informa NOIVOILORO Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro
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N° 165 - FEBBRAIO - MARZO 2014
2000-2014 La Quarta Strada: adolescente tra gli adolescenti! di Riccardo Prisinzano
Finalmente sveliamo il mistero! Dopo due numeri nel quale ho cominciato ad anticipare che il 2014 per La Quarta Strada sarebbe stato un anno importante, vi svelo il mistero (anche se sono convinto che tutti abbiate dormito sonni tranquilli, senza arrovellarvi il cervello alla ricerca della soluzione). La Quarta Strada compie 14 anni! Lo so che è una ricorrenza insolita, ma per un gruppo composto da adolescenti è particolarmente significativo che adesso anche chi ci riunisce sia nella stessa condizione. La Quarta Strada: adolescente tra gli adolescenti! E come i ragazzi che la compongono, anche lei vive le stesse situazioni: gli sbalzi di umore, i sogni e le paure, la voglia di scoprire cose nuove, la continua ricerca di sfide, le incognite per il futuro e il desiderio di diventare grande, le incoerenze, i rischi da correre, ma, soprattutto, le emozioni da vivere. Quelle stesse emozioni che abbiamo condiviso in questi 14 anni di storia con tutti i ragazzi che si sono succeduti in questo cammino; quante risate, ma anche quante lacrime; quante gioie, ma anche quanti dolori; e le paturnie… e i problemi… e la voglia di tornare a sorridere; quante cadute e quante mani che ci hanno dato una mano a rialzarci. Chi ha “vissuto” La Quarta Strada ha un legame indissolubile con essa e, anche se magari non li vedi quasi più, continuano a vivere quei valori. Ricordo come se fosse ieri gli inizi. La Quarta Strada non ha un giorno preciso di fondazione, è nata pian piano, quasi per caso, come per caso nascono le cose più belle. Un gruppo di adolescenti di san Maurizio che arriva in sede, alla ricerca di uno spazio per passare i fine settimana,
Il gruppo della prima vacanza a Villa di Chiavenna
poi i primi contatti e i primi incontri per aiutarli ad organizzare il proprio tempo libero, la gita a Gardaland e, infine, la vacanza estiva a Villa di Chiavenna. Ecco, in quell’agosto del 2000 La Quarta Strada prendeva la sua fisionomia e la sua filosofia. Da lì abbiamo cominciato a fare sul serio. Il resto lo ha fatto il destino ed eccoci qua a festeggiare i 14 anni di vita. È dal 04/04/04 (giorno in cui abbiamo festeggiato i 4 anni) che dico che la festa grande l’avremmo fatta per i 14 anni; sembravano così lontani ed ora eccoli qua. La Quarta Strada, la strada che porta a cercare di stare bene con se stessi e con gli altri, adesso è adolescente, adolescente tra gli adolescenti, con la voglia di trovare nuovi amici e ritrovare i vecchi. Per continuare a vivere un’emozione… un’emozione lunga una vita!
a pag. 3 Spettacolo CSE a Valmadrera a pag. 6 Noivoiloro ai Giochi Regionali di Bowling a pag. 15 Musical in sede con l’oratorio di Merone a pag. 16 Carnevale in sede a pag. 17 Festa del Pescevale
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Raccolta Fondi Nuova Sede Noivoiloro Cari lettori, molti di voi mi chiedono maggiori informazioni sulla situazione economica. Da molto tempo sto pensando a come rendere chiaro e semplice il ragguaglio circa la massa di dati contabili così complessi. Ho pensato di informarvi così, come quando incontro una persona per strada e me lo chiede: Grazie alle diverse iniziative organizzate dai volontari, ai contributi della gente, delle aziende e di altre associazioni,
dall’anno 2004 ad oggi abbiamo raccolto € 1.306.000,00 In aggiunta alla raccolta fondi iniziale è stato acceso un mutuo ipotecario ventennale di € 1.171.000,00 che alla data attuale rileva una quota capitale pari a € 1.035.382,06 Il mutuo prevede rate mensili di restituzione che si aggirano intorno a € 7.000,00 (quota capitale + interessi). Stiamo riuscendo regolarmente a far fronte alle rate di mutuo mensili, mentre la nostra preoccupazione maggiore è il totale dei debiti che abbiamo nei confronti dei fornitori
rimane così l’urgenza di recuperare circa 230.000,00 euro in tempo breve (cifra aggiornata con nuovi stati di avanzamento lavori) Ci stiamo muovendo in più modi per riuscire a saldare al più presto questo debito, tra i quali anche quello di possibili prestiti.
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Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus Redazione Via del Lavoro, 7 - Erba (CO) Tel. 031.640703 e-mail: info@noivoiloro.it sito web: www.noivoiloro.it Dir. responsabile Alessandro Bertoglio Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo) Collaboratori Alessia Ratti, Eros Sormani, Marianna Cattaneo, Natalina Riva, Paolo Villa, Pinuccia Tagliabue, Riccardo Prisinzano, Valerio Anzani. Grafica e impaginazione: Fabrizio Olmi Noivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus Stampa Grafiche Valsecchi snc - Erba Piegatura Lito Offset srl - Erba Confezione Plast-Co-Inverigo
Chiunque di voi abbia idee, proposte e perché no… liquidità… si faccia avanti… Perché è dal 1986 che… Noivoiloro si impegna per dare importanza alle semplici azioni di aiuto, entusiasmandosi per poi cercare di fare sempre di più. Noivoiloro sensibilizza e coinvolge tanta gente per continuare ad aiutare le persone che si trovano diversamente in difficoltà. Perchè oggi…Noivoiloro, con i suoi circa mille soci e amici, trecento volontari e ottanta persone disabili, opera concretamente nel sociale; Noivoiloro continua a costruire la nuova sede con impegno, entusiasmo, trasparenza, determinazione, qualità e soprattutto… col cuore; Perchè domani…Noivoiloro, insieme a molta gente, avrà creato una struttura per tanti: aperta, solidale, utile, importante, coinvolgente, viva, entusiasmante!… Noivoiloro andrà sempre… avanti con grinta!
“Rimangono a disposizione presso la sede della Cooperativa i dettagli delle rilevazioni contabili relativi a tutta l’iniziativa nuova sede Noivoiloro”
i t ut Grazie di cuore a t
C/C postale numero 53543732 IBAN: IT51Q0832951270000000201670 Causale: Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro 2
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Caro Fiorenzo... di Ernestina Ingenito
E si, caro Fiorenzo, esattamente un anno fa, entravi nelle nostre vite. Arrivasti una mattina con Ambrogio che ti presentò: “questo è Fiorenzo. Vorrebbe dedicare un po’ di tempo al CSE come volontario… lui ha esperienza di teatro, di spettacoli musicali e… Non gli lasciai nemmeno terminare il discorso perché intuii che una persona come Fiorenzo, con le sue capacità, la sua disponibilità e la sua esperienza, sarebbe stata utilissima per aiutarci nel nostro laboratorio teatrale. Da settembre infatti, le nostre educatrici Elena e Marianna si stavano adoperando per un lavoro che si stava dimostrando più arduo di quanto si fosse pensato. “Ok, va bene” dissi subito. Fiorenzo si informò sui giorni e sugli orari del laboratorio e confermò la sua disponibilità a intraprendere la collaborazione con noi. Dunque ci lasciammo con l’intento di incontrarci nella nostra sala polifunzionale il giovedì successivo per cominciare a valutare il lavoro fatto fino a quel momento. Fu allora che realizzai che non avevo informazioni su di lui. “Forse è in cerca di un lavoro stabile e nel frattempo valuta come passare il tempo, pensai”. Non nascondo che presa da questo pensiero, cominciai ad avere dei dubbi sul fatto che il suo sostegno sarebbe durato nel tempo. Infatti non so per quale magia, tutte le volte che al CSE arriva un volontario disoccupato, dopo poco tempo trova lavoro e quindi egoisticamente temevo che Fiorenzo andasse a rimpolpare questa tipologia di persone. “Ok dai, vedremo”, dissi a me stessa. Così iniziò il nostro cammino insieme. Lui venne il giovedì e poi il lunedì e poi tutte le volte che fu necessario. Mi ci volle del tempo per capire che era ammalato. Non perché lo nascondesse, ma perché aveva una vitalità e una voglia di fare, straordinari. Il suo apporto per il nostro spettacolo “Tra magia e realtà Noivoiloro è ancora qua” è stato grandissimo. Tutti noi ci ricordiamo i suoi consigli, i suoi rimproveri, i suoi modi burberi quando le cose non giravano come voleva lui. Nessuno di noi è stato risparmiato dal suo modo di
essere e questa autenticità, a volte così disarmante, ci dava la misura della sua personalità decisa e poco compiacente. Eppure, emergevano la sua competenza e la sua creatività mettendo a nudo una sensibilità interiore e un grande senso estetico. In questi giorni stiamo facendo nuovamente le prove dello spettacolo perché gli amici del CDD di Valmadrera
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ci hanno chiesto di metterlo in scena nel loro teatro, e quindi caro Fiorenzo, sabato 8 febbraio cercheremo di impegnarci al massimo per omaggiare il tuo impegno. E’ troppo poco il tempo che ci ha separati perché aleggiano nell’aria le cose che ci dicevi e la tua presenza. Per i ricordi dei momenti trascorsi insieme ci rimane una grande nostalgia.
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Ricordo di Sandro di Catia Rigamonti
Ciao Sandro, nell’ora del distacco riaffiora e si rivela la profondità dell’amore. Così vorrei ricordare Sandro, grande uomo, amico e volontario del Noivoiloro da tanti anni, che improvvisamente è partito per il cielo, nella domenica del 24 novembre 2013. Sandro, nelle varie attività dentro l’associazione, è sempre stato affiancato da sua moglie Liliana. L’ho sempre visto disponibile, solare, attivo. Lo ricordo con gioia alle feste di luglio, quando, di turno alle cene, si faceva il servizio ai tavoli: noi ritiravamo i vassoi e lui con accuratezza li sistemava e li puliva, pronti da rimettere al selfservice. Quante volte scherzosamente sorrideva prendendomi in giro perché mi soffermavo a parlare con le persone, rallentando il passo. Lo ricordo all’ “imbustaggio” del giornalino, socievole con tutti, restando con Liliana fino a tarda ora per terminare il lavoro. Lo ricordo alle uscite estive del tempo libero, attento e pronto ad aiutare e ad ascoltare tutti, nonostante alle volte qualcuno dei ragazzi poteva essere assillante nelle domande.
Al funerale, Sandro, la tua assenza ha chiarito ciò che più amiamo. Entrando in chiesa, ho ancora davanti agli occhi Emanuele che, guardandosi intorno smarrito, poggiava delicatamente la sua mano sulla bara, in segno di affetto e saluto per te, lui che simpaticamente ti chiamava papà. Risento la voce sempre più lieve e commossa dal pianto sincero di Ampo
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nel ricordare un grande amico. Rivivo nel cuore un continuo stupore in chi condivideva l’amore fraterno e il volersi bene senza troppe parole. Attimi, frammenti di vita che toccano e fecondano il cuore. Grazie, Sandro! Sono contenta di averti conosciuto.
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Vent’anni... Insieme nel Tempo Libero di Marialba Bartesaghi
Ciao Sandro, ma… che scherzetto ci hai fatto? Senza dire nulla a nessuno hai deciso di volare sopra le nuvole e in silenzio di andare da solo a toccare le cime più alte del Paradiso! Ci siamo salutati il giovedì in sede, dopo pranzo, io ti ho preso in giro perchè sotto all’ombrello uscivi a braccetto con Maristella e poi ecco che domenica arriva la telefonata che mai nessuno vorrebbe ricevere. Il cuore mi batteva forte, nella testa mille domande, l’incredulità e poi scopri che è tutto vero! Ma perchè? Com è possibile? E invece si! E’ tutto vero perchè martedì c’è stato il rito funebre. Durante la celebrazione davanti ai miei occhi scorrevano incessabilmente i ricordi dei mille momenti trascorsi insieme in questi vent’anni che ci conosciamo! Ricordo il tuo primo pranzo al Noivoiloro, io ai tempi, 20 anni fa, facevo la consegna pasti e al termine del giro portai i due contenitori in sede, era il nostro primo pranzo insieme! Abbiamo aperto i contenitori come due bimbi che scartano i regali perchè affamati e curiosi di vedere cosa ci aspettava. I nostri sguardi si sono incrociati quando abbiamo visto che contenevano entrambi una porzione di purè e una di trippa che nessuno di noi mangiava! Disperati e affamati ci siamo goduti il nostro purè e un frutto ridendo dell’accaduto! Come non ricordare anche i nostri viaggi alla scoperta di città, montagne, i sopraluoghi e le gite con Noivoiloro, ovunque sempre insieme io, William tu e la carissima Liliana. Tra i vari ricordi sorrido pensando alla nostra slittata notturna, al chiaro di luna all’Alpe di Siusi, e quando ci siamo trovati in una baita dove il gestore ci diede nelle mani dei bastoni con delle latte legate e ci costrinse a suonare con lui e
nessuno di noi osò opporsi. Ricordo le infinite camminate che partivano da un sentiero e immancabilmente mai tornavamo dallo stesso e così i percorsi da due ore diventavano da quattro o cinque ore se non di più! E il capodanno ad Orvieto in una villetta tutta nostra dove ti ho praticamente obbligato a mangiare per la prima volta una zuppa di verdure essicate e per lo più con una quantità esuberante di peperoncino! E la passeggiata a Chiareggio, con noi anche la nostra cara amica Angela, ti ricordi che in mezzo alla neve mangiavamo i panini in piedi assiderati dal freddo e una signora dell’unica casa aperta impietosita dal nostro stato ci ha obbligati a salire in casa sua per bere un apprezzatissimo caldo caffè! E il nostro ultimo viaggio insieme in Bretagna come dimenticarlo? Io ero incinta e vi avevamo convinti a venire con noi a percorrere un itinerario da me programmato ma senza punti di sosta certi. Tu e Liliana un po’ dubbiosi vi siete affidati completamente a noi ed è stata un’esperienza bellissima come ogni cosa
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fatta insieme a voi!! Sandro con te e Liliana abbiamo trascorso insieme quasi vent’anni del nostro tempo libero che per scrivere ogni ricordo non basta un libro intero!! Ora amico mio tu sei in cielo, ma so che non sei solo perchè accanto a te c’è mia sorella. Stai attento però, lei non ama molto le montagne come te, ma so che tu la saprai conquistare e insieme percorrerete i sentieri più belli e inesplorati del Paradiso e si perchè tu eri solito andare oltre alla meta fissata perchè insaziabile volevi vedere oltre. Così insaziabile che hai preceduto tutti noi alla scoperta del Paradiso! Sandro ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di conoscerti e di aver trascorso così tanto tempo insieme a te e a Liliana! Ora cercherò, con la mia famiglia, di riempire l’incolmabile vuoto che hai lasciato nella vita della tua amata Liliana, standole accanto, spalancandole le porte del nostro cuore e della nostra casa sempre!! Mi... Ci... mancherai!
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Strike a Nerviano! di Angelo Meduri
Al via anche le gare di bowling… Un altro importante obiettivo della nostra società raggiunto! Abbiamo partecipato ai giochi Regionali di bowling a Nerviano ottenendo ottimi risultati,il team costituito dal tecnico Enrico Frigerio e gli atleti Paolo Poletti,Daniele Visciano e Luca Agosti ha deciso dopo due anni di allenamento di confrontarsi contro atleti più esperti… Daniele nelle gare di qualificazioni ha voluto subito dire la sua imponendosi per 307 punti a 251 contro l’atleta della Nazionale Italiana che ha partecipato ai Mondiali di Atene nel 2011 ma purtroppo per lui nelle finali è dovuto arrendersi all’esperienza dei suoi concorrenti comunque piazzandosi nei primi 4 atleti più forti della categoria superiore…COMPLIMENTI !!! Capitan Poletti ha vinto la medaglia d’oro nella quarta divisione mentre Luca ha ottenuto la medaglia d’argento nella settima divisione. La giornata è trascorsa piacevolmente come sempre quando si partecipa ai momenti Special Olympics dove tutti hanno la possibilità di stare con altri, chiacchierare, condividere momenti giocosi e di SUCCESSO! Che dire… per noi tecnici che seguiamo con costanza i nostri ragazzi durante tutti gli allenamenti è stata una soddisfazione immensa vedere la felicità impressa nei loro volti… BRAVI RAGAZZI CONTINUATE COSI’…
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Doposcuola e sport per allenarsi a crescre di Eros Sormani
“Allenare i ragazzi a crescere”: potrebbe essere questo lo slogan della nuova attività calcistica promossa dalla nostra ssociazione sportiva. Grazie all’aiuto del Comune di Monguzzo, che ci ha concesso l’utilizzo della palestra “Palazucca” ad un prezzo simbolico, da poco più di un mese più di 11 ragazzi frequentato settimanalmente un allenamento di calcio. L’idea nasce dalla volontà di offrire ai ragazzi frequentanti il nostro Doposcuola un’opportunità di sfogo e di socializzazione attraverso la pratica di un’attivitò sportiva. Il progetto si ispira a una strategia coerente che permette di diffondere la pratica sportiva come strumento di promozione della persona in tutte le sue dimensioni. I ragazzi destinatari del progetto sono quindi coinvolti nella partecipazione diretta e democratica alla vita della squadra. Il pretesto sportivo serve innanzitutto per creare un clima relazionale positivo, attento alla condivisione e alla gioia. In tale ambito il ragazzo può quindi essere se stesso esternando le sue caratteristiche positive, non solo agonistiche ma anche relazionali. Il fine del lavoro che ci si è prefissi è quello
di aiutare i ragazzi a crescere serenamente durante gli allenamenticonsiderando la partita come verifica del lavoro svolto e non come metro di giudizio o di competizione per prevalere a tutti i costi sugli altri. Segnaliamo che le iscrizioni alla nostra squadra di calcio sono aperte a chiunque voglia innanzitutto divertirsi, vivendo l’al-
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lenamento e la partita solo come gioco insieme agli altri “amici”. Per questo motivo è nostro intento creare da un lato un clima di serenità ed amicizia dove il ragazzo si senta motivato ad allenarsi e a giocare e dall’altro un contesto fortemente educativo dove possa imparare a rispettare i compagni, gli avversari, le regole del gioco e i valori dello sport.
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Amarcord: settembre 2000 - Il primo articolo di Ricky
Progetto “La Quarta Strada”: si parte! Anche il progetto “La Quarta Strada” sta per diventare realtà. Si stanno infatti definendo gli ultimi dettagli operativi, e poi si potrà finalmente cominciare. Il progetto ha le seguenti finalità: • Valorizzare i ragazzi, aiutandoli a conoscere e sfruttare le proprie qualità, ed imparando a convivere con i propri limiti. • Fornire loro un aiuto concreto alla piena espressione dei propri sentimenti e stati d’animo, attraverso le forme comunicative che spontaneamente nascono nei singoli soggetti (dialogo personale, di gruppo, pittura, musica, poesia, teatro…). • Mostrare una nuova strada: la strada del “sociale”. Si accompagnerà i ragazzi
in questo cammino mostrando loro la gioia che si prova nell’aiutare “l’altro” e fornendo varie possibilità per impegnare il proprio tempo libero in modo positivo. Sia il Noivoiloro che la nuova associazione “Mondotondo Noivoiloro” (della quale “La Quarta Strada” fa parte) credono molto in questo progetto. I primi contatti nei mesi passati e la vacanza di Villa di Chiavenna ci hanno fatto conoscere un gruppo veramente valido e dalle buone prospettive. Ci auguriamo che con il tempo altri ragazzi si aggiungano a noi. Personalmente ritengo che questo gruppo
Agosto 2000: i primi incontri di riflessione
possa dare molto al Noivoiloro, e potremo così dire che è nato un nuovo gruppo: il “Top G.A.N.”: il Gruppo Adolescenti Noivoiloro al Top.
I Ri-Animatori Noivoiloro vi aspettano
SABATO 8 MARZO per un carnevale pieno di colore.
Una Ri-Animazione per bambini di tutte le età dalle 20.30 e poi dopo le 22.00 spazio ai più grandi. Per informazioni e prenotazioni telefonate in sede: 031.640703
Frase nel vento di Ricky
Le emozioni non bastano per vivere. Ma basta un’emozione per vivere bene. 8
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La Quarta Strada e “il trampolino” di Irene Pozzoli
“Ciao. Domenica sera alle 21 vorrei riuscire a fare finalmente l’incontro “del trampolino”, che è bello e carico di significato. Riesci ad esserci? Ci conto. Ricky”. Questo è il testo del messaggio con cui Ricky ci invitava all’incontro della Quarta Strada. Il trampolino? Riflettendo con Ricky abbiamo constatato che quello è stato il mio primo incontro nella Quarta Strada, ben tre anni fa. Mi ricordo che eravamo numerosi quel giorno e per questo motivo il mio “rito di iniziazione” fu ancora più sentito/imbarazzante (non posso svelare in cosa consiste questo rito; magari qualche prossimo componente della Quarta Strada leggerà questo articolo e non sarò certo io a rovinargli la sorpresa ;) ). E così, eccoci domenica 19 alle 21.00. Chi siamo? Ovviamente Ricky, io, mia sorella Paola, Simone e Alessandra. “Ricky deve arrivare ancora qualcuno?” Purtroppo no, ma ultimamente ci troviamo spesso in pochi alla Quarta Strada. Ed è proprio questo il punto centrale di questo incontro: cosa può fare per noi La Quarta Strada? Per prima cosa Ricky ci chiede di rispondere alla domanda su un foglio, non a voce, se no si dimentica. Alcuni non hanno le idee molto chiare, altri sì. Io abbastanza, forse perché ci ho già riflettuto in altri incontri. A dir la verità, io sul foglio ho scritto ciò che La Quarta Strada ha fatto e sta ancora facendo per me, non cosa può fare. Prima di tutto mi ha fatto/sta facendo crescere, inoltre mi ha dato/dà la possibilità non solo di dare un contributo alla società divertendomi, ma anche di confrontarmi con gli altri e mettermi alla prova. Ma, soprattutto, La Quarta Strada mi fa star bene. Lette le risposte ci chiediamo come mai siamo così pochi se La Quarta Strada può dare così tanto. E’ qui che entra in gioco il trampolino. Sintetizziamo un possibile tuffo dal trampolino in quattro punti: 1. Scegliere il trampolino. 2.Salire la scala. 3.Decidere di tuffarsi e il volo in sè. 4. L’atterraggio. Al primo punto già ognuno ha la sua idea: chi si vuole buttare dal più basso, chi da uno intermedio, chi vuole fare esperienza di tutti e poi decidere e chi pensa in
termini di soddisfazione personale (più alto è il trampolino, più soddisfazione avrai). Per quanto riguarda il secondo punto siamo più o meno tutti d’accordo: la salita può essere faticosa e pericolosa, ma la affrontiamo. Arrivati finalmente sul trampolino bisogna prendere la decisione definitiva. Ma noi scegliamo di buttarci sia per orgoglio, sia per la nostra autostima e anche per i consigli delle persone a noi care che ci urlano incoraggiamenti dal basso. Il volo è un momento tutto nostro e nessuno può aiutarci, ma va bene così. Ma il tuffo non è ancora finito perché adesso arriva il momento della verità: ci aspetterà una spanciata o riusciremo a non farci male? Nella piscina ci sarà ciò che ci aspettiamo? E se non ci fosse acqua? Qualsiasi sarà la risposta ormai il tuffo l’abbiamo fatto quindi affronteremo ciò che ci capiterà con consapevolezza. Vi chiederete cosa c’entra la metafora del trampolino con il punto centrale dell’incontro (non ve lo siete dimenticati, vero?). Neanche noi l’avevamo capito fino in fondo, finché Ricky ci ha posto un’altra domanda: e La Quarta Strada dov’è in tutte queste fasi? Il gruppo della Quarta Strada ci asciuga la scala scivolosa, ci incoraggia nella salita e nel momento del tuffo, nel volo ci lascia affrontare le nostre scelte, ma fa il tifo per noi e, infine, ritorna sulla scena sia per aiutarci se prendiamo una spanciata o se non troviamo l’acqua nella piscina, sia per festeggiare con noi se riu-
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sciamo ad ottenere un successo. Penso che ognuno di noi nella propria vita abbia davanti a sé numerosi trampolini: alcune volte ci si sottovaluta e ci si tuffa da quelli troppo bassi, magari non ci si fa male nell’atterraggio, tuttavia non si avranno molte soddisfazioni; altre volte ci si sopravvaluta e si prendono delle gran spanciate; altre volte si sale, ma poi, intimoriti, si scende; alcune volte non ci si prova nemmeno a salire, si stringe forte la scala, ma non si riesce a fare il primo passo; altre volte invece si sale, ci si tuffa e tutto va per il meglio. Ed è per questa possibilità di riuscire, magari anche piccola, che dobbiamo salire, tuffarci ed affrontare ciò che verrà. Ma abbiamo bisogno di sapere che qualcuno c’è, che anche se falliamo qualcuno è pronto ad abbracciarci. Ecco cosa La Quarta Strada può dare. Ovviamente tanti altri gruppi possono sostenere noi giovani, tuttavia io vi sto parlando della mia esperienza e quindi vi dico… VENITE ALLA QUARTA STRADA! ;)
FEBBRAIO/MARZO 2014
Come è ormai tradizione la nostra gloriosa redazione ha discusso a lungo e, anche per questo bimestre, ha pensato un tema che sia un po’ il filo conduttore per tutti gli articoli scritti dai partecipanti all’attività del giornalino. Per questo bimestre vi annunciamo che il tema sarà: “la comunicazione non verbale”, cioè tutto quello che riusciamo a comunicare non utilizzando le parole ma, tutto il resto. Buona lettura, cari lettori…
Il linguaggio fotografico di Claudia Frigerio
Se per linguaggio non verbale intendiamo la comunicazione senza l’uso di parole possiamo parlare di una delle mie passioni più grandi: la fotografia. Infatti, persone e oggetti racchiusi in una fotografia non parlano, ma per noi che le guardiamo ci vengono comunicate tante cose. La mia passione da fotografa è nata quando ero piccolina perché, quando andavo a vedere gli sposi in chiesa, mi divertivo a fare le foto e guardare come lavoravano i fotografi. Le mie creazioni fotografiche sono importanti per me e, spero, per chi le osserva perché ci sono dei bei panorami: per esempio a Bellagio ho fatto una foto di un bel tramonto, a Como è bello fotografare le ville come Villa Olmo, Villa Geno e Villa Erba.
Per non parlare dei giardini di Villa Melzi a Bellagio. Quest’ estate sono andata a Varenna con i miei genitori a visitare il paese, ho fatto le foto al lago e sul battello che portava a Bellagio e poi il panorama del Ghisallo. Un anno a Natale ho fatto le foto nella chiesa di Camnago Volta, c’era un bel presepe grande e poi ho fatto a casa un montaggio con le musiche di Natale e ho copiato 3 cd da dare al cugino di mia mamma che si chiama Gigi e mi ha detto che sono brava. Da quest’anno al NoiVoiLoro ho iniziato a fare il laboratorio di fotografia tutti i lunedì dove imparo a migliorare le mie foto, usare bene la macchina fotografica e pensare
The Artist a cura di Maddalena Volpe
Cari appassionati di cinema, in questo numero in cui si è deciso di parlare della comunicazione non verbale ho scelto un film molto appassionante dove non si sente neanche una parola…Sto parlando di “The Artist” Trama Nella Hollywood del 1927 George Valentin è una star di prima grandezza del mondo del cinema muto che però deve fare i conti con l’avvento del sonoro. La sua carriera rischia un’improvvisa e prematura conclusione mentre quella della sua amata, la giovane comparsa Peppy Miller, sta per trasformarsi in quella di una diva.
Recensione Nel film che ho visto si capisce quanto sia importante l’espressività e la gestualità del corpo per comunicare nel mondo del cinema muto. Io penso che la comunicazione non verbale in generale sia davvero indispensabile, senza di essa come potremmo far capire cosa pensiamo, in cosa sbagliamo o in cosa sbagliano gli altri? Ricordo che quando ero piccola e stavo per fare qualcosa di sbagliato mia mamma mi guardava male e io capivo e mi fermavo. Uno sguardo fa più che una parola, quindi miei cari lettori provate a comunicare anche senza parlare, è importante!
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al messaggio che c’è in ogni foto. La fotografia per me è importante perché le foto mi emozionano e mi fanno innamorare della natura.
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Il linguaggio tecnologico, cosa è cambiato con Internet? a cura di Paolo Manosperti
Un ben ritrovati ai lettori del giornalino, dal sottoscritto e dalla redazione. Dato che come redazione abbiamo deciso di trattare l’argomento della comunicazione non verbale, per questo bimestre ho pensato di parlarvi sui cambiamenti con la venuta di internet e i social network nel campo sanitario e della comunicazione. La tecnologia elettronica,informatica e telematica ha messo al servizio delle persone con disabilità numerosi strumenti per esprimersi, studiare, lavorare ed entrare in rete per poter quindi comunicare con altre persone del mondo esterno. Uno di questi strumenti è il metodo braille che si realizza con l’uso di tastiere adattate. Tra il 2002 e il 2012 la rete ha subito cambiamenti epocali, soprattutto il modo di rapportarsi al Web. Sono davvero molte le cose che puoi fare utilizzando i social network, tra cui comunicare, mandare foto, chattare e addirittura vedersi tramite Webcam, avere informazioni tramite Google, e mi fermerei qui, perchè credetemi
si entra in un mondo senza fine. Tutto ciò ha contribuito e “non poco” nel campo comunicativo ed anche nel campo sanitario: vi chiederete in che modo si può facilitare una persona con disabilità nel campo della comunicazione. Prendiamo per esempio un malato di SLA1, penso la conoscano tutti,la tecnologia ha inventato metodi e programmi che danno loro la possibilità di comunicare con il mondo esterno. Un metodo interessante di cui parlare è il lightwriter SL-40 è un nuovo comunicatore alfabetico che, accanto alle tradizionali funzioni di scrittura, permette anche la gestione degli SMS e il controllo ambientale. Lightwriter SL-40 possiede due display contrapposti, uno desti-
Tapas miste di carne e formaggio
nato all’utente, l’altro al suo interlocutore che può comodamente leggere i messaggi rimanendogli di fronte. I display hanno un elevato contrasto (caratteri bianchi su sfondo blu) che permette la lettura dei messaggi anche in ambienti esterni e fortemente illuminati. Un altro sistema utilizzato nel campo della comunicazione è chiamato “Mind Express” consente di comporre parole e frasi selezionando immagini e simboli; le frasi così composte possono essere lette ad alta voce grazie alla sintesi vocale di alta qualità integrata nel programma. Consentendo di creare tabelle di comunicazioni. Potremmo quindi parlarne per ore delle migliorie portate dall’informatica, nel campo sanitario, e concluderei dicendo: che, una volta tanto la tecnologia è venuta utile,siete d’accordo? 1
(Vedi giornalino agosto-settembre 2013 pag 15)
di Davide Rizzi
Una ricetta in linea con il nostro tema cioè piena di comunicazioni non verbali per il nostro palato, specialmente grazie al peperoncino. Ingredienti : 2 bistecche di lombo di circa 225 g ciascuna, 350 g di montsec o altro formaggio di capra, 200 g di patate, 175 g di insalata verde, 2 cucchiai di olive nere, 2 cucchiai di olive verdi, 55 g di olive sott’olio, un cucchiaio di capperi, un peperoncino rosso, 5 cucchiai di olio d’oliva sale, pepe. Mettete a cuocere in acqua bollente salata con la buccia le patate per 15 minuti. Poi scolatele e fatele raffreddare. Mettete a scaldare un cucchiaio d’olio in una padella, pepate le bistecche e mettetele a cuocere per circa 2 minuti a lato. Abbassate il fuoco e fate cuocere un altro minuto per lato. Togliete e lasciate raffreddare per 10 minuti. Fate scaldare in una padella 2 cucchiai dell’olio rimasto e mettetevi a cuocere le patate con il peperoncino, girando spesso, per 10 minuti. Tagliate a fettine le bistecche e disponetele insieme alle fette di formaggio lungo i bordi di un piatto da portata. Mettete al centro del piatto l’insalata con le olive le acciughe e i capperi. Irrorate con l’olio rimanente e mettete sopra le patate con il peperoncino. Servite tiepido. Vino consigliato Brunello di Montalcino doc
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Per trattare l’argomento della comunicazione non verbale del mondo dello sport,in questo articolo del giornalino Noivoiloro ho scelto di inserire un pezzo sulle danze come rituale pre-gara perché esse rappresentano sia una tradizione culturale che un modo per affrontare al meglio e più serenamente l’impegno sportivo.
I rituali nello sport di Eleonora Dato
Come molti ben sanno, in tutti gli sport, sia di squadra che individuali, ogni atleta ha i suoi rituali pre-gara. Ad esempio, Rafael Nadal, il mio tennista preferito, prima di entrare in campo fa una doccia ghiacciata negli spogliatoi. Molti giocatori di basket ascoltano musica ritmata su mp3 o ipod. Valentino Rossi sta genuflesso ai box a “pregare” con la sua moto. Rituali meno conosciuti ma ugualmente curiosi e importanti sono quelli praticati prima di alcuni incontri di arti marziali e di rugby. Nel muay thai, o boxe thailandese, alcuni lottatori pregano con il coach o da soli e toccano le corde del ring per tre volte. Bisogna entrare sul ring con la testa e non con i piedi perché sono “sporchi”.
Una volta al centro il lottatore si inchina verso ogni lato. I rituali hanno dei nomi: Whai kru e Ram muay. Nel Whai kru il combattente esegue tre allungamenti longitudinali e si concentra pensando ad una persona particolarmente cara. Questo rituale serve a dimostrare rispetto verso la famiglia, l’ esercizio fisico e l’ insegnamento. Nel Ram muay , che segue il Whai kru, l’ atleta danza su una musica tradizionale. Un tempo questo rito era semplicemente un riscaldamento pre-gara. Anche negli sport di squadra esistono dei rituali portafortuna speciali. La mitica nazionale neozelandese di rugby degli All Blacks in tutte le partite ufficiali esegue la tipica danza maori chiamata “Haka”. Fu eseguita per la prima volta durante il tour dei nativi neozelandesi del 1888-89 nel Regno Unito. Si tratta di un omaggio simbolico alle origini e alla cultura di un paese che si identifica tantissimo nella propria squadra di rugby. Questa non è una danza di guerra, ma una danza corta e informale eseguita “dalle persone che si sentono bene”. Prima di iniziare la Haka, il giocatore incaricato ( obbligatoriamente di origini maori) incita i compagni con un “promemoria” urlato in maniera feroce. Questa è la sua traduzione: Batti le mani contro le cosce Sbuffa col petto Piega le ginocchia Lascia che i fianchi li seguano Sbatti i piedi più forte che puoi.
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Come si traduce MIAO in italiano di Francesco Capelli
Cosa direbbe un animale se potesse parlare? Secondo me direbbe ciao. Gli animali comunicano con noi in mille modi ed è un nostro problema non riuscire a capirli fino in fondo, basta solo imparare ad osservare di più. Ad esempio, i gatti quando sono molto piccoli e stanno succhiando il latte, si muovono in un strano modo che è utile come massaggio alla mammella materna per provocare una maggiore fuoriuscita di latte. Serve anche a tenersi tranquilli durante uno stato ansioso e quindi può essere riprodotto pure da adulti. Meglio non rimproverare il gatto se si sorprende in questo modo, per la precisione si dice che sta facendo “la pasta” perché esprime dolcezza nei confronti del padrone in una sorta di regressione infantile. Comunissime sono, poi le fusa. Non si sa bene come riescano a farle,forse vengono prodotte da una grossa vena che passa attraverso il diaframma. Di certo però si tratta di una forma di comunicazione che usano già da piccoli per individuare la mamma o per riassicurare quest’ultima sul loro stato di benessere. Qualche volta serve pure aiuto in caso di gatti feriti o malati. Io avevo un gatto molto vivace e molto simpatico di nome Giotto e gli volevo molto bene, e lui ne voleva molto bene a
me. Noi due giocavamo sempre insieme, e veniva anche a letto e mi dormiva accanto. Ma un giorno mi sono accorto che anche se giocava con gli altri miei gatti si arrampicava sulle tende e scappava giù per le scale. Era tanto malato:aveva una lesione celebrale alla testa. Quando è morto aveva solo 5 mesi. E’ stato poco tempo con me, ma io ho sofferto così tanto perché non era solo il
Ciao Mamma di Emanuela Bosis
La mia mamma si chiamava Annamaria e purtroppo è mancata alla fine di luglio dopo una lunga malattia. Sono un po’ arrabbiata con te perché non ci sei più, ma ti voglio ancora tanto bene. Mi manchi tanto mamma, mi manca quando mi portavi la colazione a letto. Tanti bacioni. Tua Manu. 13
mio gattino, ma era il mio bambino, come un figlio. Anche se lui non parlava mi mostrava il suo affetto mettendo il suo nasino sul mio. Ho una sua foto sopra il letto e nel mio computer; ogni volta che la guardo mi ricordo di quando era ancora vivo e troppo vivace, era tanto simpatico. Ciao Giotto ti voglio tanto bene. Il tuo papà.
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Musical “La strada dell’uomo” a cura dei ragazzi dell‛Oratorio di Merone
Siamo i ragazzi dell’Oratorio di Merone. Da qualche anno, in occasione della nostra festa patronale di maggio (SS. Giacomo e Filippo), sempre motivati e sostenuti dal nostro parroco don Ottavio, mettiamo in scena un musical. Quest’anno, insieme alla Schola Cantorum e ad altri amici della nostra comunità parrocchiale, ne abbiamo scelto uno forse poco conosciuto, ma che ci ha molto colpito: ci abbiamo lavorato sopra e l’abbiamo chiamato “La Strada dell’Uomo”. La “Strada dell’Uomo” è un libero adattamento dell’opera musicale “Caino e Abele” di Tony Cucchiara. E’ uno spettacolo ballato, recitato, suonato e cantato dal vivo che ripercorre il cammino dell’umanità dalle origini fino ad oggi, mostrando l’incessante lotta che l’uomo ha condotto contro il male:dalla Creazione, alla morte di Abele per mano del fratello Caino, accecato dall’invidia; -da San Francesco, che decide di abbandonare la ricchezza per dedicarsi con semplicità e con povertà a Dio, a Giovanna D’Arco, che animata da una fede sinceranon si sottrae a una condanna a morte; -dall’odio razziale, che, nell’America divisa tra bianchi e neri, non impedisce all’amore di nascere e alla speranza di sbocciare, alla giovane vita di Anna Frank, spazzata via dalla follia nazista e dall’antisemitismo. -Infine, quel tradimento di Giuda, che inchioda Gesù Cristo alla croce, ma al contempo apre alla vita che vince la morte: quel fatto a cui occorre tendere e fissare lo sguardo per non perdere il senso e la speranza. L’esperienza del musical ci ha fatti camminare insieme, con tante fatiche, ma verso una meta. E’ bello sperimentare un’amicizia che non si riduce alle proprie capacità e ai propri sforzi, ma che è tenuta insieme da qualcosa di più grande! Se il musical ha comunicato qualcosa, non è solo merito nostro: è il segno della presenza di un Altro. Cristo c’è e lo si incontra nella bellezza delle esperienze vissute! Attraverso il musical, che è l’espressione del nostro stare insieme, vogliamo dare un senso a questa strada e comunicare a voi possibili spettatori il desiderio di camminare uniti in un amore più grande e verso un amore ancora più immenso.
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A tutti i volontari e le persone disabili che frequentano Noivoiloro.
Compleanni di febbraio 2/02 6/02 7/02 9/02 11/02 12/02 15/02 16/02 18/02 21/02 22/02 23/02 27/02
Gagliano Rosa Pirro Alessandro Orsenigo Paola Meroni Nicoletta Croci Giovanna Saggin Giorgia Panzeri Marino Batal Tarik, Dassi Francesca Villa Mario Francesco Duraccio Gennaro Picone Antonio Rizzi Luciana Mambretti Lucia Maria
Compleanni di marzo 3/03 4/03 5/03 7/03 8/03 9/03 10/03 11/03 21/03 22/03 23/03 24/03 29/03 30/03
Catto Graziella, Redaelli Giovanna Prisinzano Riccardo Malinverno Vittoria Cappellini Elisa, Masciadri Orietta Antonietti Daniela, Proserpio Mariangela Limonta Arturo Capelli Francesco, Isidori Pedro Paolo Ciliesa Camilla Maria, Cosentino Maria, Grasso Giovanni Bosisio Sabrina Ripamonti Marco Mattei Laura, Rova Samantha Villa Elena Curioni Elena Fumagalli Michele
VENERDI 22 DICEMBRE 2013 BABBI NATALE AL NOIVOILORO! Come tradizione, anche questo Natale i soci del Motoclub di Erba sono arrivati vestiti da Babbo Natale, per consegnare i doni ai ragazzi del Centro Socio Educativo Noivoiloro. Babbi Natale e ragazzi del CSE hanno gustato insieme una fetta di panettone e un bicchiere di spumante. Grande gioia e divertimento per tutti. Un arrivederci al prossimo anno. Noivoiloro ringrazia di cuore tutti gli amici del Moto Club di Erba 16
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AIUTA NOIVOILORO
5 PER MILLE DELL’IRPEF Firma nel riquadro indicato come
“Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale”
Indica il Codice Fiscale di Noivoiloro
01780780134 Perché è dal 1986 che… Noivoiloro si impegna per dare importanza alle semplici azioni di aiuto, entusiasmandosi per poi cercare di fare sempre di più. Noivoiloro sensibilizza e coinvolge tanta gente per continuare ad aiutare le persone che si trovano diversamente in difficoltà. Perchè oggi… Noivoiloro, con i suoi circa mille soci e amici, trecento volontari e ottanta persone disabili, opera concretamente nel sociale; Noivoiloro continua a costruire la nuova sede con impegno, entusiasmo, trasparenza, determinazione, qualità e soprattutto… col cuore; Perchè domani… Noivoiloro, insieme a molta gente, avrà creato una struttura per tanti: aperta, solidale, utile, importante, coinvolgente, viva, entusiasmante! … Noivoiloro andrà sempre… avanti con grinta!
Nel 2008 abbiamo ricevuto € 37.612,92 [sottoscrizione relativa anno 2006] Hanno contribuito 1262 persone Nel 2009 abbiamo ricevuto € 48.104,45 [sottoscrizione relativa anno 2007] Hanno contribuito 1431 persone Nel 2010 abbiamo ricevuto € 52.018,06 [sottoscrizione relativa anno 2008] Hanno contribuito 1612 persone Nel 2011 abbiamo ricevuto € 48.089,00 [sottoscrizione relativa anno 2009] Hanno contribuito 1512 persone Nel 2012 abbiamo ricevuto € 41.636,42 [sottoscrizione relativa anno 2010] Hanno contribuito 1600 persone Nel 2013 abbiamo ricevuto € 41.169,89 [sottoscrizione relativa anno 2011] Hanno contribuito 1628 persone
Grazie di cuore a tutte le persone che devolvono il loro 5 per mille a favore di Noivoiloro Società Cooperativa Sociale Onlus