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Febbraio-Marzo 2013 N.28
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Le donne della Sartiglia
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NUMERO 28 - Febbraio-Marzo 2013
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SOMMARIO
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MODA
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3 La pace di Medjugorje GASTRONOMIA
12 Principessa per un giorno DESIGN
4 La qualità del ristorante, la velocità del fast food
MySardegna Oristano Anno IV • numero 28• Febbraio-Marzo 2013
SPECIALE SARTIGLIA
13 Piccole camerette crescono ENERGIA
14 Recupero di efficienza nella climatiz5 Le donne della Sartiglia 9 La Sartiglia non è il carnevale di Oristano
zazione del settore industriale
AMBIENTE
15 Pronto intervento igiene
Proprietario e editore Marco Uccheddu m.uccheddu@mysardegna.it Direttore responsabile Ivan Fonnesu ivanfonnesu@yahoo.it Grafica e impaginazione Daniela Serpi info@danielaserpi.it Collaboratori: QSS Oristano (foto copertina), Maria Rimedio Troncia, La Casa del Sole Onlus, Sonia Masera, Marcella Lai, Sandra Boi, Claudio Pistis. In copertina: Elisabetta Sechi, Componidori di S. Giuseppe nel 2010. Redazione Via Repubblica 5, 09028 Sestu (CA), tel: 070.2043162 redazione@mysardegna.it Stampa Nuove Grafiche Puddu srl Via del Progresso, 6 - Zona Industriale - Ortacesus (CA) Registrato presso il Tribunale di Cagliari Registrazione n° 6/09 del 07-04-2009 La direzione di Mysardegna si riserva il diritto di rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore e la concessionaria di pubblicità non rispondono di eventuali errori di stampa, ritardi o danni causati dalla non pubblicazione di inserzioni per qualsiasi motivo. E’ vietata ogni riproduzione, anche parziale, di questa copia di giornale.
MySardegna è distribuito in: Campidano di Cagliari, Medio Campidano, Ogliastra, Oristano, Olbia Sarrabus, Gerrei, Parteolla, Marmilla, Trexenta. Concessionaria esclusiva per la pubblicità MySardegna
VIAGGI
LA PACE DI MEDJUGORJE La Madonna di Medjugorje, detta anche Regina della Pace o Gospa, è l’appellativo con cui è venerata Maria in una delle più lunghe apparizioni ancora in atto. Nella prima apparizione, avvenuta il 24 giugno 1981, i veggenti affermano di aver visto la Vergine Maria, che si sarebbe presentata con il titolo di Regina della Pace. Per questo motivo Medjugorje è divenuta meta di numerosi pellegrinaggi
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edjugorje era un piccolo paese il cui nome significa, in lingua slava, “fra i monti”. Il mistero si manifestò per la prima volta nel pomeriggio di mercoledì 24 giugno 1981. Era la festa di san Giovanni Battista, il precursore della fede cristiana che invitava gli uomini del proprio tempo alla conversione. Due studentesse, Ivanka (15 anni) e Mirjana (16 anni), stavano facendo una passeggiata quando videro una figura luminosa sul sentiero che costeggia il Podbrdo (la collina del paese): una giovane donna con un bambino in braccio. Dopo un po’ le raggiunsero Milka (12 anni) e la cugina di Ivanka, Vicka (17 anni). Infine arrivarono altri due ragazzi, entrambi di nome Ivan, di 16 e 20 anni. La Signora col bambino invitava i ragazzi a salire, ma loro scapparono impauriti. Il giorno successivo le quattro ragazze avevano deciso di tornare sulla collina, ma Milka fu bloccata dalla mamma, che aveva bisogno di aiuto, e al suo posto ci andò la sorella Marija (16 anni), accompagnata dal piccolo Jakov (10 anni). Si formò così il gruppo definitivo dei sei veggenti, che chiesero alla luminosa figura chi fosse, e si sentirono rispondere: io sono la Beata Vergine Maria. Il messaggio principale, come si comprende dal nome che si da la Vergine, è la pace (nel suo significato più ampio: con Dio, con gli uomini, ma anche interiore) e i veggenti affermano che la Madonna ha indicato loro che si può raggiungere con cinque strumenti, ovvero la preghiera, il digiuno, la lettura della Bibbia, la confessione, l’eucarestia.
PROGRAMMA • • • • • • • • •
Viaggio aereo Cagliari/Spalato o Cagliari/Dubrovnik con voli appositamente noleggiati (Airbus A319 / A320) con franchigia bagaglio 15 kg; Trasferimento con pullman da Spalato o Dubrovnik a Medjugorje; Pullman locale per 4 spostamenti; Albergo/ pensione vicini al Santuario, in camere doppie e triple, tutte con aria condizionata e servizi privati; Trattamento di pensione completa dal pranzo del primo giorno alla prima colazione dell’ultimo (incluso le bevande ai pasti); Visita guidata di mezza giornata a Spalato e a Mostar; Assistente tecnico e Guida Spirituale da Cagliari; Trasferimento con pullman da Medjugorje a Spalato o Dubrovnik; Assicurazione medico non stop e bagaglio.
SPECIALE TRATTTAMENTO PER I GRUPPI
DUE IMPERDIBILI APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA: Due imperdibili appuntamenti in programma: per il periodo di Pasqua (dal 29/03 al 02/04) viaggio tutto compreso per 610,00 € a persona (Iva e tasse incluse), mentre il mese successivo si parte il 25/04 fino al 30/04 per un importo di 560,00€ (Iva e tasse incluse).
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GASTRONOMIA
LA QUALITà del ristorante, la velocità del fast food Il settore della gastronomia è più che in evoluzione, un fermento continuo di nuove mode, nuovi stili, nuovi cibi. Basta guardarsi indietro anche solo di 10 anni per vedere un panorama completamente diverso da quello attuale, con ristoranti di alta gamma e una sequenza infinita di trattorie e osterie. Oggi fioriscono i fast-food di pregio, dove il cibo è di grande qualità e al tempo stesso è possibile godersi la pausa pranzo con gusto e velocità
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Oristano la ristorazione ha un nuovo, delizioso paradiso per i veri gourmet. E’ L’Escamotage, ristorante self service sorto in pieno centro storico, e luogo ideale per una pausa pranzo veloce e di gusto. Lo chef Antonio Chessa ci spiega la sua idea: “in un momento di crisi, la ristorazione deve essere capace di offrire dei piatti veloci, genuini, buoni ma economici, sopratutto per chi, a causa del lavoro, è obbligato a pranzare tutti i giorni fuori casa. Il nostro ristorante risponde in pieno a queste esigenze”. L’Escamotage infatti propone ai suoi clienti un menù a base di cucina italiana, con piatti sempre diversi ogni giorno e che strizzano l’occhio anche alla cucina internazionale, tenendo sempre costante i valori della tradizione sarda. Antipasti, primi, secondi, contorni e dolci: lo scorrivassoio dell’Escamotage è sempre molto variegato, e capita spesso di trovare della pasta fresca, come le tagliatelle, preparata in giornata. Tra i secondi si trova sempre una proposta di mare, insieme ad arrosti, brasati e stracotti, e i dolci, sono preparati direttamente dallo chef come la panna cotta o il flan di latte. Il locale di grande design moderno, pu-
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lito, luminoso e climatizzato, fa poi da cornice all’idea del self service, che a Oristano è poco conosciuta, ma che sta cominciando ad essere benvoluta sopratutto da chi ha l’esigenza di mangiare in poco tempo, ma non si accontenta del solito panino o di alcuni toast. E non è tutto: le proposte giornaliere del ristorante self service L’Escamotage infatti spaziano, oltre i menù già elencati, anche in piatti per celiaci come risotti o zuppe, o intolleranti al lattosio e proposte vegane, come le verdure al vapore. Menù e servizi a tutto campo, quindi, e la proposta si completa con l’accettazione dei buoni pasto o la possibilità di una carta prepagata che permette di mangiare senza pensieri. A L’Escamotage il coperto è gratuito, l’acqua e il pane sono inclusi nel prezzo, ed è possibile mangiare sino alle tre del pomeriggio, per venire incontro anche a chi fa tardi in ufficio. Infine la sala de L’Escamotage è anche disponibile per eventi privati come compleanni, lauree, battesimi con proposte personalizzate in base al proprio budget. La qualità del ristorante con la velocità del fast food, è questa l’idea dell’Escamotage, per mangiare bene godendosi i momenti liberi.
SPECIALE SARTIGLIA
LE DONNE DELLA SARTIGLIA La società e le tradizioni di un passato molto lontano ci ricordano che in Sardegna vigeva un culto straordinario della donna. A raccontarcelo sono le numerose statuette della Dea Madre, lasciate in segno di devozione negli scavi di epoca prenuragica. E ancora, nella nostra isola vigeva un sistema sociale matrilineare in cui i titoli, i beni, ed altri oggetti venivano trasmessi alle nuove generazioni per via femminile. E ancora il ricordo di Eleonora d’Arborea, ultimo baluardo dei Giudicati Sardi contro gli invasori stranieri strizzano l’occhio ad una Sartiglia che quest’anno si tinge dei colori delle donne
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nnadina Cozzoli, Elisabetta Sechi e Valentina Uda sono le donne della Sartiglia. Ancora una volta è un’amazzone a guidare la Sartiglia. Sarà la terza nella storia recente della giostra, dopo l’esordio negli anni Settanta di Annadina Cozzoli e il bis che nel 2010 aveva portato Elisabetta Sechi a vestire la massima onorificenza di una corsa che nonostante la veneranda età di sei secoli, fa ancora parlare di sé. Quest’anno è il turno di Valentina Uda, già sartigliante di lungo corso, che ricorderà a tutti che la Sartiglia non è esclusivo appannaggio degli uomini, ma anzi, è capace di accendere i cuori e far scaturire tanta curiosità tra la folla. Tutto questo non poteva che accadere nella città di Eleonora d’Arborea, ultima reggente di uno stato sardo autoctono, che lottò contro i Catalani per l’indipendenza dell’isola, e la cui memoria è ancora impressa nella gente di Oristano. Le donne della Sartiglia non sono solo le tre che sono state investite del titolo di Componidori, occorre ricordare la moltitudine di amazzoni che anche quest’anno riempono le fila delle scuderie, correndo alla stella e cimentandosi in pericolose pariglie. Le donne della Sartiglia sono un simbolo dei nostri tempi, e nonostante qualcuno ancora storca il naso, sono l’emblema di una emancipazione femminile che ha coinvolto tutti i settori della nostra società civile. Solo oggi, oltrepassate le soglie del duemila possiamo dire che le donne sono cittadine al pari degli uomini. Sono padrone di se stesse e godono dell’eguaglianza giuridica e di tutti gli stessi diritti degli uomini. Possono ac-
cedere a tutte le professioni e a tutti gli uffici. Non sempre è stato così però. Ricordiamoci dei primi, difficili passi che sono stati compiti all’inizio del ‘900 da persone del calibro di Maria Montessori, che inventò il “metodo scolastico”. Sembra quasi preistoria, ma solo nel 1907 Ernestina Prola fu la prima donna italiana ad ottenere la patente e nel 1912 Teresa Labriola si iscrisse all’Albo degli Avvocati e meno di quarant’anni fa, nel 1975, fu riformato il diritto di famiglia, garantendo la parità legale fra i coniugi e la possibilità di comunione dei beni. La società italiana cambia rapidamente e le donne sono protagoniste di questo mutare: all’inizio del nuovo secolo cade anche l’ultimo baluardo di esclusione delle donne in ambito statale, quello militare. Dove arriveremo non lo sappiamo, ma possiamo sicuramente ammettere che la strada giusta è stata tracciata, perché il progresso vero è presente solo in una società dove tutti sono messi nelle condizioni di partecipare attraverso il lavoro, il pensiero, l’abilità, l’estro, il genio creativo. Non sopprimiamo il diritto delle donne di avere il loro futuro, e non lasciamoci condizionare da polemiche sterili e inutilmente maschiliste. Il mondo è di tutti, ed è giusto che tutti possano viverlo. Annadina Cozzoli, Elisabetta Sechi e Valentina Uda, le tre Componidori, una dopo l’altra, in un unico continuum temporale, si apprestano a far rivivere i fasti della Sartiglia, con la corsa alla stella e gli auguri di un anno fertile a abbondante. Non possiamo che ricordare però anche Sonia Cadeddu, Stella D’oro del 2010, Maura Falchi, con un passato da massaia manna e
Elisabetta Sechi, Federica Trudu e Sonia Cadeddu in una pariglia del 2007
Ilaria Maria Rosa alla Sartiglia 2012
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SPECIALE SARTIGLIA Patrizia Pala, massaia manna di grande esperienza. Anche loro sono figure centrali della Sartiglia, anche se non godono di quella luce della ribalta che meglio s’addice a Su Componidori. Is massaiaeddas infatti avvolgono con bende di seta il capo de su Componidori: per vestire il capocorsa occorrono mani esperte e la perfetta conoscenza di un rituale antico. Il giorno della Sartiglia infatti, tutto deve essere impeccabile. Per questo le massaieddas, le donne con il compito della vestizione, vengono scelte con particolare attenzione fra tante aspiranti e attraverso regole precise. Devono essere nubili e saper di cucito, fissando ogni punto sugli strati di fazzoletti e veli che coprono il volto del capo corsa, facendo in modo tale che ogni piega del suo costume sia precisa. E un’arte che viene impartita da sa massaia manna, figura carismatica della Sartiglia, che come un direttore d’orchestra, deve badare che nulla sia fuori posto. Insomma, essere massaia manna non è compito da poco. Buona Sartiglia a tutti!
DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013
LA SARTIGLIA DEL GREMIO DEI CONTADINI Ore 10 · Il Bando
Di primo mattino, il gruppo dei tamburini e dei trombettieri partendo dalla piazza Eleonora, scorta il banditore a cavallo che nelle vie del centro storico annuncia l’imminente inizio della Sartiglia.
Ore 11 · Annullo Postale
Marco Uccheddu
Apertura Ufficio Postale con Annullo Postale Speciale nella Sede della Fondazione, dove sarà possibile trovare un Folder filatelico che conterrà le cartoline affrancate e annullate e i dati salienti della Sartiglia.
Ore 12 · Vestizione
Nella sede del Gremio dei Contadini in via Aristana si svolge la vestizione de su Componidori, che viene abbigliato dalle massaieddas, sotto la direzione della Massaia manna.
Ore 13,15 · Sfilata Sonia Cadeddu, Stella D’oro del 2010
Emanuela Colombino alla Sartiglia 2011
Il corteo dei cavalieri guidato dal capocorsa e preceduto dai trombettieri e tamburini, massaieddas e dal gremio dei Contadini, si dirige verso il percorso della via Duomo.
Ore 13,30 · Corsa alla Stella
Con il triplice incrocio di spade tra su Componidori e il suo secondo ha inizio la corsa. La prima discesa spetta a su Componidori poi a seguire i sui compagni di pariglia, la pariglia del Componidori della Sartiglia del martedì e tutti i cavalieri a cui concederà di scendere alla stella. Seguiranno le discese con lo stocco e sa Remada.
Ore 16,30 · Corsa delle Pariglie
Da Su Brocci, il piccolo tunnel che si immette nella via Mazzini, prendono il via le spericolate acrobazie dei cavalieri. Su questo percorso, secondo l’ordine di sfilata, tutte le pariglie partecipanti potranno cimentarsi nelle evoluzioni: apre e chiude la corsa delle Pariglie la pariglia de su Componidori.
Ore 18,30 · Svestizione
Conclusa la corsa delle pariglie il corteo si ricompone e ritorna sul percorso della via Mazzini, quindi accompagnato dai trombettieri, dai tamburini, dal gremio, si dirige alla volta nella sala allestita dal gremio dove è avvenuta la vestizione de su Componidori per procedere con la Svestizione.
Su Componidori di S. Giovanni nel 2008, Attilio Balduzzi
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In occasione dei giorni della Sartiglia, LaGusta sarà presente con un profumato stand nei pressi della manifestazione
SPECIALE SARTIGLIA
MARtedì 12 FEBBRAIO 2013
LA SARTIGLIA DEL GREMIO DEI FALEGNAMI Ore 10 · Il Bando
Di primo mattino, il gruppo dei tamburini e dei trombettieri partendo dalla piazza Eleonora, scorta il banditore a cavallo che nelle vie del centro storico annuncia l’imminente inizio della Sartiglia.
Ore 11 · Annullo Postale
Antonello Fenu, Davide Musu e Valentina Uda, Su Componidori del Gremio dei Falegnami del 2013
Apertura Ufficio Postale con Annullo Postale Speciale nella Sede della Fondazione, dove sarà possibile trovare un Folder filatelico che conterrà le cartoline affrancate e annullate e i dati salienti della Sartiglia.
Ore 12 · Vestizione
Nella sala allestita dal Gremio dei Falegnami in via Angioy si svolge la vestizione de su Componidori, che viene abbigliato dalle massaieddas, sotto la direzione della Massaia manna.
Ore 13,15 · Sfilata
Il corteo dei cavalieri guidato dal capocorsa e preceduto dai trombettieri e tamburini, massaieddas e dal gremio dei Falegnami, si dirige verso il percorso della via Duomo.
Ore 13,30 · Corsa alla Stella
Con il triplice incrocio di spade tra su Componidori e il suo secondo ha inizio la corsa. La prima discesa spetta a su Componidori poi a seguire i sui compagni di pariglia, la pariglia del Componidori della Sartiglia del martedì e tutti i cavalieri a cui concederà di scendere alla stella. Seguiranno le discese con lo stocco e sa Remada.
Ore 16,30 · Corsa delle Pariglie
Da Su Brocci, il piccolo tunnel che si immette nella via Mazzini, prendono il via le spericolate acrobazie dei cavalieri. Su questo percorso, secondo l’ordine di sfilata, tutte le pariglie partecipanti potranno cimentarsi nelle evoluzioni: apre e chiude la corsa delle Pariglie la pariglia de su Componidori.
Ore 18,30 · Svestizione
Conclusa la corsa delle pariglie il corteo si ricompone e ritorna sul percorso della via Mazzini, quindi accompagnato dai trombettieri, dai tamburini, dal gremio, si dirige alla volta nella sala allestita dal gremio dove è avvenuta la vestizione de su Componidori per procedere con la Svestizione.
Furio Tocco, Componidori di S. Giuseppe nel 2008
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SPECIALE SARTIGLIA
La corsa tra la folla esultante
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SPECIALE SARTIGLIA
LA SARTIGLIA NON è il carnevale di oristano
L
a giostra equestre che si pratica a Oristano la Domenica di quinquagesima e l’ultimo Martedì di Carnevale, è l’ultima Corsa all’anello che si corre in Sardegna e una delle poche che si svolgono ancora nella vecchia Europa. La Sartiglia non è il Carnevale di Oristano, anche se i cavalieri che vi partecipano sono mascherati e indossano gli antichi costumi sardi o di foggia spagnola e i cavalli sono bardati a festa. Questo il vero oristanese lo sa bene, sa che la Sartiglia è nata cinque-cento anni or sono come diversivo per placare le sanguinose faide, che si consumavano in periodo di Carnevale contro un proprio nemico personale. Infatti con la complicità della maschera e della confusione per la festa più pazza dell’anno i propri aggressori rimanevano nell’anonimato e ovviamente impuniti, e ciò ogni volta creava immensi spargimenti di sangue, lutti e notevoli disordini in città. Così essendo testimone di tutto questo dolore e malcontento, il canonico oristanese Giovanni Dessì decise di istituire un torneo equestre di stampo cavalleresco, una prova d’abilità sia nel cavalcare sia nel riuscire ad infilzare con una spada un anello, in seguito sostituito da una stella, sospeso a una corda all’altezza di un uomo a cavallo, posta in via Duomo dinanzi alla cattedrale di Santa Maria Assunta. Il canonico Dessì dettò delle precise regole riguardo lo svolgimento della Corsa, che
divennero poi tradizione. La Sartiglia doveva essere fatta ogni anno, in qualsiasi condizione economica, sociale e meteorologica. Affidò il compito dell’organizzazione della giostra alla corporazione o Gremio dei Contadini, aventi come protettore San Giovanni Battista, e al Gremio dei Falegnami, che hanno come patrono San Giuseppe Lavoratore. La giostra è posta sotto il comando de Su Componidori, che grazie all’autorità conferitagli dall’investitura ricevuta da parte del Presidente del Gremio, nel giorno de Sa Candelora deciderà a quali cavalieri dare l’onore della spada per la discesa alla stella. Ma chi è il misterioso cavaliere che cela la sua identità dietro la Maschera dalle tumide labbra? Egli una volta divenuto Componidori dopo il sacrale rito della vestizione, non è più una creatura umana e quindi un comune mortale, ma un semidio, è uomo e donna allo stesso tempo, è il Re della giostra, il Re di Oristano, per un giorno, tutto gli è concesso tutto gli è dovuto. La sua sacralità è in grado di rendere fertile la terra; fecondarla dipenderà però anche dalla fortuna che avrà nel cogliere la stella, è infatti propizio per un buon raccolto infilzare il maggior numero di stelle possibili. Di solito vi è una certa rivalità tra i due Gremi, ma l’entusiasmo che la giostra è in grado di trasmettere, mette a tacere tutte le discordie. Foto a cura di QSS Oristano
LUNEDì 11 FEBBRAIO 2013
LA SARTIGLIETTA Ha 9 anni e sarà il minicavaliere che l’11 febbraio indosserà i panni di Cumpinidori. Mirko Contini, poco più di 9 anni, sarà dunque tra i protagonisti della trentaseiesima edizione della Sartigliedda. Mirko sarà affiancato da Luca Pinna (12 anni) e Riccardo Onali (10), che saranno rispettivamente secundu e terzu. Alla prossima Sartigliedda parteciperanno 12 pariglie più quella de su Cumponidori per un totale di 39 minicavalieri. Luogo della Sartigliedda, che ricalca riti e tempi della Sartiglia, sarà piazza Roma per la cerimonia della vestizione e via Duomo per la corsa alla stella e le pariglie acrobatiche.
La Sartigliedda di Oristano
Il costume tradizionale di Oristano
Elisabetta Sechi, Componidori nel 2010, esegue Sa Remada al termine della corsa alla stella
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MODA
principessa per un giorno Chi tra le donne non ha mai pensato almeno una volta come sarà il proprio abito da sposa? Chi non rimane affascinata incontrando una sposa, abbagliata dal candore di quell’abito che tanto ricorda quello delle principesse dei giochi di bambina? L’abito da sposa è l’abito più particolare e carico di simboli che qualsiasi donna custodisce nel proprio armadio
E
ssere a proprio agio e muoversi con la sicurezza di avere un abito che perfeziona la silhouette, dona alla sposa la tranquillità di una diva e un aiuto alla felicità di un giorno da protagonista. Il vestito da sposa, da indossare in occasione del giorno più importante, veste la donna rendendola unica. Un abito da sposa creato su misura valorizza i pregi, ammorbidisce i difetti, veste comodamente e rende la donna sicura di essere bellissima durante tutta la sua cerimonia. La scelta è quindi uno dei primi pensieri di una donna dal momento in cui prende la decisione di sposarsi. Le collezioni di abiti da sposa di Sonia Masera vengono realizzate dalla stilista seguendo la filosofia dell’Alta Moda. Ma come dovrà essere fatto il vestito più importante della vita. Romantico o austero? Bianco o colorato? Lungo o corto? Vaporoso o sobrio? Con velo o senza? Classico o eccentrico? In organza, tulle, georgette, mikado, raso, shantung, taffettè o velluto? “Consigliamo – dice Sonia Masera - di non partire con un’idea predefinita, ma di individuare lo stile del vostro abito da sposa solo dopo alcune sedute di prova. Ricordatevi che è il vostro giorno, quindi la parola d’ordine è coronare il vostro sogno di bambine anche se si è adulte con la testa sulle spalle, senza però mai dimenticare stile e buon gusto”. La scelta dovrà ricadere su quel vestito che farà sentire meravigliose, irraggiare luce, risaltare quello che c’è di più bello in voi, valorizzando la vostra figura. “Nella scelta, però - continua Sonia Masera - ci sono delle regole di massima da seguire, che possono dipendere ad esempio dal luogo in cui ci si svolge il rito, dalla stagione, dall’età della sposa”. L’abito da sposa sarà lungo e bianco, o in una delle sue sfumature, se la cerimonia si svolge con rito del matrimonio cattolico in chiesa. Le sfumature di bianco, che vanno da quelle calde come l’avorio e il crema a quelle fredde che tendono al ghiaccio, vanno scelte anche in base alla carnagione. Colori molto diversi dal bianco e dalle sue sfumature sono indicati per spose al secondo matrimonio. Occorre curare la parte della schiena, che durante la cerimonia è esposta alla vista di tutti gli ospiti. Per spose non più giovanissime non sono indicati abiti romantici, di tulle, con ampie gonne vaporose, ma piuttosto abiti lisci, scivolati o sobri, in stile Impero. Per il matrimonio civile è consigliato un vestito corto o un tailleur, ma oggi risultano adeguati anche abiti da sposa lunghi o da sera.
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DESIGN
PICCOLE CAMERETTE CRESCONO Seduto sul suo seggiolone Francesco, tre anni, gioca sul tavolo con il coperchio di una pentola, tenendola come un volante. Dieci anni dopo, Francesco è cresciuto: digita al suo computer seduto allo stesso tavolo, sullo stesso seggiolone che nel frattempo si è evoluto, trasformandosi in comoda sedia. La nostra personalità, le nostre aspirazioni sono condizionate anche dall’ambiente in cui viviamo, e le camerette dei bambini sono sempre un luogo molto particolare e privilegiato della casa, perché devono a misura delle loro esigenze
C
he colore scegliere per la cameretta del vostro bambino? Cosa bisogna sapere prima di acquistare una cameretta? Quando si tratta di bambini occorre sì valutare l’estetica ma soprattutto la sicurezza in modo che la cameretta diventi un luogo unico per il bambino, uno spazio tutto suo, ben organizzato, nel quale potersi muovere in piena libertà. “Oggi la funzionalità non si ferma all’utilizzo puro e semplice del mobile – afferma Cristina Lai, di Domus Arredamenti – per essere pratico, un elemento d’arredo deve innanzitutto favorire il migliore utilizzo dello spazio a disposizione, deve essere semplice e rapido da montare, e sopratutto deve permettere una rapida e perfetta pulizia quotidiana, infine deve essere progettato per facilitare in futuro eventuali spostamenti, modifiche, riparazioni e sostituzioni”. Domus Arredamenti è lo show room a Oristano noto ai più per la qualità delle proprie collezioni, e per essere esclusivisti di Doc Mobili, tra le case più affermate in Italia nella produzione di camere da letto matrimoniali e nel design della zona giorno. “All’interno del nostro show room potrete trovare tutti gli stili di arredamento, dal moderno al tradizionale – continua Cristina Lai – con consegna gratuita in tutta
l’isola. La nostra specialità è quella di venire incontro alle esigenze dei nostri clienti, con sopralluoghi all’interno delle abitazioni, con progettazione anche per disabili, preventivi, consulenza pre e post-vendita in stretta collaborazione direttamente con le ditte produttrici”. All’interno del punto vendita Domus Arredamenti potrete trovare la linea Dielle del gruppo Doimo, che propone un ampio ventaglio di soluzioni con il sistema di arredi Mix, attrezzati con contenitori a scomparsa adatti a ospitare gli infiniti oggetti che transitano nelle stanze dei bambini. “In generale potete scegliere tra 2 tipi di cameretta: compatte o a blocchi – termina Cristina Lai – le camerette compatte sono ideali per chi ha problemi di spazio; quelle a blocchi per chi preferisce una maggiore flessibilità e ama rinnovare l’aspetto della cameretta modificando la collocazione dei vari mobili che la compongono”. Ogni casa è un insieme di ambienti, situazioni e personalità diverse, accomunate da un’unica forte esigenza: la realizzazione di uno spazio da vivere in maniera sana, funzionale, elegante e, per i bambini divertente. Ecco perché Domus Arredamenti propone ai propri clienti i migliori prodotti sul mercato, ergonomici, resistenti e personalizzabili.
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ENERGIA
RECUPERO DI EFFICIENZA NELLA
CLIMATIZZAZIONE DEL SETTORE INDUSTRIALE Le problematiche del condizionamento industriale sono varie e specifiche per ogni settore ed applicazione, bisogna tenere conto di molti fattori: l’acquisto, l’installazione ma soprattutto la gestione, un costo ripetuto nel tempo fino alla durata dell’apparecchio. Nella scelta della soluzione da seguire, bisogna tenere conto di molti aspetti sia economici che tecnici
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Bisogna verificare la possibilità di recupero energetico sia nei processi industriali che negli impianti di climatizzazione industriale – dice Luca Zaru della ZM Impianti Elettrici - dato che molto spesso queste azioni possono consentire riduzioni consistenti nei costi di gestione”. A tal fine occorre valutare in modo accurato le potenzialità di risparmio conseguibile sia con impianti di climatizzazione ad aria che con quelli per radiazione. Il risparmio deve essere inoltre conseguito pensando a nuovi aspetti architettonici ed energetici degli edifici industriali, con particolare attenzione al risparmio energetico, all’illuminazione naturale e all’utilizzo di fonti rinnovabili, che possono coprire parti anche rilevanti del consumo energetico di questo settore. “Non si deve dimenticare - precisa Giampaolo Mereu, della ZM Impianti Elettrici - l’importanza rivestita dalla qualità dell’ambiente industriale per il benessere, la produttività e la sicurezza ai fini della riduzione dei possibili incidenti sul lavoro”. I tecnici della ZM Impianti Elettrici sviluppano lo studio di fattibilità, la progettazione dell’impianto di condizionamento avvalendosi di un’esperienza unica. L’installazione, il collaudo e la manutenzione sono assicurati da un servizio di assistenza tecnica specializzato. ZM Impianti offre una vasta gamma di impianti, ideali per ogni esigenza di climatizzazione, scegliendo tra diversi sistemi di riscaldamento e di condizionamento. “Un impianto di condizionamento industriale è una complessa struttura che funziona secondo principi articolati – spiega il team di ZM - e tiene conto per il raggiungimento del suo scopo di una grande varietà di fattori”. Rispetto ai normali impianti di condizionamento, che possono essere installati all’interno di un’abitazione o un negozio, gli impianti di condizionamento industriale devono essere in grado di gestire la temperatura e la qualità dell’aria in ambienti che possono essere anche molto grandi, con all’interno un elevato numero di persone e apparecchiature spesso complesse e delicate. Un altro fattore da tenere in considerazione quando parliamo di condizionamento industriale è il consumo energetico, che deve essere contenuto da efficienti tecnologie di ultima generazione, per non comportare costi esorbitanti, riducendo sensibilmente il bilancio energetico dell’azienda.
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AMBIENTE
PROnto intervento igiene
In ogni casa esiste una complessa rete invisibile che garantisce il nostro buon vivere: l’impianto elettrico, telefonico, l’impianto del riscaldamento, gli impianti idrici dell’acqua e l’impianto fognario. Quando una di queste reti invisibili va in tilt scoppia il panico. Cercare la perdita che provoca il problema non è mai semplice, ed è sempre meglio affidarsi a dei tecnici in grado di risolvere rapidamente ed in maniera indolore la causa delle nostre seccature
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problemi legati alle fognature sono sempre molto delicati, sia perché se trascurati possono arrecare gravi danni alla salute nostra e dei nostri vicini, sia perché sono da risolvere con prontezza e tempestività. Una buona regola raccomanda sempre di evitare di gettare all’interno della fogna troppa carta, o altri oggetti che potrebbero essere in grado di bloccare le fognature domestiche. Purtroppo l’intasatura della fogna può avvenire in qualsiasi momento, e spesso capita la domenica, o peggio, in mezzo alla notte, o durante una giornata di ferie. Il primo pensiero che spesso viene in mente è provare a risolvere il problema da soli, ma quando ci si trova davanti all’evidenza, si conviene che è meglio chiamare un esperto. Sardaspurgo di Ivano Scema è un’impresa che si occupa di svuotamento delle fosse settiche biologiche, disostruzione delle reti fognarie, idriche e di pulizie degli impianti fognari civili e industriali, smaltimento oli e grassi prodotti da mense e ristoranti. L’azienda opera con l’ausilio delle più avanzate attrezzature del settore per la risoluzione dei problemi relativi alle ostruzioni delle condotte e dei canali in genere. Sardaspurgo è inoltre in grado di effettuare interventi con prontezza e rapidità, e il pacchetto dei servizi viene completato con proposte di contratti con condomini, aziende e pubblica amministrazione per la manutenzione fognaria, che prevedono periodici passaggi di controllo e disostruzione della rete fognaria, integrati dalla disinfestazione. Sardaspurgo opera nelle province di Cagliari, Medio Campidano e Oristano, effettuando sopralluoghi e disostruzioni.
L’intasamento di una rete fognaria può essere causato da danni alle condotte o da incrostazioni alle tubature oppure dal riempimento eccessivo delle vasche di raccolta. Grazie ai moderni mezzi della Sardapurgo è possibile liberare le fogne aspirando direttamente i liquami e i fanghi. In questo modo si interviene senza provocare alcun danno strutturale. La potenza aspirante delle pompe è tale da sbloccare completamente la fognatura. I particolari tubi telescopici permettono di raggiungere qualsiasi punto della condotta, scaricando poi i rifiuti nella cisterna dell’autospurgo con il quale si provvede al trasporto finale verso le discariche autorizzate iscritte all’albo nazionale degli smaltitori. Sardaspurgo garantisce, oltre all’iscrizione all’albo e al rispetto di tutte le normative vigenti, un operatività 24 ore su 24 con intervento anche urgente.
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