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Capitolo 21 Un Avvertimento Respinto
Miller e i suoi collaboratori avevano proclamato la dottrina del secondo avvento con l’intenzione di invitare gli uomini a prepararsi per il giudizio. Avevano cercato di risvegliare coloro che si professavano cristiani per renderli consapevoli della vera speranza della chiesa e del loro bisogno di un’esperienza spirituale più profonda. Si erano anche impegnati nei confronti dei non credenti per far loro comprendere l’urgenza del pentimento e della conversione. Essi non cercavano di convertirli per farli aderire a una setta o a un gruppo religioso;lavoravanofratuttiigruppietuttele settesenzainterferirenellaloroorganizzazione o nella loro disciplina ecclesiastica.
“Svolgendo la mia opera” diceva Miller “non ho mai pensato di creare una confessione indipendente dalle denominazioni esistenti, né di favorirne una a scapito delle altre. Ho cercato solo di rendermi utile a tutti. Supponevo che tutti i cristiani si sarebbero rallegrati alla prospettiva del ritorno di Cristo e, credendo che quanti non condividevano le mie idee non si sarebbero dimostrati ostili verso chi le adottava, non ho ritenuto necessario organizzare riunioni separate. I miei obiettivi erano quelli di suscitare delle conversioni, annunciare al mondo l’imminenza del giudizio e indurre gli uomini a prepararsi per l’incontro con Dio. La maggior parte di coloro che si sono convertiti in seguito alla mia predicazione è entrata nelle varie chiese esistenti”.
Poiché l’opera di Miller tendeva a consolidare le chiese, per un certo periodo fu considerata favorevolmente. In seguito i pastori e i responsabili delle varie denominazioni si schierarono contro la dottrina dell’avvento e si impegnarono a sedare ogni eventuale reazione. Non solo si opposero dall’alto dei pulpiti, ma vietarono ai loro membri di assistere alle predicazioni sul tema del secondo avvento e anche di parlarne nelle riunioni sociali della chiesa. I credenti si ritrovarono in una situazione difficile e imbarazzante. Essi amavano le loro chiese e non desideravano abbandonarle; ma vedendo che la testimonianza della Parola di Dio veniva soffocata e si negava loro il diritto di studiare le profezie, sentirono che la fedeltà a Dio non consentiva loro di sottomettersi. Non potendo più considerarli membri della chiesa del Cristo, che è “colonna e sostegno della verità”, quanti cercavano d’impedire la testimonianza della Parola di Dio, si sentirono autorizzati a lasciare la loro comunità. Nell’estate del 1844 circa 50.000 persone abbandonarono la propria chiesa.
In quel periodo si notò un cambiamento radicale nella maggior parte delle chiese degli Stati Uniti. Da anni si assisteva a una graduale e progressiva tendenza alla mondanità, seguita da un corrispondente declino della vita spirituale; ma quell’anno vi furono segni evidenti di un improvviso e profondo cambiamento in quasi tutte le chiese del paese. Il fatto fu notato e commentato diffusamente sia dalla stampa sia dal pulpito.
A una riunione del sinodo di Filadelfia, il dr.. Barnes, autore di un commentario molto diffuso e pastore di una delle più importanti chiese della città, “affermò che nel corso dei vent’anni del suo ministero mai, fino all’ultima comunione, egli aveva celebrato il rito senza ammettere nella chiesa un certo numero di nuovi membri. Ora non c’erano né risvegli né conversioni né crescita nella grazia in chi si diceva cristiano e nessuno andava da lui per parlare della propria salvezza. Alla prosperità materiale, allo sviluppo del commercio e dell’industria, corrispondeva un aumento della mondanità. Questo si manifestava in tutte le denominazioni”.
Nel mesedifebbraiodi quellostessoanno,ilprof.Finneydelcollegio Oberlinaveva detto: “Ci siamo resi conto che generalmente le chiese protestanti del nostro paese sono apatiche o addirittura ostili a quasi tutte le riforme morali del nostro tempo. Vi sono alcune eccezioni, che non confermano la regola. Abbiamo anche un altro elemento significativo: la quasi totale assenza di un risveglio nella chiesa. L’indifferenza spirituale si nota ovunque ed è terribilmente profonda; lo attesta la stampa religiosa dell’intera nazione... In maniera sempre più diffusa i membri di chiesa sono schiavi della moda, partecipano ai banchetti, ai balli, alle feste dei non credenti... Comunque non è il caso di dilungarci su questo argomento tanto doloroso. Ci basti dire, e ciò diviene sempre più evidente e sconvolgente, che le chiese stanno generalmente e tristemente degenerando. Si sono allontanate dal Signore ed egli si è ritirato da loro”.
Un giornalista affermò nel Religious Telescope: “Non abbiamo mai assistito a un declino religioso così diffuso. La chiesa dovrebbe risvegliarsi e cercare le cause di questa situazione che, secondo tutti coloro che amano Sion, è considerata catastrofica. Quando si pensa ai pochi e rari casi di vera conversione e alla durezza senza precedenti dei peccatori, quasi involontariamente si è spinti a esclamare: ‘Dio ha dimenticato di essere misericordioso? La porta della grazia è stata chiusa?’”.
La causa si ritrova nella chiesa stessa. Le tenebre spirituali che scendono sulle nazioni, sulle chiese e sugli individui non sono dovute a un arbitrario ritiro del soccorso della grazia da parte di Dio, ma alla negligenza e al rifiuto dei messaggi divini da parte degli uomini. Un esempio impressionante di questa realtà è offerto dalla storia del popolo d’Israele al tempo delCristo.AcausadellamondanitàedellatrascuratezzaneiconfrontidiDioedellasuaParola, conoscenza e comprensione si erano offuscate orientandosi verso la mondanità e la sensualità. PerquestogliebreiignoraronolavenutadelMessiae,nelloro orgoglioenellaloroincredulità, rigettarono il Redentore. Dio, però, non escluse neppure allora la nazione israelita dalla conoscenza della salvezza o dalle benedizioni che ne derivavano. Ma coloro che rifiutarono il messaggio della verità persero ogni interesse per i doni celesti. Avevano mutato “le tenebre in luce e la luce in tenebre” al punto tale che anche la luce che avevano ricevuto si era trasformata in fitte tenebre.
Satana desidera che gli uomini abbandonino la vera spiritualità e si limitino a osservare le forme della religione. Dopo aver respinto il Vangelo, gli ebrei continuarono a celebrare con zelo i loro antichi riti e a sostenere il loro nazionalismo, pur ammettendo che la presenza di