159 febbraio/marzo 2013

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informa NOIVOILORO Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Poste Italiane S.p.A. - Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996 Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba

N° 159 - FEBBRAIO / MARZO 2013

Noivoiloro... Divertimento e solidarietà di Ambrogio Ripamonti

Nell’ultimo incontro de “Il punto della situazione” abbiamo esordito dicendoci ancora una volta che siamo un bel gruppo, formato da persone semplici, diverse tra loro ma comunque tutte desiderose di dedicare parte del proprio tempo a chi si trova diversamente in difficoltà. Ce lo siamo detto in modo più approfondito durante il primo incontro e abbiamo pensato che sia importante iniziare ogni incontro in questo modo, perché questa è la base, i valori, i sentimenti, l’entusiasmo, la forza per affrontare qualsiasi argomento da trattare ogni giorno. Siamo passati poi al secondo punto: l’informazione che spesso è carente sia al nostro interno che verso l’esterno. Dopo alcuni mea culpa e alcune nuove proposte e pensieri che andremo a rivedere nel prossimo incontro, è emerso il desiderio di conoscere meglio la situazione “Nuova Sede” e così abbiamo cercato di dare la risposta al perché Noivoiloro ha deciso di intraprendere questo percorso così complesso e oneroso. Dall’anno 1986 all’anno 1993 la sede di Noivoiloro era l’appartamento di mamma Franca, in pochi anni le persone che la frequentavano sono aumentate fino ad essere una settantina. I locali diventavano sempre più stretti e si è reso necessario individuare uno stabile in affitto: 900 metri quadrati da ristrutturare a spese nostre. Nonostante l’aiuto di tanti volontari, avevamo speso all’ora circa 150 milioni di lire. Nel 2000 cominciavamo a riprogettare il futuro di Noivoiloro. Erano trascorsi circa 15 anni dalla fondazione ed era chiara la continua crescita di Noivoiloro, quindi diventava evidente la nostra preoccupazione sull’ipotesi di rimanere in affitto in quel vecchio stabile, che non dava la possibilità di ulteriori sviluppi. Ne abbiamo pensate di ogni: cercare capannoni nella zona industriale da acquistare o affittare per la cooperativa lavoro, cercare appartamenti in centro

città da acquistare o da affittare per il Centro Socio Educativo, ma comunque sarebbero mancati ancora gli spazi dedicati alle attività di tempo libero che erano sempre stati la forza trainante di Noivoiloro sia per l’aspetto economico che quello aggregativo. Nel 2003, il comune di Erba in occasione dell’anno europeo dedicato alle persone disabili, ci ha donato un terreno di diecimila mq in diritto di superficie per ottant’anni. Dopo aver valutato la posizione, ritenuta ideale per le attività lavorative, ma soprattutto per quelle di tempo libero, con centomila euro in tasca e quasi vent’anni di esperienza nel sociale, abbiamo deciso di fare un passo avanti: la costruzione di una nuova sede. Abbiamo organizzato incontri mensili aperti a tutti per decidere insieme: ad ogni incontro la maggioranza decideva il da farsi. Abbiamo prestato attenzione, in primo luogo, alla accessibiltà e fruibilità degli spazi oltre che all’aspetto estetico, perché trovandoci posizionati in una zona industriale era importante creare qualcosa di bello e accogliente per le persone

disabili e per la gente che avrebbe desiderato partecipare alle nostre attività, per le associazioni, gruppi, realtà del territorio che desideravano organizzare il proprio evento in una struttura idonea. L’architetto ogni volta sottolineava che porre attenzione all’aspetto estetico non vuol dire necessariamente un maggior costo, ma sicuramente maggior benessere e reddito per il futuro. [continua in terza pagina]

a pag. 4/5 Addio a Marco Plebani a pag. 6 Doposcuola si parte a pag. 7 Nasce il Fondo di solidarietà “Sonia Massimini a pag. 14/15 Gli eventi al Noivoiloro

Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:info@noivoiloro.it In caso di mancato recapito restituire a : Noivoiloro - Via del Lavoro, 7

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Raccolta Fondi Nuova Sede Noivoiloro Cari lettori, molti di voi mi chiedono maggiori informazioni sulla situazione economica. Da molto tempo sto pensando a come rendere chiaro e semplice il ragguaglio circa la massa di dati contabili così complessi. Ho pensato di informarvi così, come quando incontro una persona per strada e me lo chiede: Grazie alle diverse iniziative organizzate dai volontari, ai contributi della gente, delle aziende e di altre associazioni,

dall’anno 2004 ad oggi abbiamo raccolto € 1.161.000,00 In aggiunta alla raccolta fondi iniziale è stato acceso un mutuo ipotecario ventennale di € 1.171.000,00 che alla data attuale rileva una quota capitale pari a € 1.086.073,40 Il mutuo prevede rate mensili di restituzione che si aggirano intorno a € 7.000,00 (quota capitale + interessi). Stiamo riuscendo regolarmente a far fronte alle rate di mutuo mensili, mentre la nostra preoccupazione maggiore è il totale dei debiti che abbiamo nei confronti dei fornitori

rimane così l’urgenza di recuperare circa 279.000,00 euro in tempo breve (cifra aggiornata con nuovi stati di avanzamento lavori) Ci stiamo muovendo in più modi per riuscire a saldare al più presto questo debito, tra i quali anche quello di possibili prestiti.

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Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus Redazione Via S.Maurizio, 2 Erba Tel. 031.640703 e-mail: info@noivoiloro.it sito web: www.noivoiloro.it Dir. responsabile Alessandro Bertoglio Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo) Collaboratori Alessia Ratti, Antonella Meroni, Eros Sormani, Maria Cepparo, Mario Schiatti, Natalina Riva, Paolo Villa, Pinuccia Tagliabue, Riccardo Prisinzano, Valerio Anzani. Grafica e impaginazione: Fabrizio Olmi Noivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus Stampa Grafiche Valsecchi snc - Erba Piegatura Lito Offset srl - Erba Confezione Plast-Co-Inverigo

Chiunque di voi abbia idee, proposte e perché no… liquidità… si faccia avanti… Perché è dal 1986 che… Noivoiloro si impegna per dare importanza alle semplici azioni di aiuto, entusiasmandosi per poi cercare di fare sempre di più. Noivoiloro sensibilizza e coinvolge tanta gente per continuare ad aiutare le persone che si trovano diversamente in difficoltà. Perchè oggi…Noivoiloro, con i suoi circa mille soci e amici, trecento volontari e ottanta persone disabili, opera concretamente nel sociale; Noivoiloro continua a costruire la nuova sede con impegno, entusiasmo, trasparenza, determinazione, qualità e soprattutto… col cuore; Perchè domani…Noivoiloro, insieme a molta gente, avrà creato una struttura per tanti: aperta, solidale, utile, importante, coinvolgente, viva, entusiasmante!… Noivoiloro andrà sempre… avanti con grinta!

“Rimangono a disposizione presso la sede della Cooperativa i dettagli delle rilevazioni contabili relativi a tutta l’iniziativa nuova sede Noivoiloro”

i t ut Grazie di cuore a t

C/C postale numero 53543732 IBAN: IT51Q0832951270000000201670 Causale: Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro 2


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[continua dalla prima pagina] Dopo tante fatiche e mille peripezie, ci troviamo oggi ad aver costruito il primo lotto, ad aver raccolto circa un milione e centomila euro, tutto con le forze del volontariato soci e amici sostenitori, senza finanziamenti regionali e di fondazioni. Per vent’anni dovremo pagare circa settemila euro al mese e abbiamo un debito coi fornitori di circa duecentoottantamila euro. Questo primo lotto accoglie il Centro Socio Educativo dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 16,00. Tutte le sere, i sabati e le domeniche diventa un centro di aggregazione per tutto il territorio. Il pericolo avrebbe potuto essere quello di aver costruito una cattedrale nel deserto, invece, proprio perché lo stabile è bello e accogliente e le persone che ci

vivono dentro, ancora di più, Noivoiloro oggi è diventato un luogo d’incontro e di riferimento nel territorio, una realtà che presta attenzione alle persone disabili, e gioisce nel vedere arrivare ogni giorno tanta gente. Un’osservazione che ci è stata fatta è che Noivoiloro da più importanza al divertimento che alle persone disabili. Noi riteniamo, con grande rispetto verso tutte le persone che frequentano la nuova sede per le attività ricreative, artistiche e culturali, che non saremmo mai partiti a costruire questo stabile, non faremmo così tanti sacrifici ogni giorno, se il nostro primo pensiero non fosse stato l’attenzione alle persone disabili. In sintesi: vediamo a fianco del Centro Socio Educativo, l’attenzione ad una ventina di persone disabili durante il tempo libero dei sabati e domeniche, la cooperativa di lavoro ha assunto dieci

persone invalide, il settore sportivo coinvolge cinquanta atleti diversamente abili. Non dimentichiamo l’impegno dei trecento volontari, impegnati alcune volte al fianco dei dipendenti a far sì che Noivoiloro riesca ad andare avanti facendo sempre di più il bene, con i suoi valori, la cultura dell’aiuto al prossimo. Per concludere ricordiamo che insieme ai diversi contributi donati dalla gente, il divertimento e le varie attività ricreative portano un reddito, importante per aiutare a pagare le spese di gestione del Centro Socio Educativo e i tanti debiti che abbiamo nei confronti della banca e dei fornitori. È importante sottolineare l’importanza di tutto questo considerando che l’ente pubblico ha sempre meno disponibilità economiche e l’attuale crisi economica è sempre più elevata.

Noivoiloro: il punto della situazione (incontri bimestrali al Noivoiloro)

Noivoiloro ricorda l’incontro bimestrale aperto a tutti, nei quali, all’ordine del giorno, verranno discussi argomenti di natura economica, tecnica, organizzativa e ideologica. Elenchiamo tutti gli argomenti che abbiamo ritenuto approfondire durante gli incontri: alcuni aspetti storici, valoriali, emozionali di Noivoiloro, l’attenzione alle circa 100 persone disabili, ai circa 300 volontari ai 25 dipendenti, a tutte le persone amiche; le sette realtà giuridiche: due cooperative, quattro associazioni e un circolo; il gruppo responsabili, i consigli di amministrazione, la situazione economica, il settore informativo, il dialogo con le altre realtà sociali, culturali, sportive e artistiche del territorio; politica e religione, il valore della struttura a livello architettonico, il Centro Socio Educativo, la cooperativa di lavoro, la Bottega, il settore sportivo, il gruppo Tempo Libero, la Quarta Strada, l’organizzazione degli eventi, il coro gospel, l’organizzazione dei corsi, gli uffici amministrativi, le pulizie, la manutenzione…

TERZO INCONTRO MERCOLEDI’ 13 MARZO ORE 21.00 - NUOVA SEDE NOIVOILORO

Noivoiloro ringrazia tutte le persone che hanno donato un contributo e tutti i volontari che hanno collaborato nel periodo natalizio nel Settore Bottega, Bancarelle ed eventi vari.

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Addio a Marco Plebani, il miracolo dell’amore di Eros Sormani

E così la camera al primo piano di Ca’ Prina, la casa di Marco, è vuota. Sui ripiani dei mobili non ci sono più i modellini delle Ferrari, le navi a vela, i souvenir in vetro a “palla di neve”, le videocassette ed i CD di musica di ogni genere. Marco ha cessato di vivere una vita che ha sempre affrontato con grande coraggio. Nel 1978 è entrato in coma in seguito ad un incidente stradale. Si è risvegliato lentamente dopo alcuni anni fino a riprendere conoscenza e a muovere gli occhi, la testa, il braccio sinistro ed alcune dita, ma senza la possibilità di parola. È rimasto così, immobile, in un letto per trentaquattro anni e, pur avendo sofferto anche per la morte del fratello, della mamma e poi del papà, tuttavia, ha continuato a sognare grandi cose: il suo sorriso, la sua gioia di vivere erano contagiose. I suoi occhi azzurri sprigionavano una vitalità ed una sensibilità che interrogavano e stupivano chiunque lo incontrasse. “La vita vale la pena di essere vissuta” ripeteva Marco Plebani. E lui l’ha vissuta la sua vita, fino all’ultimo respiro.

In questo momento di dolore, Noivoiloro è vicino alla sorella Silvana e ai volontari che per venticinque anni, tutte le domeniche mattina, andavano ad assistere l’amico Marco . Silvana ringrazia Noivoiloro per la dimostrazione di affetto riservata al fratello Marco e per la partecipazione al suo grande dolore. Silvana ha pensato di fare una donazione a Noivoiloro soc. coop. soc. ONLUS perchè il ricordo di Marco resti nel tempo. Chi volesse unirsi può provvedere direttamente utilizzando le seguenti coordinate bancarie IBAN : IT51 Q 08329 51270 000 000 201670 causale : Donazione a favore della Nuova Sede Noivoiloro per conto MARCO PLEBANI Noivoiloro è orgoglioso di inserire il nome di Marco nello spazio dedicato a mamma Franca e a tutte le persone di Noivoiloro che si trovano lassù in cielo.

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A Marco Plebani. Semplicemente ciao di Eros Sormani

“Ciao, semplicemente ciao. Difficile trovar parole molto serie, tenterò di disegnare... come un pittore, farò in modo di arrivare dritto al cuore con la forza del colore. Guarda... Senza parlare“. E tu Marco mi guardavi. Senza parlare. Ricordo, come se fosse ieri, l’estate di ventidue anni fa. Nel 1990 avevo 18 anni ed ignoravo il dolore, le contraddizioni dell’esistenza. Ero forse troppo giovane per incontrarti… Conoscerti, infatti, ha generato in me un forte turbamento, è stato quasi un trauma. Alla fine di quella lunga e sofferta estate giurai a me stesso che non sarei mai più tornato nella tua stanza, che ti avrei dimenticato. Non sopportavo di vederti così. Era troppo intenso il dolore che provavo durante i nostri incontri. Ma i nostri destini si erano ormai incrociati.

“Ciao, semplicemente ciao. Disegno l’erba verde come la speranza e come frutta ancora acerba. E adesso un po’ di blu Come la notte E bianco come le sue stelle con le sfumature gialle E l’aria... Puoi solo respirarla! “. Mi hai visto crescere, mi hai insegnato a respirare l’essenza della vita. Senza volerlo, forse. Tu, proprio tu che potevi a mala pena respirare l’aria per colpa di un destino ingiusto! Quanta sofferenza immeritata…

Oggi mi chiedo perché non ti allontani dai miei pensieri, perché non mi abbandoni. Forse devo ricercarne la causa nell’estate di ventidue anni fa… E se quella fatalità non si fosse verificata? Se non ti avessi mai incontrato? Io non sarei chi ora sono ed amo essere. Grazie, Marco.

“Azzurro come te, come il cielo e il mare E giallo come luce del sole, Rosso come le cose che mi fai... provare” (Come un pittore – Moda)

“Per le tempeste non ho il colore Con quel che resta, disegno un fiore Ora che è estate, ora che è amore...”

Oggi 2 marzo 2013, è il terzo anniversario della morte di Mamma Franca. I diversi volontari e ragazzi disabili che l’hanno conosciuta la ricordano con affetto. Noivoiloro ha dedicato uno spazio a Mamma Franca e a tutte le persone di Noivoiloro che si trovano lassù nel cielo. Ambrogio rimane a disposizione per le persone che desiderano lasciare il nome del proprio caro al fianco di Mamma Franca. Domenica 3 marzo alle ore 18.00, la ricorderemo durante la Santa Messa, nella Parrocchia di San Maurizio a Erba (CO).

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Doposcuola di speciale normalita…Si parte! di Paola Orsenigo e Angelo Meduri

Il progetto Doposcuola di ‘Speciale Normalita’ prenderà vita da Settembre 2013 grazie al contributo della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus. L’Associazione MondoTondo Noivoiloro ONLUS potrà realizzare il progetto usufruendo del finanziamento destinato ai vincitori del bando 6 ‘I centri diurni per la prevenzione del disagio giovanile’, emesso dalla suddetta fondazione al fine di promuovere e sostenere iniziative di accoglienza diurna di minori in stato di difficoltà e di supporto alle loro famiglie. Il fine ultimo di Doposcuola di ‘Speciale Normalita’ è infatti quello di rispondere al sempre più emergente bisogno di strutturare un servizio extrascolastico educativo e multiforme a sostegno di bambini/ragazzi con bisogni educativi speciali e delle loro famiglie, spesso abbandonati a loro stessi una volta varcato in uscita il cancello della scuola. Il progetto vuole guardare al bambino/ ragazzo nella sua globalità offrendo occasioni diverse per mettersi alla prova e così acquisire capacità e competenze per stare bene nel mondo. Il progetto Doposcuola di ‘Speciale Normalita’ sarà strutturato su due pomeriggi settimanali (lunedì e giovedì) dalle ore 14.30 alle ore 18.00, da settembre 2013 a maggio 2014, al costo di 30 euro al mese (10 euro come contributo di segreteria e 20 euro come donazione all’associazione). Nella quota sono comprese la merenda e il trasporto entro i 10Km (oltre i 10Km sarà necessaria un’integrazione pari a 15€

mensili). Il numero massimo di iscritti previsto è di 25 bambini/ragazzi; tuttavia, solo i primi 15 iscritti potranno usufruire dell’abbattimento del costo grazie al contributo della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus, versando una quota pari a 30 € mensili. Per gli altri 10 bambini/ragazzi il costo del servizio sarà di 60 € mensili. Il progetto si svolgerà presso la sede di Novoiloro in via del Lavoro, 7 ad Erba. L’intenzione della già presente equipe è però quella di iniziare con il suddetto progetto Doposcuola di ‘Speciale Normalita’ da Marzo a Maggio 2013 per un solo pomeriggio settimanale (giovedì dalle 14.30-18.00) al costo di 10€ a pomeriggio (quota comprensiva di merenda e del trasporto entro i 10km), qualora ci fosse un numero minimo di 6 iscritti. Al contrario da Settembre 2013 il costo sarà abbattuto grazie al contributo della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus, versando la quota di 30 € mensili per due pomeriggi settimanali. Per ulteriori informazioni non esitate a contattare il numero 031 640703.

con il contributo della Fondazione Comasca ONLUS

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Si ricorda a tutti i lettori che per ricevere gratuitamente il giornale a casa è necessario richiederlo attraverso la segreteria o il sito internet Tel. 031.640703 info@noivoiloro.it www.noivoiloro.it


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Nasce il Fondo di Solidarietà “Sonia Massimi” di Eros Sormani

Per iniziativa della Famiglia Massimi e Malinverni è stato costituito un Fondo di solidarietà in memoria di Sonia Massimi, giovane donna prematuramente strappata alla vita. Sonia è nata a Senigallia il 03/08/1968 ed è deceduta il 27/06/2012 all’età di 43 anni. A ricordo dell’autentica bontà d’animo

di Sonia, il fondo ha per finalità il sostegno dei progetti sociali e delle iniziative promosse dall’Associazione Noivoiloro a favore di persone diversamente in difficoltà e delle loro famiglie. L’iniziativa vuole così onorare il ricordo di Sonia e trasmettere nel tempo i valori dell’altruismo; ogni anno saranno rese note le attività finanziate dal Fondo.

Quest’anno esso permetterà l’avvio del progetto “Doposcuola di Speciale Normalità”, sostenuto dalla Fondazione della Comunità Comasca. Il “Fondo Sonia Massimi”, potrà essere integrato con apporti di altri soggetti che ne condividano le finalità e che desiderino in tal modo contribuire allo sviluppo dei progetti di Noivoiloro.

Ciao Sonia, te ne sei andata da poco e non riesco a smettere di pensarti. Mi accorgo che con la tua simpatia hai conquistato un’infinità di persone di tutte le età perché tu eri un personaggio e sei diventata un mito: come tutti i miti sei morta giovane. Vorrei chiederti di non dimenticarti di noi, dirti che se a volte non ti sono stata vicina è perché pensavo che avremmo avuto altro tempo; quanto ho capito che invece il tempo era finito mi sono sentita impotente. Siamo cresciute insieme e mi accorgo di non avere mai litigato con te, tu non cercavi la lite. Hai conservato la fresca innocenza di una bambina e quando eri in difficoltà come tutti i bambini chiamavi la mamma. Non ti abbiamo quasi mai vista piangere, probabilmente lo facevi in silenzio. Sei l’unica persona che abbia conosciuto che sapesse cosa significa accontentarsi ed essere felice con poco. Parlerò di te alle mie figlie, gli dirò che la nostra era una bella e grande famiglia, che noi tre sorelle giocavamo a “nomi, cose e animali” prima di dormire ma tu ti inventavi i nomi degli animali, che andavi in gita con gli alpini, adoravi Padre Pio e l’Inter, ascoltavi le vecchie canzoni di Al Bano e ti piacevano le sigle dei cartoni animati, che in tasca avevi i biscottini per i cani che ti capitava di incontrare. Ti piaceva essere la benzinaia di Merone, ma anche la barista del “Corona”, eri permalosa ma solo se ti chiedevamo di dimagrire. Gli dirò che dal 27 giugno c’è un angelo speciale che aiuta chi soffre e soprattutto la sua mamma Rosa. (Monica M.)

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Anna, un ritorno alla Quarta Strada di Alessandra Manini

In un pomeriggio della nostra Tre giorni in sede, insieme a Ricky, abbiamo avuto la fortuna di incontrare Anna, una ex ragazza della Quarta Strada, con una leggera incapacità motoria, ma con una personalità tutta sua. Abbiamo notato subito che Anna ha decisamente un carattere molto forte, molto deciso e voglia di condividere la sua esperienza con La Quarta Strada. Anna come primo passo ha deciso di farci sedere per terra, in cerchio. In un secondo momento, la nostra ospite ci ha chiesto di fare qualche domanda a riguardo della sua esperienza. All’inizio non è stato facile rivolgere domande a riguardo, ma tempo dopo le abbiamo chiesto se per lei era facile o no accettare il suo problema. Anna da piccola non aveva queste difficoltà, si sono sviluppate in modo molto lento e non immediato. Anna ha affermato che non ha avuto problemi e anche la società e i compagni di scuola l’hanno accettata. Nelle tante domande che sono sorte abbiamo potuto confermare come Anna superasse molto bene il suo problema. Ha avuto la fortuna di avere genitori non apprensivi, che hanno cercato di convivere con il problema della figlia.

Nelle discussioni è uscita una domanda assai importante: “Anna ti sei mai sentita un peso per i tuoi genitori?“. Questa é una domanda molto interessante, poiché se non avesse avuto dei genitori moderati, ma che si fossero preoccupati di ogni minima cosa, non so neanche come avrebbe potuto affrontare la sua malattia. Anna ha affermato di non essere un peso per i suoi genitori, perché comunque lei riusciva ad essere abbastanza autonoma e a svolgere quasi tutte le attività che le interessavano. Come tutte le donne, anche Anna ha avuto storie d’amore più o meno belle delle altre; non tutti i suoi ragazzi accettavano il suo problema, cioè avevano paura, paura di nuove esperienze , di mettersi alla prova. Verso la fine dell’incontro, Anna ci ha chiesto: “quando state con un disabile come vi comportate?” Beh, facciamo parte della Quarta Strada, siamo giovani che vogliono fare nuove esperienze, mettendoci alla prova, aiutandoci reciprocamente, stiamo a

Visti i tanti apprezzamenti ricevuti il 5 gennaio alla “Ri-Animazione da fine del mondo”, i Ri-Animatori Noivoiloro stanno preparando nuove originali iniziative. Nel prossimo numero vi daremo ulteriori informazioni. Restate collegati, sarà qualcosa da non perdere!!!

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Anna, ai tempi della Quarta Strada

contatto con persone disabili, anche grazie alla serata friends: un’opportunità per tutti coloro che vogliono divertirsi. NOI COME CI COMPORTEREMMO? Semplicemente saremmo noi stessi, pronti a lasciare un sorriso a tutti coloro che ne hanno bisogno. Da Anna abbiamo capito che le cose che impariamo nella Quarta Strada non dobbiamo tenerle all’interno della struttura ma che dobbiamo cercare di farle uscire e aiutare il prossimo anche nella vita di tutti i giorni.

Scegli di essere protagonista per te stesso e per gli altri. Vieni a La Quarta Strada. Per informazioni laquartastrada@noivoilroro.it CERCACI SU FACEBOOK LA QUARTA STRADA


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La vera fine del mondo siamo noi! di Deborah Montanari

Sabato 5 gennaio alla sede del Noivoiloro a Erba dalle ore 17:00 alle 19:00, La Quarta Strada con i suoi RiAnimatori per finire le vacanze natalizie con gioia, ha organizzato una festa coinvolgendo adulti e bambini. Il tema è stato “ I Maya hanno solo sbagliato data. La vera fine del mondo è la nostra Ri-Animazione”. Abbiamo cercato di coinvolgere tutti con balli, giochi e il Mag-one. Ci abbiamo messo tanto impegno per organizzare questa festa e, nonostante il poco tempo a disposizione, siamo contenti sia ben riuscita. Gli adulti sono tornati bambini, specialmente giocando con i loro figli al lancio dei palloncini e salendo sul palco per partecipare ai giochi di prestigio proposti dal Mag-one. Questa animazione ha reso tutti molto contenti, specialmente la befana, preoccupata che il mondo finisse, ma, una volta che il presentatore le ha spiegato

Genitori e figli impegnati in un gioco

che “la fine del mondo” era il titolo della nostra festa, ha accettato con gioia di giocare con noi e per finire con dolcezza ha distribuito le caramelle a tutti. Infine c’è stata l’estrazione del grande cesto

natalizio contenente vari cibi e dolci, vinto da una fortunatissima bambina. Grazie a tutto il sostegno datoci; proseguiremo a fare feste e farvi divertire, vi aspettiamo alla prossima.

no Fe s t e d i c o m p le a n n ovi t à 20 13

te famiglie La situazione economica attuale non permette a mol con la nostra Ri-Animazione. di poter festeggiare il compleanno del proprio bimbo o una proposta Per questo, i Ri-Animatori Noivoiloro hanno elaborat che possa venire incontro alle famiglie, ro che le nostre feste comportano. dando comunque importanza e valore al notevole lavo osta I Ri-Animatori Noivoiloro, hanno pertanto ideato la prop

Fe s ta s o li d a le

un’idea che permette alle famiglie di risparmiare sede. e a Noivoiloro di raccogliere contributi per la propria a laquartastrada@noivoiloro.it Per informazioni telefonate in sede o mandate una mail

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Roberto Bargna: campione di ciclismo, campione di coraggio a cura di Francesco Capelli

Roberto Bargna, classe 1972, Lavora presso la B.C.C. di Barlassina. È sempre stato un appassionato di ciclismo e, dai 18 ai 30 anni, ha praticato ciclismo non agonistico amatoriale. Un incidente in moto l’ha portato alla perdita dell’uso del braccio sinistro e ad una funzionalità limitata dell’arto inferiore sinistro per frattura scomposta del femore. Appena iniziata la riabilitazione in lui si è rinnovata la passione per la bici: dopo l’incidente Roberto ha usato la bicicletta come mezzo riabilitativo; successivamente è entrato nel mondo paraolimpico e ha ricominciato ad assaporare l’adrenalina della competizione. ”E’ stato qui che mi sono posto degli obiettivi” dice Roberto. E c’è riuscito in pieno a raggiungerli guardando la sua medaglia d’oro olimpica appesa al collo. Il 19 dicembre 2012 il campione mondiale è venuto alla sede del Noivoiloro e ci ha rilasciato una intervista. Dopo l’incidente che hai avuto, avresti mai immaginato di partecipare a una manifestazione olimpica? Sinceramente no, perché l’incidente è stato molto grave, è da poco che sono riuscito a recuperare un’autonomia nella vita quotidiana, ho passato degli anni difficilissimi sia dal punto di vista riabilitativo che psicologico. Nei primi 2 anni soprattutto sono andato in crisi a livello psicologico perchè pensavo che la mia vita fosse finita e non trovavo sbocchi, pensavo che non avrei più potuto portare avanti delle attività, sia dal punto professionale che sportivo. Ho sempre fatto ciclismo a livello giovanile, questa passione mi era rimasta ma soprattutto dopo un lungo cammino riabilitativo ho conosciuto delle persone

che mi hanno aiutato tantissimo e mi hanno dato la spinta ad andare avanti. Quindi non avrei mai immaginato di partecipare ad una gara olimpica, è un sogno che è cresciuto e si è consolidato in questi ultimi anni. Come ti sei allenato per arrivare a vincere un oro olimpico? E’ stato un allenamento molto impegnativo, soprattutto in quest’ultimo anno, però bisogna calcolare che per arrivare a determinati livelli ci vuole un allenamento costante. Io ho iniziato a praticare ciclismo agonistico dal 2007, da lì è stato un crescendo di risultati e di impegni. Chi ti ha trasmesso la grinta per partecipare alle paraolimpiadi? Mi è stata trasmessa in particolare da 2 persone, uno è l’ortopedico che mi aveva in cura il dottor Giovanni Lovisetti responsabile del reparto ortopedia dell’ospedale di Menaggio. Conosceva la mia passione per il ciclismo, l’ha praticato anche lui a livello amatoriale e mi ha fatto conoscere una persona importantissima che si chiama

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Fabio Triboli, anche lui ha il mio stesso problema all’arto superiore e la stessa passione per la bicicletta, lui addirittura ha partecipato alle olimpiadi di Atene e di Pechino, è stato importantissimo sia dal punto di vista sportivo ma soprattutto ha dato una svolta nella mia vita. C’è qualche altra persona in particolare? Queste due che ho appena citato ma anche i miei familiari che hanno condiviso con me i dolori dell’incidente e le gioie della vittoria olimpica. Chi ti ha trasmesso la passione per la bicicletta visto che abbiamo letto che è uno sport che pratichi dall’infanzia? Come la maggior parte dei bambini ho iniziato a praticare calcio nella squadra dell’oratorio, ma non ero tanto portato, più che altro perché non mi piaceva lo sport di squadra, preferivo quello individuale. Questa passione mi è stata trasmessa da un cugino che anche lui aveva corso nelle categorie giovanili, è stato lui il primo “a mettermi” sulla bici.


FEBBRAIO - MARZO 2013

Dopo questa vittoria hai altre ambizioni a livello sportivo? Il mondo dello sport paraolimpico in questi anni sta avendo una crescita esponenziale, tante persone si stanno avvicinando a questa realtà ma soprattutto sta crescendo la consapevolezza che lo sport, per noi disabili, è importante soprattutto nella vita quotidiana. Ci sarà un’altra competizione nel 2016 ma il mio obiettivo è principalmente affrontare l’esperienza sportiva anno per anno con i vari impegni e traguardi da raggiungere. Nella stagione 2013 ci saranno diverse gare da affrontare sia a livello di coppa Europa che di coppa del mondo, ma l’obiettivo principale resta i mondiali che si disputeranno in Canada a fine agosto. Come è cambiata la tua vita dopo le olimpiadi? Hai progetti per il futuro? Sinceramente la mia vita non è cambiata; mi hanno fatto piacere tutte le varie manifestazioni di affetto ricevute dalle persone, ma la cosa che mi interessa di più è che la mia vittoria sia d’aiuto per le altre persone che ne hanno bisogno e che si sono trovate in difficoltà come me. Vorrei essere preso d’esempio non tanto per il risultato sportivo ma per far capire che se una persona ha voglia, con il giusto impegno, può raggiungere determinati traguardi. Sappiamo che lavori in banca. E’ un lavoro che ti piace e ci lavori tuttora? Oppure preferiresti lavorare nel mondo del Ciclismo?

Compleanni di febbraio

E’ da circa due anni che lavoro alla banca del credito cooperativo di Barlassina, sono addetto alle cassette di sicurezza e al centralino telefonico. Prima dell’incidente avevo preso la maturità professionale come odontotecnico, quella era la mia passione, infatti facevo di tutto per raggiungere dei buoni risultati a livello professionale. L’odontotecnico è un lavoro tipicamente manuale ed artigianale, un genere di lavoro che a me piaceva molto fare, adesso non riesco a metterci tutta la passione perché preferirei fare qualcosa di manuale dove riesci a mettere qualcosa di tuo.

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02/02 Bassanetti Massimo, Borgonovo Barbara, Caccia Roberta, Gagliano Rosy, Galli Arianna, Morelli Ines, Ratti Angela, Redaelli Piero, Villa Laura, Wolfsgruber Karl Xaver 03/02 Colombo Elena, Tagliabue Renato 04/02 Bevignani Marco 05/02 Mandelli Giuliano, Prato Rosalio, Zambini Mariangela 06/02 Ferrari Dina, Ripamonti Erica, Tentori Rosa 07/02 Colombo Gerolamo 08/02 Oricchio Bruna 09/02 Cigardi Ester, Gandola Emanuele, Testori Marco 10/02 Colombo Viviana 11/02 Bellotti Mauro, Croci Giovanna, Galimberti Cristina, Spazzadeschi Nicoletta 12/02 Baronchelli Maria Pia, Canali Luca, Civati Lorenzo 13/02 Anzani Valerio, Brenna Marco Antonio, Fumarola Donatella, Robineau Alexandra, Rusconi Antonio 14/02 Giussani Gianluigi, Pina Elena 15/02 Cairoli Angelo Francesco, Cepparo Maria, Colombo Umberto, Pedrazzani Fortunato, Tagliabue Cinzia, Veronelli Loredana 16/02 Bravi Alessandro 17/02 Baldisserri Gianfranco, Croci Maria, Meroni Luisa, Narciso Michela, Pontiggia Mario, Porta Enrica 19/02 Migliore Giovanni, Ratti Anna Maria 20/02 Vanossi Renato 21/02 Ferrero Anna Maria, Mauri Diego 22/02 Citterio Bona Mariangela, Pino Franco, Picone Antonio 23/02 Giorgetta Delia, Muzzi Viviana 24/02 Bettinelli Sonia, Cerati Elena, Villa Agnese 25/02 Biscaro Roberto, Vismara Gianluca 26/02 Covelli Antonietta 27/02 Buzzella Cristina, Carpani Alessandra, Casartelli Fiorella, Dall’Aglio Giancarlo, Mambretti Lucia, Rigamonti Angela 28/02 Biassoni Milena, Cappelletti Anna Maria, Fornari Carlo Maria, Nava Ambrogio, Orio Cinzia


FEBBRAIO - MARZO 2013

Non solo calcio di Marcella Ferroni

Cari lettori, in occasione dell’intervista al campione paraolimpico Roberto Bargna fatta dal nostro Francesco, vi darò delle informazioni sul ciclismo. Il ciclismo è uno sport che consiste nel gareggiare correndo su una bicicletta, ma che viene inteso anche semplicemente come spostamento mediante una bicicletta o una handbike (bicicletta mossa con il movimento delle mani). E’ uno degli sport più popolari del mondo ed è stato il primo grande sport a diffusione internazionale. Non viene identificato con una nazione in particolare, anche se raggiunge la sua maggior popolarità in Italia, Francia, Paesi Bassi e Belgio. Le prime competizioni agonistiche in bicicletta nacquero a partire dalla seconda metà del XIX secolo e si svolgevano quasi esclusivamente in “pista”. Le prime corse a tappe si tennero invece solo dall’inizio del secolo successivo. La prima corsa ciclistica documentata si tenne il 31 maggio 1868, su un tratto di 1200 metri all’interno del Parco di SaintCloud vicino Parigi; fu vinta da James Moore, un inglese residente in Francia. La prima corsa a coprire la distanza fra due città fu la Parigi-Rouen, nel 1869, vinta sempre da Moore, che riuscì a coprire i 123 chilometri del percorso in 10 ore e 40 minuti. Nell’ambito del ciclismo classico esistono tre specialità principali: il ciclismo su pista, che si corre all’interno dei velodromi, il ciclismo su strada e il

ciclocross. Il ciclismo su strada è probabilmente la specialità più diffusa, praticata e seguita . Le gare, che si disputano solitamente da febbraio ad ottobre, si dividono in due tipologie: corse di un giorno e corse a tappe. Tra le corse di un giorno più famose, chiamate “classiche”, ci sono la Milano-Sanremo che si corre a fine marzo, il Giro delle Fiandre, la Questa è una delle fotografie più rappresentative di questo Parigi-Roubaix, la Liegisport; ritrae due campioni indiscussi , Fausto Coppi e Gino Bastogne-Liegi che si Bartali nel 1952 durante il Tour de France. Il grande dilemma corrono in aprile, e il che assilla tutti gli sportivi: “È stato Bartali a passare la Giro di Lombardia, che borraccia a Coppi o viceversa?” Voi che ne pensate? conclude la stagione alla fine di ottobre. Si aggiungono al calendario anche i campionati del mondo, I consigli che si svolgono annualmente, in estate di Davide o autunno, in una nazione diversa, e le prove dei Giochi olimpici estivi, ogni quattro anni. Eliminare il pelo Le corse a tappe più importanti sono degli animali invece il Tour de France, che si corre in luglio, il Giro d’Italia che si disputa Se avete amici a quattro zampe in maggio e la Vuelta a España che si potete rimuovere i peli caduti con svolge in settembre: queste corse durano guanti di gomma usa e getta. ciascuna tre settimane e si articolano su La procedura è molto semplice: 20-22 tappe, in linea o a cronometro. lavatevi le mani, con addosso i guanti, usando acqua e sapone, assicurandovi di rimuovere la polvere di talco utilizzata durante la Le ricette di Marta, scritte da Davide fabbricazione. Scuotete le mani per asciugarle e, una volta asciutte, strofinatele sui peli caduti che magicamente Una semplice ricetta molto sfiziosa e utile per consumare gli verranno attrati dal guanto. avanzi. Questo succede perchè la gomma Ingredienti per 4 persone: circa 200 gr. di pasta (meglio se è avanzata da una cena o da un pranzo precedente), dei guanti si è caricata di elettricità 4 uova , 2 cucchiai di parmigiano grattuggiato, olio extravergine d’oliva, sale, pepe statica quando i guanti sono stati Tempo di preparazione: 20 minuti lavati e asciugati. Questo consiglio può essere utile In una ciotola sbattete le uova con sale e pepe quanto basta. Aggiungete il anche per eliminare il pelo in eccesso parmigiano e continuate a mescolare con la frusta o con la forchetta. dal corpo dell’animale. Aggiungete la pasta avanzata e ammalgamate tutto affinchè si mescolino bene gli ingredienti. In una padella di una dimensione media scaldate l’olio e buttate il composto, fatelo cuocere a fuoco lento da entrambi i lati in modo che si formi una crosta in superficie. Servite tagliato a fette e gustate. E’ un piatto meraviglioso mangiato appena fatto, ma è altrettanto buono freddo, quindi ve lo potete portare in giro quando volete, la versione italiana del take-away.

Frittata di ripasso

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La profezia Maya! di Paolo Manosperti - Fonte profezie sul 21 dicembre 2012 su wikipedia

Un buon 2013 e un buon ritrovati ai lettori da parte della redazione del C.S.E. del giornalino noivoiloro! Dunque, eravamo rimasti con l’articolo sulla scomparsa del Cardinal Carlo Maria Martini. In questo mese o meglio bimestre, invece, avremmo scelto di parlarvi dello scampato pericolo dell’imminente “fine del mondo” almeno secondo la fatidica profezia MAYA. Secondo il loro calendario, credenze e profezie prive però di qualsiasi rilievo scientifico, si doveva verificare un evento di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica col passato cioè praticamente la fine del mondo. Secondo i Maya dal principio ci furono cinque ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro ere ossia acqua, aria, fuoco e terra sarebbero tutte terminate con degli immani sconvolgimenti ambientali. La prima di queste Civiltà ad essere distrutta dall’acqua fu ATLANTIDE, si racconta di un diluvio che fu suscitato dal calore del cielo. Una pesante resina cadde dal cielo, la faccia della terra si oscurò, e una nera pioggia cadde su di essa, notte e giorno. Secondo il loro calendario l’attuale è l’età dell’oro che avrà fine nel 2012 esattamente il 21 dicembre, cosa ci dovevamo aspettare? Secondo i ricercatori i cataclismi che caratterizzarono la fine dell’era Maya furono causati da un inversione del campo magnetico terrestre, dovuto ai continui spostamenti dell’asse terrestre. La terra infatti subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale provocando così scenari apocalittici, dove un terremoto farebbe tremare l’intero globo, così facendo aria e acqua si muoverebbero di continuo, la terra sarebbe spazzata da uragani e i mari investirebbero i continenti. La temperatura diventerebbe torrida

Compleanni di marzo

e non si avrebbe più la differenza tra inverno e estate. Ma non dimentichiamoci dei vulcani che erutterebbero e la lava scorrerebbe poi dalle fratture formatosi in precedenza. PESANTE VERO???? Fortunatamente nessuna di queste profezie ha alcun fondamento scientifico e sono state più volte smentite dalla comunità geofisica e astronomica. Anche la maggioranza degli studiosi della storia dei maya confuta queste affermazioni. In breve, scrivendo una mia opinione personale, tutto ciò che stiamo vedendo succedere intorno a noi: inondazioni, uragani, terremoti, tsunami sono calamità naturali cioè non controllabili, ma che noi influenziamo con l’incuria del bellissimo mondo in cui viviamo. Prendo ad esempio i danni provocati dalla spazzatura che inquina l’ambiente in cui viviamo per una mancanza della raccolta differenziata. Ma di questo abbiamo già parlato abbondantemente in un numero precedente del giornalino. Concludendo se si doveva verificare questa profezia be’ l’avremmo vissuta ma non saremmo qui a scrivere. Tuttavia rimane aperta la domanda: “HO FATTO IL POSSIBILE PER SALVARE IL NOSTRO PIANETA?”

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01/03 Borgnetto Franco, Gugliotta Bruno, Heffinck Anne Margutti, Redaelli Regina, Rossi Diego e Angelo, Taroni Marco 02/03 Faccini Rosanna, Fiorile Riccardo, Fusi Lisa, Roda Bugada Lina 03/03 Redaelli Angela 04/03 Cossu Cesare, Eletto Elena, Parenti Anna, Pozzi Virma, Prisinzano Riccardo, Saldarini Lorenzo, Valsecchi Clemente 05/03 Adiletta Roberta, Malinverno Vittoria, Suor Maria Elisabetta, Turba Agostino 06/03 Bevignani Rosella, Dotti Antonio, Marelli Stefano, Panzeri Giuliana, Redaelli Franco 07/03 Pozzi Daniela, Racuglia Claudio, Redaelli Maria Paola 08/03 Beccarelli Luigi, Borella Cristina, Colombo Piera, Proserpio Mariangela 09/03 Maggioni Sonia, Marelli Noemi 10/03 De Rose Franco, Isidori Anna, Meroni Roberto 11/03 Rizzi Carlo, Valnegri Nicola 12/03 Rizzi Davide 13/03 Guidolin Tiziana, Riva Suor Maria Bruna 14/03 Frigerio Alessandro, Ottolini Gabriele, Pacifico Anna, Valsecchi Roberto 15/03 Rota Barbara 16/03 Valsecchi Antonella 17/03 Baldini Cristina 18/03 Bissola Mauro e Alice, Roda Luisella 19/03 Rusconi Rina 20/03 Badi Laura, L’Abbate Francesca, Lagnati Maria, Pontiggia Dialma 21/03 Bordone Teresa, Molteni Paola, Patanè Mirella, Perego Celestino, Spreafico Pietro e Franca 22/03 Broglia Maria, Lorusso Maria, Masperi Paolo, Molteni Gabriella, Ripamonti Marco, Rossi Daniela 23/03 Colombo Elena, Del Gaudio Elia, Rova Samantha, Tavecchio Matteo, Vaccaro Luca, Viganò Giovanna 24/03 Molteni Antonio, Trombini Adriana, Villa Elena 25/03 Colombo Raffaella, Ferraina Barbara 26/03 Brambilla Aldo, Tescaro Demesis 27/03 Alberini Sauro, Fusi Federica, Nava Antonella, Novena Luciano 28/03 Fiorile Angela 29/03 Pontiggia Anna, Pusterla Fabio 30/03 Angelucci Vincenzo, Bertarelli Assunta Odilla, Mauri Alessandro, Mauri Martina, Valsecchi Fabio 31/03 Castelli Marco e Rosanna, Colombo Martina, Mantovani Ernesto, Taldo Renato


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FEBBRAIO - MARZO 2013

Presentazione del libro “Lo sconosciuto” Alberto Bosis è nato a Erba (Co) nel 1964. Laureato in Architettura nel 1989 presso il Politecnico di Milano, vive e lavora a Ponte Lambro (Co) dove svolge la professione di architetto. Ha collaborato con riviste e periodici (tra questi AL, Como&Dintorni, La Piazza) occupandosi in particolare di articoli di architettura religiosa e di interviste a personaggi del mondo della cultura. Dal 2005 inizia a scrivere racconti e poesie. Tra i riconoscimenti il 1° posto (2006) al Premio “Archè” - Anguillara Sabazia (Roma) per la narrativa inedita con “Il museo del lago” (premio che si è avvalso, tra gli altri, dell’Adesione della Presidenza della Repubblica), pubblicato da Marna con prefazione di Andrea Vitali. Nel 2010 collabora al progetto “Biblioteca Virtuale” dell’Ordine Architetti PPC della Provincia di Como per il quale si occupa di recensioni di testi di architettura. Nel 2011 e nel 2012 collabora agli eventi culturali – sempre organizzati dall’Ordine Architetti di Como – “Attorno all’architettura” e “Le tracce del futuro”. Il romanzo “Lo sconosciuto” è il suo secondo volume.

SABATO 2 MARZO ORE 21.00 PRESSO LA SEDE NOIVOILORO Via del Lavoro, 7 - 22036 Erba PREFAZIONE di Giorgio Bertella

ALBERTO BOSIS presenterà il suo nuovo libro LO SCONOSCIUTO Parte del ricavato della vendita sarà destinato a Noivoiloro NOIVOILORO RINGRAZIA DI CUORE Per chi lo desidera il libro è disponibile presso la sede Noivoiloro

Pensate di trovarvi per puro caso nel laboratorio di un antico alchimista, di scegliere alcuni barattoli impolverati da uno scaffale appeso alla parete e di estrarre dal primo un bel po’ di fantasia, dal secondo una provata capacità letteraria, dal terzo un po’ di fantascienza, dal quarto un pizzico di fisica quantistica, dal quinto un notevole amore per il proprio territorio e dall’ultimo un po’ di incoscienza... Versate poi ciascuno degli ingredienti in un vaso di vetro e mescolateli bene: dopo un tempo ragionevole vedrete comparire una miscela esplosiva che assomiglierà stranamente a Lo sconosciuto, il nuovo romanzo di Alberto Bosis. E sì perché il protagonista è un personaggio del tutto inesistente, che racconta avvenimenti così incredibili che i suoi interlocutori non riescono a capire. Arrivano a prenderlo per pazzo, anche se sono sicuri che non lo è... A innamorarsi di lui, anche se ne hanno paura... A non credere che possa scomparire... Siete entrati in confusione? Bene, allora è proprio il momento giusto per incominciare a leggere il romanzo... Ma non pensiate che, così facendo, la vostra curiosità possa soddisfarsi velocemente... Eh no, sarebbe troppo facile! Per sentirsi veramente appagati, o meglio, stupiti, bisogna arrivare alle ultime righe, dove finalmente ci si convince che la fantasia di Alberto Bosis non è poi così lontana... da quella dell’autore dell’Apocalisse!

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MotoBabbo natalizio con il Moto Club di Erba

Anche questo Natale il Motoclub di Erba ha organizzato, venerdì 21 dicembre, il MOTOBABBO natalizio con doni da portare ai ragazzi del Centro Socio Educativo Noivoiloro presso la sede. Essendo un giorno lavorativo i partecipanti all’iniziativa non erano in molti, ma abbastanza per veder sorridere i ragazzi quando hanno visto arrivare i motociclisti vestiti da Babbo Natale. Noivoiloro ringrazia di cuore tutti gli amici del Moto Club di Erba

Frase nel vento di Ricky

Che cosa è veramente importante? Boh. E’ così importante saperlo?

Il Comitato “Ascoltate anche noi” di Binago (CO) anche lo scorso Natale ha promosso i prodotti della Bottega Noivoiloro in occasione del mercatino dell’8 dicembre organizzato dalla Proloco di Binago. Noivoiloro si complimenta e ringrazia di cuore per la sensibilità e l’impegno.

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Con il cuore... Aiuta Noivoiloro

5 PER MILLE DELL’IRPEF Firma nel riquadro indicato come

“Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale”

Indica il Codice Fiscale di Noivoiloro 01780780134

Nel 2008 abbiamo ricevuto € 37.612,92 [sottoscrizione relativa anno 2006] Hanno contribuito 1262 persone Nel 2009 abbiamo ricevuto € 48.104,45 [sottoscrizione relativa anno 2007] Hanno contribuito 1431 persone Nel 2010 abbiamo ricevuto € 52.018,06 [sottoscrizione relativa anno 2008] Hanno contribuito 1612 persone Nel 2011 abbiamo ricevuto € 48.089,00 [sottoscrizione relativa anno 2009] Hanno contribuito 1512 persone Nel 2012 abbiamo ricevuto € 41.636,42 [sottoscrizione relativa anno 2010] Hanno contribuito 1600 persone

Grazie di cuore a tutte le persone che devolvono il loro 5 per mille a favore di Noivoiloro Società Cooperativa Sociale Onlus


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