VOLVO V40
La casa svedese cerca la riscossa
LEXUS CT 200h
Tante innovazioni in questa auto ibrida “di lusso”
7
Porsche
Tecnologia “calda”
di Paolo Necchi
iamo quasi al termine di un
auto ma a impedire lo sfruttamento di
confermando il record negativo di rap-
anno che è stato un autentico
queste opportunità è la iniqua e assurda
presentatività dei privati, mai registrato
stillicidio per il settore dell’au-
pressione fiscale cui sono sottoposte le
nella storia dell’automobile. Con questi
to. Dagli ultimi dati UNRAE la crisi non
famiglie, che ne blocca in particolare la
dati allarmanti si guarda ad un 2013
conosce sosta e anzi marcia inesorabile
domanda di acquisto. La cosa più incre-
che non preannuncia nulla di buono
facendo quotidianamente i suoi “morti”.
dibile e preoccupante è che lo Stato sta
anche in ragione di un totale “disinte-
Si rileva, in media, la chiusura di una
rinunciando ad un importante gettito
resse” da parte del Governo attuale (e
Concessionaria al giorno con un con-
IVA a causa del calo di fatturato e si
chissà quello futuro) per uno dei patri-
suntivo totale annuale di circa 350 unità
ritrova ogni giorno di più a dover gesti-
moni della nostra nazione. Mi sorge un
Questa è una legge di in...stabilità e il conseguente crescente tasso di di-
re un tema occupazionale aggiuntivo e
dubbio, non è che nella fretta di scriver-
soccupazione indotta. Malgrado questo
in costante crescita. Su questi presup-
ne il titolo della legge di stabilità lo ab-
autentico dramma economico/sociale
posti, il mercato tenderà a chiudere il
biano sbagliato perdendosi il suo vero
le Case estere non lesinano i loro sforzi
2012 appena sopra 1,4 milioni di vet-
nome ovvero Legge di IN…stabilità? Il
in termini di proposte di nuovi modelli
ture, in calo del 20% rispetto all’anno
dubbio è concreto. Buona lettura.
sul mercato italiano, tutti pieni di “va-
precedente. Dall’Osservatorio “Previsio-
lue for money”, accompagnati da forti
ni & Mercato”, realizzato trimestralmen-
promozioni ed incentivi commerciali.
te dal Centro Studi dell’Associazione,
Paradossalmente, non sono il solo a
emerge che gli acquisti delle famiglie
pensarlo, mai come ora ci sono offerte
si fermeranno al di sotto delle 900.000
vantaggiose per acquistare una nuova
unità vendute, meno del 64% di quota,
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S O M M A R I O
22
28
40
4
AGENDA MAILBOX LIFESTYLE AFTERMARKET
6 10 12 14
SPECIAL MOTOR SHOW 2012 PREVIEW
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ON THE ROAD VOLVO V40 LEXUS CT 200h PORSCHE BOXSTER
22 28 34
h i stor y VW BEETLE
40
PHOTOSHOOT FERRARI 575 M
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DREAMCAR PORSCHE
5
50
A G E N D A
Aria di crisi per Nissan
La casa giapponese perde terreno in tutto il mondo Cattive previsioni in casa Nissan, in seguito alla disputa tra Giappone e Cina per il controllo territoriale dell’arcipelago Senkanu-Diaoyu. Secondo la Casa nipponica lo scontro diplomatico andrà a inficiare negativamente sui profitti annuali, ridotti di oltre un quinto ed attestati ora intorno ai 4 miliardi di dollari. A
Arriva la nuova Golf
La settima serie presto nei concessionari Entra in commercializzazione da Novembre la settima generazione della Volkswagen Golf; nessuno stravolgimento del design rispetto alla progenitrice ma gran-
questi si deve aggiungere la perdita di quote di mercato “casalinghe” dove Nissan vende il 27% del totale delle sue auto. I dati economici di Nissan però si rivelano negativi non solo in Asia ma anche nel resto del mondo in seguito a ritardi nella distribuzione ed una aspra competizione tra le case.
di cambiamenti negli optional di serie. L’auto risulta più lunga, più larga e più bassa, ma anche più leggera (-109 Kg). I propulsori sono cinque, tre benzina (1.2 da 105 CV, 1.4 da 122 CV e 140 CV) e due diesel (1.6 TDI da 105 CV e 2.0 TDI da 150 CV) con la particolarità di essere tutti BlueMotion. Sempre di serie saranno compresi il controllo di stabilità ESC con Hill Holder, ASR, il sistema anti-collisione multipla, l’indicatore della pressione degli pneumatici e la spia che valuta il grado di affaticamento del guidatore.
Che spettacolo la McLaren P1!
Il costruttore inglese ha svelato la sua nuova “arma”...da guinness! Diventare la migliore vettura del mondo. Questo il compito della nuova McLaren P1, presentata al Salone di Parigi in una versione prototipo, quasi definitiva. P1 è la sigla che, durante le corse, l’addetto alle segnalazioni mostra tramite tabella al corridore transitato sul traguardo in testa alla competizione ed è quindi anche un monito per tutti i concorrenti della Casa inglese. La supercar presenta forme sinuose, specie al posteriore, dove è collocato il cuore di questa belva che secondo McLaren è in grado di esprimere 600 CV ogni 1.000 Kg di peso. Il possente V12 ed il suo pilota ver-
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ranno racchiusi all’interno di una telaio in fibra di carbonio, per un totale di peso inferiore ai 1.500 Kg. L’auto, a detta dei vertici della casa britannica, assicurerà una guida sportiva ma si mostrerà docile nell’uso quotidiano. Inoltre, un effetto suolo impressionante e tanta elettronica permetteranno di tenere il gas aperto anche affrontando i curvoni più insidiosi.
Nuovi listini per la Ford B-Max
Nuovi optional e motorizzazioni per la vettura dell’Ovale Blu Ford ha reso noto il listino prezzi della nuova B-Max, la monovolume media dotata del sistema Easy Door Access System che elimina il montante centrale. Da Novembre l’MPV di Dearborn presenta due tipi di allestimenti, normale e Titanium, ulteriormente personalizzabili con diversi colorazioni e pacchetti guida. Nel campo dei propulsori benzina aspirati si parte dai 16.250 € del 1.4 90 CV (17.750 € nel caso della versione Titanium) fino ad arrivare ai 17.750 € del più potente 1.6 105 CV (19.250 € per la Titanium), quest’ultimo dotato unicamente del cambio automatico Powershift a sei rapporti. Nel campo dell’alimentazione a gasolio la nuova Ford è presente con un 1.6 TDCI da 90 CV e 18.500 euro (20.000 per la Titanium) mentre per chi volesse scegliere l’efficienza e le basse emissioni del 3 cilindri turbo EcoBoost 1.0 da 100 CV il prezzo della configurazione base si attesta sui 17.000 euro laddove, invece, la Titanium richiede un esborso di almeno 18.500 euro.
Suzuki chiude negli USA La crisi nel settore è sempre più evidente
La crisi del settore automotive continua a mietere vittime. L’ultima di queste, in ordine di tempo, è l’American Suzuki Motor Corporation, braccio armato della Suzuki sul suolo USA. L’azienda ha deciso di terminare l’attività di vendita delle proprie automobili sul suolo nordamericano, anticipando anche l’avvio della procedura di fallimento. Sono escluse dalla bancarotta le divisioni moto, quad e nautica. I dirigenti della società motivano la decisione presa con il cambio sfavorevole tra yen e dollaro, con una gamma troppo sbilanciata sulle piccole cilindrate e con norme federali sempre più rigide in termini di sicurezza e tutela ambientale.
Benzina, perdite per tutti
I costi del carburante incidono sempre di più Gli “autotartassati” reagiscono all’aumento delle imposte sui carburanti con un esodo di massa verso gli Stati limitrofi, dando vita al cosiddetto pendolarismo del pieno. Secondo il sindacato gestori questo fenomeno ha raggiunto volumi importanti a causa della fiscalità italiana applicata al prezzo di benzina e gasolio, giunta ad un livello medio, comprensivo di IVA sul prezzo industriale, pari a 0,95 euro/litro. Si calcola che la migrazione di cui sopra abbia un effetto penalizzante per i conti dell’Erario, il quale perde un euro per ogni litro di prodotto che finisce sulla rete distributiva estera collocata nelle zone di confine. el 2012, è riuscito a collezionare un +4,2 miliardi di euro rispetto al 2011...
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A G E N D A
Niente bollo in Puglia per 5 anni Esenti le auto a metano e GPL
Dal primo Gennaio 2013 tutti coloro che acquisteranno un’auto a gas (metano o GPL) in Puglia, o la trasformeranno, non pagheranno il bollo per i prossimi 5 anni. L’obiettivo della giunta è favorire la diffusione di vetture a basso impatto ambientale. “Che la
H2Roma continua a stupire
Grande successo per la eco-kermesse a Novembre Si è chiusa con successo la 12a edizione di H2Roma, kermesse tecnologica dedicata al mondo dell’ecosostenibilità su quattro ruote e non solo. Migliaia di visitatori e oltre 100 prove al giorno sono i numeri di un evento destinato a far parlare di sé anche nella prossima edizio-
Regione Puglia abbia preso questa decisione proprio nell’ambito del piano di bilancio anticrisi - ha detto Rita Caroselli di Assogasliquidi - è un’ulteriore dimostrazione del valore del GPL che, allo stesso tempo, è un vantaggio per il cittadino e una risorsa per la tutela ambientale. In termini di CO2 e di particolato, GPL e metano abbattono notevolmente il livello di emissioni inquinanti, soprattuto riguardo CO2 e PM10”.
ne. Durante la tre giorni dell’8-10 Novembre molte sono state le novità ed i graditi ritorni; tra questi ultimi la possibilità di provare novità in fatto di tutela dell’ambiente, l’esposizione di auto nell’area interna, i test drive ed un ricco programma di conferenze, compresa la prima tavola-rotonda dedicata al “green motorsport”. La manifestazione, promossa da CIRPS-Sapienza, ITAE-CNR ed ENEA è stata anche l’occasione per coinvolgere gli universitari ad un impegno attivo nella ricerca.
Perugia in prima linea per l’ecosostenibilità
Presentata una nuova iniziativa volta ad avere sempre più auto ecologiche a disposizione Perugia conferma la sua vocazione di città “apripista” nell’innovazione con il “Manifesto per la mobilità elettrica e sostenibile”. Il capoluogo umbro, candidato al ruolo di Capitale Europea della Cultura 2019, intende realizzare, con questo progetto “verde”, un sistema di incentivi che rendano conveniente l’impiego di veicoli elettrici all’interno del territorio comunale. Molte le istituzioni ed aziende che hanno aderito all’iniziativa, dalla Facoltà di Ingegneria di Perugia ad Enel, presente nel territorio con 10 colonnine di ricarica, passando per i Costruttori Nissan, Renault, Peugeot, Citroen, Mercedes-Benz, Smart, Toyota e Piaggio. L’obiettivo è fornire
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a chiunque, a qualunque titolo (possesso, noleggio, comodato o leasing) un auto elettrica; ciò determinerà per i futuri utilizzatori di questi mezzi tutta una serie di vantaggi come il permesso annuale di accesso nelle zone ZTL, tariffe agevolate per le soste, agevolazioni sul pagamento dell’imposta comunale relativa alla pubblicità in caso di sponsorizzazione del veicolo, soccorso stradale nell’ipotesi di “automobile scarica” ed altro ancora.
? a t o l i p n u ? i e r Se o t a z z i n a g ? r a o d n n u e i i z a Se ’ n u o m a e t n ? u à i t i l a i H b i s i v a t s u i g a l i o Vu
è la risposta! Contattaci raffaella.menegoni@motormedia.it tel. +39 039 9289509 www.motormedia.it
M A I L B O X
Vantaggi e svantaggi del FAP
Molti guidatori sono spesso alle prese con “malfunzionamenti”
Guidare fuori dall’UE
Come fare per ottenere la patente internazionale
o letto su forum specializzati che il filtro anti-
ono uno studente universitario e pros-
particolato FAP da problemi. Molti utenti del-
simamente vorrei fare un viaggio negli
la strada, infatti, parlano di auto in panne,
USA. Ho sempre sognato di percorrere le
motori a prestazioni ridotte, diesel ai massimi regimi
infinite higway americane su potenti muscle car
senza possibilità di intervenire da parte del guidato-
a stelle e strisce ma prima di procurarmene una
re. Una situazione incresciosa ed economicamente
mi sono reso conto di avere un piccolo proble-
svantaggiosa per tutti coloro i quali, come me, devo-
ma: la mia patente europea non è valida negli
no circolare in città per esigenze lavorative. Da cosa
States, cosa posso fare per avere un documento
dipendono tutti questi malfunzionamenti?
equivalente?
Omar - Monza (MB)
Michele - Cuneo (CN)
I
problemi causati dal filtro antiparticolato sono diventati una costante da quando hanno iniziato a diffondersi i diesel Euro 4. Il FAP è un dispositivo che nasce per abbattere
le emissioni nocive per l’ambiente e l’uomo, un filtro nel quale il particolato dei gas di scarico si deposita in agglomerati di particelle in modo da non disperdersi nell’aria. L’infiammabilità dei gas intasati nel filtro viene controllata ma periodicamente il filtro deve essere ripulito bruciando gli agglomerati catturati; questo avviene solo mediante una post-iniezione di gasolio e quindi rendendo più caldi i gas di scarico. I problemi del FAP stanno proprio in questo processo che deve avvenire a certe temperature, possibili solo se si percorrono percorsi extraurbani ad andatura sostenuta, altrimenti il rischio è quello di danneggiare il sistema di scarico stesso e quindi il propulsore della vettura. In alternativa, ma a condizioni più costose, si deve passare in
M
ichele, il tuo sogno è condiviso da molti, ma lo sono anche i problemi. In attesa di recuperare una Corvette o giù di lì ti diciamo che esiste
officina. è inoltre possibile che si registrino problemi di innalza-
un documento che ti permette di guidare negli USA, si
mento del regime di rotazione del motore: in tal caso è il gasolio
tratta della patente di guida internazionale, che non può
incombusto della post-induzione ad entrare nella coppa dell’olio
essere utilizzata autonomamente ma deve sempre es-
andando ad aumentare progressivamente il livello del lubrifi-
sere accompagnata dalla patente nazionale in corso di
cante. L’effetto finale di ciò è lo spiacevole fenomeno dell’auto-
validità. Esistono due tipologie di patente internaziona-
alimentazione del motore, grave sia per i danni alla vettura che
le, quella detta “Ginevra 1949” valida per 1 anno ed il
per le possibile conseguenze in condizioni di marcia. Anche qui
modello “Vienna 1968” dalla durata triennale. Negli USA
l’intervento di un meccanico specializzato è la condizione sine
è riconosciuta solo la patente modello “Ginevra 1949”
qua non per poter continuare a guidare il proprio mezzo.
che puoi richiedere presso gli Uffici periferici del Dipartimento per i Trasporti Terrestri (vedi motorizzazione) compilando l’apposito modulo in distribuzione presso gli
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Uffici stessi; si richiede poi di effettuare due versamenti rispettivamente di 9 euro e 14,62 euro, pagare la marca da bollo e presentare due fototessere recenti di cui una legalizzata dal comune insieme alla patente di guida nazionale in corso di validità con fotocopia fronte-retro. Per ulteriori informazioni è consigliabile contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (mail: urp@mit.gov.it), è poi buona norma acquisire informazioni sul Paese che si intende visitare visitando il sito www.viaggiaresicuri.it del Ministero degli Esteri. Buon viaggio!
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
La fine del marchio Lancia...o no? Gli appassionati italiani e non sono preoccupati
Quale leasing scegliere?
Facciamo chiarezza sulle due opzioni principali
pettabile redazione, sono allibito. Come è
alve, sono un professionista e vorrei cam-
possibile parlare di rottamazione del mar-
biare l’auto che utilizzo per i miei sposta-
chio Lancia, un simbolo centenario del Made
menti lavorativi. Sto valutando diverse pos-
in Italy nel mondo? E cosa ancora peggiore sentirsi
sibilità e quella del leasing penso faccia al caso
dire che la Casa torinese ha perso “appeal”! Secon-
mio. Solo volevo sapere: qual è la differenza tra
do me non esiste nulla di più errato. Stiamo par-
una soluzione full-leasing o una formula cosiddet-
lando dell’azienda che ha creato la Stratos, la Delta
ta “finanziaria”?
Integrale, venduta persino in Giappone, e la Fulvia.
Dimitri - Sasso Marconi (BO)
Prima di concedersi certe esternazioni la FIAT farebbe meglio ad ammettere l’assenza di un vero piano industriale targato Lancia, piuttosto che disquisire sul grado di ricezione da parte del pubblico dei concessionari. Secondo voi è ancora possibile dare un futuro a questo brand italiano? Marta - San Benedetto del Tronto (AP)
S
ergio Marchionne, A.D. di FIAT, ha scosso gli animi di tutti coloro che amano l’automobilismo riguardo la fine di Lancia, un marchio che per molti ha significa-
to la perfetta simbiosi tra sportività ed eleganza, una scelta quella di FIAT appare in controtendenza rispetto a tanti altri Costruttori, i quali invece hanno pensato bene di riesumare
natura economico-finanziaria, certo non meno importanti ma
I
di sicuro ben diverse rispetto al puro e semplice “niet” della
bilito. Alla fine del periodo pattuito il locatario può scegliere
domanda. FIAT, ad oggi, è un gruppo che sta attraversando la
se riscattare l’auto o restituirla. Non tutti i leasing però sono
coda di una terribile crisi aziendale; tutto questo nel pieno di
uguali; in proposito due sono le macro categorie del leasing
una crisi più ampia. Questa è la primaria ragione che ha spinto
auto: quella del leasing “normale” o “finanziario” e quella del
i dirigenti del Lingotto all’abbandono del progetto di rilancio di
leasing o “full”. Nel modello “finanziario” il locatario deve prov-
Lancia, che resterà in vita solo con la Ypsilon ed i modelli rica-
vedere personalmente a tutti gli oneri legati alla manutenzio-
vati dai progetti della nuova Chrysler. Se FIAT non recupererà il
ne, all’assicurazione ed eventualmente alle spese di possesso
terreno perduto è già chiaro a tutti che gli investimenti su Alfa
aggiuntive. Molta attenzione, in questa ipotesi, deve essere
Romeo e Maserati rimarranno prioritari.
posta ad eventuali obblighi che possono riguardare la ripara-
vecchi brand trasformandoli in status symbol. In ogni caso la decisione presa, a nostro avviso, non deve far leva sullo scarso appeal delle vetture torinesi sul mercato, ma su scelte di
l leasing nel mondo dell’automotive è un contratto di noleggio particolare che si basa sul pagamento di rate, le quali determinano il corrispettivo che il locatario deve
elargire per usufruire della vettura nel periodo di tempo sta-
zione dell’auto. Nel modello full leasing invece sono comprese nell’accordo la totalità dei servizi esclusi dal modello “finanziario” oltre a prestazioni plus. Anche in questo caso si consiglia di porre massima attenzione nella trattativa, per assicurarsi così un vero e proprio leasing “pieno”. La scelta tra le diverse soluzioni è molto soggettiva e dipende, oltre che dalle capacità di spesa, anche dalla disponibilità ad occuparsi personalmente di tutte quelle mansioni/procedure eventualmente non previste nella stipula. è evidente infatti che se la scelta ricadrà su un leasing finanziario i canoni costeranno meno ma verrà richiesto un coinvolgimento diretto del locatario, ad esempio, nella manutenzione, mentre la tipologia full implicherà un fitto maggiore a fronte di un approccio più “rilassato”.
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
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L I F E S T Y L E
Porsche 911
VW Type 2... in tenda
Per chi volesse approfondire la storia dei modelli Porsche che
Per chi desiderasse rivivere un mito degli anni ’50 e ’60,
hanno corso e vinti su pista ed in prova speciale consigliamo
Volkswagen rispolvera il famoso Type2, questa volta nella
le 336 pagine di Joerg Austen dedicate all’epopea racing della
versione tenda da campo. Disponibile nelle colorazioni az-
più famosa tre le vetture prodotte in quel di Weissach. Porsche
zurro, giallo e verde, la tenda da campo Volkswagen ripro-
911 Rally e competizione è una monografia dettagliata ricca
duce le dimensioni originali del mezzo a cui si ispira. All’in-
di materiale esclusivo e preziose informazioni; essa fornisce,
terno c’è lo spazio per quattro persone distese, separate,
per ogni modello, dati tecnici minuziosi compresi numeri di
eventualmente, in due aree con doppi letti. Acquistabile dal
telaio, tabelle ed eventuali modifiche. L’opera è disponibile al
sito www.volkswagenmerchandise.co.uk al prezzo di 300
prezzo scontato di 25 euro presso la Libreria dell’Automobile
sterline (375 euro circa), la consegna è prevista entro due
di Milano, (www.libreriadellautomobile.it).
giorni dall’ordinazione.
Ferrari Enzo 1:12
Giacca a vento Audi Sport
Tamiya propone una ricostruzione minuziosa di una delle
Per sentirsi al top dell’automobilismo sportivo Audi presenta
vetture più belle di sempre, la Ferrari Enzo. La riproduzione,
una collezione dinamica e ricercata sul sito www.merchandi-
in scala 1:12, realizzata con materiali di alta qualità, presen-
se.audi.co.uk Tra le molteplici idee si segnala una giacca con
ta finiture professionali, motore die-cast, griglia del radiato-
cappuccio utile a proteggersi da pioggia e vento, fenomeni
re in metallo e ruote in gomma sintetica. Braccetti e ammor-
metereologici frequenti sui campi di gara di tutto il mondo.
tizzatori consentono il movimento delle sospensioni mentre
L’indumento, 100% poliestere, è dotato di una membrana
il cofano anteriore e quello posteriore possono essere aperti,
wind-repellent e di un pratico cappuccio affusolato. La giacca
al pari delle portiere in metallo. La Enzo richiede piccoli in-
presenta anche i loghi Audi e Audi Sport. Disponibile nella co-
terventi di montaggio eseguibili anche da non esperti. Può
lorazione nera con inserti rossi ed interni in grigio, può essere
essere acquistata per 560 € dal sito www.modellismo.it
acquistata al prezzo di circa 110 euro.
Tutto quel che c’è da sapere sulla supercar tedesca
Tamiya ricostruisce perfettamente il bolide rosso
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Soluzione perfetta per gli amanti del campeggio
Protetti dai Quattro Anelli in ogni condizione meteo
Custodia iPad by Red Bull
Set di penne Alfa Romeo
Per dare personalità e grinta al vostro iPad da Red Bull ar-
Avere tra le mani lo stile Alfa Romeo è possibile senza ne-
riva una proposta di sicuro effetto. Il porta-iPad della Casa
cessariamente dover stringere un volante. Questo perché la
della lattina in colore nero è infatti molto originale; presenta
Casa del Biscione presenta sul sito www.alfaaccessories.com
una parte esterna lavorata in granuli di poliuretano termo-
un set di penne in fibra di carbonio che riprendono in tutto e
plastico (TPU), ricoperta di fibra di carbonio intrecciata con
per tutto gli stilemi di classe e stile che da sempre contraddi-
effetto luccicante e rilievi di alta qualità. Le microfibre interne
stinguono il marchio del Portello. Nel set è prevista una penna
hanno una funzione antistatica e consentono anche di pulire
stilografica, una penna a biro ed una astuccio di metallo con il
lo schermo. Acquistabile dal sito www.redbullshop.com nella
logo caratteristico dell’Alfa. Il costo dell’articolo è di 60 sterline
sezione Red Bull Racing al costo di 39,95 euro inclusa IVA e
(75 € circa) e la consegna è prevista in 2/3 giorni lavorativi
spese di spedizione.
mentre la garanzia del prodotto è assicurata per 24 mesi.
Pirelli P Zero USB 4 GB
Citroën Sports Watch
In esclusiva nello store del sito ufficiale del campionato
Citroën continua a vincere nel Mondiale Rally. Da
del mondo di Formula 1 (www.f1store.formula1.com) Pi-
poco infatti la casa francese, insieme a Sebastien
relli, partner ufficiale della massima serie automobilistica,
Loeb, ha collezionato l’ennesimo alloro nel World
presenta un prodotto esclusivo e molto utile: un laccio
Rally Championship, per il secondo anno consecuti-
portachiavi della collezione P Zero contenente all’estremi-
vo grazie alla DS3 WRC. Se siete amanti del Double
tà una chiave USB da 4 GB per garantire sicurezza e facili-
Chevron è disponibile in vendita un orologio che ce-
tà di trasporto a dati più o meno riservati. Il laccio si ispira
lebra i successi sportivi; questo modello da polso è
al disegno giallo osservabile sugli pneumatici milanesi da
caratterizzato da cinturino regolabile, cronometro e
qualifica, altrimenti detti soft tyres. Il costo dell’articolo è
data. Viene venduto in una elegante confezione nera
di 16,20 sterline (20 euro circa).
al prezzo di 45 $.
Una soluzione high-level per proteggere il vostro tablet
Portachiavi e memory stick dalla casa milanese
Per avere la fibra di carbonio in mano anche quando scrivi
Un orologio esclusivo per celebrare i successi sportivi
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A F T E R M A R K E T
Arexons Fulcron
Un prodotto super-efficace per pulire la vostra auto!
Simoni Racing X5 Stealth Aereo o auto tra le mani?
Da Arexons arriva una proposta economica per la cura
Simoni Racing, azienda leader nel car tuning, presenta
dell’auto. Si tratta del Superpulitore sgrassante Ful-
un’interpretazione estrema del concetto di volante, per chi
cron, detergente multiuso efficace su ogni tipologia di
non intende passare inosservato. Si tratta dello X5 stealth
sporco. Il prodotto, non corrosivo ne abrasivo, è bio-
che permette di indossare i panni del Top Gun trasforman-
degradabile e non contiene fosfati ed ammoniaca, ri-
do la plancia della nostra vettura in un cockpit aereonau-
sulta perciò sicuro per l’ambiente e per chi lo adopera.
tico. Il volante universale, dal diametro di 350mm, può
Può essere utilizzato in auto, in casa ed in officina. Si
essere applicato su qualsiasi auto. Costruito in poliuretano,
consiglia di seguire le indicazioni riportate sul flacone
è disponibile nella sola versione con pelle nera liscia. Ac-
prima dell’applicazione. Ordinabile sul sito www.spee-
quistabile dal sito www.simoniracing.com al prezzo di 99
dup.it alla modica cifra di 3,99 euro.
euro.
Xenon Audi A4 Kit
Foppapedretti Dynamik 9-36
Luminosità maggiore, più stabile ed immediatamente raggiun-
Il seggiolino Dynamik 9-36 di Foppapedretti è un vero e pro-
gibile sono le caratteristiche del kit Xenon Audi A4, realizzato da
prio lusso per i più piccoli: adatto dai 9 ai 36 Kg, presenta una
Xenovision Italia per tutti i modelli A4 dal 2008 in poi, dotati di
struttura anatomica in materiale plastico e tessuto. Comodo
faro a parabola con oscuratore e faro lenticolare. Il kit compren-
e resistente, è dotato di protezioni frontali, laterali e posteriori
de lampade Focus PRO Korea 6100K Top Quality, centraline Can-
insieme ad un poggiatesta regolabile in altezza. Può essere
bus specifiche ad accensione immediata da 35 Watt, supporto
fissato tramite cintura a tre punti di normale dotazione ed è
portalampada e luci di posizione a led in tinta con i fari. L’instal-
conforme al regolamento Europeo ECE R44/04. Il costo è di
lazione fai-da-te è facile ed è acquistabile dal sito per 129 euro.
139 € su www.clubfoppapedretti.it.
Illuminazione maggiorata per la berlina tedesca
Per i più piccoli un seggiolino ad alto livello
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TomTom Go Live Camper & Caravan
ThuleEasy-fit CU-9
Un GPS speciale per veicoli ingombranti
Catene da neve innovative dal marchio svedese
Tom Tom riserva uno specifico prodotto ai guidatori di camper
Thule presenta la sua interpretazione delle catene da neve con
o roulotte. Con il GO LIVE Camper & Caravan, infatti, i viag-
la serie Easy-fit / CU-9. Si tratta di catene da 9 mm di ingombro
giatori più avventurosi potranno beneficiare della possibilità
dotate di un sistema di montaggio ad arco rigido. L’elemento
di adattare percorsi ed orari di arrivo alla tipologia di veicolo;
centrale, opportunamente installato, permette di adattare la
inoltre il navigatore mette a disposizione più di 20mila punti
tensione sul pneumatico al primo movimento dell’auto. A fine
di interesse tra cui campeggi, servizi igienici chimici ed aree di
uso basta premere i pulsanti rossi sulla barra di alluminio per
sosta. Grazie all’accordo con Poste italiane è inoltre possibile
far sganciare il dispositivo. L’acquisto delle catene può avveni-
ricevere gratis 50 euro di pedaggi autostradali ed un anno di
re direttamente su www.catenedaneve.com al prezzo di 225
canone Telepass Premium. Il GO LIVE Camper & Caravan è
euro. Nell’offerta è contemplata la pratica borsa con istruzioni
acquistabile a partire da 399,90 euro.
integrate utilizzabile come tappetino durante le operazioni.
Coprisedili WRC style
Sicur Fluid -40
Cora Italy offre un tocco di...rallismo per tutti
La soluzione antigelo di Lady Italia
15 Per dare un tocco di sportività ai sedili della vostra auto Cora
Il liquido antigelo è formulato per resistere a basse tem-
Italy consiglia il set di fodere “WRC”. Questo coprisedile, perso-
perature ed evitare la solidificazione dei liquidi contenu-
nalizzato con il logo della massima serie rallistica internazionale,
ti nei motori a combustione. Il suo utilizzo, nei periodi
è realizzato in tessuto elasticizzato e consente un’applicazione
invernali, si rivela indispensabile per evitare rotture e
universale. Il fianco esterno degli schienali anteriori è predi-
incidenti. A tal scopo Lady Auto presenta un’efficace so-
sposto per la fuoriuscita degli air-bag laterali mentre le fodere
luzione chiamata Sicur Fluid -40, in confezione da 1 Lt.
posteriori sono frazionabili tramite cerniera lampo. Disponibile
Disponibile sul sito www.ladychimicaitalia.com al prezzo
presso la rete distributiva Cora Italy al prezzo di 57,60 euro.
di 5,48 euro.
M O T O R S H O W 2 0 1 2
16
L
o show sta per iniziare e tutti gli
elemento è indispensabile per il suc-
5 al 9 Dicembre 2012 è senza dubbio
attori si stanno preparando die-
cesso dello spettacolo. Questo è forse
un’edizione “provata” dalla contrazio-
tro le quinte; c’è fermento, an-
il motto della trentasettesima edizione
ne del mercato automobilistico ed in
sia, grandi aspettative ma soprattutto
del Motor Show di Bologna, il trenta-
parte segnata anche dalle scelte di
voglia di ben figurare e non importa se
settesimo giro di boa di una kermesse
austerity economica portate avanti dal
qualcuno veste i panni del protagoni-
resistente alla crisi e ai nefasti presagi
governo Monti. Ciò nonostante, come
sta o qualcun altro è destinato ad un
provenienti dal mondo dell’auto eu-
ogni anno, il grande evento emiliano
ruolo di comparsa, ciò che importa e
ropeo ma soprattutto italiano. Perché
si tinge di passione e riabilita un set-
bisogna sempre ricordare è che ogni
la manifestazione in programma dal
tore che da sempre muove i desideri
Atto di forza Il Motor Show di Bologna prova a superare la crisi del mercato
17 di libertà, emozione e felicità di milio-
ma soprattutto in un ideale “portale”
poco originale: è cambiato il mondo.
ni di persone in tutto il mondo. Chi ha
verso il futuro dell’automobile che può
In cinque anni in Italia siamo passati
pensato al Motor Show come ad una
e deve essere migliore del presente. In
da quasi 2,5 milioni di vetture imma-
edizione “triste” perché condizionata
questo senso Giada Michetti, Ammini-
tricolate del 2007 alle, forse, 1,4 del
dalla nefasta congiuntura economica
stratore Delegato di GL Events Italia,
2012: 44% in meno che ci fa tornare
dovrà ricredersi: gli organizzatori della
ha inquadrato bene la manifestazione
allo stesso livello di immatricolazioni
GL Events e tutti i partner sono inten-
bolognese all’interno del mercato au-
della fine degli anni ’70. Il 2012, usan-
zionati a trasformare la settimana bo-
tomobilistico; queste le sue parole:
do un pallido eufemismo, non è stato
lognese in uno spettacolo da ricordare
“Bisogna partire con un’affermazione
un anno semplice per il settore auto-
M O T O R S H O W 2 0 1 2
mobilistico, che probabilmente ha toccato il punto più profondo della crisi e dai sondaggi il 2013 non sarà ancora l’anno della ripresa. Di conseguenza l’organizzazione del Motor Show si è rivelata ancora più complessa. Comporre il puzzle è stato certamente più faticoso ma anche quest’anno siamo riusciti a vincere la nostra sfida: il Motor Show c’è, abbiamo investito molto ma abbiamo battuto la crisi economica globale, la demotorizzazione che è in atto in Italia, abbiamo vinto contro chi non ci credeva e contro tutti coloro che vorrebbero organizzarlo”. Affermazioni che suonano come una marcia di riscossa per tutti gli uomini e le donne coinvolte nell’organizzazione del più importante evento fieristico italiano. Il Motor Show di Bologna si svolgerà come detto dal 4 al 9 Dicembre (con la prima giornata riservata a stampa e operatori del settore) e vedrà, a differenza dell’edizione 2009, la partecipazione di Case automobilistiche in forma ufficiale che presenteranno al
18
il mercato nazionale la nuova Panda 4x4 e darà quindi modo di testare le doti dinamiche del piccolo fuoristrada italiano. Doppio spazio interno invece per Mercedes-Benz, presente sia al padiglione 29 sia al padiglione 26. Due le anteprime italiane del marchio della stella: la nuova B 200 Natural Gas Drive e il Concept Classe B Electric Drive. Nissan presiederà la kermesse con lo spazio dedicato alla città virtuale di Juke, dove verranno mostrate tutte le versioni del crossover compatto made in Japan: Juke Town assomiglierà ad un gigantesco igloo e la sua protagopubblico italiano diverse anteprime di
invece si collocherà nel padiglione 26
nista sarà la Juke Nismo, presentata al
prodotto; i Costruttori sono Abarth,
e proporrà alcune novità di prodotto
Motor Show in anteprima italiana ma
Dacia, FIAT, Mercedes-Benz, Nissan,
come le berline cinque posti Sandero
già vista al Salone di Parigi. Contem-
Opel, Renault, Seat, Skoda, Smart e
e Sandero Stepway, la monovolume
poraneamente l’area del Quadriportico
Volkswagen. Ma andiamo con ordine:
Lodgy, il multispazio Dokker ed il SUV
sarà dedicata al ritorno del marchio
Abarth, l’azienda del Lingotto protago-
4X4 Duster. Sempre l’azienda rumena
Opel alla kermesse bolognese; per
nista nelle elaborazioni sarà presente
offrirà all’esterno della Fiera un’am-
l’occasione saranno presentate al pub-
in Fiera con uno spazio espositivo al
bientazione
consentirà
blico italiano le anteprime della citycar
padiglione 25, dove porterà alcuni dei
ai visitatori di eseguire delle prove di
Opel Adam e del nuovo SUV Mokka.
veicoli della sua gamma in un conte-
guida. Scenari non asfaltati anche per
Renault avrà il suo spazio espositivo
sto racing fedele alla tradizione. Dacia
FIAT che presenterà in anteprima per
diviso in due sezioni: il polo Nuova
off-road
che
19
M O T O R S H O W 2 0 1 2
Clio, dove spiccherà il podio riservato all’anteprima italiana di Nuova Renault Clio Break, e il polo elettrico, dove sarà presentata in anteprima nazionale la versione definitiva di Zoe, il modello di berlina compatta che completa la gamma zero emissioni, mentre all’esterno del complesso fieristico la Casa della losanga offrirà esperienze di test drive a bordo di auto sportive, le prove della berlina Nuova Clio e la presentazione del sistema 4CONTROL a quattro ruote sterzanti. Confermata anche la presenza di Smart, accanto a Mercedes-Benz: durante la kermesse sarà possibile assistere alla première italiana per il concept Smart Forstars. Il Forstars sarà poi affiancato da un’altra anteprima italiana, il ciclomotore elettrico Smart Brabus ebike. Il Motor Show 2012 sarà occasione di importanti anteprime anche per Volkswagen, che al padiglione 29 mostrerà in anteprima europea il Maggiolino cabriolet ed in anteprima nazionale la Golf 7 GTI Concept, la Golf 7 BlueMotion Concept ed il Maggioli-
20
no Fender Edition. Sull’area Volkswagen grande spazio poi per altre novità come la eco up!, la versione a metano della citycar up! I brand associati al marchio di Wolfsburg non sfuggiranno all’attrazione del Motorshow di Bologna; in primis Skoda che dedicherà uno spazio apposito ai test della nuova berlina compatta Rapid e Seat, la quale metterà a disposizione del numeroso pubblico la nuova Leon. Il Motor Show di Bologna del prossimo 5-9 Dicembre non vivrà però solo di passione ed emozioni ma consentirà a tutti un viaggio nel futuro dell’automobile con la terza edizione dell’Electric City, lo spazio fieristico dedicato alla mobilità elettrica. L’Electric City è un’area espositiva e soprattutto una pista indoor in grado di ospitare test drive specifici per le vetture elettriche, disponibili per tutti coloro i quali vorranno provare in prima persona i prodotti di importanti marchi auto e di diverse aziende del settore come Fort, GreenGo, Restart, Speeder Motion e Zic Europe.
21
O N T H E R O A D
22
S
e qualcuno ha in mente la vecchia
te nuovo con cui l’azienda di Göteborg spera
bagagliaio praticamente “simbolico” ad uno
Volvo V40 degli anni ’90 è meglio
di cogliere il successo laddove ha mancato
che sembra quello di una piccola station wa-
che la cancelli dalla propria mente.
con la C30. Preso atto del mancato successo
gon. L’idea dei progettisti è quella di acquisi-
Quella che abbiamo provato per voi non ha
della C30, gli scandinavi ha infatti deciso di
re potenziali clienti che sino ad oggi per que-
niente a che vedere con la sua antenata.
modificare alcuni aspetti della vettura che
sta tipologia di vettura, vedevano come
Addirittura non è più neanche possibile defi-
avevano rappresentato un controvalore nel
possibile acquisto quasi esclusivamente la
nirla la versione station wagon della S40
precedente progetto: si è passati dalla car-
Audi A3 Sportback che rappresenta ovvia-
perché oggi quest’ultima si chiama V50. Si
rozzeria solo a 3 porte della C30 alla solo
mente la principale rivale della nuova V40.
tratta dunque di un progetto completamen-
cinque porte della V40 e si è passati da un
Oltre alla vettura di Ingolstand anche la
Si, cambiare Con la V40 Volvo vuole risollevarsi in un segmento molto agguerrito
23 BMW Serie 1 e la nuova Classe A daranno il
alza, ma un cuscino sul parabrezza attutisce
loro filo da torcere a questo prodotto innova-
l’impatto. Una vera rivoluzione. Sempre at-
tivo creato in California e sviluppato con i
tento ai bisogni dei suoi clienti il marchio
capitali cinesi della Geely Volvo. Per fornire
svedese strizza l’occhio anche a chi ha pro-
valore aggiunto ai suoi potenziali clienti la
blemi in fase di parcheggio fornendo un au-
V40 è ad esempio all’avanguardia dal punto
silio grazie al Park Assist Pilot (costa 1.030
di vista della sicurezza e vede l’introduzione
euro, ndr) che posteggia la vettura in uno
(di serie) del primo airbag per il pedone: in
spazio di 87 cm (minimo) superiore rispetto
caso di sinistro, non solo il cofano motore si
alla lunghezza dell’auto. Proseguendo in
Un taglio netto col passato...o forse no. La nuova Volvo V40 ha una linea slanciata esternamente ma all’interno mantiene un design minimalista e fin troppo “retro”.
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tema di tecnologie innovative una menzione la merita anche il Cross Traffic Alert (costa 550 euro) che avverte chi guida dell’eventuale traffico in attraversamento proveniente dai lati dell’auto in caso di immissione “cieca” su strada. Dal punto di vista meccanico una nota di merito va fatta all’assetto della vettura che gode di uno smorzamento delle sospensioni esemplare garantendo un ottimo feeling di guida e un comfort di marcia in ogni condizione. Altra nota di merito va sicuramente anche al motore davvero lineare e con un arco di utilizzo ottimo. Le prestazioni non sono di sicuro da “fulmine di guerra” ma vibrazioni e rumorosità sono parole che non hanno senso proferire se si parla della Volvo V40. Per capire dunque di essere alla guida di una Volvo non è infatti necessario guardare il logo sul volante ma basta osservare la sobria ed essenzialità dello stile e la funzionalità della strumentazione. Da un popolo scandinavo (tranne Koenigsseg) non si può di sicuro aspettarsi un prodotto “adrenalinico” ma la cura del dettaglio e l’estrema fruibilità della vettura sono, oggi quanto mai, dei sicuri valori aggiunti. Il mantra della
24
scorgere veicoli fino a 70 metri di distanza permettendo al guidatore di districarsi nel traffico in modo più agevole e sicuro. Se si percorrono viaggi molto lunghi e si è stanchi Volvo si prende cura di voi grazie al Driver Alert che previene i colpi di sonno e vi induce ad una più salutare e meno rischiosa sosta “ai box”. Dal punto di vista estetico ci sono alcuni stilemi inconfondibili di casa Volvo: la console piatta e staccata dalla plancia, i poggiatesta dalla forma sinuosa e le 4 manopole con tastiera al centro. A fare da contraltare ai “grandi classici” ci sono però delle importanti novità rappresentate da un quadro strumenti nuovo completamente disicurezza in casa Volvo viene prima di tutto
sposizione le sospensioni sportive con un
gitale e personalizzabile. Quanto alla qualità
e le reazioni della vettura sono sempre com-
leggero sovraprezzo di 450 euro. Sicurezza
percepita e reale dei materiali sono sugli
passate proprio per non esporre mai a rischi
prima di tutto, questo è il motto scandinavo
standard tedeschi, al pari dell’assemblag-
conducente e passeggeri. Il cambio, ma-
di casa Volvo. Per garantire questo must
gio. Generosa l’abitabilità all’interno dell’a-
nuale a sei rapporti, ho un buon funziona-
non si è lesinato su questo nuovo progetto:
bitacolo anche se in cinque (come sulle riva-
mento e la rapportatura “sposa” bene le
un ulteriore esempio arriva dal dispositivo
li)
prestazioni soft del motore. Quanto allo
che manteniene la distanza di sicurezza e la
motorizzazioni sul mercato italiano ce ne
sterzo, è ben “accordato” alle sospensioni:
traiettoria corrette attraverso il cruise con-
sono ben 5: 3 diesel (d2-d3-d4) e 2 benzina
se da un lato è meno pronto rispetto a quel-
trol adattivo e il Lane Keeping Aid che, fra
(t3-t4). Si passa dal quattro cilindri turbo-
lo di alcune concorrenti (specialmente la
65 e 200 km/h, applica una coppia di ster-
diesel (D2) da 115 cv ai due cinque cilindri
BMW serie 1 che può avere l’Active Stee-
zata al piantone nel caso in cui la vettura si
(D3 e D4) turbodiesel da 150 e 177 cv per
ring), dall’altro non mette in crisi l’assetto
avvicini alla linea della corsia e stia per an-
poi scegliere tra i due 1.6 turbo benzina da
abbastanza morbido per privilegiare il
dare oltre. Molto interessante e utile anche
150 e 180 cavalli delle versioni T3 e T4. Le
comfort di marcia. Per chi fosse invece
Il sistema Blis (sistema che sorveglia la par-
tipologie di allestimento sono anche’esse
amante delle prestazioni e del feeling di gui-
te retrostante l’auto) che è stato ulterior-
cinque: Nova Edition, Nova Plus Edition, Ki-
da un po’ più “sentisitive” Volvo mette a di-
mente potenziato ed e è ora in grado di
netic, Momentum e Summum. Gli svedesi,
si
viaggia
piuttosto
costretti.
Di
25
O N T H E R O A D
26
non paghi di aver lanciato il Pedestrian De-
di utilizzo” e soprattutto un ottimo comfort
carburante ci sono due modalità: la prima è
tection (riconosce i pedoni e frena automa-
di marcia. La posizione di guida è perfetta e
come sempre legata a quanto si usa con cri-
ticamente, se c’è il rischio di investirli) e il
la strumentazione completa e chiara in ogni
terio il pedale dell’acceleratore mentre la
City Safety (evita i tamponamenti fino a 50
dettaglio. Ci è piaciuto molto la retroillumi-
seconda, più moderna e funzionale, è ac-
km/h), fanno debuttare il primo airbag che
nazione del pomello del cambio durante le
cessibile selezionando la modalità MyCar
protegge chi va a piedi. Previsto di serie,
fasi di guida notturne che consente agevol-
che porta a visualizzare sul display una serie
sgancia il cofano motore nella parte vicina ai
mente di vedere la leva del cambio e dono
di raccomandazioni: accelera rapidamente,
tergicristalli e copre buona parte del para-
un tocco di luce ad un “oggetto” di solito mai
ma senza premere il pedale oltre metà cor-
brezza. La V40 smonta una a una le teorie
interessato da questo tipo di optional. Su
sa; tieni la marcia più alta, frena con la mar-
di chi pensava che la proprietà cinese potes-
quest’auto, in sostanza, prevale un’indole
cia inserita, scala sotto i 1.500 giri, spegni il
se penalizzare la Volvo. La versione da noi
turistica e tranquilla, da grande stradista
motore durante le lunghe attese. Dalla ver-
provata per voi era la T3 e la cosa che ci ha
che non cerca bagarre con nessuno con un
sione base al top di gamma, i prezzi della
sicuramente più impressionato è stato l’ele-
occhio di super riguardo ai consumi che
V40 sono allineati a quelli della Mercedes
vata progressività del propulsore. Nessun
sono davvero eccellenti per una vettura a
classe A e più bassi, rispetto a quelli della
picco particolare di potenza ma tanto “arco
benzina. Per spendere il meno possibile di
BMW serie 1, in media di 2.000 euro. In re-
“Grazie alla disponibilità di optional, di serie o a pagamento, la V40 è una delle auto più sicure in circolazione, anche di modelli più blasonati”
altà, però, se si prende in esame la dotazione, la Volvo scava un solco importante, grazie soprattutto alla disponibilità di optional, di serie o a pagamento, che fanno della V40 una delle auto più sicure in circolazione. Interessante
27
per i potenziali acquirenti anche la formula finanziaria “Next by Volvo” che è lo strumento perfetto per guidare una Volvo sempre nuova. Il cliente infatti, alla scadenza dei 2 anni può decidere se “ripartire” subito con una nuova Volvo oppure saldare il valore residuo della sua precedente vettura acquistata. I prezzi partono da 23.450 euro per la versione T3 Nova Edition arrivando sino ai 29.095 della versione D3 Geartronic Nova Plus Edition.
Interni semplici ma funzionali. La Volvo V40 coniuga una buona fattura con la facilità di utilizzo, nonostante l’aspetto un po’ “poco” moderno.
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28
P
arlare di lusso di questi tempi
vali Honda e Nissan) e pensato fin dalla
prima vettura marchiata Lexus è stata la
sembra un eresia ma chi frequen-
nascita per competere con questi sul
berlina LS (Luxury Sedan), frutto di un
ta il mondo dell’automobile sa
mercato statunitense. Il successo dei
progetto iniziato nel 1983. Negli anni
che, sin dalla sua nascita, il marchio
modelli Lexus ha però portato Toyota ad
successivi, Lexus ha aggiunto alla pro-
Lexus è stato considerato il marchio di
allargare il mercato di esportazione dai
pria gamma ulteriori berline, coupé e
“lusso” di Toyota. Acronimo di Luxury
soli USA, dove si è imposto in pochi anni
SUV. Nel 2005, la svolta con la comparsa
Exportation United States, il marchio
come il maggior produttore di auto di
della prima motorizzazione ibrida a bor-
Lexus è stato fondato nel 1989 in rispo-
lusso, a gran parte dei mercati mondiali,
do del SUV RX400h mentre nel 2007 ha
sta alla nascita dei marchi Acura ed Infi-
tanto che nel 2005 Lexus ha raggiunto
fatto debuttare la propria divisione spor-
niti (creati rispettivamente da marchi ri-
anche il mercato interno giapponese. La
tiva marchiata “F”. Dopo il successo ot-
Ibrida di lusso Lexus prosegue la sua “svolta” green con la CT 200h
tenuto negli States Lexus è sbarcata an-
niture di lusso degli interni e la tecnolo-
che nel vecchio continente e oggi, pur
gia Lexus Hybrid Drive. Le sue dimensio-
con tutte le difficoltà del caso, prova a
ni sono da berlina media (è lunga infatti
difendere con i denti una quota di merca-
432 cm, larga 177 e alta 143) ma con un
to che seppur piccole è importante per i
livello di finiture interne di gran pregio
risultati del gruppo. Fedele al suo stile
che la pongono sicuramente come un’ot-
moderno ma molto orientale la nuova
tima e temibile antagonista brutta gatta
Lexus CT 200h, prima compatta pre-
delle compatte premium tedesche quali
mium del marchio di lusso della Toyota,
BMW Serie 1 e Audi A3. Un dei veri valo-
ha un design accattivante e giovanile, fi-
ri aggiunti rispetto alla dirette concorren-
29
Design accattivante e giovanile per la Lexus CT 200h, compatta di lusso del brand Toyota interamente progettata attorno al concetto di ecosostenibilità.
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ti è sicuramente rappresentato al sistema Lexus Hybrid Drive. Equipaggiata con un motore a benzina di 1.8 da 99 CV e da una potente motore elettrico da 82 CV, sviluppa in totale 136 CV, potenza di sicuro non eccezionale ma che le consente di consumare soli 3,8 litri di carburante per 100 km con emissioni di particolato praticamente nulle pari a 87 g/km di CO2. Il sistema full hybrid di seconda generazione presenta un motore termico 1.8 VVT-i, un potente motore elettrico, un generatore, una batteria NI-MH ad alto voltaggio, un’unità di controllo della potenza e un dispositivo di divisione della potenza, il quale impiega un cambio planetario per combinare e distribuire la potenza dal motore termico a quello elettrico e al generatore, a seconda delle necessità di guida e lo fa in maniera totalmente automatica. Il motore elettrico, il generatore, il meccanismo per la distribuzione della potenza e l’adattatore di riduzione della velocità del motore sono tutti alloggiati in una scatola di trasmissione molto leggera e compatta, parago-
30
cresce fino a 985 litri diventando così molto capiente per una berlina compatta. Se Lexus si dimostra al top per tecnologia lo è anche dal punto di vista della sicurezza con i numerosi sistemi di sicurezza attiva e passiva disponibili che risultano perfettamente all’altezza della classe della vettura che vanno dal sistema Pre-Crash con cruise control adattivo, alla gestione elettronica della frenata rigenerativa, al controllo della trazione, agli 8 airbag. Il PCS utilizza un radar a onde millimetriche e il computer di bordo per rilevare la presenza di ostacoli davanti al veicolo. Se il rischio di collisionabile per dimensioni a quella di un
tamente di essere all’interno di una vet-
ne è elevato, il PCS allerta il guidatore
cambio convenzionale. Sono i vantaggi
tura di questa categoria. Il cruscotto si
con un segnale acustico e una spia lumi-
della nuova trasmissione al centro del si-
divide in due zone, una superiore di vi-
nosa. Se una collisione è inevitabile, il
stema Lexus Hybrid Drive. L’uniformità
sualizzazione con schermo LCD da 7“ e
PCS aziona i freni e pretensiona le cintu-
della trasmissione di questo sistema full
una inferiore di controllo per le operazio-
re di sicurezza. La CT Hybrid è un’auto
hybrid viene controllata da una tecnolo-
ni delegate al guidatore. Saliti a bordo si
leggera per migliorarne l’handling ma
gia Shift-by-Wire mediante un sistema
è subito colpiti dalla posizione di seduta
estremamente resistente in caso di im-
elettronico a leva. La stessa leva del
molto bassa (fin troppo) e comoda. No-
patto. L’ampio uso di componenti in allu-
cambio, una volta rilasciata, è studiata
nostante il passo di ben 260 cm, lo spa-
minio la rende la più leggera in assoluto,
per tornare automaticamente alla posi-
zio per dei passeggeri posteriori non è
mentre l’uso di acciaio ad alta resistenza
zione di base, mentre la posizione del
molto abbondante a differenza di quelli
ha permesso di realizzare una cella di si-
cambio può essere controllata sull’indi-
anteriori che sono più che spaziosi. Per i
curezza incredibilmente robusta garan-
catore integrato all’interno del quadro
viaggi lunghi con la famiglia la capacità
tendo così la massima sicurezza per i
strumenti del guidatore. Nella guida il
del bagagliaio di 375 litri per cui se si
passeggeri in caso di incidente. Parlando
motore a benzina entra naturalmente in
viaggia in quattro è meglio amministrare
di feeling di guida dobbiamo dire che è
gioco ed allora il silenzio del motore elet-
con scrupolo il volume disponibile in
veramente difficile abituarsi al perfetto
trico viene sostituito dal rombo del mo-
quanto non garantisce troppe soluzioni.
silenzio
tore termico. I 99 CV di quest’ultimo non
Diverso il discorso quando si è in due: i
della vettura al punto che non poche vol-
assicurano alla vettura uno sprint ecce-
sedili posteriori si ripiegano in proporzio-
te abbiamo spinto due volte il pulsante
zionale, cosa che però passa in seconda
ne 60:40 è la capacità del bagagliaio
di avvio determinando naturalmente lo
linea
vista
la
comodità
dell’auto,
al
momento
dell’avviamento
il
comfort e la precisione del servosterzo elettrico. In effetti quando le si chiede uno spunto “felino” la risposta della CT Hybrid è tutt’altro che entusiasmante e questo in alcuni casi inficia anche sui consumi anche se a far capire al guidatore che si sta usando la vettura in modo non così economico ci pensa il colore di sfondo del cruscotto che da un rilassante tono azzurro diventa rosso fuoco. Giochi di colori a parte è indubbio che chi compra questa vettura punta al comfort, al suo altissimo livello di “pulizia” in termini di emissioni inquinanti e cerca soprattutto un qualcosa per distinguersi dalla massa. Gli interni sono davvero molto curati ed eleganti e non sembra assolu-
31
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spegnimento del motore elettrico. E’ ne-
si possono selezionare altre 3 modalità:
ovviamente non sono prodotte emissio-
cessario cambiare la propria abitudine
EV, Eco e Sport. La selezione avviene
ni, non viene utilizzato carburante e la
per affrontare questa “anomalia” e lo
tramite il selettore posizionato sulla con-
vettura avanza silenziosamente garan-
stesso problema lo avevamo riscontrato
sole centrale. All’accensione ed a veloci-
tendo il massimo comfort di marcia. Un
quando ci eravamo le prime volte acca-
tà inferiori ai 45 km/h, la CT 200h passa
marchio di lusso però non deve garantire
niti con la Panamera S Hybrid rea, a no-
automaticamente alla modalità EV, fun-
ai propri clienti solo un prodotto di alto
stro dire, di non accendersi. Superata
zionando con il solo ausilio del motore
livello estetico e prestazionale ma deve
questa fase iniziale di “empasse” la vet-
elettrico. La tecnologia Full Hybrid svi-
anche garantire anche un servizio di cu-
tura parte sempre senza il minimo rumo-
luppata da Lexus viene annunciata come
stomer care eccellente. Nello specifico la
re e questo da al guidatore subito la per-
la più avanzata attualmente disponibile
rete di assistenza Lexus, per tutti gli in-
cezione di essere su di una vettura
sul mercato. A differenza degli ibridi tra-
terventi di manutenzione ordinaria, offre
“green” e confortevole. Una volta entra-
dizionali, la CT Hybrid è infatti in grado
il servizio di prelievo e riconsegna a do-
to in funzione anche il motore a combu-
di funzionare in sola modalità elettrica
micilio Pick Up & Delivery; un incaricato
stione interna è possibile scegliere la
per tratti inferiori a 2 km e a velocità non
specializzato e qualificato preleverà la
modalità di guida: oltre a quella Normal,
superiore a 45 km/h. In questa modalità
vettura presso il domicilio o l’indirizzo in-
“Quattro livelli di allestimento, tre modalità di guida e il servizio Pick Up & Delivery. Lexus ha pensato proprio a tutto per agevolare il guidatore della CT 200h”
dicato lasciando per tutta la durata dell’intervento un’auto sostitutiva, limitando così al minimo i disagi. Per una tranquillità totale, il servizio prevede la copertura completa dai rischi derivanti dalla circolazione
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dei veicoli nelle fasi di trasferimento. Un vero valore aggiunto particolarmente apprezzato da chi già considera un’eventuale fermo vettura un potenziale disservizio. Per quanto riguarda i prezzi la CT Hybrid viene venduta sul mercato italiano con quattro livelli di allestimento: la CT Hybrid a 29.900 euro, la CT Hybrid Executive a 32.200, la CT Hybrid Style a 32.350 ed infine la CT Hybrid Luxury a 39.400 €.
A differenza degli ibridi tradizionali, la CT Hybrid è infatti in grado di funzionare in sola modalità elettrica per tratti inferiori a 2 km e a velocità non superiore a 45 km/h.
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L
a nuova Porsche Boxster, arrivata
te di maggiore efficienza il tutto ottenuto
la nuova più piccola sportiva di Stoccarda
alla sua terza generazione, è oggi
grazie a tecnologie innovative, ad una
è in realtà tutta nuova, dal pianale alla
un classico del design, una poten-
struttura leggera intelligente e all’armo-
carrozzeria ultraleggera, anche se i meno
te vettura sportiva con motore centrale e
nia sportiva fra esterno e interni. La ro-
attenti potrebbe pensare ad un semplice
una roadster autentica nel suo genere.
adster a motore centrale si presenta
restyling. Il look della nuova Porsche Bo-
Oggi però la nuova nata di casa Porsche
dunque oggi al pubblico degli appassio-
xster (e della Boxster S), frutto della
applica un concept molto innovativo: il
nati con uno stile che sa più di evoluzione
“matita” del responsabile design Michael
principio dell’Intelligent Performance. Di
matura più che di rivoluzione vera e pro-
Mauer, è infatti ispirato all’appena rinno-
cosa si tratta? Potenza più elevata a fron-
pria. Pur considerandola un’evoluzione,
vata sorella maggiore 911, soprattutto
Sfida in casa La nuova Boxster è un concentrato di evoluzioni per...sfidare la 991
35 nel frontale dove spiccano fari e luci diur-
punto di forza estetico nella parte poste-
ne a LED di nuovo disegno. Il particolare
riore è rappresentato dallo spoiler che
design delle porte evoca invece il passato
fuoriesce automaticamente a partire da
Porsche più recente e svolge la funzione
120 km/h riducendo la portanza e conse-
di migliorare l’afflusso di aria delle prese
guentemente migliorando il grip mecca-
laterali. Gli specchi retrovisori esterni
nico al retrotreno. Il diffusore integrato
poggiano direttamente sulle porte per
nel terminale di scarico centrale in acciaio
garantire una buona aerodinamica e una
legato, nella Boxster S a due uscite, com-
ridotta rumorosità causata dal vento. Un
pleta il vigoroso look della parte posterio-
Passo più lungo e carreggiate più larghe rendono la nuova generazione della Porsche Boxster non solo più slanciata nelle forme, ma anche più stabile ed efficace durante la guida.
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re. Rispetto alla Boxster uscente (progetto 987) la nuova Boxster “Typ 981” propone sbalzi ridotti, un parabrezza spostato in avanti, una sagoma più bassa e un design leggermente più “spigoloso”, soprattutto sui fianchi. Sotto la Boxster è cresciuta in lunghezza e nella larghezza delle carreggiate come anche nelle dimensioni delle ruote, ora da 18” sulla Boxster e da 19” sulla Boxster S. Diversa è anche la capote in tela, ora dotata di un meccanismo di ripiegamento elettrico totalmente automatizzato che, una volta aperta, le permette di restare semplicemente “appoggiata” sulla coda, senza tonneau cover. L’abitacolo offre uno spazio maggiore ai due occupanti e sfoggia la console centrale ispirata alla Carrera GT e già vista su Panamera e nuova 911. Fra gli equipaggiamenti di bordo della Boxster si segnalano l’impianto audio CDMP3 con touch screen da 7 pollici, gli interni in Alcantara e l’apertura a distanza del bagagliaio. Sulla Boxster S ci sono in più i rivestimenti in pelle parziale e i fari bi-xeno. L’estetica non è però elemento
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adattano immediatamente alle condizioni di marcia contrastando le forze d’inerzia. Il risultato: maggiore stabilità di marcia, percepibile anche in caso di variazioni di carico e in curve percorse a velocità sostenute, e comfort più elevato.
I freni
all’asse anteriore dispongono di una maggiore superficie di frenata. Per una migliore performance frenante. Come optional è disponibile il Porsche Ceramic Composite Brake (PCCB). Un modo semplice per liberare la mente: la capote a regolazione elettrica dei nuovi modelli di rinnovamento della vettura dato che
condi, tempo che scende a 5,0 secondi
Boxster. Si apre e si chiude in circa 9 se-
oggi dispone di motori più potenti, più
sulla Boxster S. Sempre con il doppia fri-
condi, e fino a una velocità di 50 km/h.
efficienti e capaci di consumi ridotti del
zione le due sportive tedesche dichiarano
La struttura leggera intelligente con
15%. Le novità più importanti vengono
consumi pari rispettivamente a 7,7 e 8,0
componenti in alluminio, presenti in am-
proprio dalla meccanica, con motori do-
l/100 km. Nella lista degli optional della
pie parti della scocca, nelle porte e nei
tati di iniezione diretta della benzina, si-
nuova Boxster ci sono per la prima volta
cofani dei vani bagagli, assicura un otti-
stema start/stop, recupero energia e
equipaggiamenti già disponibili sulla più
mo rapporto peso/potenza.
nuova gestione termica del propulsore. Il
prestigiosa 911. Uno di questi è lo Sport
ulteriormente i consumi, in combinazio-
6 cilindri della Porsche Boxster scende
Chrono Package con “dynamic gearbox
ne con il cambio a doppia frizione Por-
dagli attuali 2,9 a 2,7 litri, sviluppando
mounts”, ovvero i supporti trasmissione
sche Doppelkupplung (PDK) e in deter-
però 265 CV, 10 CV in più del modello
attivi e il Porsche Torque Vectoring (PTV),
minate situazioni di marcia, è possibile
attuale. Piccolo aumento di potenza an-
sistema che migliora la trazione agendo
avanzare senza freno motore: il cosid-
che per la Boxster S, il cui motore di 3,4
sui freni e integrando l’azione del diffe-
detto «veleggiare». Il motore a combu-
litri sale a 315 CV (+5 CV). Su entrambi
renziale autobloccante meccanico. Anche
stione viene disaccoppiato dalla catena
i modelli il cambio di serie è il manuale a
il servosterzo elettromeccanico sviluppa-
di trasmissione e il freno motore disatti-
6 marce, ma è possibile avere anche il
to con ZF va a sostituire il precedente
vato. La vettura sfrutta in modo ottimale
PDK 7 marce con il quale si ottengono le
dispositivo idraulico. Per la prima volta, il
l’energia cinetica prodotta e procede sul-
migliori prestazioni in fatto di accelera-
pacchetto Sport Chrono, opzionale, in-
la strada per tratti più lunghi. Un esem-
zione e consumi. Con il PDK la Boxster
clude il sistema supporti motore attivi
pio: desiderate ridurre la velocità da 100
scatta infatti da 0 a 100 km/h in 5,7 se-
che, tramite un fluido magnetizzabile, si
km/h a 80 km/h, ad esempio in prossimi-
Per ridurre
tà di un limite di velocità. Rilasciando gradualmente il pedale dell’acceleratore, il PDK disaccoppia automaticamente la marcia inserita per lasciarvi «scivolare» con funzionamento del motore al minimo fino a quando non raggiungete la velocità desiderata. Non appena si azionano il pedale dell’acceleratore o i freni, il PDK reinserisce in pochi millisecondi la marcia adeguata. Grazie al funzionamento estremamente veloce della frizione, il tutto avviene in modo confortevole ed impercettibile. Un’ulteriore possibilità di ridurre i consumi: «veleggiare» lungo lievi pendii, mantenendo costante la velocità o in modo efficiente sui lunghi tragitti, come in autostrada. Anche in questo caso il PDK reagisce velocemente e con precisione. Quindi, la modalità di guida a motore disattivato («veleggia-
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O N T H E R O A D
38
re») riduce nettamente i consumi, senza
bilità unica anche grazie all’ottima ripar-
avendone fatto un uso estremo in pista la
rinunce in termini di comfort e sportività.
tizione dei pesi garantita dal posiziona-
sensazione e che “stressarli” non sareb-
Dal nostro test è emersa l’ottima effi-
mento centrale del propulsore. Il cambio
be stato cosa semplice. Buona anche la
cienza del propulsore che garantisce pre-
è davvero una favola e i vantaggi in ter-
posizione di guida che permette anche ai
stazioni in abbondanza senza penalizzare
mini di rapidità e comfort della soluzione
più alti di trovare la corretta posizione al
consumi e comfort di marcia. Il motore è
a doppia frizione non siamo di sicuro noi
volante così come molto funzionale il
infatti pronto in ogni rapporto e lo si
a scoprirli. Impressionati i consumi: se si
frangivento posizionato al centro dietro
manda in leggero affanno solo se si vuole
viaggia in autostrada leggermente sotto
ai sedili che riduce di molto, sorpatutto a
fare riprese da bassissima velocità con
il 130 Km/h si arriva persino a percorre
basse-medie andature, il vento all’inter-
rapporto del cambio molto lungo. Dotata
12,5 Km con un litro di benzina, un vero
no dell’abitacolo. Esteticamente il pregio
del cerchio da 20” (opzionale) la nostra
record! I freni,neanche a dirlo, hanno
della Boxster è di non lasciare deluso chi
Boxster ci ha dato una sensazione di sta-
sempre un mordente notevole e pur non
la guarda sia in versione “open” che “clo-
“Esteticamente la Boxster non lascia deluso chi la guarda sia in versione “open” che “closed”, cosa spesso difficile riscontrare nelle vetture cabrio”
sed”, cosa che spesso difficile riscontrare nelle vetture roadster/cabrio mentre mo-
39
toristicamente il pregio migliore è di regalare emozioni con un occhio all’ambiente e al portafogli. Per concludere come sempre i prezzi: 49.884 euro per la Boxster e 61.076 euro per la Boxster S. Cifre non popolari ma ampiamente giustificate dal valore tecnologico della vettura che rappresenta sempre più il nuovo corso “intelligent performance” intrapreso da Porsche.
L’attenzione di Porsche ai dettagli è sempre ai massimi livelli, così come lo studio delle novità aerodinamiche e meccaniche.
H I S T O R Y
40
B
enjamin Franklin diceva che
menti di pura simpatia. Come è stato
superiore ai mille marchi, una utilita-
nella vita di ognuno solo due
possibile tutto ciò? Grazie ad un genia-
ria, nel tempo in cui sono le persone
cose sono sicure: la morte e le
le inventore, un Raffaello della proget-
più ricche potevano permettersi un’au-
tasse. Noi appassionati di motori ne
tazione, tale Ferdinand Porsche. Tutto
tomobile. L’obiettivo del partito nazista
aggiungiamo una non meno importan-
nasce male, forse nel peggiore dei
è emulare l’opera rivoluzionaria di Hen-
te: il Maggiolino Volkswagen. Si perché
modi possibili perché il Bettle, altri-
ry Ford negli USA, dove la Ford Model-T
da quando esistiamo e da quando i più
menti detto Kafer in Germania, rappre-
poteva essere acquistata anche dallo
vecchi tra di noi esistono la buffa utili-
senta il desiderio di un dittatore san-
stesso operaio che la assemblava lungo
taria di Wolfsburg ha sempre addolcito
guinario: Adolf Hitler, che vuole la
la catena di montaggio, un traguardo
le nostre esistenze regalandoci mo-
realizzazione di un’auto dal prezzo non
molto ambizioso. E rivoluzionaria sarà
L’auto del cuore Chi trova un Maggiolino trova un tesoro
anche la VW Typ 1, questo il nome in
ufficiale della vettura KDF-Wagen. L’au-
codice, trasformata dalle sapienti mani
to, presentata al Salone di Berlino del
del futuro fondatore di Porsche in una
1939, sorprende per le forme esterne e
vettura a se stante, un evergreen inimi-
la ricercatezza di alcune soluzioni inge-
tabile. Siamo nel 1936 e Ferdinand Por-
gneristiche. La carrozzeria presentava
sche ha già progettato 3 prototipi, due
linee tondeggianti, un cofano spiovente
berline ed una cabriolet. Il luogo di pro-
ed un posteriore originale, con lunotto
duzione assegnato dal Reich per la cre-
sdoppiato, all’interno del quale era col-
azione
di
locato il motore da 985 cm 3 e 23,5 ca-
Wolfsburg nella Bassa Sassonia, il nome
valli di potenza, raffreddato ad aria,
dell’auto
è
la
fabbrica
41
Chi non conosce il mitico “Maggiolino”? Quest’auto è un’icona nella storia dell’autoobilismo e tutt’ora è una delle più amate tra grandi e piccini.
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dotato di albero a camme centrale e distribuzione ad aste e bilancieri. Le forme denotavano, allo stesso tempo, solidità e dinamicità, tanto da conferire alla vettura un Cx invidiabile per l’epoca (0,41) e una robustezza leggendaria, dovuta alla scocca realizzata totalmente in acciaio trattato con bagni speciali anti corrosione. In più il Maggiolino prima serie beneficiava di un ottimo sistema sospensivo, indipendente su tutte e quattro le ruote, con barre di torsione e barre stabilizzatrici tanto all’avantreno quanto al retrotreno. Nello specifico i bracci dell’avantreno formavano un parallelogramma che garantiva ottima direzionalità e molleggio su tutte le superfici. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale anche il Maggiolino verrà arruolato nell’esercito tedesco e si trasformerà in un mezzo da trasporto molto affidabile sia nella versione Kubelwagen dotata del motore da 985
cm3
sia
nella
versione
anfibia
Schwimmwagen, capace di veleggiare ad una velocità di 10 km/h lungo fiumi e bacini d’acqua. Concluso il conflitto mondiale, la fabbrica di Wolfsburg riprende l’attività su scala ridotta passando di mano dall’esercito inglese alla direzione di Heinz Nordoff che riuscirà a portare la produzione dal migliaio di unità mensili alle quasi 50mila del 1949, in una crescita continua che rallenterà solo a metà degli anni ’70. Nel secondo dopoguerra il Maggiolino viaggia oltre i confini tedeschi ed arriva a percorrere le strade danesi, olandesi, belga ma anche brasiliane, messicane, sudafricane e statunitensi, dove diventerà il simbolo degli intellettuali anticonformisti e “di sinistra” di metà seco-
42
lo. Nello stesso periodo si assiste a piccoli mutamenti del progetto originario come l’unificazione del lunotto posteriore nel 1953 e l’ingrandimento del lunotto stesso nel 1958, seguita da un aumento dimensionale delle altre superfici vetrate. Bisogna però attendere il 1967 per osservare cambiamenti radicali nell’estetica del Kafer con l’introduzione di fanali anteriori quasi verticali, segnalatori posteriori detti “a ferro
nei rispettivi paesi alcune versioni speciali ed a tiratura limitata, come il Silver Bug del 1981, realizzato in occasione dei 20 milioni di esemplari venduti ed il Maggiolino Giubileo del 1987, nato per festeggiare i 50 anni di esistenza del mito creato da Ferdinand Porsche. Sono stati 21 milioni i Bettle prima serie assemblati da Volkswagen dal 1938 al 2003, l’ultimo di questi è uscito dalla catena di montaggio di Puebla il 30 Luglio 2003 celebrato con soddisfazione ed un pizzico di tristezza dai dipendenti e dirigenti dello stabilimento. Dal 1997 al 2010 la Volkswagen crea l’erede della Beetle, la New Beetle, un’autoda stiro” e paraurti squadrati; la linea
barre di torsione. Dal 1972 viene mon-
vettura che riprende l’estetica del pas-
ed il Cx di un tempo ne risentiranno,
tato su tutti i modelli un nuovo volante
sato,
quasi a confermare che i capolavori
a 4 razze e nel 1973 Maggiolone e Mag-
precedente e tutti i valori legati all’an-
non sono perfezionabili. Nel pieno della
giolino sono aggiornati con un para-
ticonformismo che erano il portato di
febbre da Beetle la Walt Disney ci met-
brezza più curvo e fanali posteriori “a
60 anni di tradizione automobilistica.
te del suo nel contribuire a creare il
zampa di elefante”. Sul finire degli anni
Progettata su tre mezzelune, quelle
mito dell’auto tedesca grazie alla saga
’70 la crisi Volkswagen porta l’utilitaria
dell’abitacolo e dei parafanghi, sfoggia
di film iniziata con “Un Maggiolino tutto
più famosa del mondo a vivere una
un piccolo cofano “sorridente” ma la
matto”, primo lungometraggio in cui
nuova giovinezza: infatti per far spazio
meccanica interna è su base Golf, que-
un’auto interpreta i panni del protago-
alle nuove vetture di Wolfsburg il Beet-
sto vuol dire motore anteriore con raf-
nista principale, con tanto di innamora-
le si trasferisce, armi e bagagli, nell’A-
freddamento a liquido e trazione all’a-
menti tra vetture, moti di sconforto e
merica centrale e del Sud (resterà in
vantreno. Adattandosi alle logiche di
momenti di gioia. Nel 1970 cessa la
Europa fino al 1980 solo nella configu-
mercato imperanti nel XXI secolo il
produzione della cabrio e del motore
razione a tetto aperto), dove sarà as-
nuovo Maggiolino diventa una vettura
mentre viene introdotto il
semblato e godrà di una considerazio-
di fascia media, raffinata negli interni
“Maggiolone”, simile in tutto al prede-
ne che il Vecchio Continente sembrava
ed un po’ snob nello stile, quindi molto
cessore tranne che nello schema so-
aver in larga parte perso, fatta ecce-
diversa dalla personalità del passato. Il
spensivo anteriore dotato di MacPher-
zione per un nugolo di appassionati an-
suo successo non è paragonabile a
son al posto del tradizionale sistema a
cora disposti a tutto pur di importare
quello della progenitrice ma in Ameri-
1500 cm
3
la
simpatia
della
versione
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H I S T O R Y
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ca, specie nella sua versione Cabriolet, fa proseliti tra le fashion victim. Di questo modello è stata poi creata la classica versione supervitaminizzata, siglata RSI e prodotta in 250 esemplari dotate di un motore 6 cilindri di 3.2 litri capace di erogare 224 CV. Si arriva così al 2011, anno in cui Volkswagen recupera il suo simbolo più famoso, presentato
al
Salone
dell’automobile
di
Shanghai nella sua terza generazione. L’auto si chiama Beetle ed in Italia torna ad essere conosciuta come Maggiolino, perdendo il prefisso “New” ma guadagnando in sobrietà. La carrozzeria presenta volumi meno arrotondati, il tetto è più squadrato e nell’insieme il design appare più sportivo e dinamico, inoltre il nuovo Kafer perde la sua fama di vettura scomoda potendo aumentare di poco lo spazio per i passeggeri ed i bagagli. Nuove e più moderne le motorizzazioni disponibili, vero cruccio della precedente New Beetle; si va dal TSI 1.2 da 105 CV al 2.0 da 200 CV, passando per il 1.4 di 160 CV; l’alimentazione a gasolio andrà invece a rifornire il 1.6 ed il 2.0 TDI. In attesa di poter ammirare il modello Cabriolet della sempre-attuale Volkswagen una domanda sorge spontanea: è possibile parlare
ancora
di
Maggiolino,
di
quell’auto robustissima, uguale a se stessa per decenni, che percorreva migliaia di chilometri, consumando solo gomme e benzina e che trasmetteva una simpatia familiare, neanche fosse un simpatico parente sempre pronto allo scherzo ed alla battuta ? La verità è che di quel sogno oggi rimangono solo alcune tracce stilistiche, riprese con ammirazione da grandi designer moderni, lontani però dall’essere accla-
45
manti come nuovi Ferdinand Porsche del futuro, perché l’anima del vero Kafer se ne è andato in quel triste giorno del 2003 a Puebla, quando abbiamo perso anche l’ultimo dei modelli romantici, perfetto perché imperfetto, dalle fattezze gentili ma dal cuore generoso, unico ed inimitabile, come un caro amico.
Nelle pagine precedenti, varie versioni della VW Beetle tra cui Herbie, “Il maggiolino tutto matto”, e la versione racing della VW Fun Cup. Qui sopra, la versione moderna della mitica VW.
P H O T O S H O O T
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• Todi • Auto: Ferrari 575 M • Foto: Eros Maggi (www.erosmaggi.it)
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50
A
nche i tedeschi hanno un’anima.
l’esempio più fulgido. Ferdinand Porsche è
realizzazione della prima auto ibrida ed a
Dietro al mantra delle regole e del
stato, come nello stile della Casa a lui inti-
trazione integrale della storia, nel 1900. I
rigore, i concittadini di Frau Merkel,
tolata, un’uomo da tecnigrafo e da salone,
destini di Ferdinand Porsche e di Stoccarda,
nascondono, infatti, un malcelato desiderio
amante delle corse ma anche progettista di
odierna sede del marchio della giumenta, si
di classe, stile e passione. Tra gli eredi di
trattori industriali. Nasce a Liberec nel
incontrano nel 1923 quando il futuro fonda-
Goethe, però, ve ne sono stati alcuni che
1875, nell’odierna Boemia settentrionale,
tore di Porsche diviene Direttore Tecnico e
hanno saputo interpretare in chiave origi-
un tempo territorio austro-ungarico, quindi
membro del Consiglio d’Amministrazione
nale i concetti della bellezza e del cuore,
è un austriaco, ma anche un ceco che vive
della Daimler. Lo stesso anno gli viene rico-
applicandoli al mondo dell’automobile, riu-
ai confini con il Reich Tedesco, la sua fami-
nosciuta la laurea honoris causa in inge-
scendo così a mixare come mai era succes-
glia è cattolica ma di costumi calvinisti, la
gneria per grandi meriti ingegneristici. Ma
so in passato, gli elementi della tecnica con
sua carriera di giovane diplomato lo porte-
la più grande soddisfazione di questo perio-
quelli della ricerca stilistica. Ferdinand Por-
rà, nei primi anni, dalla produzione di car-
do per Ferdinand Porsche è la fondazione
sche e la sua creatura, la Porsche, ne sono
rozze per la Casa imperiale asburgica alla
del proprio studio di progettazione, sempre
Tecnologia calda Per la casa di Zuffenhausen tutto si evolve tranne lo stile
a Stoccarda, luogo dove la mente anticon-
nio austriaco ma permettono al giovane
sioni che vanno dal primo esemplare, senza
formista dell’ingegnere austriaco potrà ini-
Ferry Porsche, chiusa la parentesi bellica, di
tetto, detto 365 Superleggera, alla prima
ziare ad esprimersi senza freni. La prima
trasformare lo studio del padre in una vera
Carrera da 110 CV, passando per i modelli
creatura dello studio Porsche è l’Auto Union
azienda di produzione, prima con sede in
coupè, convertibile, roadster e Speedster,
P-Wagen, auto da competizione subito vin-
Carinzia e poi, dal 1950, definitivamente
quest’ultima rarissima e preziosissima ver-
cente. Sei anni dopo nel 1938 Porsche pro-
localizzata a Zuffenhausen, presso Stoccar-
sione destinata all’export. Nel 1951 due
getta, con l’aiuto del figlio Ferdinand Anton
da. La prima vettura interamente progetta-
fatti sconvolgono l’azienda, ora definitiva-
Ernst detto “Ferry”, l’auto-mito, il Maggioli-
ta e realizzata da Porsche AG è la 356 del
mente tedesca: la morte del fondatore e la
no, la cui produzione doveva dare vita, se-
1948, altrimenti detta la “Numero 1”. La
prima vittoria di classe a Le Mans con una
condo le mire del partito nazista, ad un’au-
Numero 1, dotata di telaio tubolare a tralic-
356 SL. Nel 1953 Porsche stravolge il mon-
to economica o meglio una “VolksWagen”.
ci e motore posteriore boxer 4 cilindri raf-
do delle competizioni con un’auto inimitabi-
Le vicende della Seconda Guerra Mondiale
freddato ad aria, sarà disponibile dal 1948
le: la 550 Spyder, una barchetta dalla linea
segnano una lunga pausa creativa del ge-
al 1966, in una innumerevole serie di ver-
bassa, agile e sinuosa, dotata di un potente
51
D R E A M C A R
“Il design deve essere funzionale e la funzionalità va tradotta in estetica. Un prodotto disegnato con coerenza non necessita di ornamenti.” - Ferdinand Porsche 4 cilindri di 1498 cm3 installato in posizio-
invece di 4, e dell’abitabilità, con una car-
tedesco, in primis la 906, da cui derive-
ne centrale-posteriore. Questo capolavoro
rozzeria 2+2, caratterizzata da un padi-
ranno le successive 910, 907, 909 e 908,
permetterà a Porsche di conseguire la pri-
glione posteriore spiovente. L’auto non
armi sportive rivoluzionarie sul piano della
ma vittoria di classe in una gara interna-
venne immediatamente apprezzata, cau-
tecnica applicata, tanto da portare a nu-
zionale, durante la Carrera Panamericana
sa un eccessivo sottosterzo, ciò nonostan-
merosi successi nelle classiche della Targa
del 1954, e la prima vittoria assoluta in
te Porsche ne realizzò versioni potenziate
Florio, della 1000km del Nurburgring, del-
una gara internazionale alla Targa Florio
come la S e la Targa del 1966 con tetto
la 12 Ore di Sebring e della 24 Ore di
del 1956. L’evoluzione della 550 Spyder
rigido asportabile. Migliore fortuna ebbero
Daytona. Sul piano della produzione di
sarà la 718, prodotta dal 1957 al 1961. La
le auto da competizione del costruttore
serie, i tecnici di Zuffenhausen continuano
vettura mieterà una serie di successi nelle corse di durata, nelle salite ed in Formula2. Sia arriva così al 1963, anno cruciale per la Casa di Zuffenhausen; verificato il limite prestazionale raggiunto dalla 356, in Porsche si decide di rinnovare il prodotto stradale sulla scia del successo stilistico e tecnico rappresentato dal precedente
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In questa pagina, gli interni e l’abitacolo della Porsche Carrera GT, il motore boxer, la bellissima Porsche 917 e 956 (in basso) a Le Mans.
modello. Ferry Porsche, a capo dell’azienda, chiede quindi un rinnovamento sulla falsariga del passato ed affida il progetto della nuova auto al figlio Ferdinand Alexander, detto Butzi. Il risultato sarà sorprendente e verrà presentato al salone di Francoforte 1963 con la sigla 901, poi successivamente modificata in 911. La 911 porta in dote dalla 356 il motore boxer raffreddato ad aria e montato a sbalzo, ma si rinnova sul piano dei cilindri, 6
nell’innovazione della gamma 911; a fine 1968, per rendere più docile la guida della GT, questa viene allungata di 6cm. Negli anni ’70 si assiste ad un proliferare di nuove versioni della 911: la Carrera RS sarà la prima ad elevare la cilindrata sopra i due litri e mezzo, seguita poi dai nuovi modelli S e Carrera. Nel 1975 Porsche introduce la Turbo, prima vettura sovralimentata con turbocompressore; dotata di 260 CV disponeva di una carrozzeria allargata, ampio alettone posteriore, pneumatici posteriori maggiorati; in ogni caso restava una vettura difficile da guidare e particolarmente sensibile al “turbo lag”. Stante le difficoltà nel creare un mercato redditizio per la 911, il management tedesco decide, a metà degli anni ’70 di cambiare radicalmente rotta con nuovi progetti basati sul sistema transaxle: motore anteriore, trazione posteriore e cambio al retrotreno. Sulla base di questa soluzione venne creata una dinastia di vetture molto evolute sul piano tecnologico ma prive della personalità del mito 911; questi modelli sono la 924, la 928, la 944 e la 968. A cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 la squadra Porsche investe ingenti risorse con l’obiettivo di vincere la 24 Ore di Le Mans. Il modello pensato per ottenere tale traguardo è una 908 potenziata e dotata del primo 12cilindri della storia della Casa: la 917. Con oltre 520 CV a 8 mila giri al minuto, il nuovo prototipo si preannuncia imbattibile ma si rivela anche instabile e pericoloso; solo grazie a successive modifiche riuscirà a portare a termine il proprio compito: vin-
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D R E A M C A R
cere la 24 Ore della Sarthe del 1970 e 1971, imitata negli anni successivi dalla 936, dalla 935, dalla 956, dalla evoluzione 962C ed infine dalla 911 GT1, prototipi che regaleranno alla Casa tedesca il prestigioso primato di 16 vittorie assolute nella maratona automobilistica più famosa. Intanto l’evoluzione della 911 continua senza sosta; nel 1989 è la volta della prima versione a trazione integrale, denominata serie 964, dotata di motore da 3600 cm3 con doppia accensione e 250 CV. Seguirà la 964 Turbo. L’ultima 911 con motore raffreddato ad aria esce nel 1994 e si identifica con la sigla 993. L’auto verrà profondamente modificata nel disegno dei gruppi ottici e dei parafanghi, mentre beneficerà di una nuova sospensione posteriore e del fondo piatto, con l’effetto di migliorarne aerodinamica e stabilità. Dalla seconda metà degli anni ’90 la Porsche sceglie di rinverdire la propria gamma, così introduce la piccola Boxster, progettata su un motore centrale e 2posti
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secchi, e la prima 911 raffreddata a liquido, la
GT3, forte di un motore aspirato da 360 CV e
996, un’auto nuova ma legata strettamente
di un sistema frenante innovativo basato su
all’architettura classica del 6cilindri boxer posi-
dischi in ceramica. Nel 2000 si affiancherà a
zionato a sbalzo. La 996 presenta nuove so-
questa la 911 Turbo, poi nel 2002 seguirà la
spensioni anteriori ed un motore a 4 valvole
versione GT2, portata a 462 CV, alleggerita e
per cilindro; 296 CV il potenziale espresso dal-
convertita alla guida priva di aiuti elettronici.
la nuova belva di Stoccarda. Ancora più per-
Nella categoria delle Supercar Porsche entra
formante la versione successiva, denominata
nel 2003, con la celebre Carrera GT, dotata di
In questa pagina, la 911 Carrera RS, la 924 e la Porsche Panamera Diesel. A destra, la Boxster Spyder, la Cayenne e la 997 GT2 RS.
marca ben oltre i tradizionali confini del segmento GT, nel quale però rispolvera la sigla GT2, con la 997 GT2 RS, auto dotata di motore biturbo e la bellezza di 620 CV, la Porsche stradale più potente mai creata. Ennesimo miglioramento della 911, la 991 del 2011 non introduce cambiamenti rilevanti all’estetica dell’anteriore, mentre al posteriore mostra un profilo filante e fari orizzontali più piatti. è la prima vettura di serie ad essere dotata di un cambio manuale a sette rapporti, abbinato ad una trasmissione a doppia frizione. Ultima nata dalla nursery di Zuffenhausen, la nuova Boxster presenta modifiche a telaio, capote ed interni ed è al momento disponibile anche nella sua tradizionale configurazione S. In conclusione, da questo turbinio di costanti aggiornamenti ed evoluzioni stilistiche si capisce come Porsche metta sempre in gioco il proprio bagaglio tecnico-tecnologico, alla ricerca di una perfezione che però, almeno nella produzione di serie, si telaio e carrozzeria realizzata in fibra di car-
saranno disponibili le versioni S, Targa, Ca-
ferma ed ammutolisce al cospetto della tra-
bonio mentre nel 2002 innova il segmento
briolet, Turbo, Carrera 4 e GT3. Nel 2006
dizione, della originalità e dello stile, il qua-
dei SUV con la famigerata Cayenne di cui
arriva la Cayman che monta un propulsore
le detta regole immodificabili ed assolute. è
introduce sul mercato i modelli S Hybrid e
2.7 litri da 245 CV, il quale arriverà a spri-
questo, in un certo senso, il trionfo della
Diesel. Sul fronte 911, il restyling continua
gionare, con le evoluzioni successive, fino a
forma sul contenuto, o meglio il risultato
senza soluzione di continuità nel 2005 con
320 CV. Nel 2009 la Casa di Stoccarda sor-
finale di una tecnologia che vuole esprime-
la 997, che segna il ritorno dei tradizionali
prende ancora con la Panamera, coupè a 4
re passione, una passione particolarmente
fari anteriori circolari. Anche in questo caso
porte, simbolo della volontà di espandere la
“calda”.
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