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Capitolo 9: Insegnamento e Cure Mediche

La missione del medico

Quando il Cristo inviò i dodici discepoli per il loro primo viaggio missionario disse loro: “Andando, predicate e dite: Il regno dei cieli è vicino. Guarite gli ammalati, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Matteo 10:7, 8. {OGM 73.1}

Ai settanta discepoli inviati più tardi disse: “In qualunque città entriate... guarite i malati che ci saranno e dite loro: Il regno di Dio si è avvicinato a voi”. Luca 10:8, 9. La presenza e la potenza del Cristo li accompagnavano: “Ora i settanta tornarono pieni di gloria, dicendo: Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome”. Luca 10:17. {OGM 73.2}

Dopo l’ascensione di Gesù, l’opera venne continuata e si ripresentarono le scene del suo ministero: “La folla accorreva dalle città vicine a Gerusalemme, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi; e tutti erano guariti”. Atti 5:16. E i discepoli “...se ne andarono a predicare dappertutto e il Signore operava con loro...” Marco 16:20. E “Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo. E le folle unanimi presentavano attenzione alle cose dette da Filippo... Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati... e molti paralitici e zoppi erano guariti. E vi fu grande gioia in quella città”. Atti 8:5-8. {OGM 73.3}

La missione dei discepoli

Luca, l’autore del Vangelo che porta il suo nome, era un medico missionario. Nella Bibbia è chiamato “...il caro medico...” Colossesi 4:14. {OGM 73.4}

L’apostolo Paolo venne a conoscenza delle sue capacità e lo scelse considerandolo una persona a cui il Signore voleva affidare un compito speciale. Si assicurò la sua collaborazione e per un certo periodo di tempo Luca lo seguì nei suoi viaggi. In seguito Paolo lo lasciò a Filippi, in Macedonia, dove continuò a lavorare per diversi anni come medico ed evangelista. Curava i malati e poi pregava con loro perché Dio agisse con la sua potenza risanatrice in favore dei sofferenti. In questo modo apriva una via al messaggio del Vangelo. Il suo successo come medico gli offrì molte occasioni di presentare il Cristo fra i pagani. {OGM 73.5}

Dio desidera che anche noi operiamo come fecero i discepoli. La guarigione fisica è collegata con il mandato evangelico. Nella proclamazione del messaggio del Vangelo l’opera dell’insegnamento e della guarigione non devono mai essere separate. Ai discepoli venne affidato il compito di trasmettere il messaggio evangelico, infatti ricevettero l’incarico di proclamare al mondo la buona novella che il Cristo aveva voluto portare agli uomini, ed essi lo adempirono. Il Vangelo venne presentato a ogni nazione allora conosciuta nell’arco di una generazione. {OGM 73.6}

Dio ha affidato ai suoi figli la predicazione del Vangelo al mondo come antidoto al peccato e alla miseria. Far conoscere il messaggio della grazia di Dio è il primo dovere di coloro che sono consapevoli della sua potenza risanatrice. {OGM 74.1}

Quando Gesù inviò i discepoli a predicare il Vangelo nel mondo quasi nessuno aveva fiducia in Dio e nelle Scritture. Gli ebrei, che professavano di conoscere l’Eterno, avevano abbandonato la sua Parola in favore della tradizione e di filosofie umane. I pensieri degli uomini erano condizionati dall’ambizione, dall’ostinazione e dall’avidità. Nel declino del rispetto per il Signore si affievoliva anche la compassione per gli uomini. L’egoismo dominava e Satana agiva a suo piacimento tra la miseria e la degradazione dell’umanità.

{OGM 74.2}

Satana, tramite il suo influsso, si impadroniva degli uomini: il corpo umano, creato per essere il tempio di Dio, diventava l’abitazione di spiriti malvagi. I sensi, i nervi, tutti gli organi e le facoltà fisiche erano indotti da forze soprannaturali a cedere alle peggiori passioni. Sul volto degli uomini era impressa l’immagine dei demoni, essi riflettevano l’espressione delle legioni di spiriti da cui erano posseduti. {OGM 74.3}

Oggi qual è la condizione del mondo? La fede nella Bibbia non è forse minata dall’alta critica e dalle filosofie del nostro tempo come era successo con la tradizione e le posizioni rabbiniche al tempo del Cristo? L’avidità, l’ambizione e la passione per il piacere non hanno forse lo stesso influsso sull’uomo come a quei tempi? Anche nelle chiese che si definiscono cristiane sono pochi coloro che si lasciano guidare da principi cristiani. Nel mondo degli affari, nella società, nelle famiglie o anche negli ambienti religiosi pochi fanno degli insegnamenti del Cristo la loro regola di vita quotidiana. Non è forse vero che “...la giustizia si è tenuta lontana... il diritto non riesce ad avvicinarsi... e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato”. Isaia 59:14, 15. {OGM 74.4}

La violenza è come un’epidemia inarrestabile, davanti alla quale i credenti più attenti rimangono spaventati. Non ci sono parole adeguate per descrivere la corruzione dilagante. Ogni giorno ci troviamo davanti a nuove denunce di contese politiche, inganni e frodi, si registrano episodi di violenza e illegalità, indifferenza per le sofferenze, distruzione brutale di vite umane, si nota lo svilupparsi di forme di pazzia, omicidi e suicidi. Chi può negare che le forze diaboliche sono all’opera fra gli uomini per distrarre e confondere la mente, contaminare e distruggere il corpo? {OGM 74.5}

Mentre il mondo è invaso dal male il Vangelo spesso viene presentato in modo inadeguato e non ha un influsso rilevante sulla coscienza e nella vita degli uomini. Ovunque vi sono cuori che vorrebbero colmare il loro vuoto, anime che vorrebbero contare su una forza che permetta loro di dominare il peccato, una forza che li liberi dal male e assicuri loro salute e pace. Molti fra coloro che hanno sperimentato la potenza della Parola di Dio hanno vissuto in un contesto in cui il Signore era ignorato e quindi desiderano profondamente la presenza divina. {OGM 74.6}

Oggi gli uomini hanno la stessa esigenza di quelli di duemila anni fa: la rivelazione del Cristo. È necessaria una grande opera di riforma e soltanto tramite la grazia del Cristo può essere compiuta una completa restaurazione fisica, mentale e spirituale. {OGM 75.1}

Soltanto con i metodi di Gesù possiamo avvicinare le persone con successo. Il Salvatore si rivolgeva agli uomini dimostrando loro che desiderava il loro bene. Manifestava simpatia, li aiutava nelle loro necessità, otteneva la loro fiducia e poi li invitava a seguirlo. {OGM 75.2}

È necessario avvicinare la gente svolgendo un’opera personale. Se si impegnasse meno tempo a pronunciare sermoni e più a visitare le famiglie si avrebbero maggiori risultati. Si devono aiutare i poveri, soccorrere i malati, consolare coloro che sono scoraggiati e in lutto, istruire gli ignoranti, consigliare gli sprovveduti. Dobbiamo piangere con chi piange e rallegrarci con chi si rallegra. Quest’opera, sostenuta dalla forza della persuasione, della preghiera e dell’amore divino, darà i suoi frutti. {OGM 75.3}

Dobbiamo sempre ricordare che l’opera missionaria del medico è quella di far conoscere a uomini e donne, ammalati a causa del peccato, quell’uomo che è morto sul Calvario per cancellare i peccati del mondo. Rivolgendosi a lui saranno trasformati a sua immagine. Dobbiamo incoraggiare i malati e i sofferenti a orientare lo sguardo verso Gesù e a vivere; i collaboratori di Dio devono rivolgere l’attenzione di coloro che sono scoraggiati a causa delle malattie del corpo e dello spirito verso il Cristo, il grande Medico. Indicate loro l’unico Medico che può guarire le malattie fisiche e spirituali, parlate loro di colui che si commuove per le loro infermità. Incoraggiateli ad affidarsi a colui che ha donato la propria vita, perché potessero vivere per l’eternità. Parlate del suo amore e della sua potenza che salva. {OGM 75.4}

Questo è il dovere più sacro e l’onore più grande per il medico che lavora con spirito missionario. Grazie a un servizio personale si potrà raggiungere questo obiettivo. Spesso Dio tocca i cuori degli uomini tramite gli sforzi che facciamo per alleviare le sofferenze fisiche. L’opera missionaria del medico apre soltanto la via al messaggio del Vangelo. Nella predicazione della Parola di Dio e nel lavoro del medico il Vangelo trova un’attuazione tecnica e pratica. {OGM 75.5}

Ovunque esistono persone che non hanno mai ascoltato la proclamazione della Parola di Dio, né partecipato a un servizio religioso. Affinché il messaggio del Vangelo giunga fino a loro è necessario entrare nelle loro case, e spesso per avvicinarli non c’è altro metodo che quello di alleviare le loro necessità fisiche. Gli infermieri, che curano i malati e soccorrono i poveri, avranno molte occasioni per pregare, per leggere la Parola di Dio e presentare il Salvatore. Possono pregare con i più deboli che non hanno la forza di volontà per dominare le passioni, possono portare speranza nella vita di chi si sente sconfitto e scoraggiato. Il loro amore per il prossimo, che si manifesta in gesti disinteressati e cortesi, permetterà a coloro che soffrono di contare sull’amore del Cristo. {OGM 75.6}

Molti non credono in Dio e hanno perso la loro fiducia negli uomini, ma sanno apprezzare gesti che manifestano simpatia e aiuto. Essi si commuovono quando nelle loro case entra qualcuno che, senza contare sulla riconoscenza e sulle ricompense, cura i malati, offre del cibo a chi ha fame e dei vestiti a chi ne ha bisogno, conforta gli afflitti e guida tutti con affetto verso la Fonte che ha ispirato il suo amore e la sua compassione. Allora nasce la gratitudine, cresce la fede. Si rendono conto che Dio si preoccupa di loro e sono disposti ad ascoltare la sua Parola quando viene presentata. {OGM 76.1}

Tutti i missionari, uomini o donne, in patria o in terra straniera, riusciranno a entrare in contatto più facilmente con le persone e potranno essere più utili se sapranno assistere e curare i malati. Le donne che si impegneranno a lavorare come missionarie nei paesi pagani potranno entrare in contatto con quelle che vi risiedono, proprio quando ogni altra via non sarebbe stata praticabile. {OGM 76.2}

Tutti coloro che lavorano nell’evangelizzazione devono essere in grado di prestare quelle semplici cure che sono utili per alleviare il dolore o prevenire le malattie. {OGM 76.3}

Insegnare i principi della salute

Coloro che lavorano per la diffusione del messaggio del Vangelo devono essere in grado di comunicare i principi di una vita sana, perché la maggior parte delle malattie potrebbero essere prevenute facendo semplicemente attenzione alle leggi della salute. {OGM 76.4}

La gente deve comprendere l’importanza di questi principi per il benessere in questa vita e in quella futura. Per questo è necessario sottolineare le loro responsabilità nei confronti del corpo umano che il Creatore ha scelto come dimora di cui sono i custodi. Essi devono comprendere la verità contenuta nelle Scritture: “...Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo”. 2 Corinzi 6:16. {OGM 76.5}

Molte persone sarebbero contente di conoscere semplici metodi per curarsi, per sostituire quei farmaci che nel tempo intossicano l’organismo. È necessaria un’attenta informazione in materia di alimentazione. Le cattive abitudini, come l’uso di cibi non sani, sono responsabili dell’intemperanza, della violenza e della miseria che creano sofferenza nel mondo. {OGM 76.6}

Insegnando i principi della salute si deve sempre avere presente il principale obiettivo della riforma sanitaria, che è quello di assicurare lo sviluppo del corpo, della mente e dello spirito. Occorre sottolineare che le leggi della natura sono leggi divine, istituite in vista del nostro bene e il loro rispetto assicura felicità in questa vita e prepara per quella futura. Aiutate le persone a riconoscre nelle opere della natura l’espressione dell’amore e della sapienza divina. Incoraggiatele a studiare il meraviglioso capolavoro del corpo umano e le leggi che ne regolano il funzionamento. Coloro che riescono a riconoscere le espressioni dell’amore di Dio, che comprendono la saggezza, lo scopo ultimo delle sue leggi e gli effetti dell’ubbidienza, potranno considerare da un punto di vista totalmente diverso i loro doveri e i loro obblighi. Il rispetto delle leggi della salute non rappresenterà più un sacrificio o una rinuncia ma una grande benedizione. {OGM 77.1}

Tutti coloro che diffondono il messaggio del Vangelo devono comprendere che l’insegnamento di questi principi rientra nel compito che è stato loro affidato: quest’opera è particolarmente necessaria e il mondo ne attende la realizzazione. {OGM 77.2}

Ovunque si osserva la tendenza a sostituire il lavoro individuale con quello svolto da gruppi organizzati. Ci si orienta verso la fusione in società, verso la centralizzazione, la fondazione di grandi chiese e istituzioni. Molti delegano la beneficenza a strutture preposte evitando il contatto diretto e così il loro cuore diventa sempre più insensibile. Ripiegati e preoccupati solo di se stessi, perdono la sensibilità e si spegne in loro l’amore per il Signore e per il prossimo. {OGM 77.3}

Il Cristo ha affidato ai suoi discepoli un compito da svolgere individualmente, che non può essere delegato. Il compito di assistere poveri e malati e comunicare il messaggio del Vangelo a coloro che si sono allontanati da Dio, non deve essere affidato a gruppi di beneficenza organizzata: la responsabilità è individuale, richiede impegno e sacrificio personale. “Va’ fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare...” ordina Gesù “...affinché la mia casa sia piena”. Luca 14:23. Egli mette l’uomo in contatto con coloro a cui vuole fare del bene affinché “...conduca a casa tua gli infelici privi di riparo... che quando vedi un nudo tu lo copra”. Isaia 58:7. “...Imporranno le mani ai malati ed essi guariranno”. Marco 16:18. {OGM 77.4}

Dobbiamo trasmettere le benedizioni del Vangelo tramite il contatto diretto e un’opera individuale. {OGM 77.5}

Per trasmettere i suoi messaggi al popolo Dio non si era rivolto a un’unica classe sociale. Daniele era un principe di Giuda, anche Isaia era di discendenza regale, ma Davide era un pastore, Amos un mandriano, Zaccaria un israelita esiliato a Babilonia ed Eliseo un agricoltore. Il Signore sceglieva per rappresentarlo profeti e principi, nobili e plebei e comunicava loro le verità da trasmettere al mondo. {OGM 78.1}

A tutti coloro che beneficiano della sua grazia il Signore affida un compito in favore del prossimo. Ognuno di noi deve accettare questo incarico dicendo: “Eccomi, manda me”. Isaia 6:8. È una responsabilità che coinvolge tutti: il missionario, il medico, l’infermiere; ogni cristiano: dal commerciante all’agricoltore, dal professionista all’operaio. È nostro dovere annunciare agli uomini il messaggio del Vangelo della salvezza. Ogni attività in cui ci impegniamo deve essere un mezzo per raggiungere questo fine. {OGM 78.2}

Coloro che accettano il compito che è stato loro assegnato non solo rappresentano una benedizione per gli altri, ma anche per se stessi. La consapevolezza di aver adempiuto al proprio dovere si rifletterà su di loro. Chi era scoraggiato ne dimenticherà le motivazioni, i deboli diventeranno forti, gli ignoranti acquisiranno conoscenza e tutti troveranno un sostegno sicuro in chi li ha chiamati a collaborare con lui. {OGM 78.3}

La chiesa del Cristo è stata organizzata in vista del servizio: questo è il suo motto. I suoi membri sono come soldati che vengono addestrati per combattere sotto la guida del Capitano che ha offerto loro la salvezza. I pastori, i medici e gli insegnanti hanno un’opera molto più vasta di quella che immaginano. Non devono semplicemente assistere delle persone ma insegnare loro a fare altrettanto. Non devono solo presentare giusti principi ma anche insegnare agli uditori a trasmetterli a loro volta. La verità che non è vissuta e condivisa perde la sua forza vivificante, il suo potere di guarigione e non si può beneficiare delle relative benedizioni se non si condividono con altri. {OGM 78.4}

Il nostro servizio nei confronti di Dio non deve essere scontato. Ogni membro di chiesa deve impegnarsi in modo diverso per collaborare con il Signore. Non tutti possono misurarsi con l’impegno di altri ma devono fare il possibile per arginare le malattie e l’angoscia che stanno sommergendo il mondo. Molti sarebbero disposti a impegnarsi ma non sanno da dove iniziare e quindi hanno bisogno di essere istruiti e sostenuti. {OGM 78.5}

Ogni chiesa deve essere una scuola di formazione per il servizio cristiano. Si dovrebbe insegnare ai membri a presentare studi biblici, prepararli ad animare le classi della Scuola del Sabato, aiutare i poveri, curare i malati e testimoniare in favore dei non credenti. Dovrebbero essere organizzati corsi di educazione sanitaria, cucina e qualsiasi forma di assistenza cristiana. L’insegnamento non dovrebbe essere semplicemente teorico, ma pratico sotto lo guida di istruttori capaci. {OGM 78.6}

Gli insegnanti devono dare l’esempio lavorando direttamente fra la gente e così altri impareranno da loro seguendone l’esempio. {OGM 79.1}

Tutti devono potenziare le loro risorse fisiche e mentali, affinarle lavorando per il Signore là dove egli li chiamerà. La stessa grazia che il Cristo concesse a Paolo e Apollo, arricchendoli dei più nobili doni spirituali verrà offerta anche oggi ai fedeli missionari cristiani. Il Signore desidera che i suoi figli possano disporre dell’intelligenza e della conoscenza necessarie per rivelare al mondo la sua gloria con chiarezza e potenza tali che nessuno possa fraintenderla. {OGM 79.2}

I collaborati di Dio, ben preparati e consacrati, possono servirlo in vari modi e compiere un’opera più vasta di coloro che non hanno ricevuto la stessa preparazione: la disciplina a cui hanno sottoposto la loro mente li pone in una posizione di vantaggio. Ma anche chi non ha grandi talenti e cultura può essere utile agli altri. Dio si serve di tutti coloro che desiderano collaborare con lui. Non sono per forza le personalità più brillanti e dotate quelle che avranno i risultati migliori e duraturi. C’è un bisogno particolare di uomini e donne che abbiano udito il messaggio divino; i collaboratori più utili sono coloro che rispondono all’invito: “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me...” Matteo 11:29. {OGM 79.3}

Sono necessari missionari che lavorino con entusiasmo. Quando qualcuno ha sperimentato la presenza di Dio nella sua vita prova un profondo desiderio di mettersi al suo servizio, in favore di coloro che non hanno mai conosciuto il suo amore. Egli soffre per la loro condizione ed è disposto a mettere a disposizione la propria vita, come messaggero inviato e ispirato da Dio, per compiere un’opera per la quale anche gli angeli collaboreranno. {OGM 79.4}

Se coloro a cui Dio ha affidato grandi talenti intellettuali ne fanno solo un uso egoistico, dopo un periodo di prova il Signore li scarterà. Egli allora chiamerà uomini apparentemente non così dotati e che non hanno grande fiducia in se stessi. Dio renderà forti i deboli perché essi sono certi che egli compirà per loro ciò che non sono in grado di realizzare. Dio accetterà il loro servizio sincero e supplirà ai loro limiti. Spesso il Signore ha scelto come suoi collaboratori uomini con un’istruzione limitata, ma essi si sono impegnati al massimo delle loro possibilità e Dio ha ricompensato la loro fedeltà per la sua opera, il loro impegno e il desiderio di colmare le proprie lacune. Egli ha visto le loro lacrime e ha udito le loro preghiere.

Così come le sue benedizioni scesero sui deportati alla corte di Babilonia, anche oggi dona saggezza e conoscenza a coloro che collaborano con lui nella sua opera. In alcuni casi uomini di scarsa cultura e appartenenti a classi sociali inferiori hanno avuto per la grazia del Cristo uno straordinario successo nella diffusione del messaggio del Vangelo. Il loro segreto era la fede in Dio. Essi hanno imparato, giorno dopo giorno, da colui che offre saggi consigli e accorda la sua potenza. Questi collaboratori devono essere incoraggiati. Il Signore li affianca a coloro che sono più capaci per colmare il vuoto che altri hanno lasciato. La loro intuizione nel comprendere ciò che è necessario fare, la loro prontezza nell’assistere coloro che sono in difficoltà e l’influsso positivo delle loro parole riesce ad attrarre molte persone a Dio. La loro opera dimostra ciò che migliaia di uomini potrebbero fare se soltanto lo volessero. {OGM 79.5}

Una vita più attiva

Nulla può suscitare maggiore abnegazione, sviluppare e rafforzare il carattere del servizio in favore degli altri. Molti di coloro che si professano cristiani pensano soltanto a se stessi e si limitano a stabilire relazioni nell’ambito della chiesa. Desiderano godere della compagnia dei membri e delle attenzioni del pastore. Diventano membri di chiese grandi e ricche e dimostrano scarso interesse per gli altri. In questo modo si privano di preziose benedizioni. Molti potrebbero trarre grandi benefici se rinunciassero alle loro comode amicizi e impegnassero le loro energie nel servizio cristiano, imparando così ad assumersi delle responsabilità. {OGM 80.1}

Gli alberi che crescono troppo vicini non si sviluppano sani e robusti. Il giardiniere deve trapiantarli perché trovino lo spazio sufficiente per la loro crescita. La stessa esperienza sarebbe utile a molti membri in grandi chiese. Dovrebbero impegnarsi dove le loro energie si risvegliano in favore di un servizio cristiano attivo. Essi hanno bisogno di coltivare l’altruismo altrimenti la loro vita spirituale languisce e regrediscono diventando inutili e incapaci. Se fossero trapiantati in un campo missionario diventerebbero forti e attivi. Ma per aiutare il prossimo non è necessario aspettare un appello per andare a lavorare come missionari. Intorno a noi ci sono tante opportunità per svolgere un servizio. Ovunque ci sono persone bisognose del nostro aiuto: orfani, malati, moribondi, sofferenti, scoraggiati, ignoranti e abbandonati. {OGM 80.2}

È nostro dovere lavorare per coloro che vivono intorno a noi. Impegnatevi ad aiutare nel modo migliore possibile tutti coloro che non si interessano di religione. Quando andate a far visita ai vostri amici e vicini, manifestate interesse per la loro vita spirituale come per il loro benessere fisico. Presentate Gesù come il Salvatore che perdona i peccati, invitate i vicini a casa vostra e leggete la Bibbia e i libri che spiegano le sue verità. Invitateli a unirsi a voi nel canto e nella preghiera, il Cristo sarà presente in queste occasioni, come ha promesso, e i cuori saranno toccati dalla sua grazia. {OGM 80.3}

I membri di chiesa dovrebbero prepararsi per quest’opera che non è meno importante di quella di comunicare il messaggio del Vangelo a chi vive nei paesi di missione. Se alcuni si recano in paesi lontani, i cristiani che rimangono nella loro patria dovrebbero sentire il peso della responsabilità di chi vive intorno a loro e lavorare per la loro salvezza con lo stesso zelo. Molti si lamentano di vivere una vita poco gratificante: dipende solo da loro ampliare l’orizzonte ed estendere il loro influsso. Coloro che amano Gesù con tutto il cuore, la mente e lo spirito e il prossimo come se stessi avranno molte occasioni per utilizzare le loro capacità e diffondere il loro influsso. {OGM 81.1}

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