Vintage 1983 Toyota Hilux LN 46 Restoration Project By Motorsportloralamia

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leggiamo i R

i classici

TOYOTA HI LUX ln 46 1982

Un amore di pick up Il Toyota Hi Lux è stato il primo veicolo del genere a misura d’Europa. Per qualcuno è stato anche il primo amore in 4x4

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l cuore non si comanda e, come il primo amore, anche la prima 4x4 resta impressa nei ricordi di noi fuoristradisti che, sotto uno strato più o meno spesso di fango, restiamo in fondo degli inguaribili romantici. Così, quando ci si imbatte per qualche strano disegno della sorte nella fuoristrada che

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La base del cassone è stata rifatta con lamierati originali. Per preservarla, invece del rivestimento asportabile, si è preferito applicare un rivestimento gommato di tipo permanente.

è stata compagna delle prime uscite off road, è difficile resistere alla tentazione. In genere il prezzo è accessibile e, data la robustezza dei veicoli con i quali abbiamo a che fare, le condizioni sono ancora dignitose. Non potremo riavere i nostri vent’anni, ma per la 4x4 dei vent’anni è un altro discorso... Però dopo

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TOYOTA HI LUX LN 46 1982

LA TECNICA n Corpo vettura Carrozzeria in acciaio tipo pick up, telaio a longheroni e traverse, 2 porte, 2 posti. n Motore Toyota L 2.2, Diesel, quattro cilindri in linea, cilindrata 2.188 cc, potenza max 62 CV a 4.200 g/m, coppia max 126 Nm a 2.800 g/m, (con turbo: 92 CV e 175 Nm). n Trasmissione Trazione posteriore, anteriore inseribile, mozzi anteriori a ruota libera manuali, cambio meccani-

co a 4 marce, riduttore a due velocità. n sospensioni Anteriori e posteriori a ponte rigido, balestre semiellittiche longitudinali (rialzo OME 10 cm), ammortizzatori idraulici telescopici, cerchi inox 7,5Jx15”, pneumatici 31x10.50R15, sterzo a circolazione di sfere, diametro di volta 13,4 m. n prestazioni Velocità massima 120 km/h (turbo: 125), pendenza superabile 40°, prof. guado 50 cm.

L’interno è stato rivisto nei rivestimenti, con l’eccezione del sedile che è l’originale. La corona del volante è stata rifatta e sono stati sostituiti gli adesivi con le istruzioni d’uso.

IL RESTAURO

la prima uscita con la vecchia fiamma, comincia ad affiorare la pignoleria tipica degli ’Anta. Questa cromatura è un po’ ingiallita - anche la frizione strappa un po’ - il cambio me lo ricordavo più preciso: così comincia un’avventura che può avere finali imprevedibili. Come nel caso di questo Hi Lux. RESTAURO INTEGRALE Il veicolo era discreto al momento dell’acquisto, abbastanza in ordine, nonostante gli anni, i chilometri e la vita di lavoro trascorsa. Ma, dato che era già 92  auto&fuoristradA

bello, perché non farlo diventare più bello? O magari come nuovo? Detto e fatto, trovato un complice (in questo caso Gianni Lora Lamia, che si è occupato dell’operazione passo per passo) in grado di capire il nocciolo del problema e di regolarsi di conseguenza, inizia l’avventura. Che, come tutte le avventure che si rispettino, non si rivela priva di sorprese: il progetto, da riparazione diventa restauro conservativo e poi restauro integrale. Questo comporta un lavoro certosino di smontaggio, pulizia,

verniciatura, rimessa a norma e revisione di tutte le parti meccaniche e di carrozzeria. Certo, adesso c’è internet e, con una marca come Toyota, seppur con qualche difficoltà è stato possibile trovare tutte le parti di ricambio, da quelle per il motore e la trasmissione, ai lamierati, agli autoadesivi. Usato intensamente, ma con un certo riguardo, e sottoposto a regolare manutenzione, l’Hi Lux aveva cabina e frontale discreti, mentre il cassone era marcito a causa della vasca protettiva in

Il restauro totale di questo Hi Lux è stato portato a termine dalla Motorsport Lora Lamia di Trivero (in provincia di Biella), via Roma 1B, tel. 015-756506 (www.motorspor tloralamia. com). Ci sono volute circa un migliaio di ore di lavoro, alle quali poi occorre aggiungere il prezzo dei ricambi (circa 20 mila euro, compreso il trasporto dagli Stati Uniti o dall’Australia e i vari dazi doganali) e del tempo necessario a trovarli. Questo, ovviamente, senza tener conto delle ore spese nella ricerca, nello studio delle specifiche originali e nella valutazione del tipo di operazione più conveniente.

La qualità del lavoro e l’accuratezza con cui è stato compiuto risulta ben evidente da queste due foto del veicolo: si tratta di un restauro che potrebbe benissimo figurare in un museo.

plastica che aveva trattenuto l’acqua sopra alle lamiere. Il telaio ha richiesto solo una buona pulita e dei ritocchi estetici, perché dal punto di vista meccanico era perfettamente in forma, mentre le sospensioni sono state riviste. UN ALBERO DISTRUTTO La sorpresa più grossa (e strana), anche se per fortuna non problematica, è stata quella dell’albero di trasmissione anteriore, che aveva la crociera e il giunto scorrevole in pessime condizioni, danneggiamenti inspiegabili visto che l’albero po-

steriore era ancora in ordine. In ogni caso meccanica e carrozzeria, come pure la selleria e l’impianto frenante, sono stati ricostruiti con particolari nuovi, provenienti letteralmente da tutto il mondo. Ci sono voluti tempo, pazienza e competenza, ma il risultato parla da solo. Il prezzo? Siete i soliti venali. Certe cose non hanno prezzo... In confidenza, per i ricambi ci sono voluti circa 20 mila euro, ai quali bisogna aggiungere le ore di lavoro. n Roberto Bruciamonti foto di Lino Cominato auto&fuoristrada  93


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