Teatro Lea Padovani di Montalto di Castro (VT)

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Teatro Comunale LEA PADOVANI Via Aurelia Tarquinia n. 58 01014 Montalto di Castro (Viterbo) Tel. 0766 87 01 15 www.teatroleapadovani.it teatroleapadovani@comune.montaltodicastro.vt.it

BIGLIETTERIA da lun a ven ore:

10.00 / 12.00 lun e gio anche ore: 15.30 / 17.30 Apertura straordinaria nel caso ci sia spettacolo: a partire da due ore prima dell’inizio dello stesso.


Comune di Montalto di Castro Assessorato alla Cultura

STAGIONE 2015 / 2016

AR

Spettacoli


INDICE pag. 24

Spettacoli Extra

pag. 26

A CHRISTMAS CAROL

pag. 10 NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI con Giuliana De Sio

pag. 28

I LOVE FRANKESTEIN

pag. 12 IL VANTONE con Ninetto Davoli e Edoardo Sirano

pag. 30

IL GATTO E GLI STIVALI

pag. 32

LA STORIA DI HANSEL E GRETEL

pag. 34

CONCERTO IL BEL CANTO

pag. 35

CONCERTO VINCENZO BOLOGNESE

pag. 36

CONCERTO KLEZMER... E ALTRO

pag. 37

CONCERTO DI CAPODANNO

pag. 38

DISORIENT EXPRESS

pag. 8

Spettacoli in Abbonamento

pag. 14 IL BAGNO con Stefania e Amanda Sandrelli

pag. 16 LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA con Vinicio Marchioni e Vittoria Puccini

pag. 18 MODIGLIANI MODÌ MAUDIT con Marco Bocci

pag. 20 IL BERETTO A SONAGLI con Luigi De Filippo

pag. 22 LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO con Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio


pag. 40

MEGLIO UN UOMO OGGI CHE UN MARITO DOMANI

pag. 42

L’AMORE È UN GAMBERO

pag. 44

50 SFUMATURE DI RENZI (LA GRANDE RISATA 2)

pag. 46

L’UOMO PERFETTO

pag. 48

MATTI DA SLEGARE

pag. 50

CARMEN, LES HOMMES

pag. 52

DANCE TO THE MUSIC

pag. 54

INFORMAZIONI UTILI (COSTI ABBONAMENTO SINGOLO E COSTO BIGLIETTO SINGOLO)

pag. 56

CALENDARIO SPETTACOLI


“Non si può vivere senza, l’umanità non può vivere senza il Teatro. Forse un giorno si potrà vivere senza il cinema, ma senza Teatro è impossibile. Almeno finché esiste l’uomo, finché esiste lo specchio, il riflesso di noi stessi che respira, vivo come noi. L’uomo ha bisogno dell’uomo, di essere riconosciuto, di vedersi di fronte e farsi delle domande, per cui non penso che il Teatro morirà mai. C’è una crisi ideologica, questo sì, ma io credo che il Teatro, quello che si può fare con una lampadina in scena, non tramonterà mai, perché non è la mancanza di soldi o l’assenza della borghesia in sala o la moda a fermarlo. Non è legato alle mode il teatro. La sua vocazione principale è quella di indagare nell’umano, nella forma vivente” Emma Dante



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STEFANIA e AMANDA SANDRELLI in IL BAGNO

GIULIANA DE SIO in NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI

GIANFRANCO JANNUZZO e DEBORA CAPRIOGLIO in LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO

VINICIO MARCHIONI e VITTORIA PUCCINI in LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA


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LUIGI DE FILIPPO in IL BERRETTO A SONAGLI

NINETTO DAVOLI eD EDOARDO SIRAVO in IL VANTONE

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spettacoli in ABBONAMENTO teatroleapadovani@comune.montaltodicastro.vt.it cultura@comune.montaltodicastro.vt.it

MARCO BOCCI in MODIGLIANI MODÌ MAUDIT


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NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI di Annibale Ruccello con Giuliana De Sio, Gino Curcione, Rosaria De Cicco, Andrea De Venuti, Mimmo Esposito e Luigi Iacuzio scene Roberto Ricci costumi Teresa Acone disegno luci Stefano Pirandello musiche Carlo De Nonno regia di Enrico Maria Lamanna produzione Teatro & Società

sabato 7 novembre 2015 ore 21:00 Il testo propone, ancora una volta, il viaggio che Ruccello aveva intrapreso nel quotidiano attraversato e contaminato dal thriller, nonchè il viaggio nel panorama desolato della periferia urbana, dei ghetti degradati, tra le tv locali e le radio libere. Un percorso apparentemente triste, che però viene ravvivato ora da una miscellanea di sentimenti, ora da involontaria comicità. Una serie di colpi di scena con un occhio al cinema “thrilling”; ma mentre “Le cinque rose” ha come riferimento il cinema di Hitchcock, di Argento, di Polanski, nel “Notturno” domina quello anni ‘70, per intendersi di Scorsese e di Kubrik. I canoni sono sempre gli stessi: il luogo isolato, il protagonista barricato all’interno, la minaccia esterna che semina orrore e sgomento fino ad un catartico finale. L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metropoli: Adriana porta avanti la sua esistenza, nel caldo afoso, tra canzoni

e note di un pianoforte, tra televisione ed una terza gravidanza, con un marito, Michele, che lavora di notte e ritorna a casa all’alba. Una sera accade che strani individui, temuti e desiderati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscianti fantasmi del passato, che provocheranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fuggire da quella prigione grigia e ossessiva. Un progetto in definitiva che segna l’ideale ricostruzione del discorso su Ruccello, sulla violenza e modernità delle metropoli. La mano del regista ha saputo cogliere gli aspetti più significativi di un testo percorso, come è nello stile dell’autore, da un coacervo di sentimenti contrastanti. Un particolare ringraziamento alla Sig.ra Giuseppina De Nonno-Ruccello, madre dell’autore, ancora oggi rigorosamente vicina alla “vicenda drammaturgica” dell’indimenticabile Annibale.


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GIULIANA DE SIO in NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI


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NINETTO DAVOLI eD EDOARDO SIRAVO in IL VANTONE


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IL VANTONE di Pier Paolo Pasolini con Ninetto Davoli, Edoardo Siravo regia Federico Vigorito produzione Laros di Gino Caudai

sabato 21 novembre 2015 ore 21:00

Pleusicle ama la bella Filocomasio ed è riamato. Durante una sua assenza, Pirgopolinice, soldato spaccone in cerca di avventure amorose rapisce Filocomasio portandola con sè ad Efeso. Palestrione servo fedele astuto di Pleusicle si affretta subito ad avvertire il suo padrone. Durante il viaggio vien fatto prigioniero dai pirati dai quali viene offerto in dono a Pirgopolinice che porta con sè Filocomasio. I due - il servo e la donna - fingono di non conoscersi e studiano il modo di avvertire Pleusicle che, avvertito da un mercante, si reca ad Efeso e trova da abitare contigua a quella del soldato fanfarone, presso il vecchio Periplecomeno, benevolo ma astuto. Fin qui il prologo; d’ora innanzi l’azione scenica. Forata la parete che li divide, i due innamorati si incontrano scambiando gesti d’amore. Li scopre il servo dello spaccone, Sceledro, messo a custode della bella Filocomasio. Allora da parte di

Pleusicle e Periplecomeno viene fatto ogni sforzo per convincere Sceledro che si tratta di un abbaglio tentando di fargli credere che Filocomasio esce dalla casa del Vantone anzichè da quella di Pirgopolinice, poi gli viene presentata come gemella di Filocomasio giunta ad Efeso il giorno prima con il suo amante. Lo stratagemma riesce anzi Palestrione fa credere a Pirgopolinice che la bella moglie di Periplecomeno, ormai stanca del vecchio marito, si sia invaghita di lui e voglia sposarlo. Lo stolto e vanitoso soldato lusingato da questa inaspettata conquista manda via la concubina e libera Filocomasio lasciandole tutti i regali che le ha fatto, compreso Palestrione. Tronfio e voglioso di dare sfogo alla sua passione entra nella casa di Periplecomeno dove trova il finto marito geloso che assieme ai suoi servi gli riservano una gragnola di legnate.


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IL BAGNO di Astrid Veillon adattamento di Beatriz Santana e Pilar Ruiz Guitiérrez versione italiana di David Conati con Stefania Sandrelli, Amanda Sandrelli, Elda Alvigini, Euridice Axen regia Gabriel Olivares produzione Officine del Teatro Italiano

domenica 13 dicembre 2015 ore 18:00 Una festa a sorpresa, un compleanno, un bagno. Lu compie 40 anni e le sue tre migliori amiche Coco, Mariarosa e Angela hanno deciso di organizzare una festa a sorpresa a casa del suo fidanzato. Ma a sorpresa arriva anche Carmen, la madre di Lu. In una notte di follia, ubriachezza, incomprensioni e scoperte “in bagno”, le quattro amiche si trovano ad affrontare la verità sulla loro amicizia. Il bagno “è un gioco di seduzione, una metafora di vita, un nascondiglio, un lavoro di introspezione e soprattutto un trattato sull’uomo”. Il bagno è lo spazio dove ci si può sfogare da soli o insieme, dove ci si può isolare per pochi minuti, dove si può urlare in silenzio o piangere con lacrime sincere. È di solito uno spazio personale e liberatorio. Un montaggio esilarante di bizzarro vaudeville che si forma attorno a uno spazio

unico utilizzato ingegnosamente che sfrutta gli alti e i bassi emotivi delle protagoniste. Una scenografia minimalista la cui intelligente messa in scena diventa una metafora visiva che aggiunge enfasi a drammi condivisi. Uno spettacolo divertente e sincero, diretto con intelligenza da uno dei giovani registi più interessanti e prolifici della scena spagnola. Gabriel Olivares che promette tante risate, con un cast di donne eccezionali.


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STEFANIA e AMANDA SANDRELLI in IL BAGNO


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VINICIO MARCHIONI e VITTORIA PUCCINI in LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA


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LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA di Tennessee Williams

traduzione Gerardo Guerrieri

con Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni, Paolo Musio, Franca Penone, Salvatore Caruso, Carlotta Mangione, Francesco Petruzzelli scena Dario Gessati costumi Gianluca Falaschi luci Pasquale Mari musiche Francesco De Melis regia Arturo Cirillo produzione Compagnia Gli Ipocriti - Nuovo Teatro

mercoledì 20 gennaio 2016 ore 21:00 La gatta sul Tetto che scotta viene presentato per gentile concessione de la University of the South, Sewanee, Tennessee. Secondo Premio Pulitzer nel 1955 per il drammaturgo statunitense Tennessee Williams (il primo nel 1948 gli venne assegnato per Un tram che si chiama desiderio). La gatta sul tetto che scotta narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie la gatta, teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie. La gatta sul tetto che scotta fu rappresentata per la prima volta nel 1955 al Morosco Theatre di New York con Barbara Bel Geddes e Paul Massie regia di Elia Kazan; dal testo teatrale fu realizzato, nel 1958, il film con Liz Taylor e Paul Newman regia di Richard Brooks. La scena si svolge nella camera da letto di Brick e Maggie. L’intera famiglia è riunita per festeggiare il compleanno del patriarca inconsapevole che sarà l’ultimo a causa del suo male incurabile. Brick e Maggie portano avanti un matrimonio bianco, senza sesso. Maggie, innamorata perdutamente del marito, ex sportivo ed attualmente infortunato ad una caviglia, è stufa della situazione e gli chiede di desiderarla, non riuscendo però a solleticare minimamente le fantasie dell’uomo: questi, assorto completamente nelle nebbie dell’alcol, non la degna di considerazione e si scherma dagli attacchi della moglie con risposte brusche ed evasive. Gooper (fratello di Brick) e la moglie Mae, invece, per salvaguardare i propri interessi riguardo alla futura e cospicua

eredità che li attende, si mostrano premurosi nei confronti del Papà, il quale, da orgoglioso e sarcastico uomo tutto d’un pezzo, mal tollera il loro comportamento e la loro presenza. Durante un acceso scontro verbale tra Maggie e Brick, la donna asserisce di sentirsi come una gatta su un tetto che scotta, decisa a non cadere giù: ha conquistato con fatica una posizione sociale e non vuole rinunciarci. Il suo sogno è coronare l’ideale d’amore che si è prefissata mediante la desiderata gravidanza. Brick non tollera le sue affermazioni e Maggie lo incalza accusandolo di essere un alcolista per la perdita del suo più caro amico, Skipper, un ex compagno di squadra morto suicida perchè innamorato di Brick e forse da lui ricambiato. I festeggiamenti per il compleanno del Papà interrompono il litigio; il padre irrompe nella stanza affermando di non volere alcuna festa e desideroso solo di parlare con il figlio. Durante la loro animata conversazione, sembra capire il vero motivo della sofferenza del figlio e quale fosse il legame con il compagno Skipper; gli svela, inoltre, di conoscere la reale situazione del suo stato di salute. Anche alla Mamma viene detta la verità sulle condizioni di salute del consorte che trovano conferma nelle parole del dottore. Mae e Gooper tentano di presentarle un piano per la futura divisione dell’eredità ma lei risponde sdegnata di fronte alla loro rapacità. Attirato dalle urla della famiglia in preda ai litigi, il Papà rientra e Maggie, mentendo sul suo stato, decide di fargli un regalo per risollevare il suo animo, affermando di essere incinta di Brick ma anche per coronare il suo sogno e, allo stesso tempo, essere di sprone al marito. Ella, infatti, si offre come cura ai dolori esistenziali di Brick che afferma di volersene convincere.


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MODIGLIANI MODÌ MAUDIT di Angelo Longoni con Marco Bocci regia di Angelo Longoni produzione Officine del Teatro Italiano

giovedì 4 febbraio 2016 ore 21:00 Raccontare la vita e l’opera di Amedeo Modigliani oggi, non significa solo rendere omaggio a uno dei nostri pittori più famosi e amati al mondo ma anche rendere omaggio a un periodo storico. Dietro all’autore delle donne dal collo lungo c’è una vita vissuta in uno dei momenti più dinamici, movimentati, e stimolanti della storia del ‘900 europeo. Libertà - Bellezza - Verità - Amore: queste sono le parole chiave del movimento d’artisti provenienti da tutto il mondo e residenti nei quartieri parigini di Montmartre e Montparnasse. Raccontare Modigliani significa rappresentare anche una delle storie d’amore più famose e commoventi che abbiano mai riguardato un artista. Come in Romeo e Giulietta, l’amore tra Amedeo e la sua Jeanne Hebuterne non può sopravvi-

vere agli amanti. Grande finale tragico e romantico di un amore totalizzante, come, del resto, era totalizzante la vita di Parigi in quel magico inizio di secolo. Non si può raccontare Modigliani senza descrivere le donne che lui ha amato e dipinto, con la loro dolcezza, la loro impenetrabilità e sensualità. Ed è proprio il mondo femminile che è al centro di questo spettacolo.


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MARCO BOCCI in MODIGLIANI MODÌ MAUDIT


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LUIGI DE FILIPPO in IL BERRETTO A SONAGLI


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IL BERRETTO A SONAGLI commedia in due parti di Luigi Pirandello versione Eduardo De Filippo con Luigi De Filippo e 8 attori della “Compagnia di Teatro Luigi De Filippo” regia Luigi De Filippo produzione I due della città del sole srl

sabato 5 marzo 2016 ore 21:00 In quel tragico e irrisolvibile gioco delle parti che è il Teatro Pirandelliano, un ruolo non trascurabile tocca al protagonista del “Il berretto a sonagli” che Eduardo De Filippo con l’intelligente ardire che animava ogni sua impresa, ha tradotto in lingua napoletana. Beatrice, donna gelosissima, sospetta che il marito sia l’amante della bella moglie di Ciampa, commesso del loro negozio. La donna fa denuncia al commissariato. Il marito viene effettivamente trovato in compagnia della donna, ma il verbale non lo definisce delitto flagrante e il delegato è pronto a rilasciare i due. Ma per Ciampa la giustificazione legale non basta. Davanti a tutto il paese passa per essere un “cornuto”. Non gli resta che ammazzare i due o chiedere a Beatrice di dichiararsi pazza. La pazzia della donna infatti aggiuste-

rebbe tutto, poichè, secondo Ciampa “È facile simulare la pazzia, basta gridare in faccia a tutti la verità”. E Beatrice, costretta anche dai propri parenti, si fa passare per pazza, convincendo tutti dell’innocenza di Ciampa e di sua moglie. Un prestigioso traguardo. Una grande prova d’attore per Luigi De Filippo che di questa edizione della commedia è regista ed applaudito protagonista.


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LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO di Mario Scaletta con Antonella Piccolo, Claudio Bazzano, Antonio Fulfaro e Cosimo Coltraro scene Salvo Manciagli costumi Doria Argento regia Patrick Rossi Gastaldi produzione Compagnia Molière e Associazione Culturale Cento Teatri

domenica 20 marzo 2016 ore 18:00 Divertente commedia. Un ricco scapolo ha scialacquato tutti i soldi lasciatigli in eredità dal padre. Arrivato alla bancarotta è costretto a farsi prestare del denaro da un mafioso, a condizioni decisamente svantaggiose, per riuscire a far innamorare di sè una donna che sia però ricca e sola. Piuttosto che passare il resto della sua vita in miseria Henry è disposto a rinunciare alla sua vita di scapolo, ma solo temporaneamente. Il suo piano infatti è quello di sposarla, ucciderla, ereditare e ricominciare a godersi la vita come aveva fatto fino a quel momento. Nasce così una anomala e divertente storia d’amore tra l’ex milionario spiantato ed una ricca ma goffa

ereditiera appassionata di insetti, che si potrà uccidere o amare. Una inedita coppia di attori in scena per regalare al pubblico novanta minuti all’insegna del buonumore!


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GIANFRANCO JANNUZZO e DEBORA CAPRIOGLIO in LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO


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A TEATRO CON MAMMA E PAPA

CONCERTI

A Christmas Carol di Charles Dickens

I love Frankenstein di Fabrizio Visconti

Il gatto e gli stivali di Lucia Zotti

Il bel canto Vincenzo Bolognese violino Concerto Klezmer... e altro Concerto di Capodanno

La storia di Hansel e Gretel di Katia Scarimbolo

COMICI E COMMEDIE BRILLANTI

Disorient Express

50 Fumature di Renzi (La grande risata 2)

con Cinzia Leone

con Martufello, Pamela Prati

Meglio un uomo oggi che un marito domani

L’uomo perfetto

con Barbara Foria

Matti da slegare

L’amore è un gambero con Riccardo Rossi

con Emanuela Aureli, Milena Miconi con Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti


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danza

Carmen Les Hommes Dance to the music

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spettacoli EXTRA teatroleapadovani@comune.montaltodicastro.vt.it cultura@comune.montaltodicastro.vt.it


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A CHRISTMAS CAROL - Canto di Natale di Charles Dickens con Renato Campese, Emanuele Avallone, Rosa Diletta Rossi, Daniele Spadaro, Eugenio De Vito costumi Arianna Pioppi scene Alessandra Muschella traduzione e adattamento teatrale Tiziano Panici e Alice Spisa musiche originali Gabriele Rendina regia video Riccardo Papa regia Tiziano Panici produzione Argot Produzioni

martedì 8 dicembre 2015 ore 18:00 Canto di Natale è una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens. Una favola sull’importanza del Natale e sulla riscoperta dei sentimenti. Il ricco uomo d’affari Scrooge, che pensa solo al successo e al denaro trascurando la famiglia, non apprezza le cose quotidiane e non riesce a godere delle feste natalizie. La svolta della sua esistenza arriva proprio alla vigilia di Natale, quando l’uomo si trova di fronte tre fantasmi (il passato, il presente e il futuro). Questo incontro cambierà il suo modo di provare sentimenti e di stare con gli altri: Scrooge si pentirà del proprio egoismo, dando un senso più profondo alla propria esistenza. Charles Dickens scrisse Canto di Natale col desiderio di coinvolgere grandi e bambini attraverso una favola, cercando di risvegliare sentimenti puri come l’amore e la tolleranza, il rispetto per gli altri e la capacità di apprezzare le piccole cose della vita. A Christmas Carol per la regia di Tiziano Panici, ri-

percorre attraverso la messa in scena il medesimo stile letterario di Dickens, un linguaggio immediatamente teatrale che mantiene sul suo pubblico una presa emotiva ininterrotta. Gli spettatori guidati dal timido narratore, Emanuele Avallone, verranno accolti, tra le note di Gabriele Rendina, da tre fantasmi, Natale passato, Natale presente, Natale futuro, interpretati rispettivamente da Rosa Diletta Rossi, Daniele Spadaro e Eugenio Di Vito, in un continuo vagare nei luoghi della memoria, che è, che è stata e che sarà, di Scrooge (Renato Campese). La giovane compagnia darà forma ad un racconto capace ogni volta di rinnovarsi, che fa appello ad un universo immaginifico sempre nuovo, realizzato grazie alle scene di Alessandra Muschella e i fedeli costumi di Arianna Pioppi. Tutto ciò farà del Canto di Natale una favola eterna, da continuare a raccontare alle future generazioni.


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I LOVE FRANKENSTEIN di Fabrizio Visconti, Rossella Rapisarda e Davide Visconti con Rossella Rapisarda, Davide Visconti costumi Mirella Salvischiani, Alessandro Aresu scene Francesco Givone voce narrante Saverio Marconi colonna sonora e musica dal vivo Marco Paganiv produzione Eccentrici Dadarò coproduzione Arterie C.I.R.T. con il contributo di Regione Lombardia Progetto NEXT 2013

domenica 17 gennaio 2016 ore 18:00 Frankenstein è una bellissima storia d’amore. Piena di passione, di suspence, di colpi di scena, di momenti di commozione, di spunti per parteggiare per uno o l’altro dei protagonisti. Di tutti quegli elementi, insomma, che caratterizzano una storia d’amore ben scritta. Poi è anche una storia inquietante, certo, con quel po’ di sfondo macabro che serve a tenere incollato il lettore alle pagine, ma, soprattutto, si tratta di una storia d’amore. Un amore necessario, negato, desiderato fino alla follia da parte della creatura per il suo creatore, che, innamorato della conoscenza, si spinge al di là di ogni logica, per scoprire l’inesplorato. Là dove finisce il conosciuto, inizia la conoscenza. E così il Dottor Frankenstein, innamorato del sapere e del mistero, arriva a superare quei limiti di fronte ai quali poi tremare. Arriva a creare l’inimmaginabile, salvo poi rifiutarlo ap-

pena raggiunto. Peccato che il prodotto del suo viaggio al di là del possibile sia una creatura umana. Peccato che questa creatura nasca con sentimenti profondi. Peccato che un figlio non può fare a meno di un padre. E allora qui nasce tutta la vicenda, da un bisogno infinito, e inappagato, d’amore. Un classico della letteratura riletto per i ragazzi, giocando con l’avventura del testo nelle sue diverse sfaccettature. Una storia modernissima, in cui si alternano colpi di scena a rotazione, momenti di suspance, momenti commoventi, comici, temi importanti come la fame di conoscenza, il bisogno di amore e di comprensione, la necessità di non essere giudicati dalle apparenze, la responsabilità per le proprie azioni. Un grande testo per uno spettacolo che vuole divertire e far pensare.


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IL GATTO E GLI STIVALI di Lucia Zotti con Monica Contini, Deianira Dragone, Michele Stella costumi Monica Contini scene Nico Masciullo, Vincent Longuemare disegno luci Vincent Longuemare musiche Nico Masciullo maschere oggetti di scena e decorazioni Massimiliano Massari regia Lucia Zotti produzione Teatri di Bari

domenica 14 febbraio 2016 ore 18:00 C’erano una volta tre fratelli. “e che è successo?” Muore il padre lasciando in eredità al più giovane dei figli un gatto, buono solo per finire in pentola. “e che è successo?” Il gatto non vuole finire arrosto e si industria per far raggiungere la felicità al suo padrone. “e che è successo?” Il gatto si scontra con il malvagio orco Millefacce e, stuzzicando la sua vanità, riesce a farlo trasformare in un topolino per poterlo catturare e impossessarsi così del suo castello. “e che è successo?” Attraverso mille ostacoli il protagonista, che grazie al gatto è diventato “Marchese di Fruttasecca”, sposa la principessa Ciliegina, figlia del Re di Vallefruttata. “e che è successo?” Tutti vissero felici e contenti. “e che è successo?” Lo spettacolo è finito. Questo spettacolo è la terza tappa del lavoro registico di Lucia Zotti che, dopo i risultati di “Un Regalo per Quicha”

e “Storie di Streghe”, si avventura nella realizzazione de “Il Gatto e gli Stivali” tratto dalla fiaba popolare Il gatto con gli stivali. È una storia interessante perchè conduce l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i “sogni” possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto. Dedichiamo il nostro lavoro a tutte le infanzie che abbiamo incontrato e che continueremo ad incontrare con i nostri spettacoli, con l’augurio che conservino quell’ istintualità troppo spesso sepolta da tecnologie seducenti e ridondanti.


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LA STORIA DI HANSEL E GRETEL di Katia Scarimbolo con Catia Caramia, Paolo Gubello, Marianna Di Muro, Luigi Tagliente costumi Cristina Bari tecnico luci Vito Marra scene luci e regia Michelangelo Campanale produzione Crest assistente di produzione Sandra Novellino

domenica 6 marzo 2016 ore 18:00 Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi pochi e aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi e ombrosi pini e faggi, i cui rami intralciano il cammino. Per i contadini della zona è “il bosco della strega”, per via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa. Sembra essere questa l’origine della fiaba di Hansel e Gretel, racconto “ombroso” come il bosco, reso ancora più inquietante dalla presenza di una donna che appare ai due fratellini bellissima, accogliente e materna, ma strega che inganna e mangia i bambini. Nello spettacolo, come nella fiaba, la sua presenza getta una luce mutevole su ogni passaggio della storia: il giornaliero inganno dell’immagine nasconde verità opposte o semplicemente più complicate. La casa, il bosco, il sentiero illuminato dai

magici sassolini, le piume lucenti del cigno, tutto gira e si trasforma, per poi ritornare con una luce nuova, come il sole ogni mattina. “Cosa è buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare non lasciatevi ingannare!”. In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della società dei consumi una favola che prende avvio proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una madre a sfamare i figli può non essere un esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie d’abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria avidità di benessere? Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perchè i bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quella ... dall’abbondanza.


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CONCERTO IL BEL CANTO Direttore Gabriele Bonolis Soprano Chiara Baratta Contralto Chiara Chialli Orchestra Roma Sinfonietta

sabato 24 ottobre 2015 ore 21:00 Un concerto dell’orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis. Il pubblico potrà ascoltare le opere di Puccini, Donizetti, Bizet, Rossini, Hoffenbach, Rota.


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CONCERTO VINCENZO BOLOGNESE violino esecuzione integrale di 24 capricci di Paganini per violino solo

domenica 15 novembre 2015 ore 18:00 Vincenzo Bolognese, primo violino di spalla del Teatro dell’Opera di Roma, si esibirà in una prova molto impegnativa, i “24 Capricci per violino solo” di Niccolò Paganini, un’opera molto bella e raramente affrontata che oltre a una grande tecnica richiede una straordinaria capacità di concentrazione. Un progetto a lungo meditato che solo ora “dopo lunga gestazione” Vincenzo Bolognese ha deciso di portare a compimento con un’esecuzione altamente filologica grazie alla partitura autografa di Paganini e, quindi, senza tradire la volontà originale del compositore.


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CONCERTO KLEZMER.... E ALTRO Clarinetto Alessandro Carbonare Pianoforte Monaldo Braconi

domenica 22 novembre 2015 ore 18:00 La musica klezmer alternata ai classici del ‘900 con Alessandro Carbonare - il clarinetto preferito da Claudio Abbado - e dal pianista Monaldo Braconi.


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CONCERTO DI CAPODANNO Orchestra Roma Sinfonietta Direttore Gabriele Bonolis Voce Chiara Chialli

venerdì 1 gennaio 2016 ore 18:00 Valzer, polke e arie d’opera


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DISORIENT EXPRESS dai racconti di Mille e una notte con Cinzia Leone e con la partecipazione di Fabio Mureddu regia di Cinzia Leone produzione Mente Comica

sabato 31 ottobre 2015 ore 21:00 Ciao, sono Cinzia Leone e vi presento Disorient Express, il mio nuovo spettacolo, scritto, come sempre, da me insieme a Fabio Mureddu. Disorient Express non è la storia di un treno che non sa dove andare, è una fotografia di gruppo in cui ci siamo tutti e tutti abbiamo un’espressione visibilmente disorientata. Siamo disorientati, si. Ci aggiriamo nel mondo con l’espressione di nonna nella foto di Natale, scattata dopo che l’hanno rimbambita cercando di farle ricordare i nomi di tutti e trentasei i nipoti. E come può non essere disorientata un’umanità travolta ogni minuto da un cambiamento? Come possiamo essere sicuri di noi stessi e della realtà che ci circonda se ad ogni notizia sentita in televisione possiamo trovare contemporaneamente la smentita su Internet? Come possiamo accontentarci anche solo di un lavoro qualunque, in un momento in cui, qualunque sia il lavoro non te pagano e il massimo che puoi farci è mettertelo nel curriculum? Come possiamo rilassarci con lo zapping, se, anche potendo scegliere tra centinaia di canali, troviamo ovunque la stessa cosa: gente che canta o che cucina? Per raccontare tutto questo in uno spettacolo, per fotografare questa moltitudine di facce disorientate, ho deciso di farmi disorientare anche io proprio mentre faccio lo spettacolo. Come? Ve lo racconto. Io nello spettacolo sono proprio io, Cinzia e ho proprio la parte di un’attrice che fa uno spettacolo. Che spettacolo? Uno spettacolo contemporaneo, che viene aggiornato in tempo reale: proprio come avviene nei

programmi in diretta, una redazione, costantemente connessa al mondo esterno, aggiorna e modifica gli argomenti e i contenuti dello spettacolo. Infatti, proprio mentre faccio lo spettacolo interviene un autore che, entrando in scena, mi informa che quello che ho appena detto è stato smentito da qualcuno o da qualcosa e che quindi bisogna dire o fare qualcos’altro. Vi sembra fico? A me no. E’ un delirio. In una realtà come questa, aggiornarsi significa smentire se stessi continuamente. L’autore, entrando e interrompendomi, mi costringerà, ogni dieci minuti, a cambiare lo spettacolo, passando da un monologo sulla crisi ad uno sul traffico; da un’assurda messa in scena di Romeo e Giulietta - con Garko nella parte di Romeo e le tette dell’Arcuri nella parte di Giulietta - ad un rito di esorcismo contro la Televisione che, diciamocelo, è diventata brutta, ma talmente brutta che può solo essere opera di Belzebù; dal personaggio di una povera signora che cerca di capire come fare a ricevere finalmente la sua pensione, alla conduttrice di un folle telegiornale in cui la stessa notizia viene data e contemporaneamente smentita. Credetemi sulla parola, la realtà vista così è destabilizzante e comica allo stesso tempo perchè i cambiamenti e le contraddizioni continue la rendono invisibile. È per questo che siamo disorientati, perchè non vediamo più la realtà. E siamo proprio come treni che viaggiano senza un binario e che non sanno dove andare.


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MEGLIO UN UOMO OGGI CHE UN MARITO DOMANI di Barbara Foria e Luciano Recano con Barbara Foria regia Marco Simeoli produzione Mente Comica

sabato 28 novembre 2015 ore 21:00 Adamo non ha mai perdonato a Eva quel maledetto morso ed Eva non ha mai perdonato ad Adamo di non averla difesa dinanzi al buon Dio. Eppure poteva giustificarla in mille modi! Perchè non l’ha fatto? Perchè Adamo non disse a Dio che non aveva avuto tempo per procurare il cibo alla sua compagna affamata? Forse non poteva uccidere conigli perchè la caccia era chiusa? Eva era a dieta? Doveva giocare a calcetto con gli amici? e quali amici? ma su! Non solo il vigliacco non disse nulla, ma da quel fatidico giorno non ha fatto altro che sfogare sulla Eva di turno le proprie frustrazioni, per la perdita del “suo” paradiso terrestre! E i discendenti non si sono certo comportati meglio. Dalla cacciata dall’Eden, insomma, i rapporti tra uomo

e donna non sono mai stati idilliaci! Ma allora la domanda è: “se l’uomo e la donna non si possono sopportare perchè allora si cercano? perchè si fidanzano?... e soprattutto perchè si sposano? “Sono questi gli atroci interrogativi che si pone Barbara Foria, la Eva dei nostri tempi, nel suo nuovo spettacolo. D’altro canto chi meglio di lei, laureata in giurisprudenza, potrebbe difendere l’universo femminile? Le ansie e i timori che si manifestano giorno per giorno nel tormentato rapporto con il suo Adamo/Gianfilippo, sono quelli di tutte le donne di oggi. Eva/Barbara metterà in piazza i segreti che nessuna donna ha mai osato confessare se non al proprio diario, divertendo, ma anche facendo riflettere tutti gli spettatori!


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L’AMORE È UN GAMBERO di Riccardo Rossi e Alberto Di Risio con Riccardo Rossi regia di Riccardo Rossi produzione AB Management

sabato 16 gennaio 2016 ore 21:00 Senza amore non si vive. Siamo tutti d’accordo. Non esiste una persona al mondo senza un amore da raccontare, che sia stato il primo o l’ultimo fa poca differenza: ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ma è stato amore, ed è rimasto scolpito per sempre nei nostri cuori perchè ci abbiamo investito la parte più vera di noi, quella che più ci appartiene. D’amore si parla tutti i giorni in tutti i luoghi tra tutti noi. E Riccardo Rossi nel suo spettacolo ci “spiega” i trucchi per affrontare al meglio tutte le fasi di una storia sentimentale, tutte le avventure che un amore deve affrontare per sopravvivere a se stesso! Tutte le esperienze che abbiamo passato e che ci accomunano nelle storie d’amore sono legate dal fil-rouge dell’esperienza: la prima dichiarazione, la telefonata

che non arriva, la prima seduzione vera, da adulti, la prima convivenza, gli inevitabili “tradimenti”, le vendette e il primo matrimonio cui spesso ne segue un altro, il secondo, quello vero! E solo l’esperienza del passato, ripercorrendo tutto a marcia indietro, come farebbe appunto un gambero, ci fa capire come l’amore vero è quello che si ricorda, quello che “ti ritorna in mente” l’unico che ancora ci fa tremare la voce e brillare gli occhi. Con la consueta elegante ironia che lo contraddistingue, Riccardo Rossi stila il suo personale e imperdibile manuale d’amore. Perchè senza amore non si vive. Senza questo show nemmeno!


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LA GRANDE RISATA 2 in 50 FUMATURE DI RENZI di Pier Francesco Pingitore con Martufello, Pamela Prati, Mario Zamma, Carlo Frisi, Manuela Zero e Demo Mura regia Pier Francesco Pingitore produzione AB Produzioni

sabato 20 febbraio 2016 ore 21:00 La Grande Risata è quella che suscita il panorama politico italiano degli ultimi anni, con le sue velleità, le sue giravolte, le sue promesse continuamente disattese, i suoi salvatori della patria destinati sempre, o quasi, a trasformarsi in macchiette. Una risata amara, ma pur sempre una risata. Parte da questa premessa, lo spettacolo di Pier Francesco Pingitore, che chiama a raccolta, ancora una volta, i suoi attori più cari al pubblico, da Martufello, a Mario Zamma e Carlo Frisi, campioni storici del divertimento, alle splendide Pamela Prati e Manuela Zero. Accanto a loro un sorprendente Matteo Renzi, generato dall’elegante talento di Demo Mura.


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L’UOMO PERFETTO di Mauro Graiani con Emanuela Aureli e Milena Miconi regia di Diego Ruiz produzione Mente Comica

sabato 26 marzo 2016 ore 21:00 Domandarsi se l’uomo ideale esiste è una di quelle cose che una donna fa almeno una volta nella vita (siate oneste, anche più di una). Le nostre madri e le nostre amiche ci ripetono da anni che prima o poi l’uomo perfetto solcherà la soglia di casa, ma che per ora devono continuare a cercarlo provando e sbagliando. Soprattutto sbagliando. Ad un certo punto, però, trovare l’anima gemella sembra essere un lontano miraggio, o peggio una leggenda metropolitana. E intanto, l’orologio biologico fa tic tac. C’è da dire che le donne sono diventate con il tempo molto esigenti: lo vogliono alto, ricco, belloccio, gentile, romantico, passionale, protettivo ma anche vulnerabile quando serve. Ecco quest’uomo ideale non esiste di certo, a meno che non si veda in qualche commedia hollywoodiana. Bisognereb-

be costruirselo personalmente, il proprio “Uomo Perfetto”, essere ingegneri genetici e mettere in un unico uomo, tutte le qualità che mancano al genere maschile. Dare vita a un uomo sempre allegro, che sa ascoltare, che non parla mai di calcio, che non dimentica i compleanni e non si scoraggia mai, pronto a prendervi in braccio al vostro ritorno a casa e fare di voi il centro del suo mondo. Con un uomo del genere tutte le cicatrici, le fobie, i dolori procurati dai maschi che lo hanno preceduto svanirebbero. Ah, se esistesse davvero un uomo a cui non rinfacciare nessun difetto! L’uomo ideale, che rassetta, pulisce, lavora, vi venera e vi ama profondamente, vi fa sentire donne. L’uomo su cui contare. Quanto sareste disposte a pagare per un campione del genere?


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MATTI DA SLEGARE di Axel Hellstenius con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti versione italiana della commedia Elling & Kjell Bjarne regia Gioele Dix produzione Carcano

martedì 19 aprile 2016 ore 21:00 Dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta dove sono diventati amici inseparabili, Elia e Gianni vengono “promossi” e mandati dal sistema sanitario a vivere da soli in un appartamento nel centro della città. Si tratta di un esperimento e di una prova molto importante per loro: dovranno provare a inserirsi nella società civile e dimostrare di saper badare a se stessi. Elia, che non ha mai conosciuto il proprio padre, aveva vissuto sempre solo con la madre, imbastendo con lei un rapporto morboso ed esclusivo. Alla morte della donna, si era perciò rivelato totalmente incapace di prendersi cura di sè e il suo ricovero era stato inevitabile. Il lungo trattamento terapeutico non ha però fiaccato la sua profonda sensibilità e un senso innato dell’autoironia. Gianni, il compagno di avventura, è al contrario un omaccione dai modi ruvidi e spicci, fissato col cibo e soprattutto col sesso, che peraltro non ha ancora avuto modo di sperimentare. Un uomo generoso e impulsivo, la cui fragilità è segno del disperato tentativo di cancellare le ferite procurategli da una madre alcolista e un patrigno violento. Tratto dalla commedia Elling & Kjell Bjarne del norvegese Axel Hellstenius, lo spettacolo racconta il percorso tortuoso, complicato ed esaltante che condurrà i due “matti” a slegarsi dai tanti

fantasmi piccoli e grandi che li hanno resi infelici per gran parte della loro vita. Entrambi riusciranno a trovare una strada personale per il reinserimento nel mondo. Il “cocco di mamma” troverà nella poesia e nella forza comunicativa delle parole la propria ragione di vita, mentre lo “scimmione” si accorgerà di poter essere utile agli altri con il suo lavoro e il suo buon cuore. È questa l’intuizione forte del testo: l’arte e l’amore come strumenti di guarigione e riscossa, elementi imprescindibili per un’esistenza piena e felice. Particolarmente azzeccata la scelta di affidare a Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, diretti da Gioele Dix - ovvero a tre dei più apprezzati, riconoscibili, simpatici, popolari e socialmente sensibili personaggi dello spettacolo italiano - il trattamento di un tema rilevante e delicato come quello della malattia mentale. Le loro caratteristiche attoriali e registiche garantiscono un approccio alla materia fresco, ironico, addirittura spassoso e divertente. Nessun tentativo di patetismo, nè alcuna traccia di retorica in questo leggero e al tempo stesso intenso ritratto di vita e amicizia, di passioni e dolori, di fobie e scelte coraggiose. Lo spettacolo, novità per la stagione 2015/16 è una coproduzione tra il Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano e Mismaonda srl di Bologna.


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CARMEN, LES HOMMES regia e coreografia Loredana Parrella consulenza drammaturgica di Roberta Nicolai musiche composte ed eseguite dal vivo dal M° Pino Basile disegno luci Gianni Melis interpreti Fernando Pasquini, Yoris Petrillo, Tomek Pomersbach, Giacomo Severini Bonazelli, Marco Bissoli, Pino Basile produzione AcT_Cie Twain physical dance theatre 2015 coproduzione Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte Montepulciano

domenica 29 novembre 2015 ore 18:00 “Ci sono donne, che per molti uomini, sarebbe meglio non incontrare mai”. Carmen, Les hommes, lavoro coreografico di Loredana Parrella, ispirato al capolavoro omonimo di Prosper Mérimée con la consulenza drammaturgica di Roberta Nicolai, il disegno luci di Gianni Melis, su musiche originali ed eseguite dal vivo da Pino Basile, con alcuni richiami ai brani dell’opera di Bizet. Uno sguardo femminile attraverso corpi maschili mette in scena sei interpreti, in un’alternanza di ironia e ricerca poetica della loro dimensione interiore. Una fusione tra classico e contemporaneo, le cui melodie si confondono diventando atmosfera unica, che guida e scandisce il viaggio dei protagonisti. La persistenza di un sapore gitano, rappresenta la forza indomabile dalla quale non riescono a liberarsi e che si trasformerà in un banco di prova per ognuno di loro. “Tutti gli uomini dovrebbero incontrare Carmen”. La fonte principale della pièce è la novella di Prosper Mérimée ed è da questa che l’azione scenica trae la sua necessità. Nella novella i personaggi non sono stabili nell’equilibrio codificato nei meccanismi della seduzione. Sono piuttosto oggetto di indagine da parte dello stesso scrittore il quale, nelle vesti di archeologo, vaga in

Andalusia alla ricerca dei resti di un’antica città romana. Sono gli incontri, fatali e quasi magici, tra lo stesso narratoree José Navarra e tra gli uomini della storia e Carmen, a delineare una vicenda umana in cui due leggi sembrano costantemente fronteggiarsi non riuscendo a trovare una sintesi tranquillizzante: quella degli uomini e delle loro regole civili, sociali, culturali e quella selvaggia della natura di cui Carmen diviene espressione, simbolo, paesaggio. Le due leggi sono inconciliabili. Ogni tentativo di ridurre la forza selvaggia e nomade dentro le regole di una cultura dominante e stabile è destinato al peggiore dei fallimenti. È destinato alla morte. Nella scrittura coreografica la presenza-assenza di Carmen si delinea attraverso i corpi dei danzatori. L’orizzonte del femminile diviene armonia unica di cui il corpo maschile si fa interprete, in un tripudio coinvolgente di forza e vigore. La potenza della presenza femminea nel pensiero produce movimento. Carmen è la dimensione ideale per rappresentare l’orgoglio, l’energia vitale e la potenza. Uno spettacolo corale dove dinamica, ritmo, irriverenza, diventano strumento per dare corpo a questa riflessione.


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DANCE TO THE MUSIC gara coreografica di Hip Hop organizzata da Marco Cavalloro e A.S.D. Sport Mix 2

domenica 24 aprile 2016 ore 21:00 lunedĂŹ 25 aprile 2016 ore 18:00

Dance to the music è uno spettacolo realizzato con i migliori gruppi di hip hop scelti in italia. La selezione avviene attraverso una giuria qualificata e i gruppi scelti verranno a Montalto per aggiudicarsi il primo premio. Il 24 aprile, ore 21,00 si affronteranno i gruppi over 14. il 25 aprile, ore 18,00 si affronteranno i gruppi under 14.


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INFORMAZIONI UTILI Abbonarsi conviene: si spende molto meno, si possono scegliere i posti migliori, si eliminano file e si gode di uno sconto su tutti gli spettacoli extra. Ogni abbonamento non è nominale ed è cedibile. QUEST’ANNO I BIGLIETTI DEI SINGOLI SPETTACOLI POTRANNO ESSERE ACQUISTATI ON LINE SUL SITO WWW.TICKETONE.IT COSTO ABBONAMENTO STAGIONE 2015/2016 (TURNO UNICO POSTO FISSO 7 SPETTACOLI) Poltronissima (1° settore) intero € 100,00 ridotto € 85,00* Poltrona (2° settore) intero € 85,00 ridotto € 75,00* *La riduzione è prevista per ragazzi fino a 25 anni e per gli adulti sopra i 65 anni COSTO BIGLIETTO SINGOLO STAGIONE 2015/2016 *

CONCERTO IL BEL CANTO 24-10-2015 CINZIA LEONE in DISORIENT EXPRESS 31-10-2015 NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI 07-11-2015

INTERO Biglietto unico

€ 10,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 8,00

INTERO Biglietto unico

€ 18,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 15,00

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

CONCERTO VINCENZO BOLOGNESE 15-11-2015

INTERO Biglietto unico

€ 10,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 8,00

IL VANTONE 21-11-2015

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

CONCERTO KLEZMER... E ALTRO 22-11-2015

INTERO Biglietto unico

€ 10,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 8,00

*


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INTERO Biglietto unico

€ 16,00

RIDOTTO Biglietto unico

INTERO Biglietto unico

€ 10,00

Bambini fino a 5 anni

€ 5,00

INTERO Biglietto unico

€ 5,00

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

INTERO Biglietto unico

€ 15,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 12,00

INTERO Biglietto unico

€ 18,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 14,00

INTERO Biglietto unico

€ 5,00

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

MODIGLIANI MODÌ MAUDIT 04-02-2016

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

IL GATTO E GLI STIVALI 14-02-2016

INTERO Biglietto unico

€ 5,00

50 FUMATURE DI RENZI (LA GRANDE RISATA 2)

INTERO Biglietto unico

€ 20,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 15,00

IL BERRETTO A SONAGLI 05-03-2016

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

LA STORIA DI HANSEL E GRETEL 06-03-2016

INTERO Biglietto unico

€ 5,00

LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO 20-03-2016

INTERO Poltronissima Poltrona

€ 20,00 € 17,00

RIDOTTO Poltronissima Poltrona

€ 17,00 € 15,00

L’UOMO PERFETTO 26-03-2016

INTERO Biglietto unico

€ 18,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 14,00

MATTI DA SLEGARE 19-04-2016

INTERO Biglietto unico

€ 18,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 15,00

DANCE TO THE MUSIC 24-04-2016 / 25-04-2016

INTERO Biglietto unico

€ 15,00

RIDOTTO Biglietto unico

€ 10,00

MEGLIO UN UOMO OGGI CHE UN MARITO DOMANI

28-11-2015 CARMEN, LES HOMMES 29-11-2015 A CHRISTMAS CAROL 08-12-2015 IL BAGNO 13-12-2015 CONCERTO DI CAPODANNO 01-01-2016 L’AMORE È UN GAMBERO 16-01-2016 I LOVE FRANKENSTEIN 17-01-2016 LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA 20-01-2016

20-02-2016

€ 13,00

RIDOTTO

*La riduzione è prevista per ragazzi fino a 25 anni e per gli adulti sopra i 65 anni e per gli abbonati della stagione teatrale 2015/2016


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FEBBRAIO

OTTOBRE 24 31

sab sab

CONCERTO IL BEL CANTO DISORIENT EXPRESS

4 14 20

gio dom sab

MODIGLIANI MODÌ MAUDIT IL GATTO E GLI STIVALI 50 FUMATURE DI RENZI (LA GRANDE RISATA 2)

NOVEMBRE 7 15 21 22 28 29

sab dom sab dom sab dom

NOTTURNO DI DONNA CON OSPITI

MARZO

CONCERTO VINCENZO BOLOGNESE IL VANTONE CONCERTO KLEZMER... E ALTRO MEGLIO UN UOMO OGGI CHE UN MARITO DOMANI

CARMEN, LES HOMMES

5 6 20 26

sab dom dom sab

DICEMBRE 8 13

mar dom

A CHRISTMAS CAROL IL BAGNO

GENNAIO 1 16 17 20

ven sab dom mer

CONCERTO DI CAPODANNO L’AMORE È UN GAMBERO I LOVE FRANKENSTEIN LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA

IL BERRETTO A SONAGLI LA STORIA DI HANSEL E GRETEL LEI È RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO L’UOMO PERFETTO

APRILE 19 24 25

mar dom lun

MATTI DA SLEGARE DANCE TO THE MUSIC DANCE TO THE MUSIC






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