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Novembre-Dicembre 2011 n.16
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Natural Power
il microeolico Made in Sardegna
Energia dal vento, efficiente e silenziosa, compatta e leggera, per famiglie e imprese Scopri Natural Power a pagina 3
ANNO
MODA
NUOVE FRONTIERE DEL LUSSO
Apre in Sardegna la prima catena al pubblico completamente dedicata all’acquisto di argento. E’ un’occasione per vendere a un prezzo interessante l’argento usato, noioso da pulire, magari ossidato e sepolto in un cassetto, ma che oggi ha acquistato un discreto valore
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nizia una nuova sfida nel mercato del lusso: apre in Sardegna, a Cagliari, il primo punto vendita di Compro Argento: Silver Planet. Questo sarà interamente dedicato alla valutazione e all’acquisto dell’argento usato, che verrà pagato subito in contanti. Chi prova scrupoli a disfarsi di preziosi articoli d’oro come bracciali o collane, ma al tempo stesso ha bisogno di monetizzare, può vendere gli oggetti della casa in argento che non vengono più utilizzati, o che sono in contrasto con lo stile della casa. Posate, vassoi, candelabri, centri tavola, soprammobili, monete, minuteria e argenteria varia sono il settore di acquisto di Silver Planet, che garantisce la massima valutazione aggiornata quotidianamente, trasparenza nelle
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valutazioni, riservatezza e cortesia. Oggi l’argento, a causa della crisi economica e all’aumento del prezzo delle materie prime, ha riacquisito un discreto prezzo nel mercato dei beni di lusso, arrivando ad essere scambiato, per quello puro al 99,9%, addirittura a 460 € al Kilo (fonte: Il Sole 24 Ore, del 14-102011). Inoltre la domanda tecnologica per l’argento sta aumentando. Nel 2010 la produzione industriale d’argento è salita del 18%. Tra le altre cose, l’argento è sempre più usato nei computer, nei telefoni cellulari e nei pannelli solari. L’assistenza sanitaria è un altro segmento di mercato che vedrà la domanda d’argento aumentare a causa delle proprietà antibiotiche dell’argento: è già usato nelle fascette, nell’abbigliamento e negli strumenti medici.
Titolo dell’argento Per titolo si intende la percentuale minima di argento puro presente nella lega metallica che compone un oggetto. In virtù della bellezza e lucentezza di questo metallo prezioso, sin dai tempi antichi, è stato utilizzato per monete, posate, vasellame, monili e altro. I lingotti d’argento che sono in commercio hanno normalmente titolo 999/1000, la lega è composta cioè del 99,9% d’argento puro. La maggior parte di gioielli e di oggetti per la casa hanno invece titolo 800, 835 e 925. Questi numeri indicano la percentuale minima di argento puro che, combinato con altri metalli, compone l’oggetto. L’argento marchiato 925, che in inglese è definito Sterling Silver, indica una composizione garantita di 925 parti minime di argento e 75 massime di qualsiasi altro minerale. In genere la componente in rame è preponderante tra gli altri metalli usati. Il marchio 800 indica una composizione garantita di 800 parti minimo di argento puro e di 200 parti massimo di rame e altri minerali. Il titolo 835 è stato usato per molte monete d’argento, quali le 500 lire con le caravelle coniate dal 1957 dalla Zecca italiana.
COPERTINA
IL NUOVO MICROEOLICO PER AZIENDE E FAMIGLIE PRODOTTO IN SARDEGNA
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e turbine a levitazione magnetica MISTRAL-A (Maglev) riducono drasticamente l’attrito, il rumore, vibrazioni e perdita di energia per una resa energetica superiore. Questi sistemi sfruttano in maniera ottimale le basse velocità del vento, dove i sistemi tradizionali sono inefficaci o falliscono. Il generatore di corrente continua è molto più efficiente dello standard con un incremento delle prestazioni per il sistema di turbine. Gli innovativi convogliatori del vento sono delle paratoie necessari per contribuire a spingere una maggiore massa d’aria nella turbina. Essi possono essere realizzati in diversi materiali a seconda delle esigenze e dei regolamenti comunali. La dimensione dei convogliatori, sarà determinata dalle condizioni di vento della propria posizione al fine di raggiungere e superare la potenza nominale ed ottenere un rendimento ottimale. Tutte le unità vengono garantite per un minimo di 5 anni.
5 kW
PUNTI DI FORZA
3 kW
5 kW
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Le dimensioni compatte permettono una facile installazione e un minimo impatto in qualsiasi contesto abitativo e rurale. Rispetto alle altre tipologie presenti sul mercato la turbina MISTRAL ha un rotore 10 volte inferiore.
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Il dimensionamento ad hoc dei convogliatori permette di ottimizzare la curva di potenza della macchina al variare del sito di installazione, garantendo prestazioni insuperabili dalle altre tipologie di turbine.
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Qualora la superficie a disposizione non fosse sufficiente per il posizionamento di più macchine queste possono essere sovrapposte utilizzando così la stessa superficie. Oppure si può decidere di installare una determinata potenza con più macchine sovrapposte.
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Oltre alla modularità dei generatori vi è quella dei convogliatori che potranno essere differenziati anche in base alla direzione dei venti dominanti e dei venti più deboli.
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Grazie alla tecnologia a levitazione magnetica non vi sono parti a contatto che col tempo si possono usurare, ciò garantisce lunghi tempi di vita e assenza di manutenzione ordinaria.
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Le dimensioni compatte e la possibilità di colorare a piacimento la turbina permettono una completa integrazione con l’ambiente circostante.
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L’alluminio e l’acciaio inox 316 con rivestimento termoplastico garantiscono resistenza in ogni situazione atmosferica anche in ambienti con aggressioni di tipo salino e chimico.
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La struttura della Mistral è molto semplice: non presenta nessun tipo di ingranaggio o cinghia.
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Le Mistral permettono un’ampia gamma delle tensioni e degli amperaggi in uscita per soddisfare tutte le esigenze.
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L’assenza di ingranaggi a contatto permette una produzione di vibrazioni praticamente nulla. Inoltre la rumorosità della macchina è inferiore a quella presente in ambiente quindi non udibile all’orecchio umano.
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L’assenza di attrito permette alla macchina un avvio della produzione con velocità del vento bassissime.
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Con la sua resistenza alla velocità del vento di circa 240 km/h non teme raffiche e bufere.
Unica società sarda presente alla Fiera Internazionale Eolica di Roma (Zero Emission), Festival Scirarindi molo Ichnusa di Cagliari, Fiera Internazionale di Rimini (Key Energy).
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NUMERO 16 - Novembre-Dicembre 2011
www.mysardegna.it
SOMMARIO MODA
EVENTI
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2 Nuove frontiere del lusso 7 Antichi simboli e design moderno 8 Nothing but elegance 9 Natale di design, oltre la tradizione COPERTINA
20 Gonnosfanadiga in festa per la XXV Sagra delle Olive
MOTORI
23 Tutti a caccia, ma col mezzo giusto 24 Fiat Punto Blue & Me 25 Pneumatici invernali DESIGN
di cavallo
VACANZE
11 Que viva Cuba! MUSICA
12 Don’t go, Abarra! 13 Ci salverà la musica COMUNICAZIONI
14 Natale 2011. Desiderio elettronico 15 Regali di Natale: cellulari TRADIZIONI
26 30 anni tra attualità e innovazione 27 Con la ristrutturazione degli immobili
il risparmio è servito Alla ricerca della tradizione perduta Dolori cervicali e mal di schiena addio
28 30 31 Dalla cucina alla spiaggia il passo è 35 36 37
breve La zanzariera è brevettata La seduzione del legno Praticità e progresso nel tuo bagno
ENERGIA
32 L’audit energetico 33 Addio vecchio focolare, benvenuto 34
termocamino Consigli per risparmiare energia termica
OPINIONI
16 La frutta della memoria ECONOMIA
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la lista dei punti vendita Sigma, Depar e Dico dove ritirare la tua copia omaggio.
MySardegna Anno III • numero 16• Novembre-Dicembre 2011 Proprietario e editore Marco Uccheddu m.uccheddu@mysardegna.it
Grafica e impaginazione Daniela Serpi daniela.serpi@weblifeitalia.it Collaboratori Gianluigi Deidda, Serafino Pittau, Sabrina Sedda, Francesco Murgia, Sandro Secci, Maria Orrù, Andrea Meloni, Fabrizio Giua, Silvana Lai, Mauro Saiu, Raffaele Usala, Andreas Pischedda, Antioco Ruggeri, MatteoTuveri. Redazione Via Is Mirrionis 51/C, 09121 Cagliari, tel: 070.2348127 redazione@mysardegna.it Stampa Nuove Grafiche Puddu srl Via del Progresso, 6 - Zona Industriale - Ortacesus (CA) Registrato presso il Tribunale di Cagliari Registrazione n° 6/09 del 07-04-2009 La direzione di Mysardegna si riserva il diritto di rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore e la concessionaria di pubblicità non rispondono di eventuali errori di stampa, ritardi o danni causati dalla non pubblicazione di inserzioni per qualsiasi motivo. E’ vietata ogni riproduzione, anche parziale, di questa copia di giornale.
My Sardegna è distribuito in: Campidano di Cagliari, Medio Campidano, Ogliastra, Oristano, Olbia Sarrabus, Gerrei, Parteolla, Marmilla, Trexenta. Concessionaria esclusiva per la pubblicità Now Communication Via Is Mirrionis 51/C, 09121 Cagliari, tel: 070.2348127 info@mysardegna.it
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17 Dietro gli scaffali dei supermarket c’è chi lavora per noi A tutto libro
Consulta su
Vice direttore Ivan Fonnesu ivanfonnesu@yahoo.it
famiglie prodotto in Sardegna
5 Un Natale di gusto 10 Fai il pieno di energia con la carne
www.cagliariliberadalladroga.com
Direttore responsabile Tito Boassa
3 Il nuovo microeolico per aziende e GASTRONOMIA
www.villacidro.info www.ccnsanluri.it
contattateci per un preventivo allo
38 L’altra faccia della crisi
070.2348127 349.2116567 340.5259346
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GASTRONOMIA
UN NATALE DI GUSTO E’ iniziata la corsa alla ricerca dei regali di Natale. Sempre più privati ed imprese, quest’anno, si stanno orientando verso un pensiero enogastronomico. I primi per fare un pensiero “di gusto” ad amici e parenti, le seconde come riconoscimento per le buone relazioni instaurate con dipendenti e fornitori
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ccantonate le agende e i calendari di routine, la tendenza di quest’anno per il regalo di Natale, è ancora l’intramontabile cesto natalizio. Non un cesto anonimo, con prodotti enogastronomici di primo prezzo, ma di qualità indiscutibile, “conditi” con un confezionamento ed accessori unici. Un premio alla qualità riconosciuta a livello nazionale ed internazionale della gastronomia Made in Italy, e soprattutto Made in Sardegna, molto gradita sia nell’isola che nel resto d’Italia. Bottarga Smeralda, forte della sua tradizione gastronomica, e della filosofia aziendale basata sull’eccellenza qualitativa del prodotto e sulla qualità del servizio ai clienti, anche per quest’anno ha ideato la collezione dei cesti enogastronomici natalizi. Questi sono confezionati sia con prodotti Smeralda, che con prodotti testimonial del gusto isolano, originali e rappresentativi, autentici per qualità e degni di raccontare questa terra. Le caratteristiche uniche della Sardegna regalano infatti sapori ineguagliabili ai prodotti tipici: i preparati di pesce o di carne, i formaggi, la pasta tradizionale, il pane, gli oli extravergini, le verdure sott’olio, i dolci, il miele, i liquori e i vini sono alcune delle specialità che Smeralda produce o seleziona per i propri cesti natalizi,
assicurando il totale rispetto della tradizione e degli standard qualitativi di eccellenza. Ogni cesto Smeralda è personalizzato, ed in base ai gusti personali o al budget che si possiede per i regali, è possibile scegliere i prodotti, spaziando dal pane carasau, fatto a mano, alle conserve sott’olio, lavorate e conservate come una volta, al salmone affumicato di svariati tipi, norvegese, scozzese, selvaggio, canadese, ai vini e gli spumanti, sia sardi che nazionali, con tante varianti di sapori e prezzo. Qualità dei prodotti e personalizzazione, quindi, e anche quest’anno Smeralda confeziona i ghiotti cesti natalizi facendo del cibo e del buon vivere un testimonial perfetto del Natale, capace nonostante i tempi di trash food, di vivere nel totale rispetto della migliore tradizione gastronomica mediterranea.
Chiama o scrivici, per prenotare il tuo cesto dei desideri
Smeralda di E. Piras s.a.s. Sede legale: Via del Lavoro, 8 - 09122 Cagliari Tel. +39.070.212099 - Fax +39.070.2128661 Email: info@smeralda.com Stabilimento di produzione: Via dell’Industria, 16 - 09122 Cagliari
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MODA
ANTICHI SIMBOLI E DESIGN MODERNO
Tutta la tradizione di una cultura millenaria racchiusa nei gioielli artigianali Marrocu. Custoditi in sottili trame d’argento, i segreti di una cultura millenaria carica di fascino riemergono e si trasformano in monili da indossare nella vita di tutti i giorni. I laboratori orafi Marrocu hanno dedicato alla simbologia tradizionale sarda una collezione di gioielli finemente lavorati. Tutto lo splendore e la preziosità dell’argento si carica di simbolismi arcaici e arcani sposandosi con stupefacente mistero alle nuove tendenze moderne
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’antico popolo dei sardi ha dato vita a forme e simboli che sono diventati gli archetipi magici delle attività della società isolana. I Fratelli Marrocu hanno carpito questi segreti e li hanno piegati al design del gioiello contemporaneo in una miscela di evocazioni unica e affascinante. Tipico esempio può essere considerato il medaglione bicromo richiamante la stilizzazione della classica “Corbula” della tradizione agraria sarda. La Corbula era il largo e basso cesto intrecciato che veniva utilizzato come contenitore per dolci e pane appena sfornati. Il corredo della giovane sposa sarda non era mai completo senza una serie di Corbule di dimensioni diverse. Le Corbule venivano appese al muro della cucina quasi come trofei, nei periodi in cui non venivano utilizzati per il menage casalingo. I fratelli Marrocu hanno ripreso la forma e l’intreccio spiraliforme di questo simbolo della società rurale sarda, l’hanno diviso in due metà contrapposte che richiamano l’eterno incontro fra forze diverse dello Yin & Yang taoista creando un simbolo unico dal design accattivante e moderno. Realizzato per microfusione in preziosa lega argentea, questo simbolo è utilizzato sia per la fattura di ciondoli, di anelli e di orecchini. Dalla antica tradizione orgolese ecco arrivare un altro ciondolo perfettamente integrato con lo stile eclettico moderno. Il motivo del ciondolo è ripreso da un arcaico anello femminile. L’anello, simbolo di unione e di festa, faceva parte di una serie di oggetti preziosi da corredare allo splendido abito tradizionale orgolese che affonda le origini delle sue fogge nell’antico medioevo. L’antica tradizione orefice barbaricina ha creato dei motivi a trame che sono stati ripresi per la creazione di vari monili e pendenti. Questo ciondolo, proposto in argento brunito, è impreziosito da sfavillanti cristalli swarovsky in sostituzione delle pietre in pasta vitrea che corredavano le versioni originali. L’ancestrale simbolo della spirale è riproposto nelle coppie di orecchini granulati a fusione. Tecniche antichissime si sposano perfettamente con il gusto moderno esplorando l’iconografia e la simbologia delle più antiche società umane. Tracima nel mistero e nella magia la spilla che riproduce la tipica “Beccia” sarda. La Beccia veniva posta all’interno delle case contro il malocchio, la sua energia ,in passato, teneva lontani gli influssi negativi, oggi impreziosisce la bellezza delle donne donando un fascino arcano e sensuale che solo l’oreficeria tradizionale sarda sa esaltare.
Antichi motivi spiraliformi
Sa Corbula
Motivo tratto dalla tradizione orgolese
Sa Beccia
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MODA
Nothing but Elegance
Artigianali, comode, dal design raffinato ma soprattutto Made in Italy. Questa è la carta d’identità delle scarpe che fanno moda e tendenza nella stagione autunno inverno 2011/2012. Il modo della calzatura trae linfa vitale dalla tradizione artigianale per la creazione dei modelli più in voga Cosa: Nella stagione invernale, i nostri piedi passeranno con naturalezza da calzature flat a tacchi vertiginosi, da zeppe a tacchi a spillo, da stivali a gamba alta a tronchetti. Stessa cosa vale per i materiali proposti, vernice, camoscio, velluto. Colori tenui e tinte decise convivono alla perfezione. Il Plateau resta in pole position anche in inverno ed anche questa stagione c’è spazio per i Cuissard, gli stivali alti oltre al ginocchio, sensuali con il loro reticolato di lacci in stile retrò. Li troviamo in tutti i colori e i materiali, con lacci, fibbie, tacco alto o basso. Tornano alla ribalta tacchi a spillo e punte sfilate che vedremo nelle calzature da portare la sera. Scarpe raffinate, eleganti, preziose con dettagli, pizzi e cristalli. Infine, se amate le scarpe casual non fatevi mancare gli stivaletti fino alla caviglia molto comodi con tacco medio o basso. Insomma, eleganza, comodità e dettagli ricercati e un po’ revival sono gli ingredienti delle tendenze scarpe dell’autunno inverno 2011-12.
Come: Il mercato delle calzature artigianali detta il ritmo alla produzione delle griffe mondiali. Sono le grandi marche del jet set internazionale che, infatti, si ri-
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volgono ai laboratori della tradizione italiana per la produzione delle collezioni da indossare nelle passerelle, in vista dell’invasione del mercato. Non si tratta di botteghe o di anonime fabbriche, ma veri e propri laboratori di gusto, moda e tradizione che producono le collezioni da immettere su un mercato esclusivo in cui gli addetti ai lavori trovano linfa nuova per le loro creazioni.
Chi: Sono i maestri artigiani della calzatura italiana, ma odiano il consumismo e la pubblicità martellante. Preferiscono puntare sulla comunicazione della qualità e l’innovazione piuttosto che insinuarsi nella testa delle persone attraverso uno slogan o la creazione di un mito posticcio. Le loro scarpe fatte con il sapore di una volta, curate e aggiornate con i dettagli più attuali. Le suole in cuoio superflex, l’uso della vacchetta conciata al vegetale, la maestria di artigiani che cuciono e fresano secondo la migliore tradizione. Un processo che parte dalla scelta di materiali conciati in Italia e che arriva al prodotto finito “Made in Italy” rispettando i tempi e i modi di produzione di cui le scarpe di qualità hanno bisogno per essere davvero tali.
Dove: … Flado!
MODA
NATALE DI DESIGN, OLTRE LA TRADIZIONE
Oro lucente, gocce d’argento e rosso fuoco. Imprigionati da una tradizione iconoclasta e da un consumismo tiranno, per lungo tempo abbiamo rappresentato il Natale in rosso, colore caldo dei decori dell’albero e della carta dei regali. Il risultato? Ogni casa, il 25 dicembre, non è molto diversa da qualsiasi altra. Ma chi ha il design nel sangue, non può piegare la propria creatività alla forza della tradizione
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on l’arrivo del periodo invernale nasce l’esigenza di donare un tocco di eleganza alla propria casa. La visita in un negozio specializzato per gli acquisti destinati ad abbellire i nostri ambienti suggeriscono anche parecchi consigli su come far fronte ai regali di Natale nel modo più creativo possibile. “Gli oggetti di design per la casa sono tra i regali più desiderati – dice Gigliola Marrocu, esperta in design di interni - perché riescono a dare quel tocco di esclusività ad ambienti a volte un po’ spenti”. Quando poi un oggetto di design è destinato ad un regalo, “è d’obbligo dare libero sfogo all’originalità – continua l’esperta in design di interni – per non incappare in un regalo scontato, o che non sia in grado di stare insieme ad altri oggetti all’interno di un ambiente”. La nuova collezione firmata L’Oca Nera colpisce subito dalla singolarità dei decori e per lo stile sobrio ed elegante. Vasi, portacandele, piatti, sono questi alcuni degli oggetti più richiesti del brand, che riesce costantemente a individuare e interpretare le tendenze del mercato, utilizzando importanti materiali, ottenendo soluzioni sorprendenti e insolite. Quando invece il regalo non riguarda agli altri, ma si fa per la propria casa, occorre sicuramente avere bene in mente il tipo di arredamento e di design che si è scelto, e continuare nella stessa direzione, cercando però di non essere troppo convenzionali. “Per gli amanti dell’eccellenza nei vasi in vetro e ceramica – continua Gigliola Marrocu – IVV propone l’eccezionalità della lavorazione manuale in forme di design dal gusto sia moderno che retrò”. Protagonista europea nella produzione del vetro soffiato e fatto a mano, l’azienda fa plasmare i propri oggetti a mano da un maestro vetraio, che gli conferiscono carattere, creando la differenza attraverso piccoli dettagli che danno origine al particolare. Dei fiori in cristallo, all’interno di un elegante vaso poggiato su una mensola, dei cuscini nuovi nel divano, sono sufficienti per rinnovare con poco sforzo il proprio design domestico con il brand Ambienti Glamour.
La luce fa il resto, ridefinendo, con giochi di ombre, i profili degli oggetti e regalando un’atmosfera calda e accogliente a ogni ambiente. “I portacandele accesi non dovrebbero mai mancare in una tavola di Natale – termina l’esperta di complementi d’arredo – sono oggetti che portano il segno di uno stile sempre riconoscibile”. L’interior design rinnova il suo momento di splendore durante il periodo natalizio, ridando alla casa la sua dimensione di fulcro della vita quotidiana.
Fino al 31-12-2011: sconto di 20€ sulla Pentola a Pressione Acticook Lagostina, e su tutte le Pentole a Pressione Lagostina. La boutique Gigliola Marrocu assicura 25 anni di garanzia e massima disponibilità per eventuali pezzi di ricambio. Inoltre sconto del 10% su tutto il resto della linea Lagostina.
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GASTRONOMIA
FAI IL PIENO DI ENERGIA CON LA CARNE DI CAVALLO Non solo cocktail, gelati e drink, il Wine Pub Decastelvì è un vero e proprio laboratorio del gusto in cui concedersi una sfiziosa pausa di salute alimentare. Oltre ai secondi di carne a base di manzo e maiale, sempre accompagnati da un contorno di patate e verdure di prima scelta, il locale predispone succulenti bistecche e tagliate di cavallo, ideali per un alimentazione ricca ma equilibrata. Un pasto completo, quindi, che alle proteine nobili della carne accompagna sempre i carboidrati dei contorni, le vitamine e le fibre delle verdure e della frutta. Il piatto forte, però, rimane proprio la carne di cavallo che si distingue per le proprietà benefiche e per la totale assenza di colesterolo. Ecco i segreti che la rendono unica
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a carne di cavallo contiene proteine in buona percentuale, mostrandosi fruttuosa per lo sviluppo muscolare e per la crescita dei bambini; non manca neppure il ferro indispensabile per la formazione di composti che trasportano l’ossigeno nell’organismo. In genere se ne raccomanda circa 10 mg al giorno per adulto, dodici per l’adolescente. I grassi nella carne di cavallo sono quasi assenti (se vogliamo esprimerli con una percentuale essi non superano il 2%) perché si tratta per lo più di grasso di copertura generalmente eliminato durante la cottura. Il fatto di possedere bassi contenuti di grasso e un tasso “zero” di colesterolo la fa prediligere nelle diete oltre che nei casi di persone con problemi di colesterolo e pressione bassa. A favore della carne equina c’è un fattore non irrilevante: essa difende dallo sviluppo dei batteri grazie all’acido lattico che contiene in misura maggiore rispetto alle altre carni (ne possiede quasi il doppio o il triplo); si caratterizza per la sua sapidità e per
la sua tenerezza che la rende adatta anche all’alimentazione dei più piccoli. Ecco perché la carne equina è adatta a completare il fabbisogno nutrizionale e dietetico dell’uomo. Si presta a una serie di ricette tutte appetitose (la carne di cavallo è particolarmente gustosa, quasi dolciastra per via degli zuccheri che contiene) e benefiche per l’uomo. Se ne consiglia il consumo soprattutto agli sportivi. E’ facilmente digeribile e peraltro poco calorica. La carne di cavallo, come del resto le altre carni rosse, va cucinata gustata al sangue per apprezzarne al meglio il sapore e fare incetta delle sue proprietà nutritive. E’ consigliato abbinarvi contorni dal sapore deciso, visto il particolare sapore, ed evitare assolutamente verdure dolciastre, come le carote che renderebbero il piatto stucchevole. Questa carne è ottima anche con una spruzzata di aceto. I tagli sono simili a quelli dei bovini e utilizzabili allo stesso modo. Foto di Gianluigi Deidda
DE WINE CASTELVI’ & SPIRITS Caffetteria, sala da tè, pasti veloci, mostre eventi e musica dal vivo decastelvì è anche bisteccheria sia a pranzo che a cena Via Roma 14, Villacidro (VS) - Tel.334-8557965
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Consistenza, cremosità, intensità. Sentore speziato arricchito dai profumi di fiori,miele, agrumi, frutta fresca e al tempo stesso di liquirizia e tabacco. Prova tutta l’emozione del vero espresso racchiuso nella miscela Costadoro Coffee Lab. Gustando Coffee Lab potrai accedere alla fantastica offerta proposta da Decastelvì: Ogni 10 caffè espresso Coffee Lab riceverai in omaggio una confezione in latta di Coffee Lab da 250 grammi.
VACANZE
QUE VIVA CUBA!
Musica, magia, sole, mare, storia, arte, cultura, in una parola: Cuba. Accarezzata dalle dolci brezze oceaniche ecco l’isola a forma di coccodrillo. Posta in una posizione strategica all’ingresso del Golfo del Messico, Cuba rappresenta una delle mete più ambite del turismo internazionale. Paesaggi idilliaci sospesi nel tempo, spiagge incantate e villaggi cristallizzati nella loro essenza architettonica coloniale. Poi c’è la musica che tutto abbraccia e tutto avvolge, fedele compagna di ogni giorno, in ogni strada in ogni viso di ogni passante
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uba è il paradiso caraibico per eccellenza, una perla magica pronta a incastonarsi per sempre nella memoria del viaggiatore, che in essa può trovare risposta ad ogni perché. Un clima sempre clemente che invita a godere delle migliaia di spiagge idilliache disperse nelle sue infinite coste. Vita notturna, frenesia, delirio e amore, ma anche pace, cultura, storia e natura. Cuba è a misura dei desideri di tutti, non delude mai e ti lascia sempre libero
di scegliere, senza costrizioni. Carnevale, ritmi calienti o solo il piacere di gustarsi un sigaro, seduti in una sedia a dondolo, sotto il portico di un antica città coloniale. Rum e ritmo, luci di una sera che travolge sino all’alba nei club e nella Casa della Musica di un’Havana che strega per il suo magnetismo irreale. Musei e gallerie d’arte, gioielli preziosi sfoggiati con la semplicità di chi conosce il valore della propria storia. Una storia che vive giorno per giorno senza fretta, per regalare al distratto turista un immersione totale in un mondo diverso e senza paragoni. Modernità e tradizione, a tratti così distinti a tratti profondamente unite, segnano il percorso di ogni strada, di ogni vita che non lesina mai un piccolo confronto. Un viaggio a Cuba non è completo senza un soggiorno nella sua Capitale. L’Havana, città dove l’istinto diventa sentimento e il sentimento diventa istinto. Difficile non farsi travolgere dal fascino di una città unica, che ammalia e rapisce per il senso di libertà che la pervade. Resort lussuosi o alberghi demodé, casas particulares e piccoli ristoranti a gestione familiare, tutto è magico e mai scontato. Gioia e semplicità di un po-
polo fiero e mai banale. In strada tra le auto americane che scintillano tra le ombre proiettate sull’asfalto, dei lunghi filari di altissime palme. Il mito della Revolucion che si incarna nel sogno di icone ormai divenute più che miti. Fatevi cullare dalle onde che si infrangono sul Malecon al tramonto, passeggiate nel Boulevard del Prado o perdetevi nei meandri della Calle di Obispo per ritrovarvi, in uno dei tanti locali di Habana Vieja a sorseggiare un daiquiri sulle note di un vecchio brano di Benny Morè, il re del mambo. A Cuba ti sentirai al sicuro dalla vita che scorre fuori dal suo incanto. Solo a Cuba ti sentirai a casa, e una volta volato via, conterai i giorni che ti separano dal ritorno.
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MUSICA
DON’T GO, ABARRA!
Un unico luogo dove i cinque sensi possono trovare esaltazione attraverso esperienze artistiche differenti. Con questo intento nasce l’Abarra festival. Giunto alla sua tribolata seconda edizione, il progetto, ideato e realizzato da un gruppo di giovani villacidresi non è ancora riuscito a realizzarsi senza intoppi, ma ormai la sfida è lanciata. Si va sempre migliorandosi brasiliana a metà tra danza e rito. Ad esaltare il gusto e l’olfatto gli stand di prodotti tipici l’immancabile chiosco pronto a distribuire bevande e pietanze tipiche delle feste in musica. A sigillare tutto la presenza attiva di uno stand Emergency. Nonostante la pioggia battente, la festa è andata avanti finché l’acqua, che ha iniziato a cadere copiosa sin dalla prima serata, non ha costretto a interrompere le esibizioni musicali, per evitare il rischio di cortocircuiti o rovinare le preziose attrezzature. Lo sforzo per portare avanti l’evento nonostante le avversità atmosferiche è stato grande.
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el 2010 furono le carenze organizzative a ridurre un evento di portata regionale ad una festa di amici desiderosi di condividere esperienze artistiche di diverso tipo, quest’anno si è messa di mezzo la pioggia. Tutto era pronto per una kermesse di artisti eterogenei, da diluire in due giorni di performance nei primissimi giorni di settembre. La location era ideale. Un grande spiazzo asfaltato nei pressi dell’agglomerato industriale villacidrese che aveva come sfondo i residuati di un era industriale che ha lasciato grosse ferite nel territorio mediocampidanese. Abarra è il grido di chi rimane e che incita le forze produttive a non fuggire da una terra sconsacrata e apparentemente sterile. Abarra è la gioia di vivere investendo il proprio tempo in arte, cultura, musi-
La pioggia ha scoraggiato soprattutto le famiglie che dopo l’acquazzone della prima serata hanno rinunciato ad una serata che aveva come compito quello di avvicinare generazioni diverse al mondo dell’arte. Questi primi due tentativi di realizzare un evento sensoriale che sia di riferimento per il movimento artistico giovanile sardo hanno convinto il gruppo di organizzatori a creare un’associazione culturale che si prefigge di allargare i confini del semplice episodio estivo. Foto di Serafino Pittau e Sabrina Sedda
ca, democraticamente, senza paura di doversi confrontare con le critiche degli addetti ai lavori. Questi gli ingredienti del lauto banchetto sensoriale: per le orecchie c’erano due palchi, 19 band, dj set per concludere ognuna delle due serate. Per la vista c’erano le esposizioni di quadri di pittori locali, le mostre fotografiche e le proiezioni di video e di cortometraggi di intraprendenti filmaker nostrani. Per il tatto ecco i libri da sfogliare con le bancarelle di libri, opuscoli e iniziative tutti Made in Sardegna, oggetti fuori moda che senza un reale contatto fisico non avrebbero quella presa culturale che li contraddistingue. Poi i vestiti, l’oggettistica, la scultura e la lavorazione di bronzo e legno. Tra il tatto e la vista si ponevano anche la danza, il ballo, la giocoleria e le rappresentazioni di capoeira, l’arte marziale
HONEY di Valentina Bullita
Intimo, donna, uomo, bambino neonato, merceria e filati Via Pietro Meloni 51, Sestu (CA) 12
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MUSICA
CI SALVERA’ LA MUSICA Rimangono aperti, sino a copertura dei posti disponibili, i corsi di orientamento, formazione, approfondimento musicale e specializzazione strumentale individuale, d’insieme, per banda ed educazione all’ascolto, indetti dalla Banda Musicale Santa Cecilia di Villacidro. Dietro la metodica organizzazione delle lezioni e dei corsi si cela una finalità quasi filosofica: far assurgere la musica al ruolo di collante multigenerazionale dal linguaggio universalmente socializzante
I
Corsi, istituiti in base all’art. 8, L. R. 64/86, sono articolati in 4 cicli. Il primo, Progetto “Musica in Gioco”, è improntato alla propedeutica alla musica attraverso 2 livelli. Il primo, per i bambini dai 3 ai 5 anni, introduce alla musica attraverso giochi, colori e canto. Attività pratiche che insegnano a relazionarsi tra loro e riconoscere le note musicali, il ritmo e il coordinamento. Il secondo livello, riservato ad allievi dai 6 ai 9 anni, vede i corsisti impegnati con la conoscenza diretta degli strumenti musicali. Il secondo ciclo è improntato all’orientamento e formazione musicale e strumentale. Il corso, della durata di un triennio, è riservato ad allievi dai 10 anni in su, senza limiti di età. I corsisti iniziano a suonare in gruppi, sia di nuova istituzione che nelle formazioni già messe a punto nella scuola. Una di queste è la PrimArmonia, da cui verranno fuori i futuri bandisti. Un’altra è Kordas Orkestra, formazione di chitarre, sia classiche che elettriche. Il terzo ciclo, suddiviso in 3 anni, è riservato all’approfondimento strumentale. Il requisito per accedere a questo corso è una buona conoscenza teorica e pratica dello strumento. Il quarto e ultimo ciclo è un corso avanzato di perfezionamento teorico e strumentale (interpretazione, esecuzione di partiture più complesse e di livello alto, tecnica strumentale avanzata). La conoscenza della musica in questo livello è completamente acquisita, tanto che i corsisti accederanno a delle vere e proprie prove di direzione di gruppi musicali. La dimostrazione della professionalità dei corsi è data dal fatto che diversi allievi accedono con successo al Conservatorio, senza rinunciare alla frequenza dei Corsi della “S. Cecilia” e che diversi provengono dallo stesso Conservatorio. L’organizzazione della scuola fa capo al direttivo della Banda di Santa Cecilia. Ciò consente di avere un rapporto continuativo dello staff con genitori, alunni e maestri formatori. Coordinatore della scuola, insieme a tutti gli altri tecnici musicali, è il Maestro Marco Caboni, il quale si occupa della parte didattica e della stesura dei programmi. “La scuola – dice il maestro Caboni – è finalizzata alla conoscenza della musica, nei suoi aspetti tecnici, storici, ludici e sociali. Si distingue per la sua finalità di organizzare gruppi d’insieme e vivere la musica in maniera collettiva, senza escludere la formazione dei solisti”. Si ASSOCIAZIONE MUSICALE SANTA CECILIA cerca di accrescere le conoscenze individuali BANDA MUSICALE “SANTA CECILIA” per metterle al servizio del gruppo. “Ogni allievo, infatti, – conclude V I A PA R R O C C H I A , 2 0 2 – 0 9 0 3 9 V I L L A C I D R O ( V S ) Marco Caboni - è seguiC A S E L L A P O S TA L E N . 4 4 to da Consulenti tecnici, mail: scecilavillacidro@tiscali.it con diploma nell’apposiw w w. b a n d a s c e c i l i a v i l l a c i d r o . o r g to strumento, in lezioni T E L . FA X – S E G R . : 0 7 0 2 3 4 6 1 3 9 – C E L L . : 3 3 9 8 111 4 5 7 individuali”.
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COMUNICAZIONI
NATALE 2011 DESIDERIO ELETTRONICO
Difficile sbagliare quando regaliamo un prodotto tecnologico e alla moda, a chi non piacciono? Se devi regalare, per questo Natale, un prodotto di elettronica, troverai ampia scelta negli store online
U
na delle grandi opportunità offerte da Internet è quella di acquistare prodotti, spesso scegliendoli da vere e proprie vetrine virtuali, senza muoversi da casa. Non c’è praticamente tipo di prodotto che non possa essere acquistato online, pagandolo di solito tramite carta di credito. I prodotti elettronici dal tablet al cellulare offrono grandi convenienze online, soprattutto perché si può evitare di doversi sottoporre all’agitazione di negozi pieni
e di lunghe code in cassa. I prodotti sono coperti da garanzia così come un normale punto vendita reale, e spesso si possono trovare veramente delle ottime offerte. Grazie a qualche buona occasione è possibile risparmiare, e con i soldi messi da parte, magari, comprare un altro pensiero per una persona cara o, perché no, riuscire a regalarsi qualcosa. Tra i regali di elettronica più richiesti mini computer portatili, iPad e Apad e eReader fanno la parte del leone.
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COMUNICAZIONI
REGALI DI NATALE: CELLULARI Il cellulare è il regalo perfetto per tutti gli appassionati della tecnologia. C’è un’ampia scelta di tipi e marche come Nokia, Samsung, Sony-Ericsson e Motorola. Ma tra i piani telefonici è sempre meglio consultarsi con il proprio rivenditore di fiducia, in grado di indirizzarvi verso la tariffa che meglio si adatta al vostro modo di utilizzare il cellulare
O
rmai quasi tutti i cellulari hanno la fotocamera ad alta risoluzione (2.0 pxl), e presentano funzionalità come il Bluetooth e la possibilità di ricevere e mandare mms. Alcuni permettono di accedere ad internet con connessione GPRS (cellulari di seconda generazione) o UMTS. Alcuni cellulari
hanno il GPS, funzionalità che prima era presente solamente sugli smartphone, e il touch screen. I cellulari di terza generazione sono leggerissimi (pesano circa 100 grammi) e presentano design moderni con tastiera qwerty e schermi rotanti. Alcuni telefonini di ultima generazione sono anche videofonini, e permettono non solo di
trasmettere immagini statiche ma anche in movimento. “La tecnologia ha fatto passi da gigante nelle telecomunicazioni – commenta Filippo d’Angelo di Telephone Connection – e senza svenarsi troppo oggi è possibile acquistare un cellulare di alta tecnologia, ma prima di tutto occorre conoscere il miglior piano tariffario che possa rispondere alle proprie esigenze”. Portando il proprio numero in Vodafone è possibile attivare l’opzione Tutti 250+, che include 250 minuti al mese di chiamate verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali e chiamate illimitate verso un numero Vodafone. “Superata la soglia dei 250 minuti inclusi nel pacchetto – continua Filippo d’Angelo – verrà applicata la tariffa prevista dal piano telefonico”. La compagnia inglese offre anche una tariffa speciale per gli amanti degli sms: è l’opzione Smart Zero Limits+. Questa include sms senza limiti verso tutti i numeri Vodafone, internet sul cellulare fino a 500 MB al mese e chiamate illimitate verso un numero Vodafone. Superata la soglia dei 500 MB al mese il costo è di 2 euro ogni 100 MB addebitati anticipatamente. La Wind invece ha ideato Super Noi Tutti: “questa opzione che permette di parlare, senza scatto alla risposta, con tutti i telefoni e telefonini nazionali, e di inviare sms verso tutti i cellulari nazionali – continua il titolare di Telephone Connection – il tutto in un’unica offerta”. Vediamo il dettaglio della promozione: 120 minuti al mese di telefonate gratuite verso tutti i telefoni e i telefonini nazionali; 120 sms al mese verso tutti i telefonini nazionali, al costo di 12 euro al mese senza costo di attivazione per tutti.
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TRADIZIONI
LA FRUTTA DELLA MEMORIA
Pianta di susina
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a un po’ vengo sollecitato a riprendere la produzione di una serie di vecchi frutti che io chiamo “della memoria”: i frutti di “pruna è meli” che rubavamo acerbi dalla siepe di “Ziu Pizzillotti” sulla strada di scuola; le pere “Buttidu” che assaggiavamo da Aprile nel cortile di Casa Dessi; le ciliegie “Barraccocchina” che il pastore di Nonna portava dalla montagna insieme ai “callus de crabittu” che tanto piacevano al Nonno vecchio cacciatore; i fichi “mattinedda” che ho visto rubare da qualche automobilista dall’albero che sporge sulla strada statale su cui si affaccia il mio vivaio. Albero della pera
Pruna è sirboni Una mattina mi si presenta in ufficio un vecchio bracconiere, e mi poggia sul tavolo alcune belle susine viola chiaro, allungate, di pezzatura media, sode, che in verità odoravano un po’ di selvatico, quell’odore che chi ha passato (da giovane) qualche notte all’addiaccio ad aspettare vicino ad un ludragu, e se ne è caricato sulle spalle il risultato, riconosce. Ne addento una. « Buona! Che varietà sono? » « Boh! E chi lo sa? » Mi fa l’ometto segaligno e con gli occhietti ridenti.
« Crescono in mezzo al canale di Mazzanni, nel fitto, èd è già il secondo cinghiale che ci prendo sotto, evidentemente piacciono anche a loro. Cadono quando sono stramature e non le ho mai viste malate. Sarà qualche seme portato da Is Pigas » « Grazie, la carne te la riprendi perché sai che non ne compro, ma domani mi porti gli innesti di quella pianta, facciamo a cambio con una bottiglia » Da tre anni produco questa susina che ovviamente dedico all’animale che, nonostante i nostri sforzi, rifiuta di estinguersi, anzi. l’inverno
Pira Anton’è Sale Quando ero ancora studente e dividevo il mio tempo tra lo studio e la vita all’aperto, correvo le montagne un giorno di caccia alla pernice in quel di Ozieri, in un assolato pomeriggio di Settembre, e vi assicuro, veramente assolato. La sete è l’aspetto che più ci fa ricordare quelle giornate di pura, libera felicità che come al solito riconosciamo come tale solo trenta anni dopo. Sono pascoli aperti, macchie rade intervallate da vaste radure punteggiate da spinosi grossi cespugli di kalavrighe (Crataegus) e perastri. I cani ci cion-
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dolavano alle calcagna con un palmo di lingua fuori, quando fra i perastri ne apparve uno che mirabile visione, portava dieci frutti grossi come il pugno, miracolosamente maturi, deliziosi, asprigni, sugosi da fare le colature agli angoli della bocca. Sono passati trentacinque anni circa, ma quando ci risentiamo con il mio carissimo compagno di allora, Tore, non passa volta che non gli chieda notizia di quella varietà che da allora propago con il nome Logudorese, che le viene dato, e che per primo impiantammo nel suo frutteto ad Ozieri. Francesco Murgia
ECONOMIA
DIETRO GLI SCAFFALI DEI SUPERMARKET
C’E’ CHI LAVORA PER NOI
Il trasporto su ruota dei prodotti alimentari è un servizio delicato e vitale per il fabbisogno alimentare di tutta la popolazione sarda. Dietro l’approvvigionamento dei cibi alle aziende che si occupano della vendita di questi prodotti al dettaglio c’è il lavoro certosino delle ditte, come Pittau Trasporti, che garantiscono una capillare presenza in tutto il territorio sardo. Certificazioni, mezzi idonei e continua manutenzione salvaguardano il benessere dei cittadini che ogni giorno si recano al supermercato per fare la spesa
T
rovare gli scaffali dei market sempre ricchi di prelibatezze, prodotti integri e ben conservati è una normalità per tutti. Pochi però sospettano il grande lavoro ed il rigore nel seguire le vigenti normative che si celano dietro il servizio di trasporto delle derrate alimentari nelle aziende produttive, nei punti vendita e nei grandi centri di stoccaggio. Per garantire un servizio efficiente e la tutela dell’integrità degli alimenti nei vari trasporti che essi subiscono prima della scaffalatura occorre perizia esperienza e la giusta dotazione di certificati e mezzi. Da 20 anni la ditta Pittau Trasporti ha perfezionato un sistema di trasporto alimentare con le più grandi realtà imprenditoriali isolane. La prima cosa che non può prescindere da un tipo di servizio simile è la garanzia di una flotta di mezzi idonea e diversificata per il trasporto delle varie tipologie di alimenti. Si chiamano veicoli per trasporto ATP e devono superare importanti testi di carico, di omologazione e di igiene. “La nostra ditta – dice Carlo Pittau della Pittau Trasporti – possiede 23 mezzi motrici di varie dimensioni, più 26 semirimorchi da adibire a questo tipo di servizio”. Tra i mezzi a disposizione della flotta Pittau ci sono anche quelli da adibire al trasporto a temperatura controllata di surgelati e freschi. Con una flotta simile è possibile garantire il trasporto quotidiano di imponenti quantità di cibo e alimenti, riuscendo anche a varcare i limiti del mar Tirreno per un servizio supplementare che vede impegnati i mezzi targati Pittau Trasporti in lunghe traversate nazionali. Alla base del servizio di trasporto di generi alimentari, c’è la garanzia certificata dell’efficienza dei mezzi a disposizione e dell’igiene nella sanificazione degli speciali cassoni utilizzati per il trasporto delle merci. Importantissimo sistema di autocontrollo per questo tipo di attività è il sistema HACCP. L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) è un sistema di autocontrollo igienico che previene i pericoli di contaminazione alimentare. Esso si basa sul controllo sistematico dei punti della lavorazione degli alimenti dove c’è un pericolo di contaminazione sia di natura biologica che chimica ma anche fisica. Si tratta quindi di prendere ogni accorgimento perché i cibi non subiscano alterazioni Via San Gavino - km 8 - SP 14/bis - Villacidro (VS) o contaminazioni Tel: 070 9329202 - Fax : 070 9315975 - Cell. 346 7028568 durante la fase di Mail: trasportipittausrl@gmail.com trasporto.
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ECONOMIA
A TUTTO LIBRO Oggi il mercato librario deve fornire qualcosa in più, e per questo giocano un ruolo fondamentale le tipografie. L’esperienza tattile della carta, della copertina sono elementi unici del libro. Il lettore è divenuto attento alla ricerca dell’eleganza e della precisione purché non richieda costi eccessivamente elevati. La tipografia Nuove Grafiche Puddu è in grado di offrirvi tutto ciò, grazie alla struttura, ai macchinari e all’esperienza nel settore tipografico
“L
e aspettative di questo mercato non devono essere disattese - dice Paride Puddu, titolare di Nuove Grafiche Puddu - per non incorrere in diserzioni verso altri formati di poco valore. Da qui la scelta accurata della carta e della tipologia di rilegatura, il cui processo viene seguito minuziosamente dalla nostra tipografia”. E dove non arrivano i macchinari arriva la classica abilità manuale. Nonostante la vasta scelta di formati e tipologie di stampa un buon libro si distingue per determinate caratteristiche. “La copertina – spiega Paride Puddu - è l’abito del libro, non lo renderà migliore nei contenuti, ma catturerà sicuramente
l’attenzione di chi l’osserva”. La scelta del materiale, del formato adatto e la ricerca di un dorso accattivante sono i primi passi per rendere il tuo lavoro unico. “La copertina morbida – commenta Paride Puddu - ad esempio, sarà perfetta per il libro in formato tascabile, è versatile e bella, e dona al libro il fascino moderno del quotidiano”. Esiste poi la variante con le alette. Queste possono essere usate come segnalibri e possono contenere la biografia e la foto dell’autore, nonché la trama del libro, in modo da catturare subito l’interesse. C’è poi la copertina rigida in cui la stampa effettuata su carta patinata leggera viene artigianalmente accoppiata a cartoni pressati di elevata
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rigidità e resistenza. Questa conferisce al tuo libro l’importanza delle edizioni di lusso. Un altro sistema è quello della sovracoperta, abbinabile sia alla copertina morbida che a quella rigida per impreziosire e proteggere il libro. L’allestimento svolge un ruolo cruciale nel processo di nascita di un libro. “Il modo in cui le pagine vengono piegate, legate ed incollate alla copertina – spiega il titolare di Grafiche Puddu - segnano lo scarto tra un libro di qualità ed un mediocre assemblaggio di fogli”. L’allestimento può essere fresato e incollato, spillato con punti metallici, quando si tratta di riviste con poche pagine, o cucito con filo di refe.
“Quest’ultima – precisa Paride Puddu - è la rilegatura più resistente e di maggior prestigio”. La carta, infine, è il veicolo attraverso il quale il messaggio del libro giunge al pubblico. Sarà la giusta scelta del tipo di carta a rendere intimo e particolare il rapporto con il lettore. “Bianca e avoriata è la carta più comunemente usata per la stampa del libro – termina Paride Puddu - adatta per pubblicazioni di solo testo o con poche immagini, oppure patinata”. Grazie alla patinatura brillante della sua superficie extra bianca, questa carta, lucida o opaca, esalta la luminosità e la saturazione dei colori. Fondamentale nella realizzazione di stampe a colori come libri illustrati, cataloghi, album e brochure.
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EVENTI
GONNNOSFANADIGA IN FESTA PER LA XXV SAGRA DELLE OLIVE
L
IL 18, 19, 20 NOVEMBRE TUTTI NELLA CITTÀ DELL’OLIO
a Città dell’Olio si prepara a festeggiare il fiore all’occhiello della sua produzione agroalimentare: le olive e il suo derivato più nobile: l’Extravergine. La XXV Sagra delle Olive aprirà i battenti Venerdì 18 Novembre e si concluderà Domenica 20 Novembre. Gli stand espositivi, in cui avranno luogo la maggior parte degli eventi legati al tradizionale appuntamento, si svolgeranno, come sempre, nei padiglioni della Fiera Mercato di via Nazionale. Come ogni anno la Pro Loco, il Comune e la Provincia del Medio Campidano danno il benvenuto alle decine di migliaia di visitatori che affolleranno gli spazi dedicati alla mostra mercato e alle degustazioni dei prodotti tipici del territorio gonnese. Largo spazio a tutte le produzioni locali, quindi, alle tradizioni e al folklore, ma il posto d’onore spetterà all’oliva tipica delle vallate ai piedi al massiccio montuoso del Linas. Un unicum a livello mondiale riconosciuto dalla Comunità Scientifica Universitaria per le sue caratteristiche organolettiche uniche. Ad essa, denominata dall’Università di Sassari “Nera di Gonnos”, è dedicata una delle feste più importanti dell’anno, un occasione unica per i turisti del gusto più esigenti, ma anche per appassionati di tradizioni popolari, natura e storia.
Programma della festa: Venerdì 18 novembre • •
•
Esposizione della Bandiera Città dell’Olio presso l’Aula Consiliare del Municipio Inaugurazione della XXV Sagra delle Olive alla presenza del Sindaco Sisinnio Zanda, del Presidente del Consiglio Regionale Claudia Lombardo, del Presidente della Provincia del Medio Campidano Fulvio Tocco e del Presidente della Pro Loco Cicci Agabbio Visita agli stand espositivi
Sabato 19 novembre •
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Visita all’antico Frantoio Bardi e al Frantoio Foddi con illustrazione del processo produttivo alle scolaresche e degustazione dell’olio di “Nera di Gonnos” Premiazione degli elaborati degli studenti delle scuole Visita guidata alla filiera produttiva delle olive da mensa Convegno: presentazione del 12° Concorso Regionale Olio Nuovo, Presentazione 2° Concorso regionale “Nera di Gonnos” sulle olive da mensa in salamoia al naturale
Domenica 20 novembre • • • • • • •
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Visita a “Sa Pratzas” dell’olivicoltore Corso di degustazione degli oli extravergini di olive Annullo filatelico Premiazione Pratzas, stand e vetrine presso il Comune Preparazione pranzo tipico con prodotti tipici locali a cura della Proloco di Gonnosfanadiga Spettacolo Gruppo Folk Degustazione Bruschette all’olio d’oliva
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Carta d’identità Quando si parla di produzione olearia gonnese, non si può prescindere da un approfondimento specifico sulla qualità più importante che contraddistingue questo importantissimo e insostituibile prodotto della dieta mediterranea. La Nera di Gonnos è una varietà di olivo presente in una ristretta zona della Sardegna. L’etimologia del nome fa riferimento al territorio di Gonnosfanadiga, Comune del Medio Campidano, il cui comprensorio è una delle aree a maggiore concentrazione di questa varietà. Questa varietà di olivo è di origine non nota. Alcuni studiosi presumono che sia stata importata in Sardegna durante la dominazione spagnola, nel XV secolo, ma tale ipotesi non è confermata da risultati di studi comparativi. Tuttavia la coltivazione dell’olivo era nota in Sardegna già ai tempi dei nuragici, come risulta dai ritrovamenti archeologici nella Valle del Tirso, e ciò lascia spazio alla possibilità che si tratti di una specie autoctona o perlomeno importata in tempi ancora più remoti. La Nera di Gonnos ha una diffusione molto limitata. La sua coltivazione è, infatti, concentrata nell’area comunale di Gonnosfanadiga, sino ai confini con i territori di Guspini e Villacidro. Sporadicamente si ritrova anche in alcune coltivazioni del nord, presente in minima parte. Le olive sono di pezzatura grande (circa 5 g), di forma leggermente ovoidale, abbastanza simmetrica, con il diametro maggiore nella zona equatoriale. L’apice del frutto è arrotondato, la superficie cosparsa di numerose lenticelle di grandi dimensioni. A maturità la colorazione è nera, mentre quando è
La produzione olearia
EVENTI
Il centro urbano attorniato da oliveti
Da visitare durante la Sagra: • • • • •
Antico Frantoio Bardi Percorso guidato degli antichi pozzi per l’approvvigionamento idrico del Centro Storico Frantoio Foddi (per scoprire come si produce l’olio) Il Museo Naturalistico situato nel monte Granatico dove si potrà ammirare l’antico costume tradizionale gonnese. Itinerari Turistici presso i luoghi della cultura, della tradizione e gli Ulivi Secolari
ancora acerba si presenta di colore verde. E’ in questo momento che si presta maggiormente alla tipica conservazione in salamoia. Nel Medio Campidano matura a novembre. La qualità del suo olio è molto apprezzata a livello locale ed è caratterizzata da un gusto fruttato, leggero e delicato. Le proprietà benefiche per la salute risultano indiscusse: l’elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi, di tocoferoli e beta-caroteni è importante per l’azione anticolesterolemica, antiossidante, di prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Le specialità della festa Tra i tantissimi appuntamenti legati alla XXV edizione della Sagra delle Olive alcuni rappresentano dei veri e propri unicum. Durante la manifestazione verranno presentate alcune dimostrazioni dell’utilizzo benefico dell’olio d’oliva nella cosmesi con la preparazione del sapone a base del prezioso condimento. Verrà bissato l’annullo filatelico
Dove mangiare e dormire: • • •
El Peyote, Su Laccu, Su Pottabi, Pizzeria da Giuseppe propongono menù turistici preparati con olive, olio e prodotti tipici locali. B&B Lierus: Strada per località Sibiri km 1, Tel 340.2544135 B&B Su Murzu e S’Arreposu, via Satta 28, Tel 328.2872344
Il costume tradizionale di Gonnosfanadiga
che permetterà all’evento di entrare nella storia nazionale attraverso un bollo a lei dedicato. Durante la kermesse farà bella mostra il costume tipico del paese. Risalente alla seconda metà dell’800, il costume tipico gonnese è stato indossato dalla popolazione sino ai primi del 900. Durante i festeggiamenti faranno la loro comparsa alcune ricette gastronomiche uniche dai mix di ingredienti segreti sapientemente miscelati grazie all’interesse dei membri della Pro Loco locale. Tra le leccornie tipiche dell’evento ricordiamo la Bruschetta di Gonnos, leggendaria variante della tipica pietanza nazionale che ha riscosso un notevole successo nelle edizioni passate della Sagra. “Sa Fresada”, ovvero un antipasto di olive e condimenti vari, la cui ricetta segreta è stata tramandata da una anziana signora ai membri dell’associazione Pro Loco di Gonnosfanadiga. Accompagneranno le pietanze a base di olio e olive gli altri prodotti della cucina tipica gonnese quali il pane, il vino, le carni e gli insaccati, i dolci e il miele. Foto di Andrea Meloni
Per informazioni e materiale informativo sarà aperto, durante tutta la durata della Sagra, un Info-Point presso la Fiera Mercato in via Nazionale.
A sinistra: la produzione olearia; sopra: il Sindaco Sisinnio Zanda al taglio del nastro nella passata edizione
Per informazioni e prenotazioni chiamare i numeri 070.9797129 o 070.9795231
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MOTORI
TUTTI A CACCIA, MA COL MEZZO GIUSTO
Archiviata da tempo la pratica estate 2011, torna prepotentemente il periodo dedicato all’Ars Venandi. Piccola o grossa che sia, la caccia attrae migliaia di appassionati in tutta l’isola che in questo periodo preparano l’occorrente per lunghe trasferte nei paradisi naturalistici in cui apprestarsi a catturare le agognate prede
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n vero appassionato di caccia sa che non basta solo avere il fucile giusto e un cane ben addestrato per godersi appieno una battuta. Si deve far affidamento ad un mezzo che permetta lo stivamento di tutta l’attrezzatura, un sicuro trasporto dei cani e, soprattutto, che garantisca sicurezza e stabilità nei percorsi fuori strada. La scelta dell’auto giusta diventa quindi un fattore preponderante perché una battuta di caccia non si trasformi in un’odissea. La scelta del fuoristrada giusto diventa quindi obbligata in questo periodo, con la stagione della caccia al cinghiale che preme alle porte. Agile, robusto, sicuro e scattante. Il fuoristrada del cacciatore deve rispondere a tutte queste esigenze. I patiti delle piste più impervie e dei percorsi più tortuosi sicuramente troveranno nel Suzuki Jimny un vero alleato. Questo piccolo ma potente gioiello è caratterizzato da un robusto telaio a longheroni con un rigoroso design a tre sezioni che stabilizza la guida e ammortizza gli urti delle ruote. Il sistema frenante ad alte prestazioni include freni a disco anteriori ed il servofreno da 8 pollici amplifica la potenza frenante, migliorando la performance in frenata quando si viaggia a pieno carico. Gli assali rigidi full-width aumentano la superficie di contatto sulle ruvidità del terreno e
contribuiscono ad una presa eccellente su tutte le superfici. Disponibili in due motorizzazioni benzina e diesel da 1.300 e 1.500 cc Jimny è l’ideale per chi vuole coniugare agilità in spazi contenuti. Per chi desidera un mezzo polivalente adatto anche a tutta la famiglia il Suzuki Gran Vitara è la risposta giusta. Il Gran Vitara si dimostra pratico anche nelle vie cittadine, consentendo allo stesso tempo agli amanti della caccia di utilizzarlo in qualsiasi occasione. Si parte dalla 1.6 VVT 3p da 106 cavalli fino alla versione più potente tra i benzina, la 3,2 V6 5p da 233 cavalli. Per i diesel sono proposte tre versioni del common rail 1.9 da 129 cavalli. Tutte le versioni beneficiano di trazione integrale e tutte le motorizzazioni rispondono ai canoni Euro5. Chi pretende un giusto connubio tra alte prestazioni e tecnologia è alla ricerca senz’altro di una Jeep Cheokee. Giunta al suo quarto restyling, affronta l’offroad mettendo in azione i due sistemi di trazione integrale: Quadra-Trac II e il più sofisticato Quadra-Drive II, dotato di differenziale autobloccante elettronico posteriore a slittamento limitato. In più ora c’è il Selec-Terrain, manettino che chiede al guidatore soltanto di selezionare una delle cinque modalità, lasciando all’elettronica il compito di coordinare motore, freni, sospensioni, controllo della trazione e della stabilità.
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TECNOLOGIA
MOTORI
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Dotazione completa e prezzi competitivi per la nuova Fiat Punto Blue&Me, già disponibile con prezzi da 9.900 euro
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rriva nelle concessionarie la nuova Fiat Punto Blue&Me, con un nuovo allestimento pensato per una clientela attenta alle novità tecnologiche che ricerca una vettura dall’ottimo rapporto prezzo/dotazione. Il sistema Blue&Me, in dotazione di serie nella nuova Punto, permetterà di guidare senza mai staccare le mani dal volante, a tutto vantaggio della sicurezza. Chi siederà al posto di guida della Fiat Punto Blue&Me potrà telefonare, ascoltare gli SMS ricevuti, consultare la rubrica e ascoltare MP3 grazie ai comandi vocali. Inoltre grazie al sistema eco:Drive si potrà analizzare il proprio stile di guida e ricevere suggerimenti su come ridurre i consumi e le emissioni inquinanti. Già montato su oltre 1.500.000 vetture Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Fiat Professional e Iveco, il sistema di infotainment Blue&Me è ab-
binabile sulla nuova versione della Punto al navigatore portatile TomTom Go Live 1000 (offerto come optional), capace di gestire tutte le applicazioni tramite il pratico schermo touch-screen a colori. La Blue&Me si riconosce per il nuovo colore metallizzato Blu Profondo, per gli specchietti retrovisori e maniglie in tinta con la carrozzeria e per i cerchi in lega da 15 pollici. Di serie saranno presenti 4 airbag, climatizzatore e radio con lettore CD/MP3. In vendita con prezzi a partire da 9.900 euro per il modello 3 porte a benzina entry level, la nuova Fiat Punto Blue&Me sarà abbinabile alle due motorizzazioni a benzina 1.2 da 69 cv e 1.4 da 77 cv, al turbodiesel Multijet II da 75 cv, al 1.4 benzina/metano da 70 cv e al 1.4 benzina/GPL da 77 cavalli. Tutte le motorizzazioni saranno dotate di serie del sistema Start&Stop.
TOMTOM “LIVE” PER LA NUOVA FIAT PANDA 2012 TomTom ha realizzato per la nuova Fiat Panda il primo sistema GPS completamente integrato e dotato di servizi “Live”. La citycar sarà la prima vettura ad adottare questo innovativo sistema di navigazione integrato nella plancia che sfrutta una sofisticata tecnologia di calcolo dinamico dei percorsi, fornendo in tempo reale quello più rapido, calcolato sulla base dei costanti aggiornamenti relativi al traffico. Il dispositivo permette di sfruttare le potenzialità del proprio telefono cellulare e quelle del lettore multimediale tramite la connessione senza fili Bluetooth, inoltre è facilmente aggiornabile attraverso il portale online MyTomTom. La piattaforma Blue & Me TomTom Live mette a disposizione del guidatore un cospicuo numero di servizi che vanno dalle più aggiornate informazioni sugli autovelox lungo il percorso stabilito e aggiornamenti in tempo reale sulla situazione meteo del tragitto.
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MOTORI
PNEUMATICI INVERNALI:
CONTA IL FREDDO NON PIOGGIA O NEVE Un pneumatico invernale non è da montare solo in caso di neve. Lo dice la parola stessa: invernale, non da neve. La presenza di lamelle sui tasselli, la mescola flessibile, le scanalature
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e gli intagli specifici consentono a questo tipo di pneumatici di avere un regime d’utilizzo perfetto quando la temperatura si aggira sotto i 7 gradi centigradi
il freddo quello che conta, non i fenomeni atmosferici. Nei mesi in cui le temperature si irrigidiscono, migliorano aderenza, tenuta di strada e frenata. In una parola, la sicurezza. Rispetto ad un pneumatico estivo, l’auto si ferma molto prima in caso di frenata d’urgenza, per esempio. Se piove, si ottiene una risposta migliore di circa il 15%; se nevica, anche del 50%: riuscire a fermarsi 20 o 30 metri prima vuol dire tanto. Ma anche un paio di metri possono essere decisivi. Per identificare i pneumatici invernali si ricorre a molteplici diciture. Snowflake, M+S e tante altre sigle e numeri. Occorre fare un po’ di ordine. M+S è la vecchia dicitura soprattutto per pneumatici da fuoristrada, significa Mud e Snow, fango e neve. Le invernali vere, non quelle con tasselli altissimi per intenderci, ma con lamelle e mescola morbida sono ormai quasi sempre identificate dalla montagna stilizzata con dentro il fiocco di neve, il simbolo detto “Snowflake” presente sulla spalla del pneumatico. Bisogna inoltre stare attenti al codice di velocità, l’ultima lettera dopo i numeri che indicano la dimensione del pneumatico. Di solito, per le gomme invernali se ne usa uno inferiore rispetto alle estive, che una volta finita la stagione vanno rimontate con il codice, quest’ultime sì, originario scritto sulla Carta di Circolazione. Occorre anche sfatare il mito che le invernali siano poco confortevoli e durino meno, in genere, delle estive. Il problema della rumorosità era relativo ai pneumatici di vecchia generazione che riuscivano ad avere aderenza sfruttando solo tasselli enormi. Oggi, come detto, sono lamelle e mescola a fare grip. Il principio è quello della palla di neve: neve più neve crea aderenza, l’invernale trattiene i cristalli di neve e ottiene quel contatto giusto con la strada che permette di controllare l’auto in tutta sicurezza. Questo cambiamento di tecnica esclude di fatto la rumorosità eccessiva. Anzi, essendo la mescola più flessibile di quella di un pneumatico estivo, è facile che il comfort in abitacolo sia anche migliore. Erronea anche la pratica di cambiare solo due ruote durante l’inverno. Non bisogna farsi attrarre da piccoli risparmi a sfavore di guidabilità, confort e,ancora una volta, sicurezza. L’equilibrio dell’auto con pneumatici diversi risulta compromesso e, in parte, anche l’efficacia. Se si conta che un treno d’invernali dura quanto e più di un estivo, dunque nel ciclo di utilizzo dell’auto viene ammortizzato come uno dei possibili cambi che si farebbero per usura, assolutamente consigliato è puntare decisamente su quattro pneumatici invernali, indipendentemente dal fatto che si abbia la trazione integrale. Fabrizio Giua
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DESIGN
30 ANNI TRA ATTUALITÀ E INNOVAZIONE I laboratori artigianali del mobile Fratelli Saiu festeggiano i 30 anni di attività ripercorrendo l’evoluzione della loro attività, dagli esordi, nel lontano 1981, sino ad oggi. Il denominatore comune della produzione continua ad essere la qualità senza compromessi attraverso la produzione di ambienti su misura nel giusto connubio tra attualità e innovazione. Giusto spazio alle tecniche moderne, dunque, senza mai dimenticare le profonde radici che li legano alla tradizione dell’antico mobile sardo
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a storia dell’azienda comincia nella casa natale dei due fratelli titolari della società: il padre di Angelo e Franco già produceva mobili artigianali sardi. Era specializzato nella creazione di sedie e madie finemente intagliate con i motivi della tradizione sarda. Presto insegnò ai figli l’arte antica della tecnica dell’intaglio sul legno. Col tempo la mole di lavoro aumentò notevolmente, permettendo ai due ragazzi di trasportare gli attrezzi del mestiere nel primo laboratorio organizzato presso la loro residenza. La perizia nella lavorazione del legno permise di allargare la produzione che si diversificò in mobili e ambienti sempre più complessi. Il linguaggio artistico dei due artigiani, già dagli esordi coadiuvati da esperti col-
laboratori, rimase memore dell’antica sapienza ereditata dal padre, iniziando però a tingersi di quegli espedienti tecnici capaci di soddisfare un mercato sempre più ampio. Nel corso degli anni l’impresa è cresciuta sino a sfiorare la produzione industriale, ma sempre attraverso fasi di lavorazione fortemente ancorate alla tradizione artigianale. Il trasferimento presso l’odierna sede, nella zona industriale villacidrese, ha coinciso con l’espansione dell’azienda nel mercato sardo. Le tecniche per garantire prodotti di alta qualità, nel rispetto della tradizione, sono state progressivamente acquisite, lasciando sempre spazio alle tipiche creazioni rustiche in legno massello, marchio di fabbrica della ditta. L’utilizzo del legno listellare ha permesso di dare stabilità alle nuove creazioni,
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eliminando il vincolo alla creazione dei soli motivi rustici. Tipico esempio è la possibilità di ottenere, con l’ausilio dei listelli, ante perfettamente piane senza doverle riquadrare. Le tendenze moderne hanno consentito una maggiore dinamicità nella scelta dei colori e nelle verniciature, che un tempo ruotavano attorno alle tonalità del nudo legno. Laccati, lucidi o opachi: nessun gioco cromatico ha segreti per i Fratelli Saiu. Anche l’utilizzo della ferramenta ha fatto passi da gigante. Inizialmente le cerniere erano uni-
camente classiche, con bloccaggio sulla struttura del mobile attraverso una semplice calamita. Ora le nuove tecniche si chiamano cerniere a scatto, col rientro soft o a guida estraibile, e consentono un utilizzo più ergonomico e dinamico di tutti i mobili della casa. Anche i piani di lavoro delle cucine hanno visto importanti passi avanti. Senza escludere l’utilizzo di marmo e granito, prima unici elementi di qualità sul mercato, ora si dispone di innovativi prodotti in quarzite, okite o addirittura in alluminio.
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DESIGN
CON LA RISTRUTTURAZIONE DEGLI IMMOBILI IL RISPARMIO E’ SERVITO
La crisi economica e la difficoltà all’accesso del credito bancario hanno reso ardua la costruzione ex novo della casa dei propri sogni. E’ proprio l’impossibilità di accedere a formule di credito accettabili per realizzare i propri progetti abitativi spinge un pubblico sempre più ampio verso la restaurazione di beni immobili già esistenti. Questa tendenza si concilia con il tentativo di recupero dei centri storici, sempre più spopolati, messo in atto, non senza difficoltà, dalle amministrazioni locali. Vengono in soccorso le nuove imprese edilizie, come la 2M, coadiuvata dal geometra Marco Muntoni, che propongono nuove soluzioni per realizzare il proprio progetto Casa, senza drammi
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er semplificare le pratiche inerenti l’acquisto di un bene immobile già esistente rivolgersi al consulente giusto non è un optional. “Dopo l’acquisto del bene – dice il geometra Marco Muntoni – si pianifica la progettazione della ristrutturazione e in seguito l’aggiornamento catastale attraverso la pratica di Aggiornamento Catastale (pratica Docfa ed eventuale pratica Pregeo). Tale pratica, da consegnare al catasto urbano, permette di stimare la rendita dell’immobile attraverso una sua ricostruzione grafica nello stato precedente ai lavori”. Il progetto di ristrutturazione avviene in più fasi, ognuna delle quali deve essere espletata da personale esperto. “Per primo – continua Marco Muntoni – occorre capire la tipologia della struttura per individuare eventuali vincoli. A quel punto si propongono le diverse soluzioni al cliente”. Una volta approvato il progetto si procede col Computo Metrico Estimativo, che la ditta incaricata per l’esecuzione dei lavori effettuerà per quantificare tutte le spese di ristrutturazione. Il computo estimativo dell’azienda non è dei più semplici. Occorre districarsi in una selva di leggi e proposte di materiali inno-
vativi per proporre il giusto preventivo al cliente finale. “Le nuove normative riguardanti il risparmio energetico e la recente emanazione della norma sulla classificazione acustica, spingono verso tipologie costruttive nuove – dice Francesco Mocci della 2M Costruzioni - attente alla sostenibilità ambientale, ad un maggior comfort abitativo e ad una razionalizzazione dei costi per la gestione degli immobili”. Effettivamente gli Istituti di Credito sono poco inclini a finanziare progetti basati sui tradizionali metodi costruttivi che rispondono sempre meno ai bisogni dell’odierno mercato. “Per uscire dalla crisi – continua Francesco Mocci - bisogna investire su nuove tecnologie di costruzione”. La scelta della tecnica per la costruzione di un edificio va presa anche in funzione del tipo di materiale che si ritiene più adatto. “Nella scelta è importante considerare anche l’utilizzo che si farà dell’edificio, il grado di flessibilità richiesto nella disposizione degli spazi interni ed il periodo in cui esso verrà utilizzato – termina Francesco Mocci - solitamente le tecniche pesanti sono legate a performance termiche più stabili ed economiche, mentre le strutture leggere puntiformi garantiscono una maggiore flessibilità planimetrica”.
Francesco Mocci
Marco Muntoni
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CASA
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ALLA RICERCA DELLA TRADIZIONE PERDUTA
C’era una volta la pavimentazione in legno. Le case che sceglievano questo tipo di soluzione erano belle e accoglienti, quasi vive. Le famiglie che la sceglievano erano fortemente ancorate ad una tradizione senza compromessi, orientate verso un gusto classico e rustico allo stesso tempo. La lavorazione di questi preziosi prodotti era del tutto artigianale e seguiva un antico solco che perdeva le sue tracce in un passato luminoso e nobilitato dall’uso sapiente delle risorse che madre natura sapeva offrire agli uomini. Poi è sopraggiunta l’era industriale che ha tentato di spazzare via tutta questa tradizione. Oggi Musa Ceramiche permette a tutti i cultori della qualità delle vere essenze lignee sapientemente lavorate in maniera artigianale di riappropriarsi di questo mito senza tempo non ha bisogno di artifici chimici per risplendere in eterno. Solo i legni più pregiati possono assurgere al ruolo di prodotto artigianale che rispetta questa antica tradizione. Rovere, castagno, olmo europeo, noce europeo, pero europeo e larice sono la pura espressione di una filosofia che non ha paragoni come effetto estetico, dopo la messa in posa. La differenza, poi, è data dalle doghe che, allineate,
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ggi si chiama indifferentemente Parquet e sempre più spesso risente di una produzione seriale che, attraverso l’uso improprio di colorazioni, lavorazioni e verniciature industriali, snatura la vera qualità del legno. La missione di Musa Ceramiche è quella di far rivivere alla propria clientela la vera emozione delle preziose essenze lignee. Elemento naturale che arreda, da colore e calore, profuma gli ambienti con le sue essenze preziose che creano suggestive atmosfere che innalzano il tenore di vita degli uomini, solo il vero legno sa donare quelle emozioni che fanno di una qualsiasi casa la tua casa. Ma che differenza c’è tra un normale parquet e una delle pavimentazioni in legno che potrai trovare presso lo showroom Musa Ceramiche? Il rispetto della tradizione inizia sin dai primi cicli produttivi partendo dal taglio del tronco. Il legno grezzo viene lasciato stagionare all’aperto per diversi mesi, di seguito viene introdotto nelle celle di essicazione e, tramite il controllo di esperti artigiani, viene portato al grado di umidità intrinseca che lo rende idoneo alla produzione. Nessuna forzatura è quindi imposta all’essenza del legno che in questo modo mantiene inalterate tutte le sue qualità. Nonostante i tagli siano eseguiti con le moderne tecnologie che garantiscono standard qualitativi di prim’ordine, si tenta, in ogni modo di tener fede alla tradizione secolare degli antichi falegnami che, dopo aver comprato il legno dai mercanti, preparavano nelle loro botteghe il loro legname. Le tavole vengono come in passato raschiate e piallate con preziose terre naturali che donano al legno quell’unicità che è propria delle cose antiche. La successiva lavorazione con cere d’api o oli essenziali di donano al legno quel tocco di naturalezza che
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formano la superficie calpestabile. Doghe più lunghe accostate ad altre più corte o più strette, come quando nel mitico passato l’industria non aveva ancora inventato la serialità di doghe tutte uguali, tutte della stessa misura, tutte della stessa sfumatura e finitura. Il risultato è l’unicità di un prodotto che non teme il tempo e l’usura. Uno spettacolo unico da esplorare, ammirare e vivere per sempre.
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DOLORI CERVICALI E MAL DI SCHIENA ADDIO
La maggior parte delle persone, col passare del tempo e l’avanzare dell’età accusa sempre di più fastidiosi e a volte debilitanti dolori all’apparato muscolo scheletrico. La soluzione a quella che sembra essere oggi una vera e propria epidemia in costante propagazione arriva direttamente dal nostro letto. Cuscini e materassi rappresentano l’arma vincente per contrastare e lenire i problemi del mal di schiena e i dolori cervicali che influenzano negativamente la qualità della nostra vita
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pesso ci rendiamo conto dell’importanza di avere collo e schiena sani solo quando dolori e fastidi cominciano a renderci la vita impossibile. Per questo utilizzare ogni giorno cuscini per la cervicale e materassi che sostengono senza deformare la spina dorsale rappresenta una valida cura per la cervicale e il mal di schiena. La scelta del materasso ideale risente di fattori del tutto personali, ma al giorno d’oggi si parte da un assunto importante: sono banditi i materassi a molle e tutti i disagi che essi creavano. Tra le novità del mercato il
Memory Foam è il più moderno tra i materiali impiegati nella preparazione di materassi e cuscini. Questo innovativo materiale possiede una struttura visco-elastica di cellule altamente elastiche e traspiranti. I materassi e i cuscini in Memory Foam reagiscono alla pressione e al calore del corpo, modellandosi e creando un morbido cuscinetto che accoglie perfettamente il corpo, evitando la compressione degli arti, favorendo l’attenuazione di dolori, mal di schiena e crampi. Sono indeformabili e ritornano gradualmente alla propria forma originale. Il Memory Foam è ottimo anche per chi ha pro-
blemi di circolazione sanguigna e di schiena. La temperatura corporea è mantenuta perfettamente per tutta la durata del riposo, sia d’estate che d’inverno. La schiena ne trae immediatamente benefici, poiché non è la colonna vertebrale ad adattarsi al materasso, ma viceversa. Tra i materiali di nuova generazione, per la costruzione di materassi capaci di lenire i fastidiosi dolori fisici, il lattice occupa senz’altro una posizione di rilievo. Per la produzione dei materassi si adopera una speciale sostanza chiamata “schiuma di lattice” che viene prodotta utilizzando lattice ed aria. Su un materasso in lattice la colonna vertebrale viene a trovarsi dunque nella sua posizione naturale. La pecu-
liarità del materasso in lattice è proprio quella di fare in modo che la testa assuma la giusta postura, che le spalle e la schiena sprofondino nella giusta misura. Grazie alla consistenza morbida e soffice i dischi intervertebrali si rilassano, per un riposo perfetto. Una importante alternativa è rappresentata dai materassi in poliuretano espanso. Questi tipi di prodotti risultano totalmente anallergici, ergonomici e ad alta resistenza. Un’altra caratteristica importante del poliuretano è l’elevata indeformabilità legata ad un buon livello di elasticità e compressione. Inoltre contrasta la colonizzazione degli acari e con particolari trattamenti può essere reso antibatterico.
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DALLA CUCINA ALLA SPIAGGIA IL PASSO E’ BREVE
La cucina rappresenta il fulcro della vita domestica in cui la routine cede il passo all’amore conviviale. Questo ambiente casalingo riesce a catalizzare le energie provenienti dalla vita di tutti i giorni mettendoci costantemente a confronto con le persone care della nostra vita. Arredare Oggi sa cosa vuol dire prendere la decisione di cambiare questo importante ambiente domestico. L’azienda ti aiuta a sostituire la cucina con una serie di consigli pratici e ti offre la possibilità di goderti una vacanza in pieno relax, gratuitamente in centinaia di località in tutto il mondo. Come? scoprilo con la promozione Molly
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on il periodo natalizio alle porte Arredare Oggi propone un’idea per festeggiare al meglio le festività di fine anno. Cambia cucina e parti in vacanza. Arredare Oggi propone la qualità di Mobil Turi al prezzo più basso del mercato, un binomio vincente per un regalo che dura una vita. In più c’è l’offerta di un viaggio vacanza gratis da scegliere tra tante località a disposizione. Non basta? Ecco i consigli per non sbagliare mai. Quando arriva il momento di cambiare cucina, inizia un periodo intenso fatto di entusiasmo e scelte complesse. In cucina tutto è fondamentale perché questo è l’ambiente che riunisce la maggior parte delle attività quotidiane: nutrizione, preparazione dei pasti e
convivialità. Sono questi i fattori che influenzano in modo sensibile la scelta degli elementi. Ecco un catalogo delle decisioni da prendere, in ordine d’importanza. Il primo fattore da considerare è quello legato alla vista. La scelta più importante è infatti quella che riguarda lo stile e il colore della cucina perché influenzerà in modo fondamentale la percezione dell’ambiente, e quindi la vita quotidiana. Strettamente collegate sono le decisioni che riguardano lo stile di elementi specifici. Più precisamente si tratta di capire quale anta scegliere, quali maniglie e il piano di lavoro. Occorre, poi, ricordare che la cucina è anche una questione di numeri, per cui bisogna far attenzione allo spazio disponibile per alloggiare i mobili e gli elettrodomestici. Ad esempio, se hai un ambiente ampio puoi optare per un modello con isola; ma anche se lo spazio è poco esistono soluzioni per creare una cucina piccola, ma con carattere. Tra gli elementi che influiscono sulla solidità di una cucina e sulla sua bellezza estetica, ci sono i materiali di cui essa è composta: strutture, rivestimenti, antine, top. Ogni dettaglio ha un suo
materiale, adatto a esigenze differenti. A fare della cucina una vera e propria postazione di lavoro per il disbrigo delle faccende domestiche sono gli elettrodomestici ad essa coordinati. Gli elettrodomestici nascono per portare in cucina progresso, funzionalità e comodità, ed è sempre meglio sapere quali e quante possibilità si possono avere scegliendo un modello o un altro.
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ENERGIA
L’AUDIT ENERGETICO
L’audit energetico è una serie di studi e valutazioni che servono per capire in che modo l’energia viene utilizzata in una struttura, quali sono le cause degli eventuali sprechi ed eventualmente quali interventi possono essere suggeriti all’utente, ossia un piano energetico che valuti non solo la fattibilità tecnica ma anche e soprattutto quella economica delle azioni proposte. Vengono raccolti i dati di consumo e costo energetico, dati sulle utenze elettriche, termiche, frigorifere, acqua (potenza, fabbisogno/consumo orario, fattore di utilizzo, ore di lavoro)
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Sesco nominato partner per gli interventi di risparmio energetico dal Comune di Loceri All’interno del percorso di affidamento del servizio, Sesco svolge il ruolo di partner tecnico, si occupa cioè dell’esecuzione delle analisi energetiche sugli edifici e delle proposte di intervento che saranno oggetto della progettazione degli adeguamenti tecnico-funzionali di impianti termici ed elettrici. L’analisi energetica è finalizzata ad individuare interventi concreti di risparmio energetico ed economico, fornendo alla Pubblica Amministrazione un quadro dettagliato delle priorità d’intervento e della loro efficacia sul fronte economico ed ambientale.
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’audit energetico è una procedura sistematica per comprendere le modalità con le quali in un edificio, o in una infrastruttura, viene gestita l’energia, individuare le criticità di dispersione energetica e proporre soluzioni tecniche-scientifiche sulla base di una valutazione oggettiva del rapporto costi-benefici. Sesco, una delle aziende leader in Sardegna per quanto riguarda la progettazione, l’installazione e la manutenzione di impianti fotovoltaici, forte della propria esperienza sul campo, sta completando la propria offerta di servizi a privati, imprese e pubbliche amministrazioni, con azioni di audit energetico. L’audit energetico si può considerare come la prima fase di studio che deve precedere l’avvio di un qualsiasi progetto per ottenere la maggiore efficienza e risparmio energetico: in base a questo sarà possibile definire in anticipo se un intervento possa risultare fattibile e conveniente, sia dal punto di vista tecnico che economico. Per esempio, in un’abitazione con grandi dispersioni di calore date dagli infissi, può essere molto più conveniente nel tempo acquistare un impianto per il solare termico che produca acqua calda per riscaldamento, risparmiando sul gas, anziché un condizionatore o
un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Stesso discorso per un capannone industriale: spesso è molto più conveniente spendere per isolare la struttura, riducendo il costo della bolletta, che acquistare un impianto fotovoltaico. L’audit energetico degli esperti tecnici di Sesco analizza il rapporto tra l’efficienza e l’ambiente esterno di tutti gli impianti tecnologici di una casa. Generalmente le fasi di intervento sono: la raccolta di informazioni preliminari al fine di effettuare un’analisi energetica iniziale (consumi e fabbisogni energetici, tipologia dei processi produttivi); il sopralluogo finalizzato all’analisi energetica interna ai processi in essere (utilizzo e gestione dell’energia); l’elaborazione dei dati raccolti e predisposizione del rapporto finale, chiamato planning. Il planning è un rapporto dettagliato sui lavori di efficienza energetica che necessita la struttura, in cui ogni voce di spesa è rapportata alla voce di risparmio che il budget familiare avrebbe nel tempo. La procedura di diagnosi energetica è uno strumento insostituibile e solo tramite esso si riesce a promuovere e valutare scelte progettuali che portano al reale incremento delle performance energetiche con investimenti mirati per una reale sostenibilità energetica.
ENERGIA
ADDIO VECCHIO FOCOLARE, BENVENUTO TERMOCAMINO
I termocamini sono sempre più scelti dalle famiglie sarde perché sono in grado di garantire un rendimento energetico molto elevato, grazie ad una buona efficienza del sistema e possono essere addirittura dei validi sostituti per la caldaia. Inoltre, sono decisamente più validi dei classici camini, certo così romantici, ma ricchi di problemi per quello che riguarda il tiraggio e la sicurezza in casa
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a un punto di vista estetico, i termocamini non hanno nulla da invidiare ai modelli tradizionali ma, cosa che a questi ultimi non è concesso, sono ben in grado di riscaldare appartamenti di medie dimensioni, diciamo fino a cinque vani. “Basti pensare che il rendimento di un camino tradizionale non supera il 50% nel migliore dei casi – dice Giuseppe Boi di Pronto Casa – ben lontano dalle punte di efficienza che riesce ad ottenere un termocamino”. Naturalmente, questa efficienza si traduce in un risparmio notevole dal punto di vista dei consumi. I termocamini funzionano secondo due modalità principali: ad acqua o ad aria, ma possono esistere anche dei modelli ibridi che mescolano entrambe. L’alimentazione è a legna, ma può essere anche a pellet. Dal punto di vista della struttura, esternamente somiglia ad un camino tradizionale, se non fosse per il vetroceramica che chiude la zona del focolare. “Questo accessorio è molto importante, poiché è sia una dotazione di sicurezza, dal momento che è in grado di isolare la fiamma ed evitare anche la fuoriuscita di fumo – dice Mauro Casti di Pronto Casa – sia un elemento che gioca a favore dell’efficienza, dato che ottimizza i rendimenti”. La parte interna della struttura, invece, è in
acciaio con uso della ghisa per la parte del focolare. I termocamini sono corredati da una canna fumaria attraverso la quale si possono eliminare i fumi della combustione: a seconda della sua posizione, il termocamino potrà essere situato in una stanza piuttosto che in un’altra. E’ possibile decidere di allacciare il termocamino direttamente all’impianto di riscaldamento, funzionando al posto della caldaia anche per la produzione di acqua calda ad uso sanitario. Oppure, si può collegare ad una serie di canali realizzati a soffitto per il riscaldamento dell’aria nei locali adiacenti alla struttura. Le tipologie di termocamini prevedono anche differenze nell’alimentazione. Disponibili con alimentazione a legna e a pellet esistono anche degli ibridi che funzionano, così, in modo costante. “Infatti, non appena terminata la legna, entra in funzione il pellet – commenta Angelo Mascia di Pronto Casa – evitando lo spegnimento dell’impianto”. Un termocamino acceso circa sei ore al giorno, con conseguente produzione di acqua calda per sedici ore circa consuma, a seconda della metratura dell’appartamento, dai 20 chili di legna (per 100mq) a 60 (per 300mq). Per acqua calda durante tutto il giorno e termocamino acceso quasi dodici ore, il consumo di legna andrà da 40 a 120 chili.
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ENERGIA
CONSIGLI PER RISPARMIARE ENERGIA TERMICA
Si riaccendono le caldaie in coincidenza con il rapido abbassamento della temperatura in quasi tutta Italia. Semplici accorgimenti e manutenzione contribuiscono sensibilmente al risparmio energetico
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on l’inizio della stagione invernale, è importante tenere presenti alcuni accorgimenti importanti che contribuiscono in maniera rilevante al risparmio di energia termica. Il riscaldamento invernale di un’abitazione infatti incide sensibilmente sui consumi, e soprattutto in questo periodo vale la pena essere attenti al risparmio energetico. Ci sono degli accorgimenti semplici che è importante tenere sempre presenti nel momento in cui si inizia ad utilizzare il riscaldamento in casa. Uno di questi è la manutenzione della caldaia, dato che una caldaia non perfettamente efficiente aumenta sensibilmente i consumi di gas. L’efficienza della caldaia viene assicurata dalla pulizia annuale da parte di un tecnico specializzato e dall’analisi dei fumi che invece va effettuata ogni due anni. La manutenzione eseguita con regolarità da un tecnico garantisce il controllo dell’accensione della caldaia, il controllo di eventuali perdite di fumo, gas o acqua, la verifica della pressione, l’accertamento del tiraggio della caldaia. E’ fondamentale anche controllare periodicamente il perfetto isolamento dell’impianto di riscaldamento verificandone lo stato delle
tubature, per evitare inutili dispersioni di calore da parte della caldaia. Poi ci sono tanti altri piccoli ma importanti accorgimenti quotidiani: togliere l’aria dai termosifoni per mantenerne la massima efficienza; utilizzare i paraspifferi e abbassare le tapparelle nelle ore notturne per limitare la dispersione termica attraverso le vetrate; evitare di coprire i radiatori con mensole, mobili e tende, sia nella parte superiore che frontalmente perché possano lavorare al meglio. Per produrre meno inquinamento, inoltre, bisognerebbe disporre di case progettate fin dall’inizio per non sprecare energia. Ma nel nostro paese, raramente ci si avvicina a condizioni virtuose. Per quanto riguarda la temperatura, è importante sapere che in inverno per il corpo umano il comfort si raggiunge convenzionalmente tra i 20°C e i 22°C, con una umidità relativa del 40-45%. Se il vostro condominio o il vostro impianto autonomo rimane sopra questa soglia sappiate che abbassare la temperatura in casa di solo 1°C fa risparmiare il 7% di combustibili e può evitare l’emissione di 334 kg di CO2 all’anno per famiglia. Infine, mentre si dorme, il benessere si situa intorno ai 18°C.
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DESIGN
LA ZANZARIERA E’ BREVETTATA Una tecnologia sempre in continua evoluzione e una ricerca di materiali sempre più nuovi e competitivi, con la ricerca di un design attento alle esigenze dei clienti, sono prerogative che impongono le garanzie di un prodotto ad alto livello qualitativo. Non stiamo parlando di auto, né di televisori led, ma delle nuove frontiere nel campo del design, e in particolare nelle zanzariere
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a tecnologie delle zanzariere progredisce e compie passi in avanti verso il futuro. E’ la nuova zanzariera Ibrida, inventata e costruita da Secci Zanzariere, una delle aziende più importanti in Sardegna nel campo della produzione e vendita, soprattutto agli esperti serramentisti del settore, delle zanzariere avvolgenti, a schermo fisso e su misura. La nuova zanzariera Ibrida si distingue per il particolare sistema brevettato di aggancio/sgancio che consente una rapida e semplice apertura e chiusura della finestra, abbinando 46-50 la comodità della catenella. Il cas-
sonetto in alluminio è dotato di un particolare spazzolino che pulisce il telo durante lo scorrimento ed impedisce l’intrusione di insetti, vespe, lucertole ed altri fastidiosi animali. Adatta per porte e finestre, si caratterizza inoltre per le placche a muro di compensazione che rendono più agevole e veloce il montaggio su spalletta a muro; per le guide telescopiche che permettono la regolazione su vani fuori squadra. La zanzariera Ibrida inoltre è molto pratica nella sua installazione, e ideata con l’intento di essere elegante e durare nel tempo ma senza modificare l’estetica della
casa, consente di avvicinare le zanzariera alla finestra scongiurando le difficoltà di apertura. Inoltre non ci sono accessori a vista sulla parte inferiore, e grazie alla rimozione di tutte le parti taglienti nel suo corpo, viene scongiurato il rischio di rottura del telo. Per quanto riguarda la finitura, la nuova zanzariera Ibrida è disponibile in tutte le colorazioni esistenti sul mercato. Questa particolarità della linea produttiva si adatta al meglio alle esigenze di serramentisti in alluminio, tendaggisti, artigiani, falegnami, corniciai, vetrai, titolari di showroom, che a loro volta potranno offrire un servizio aggiuntivo ai loro clienti
finali, attraverso la personalizzazione dell’infisso, la possibilità di avere una rete a strisce bianca e nera, o con un tessuto oscurante. Anche le verniciature sono personalizzabili, ed è possibile richiedere la Zanzariera Secci al proprio serramentista di fiducia in varie finiture: in finto legno sublimato, effecta, marezzata, ossidata in titanio e a tinta gotica. Le zanzariere rappresentano la nostra difesa contro gli insetti di qualsiasi genere, d’estate quanto d’inverno, e dotarsi di un prodotto di nuova generazione in grado di durare nel tempo adeguandosi con stile ad ogni luogo è ora possibile, con Secci Zanzariere!
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DESIGN
LA SEDUZIONE DEL LEGNO
Molto spesso capita di possedere dei terreni edificabili, ma non poterci mai fare niente perché fabbricare un’intera casa è un’operazione costosa e di certo non adatta a qualsiasi tasca. Ci sono però dei metodi alternativi, come le case in legno, che permettono di avere un ambiente elegante e raffinato senza spendere decine di migliaia di euro. Un’idea anche per i giovani sposi che devono fare i conti con i mutui o con gli elevati affitti
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e case prefabbricate in legno sono una risposta ad ogni necessità di spazio. Innanzi tutto, sono più economiche rispetto ad una costruzione in cemento e mattoni, richiedono una manutenzione minima, garantiscono una durata molto lunga della vita del prefabbricato stesso ed infine lasciano un’impronta più ecologica nell’impatto visivo con l’ambiente. Ogni casetta da giardino è stata studiata i sede di progettazione per assicurare i più elevati standard: dall’alta qualità del legname utilizzato con perline a doppio incastro maschio-femmina che garantiscono una migliore chiusura; alle travi di copertura dalle dimensioni importanti per una maggiore sicurezza; alla stabilità dei serramenti con vetro camera dotati di guarnizioni paraspifferi in gomma. Le finestre singole sono dotate di apertura ad anta ribaltabile e la porta d’ingresso ha il telaio interno con cassa completa di specchietti in tristrato di abete. Le casette vengono fornite con quattro tipi di mantovane in legno massello: frontali, posteriori, laterali e superiori. In tutti gli chalet il pavimento è fornito di serie, invece negli altri modelli può essere acquistato a parte. Il pavimento è in perline di abete e va posato su listelli trattati in autoclave. Le casette in legno di abete naturale non vengono verniciate né impregnate, in modo tale che l’acquirente possa personalizzare al meglio con una colorazione più idonea al paesaggio circostante.
Per chi invece ha il privilegio di abitare in una casa con giardino, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, gli spazi non sono mai abbastanza. E’ infatti assai frequente la situazione in cui il box, che dovrebbe ospitare la macchina, diventi invece il rifugio di ogni cosa, compresi naturalmente tutti gli attrezzi per il giardino (rasa erba, sacchi di terriccio, vasi, decespugliatore). La casa in legno, articolata in moduli che possono raggiungere anche i 120 mq, rappresenta la soluzione ideale, perché permette di realizzare spazi vivibili a basso costo.
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DESIGN
PRATICITA’ E PROGRESSO NEL TUO BAGNO
La sala da bagno, come elemento fondamentale della casa, deve coniugare eleganza e praticità. Quando si progetta un bagno occorre valutare ogni possibile variante, per garantire comfort, corretti spazi di passaggio ed ergonomia. Ecco alcuni consigli di Casa Moda che vi aiuteranno nella scelta dei giusti sanitari da combinare ai loro corretti spazi in casa
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na delle caratteristiche peculiari del bagno non è solo l’estetica ma anche la funzionalità. Se si vive in un piccolo appartamento, una scelta possibile, e in certi casi quasi obbligata, è di rinunciare alla collocazione della vasca da bagno. In piccoli spazi possono essere alloggiati i sanitari su un’unica parete in serie, in modo tale da garantire un agevole passaggio, montando il lavabo con il gruppo vaso/bidet frontalmente o in linea sulla parete più lunga. Inoltre bisogna fare particolare attenzione alla posizione della finestra, posta solitamente e per convenienza sopra la vasca da bagno. Se la vasca da bagno viene usata anche come doccia, basta alzare la quota della soglia della finestra fino ad una altezza di circa 2 mt dal pavimento. In funzione delle ridotte dimensioni della finestra, è necessario che vengano comunque rispettati i locali regolamenti sanitari. Un altro aspetto riguarda la collocazione e la scelta dei sanitari. Da qualche tempo le aziende hanno sviluppato proposte interessanti volte anche a facilitare le operazioni di pulizia. Infatti, oltre ai pezzi sospesi, vi sono in produzione sanitari quali: vasi igienici e bidet con scarico a terra dalle forme più avvolgenti che consentono il perfetto accostamento a muro evitando gli spazi retrostanti difficili da raggiungere. Riguardo all’utilizzo di sanitari sospesi è bene accertarsi di avere a disposizione una parete di almeno cm 15 di spessore. Se il muro è esistente è di spessore minore, basterà ingrossarlo parzialmente e fino all’altezza dei pezzi, per poi adottare la migliore soluzione architettonica per mascherare il gradino. Per i piatti doccia, se si utilizza una nicchia esistente e dalla lunghezza definita non compatibile con una misura
standard commerciale, si può adattare questa dimensione realizzando un muretto laterale che diverrà successivamente una mensola interna. Nel caso dei lavabi, le condizioni da garantire sono: un piano di appoggio ed uno spazio laterale dove collocare il portasciugamani. Nel primo caso, si può scegliere un sanitario adatto, oppure si predispone un piano in marmo, dalle dimensioni definite, per poi alloggiare un lavabo da incasso. Per l’ingombro dell’asciugamano, basta collocare un termo-arredo (scaldasalviette) lateralmente e sopra il sanitario.
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OPINIONI
L’ALTRA FACCIA DELLA CRISI di Raffaele Usala - raffaele.usala@mysardegna.it
Uno studio condotto recentemente da Confartigianato Sardegna ha evidenziato che la Sardegna è al sesto posto fra le regioni italiane per numero di aziende che riparano macchinari e oggetti, in proporzione rispetto alla sua popolazione. Sono 25,4 ogni 10mila abitanti, per un totale di 4.255 imprese, di cui l’83,9% artigiane. La causa viene additata alla crisi, che riduce stipendi e obbliga le persone ad aggiustare anziché sostituire. Vediamo però le cose dall’altro lato della medaglia: si aggiustano gli oggetti danneggiati anche e soprattutto per una nuova forma di ecologismo, per contrastare i fiumi di discariche che difficilmente si riescono a smaltire
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econdo lo studio di Confartigianato Sardegna, si ricorre sempre più alle imprese che rimettono in sesto qualunque tipo di oggetto o macchinario: dagli autoveicoli ai personal computer, dai piccoli elettrodomestici agli abiti passando per le calzature o gli strumenti musicali. I beni che vengono maggiormente riparati in Sardegna sono automobili, computer, mobili ed elettrodomestici. Difficilmente si cambia l’auto quando ha un problema: si va dal meccanico, e la si fa aggiustare. Anche per i mobili il discorso è simile: quando la cucina si danneggia, non si va dal primo mobilificio e se ne acquista un’altra. Si fa aggiustare. Un tempo tutto poteva essere riparato, e il mercato dei pezzi di ricambio era uno dei più floridi, oggi invece sembra che non si voglia riparare più nulla, e anzi, chi si rivolge ad un “aggiusta tutto” sembra essere un poveraccio. E’ la società che ce lo impone: gettate il vecchio per
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comprare il nuovo. Sembra di essere finiti all’interno del film Ieri, oggi e domani, dove un giovane Marcello Mastroianni si detergeva il viso con dei fazzoletti usa e getta, e terminato di usali, li buttava dove capitava. E’ questo il mondo che abbiamo creato, e che stiamo contribuendo a creare, un mondo pieno di auto abbandonate dopo il primo problema, di montagne di elettrodomestici, computer e altri rifiuti che difficilmente si possono smaltire. Proprio i rifiuti elettronici restano sempre in mezzo alla bufera: altro che rifiuti di plastica, carta, umido, secco e vetro. Uno dei nuovi problemi del mondo contemporaneo è lo smaltimento dei RAEE, ovvero i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, cioè tutti quegli apparecchi diventati obsoleti, oppure non più funzionanti. La soluzione più immediata, quella di buttarli nel cassonetto, non è praticabile. I rifiuti hi-tech contengono, infatti, un gran numero di me-
OPINIONI talli pesanti (oro, argento, rame e così via), piombo, acidi nelle batterie, silicio e materie plastiche che li rendono estremamente nocivi per l’ambiente. Esiste, inoltre, la possibilità di recuperare tutti questi metalli per poterli riutilizzare, imprimendo ricadute positive sulla salvaguardia dell’ambiente. Recuperare e riutilizzare, sembra allora che la crisi abbia portato qualche novità nell’aria: ora non si butta via più niente, meglio rivolgersi a professionisti, amici e parenti in grado di aggiustare un mixer, un tavolo, un telefono cellulare o qualsiasi altro oggetto. E’ la fine del consumismo sfrenato e dell’usa e getta? Magari è troppo presto per arrivare a conclusioni così decise, però vi si può intravvedere una sicura inversione di tendenza. Recuperare e riutilizzare è un concetto che non vale solo per gli oggetti. Anche i rapporti umani, non necessariamente solo quelli di coppia, devono diventare “usa e getta”. Coltivare la diplomazia, e non il muro contro muro tra amici, colleghi, vicini e dirimpettai, padri e figli, titolari e impiegati, politici e votanti. Riportare in vita gli oggetti può essere equiparato a riconquistare i rapporti umani tra
persone; al tempo stesso, vivere in un mondo pieno di immondezza è la similitudine di un mondo che non è limpido, cristallino e onesto, ma che è governato dall’ipocrisia e dall’inganno, dove le strette di mano, i baci e gli abbracci nascondono sistematicamente il disprezzo reciproco tra persone. Al pari degli oggetti, le persone non si buttano via, si parla con chi si ha un problema. Fa parte di una coscienza civile che dovrebbe fare parte del nostro abitudinario, del parlare, del dialogare. Così come non si gettano via le cose, non si dovrebbero abbandonare gli animali e si dovrebbe conversare di più. La parola aggiustare, se analizzata morfologicamente ha tanti e svariati significati. Alcuni dei più importanti sono: risanare, armonizzare, pacificare, far funzionare, medicare, salvare, proteggere, decidere, organizzare, costituire, creare, migliorare. I suoi contrari invece rompere, dissestare, distruggere, rovinare, spezzare, squartare, straziare. Da qui la scelta è nostra, in che mondo preferiamo vivere? In uno armonizzato e felice, o in uno in dissesto? Solo la nostra volontà e il tempo sapranno darci risposta.
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