Carmen Dragone

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TRA CLASSICISMO E MODERNITA’ LE EMOZIONI, I MOMENTI, I LUOGHI DEL CUORE

dipinti di

CARMEN DRAGONE


alla mia famiglia



TRA CLASSICISMO E MODERNITA' dipinti a olio su base materica




Carmen Dragone Come tutte le esperienze di avvio alla pratica dell’arte, quelle di Carmen Dragone sono state fra le più canoniche: studio ed esercitazioni disegnative, approccio al colore, esperienze materiche e quant’altro possa servire a formare un bagaglio tecnico di buona consistenza. Anche sul piano iconografico il percorso è stato esemplare: Carmen è partita dalle cose più semplici e comuni per arrivare a quelle più complesse ed eccentriche comprendenti paesaggi, figure, scene di realtà e di fantasia. A un certo punto, però, gradualmente ma inesorabilmente, si sono sviluppate preferenze precise, sottolineate da una reiterazione di argomenti, tutti estratti dal mondo antico, che sono le fasi iniziali per avviare un’esperienza finalizzata al raggiungimento di una propria cifra stilistica e di una poetica che abbia qualcosa di forte e di sostanziale da comunicare. Per tali motivi la poetica di Carmen potrebbe sembrare, a prima vista, leggermente segnata da quel post-modernismo che saccheggia sistematicamente l’iconografia del passato e le stilematiche di altre epoche. Ma niente potrebbe essere più fuorviante che un approccio di questo tipo all’opera della nostra artista la quale, invece, mostra semplicemente un’adesione a dei valori espressivi che sono nella nostra genetica, nel nostro DNA culturale, alle origini della nascita della grande civiltà occidentale. Ne è esempio la continua e costante presenza di figure ripescate dal classicismo mediterraneo. Ne cito alcune: Apollo, Afrodite, Medusa, Saffo e altre figure della mitologia e del Pantheon greco-romano dove non manca, però, nemmeno la presenza di qualche personaggio di spicco della Roma imperiale; come Adriano, che divinità non era ma che con caratteristiche divinizzate facevasi all’occorrenza rappresentare. Che significato possono assumere nell’ambito esperienziale dell’arte contemporanea la presenza dei personaggi summenzionati? Certo, non si tratta di una semplice riesumazione, di un mero sfoggio di forme nostalgiche, di rappresentazioni di quel nudo eroico stimato come simbolo di bellezza, d’armonia e di euritmia. Pur rivestendo il ruolo di autentici archetipi culturali (ciò è indubitabile), pur risorgendo da loro stessi per testimoniare il vincolo di parentela che ci accomuna, essi sembrano volersi ergere a dimostrazione di continuità fra quel remoto mondo antico e i modi di vivere dell’età contemporanea. E lo fanno disinvoltamente, a volte ricorrendo alla commistione con oggetti della nostra epoca, altre volte scimmiottando i comportamenti di quell’ultimo superstite del Romanticismo che si


presenta spavaldamente alla propria bella con una giacca rossa buttata sulle spalle per allentare le tensioni e i fremiti di una timidezza malcelata, e un vistosissimo mazzo di fiori, anch’essi rossi, per dimostrare tutto lo struggente amore che lo divora dentro, sin nei recessi più remoti del proprio mondo interiore. In un’epoca che sembra aver perso il senso della misura e della rettitudine, questi modelli eroici simboleggiano, come già succedeva in età classica, anche un profondo senso etico che difetta enormemente alla nostra società, fondata sull’avere, sull’apparire, sul profitto quando non sulla malversazione e il malaffare. Si può leggere anche una leggera ironia nell’opera di Carmen allorquando ci imbattiamo nel “Satiro Danzante” imbrigliato nel cavo di un faretto elettrico acceso da un tono di rosso vivace, e nello stesso Apollo di “Your Song”, un po’ affetto da yuppismo, che vuole apparire come l’indossatore di una sfilata di pret à porter. Forse che durante il lungo viaggio che li ha riportati sino a noi abbiano avuto l’opportunità di fare la conoscenza del sempiterno e onnipresente, il divo per eccellenza, ossia l’indimenticato e indimenticabile Andy Warhol?

Critica Prof. Franco Migliaccio pittore, critico d'arte e docente presso l'Accademia Belle Arti di Brescia

Trezzano sul Naviglio, Aprile 2016



Dal ciclo : Tra Classicismo e ModernitĂ AFRODITE CALLIPIGIA olio su tela 50x70















Ci sono poche cose preziose nella mia vita e adesso se ne è aggiunta una …..e arriva da un uomo, un artista, un maestro che stimo e ammiro e che resterà sempre un riferimento importante nel mio cammino. Dedica a Vittorio Emanuele per il suo dipinto che ho voluto mi appartenesse: “La Costruzione dell’Angelo Custode III” Carmen Dragone

…….tutti gli incontri per quanto casuali in realtà non lo sono. Le persone e le Opere si scelgono a volte anche in maniera inconsapevole… ci vuole una sensibilità speciale per scegliere un quadro……... (cit. V.E.)



LE EMOZIONI, I MOMENTI, I LUOGHI DEL CUORE dipinti a olio




MY LOVE LIFE olio su tela 50x50


COSA ARDE DENTRO TE? olio su tela 20x20


LA MUSICA NEL CUORE olio su tela 40x30


VERSO UN'ALTRA DIMENSIONE olio su tela 70x50


CONCHIGLIE olio su tela 40x40


RIFLESSI olio su tela 40x40


LA TONNARA olio su tela 40x24


VENICE olio su tela 37,5x31


LA NOTTE DELLE STREGHE olio su tela 90x60


CARNEVALE AL BACIO olio acrilico foglia oro e rame su tela 40x40


IN VINO VERITAS olio su tela 32,5x41,5


ACQUA, ENERGIA PER LA VITA olio su tela 40x40


VASO FRESIE olio su tela incollata su tavola 35x50


MELAGRANE olio su tela incollata su tavola 70X50


LADY LUCK IN MILAN olio su tela 60x40


MY MILAN olio su tela 44x34



Nota Biografica Carmen Dragone Carmen Dragone è di origine lucana; vive a Trezzano sul Naviglio (MI) città dove si forma artisticamente frequentando la Scuola di disegno e tecniche pittoriche diretta dal Maestro Franco Migliaccio, conseguendo il diploma. Prosegue il percorso artistico frequentando lo Studio d'Arte del Maestro Vittorio Emanuele. Dal 2004 partecipa a Mostre Collettive e Personali presenti sul blog http://carmendpittrice.blogspot.com Carmen opera nell'ambito di una pittura in costante approfondimento di temi, contenuti ed esplorazioni linguistiche. Partita da una sana pittura a carattere figurativo in cui affioravano le qualità individuali dell'artista (freschezza esecutiva, sensibilità al colore, creazione di particolari atmosfere emozionali d'ascendenza postimpressionista), s'è via via indirizzata verso una decisa evidenziazione materica con la quale l'artista ha saputo dare ai suoi scenari fisicità, concretezza e qualità trasfigurative. La materia, assoggettata alle necessità della rappresentazione, diventa elemento indispensabile alla stessa. Essa si addensa in pastosità rilevate dal fondo sino a diventare grumo, sostanza concrettiva che si offre ai giochi della luce esterna come avviene per un lavoro plastico, per un bassorilievo stiacciato. Un tema che sempre più frequentemente ricorre nella produzione più recente di Carmen è quello legato all'introspezione individuale, le atmosfere sono ricche di mistero e spesso sconfinano in una dimensione surreale che conferisce alle figure, collocate in uno spazio solo apparentemente reale, un senso di assoluta atemporalità. La pittura non è più svago e diletto ma impegno costante per un'autoriflessione che sicuramente condurrà Carmen verso esiti a lei stessa imprevedibili, dove coscienza e consapevolezza saranno gli elementi di un'ulteriore “liberazione mentale”, così come pretende la stessa natura dell'arte. Quasi una catarsi insomma. Stralcio critica Prof. Franco Migliaccio pittore, critico d'arte e docente presso l'Accademia Belle Arti di Brescia. Trezzano sul Naviglio, Maggio 2010


fotografie: Nino Carè Grafica: HI TECH Multimedia prima edizione maggio 2018


E mail: carmendragone@virgilio.it Facebook: Carmen Dragone pittrice Blog: http://carmendpittrice.blogspot.com


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