Noivoiloro Informa 132 - Novembre 2009

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informa NOIVOILORO Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996 Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba

NUMERO 132 - NOVEMBRE 2009

Tutti insieme in Bottega di Ambrogio Ripamonti

Era il lontano dicembre 2007 quando ho cominciato a dedicare parte del mio tempo libero alla stesura del libro Ciao, “Grandi uomini”. Il desiderio era di scrivere con passione ed attenzione qualcosa che potesse trasmettere alle persone tanta serenità, amore, entusiasmo. Con un sorriso, una battuta scherzosa e un pensiero profondo sulla vita, difficile, complessa, ma allo stesso modo stupenda. Sabato sera 24 ottobre durante la presentazione ufficiale del libro non ci siamo esaltati, ma umilmente ci siamo entusiasmati. Ci siamo sentiti tutti parte del libro, tutti insieme, grandi uomini che con semplicità cercano di impegnarsi a fare qualcosa di positivo verso se stessi e

nei confronti degli altri. Adesso che il libro è esposto nelle librerie della città di Erba e Cantù l’entusiasmo è al massimo e sono particolarmente emozionato nel vedere che è esposto anche nella bottega di Noivoiloro, in vetrina fianco a fianco con altri prodotti creati dalla gente di Noivoiloro. E’ dagli inizi di settembre che al Noivoiloro si lavora per creare gli oggetti da esporre nella bottega durante il periodo Natalizio. Volontari, professionisti, ragazzi del CSE e della Cooperativa lavoro, gruppi diversi uno dall’altro, ma tutti uniti dallo stesso entusiasmo, quell’entusiasmo che ho dedicato io nello scrivere il libro. Ognuno alla ricerca di cose nuove: il gruppo delle donne del ricamo e cucito si è impegnato

a ricamare nuove scritte e nuovi disegni su bavagline, lenzuolini, tovagliette e tanto altro; il Gruppo Pratoline si propone con la novità dell’anno: un bellissimo orsetto in salviettine di spugna, contento di avere con sè un vasettino di miele da offrire al cliente; la fantasia e creatività del gruppo legno, creta e oggettistica varia, che si trova il lunedì sera insieme ad alcune volontarie di Intimiano; in particolare tra presepi e angioletti vediamo un originale alberello natalizio; bellissime anche le novità della cartotecnica e del decoupage: agende, libretti, porta foto, piatti e contenitori vari in vetro, bocce, candele natalizie e tanto altro. Tutti prodotti che troverete esposti nella Bottega Noivoiloro in Piazza Stazione ad Erba, dalla metà di novembre al 24 dicembre. Anche le volontarie commesse cominciano a organizzarsi nell’allestire le vetrine per rendere la bottega accogliente in un’atmosfera Natalizia. A questo punto sarete voi clienti a dire grazie a tutte queste persone andando in Bottega ad acquistare i preziosi gioielli di Noivoiloro, creati con passione, entusiasmo… Creati con il cuore!

a pag. 2 Nuova Sede: i lavori procedono bene da pag. 3 a pag. 7 I prodotti natalizi in Bottega Noivoiloro a pag. 18 Proposte dei corsi di ballo Noivoiloro

Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - web: www.noivoiloro.it - email:info@noivoiloro.it

IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE A: NOIVOILORO via S. Maurizio, 2 22036 - ERBA (CO) il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa


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Le foto testimoniano...

Nuova Sede: i lavori procedono bene

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Raccolta Fondi Nuova Sede Noivoiloro

Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus Redazione Via S.Maurizio, 2 Erba Tel. 031.640703 Fax 031.642699 e-mail: info@noivoiloro.it sito web: www.noivoiloro.it

Dalla gente e dalla aziende abbiamo raccolto

€ 447.384,27

Dir. responsabile Alessandro Bertoglio Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo) Collaboratori Alessia Ratti, Eros Sormani, Maria Cepparo, Natalina Riva, Pinuccia Tagliabue, Renzo Sposini, Riccardo Prisinzano, Sara Belardi, Valerio Anzani. Grafica e impaginazione: Fabrizio Olmi Noivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus Stampa Grafiche Valsecchi snc - Erba Piegatura Lito Offset srl - Erba Confezione Plast-Co-Inverigo

GRAZIE DI CUORE A TUTTI Noivoiloro Società Cooperativa Sociale Onlus

C/C postale numero 53543732 IBAN IT51Q0832951270000000201670 Causale: Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro

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Presentazione del libro Ciao, “Grandi uomini”

Ampo ringrazia di cuore tutte le persone che hanno partecipato alla serata.

Il libro dedicato a mamma Franca, alle donne della cucina mamme di Noivoiloro e a tutti i volontari

Un applauso anche a tutti gli artisti e volontari che si sono resi disponibili per dare calore e vivacità alla serata

Il libro può essere richiesto: direttamente alla casa editrice marna@marna.it tel. 031.874415 presso Noivoiloro info@noivoiloro.it tel. 031.640703 è presente presso LA BOTTEGA NOIVOILORO e nelle librerie di Erba COLOMBRE LIBRERIA DI VIA VOLTA ERBALIBRI a Cantù nella libreria LA SPERANZA è rintracciabile attraverso i principali motori di ricerca e librerie online

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Natale in Bottega

Bigliettini di Natale Prima ancora di essere dei bigliettini d’auguri natalizi, quelli che “esponiamo” in questa piccola galleria d’arte sono sperimentazioni di creatività e fantasia, espressione di percorsi individuali e di gruppo, che hanno visto i nostri ragazzi coinvolti nel “gioco dell’arte”. Ad ogni incontro abbiamo voluto sperimentare un diverso modo di essere artisti, concedendoci la possibilità di provare o tradurre in forme e colori le idee e le emozioni che, più o meno per caso, si provano a passare di lì. La scoperta del colore e delle risonanze che produce in ognuno di noi, il gusto della composizione, dell’accostamento di forme e materiali: il tutto accomunato dal fil rouge del Natale e dal suo forte potere simbolico ed evocativo.

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Natale in Bottega

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Novità del Gruppo Pratoline Un bellissimo orsetto creato con salvettine di spugna contento di avere con se un vasettino di miele da offrire agli amici.

Patchwork: la “Coperta delle Stelle” a favore della nuova Sede Noivoiloro in vendita su eBay fino a Natale Per raggiungere il maggior numero di persone la nostra“Coperta delle stelle” è in vendita su eBay I modi per partecipare all’acquisto sono: 1) In Bottega Noivoiloro la troverete esposta. Alle commesse potrete fare la vostra offerta di acquisto. 2) Visita il sito Noivoiloro www.noivoiloro.it, segui le istruzioni per accedere a Ebay, registrati e fai un offerta. 3) Chiama il numero di telefono 348 6706070 (Giovanna) e fai un’offerta. 5


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Decoupage e candele

Cartotecnica

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Creta e legno

Ricamo e cucito

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La Quarta Strada sbarca su Facebook di Ricky

Il mondo delle comunicazioni è in eterna evoluzione e il mondo degli adolescenti è in eterna ricerca di modalità sempre nuove per comunicare. Ecco che in questi ultimi anni si sono sviluppati modi sempre diversi per soddisfare a questa esigenza e i giovani, che sono sempre vicini alla tecnologia, si sono lanciati in pieno nell’utilizzare queste nuove forme di comunicazione. Fino a circa un anno e mezzo fa andava molto di moda crearsi il proprio blog, dove far conoscere agli altri le proprie idee e dove esprimere i propri pensieri. Poi è arrivato Facebook ed ha preso prepotentemente piede, probabilmente a causa della sua immediatezza, della possibilità di comunicare con gli altri in tempo reale e, particolare non trascurabile, della possibilità di ritrovare vecchi amici o compagni di scuola. Tuttavia, Facebook lascia poco spazio alla fantasia dell’utente,

visto che, a differenza del blog, non è possibile dare una propria impronta dal punto di vista grafico. La Quarta Strada aveva aperto un suo blog, che è ancora attivo, ma che è fermo da un po’, anche perché ormai il mondo dei blog ha molto rallentato. E allora, ecco la decisione di aprire Facebook della Quarta Strada, in modo da poter raggiungere più persone possibile. Ma, proprio perché mi pare abbastanza impersonale, cercheremo di lasciare attivo anche il blog e, magari, sistemare la pagina della Quarta Strada che c’è sul sito del Noivoiloro. In questo modo, chi vuole ci potrà conoscere in più modi diversi. Per trovarci su Facebook è sufficiente che scriviate “La Quarta Strada” dove c’è da cercare gli utenti e ci trovate. In Facebook si usa mandare la richiesta di amicizia, per cui c’è gente che arriva a 500, 1000 amici senza conoscerne

nemmeno la metà. A noi piacerebbe che chi ci manda la richiesta di amicizia poi segua la nostra pagina, almeno ogni tanto. E allora, venite a vedere la nostra pagina e il nostro blog (all’indirizzo http:// laquartastrada.spaces.live.com) e lasciate il vostro commento.

Dal corso di volontariato alla Quarta Strada di Sabrina Longobardi

Il mio “percorso” inizia in un tedioso giovedì pomeriggio, durante il quale mi trovavo con il gruppo del corso “Volontariamo” dell’ istituto Carlo Porta di Erba alla “mensa del povero” di Buccinigo. Obiettivo? Spiegare a noi studenti le varie opportunità offerte da diverse organizzazioni di volontariato. C’è chi illustra dettagliatamente la propria offerta con presentazioni in powerpoint, immagini e dati statistici, specificando infine che per parteciparvi è necessaria la maggiore età o la supervisione di un genitore e chi, come Ricky, arriva senza un discorso preparato. Impossibile non essere attirati dalla sua eccentrica personalità e dal suo modo spigliato e conciso di spiegarci il progetto della “Quarta Strada”. Tutto quello che capisco è che chiunque tra i 14 e 18 anni può parteciparvi e che gli incontri si dividono tra momenti di riflessione, di preparazione di feste di compleanno per bambini e d’uscita con ragazzi con problemi.

Concludendo il tutto con una reale proposta di partecipazione con tanto di numero di telefono personale. Nei giorni successivi, incuriosita, decido di contattarlo e di capire meglio di cosa si trattasse. Così mi viene mostrata l’intera struttura del Noivoiloro e dopo un “colloquio”, con il calendario delle varie attività alla mano, sono pronta a cominciare. Il primo incontro è stato un momento di riflessione il cui tema era “Il peso degli impegni” e devo dire che tutto è andato esattamente come me l’aspettavo: ho conosciuto i “compagni di viaggio” e ho avuto modo di confrontarmi con loro. Sono tornata a casa con uno strano sorriso a 32 denti perché mi sono resa conto che basta davvero poco per star meglio con me stessa e far star meglio gli altri. Con semplici lavori manuali, piuttosto che organizzando feste per bambini, contribuiamo alla costruzione della nuova sede, mentre con un’uscita settimanale diamo quella compagnia, quel sostegno a chi non ce l’ha.

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Personalmente, ho cominciato questo percorso in un momento un po’ delicato, con la convinzione di riuscire a spostare i miei obiettivi su qualcos’altro di più concreto e che mi tenesse la mente un po’ altrove. Baricco scrive: “a volte la vita ti gira in un modo in cui non c’è davvero più niente da dire” e spero che con la “Quarta Strada” mi torni quella voglia di parlare, fare, raccontare e condividere emozioni.


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Intervista a Michele di Marta Foti e Teresa Chiara Fornari

Hai un animale? Sì, ho un gatto. Dove abiti? Abito a Proserpio. Che cosa ti piacerebbe fare di lavoro nella tua vita? L’attore.

Tu ami la musica e qualche cantante? Sì. Amo i cantanti: Michael Jackson, le Tatoo, Giorgia, Shakira, Daniele Silvestri, Dj Francesco. Preferisci andare in montagna o visitare luoghi e città? Visitare le città. Mi piacerebbe visitare Pechino, la Russia, Los Angeles, l’America in generale, soprattutto il Canada e poi Roma. Che cibo ti piace mangiare? Il cibo di Mac Donald, ma anche il prosciutto cotto, il pane e le verdure. Che sport ti piace fare? Mi piacerebbe fare il pugilato. Adesso faccio nuoto. Che cosa non ti piace fare? Le attività di orto e di montagna. Come ti trovi al Noivoiloro? Bene. Ti piace suonare la chitarra? Sì. Ti piace ballare? Sì. Ti piace cantare? Sì. Che squadra tifi di serie A? L’Inter. Cosa ti piace leggere? I libri di Harry Potter.

Compleanni di novembre 1/11 2/11 3/11 4/11 5/11 6/11 7/11 8/11 9/11 10/11 11/11 12/11 13/11 14/11 15/11 16/11 17/11 18/11 19/11 20/11 21/11 22/11 23/11 24/11 25/11 26/11 27/11 28/11 30/11

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Laise Osvaldo Crippa Massimo, Casartelli Edoardo, Galli Marco, Molteni Ester, Napolitano Maria,Turotti Aldo, Valsecchi Alessio Besana Elisabetta, Grasso Giuseppe, Leone Laura, Malacari Elisabetta Mazzassa Mario, Orio Antonio, Pontiggia Bryan Angelucci Giulia, Gottardi Rosanna, Viganò Franco Colombo Marco, Pusterla Mara, Gerosa Luigi Boilot Marthe, Cavinato Mauro Botta Mosè, Mancini Renato, Mancuso Maverck, Paredi Samuele Giani Angelo, Bordone Silvana Luraghi Fabrizio, Pianello Noemi, Rossini Marida Bariazzetta Daniela, Manzoni Cristina, Marieni Vittoria Anania Anna, Colombo Giovanni, Rigamonti David Molteni Luisa Colombo Adele, Gottardi Franco, Landucci Barbara, Villa Elisa Sesana Mistica, Tosetti Dario Bertuzzo Katia Fratti Giulia, Minoretti Camilla, Recalcati Raffaele Calabro Sonia, Falessi Luca, Pontassuglia Fabio, Rigamonti Rita Mortara Ruberl Giuliana, Redaelli Maura, Rusconi Romano Bramani Achille, Sala Luisa, Foti Marta, Miotto Alessandro, Pastorelli Emilio, Castagna Adele, Corti Sandra Briguglio Enrica Croci Annalisa Adamoli Angela, Simoni Corsolini Mara Belloni Laura Ratti Giorgio Cappelletti Enrica, Dell’Oro Ersilia, Galli Annalisa, Longoni Stefano, Sormani Ratti Olga, Ponzoni Pierluigi Beretta Domenico Brunato, Cappellini Sara, Scorta don Erminio, Gioia Serena, Tonus, Sirtori Pierina Anzaldi Mauro, Flamini Elena, Bianchi Lucilla, Spreafico Fabio


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Halloween a Corinaldo di Davide Rizzi e Samantha Rova

Grazie alla maestra Mimma abbiamo scoperto che la capitale italiana di Halloween è Corinaldo, un paese che si trova in provincia di Ancona, nelle Marche. Infatti lì la festa di Halloween viene considerata il carnevale di autunno e si festeggia gli ultimi tre giorni di ottobre, precisamente dalle ore 17.17. Arrivano visitatori da tutta Europa. La caratteristica di questo borgo, uno dei più belli d’Italia, è costituita dal chilometro di mura quattrocentesche che

l’abbraccia. Su queste mura vengono poste piccole fiammelle e centinaia di zucche. All’interno del borgo avvengono spettacoli di ogni tipo: musica, cabaret, teatro di strada, laboratori per i più piccoli e il famoso concorso di miss strega. Una cosa molto bella è che tutti gli abitanti di Corinaldo partecipano all’organizzazione di questa festa. Il visitatore inizia un percorso che viene segnato dalle zucche. Lungo il cammino si incontrano i mostri, i fantasmi, i vampiri,

le streghe; si attraversano il cunicolo della trepidazione, il tunnel della paura e la torre della trasformazione, dove chi vuole può farsi truccare. Ci sono anche delle taverne allestite sempre sul tema dell’horror, dove si possono gustare i piatti della cucina marchigiana. Questa spettacolare festa si conclude la notte del 31 ottobre, con un gigantesco spettacolo di fuochi d’artificio musicali nel centro storico. Certo che ci piacerebbe proprio partecipare a questa festa!

La festa di Halloween di Marcella Ferroni, Samantha Rova

“Venite con me / E’ la festa di Ognissanti/Faremo tremare tutti quanti. Gli scherzi, stavolta, son giustificati / le risa e i lazzi perfino aumentati”. (Ray Bradbury, L’albero di Halloween, XIX secolo) Cari lettori, con questo articolo vogliamo parlare della festa di Halloween, che si festeggia il 31 ottobre. Questa parola deriva dalla frase inglese “All hallows eve”, che significa la notte di tutti i Santi. Un tempo, tanti anni fa, in Irlanda questa festa segnava la fine dell’estate. I colori tipici di questa festa erano l’arancione, che ricordava il granoturco raccolto nei campi e il nero, che simboleggiava il buio dell’inverno che stava per arrivare. E’ per questo motivo che i colori che si usano nella festa di Halloween sono l’arancio e il nero. Le tradizioni che sono ancora presenti nella notte di Halloween sono due. La prima si chiama “dolcetto o

scherzetto” e consiste nel fatto che i bambini si mascherano e vanno in giro per le case a chiedere dei dolci, minacciando altrimenti di fare lo scherzetto. L’origine di questa usanza nasce dal fatto che i primi cristiani andavano in giro per le case a chiedere un po’ di “pane d’anima” (un dolce con l’uva passa), in cambio delle loro preghiere. La seconda tradizione invece riguarda il personaggio Jack – o – lantern, un personaggio davvero macabro. Egli era talmente cattivo che aveva litigato perfino con il diavolo. Quando Jack morì non potè entrare in Paradiso perché non era stato bravo, ma non potè entrare neppure all’inferno, proprio perché aveva litigato con il diavolo. Allora Jack fu costretto a vagare nel buio. Lui per poter vedere utilizzò un bastone infuocato e poi scoprì che se metteva questo bastone dentro a un cavolo vuoto, la fiamma durava di più.

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Da questa leggenda deriva la tradizione di utilizzare per la festa di Halloween le famose zucche intagliate e con dentro le lanterne accese.


Al concerto della Pausini di Teresa Chiara

Mi piace Laura Pausini perchè quando ero piccola sono stata ad un suo concerto. Il concerto si è tenuto a Campiglio di Pinzolo. Dopo il concerto mi hanno fatto entrare nel suo camerino e li, ho conosciuto di persona il mio mito. Ero molto contenta e mi sembrava incredibile essere di fronte a lei e poterle parlare. Abbiamo fatto una fotografia insieme e mi ha fatto l’autografo sul cd e sulla maglietta. Devo ringraziare chi mi ha accompagnato quella sera al concerto, perché ho conosciuto una persona per me speciale! Tra le canzoni che conosco e che ho ascoltato quella sera, questa è quella che mi piace di più poiché parla dell’amicizia per me molto importante.

Un giorno alla Massa, volando sul simulatore di Davide Rizzi

Ciao sono Davide Rizzi e l’articolo che ho scelto riguarda la mia grande passione per la Formula 1. Lo STUPORE è incredibile, leggendo l’articolo sulla riabilitazione di Felipe Massa, il quale utilizza un simulatore per preparare il rientro, davanti a uno schermo di tre metri. Un simulatore che ripropone la mitica monoposto virtuale usata dal brasiliano. “…. Felipe è come un fantino. Quindi il sedile va cambiato e la pedaliera spostata indietro di almeno 13 centimetri. Altrimenti non si riesce nemmeno a entrare in macchina. Il resto del “settaggio” invece - aerodinamica, gomme e motore - può restare lo stesso usato da Felipe Massa nella sua maratona verso la completa guarigione. dove un ingegnere elettronico sudafricano che sembra uscito dal cast di Matrix, Anton Stipinovich, ha aperto una porta sul mondo virtuale, piazzando una monoposto senza ruote davanti a uno schermo panoramico di tre metri. La frizione, una leva d’acciaio che spunta dal volante, è del tutto simile a quella del cambio, che sta poco sopra. Va rilasciata molto lentamente. Il rombo del motore può essere modulato a piacere in gradazioni comprese tra il sibilo appena percettibile e l’urlo terrificante. Tutto è riprodotto fedelmente da un enorme subwoofer montato sotto la scocca. Massa aveva scelto l’opzione terrificante; era perfetta per ciò che doveva fare: analizzare le reazioni della testa alle vibrazioni e testare la propria capacità di concentrazione sulla distanza. Ottimi risultati, pare, se è vero che Massa in chat coi tifosi, sul sito Ferrari, confessa “il sogno di essere ad Abu Dhabi. Lo so è difficile”. Sventolerà la bandiera a scacchi il 18 a Interlagos. “Smettere? Mai pensato. Neppure quando me l’ha chiesto mia moglie”. Allora partiamo. All’uscita dai box è concreto il pericolo di travolgere l’omino

che indica la direzione della pit lane. …Via…. L’escursione dell’acceleratore è praticamente infinita, il piede sinistro continua ad affondare come in una buca e arriva a fondo corsa molto più tardi di quanto ci si possa aspettare. Il volante diventa pesante e bizzoso e si illumina come un albero di Natale. In alto c’è una fila di led colorati che lo attraversa orizzontalmente, da sinistra a destra rosso, giallo, verde, blu. Quando arriva il blu bisogna cambiare marcia (dopo un po’ si va a orecchio). Sotto i led c’è un display digitale che indica la marcia e la temperatura dei freni. Che sciaguratamente, all’inizio, sono freddi, anzi congelati. Alla prima variante la macchina va a schiantarsi contro il muretto. Ricompare l’omino senza volto. Si riparte. Dopo un giro, i freni sono caldi. Il piede affonda ancora nella buca. Il motore torna a farsi spaventoso e il volante indomabile. L’asfalto corre sotto il fondo della macchina e la mente si ritrova di nuovo in quei non luoghi in cui era stato Massa fino a ieri - nelle riproduzioni di Interlagos e Abu Dhabi (circuiti che il brasiliano, per quest’anno vedrà solo in formato digitale). Ma il ricongiungimento con Massa dura poco. Le scalate prima delle curve (7ª-2ª) sono gesti inconsulti e le staccate, cariche di disperazione. Un paio di chilometri ancora poi l’errore alla prima di Lesmo. “Lo stesso di Hamilton!”, è l’incredibile consolazione. La macchina finisce fuori strada, picchia contro le protezioni e il volante esplode ancora. Stavolta però le gomme anteriori si sollevano da terra, la monoposto prende il volo e sullo schermo appare il sole che tramonta dietro un cavalcavia griffato Bridgestone….Mi sa che la preparazione sarà lunga!!!! Spero che possa rientrare al più presto per ottenere dei buoni risultati. W la Ferrari!!!

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Le cose che vivi. Quando l’amicizia Ti attraversa il cuore, Lascia un’emozione, che non se ne va.

LAURA PASINI

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Non so dirti come, Ma succede solo Quando due persone Fanno insieme un volo. Che ci porta in alto, Oltre l’altra gente, Come fare un salto Nell’immensità E non c’è distanza, non c’è mai Non ce n’è abbastanza, se Se tu sei già dentro di me, Per sempre In qualunque posto sarai, In qualunque posto sarò, Tra le cose che vivi Io per sempre vivrò. In qualunque posto sarai, Ci ritroveremo vicino, Stretti l’uno nell’altro, Oltre il destino

Su qualunque strada, In qualunque cielo, E comunque vada Noi non ci perderemo. Apri le tue braccia, Mandami un segnale, Non aver paura, che ti troverò Non sarai mai solo ci sarò Continuando in volo che, Che mi riporta dentro te Per sempre In qualunque posto sarai, In qualunque posto sarò, Tra le cose che vivi Io per sempre vivrò. In qualunque posto sarai, Non esisteranno confini Solamente due amici Più vicini Credi in me, Non avere dubbi mai, Tutte le cose che vivi Se sono vere come noi, Lo so, tu lo sai Che non finiranno mai In qualunque posto sarai, In qualunque posto sarò, Tra le cose che vivi Io per sempre vivrò. In qualunque posto sarai, In qualunque posto sarò, Se mi cerchi nel cuore, Nel tuo cuore vivrò In qualunque posto sarai, Ci ritroveremo vicino, Stretti l’uno nell’altro, Oltre il destino! In qualunque posto sarai, In qualunque posto sarò, Tra le cose che vivi Io per sempre vivrò.


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Volontari-A-Mente di Ernestina Ingenito

Cari lettori, sento il bisogno di condividere con voi questa mia riflessione generale sul volontariato partendo da una breve precisazione sul significato della parola volontario, che il vocabolario della lingua italiana G. Treccani, tra le altre cose, così recita: …“Con riferimento a persona che accetta una determinata situazione o presta la sua opera di propria volontà”. E inoltre “Chi assume un impegno o si presta a operare , a collaborare , a fare qualcosa di propria volontà, indipendentemente da obblighi e da costrizione esterne”… Sembra così banale questa premessa da apparire inutile. Tuttavia a volte sento il bisogno di capire i motivi che spingono tante persone a dare il proprio tempo, le proprie energie fisiche, morali ed economiche, volontariamente. Qual è il senso e il valore intorno a questo tema? Come non cadere nella trappola del dare per scontato che tutto ciò che viene messo a disposizione in modo spontaneo e gratuito sia da intendere come un “tutto dovuto”, dove chi dà e chi riceve si appiattiscono nella consuetudine di gesti abitudinari? Penso che sia importante porsi tali

domande per esorcizzare il pericolo di un trascinamento verso un sistema passivo e assistenziale che rende ciò che facciamo poco costruttivo. Per tentare di scongiurare tutto ciò, credo che di tanto in tanto sia utile ricordare a se stessi e condividere con gli altri le ragioni del nostro impegno. Sì, è necessario entrare in relazione con l’esterno, comunicare i propri valori e le competenze acquisite derivanti dalla pratica quotidiana dell’occuparsi degli altri, affinché si sia riconosciuti per questo. Significa presentare i propri riferimenti valoriali oltre i propri contesti per dare stimolo all’azione volontaria al di là dei propri confini. Il volontariato nel tempo ha assunto su di sé molteplici significati e si è orientato, tra le altre cose, su temi quali: la centralità dell’uomo, i diritti, la giustizia, il senso di appartenenza alla Comunità, la cultura della cittadinanza. Sono questi forse gli argomenti che danno un senso a quel “chi assume un impegno o si presta ad operare…” perché l’azione volontaria diventa una auto-educazione ad essere cittadini migliori, più solidali, più attenti al contesto, più capaci di analizzare criticamente le situazioni, più disposti a partecipare e, infine, meno egoisti. Tuttavia il mio pensiero va ora al fatto che ci troviamo in un momento storico molto particolare dove le nostre certezze, i nostri punti di riferimento di un tempo tra i quali ci sono la sicurezza del posto di lavoro e la trasparenza della politica

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intesa come un qualcosa al servizio della gente, diminuiscono giorno per giorno e sembrano sfumare con deboli tinte il nostro futuro. E’ anche in questo quadro che molte persone oggi si accostano al volontariato, lo fanno per colmare un vuoto esistenziale. Il mio, è lo sguardo di una persona che ha un punto di osservazione privilegiato all’interno della nostra struttura su questi fenomeni. Faccio parte di una realtà complessa che ha fondato la propria mission sul valore del fare qualcosa con e per gli altri. Nel contempo questo ha sviluppato un pensiero che si è tradotto in risposte ai bisogni provenienti dalla Comunità. La storia di Noivoiloro parla di questo. Infatti la nascita di Servizi quali la Cooperativa Lavoro e il Centro Socio Educativo sono l’effetto del continuo dialogo tra un dentro e un fuori di noi. Rifletto che da un lato c’è il volontario e dall’altro ci sono i luoghi dove l’azione volontaria si sviluppa e trova la sua forza. A entrambi viene chiesto di dialogare col mondo affinché si esportino l’umanizzazione della vita e la pratica della giustizia.


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Usato solidale: I Trapeiros di Emmaus di Massimo

Chi siamo Il nome “Trapeiros” in portoghese significa “straccivendoli” ed è stato utilizzato proprio perché la storia del gruppo ha lontane radici proprio in Brasile quando un gruppo di amici, tramite Luis Tenderini che in Brasile ha fondato una Comunità Emmaus a Recife, viene a conoscenza del Movimento Emmaus. fondato dall’Abbè Pierre nel 1949, è un insieme di Comunità e Gruppi diversi tra loro che, lavorando con serietà, metodo e continuità per gli stessi ideali, si sforzano di inserirsi nelle realtà sociali, economiche, politiche e culturali del territorio ove operano. Comincia così il lavoro di raccolta e di selezione del materiale usato, attività caratterizzante numerose comunità Emmaus, l’invio di un primo container in Burkina Faso e l’allestimento di diversi mercatini itineranti.

Finalmente nel dicembre 2002 in Provincia avviene la formalizzazione del nuovo gruppo che si costituisce in Associazione. La Circolarità: Il Riutilizzo I tessuti e gli abiti che indossiamo sono per la maggioranza dei casi prodotti nei paesi del Terzo Mondo e la maggior parte degli abiti smessi è riciclata per ottenere nuovo tessuto. A nostro giudizio manca il passaggio intermedio che è quello dello scambio di tutti gli indumenti ancora indossabili. Quello che abbiamo detto per i vestiti vale anche per i mobili, gli elettrodomestici, le suppellettili, i giocattoli, i libri, etc. Ciò che viene buttato perché ritenuto vecchio, inadatto o inservibile è il segno di una ricchezza sprecata che si traduce anche in un danno per la collettività sottoforma di spreco di risorse e di diminuita qualità ambientale.

Trapeiros: orari negozi Negozio di Erba Via Carlo Porta, 34

NUOVA APERTURA

mercoledì dalle 14.30 alle 18.30

Negozio di Cantù

sabato dalle 9,00 alle 12,00 dalle 14.30 alle 18.30

sabato dalle 9.00 alle 12.00 dalle 14.30 alle 18.30

Via XI febbraio, 1/B

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Invece di comprare continuamente mobili, suppellettili, libri e vestiti nuovi, proviamo a riscoprire e a far riscoprire il valore di ciò che è già stato usato. Invece di buttare ciò che non usiamo più rendiamone possibile l’utilizzo ad altri. Con questi semplici gesti possiamo opporci a quel consumismo che, qui crea dipendenze e nei paesi del Sud del mondo si traduce in sfruttamento. Comprare un oggetto usato per riutilizzarlo, o per donarlo, significa riconoscere il giusto valore che una cosa ancora ha e opporsi alla cosiddetta logica dell’ “usa e getta”. Riutilizzare per rispettare chi non ha nulla e per salvaguardare le risorse della terra. Che cosa facciamo Facciamo principalmente sgomberi di appartamenti, cantine e solai recuperando tutto ciò che è possibile riutilizzare e conferendo in discarica o vendendo come materie prime ciò che non è più possibile recuperare. La mole considerevole di lavoro e le richieste-offerte che ci pervengono occupano la quasi totalità del tempo che il gruppo ha a disposizione per lo smistamento, la selezione e, con l’esposizione per la vendita, la rivalorizzazione del materiale. Proponiamo iniziative e appoggiamo campagne di sensibilizzazione. Partecipiamo a lavori di coordinamento tra Associazioni e ad eventi promossi sul territorio. Seguiamo un piccolo gruppo di disabili che presta la sua opera presso il nostro magazzino.


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Inaugurazione de La Casa di Dario estratto dal discorso di inaugurazione del Presidente Carlo Fornari

Sabato 19 ottobre è stata inaugurata “La Casa di Dario” a Ponte Lambro (CO). Il Presidente Carlo Fornari, dopo avere ringraziato le istituzioni, le autorità, i volontari ha illustrato le tappe del progetto Casa di Dario. Alcuni anni fa, un gruppo di genitori di figli portatori di handicap e loro Amici, avevano pensato di trovare una soluzione

adeguata al problema del DOPODINOI, cioè alla protezione di queste persone in quel periodo di vita che sta tra il termine della vita dei genitori stessi e quella loro. Quel sogno supportato da un progetto professionale e da uno spirituale, si è concretizzato e ci ha portato sin qui, ad una meta davvero apparsa quasi irraggiungibile.

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Alcuni anni fa, quando iniziammo il nostro difficile ma anche tanto entusiasmante cammino, ci eravamo posti un traguardo che via via, col passare del tempo, ci era parso lontanissimo e quasi non raggiungibile da piccoli uomini come noi ; ma invece con l’aiuto di molti provvidenziali interventi, sia di sostegno morale che finanziario, siamo riusciti a raggiungerlo. La casa di Dario, il cui nome è stato dato in memoria del nostro caro Don Dario Madaschi, sta iniziando la sua vita, dando ospitalità a persone diversamente abili, che non hanno più il sostegno famigliare. In totale, la nostra Comunità, potrà ospitare 10 persone, 2 delle quali a tempo determinato, periodo considerato di sollievo per sollevare la famiglia nel caso in cui dovessero verificarsi problemi di salute o di gravi fatiche. Il progetto non termina con la costituzione di un’unica Comunità Alloggio, ma prosegue nella definizione di appartamenti protetti che faranno capo a questa struttura dalla quale riceveranno le competenze tecniche e professionali necessarie alla loro esistenza. Don Dario, donaci il tuo coraggio! Aiutaci a non avere paura! Aiutaci ad affrontare con forza e determinazione le grandi sfide che ancora ci aspettano nel proclamare e difendere i giusti diritti dei nostri figli, che per ottenerli, hanno bisogno della mediazione di tutti noi.


novembre ‘09

Quando la testa fa fatica ad ascoltare il cuore di Mario Schiatti

Questo è per me un momento di vita un po’ particolare, un periodo in cui la mia testa e il mio cuore sono in contrasto tra loro e qualche volta ho il dubbio che siano in competizione. Non c’è più quella sinergia che mi ha aiutato in questi anni a trovare la forza di superare le difficoltà. Se le cose stanno in questo modo per me è difficile capire chi sono. Chiedo se anche a voi amici qualche volta è capitato questo strano contrasto di sentimenti e se siete riusciti a superarli. In questo momento sono molto combattuto. E’ difficile prendere delle decisioni quando il cuore non comanda la mente, ci si sente insicuri e non sai cosa fare. Ora voglio spiegarvi il perché sono arrivato a queste conclusioni sulla fatica nel decidere. Ci sono dei momenti nella vita in cui una persona deve accettare un nuovo modo di vivere, un nuovo modo di pensare perchè le cose cambiano le persone cambiano, e anche tu devi cambiare se vuoi continuare a vivere come hai sempre vissuto. Qui cominciano le difficoltà: la tua vita non può essere come quella di prima, è cambiata totalmente per il cuore e la mente; ora i problemi che devi affrontare sono completamente diversi. Il tuo cuore è ferito dal dolore e la tua mente è molto più debole per la lunga sofferenza. Però bisogna continuare a vivere perchè ci sono altre persone che hanno bisogno di te. Allora bisogna aprire di nuovo il cuore alle persone care, alla propria famiglia, al proprio nipote che mi sta aiutando a guarire la ferita che ho nel cuore. È una situazione particolare in cui faccio fatica ad essere me stesso, essere una persona che ha sempre cercato di dare tutto quello che poteva dare senza

mai tirarsi indietro nelle difficoltà. E’ come avere un freno alla generosità: credetemi, è una situazione molto particolare. Di questa situazione ho voluto parlarne con un grande amico: Ampo. Ho parlato con lui come con un fratello minore, uno che la mia vita e quella della mia famiglia la conosce bene. Avendo vissuto con noi tante difficoltà, è in grado di capire la situazione. Lui come sempre dimostra di avere il grande dono di sapere ascoltare, aiutandoti ad esprimerti con tranquillità senza mai interromperti fino quando non hai finito. A modo suo con una premessa di non dimenticare mai i lati positivi che puoi avere dalla vita, anche se è dura c’è sempre qualcosa da apprezzare. Poi mi dice: “Vedi Mario io conosco la tua vita e credimi quando ti dico che ti capisco. Guarda con più convinzione le cose positive che ti stanno capitando: tuo nipote Matteo che come dici tu ti sta aiutando con la sua presenza a sentire meno dolore per le ferite che hai nel tuo cuore, la famiglia che con la sua presenza ha portato un pò di luce aiutandovi nel ritrovare il sorriso. Poi mi dice che può capitare a qualsiasi essere umano di passare momenti difficili perchè è il corso della vita che non può essere sempre uguale. Ti senti a disagio per tutto ciò, ma devi avere pazienza e continuare a credere nell’amicizia e nel rispetto per chi è in difficoltà e vedrai che col tempo e la volontà nel crederci, il tuo cuore e la tua testa cammineranno di nuovo insieme, con più forza e più amore. Quello che conta è che tu rimanga sempre quello che sei rimanendo fedele ai tuoi sani principi. Solo cosi potrai sentirti ancora

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orgoglioso di te stesso”. Dopo queste parole sincere mi sono reso conto quali siano i lati positivi che ci capitano nella vita: avere la fortuna di avere queste persone come amici nei momenti difficili. Con un po’ più di fiducia nel cuore.

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Si ricorda a tutti i lettori che per ricevere gratuitamente il giornale a casa è necessario richiederlo attraverso la segreteria o il sito internet tel 031 640703 info@noivoiloro.it www.noivoiloro.it


novembre ‘09

Diario di bordo sett./ottobre 2009 di Ricky

21 settembre 2009 In sede: Sono in ufficio e sento Betty parlare al telefono. Sta contattando una signora per darle la conferma della disponibilità delle tovaglie per una festa da svolgere in sede qualche giorno dopo. Secondo disposizioni che le sono state date, raccomanda alla sua interlocutrice di effettuare la raccolta differenziata. Lo fa con molto tatto e delicatezza, con il tono di chi quasi si scusa per la richiesta. La risposta dall’altra parte del cavo è immediata: “Non c’è problema: sono la responsabile del Comune di Erba per la raccolta differenziata!”. Ecco, appunto. Comunque, abbiamo fatto una bella figura, abbiamo dimostrato di essere ligi al dovere nel rispetto dell’ambiente. 24 ottobre 2009 In sede: Con la storia del suo libro, Ampo ci ha fatto una testa così. Così per scherzo le segretarie hanno fatto preparare una sua gigantografia in cartone a grandezza naturale. Oggi è finalmente il grande giorno della presentazione ufficiale che si svolgerà in serata in sede. E la giornata di Ampo comincia presto. E come quasi tutte le mattine comincia partendo dal suo ufficio. Ampo, inoltre, è notoriamente un amante del letto. Dormirebbe fino a tardi se potesse, per cui alzarsi presto è una tragedia per lui. E nemmeno oggi l’adrenalina di una giornata così importante lo risveglia in maniera totale. Comunque, dicevamo, come le altre mattine apre la porta dell’ufficio e prende un colpo. Seduto sulla sua sedia c’è una figura che non riesce ad identificare, perché la vede in controluce. Inoltre, non si muove, per cui il suo primo pensiero è stato: “È morto!”. Si avvicina lentamente, un po’ timoroso e comincia a prendere confidenza con una figura che gli pare nota. Finalmente capisce tutto: quella figura è la famosa gigantografia, che qualcuno aveva messo sulla sua sedia. Non bastava un Ampo, adesso pure due dobbiamo averne in giro! E anche quello di cartone fa danni! 25 ottobre 2009 In sede: Oggi sono in sede per una festa di un battesimo. No,

niente lavoro, non sto facendo l’animatore della festa, ma sono semplicemente un invitato, anche se poi qualche palloncino ai bambini l’ho fatto. Ad un certo punto vado in bagno e stavolta sono io a saltare per aria. Infatti, la famosa gigantografia in cartone di Ampo (che era stata usata la sera prima per la presentazione del libro) era stata spostata in bagno, inizialmente vicino al lavandino e poi vicino alla tazza del water. Io ho cambiato bagno, perché davanti ad Ampo (anche se di cartone) mi sentivo un pochino imbarazzato, ma lui certo che ha fatto una brutta fine. Di solito si dice dalle stelle alle stalle, ma qui lui è finito anche peggio! 31 ottobre 2009 Presentazione libro in Bottega: La mattina del giorno della presentazione del libro, Natalina passa dalla sede per caricare il pulmino delle cose che possono servire in Bottega. È di corsa, come sempre, e dopo aver caricato tutto il materiale, parte tutta trafelata. Gira di qua, gira di là, vai dritta e fai una curva, ad un certo punto si guarda in giro e si domanda: “Ma io dove sono finita?”. La risposta è semplice: è finita nel parcheggio davanti alla farmacia di Arcellasco, in una zona che non c’entra niente con la Bottega. Gira il pulmino e va nel parcheggio giusto, ma stavolta Natalina ha fatto un altro record: è riuscita a perdersi nel breve tragitto che va dalla sede alla Bottega. Era dura, ma lei ce l’ha fatta: grande Natalina! 31 ottobre 2009 Presentazione libro in Bottega: La saga del libro di Ampo si arricchisce di un capitolo. Come già detto poco sopra, oggi ha la presentazione del suo libro in Bottega e, accompagnato dalla inseparabile Natalina (che ha già abbondantemente preso in giro per quello che ha combinato la mattina), arriva con il pulmino carico in prossimità del negozio. Parcheggia, scarica tutto quello che gli serve e, con le mani piene, compie mille acrobazie per inserire la chiave nella serratura della portiera e, senza fare danni, girarla dal verso giusto.

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L’operazione riesce, non senza problemi. È la rivincita di Natalina, che si è divertita a vedere la scena e domanda: “Ma scusa, perché non hai schiacciato il bottone grigio che c’è sul portachiavi? È il telecomando per aprire e chiudere la portiera.” Ampo la guarda, tra il perplesso e il divertito e, innocentemente, risponde: “Eh…perché non lo sapevo!”. Sono 5 anni che c’è quel pulmino e ancora Ampo non aveva scoperto questa comodità. È proprio vero che gli scrittori sono un po’ sulle nuvole, Ampo, poi, sta anche un po’ più su…

Cari amici e lettori di Airimember, adesso tocca a voi, con un piccolo contributo destinato alla costruzione della Nuova Sede Noivoiloro, potrete avere tra le mani il bellissimo libro contenente i miei Airimember insieme alle emozioni e pensieri profondi e solidali di Ambrogio.


novembre ‘09

Giuliano cerca Amiche di Penna Cara amica di penna... ti scrivo. Un‛iniziativa di scambio di lettere, un modo per fare un piccolo tuffo nel passato. Il semplice piacere di aspettare il postino, che ci consegna una lettera ricca di storie di vita, piena di emozioni da condividere. Vuoi diventare amica di penna di Giuliano? Chiama Noivoiloro tel. 031.640703

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novembre ‘09

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Associazioni e Cooperative Noivoiloro - Via San Maurizio, 2 - 22036 Erba (CO) - www.noivoiloro.it

Il regalo di Natale lo trovi in Bottega! La Bottega è aperta al pubblico dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00 Il sabato e la domenica dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 19.00 Apertura la domenica e festivi solo nel periodo delle festività natalizie da domenica 22 novembre a sabato 24 dicembre

Perchè offrire un contributo a Noivoiloro FINANZIARE IL PROGETTO NUOVA SEDE Le modalità di versamento preferenziali, con validità anche ai fini della deducibilità fiscale, sono: C/C postale numero 53543732 intestato a NOIVOILORO COOPERATIVA SOCIALE ONLUS specificando nell’apposito spazio relativo alla causale la denominazione: “Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro” Bonifico sul C/C bancario n. 000008874165 presso BANCA INTESA filiale di Erba, codice ABI 03069 Codice CAB 51271 CIN U specificando nell’apposito spazio relativo alla causale la denominazione: “Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro” Recandosi presso i nostri uffici, sarà possibile anche effettuare donazioni utilizzando assegni bancari o circolari.

Perché è dal 1986 che… ...Noivoiloro si impegna per dare importanza alle semplici azioni di aiuto, entusiasmandosi per poi cercare di fare sempre di più. …Noivoiloro sensibilizza e coinvolge tanta gente per continuare ad aiutare le persone che si trovano diversamente in difficoltà. Perchè oggi… …Noivoiloro, con i suoi circa mille soci e amici, trecento volontari e ottanta persone disabili, opera concretamente nel sociale; …Noivoiloro desidera costruire la nuova sede con impegno, entusiasmo, trasparenza, determinazione, qualità e soprattutto… col cuore; Perchè domani… … Noivoiloro, insieme a molta gente, avrà creato una struttura per tanti: aperta, solidale, utile, importante, coinvolgente, viva, entusiasmante! … Noivoiloro andrà sempre… avanti con grinta!


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