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Dicembre
di Emanuele Scigliuzzo
mese in cui gli allievi della prima classe vivono uno dei momenti più significativi della loro vita militare: il giuramento. Spazio anche alle tradizioni, con un interessante articolo sul “solino”, che farà chiarezza su alcuni simboli sulla nostra divisa.
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Un anno difficile sta per terminare. Il 2020 verrà ricordato sicuramente come uno degli anni peggiori per tutta l’umanità caratterizzato da una pandemia che sembra non voler terminare. Per fortuna la luce sembra intravedersi in fondo al tunnel, o per fare un paragone più attinente al mondo della Marina, le ostruzioni del porto si iniziano a scorgere oltre la tempesta. Quel porto sicuro, che il capo di Stato Maggiore, nelle sue rassicuranti parole pubblicate sul numero di marzo aveva accennato, sembra finalmente avvicinarsi. Come ormai consuetudine per la nostra rivista, ripercorriamo l’anno appena concluso attraverso il racconto dei momenti salienti che hanno caratterizzato i mesi appena trascorsi, per la Forza Armata. In apertura un interessante articolo che ripercorre tutto il 2020. Un anno in cui la Marina non è stata solo di supporto al personale medico civile, nei punti cruciali del contrasto alla pandemia. Le attività operative e addestrative non si sono fermate, cosi come la tutela dell’ambiente, su tutte l’operazione “Cerboli Pulita” appena conclusasi. Una attività che ha visto il complesso recupero di eco-balle che costituivano una insidiosa minaccia per il delicato ecosistema toscano. In questo numero, anche una significativa testimonianza dell’amore incondizionato per il mare da parte del personale della nostra Forza Armata, portato avanti anche nella sfera personale. Dicembre è il
Nella pagina a fianco: la copertina di questo numero che racchiude un anno di attività della Marina Militare, tra queste la Campagna d’istruzione degli allievi ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno a bordo di nave Amerigo Vespucci che mostra uno straordinario tricolore illuminato sull’alberatura.