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l il fotoreportage l di Michal Siarek

Con Alessandro Magno Skopje vuol recuperare il suo glorioso passato Statue equestri, navi, palazzi, mostre, manifestazioni per celebrare i fasti di un tempo lontano. Duemila anni dopo il crollo del suo impero, la Macedonia – nata dallo smembramento dell’ex Jugoslavia – ingaggia così una disputa sulle origini con la Grecia

Il contenzioso

Ma per Atene è un pezzo del patrimonio greco n n La prima cosa che ho visto quando sono arrivato a Skopje è stata una costruzione alta venticinque metri di un guerriero a cavallo. Era la statua di Alessandro Magno. Nel 2010 il governo dell’ex repubblica jugoslava di Macedonia ha dato il via a un vasto progetto di rinnovamento del Paese riconnettendolo alle sue presunte antiche radici. Alessandro Magno, uno dei più potenti conquistatori della storia, è stato acclamato come il padre dell’attuale nazione macedone. La Macedonia è una giovane e poco sviluppata nazione dell’ex Jugoslavia, cosicché il sogno di recupero di una nobiltà perduta è stata la scintilla che ha infiammato le menti delle popolazioni da entrambi i lati del confine. Duemila anni dopo il crollo dell’impero macedone due nazioni, Grecia e Macedonia, hanno cominciato una disputa sulle origini. La Grecia si è opposta alle rivendicazioni di questo

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spaccato di storia che, a loro parere, fa parte esclusivamente del patrimonio greco. Allo scopo di proteggere la sua grande cultura, il governo ha interrotto le politiche estere con il vicino Stato portando a un isolamento politico della Macedonia. L’operazione, che avrebbe dovuto elevare la nazione macedone facendole raggiungere una nuova dignità, ha quindi spaccato la sua spina dorsale, mentre il governo della Macedonia si è mosso con l’autoritarismo e ha fatto ricorso a un robusto apparato propagandistico per reinventare la tradizione e muovere la coscienza nazionale. È possibile creare un’identità ibrida e affermare un mito, costruendo monumenti di bronzo e di plastica? Il caso macedone riconduce a un problema cruciale riguardante la costituzione delle moderne nazioni e la paternità della storia antica. Al momento la questione aperta con l’iniziativa di Skopje rimane irrisolta. (m.s.)

Skopje, Macedonia. La piazza con la più importante statua equestre (“Il soldato a cavallo”), simbolo non ufficiale del recupero di una nuova identità attraverso Alessandro Magno


In alto a sinistra, lo storico e archeologo Pasko Kuzman nel suo laboratorio; a fianco, il modellino del cavallo di Alessandro Magno, Bucefalo; sotto, da sinistra a destra, calchi in gesso per i monumenti in costruzione a Skopje, un antico vascello sul fiume Vardar e un particolare della ricostruzione del Teatro Nazionale

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Un momento di una performance teatrale con cinque attori travestiti da antichi soldati macedoni

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fotoreportage l Michal Siarek

Nella foto grande, Sivec, la cava di marmo, paragonata per qualitĂ a quelle di Carrara, ma giudicata troppo dispendiosa per i monumenti; nelle altre foto, la collina di Jakupica, la montagna di Debar e il fiume Vardar

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fotoreportage l Michal Siarek

Nella foto in alto a sinistra, un modellino della falange macedone; sotto, alcuni elementi architettonici accumulati in una sala dell’Opera nazionale; sopra, una fase della costruzione della Chiesa di San Costantino e Elena; qui a fianco, la ristrutturazione del Museo Archeologico e il teatro antico di Eraclea Lincestide

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