N° 135 Aprile - NVL informa

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informa NOIVOILORO Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 filiale di Como Registrazione Tribunale di Como decreto numero 2/96 del 5/2/1996 Dir. Resp.: Alessandro Bertoglio - Redazione: v. S. Maurizio, 2 - ERBA (CO) - Stampa: Grafiche Valsecchi - Confezionamento: Lito Offset Erba

NUMERO 135 - APRILE 2010 - contiene i.p.

Mamma Franca e la grande festa di Ambrogio Ripamonti

Il 2 marzo scorso all’età di 81 anni mamma Franca è andata in Paradiso. Chi era mamma Franca? Era mia mamma, quella di mia sorella e dei miei due fratelli e potrei dire tante cose su di lei, perché di cose ne ha fatte tante durante la sua vita, ma per descrivere in poche parole chi era, desidero raccontare quello che è successo nei giorni successivi alla sua morte. E’ stata davvero tanta la gente che è andata a casa sua per dire una preghiera vicino al suo corpo, tante sono state le telefonate, i telegrammi, gli sms che ho ricevuto e tanta era la gente in chiesa per il rosario e il funerale. Al di là del folto numero di persone e della bellissima cerimonia del funerale, ciò che più mi ha colpito è stato sentire gente di ogni età bambini, giovani, adulti e anziani che mi dicevano di essersi trovati bene con lei: per loro mamma Franca rimarrà sempre una donna indimenticabile. Questa era mamma Franca, una semplice donna di casa che sapeva far star bene le persone che si avvicinavano a lei. Una donna di animo buono, affezionata alla sua parrocchia e a Noivoiloro. Nel mezzo di un dramma, mi rincuorava sentire dire tante cose belle su di lei. Alcuni ricordavano il suo attaccamento a Noivoiloro dicendo: “Che peccato… è stato tutto così veloce… desiderava così tanto vedere la festa di inaugurazione della nuova sede Noivoiloro”. Pochi giorni dopo la sua morte sono andato a vedere la sede nuova in costruzione e sentivo nel mio cuore che mamma Franca era con me in quel momento. Adesso lei sa quali sono le nostre gioie e preoccupazioni, sa che dovremo finire i lavori di costruzione per il 5 giugno, sa

che magari mancherà qualche rifinitura perché manca ancora qualche soldino per completare il tutto, sa a che punto è l’organizzazione della grande festa di inaugurazione, il nostro entusiasmo, la nostra attenzione per fare bene, sa che durante quelle giornate di festa, anche se dovesse esserci brutto tempo o altri disagi, noi cercheremo di gustare e valorizzare quello che con attenzione e semplicità

riusciremo a fare, sa che tutto quello che stiamo facendo è per portare un poco più di serenità a tutte le persone, soprattutto a quelle che si trovano diversamente in difficoltà. Noi sappiamo che lei continuerà ad esserci vicina e che lo farà con l’amore di una semplice mamma. Grazie mamma Franca e… ... pian pianino… avanti con grinta!

Noivoiloro Informa diventa a colori

Il primo numero del giornale Noivoiloro informa è stato pubblicato nell’aprile 1995 grazie a Renato Cepparo e Paolo Nava. Indimenticabile l’emozione nel stampare le prime quattrocento copie. Ringraziamo tutti i sostenitori che hanno creduto in questo giornale, in modo particolare l’Azienda Amica Cirillo Frigerio & Figli, sostenitore ufficiale. Oggi Noivoiloro Informa compie 15 anni e per merito di una nuova Azienda Amica Fumagalli, ecco il grande regalo di compleanno: la grande emozione di avere tra le mani questo bellissimo giornale stampato a colori. Ricorda gli indirizzi internet di Noivoiloro - www.noivoiloro.it - email:info@noivoiloro.it

In caso di mancato recapito restituire a : noivoiloro via S. Maurizio, 2

22036 - ERBA (CO)

il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa


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5 per mille sono stati resi noti gli importi relativi al 5/1000 per l’anno 2008: Noivoiloro Soc. Cooperativa Sociale onlus rileva sottiscrizioni che concretizzano un contributo a suo favore pari a

€ 52.018,08 nell’attesa che questa somma venga concretamente messa a disposizione dallo stato, ringraziamo fin da subito quanti hanno confidato in noi.

informa NOIVOILORO

Raccolta Fondi Nuova Sede Noivoiloro

Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Edito da Noivoiloro Coop. Soc. Onlus Redazione Via S.Maurizio, 2 Erba Tel. 031.640703 Fax 031.642699 e-mail: info@noivoiloro.it sito web: www.noivoiloro.it

Dalla gente e dalle aziende abbiamo raccolto

€ 578.915,00

Dir. responsabile Alessandro Bertoglio Responsabile di Edizione Ambrogio Ripamonti (Ampo) Collaboratori Alessia Ratti, Eros Sormani, Maria Cepparo, Mario Schiatti, Natalina Riva, Paolo Villa, Pinuccia Tagliabue, Simone Massa Pinto, Renzo Sposini, Riccardo Prisinzano, Valerio Anzani. Grafica e impaginazione: Fabrizio Olmi Noivoiloro Lavoro Cooperativa Sociale Onlus Stampa Grafiche Valsecchi snc - Erba Piegatura Lito Offset srl - Erba Confezione Plast-Co-Inverigo

GRAZIE DI CUORE A TUTTI Noivoiloro Società Cooperativa Sociale Onlus C/C postale numero 53543732 IBAN IT51Q0832951270000000201670 Causale: Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro

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I lavori della nuova sede proseguono a cura della redazione

L’impresa edile Artec S.R.L. da mesi lavora senza sosta. Con professionalità e qualità continua a servire le diverse aziende che lavorano all’interno del cantiere. Fra poco darà inizio ai lavori del settore esterno. Complimenti da parte di NOIVOILORO e grazie anche per la sensibilità riguardo l’aspetto economico.

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Ultimo saluto a Mamma Franca testo letto in chiesa durante la cerimonia del funerale

Un pensiero per mamma Franca Ciao Franca… dai… di la verità che lo immaginavi che ci saremmo trovati così, tutti insieme con te. D’altronde con tutto quello che hai fatto per noi… questo è il minimo che potevamo fare. Eccoci qui, ognuno con i propri pensieri, con i propri ricordi. Ti ricordiamo quando andavi con la bici avanti e indietro dal supermercato, mille volte al giorno, per acquistare le buone cose da cucinare per i figli, i nipoti e spesso anche per gli amici. Ti ricordiamo affacciarti sorridente alla finestra ogni volta che il campanello della porta suonava. Ti ricordiamo mentre stiravi montagne di biancheria e noi… in tanti… Ti piombavamo in casa all’una di notte e tu felicemente smettevi per prepararci un buon tè caldo. Ti ricordiamo in preghiera durante le processioni con le tue amiche della confraternita parrocchiale. Ricordiamo il tanto lavoro fatto con

le tue amiche nel settore assemblaggio di Noivoiloro. Ti ricordiamo passeggiare per le vie di San Maurizio con la tua adorata Carmen… che intesa… che sguardi pieni d’amore. Ti ricordiamo in cucina con le tue amiche cuoche durante la festa del Noivoiloro orgogliosa nel tuo ruolo di addetta alla preparazione di insalata e formaggini. Ti ricordiamo anche come una donna moderna, che ha saputo aprire la porta ai giovani, ai nuovi ideali. Ricordiamo il tuo entusiasmo nelle serate dedicate alla creazione delle innumerevoli pratoline. Ti ricordiamo con i fiori in mano recarti al cimitero per pregare le tue persone care. Ricordiamo che per merito della tua semplicità riuscivi ad essere un’amica vera delle persone che si trovavano diversamente in difficoltà. Ti ricordiamo assorta in preghiera nella tua amata chiesa di San Maurizio. E sì… cara Franca… è proprio

così… tutto quello che hai fatto nella tua vita, con la tua semplicità, il tuo sorriso, la tua disponibilità, lo possiamo riassumere in una semplice frase: “ci hai voluto e ci vorrai sempre tanto bene”.

Grazie mamma Franca

I figli commossi abbracciano tutte le amiche e amici di Mamma Franca. In modo particolare ringraziano il Dott.Alberto Rigamonti, gli Operatori dell’Ospice “Il Gelso di Erba”, e i sacerdoti Don Bruno, Don Bassano, Don Giovanni, Don Silvio, Don Domenico. 4


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A Franca Quasi ci sembra di vederla ancora correre tra i tavoli della cucina, riempire i piatti e spiare nel salone se tutto procede bene. Sempre discreta, Franca. Un’amica ancora e sempre presente nei nostri ricordi. Perché con noi donne della cucina lei ha condiviso anni di volontariato al NoiVoiLoro. E’ passato parecchio tempo da quando abbiamo cominciato quest’avventura e ormai non contiamo più nemmeno i mercoledì sera ad assemblare, le feste di luglio e le cene del sabato sera passate con lei. Le vacanze a Camaldoli erano diventate quasi un appuntamento fisso durante il quale festeggiavamo il suo compleanno. Lei ringraziava sorridendo, e solo la luce delle candele sulla torta illuminava quella commozione velata che lei voleva nascondere. Era così Franca, riservata e timida, sempre pronta ad ascoltare, anche quando la discussione si faceva accesa. Insieme a lei abbiamo intrapreso la strada del volontariato, condividendo sia i momenti difficili che quelli più felici. Non dimenticheremo facilmente la sua capacità di guardare sempre il lato C’è una particolare fortuna che capita ad alcuni individui, a molti ma forse a non a tutti: quella di poter intrecciare il proprio percorso esistenziale con quello di una nonna o di una zia un po’ particolare. Possono cambiare le ambientazioni, i tratti psicosomatici, ma ci sono delle caratteristiche ben precise che identificano queste persone, per così dire, speciali. Hanno lineamenti armoniosi, modi gentili, occhi capaci di cogliere nel profondo, orecchie pronte a captare ogni più piccola necessità, braccia vigorose, pronte ad aiutare e a cingerci in un caldo abbraccio. Poco importa se a volte, l’avanzare dell’età ruba qualche diottria, attutisce i suoni, o rallenta il loro passo. I loro organi di senso sono coordinati da un organo che resiste alle intemperie: un grande cuore! Che bello esser guardati da quegli occhi che riescono a raggiungere e a scrutare ogni angolo più remoto della tua anima, che ti vedono per quello che sei realmente, non per ciò che rappresenti, non attraverso le etichette che molti possono facilmente attribuirti. Che bello essere ascoltati da quelle orecchie, che non hanno la pretesa di sapere a priori ogni cosa, che sanno cogliere le ansie non espresse, che sanno

positivo in ogni situazione e in ogni persona. Forse questa è stata la cosa più preziosa che ci ha lasciato di lei. Il gruppo cucina ha perso un’amica e una compagna d’avventura. Non dimenticheremo mai il suo dolce sorriso. Ti salutiamo con la certezza che le porte del Paradiso ti si siano spalancate davanti e ti abbiano accolta fra gli Angeli. Il nostro più affettuoso abbraccio va alla sua famiglia alla quale lei era molto legata.

Le tue amiche cuoche ancora rallegrarsi di fronte a suoni gioiosi. Che bello essere toccati da quelle mani gentili, pronte ad intrecciare in caloroso abbraccio, capace di alleviare qualsiasi dolore. Io ho avuto la fortuna di crescere con una figura così particolare, venuta a mancare anni fa. Poi un giorno, dopo essermi calata nella realtà Noivoiloro, ho conosciuto Franca e ho subito riconosciuto lei come appartenente a quella categoria dei nonni un po’ speciali. Ma la cosa ancora più straordinaria che ho rilevato è stata la sua capacità di essere così, non solo nei confronti di una manciata di nipoti, ma verso una moltitudine, rappresentata dalla famiglia Noivoiloro e oltre. Grazie Franca di aver presenziato nelle nostre esistenze, grazie di continuare ad essere stata per tutti noi una nonna un po’ speciale, grazie di esserti aperta alla vita e di aver permesso che Noivoiloro venisse creato: si, perché il reale merito è il tuo, che hai saputo, ormai più di venti anni fa, sacrificare spazio ed energia all’interno della propria casa, per dar spazio ad un idea, che una manciata di scalmanati stava cercando di mettere insieme!

Patrizia de Pedrina

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Cara Franca, con affetto custodirò nel cuore il mio ricordo di te. Ricorderò i tuoi occhi piccoli, ma intensi che sapevano valorizzare la semplicità che offre la vita e che, se accolta, rende sereni. Ricorderò la tua bocca sottile, pronta a sorridere e a ridere della quotidianità o di te stessa. Ricorderò le tue mani, segnate dal tempo, ma operative e agili per aiutare chi te lo chiedeva con l’umiltà che ti contraddistingueva. Custodirò nella memoria la tua storia. La storia di una donna forte che è riuscita ad affrontare tante difficoltà mantenendo viva la speranza e l’amore per la vita. Ricorderò la madre che è riuscita a consegnare ai propri figli i suoi valori. Soprattutto, però, ricorderò la donna “moderna” che ha saputo aprire la porta ai “giovani”, ai “nuovi ideali” e a “speranze” mai sopite. La tua modernità ha coltivato semi solidali, creato forti legami e generato nuove realtà. Tutto in un silenzio proficuo e in una semplicità difficile da imitare. Semplicità. La semplicità del tuo essere ha reso importante e feconda la tua esistenza. Ai miei occhi tu sei tutto questo. Ai miei occhi tu hai colto il segreto per essere felici in questa vita. Con sincera umiltà, ringrazio Dio per aver fatto incontrare le nostre strade. Con immensa gratitudine

Katia


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NOIVOILORO d’oro ai regionali di nuoto di Eros Sormani

Sabato 13 e domenica 14 febbraio si sono svolti a Milano, presso la Piscina del Centro Sportivo “Giovanni da Procida”, i Giochi Regionali Special Olympics della Lombardia di Nuoto. Convocati all’importante appuntamento gli atleti agonisti Cavallaro Alessandro, Aceti Lorenzo, Villa Mario Francesco, Carletto Michele al suo debutto in vasca corta, Spreafico Gianluca, Corti Stefano ed il veterano Paolo Poletti. Assente giustificato risultava invece Fabio Staglianò costretto a dare forfè all’appuntamento a causa di una bronchite acuta. Partenza “ghiacciata” del gruppo alle ore 7.30 di sabato dalla sede Noivoiloro e se “il buon giorno si vede dal mattino” non certo incoraggiante per affrontare la lunga giornata deve essere stato l’increscioso episodio in cui la nostra delegazione è incorsa al primo benzinaio per il rifornimento di gasolio.

Di fatto la macchinetta del Self-Service ha “succhiato” 40,00 euro alla povera Ombretta senza restituire neppure una goccia di gasolio. Sulla stessa lunghezza d’onda è stata

anche l’accoglienza del gruppo al Centro Sportivo, quando ci si è resi conto che a causa di un errore organizzativo nessuno dei nostri atleti risultava iscritto ai Giochi. Superato l’inconveniente, la giornata è proseguita all’insegna di un’organizzazione e di una logistica forse non preparata a dovere per l’occasione, problema comunque sempre in sottofondo rispetto all’entusiasmo di tutti i partecipanti. Molto emozionante è stato invece il corteo dei partecipanti in sfilata verso il ristorante, applaudito dai cittadini al lato della strada e guidati da due porta bandiere del Comune di Milano. Dal punto di vista agonistico nelle prove preliminari individuali di sabato tutti i nostri atleti hanno ben figurato facendo ben sperare per le finali della domenica. Terzo posto invece, su tre partecipanti, per la staffetta 25m stile, con una prova non all’altezza del valore atletico dei nostri Lorenzo, Michele, Alessandro e Mario per una preparazione tecnica ancora insufficiente, soprattutto nelle partenze. La giornata di domenica, in cui si sono disputate le finali, ha visto un’organizzazione incredibilmente perfetta e totalmente rivista grazie alla regia del team Special Olympics Lombardia. Prova superba di tutti i nostri porta colori, ad iniziare da capitan Poletti Paolo che dopo due anni di “digiuno” conquista l’oro nei 50m dorso e la medaglia d’argento nei 50m stile libero. Sorprendente invece è stata la finale dell’atleta di Castello di Brianza Gianluca Spreafico che si è dimostrato sicuro ed autonomo nelle fasi di preparazione alle gare vincendo l’oro nei 25m dorso ed il bronzo nei 25m stile libero. I Campionati Regionali hanno rappresentato per Carletto Michele e Corti Stefano il debutto nel mondo Special Olympics e se per Michele è stato podio sia nei 25m stile libero che nei 25m dorso (oro e argento) per Stefano la prova è stata poco fortunata. Di fatti ha subito una squalifica per errore tecnico nei 25m dorso e si è classificato al quarto posto nei 25m stile libero. Prima piazza nei 25m stile libero e terzo posto nei 25m dorso per il suellese

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Lorenzo Aceti sostenuto dalle tribune dal papà Ezio, accompagnatore e tifoso del team con tutti gli altri genitori a partire da Rocco Cavallaro che per 15 giorni ha sofferto di raucedine acuta causata dal tifo da stadio. Sempre restando in famiglia Cavallaro il piccolo Alessandro, che 2 anni fa aveva partecipato ai campionati nella categoria nuoto assistito, ha vinto la medaglia più preziosa nei 25m stile libero ed il bronzo nei 25m dorso, con ancora un ampio margine di miglioramento. Un discorso a parte merita invece Mario Villa già atleta della squadra di basket: con un oro nel dorso e un bronzo nello stile libero i campionati regionali 2010 lo hanno incoronato uno dei migliori specialisti dei 25m. Le sue ottime e costanti prestazioni gli consentiranno l’anno prossimo di partecipare ai campionati sulla distanza dei 50m. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i volontari che con passione ed impegno garantiscono gli allenamenti in piscina e senza dei quali nessun risultato sarebbe possibile.


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Cambia il mondo, anche a parole! di Eros Sormani

Il 3 marzo 2010 è stato celebrato in tutto il mondo l’evento “End the R-word Day”, promosso da Special Olympics leader mondiale nella promozione dell’accettazione delle persone con disabilità intellettiva. L’evento ha rappresentato il

momento culminante della campagna di comunicazione “Cambia il mondo, anche a parole!” avente l’obiettivo di promuovere l’eliminazione dal linguaggio comune dell’uso peggiorativo della parola “ritardato” (R-word) Di fatti la parola “ritardato” sta

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sorprendentemente guadagnando popolarità in un mondo impegnato nello sradicare pregiudizi razziali e linguistici. Secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità,193 milioni di persone, il 3% della popolazione mondiale, sono individui con disabilità intellettiva, il gruppo più grande di disabilità. La statistica della disabilità intellettiva non conosce confini; non risparmia nessuna razza, etnia, livello culturale, classe sociale e contesto economico. Inoltre sono milioni i familiari ed amici coinvolti con le persone con disabilità intellettiva. Nel mondo le persone con disabilità intellettiva vengono per consuetudine abusate, trascurate, insultate, istituzionalizzate. Le scuole spesso le accettano mal volentieri e spesso sono vittime di episodi di bullismo. Nonostante i cambiamenti legislativi fatti per proteggere le persone con disabilità intellettiva, percezioni e stereotipi negativi tuttora prevalgono. Eppure questi modelli negativi non corrispondono ai reali talenti e capacità delle persone con disabilità intellettiva. Lo stereotipo negativo della parola “ritardato” è inesatto e distruttivo. L’utilizzo della parola-R “ritardato” è diventato un luogo comune nella nostra società. Viene utilizzata abitualmente da giovani ed adulti non cogliendone l’impatto offensivo. E’ giunto quindi il momento di eliminare dal linguaggio comune la parola “ritardato” ed altri appellativi simili, è tempo per tutti di alzare la voce e far sapere a tutti che non ne verrà più tollerato l’uso. E’ tempo di riconoscere il valore delle persone con disabilità intellettiva e dar loro il benvenuto in una società che può solo trarre beneficio dalla loro integrazione ed accettazione. La prossima volta che sentite la parola “ritardato”, pensate ai vostri amici e vicini, AGITE ORA, prendetevi l’impegno ed aiutate ad eliminare adesso la parola “ritardato”: celebrate con noi “End the Rword Day”.


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“Ci sei su facebook?” di Eros Sormani

Con l’avvento di internet e lo sviluppo di strategie e piattaforme sempre più efficaci, l’opportunità di estendere la propria rete di relazioni sociali ha avuto un forte impulso. Oggigiorno internet è in grado di mettere in contatto, seppur solo virtualmente, persone di ogni provenienza, età, etnia, ceto sociale. Il bisogno umano di comunicare e stabilire nuove relazioni trova piena realizzazione all’interno dei social network, un fenomeno in continua espansione. Facebook rappresenta oggi il social network più utilizzato al mondo. Le relazioni sociali che ogni persona può instaurare per mezzo di Facebook è estremamente ampia e coinvolge amicizia, relazioni sentimentali ed ambito professionale. Lo sviluppo dei social network quale strumento di interconnessione e propagazione delle informazioni viene oggi ampiamente studiato non solo da specialisti di internet ma anche da

sociologi e antropologi . Senza sottovalutare e dimenticare i vantaggi pratici indotti dall’utilizzo dei social network, un aspetto critico ed a tratti allarmante di tale fenomeno è che i fruitori assidui, ed in particolar modo i più giovani, possono confondere le emozioni virtuali provate a video con i sentimenti e le esperienze reali. In altri casi internet può diventare uno strumento di sfogo pubblico, anche se virtuale. Ma quando lo sfogo diventa aberrazione e follia contaminante allora il fenomeno “social network” diventa preoccupante. Un mese fa su Facebook appariva il gruppo “Giochiamo al bersaglio con i bambini down”: il gruppo contava circa 5247 membri. La descrizione del gruppo era allucinante; la riportiamo per farvi comprendere l’idiozia generalizzata che infesta la nostra società: “I bambini down sono solo un peso per la nostra società... Dunque cosa fare per risolvere

il problema? Come liberarci di queste creature in maniera civile? Ebbene si signori... io ho trovato la soluzione: Esso consiste nell’usare questi esseri come bersagli, mobili o fissi, nei poligoni di tiro al bersaglio”. Come studioso e professionista del web, vengo spesso invitato ad esprimermi sull’impatto sociale dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Anche a proposito di “Giochiamo al bersaglio con i bambini down” sono stato chiamato ad esprimere un giudizio attraverso una e-mail inviatami da amici che mi sottoponevano un intervento di Giorgia Battistoni, una studentessa di Scienze alla Normale di Pisa. Dopo aver letto l’articolo ho chiamato subito Giorgia al telefono per complimentarmi con lei e chiederle il permesso di pubblicare su questo informatore la sua testimonianza. Condivido quindi con tutti voi la bellissima lettera di Giorgia, nella speranza che simili situazioni non accadano mai più.

Segni Particolari: due sorelle diverse di Giorgia Battistoni

Le parole, in quanto segno di civiltà, non saranno mai in grado di restituire agli altri lo sdegno e lo schifo che provo in questo istante. Pensavo di iscrivermi, come tanti hanno fatto prima di me, al gruppo “giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini Down” per lasciare un commento di disgusto in bacheca ma poi ho pensato che sarebbe INUTILE. Inutile tentare perché non c’è nulla da spiegare: innanzitutto non ci sono “bambini Down” ma persone affette da Sindrome di Down, non sono una razza, una specie a parte ma persone diverse da tutti: da me, da te che stai leggendo, da chi ha fondato il gruppo e da chi pure ha

un cromosoma 21 in triplice copia. Più che arrabbiata sono affranta per la miseria che sempre più caratterizza la nostra società. Ho paura ad immaginare il futuro se questo significa trovarmi nuovamente a confronto con un simile degrado culturale, sociale e civile ma poi sono pervasa da un’insolita forza; l’uso di pseudonimi e la manifesta ignoranza dell’argomento, oltre che della lingua italiana, dimostrano come questo sia solo il tentativo messo in atto da qualche frustrato per ottenere i suoi primi e unici 5 minuti di gloria. E allora che così sia! Che si nascondano pure dietro falsi nomi, che provino a mettere in fila parole cercate alla rinfusa

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sul vocabolario, io sono diversa! Non ho bisogno di ergere un muro virtuale dietro il quale trovare rifugio per me e le mie idee.

Questa sono io e questa è mia sorella. Segni particolari: due sorelle diverse


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Vacanze estive: grande novità a cura della redazione

E’ da vent’anni che Noivoiloro organizza durante il mese di agosto vacanze al mare e in montagna. Ogni anno vengono coinvolte circa settanta persone. La caratteristica di queste vacanze è quella di vedere volontari e persone disabili insieme, dove tutti vengono considerati allo stesso modo, sia per l’aspetto ludico che riguardo alle spese di viaggio e albergo. Durante gli ultimi anni è diventato difficoltoso coinvolgere i volontari. Le motivazioni sono diverse: per alcuni prevale l’impossibilità di più giorni di ferie nel periodo di agosto e per altri l’aspetto economico. Di fronte ad una sempre richiesta di partecipazione da parte dei ragazzi in corrispondenza ad un minor

numero di volontari, abbiamo pensato ad un’alternativa. Ecco così la novità di quest’anno: dal 31 luglio all’8 agosto ci troveremo per trascorrere insieme delle giornate all’insegna del divertimento e della spensieratezza verranno organizzate diverse passeggiate nelle nostre zone, gite di una giornata ai laghi e in piscina. Durante le sere il nostro stare insieme sarà presso la sede nuova di Noivoiloro, dove verrà organizzata una buona cena e tanta animazione in compagnia con musica, canti e giochi. Poi per chi lo desidera ci sarà la possibilità di fermarsi a trascorrere anche la notte. Ognuno potrà decidere a quali attività partecipare, libero di scegliere momenti e tempi diversi. Sarà il tener conto anche

dell’aspetto economico “che in questi momenti non è poco” , sarà l’entusiasmo di vivere insieme alla buona, all’avventura, in modo semplice e un po’ spartano, saranno tutte queste cose che arriveranno a sostituire le belle vacanze al mare e in montagna ad attirare quei volontari che in altro modo non riuscivano più ad appartenere.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI Contattare la segreteria e chiedere di Ambrogio Ripamonti. tel. 031.640703 e-mail: info@noivoiloro.it

Companheira, Amiga, Irmã, Mãe, Avó (...) Me adianto, entro no túnel do tempo. Vejo a terra de outro plano, parece encantamento (...) Minh’alma anseia liberdade! (...) Oh, pobre corpo que precisa dela! (...) Tu, corpo meu, invólucro encarnado, deves servir n’aquilo que se apraz fazer, pois não buscou em ti, até o próprio Nazareno, em finalmente ser crucificado? Vamos. Assim caminharemos lado a lado, Tu em mim e eu em ti Enquanto, oh espaço, estou aqui. Até que sejas por fim crucificado quiçá por dias melhores, melhores tempos, Sem lamentos, Meu corpo em minh’alma enfim purificado!

Djanira, seu sorriso continua brilhando em nossas vidas! * 09/06/1945 + 11/03/2010

Djanira Maria Tenderini

Alcuni volontari di Noivoiloro ricordano con affetto Djanira e rimangono vicini a Luis Tenderini in questo momento di grande dolore.

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Amarcord di Chiara Meroni

Con questo numero vorremmo ospitare i ricordi di alcuni dei ragazzi che hanno fatto parte della Quarta Strada in questi 10 anni di vita. La prima a scrivere è Chiara, una ragazza che chi frequenta il Noivoiloro conosce, perché è rimasta come volontaria e sta diventando sempre più importante per la nostra realtà. Quando ieri sera Ricky mi ha telefonato chiedendomi di scrivere un articolo sui dieci anni della Quarta Strada per oggi, mille dubbi mi hanno assalito: scrivere un articolo in così poco tempo?! Come farò?! E se non mi venisse l’ispirazione?! Fortunatamente, questa sensazione è durata pochi secondi perché subito dopo sono affiorati nella mia mente numerosi ricordi che facevano a gara per posizionarsi nella mia memoria. Dieci anni di Quarta Strada…non sembra vero. Personalmente ne ho vissuti due e ne sono uscita, causa vecchiaia, già da cinque… Dicevo che nella mia mente c’è stata una corsa di ricordi: il primo incontro con Ricky è stato superato dai numerosi Progetti Friends che, dopo una stoica resistenza, sono stati a loro volta

superati dalle feste di carnevale, dai cineforum, dagli incontri seri in cui potevo confrontarmi liberamente con i miei coetanei, presentare le mie opinioni senza problemi, parlare di tutto ciò che succedeva nel mondo ma, soprattutto, nel nostro piccolo, guardare la realtà da un punto di vista diverso dal solito, imparando a conoscere le persone con cui condividevo quell’avventura. A proposito di avventura: come dimenticare la mitica vacanza a Sfruz? E i tre giorni in sede all’inizio di gennaio ogni anno? E la cena senza lume di candela? Per non parlare dei primi servizi alla festa di luglio… Oggi vivo La Quarta Strada dall’esterno. Frequentando il Noivoiloro, sono stata sempre in contatto con La Quarta Strada: il gruppo è cambiato varie volte, gente che va e gente che viene. Ma tutti sono consapevoli che stanno vivendo una storia: “È la storia di un cammino un po’ speciale. È la storia di chi vive con gli altri nel Sociale. Questa è la nostra storia, comunque vada. Questa è storia: la nostra Quarta Strada”. E anche se, guardandola

Chiara quando era alla Quarta Strada

da fuori, posso notare dei difetti (perché nessuno è perfetto!) anch’io ho fatto parte di questa storia e i bei ricordi sono più forti: tagliano tutti contemporaneamente (e appassionatamente) il traguardo. Per questi dieci anni vorrei augurare alla Quarta Strada un sacco di cose. Ma soprattutto una, per il futuro: che qualche ragazzo decida di continuare il cammino con il Noivoiloro, per dare un segnale importante a tutti coloro che nutrono dubbi su questo progetto, perché la Quarta Strada è solo l’inizio della storia. BUON COMPLEANNO!

Carnevale 2010: “Il grande circo Noivoiloro” di Marco Vecchietti

Come tutti gli anni, in sede Noivoiloro il gruppo animazione della Quarta Strada, aiutato da alcuni ex, si è prestato all’organizzazione ed alla realizzazione di un’altra grande festa di carnevale dal nuovo titolo “Il grande circo Noivoiloro”. Non vogliamo nascondere che quest’anno gli impegni scolastici o lavorativi di ognuno di noi hanno reso il lavoro duro e faticoso, ma la cosa importante è che sempre, con simpatia, umorismo e voglia di fare l’obiettivo è stato raggiunto. La festa, svoltasi nei panni di un circo un po’ sconquifferato, animato da simpatici atleti, dispettosi pagliacci, maghi

un po’ impacciati, giocolieri scoordinati e naturalmente una brava presentatrice, è cominciata subito alla grande. Buona musica e voglia di muoversi hanno riunito tutta la gente in un susseguirsi di balli e giochi divertenti accompagnati da buffe acrobazie, magie, coriandoli e tante, tante risate. Spero davvero che il nostro pubblico si sia divertito e colgo l’occasione per ringraziarlo, poiché come ogni anno riempie di vita la grande serata, lasciandoci a ripulire un pavimento colorato da centinaia di coriandoli, con il cuore pieno di gioia.

informa NOIVOILORO Periodico Informativo delle Associazioni e Cooperative Noivoiloro

Si ricorda a tutti i lettori che per ricevere gratuitamente il giornale a casa è necessario richiederlo attraverso la segreteria o il sito internet tel 031 640703 info@noivoiloro.it www.noivoiloro.it

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La storia dei mondiali di calcio di Paolo Manosperti e Fabrizio Paonazzi

Ciao, siamo Paolo Manosperti e Fabrizio Paonazzi, e avremmo pensato di scrivere questa rubrica chiamata la “Storia dei mondiali di calcio ”. In questa rubrica parleremo di tante notizie che riguardano il trofeo (che prima veniva chiamata coppa Rimet), e della sua storia che va dalla prima edizione ad oggi. Ricordiamo che quest’anno i mondiali avranno luogo per la prima volta nel “continente nero” in Sud Africa. L’idea del campionato mondiale di calcio nacque nel 1928, quando il presidente della FIFA (Fédération Internationale de Football Association), Jules Rimet, decise di istituire un torneo per squadre nazionali. Il presidente della FIFA accolse la proposta dell’Uruguay di organizzare il torneo in concomitanza con il centenario della propria indipendenza. Il primo campionato del mondo di calcio (Uruguay 1930) La prima competizione di questo tipo ebbe luogo nel 1930 e consistette in un torneo con la sola fase finale con squadre nazionali invitate. Le nazioni associate alla FIFA furono invitate ad inviare una selezione, ma la scelta dell’Uruguay quale paese ospitante della competizione significava, per le squadre europee ed asiatiche, dover affrontare un lungo e costoso viaggio attraverso l’Oceano Atlantico. Perciò nessuna nazione del vecchio continente aderì alla manifestazione fino a due mesi dall’inizio della stessa. Rimet, però, riuscì a convincere a partecipare le nazionali di Belgio, Francia, Romania, e Jugoslavia. In totale 13 squadre accettarono l’invito di Rimet; sette dal Sud America, quattro

Le ricette di Marta La torta di peperoni e melanzane

dall’Europa e due dal Nord America. Nella finalissima, l’Uruguay sconfisse l’Argentina per 4-2 di fronte ad una platea di 93.000 persone a Montevideo, e divenne la prima squadra a vincere una coppa del mondo. Il trofeo, assegnato alla squadra vincitrice, prese il nome di “Coppa Rimet” in onore dell’inventore della manifestazione. La competizione si è successivamente evoluta, come vedremo nelle prossime puntate, fino a comprendere circa 200 squadre nazionali affiliate alla FIFA e che si sfidano in un lungo torneo di qualificazione che si tiene nei due anni precedenti alla fase finale. Come abbiamo già detto la fase finale dei mondiali 2010 si terrà in Sudafrica nei mesi di Giugno e Luglio e vedrà la partecipazione di ben 32 squadre nazionali appartenenti a tutti e cinque i continenti.

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Ingredienti per 4 persone 400 grammi di pasta frolla salata 400 grammi di peperoni gialli una melanzana 150 grammi di formaggio tipo fontina o caciotta 1 cipolla 2 spicchi d’aglio alcune foglie di basilico olio extravergine d’oliva sale, peperoncino rosso in polvere. Preparate la pasta frolla salata e mentre la lasciate riposare lavate i peperoni, privateli dei semi e tagliateli a striscioline; lavate e tagliate a pezzetti la melanzana. Affettate la cipolla e mettetela in un tegame con dell’olio e aglio (che poi toglierete), unite i peperoni e la melanzana e lasciate stufare a fuoco moderato. Solo al termine della cottura aggiustate di sale e insaporite con un pizzico di peperoncino e le foglie di basilico sminuzzate. Riprendete in mano la pasta; tiratela non troppo sottile e formate due dischi, uno più grande dell’altro. Con il più grande foderate il fondo e i bordi di una teglia oliata, versatevi la peperonata, cospargete con il formaggio tagliato a fettine e ricoprite con l’altro disco, saldando con cura i bordi. Con una forchetta bucherellate la superficie e infine mettete in forno caldo (intorno ai 160° c ) per 45 minuti circa.


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Il bello della velocità di Alberto, Marcella e Davide

In questo numero del giornalino nasce la nuova rubrica specializzata sul mondo dei motori che si chiama “Il bello della velocità”. Noi tre: Alberto, Marcella, Davide, abbiamo deciso di parlare di F1, di rally e di qualsiasi cosa si muova con un motore e abbia una velocità sostenuta; perché i motori ci sono sempre piaciuti e ci piacciono ancora. Per noi, parlare di motori è una cosa molto interessante e pensiamo che potrebbe interessare anche a chi, di motori, non se ne intende! In questa prima puntata vi introdurremo nel prossimo campionato di Formula 1 che comincerà tra pochi giorni. La stagione di Formula 1 2010-11 Il 14 marzo 2010 la stagione di Formula 1 è ripartita dal Bahrain con bellissime notizie per i tifosi della “rossa”: una doppietta con Fernando Alonso, pilota debuttante in Ferrari, che, con un po’ di fortuna, ha conquistato il primo posto. Tornando al mondiale, quest’anno ci sono diverse squadre nuove che, speriamo, possano riaccendere quell’interesse che manca da qualche anno. Le squadre che hanno corso anche l’anno scorso sono: Mclaren, Red Bull, Ferrari, Williams, Renault, Force India, Toro Rosso, BMW; invece quelle nuove sono: Mercedes Gp, Hispania Racing, Lotus, Virgin Quest’anno c’è anche un grande ritorno in F1 è Micheal Schumacher. Quando aveva smesso di correre con la Ferrari, nel 2006, si era ritirato ed era andato a fare il consulente per la scuderia del cavallino. Adesso è tornato e, nonostante i suoi 41 anni (età vetusta per un atleta), correrà con la Mercedes Gp. Bisognerà

stare molto attenti perché, nonostante l’età, il suo talento è grande e possiamo scommettere che darà del filo da torcere a tutti i suoi avversari; intanto nella prima gara ha già raggiunto un sesto posto: vedremo nel prosieguo della stagione. Per quanto riguarda i piloti italiani resta Jarno Trulli al volante della Lotus, rientra con la Force India Vitantonio Liuzzi e, purtroppo lascia il “circus” un pilota molto talentuoso come Giancarlo Fisichella che però è stato ingaggiato come “pilota di riserva” proprio dalla scuderia Ferrari. In questa stagione ci sono anche molti piloti nuovi, vedremo cosa sapranno fare. Intanto Jenson Button, campione del mondo, da quest’anno ha cambiato squadra: l’anno scorso correva con la Redbull, mentre quest’anno è diventato pilota della Mclaren e compagno di squadra di Hamilton. Possiamo già scommettere che la loro convivenza non sarà cosa facile. Per quanto riguarda la Ferrari, ormai sapete tutto: alla scuderia di Maranello è giunto Alonso e speriamo che il cavallino ritorni a correre più veloce di tutti… Intanto vi anticipiamo le principali novità del regolamento 2010: - Da quest’anno i punti della F1 verranno assegnati come nel campionato del motomondiale, cioè: 25 punti al vincitore, 18 punti al secondo, 15 al terzo, poi saranno a scalare da 12-10-8-6-4-2-1. - La benzina verrà fatta una sola volta, prima della gara, non sarà possibile rifornirsi ai pit-stop. - Da quest’anno si ritornerà alle gomme slick cioè quelle senza scanalature. - Ci saranno nuove regole per le prove a causa dell’alto numero di partecipanti al campionato..

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Compleanni di aprile 01/04 Alborghetti Augusta, Andena Claudio, Cogliati Lorenzo, Colombo Francesco, Pontiggia Alessandra, Ripamonti Carmen, Ruberl Stella, Tavecchio Giancarla 02/04 Gatti Franco, Proserpio Margherita 03/04 Bruno Antonella, Grassotti Francesco 04/04 Bona Egidio, Figini Michele, Fornari Irma, Frigerio Silvana 05/04 Rigamonti Enrica, Ronchetti Roberto 06/04 Francisi Chiara, Frigerio Fabrizio, Magni Savina, Mashkara Elena, Vaccaro Stefano, Viganò Adriano 07/04 Brambilla Rita 08/04 Biondo Maria, Bucaya Desirè, Corbetta Maria, Scorta Mario, Spreafico Gianmarco, Valli Chiara 09/04 Canali Carlo, Colombo Silvio, Dobrea Andrea 10/04 Cossu Lorenzo, Fusi Cristian, Gallo Orsola, Meroli Giuseppe, Pozzi Laura, Sala Giancarlo, Villa Alessandro 11/04 Fusi Camilla, Molteni Tommaso, Sarti Carlo, Schiera Cecilia, Valli Paola 12/04 Cagliani Matteo, Casartelli Elisa, 13/04 Anzani Mario 14/04 Bonacina Luigia, Esordienti Vittorio, Marelli Elisa, Rigamonti Elena 15/04 Camagni Laura, Castelletti Carlo, Lo Presti Giuseppe, Palleria Giuseppe, Redaelli Emma, Reggiani Aurelio, Riva Piera, Tardonato Paolo 16/04 Origgi Carla, Redaelli Pinuccia, Sorrenti Paolo, Tentori Amedeo 17/04 Bassi Morena, Corti Enrico, Cuffaro Filippo, Favalli Giulia, Pontiggia Marina 18/04 Biotto Graziano, Castagna Rosangela, Pappini Nadia, Riva Annamaria, Sarti Valentina, Valsecchi Sara 19/04 Baruffini Valeria, Bordone Carla, Sica Enrico 20/04 Borgonovo Fabio, Meroni Giovanna 21/04 Gualdoni Carlo, Limonta Emanuela, Riva Maurizio 22/04 Calabrò Lorena, Marzorati Francesca, Spreafico Amanda 23/04 Leonardi Maurizio, Mauri Mosè, Pellegata Alessandra, Pellegata Umberto, Rigoldi Simona 24/04 Corti Massimo, Locatelli Davide, Meroni Elena, Meroni Mirko, Quagliani Giorgio 25/04 Binda Angela, Corsolini Chiara, Corti Mario, Molteni Caterina, Munerato Maria, Sesana Rita 26/04 Butti Roberta 27/04 Colombo Stefano, Despota Anna, Torresan Alberto, Torresan Francesco, Uggeri Katia 28/04 Colaprice Marco, Costa Francesca, Invernizzi Maristella, Molteni Cosimo Angela, Tagliabue Tiziana 29/04 Critelli Matteo, De Dominicis Maurizio, Marelli Laura, Molteni Rita, Ripamonti Silvia, Testori Davide 30/04 Fumagalli Angela Maria, Molteni Tommaso, Rigamonti Roberta


Aprile ‘10

Intervista a Pamela di Samantha e Teresa Chiara

In questo numero del giornalino intervistiamo la nostra nuova educatrice Pamela Brambilla, degna sostituta di Sara Belardi. Sara, che come tanti ormai sanno, si è trasferita a Livorno e lavora in un asilo nido per i bambini piccoli.

Quanti anni hai ? 26 , sono nata il 18 dicembre 1983 Di che segno sei? Sagittario (dicono che siano testardi i sagittari…mah vedremo!!...Speriamo non troppo) In che paese sei nata? A Erba, dove ormai vivo da sempre Dove abiti? In una Frazione che si chiama San Maurizio Hai il cane? Si, si chiama Lucio e ha 3 anni Quale è il tuo cantante preferito? Mi piacciono molto i cantanti, ma ultimamente ascolto tanto Fabrizio De Andrè Perché ti piacciono le sue canzoni? Sembrano delle poesie (oohhhhhhh…. come è romantica…)

Quale è il tuo sport preferito? Pallavolo (ma ci arrivi alla rete?) Giochi spesso a Pallavolo? 2/ 3 volte la settimana Che dubbi hai? Ho il dubbio di non saper rispondere a questa domanda (ma sai come ti chiami??) Ti piace vivere? Si molto! Ti piace dormire al mattino? Al mattino, al pomeriggio e anche la sera……… sono una dormigliona! Come hai conosciuto Noivoiloro? Abitandoci vicino lo conosco da quando ero piccola; inoltre ho frequentato la “ Quarta strada” per tanti anni (si?? Facevi la spazzina???) Ti piace stare con noi? Si, mi fate divertire… anche se al mattino vorrei dormire di più!

Le consociazioni dell’ orto L‛eco dell‛orto - Piccole informazioni utili per una coltivazione fai-da-te - A cura del laboratorio di orticoltura del C.S.E.

Con il termine consociazione o coltura mista si intende la coltivazione di varie specie di ortaggi nella stessa aiuola. Questa tecnica deriva dalla considerazione che in natura non esistono le monocolture, quindi i diversi tipi di piante crescono meglio se associate ad altre specie vegetali. Le piante tra loro interagiscono in modo complesso soprattutto attraverso le sostanze rilasciate dalle radici ma anche dagli aromi che diffondono nell’ aria. Infine le piante vanno più o meno in

profondità con le radici utilizzando strati di terreno differenti. Da studi scientifici si è scoperto che alcune piante coltivate insieme si stimolano a vicenda nella crescita e si difendono meglio da parassiti e malattie. Al contrario altre piante dimostrano una vera e propria incompatibilità tra di loro. Al di là dell’ influenza reciproca esistono piante che con i loro aromi respingono o attirano insetti e parassiti e quindi la loro presenza nell’orto può essere vantaggiosa o pericolosa. Questo campo è ancora un po’ tutto da scoprire: in effetti molte interazioni tra le varie specie ancora non si comprendono a fondo e questi effetti non sono generalizzabili per tutti i tipi di orto. Esempi di consociazione: Cipolla e carota: le due piante si

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difendono meglio dagli insetti nocivi; Patata e spinacio: è una consociazione favorevole per la patata per effetto delle sostanze rilasciate dalle radici dello spinacio. Cipolla e lattuga invernale: In questo modo la cipolla riesce a crescere ottimale. Esempi di piante utili nell’ orto: Tageti: molto attivo nella lotta agli insetti Menta: migliora il gusto e lo sviluppo di cavoli e pomodori: Tiene lontana la farfalla cavolaia Basilico: si accompagna ai pomodori migliorandone il gusto e lo sviluppo: Respinge mosche e zanzare Santoreggia: migliora il gusto e la salute di fagioli e cipolle. Aglio: Contribuisce alla crescita e alla salute di rose e lamponi.


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Le cronache di... di Simone Massa Pinto

Io che ascolto Bob Dylan, F. De André, Guccini, i Queen gli U2, Clash e tutto quello che mi fa stare bene, quasi mi spaventa che nelle orecchie senta un motivetto di qualche anno fa di Ricky Martin, un cantante belloccio sudamericano (scusate non posso usare altri termini...-) che dimenandosi urlava: “TU Y YO ALE, ALE......” il ritornello della canzone mi batte nella testa, con un ritmo incalzante e mi fa sorridere pensando che si addice alla giornata sulla neve passata insieme il 28 gennaio con tutto il gruppo del Centro Socio Educativo. Quel giorno eravamo accompagnati dai volontari della montagna, che per una volta si sono trasformati in giudici di gara per raccogliere i tempi della discesa con i bob. Eravamo organizzatissimi; chi alla linea di partenza che preparava i partenti tenendo fermo il bob – chi prendeva i tempi di discesa, chi scattava le foto e chi prendeva il sole. Ahimé per voi, io mi occupavo delle riprese video, mai fatte in vita mia!!! Tra una discesa e l’altra non sono mancate le urla di stupore e gli incitamenti per i nostri partecipanti. Siamo proprio scesi tutti, belli e brutti, (che rima eh??) stupendoci della forza di volontá e dell’entusiasmo messo dai partecipanti. Incredibile vedere un Giovanni G. scivolare da solo trasformandosi con il bob

in una scheggia, (lui che la discesa in tutte le sue forme lo paralizza dalla paura). Entusiasmarsi vedendo il viso di Tamara che dopo una caduta con il bob riesce ad ottenere il miglior tempo e vincere la gara. Il nostro impavido Davide Rizzi che si lancia sulla pista, affidandosi completamente all’ignoto, arrivando con mille difficoltá fino in fondo. Alberto sorridendo scende con Paolo provando l’ebrezza della velocitá e con un dito tocca il cielo perché era da ben 18 anni che non scendeva con un bob. Marcella sulla pista si riaccende e la sua voglia di velocitá riaffiora – lei che un tempo faceva i rally!!!

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La giornata termina con una foto di gruppo e con il pranzo al rifiugio Dosso di Zelbio posto al confine con Sormano, che ci ha ospitato nella sua sala accogliente e calda soprattutto – (la volta prima sono stato colpito da una congestione e la stufa sempre calda dei signori Belieni mi ha sollevato il morale...ed anche il loro bagno mi é stato utile). La coppa scivolina è terminata con le premiazioni del 4 febbraio. In questo giovedí pomeriggio con gli accompagnatori e tutti i partecipanti alla gara ci siamo ritrovati per consegnare i trofei ai vincitori e le medaglie ai partecipanti. Tra gli applausi e le foto sono state consegnate le coppe a: Pietro 3° classificato – Patrizio 2° classificato e Tamara 1° classificata. Al termine della premiazione abbiamo visto il video della giornata dove il sottoscritto ha eseguito le riprese. Beh, incredibile! Alcuni di noi sono stati male. Per colpa della mia mano poco ferma il video é risultato tremante e la nausea é dilagata tra gli accompagnatori e alcuni sono usciti dalla sala (io stesso, sono dovuto andare in bagno). Che dire? Non è da tutti organizzare un’escursione in montagna finita con il mal di mare!!


Aprile ‘10

E i genitori... vogliamo ricordarci che ci sono di Mario Schiatti

È quasi un onore per me parlare di genitori con figli disabili, perché io lo sono stato fino a poco tempo fa, e quindi penso di avere voce in capitolo nel raccontare la loro non facile vita. Badate che parliamo di persone che devono affrontare una vita tutta particolare, difficile da capire fino in fondo per chi non la vive. Credo e spero, con questo articolo, di riuscire a far capire cosa significa essere genitore di un figlio con problemi più o meno seri. Essere un genitore di questi sfortunati figli vuol dire imparare a vivere una vita nuova, una vita che al momento rifiuti con tutte le tue forze pensando che non sia giusto che sia capitata proprio a te. Ma purtroppo anche se la rifiuti, il tempo e un figlio da amare ti aiutano a prenderne atto nell’accettare il tuo destino e cominciare a dare tutto per aiutare tuo figlio. Dopo queste reazioni il tuo cuore comincia a pensare alle necessità di fare subito qualcosa cominciando a dare l’amore che si merita. È da queste basi solide che si comincia ad accettare e imparare che si può vivere sereni anche nelle difficoltà. Lo so per esperienza che non è facile, ma se guardi con amore tuo figlio, lui ti aiuterà a trovare la forza. Questo è solo l’inizio di un cammino che queste famiglie dovranno affrontare per potere dare al proprio figlio tutto quello che ha bisogno per potere crescere nel miglior modo possibile. Per potere fare tutto ciò questi genitori, come spesso accade, devono fare tanti sacrifici e rinunciare a quelle abitudini che ognuno di noi può avere. Non sono i divertimenti o il vestirsi alla moda che mancheranno, ma quello che temi di più è che venga a mancare l’equilibrio dei sentimenti che c’era prima nella tua famiglia, capita, non sempre, ma capita. Questa nuova difficile situazione familiare qualcuno fa fatica ad accettarla. I motivi possono essere tanti, solo a pensare alle tante difficoltà che sicuramente devi affrontare, il futuro che avevi sognato per tuo figlio, che purtroppo si perde nel vento, le prospettive di un futuro difficile per tutta la famiglia. Nella tua testa ci

sono tanti pensieri e tante domande. Ti chiedi se la medicina riuscirà ad aiutarti abbastanza, oppure cercare uno spazio adatto a lui nella nostra difficile società, ma pensi che sia difficile perché sei diverso e puoi dare fastidio a qualcuno. Vedete a volte questi bistrattati genitori si sentono giudicati da persone che non hanno neanche la minima idea cosa vuol dire avere un figlio con problemi, perché a loro la vita gli ha sorriso. Non capiranno mai quali siano i veri valori che la vita ti può dare. Credetemi che quello che sto scrivendo purtroppo è vero, purtroppo capita perché non sono informati o non vogliono esserlo. Sono queste tristi moralità che feriscono di più il nostro cuore. Poi c’è la parte più dura e più difficile che é quella dei diritti e delle tutele che ogni cittadino ha o dovrebbe avere in uno stato di eguaglianza sociale. Purtroppo come per tante altre cose che riguardano queste sfortunate famiglie così non é. Ripeto... stiamo parlando di diritti non di favori. Non so quanti di voi che non siete dei genitori con un figlio disabile, sa che la maggioranza di queste famiglie, quando gli capitano certe difficoltà, non riescono più ad andare a lavorare tutti e due, perché il proprio figlio ha bisogno specialmente in certe patologie di avere sempre o quasi la presenza di un genitore. Questo succede quasi sempre nei primi anni della loro vita, per i meno gravi poi col passare del tempo è più facile cominciare ad inserirsi nei vari centri diurni. Meno male che ci siete. Se non sono benestanti queste famiglie hanno anche un problema economico, perché far crescere un figlio con difficoltà è molto più dispendioso che crescere un figlio senza problemi. Le necessità sono molto diverse, come le cure mediche specialmente per i più gravi, il modo di nutrirsi per qualcuno, la necessità di dovere consultare lo specialista, quando capita che il servizio pubblico in certe patologie è carente per mancanza di personale qualificato. Queste sono solo una parte di sacrifici che queste famiglie devono fare.

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È qui che per me cominciava a venirmi la rabbia e il magone. Pensando alle tante sofferenze di questi nostri angeli non da tutti ascoltati o capiti, se non dai loro grandi genitori, e per fortuna da qualche amico, mi chiedo col cuore ferito per aver amato questi Angeli, ma perchè lo dico e lo chiedo a chi di dovere in questo campo, voi che sicuramente, siete persone intelligenti, fate così fatica a capire che queste famiglie soffrono veramente, e provare qualche volta a valutare non solo con la testa, ma anche con un po’ di cuore. Io sono sicuro che a volte basta poco per capire la realtà. Credetemi che queste famiglie ne farebbero veramente a meno, di dover sempre o quasi alzare la voce per ottenere un semplice diritto, se dell’altra parte fossero ascoltati con il rispetto che meritano. Quello che a volte fa più male a questi genitori è la mancanza di rispetto per il loro dolore. Vedete chi stà scrivendo tutte queste verità, purtroppo le ha vissute e si rende conto quanto sia sempre dura la vita per queste famiglie, perchè è naturale che più passano gli anni e più i loro figli hanno bisogno di loro. Perchè le loro autonomie conquistate con tanti sacrifici sono sempre meno. Ma purtroppo anche i genitori sono sempre meno forti, perchè sono stanchi e vuoti dentro. Io ne conosco tanti e li vedo come ero io dopo tanti anni di sofferenza, vedo nel loro sguardo tanta delusione, non della vita che gli è capitata, ma da tutta quella sordità nel saperli ascoltare.


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Sbocciano i fiori d’arancio Benvenuta tra noi

Anna Tavecchio e Roberto Molteni si sposano il 12 aprile 2010 alle ore 11.00 nella Chiesa di Santa Gemma a Carpesino d’Erba

Sara Pozzi nata il 04/01/2010 Auguri a mamma Nadia e papà Daniele

Da gli amici di Noivoiloro... tanti auguri per un felice matrimonio.

Mi chiamo Mimmo, da anni frequento Noivoiloro. Sono una persona disabile dalla nascita, ho 61 anni ed ora faccio fatica a muovermi. Ho bisogno di un mezzo elettrico a quattro ruote per avere la possibilità di uscire di casa ora che arrivano le belle giornate. Potresti darmi un aiuto segnalandomi qualcuno che possiede questo mezzo e non lo usa più. Sarei disponibile anche a pagarlo ma a prezzo modico.

Buon Compleanno Emma Malacalza in occasione del tuo 1° compleanno tanti auguri da nonna Giulia e nonno Martino

Grazie infinite. Abito a Asso. Tel. 031 683683

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Noivoiloro ringrazia... La Compagnia “IV di luglio” di Buccinigo di Erba, ha portato in scena È arrivato Robin Hood Al Teatro Excelsior di Erba, grande affluenza di pubblico, lo spettacolo è stato entusiasmante, complimenti e applausi a tutti gli artisti.

LA COMPAGNIA IV DI LUGLIO ha devoluto un contributo a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro dando colore a 100 fili d’erba del Giardino Fiorito Noivoiloro ringrazia di cuore

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Diario di bordo fine 2009 inizio 2010 di Ricky

Fine gennaio Ultimamente, ogni mese per me è una lotta contro il tempo per consegnare gli articoli da mettere nelle pagine del giornalino. Stessa cosa per la bacheca e per il Diario di bordo. Nel mese scorso riesco ad arrivare ancora in tempo, anzi, con due giorni di anticipo. Purtroppo, però, essendo un periodo un po’ pieno non riesco a controllare le mie pagine, per vedere se vi sia qualche errore. E, infatti, qualche errore c’è. Fabrizio nel fare un copia incolla non cancella bene lo scritto che c’era sul giornalino il mese prima nel post della barzelletta. Il risultato è che rimangono due parole, per cui la barzelletta, che in realtà è una freddura, non la capisce nessuno. Logico, perché la gente legge: “- Pronto casa Pappagallo? - Pronto casa Pappagallo... Vado dritto!”. Peccato che “Vado dritto” era il finale della battuta del mese prima e non c’entra niente. Eh no, Fabrizio, stavolta non hai rigato molto dritto. Non posso nemmeno dire che “la prossima volta consegnerò gli articoli un po’ prima”, perché sto già arrivando all’ultimo anche questo mese. 15 febbraio In sede Ampo, vedendo l’elevato numero di manici di pentole che il settore lavorativo assembla, discute con Guido su quante padelle si producano, stupendosi. Anche perché il ragionamento che gli viene logico è: “Vabbè, uno compra una padella, ma poi prima di comprarne un’altra ne passa di tempo…”. Guido gli fa notare che i manici si rompono, ma Ampo è ancora un po’ scettico. Ma, in fondo, non sono questi i problemi della vita sulla quale arrovellarsi il cervello. Alla sera, tornato a casa, Ampo pregusta un buon pranzetto che si sta preparando quando…si rompe un manico della padella che stava usando! Volete dire che è stato Guido a tirargliela per dimostrare la sua teoria?

18 febbraio in sede In occasione della festa di Carnevale ho chiesto ad Alessandra se vuole fare un piccolo spettacolino di magia, insieme a me. Sono infatti a conoscenza della sua passione per la magia, tanto che è già capace di fare qualche piccolo trucco. Anzi, a dire il vero, ne conosce alcuni che sono proprio belli. Un giorno che sono a casa sua per prepararci, lei viene a conoscenza che devo fare un ordine presso una casa che vende effetti magici, per cui mi chiede di ordinarle un mazzo di carte. Da quel giorno le aspetta con impazienza e, quando arrivano, l’avviso. Viene in sede a ritirarle un pomeriggio che stiamo finendo di preparare la festa di carnevale. Appena arriva le faccio vedere il suo mazzo e poi ci dà una mano a preparare. Quando arriva sua mamma a prenderla, Alessandra mi dice: “Ok, dai, dammi le mie carte che vado”. Io sono convinto che le abbia lei, ma lei insiste nel dire che non gliele avevo ancora date. Ma come? Prima le ho visto un mazzo di carte in tasca? Vero, peccato che quello che aveva in tasca era il suo, per cui per circa 10 minuti li ho tenuti lì tutti e due pensando che Alessandra mi stesse prendendo in giro. E non posso nemmeno dire che a carnevale ogni scherzo vale, perché non l’ho fatto apposta! Però una bella risata me la sono fatta lo stesso. 20 febbraio Festa di carnevale in sede Al pomeriggio i preparativi sono come al solito frenetici. Quest’anno poi lo sono ancora di più, perché siamo in un ritardo apocalittico. Verso le 18 decido di mettere un po’ di musica per fare le prove della scena del clown. Dopo 5 minuti che la musica va, cominciano a gracchiare le casse. Poi addirittura la musica scompare. Tocco, ritocco, poi non ottenendo risultati, chiamo Puccia. Lui mi dà alcuni consigli, però non funzionano. Il problema pare più grave. Disperato, alla fine trovo una soluzione di emergenza: metteremo il cubotto, il nostro amplificatore portatile. Non sarà la

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stessa cosa, però la festa l’abbiamo fatta ugualmente. E con la musica. 20 febbraio Festa di carnevale in sede Il tema della serata di quest’anno è “Il circo”, per cui con i ragazzi abbiamo preparato varie scene che avessero qualche attinenza con esso. C’erano i clown, il giocoliere, i maghi e gli acrobati dell’equilibrismo. In realtà eravamo noi a fare tutto questo. Per le figure acrobatiche avevamo studiato alcune figure, per cui io, Marco, Giacomo e Micaela abbiamo provato questi atti di equilibrismo. Quando doveva salire un po’ in alto, Micaela utilizzava una sedia o una scaletta, in base all’altezza da raggiungere. Durante le prove nessun problema, se non un po’ di instabilità nelle figure. Durante la serata, cominciamo e tutto va a meraviglia. Passa la prima figura, la seconda e la terza. Alla quarta, Micaela sale sulla sedia per saltare sulla schiena di Marco. Un piede è su. Si spinge con il secondo piede e… sfonda la sedia, che le rimane incastrata nel piede, sempre mentre è sopra Marco, che è sopra Giacomo, che è sopra di me. Quando le tolgono la sedia, le si toglie pure una calza, per cui rimane in equilibrio instabile con la calza nella sedia e un piede in giro. Intanto, Marco non ce la fa più dal ridere, mentre io, sotto a tutti, tolgo una mano dal pavimento e la metto in fronte. In questo modo abbiamo dato un’ulteriore prova di equilibrio…e che equilibrio!

Frase nel vento di Ricky

L’improvvisazione non la si improvvisa.


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Perchè offrire un contributo a Noivoiloro FINANZIARE IL PROGETTO NUOVA SEDE Le modalità di versamento preferenziali, con validità anche ai fini della deducibilità fiscale, sono: C/C postale numero 53543732 intestato a NOIVOILORO COOPERATIVA SOCIALE ONLUS specificando nell’apposito spazio relativo alla causale la denominazione: “Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro” Bonifico sul C/C bancario n. 000008874165 presso BANCA INTESA filiale di Erba, codice ABI 03069 Codice CAB 51271 CIN U specificando nell’apposito spazio relativo alla causale la denominazione: “Donazione a favore della costruzione Nuova Sede Noivoiloro” Recandosi presso i nostri uffici, sarà possibile anche effettuare donazioni utilizzando assegni bancari o circolari.

Perché è dal 1986 che… ...Noivoiloro si impegna per dare importanza alle semplici azioni di aiuto, entusiasmandosi per poi cercare di fare sempre di più. …Noivoiloro sensibilizza e coinvolge tanta gente per continuare ad aiutare le persone che si trovano diversamente in difficoltà. Perchè oggi… …Noivoiloro, con i suoi circa mille soci e amici, trecento volontari e ottanta persone disabili, opera concretamente nel sociale; …Noivoiloro desidera costruire la nuova sede con impegno, entusiasmo, trasparenza, determinazione, qualità e soprattutto… col cuore; Perchè domani… … Noivoiloro, insieme a molta gente, avrà creato una struttura per tanti: aperta, solidale, utile, importante, coinvolgente, viva, entusiasmante! … Noivoiloro andrà sempre… avanti con grinta!

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