Provita estratto febbraio 2014

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Notizie

€ 2,80 Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD

Infosportpagine

Rivista Mensile N. 16 - Febbraio 2014

“nel nome di chi non può parlare”

U.S.A.: i pro life e la cultura della morte

Intervista a P. Frank Pavone, fondatore dei Priests for Life Intervista a Mons. Ignacio Barreiro, Direttore dell’Ufficio di Roma di Human Life International

Washington, 22 gennaio 2014: 40a March for life


- Sommario -

Notizie

Editoriale 3 Notizie dall’Italia Notizie dal mondo

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Primo Piano Una battaglia vinta, perché la Vita ha già vinto

Editore MP cooperativa giornalistica Sede legale Via Marlengo 49/b, 39012 Merano (BZ) Autorizzazione Tribunale BZ N6/03 dell’11/04/2003 Codice ROC MP 12603

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Direttore Responsabile Francesca Lazzeri

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Direttore Editoriale Francesca Romana Poleggi

Rodolfo de Mattei

Un aborto ogni 95 secondi

Testata Infosportpagine-ProVita

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Alba Mustela

Giocare con la morte

N. 16 - FEBBRAIO 2014

Redazione Mario Palmaro, Antonio Brandi, Alessandro Fiore, Andrea Giovanazzi. Largo della Caffarelletta 7, 00179 Roma. Tel/fax: 06-3233035

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Andrea Giovanazzi

L’avvocatessa americana delle bambine cinesi

RIVISTA MENSILE

Umberto La Morgia

Direttore Amministrativo Beniamino Iannace Segretaria di Redazione Camilla Tincani

Attualità Mendel Day: l’uomo è un progetto

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Umberto Fasol

Per un’evangelizzazione integrale della società

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Antonio Brandi

Scusi, ho sbagliato…

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Giampaolo Scquizzato

Discriminazioni “politicamente corrette”

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Francesca Romana Poleggi

Scienza e Morale La neve nera

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Dina Nerozzi

Origami

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Rodolfo Granafei

Progetto grafico Massimo Festini Tipografia Flyeralarm SrL, Viale Druso 265, 39100 Bolzano Distribuzione MOPAK SRL, Via Prima Strada 66 - 35129 Padova Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Antonio Brandi, Rodolfo de Mattei, Umberto Fasol, Andrea Giovanazzi, Rodolfo Granafei, Umberto La Morgia, Andrea Mazzi, Alba Mustela, Dina Nerozzi, Anna Maria Pacchiotti, Francesca Romana Poleggi, Giampaolo Scquizzato

per un aggiornamento quotidiano:

www.prolifenews.it Prezzo: 2,80 euro

Famiglia ed Economia Quando la violenza dell’aborto è doppia

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Andrea Mazzi

Pochi bimbi vanno al circo Anna Maria Pacchiotti

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Abbonamenti: Semplice 30,00 euro Sostenitore 60,00 euro Benefattore 100,00 euro Patrocinatore 250,00 euro

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Editoriale

Notizie

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Editoriale

U.S.A.: i pro life e la cultura della morte

Intere generazioni sono cresciute con il “sogno americano” nel cassetto. Gli USA sono un grande paese, con i suoi 300 milioni di abitanti (il quintuplo degli Italiani), un Paese giovane, con poco più di due secoli di storia, che nasce come rifugio e speranza di milioni di persone che dal resto del mondo vi sono approdati con la prospettiva di un futuro migliore. E gli USA sono entrati prepotentemente tra i protagonisti della storia e ne diventano fulcro indiscusso per tutto il Novecento. È ovvio che portino in sé luci e ombre, grandi contraddizioni. Se da un lato sono simbolo del benessere, dall’altro sono la patria del materialismo consumista; se rappresentano le libertà civili, sono anche regno del liberalismo radicale e dell’individualismo più sfrenato; se da molti sono considerati patria della democrazia, hanno anche mostrato dalle origini una spietata capacità imperialista di sterminio (basti pensare alla fine che hanno fatto i nativi americani). Nel campo che ci interessa, purtroppo, gli USA sono stati una culla per ideologie antiumane, denataliste e razziste che hanno infettato tutto l’Occidente e si sono propagate grazie all’appoggio dei grandi capitalisti americani, come i Rotschild e i Rockfeller. Una delle creature più mostruose

degli USA pro morte è Planned Parenthood: “Il controllo delle nascite deve condurre a una razza più pura” diceva la sua fondatrice, Margaret Sanger. E Planned Parenthood oggi cresce e prospera: con la benedizione di Barack Obama, si insinua nelle scuole per insegnare la teoria del gender e la promiscuità sessuale precoce ai giovani americani. Chi si oppone rischia il posto di lavoro, come è accaduto a Bill Diss, ottimo professore di matematica, licenziato dall’Ufficio scolastico distrettuale di Portland per aver messo in guardia i suoi studenti contro le bugie propagandate da Planned Parenthood nel suo campus. Di contro, però, i movimenti pro life negli USA sono estremamente vitali e prolifici, perché il popolo americano in sostanza è per la vita, molto più di quanto l’estabilishment voglia far apparire. La gente in America scende per le strade e prega sui marciapiedi antistanti alle cliniche abortiste. In cento modi – nonostante l’ostilità di chi ha il potere – i sidewalk counselors salvano vite, convincendo le madri che all’aborto c’è sempre un’alternativa. Mentre andiamo in stampa si sta per svolgere la 40a March for life a Washington. All’indomani della sentenza Roe vs. Wade, che di fatto legalizzò l’aborto in America, 30 persone si riunirono per organizzare una marcia di protesta. L’anno seguente, il 22 gennaio del 1974 erano poche migliaia a gridare il loro sì alla Vita. Oggi è il più grande evento pro life del mondo e coinvolge centinaia di migliaia di persone. Alimentiamo la speranza, guardando all’esempio dei pro life americani, che la battaglia per la vita va combattuta con coraggio e senza compromessi, perché è una battaglia contro il Male, che già è stato sconfitto… Antonio Brandi


Notizie dall’Italia

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Notizie dall’Italia

4 COMBATTI PER LA VITA CON NOI! Noi di Notizie Pro Vita combattiamo una battaglia culturale per la Vita e per la Famiglia naturale, senza se e senza ma. Organizziamo anche proiezioni di film, come October Baby, spettacoli teatrali, come Il Mondo di Lucy, dibattiti nelle scuole e nelle Parrocchie per educare alla Vita e sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto i giovani, nella speranza di prevenire aborti e così salvare vite. Aiutaci a diffondere Notizie Pro Vita: regala abbonamenti ai tuoi amici, sostienici mediante una donazione: il nostro conto è presso la Cassa Rurale Alta Vallagarina, IBAN IT89X0830535820000000058640, intestato a Pro Vita Onlus. Avanti per la Vita! Migliaia di firme in pochissimi giorni sono state raccolte dalla nostra Associazione Pro Vita Onlus, attraverso il sito www.prolifenews.it, contro la “Strategia nazionale” dell’UNAR che promuove una vera e propria ideologia contro natura, sostenuta da un’esigua minoranza, e che contrasta con i principi laici della costituzione. La petizione, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, al Ministro dell’Istruzione, al Ministro per le Pari Opportunità, al Ministro della Salute, all’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e alla Commissione Parlamentare per l’infanzia, chiede inoltre che non vengano recepite, in alcun modo da alcuna istituzione nazionale, le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’educazione sessuale, denominate: “Standards for Sexuality Education in Europe”. Ad un anno dalla morte, avvenuta il 13 giugno 2012, è uscita la prima storia di Chiara Corbella Petrillo, edita da Porziuncola. A scriverla sono due cari amici di Chiara e del marito Enrico, Simone e Cristiana, loro compagni nel cammino religioso, nella salute prima e nella malattia poi. Il titolo è “Siamo nati e non moriremo mai più”. Il libro serve per testimoniare, a chi vuole aprire il suo cuore, che Dio è buono e che si può morire felici. Gianfranco Amato ha pubblicato, con Fede & Cultura, “Omofobia o eterofobia? Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida”. Nella prefazione, S.E. Mons. Luigi Negri fa appello alla “laicità” per contrastare la legge anti-omofobia e denuncia, addirittura, il «reiterato silenzio» della Chiesa su questo tema: «Ci renderà, nel giudizio degli storici futuri, in qualche modo conniventi». Secondo Monsignor Negri è in atto «una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa”. In moltissime città italiane si organizzano incontri di preghiera davanti agli ospedali dove si praticano gli aborti: Ora et labora in difesa della vita e No 194 si ritrovano il primo e terzo sabato del mese ad Aosta (ospedale Beauregard ), a Torino (ospedale S. Anna), a Genova (ospedale S. Martino), a Milano (ospedale Niguarda), a Trento (ospedale Santa Chiara), a Vicenza (ospedale S. Bortolo ), a Trieste (ospedale Burlo Garofolo), a Piacenza (ospedale Guglielmo da Saliceto), a Firenze (A. O. Careggi), a Perugia (ospedale Silvestrini), ad Ancona (ospedali Riuniti), a Roma (ospedale S. Giovanni), a Campobasso (ospedale Cardarelli), a Pescara (ospedale Civile), a Teramo (ospedale Mazzini), a Caserta (ospedale S. Anna), a Potenza (ospedale S. Carlo), a Foggia (ospedali Riuniti), a Cosenza (ospedale Annunziata), a Catania (ospedale Garibaldi ) e a Cagliari (ospedale Brotzu). Ogni primo venerdì del mese, all’ingresso del Bufalini di Cesena, la preghiera contro l’aborto e a favore delle madri in difficoltà è organizzata dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII.

In tutta Italia si continuano a muovere le proteste contro le leggi liberticide o che sovvertono la natura e calpestano la dignità umana: La Manif pour tous Italia è scesa in piazza a Roma, l’11 gennaio. Le Sentinelle in piedi hanno vegliato a Bergamo e a Cremona il 18 e 19 gennaio.

Nell’omelia per la festa della Sacra Famiglia, il cardinale Carlo Caffarra ha ribadito che il matrimonio avviene fra un uomo e una donna, e che il bambino ha diritto a un padre e una madre: questi non possono essere sostituiti da due adulti dello stesso sesso che “fanno” da padre e da madre. Oggi la famiglia «si trova ad essere il terreno di scontro fra il potere di questo mondo e la voce di Dio». La posizione dei Vescovi italiani è stata poi ufficializzata dal responsabile Cei per la Famiglia, Mons. Solmi: «Parlare di famiglia significa avere una relazione uomodonna che si palesa, si ratifica, davanti alla società». Piuttosto che alle unioni civili lo Stato deve pensare alla tutela della famiglia che invece non riceve gli aiuti necessari, malgrado il suo indiscutibile e fondamentale ruolo sociale.

Le donne che hanno avuto un aborto hanno 6,26 volte più probabilità di sviluppare il cancro al seno rispetto a quelle che non hanno mai abortito: diversi studi scientifici di portata internazionale confermano che, dopo un aborto, il tessuto epiteliale della mammella permane in uno stato proliferativo che aumenta la suscettibilità alla carcinogenesi. Le donne che consumano pillole contraccettive orali, invece, rischiano il cancro 9,5 volte più rispetto a quelle che non usano tali farmaci. Anche l’insorgenza precoce delle mestruazioni, l’età più elevata al primo parto, e la minore durata dell’allattamento al seno sono fattori associati ad un significativo aumento d’incidenza del cancro al seno.


Notizie dal mondo

Notizie

5 Il giudice Sonia Sotomayor ha accolto il ricorso delle Piccole sorelle dei poveri del Colorado e congelato momentaneamente la norma che obbliga i datori di lavoro a fornire ai dipendenti contraccettivi e farmaci abortivi, secondo quanto previsto dalla riforma sanitaria promossa dal presidente degli Stati Uniti (nota come Obamacare). Le Piccole Sorelle dei poveri, un gruppo di suore che opera tra gli indigenti, sarebbero costrette, altrimenti, o ad andare contro la propria coscienza e fornire contraccettivi e pillole abortive, oppure ad incorrere in pesanti multe.

Shannon Skinner, una ragazza inglese di soli 19 anni, già madre di un bambino, ne aveva abortito un secondo quando era all’ottava settimana di gravidanza. Rimasta nuovamente incinta ha deciso di ricorrere alla pillola abortiva, ma questa volta il feto è sopravvissuto. La giovane, allora ha rinunciato all’aborto. Ha dichiarato: “Evidentemente questo bambino è un combattente, e noi non vogliamo più fargli del male”. Le procedure di inseminazione artificiale tramite l’utilizzo delle donazioni di sperma producono “padri seriali”. Nel 2011 un’inchiesta del New York Times aveva raccontato la vicenda di 150 ragazzi riconducibili ad un medesimo padre. Oggi in America, il progetto “Anonymus Us” vuole porre in risalto i problemi connessi alla fecondazione artificiale eterologa, anonima: esperienze di abbandono e di crisi d’identità per i figli, destinati a vivere senza passato né radici. Sofferenza psichica per molti “donatori” di gameti che vivono con l’idea dell’esistenza di figli che non conosceranno mai. Tutto questo dimostra che le legislazioni impostate per rispondere ai problemi di sterilità hanno fatto del tutto per esaudire desiderio di divenire genitori senza badare alle conseguenze e soprattutto alle esigenze dei bambini. «Fiasco!». È il termine italiano usato dal quotidiano francese «Le Figaro» per titolare il servizio sul «1° Salon du mariage pour tous» svoltosi nel giugno di quest’anno: sessanta stand che, nel Parc Floral di Parigi, hanno dovuto smontare in pochi giorni tutti i loro allestimenti. Parigi è una megalopoli di molti milioni di abitanti, e i sessanta standisti, che hanno sborsato parecchio denaro per partecipare all’esposizione, sicuramente si aspettavano una grande partecipazione anche dal resto della Francia e dall’estero. Invece no: 150 visitatori e – pare – solo due acquirenti, che hanno comprato un paio di anelli. La società organizzatrice di eventi, Eden Day, ha parlato apertamente di «catastrofe».

A Madrid, decine e decine di migliaia di famiglie cristiane hanno celebrato la festa della Santa Famiglia di Nazaret, per il settimo anno consecutivo. A rendere la festa particolarmente significativa quest’anno c’erano anche un centinaio di famiglie del Cammino Neocatecumenale, con i loro numerosi figli, provenienti da diversi Paesi dell’Europa, inviate in missione ai cinque continenti da Papa Francesco il 1° febbraio. Questa è la speranza di cui l’Europa ha urgente bisogno: non bisogna avere paura di aprirsi alla vita, perché è la famiglia numerosa a dimostrare ancora una volta il suo valore insostituibile per la solidarietà e la pace sociale e a confermarsi come la vera formula personale e sociale per il bene e la realizzazione piena della persona umana.

La nostra rivista, Notizie Pro Vita, si può acquistare presso i seguenti punti vendita Priorato S. Pio X-Via Trilussa, 45-Albano Laziale (RM) Antica Rampa Libreria Caffè-Via San Giovanni, 31-Badia Polesine (RO) Libreria Ancora Brescia-Via Tosio, 1-Brescia Parrocchia di Sant’Anastasio Martire-Via Don Luigi Villa-Cardano al Campo (Varese) Parrocchia S. Marco-Via San Giovanni, 2-Civezza (Imperia) Fondazione D’Ettoris -Via F.A. Lucifero, 38-Crotone (KR) Chiesa Ognissanti-Borgo Ognissanti, 42-Firenze Libreria Don Bosco - Elledici-Via Gioberti, 37/A-Firenze Centro Distribuzione CLC-C.da Vazzano snc Complesso Motta-Motta S. Anastasia (CT) Libreria San Paolo Gregoriana-Via Roma, 37-Padova Libreria “La Goliardica”-Via Calderai, 67/69-Palermo Parrocchia di Borgotrebbia-Via Trebbia, 89-Piacenza Le Querce di Mamre Onlus-Via Trebbia, 89-Piacenza (PC) Libreria Edizioni Paoline -Via Capponi, 6-Pisa Libreria Ancora Roma-Via della Conciliazione, 63-Roma Libreria Aquisgrana-Via Ariosto, 28-Roma Libreria Centro Russia Ecumenica-Borgo Pio, 141-Roma Libreria San Paolo-Via della Conciliazione, 16/20-Roma Parrocchia S. Bernardo da Chiaravalle-Via degli Olivi, 180-Roma Parrocchia di San Corbiniano-Via Ermanno Wolf Ferrari, 201-Roma Parrocchia Sacra Famiglia-Via di Villa Troili, 56-Roma (RM) Libreria Salesiana-Via Provinciale Calcesana, 458-San Giuliano Terme (PI) Priorato Madonna di Loreto-Via Mavoncello, 25-Spadarolo (Rimini) Libreria Ancora Trento-Via Santa Croce, 35-Trento Santuario Nostra Signora de La Salette - piazza XXIV Maggio, 2 - Viù (TO) Parrocchia S. Andrea Apostolo - Piazza Municipio, 3 - Salorno (BZ) Vuoi che Notizie Pro Vita venga diffuso anche nella tua città? Chiama la Redazione allo 06 3233035 o scrivi a redazione@prolifenews.it

Notizie dal mondo

Memettursun Kawul è riuscito a far giungere in Occidente il suo grido di dolore: sua moglie è stata costretta ad abortire al nono mese di gravidanza: la fuga e l’offerta di pagare multe salatissime non è servita ad evitarlo. Eniver Momin, vice sindaco della cittadina di Arish, nello Xinjiang conferma che era stato pianificato l’aborto per sei donne, ma una è fuggita. Awat Han, capo del Dipartimento pianificazione familiare della zona, ha detto a Radio Free Asia che i cinque interventi sono stati effettuati come ordinato dalle autorità centrali. Lo ricordino bene i nostri lettori, quando sentono dire che la Cina ha riformato ( o – addirittura – abolito) la crudele politica del figlio unico.


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Attualità

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Mendel Day: l’uomo è un progetto A febbraio e marzo, in tutta Italia, si celebrano i Mendel Day: incontri aperti a tutti per ragionare di scienza e di bioetica, alla luce delle scoperte e dei progressi fatti dalla nostra civiltà, grazie al contributo di scienziati e credenti come Mendel

G

razie a Mendel, ciascuno di noi è consapevole di essere una persona unica ed irripetibile su questa Terra. La nostra persona è strutturata attorno a questa certezza, che, in fondo, è la garanzia della nostra dignità: le copie non sono mai preziose come l’originale. La prova biologica dell’unicità delle nostre cellule si ha con qualche semplice calcolo. Ogni uomo deriva dall’incontro tra il padre e la madre. Gli spermatozoi che ogni uomo matura nel suo corpo sono oltre otto milioni; la stessa cifra vale per le uova della donna. Questo numero elevatissimo deriva dal calcolo combinatorio: con ciclo settimanale nei testicoli e mensile nelle ovaie, i cromosomi si separano e si distribuiscono nelle cellule riproduttive ricombinandosi in tutte le possibilità offerte dalla statistica: oltre otto milioni di combinazioni. I possibili concepimenti sono oltre sessantaquattro miliardi: il prodotto di otto milioni di tipologie di spermatozoi per otto milioni di tipologie di ovociti. Il tutto poi al netto delle mutazioni e del crossing-over, processi fisiologici che non fanno altro che aumentare questa cifra, che di per sé è già folle. Siamo dunque uno su più di 64 miliardi di possibilità: da un punto di vista biologico, non abbiamo alcun dubbio. Prima ancora che si conoscessero la meiosi (il processo cellulare che porta alla formazione dei gameti) e le cellule riproduttive, prima ancora di conoscere il DNA e i cromosomi, ecco

Per info sui Mendel Day: www.mendelday.org; www.libertaepersona.org che Mendel, un frate agostiniano di Brno, dopo aver coltivato 28.000 piantine per 8 anni, giunge a capire perché i figli non sono uguali ai loro genitori, ma solo gli assomigliano: sono cioè unici ed irripetibili. L’8 febbraio del 1865, davanti a un gruppo qualificato di 40 naturalisti, Mendel illustra le conclusioni delle sue ricerche. Dimostra che l’ereditarietà non è dovuta ad una mescolanza di caratteri parentali, come si sosteneva da sempre, ma è dovuta a unità distinte, distribuite in modo diverso a ogni generazione, attraverso la formazione dei gameti. Mendel scopre quindi che negli esseri viventi le informazioni per costruire i vari pezzi sono distribuite a pacchetti dentro le cellule sessuali; all’atto della fecondazione si mescolano le informazioni materne con quelle paterne dando luogo a novità o anche semplicemente a variazioni sul tema. L’essere vivente è determinato dalle informazioni presenti nel

Ciascuno di noi è una persona unica ed irripetibile su questa Terra: le copie non sono mai preziose come l’originale.

DNA e, come si dice oggi, nei suoi meccanismi di regolazione, che sono ancora in gran parte oggetto di ricerca (è il 95% del DNA che non conosciamo). La genetica impone dei vincoli precisi per cui i figli sono variazioni sul tema dei genitori e non possono essere novità assolute, con forme sconosciute o con appendici o organi mai visti. I lavori di Mendel mettono in luce, per la prima volta nella storia della biologia, tutto questo. Perciò Mendel merita di essere celebrato anche quest’anno con i Mendel Day. Nel nostro contesto culturale attuale, nel dibattito sui grandi temi dell’inizio e del fine vita, che agita tutte le moderne democrazie occidentali, la genetica ci ricorda, grazie a questo umile fraticello, che la vita è il dispiegarsi nel tempo e nello spazio di un “progetto”, che si ritrova criptato nei circuiti più sofisticati dell’Universo, che non sono quelli dei nostri chips, ma quelli delicati ma immortali di un acido a base di carbonio, ossigeno, idrogeno, fosforo e azoto. Miliardi e miliardi di atomi, di pochissimi elementi della Tavola di Mendelejeev, disposti in una sequenza mirabile, capace, in un apposito contesto organizzato qual è il citoplasma, di produrre il “più grande spettacolo dopo il Big Bang” (L. Jovanotti). Il “progetto” precede ciascuno di noi e merita quindi non solo meraviglia, ma anche cura, tutela e futuro. Umberto Fasol


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