Elettrodotto aereo 380 kV Dolo-Camin
L’idrovia Padova – mare vista dalla passerella di Vigonovo. Foto tratta dal progetto Terna
09/02/2017
Si può, si deve interrare! Il progetto di nuovo elettrodotto Dolo-Camin riguarda una tratta di 14,9 km, posizionata lungo il corso dell'Idrovia Padova-mare……
Circolo Legambiente “ La Sarmazza” Saonara-Vigonovo
Elettrodotto areo 380 kV TERNA. Tratto Dolo-Camin. Breve cronistoria Il progetto di nuovo elettrodotto aereo Dolo-Camin riguarda una tratta di 14,9 km, posizionata lungo il corso dell'Idrovia Padova-mare. Esso fa parte di un progetto complessivo di razionalizzazione delle linee elettriche nell'area fra Venezia e Padova, che prevede una serie di interventi fra cui l'accordo "Vallone Moranzani" per lo stoccaggio dei fanghi di dragaggio di Venezia nei pressi della centrale di Fusina, l'interramento di alcune linee elettriche, una serie di bonifiche su vecchie discariche e la realizzazione di un parco urbano. Questo accordo vincola la Regione Veneto al rilascio dell'autorizzazione per la realizzazione di due elettrodotti aerei, nelle tratte Malcontenta-Mirano e Dolo-Camin. Come riportato nella cronologia (vedi note di chiusura di questo documento), la storia di questo progetto inizia nel 2004 con l'inserimento nel Piano di Sviluppo di Terna, poi depositato al MiSE nel dicembre 2007. Da allora si sono susseguite una serie prese di posizione e di azioni legali da parte di tutti comuni interessati (Dolo, Camponogara, Fosso, Strà, Vigonovo e Saonara), da associazioni, comitati locali e privati cittadini, al fine di bloccare l'opera e di richiedere l'interramento delle linee, soluzione molto meno impattante per inquinamento elettromagnetico e soprattutto dal punto di vista paesaggistico, data la prossimità delle linee elettriche con la Riviera del Brenta ed il suo straordinario patrimonio storico ed artistico. Azioni di sensibilizzazione, mozioni di tutti consigli comunali e provinciali interessati, ed infine ricorsi al TAR ed appelli al Consiglio di Stato hanno portato alla cancellazione dell'opera da parte del Consiglio di Stato nel 2013. Di seguito Legambiente muove un esposto per la rimozione dei manufatti già realizzati. I basamenti dei sostegni infatti, incautamente costruiti prima della sentenza del Consiglio di Stato, giacciono in stato di abbandono a seguito della bocciatura del progetto. In mancanza di provvedimenti Legambiente muove una diffida nei confronti di tutti gli enti responsabili. La risposta di Terna è che tali manufatti verranno riutilizzati per il nuovo progetto, già accordato con la Regione Veneto. Infatti già dal 2015 le voci che parlano di un nuovo progetto diventano sempre più frequenti. Terna afferma che “ormai il nuovo progetto, sempre in via aerea, è pronto, concordato con la Regione Veneto e con i sindaci della zona tutti d’accordo”. I primi cittadini da noi interpellati negano ogni contatto ed anche la Giunta Regionale Veneta chiamata in causa in una interpellanza consigliare nega apertamente di avere informazioni in proposito. Vani risultano in questo periodo i nostri ripetuti tentativi di avere un colloquio chiarificatore con l’assessore regionale Marcato, mentre risulta ottimo il dialogo con i comuni della Riviera del Brenta e Saonara.
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E veniamo all’ultimissimo periodo: il 19 dicembre l’assessore Marcato di fronte ai sindaci allarmati conferma ancora di non sapere nulla del nuovo progetto, ma pochi giorni dopo Terna deposita ufficialmente il nuovo progetto al MISE. Cosa cambia rispetto al precedente? Sostanzialmente nulla, perché risulta sempre aereo. Ovviamente il tracciato è modificato perché deve tener conto del nuovo progetto preliminare dell’Idrovia Padova-Mare (ampliata in classe V), le linee non sono più in doppia ma in singola terna, si abbassa di tre metri l'altezza media dei sostegni, si propone una mascheratura arborea di fronte a Villa Sagredo di Vigonovo.
Villa Sagredo
Fotoinserimento tratto dal progetto TERNA del nuovo elettrodotto aereo Dolo-Camin in prossimità di Villa Sagredo a Vigonovo.
In definitiva piccoli ritocchi che non cambiano affatto il disastroso impatto paesaggistico denunciato da chi nella zona ci vive (link qui per vedere una sintesi del nuovo progetto). Un ultimo colpo di scena: alla prima Conferenza dei Servizi per il nuovo progetto tenuta a Roma presso il MISE lo scorso 1° Febbraio, viene letta una comunicazione ufficiale in cui l’assessore regionale Marcato si schiera apertamente per l’interramento dell’elettrodotto e chiede a Terna di presentare un'alternativa di progetto in questo senso. Successivamente, il 9 Febbraio, il Consiglio Regionale del Veneto approva all’unanimità una mozione presentata dal PD che chiede alla giunta di adoperarsi per l’interramento dell’opera senza se e senza ma. Sarà sufficiente questa presa di posizione? E soprattutto sarà solo una richiesta o diventerà una condizione per approvare l’opera?
Per scaricare l’intero progetto link a https://filetransfer.terna.it/link/ACdhQrJkYbvH2MjxAUZH3s (attenzione: sono files pesanti, serve connessione veloce)
Per una sintesi si possono vedere: • Relazione generale (link qui) • Sintesi non tecnica (link qui) Pag. 2
Più in generale, quali sono le nostre riflessioni sul nuovo progetto? 1. Come già detto, questo intervento vede il suo primo inserimento nel Piano di sviluppo Terna del 2004 - Elettrodotto 380 kV tra Venezia e Padova (PdS 2004- pag. 115 ( link qui): “Al fine di incrementare l'esercizio in sicurezza della rete veneta, anche alla luce delle nuove interconnessioni e delle centrali esistenti e future che gravitano nell'area, verrà realizzato un nuovo collegamento a 380 kV tra le stazioni 380/220/132 kV di Dolo (VE) e Camin (PD). Contestualmente alla realizzazione del nuovo elettrodotto a 380 kV potranno essere realizzati opportuni interventi di riassetto della rete a 220 e 132 kV"
Da notare come i dati degli “stati di avanzamento dei PdS” del 31-12-2015 ( pag.117 all. 2 estratto PdS-avanzamento link qui) vedano il fabbisogno energetico veneto in calo costante dal 2011. Anche rispetto al 2004, (vedi pag. 166 PdS Terna del 2014 estratto PdS- avanzamento 2015 ( link qui), dopo un picco di richiesta nel 2008 si denota un calo del fabbisogno energetico pari a oltre il 5%. Nonostante le variazioni di scenario energetico, a pag. 119 dello "Stato avanzamento PdS” aggiornato al 31/12/2015 -estratto PdS-avanzamento 2015- (link qui) si recita: “Al fine di migliorare la sicurezza di esercizio, la flessibilità e l’economicità del servizio della rete veneta, anche in relazione alla esistente e futura capacità produttiva efficiente nell’area, verrà realizzato un riassetto rete tra le stazioni di Camin, Dolo, Malcontenta e Fusina”. Da notare anche come negli anni intercorsi dal primo inserimento nel PdS 2004 ad ora non si siano verificate criticità (black out o interruzioni di servizio paventate da Terna) in nessuna situazione, nemmeno a fronte dei picchi di richiesta energetica del 2008.
2. Il 31 Marzo 2008 è stato sottoscritto l’ "Accordo di Programma” per la gestione dei sedimenti di dragaggio dei canali di grande navigazione e la riqualificazione ambientale, paesaggistica, idraulica e viabilistica dell'area di Venezia - Malcontenta – Marghera” . Ecco un estratto da Accordo Regione Veneto- Terna denominato: Accordo di Programma Moranzani" (link qui) “La Regione Veneto e Terna si danno reciprocamente atto e riconoscono che la realizzazione degli interventi funzionali a liberare l’area del vallone Moranzani, di cui al comma 6.1 lettere a) e c), è coessenziale rispetto alla realizzazione degli interventi di cui al medesimo comma 6.1 lettera b), e che la localizzazione dei tracciati degli elettrodotti aerei “Dolo – Camin” e “Malcontenta – Mirano”, così come risultante dal progetto giacente al MISE pratica n° 0000065 del 3 Gennaio 2008, è condivisa dalla medesima Regione ed è compatibile con il Piano regionale di programmazione urbanistica nelle aree interessate dai due interventi: pertanto la mancata autorizzazione anche di una sola delle due opere citate al comma 6.1 lettera b) sarà causa di risoluzione del presente accordo”.
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Una volta autorizzate le opere di cui al precedente capoverso, in caso dovessero intervenire cause che impediscano la realizzazione degli interventi, la Regione del Veneto, per quanto di competenza si impegna a porre in essere tutti quei provvedimenti che risulteranno necessari alla loro rimozione. Per le finalità di cui al precedente capoverso, la Giunta regionale veneta, con delibera n. 647 del 18.03.2008 ha già espresso la propria intesa circa la necessità dello sviluppo e della razionalizzazione della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) ad alta tensione dalla centrale termoelettrica Enel Palladio di Venezia Fusina – Malcontenta (VE) – Mirano (VE) – Dolo (VE) – Camin (PD).
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Dopo nove anni dalla prima presentazione il nuovo progetto Terna si colloca in un ambito molto diverso: è aumentata la sensibilità ambientale rispetto alla parte già scavata dell'idrovia Padova-mare, che è divenuta un'importante area sportivo-ricreativa con notevole valore naturalistico ed ambientale, ed esiste un progetto preliminare per il completamento dell'Idrovia stessa che prevede una pista ciclabile, aree verdi ed aree golenali (link qui). Un'area vocata ad essere trasformata da “asse plurimodale” per infrastrutture ad alto impatto ambientale come Camionabile ed elettrodotto aereo, a “corridoio ecologico” per compensare l'impatto del nuovo canale artificiale e per ricomporre un territorio che ha subito negli ultimi 50 anni un forte degrado ambientale e paesaggistico.
É evidente che su quest’area non ci può stare un elettrodotto aereo!
Fatte queste considerazioni ci chiediamo:
Per il punto 1 → Quali sono le "future capacità produttive" dell'area di Fusina e le eventuali "centrali future " menzionate nei Piano di Sviluppo Terna? → A fronte dei mutati scenari energetici è ancora attuale l'esigenza di un nuovo elettrodotto di tale portata? → È motivato il dimensionamento di quest’opera?
Per il punto 2 → L'accordo Moranzani è ancora valido e vincolante? → Vi è possibilità di superare o rivedere quest'accordo separando l’intervento sul Moranzani dalla tratta Dolo-Camin??
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→ Quale è la ragione di un trattamento così diverso per le due aree in questione (interramento e riqualificazione per Moranzani – linee aeree su Riviera del Brenta)?
Per il punto 3 → La Regione vorrà tener conto dell’accresciuta attenzione e sensibilità delle popolazioni nei confronti di quest’area? → Ha intenzione la regione, dopo le dichiarazioni in questo senso dell'assessore de Berti, di procedere allo stralcio definitivo della Camionabile dal PTRC? → intende la Regione Veneto trasformare quell'asse plurimodale , ormai svuotato del suo significato, in corridoio ecologico affiancato alla realizzazione dell'idrovia Padova mare?
La storia del progetto in sintesi 01. 2004
Terna inserisce l'opera nel Piano di Sviluppo (PdS Terna 2004 – pag. 169) (link qui)
20.12.2007 Terna presenta al MISE progetto di razionalizzazione rete elettrica AT nelle aree di Venezia e Padova (Dolo-Camin/Malcontenta-Mirano) 30.01.2007 La Giunta Regionale rilascia parere favorevole agli interventi di razionalizzazione della Rete Elettrica Nazionale delle province di Padova e Venezia di Terna S.p.A. ed approva lo schema di Accordo di Programma per la realizzazione degli stessi DGR n°181 11.02.2008 Terna presenta al MATTM richiesta di VIA sul progetto completo 31.03.2008 viene sottoscritto l’ "Accordo di Programma vallone Moranzani” (link qui) 08.06.2009 Parere Commissione VIA statale
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20.10.2009 Parere del Ministero per i Beni e le Attività Culturali 18.12.2009 Parere integrativo Commissione Tecnica VIA/VAS 02.02.2010 Decreto del MATTM di concerto con il MISE relativo al giudizio favorevole di compatibilità ambientale 26.04.2010 Terna presenta al MISE il progetto revisionato con prescrizioni VIA 04.05.2010 Ricorso al TAR del Veneto presentato da Bano Roberto (proprietario Villa Sagredo) 07.06.2010 Ricorso al TAR del Lazio presentato dai Comitati Ambiente e Territorio della Riviera del Brenta 08.06.2010 Ricorso al TAR del Lazio presentato dai Comuni di Vigonovo, Saonara, Strà, Camponogara, Fossò, Dolo 16.11.2010 Decreto MATTM, di concerto con MIBAC, relativo al giudizio favorevole di compatibilità ambientale sul progetto revisionato 07.04.2011 Decreto MISE n. 239/EL-105/143/2011 di concerto con MATTM di approvazione del progetto 16.06.2011 Ricorso al TAR del Lazio contro il decreto MISE di approvazione del progetto 25.01.2012 TAR Lazio respinge richiesta di sospensiva e i ricorsi dei Comuni e dei Comitati 30.09.2012 TERNA predispone il progetto esecutivo degli elettrodotti Mirano-Malcontenta e di quelli tra le nuove stazioni elettriche di Malcontenta, Romea e Fusina e sta predisponendo i progetti esecutivi del nuovo elettrodotto Dolo-Camin 10.12.2012 TERNA comunica avvio dei lavori elettrodotto Dolo-Camin 10.06.2013 Sentenza n°3205 del Consiglio di Stato annulla il giudizio positivo di compatibilità ambientale relativo alla razionalizzazione dell’elettrodotto “Dolo-Camin” in conseguenza alla quale Terna S.p.a. sospende l’interramento delle linee elettriche in discarica Moranzani (link qui) 15.07.2013 Terna presenta ricorso al Consiglio di Stato per ottemperanza circa la corretta interpretazione della sentenza n°3205/2013 20.12.2013 Consiglio di Stato con pronuncia n°6162 impone di riavviare il procedimento di approvazione del progetto di razionalizzazione dell’elettrodotto “Dolo-Camin” (link qui) 11.07.2016 Terna trasmette a Regione Veneto il nuovo progetto compatibile con l’Idrovia Padovamare in fase di progetto preliminare approvato, concordato con gli uffici regionali (link qui) Pag. 6
03/10/2016 Risposta Terna a diffida Legambiente - PEC MATTM TE5603 Sollecitata dal Ministero dell’Ambiente TERNA risponde alla diffida di Legambiente rimozione manufatti) dichiarando che è in procinto di inoltrare ai ministeri competenti richiesta di autorizzazione per il nuovo elettrodotto Dolo-Camin essendo, TERNA e la Regione Veneto, giunti a definire un tracciato dell’elettrodotto compatibile con il progetto di idrovia in classe V. TERNA non risponde sulla sostanza della diffida (rimozione delle opere abusive) ma si limita a dichiarare che le stesse sono state messe in sicurezza dopo la sentenza del CdS. (link qui) 23.12.2016 Terna deposita il nuovo progetto al MISE. 11.01.2017 Il MISE avvia il procedimento d’approvazione nuovo progetto (link qui) 21.01.2017 Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta+Saonara esamina il nuovo progetto e unanimemente delibera di richiedere l'interramento delle linee elettriche 01.02.2017 riunione conferenza servizi presso MISE a Roma; la Regione Veneto richiede alternativa di progetto che preveda interramento delle linee (link qui) 09/02/2017 Il consiglio Regionale del Veneto approva all’unanimità Ordine del Giorno che chiede l’interramento dell’elettrodotto Dolo-Camin (link qui)
Di seguito, in sintesi, alcune azioni di contrasto all'elettrodotto aereo, contemporaneamente alla richiesta di interramento e di rimozione dei cantieri abbandonati dopo la sentenza del Consiglio di stato: Contro SIA Saonara e Vigonovo Maggio 2008. Si tratta dello studio commissionato al prof. Campeol che sostiene l’inadeguatezza delle conclusioni di TERNA per il percorso aereo (link qui) Delibere di tutti i consigli comunali interessati 2008/2009. Saonara, Vigonovo, Strò, Dolo, Camponogara, Fossò deliberano richiesta di interramento linee elettriche Delibera Provincia di Padova Elettrodotto 2008. La delibera chiede l’interramento dell’elettrodotto. Intervento dell’allora assessore provinciale Marcato favorevole all’interramento (link qui) Delibera Provincia di Padova Elettrodotto 2013. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato si ribadisce la necessità dell’interramento delle linee (link qui). Pag. 7
Delibera Provincia di Venezia Elettrodotto del 08/05/2008. Tratta della questione Vallone Moranzani e richiesta interramento di tutta la linea (link qui). Delibera Dolo accordo tra sindaci del 028/05/2009. I sindaci di Dolo, Fossò, Camponogara, Vigonovo, Saonara e il commissario prefettizio di Stra concordano e si impegnano su azione comune per l’interramento dell’elettrodotto (link qui). Ricorso al TAR del Veneto 04.05.2010 presentato da Bano Roberto (proprietario Villa Sagredo) Ricorso al TAR del Lazio 07.06.2010 presentato dai Comitati Ambiente e Territorio (CAT) della Riviera del Brenta Ricorso al TAR del Lazio 08.06.2010 presentato dai Comuni di Vigonovo, Saonara, Strà, Camponogara, Fossò, Dolo Esposto Procura Legambiente del Gennaio 2015 circa la rimozione dei manufatti abbandonati dopo lo stop al progetto imposto dal CdS. La procura di Venezia ha avviato un’indagine che è ancora in corso (link qui). Diffida 03/08/2016 Legambiente. A fronte dell'assenza di provvedimenti Legambiente diffida gli enti responsabili alla rimozione dei manufatti di sostegno dei piloni già realizzati prima della sospensione del progetto, di fatto abusivi ed abbandonati al degrado dopo la sentenza del CdS (link qui). Delibere di giunta comuni Riviera Brenta, gennaio 2017 A seguito della presentazione del nuovo progetto avvenuta il 23 dicembre 2016, i comuni interessati, con delibera di giunta, riuniti in conferenza di servizi, ribadiscono la loro contrarietà al progetto e unanimemente richiedono l'interramento delle linee impegnandosi a contrastare anche per via legale la realizzazione del progetto aereo (link qui). Conferenza servizi presso MISE . 01/02/2017 i comuni richiedono l'interramento, congiuntamente con la Regione Veneto che presenta richiesta formale di un progetto che preveda l'interramento delle linee (link qui). Sintesi progetto Elettrodotto aereo. Presentazione Legambiente 25/01/2017 (link qui) Ordine del giorno Consiglio Regionale del Veneto 09/02/2017 Presentata dal PD e approvata all’unanimità con richiesta impegno della giunta regionale per ottenere l’interramento delle linee (link qui)
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Febbraio 2017 Con inattesa solerzia la sovrintendenza ai beni culturali del Veneto e il MiBACT hanno già espresso parere positivo al nuovo progetto di elettrodotto. Ci chiediamo: come può essere diventato positivo un parere che era negativo nel 2012? Grazie alle mascherature (alberature) davanti a Villa Sagredo a Vigonovo? Grazie alla riduzione media in altezza dei sostegni di 3m (non di 7! come sostiene Terna)? Tanto è bastato per far diventare accettabile un’infrastruttura che deturperà per sempre il paesaggio della Riviera del Brenta? In realtà ciò che già è, per la parte escavata e adacquata, un corridoio ecologico lungo l’Idrovia, sarà perduto per sempre con il nuovo elettrodotto. Altrettanto vale per la parte prevista dal progetto di completamento dell’Idrovia: le aree golenali, la pista ciclabile tra Padova e Venezia, le fasce boscate, la stessa possibilità di poter pescare o svolgere liberamente qualsiasi attività lungo l’Idrovia, il paesaggio della Riviera del Brenta, saranno per sempre “segnati” da questa infrastruttura ed irrimediabilmente persi.
Foto 20b Tratta dal documento di progetto TERNA DRGCR10100BSA00598_43 – Si potrà ancora pescare lungo l’idrovia?
L’idrovia Padova-mare deve essere completata e attorno ad essa deve nascere un corridoio ecologico, area dove creare un grande parco fluviale a servizio della collettività: riqualificazione dunque, non una discarica di infrastrutture di ogni genere. Ora il pallino sta tutto in mano alla “politica”; se la Regione sarà coerente con le recenti scelte ed il Ministero vorrà valutare con maggiore attenzione le richieste dei territori, si potrà arrivare ad una soluzione che eviti ricorsi legali e contenziosi infiniti, che terrebbero bloccata l’opera per chissà quanto tempo ancora.
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Legambiente lo ripete ormai da un decennio:
L’elettrodotto tra Dolo e Camin ci può stare: interrato!
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