Next Domus s.r.l. : Redazionale 11/08

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I N S TA L L A Z I O N I

IMPIANTI TOP-CLASS Il miglior interior design incontra domotica ed entertainment al top

COMBINAZIONE

VINCENTE Un’abitazione di prestigio, con arredi raffinati e arte di valore, difficilmente può integrare un sistema di automazione e intrattenimento di rara completezza. A meno che... di Alberto Lupetti - foto di Corrado Bonomo


I Next Domus Viale Raf Vallone, 65-69 00173 Roma Tel. 06/72630077 Showroom: via Sicilia, 267 00183 Roma www.nextdomus.com Persone di riferimento: Sigg.ri Claudio e Fabio Contigliani

IL SISTEMA IN PILLOLE LE FUNZIONALITÀ RICHIESTE ALL'INSTALLATORE Semplicemente... tutto. Scherzi a parte, il propietario ha chiesto un impianto fortemente integrato per la facile gestione dell’intera casa, con audio multiroom e video, quest’ultimo, però solo negli ambienti più tradizionali. TEMPI DI LAVORAZIONE: Progettazione: 2 mesi Realizzazione: 8 mesi (complessivi, distribuiti su 2 anni di ristrutturazione) COSTI DELL’INSTALLAZIONE Non dichiarati


IMPIANTI TOP-CLASS

IN DETTAGLIO

CRESTRON TPS-1700 Touch-panel compatto della serie SmarTouch con display LCD TFT da 5,7” e 320x240 pixel di risoluzione. È basato su un processore a 32 bit e sistema grafico proprietario Isys a 16 bit con algoritmo di rendering di immagini a effetto 3D Synapse. Dispone di 10 pulsanti programmabili con segnale di conferma e di docking station cablata che ricarica anche la batteria. Il TPS1700 dialoga in modalità bidirezionale con il processore centrale su protocollo Cresnet in modalità Wi-Fi

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bitazione veramente particolare quella ospitata su queste pagine: nasce dall’unione di tre diverse unità abitative di una palazzina di prestigio per dare vita a un appartamento bilivello di circa 800 mq. Il progetto è firmato dall’architetto Stefano Dorata e ha richiesto ben due anni di lavori. Durante i quali è stato installato un sofisticato sistema di integrazione che, a differenza dal solito, non ha preso le mosse da un impianto audio/video, bensì è stato concepito integralmente come un mezzo per vivere meglio la casa nel quale l’intrattenimento è solo uno degli aspetti, per quanto importante. La realizzazione è firmata Next Domus, realtà romana storicamente nata nel settore impiantistico e sicurezza che, però, già da dieci anni si occupa anche di domotica. Una crescita importante che ha portato i titolari, Claudio e Fabio Contigliani, non solo a offrire un vero e proprio servizio chiavi in mano, ma

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Il salone cinema, nel quale le grandi immagini del videoproiettore sono ben supportate da un sistema surround 5.1 e affiancate da un plasma da 65”. L’aspetto estetico è stato curato al massimo, nonostante l’ambiente sia, di fatto, dedicato, come dimostrano il telo e lo stesso videoproiettore motorizzati a scomparsa, nonché i particolari diffusori ArtCoustic. A questo ambiente è riservato uno dei tre tocuh-panel, il modello wireless TPS-1700 di Crestron, visibile nella foto in alto a sinistra.

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anche ad aprire una showroom dedicata presso Mobilnovo Arredamenti di Roma. Ma questa è un’altra storia.

Nonostante lo spazio dedicato, l’installatore non ha potuto concentrare insieme tutte le

CRESTRON, IL REGISTA

elettroniche, pur se centralizzate.

Per dare un’idea della complessità del sistema, basti pensare che gli installatori hanno cablato l’abitazione con oltre 30 Km di cavi. L’impianto, infatti, controlla la parte entertainment - della quale ci occuperemo in dettaglio più avanti - l’illuminazione (tanto in on/off, quanto attraverso pratici scenari, ma pure per mezzo di sensori crepuscolari per le luci di servizio notturne), le motorizzazioni (tapparelle e finestre Velux), la climatizza-

Qui sopra, ad esempio, quelle home theater, installate nell’armadio del salone cinema: l’apertura della parte inferiore è motorizzata, la superiore, invece, è manuale ma lo spazio è ventilato. A fianco, la biblioteca.

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La cucina, con il touch-panel da 12”. Notare l’intelligente soluzione: al posto di un tvc, è stata sfrutatta la potenzialità del pannello, che si trasforma in una piccola Tv. In foto, la selezione dei programmi con relativa preview.

A COLLOQUIO CON IL PROGETTISTA laudio Contigliani è titolare, insieme al fratello Fabio, di Next Domus, azienda romana specializzata nell’integrazione. A dispetto della giovane età, i due vantano un’esperienza di ben dieci anni nel campo dell’automazione e hanno saputo abilmente fondere questo aspetto più nuovo alla tradizione di famiglia nel settore dell’impiantistica per un servizio veramente chiavi in mano.

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HC - L’impianto è eccezionalmente completo, un’opera di

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integrazione degna di questo nome. Quali sono le difficoltà che si incontrano nel progettare e installare un sistema del genere? Claudio Contigliani Sicuramente in una realizzazione di questo tipo, particolarmente complessa, è fondamentale interpretare prima di tutto le esigenze del cliente, per procedere poi a una progettazione totale del sistema che tenga conto dei più piccoli dispositivi coinvolti nella realizzazione. Inoltre, un aspetto a cui prestiamo particolare attenzione, è quello dell’ottimale disposizione delle canalizzazioni per i cavi, al fine di permettere, a seguire ma anche in un secondo momento, l’implementazione di tutte le tecnologie necessarie e possibili. È un aspetto che curiamo in maniera particolare e che è bagaglio

storico dell’attività di famiglia. Per concludere con le difficoltà di un progetto tanto complesso, posso aggiungere che è fondamentale l’organizzazione aziendale, con sinergia fra tutti i partecipanti alla realizzazione del progetto.

nostro interlocutore ha capito immediatamente la qualità del Kaeidescape per via della flessibilità e del facile utilizzo propri di questo sistema, ma anche dell’elevata definizione audio e video, in particolar modo con i formati non compressi.

HC - Nel caso di impianti così complessi il server è la soluzione migliore. Come avete convinto il cliente, visto che di solito si tratta di componenti di difficile comprensione per i “non addetti”? C.C. - Sì, sicuramente il server rappresenta la scelta migliore in un impianto del genere, in quanto offre la più totale flessibilità nella “multimedializzazione” del sistema. Abbiamo offerto al cliente il server illustrandone i vantaggi e, visto anche il budget a disposizione, non ci sono stati problemi. D’altronde, il

HC - Il risultato estetico, visto anche l’arredo della casa, è eccellente. Com’è stato il rapporto con l’architetto? C.C. - La Next Domus ha avuto un rapporto collaborativo veramente ottimo con il designer. Anzi, il migliore dialogo con gli architetti è un po’ la nostra prerogativa, tanto che abbiamo voluto sottolineare questa sinergia ai massimi livelli tra architetti, interior designer e noi tecnici con l’inaugurazione della nostra show room all’interno di un centro specializzato in arredamento di alto livello.

L’idea è di far toccare con mano agli architetti prima che al grande pubblico la domotica e far capire loro quanto questa possa migliorare il comfort domestico senza disturbare l’arredo, anche se di alto livello. E mi sembra che questa realizzazione ne sia un perfetto esempio. HC - Un commento sul settore dell’integrazione oggi in Italia e le sue possibilità di crescita. C.C. - Il settore è sicuramente in evoluzione e le possibilità di crescita sono a mio avviso molte, seppure fortemente dipendenti dal target della clientela a cui l’azienda si rivolge. Infatti, chi si trova a ristrutturare l’abitazione e non ha problemi di budget è attratto dalle possibilità offerta dalla domotica. La nostra sfida, invece, è coinvolgere una clientela meno esclusiva.


IN DETTAGLIO zione (del tipo con serpentina a pavimento) e, naturalmente, la sicurezza, che integra un sistema di allarme antintrusione con uno di videosorveglianza con telecamere interne ed esterne e videoregistratore digitale. Proprio l’impianto di illuminazione è quello che ha richiesto il maggiore impegno da parte dell’installatore, che ha dovuto asservire a Crestron non solo i punti luce tradizionali (di cui 24 sotto dimmer), ma anche quelli di cortesia notturni e gli spot focalizzati sulle opere d’arte, grande passione del proprietario. L’intero sistema di automazione si interfaccia fisicamente con chi abita la casa per mezzo di tre touch-panel wireless e addirittura dieci da parete, di diverse dimensioni e disposti nelle zone strategiche dell’abitazione. I due più grandi da incasso, quello da 15” del corridoio e quello da 12” della cucina, permettono perfino la comoda preview video di film e Tv, mentre tutti possono svolgere anche la funzione di videocitofono. Non ci sono interruttori tradizionali, bensì pulsantiere Crestron per accensione/spegnimento in locale della luce e l’apertura e chiusura delle tapparelle; le pulsantiere integrano anche il sensore

temperature, per una rilevazione perfetta stanza per stanza. Per quanto riguarda l’aspetto audio e video, la parte del leone la fa certamente il sistema multiroom audio, che serve ben 13 zone: salotto cinema, salone, sala da pranzo, biblioteca, studio, cucina, camera e bagni padronali, spogliatoio, camere figli e terrazzo. La regia è affidata a una matrice Extron e le sorgenti sono tutte centralizzate; più esattamente troviamo due tuner radio, la base per l’integrazione dell’iPod e il Music Player del sistema Kaleidescape. Il piatto forte della parte intrattenimento, infatti, è proprio il celebre server che, con la sua unità centrale da 12 TeraByte, permette di fruire in contemporanea dai display e dalle varie zone del multiroom di migliaia di film e di decine di migliaia di brani musicali. Sempre a proposito del multiroom audio, tutti gli altoparlanti sono di tipo on-ceiling (a soffitto), quindi praticamente invisibili, e, a salvaguardia della massima qualità sonora, sono stati impiegati particolari speaker Linn a tre vie. Il solo terrazzo conta su due coppie di speaker Bose per impieghi outdoor.

KALEIDESCAPE SYSTEM Il server audio/video per eccellenza, composto da un’unità centrale di storage da 450 DVD/5000 CD (1U) o 1800 DVD/20.000 CD (3U). Al server vero e proprio si abbinano i player locali (audio o video 1080p), compatti (mini) o standard. Quest’ultimo dispone anche di lettore ottico per la visione dei DVD e per il ripping.

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L’integrazione è totale: i tradizionali interruttori sono rimpiazzati da pulsantiere Crestron affiancate, nelle zone strategiche della casa, da touch-panel a parete da 5” o 3,8”, come visibile qui sopra (salone) e sotto (sala da pranzo). Entrambe sono anche zone multiroom audio.

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