Vienna_guida_2013

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pomeriggio al Prater con visita a piedi del complesso di case Hundertwasserhaus • GRUPPO B: visita Leopold Museum ore 10:45 pomeriggio al Prater con visita a piedi del complesso di classe Hunderwasserhaus. Cena e pernottamento.

Giorno – lunedì 08 Aprile 2013

Ritrovo dei partecipanti alle ore 4:15 presso il piazzale del Movicentro di Bra. Partenza ore 4:30. Soste lungo il percorso e pranzo libero, arrivo previsto alle ore 18:00. Cena e pernottamento in albergo.

2° Giorno – martedì 09 Aprile 2013 Dopo la prima colazione in Hotel, • GRUPPO A: visita Hofburg con audioguida ore 10:00, visita Belvedere inferiore ore 14:00. Cena e pernottamento. • GRUPPO B: visita Belvedere inferiore ore 10:00, visita Hofburg con audioguida ore 14:00;

Giorno – giovedì 11 Aprile 2013

Dopo la prima colazione in Hotel, • GRUPPO A + B: visita Schonbrunn con audio guida ore 10:00 (gruppi da 36 alternati di 10 minuti) Imperial Tour, pomeriggio visita di Santo Stefano e rioni limitrofi (visita a piedi). Cena e pernottamento

Giorno – venerdì 12 Aprile 2013

Dopo la prima colazione, partenza alle ore 7:00 per Mauthausen, inizio visita alle ore 9:00, partenza alle ore 11:30 per il rientro. Soste lungo il percorso pranzo libero e cena libera, arrivo presso il Movicentro di Bra in tarda serata.

3° Giorno – mercoledì 10 Aprile 2013 Dopo la prima colazione in Hotel, • GRUPPO A: visita Leopold Museum ore 10:15, Simbolo della città di Vienna

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Vienna 2013 Vienna (Wien in tedesco) è la capitale federale e allo stesso tempo uno stato federato dell’Austria, situata a nord-est del paese e attraversata nella sua parte orientale dal Danubio. L’Austria è uno Stato membro dell’Unione Europea situato nell’Europa centrale, sul versante settentrionale dell’arco alpino e senza sbocco sul mare. è una repubblica federale divisa in 9 stati federali, a loro volta suddivisi in 84 Distretti e 15 Città a Statuto Autonomo. Le città principali sono la capitale Vienna, Salisburgo e Innsbruck. La lingua ufficiale, il tedesco, è parlata da quasi tutti i residenti. Splendida capitale dal glorioso passato imperiale è la “porta” che dall’Occidente conduce in Oriente. Se la posizione strategica è stata la causa delle tentate invasioni dell’esercito ottomano, la collocazione di assoluto rilievo in imperi di grande estensione ha lasciato in eredità alla città uno spirito cosmopolita ed una suggestiva struttura monumentale. Voluta così da sovrani “illuminati” che

Il centro della città è il PRIMO distretto, gli altri si susseguono a spirale intorno ad esso, con numero crescente.


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Vienna 2013

Simbolo dell’Austria

È ricca di luoghi di interesse quali palazzi storici e numerose chiese, e molti sono i musei e i teatri che la capitale vanta. La città offre anche diverse aree naturali oltre che il famoso parco divertimenti del Prater. Sono questi motivi a spingere turisti di tutto il mondo verso la città, uniti al fascino di una cultura complessa, alla ricchezza di collezioni prestigiose ed alla bontà di un’arte pasticcera che non ha eguali al mondo.

Ivan Busso

chiamarono a corte architetti geniali per farne una sontuosa capitale, Vienna è diventata nei secoli cornice speciale delle creazioni degli artisti più affermati; basta pensare alle insolite foglie d’oro della cupola della “Secessione” e alle volute imperfezioni delle case di Hundertwasser. Da sempre considerata la “città in musica”, ha dato i natali a compositori del calibro di Strauss e Schubert, ha ospitato Beethoven e Mozart e da anni saluta l’arrivo dell’anno nuovo con uno spettacolare concerto trasmesso in tutto il mondo.

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Federica Curreli

Il nome deriva dalla Habichtsburg (il “Castello dell’Astore”), in Svizzera, che fu sede della famiglia nel XII e XIII secolo.

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“ li faccia altri guerre no pure m te Aus a tu, ridentria, un isciti in matrim onio!”

Questo era il motto che caraterizzò una delle dinastie più longeve d’Europa, gli Asburgo. Si succedettero al trono dal 1278 al 1918 imperatori e re che si distinsero non solo per l’abilità nel condurre gli affari di stato, ma anche per la loro grande sensibilità artistica, in quanto committenti di maestosi edifici e mecenati delle belle arti. La dinastia degli Asburgo è legata indissolubilmente alla storia dell’Austria. Ampliarono i propri domini, costituendo un vasto impero, grazie alla propria politica

matrimoniale, dominando l’Europa fino al termine della Prima Guerra Mondiale. Dinastia di probabili origini alsaziane, iniziata da Werner II (primo conte di Habsburg e capostipite della casata, ricevette il titolo nel 1082 e morì nel 1096), la casata era già famosa e autorevole nel XIII secolo. Regnò su Austria, Ungheria, Boemia e Spagna ed ebbe possedimenti italiani e la corona imperiale. Nel 1282 Alberto I ottenne il ducato d’Austria dal padre Rodolfo I, re di Germania ed Imperatore del Sacro Romano Impero, e da allora ben 22 reggenti Asburgo si susseguirono al trono. In seguito, anche grazie ad una politica estremamente strategica, si posero le basi

Vienna 2013

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Il Duomo di Santo La cattedrale di Santo Stefano è l’anima della città. Non è un caso infatti che sotto il suo altare maggiore siano custodite le urne contenenti le reliquie di alcuni membri della famiglia asburgica. Dell’edificio romantico originario, risalente al XIII secolo, rimangono il portale dei giganti e le torri dei pagani. La navata gotica, il coro e le cappelle laterali sono frutto della ricostruzio-

ne avvenuta tra il XIV e XV secolo mentre alcune strutture esterne come la sacrestia inferiore sono state aggiunte in epoca barocca. L’ingresso e le torri gemelle si trovano sul luogo in cui sorgeva un tempio pagano.

Tetto in maioliche Il tetto è rivestito da circa 250 000 tegole smaltate, cui occorse un accurato restauro per i danni riportati durante la seconda guerra mondiale Stephansplatz, 9 1010 Vienna

tefano


per un vasto impero che sarebbe sopravvissuto nel tempo, allargando di volta in volta i propri territori ed estendendosi dal Mare del Nord al Mediterraneo, alle Americhe e al Nord Africa con la politica d’espansione delll’imperatore Carlo V. Gli Asburgo ottennero definitivamente il titolo imperiale con l’avvento al trono di Alberto II (duca d’Austria) che divenne imperatore nel 1438. Il suo successore, Federico III trasformò l’Austria da ducato in arciducato, da allora l’unico titolo riconosciuto fu quello di imperatore. Nel 1804 il titolo si trasforma in Imperatore d’Austria con Francesco I. Dopo di lui la dinastia proseguì fino al 1918, con Carlo I, ultimo rappre-

sentante della casata con il quale ebbe fine il glorioso impero.

L’Imperatore Carlo V (1519 - 1556) re di Spagna, re d’Italia, Arciduca d’Austria e Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico. Governò un impero talmente vasto ed esteso, su tre continenti, che gli viene tradizionalmente attribuita l’affermazione secondo cui sul suo regno non tramontava mai il sole. Maria Teresa (1740 - 1780), arciduchessa d’Austria, regina d’Ungheria, duchessa di Parma e Piacenza, e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero. Unica donna al trono asburgico, fu considerata una tipica “sovrana illuminata” grazie alle numerose riforme che attuò durante il suo regno, durato ben 40 anni.

Vienna 2013

ienna

Il Rathaus di Vienna è uno degli esempi di architettura neogotica più noti in Europa centrale. Questo municipio venne progettato da Friedrich von Schmidt e costruito tra il 1872 ed il 1883. L’edificio si distingue per l’effetto plastico della facciata. La costruzione è sormontata dalla torre centrale; con i suoi 105 metri era all’epoca Friedrich-Schmidt-Platz, 1 1010 Vienna

Michela Zappino

V

Il Municipio di

della costruzione la seconda per altezza a Vienna, dopo quella del duomo di Santo Stefano. Sulla torre si trova la nota statua del Rathausmann (uomo del municipio), un cavaliere in armatura. Situata presso il centro della facciata, la torre principale sporge in avanti, aumentandone così l’effetto di profondità. L’edificio è circondato da sette cortili. Durante tutto l’anno nella piazza e nel grande cortile interno davanti al municipio si svolgono numerosi eventi, dal mercatino di Natale al festival del film musicale in estate.

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La-Placa Michael

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La Piazza di San Michele costituisce per la sua architettura una delle viste ineludibili della città, dominata dalla mestuosa facciata dell’Hofburg, l’antico e sontuoso Palazzo Imperiale. Si tratta di un vasto complesso di edifici (appartamenti imperiali, alcuni musei, una cappella, una chiesa, la Biblioteca Nazionale Austriaca, il Maneggio d’inverno e gli uffici del Presidente austriaco) costruito nei secoli senza un progetto di base, dal Medioevo alla seconda metà dell’800. Il nucleo più antico è lo Schweizerhof, fortezza costruita intorno al 1275, seguita poi da un più ampio sviluppo nel Cinquecento.

Negli edifici più interni dell’Hofburg si possono visitare gli appartamenti di Stato e la collezione di tesori imperiali (una delle collezioni più ricche e suggestive al mondo). La facciata principale dell’Hofburg dà sul Josefsplatz, dove si erge la statua di Giuseppe II. L’edificio che vi si affaccia ospita la Biblioteca Nazionale, nella Prunksaal o Sala d’Onore. Guardando il complesso dallo Josefsplatz, la parte sinistra è costituita dalla Augustinerkirche, in stile gotico, dove sono conservati i cuori degli Asburgo e dove si può ammirare il monumento funebre a Maria

Vienna 2013 Schloßstraße, 47 1130 Vienna

Il CASTELLO Si tratta di uno dei monumenti più rappresentativi di Vienna. Circa 300 anni fa, la zona del Parco del Palazzo di Schonbrunn era occupata da fitti boschi abitati da una gran ricchezza di specie di animali da caccia. Massimiliano II acquistò la proprietà nel 1568 e fece trasformare gli edifici in padiglioni da caccia. Durante una partita di caccia l’imperatore Mattia, nel 1619, vi scoprì una famosa sorgente “Schonen Brunnen”, le cui acque rifornirono fino alla fine del del ‘700 il palazzo, cui diede il nome. Fu a partire dal 1687 che il successore al trono Leopoldo I predispose l'edificazione di una nuova residenza per il figlio Giuseppe I. Nel 1688

l'architetto Johann Bernhard Fischer von Erlach presenta il "progetto Schönbrunn I" che nelle intenzioni del progettista avrebbe dovuto oscurare la Reggia di Versailles in Francia. Con Maria Teresa d’Austria Schonbrunn diventa dopo l’Hofburg la residenza favorita degli imperatori. In totale 1441 stanze e sale davano alloggio alla corte. Quasi 1000 persone erano servite da 139 cucine e, con una superficie di 1,76 kmq, Schonbrunn era, in comparazione, quattro volte lo Stato del Vaticano.


Gli Appartamenti Imperiali dell’Hofburg, ospitano il Museo Sissi, l’imperatrice diventata un mito in tutto il mondo. Il Museo raccoglie più di 500 oggetti che illustrano in modo obiettivo il percorso di vita di Elisabetta d’Austria, nata a Monaco di Baviera il 24 dicembre 1837, e diventata imperatrice a 19 anni sposando l’Imperatore Francesco Giuseppe I. Insofferente alla vita di corte, Sissi si si rifugia presto nel culto della bellezza e dello sport, vestendo solo di nero e coprendosi con ventagli e velette. Viene uccisa il 10 settembre 1898 da un anarchico italiano e dopo la morte rimane nell’oblio, nonostante uno stile aristocratico fuori dal comune. Saranno i tre episodi della serie televisiva degli anni ‘50 con Romy Schneider a crearne il mito. Da quel momento l’attenzione verso la vita di Sissi aumenterà in modo costante e su questo interesse Vienna ci costruirà una buona operazione di marketing.

Michaelerkuppel, 1010 Vienna

Cristina di Antonio Canova; e dall’Albertina, pinacoteca che ospita una vasta collezione di stampe, acquerelli, disegni e fotografie tra cui opere di Dürer, Michelangelo e Picasso. La parte destra è costituita dalla Stallburg, ora parte del Museo Lipizzano, e dal Maneggio d’inverno, dove i sovrani addestravano cavalli di origine spagnola. Il vasto parco del complesso che si estende dietro i palazzi che compongono la facciata fu realizzato dopo che Napoleone, durante l’occupazione di Vienna, fece abbattere le mura della città. Il parco è arricchito dalle statue di Francesco I e di Mozart, e da un complesso di serre realizzato nei primi del Novecento in “jugendstil”.

Vienna 2013 Ai piedi della collina della Gloriette, in fondo al Grande Parterre ed al viale che conduce attraverso di esso, si trova la Fontana di Nettuno (Neptunbrunnen), che chiude lo stesso parterre e che consente una visuale più armonica nell'elevarsi della collina retrostante.

La FONTANA dell’OBELISCO Essa è costituita da una grotta artificiale che si eleva dalla vasca d’acqua sottostante ed è popolata di divinità fluviali. Alla sommità della grotta si trova invece un obelisco sostenuto da quattro tartarughe dorate. L’obelisco era considerato simbolo di assoluta stabilità e nell’antico Egitto simboleggiava le pure qualità del Faraone e l’espressione della continuità della casata regnante. I geroglifici incisi sulla struttura sono inni a glorificazione della famiglia regnante anche se all’epoca essi non erano ancora stati decifrati e si può perciò pensare ad una copiatura.

Andrea Granato

La FONTANA di NETTUNO

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Fiorenzo Lusso

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Quando si parla di Vienna non si può non pensare alla musica e ai grandi personaggi che ne hanno accresciuto tale fama. Primo fra tutti Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 - Vienna, 5 dicembre 1791), uno dei più grandi compositori della storia, il cui nome è indissolubilmente legato a quello della capitale austriaca. Iniziò a comporre all’età di cinque anni e morì all’età di trentacinque,

lasciando pagine indimenticabili di musica classica di ogni genere, tanto da essere definito come “il compositore più universale nella storia della musica”. La musica di Mozart è considerata la “musica classica” per eccellenza, i cui canoni principali erano l’armonia, l’eleganza, la calma imperturbabile e la serenità. già nella sua epoca fu considerato

Vienna 2013 Tra ‘600 e ‘700, geni creativi come Mozart, Schubert, Beethoven, Haydn, Strauss e molti altri ancora danno lustro a Vienna contribuendo a diffonderne la fama in tutto il mondo.

Johann Strauss figlio (Vienna 1825 - 1899) è, insieme a Mozart, tra i più noti e popolari compositori del mondo e portabandiera della cultura musicale viennese. È conosciuto soprattutto come compositore di musica da ballo e di operette. Già suo padre, anche lui di nome Johann, fu un famoso compositore ricordato con l’appellativo di “Padre del valzer” e assieme a Joseph Lanner portò a livelli di dignità mai raggiunti una semplice danza contadina, sia come musi-

ca da ballo, che come musica da concerti. Strauss Junior a soli 19 anni, divenne dirigente di un orchestra di 24 musicisti, iniziò ad esibirsi nei locali di intrattenimento di Vienna e fin dalla sua prima apparizione ottenne un enorme successo. Dopo la morte del padre nel 1849 riuscì ad unire la sua orchestra a quella del padre. Ben presto grazie divenne un vero e proprio eroe nazionale e compose quasi 400 valzer, tra cui il famosissimo “An der schönen blauen Donau” (Sul bel Danubio blu) e il “Kaiserwalzer” (Valzer dell’Imperatore).


un vero e proprio bambino prodigio: a quattro suonava brevi pezzi, a cinque componeva. A neppure sei anni, il padre portò lui e la sorella a Monaco, affinché suonassero per la corte del Principe bavarese Massimiliano III; alcuni mesi dopo, essi andarono a Vienna, dove furono presentati alla corte imperiale e in varie case nobiliari. Mozart suonò nella maggior parte delle città europee. La malattia e la morte di Mozart sono stati e sono tuttora un difficile argomento di studio, oscurato da leggende romantiche e farcito di teorie contrastanti.

Casa Museo Mozart Nella Domgasse n. 5 si trova l’unico appartamento, della dozzina in cui Mozart abitò a Vienna, rimasto in piedi fino ad oggi. Nell’edificio il compositore visse dal 1784 al 1787. È proprio qui che scrisse alcune delle sue composizioni migliori fra cui “Le nozze di Figaro”. La Mozarthaus ha aperto al pubblico il 27 gennaio 2006, ricorrenza del 250° anniversario della sua nascita. Vienna gli rende omaggio con molte sue effigi sparse per la città tra cui uno splendido monumento in marmo (Mozart Denkmal) nel giardino della Hofburg (Burggarten) sul Ring.

“Mozart Denkmal” nel giardino della Hofburg

Vienna 2013 In seguito l’originale valzer viennese conservò un andamento veloce e spigliato, mentre in Francia acquistò un carattere più languido e sentimentale.

Nello Stadtpark di Vienna si trova la statua dorata di Johann Strauss figlio, uno dei monumenti più fotografati al mondo. Stadtpark - 1010 Vienna

Christopher Frea

Vienna - 1825: data ufficiale della fondazione della prima orchestra di “walzer” ad opera di Strauss padre. Diffuso inizialmente in Austria e nel sud della Germania, il valzer conquistò ben presto gran parte dell’Europa: dalla Francia (introdotto dalla regina Maria Antonietta) alla Russia, dall’Italia, all’Inghilterra, diventando una danza internazionale. Il successo fu dovuto non solo al carattere fluente e orecchiabile della musica ma anche al fatto che “per la prima volta” la coppia di ballerini danzava abbracciata.

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Mattia Bonino

Il Kunsthistorisches Museum è uno dei principali musei di Vienna, uno dei più antichi e ricchi al mondo. Venne aperto nel 1891, insieme al Naturhistorisches Museum dall’imperatore Francesco Giuseppe I d’Asburgo.

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Entrambi gli edifici vennero costruiti tra il 1872 e il 1891, seguendo un progetto di Gottfried Semper e Karl Freiherr von Hasenauer, commissionati dall’imperatore per contenere l’immensa collezione di opere d’arte degli Asburgo e rendere il loro patrimonio accessibile a tutti. I due musei hanno una struttura esterna identica e entrambe le facciate, costruite in arenaria, una opposta all’altra, si affacciano sulla Maria-Theresien-Platz. Gli interni sono decorati con marmi di svariate provenienze e unici nelle diverse peculiarità. Sono presenti an-

Vienna 2013

Prinz-Eugen-Straße 27, 1030 Vienna martedi - sabato 10.00 - 18.00


che altre collezioni: la collezione egizia, la collezione di arte orientale, la sala delle antichità romane e greche e l’antica e sontuosa biblioteca.

affreschi realizzati da Gustav Klimt per le sale interne del museo

Burgring 5, 1010 Vienna

La Pinacoteca del Kunsthistorisches Museum è oggi considerata una della più grandi e importanti gallerie, capolavori unici di Rubens, Rembrandt, Raffaello, Vermeer, Velázquez, Tiziano e Dürer, nonché la più ricca collezione al mondo di opere di Bruegel, trasformano la visita al Kunsthistorisches Museum in un’esperienza indimenticabile. L’insieme delle opere che si possono ammirare nelle diverse sale è impressionante, offrono un’idea della grande importanza che aveva la città nella vita culturale europea. Nessuno può negare che Vienna sia la capitale mondiale della musica, ma è anche tra le città per cui la pittura e la scultura sono l’espressione del proprio progresso culturale.

Vienna 2013

11 Simona Tibaldi

austriaca.




Secessione venne realizzato come spazio espositivo ufficiale (funzione a cui è adibito ancora oggi) dove allestire periodicamente le mostre degli artisti secessionisti, diventando ben presto il centro

Alessandro Farina

Il Palazzo della Secessione venne costruito tra il 1897 e il 1898, ad opera del giovane architetto Joseph Maria Olbrich, elemento di spicco della Secessione. Il Palazzo della

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Vienna 2013

Gustav Klimt (classe 1862) viennese doc, altro motivo d’orgoglio per la città, è stato uno degli artisti fondamentali della Secessione viennese, movimento artistico fondato nel 1898, ma anche il più rappresentativo dell’art nouveau. Artista scandaloso, sconvolse più di un animo tradizionalista con le sue donne eleganti e sinuose e con quel modo di evocare la realtà più che descriverla. Una conoscenza raffinata del colore, delle tecniche artistiche e delle possibilità che l’arte ha, di rappresentare l’animo umano. Nelle sue opere, la sapiente fusione di spunti

dei più importanti e innovativi avvenimenti artistico-culturali dell’epoca. L’idea di Olbrich deriva da un disegno di Gustav Klimt, che prevedeva una costruzione cubica, sormontata da un frontone simile a quello di un tempio. Nel complesso si arriva alla realizzazione di un edificio estremamente rigoroso, in controtendenza con le architetture eclettiche in voga a quel tempo.

aperto dal martedì alla domenica (ore 10.00 -18.00), lunedì chiuso; per visite guidate: sabato alle ore 15.00, domenica alle ore 11.00 (solo su prenotazione telefonica).

modernissimi derivanti dalle allora esperienze più nuove del simbolismo e del decadentismo ma anche della psicoanalisi e riferimenti tecnici antichi, come la conoscenza dei mosaici ravennati che lo stregano e lo influenzano non solo per la luminosità dell’oro ma anche per la bidimensionalità delle forme.

La sua opera più celebre, “Il bacio” del 1907-8 è conservata al Belvedere.


Le monete euro austriache presentano un diverso disegno per ogni taglio. Vengono mostrati fiori tipici della nazione, esempi di architettura di Vienna e perso-

ne famose dell’Austria.Tutti i tagli sono stati disegnati da Josef Kaiser. Nelle monete da 50 centesimi è raffigurato il Palazzo della Secessione.

La secessione nell'arte è una nuova via dell'espressione artistica iniziata allla fine del 1800.

La cupola è costituita da 3.000 foglie di alloro in metallo dorato. L’iscrizione dice: “Der Zeit ihre Kunst, der Kunst ihre Freiheit” (A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà).

Il Fregio di Beethoven è un ciclo di immagini dipinto da Gustav Klimt, lungo 34 metri e alto 2 metri, disposto su 3 pareti di una sala interna del Palazzo della Secessione. Si ispira ad alcuni motivi della nona sinfonia di Beethoven e fu collocato nel palazzo nel 1902.

Vienna 2013 a sinistra in basso “Fritza Riedler”, 1906; a sinistra in alto ”Sonja Knips”, 1898; in centro “Giuditta I”, 1901; in basso “Wasserschlangen”, 1904-1907 (particolare)

che ricordano il sesso dei soggetti che indossano quelle tuniche, come a voler sottolineare l’ineluttabile concetto dell’amore racchiuso nel bacio.

Emanuele Ferrero

Si tratta di un olio su tela di 180 x 180 cm che domina la sala. L’uomo, in piedi, si piega per baciare la donna che sta inginocchiata sul prato tra i fiori e sembra accettare il bacio, partecipando emotivamente. Solo la faccia e le braccia dei personaggi sono realistiche, il resto del quadro è formato da tinte piatte e volumi geometrici accostati. Klimt ha vestito, ed è curioso da notare, i suoi personaggi con la lunga tunica che era solito portare. Le forme geometriche sono abbastanza allusive, sul vestito dell’uomo vi sono dei rettangoli in verticale, sul vestito della donna dei cerchi concentrici, tutte e due le forme geometri-

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Edoardo Franco

esperto d’arte. Leopold Museum è un’autentica camera del tesoro dello stile Liberty viennese, della Wiener Werkstätte e dell’Espressionismo.

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Il Leopold Museum all’interno del Museums Quartier, vicino alla Hofburg, è la patria di capolavori d’arte moderna austriaca, con artisti come Egon Schiele, Gustav Klimt, Oskar Kokoshka e Richard Gerstl, collezionati da Rudolf Leopold, appassionato

E’ il museo più visitato del Museums Quartier, la piazza culturale più alla moda della città, ospita la collezione di Egon Schiele più grande e più importante del mondo oltre a capolavori del fondatore della Secessione Gustav Klimt. Il Leopold Museum presenta anche pezzi unici da Josef Hofmann fino a Koloman Moser, considerati opere d’arte eccelse della storia del design internazionale. Il Barocco incontra la Modernità L’architettura del museo forma un curioso contrasto con il complesso delle ex scuderie di corte imperiali, presentandosi come un cubo luminoso di cemento bianco.

Vienna 2013 Egon Schile nasce a Tulln il 12 Giugno 1890, muore a Vienna il 12 giugno 1918 . Pittore e incisore austriaco nonchè autore di schizzi, ritratti e dipinti, la maggior parte dei quali si trova al Leopold Museum a Vienna. I suoi lavori sono noti per l’intensità espressiva, l’introspezione psicologica e la comunicazione del disagio interiore attraverso i numerosi ritratti. I soggetti sono

Autoritratto (1912)

Ritratto di signora (1916-1917)

Nudo femminile (1910)

spesso uomini e donne che posano nudi, simbolo del suo complesso rapporto con il sesso femminile; corpi contorti, figure spesso non completate nella loro interezza, questo particolare stile lo colloca tra i pittori del movimento espressionista. Intorno al 1906 entra all’Accademia delle Belle Arti di Vienna dove studia pittura e disegno,

Gli amanti (1917)

Edith in abito a righe (1915)


Le finestre panoramiche del museo offrono una vista straordinaria sul centro storico di Vienna con la Maria Theresien-Platz e il palazzo imperiale. Oltre alla mostra permanente, il nuovo edificio ricoperto di calcare conchilifero bianco (5.400 metri quadrati di superficie espositiva ripartita su quattro piani) comprende delle mostre speciali permanenti. Alcune opere esposte

Egon Schiele, “Autoritratto” 1912 Oscar kokoschka “Autoritratto” 1918 klimt “Studio per Giuditta II” 1908

Museumsquartier, Museumsplatz 1, 1070 Vienna

Vienna 2013

Autoritratto con vaso nero e le dita tese (1911)

Finestre (1914)

lo da modella; in lei osserva nell’adolescenza lo sbocciare di un corpo di donna che gli si mostra semplicemente senza veli. Rappresenta anche i bambini che accoglie nel suo atelier, raffiugurandoli con commovente e disarmante sincerità, perseguendo l’ideale di ingenuità che è nel fanciullo. Muore a soli 28 anni ma la sua produzione è comunque impressionante, così come l’evoluzione tecnica ed espressiva precoce.

eremiti (1912)

ragazza dai capelli neri (1911)

In ginocchio con la testa china verso il basso (1915)

Ilenia Ellena

ma dopo tre anni smette di studiare perchè insofferente rispetto al metodo di insegnamento (“vogliono che tu faccia solo ciò che volevano gli antichi’’). Inizia così a cercare i suoi modelli al di fuori, soprattutto nelle vicinanze dei cafè. Studiando da solo cresce e si migliora, sperimentando i diversi stili, all’epoca considerati d’avanguardia e antiaccademici. Schiele mostra subito una passione per le figure femminili, le sue modelle preferite sono specialmente le donne, difatti nei primi anni di attività artistica è soprattutto la sorella Gerti ad assumere questo ruo-

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Hundertwasserhaus (in italiano casa di Hundertwasser) è un complesso di case popolari costruite a Vienna dall’architetto e artista Friedensreich Hundertwasser, fra 1982 e il 1985. Si trova nel quartiere di Landstraße, a est del centro città. Il progettista ha voluto infondere allegria e gioia di vivere ai 50 appartamenti delle persone meno abbienti della città, costruendo le varie strutture usando linee morbide. In tutto il complesso non vi sono infatti spigoli vivi. Le facciate sono dipinte a colori vivaci e decorate con ceramiche colorate. In ogni terrazza vi sono giardini pensili che servono a portare il verde in ogni abitazione. La creazione di questi ultimi, in particolare, è un chiaro riferimento ad uno dei concetti chiave dell’artista, secondo cui tutto ciò che si espande

Vienna 2013 tto Koloman Wagner nasce a Penzing, un piccolo sobborgo di Vienna, il 13 luglio 1841. Proveniente da una famiglia della ricca borghesia asburgica, figlio di Rudolf Wagner, notaio presso la corte reale ungherese. A partire dal 1850 frequenta l’Akademisches Gymnasium di Vienna, mostrando già notevoli capacità nell’arte del disegno e dell’architettura; successivamente continua gli studi presso il monastero benedettino di Kremsmünster. Nel 1857 si iscrive al Polytechnisches Institut viennese e dopo tre anni si trasferisce a Berlino per frequentare la Königliche BauakadeSt. Leopold am Steinhof

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in orizzontale appartiene alla natura e tutto ciò che si innalza al cielo, all’uomo. Molti materiali utilizzati, come, ad esempio, le ceramiche delle decorazioni delle facciate, sono di recupero. Le case di Hundertwasser sono diventate una vera attrazione che richiama ogni anno migliaia di turisti. Nella galleria si può osservare il ruscello che scende dalla parete attraversando tutto il bancone, e perfino i servizi igienici sono in stile: infatti fanno parte delle Toilet of modern art dove ceramiche decorative, fontane e colori sgargianti rendono allegro e piacevole anche questo ambiente. La struttura è gestita dal comune di Vienna che mette in affitto i 50 interni al prezzo di 5 euro al metro quadro verificando la reale necessità della famiglia e prediligendo famiglie in cui è presente un individuo particolarmente interessato ed attivo nel mondo artistico contemporaneo.

Vienna 2013 Lacertosa Simone

mie. I suoi studi tuttavia terminano di nuovo a Vienna presso l’Akademie dove è allievo dei due progettisti dell’Opera: Eduard van der Nüll e August Siccard von Siccardsburg. Presto il suo nome diventa garanzia di eleganza e funzionalità costruttiva. La città di Vienna annovera molte sue costruzioni che ne disegnano la giusta espressione urbana. Tra le opere per cui Wagner è maggiormente conosciu- Pavillon to c’è sicuramente la prima villa Wagner costruita in stile neopalladiano, con pianta a forma di parallelepipedo. I famosi Pavillon, le stazioni della metropolitana, nelle quali l’architetto sceglie di non utilizzare il blocco murario ma di lasciare a vista lo scheletro costruttivo in ferro, abbinato a marmo bianco e decorazioni floreali. La chiesa di St. Leopold am Steinhof a pianta centrale cruciforme, coperta da una cupola emisferica rivestita in rame. l’interno è improntato alla funzionalità e alla semplicità (acustica e illuminazione).

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Giulia Spada

Un’immagine di Sigmund Freud e la sua celebre firma

Tra i vari personaggi viennesi non possiamo non andare a visitare la casa e lo studio di Sigmund Freud, fondatore della psicanalisi . Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell’arte, della religione ecc.) e hanno influito sulle ricerche antropologiche e sugli indirizzi di medicina psicosomatica. Nel 1900 pubblica a Vienna “Die Traumdetung” (L’Interpretazione dei sogni), testo con il quale stravolge la visione tradizionale dell’uomo e della sua attività onirica ipotizzando che il sogno sia una “messa in scena” dietro la quale si nasconde l’essenza profonda della psiche.

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Casa Museo Freud Berggasse 19, 1090 Vienna Orario di apertura: tutti i giorni dal Lunedi alla Domenica dalle 09.00 alle 18.00

Vienna 2013

Il Prater (più propriamente Wiener Prater) è un parco pubblico fra i più grandi e famosi di Vienna, localizzato nel Leopoldstadt, il secondo distretto della capitale austriaca. Al suo interno è situato il Wurstelprater, celebre parco divertimenti con attrazioni, fra la quali la più nota è la ruota panoramica Riesenrad. Oltre al parco divertimenti, all'interno del Prater si trovano un museo (Pratermuseum) ed un planetario. Sempre al suo interno si

trova inoltre la Kugelmugel. Dal punto di vista storico, l'area corrispondente al Prater è stata per lungo tempo un parco di caccia, mentre fino ad oggi si sono dedicati alla costruzione di caffetterie e


Sigmund Freud abbandonò il suo appartamento, numero 19 di Bergasse, in cui visse e curò i suoi appazienti, quando i nazisti lo costrinsero a lasciare la città in cui aveva trascorso la sua intera esistenza. La casa di Freud oggi ospita il museo dedicato al padre della psicoanalisi. Al primo piano vengono esposti diversi cimeli di Sigmund Freud che testimoniano le sue passioni come il fumo, i viaggi e l’antiquariato. Il secondo piano invece viene utilizzato per allestire mostre temporanee a tema. Il salotto e il celebre divano dove i pazienti si sottoponevano ai primi trattamenti di psicanalisi.

Vienna 2013 collezione sulla storia del Prater. Si può andare in bicicletta, si può giocare a tennis e praticare quasi tutti gli sport compresa l’equitazione: famose le scorribande a cavallo dell’imperatrice Sissi, in qualità di spericolata amazzone. Leopoldstadt, 1020 Vienna

Lorenza Gramaglia

sale da the. Da allora il parco ha iniziato ad assumere l'aspetto odierno. Il nome "prater" deriva dal latino pratum, e significa appunto "prato". La Riesenrad, la grande e celebre ruota panoramica, simbolo della città come lo è la torre Eiffel per Parigi, è stata installata in occasione dell’Esposizione universale del 1896. Fu distrutta durante la seconda guerra mondiale e subito dopo ricostruita com’era. Vicino alla grande ruota c’è il planetario della famiglia Zeiss: al suo interno è custodita una

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Stefania Atzei

Vienna vanta una straordinaria tradizione pasticciera nata per allietare e assecondare i capricci della corte imperiale. Solo molte le specialità dolciarie, ma prima fra tutte spicca la “sachertorte”. La torta Sacher è una torta al cioccolato inventata da Franz Sacher per Klemens von Metternich il 9 lu-

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Vienna 2013

glio1832 a Vienna. Franz Sacher (Vienna, 19 dicembre 1816 - Baden bei Wien, 11 marzo 1907) era un pasticciere austriaco, erede di una ricca famiglia di albergatori di origine ebraica e giovane panettiere di corte. Quando nel 1832 von Metternich gli chiese di preparare un dolce per un ospite speciale, l’apprendista cuoco l’appena sedi-


cenne aguzzò l’ingegno e realizzò uno dei dolci più famosi della storia. La torta è composta da biscotto leggero al cioccolato con un taglio centrale di confettura di albicocche, ricoperto con glassa al cacao e cioccolato. Tradizionalmente viene accompagnata da panna acida semimontata o da un cappuccino perché molti viennesi considerano la Sacher-Torte troppo asciutta. Daniel Peter rivendicò come sua la Sacher-Torte ed iniziò contro Franz Sacher ed i suoi nipoti una lunga disputa giudiziaria, che si concluse solo nel 1875. L’anno seguente Franz Sacher, divenuto ormai ricco, abbandonò le cucine per aprire a Vienna l’Hotel Sacher, che gestì fino alla morte insieme al figlio Eduard.

Cafe sacher, Philharmonikerstraße 4, 1010 - Vienna

Vienna 2013 Sì = Ja No = Nein Grazie = Danke Prego = Bitte schön Per favore = Bitte Scusa = Entschuldigen Sie Dove é il bagno? = Wo ist die Toilette? Quanto costa? = Wieviel kostet das? Museo = das Museum Farmacia = die Apotheke Caffé = der Kaffee Acqua = das Wasser Strada = Strasse Piazza = Platz Monumento = Denkmal

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