto e dopo anche i risultati ottenuti nel karting in effetti pensavo di “meritarmi” questo status molto prima ma oggi non recrimino e anzi guardo al futuro con soddisfazione e ottimismo. Le MM21

vittorie che ho ottenuto nei vari campionati a cui ho preso parte fanno parte del mio palmares e mi hanno portato a diventare anche “umanamente” un professionista. Va bene così...al massimo qualcuno oggi penserà di avere perso un occasione in passato a non offrirmi un sedile da “titolare”. In bocca al lupo dunque per le ultime due prove stagionali ad Alessandro Balzan e a tutto il Team Scuderia Corsa e che vinca il migliore.


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FARFUS...TENTA IL BIS

ACI Sport

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Nella foto grande il pilota brasiliano esulta dopo la vittoria. Nelle due foto piccole Farfus impegnato alla guida della sua BMW M3 GTM (in alto), e il rivale per il titolo, Mike Rockenfeller ( in basso).

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in pista

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opo la vittoria al debutto di Spengler del 2012 lo squadrone BMW del DTM punta a bissare il successo questa volta con il veloce pilota brasiliano Augusto Farfus. L’ex pilota Alfa Romeo da anni in forza alla BMW sembra essere oramai l’unico in grado di poter togliere lo scettro al pilota Audi Rockenfeller. In questa fase conclusiva di campionato è proprio il brasiliano il pilota più costante e consistente del lotto e, pur se ancora a debita distanza, “Rocky” deve tenere conto del brasiliano per la lotta al titolo. Nell’ultima prova di Oschersleben, sotto un cielo nerissimo, ma che non ha lasciato scendere nemmeno una goccia di pioggia, Augusto Farfus ha colto la seconda vittoria stagionale nel DTM, consentendo alla BMW, con tre successi, di superare Audi e Mercedes. Il pilota di Jens Marquardt ha anche acciuffato il secondo posto in graduatoria generale, pur con un distacco di 33 lunghezze dal leader Mike Rockenfeller, secondo sul tracciato sito alle porte di Magdeburgo. “E’ difficile stabilire se questa sia o meno la mia miglior corsa nel DTM! Ogni gara in questa categoria fa storia a sé. Basta pochissimo per ritrovarsi a fondo classifica. Tutto deve essere semplicemente perfetto.”

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Farfus ha costruito il proprio secondo successo in partenza, riuscendo a sopravanzare il poleman Jamie Green sin dai primi metri di corsa. Da quel momento il brasiliano della BMW ha avuto una condotta priva di sbavature, che ha poi consentito al driver di Bart Mampaey di allungare progressivamente sul pilota del team Abt, che ha perso la seconda posizione ai danni di Mike Rockenfeller a causa di una strategia meno vantaggiosa. Quando mancano ora due gara al termine, Zandvoort e Hockenheim, la lotta per il titolo è una questione a due tra Audi e BMW con quest’ultima che ci terrebbe moltissimo a conquistare il secondo titolo consecutivo ai danni dei rivali Audi e la casa di Ingolstadt che punta moltissimo sul campionato DTM dato il suo grandissimo impatto sui risultati di vendita nel mercato tedesco. Delusione invece in casa Mercedes che malgrado avesse a disposizione un parterre di piloti di assoluto rilievo non è riuscita a tenere il passo dei rivali uscendo presto dalla lotta per il titolo e vedendo Vietoris come suo pilota oggi meglio piazzato. Con questi presupposti ci apprestiamo dunque ad assistere al rush finale di questa ennesima entusiasmante stagione del DTM. Mettevi comodi…lo spettacolo sta per incominciare.


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L ‘ ALSAZIA CONQUISTA IL WTCC CITROEN Sport

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rancia contro tutti. Si potrebbe così sintetizzare l’annuncio ufficiale dell’ingresso della Citroen nel WTCC (World Touring CarChampionship) nel 2014. A rendere particolarmente interessante la new entry non c’è solo il blasone sportivo del marchio francese ma anche il nome dei due piloti ufficiali. SebastienLoeb e Ivan Muller. Entrambe alsaziani i due “galletti” rappresentano una coppia davvero eccezionale che rischia di essere lo spauracchio per

tutti gli altri avversari.

Il 9 volte iridato rally passa dunque in pista a tempo pieno dopo aver già ottenuto importanti successi nel FIA GT e nella Porsche Carrera Cup France .Per lui un a nuova importante sfida contro piloti molto forti ed esperti di questa tipologia di vettura e di competizione. Un talento del genere però non teme rivali e siamo sicuro che, insieme a tutto il team, si presenterà al via con tutti i crismi necessari per tentare l’assalto al titolo iridato. Dall’altro

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lato, a contrastarlo, ci sarà il compagno Muller, veloce ma non molto affabile, con una solidissima carriera nel turismo e con un numero di titoli iridati (4) da far invidia. La convivenza tra i due potrebbe creare un duplice risvolto: da un lato la grande voglia di primeggiare di entrambe potrebbe creare facili incomprensioni e lotte interne al team mentre dall’alto la possibilità di schierare due piloti che vantano 13 titoli mondiali rappresenta sicuramente un mix esplosivo


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difficile da contrastare. Per ora a questo comunque in casa Citroen non ci si pensa (almeno pubblicamente) mentre sono già iniziati i primi test con la splendida arma che i due francesi avranno a disposizione: la C-Elysée.Entrambe i piloti hanno già avuto occasione di percorrere qualche giro con la nuova vettura in ottica di un programma più ampio ed articolato di test di sviluppo da svolgere poi durante l’nverno a stagione 2013 finita. Al momento

Yvan Muller alla guida del suo nuovo “bolide” durante i primi test in pista in previsione del debutton nel WTCC 2014.

dell’ufficializzazione dell’ingaggio dei due piloti in casa Citroen si respirava grande soddisfazione: “ Frederic Banzet (CEO Citroen): “Pur non abbandonando i rally il WTCC è il nostro futuro. Si tratta di una nuova sfida anche per SebastienLoeb, che è stato nostro pilota per oltre 10 anni e con il quale vogliamo continuare a scrivere la nostra storia. L’ingaggio di Yvan è per noi fondamentale perché si tratta di un pilota velocissimo e molto esperto che ci aiuterà molto nello

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sviluppo della vettura e a puntare al titolo iridato che è ovviamente il nostro obiettivo primario.” Molta soddisfazione anche da parte degli organizzatori: Marcello Lotti (WTCC General Manager): “L’arrivo di Citroen con uno squadrone così ben assortito non può che fare bene al campionato e alla sua fama nel mondo.” La sfida dunque è pronta…non resta che attendere il via della stagione 2004.


in PROVA SPECIALE

DA UN SEBASTIEN AD UN ALTRO… WRC

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’ proprio destino che, nell’ultimo decennio, ha diventare iridato nei rally sia un pilota francese e di nome Sebastien. Dopo gli otto titoli consecutivi di Re Loeb è ora la volta di Ogier, giovane ex scudiero dell’alsaziano in casa Citroen, nuovo talento del panorama rallistico iridato e uomo di punto dal neo squadrone Volkswagen nel WRC. Dopo avere “messo pressione” in casa Citroen al “marziano” Loeb, Ogier è oggi sicuramente il mi-

glior rappresentante del “nuovo che avanza” e sfruttando anche il cambio di direzione del pluri iridato verso le attività in pista si appresta ad essere il nuovo mattatore della categoria. Veloce, anzi velocissimo e soprattutto molto meno incline all’errore il pilota della Volkswagen in questa stagione ha dato il meglio di se andando a conquistare 5 vittorie in nove gare e vedendo il traguardo in tutti gli eventi in calendario sinora disputati. Pur non essendo ancora arrivata la

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matematica incoronazione a seguito di una toccata nel corso dell’ultimo Rally Deutschland (gara di casa per la VW, ndr) il francese è oramai ad un passo dalla conquista del suo primo titolo iridato e la convinzione di molti nel parco assistenza del WRC è che non si tratterà di un episodio isolato. I maligni insinuano che la mancanza di Loeb gli abbia “regalato” su di un piatto d’argento il titolo ma non va dimenticato che Ogier è stato probabilmente l’unico pilota-compagno di


in PROVA SPECIALE

team ad aver messo il sale sulla coda ad un pilota che ha lasciato in questo decennio solo le briciole agli avversari. Sul fatto che poi Ogier possa davvero rappresentare il nuovo Loeb ovviamente ce ne corre anche perché nel 2013 il più vecchio dei due Sebastien ha avuto modo di battere il suo più giovane omonimo in due dei tre appuntamenti in cui c’è stato lo scontro diretto. Nell’ultimo decennio però si è assistito nel WRC ad un qualcosa di già

Ogier affronta con grinta un passaggio in prova speciale alla guida della VW Polo WRC. Nella foto piccola Latvala, compagno di Ogier, anche quest’anno sotto le aspettative di addetti ai lavori e tifosi.

visto in F.1 e in Moto GP con Kaiser Schummy e Valentino Rossi, ovvero un singolo fenomeno contro una serie di ottimi piloti incapaci però di togliere lo scettro al loro rivale. Questo purtroppo ha tolto spettacolo ad una competizione indubbiamente altamente spettacolare ma che ha sempre visto riempita la casella numero uno da parte di un singolo pilota a danno dell’interesse per la stessa categoria. Nel WRC 2013 a cercare di impedire

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ad Ogier di vincere il titolo sono stati più i volti “nuovi” che i senior del campionato. Tra questi spicca il nome del belga della Ford Neuville il quale, secondo in campionato, è riuscito spesso a tenere il passo del pilota VW e a surclassare piloti ben più esperti come Latvala e Hirvonen. Per il giovane belga si prospettano tempi migliori e soprattutto la certezza di una grande competitività su ogni terreno che gli ha consentito quest’anno di vincere alcune PS e di ambire al titolo di vice campione del WRC. Male la


in PROVA PROVA SPECIALE SPECIALE in

stagione di Latvala che se da un lato ha vinto moltissime PS e può ancora ambire al secondo posto assoluto in campionato dall’altro ha perso l’ennesima occasione per dimostrare di essere un vero campione. Incline all’errore e sempre sotto pressione per colpa di Ogier il finnico non è riuscito a trovare il giusto ritmo per passare da iper veloce a vincente e questo rischia di essere un grosso limite per la sua carriera. Peggio ancora è andata sinora ad Hirvonen e alla Citroen che confidava in lui per trovare il nuovo Loeb. Pochi risultati e mai realmente competitivo in una stagione nella quale doveva finalmente essere il riferimento assoluto in squadra. Il fatto che in classifica di campionato gli sia davanti un “non campione” come Sordo non gli fa onore e sicuramente desterà molte perplessità nel team francese. Per Hirvonen dunque una stagione da dimen-

ticare e per rendersene conto basta osservare la classifica generale che lo vede lontanissimo da Ogier e soprattutto con pochi punti in più di Loeb che di gare ne ha disputate tre contro le sue nove. Abbastanza buona invece la stagione di Ostberg, velocissimo in Finlandia e comunque sempre a punti in tutte le gare sinora in calendario a dimostrazione di una buona maturità sportiva e soprattutto di un’ottima adattabilità a vari fondi incontrati nelle prove speciali iridate. Non molto bene Mikkelsen, bello come sempre ma non così convincente, il nordico della VW ha patito l’inesperienza specifica nel WRC portando a casa solo qualche punticino e mettendosi in evidenza solo nel Rally dell’Acropoli dove ha sfiorato il terzo gradino del podio.

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In conclusione da segnalare (ne parleremo poi più approfonditamente sempre in questo numero, ndr) la grande stagione di Robert Kubica, leader del WRC 2, e sempre più a suo agio lungo le speciali del mondiale. Per l’ex talento della F.1 un anno molto importante durante il quale, oltre a dimostrare ancora una volta le sue indubbie doti velocistiche, ha potuto verificare anche il suo livello di tenuta fisica. Personalmente Citroen potrebbe anche affidargli una DS3 “vera” e farlo debuttare nel WRC con la convinzione che farebbe sicuramente meglio di quanto fece in due stagioni il suo ex collega Raikkonen. Alla conclusione della stagione mancano ancora quattro gare, di cui una di queste (Rally d’Alsazia) vedrà nuovamente impegnato anche il mitico Loeb, per cui vedremo se in questa ultima sfida tra i due Sebastien finirà in pareggio (due vittorie a testa negli scontri diretti) o se, anche a distanza,


in PROVA PROVA SPECIALE SPECIALE in •

Delli Guanti posa per la foto ufficiale. Il week end francese non è stato del tutto soddisfacente a causa delle condizioni meteo molto inclementi.

lo scettro rimarrà ancora nelle mani del pilota Citroen.

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Tre protagonisti del WRC 2013. Sebastien Loeb (in alto a sinistra), Thierry Neuville (in alto a destra) e Mikko Hirvonen (in basso a destra).


pista SPECIALE in PROVA

KUBICA COME MC REA? WRC

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a domanda sorge spontanea. Il polacco ex Lotus ha indubbiamente la stessa innata predisposizione per la velocità del compianto pilota scozzese ma al tempo stesso rischia di condividere con lui anche il “poco gradevole” palmares di scocche distrutte in carriera. Da quanto infatti si è dedicato a tempo pieno ai rally il pilota di Cracovia ha già collezionato un elevatissimo numero di crash, per fortuna senza conseguenze per l’equipaggio, che fanno ampiamente meditare. Pur conside-

rando che nell’ambito rally il rischio di incidente è molto più elevato che in pista a fronte di così frequenti “sinistri” da parte del polacco, la prima considerazione che viene spontanea fare è che si tratti di un pilota che guida sempre oltre il limite. Questa caratteristica oltre a costare molti soldi di riparazioni eleva oltremodo il rischio di danno fisico per l’equipaggio. Psicologicamente Kubica non sembra dare molto peso a questi eventi e la sua prima posizione nel WRC2 potrebbe presto portarlo a confron-

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tarsi con i veri BIG del mondiale rally. Un passo questo che però potrebbe ulteriormente elevare il rischio che il pilota Citroen sia costantemente su livelli di guida “limite” aumentando ancora di più il rischio incidenti. Il “popolo” del rally indubbiamente acclama l’ex F1 come uno degli ultimi “cavalieri del rischio” ma occorre vivere queste circostanze non solo di “pancia” ma con senso critico e soprattutto con spirito di conservazione quando in gioco ci sono delle vite umane. Passare da una F1 ad una vettura


in PROVA SPECIALE

da rally, soprattutto a livello mondiale, è una cosa non per tutti e la debacle di Raikkonen, anche lui spesso fuori pista, ne è stata una dimostrazione lampante per cui personalmente riteniamo Kubica forse ancora “acerbo” per questo importante salto. Non sappiamo se l’aver visto la morte in faccia al Rally di Albenga gli abbia creato un effetto “immortalità” ma è indubbio che la sequenza di incidenti rovinosi del polacco deve far riflettere, in primis lui stesso. L’amore per il rally sembra un “tarlo”

non in grado di farlo desistere e la voglia di dimostrare di essere pur sempre un pilota di talento sembra spingerlo verso nuovi e più ambiziosi obiettivi a prescindere dai potenziali rischi. Da appassionati di motori gioiamo per questo approccio e applaudiamo alle gesta di uno dei piloti più forti dell’ultima epoca: di contro però siamo anche preoccupati per una serie di eventi tutt’altro che casuali che non possono non far riflettere. Colin Mc Crash, come era stato soprannominato il grande

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Il polacco ex F1 Kubica vola con la sua Citroen DS3 durante le speciali del WRC2. Molto spettacolare in ogni evento il pilota ex Lotus è sicuramente destinato ad avere grande futuro nei rally.

scozzese, era un mito anche per questo modo di correre sempre oltre il limite ma si trattava pur sempre di un pilota, non solo di grande talento, ma anche nato e cresciuto in questo mondo a differenza di Kubica che nei rally ha debuttato tardi dopo un excursus professionale di tutt’altra categoria. Un consiglio al polacco ci sentiamo di darlo: scegli la tua strada ma considera che un “jolly” dal mazzo te lo sei già giocato..per cui!!


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FINALMENTE CAMPIONE

ACI Sport

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mberto Scandola è il nuovo campione italiano rally dopo una serie di stagioni che avevano visto sempre vincitore il garfagnino della Peugeot Paolo Andreucci. Il giovane veneto, da sempre una delle promesse del rallismo italiano, ha finalmente colto un risultato prestigioso grazie ad una

Skoda Fabia veloce ed affidabile a ad un rendimento sportivo impeccabile su tutti i terreni. Quando “umby” era un semplice talentino in casa Abarth erano già però in molti a vedere in lui qualcosa di speciale e solo (a nostro avviso) la cecità dei vertici Abarth aveva impedito di proseguire una carriera che sembrava MM32

dover proseguire verso traguardi molto ambiziosi. Il quasi trentenne Scandola è davvero ora un pilota maturo, adatto su tutti i terreni, veloce e molto meno incline all’errore rispetto ai primordi. Il titolo di vice campione ottenuto nel 2012 gli stava stretto e si vedeva ma il “peso” agonistico di Andreucci e


IN PROVA in SPECIALE pista

di Peugeot erano ancora un “valico” difficilmente superabile. Quest’anno la stagione “sabbatica” con la 208 R2 di “Ucci” gli ha sicuramente semplificato la vita e spianato la strada verso un titolo tricolore ampiamente meritato. Sicuramente il CIR di quest’anno non era un campionato pieno di vetture super competitive e di piloti messi sullo stesso piano tecnico ma i risultati ottenuti dal pilota Skoda lungo le speciali della serie tricolore, se letti da chi se ne intende, non lasciano spazio a dubbi sul valore del titolo conquistato. Sicuramente va anche detto che la Skoda Fabia è sicuramente la S2000 del momento dati gli innumerevoli successi che ottiene da tempo sia in ambito nazionale che internazionale in una categoria, la S2000, super combattuta.

Due belle immagini che riassumono la stagione di Scandola nel CIR. Un bel salto della sua Skoda Fabia S2000 e un immagine sorridente del pilota veronese a fine gara.

Alla fine del 49° Rally Alpi Orientali che lo ha consacrato vincitore del titolo tricolore Scandola era raggiante: “Sono molto contento di questo risultato che ripaga di molti sforzi mio fratello e tutto lo staff del Team Skoda Italia Motorsport. Sapevo che senza Andreucci non potevo fallire e questo, per certi versi, invece che rasserenarmi mi ha messo ancora più pressione addosso. Tutto lo staff tecnico/sportivo del team ha lavorato sempre al 100% per ottenere questo importante traguardo che avevamo sfiorato nel 2012. Adesso mi godrò questa importante tappa della mia carriera e poi prepareremo subito i futuri impegni sportivi.” In attesa che si apra una nuova sfida con Andreucci in futuro ci congratuliamo con Scandola che seguivamo sin da quando vinse il Supercorso della Scuola Federale CSAI e che è forse arrivato troppo tardi ad avere la giusta opportunità. MM33 MM31


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SUPERCAMPIONI ACI Sport

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olo così infatti si possono definire i due piloti della Best Lap Simone Faggioli e Fausto Bormolini grandi protagonisti della stagione europea della cronoscalate nel CEM (Campionato Europeo Montagna). Il primo a conquistato a suon di vittorie e record il quinto alloro continentale entrando sempre più nella storia di questa disciplina mentre il secondo, da anni uno dei grandi protagonisti della serie, ha ottenuto il titolo di vice cam-

pione ma si è soprattutto reso protagonista di un gesto che ha ricordato piloti di altri tempi. Il pilota bresciano ha infatti rinunciato a vincere il titolo europeo non partecipando all’ultima prova stagionale in programma in Crozia e alla quale Simone Faggioli non poteva prendere parte per un concomitante impegno nel CIVM (Campionato Italiano Velocità Montagna). Rinunciando alla partecipazione alla gara Bormolini ha di fatto rinunciato a

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conquistare il titolo europeo consegnandolo di fatto nella mani dell’amico-rivale Faggioli dimostrando un fair play fuori da comune. Un gesto di rara sportività che solo un “signore del volante” come lui poteva fare e che ha riempito di gioia ed emozione il campionissimo toscano. Impegnato nella Coppa Nissema, seconda finale del CIVM, Faggioli dopo aver ottenuto questo importante nuovo titolo ha avuto parole di grande ringraziamento


in salita

per il compagno Bormolini:” Il gesto di Fausto - commenta Faggioli – è davvero encomiabile. Da pilota so cosa vuol dire perdere un campionato e perderlo per farlo vincere deliberatamente ad un avversario è davvero qualcosa di unico. Lui sapeva quanto tenessi a quel titolo e ha rinunciato a questa gioia per consentirmi di conquistare questo ambizioso traguardo. Non finirò mai di ringraziarlo per questo.” Tutta la scuderia Best Lap, per

Nella foto grande il pilota Best Lap impegnato alla guida della sua Osella FA30 ZYTEK. Nella foto piccola Simone Faggioli insieme a Fausto Bormolini.

i cui colori corrono sia Faggioli che Bormolini, hanno accolto con grande soddisfazione la notizia dando grande merito ad entrambe i piloti attraverso la voce del loro Direttore Sportivo, nonché pilota del CEM, Maurizio Pitorri: “Sono davvero due grandi campioni e lo hanno dimostrato non solo in gara ma soprattutto in questa occasione dove i rapporti umani hanno prevalso sui risultati sportivi. Per la nostra scuderia è un motivo di gran-

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de orgoglio avere posizionato due dei nostri rappresentanti ai primi due posti del campionato europeo e soprattutto avere l’onore di avere due grandi “uomini” come Simone e Fausto. Sono stati davvero un esempio per tutti e hanno rappresentato al meglio una disciplina dove il lato umano è ancora prevalente sugli aspetti tecnici.”


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LA FOTO DEL MESE

24 H Nurburgring BMW M3 GTR

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racing on web HILL CLIMB FANS www.hillclimbfans.com

Se siete appassionati di cronoscalate non potete non visitare questo sito. La sua unica pecca? Essere solo in lingua tedesca. Se però questo ostacolo non è un problema per voi vi consigliamo di farci una visita approfondita perché, al di là della grafica che in alcune sezioni non è modernissima, è aggiornato e completo di news, foto, video e tutto ciò che può servire a soddisfare la vostra passione per le gare in salita. Interessante anche la presenza di un forum molto “animato” che vi consentirà (sapendo il tedesco) di interagire con centinai di fan e discutere a 360° sul mondo delle cronoscalate. Se volete contattare i membri dello staff del sito nessun problema: sono infatti presenti nomi, ruoli e indirizzi mail di tutti. Molto bella la parte dedicata al download dei wallpaper mentre un po’ limitata la sezione eventi. Buona visione e buona lezione di tedesco.

uno sguardo ai siti web piu' importanti dedicati al motorsport e al mondo dell'auto, vetrine multimediali da non perdere. perche' le sfide non si vincono solo in pista ma anche sul web. in collaborazione con

ASIAN LE MANS SERIES www.asianlemansseries.com

E’ la serie asiatica paritetica alla European Le Mans Series e si disputa su di un calendario di quattro eventi ciascuno con gara unica lunga tre ore. Le classi sono le medesime della ELMS con l’esclusione della GTE (vetture GT2). Il sito è molto semplice nella sua consultazione (in triplice lingua) e contiene tutte le informazioni necessarie a chi vuole capirne di più di questa nuova serie organizzata dalla ACO Le Mans. All’interno del sito, oltre alle consuete gallery fotografiche è possibile anche visionare gli highlights, di un ora, di ciascun evento con il commento in inglese. Per i nostri colori sono presenti il team AF Corse con i piloti italiani Bertolini e Rugolo. Non manca ovviamente la sezione social con la sola fanpage Facebook che però conta già più di 25.000 fans.

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racing on web MIKE ROCKENFELLER www.mike-rockenfeller.de

E’ il sito del pilota Audi oggi leader del DTM 2013. Nato nella Porsche Carrera Cup Deutschland e nella Mobil 1 Porsche Supercup, il pilota tedesco è oggi uno dei migliori di categoria in circolazione. Il suo sito è bello e funzionale con molte informazioni tutte facili da consultare in lingua inglese e tedesca. Per un giovane attento alla comunicazione non poteva mancare un grande spazio all’area social con le official fan page di FB e Twitter oltre ad un canale You Tube. Fotogallery molto aggiornata e profilo della sua splendida carriera sono solo alcuni elementi che compongono il sito all’interno del quale e’ anche prevista la possibilità di richiedere on line l’autografo di “Rocky”. Se si vuole seguire passo passo le vicende in pista del pilota Audi basta seguire il count-down presente sul sito che vi avvisa quanto manca alla prossima accensione dei motori.

FIA ERC

www.fiaerc.com E’ il sito ufficiale del neonato European Rally Championship. La sua estetica e i suoi contenuti sono del tutto analoghi a quelli della serie WTCC organizzata sempre da Eurosport Events Ltd. Completissimo in tutto è disponibili in multi lingua ma con il reinvio alle rispettive pagine nazionali di eurosport. Molto ampia, non a caso, la sezione video con molti video clip dedicate alle varie tappe in calendario. Per addetti ai lavori ma sintomatica di una serie di alto profilo la sezione dedicata ai regolamenti con una serie di informazioni molto utili. Moltissimi i contatti sui social: quasi 50.000 fans sulla official fan page di FB e 13.000 i followers di Twitter a conferma che i rally raccolgono sempre grandi consensi tra gli appassionati di motori.

NASCAR WHELEN EURO SERIES

www.nascarwheleneuroseries.com Il fascino della stock car sui circuiti europei. Dopo la serie ASCAR è ora la volta di questa che annovera in calendario ben 5 eventi da duplice manche di gara ciascuno. Nel ricco sito, in perfetto stile Nascar USA, si trovano tutte le informazioni utili (anche in italiano) tra le quali spicca la presentazione dell’intera serie e la descrizione del budget necessario (cosa rarissima) per la disputa della serie o l’acquisto di una delle vetture. Piccola pecca la mancanza (o il mal funzionamento) della pagina Facebook ufficiale della serie malgrado la presenza del link in home page. Sito frizzante e dinamico per vivere una serie in crescita di sicuro interesse che gode della copertura video di un media importante come Motors TV.

Volete segnalarci un sito? Scrivete a

redazione@motormedia.it MM41


motormedia tv PORSCHE CARRERA CUP ITALIA 2013 La Porsche Carrera Cup Italia LIVE anche nel suo backstage

Anche quest’anno MotorMedia TV trasmette in LIVE streaming lo splendido campionato organizzato e promosso da Porsche Italia. In attesa del debutto della bellissima 991 nel 2014 e dello “sbarco” a Le Mans, Porsche Italia conferma il format vincente nato nel 2007 e giunto dunque alla sua sesta edizione. Sette round sui principali circuiti italiani più due trasferte oltre confine (Austria e Francia) che faranno da scenario al campionato monomarca nazionale più impegnativo e spettacolare. MotorMedia TV, in qualità di media partner ufficiale della serie, trasmetterà dunque le dirette in streaming delle due gare che caratterizzano ogni weekend. Oltre alla trasmissione LIVE e on demand delle gare, MotorMedia TV trasmetterà anche un nuovo format: PCCI Live. Un video blog, prodotto da PRS Media in collaborazione con Porsche Italia, che racconterà ciascun week end di gara attraverso mini approfondimenti “in presa diretta” dai circuiti. Un nuovo punto di vista che avvicinerà i molti appassionati del marchio a questo incredibile campionato.

MOTORMEDIA tv e' un canale della piattaforma twww canali 18 e 218 www.motormedia.tv motormedia.twww.tv

EUROPEAN LE MANS SERIES

La famosa serie che “porta” alla 24 Ore di Le Mans arriva su MotorMedia TV in esclusiva per l’Italia È la serie propedeutica migliore per chi vuole fare il grande debutto nella mitica 24 ore di Le Mans. L’European Le Mans Series è una delle grandi esclusive 2013 di MotorMedia TV: 5 emozionanti appuntamenti per un campionato che vede protagonisti piloti e vetture di altissimo livello. Silverstone, Imola, Red Bull Ring, Hungaroring e Le Castellet saranno i circuiti che ospiteranno ciascuna gara della durata di 3 ore. LMP2, LMPC, GTE e GTC le categorie di vetture in griglia con marchi gloriosi come Alpine, Ferrari, Porsche e Lola in lotta per la vittoria finale. Con il commento di Paolo Necchi gli highlights di ciascun evento in calendario più uno speciale dedicato al review della stagione.

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