Etica e Università L’etica nell’Università dal punto di vista degli studenti dell’Ateneo trentino
2011/2012
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Indagine e raccolta dati condotti dagli studenti del corso di criminologia applicata della FacoltĂ di Giurisprudenza, a.a. 2011/2012 Analisi dei dati e redazione della relazione sviluppate, successivamente alla conclusione del corso, da un gruppo di ricerca formato da alcuni degli studenti del corso. Per contatti: “eticaeuniversita@gmail.comâ€?
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Indice Introduzione ............................................................................................................................... 7 Materiali e metodi ...................................................................................................................... 9 Analisi delle risposte alle domande di parte generale, riunite sotto il titolo “Etica, Università e Codice Etico” ............................................................................................................................. 11 Rilievi conclusivi ............................................................................................................................................. 15
Sezione 3.1 Analisi delle risposte relative alle domande riunite sotto il titolo “Comportamenti non etici subiti e perpetrati dagli studenti” ...................................................................................... 17 Rilievi conclusivi ............................................................................................................................................. 33
Sezione 3.2 dedicata ai comportamenti non etici perpetrati dagli studenti. ............................... 35 Rilievi conclusivi: ............................................................................................................................................ 51
Sezione 4 Analisi delle risposte specifiche sul codice etico e in particolare sull'utilità di un codice di tipo breve o dettagliato ed un eventuale apparato sanzionatorio .......................................... 53 Rilievi conclusivi ............................................................................................................................................. 60
Domande a risposta aperta ....................................................................................................... 61 Rilievi conclusivi ............................................................................................................................................. 63
Conclusioni ............................................................................................................................... 65 Allegato 1 - Testo del questionario ............................................................................................ 67
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Introduzione Questo documento presenta i risultati di un'indagine sull'etica nell'Università degli Studi di Trento, condotta da un gruppo di studenti della facoltà di Giurisprudenza nell'ambito del corso di Criminologia applicata (Anno accademico 2011/2012). Durante detto corso, abbiamo analizzato diverse ricerche criminologiche e, per concludere il percorso didattico, abbiamo voluto applicare le conoscenze apprese attraverso un esercizio di metodologia della ricerca; ci siamo interessati all'argomento dell'etica innanzitutto per la sua attualità, in quanto è tutt'ora all'opera una Commissione che ha l'obiettivo di elaborare una bozza di Codice Etico dell'Università degli Studi di Trento. In secondo luogo, abbiamo scelto questo tema poiché abbiamo affrontato a lezione l'importanza del Codice Etico come strumento per contrastare la devianza: in ogni settore è infatti fondamentale porre delle regole, non necessariamente giuridiche, al fine di chiarire quali siano i comportamenti percepiti come corretti dalla comunità di riferimento ed evitare così “zone d'ombra”. Inizialmente, i nostri obiettivi erano piuttosto modesti: con la nostra ricerca volevamo prima di tutto capire come si lavora praticamente in criminologia, e, più in particolare, cosa gli studenti pensassero riguardo all'etica all'interno dell'Università. In secondo luogo, ci interessava far conoscere meglio questo Codice, la cui adozione è stata resa obbligatoria dalla legge 30 dicembre 2010, n° 240, e quindi dar voce anche agli studenti, per capire cosa, a loro avviso, fosse da considerare “non etico”. In seguito all'entusiasmo riscontrato per la nostra iniziativa, dimostrato dall'alto numero di risposte ottenute in un arco temporale molto breve, il nostro obiettivo si è fatto più ambizioso: far sì che la Commissione, nella redazione del Codice, tenesse conto delle aspettative e delle esigenze espresse dagli studenti, così come sono emerse dall'indagine. Il documento perciò prenderà in considerazione il metodo utilizzato per la ricerca, basato su un questionario diffuso via internet, e presenterà le domande ivi contenute, le risposte ottenute e un'analisi delle stesse, con dei rilievi conclusivi alla fine di ogni sezione, in cui il gruppo di ricerca ha ritenuto utile esprimere alcune opinioni in merito ai dati.
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Materiali e metodi Abbiamo già detto come uno dei nostri scopi fosse capire cosa gli studenti dell'Ateneo trentino pensassero dell'etica. Per questo, abbiamo ritenuto funzionale utilizzare un questionario (vedi Allegato 1 per il testo completo), per interrogare gli studenti, in modo da poter in seguito analizzare le loro risposte. In questa parte, andremo a presentare la struttura del questionario, come sono nate le domande e la loro tipologia, come è stato somministrato il questionario e soprattutto, le difficoltà e criticità del nostro lavoro. Le domande sono state formulate in classe, da noi studenti, seguendo i principi espressi nella prima bozza del Codice Etico, così come pubblicata sul sito dell'Ateneo. Per quanto riguarda la struttura, il questionario è suddiviso in parti, le quali si focalizzano su aspetti diversi:
una prima parte (da grafico 2.1 a grafico 2.7), contenente domande generali sull'etica in ambito universitario e sui codici etici; una seconda parte (da tabella 3.1.1 a tabella 3.2.11), riguardante casi e comportamenti scorretti subito e perpetrati dagli studenti una terza parte (da tabella 4.1 a tabella 4.11), dedicata a domande specifiche sul codice etico e su un eventuale, collegato, apparato sanzionatorio. Una quarta parte, con domande a risposta aperta, in cui gli studenti vengono invitati a descrivere 3 comportamenti non etici di cui sono stati testimoni, e ad esporre le loro idee in merito agli strumenti da loro ritenuti più utili al fine di garantire la promozione e il rispetto delle regole di etica universitaria. Il questionario è composto da domande a risposta chiusa (da domanda 1.1 a domanda 3.11), ossia domande a scelta multipla in cui i rispondenti possono scegliere quale, tra le risposte preimpostate, ritengono più appropriata; e domande a risposta aperta, come già specificato. Gli strumenti utilizzati per divulgare il questionario sono stati diversi. Prima di tutto, si è creato un blog, aperto alle risposte il giorno 6 maggio e chiuso il giorno 10 maggio (indirizzo “http://eticaeuniversita.blogspot.com”) in cui era presente il questionario, con schermate che guidavano gli studenti di risposta in risposta, fino alla conclusione del sondaggio. Per dare risonanza a questo blog, si è passati dal classico volantinaggio presso facoltà, biblioteche e locali frequentati da studenti, all'uso dei social networks, in particolare creando una pagina Facebook (http://www.facebook.com/EticaEUniversita) e una pagina Twitter (https://twitter.com/eticaeuniversit) gestite dal gruppo di ricerca, in cui veniva pubblicizzata l'iniziativa, il numero di risposte già ottenute, le iniziative di promozione della ricerca (per esempio, quella presso la festa di Sambaradio, le “facoltiadi delle risposte”). Il link al blog è stato inviato anche tramite messaggi di posta elettronica o simili a studenti, amici o conoscenti dei membri del gruppo di ricerca, a loro volta invitati a diffonderlo presso terzi, sempre studenti dell'Ateneo. Le risposte totali sono state 1152, di cui la maggior parte pervenuta da immatricolati a Giurisprudenza (36,63%), seguiti da Ingegneria (11,72%), Lettere e Filosofia (11,63), Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (11,55%), Economia (10,68%), Sociologia (9,38%), Scienze Cognitive (7,55%), Studi Internazionali (0,87%).
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Grafico 1. Percentuale dei rispondenti suddivisi per facoltà di appartenenza (n=1152)
11,55 Giurisprudenza
11,63
36,63
Scienze cognitive SSI Sociologia Economia
11,72
Ingegneria Lettere e Filosofia Scienze mm.ff.nn. 7,55
10,68 9,38
0,87
Le risposte da noi analizzate costituiscono il totale di quelle ricevute: come si evince dal grafico 1, il totale delle risposte ricevute non rispecchia correttamente la proporzione fra gli iscritti alle varie facoltà e gli studenti che hanno effettivamente risposto al questionario in oggetto; può esser menzionata, a titolo esemplificativo, la netta sproporzione fra gli iscritti alla facoltà di Giurisprudenza rispondenti al questionario e il numero totale di studenti iscritti all’Ateneo: l’analisi del grafico restituisce difatti solamente 422 rispondenti (pari al 36,63% su un totale di 1152) a fronte di ben 16.392 iscritti nell’Anno Accademico 20102011 (fonte Anagrafe Nazionale degli Studenti, “http://anagrafe.miur.it/index.php”). Ad avviso del gruppo di ricerca, questa sproporzione è legata a fattori diversi, quali ad esempio l’alto numero dei non frequentanti in alcune facoltà piuttosto che in altre, un diverso sentire il tema dell’etica, le oggettive difficoltà di raggiungere gli studenti delle facoltà con sede a Povo, i pochi giorni in cui il questionario è stato disponibile, la diffidenza di alcuni studenti. Data la struttura e il contesto in cui è nata, l'indagine non ha alcuna pretesa di scientificità inoppugnabile, né di essere rappresentativa dell'intera realtà dell'Ateneo; obiettivo che anche per motivi di tempo - lo ripetiamo, il blog è stato online per soli 4 giorni - sarebbe stato al di fuori delle nostre possibilità (un campionamento ex ante della popolazione di riferimento, ad esempio, avrebbe richiesto molto più tempo). Dato l'alto numero di risposte, siamo riusciti ad ottenere dei risultati utili per comprendere come il tema dell'etica sia vissuto dagli studenti, nonostante l'autoselezione del campione. Nello specifico, non partendo da un livello istituzionale, ma “dal basso”, da un comune blog, non abbiamo avuto la possibilità di verificare l'effettiva identità di chi ha risposto al questionario. In ogni caso, le persone che hanno partecipato al sondaggio, (tranne circa 30 di esse, che hanno affermato non essere studenti Unitn e quindi non sono state considerate nell'analisi qui condotta), sono state contattate direttamente da studenti in quanto studenti, e invitati a diffondere il collegamento al blog solo ad altri studenti dell'Ateneo. Sì può quindi dire che, effettivamente, il sistema è basato sulla fiducia. Questa, tuttavia, viene calmierata dalla diffusione mirata del sondaggio. Infatti, il cospicuo numero di risposte permette di evidenziare e rendere trascurabili la distorsione causata da eventuali outlier e da dati fuorvianti (es. false risposte, scarsa omogeneità tra campione e popolazione di riferimento).
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PRIMA PARTE Analisi delle risposte alle domande di parte generale, riunite sotto il titolo “Etica, Università e Codice Etico” Graf. 2.1 - Percentuale delle risposte alla domanda “Prima di oggi, avevi mai sentito parlare di “codice etico” in qualsiasi ambito, non solo universitario?” (n=1152) 11,55
sì no
88,45
Come è intuibile dal grafico 2.1, qui presentato, la percentuale dei rispondenti affermativamente è dell'88,45%. Questo dato conferma la diffusione dello strumento codice etico in varie realtà per scopi organizzativi. Graf. 2.2 – Percentuale delle risposte alla domanda “ Prima di oggi, sapevi che è obbligatoria l'adozione da parte delle Università italiane di un codice etico?” (n=1152)
21,44
sì no
78,56
11
Con riferimento alle risposte a questa domanda, rileviamo come la maggior parte degli studenti (il 78,56%) non fosse a conoscenza dell'obbligo, stabilito dall'art 2, comma 4, della legge 30 dicembre 2010, n 240 (c.d. “Riforma Gelmini”) di adozione da parte delle Università italiane di un codice etico, segno di come sia stato fatto poco per informare sul tema, in Università come fuori da essa. Graf. 2.3- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni che scrivere un codice etico possa modificare concretamente i comportamenti in ambito universitario?” (n=1152) 50,00 43,75
45,00
41,84
40,00 35,00
30,00 25,00 20,00 15,00 10,00
8,07
6,34
5,00 0,00 per niente
poco
abbastanza
molto
Graf. 2.3 Dati aggregati 60,00 50,09
49,91
per niente/poco
abbastanza/molto
50,00
40,00 30,00 20,00 10,00 0,00
Aggregando i dati relativi alle risposte “per niente-poco” e, dall'altra parte “abbastanza-molto”, rileviamo una spaccatura tra fiduciosi (49, 91%) e scettici (50,09%) circa l'efficacia di questo strumento, tanto che le due percentuali sono tra loro molto vicine, con una lieve preponderanza degli scettici. I dati così ricavati ci possono suggerire, letti in maniera coordinata con quelli della domanda 2.1, che gli studenti non sono certi dell'efficacia dello strumento “codice etico” all'interno di una realtà come quella dell'Università, diversa da quelle tipiche in cui in Italia vengono adottati codici (associazioni professionali, aziende, ecc.).
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Graf. 2.4- Percentuale delle risposte alla domanda “Nel caso dovessi essere testimone/vittima di comportamenti non etici all'interno dell'Università, lo segnaleresti?” (n=1152)
20,83
sì no
79,17
Alla domanda successiva, poteva accedere solo chi aveva risposto “sì” alla precedente domanda. Perciò, si considerano ora 912 rispondenti sui 1152 totali. Graf. 2.5-Percentuale delle risposte alla domanda “Sapresti a chi rivolgerti per la segnalazione?” (n=912) 14,04
sì no
85,96
Confrontando le risposte alle domande 2.4 e 2.5, pensate come un unicum, notiamo che un segnale molto positivo è offerto dall'alta percentuale di studenti, il 79,17% dei nostri rispondenti, che afferma di essere propensa a segnalare comportamenti che ritiene non etici; si rileva, però, che l'85,96% delle persone che vorrebbero segnalare un comportamento non etico non saprebbero a chi rivolgersi per la segnalazione stessa. Questo, ad avviso del gruppo di ricerca, è un dato che potrebbe far riflettere la Commissione per la redazione del Codice Etico o il Rettorato sull'opportunità di pubblicizzare maggiormente i metodi di segnalazione dei comportamenti scorretti, oppure sulla creazione di uno sportello “di ascolto”, presso cui sia possibile richiedere informazioni o inviare segnalazioni.
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Graf. 2.6- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni che l'università trasmetta comportamenti etici?” (n=1152) 53,82
60,00 37,24
40,00 20,00
4,95
3,99 0,00 per niente
poco
abbastanza
molto
Graf. 2.6 Dati aggregati 70,00 58,77
60,00 50,00
41,23
40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 per niente/poco
abbastanza/molto
Anche in questo caso prendiamo in considerazione dati aggregati, dai quali emerge che quasi il 60% (58,77% per la precisione) degli studenti crede che l'Università sia un buon veicolo di trasmissione di valori etici, contro il 41, 23% che non ne è convinto. Riteniamo sia un ottimo risultato, che potrebbe essere incrementato con l'adozione del Codice Etico o la previsione di iniziative a riguardo.
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Graf. 2.7- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto pensi sia utile l'inserimento all'interno delle attività didattiche universitarie di corsi sull'etica professionale e sull'etica della ricerca?” (n=1152) 50,00
43,23 36,81
40,00 30,00
16,49
20,00 10,00
3,47
0,00 per niente
poco
abbastanza
molto
Graf 2.7 Dati aggregati 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00
80,03
19,97
per niente/poco
abbastanza/molto
Come si può notare, la maggior parte degli intervistati (80,03%) valuta positivamente l'inserimento di corsi sull'etica nei vari programmi di studio delle Facoltà. Ad avviso del gruppo di ricerca, si potrebbe pensare a dei corsi complementari, oppure, per rendere maggiormente incisivo il messaggio che l'Università e il mondo del lavoro sono luoghi in cui l'etica è elemento fondante, dei corsi obbligatori.
Rilievi conclusivi Ci permettiamo di segnalare una carenza di informazione, a nostro avviso grave, circa il processo di redazione del Codice e l'obbligo di adozione dello stesso, dal momento che esso andrà a toccare da vicino anche gli studenti, anche se, effettivamente, questi sembrano mostrare scarsa fiducia riguardo alla possibilità che il codice etico possa rappresentare uno strumento idoneo a modificare concretamente i comportamenti in ambito Universitario, forse, proprio a causa di questa scarsa informazione sulle potenzialità dello strumento. Nonostante questo, abbiamo rilevato come il tema dell'etica stia molto a cuore agli intervistati, i quali risultano favorevoli all'inserimento di corsi di etica professionale e della ricerca. È nostro auspicio che l'Università faccia tesoro di queste informazioni in modo da rispondere a queste esigenze.
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SECONDA PARTE Sezione 3.1 Analisi delle risposte relative alle domande riunite sotto il titolo “Comportamenti non etici subiti e perpetrati dagli studenti” Le domande, in questo caso, richiedevano di indicare gravità e frequenza di una certa situazione data, con la possibilità di scelta del rispondente fra 5 parametri.
Sezione prima, dedicata ai comportamenti non etici subiti dagli studenti. Graf. 3.1.1- Percentuale delle risposte alla domanda “Il Professore arriva abitualmente in ritardo a lezione senza dare previo avviso” (n=1152) gravità
moltissimo
16,75
molto
32,03
abbastanza
30,99
non molto
16,41
per niente
3,82
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
“Il Professore arriva abitualmente in ritardo a lezione senza dare previo avviso” frequenza
moltissimo
2,95
molto
8,59
abbastanza
16,41
non molto
36,20
per niente
35,85 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
17
“Il Professore arriva abitualmente in ritardo a lezione senza dare previo avviso” gravità e frequenza media
gravità
3,41
frequenza
2,07
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il grafico (numero 3.1.1), mostra come gli studenti ritengano mediamente abbastanza grave (3,41 su 5) l'assenteismo dei docenti se non vi è precedente avviso, in particolare nel caso in cui questo comportamento venga ripetuto sistematicamente. Rileviamo come questa situazione non sia sentita come frequente (2,07 su 5), ed è un bene, perché la risposta sottolinea la comunicazione preventiva data dai docenti agli studenti rispetto alle loro assenze, mentre il dato sulla gravità ci mostra come gli intervistati siano esigenti e preoccupati rispetto alla situazione dell'Ateneo trentino in confronto con altri Atenei dove, purtroppo, ci sono casi in cui il docente non si è mai presentato in aula. Graf. 3.1.2- Percentuale delle risposte alla domanda “Tizia sta lavorando alla sua tesi di laurea e il relatore non corregge la tesi nei tempi convenuti e non si rende facilmente reperibile, allungando i tempi di lavoro e conseguentemente allontanando la data di laurea.” (n=1152) Gravità moltissimo
76,13
molto
20,05
abbastanza
3,47
non molto
0,35
per niente
0,00
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
“Tizia sta lavorando alla sua tesi di laurea e il relatore non corregge la tesi nei tempi convenuti e non si rende facilmente reperibile, allungando i tempi di lavoro e conseguentemente allontanando la data di laurea” frequenza
18
moltissimo
5,30
molto
14,50
abbastanza
26,65
non molto
29,34
per niente
24,22 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
“Tizia sta lavorando alla sua tesi di laurea e il relatore non corregge la tesi nei tempi convenuti e non si rende facilmente reperibile, allungando i tempi di lavoro e conseguentemente allontanando la data di laurea”Gravità e frequenza media
gravità
4,72
frequenza
2,47
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il grafico (numero 3.1.2) mostra come gli studenti ritengano decisamente grave (gravità media 4,7 su 5) il fatto che durante la stesura della tesi di laurea il proprio relatore non sia reperibile per le correzioni facendo sì che i tempi di lavoro si dilatino eccessivamente. D'altro canto però, dallo stesso grafico (numero 3.1.2), rileviamo che la frequenza media di tale comportamento (frequenza media 2,47 su 5) si assesta su un valore basso e tutto ciò è confortante, perchè riconosciuta la gravità dei possibili comportamenti dei docenti, gli stessi studenti ammettono come questo non sia un comportamento all'ordine del giorno. È anche possibile, però, che non tutti gli studenti rispondenti al questionario abbiano dovuto confrontarsi con la stesura di una tesi di laurea, triennale o quinquennale, e che quindi rispondano considerando la loro poca esperienza in materia.
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Graf. 3.1.3- Percentuale delle risposte alla domanda “Uno studente porta un dono a un professore nel suo studio.” (n=1152)gravità
moltissimo
36,20
molto
24,05
abbastanza
21,09
non molto
11,89
per niente
6,77 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
“Uno studente porta un dono a un professore nel suo studio.” Frequenza
moltissimo
1,04
molto
0,95
abbastanza
4,86
non molto
15,54
per niente
77,60 0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
20
“Uno studente porta un dono a un professore nel suo studio.” Gravità e frequenza media
gravità
3,71
frequenza
1,32
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Il grafico (numero 3.1.3) evidenzia come gli studenti ritengano abbastanza grave (gravità media 3,71 su 5) il porgere un dono ad un docente e allo stesso tempo ci mostra come in realtà la frequenza (frequenza media 1,32 su 5) di questo comportamento si collochi su di un valore molto basso. Analizzando questo risultato con riferimento alla gravità, forse sarebbe stato opportuno chiedersi anche se è altrettanto grave che il professore accetti il dono. In ogni caso, il dato è grave ma non si colloca nella categoria del molto grave. Con questo non si vuole dire che non sia un dato da considerarsi, ma solo che, forse, gli studenti nel rispondere hanno considerato le circostanze, il tipo, l'entità del dono e quindi la capacità dello stesso di influire sulla benevolenza del docente; anche se si dovrebbe, in via astratta, considerare il comportamento in quanto tale a prescindere da altri elementi. Considerando poi la frequenza il dato è ancora una volta confortante dal momento che almeno apparentemente il comportamento sembra non verificarsi; apparentemente perché la domanda esplicitamente richiede che il dono sia consegnato nello studio del docente, in privato, quindi non essendo sotto gli occhi di tutti meno visibile e meno rilevabile.
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Graf. 3.1.4- Percentuale delle risposte alla domanda “Un professore nell’affrontare la didattica del suo corso si limita ad una mera ripetizione del manuale, senza arricchire i contenuti con le proprie conoscenze ed esperienze di ricerca e senza fornire spunti critici.” (n=1152) gravità
moltissimo
27,26
molto
34,64
abbastanza
25,78
non molto
9,72
per niente
2,60 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
“Un professore nell’affrontare la didattica del suo corso si limita ad una mera ripetizione del manuale, senza arricchire i contenuti con le proprie conoscenze ed esperienze di ricerca e senza fornire spunti critici.” Frequenza
moltissimo
7,90
molto
17,80
abbastanza
30,99
non molto
30,56
per niente
12,76 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
22
“Un professore nell’affrontare la didattica del suo corso si limita ad una mera ripetizione del manuale, senza arricchire i contenuti con le proprie conoscenze ed esperienze di ricerca e senza fornire spunti critici.” Gravità e frequenza media
gravità
3,74
frequenza
2,78
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Il grafico (numero 2.1.4) ci mostra come gli studenti ritengono abbastanza grave (gravità media 3,74 su 5) questo comportamento dei docenti, ma a smorzare i toni interviene sempre la frequenza (frequenza media 2,78 su 5) che ancora una volta evidenzia come in realtà si tratti di un comportamento che si verifica scarsamente. Si deve giustamente sottolineare che gli studenti dell'Ateneo sono esigenti nei confronti dei loro docenti e che queste loro richieste possono ritenersi generalmente soddisfatte dal dato della frequenza. Graf. 3.1.5 – Percentuale delle risposte alla domanda “Mentre Caio sta sostenendo un esame (scritto o orale) il professore guarda il cellulare e parla con i suoi collaboratori facendone venire meno la concentrazione.” (n=1152) gravità
moltissimo
55,47
molto
29,43
abbastanza
11,02
non molto
2,95
per niente
1,13 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
23
“Mentre Caio sta sostenendo un esame (scritto o orale) il professore guarda il cellulare e parla con i suoi collaboratori facendone venire meno la concentrazione.” Frequenza
moltissimo
11,72
molto
16,84
abbastanza
22,83
non molto
28,13
per niente
20,49 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
“Mentre Caio sta sostenendo un esame (scritto o orale) il professore guarda il cellulare e parla con i suoi collaboratori facendone venire meno la concentrazione.” Gravità e frequenza media
gravità
4,35
frequenza
2,71
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il grafico (numero 3.1.5) chiarisce che questo comportamento si collochi per gli studenti ad un livello di gravità (gravità media 4,35 su 5) alto, mentre che il livello di frequenza (frequenza media 2,71 su 5) è nuovamente attestato tra i valori “poco” e “abbastanza”. Se per la gravità le sorprese non potevano essere molte, il dato piuttosto sorprendente è la frequenza visto che le domande del questionario nascono tutte da esperienze dirette o indirette di chi lo ha scritto. Probabilmente bisogna considerare il fatto che non tutte le Facoltà hanno una maggioranza di esami a carattere orale, situazione nella quale è più facile subire quel comportamento, cosa che invece accade ad esempio nella facoltà di Giurisprudenza che secondo i dati ci fornisce il 36,63 % di risposte.
24
Graf. 3.1.6- Percentuale delle risposte alla domanda “In sede di esame un docente fa apprezzamenti sull'aspetto fisico dell'esaminando/a.” (n=1152) gravità
moltissimo
68,40
molto
20,23
abbastanza
6,68
non molto
2,78
per niente
1,91 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
“In sede di esame un docente fa apprezzamenti sull'aspetto fisico dell'esaminando/a.” frequenza
moltissimo
1,30
molto
1,30
abbastanza
6,77
non molto
18,49
per niente
72,14 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
25
“In sede di esame un docente fa apprezzamenti sull'aspetto fisico dell'esaminando/a.” gravità e frequenza media
gravità
4,50
frequenza
1,41
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il dato esplicitato dal grafico (numero 2.1.6) chiarisce che gli studenti ritengono molto grave tale comportamento (gravità media 4,5 su 5) e che invece si verifica, fortunatamente, solo in pochissimi casi (frequenza media 1,41 su 5). E' molto positivo notare come i docenti dell'Ateneo siano seri e con pochi pregiudizi.
26
Graf. 3.1.7- Percentuale delle risposte alla domanda “In sede di esame un professore, a fronte di una risposta inadeguata o carente di uno studente/una studentessa, gli/le si rivolge facendo dell’ironia sulle sue capacità.” (n=1152) gravità
moltissimo
57,55
molto
27,26
abbastanza
10,24
non molto
3,56
per niente
1,39 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
“In sede di esame un professore, a fronte di una risposta inadeguata o carente di uno studente/una studentessa, gli/le si rivolge facendo dell’ironia sulle sue capacità.” Frequenza
moltissimo
6,60
molto
15,45
abbastanza
23,44
non molto
33,77
per niente
20,75 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
27
“In sede di esame un professore, a fronte di una risposta inadeguata o carente di uno studente/una studentessa, gli/le si rivolge facendo dell’ironia sulle sue capacità.”gravità e frequenza media
gravità
4,36
frequenza
2,53
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il grafico (numero 3.1.7) evidenzia come gli studenti ritengano sicuramente grave tale comportamento (gravità media 4,36 su 5) ma che al tempo stesso, come sottolinea il dato della frequenza, (frequenza media 2,53 su 5) si colloca in una fascia tra “poco” e “abbastanza”. Anche qui le interpretazioni possono essere diverse, semplicemente gli studenti che aspettano il proprio turno per essere esaminati per evitare di suggestionarsi non ascoltano gli esami dei colleghi e quindi non colgono le parole del docente, oppure potrebbe entrare in gioco la percezione che ognuno ha di “risposta inadeguata” e di “ironia” ; infatti come accade per i reati come la minaccia o l'offesa/ingiuria i soggetti passivi di questi atti o eventuali testimoni a seconda delle proprie caratteristiche personali possono percepire diversamente questi atti. Graf. 3.1.8- Percentuale delle risposte alla domanda “In un esame orale, senza dare alcuna giustificazione, un professore o un suo collaboratore interrogano per primo lo studente Caio che nell’ordine di iscrizione era tra gli ultimi di una lunga lista.” (n=1152) gravità
moltissimo
22,31
molto
27,78
abbastanza
28,82
non molto
13,11
per niente
7,99 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
28
“In un esame orale, senza dare alcuna giustificazione, un professore o un suo collaboratore interrogano per primo lo studente Caio che nell’ordine di iscrizione era tra gli ultimi di una lunga lista.” Frequenza
moltissimo
2,95
molto
5,73
abbastanza
10,33
non molto
23,35
per niente
57,64 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
“In un esame orale, senza dare alcuna giustificazione, un professore o un suo collaboratore interrogano per primo lo studente Caio che nell’ordine di iscrizione era tra gli ultimi di una lunga lista.” Gravità e frequenza media
gravità
3,43
frequenza
1,73
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Il grafico (numero 3.1.8) mostra che tale comportamento è avvertito come abbastanza grave (gravità media 3,43 su 5) ma è decisamente infrequente come chiarisce la seconda colonna (frequenza media 1,73 su 5). Nonostante la rilevanza data dal punto di vista della gravità, analizzando la frequenza si può dire che possono valere le considerazioni già fatte per la domanda 3.1.5 relative alle modalità d'esame nelle varie facoltà.
29
Graf. 3.1.9- Percentuale delle risposte alla domanda “In un corso che prevede la modalità di esame in forma scritta, il professore ritarda nella correzione impedendo agli studenti di organizzare in modo ottimale lo studio per gli appelli successivi.” (n=1152) gravità
moltissimo
45,31
molto
37,33
abbastanza
14,24
non molto
per niente
2,69
0,43 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
“In un corso che prevede la modalità di esame in forma scritta, il professore ritarda nella correzione impedendo agli studenti di organizzare in modo ottimale lo studio per gli appelli successivi.” Frequenza
moltissimo
14,50
molto
21,18
abbastanza
28,39
non molto
25,95
per niente
9,98 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
30
“In un corso che prevede la modalità di esame in forma scritta, il professore ritarda nella correzione impedendo agli studenti di organizzare in modo ottimale lo studio per gli appelli successivi.” Gravità e frequenza media
gravità
4,24
frequenza
3,04
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
Il grafico (numero 3.1.9) mette in evidenza come questo comportamento dei docenti sia avvertito dagli studenti come molto grave (gravità media 4,24 su 5) misura che è poi rafforzata dal valore della frequenza (frequenza media 3,04 su 5). Qui le considerazioni sulla frequenza che per la prima volta si attesta su livelli medio/alti possono essere fatte deducendo a contrario quanto già detto a proposito delle domande 3.1.5 e 3.1.8 con riguardo alle modalità d'esame; infatti qui abbiamo la conferma che i dati sulla frequenza delle domande già citate erano influenzati dalle risposte degli studenti delle facoltà che sostengono soprattutto esami scritti. Graf. 3.1.10- Percentuale delle risposte alla domanda “Un’Università chiede ai propri studenti di esprimere un giudizio sulla didattica dei docenti, ma gli studenti non ricevono i risultati delle loro valutazioni e non sanno come queste sono usate dall’Università.” (n=1152) gravità
moltissimo
17,62
molto
30,03
abbastanza
34,38
non molto
14,58
per niente
3,39
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
31
“Un’Università chiede ai propri studenti di esprimere un giudizio sulla didattica dei docenti, ma gli studenti non ricevono i risultati delle loro valutazioni e non sanno come queste sono usate dall’Università.” Frequenza
moltissimo
43,23
molto
16,15
abbastanza
15,63
non molto
13,11
per niente
11,89 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
“Un’Università chiede ai propri studenti di esprimere un giudizio sulla didattica dei docenti, ma gli studenti non ricevono i risultati delle loro valutazioni e non sanno come queste sono usate dall’Università.”gravità e frequenza media
gravità
3,44
frequenza
3,66
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Il grafico (numero 3.1.10) chiarisce che ancora una volta ci assestiamo su una gravità medio/alta (gravità media 3,44 su 5), ma la vera novità questa volta è il valore della frequenza (frequenza media 3,66 su 5) il cui valore supera anche se di poco quello della gravità. Probabilmente ci sarebbe potuti aspettare anche un valore di frequenza più alto visto che, nonostante le valutazioni vengono compilate dagli studenti per tutti i corsi frequentati, i risultati di queste non vengono mai messe a disposizione degli studenti.
32
Graf. 3.1.11- Percentuale delle risposte alla domanda “Nell’Ateneo Y un concorso pubblico da professore è vinto dal figlio del rettore” (n=1152) gravità
moltissimo
47,92
molto
25,09
abbastanza
19,18
non molto
4,17
per niente
3,65 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
Questa domanda chiude la sezione dei comportamenti non etici subiti dagli studenti. Si tratta di una domanda particolare, dato che prevede solo la gravità del comportamento preso in considerazione. Come da grafico 3.1.11, notiamo che i rispondenti ritengano gravissimo (47,92% degli studenti risponde in questo modo) il fatto che un concorso da professore possa essere vinto dal figlio del rettore. Probabilmente, una valutazione così negativa dell’ipotesi presa in considerazione è il risultato del “nepotismo” imperante in alcuni Atenei, denunciato dai mezzi di informazione. Una visione di questo tipo potrebbe, però, dar luogo alla cosiddetta discriminazione “a contrario”, in cui un parente di un ipotetico rettore, meritevole più di altri ad accedere alla cattedra, si veda escluso dalla vittoria in ragione della sua parentela.
Rilievi conclusivi Concludendo, è da ribadire come il risultato del questionario relativo a questa parte sia soddisfacente; è infatti confortante che quasi tutti gli esempi proposti siano stati considerati gravi ma al tempo stesso infrequenti. Questo non deve però fare abbassare la guardia né riposare su “presunti” allori. La frequenza, per quanto bassa, indica che nemmeno uno degli Atenei più virtuosi è “senza macchia”. Nessuno dei casi prospettati ha riportato segnalazioni prossime allo zero, nemmeno quelli a più “bassa visibilità”, come portare un presente al docente nel suo studio. Di seguito, un riepilogo grafico di gravità media e frequenza media delle singole risposte, escludendo la domanda 3.1.11, che presenta la sola gravità
33
professore in ritardo senza preavviso
3,41
2,07
relatore allunga i tempi di lavoro
4,72
2,47
regalo al docente in studio
3,71
1,32
mera ripetizione del manuale
3,74
2,78
professore distratto in sede di esame orale
4,35
2,71
apprezzamenti sull'aspetto fisicoin sede di esame
gravitĂ 4,50
1,41
ironia sulle capacitĂ dello studente
4,36
2,53
lista d'esame non rispettata
3,43
1,73
ritardo nel comunicare l'esito di un esame scritto
4,24
3,04 3,44
nessun riscontro sui giudizi sulla didattica 1,00
1,50
2,00
frequenza
2,50
3,00
3,50
3,66 4,00
4,50
5,00
34
Sezione 3.2 dedicata ai comportamenti non etici perpetrati dagli studenti.
Graf. 3.2.1- Percentuale delle risposte alla domanda “Uno studente alle 9 del mattino occupa con un quaderno uno o più posti in aula studio e non si ripresenta nelle ore seguenti. Al proprio ritorno rivendica il posto, nel frattempo occupato da un’altra persona.” (n=1152) gravità
moltissimo
28,56
molto
35,85
abbastanza
26,04
non molto
7,73
per niente
1,82 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
“Uno studente alle 9 del mattino occupa con un quaderno uno o più posti in aula studio e non si ripresenta nelle ore seguenti. Al proprio ritorno rivendica il posto, nel frattempo occupato da un’altra persona.” Frequenza
moltissimo
38,72
molto
23,35
abbastanza
17,71
non molto
11,28
per niente
8,94 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
35
“Uno studente alle 9 del mattino occupa con un quaderno uno o più posti in aula studio e non si ripresenta nelle ore seguenti. Al proprio ritorno rivendica il posto, nel frattempo occupato da un’altra persona.” Gravità e frequenza media
gravità
3,82
frequenza
3,72
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Il grafico (numero 3.2.1) mette in evidenza come gli studenti siano critici anche nei loro confronti, infatti la gravità si attesta ad un valore medio/alto (gravità media 3,82 su 5), ma il dato meno positivo è fornito dalla frequenza (frequenza media 3,72 su 5) che fa pensare alla sistematicità di questo comportamento. Indubbiamente, possiamo comprendere come occupare i posti nelle aule studio e non usufruirne in maniera consona possa infastidire tutti quegli studenti che, invece, vorrebbero studiare. Graf. 3.2.2- Percentuale delle risposte alla domanda “Tizio frequenta la stessa palestra di Caio, assistente del professore; capita spesso che al termine dell'allenamento parlino del più e del meno, e in un caso i due bevano un caffè insieme. Il giorno dell'esame, lo studente, sul punto di essere interrogato da Caio, non fa cenno della loro conoscenza.” (n=1152) gravità
moltissimo
17,88
molto
23,00
abbastanza
26,91
non molto
14,84
per niente
17,36 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
36
“Tizio frequenta la stessa palestra di Caio, assistente del professore; capita spesso che al termine dell'allenamento parlino del più e del meno, e in un caso i due bevano un caffè insieme. Il giorno dell'esame, lo studente, sul punto di essere interrogato da Caio, non fa cenno della loro conoscenza.” Frequenza
moltissimo
2,34
molto
3,91
abbastanza
14,32
non molto
27,08
per niente
52,34 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
“Tizio frequenta la stessa palestra di Caio, assistente del professore; capita spesso che al termine dell'allenamento parlino del più e del meno, e in un caso i due bevano un caffè insieme. Il giorno dell'esame, lo studente, sul punto di essere interrogato da Caio, non fa cenno della loro conoscenza.” Gravità e frequenza media
gravità
3,09
frequenza
1,77
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
Il grafico (numero 3.2.2) mostra come questo comportamento perpetrato dagli studenti sia visto dagli stessi come non troppo grave (gravità media 3,09 su 5) anche se si attesta ad un livello medio, inoltre per quanto riguarda la frequenza (frequenza media 1,77 su 5) essa è assai bassa. Le considerazioni possibili riguardano la frequenza, ossia il fatto è che il dato rilevato sia così basso. Probabilmente questo avviene perchè è difficile sapere se effettivamente ci sia una conoscenza tra chi esamina e chi è esaminato. Buona norma sarebbe, in questi casi, rendere nota la conoscenza tra assistente e studente. 37
Graf. 3.2.3 – Percentuale delle risposte alla domanda “Uno studente, impossibilitato a presentarsi all'esame nel giorno prestabilito, scrive una email al professore chiedendo di sostenere l’esame nello studio del docente in una data differente rispetto a quella dell’appello ufficiale.” (n=1152) gravità
moltissimo
15,97
molto
18,32
abbastanza
22,40
non molto
20,23
per niente
23,09 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
“Uno studente, impossibilitato a presentarsi all'esame nel giorno prestabilito, scrive una email al professore chiedendo di sostenere l’esame nello studio del docente in una data differente rispetto a quella dell’appello ufficiale.” Frequenza
moltissimo
4,95
molto
10,16
abbastanza
21,70
non molto
28,65
per niente
34,55 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
38
“Uno studente, impossibilitato a presentarsi all'esame nel giorno prestabilito, scrive una e mail al professore chiedendo di sostenere l’esame nello studio del docente in una data differente rispetto a quella dell’appello ufficiale.” Gravità e frequenza media
gravità
2,84
frequenza
2,22
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
Il grafico (numero 3.2.3) evidenzia che gli studenti non classificano come grave questo comportamento (gravità media 2,84 su 5) e che la frequenza si attesta sul medesimo livello (frequenza media 2,22 su 5). Anche questo è un comportamento a bassa visibilità, motivo per cui, probabilmente, non è stato ritenuto nè grave, nè frequente. Sempre ventilando ipotesi, si potrebbe dire che la scarsa gravità sia ricollegata alla fiducia che gli studenti hanno dell'imparzialità dei professori. Graf. 3.2.4 –Percentuale delle risposte alla domanda “Uno studente dimentica in aula il lettore MP3. Un altro studente lo trova e lo porta in portineria. Quanto ritieni doveroso/frequente questo comportamento?” (n=1152) doverosità
moltissimo
87,07
molto
9,20
abbastanza
1,30
non molto
0,78
per niente
1,65 0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
39
“Uno studente dimentica in aula il lettore MP3. Un altro studente lo trova e lo porta in portineria. Quanto ritieni doveroso/frequente questo comportamento?” frequenza
moltissimo
6,77
molto
22,74
abbastanza
30,90
non molto
26,48
per niente
13,11 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
“Uno studente dimentica in aula il lettore MP3. Un altro studente lo trova e lo porta in portineria. Quanto ritieni doveroso/frequente questo comportamento?” gravità e frequenza media
doverosità
4,79
frequenza
2,84
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Questo grafico (numero 2.2.4) mostra, come era facile aspettarsi, che il comportamento sia considerato ammirevole (gravità media 4,79 su 5) ma se da un lato si apprezza chi compie questo gesto dall'altro la colonna della frequenza mostra come in realtà si verifichi ben poco (frequenza media 2,84 su 5). Resta da capire se il dato della frequenza sia da considerarsi in negativo e si riferisca al fatto che quando qualcuno dimentica qualche oggetto nelle aule di sicuro non lo ritroverà, o se invece vada considerato in positivo e cioè che le poche volte in cui accade di dimenticare un oggetto di sicuro lo si ritrova. Per chi scrive questa relazione è auspicabile che il risultato della frequenza sia da collegare alla seconda ipotesi.
40
Graf. 3.2.5- Percentuale delle risposte alla domanda “Tizio, ottenuta una borsa di studio senza violare alcuna regola universitaria, mantiene però un tenore di vita che non corrisponde affatto alla fascia di reddito a lui assegnata per ottenerla (viaggi, cene, locali, gadget tecnologici).” (n=1152) gravità
moltissimo
60,42
molto
17,45
abbastanza
10,42
non molto
6,08
per niente
5,64 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
“Tizio, ottenuta una borsa di studio senza violare alcuna regola universitaria, mantiene però un tenore di vita che non corrisponde affatto alla fascia di reddito a lui assegnata per ottenerla (viaggi, cene, locali, gadget tecnologici).” Frequenza
moltissimo
24,13
molto
21,27
abbastanza
25,09
non molto
16,75
per niente
12,76 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
41
“Tizio, ottenuta una borsa di studio senza violare alcuna regola universitaria, mantiene però un tenore di vita che non corrisponde affatto alla fascia di reddito a lui assegnata per ottenerla (viaggi, cene, locali, gadget tecnologici).” Gravità e frequenza media
gravità
4,21
frequenza
3,27
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
Il grafico (numero 3.2.5) mette in evidenza che gli studenti considerino il comportamento molto grave (gravità media 4,21 su 5) e si rileva come questo comportamento sia abbastanza frequente (frequenza media 3,27 su 5). Il dato è singolare e amaro, perchè denota una sistematicità del comportamento e una disapprovazione generale. Speriamo che la rilevazione possa mettere in luce questi comportamenti irregolari, dannosi per l'Opera Universitaria come per tutti gli studenti che non possono accedere a borse di studio in maniera legittima e giustificata, e comportare un rafforzamento dei controlli e del senso etico degli iscritti all'Università. Accettarli come irreversibili, significherebbe lasciare che alcune persone si facciano beffe delle condizioni di difficoltà che altri studenti vivono: una "moral suasion" proveniente dal Codice potrebbe risultare efficace. Graf 3.2.6 – Percentuale delle risposte alla domanda “Tizia, il giorno dell'esame, sperando di ottenere un risultato migliore, si presenta con abiti succinti / scollatura provocante. Il docente non commenta. La valutazione dell’esame è obiettiva.” (n=1152) gravità
moltissimo
30,30
molto
26,48
abbastanza
22,48
non molto
9,29
per niente
11,46 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
42
“Tizia, il giorno dell'esame, sperando di ottenere un risultato migliore, si presenta con abiti succinti / scollatura provocante. Il docente non commenta. La valutazione dell’esame è obiettiva.” Frequenza
moltissimo
10,07
molto
15,71
abbastanza
25,52
non molto
27,69
per niente
21,01 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
“Tizia, il giorno dell'esame, sperando di ottenere un risultato migliore, si presenta con abiti succinti / scollatura provocante. Il docente non commenta. La valutazione dell’esame è obiettiva.” Gravità e frequenza media
gravità
3,55
frequenza
2,66
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
Il grafico (numero 3.2.6) mostra come il comportamento sia ritenuto abbastanza riprovevole (gravità media 3,55 su 5) ma al contempo non sembra connotato da una frequenza sistematica (frequenza media 2,66 su 5). Entrambi i risultati sembrano essere influenzati dal fatto che la domanda chiarisce che la valutazione finale è obiettiva e che in alcune Facoltà gli esami siano scritti, motivo per cui un abbigliamento provocante non potrebbe influire minimamente sul risultato.
43
Graf 3.2.7- Percentuale delle risposte alla domanda “Tizio, dopo aver bevuto il caffè alla pausa, al termine della lezione, abbandona il bicchiere utilizzato e sporco sotto il banco.” (n=1152) gravità
moltissimo
30,64
molto
31,08
abbastanza
23,09
non molto
12,24
per niente
2,95 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
“Tizio, dopo aver bevuto il caffè alla pausa, al termine della lezione, abbandona il bicchiere utilizzato e sporco sotto il banco.” Frequenza
moltissimo
42,97
molto
27,69
abbastanza
18,58
non molto
8,07
per niente
2,69 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
44
“Tizio, dopo aver bevuto il caffè alla pausa, al termine della lezione, abbandona il bicchiere utilizzato e sporco sotto il banco.” Gravità e frequenza media
gravità
3,74
frequenza
4,00
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
Il grafico (numero 3.2.7) mette in evidenza che il comportamento si colloca ad un livello di gravità medio/alto (gravità media 3,74 su 5) rafforzato da un valore alto della frequenza (frequenza media 4,00 su 5). Si constata attraverso questi dati che nonostante sia considerato piuttosto grave il comportamento è diffuso e sistematico, mostrando la scarsa educazione di alcuni studenti. Graf. 3.2.8- Percentuale delle risposte alla domanda “Uno studente, con difficoltà ad esprimersi in pubblico, cerca di fare un intervento nel corso di una lezione, mentre un gruppo di compagni lo deride.” (n=1152) gravità
moltissimo
70,23
molto
20,23
abbastanza
6,08
non molto
per niente
2,78
0,69 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
70,00
80,00
45
“Uno studente, con difficoltà ad esprimersi in pubblico, cerca di fare un intervento nel corso di una lezione, mentre un gruppo di compagni lo deride.” frequenza
moltissimo
7,38
molto
13,54
abbastanza
21,44
non molto
30,82
per niente
26,82 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
“Uno studente, con difficoltà ad esprimersi in pubblico, cerca di fare un intervento nel corso di una lezione, mentre un gruppo di compagni lo deride.”gravità e frequenza media
gravità
4,57
frequenza
2,44
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il grafico (numero 3.2.8) chiarisce che il comportamento è considerato decisamente riprovevole (gravità media 4,57 su 5) ma è indebolito dal fatto che la frequenza è decisamente inferiore si attesta infatti ad un livello basso (frequenza media 2,44 su 5).
46
Graf 3.2.9- Percentuale delle risposte alla domanda “Uno studente a lezione finge di prendere appunti con il personal computer, mentre in realtà naviga in rete facendosi gli affari suoi / chatta con i suoi amici, utilizzando il Wi-Fi dell'Università.” (n=1152) gravità
moltissimo
8,77
molto
13,63
abbastanza
23,52
non molto
21,88
per niente
32,20 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
“Uno studente a lezione finge di prendere appunti con il personal computer, mentre in realtà naviga in rete facendosi gli affari suoi / chatta con i suoi amici, utilizzando il Wi-Fi dell'Università.” Frequenza
moltissimo
56,60
molto
22,83
abbastanza
14,32
non molto
4,60
per niente
1,65 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
47
“Uno studente a lezione finge di prendere appunti con il personal computer, mentre in realtà naviga in rete facendosi gli affari suoi / chatta con i suoi amici, utilizzando il Wi-Fi dell'Università.” Gravità e frequenza media
gravità
2,45
frequenza
4,28
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
Il grafico (numero 3.2.9) mette subito in evidenza che il comportamento in questione non è considerato grave ( gravità media 2,45 su 5) dagli studenti, la frequenza è invece molto alta (frequenza media 4,28 su 5). Le considerazioni da fare qui riguardano soprattutto la gravità, infatti la sua scarsa rilevanza è dovuta al fatto che è comportamento molto diffuso come ci testimonia la frequenza e al fatto che gli studenti potrebbero non essere d'accordo con l'espressione “utilizzando il Wi-Fi dell'Università” contenuta nella domanda dal momento che potrebbero obbiettare che il Wi-Fi è servizio offerto dall'università e pagato con le tasse dagli studenti; anche se si potrebbe controbattere che la frequenza generalmente non è obbligatoria. Graf. 3.2.10- Percentuale delle risposte alla domanda “Caio attacca la gomma da masticare sotto il banco, dopo averlo scarabocchiato con la penna durante la lezione.” (n=1152) gravità
moltissimo
52,52
molto
28,30
abbastanza
13,63
non molto
4,17
per niente
1,39 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
48
“Caio attacca la gomma da masticare sotto il banco, dopo averlo scarabocchiato con la penna durante la lezione.” Frequenza
moltissimo
21,27
molto
20,49
abbastanza
25,09
non molto
19,88
per niente
13,28 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
“Caio attacca la gomma da masticare sotto il banco, dopo averlo scarabocchiato con la penna durante la lezione.” Gravità e frequenza media
gravità
4,26
frequenza
3,17
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
Il grafico (numero 3.2.10) mostra che il comportamento in questione si colloca ad un livello alto di gravità ( gravità media 4,26 su 5), ed è poi accompagnato da un valore sempre abbastanza elevato di frequenza (frequenza media 3,17 su 5). Il dato sottolinea l'interesse degli studenti a che le strutture e l'ambiente universitarie siano mantenute integre o comunque in buone condizioni, per la fruizione di tutti. A tale riguardo, il Codice dovrebbe declinare con maggiore precisione il concetto di rispetto dell'ambiente: potrebbe essere uno dei mezzi per aumentare l'attaccamento degli studenti agli spazi condivisi e ai beni collettivi.
49
Graf. 3.2.11- Percentuale delle risposte alla domanda “ Il rappresentante degli studenti Sempronio non si fa mai trovare dai suoi colleghi e non trova forme per comunicare loro notizie importanti che lui conosce a ragione del suo mandato.” (n=1152) gravità
moltissimo
55,64
molto
32,81
abbastanza
8,68
non molto
2,00
per niente
0,87 0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
“ Il rappresentante degli studenti Sempronio non si fa mai trovare dai suoi colleghi e non trova forme per comunicare loro notizie importanti che lui conosce a ragione del suo mandato.” Frequenza
moltissimo
15,80
molto
11,11
abbastanza
19,62
non molto
29,17
per niente
24,31 0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
50
“Il rappresentante degli studenti Sempronio non si fa mai trovare dai suoi colleghi e non trova forme per comunicare loro notizie importanti che lui conosce a ragione del suo mandato.” Gravità e frequenza media
gravità
4,40
frequenza
2,65
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
Il grafico (numero 3.2.11) evidenzia che si tratta di tema importante poiché il comportamento è considerato grave (gravità media 4,40 su 5) decisamente stemperato dal dato della frequenza (frequenza media 2,65 su 5). E' un risultato indubbiamente positivo per i nostri rappresentanti, anche se vorremmo sottolineare che nella parte delle "domande aperte", sono state riferite lamentele proprio in merito ai rappresentanti, che saranno segnalate in seguito.
Rilievi conclusivi: In questa conclusione, vorremmo confrontare la gravità complessiva delle risposte date nella sezione 1 e quella delle risposte date alle domande della sezione 2. Vorremmo far notare come i comportamenti delle due sezioni non possano essere comparati tra loro, prima di tutto, per l'impossibilità per gli autori dei fatti non etici della seconda sezione (studenti) di compiere atti presentati nella prima sezione (soprattutto riferibili ai docenti), e soprattutto, in quanto i rispondenti hanno ritenuto meno gravi gli esempi fatti nella sezione dei "comportamenti non etici perpetrati dagli studenti", probabilmente a causa della diversa posizione rivestita da questi ultimi e dai professori. Proponiamo nuovamente un riepilogo grafico di gravità media e frequenza media delle singole risposte. Non considerando la domanda relativa alla doverosità di portare un oggetto perso in portineria.
51
3,82 3,72
occupare il posto eccessiva confidenza studente-docente
3,09
1,77
richiedere appello "ad personam"
2,84
2,22
irregolaritĂ borse di studio
4,21
3,27
abbigliamento sconveniente in sede di esame
3,55
2,66
gravitĂ 3,74
abbandonare rifiuti in aula deridere un compagno in difficoltĂ a lezione
frequenza
4,00 4,57
2,44 2,45
usare il wi-fi d'ateneo a lezione per scopi ricreativi
4,28
attaccare chewing gum sotto il banco scarabocchiato
4,26
3,17
rappresentante degli studenti irreperibile
4,40
2,65 1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
52
TERZA PARTE Sezione 4 Analisi delle risposte specifiche sul codice etico e in particolare sull'utilità di un codice di tipo breve o dettagliato ed un eventuale apparato sanzionatorio
Graf 4.1- Percentuale delle risposte relative alla domanda "Ritieni più opportuna l’adozione di un codice etico breve che definisca esclusivamente i fondamentali principi etici che devono ispirare l’azione dell’università, oppure di un codice maggiormente dettagliato che definisca con più precisione i comportamenti non etici (da evitare) e quelli etici (da promuovere)?" (n=1152) 7,64
47,66
codice dettagliato
codice breve non so 44,70
In questo modo il gruppo di ricerca voleva capire se lo studente ritenesse più idonea l’adozione di un codice breve o dettagliato appunto. Per codice breve si intendeva un codice etico che enunciasse meramente i principi generali da rispettare senza scendere nei particolari, mentre per codice dettagliato si intendeva un codice che elencasse in modo preciso e puntuale i comportamenti corretti e non e prevedesse un eventuale apparato sanzionatorio correlato ai comportamenti di cui sopra; ma di questo parleremo nell'analisi seguente, relativa ai singoli aspetti. L'analisi di questo singolo dato, come visibile dal grafico sopra riportato, mostra una sostanziale parità tra chi evidenzia la necessità di un codice dettagliato (47,66%) e chi invece uno breve (44,70%). Molto irrisorio invece è il numero di coloro che non sanno rispondere a questa domanda (7,64%). Astraendo questo dato dal contesto specifico ci si accorge, allora, che è molto sentita tra gli studenti, la necessità di un codice, a prescindere dal suo tipo specifico. Graf 4.2- Percentuale delle risposte alla domanda “Pensi che siano necessari strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico?” (n=1152)
53
10,50
19,79 sì no non so
69,70
Il grafico evidenzia che la maggioranza degli studenti (69,70%) ritiene necessari degli strumenti per far rispettare le disposizioni del codice; questo dato, però, si pone in particolare disaccordo con le risposte date alla domanda precedente, in cui c'era una sostanziale parità tra chi vorrebbe un codice breve e chi vorrebbe un codice dettagliato. L’incoerenza si coglie dal fatto che se nel codice deve essere inserito un apparato sanzionatorio come si evince da questa risposta, il codice non potrà essere breve, bensì dovrà essere necessariamente dettagliato, in modo tale da poter contenere tutte le eventuali sanzioni, disciplinari e non (segue 4.8-4.9). Dopo queste prime due domande di carattere generale si è passati alla somministrazione di domande più specifiche per poter ottenere informazioni più precise circa cosa sia ritenuto importante dagli studenti e quali siano i modi attraverso cui promuovere e far rispettare l'etica e il codice etico. Questa domanda, proprio per le sue caratteristiche, è stata creata come domanda di sbarramento. Questo comporta che solo l' 88% del campione totale (803 persone su 1152 persone complessive), cioè coloro che hanno risposto positivamente, potesse continuare il questionario, mentre chi ha risposto” no” e”non so” terminava qui le domande a risposta chiusa. Graf. 4.3- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Diffusione della conoscenza sul codice etico (ad esempio: momenti di presentazione del codice etico ai nuovi arrivati, distribuzione del codice in varie forme, ecc.)]” (n=803)
54
60,00 50,00
49,69
37,61
40,00 30,00 20,00
11,21 10,00 1,49 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Questa domanda mostra come una grandissima maggioranza di coloro che hanno risposto ritengano necessari strumenti in tal senso. Solo il 22% dei rispondenti ha detto, infatti, che tali strumenti sono poco o per niente utili, come si rileva dal grafico. Graf. 4.4- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Istituzione di un organo (ad esempio: garante, commissione, sportello) a cui rivolgersi per le segnalazioni e per chiarimenti di natura etica]” (n=803) 60,00 50,00
49,94
37,36
40,00 30,00
20,00 9,71
10,00
2,99 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Graf. 4.5- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Istituzione di un organo (ad esempio: garante, commissione, sportello) che abbia poteri di indirizzo, di raccomandazione agli organi di ciascuna struttura d’Ateneo sui comportamenti e/o prassi da adottare]” (n=803)
55
47,57
50,00 45,00 40,00 35,00
30,39
30,00 25,00 18,06
20,00 15,00 10,00
3,99
5,00 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Le domande 4.4 e 4.5 evidenziano l'utilità di organi preposti alla raccolta di segnalazioni e prima di tutto preposti a dare informazioni agli studenti circa i luoghi e i modi per fare le segnalazioni stesse. Infatti la stragrande maggioranza degli studenti, che segnalerebbe un comportamento non etico, non sa a chi rivolgersi per evidenziare tali comportamenti, ne sia esso stato vittima o testimone. Per ovviare a questo sarebbe utile inserire all'interno dell'università uno sportello che fornisca informazioni di questo tipo o le raccolga egli stesso, ovvero, data l'era digitale, si potrebbe iniziare istituendo un indirizzo mail cui inviare una segnalazione. Graf. 4.6- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Possibilità di segnalare in modo anonimo i casi di violazione]” (n=803) 80,00
71,48
70,00 60,00 50,00 40,00 30,00
23,04
20,00 10,00
3,99
1,49
0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Ulteriore elemento di riflessione su cui si è soffermato il gruppo di ricerca con questa domanda è la modalità con cui raccogliere le segnalazioni. Per la particolare formulazione con cui è stata posta la domanda il grafico riporta che il 71,84% dei rispondenti preferisce la modalità anonima di segnalazione e solo il 1,49% ritiene la modalità indifferente. A questo punto, però si pone un duplice problema, da un lato è comprensibile la volontà di segnalazioni anonime per tutelare la privacy della persona che propone la segnalazione, e vuole nascondere la propria 56
identità per evitare eventuali e successive ripercussioni. Dall' altro però si pone il problema della verifica della segnalazione stessa e dell'attendibilità della fonte, oltre che la necessità di evitare eventuali “sfruttamenti del sistema” e abusi di tale mezzo. Andrebbe quindi, a tal proposito, trovato un metodo capace di mediare tra queste due egualmente importanti esigenze. Graf. 4.7-Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Previsione di sanzioni non disciplinari (ad esempio un richiamo)]” (n=803) 45,00 40,00
41,34 38,11
35,00 30,00 25,00 20,00
15,94
15,00 10,00 4,61
5,00 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Graf 4.8- Percentuale delle risposte relative alla domanda ”Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Previsione di sanzioni disciplinari (ad esempio la sospensione dalle attività lavorativa per un docente o dalla attività didattica per uno studente)]” (n=803) 50,00
46,70
45,00 40,00
35,99
35,00 30,00 25,00 20,00 13,08
15,00 10,00
4,23
5,00 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Le domande 4.7 e 4.8 toccano un' altro punto saliente della questione. Esse infatti riguardano la preferibilità di sanzioni disciplinari, rispetto a sanzioni di tipo non disciplinare. Vediamole prima singolarmente. 57
Alla domanda 4.7 ha risposto positivamente l'80% dei rispondenti, contro il 20% che ha risposto in modo negativo alla necessità di sanzioni non disciplinari. Anche nella domanda 4.8 troviamo una simile situazione, l'82% è a favore e il 17% contro. Questi due risultati hanno valore sia se letti singolarmente che se letti in maniera coordinata, e in questo secondo caso acquistano maggior valore nonostante un'apparente conflitto riscontrabile in prima lettura. Infatti ad una prima lettura sembrerebbe che i due valori si scontrino, poiché l'80% dei rispondenti è a favore di sanzioni non disciplinari e l'82% è invece a favore di sanzioni disciplinari. Ad una più attenta analisi però si può notare come questi due dati possano essere complementari. Entrambi i tipi di sanzioni possono essere letti all'unisono se ad esempio si distingue il tipo di sanzione a seconda della gravità del comportamento, ricordando sempre che alcuni comportamenti possono, però, avere addirittura rilevanza penale. Secondo il gruppo di ricerca sarebbe quindi utile oltre che l'applicazione di entrambi i tipi di sanzioni anche una distinzione di gravità tra i comportamenti non etici stessi. Graf. 4.9- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Istituzione di corsi universitari sull’etica professionale e sull’etica della ricerca]” (n=803) 37,98
40,00 35,00 30,00 25,00
26,15
24,91
20,00 15,00
10,96
10,00 5,00 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Graf. 4.10- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Istituzione di un referente per le questioni etiche in ciascuna Facoltà](n=803)
58
50,00 44,21
45,00 40,00 35,00 30,00
26,28 23,04
25,00 20,00 15,00 10,00
6,48
5,00 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Graf. 4.11- Percentuale delle risposte alla domanda “Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? [Organizzazione di seminari e convegni sull’etica universitaria]” (n=803) 40,00
36,74 33,00
35,00 30,00 25,00 20,00
16,81 13,45
15,00 10,00 5,00 0,00 molto
abbastanza
poco
per niente
Con queste domande si chiude la terza parte della presente relazione. Non avrebbe senso infatti, millantare la volontà di avere un codice etico dettagliato e sanzionatorio senza provvedere prima a sensibilizzare e informare tutte le componenti universitarie circa l'etica ed i suoi comportamenti. Il gruppo di ricerca si è servito, sempre sotto forma di domanda, di tre diversi strumenti per capire cosa gli studenti dell'Ateneo ritengano più o meno utile in relazione a questo. (manca qualcosa ma non capisco cosa, si accettano suggerimenti) Primo tra gli strumenti proposti è quello presente nella domanda 3.9 che ora si procede ad analizzare (Istituzione di corsi universitari sull’etica professionale e sull’etica della ricerca). Il 63% dei rispondenti ritiene l'istituzione di corsi circa l'etica universitaria e professionale molto o abbastanza utili, al contrario il 37% li ritiene, invece, poco o per niente utili. Secondo strumento considerato, supra domanda 3.10, è l'istituzione di un referente di facoltà. In questo caso è favorevole il 70% dei rispondenti anche se è da notare una sfumatura interessante nella percentuale dei rispondenti non favorevoli. Il rimanente 30% infatti, non è suddiviso in maniera equa tra poco favorevole 59
e non favorevole (23% contro 7%) come invece accade nella maggioranza dei casi. Questo può significare che se si trovasse una formula ad hoc per questa figura , ad esempio dandogli anche mansioni informative o di ascolto, la percentuale di persone favorevoli potrebbe salire. Ultimo, ma non meno importante strumento considerato,domanda 3.11, è l'uso di convegni e seminari. Qui si nota invece una sostanziale parità tra chi li ritiene molto e abbastanza utili, 54%, e chi invece li ritiene poco o per niente utili, 46%. Questo esito è, probabilmente, dovuto al fatto che convegni e seminari sono avvertiti come saltuari e non inseriti strutturalmente nel percorso di studi; al contrario i corsi professionali, supra 3.9, oltre a consentire il riconoscimento di crediti formativi, contribuiscono alla formazione professionale e allo sviluppo di una maggiore consapevolezza delle questioni etiche.
Rilievi conclusivi Dall'analisi complessiva di questa terza parte, il gruppo di ricerca ritiene necessaria l'adozione di un codice etico dettagliato, che indichi quindi comportamenti etici da seguire e comportamenti non etici da segnalare. Per permettere questo, sono necessarie 3 categorie di elementi. La prima composta da elementi che permettano la diffusione del concetto di etica all'interno della facoltà, i quali ricomprendono modi di diffusione, organi istituzionali per informare ed ascoltare, oltre che raccogliere segnalazioni, e infine la figura del referente. Seconda categoria di elementi necessaria, in parte ricompresa già nella prima, è quella di organi istituzionali di facoltà ed ateneo tout court, capaci di permettere operativamente questo. Terza componente necessaria che emerge è quella sanzionatoria che necessità al suo interno di una distinzione di gravità dei comportamenti tra loro, di sanzioni disciplinari e non.
60
QUARTA PARTE Domande a risposta aperta
Alla fine del questionario abbiamo posto delle domande aperte a cui gli intervistati potevano decidere se rispondere o meno. Questo al fine di avere un quadro più aderente al reale sentire degli studenti, nonché per far si che venissero evidenziati casi che magari non erano stati contemplati dai nostri esempi. Bisogna tuttavia sottolineare come molte delle osservazioni riportate coincidessero con i casi da noi scelti per misurare l’etica nell’università dal punto di vista degli studenti, come , ad esempio, il fatto che molte osservazioni abbiano rimarcato la distrazione dei professori durante l’esame. Vogliamo far notare che non tutti i rispondenti abbiano preso in considerazione queste ultime domande, motivo per cui i dati, presentati in numero assoluto, non ricalcano i valori precedenti (1152 rispondenti totali). Le categorie scelte riguardavano casi di “comportamenti non etici subiti dagli studenti” e “comportamenti non etici perpetrati dagli studenti”, oltre ad una parte finale su “ulteriori idee in relazione alla diffusione ed applicazione del codice etico e delle sue regole”, riprendendo l’impostazione delle tematiche presentate nelle domande risposta chiusa. Procedendo con ordine, la prima domanda chiedeva, appunto, agli studenti di descrivere brevemente alcuni casi (fino a tre) di comportamenti non etici subiti da altri studenti di cui erano stati vittime o testimoni. Oltre alla già ricordata distrazione dei professori in sede d’esame, tra i comportamenti sentiti come più dannosi vi sono l’ironia nei confronti dello studente a lezione o in sede d’esame o, sempre in sede d’esame, un mancato adeguamento del metro di giudizio da parte di professori ed assistenti. Un caso che ai nostri occhi si presenta come di particolare interesse è presentato dal fatto che molti hanno segnalato il fatto che i professori tendono a “sfogliare” il libretto prima dell’assegnazione del voto, magari proferendo anche qualche commento dello stesso. Questo era uno degli esempi che erano stati presi in considerazione nella redazione del questionario; tuttavia, ci è giunta la notizia che a breve, come già in alcune facoltà (es. Economia) verranno “eliminati” i libretti cartacei in favore del libretto elettronico, andando così ad eliminare questo disagio. È stato per questo motivo che nessuno dei nostri esempi prendeva in considerazione questa situazione. Per un quadro più generale delle risposte che sono state date, e quindi degli ulteriori esempi riportati, abbiamo pensato di creare delle categorie nelle quali far ricadere le singole risposte. Le abbiamo sistemate in ordine decrescente a seconda della frequenza con cui sono state riportate, considerando tale frequenza come un fattore indicativo dell’effettività del problema, della sua diffusione e gravità: ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●
Insulti/ironia a lezione o in sede d'esame: 52 Mancanza di un metro di giudizio obbiettivo di professori e assistenti in sede d'esame: 47 Favoritismo per le tesi o in sede d'esame: 31 Professori distratti/disinteressati in sede d'esame o superficiali/impreparati a lezione: 26 Disorganizzazione/slittamento/lunghe attese in sede d'esame: 21 Libretti sfogliati prima di assegnare un voto: 20 Professori che svolgono esami o alzano voti in privato nello studio: 17 Mancanza di coinvolgimento/preparazione o superficialità del professore durante le lezioni: 17 Non fissazione del calendario degli esami: 15 Maleducazione/inefficienza/disorganizzazione apparati burocratici: 14 Ritardare o non presentarsi a ricevimento o a lezione: 14 Professori che durante gli esami escono dall'aula per un tempo prolungato o si occupano di altro: 12 61
● ● ● ● ●
Ritardare nelle correzioni di esami/tesi/lavori di gruppo: 12 Professori che non rispondono alle e-mail: 10 Professori e assistenti che tentano approcci personali con studentesse: 10 Inviti o obblighi di non presentarsi agli appelli successivi: 7 Slittamento della data di laurea per vari motivi riguardanti la disorganizzazione del docente: 5
La seconda domanda aperta riguardava i comportamenti non etici realizzati dagli studenti dell’Ateneo. Anche qui si riscontrano comportamenti da noi già evidenziati tramite gli esempi, come l’occupare il posto nelle aule studio senza usufruirne effettivamente oppure ottenere borse di studio immeritate. Un comportamento che è emerso e che ci ha in un certo senso stupito riguarda l’attenzione per gli spazi pubblici dell’Ateneo. La nostra sorpresa deriva principalmente dal fatto che nel comporre il questionario avevamo scartato una domanda relativa ad episodi di vandalismo nei confronti dei luoghi pubblici, mantenendo solo quella relativa al non buttare le proprie immondizie, pensando che non fosse un tema così sentito. Pensiero smentito, appunto, dai risultati delle domande aperte. In generale, anche in questo caso abbiamo raggruppato in categorie generali ed ordinato in ordine decrescente, secondo il numero di volte in cui sono stati riportate, le segnalazioni degli studenti: ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ●
Disturbare durante la lezione in aula/videoconferenza o nelle aule studio: 54 Cercare favoritismo da professori a lezione/ricevimento/sede d'esame: 42 Copiare a un esame: 34 Occupare posti per troppo tempo e per altre persone a lezione o in aula studio/computer: 33 Poco rispetto degli ambienti comuni quali bagni cortili e corridoi e non cestinare rifiuti/chewing gum/sigarette: 29 Cercare di fare l'esame in un appello fuori corso/frequentanti o in studio o di saltare l'ordine di iscrizione: 23 Furto di oggetti nelle aule o di pasti nelle mense: 16 Acquisizione senza diritto di borse di studio: 15 Approfittare del lavoro altrui nei lavori di gruppo: 11 Indossare abbigliamento non consono o adottare comportamenti promiscui: 8 Insulti/ironia: 8 Falsificare le firme per la presenza: 7 Rappresentanti degli studenti poco attivi/disponibili: 4 Affissione non controllata di annunci o volantinaggio: 3 Non presentarsi all'appello e non disiscriversi: 2
Infine, abbiamo chiesto agli studenti di contribuire alla nostra ricerca con ulteriori idee in relazione alla diffusione ed applicazione del codice etico e delle sue regole. Essenzialmente si è qui avuta una ripetizione di quanto già da noi proposto, soprattutto per quanto riguarda la creazione di luoghi, sia fisici che virtuali, dove poter di ciò che è etico o meno ed eventualmente segnalare determinati comportamenti. In ordine decrescente di rilevazione abbiamo: ● ●
Creare organi indipendenti di Ateneo con il compito di ricevere segnalazioni/comminare sanzioni: 15 Rendere le norme di comportamento etico conoscibili: 4
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● ● ● ●
Istituire una sede di incontro reale o virtuale dove discutere del tema dell'etica con confronti studenti/docenti: 8 Denunce anonime: 4 Rendere pubblici i risultati sulla didattica: 3 Docenti che non seguano attività esterne come attività professionali.
Rilievi conclusivi Come risulta da quanto riportato dagli studenti nelle domande aperte, la materia di comportamenti ritenuti non etici è assai vasta e non c’è dubbio che sia quindi sentita come utile una sua chiarificazione. Il nostro questionario, quindi, risulta non esaustivo ed è auspicabile, come riportato anche dalle domande aperte, l’istituzione di organi di discussione appositi al fine di giungere ad un confronto delle diverse visioni e ad una migliore chiarificazione di quelli che sono i confini dei comportamenti eticamente rilevanti.
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Conclusioni
Possiamo certamente affermare che questo questionario ha soddisfatto gli obbiettivi che ci eravamo posti in partenza. Innanzitutto, ci ha permesso di concretizzare i nostri studi e di farci capire ed analizzare le complessità che si nascondono dietro la redazione e l’analisi di un questionario. Pur in mancanza di un adeguato grado di scientificità, abbiamo potuto destreggiarci in questioni quali l’individuazione dei destinatari, la formulazione di quesiti e risposte che siano comprensibili a tutti i suoi destinatari, l’elaborazione dei dati raccolti. In particolare, essendo stato il nostro un lavoro di gruppo, abbiamo anche potuto testare in concreto le difficoltà di realizzare un lavoro a più mani, dove diversi punti di vista si vengono a “scontrare”. Tuttavia, abbiamo anche compreso che proprio diverse visioni di determinate questioni arricchiscono la ricerca, ed anzi la migliorano, permettendo così di realizzare anche quesiti più facilmente comprensibili.
In secondo luogo, siamo sicuri di aver fatto conoscere a molti studenti la questione del Codice etico e della sua attuale redazione. Il numero totale dei rispondenti, infatti, è pari al 7%, ma soprattutto, pur essendo stato diffuso da studenti di giurisprudenza, si è ottenuto un buon livello di risposte anche da parte delle altre facoltà. Questo ha permesso di far emergere una certa omogeneità di visioni in relazione all’argomento trattato. Speriamo, quindi, di aver sensibilizzato qualche studente in più su questo tema, ma soprattutto possiamo affermare di aver avuto l’opportunità di ottenere informazioni reali su quale sia il punto di vista degli studenti in relazione a determinate questioni e speriamo che esso possa essere un valido contributo alla redazione del Codice.
A questo proposito, arriviamo al terzo obbiettivo, o meglio desiderio, nato durante l’elaborazione dei dati e incentivato dal gran numero di risposte ricevute (lo ripetiamo: 1152 risposte in quattro giorni appena), superiore alle nostre previsioni: contribuire alla redazione del Codice etico diffondendo i dati ricavati dalla nostra ricerca, portando così alla luce il pensiero di una larga fetta della popolazione universitaria, ossia noi studenti. Questo è ancora un “work in progress” e non c’è dubbio che richiederà tempo ed energie, ma questa relazione rappresenta il punto di partenza. Dall’analisi dei dati, infatti, è possibile cogliere i punti più sentiti dagli studenti e da questi si possono formulare delle proposte concrete. Una di queste è indubbiamente l’istituzione di organi appositi per la risoluzione di dubbi e controversie in materia di etica. Molto stimolante e sentita appare anche l’istituzione di corsi di etica in ambito universitario. In questo caso le modalità di realizzazione potrebbero essere diverse: da una semplice presentazione del codice all’inizio di ogni anno accademico, all’introduzione sulla tematica dell’etica durante determinati corsi obbligatori che possano presentare qualche collegamento con il discorso sull’etica, fino alla creazione di corsi o laboratori applicativi, obbligatori o meno, di etica “retribuiti” con crediti universitari, in una sorta di logica “do ut des”.
Speriamo che il nostro lavoro sia seguito da altri studenti e da altre iniziative simili, nonché di riuscire effettivamente ad incidere sull’elaborazione del Codice. Crediamo che questo sia un progetto importante non solo per la nostra vita universitaria, ma anche per educare le persone al rispetto di determinati principi che risultano fondamentali per la convivenza in società. Questo è rimarcato dal fatto che i codici etici caratterizzano non solo la nostra realtà, ma, in primis, tutte le attività lavorative e non solo, a partire da uno sport come il calcio, fino ad arrivare a professioni quali quelle mediche o legali, che rappresentano il nostro futuro.
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Allegato 1 - Testo del questionario Ciao! Siamo gli studenti del corso di “criminologia applicata” della Facoltà di Giurisprudenza (anno accademico 2011/2012) e abbiamo bisogno del tuo aiuto! In questi giorni la nostra Università sta lavorando alla redazione e approvazione di un codice etico (ecco il testo della legge 240/2010, c.d. “legge Gelmini”: le Università che ne fossero prive adottano […] un codice etico della comunità universitaria formata dal personale docente e ricercatore, dal personale tecnicoamministrativo e dagli studenti dell'ateneo. Il codice etico determina i valori fondamentali della comunità universitaria, promuove il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali, nonché l'accettazione di doveri e responsabilità nei confronti dell'istituzione di appartenenza, detta le regole di condotta nell'ambito della comunità. Le norme sono volte ad evitare ogni forma di discriminazione e di abuso, nonché a regolare i casi di conflitto di interessi o di proprietà intellettuale […]”). Nell’ambito del corso di criminologia applicata stiamo realizzando un’indagine sull’etica nell’università vista da noi studenti. Vogliamo capire cosa pensiamo sull’etica universitaria, qual è il nostro atteggiamento rispetto a comportamenti che potrebbero essere non etici in ambito universitario e vorremmo eventualmente ottenere nuove idee e proposte che ci permettano di fare sentire la nostra voce nel processo di redazione del codice etico di Ateneo. Per questo chiediamo a tutti gli studenti delle Facoltà di Unitn di compilare un breve questionario online, anonimo, su questi temi. Rispondere richiede al massimo quindici minuti/venti minuti. I dati forniti saranno utilizzati solo in forma aggregata e anonima ed esclusivamente per fini didattici. Potranno eventualmente contribuire alla discussione sul codice etico nella nostra Università. Se vorrai ricevere i principali risultati dell’analisi, richiedili a questo indirizzo: eticaeuniversita@gmail.com Il questionario sarà online fino a giovedì 10 maggio, h. 24.00.
Alcune note per la compilazione: 1) Per compilare basta rispondere e procedere con il pulsante “continua” 2) Se ti accorgi di aver sbagliato una risposta, basta cliccare sul tasto “indietro” e correggere la domanda. 3) Il questionario va compilato in un'unica sessione, non è possibile salvare le risposte. 4) Le risposte al questionario vengono registrate solo quando si preme il tasto “invia” alla fine. Grazie per la collaborazione!
Accetti di rispondere al questionario? *
sì
no
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Se si rispondeva “sì” il questionario continuava. Altrimenti, il questionario si concludeva con “Grazie lo stesso! Se ci ripensi: il questionario rimarrà online fino a giovedì 10 maggio (h. 24)! “ Sei uno/una studente/studentessa dell'Università degli Studi di Trento *
sì
no
In caso di risposta positiva, il questionario continuava. Nel caso invece, di risposta negativa, appariva la schemata “Il questionario è riservato agli studenti dell'Università degli Studi di Trento. Grazie lo stesso!”
Informazioni personali Tu sei: *
maschio
femmina
Informazioni personali In che anno sei nato/a? *
Informazioni personali A quale Facoltà o Scuola sei iscritto/a? *
Economia
Giurisprudenza
Ingegneria
Lettere e Filosofia
Scienze cognitive
Scienze matematiche, fisiche e naturali
Sociologia
Scuola di Studi Internazionali
Informazioni personali A quale anno sei iscritto/a? *
Primo
Secondo
Terzo
Quarto (o I anno laurea specialistica)
Quinto (o II anno laurea specialistica)
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Informazioni personali Sei fuori corso? *
sì
no
Etica e università Prima di oggi avevi mai sentito parlare di “codice etico” in qualsiasi ambito, non solo universitario? *
sì
no
Etica e università Prima di oggi, sapevi che è obbligatoria l’adozione da parte delle università italiane di un codice etico? *
sì
no
Etica e università Quanto ritieni che scrivere un codice etico possa modificare concretamente i comportamenti in ambito universitario? *
molto
abbastanza
poco
per niente
Etica e università Nel caso dovessi essere testimone/vittima di comportamenti non etici all’interno dell’Università, lo segnaleresti? *
sì
no
Etica e università Sapresti a chi rivolgerti per la segnalazione? *
sì
no
Etica e università Quanto ritieni che l'università trasmetta comportamenti etici? *
molto
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poco
per niente
Etica e università Quanto pensi sia utile l’inserimento all’interno delle attività didattiche universitarie di corsi sull’etica professionale e sull’etica della ricerca? *
molto
abbastanza
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per niente
Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti Di seguito ti saranno proposti alcuni brevi esempi di comportamenti che possono essere subiti dagli studenti nel corso della vita universitaria. Ti chiediamo di dirci se e quanto ritieni grave quel comportamento e con quale frequenza sei stato/a spettatore/spettatrice di episodi simili in università.
Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti Il Professore arriva abitualmente in ritardo a lezione senza dare previo avviso. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti Tizia sta lavorando alla sua tesi di laurea e il relatore non corregge la tesi nei tempi convenuti e non si rende facilmente reperibile, allungando i tempi di lavoro e conseguentemente allontanando la data di laurea. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti Uno studente porta un dono a un professore nel suo studio. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti Un professore nell’affrontare la didattica del suo corso si limita ad una mera ripetizione del manuale, senza arricchire i contenuti con le proprie conoscenze ed esperienze di ricerca e senza fornire spunti critici. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti Mentre Caio sta sostenendo un esame (scritto o orale) il professore guarda il cellulare e parla con i suoi collaboratori facendone venire meno la concentrazione. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti In sede di esame un docente fa apprezzamenti sull'aspetto fisico dell'esaminando/a. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti In sede di esame un professore, a fronte di una risposta inadeguata o carente di uno studente/una studentessa, gli/le si rivolge facendo dell’ironia sulle sue capacità. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti In un esame orale, senza dare alcuna giustificazione, un professore o un suo collaboratore interrogano per primo lo studente Caio che nell’ordine di iscrizione era tra gli ultimi di una lunga lista. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti subiti dagli studenti In un corso che prevede la modalità di esame in forma scritta, il professore ritarda nella correzione impedendo agli studenti di organizzare in modo ottimale lo studio per gli appelli successivi. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti subiti dagli studenti Un’università chiede ai propri studenti di esprimere un giudizio sulla didattica dei docenti, ma gli studenti non ricevono i risultati delle loro valutazioni e non sanno come queste sono usate dall’Ateneo. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti subiti dagli studenti Nell’Ateneo Y un concorso pubblico da professore è vinto dal figlio del rettore. *Quanto consideri grave questo comportamento? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave) a 5 (è molto grave)
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gravità Esempi concreti di casi e comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Di seguito ti saranno proposti alcuni brevi esempi di comportamenti realizzati dagli studenti nel corso della vita universitaria. Ti chiediamo di dirci se e quanto ritieni grave quel comportamento e con quale frequenza sei stato/a spettatore/spettatrice di episodi simili in università.
Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Uno studente alle 9 del mattino occupa con un quaderno uno o più posti in aula studio e non si ripresenta nelle ore seguenti. Al proprio ritorno rivendica il posto, nel frattempo occupato da un’altra persona. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Tizio frequenta la stessa palestra di Caio, assistente del professore; capita spesso che al termine dell'allenamento parlino del più e del meno, e in un caso i due bevano un caffè insieme. Il giorno dell'esame, lo studente, sul punto di essere interrogato da Caio, non fa cenno della loro conoscenza. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Uno studente, impossibilitato a presentarsi all'esame nel giorno prestabilito, scrive una email al professore chiedendo di sostenere l’esame nello studio del docente in una data differente rispetto a quella dell’appello ufficiale. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti
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Uno studente dimentica in aula il lettore MP3. Un altro studente lo trova e lo porta in portineria. Quanto ritieni doveroso/frequente questo comportamento? *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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doveroso frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Tizio, ottenuta una borsa di studio senza violare alcuna regola universitaria, mantiene però un tenore di vita che non corrisponde affatto alla fascia di reddito a lui assegnata per ottenerla (viaggi, cene, locali, gadget tecnologici). *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Tizia, il giorno dell'esame, sperando di ottenere un risultato migliore, si presenta con abiti succinti / scollatura provocante. Il docente non commenta. La valutazione dell’esame è obiettiva. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Tizio, dopo aver bevuto il caffè alla pausa, al termine della lezione, abbandona il bicchiere utilizzato e sporco sotto il banco. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti 74
Uno studente, con difficoltà ad esprimersi in pubblico, cerca di fare un intervento nel corso di una lezione, mentre un gruppo di compagni lo deride. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Uno studente a lezione finge di prendere appunti con il personal computer, mentre in realtà naviga in rete facendosi gli affari suoi / chatta con i suoi amici, utilizzando il wi-fi dell'ateneo. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Caio attacca la gomma da masticare sotto il banco che nel corso della lezione ha scarabocchiato con la penna. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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gravità frequenza Esempi concreti di comportamenti scorretti realizzati dagli studenti Il rappresentante degli studenti Sempronio non si fa mai trovare dai suoi colleghi e non trova forme per comunicare loro notizie importanti che lui conosce a ragione del suo mandato. *Quanto consideri grave questo comportamento? Con quale frequenza hai visto accadere comportamenti simili nella nostra università? Dai la tua risposta in una scala da 1 (non è per niente grave/per niente frequente) a 5 (è molto grave/molto frequente)
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Comportamenti non etici che hai visto accadere Se vuoi scrivi brevemente fino a tre comportamenti non etici che ritieni gravi e che hai visto accadere ai danni di uno/una studente/studentessa nella nostra università. Descrivi la situazione in modo generale e astratto, senza fare riferimento a persone specifiche. (max 1000 caratteri)
Comportamenti non etici che hai visto accadere Se vuoi scrivi brevemente fino a tre comportamenti non etici che ritieni gravi e che hai visto realizzare da uno o più studenti/studentesse nella nostra università. Descrivi la situazione in modo generale e astratto, senza fare riferimento a persone specifiche. (max 1000 caratteri)
Domande sul codice etico Ritieni più opportuna l’adozione di un codice etico breve che definisca esclusivamente i fondamentali principi etici che devono ispirare l’azione dell’università, oppure di un codice maggiormente dettagliato che definisca con più precisione i comportamenti non etici (da evitare) e quelli etici (da promuovere)? *
un codice breve con i principi
un codice più dettagliato con i comportamenti
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Domande sul codice etico Pensi che siano necessari strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? *
sì, sono necessari
no, nessuno strumento, basta la scrittura delle norme, il rendere espliciti i comportamenti etici e quelli non etici
non so
Domande sul codice etico Quanto ritieni idonei i seguenti strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? *
per niente
poco
abbastanza molto
Diffusione della conoscenza sul codice etico (ad esempio: momenti di presentazione del codice etico ai nuovi arrivati, distribuzione del codice in varie forme, ecc.) Istituzione di un organo (ad esempio: garante, commissione, sportello) a cui rivolgersi per le segnalazioni e per chiarimenti di natura etica
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per niente
poco
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Istituzione di un organo (ad esempio: garante, commissione, sportello) che abbia poteri di indirizzo, di raccomandazione agli organi di ciascuna struttura d’Ateneo sui comportamenti e/o prassi da adottare Possibilità di segnalare in modo anonimo i casi di violazione Previsione disciplinari richiamo)
di sanzioni non (ad esempio un
Previsione di sanzioni disciplinari (ad esempio la sospensione dalle attività lavorativa per un docente o dalla attività didattica per uno studente) Istituzione di corsi universitari sull’etica professionale e sull’etica della ricerca Istituzione di un referente per le questioni etiche in ciascuna Facoltà Organizzazione di seminari e convegni sull’etica universitaria Domande sul codice etico Hai in mente altri strumenti per fare rispettare e promuovere le regole di etica universitaria contenute nel codice etico? Se vuoi, scrivili qui brevemente (max 1000 caratteri)
Conclusione Il questionario è concluso. Grazie per la partecipazione. Ti ricordiamo che se vorrai ricevere i principali risultati dell’analisi, potrai richiederli a questo indirizzo: eticaeuniversita@gmail.com Clicca su invia per registrare la tua risposta e uscire.
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