FLYAPULIA La Puglia si scopre in volo
p07 Un viaggio tra terra e mare / p23 Un incontro tra passato e presente / p33 Tradizioni rurali & artigianato locale / p41 Musica arte e divertimento / p51 Un dialogo tra uomo e natura / p59 Enogastronomia / p69 Volti, persone e personaggi
EDITO RIALE
Il progetto del magazine Fly Apulia nasce per creare un canale che colleghi la Puglia con il resto del mondo. Siamo da sempre un’area con un’anima internazionale che deriva dall’essere luogo di connessione e di attraversamento e anche per questo la Puglia è disseminata di tesori. Essere in collegamento con il mondo è proprio una delle nostre vocazioni più autentiche ed anche riservare sempre attenzione a ciò che succede fuori dai nostri confini. Proponiamo la nostra regione da molti anni al mercato turistico internazionale, ed è sorprendente scoprire, anno dopo anno, che ci sono sempre cose nuove che nascono e si sviluppano. Immaginiamo, quindi, il magazine come un racconto in continua evoluzione, attraverso il quale vogliamo creare una vetrina per ciò che di più bello, tipico e particolare offra la nostra terra. Parleremo, quindi, di monumenti e tradizioni che sono ormai un patrimonio consolidato come Alberobello, il borgo dei Trulli, sito UNESCO, o la Notte della Taranta, solo per citare alcune attrattive, ma metteremo anche in luce festival o rassegne eno-gastronomiche, produzioni artigianali caratteristiche di alcune zone, prodotti di straordinaria bontà e poco noti come i nostri presidi Slow Food. Dedicheremo anche spazio a chi porta nel mondo il nome della Puglia, grazie alla propria creatività e spirito imprenditoriale, perché crediamo che ci sia una felice connessione tra la capacità di esprimere un’eccellenza professionale o artistica e il luogo delle proprie origini. E, forse, è proprio per questo che abbiamo scelto di creare viaggi: per trasmettere, in tutto il mondo, attraverso la nostra professionalità, l’orgoglio di essere nati e di vivere in un luogo bellissimo come la Puglia. Roberto Pagliara Amministratore Unico Nicolaus Tour
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n.00 P07
P41
Una campagna pittoresca in una terra lambita da due mari.
Le principali sagre e gli eventi che raccontano la storia, le tipicità e le tradizioni della Puglia.
UN VIAGGIO
MUSICA
TRA TERRA
E MARE
ARTE
P33
E DIVERTIMENTO
Secoli di tradizioni e mestieri tramandati dalle mani del mastro a quelle dell’allievo, dalle mani del padre a quelle del figlio.
TRADIZIONI P23 Le meraviglie del territorio raccontano una storia fatta di dominazioni e culture diverse, di arte, tradizioni e spiritualità.
UN INCONTRO
TRA
PASSATO E PRESENTE 4 / FLYAPULIA
RURALI & ARTIGIANATO
LOCALE
PRINCIPALI
EVE NTI
2014
P51
P69
Sport acquatici, passeggiate a cavallo e itinerari in bici per sentirsi parte integrante di una natura incontaminata.
Una terra che genera e accoglie l’arte e gli artisti.
UN DIALOGO
TRA UOMO E NATURA
P59 Responsabile Marketing Nicolaus Tour Giovina Petrignano
I sapori semplici e genuini della cucina mediterranea basata sulla bontà e sulla qualità delle materie prime.
Coordinamento Danilo Pomes
VOLTI, ENO PERSONE
GASTRO E PERSO
NOMIA NAGGI Q-CINA
CARTA
ELATTE
Agenzia di comunicazione Push Studio www.pushstudio.it Proge o grafico Gianvito Turi Titti Mola Rosy Balena Illustrazioni Gianvito Turi Foto Anna the Nice Giuseppe Sant’Angelo Eligia Napoletano shutterstock.com Testi Grazia Sgobba Palazzi Anna the Nice Giada Leogrande Angelo Martucci Sabrina Scaletta Stampa Tipografia AGA Alberobello (Ba)
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UN VIAGGIO
TRA TERRA
E MARE Una campagna pittoresca in una terra lambita da due mari.
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UN ECOSISTEMA
DA PROTEGGERE
E TUTELARE Un tratto di costa lungo 6 km che dal mare scivola oltre le dune passando per la tipica macchia mediterranea ďŹ no a conquistare un uliveto secolare. 1
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POMODORO FIASCHETTO PRESIDIO SLOWFOOD Nella zona di Torre Guaceto si coltiva il famoso e saporito pomodoro Fiaschetto, presidio Slow Food da agricoltura biologica. La coltivazione a ridosso della zona costiera e l’utilizzo dell’acqua salmastra prelevata dai pozzi in superficie conferiscono un sapore leggermente acidulo a questa eccellenza gastronomica.
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1 Porto Selvaggio
2 Giglio marino
3 Torre Guaceto
È Torre Guaceto, la vasta riserva naturale protetta nell’Alto Salento, a pochi Km da Carovigno e San Vito dei Normanni (BR) che comprende la costa adriatica, una riserva marina e cinque isolotti paralleli alla riva. L’oasi, interamente modellata dal mare, è dominata da una torre costiera
d’avvistamento risalente al 1531, oggi sede del Centro di Educazione Ambientale del WWF. La parte terrestre e la parte marina della riserva sono popolate da specie animali e vegetali di rara bellezza tra cui delfini, tartarughe marine, tassi, donnole, volpi, mirti, ginestre e lecci. La parte terrestre è
meta di numerosi uccelli migratori acquatici e residenza di molti anfibi nonché nido d’amore del falco di palude. Sulle spiagge sabbiose, intervallate da dune alte 8-10 metri e da scogli, il ravanello marittimo, il narciso di mare e il giglio marino fanno da sfondo alle impronte lasciate sulla sabbia dai
conigli selvatici. A Torre Guaceto si organizzano visite guidate e escursioni in bicicletta e in trenino, immersioni, corsi subacquei e seawatching che permettono al turista di godere delle bellezze naturali della riserva nel pieno rispetto del territorio.
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MASSERIA SAN DOMENICO
SAN DOMENICO GOLF
Location diverse per uno stesso stile di ospitalità, espressione della famiglia Melpignano, improntato all’eccellenza e alla cura dei dettagli. Masseria San Domenico e Masseria Cimino hanno preservato intatto il fascino degli edifici storici che ne costituiscono il nucleo originario, fondendo
tradizione e moderni standard qualitativi; Borgo Egnazia con la sua spa Vair fonde autenticità e contemporaneità, maestosità e semplicità in un equilibrio armonico che si traduce in un inno alla bellezza della Puglia. Different locations with the same style of hospitality,
an expression of the Melpignano Family, marked by excellence and attention to detail. Masseria San Domenico and Masseria Cimino have preserved the charm of historical buildings that form the original nucleus of the property, merging tradition and modern standards of quality
service; Borgo Egnazia with its Vair spa, modern psyco – spa immersed in the Apulian nature, combines authenticity and modernity, stateliness and simplicity in a harmonious balance which translates into a hymn to the beauty of Puglia.
MASSERIA CIMINO
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LE MERAVIGLIE
DELLO SPERONE D’ITALIA
Un paesaggio da esplorare e scoprire passo dopo passo, attraverso la vegetazione lussuregiante e le rocce carsiche, rifugio di molte specie animali e di volatili. Al nord della Puglia lo “sperone” d’Italia ospita il Parco Nazionale del Gargano, un gioiello naturale al quale appartengono anche la Foresta Umbra, polmone verde millenario del Parco e prezioso ecosistema, l’arcipelago delle Isole Tremiti e i laghi costieri di Lesina e di Varano, quest’ultimo il più grande del Sud Italia. Lungo la costa numerose sono le località turistiche da visitare: Rodi Garganico con la sua vista spettacolare sul
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mare, Peschici che sorge su una rupe a strapiombo sul mare e Vieste, con il suo labirinto di vicoli. Di fronte al Gargano l’arcipelago delle Tremiti è composto da tre isole, San Nicola, San Domino e Capraia, che formano la Riserva Marina, una meraviglia per gli amanti della natura e delle immersioni subacquee che potranno esplorare grotte, anfratti e relitti, antica testimonianza di rotte solcate dai traffici mercantili. L’Isola di San Dominio e la più grande e vanta
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1 Isole Tremiti
2 Foresta Umbra
UNA NATURA
GENEROSA I fondali sabbiosi del Gargano sono particolarmente ricchi di vongole, telline, cannolicchi, noci di mare e specie pregiate di crostacei. Lungo le coste dei laghi si trovano capperi selvatici, liquirizia e una grande varietà di profumi e piante spontanee come il finocchio selvatico.
numerose grotte marine tra le quali spiccano per bellezza la Grotta delle Viole, del Sole e del Blue Marino. L’Isola di San Nicola è la meta ideale per gli appassionati di fotografia che potranno immortalare suggestivi tramonti mentre i sub esperti potranno esplorare i fondali molto profondi a Punta Secca, nell’isolotto di Capraia. Il lago di Varano e il lago salato di Lesina, ricchi di specie ittiche, sopratutto anguille provenienti dal mare dei Sargassi,
sono separati dal mare da sottili strisce sabbiose. Numerose specie di uccelli acquatici,in particolare di anatre e folaghe, hanno fatto di questa zona umida il luogo ideale per lo svernamento. A Lesina è possibile visitare il Museo Etnografico “La casa del pescatore”, con un’antica capanna in canna e paglia, reti e attrezzi che riproducono le antiche tecniche di pesca.
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IL SALENTO
E I SUOI GIOIELLI
NATURALI
Rare specie di flora e fauna popolano gli otto Parchi Naturali del Salento, gioielli imperdibili che il visitatore può esplorare e attraversare in bici, a piedi o a cavallo. 14 / FLYAPULIA
1 Faro di Punta Palascia
2 Santa Maria di Leuca
I TRAMONTI SANTA MARIA AL BAGNO Uno dei luoghi più spettacolari dove godersi i tramonti africani è indubbiamente Santa Maria al Bagno, un’esclusiva località balneare della costa ionica salentina nel vasto territorio di Nardò. Qui la magia dei giochi di luce e i colori caldi dell’estate salentina disegnano un’atmosfera intima, romantica e suggestiva.
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A 7 Km da Otranto, l’Oasi protetta dei Laghi Alimini è uno dei parchi naturali più pregiati del Salento e “Zona di Protezione Speciale” grazie al suo eccezionale ecosistema. I due laghi Alimini Grande e Alimini Piccolo sono circondati da vaste pinete della macchia mediterranea, luoghi ideali per godersi momenti di ombra nelle torride estati salentine. Tra i maggiori luoghi di pregio dell’oasi, sulla costa, la Baia
dei Turchi, selvaggia e incontaminata, raggiungibile solo a piedi. A poco più di un miglio dal centro storico di Gallipoli sorge l’Isola di Sant’Andrea, completamente pianeggiante e oggi disabitata, un patrimonio unico dal punto di vista naturalistico perché unico sito di nidificazione, sul versante ionico e adriatico italiano, del gabbiano corso.
Ancora, sul litorale adriatico, si può visitare la Riserva naturale delle Cesine che trae il nome, appunto, dalle cesine, ossia degli stagni acquitrinosi alimentati dalla pioggia e separati dal mare dalle dune sabbiose. Il faro di Punta Palascia, il punto più orientale d’Italia è compreso nel Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, un’area protetta che si estende lungo la costa orientale
a picco sul mare. La più estesa area di macchia mediterranea salentina si trova nel Parco naturale regionale Litorale di Ugento che vanta un’imponente scogliera fossile con gravine di suggestiva bellezza. Altre perle del patrimonio naturalistico salentino sono il Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, l’Area Naturale Marina protetta Porto Cesareo e la Riserva Naturale San Cataldo.
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La tua vacanza Il caldo sole della Puglia, i curati giardini, gli uliveti secolari e le piscine. Il luogo ideale per chi cerca un ambiente dinamico o per chi desidera una pausa di relax.
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Nel 2014 la Puglia ha conquistato 10 Bandiere blu riconfermandosi anche quest’anno una delle regioni d’Italia con il maggior numero di vessilli assegnati.
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MELENDUGNO (LE)
SALVE (LE)
UN PAESAGGIO
FIABESCO
NEL CUORE DELLA
PUGLIA Dal rosso della terra al verde degli ulivi, dal bianco dei muretti a secco all’azzurro del cielo.
2 1 Passeggiata a cavallo 2 Martina Franca (Taranto)
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A cavallo tra le provincie di Bari, Taranto e Brindisi, tra avvallamenti e colline, poggi e saliscendi carsici cosparsi da trulli, masserie e trame di muretti a
secco, la Valle d’Itria accoglie i visitatori in un susseguirsi di meravigliosi effetti cromatici: dal rosso della terra al verde degli ulivi, dal bianco
dei muretti a secco all’azzurro del cielo. Sulle alture più alte le città di Martina Franca (TA), Locorotondo (BA) e Cisternino (BR) dominano la valle, nota anche come Valle dei Trulli, esempio perfetto dell’integrazione tra uomo e natura. Non a caso Cesare Brandi definisce la Valle d’Itria “una campagna pianificata come una città” dove l’intervento dell’uomo sul territorio si è adattato all’asperità del suolo carsico e ha sfruttato le opportunità offerte dalla natura. Alle bellezze naturali e paesaggistiche della Valle d’Itria si unisce il fascino
antico dei centri storici bianchi di Martina Franca con i suoi vicoli stretti e le stradine pavimentate con le “chianche”, di Locorotondo con i suoi balconi fioriti, di Cisternino tra i 100 borghi più belli d’Italia e di Alberobello, il famoso paese dei trulli. Anche gli amanti della buona cucina e delle tradizioni enogastronomiche potranno apprezzare in Valle d’Itria il gusto autentico e genuino del territorio: dalle famose e pregiate carni tra cui gli Gnummareddi e il capocollo di Martina Franca al vino DOC di Locorotondo.
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UN INCONTRO
TRA
PASSATO E PRESENTE Le meraviglie del territorio raccontano una storia fatta di dominazioni e culture diverse, di arte, tradizioni e spiritualitĂ .
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UN CROCEVIA
DI CULTURE Le coste pugliesi hanno accolto nel tempo diverse popolazioni che hanno lasciato segni inconfondibili del loro passaggio.
1 I primi Grandi Viaggiatori che hanno visitato la Puglia sono stati coloro che si sono staccati dai tradizionali e antichi tracciati e si sono addentrati nel cuore pulsante della regione. Visitandone le zone più interne, hanno potuto descrivere ciò che si nascondeva tra le città incastonate
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sulle colline: laboriose meraviglie frutto della natura e dell’arduo lavoro dell’uomo. Ciò che oggi il visitatore si trova davanti è un amalgama di culture e di tradizioni importate da chi ha transitato e vissuto in questi luoghi: stirpi diverse che, avvicendandosi nel corso dei millenni,
si sono insediati in questa terra facendola diventare l’attuale Grande Crocevia del Mediterraneo. La presenza sul territorio dei Dauni, Peuceti, Greci, Romani, Longobardi, Bizantini Normanni e Aragonesi, solo per citarne alcuni, è testimoniata ancora oggi dalle meraviglie
architettoniche dislocate in Puglia. Basti pensare ai castelli e alle numerose cattedrali che svettano sulle coste e sulle sommità dei colli pugliesi, alle numerose torri di avvistamento, alle grotte affrescate, alle piccole chiese, segno chiaro di un passaggio di antichi popoli che non si sono fermati sulle
UN LUOGO
DI MEDITAZIONE SULLE COLLINE
DI CISTERNINO Ad un passo dal mare e immerso nella campagna pugliese, sorge un Ashram, luogo di meditazione dove eseguire pratiche spirituali e di yoga. Il Centro Bhole Baba, nato nel 1979 per volere del Mahavatar Babaji, si pone l’obiettivo di ‘diffondere il Suo messaggio di Verità Semplicità e Amore e di riportare gli uomini a vivere secondo il Sanatana Dharma, la legge eterna ed universale’. È un centro meraviglioso, aperto a chi vuole scoprire una dimensione spirituale e profonda di se stesso e del mondo e vivere in comunione i rituali di offerta con canti devozionali, secondo l’antica tradizione vedica. L’Ashram accoglie coloro che vogliono condividere il loro stile di vita, dai lavori pratici di ogni giorno (pulizie, giardinaggio, lavori dell’orto ecc) alla partecipazione alle varie attività organizzate o ai seminari.
2 coste, ma hanno visitato e colonizzato anche le zone più interne del territorio. Oggi la Puglia è un esempio di fermento culturale ed in molte zone è ancora in atto un’azione di recupero degli antichi luoghi per renderli fruibili ai visitatori e agli stessi pugliesi che vogliono
riscoprire la bellezza antica del territorio che abitano. Ogni città della Puglia ha qualcosa da offrire agli occhi del turista: luoghi, tradizioni, itinerari antichi, architettura e paesaggi marini che creano un panorama vario, mutevole e culturalmente sorprendente.
1 Cattedrale di Trani
2 Castel Del Monte (Andria)
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I SITI UNESCO DI PUGLIA CASTEL DEL MONTE, UN EDIFICIO FILOSOFICO Nel territorio del comune di Andria (BAT) sorge Castel del Monte, un’imponente e misteriosa struttura del XIII secolo fatta costruire dall’imperatore Federico II. Lo scopo originario della
Alberobello, un paesino nel cuore della Valle d’Itria nota come la “Capitale dei trulli”, le caratteristiche abitazioni di forma conica, interamente costruiti in pietra, con tetti abbelliti da pinnacoli decorativi ispirati a elementi simbolici, mistici e religiosi. L’origine dei trulli è molto antica; essi risalgono al XV secolo, quando i conti di Conversano, a seguito di un editto del Regno di Napoli che sottoponeva ad un tributo ogni nuovo
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struttura è ancora oggi oggetto di dibattito, infatti non risponde ai canoni tipici delle strutture militari fortificate dell’epoca. La costruzione offre una grande quantità di
suggestioni simboliche, matematiche, geometriche, astronomiche e geografiche, che la rendono il segno concreto e tangibile di una conoscenza “diversa” e, come è stato detto spesso, un “edificio filosofico”. Una struttura, quindi, coerente alla figura di Federico II: uomo infinitamente colto e votato all’innovazione artistica e culturale. L’opera, alta 20 metri e larga 40, ha una forma di prisma ottagonale e presenta otto torri ottagonali e un cortile
ALBEROBELLO,
LA CAPITALE DEI TRULLI
insediamento urbano, imposero ai contadini di costruire le loro abitazioni a secco, perché potessero essere di facile demolizione.
Passeggiando per il centro storico di Alberobello, edificato integralmente con i trulli, si vive un’atmosfera fiabesca che profuma di passato: è facile imbattersi
interno, anch’esso ottagonale; una celebrazione del numero otto e dei significati più o meno esoterici che questo numero sottende. È’ il risultato della fusione armonica di culture diametralmente opposte dal mondo musulmano all’arte medievale. L’ossessiva geometria di Castel del Monte ha affascinato studiosi e turisti di tutto il mondo ed è, oggi, uno dei luoghi più rappresentativi e misteriosi della Puglia che merita, senza alcun dubbio, di essere visitato.
in trulli ancora oggi abitati dalla gente del posto e, in alcuni casi, visitare l’interno delle abitazioni. Molti sono i trulli che ospitano gli ottimi ristoranti di cucina locale, i negozietti di souvenir e prodotti enogastronomici locali e le vecchie bottoghe dove gli artigiani lavorano il cuoio o le donne si cimentano nell’arte della tessitura, del ricamo e del macramé, ossia la creazione di oggetti e decorazioni utilizzando dei nodi.
IL SANTUARIO
DI SAN MICHELE ARCANGELO
E IL CULTO
DELLA CRISTIANITÀ Il santuario, di origine longobarda, sorge a Monte Sant’Angelo (FG), il più alto borgo del Gargano. Le sue origini risalgono alla fine del V sec. quando
il vescovo di Siponto, attribuendo la resistenza opposta ai barbari dalla sua città alla miracolosa apparizione dell’arcangelo Michele in una grotta, vi
avrebbe consacrato una chiesa nel 493. Dal VII secolo il santuario è un’importante meta di pellegrinaggio che accoglie cristiani da tutto il mondo. L’ingresso è collegato all’atrio interno attraverso una scalinata di 89 gradini: da qui, attraverso una porta in bronzo, si entra nella basilica costituita quasi per intero dall’antica grotta, luogo in cui, secondo la tradizione, l’Arcangelo Michele apparve per ben tre volte al vescovo di Siponto. Tutto il complesso è
dominato dall’imponente campanile, alto 40 mt., eretto nel 1274 da Carlo D’Angiò come ringraziamento a San Michele per la conquista dell’Italia meridionale. Nella parte più interna della Chiesa si succedono diversi manufatti artistici di grande pregio: gli stalli scolpiti in noce del coro capitolare; la cappella delle reliquie; l’altare seicentesco consacrato a San Francesco; gli altari di San Pietro, del Crocifisso e, infine, quello dell’Arcangelo.
CASTEL DEL MONTE Andria (BAT)
FOGGIA TRANI
BARLETTA ANDRIA
BARI
TRULLI Alberobello (BA)
BRINDISI TARANTO LECCE SANTUARIO DI SAN MICHELE ARCANGELO Monte S. Angelo (FG)
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LE MASSERIE,
CAPOLAVORI DI ARCHITETTURA
RURALE
Le antiche costruzioni che raccontano le tradizioni dei saperi e dei sapori della Puglia.
Visitando la Puglia è facile imbattersi nelle tipiche masserie pugliesi, veri e propri capolavori di architettura rurale. Nate dalla ricolonizzazione di aree baronali abbandonate, le masserie comprendono un vasto appezzamento
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di terra con annessi architettonici tipici composti da alloggi padronali e per il “massaro”, ampi ricoveri per gli animali, depositi per foraggi e per i raccolti stagionali. In tempi antichi queste imponenti strutture
murarie erano piccole città autosufficienti e cuore pulsante degli insediamenti abitativi circostanti che spesso davano il nome alla contrada di cui facevano parte. Da alcuni anni queste antiche strutture architettoniche stanno vivendo un periodo di recupero molto importante. Molte di esse sono diventate Hotel, Bed and breakfast e agriturismi. A seguito di questa riqualificazione il turista
ha oggi la possibilità di riscoprire le antiche tradizioni pugliesi e gli antichi mestieri, di avventurarsi negli ampi appezzamenti di terreno che circondano queste strutture, di imbattersi in luoghi incantevoli immersi in ampi uliveti, di ammirare gli estesi fragneti, gli animali al pascolo e i muretti a secco, famosi terrazzamenti di pietra frutto dell’arduo lavoro e dell’ingegno laborioso dell’uomo.
SAN GIOVANNI
ROTONDO, UN TEMPIO
DI FEDE
La meta dei pellegrinaggi per eccellenza in Puglia è senz’altro San Giovanni Rotondo, un comune di quasi 30 mila abitanti che si estende dalle pendici del Gargano sino alla pianura del Tavoliere delle Puglie. La cittadina è diventata famosa nel mondo grazie alla personalità religiosa di Padre Pio da Pietralcina, un frate francescano che, agli inizi dello scorso secolo, giunse in questo luogo trasformando San Giovanni Rotondo in un faro di carità e fede che oggi accoglie fedeli provenienti da tutto il mondo. Le spoglie del frate, proclamato santo nel 2002 sono custodite nel Santuario di Padre Pio, una chiesa recentemente progettata dal famoso architetto italiano Renzo Piano e
quasi completamente finanziata dalle offerte dei pellegrini. Il santuario è unico nel suo genere per la sua struttura a forma di conchiglia con diciassette possenti archi, disposti a raggiera, realizzati con blocchi di pietra garganica. Ogni anno sono circa 6 milioni i fedeli che visitano questo spettacolare “tempio di fede” per pregare San Pio.
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SULLE TRACCE
DEL BAROCCO
PUGLIESE Un viaggio tra le maestose ose facciate delle chiese leccesi e le esuberanti decorazioni dei palazzi scolpiti nella tenera pietra etra locale. Maestosa, sfarzosa, solare e spumeggiante Lecce, nota come la Firenze del Sud, è in grado di stregare e ammaliare i suoi visitatori con la sua architettura barocca, riconoscibile grazie a decorazioni vistose e sgargianti, sculture minuziose e intagli nella pietra precisi e stupefacenti. Il piacere di apparire tipico del Barocco Leccese sembra quasi esplodere sulla facciata della basilica di Santa Maria della Croce, nella scenografica e maestosa Piazza Duomo con la cattedrale, il palazzo arcivescovile
e il seminario, ario, nell’ex convento dei Celestini (attuale sede ede della Provincia)) e in Piazza Sant’Oronzo, nzo, cuore pulsante della città. Spostandosi osi verso Nardò ritroviamo oviamo un centro storico orico barocco ricco di piazze iazze e chiese e poi Gallipoli, con la Cattedrale ttedrale di Sant’Agata ta a che ospita dipinti e affreschi di noti artistii del Salento. Tracce dell barocco sono visibili anche che a Martina Franca, in n provincia di Taranto, con on il delizioso barocco delle sue chiese, delle elle residenze padronali, dei balconi e del famoso oso Palazzo Ducale.
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TRADIZIONI
RURALI & ARTIGIANATO LOCALE Secoli di tradizioni e mestieri tramandati dalle mani del mastro a quelle dell’allievo, dalle mani del padre a quelle del figlio.
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L’ANTICO
RITUALE DELLA
RACCOLTA
DELLE OLIVE Le olive, deliziosi alimenti della tavola mediterranea, frutti di alberi generosi come la terra che li accoglie. Le olive, ottime da mangiare dopo un trattamento per mitigarne l’amarezza oppure spremute e pressate per ricavare l’olio, universalmente noto per la sua bontà e per le sue eccellenti qualità nutritive. La raccolta delle olive, in Puglia, inizia ad ottobre, quando i frutti hanno quasi raggiunto la maturazione. È una fase delicata e preziosa perché dalla raccolta delle olive dipende la qualità dell’olio, la cura della pianta e la sua capacità produttiva futura. Attualmente, gli
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oli di Denominazione di Origine Protetta (DOP) hanno l’obbligo della raccolta manuale, chiamata brucatura, decisamente la migliore, perché è possibile selezionare le olive scartando quelle danneggiate. Ancora oggi, il rituale della raccolta delle olive, del trasporto ai frantoi locali e lo scambio di opinioni tra persone nell’attesa del turno di scarico dipingono scene di un passato non troppo lontano quando gli uomini volevano assistere alla molinatura
1 Raccolta delle olive
2 Ulivo secolare
delle loro olive per verificare la resa a quintale. Il momento della raccolta delle olive era e, in parte, lo è tutt’ora, un vero e proprio momento di aggregazione sociale: nonni, cugini, zii e zie si riunivano per questo affascinante rituale dividendosi i ruoli; c’era chi posizionava le reti al suolo, chi aveva la scala più alta e chi con i rastrelli scuoteva i rami più bassi per far cadere le olive. Una volta raccolte, si eliminavano i rametti e le foglie e le
olive venivano portate al frantoio vicino per la produzione dell’olio. In Puglia è ancora possibile assistere a queste scene che profumano di passato. Famiglie e gruppi di amici continuano a condividere il momento della raccolta delle olive, consapevoli dell’importanza di una tradizione da difendere e da tutelare in nome dell’olio di oliva, re sovrano della cucina pugliese.
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IL SAPERE
DELLE
MANI La Puglia è terra di arte, popolata da menti creative e mani che sapientemente trasformano le idee in capolavori artigianali, famiglie che si tramandano il mestiere da generazione in generazione con l’obiettivo di tutelare le rarità locali.
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M|APP, “Mestieri e Arte Popolare Pugliese” è il progetto presentato da quattro giovani pugliesi uniti da un forte legame con il territorio, vincitore del Bando della Regione Puglia “Principi Attivi 2012 – giovani idee per una Puglia migliore”. Il programma di lavoro prevede sia la progettazione di un dispositivo smart (sito web e app per smartphone e tablet), sia una componente didattica con laboratori tematici per la divulgazione delle tradizioni pugliesi, grazie alla collaborazione con associazioni e istituzioni
che lavorarono nell’ambito e per la tutela dell’artigianato locale. Oltre a censire, raccogliere e mettere a sistema in una mappa interattiva le realtà artigiane pugliesi, l’obiettivo è costruire un dispositivo fruibile da abitanti, city-user e turisti che vede il complesso sistema dell’artigianato pugliese declinato in quattro ambiti rappresentativi della vita dell’individuo: ķ CIBO, con il censimento di eccellenze relative al biologico, ai prodotti dop, docg e ai
mestieri come quello del pastaio o delle informali botteghe che nel centro storico di Bari producono orecchiette e “popizze” (pasta per la pizza fritta). ķ MESTIERI, ad esempio le tessitrici di Ruffano nel Salento, le ricamatrici della famiglia Sollazzo nel leccese e il Macramè delle Botteghe di Alberobello; nonché il più tradizionale dei mestieri locali, quello del ceramista rappresentato dai prodotti della Bottega Vestita di Grottaglie, oggi casa museo
visitabile e dalle variegate produzioni della Famiglia Fasano di Grottaglie. ķ DIMORA, dai “trulli”, costruzioni rupestri concentrati in Valle D’Itria a costruzioni più composite, le “masserie”, diffuse in tutto l’agro Pugliese. ķ TEMPO LIBERO, nell’eccellente esempio della Famiglia Giustiziero, produttori di giocattoli, con il riuso di materiali di scarto.
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TERRA
DI VINI E VENDEMMIA Da nord a sud la Puglia vanta da sempre una ricca tradizione vitivinicola fatta di rituali che, in tempi remoti, scandivano il ritmo delle stagioni. Agli inizi dell’autunno, quando iniziava il periodo della vendemmia, ogni paesino era in fermento: l’aria profumava di uva e di mosto, nelle strade, tra le bancarelle, si facevano spazio piccoli motocarri diretti verso le cantine carichi di uva, raccolta dalle mani esperte e sapienti delle donne. Dalla metà di agosto in avanti l’impazienza del viticoltore era messa a dura prova e, a settembre, quando iniziava il rito della vendemmia, nel
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vigneto, alle prime luci dell’alba, era un gran festa: la fatica e il sudore dei braccianti erano alleviati dai canti e dalla convivialità; i grappoli delle uve nascosti tra le foglie di vite venivano manualmente raccolti e i chicchi schiacciati con gesti tramandati da diverse generazioni e trasformati, in seguito, in vino. Ancora oggi in Puglia si scorgono i forti elementi di questa antica tradizione uniti ad una inevitabile evoluzione tecnica. Sono numerosi i vini
prodotti in tutta la regione, un polo di eccellenza e uno dei principali serbatoi di Italia. Negroamaro, primitivo e malvasia nera ma anche bianchi e spumanti sono prodotti con sapienza dalle cantine locali e distribuiti in tutta Italia.
IL VINCOTTO
ANTICO
E SALUTARE Dalle uve rosse e bianche coltivate in Puglia si produce il vincotto, una sorta di sciroppo dal gusto dolce, adatto per la preparazione di dolci e bibite. Il vincotto, la cui produzione risale all’epoca romana, deriva dalla lenta riduzione del mosto fresco d’uva cotto ed è particolarmente indicato per i bambini e gli anziani grazie alle sue grandi proprietà salutistiche.
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E DIVERTIMENTO Le principali sagre e gli eventi che raccontano la storia, le tipicitĂ e le tradizioni della Puglia.
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PRINCIPALI
EVENTI 2014
05/23 AGOSTO
NOTTE DELLA
TARANTA Anche quest’anno dal 5 al 23 agosto il Salento ospiterà La Notte della Taranta, il festival itinerante più importante d’Italia. Un evento culturale che è diventato simbolo del Salento e che, nella sua serata conclusiva, il Concertone di Melpignano (LE), ospita abitualmente più di centomila spettatori provenienti da mondi diversi ma tutti, in preda al morso della taranta, riscoprono per una sera il valore della musica e della cultura popolare. Secondo la leggenda la tarantola, con il suo morso, causerebbe delle crisi isteriche curabili attraverso la pizzica che alcuni musicanti sono chiamati a suonare anche per più
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giorni. Al suono della musica il tarantato comincia a scatenarsi in una danza sfrenata che cura o allieva i suoi mali. Oggi La Notte Della Taranta è un eccezionale crocevia di culture e contaminazioni. L’ipnosi sonora del ritmo incalzante della pizzica dei musicisti autoctoni è contaminata e supportata da altri linguaggi musicali come il rock o il jazz che insieme si fondono negli spettatori provenienti da tutta Italia e non solo. La tradizione della musica popolare Salentina e la modernità in un connubio che rende questo festival una delle più significative manifestazioni della cultura popolare in Europa.
9 LUGLIO 12 LUGLIO IL LIBRO POSSIBILE 13^ EDIZIONE
Si tratta della manifestazione culturale più importante della ricca estate polignanese. Tra i vicoli, le piazzette e le terrazze del bellissimo centro storico di Polignano a Mare, dove si alterneranno ogni sera scrittori, giornalisti e protagonisti di primo piano della scena pubblica.
Piazza San Benedetto, 1 Polignano a Mare (BA)
15 AGOSTO FESTA DELLA MADONNA DELL’ASSUNTA DI LEUCA
La statua della Madonna, sui barconi dei pescatori, dal porto raggiunge via mare la Marina di San Gregorio. Al rientro la celebrazione della S. Messa e a conclusione della serata, lo spettacolo di fuochi pirotecnici tra bancarelle di dolciumi e specialità gastronomiche, luminarie e concerti di musica popolare.
Santa Maria di Leuca (LE)
25/28 LUGLIO 01 AGOSTO
FESTIVAL DELLA
VALLE D’ITRIA Un labirinto di stradine bianche, palazzi signorili, chiese, avvolti da una cinta muraria e torri che con il tempo hanno perso la loro funzione difensiva per lasciare spazio ad abitazioni, diventando un dipinto sobrio ed elegante, fanno da scenario al Festival della Valle d’Itria, un importantissimo evento culturale di caratura internazionale. È il comune di Martina Franca ad ospitare questo prestigioso festival, che quest’anno si svolgerà dal 18 luglio al 3 agosto. La manifestazione nasce nel 1975 dall’incontro di un gruppo di appassionati musicofili guidati da Alessandro Caroli, primo presidente del Festival,
supportato da Franco Punzi, allora sindaco di Martina Franca e da Paolo Grassi all’epoca presidente del teatro alla Scala. Il Festival vanta l’autenticità dei testi proposti che spaziano dal repertorio belcantista e della scuola musicale napoletana all’opera del Novecento e contemporanea. L’evento ha incoronato e riconosciuto artisti che hanno contribuito a scrivere la storia dell’interpretazione quali Mariella Davia, Martine Dupuy, Paolo Coni, Daniela Dessi, Fabio Luisi per citarne alcuni. Il Festival della Valle d’Itria inoltre, ha vinto per ben cinque volte il noto Premio Abbiati da parte dell’Associazione nazionale dei critici musicali italiani.
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GIUGNO AGOSTO PARCO GONDAR SUMMER Lit. Lung. G. Galilei Gallipoli (LE)
Un appuntamento fisso dell’estate salentina, all’insegna della musica e del divertimento con un programma ricco ed entusiasmante.Tra gli ospiti di quest’anno Manu Chao, i 99 Posse, i Chemical Brothers, Caparezza, Raphael Gualazzi, Emma, i Moderat e tanti altri artisti nazionali e internazionali.
31 LUGLIO 11 AGOSTO FESTIVAL BANDALARGA
Festival Bandalarga è un’originale manifestazione della città di Conversano che valorizza e promuove la storia, la tradizione e la cultura bandistica pugliese, attraverso uno spazio dedicato ai concerti, fanfare, brass, orchestre provenienti da tutto il territorio circostante.
Conversano (BA)
25 LUGLIO 10 AGOSTO
LOCUS
FESTIVAL Nato nel 2005 a Locorotondo, una delle perle della Valle d’Itria, il Locus Festival è ormai un evento musicale di ampio respiro internazionale noto per l’altissima qualità e ricercatezza musicale. Questo evento contribuisce ulteriormente al processo di internazionalizzazione intrapreso dalla puglia e dal suo popolo; senza abbandonare le proprie radici, Locorotondo, si apre alla globalità artistica e culturale valorizzando così un territorio di peculiare bellezza. Il Locus, quest’anno, festeggia il decennale fra Africa, soul e musica globale. La programmazione tra jazz, world music e canzone
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d’autore è molto raffinata ma, comunque, accessibile a tutti i tipi di orecchio. Gli eventi del locus sono tutti ad ingresso libero e si svolgeranno nell’arco di tre fine settimana dal 25 luglio al 10 agosto 2014 quando la suggestiva piazza Aldo Moro si popolerà e si animerà nel nome della buona musica. Il primo weekend sarà dedicato alla grande soul music moderna dagli USA e dall’Inghilterra, il secondo alla musica italiana, mentre il terzo alla musica globale fra Israele, Brasile e Nigeria.
DALL’1 AL 5 AGOSTO MERCATINI DEL GUSTO
Un osservatorio sulla cultura enogastronomica pugliese che esalta la tipicità locale in un clima di gioia e di festa. La manifestazione prende il nome dalle circa novanta bancarelle di espositori regionali dislocate fra cortili, giardini, piazze, vie e palazzi di Maglie.
Maglie (LE)
DAL 23 AL 31 AGOSTO FESTIVAL INTERNAZIONALE CASTEL DEI MONDI Piazza Duomo - Andria (BAT)
Un appuntamento attesissimo che vedrà debuttare la prima nazionale di “Le jour du grand jour” della compagnia francese THEATRE DROMESKO e il duo francese Adrien Mondot e Claire Bardenne con il loro HAKANAÏ. Ampio spazio anche alla nuova drammaturgia, accanto ad autori dall’esperienza consolidata debutteranno i giovani talenti, sostenuti dal festival.
LUGLIO AGOSTO
LE SAGRE
CHE CELEBRANO
LA TRADIZIONE I due volti della sagra, consacrazione di un luogo o di un oggetto di culto e celebrazione profana dei prodotti della terra e della tradizione popolare, si esprimono nelle Feste patronali e negli eventi caserecci delle calde notti d’estate salentine. Terra, il Salento, pregna di religiosità, folklore, mistero e profumi; seduce con le sue acque cristalline, sabbie bianchissime e intimi silenzi, conquista nelle notti estive con balli tradizionali, musiche e prodotti tipici. Il sacro e il profano si incontrano e si mescolano in queste manifestazioni rinomate, ormai, a livello nazionale. Numerosissimi gli appuntamenti estivi che impegnano chi sceglie di
trascorrere le sue vacanze in Puglia. Si parte con la Sagra del centro storico di Otranto dal 27 al 29 giugno, per continuare con la Sagra della Frisa (5-6 luglio) a Matino; la Festa del pasticciotto a Surano (28 luglio); le Marangiane in Festa a Castri di Lecce, storica sagra dedicata alla melanzana; il Mercatino del gusto a Maglie (1° settimana di agosto), contemporanea alla Sagra de lu purpu a Melendugno; la sagra del pesce fritto a Scalo del Rivellino, Gallipoli (9-11 agosto); per finire con la Festa te lu Mieru che si svolge a Carpignano Salentino, sagra dedicata al vino delle migliori cantine locali, durante la quale si svolge il lanciu te lu lacciu, una divertente battaglia a colpi di sedano.
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22-23-24 AGOSTO FESTIVAL DEI SENSI
Antiche masserie e dimore storiche della Valle d’Itria eccezionalmente aperte al pubblico: luoghi privilegiati dove ascoltare per tre giorni riflessioni originali legate al mondo dei sensi.
Martina F. (TA) Locorotondo (BA) Cisternino (BR) - Ceglie M. (BR)
DAL 4 AL 10 AGOSTO CARPINO FOLK FESTIVAL XIX
Il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni risulta essere di notevole importanza non solo sotto l’aspetto culturale, ma anche come mezzo per comunicare l’autenticità, la ricchezza e la varietà del Gargano con le lagune di Lesina e Varano.
Carpino (FG)
25/26/27 AGOSTO
LA CAVALCATA DI SANT’ORONZO La cavalcata di Sant’Oronzo è la festa più attesa e importante di Ostuni e rappresenta uno dei più importanti eventi folcloristici dell’Alto Salento. Ogni anno, dal 25 al 27 agosto, un corteo di cavalli e cavalieri bardati sfila per le vie di Ostuni scortando la statua argentea di Sant’Oronzo, protettore della città. La cavalcata di Sant’Oronzo ha origini molto antiche e risale alla seconda metà del ‘600, quando Ostuni fu risparmiata dalla peste grazie al miracolo che la credenza popolare attribuì a Sant’Oronzo; di qui nacque la devozione degli ostunesi che, dal 1793, iniziarono a recarsi in processione al santuario eretto in onore del Santo lungo le pendici del Monte Morrone, a 2 Km dal paese.
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Oggi, durante la processione, i cavalieri indossano una casacca rossa, dei pantaloni bianchi e un cappello cilindrico con pennacchio scarlatto; mentre i cavalli di razza murgese (autoctoni del territorio) sono vestiti con finimenti lavorati e sono coperti da una gualdrappa rossa lavorata con bottoncini di madreperla che li avvolge fin quasi agli zoccoli. Spesso gli addobbi sono tramandati di generazione in generazione e l’intero nucleo familiare si dedica alla vestizione, aiutato da parenti e amici. Sono tantissimi gli ostunesi che rientrano nel loro paese d’origine per assistere a “La Cavalcata di Sant’Oronzo” rinnovando ogni anno un atto di fede e d’amore per la propria terra.
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UN DIALOGO
TRA UOMO E NATURA Sport acquatici, passeggiate a cavallo e itinerari in bici per sentirsi parte integrante di una natura incontaminata.
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IL RICHIAMO
DEL VENTO Dal Gargano al Salento, la Puglia è la regione ideale per gli sportivi che amano sfidare il mare e il vento praticando il kitesurf, il windsurf e la vela. In particolar modo il Salento, noto come “la terra del sole, del mare e del vento” presenta le condizioni ideali per praticare questi sport acquatici grazie anche alle acque quasi sempre calme in estate con un fondale molto basso a riva che cresce gradualmente. Anche il Gargano e, soprattutto Vieste, battuta quasi tutto l’anno dal vento, è una delle mete predilette dagli amanti di questi sport. In Puglia, il kitesurf, il windsurf e la vela non sono discipline praticabili soltanto
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da professionisti e appassionati; per i meno esperti, esistono moltissime scuole che permettono ai principianti di affrontare il mare guidati da istruttori professionisti per vivere una nuova esperienza in sicurezza e tranquillità senza rinunciare a seguire il richiamo del vento. Chi desidera unire la passione per lo sport acquatico alla curiosità di scoprire il territorio, può scegliere di noleggiare una barca a vela e regalarsi un’uscita suggestiva con uno skipper a bordo.
Ancora, lungo le coste pugliesi è possibile praticare molti altri sport acquatici: dal Sup, una rilassante pagaiata in acqua piatta, allo sci d’acqua; dallo snorkeling, per ammirare dalla superficie del mare i meravigliosi fondali al kayak.
GARGANO
RUNNING
WEEK
Dal 9 al 12 ottobre 2014 il Gargano e le sue meraviglie naturali accoglieranno gli amanti del trail, dello sky, del podismo, delle ultra-distanze e della velocitĂ nel primo grande evento di running in Italia. Un percorso tra mare, ulivi secolari e Foresta Umbra per conoscere e capire un territorio morfologicamente perfetto per la corsa.
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PEDALANDO SUL
“FIUME NASCOSTO
DELLA PUGLIA” Scoprire la Puglia con la sola forza delle proprie gambe, pedalando tra uliveti, trulli, muretti a secco, tratturi e masserie.
È questa la nuova frontiera del turismo sostenibile in Puglia che prevede diversi itinerari cicloturistici. Primo fra tutti quello che si sviluppa tra le colline della bassa murgia e ripercorre l’acquedotto pugliese da Ceglie Messapica a Locorotondo. Partendo da Ceglie Messapica attraverso saliscendi e tratturi sterrati si arriva alle fogge di Sant’Anna, un’area naturale ricca di acqua piovana per poi proseguire lungo il tratto sterrato del canale dell’Acquedotto Pugliese, un miracolo di ingegneria idraulica che vanta una rete idrica di oltre 15.700 Km. Attraverso i territori
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anticamente conquistati dai messapi si prosegue in direzione Locorotondo fino a raggiungere contrada Figazzano, punto di arrivo del tratto di ciclovia agibile. I fragni e le querce, le verdi vallate animate dal bianco della calce dei trulli e dai muretti a secco, capolavori di architettura rurale, fanno da cornice a questa splendida immersione nel cuore della Valle d’Itria. Sotto di noi lo storico “fiume nascosto della Puglia” che scorre con l’acqua potabile proveniente da Basilicata e Campania.
LA PUGLIA
A CAVALLO Una passeggiata a cavallo nel silenzio della natura, percorrendo piccoli sentieri ombrosi e stradine di campagna.
Circondati dai colori accesi e dal profumo inebriante della campagna pugliese, i cavalli vi culleranno al ritmo lento delle loro andature e vi rilasserete al suono delicato degli zoccoli che battono la strada. In tutta la Puglia numerosi maneggi organizzano per grandi e piccini, per esperti e principianti, passeggiate a cavallo lungo tratturi di campagna fino a raggiungere il litorale, lontano da qualsiasi rumore cittadino. Un modo decisamente originale per esplorare il territorio spesso arricchito da rigeneranti soste presso le tipiche masserie pugliesi con degustazioni
enogastronomiche. Numerosi sono i percorsi attivi in Puglia attraversabili soltanto a cavallo: l’ippovia dei Monti Dauni nel foggiano,
l’ippovia dell’Alta Murgia tra Altamura e Cassano delle Murge che ripercorre anche parte della Foresta Mercadante e, di recente inaugurazione, l’ippovia
dei Trulli e della Murgia che si estende per circa 20 km nell’area della bassa murgia fino alla Valle d’Itria.
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LE ORECCHIETTE
CON LE CIME DI RAPA Se chiedeste a chi ha appena lasciato la Puglia qual è il piatto che porta nel cuore, di sicuro le risposte saranno ‘Fave e cicoria’, ‘risopatateeccozze’ scritto e detto tutto d’un fiato, ma soprattutto le ‘orecchiette con cime di rapa’.
Ovunque le conoscono, ma pochi le cucinano come in Puglia. Spesso eliminano proprio le cime e cuociono le foglie. Alcuni le cucinano al vapore e non le immergono in acqua bollente per non privarle del loro caratteristico sapore amarognolo. Ma la vera ricetta è quella che riesce a catturarti mentre passeggi per le strade dei bianchi centri storici pugliesi, all’ora di pranzo. Un profumo unico che racchiude, come moltissimi altri piatti della regione, il sapore del mare e della terra
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insieme. Una ‘giumella’ di pasta fresca cotta con la verdura e poi versata in una grande ‘coppa’ ad aspettare il suo condimento: olio bollente in cui si lasciano sciogliere filetti
di acciughe sotto sale e dorati spicchi d’aglio. Nelle infinite varianti casalinghe, c’è anche chi lascia insaporire nell’olio le briciole di pane, che, croccanti
e saporite, vengono amalgamate alla pasta. Un piatto semplice, reso unico dalla bontà e dai profumi degli ingredienti di questa magica terra.
ANNA THE NICE,
LA FOOD
BLOGGER
CHE RACCONTA
LA PUGLIA
DEI SAPORI
Anna the Nice nasce dalla voglia di condividere una passione sfrenata per la propria terra di origine, caratterizzata da una linea bianca che unisce le pareti di calce delle masserie, al sapore dei prodotti del latte, alla farina che si impasta per creare capolavori di cucina. E qui, sotto la luce chiara e forte della sua Puglia, Anna scrive parole e ferma le immagini dei suoi pensieri e dei suoi piatti, che dona a chi passa per caso o vi ritorna per piacere. Il suo blog è un oasi nella rete dove si respira l’aria buona di campagna e si assaggiano con gli occhi i piatti che prepara. Sapori semplici e voglia continua di semplificarli ancora, lasciando pochi ingredienti, forti del sapore dell’orto e del mare che è sempre li vicino, da raggiungere secondo l’ispirazione e lo spirare del vento. Si sta bene in questo posto. Si viaggia con lei negli eventi cui partecipa con entusiasmo, negli abbracci della gente che incontra, nelle emozioni che condivide e nelle sue parole che sempre raccontano.
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IL PANZEROTTO,
RE DELLO
STREET FOOD
IN PUGLIA Il panzerotto, semplice e prezioso, di buona compagnia, caldo fuori e ancor più caldo nel suo cuore. Una specialità pugliese che racchiude sempre delle sorprese, piace a tutti e in qualsiasi momento della giornata. Il panzerotto è re indiscusso dello street food. A Bari è facile imbattersi in lunghe code d di persone
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che lo aspettano scalpitanti sull’uscio della “panzerotteria” di turno per consumarlo con gli amici seduti su un muretto o in piedi o appoggiati alle automobili in sosta. Quando fa freddo il panzerotto fa f bene b anche
LE SCAGLIOZZE
BARESI Le sgagliozze, quadratoni di polenta fritta, sono una delle peculiarità culinarie dei borghi del barese, ma è soprattutto a nel capoluogo pugliese che queste si preparano, si friggono e si consumano per strada in bancarelle allestite nel borgo antico della città, soprattutto nei giorni di festa, a Natale o durante le due festività dedicate a San Nicola, patrono di Bari.
alla malinconia, non c’è nevicata che non si inauguri con un ‘stasera panzerotti’; mentre d’estate è la giusta compagnia per un tramonto sugli scogli profumati del nostro mare, non ci sono stagioni calde che non trascorrono senza t almeno una serata intorno ad una padella
dove friggono mille varianti di panzerotti con mozzarelle, capperi e pelati, oppure con mozzarella pomodoro e ‘ricotta ascuand’, con la carne oppure con la verdura. Il panzerotto, inoltre, è un vero aggregatore sociale: basta che un amico dica ‘facciamo i panzerotti’ e subito saltano fuori sacchi di farina e lievito di birra, rotelle dentellate, diatribe sul tipo di olio da usare. E tutti insieme con le mani in pasta a fare la gara a chi li sa impastare meglio, a chi li sa chiudere bene per evitare che ‘scoppino’ durante la cottura, lasciando fuoriuscire il ripieno.
IL PASTICCIOTTO
LECCESE Nel Salento una bellissima e profumata consuetudine locale sorprende i visitatori. In tutti i luoghi dove soggiornerete a colazione vi aspetterà una leccornia che profuma di cose buone di casa, che riscaldano il cuore. Il pasticciotto leccese è una dolcissima invenzione, da servire e gustare calda (in verità non solo a colazione, ma in qualsiasi ora del giorno e anche della notte!) fatta da un
guscio di frolla friabile che racchiude un cuore di crema pasticcera, a volte arricchita anche da marmellata o da amarene sciroppate. La consistenza di questo tipo di frolla è ottenuta dall’uso dello strutto nell’impasto che, a dispetto di tutte le novità in campo della dietetica e dei consigli sull’alimentazione, risulta essere assolutamente
indispensabile. Questo dolcetto grazie alla sua semplicità si presta ad infinite interpretazioni, legate all’ispirazione (vedi il pasticciotto al cacao dedicato al presidente Obama, ideata dal pasticcere salentino Angelo Bisconti, in occasione della sua visita a Roma) o alle varianti personali delle mamme che
si tramandano di generazione in generazione le ricette delle nonne. Ma, nonostante le sfumature di sapore, sicuramente tutte da conoscere ed apprezzare, svegliarsi la mattina e iniziare la giornata con questa emozione, renderà la vacanza in Salento un’esperienza indimenticabile.
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IL GUSTO: L’ESPERIENZA SENSORIALE
PUGLIESE Il bianco dei centri storici, il verde dei suoi alberi, il colore marrone rossastro della sua terra e il blu cangiante del suo mare vi stordiranno. Appena arrivati in Puglia, la sua luce vi stupirà perché illuminerà di colori forti ogni cosa. Ma quando inizierete il vostro percorso sulla strada dei sapori, allora gli occhi dovrete chiuderli. Perché l’esperienza sensoriale del cibo in Puglia è quasi struggente. I prodotti che la terra e il mare ci regalano non sono delicati, sanno di passione, di cose buone e antiche. Quando assaggerete il purè di fave bianche, che abbraccerà con
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amore tutti i contorni che accanto vi proporranno, sentirete il caldo del momento della raccolta, il profumo dei campi e la volontà ferrea di chi le ha coltivate. Le semplicissime friselle, fatte solo di pane seccato in forno, accompagnate da qualche pomodoro, un pizzico di origano e un filo d’olio, vi faranno venire in mente le cose semplici che rendono preziosa la vita, gli uliveti secolari che donano il loro oro, il tramonto dei pomeriggi estivi, quando gli orti
annaffiati sprigionano il loro profumo di erbe aromatiche. Un cartoccio di triglie fritte mangiate sugli scogli profumati del mare, vi faranno sentire re privilegiati che assaporano la magia di una terra meravigliosa.
Q-CINA Q-Cina si ispira alle postazioni mobili autocostruite per lo street food nel territorio pugliese, riproponendo in chiave contemporanea le funzioni del cucinare all’aperto.
Un progetto disegnato e realizzato dal collettivo di architetti MOMANG, in occasione del progetto “Metti una sera a cena” dell’Associazione X-Scape (Bari) inserito nel programma di Rigenerazione Urbana del Quartiere Leuca di Lecce. Q-Cina è stata testata con successo durante gli ultimi anni al Fuorisalone di Milano e altri eventi di show cooking in giro per l’Italia. Per info www.momang.it
CARTAELATTE
Cartaelatte, un laboratorio di food design che nasce con l’intento di sviluppare un’inedita concezione di evento, che leghi a doppio filo codici e linguaggi di designer, chef, artisti, scenografi e produttori locali. Ogni allestimento prevede un’accurata fase di analisi, progettazione e realizzazione scenografica, garantendo innovazione sul piano dell’alimentazione, del packaging e della partecipazione attiva dedicando gustosa attenzione alle materie prime di qualità, allo sviluppo sostenibile e alla riqualificazione territoriale. Per info www.cartaelatte.it
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UN SET
CINEMATOGRAFICO
A CIELO
APERTO Un centro di attrazione di molti registi che scelgono la Puglia ammaliati dalla bellezza e dalla rinascita culturale della regione.
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“Terra del cuore”, così è stata definita dal regista Ferzan Ozpetek, che ha scelto ancora la Puglia nel 2013 per il film “Allacciare le cinture”; questa volta è l’oasi di Torre Guaceto a fare da sfondo alla cinepresa, il regista aveva già girato a Lecce, Maglie ed Otranto il film “Mine Vaganti”. È un paesaggio variegato, quello salentino, dove terre coltivate e immensi uliveti sono incorniciati da muretti a secco, dove la campagna incontra il mare e non lascia posto al progresso conservando intatto il passato e il profumo della terra. Paesaggio poetico, ispirazione per artisti e intellettuali. Anche il regista Giovanni Veronesi ha adottato il Salento per i suoi film, nel 2007 per realizzare un episodio di “Manuale d’amore 2” e nel 2013 per fare da sfondo ad “Una donna per amico” con Laetitia Casta e Fabio de Luigi. Sergio Rubini, attore,
regista e sceneggiatore nato a Grumo Appula è tornato nella sua terra natia, la Puglia, per celebrarla e ambientare ben tre dei suoi film: ”Il viaggio della sposa”, ”La terra” e “Tutto l’amore che c’è”. Anche Pupi Avati, stregato dalle bianche masserie e dai romantici tramonti salentini, per “La seconda notte di nozze” ha scelto Fasano, Savelletri, Torre Canne e Ostuni, come suggestive location. La bellezza idilliaca di questo paradiso storico e naturale ha attratto la produzione americana della soap opera Beautiful che per festeggiare i 25 anni ha girato alcune scene nella bellissima masseria San Domenico a Fasano. Le bellezze e la bravura degli attori e dei registi autoctoni hanno reso la Puglia un punto di riferimento per il cinema italiano.
I VIP
SCELGONO LA PUGLIA
Sono tante le celebrità che la Puglia ha fatto innamorare. Paola Barale e Raz Degan possiedono una masseria a Cisternino, Leonardo Mondadori ha trasformato la masseria Lamacoppa tra Ostuni e Francavilla in una lussuosa residenza estiva, Umberto Veronesi è ormai cittadino onorario di Ostuni. C’è chi, invece, l’ha scelta come sfondo per celebrare il proprio matrimonio: Justin Timberlake e Jessica Biel hanno optato per l’esclusivo Resort di Borgo per festeggiare le loro nozze alle quali hanno preso parte celebrità come Lady Gaga e Madonna. Anche Michele Placido e Federica Vincenti si sono promessi amore eterno nella chiesa di San Nicola a Cisternino; la festa si è svolta presso il Relais del Cardinale a Fasano, fra gli invitati Albano, Mara Venier, Riccardo Scamarcio e Christian De Sica. FLYAPULIA / 71
LA PUGLIA
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DEI
TALENTI Il tacco d’Italia, terra natia di grandi personaggi e personalità, passate e contemporanee, note ai più per il talento e la bravura dimostrati in diversi ambiti. Rodolfo Valentino, attore e ballerino del cinema muto, nato a Castellaneta in provincia di Taranto, da poco celebrato in una fiction interpretata dall’attore Gabriel Garko; Riccardo Scamarcio, attore e produttore cinematografico nato a Trani; Sergio Rubini attore, regista e sceneggiatore di Grumo Appula in provincia di Bari sono solo alcuni nomi di personaggi pugliesi celebri nel mondo cinematografico. In ambito musicale, Domenico Modugno noto come “Mr. Volare”, nato a Polignano a Mare, la città con cui ebbe un rapporto conflittuale per essersi dichiarato
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siciliano che culminò con la “riappacificazione” nell’estate del ’93. Esponenti musicali di una terra che ha fatto del morso di una tarantola un culto, liberi dalle forme di psicodramma che il popolo metteva in scena, i Negroamaro, gruppo pop rock italiano che ha rubato il nome ad un vitigno della sua terra d’origine, sono una delle band più importanti del panorama nazionale. Ancora, Caparezza cantautore e rapper nato a Molfetta molto legato alla sua terra che, con i suoi testi acuti e pungenti, rappresenta uno degli artisti più interessanti del panorama musicale italiano; Albano Carrisi
2
1 Rodolfo Valentino
2 Albano Carrisi
(in arte Al Bano), famoso cantautore salentino di Cellino San Marco, celebre per le sue doti vocali inconfondibili per estensione e timbro. Il Salento vanta un giornalista e saggista esponente della cultura
umanistica: Antonio Caprarica nato a Lecce. Ispirato da una terra che insegna arte e storia, Fabio Novembre, invece, si è affermato in Italia e all’estero come architetto e designer italiano di riconosciuta bravura.
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QUESTO VIAGGIO IN PUGLIA NON È UN VIAGGIO MA TANTI VIAGGI.
Cesare Brandi
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