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€ 2,80 Spedizione in AP - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Infosportpagine
Rivista Mensile N. 12 - Gennaio 2014
“nel nome di chi non può parlare”
È l’ora di resistere
“Neuroni specchio” e adozione
Una foto orrenda può salvare una vita: intervista a Gregg Cunningham
«PIUTTOSTO MORIRE IN PIEDI CHE VIVERE IN GINOCCHIO». CAMUS
- Sommario -
Notizie
Editoriale 3 Notizie dall’Italia Notizie dal mondo
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Primo Piano Sentinelle in piedi
Direttore Responsabile Francesca Lazzeri
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Direttore Editoriale Francesca Romana Poleggi
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Direttore Amministrativo Beniamino Iannace
Walt Heyer
Un omosessuale contro le nozze gay Rodolfo de Mattei
L’unione tra uomo e donna funziona, perché sono diversi tra loro
Editore MP cooperativa giornalistica Sede legale Via Marlengo 49/b, 39012 Merano (BZ) Autorizzazione Tribunale BZ N6/03 dell’11/04/2003 Codice ROC MP 12603
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Francesca Romana Poleggi
Le confessioni di un transgender transfobico
Testata Infosportpagine-ProVita
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Massimo Gandolfini
“Madre” e “padre” sono più che “mamma” e “papà”
N. 12 - GENNAIO 2014
Redazione Mario Palmaro, Antonio Brandi, Alessandro Fiore, Andrea Giovanazzi. Largo della Caffarelletta 7, 00179 Roma. Tel/fax: 06-3233035
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Raffaella Frullone
“Neuroni specchio” e adozione
RIVISTA MENSILE
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Segretaria di Redazione Camilla Tincani Progetto grafico Massimo Festini
Anna Paola Borrelli
Tipografia Flyeralarm SrL, Viale Druso 265, 39100 Bolzano
Attualità La verità fa paura
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Federico Catani
Una foto orrenda può salvare una vita
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Antonio Brandi
L’intensa attività dei Giuristi per la Vita
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Giampaolo Babini
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Serenella Verduchi e Marcello Riccobaldi
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Umberto La Morgia
Madre coraggio
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Andrea Mazzi
“Il miracolo della Vita”: una mostra da visitare, a Milano 22
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www.prolifenews.it Prezzo: 3,50 euro
Famiglia ed Economia Baby-squillo di buona famiglia
Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Giampaolo Babini, Antonio Brandi, Rodolfo de Mattei, Raffaella Frullone, Massimo Gandolfini, Walt Heyer, Anna Paola Borrelli, Umberto La Morgia, Andrea Mazzi, Federico Catani, Francesca Romana Poleggi, Serenella Verduchi e Marcello Riccobaldi.
per un aggiornamento quotidiano:
Scienza e Morale Una biblioteca per la Vita
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Editoriale
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Editoriale
È ora di resistere
Giovanni Verga, esponente d’eccellenza della cultura laica tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, ha celebrato a più riprese nei suoi scritti i valori familiari, che vedeva minacciati dall’edonismo e dal desiderio d’avventura : ne I Malavoglia il giovane ‘Ntoni, che si allontana da casa, si perde. Alessi, che non se ne stacca, si salva… Ho citato volutamente Verga e non Manzoni o Chesterton, perché non c’è bisogno d’essere cattolici per credere nel valore salvifico della famiglia e nel ruolo portante che essa ha - e ha sempre avuto - nella società umana. Anche la nostra Costituzione (art. 29 e ss.), “riconosce” i diritti della “società naturale fondata sul matrimonio”: se i diritti della famiglia sono “riconosciuti”, significa che sono preesistenti alla legge dello Stato, in quanto attinenti alla sfera del diritto naturale, con buona pace del positivismo giuridico. Tutto ciò che è naturale, è sano e buono e va rispettato e preservato, dicono gli ecologisti. Tutti sono d’accordo. Invece chi oggi chiede di preservare la natura umana, la società naturale uomo – donna – bambini, è uno spregevole “omofobo” degno della massima riprovazione sociale. Il divorzio, l’aborto, la liberalizzazione della droga, l’eutanasia, sono gli strumenti di una politica diabolica volta alla distruzione dell’uomo e della civiltà. Opera che si realizzerà
tanto prima quanto più si sgretolerà il nido, il baluardo, la culla dove ogni essere umano si forma, si evolve: la famiglia. E quindi ora è il momento delle nozze gay, dell’affido di bambini a coppie omosessuali, degli uteri in affitto. L’azione distruttiva procede un passo alla volta. In Italia siamo ancora nella fase in cui si deve punire l’omofobia. Ecco che allora si istituiscono registri civili per le unioni gay, si cancellano padri e madri per sostituirli con i genitori 1 e 2 e si applica la “strategia nazionale” dell’UNAR sull’identità di genere e l’orientamento sessuale nelle nostre scuole e università. Presto, come ha dichiarato più volte lo stesso Scalfarotto, presentatore del ddl ormai noto ai nostri lettori, si introdurranno matrimoni e adozioni per omosessuali. Però c’è qualcuno che non si arrende. Qualcuno alza la testa e si alza in piedi e protesta pacificamente. Hanno cominciato i Francesi, con la Manif pour Tous e i Vellieurs Debout. Anche qui in Italia esiste una “Manif” che ha organizzato diversi sit in di protesta contro la legge Scalfarotto; si sono poi alzate, anche in diverse città italiane, le Sentinelle in Piedi. Allora noi di Notizie Pro Vita dedichiamo loro questo numero della rivista, perché le Sentinelle hanno bisogno di qualcosa da leggere: vorremmo accompagnarli durante le loro proteste silenziose. Vorremmo che gli spunti di riflessione offerti dai nostri articoli servissero a svegliare tutte le coscienze; vorremmo che tutti comprendessero l’urgenza e la gravità della situazione e che tutti gli uomini e le donne di buona volontà facessero fronte unito e compatto, perché è giunta l’ora di resistere all’opera distruttiva della civiltà che è in atto. Con le Sentinelle, condividiamo il pensiero di Camus: “Piuttosto morire in piedi, che vivere in ginocchio”. Antonio Brandi
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4 COMBATTI PER LA VITA CON NOI! Noi di Notizie Pro Vita combattiamo una battaglia culturale per la Vita e per la Famiglia naturale, senza se e senza ma. Organizziamo anche proiezioni di film, come October Baby, spettacoli teatrali, come Il Mondo di Lucy, dibattiti nelle scuole e nelle Parrocchie per educare alla Vita e sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto i giovani, nella speranza di prevenire aborti e così salvare vite. Aiutaci a diffondere Notizie Pro Vita: regala abbonamenti ai tuoi amici, sostienici mediante una donazione: contatta la Redazione, Largo della Caffarelletta 7, 00179 Roma. Tel/Fax 06-32 33 035 (lunedì-venerdì dalle 11h00 alle 18h00) o scrivici a redazione@prolifenews.it. Avanti per la Vita!
L’Assessore alla cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera, ha definito le donne ‘animali al servizio della specie’ e i bambini non nati ‘grumi di materia’. Parole particolarmente offensive, se si considera che provengono da una donna e, per di più, da una donna delle Istituzioni. Olimpia Tarzia ha posto un’interrogazione in Consiglio Regionale, davanti alla quale la Ravera non si è presentata, limitandosi a pubblicare sul suo sito delle scuse tardive e inconsistenti. E’ uscito a Dicembre il libro di Carlo Valerio Bellieni, membro della Pontificia Academia Pro Vita, “L’ABC della bioetica”, per le Edizioni Paoline. Il testo in maniera semplice ed essenziale riporta la definizione di 28 principali termini usati in bioetica e un’originale chiave di lettura. La prefazione è di Padre Gonzalo Miranda, Decano della Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. I Giuristi per la Vita hanno inoltrato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, alla Questura di Bologna, all’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ai Servizi Sociali e al Sindaco del Comune di Bologna, in merito allo spettacolo coreografico intitolato “Victor”, che vedeva protagonisti un adulto e un bambino (si tratta del ballerino professionista Steven Michel e del tredicenne Viktor Caudron), andato in scena nell’ambito dell’undicesima edizione del festival gay-lesbico Gender Bender. Nello spettacolo un uomo e un bambino danno vita a un “duetto di corpi” a dir poco discutibile... Il liceo classico Mamiani di Roma ha deciso di sostituire la dicitura “padre e madre” sui libretti degli studenti con “genitore 1 e genitore 2”, e si pone così nella scia politicamente corretta di altre istituzioni pubbliche sparse in diverse città italiane. E’ l’ennesima espressione del tentativo di affermazione dell’ideologia del gender che, se non fosse anche la punta di un iceberg che mira a sconvolgere le fondamenta antropologiche della nostra civiltà, sarebbe veramente e soprattutto una cosa proprio ridicola.
La Semea s.r.l. (www.semeasrl.com) è una società che opera nelle provincie di Verona, Mantova e zone limitrofe, nei settori medicina del lavoro, visite mediche aziendali, esami diagnostici, igiene e sicurezza, medicina preventiva e diagnosi precoci, anche utilizzando unità mobili. Carlo Oliani, il titolare della SEMEA srl, è un amico e sostenitore di Notizie Pro Vita, quindi offrirà ai nostri lettori prezzi speciali e ottimi servizi. Una parte degli introiti verrà devoluta a Notizie Pro Vita. Maria Letizia Morini, 22 anni, inaugurerà, nel centro di Pesaro, la sua prima personale di fotografia. Un centinaio d’immagini selezionate e preparate con l’aiuto dei genitori, delle sorelle e degli amici. Durante la mostra sarà venduto un libro e il ricavato andrà alla fondazione Lejeune. Dal 2008 Letizia lavora in una scuola paritaria della città, La Nuova Scuola: era entrata come aiuto bidella e dopo tre anni è diventata aiutante delle maestre. E’ l’istituto che ha frequentato lei stessa con un insegnante di sostegno fin dall’asilo. Perché Letizia ha la sindrome di Down. A Roma il sindaco Ignazio Marino aveva dichiarato: “Sarò il sindaco di tutti i romani”. Così ha mantenuto la promessa: il 3 dicembre era fissato il Convegno sull’ideologia del gender, organizzato dall’Associazione Famiglia Domani. Il Comune di Roma gli aveva già assegnato la Sala della Protomoteca, dopo la richiesta fatta, secondo tutte le procedure di legge, dalla consigliera Lavinia Mennuni. A metà Novembre il Comune ha fatto all’improvviso retromarcia, asserendo che la sala era già stata assegnata a un convegno sul tema dell’autismo: bugia clamorosa e vergognosa. Angelo Caltagirone, fondatore e presidente della Edge (Excellence and Diversity by GLBT Executives), la prima lobby italiana promotrice degli interessi della categoria “LGBT”, afferma serenamente che, dati Istat alla mano, non è possibile sostenere che l’Italia sia un Paese omofobo. Certo, chiarisce, capita il verificarsi di episodiche discriminazioni, ma il fenomeno non assume il carattere della generalità. Caltagirone ammette così, dunque, che non sussiste alcuna emergenza “omofobia”.
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In Australia il medico Philip Nitschke ha aperto una clinica che offre informazioni e consigli a persone che desiderano mettere fine alla propria vita ed esegue test di laboratorio su farmaci che vengono utilizzati per il suicidio assistito. La clinica fornisce consigli e informazioni in materia di eutanasia anche via internet, e distribuisce bombole di azoto compresso, una maniera legale, non identificabile e indolore, di suicidio per privazione di ossigeno. 1 milione di persone ha partecipato alla Marcia per la Vita il 17 novembre in Costa Rica. In un clima di festa, sono sfilati per la strada con il fermo proposito di promuovere la Vita e rafforzare la famiglia come istituzione e fondamento della società. “La famiglia naturale, quella riconosciuta dalla stragrande maggioranza del popolo del Costa Rica, richiede una protezione speciale da parte dello Stato”, hanno detto gli organizzatori.
La petizione “Uno di Noi” ha raggiunto quasi due milioni di firme: il doppio di quelle necessarie, e il triplo di quanto richiesto circa il numero di paesi in cui bisognava raggiungere una data quota. Il successo ha spinto i movimenti per la vita dei Paesi Ue a creare una Federazione europea per la vita. La sua Assemblea generale sarà formata dai rappresentanti dei 28 Stati membri, il comitato esecutivo sarà composto da Carlo Casini, Jaime Mayour Oreja, Pablo Siegrist, Michele Trotta, Jakub Baltroszewicz e Edit Frivaldszky. Della prima équipe scientifica fanno parte Gian Luigi Gigli, Massimo Gandolfini, Pino Noia e Monica Lopez Barahona. La federazione non vuole assumere alcun ruolo politico ma intende influire sulle politiche europee. Domenica scorsa una trentina di persone dell’associazione francese che si batte contro l’aborto SOS Tout-Petitis, fondata dal dottor Xavier Dor, si è riunita a Nancy in piazza dell’Alleanza per recitare un rosario pubblico come forma di riparazione per le vittime dell’aborto. Una sessantina di militanti di “gruppi antifascisti” si sono recati in piazza per protestare contro gli “integralisti” e hanno cominciato a insultarli mentre recitavano il rosario. Quando hanno cominciato a lanciare pietre, hanno colpito in faccia una bambina di 4 anni originaria del Gabon.
La stampa ungherese ha riferito che un bambino è sopravvissuto tre mesi nel grembo di sua madre, che era in stato di morte cerebrale e che i medici hanno mantenuto in vita fino alla fine della gravidanza. La donna venne portata in ospedale a causa di un’emorragia cerebrale, ma La nostra rivista, Notizie Pro Vita, si può acquistare l’ecografia mostrò che il feto era presso i seguenti punti vendita ancora vivo. Per i medici è un miracolo che si è verificato già Priorato S. Pio X-Via Trilussa, 45-Albano Laziale (RM) solo in tre casi simili nel mondo. Antica Rampa Libreria Caffè-Via San Giovanni, 31-Badia Polesine (RO) Il bambino è nato con parto Libreria Ancora Brescia-Via Tosio, 1-Brescia cesareo a luglio e pesava 1,400 Parrocchia di Sant’Anastasio Martire-Via Don Luigi Villa-Cardano al Campo (Varese) chili, è in buona salute e si sta Parrocchia S. Marco-Via San Giovanni, 2-Civezza (Imperia) sviluppando normalmente. Fondazione D’Ettoris -Via F.A. Lucifero, 38-Crotone (KR) Chiesa Ognissanti-Borgo Ognissanti, 42-Firenze Libreria Don Bosco - Elledici-Via Gioberti, 37/A-Firenze “La mia infanzia l’ho vissuta tra Centro Distribuzione CLC-C.da Vazzano snc Complesso Motta-Motta S. Anastasia (CT) violenza e alcolismo. Sono stata Libreria San Paolo Gregoriana-Via Roma, 37-Padova violentata all’età di 12 anni e sono Libreria “La Goliardica”-Via Calderai, 67/69-Palermo rimasta incinta. Ma anche se i Parrocchia di Borgotrebbia-Via Trebbia, 89-Piacenza Le Querce di Mamre Onlus-Via Trebbia, 89-Piacenza (PC) medici mi dicevano di abortire, Libreria Edizioni Paoline -Via Capponi, 6-Pisa dopo aver ascoltato il cuore della Libreria Ancora Roma-Via della Conciliazione, 63-Roma mia bambina, decisi che doveva Libreria Aquisgrana-Via Ariosto, 28-Roma vivere. Io salvai la vita di mia figlia Libreria Centro Russia Ecumenica-Borgo Pio, 141-Roma e lei la mia“. Lianna Rebolledo ha Libreria San Paolo-Via della Conciliazione, 16/20-Roma raccontato la sua testimonianza Parrocchia S. Bernardo da Chiaravalle-Via degli Olivi, 180-Roma di vita davanti a 1200 giovani Parrocchia di San Corbiniano-Via Ermanno Wolf Ferrari, 201-Roma ecuadoriani, invitata dal gruppo Parrocchia Sacra Famiglia-Via di Villa Troili, 56-Roma (RM) Jóvenes Libres de Ecuador. Libreria Salesiana-Via Provinciale Calcesana, 458-San Giuliano Terme (PI) Attualmente sua figlia ha 22 anni Priorato Madonna di Loreto-Via Mavoncello, 25-Spadarolo (Rimini) ed è in procinto di terminare Libreria Ancora Trento-Via Santa Croce, 35-Trento gli studi in un’università di Los Vuoi che Notizie Pro Vita venga diffuso anche nella tua città? Angeles. Chiama la Redazione allo 06 3233035 o scrivi a redazione@prolifenews.it
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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato una legge che vieta la promozione di servizi medici o pratiche tradizionali per abortire. Il calo demografico in Russia è diventato inarrestabile, e si registrano 1 milione di aborti l’anno. Nel 2011 è stata approvata una legge che rende l’aborto legale solo fino alla 12esima settimana di gravidanza, con alcune eccezioni. L’anno scorso, il deputato pietroburghese Vitaly Milonov - noto per essere stato tra i promotori della legge contro la propaganda gay - ha proposto di conferire lo status di cittadini agli embrioni.
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La verità fa paura I paladini della democrazia politicamente corretta s’indignano di fronte a essa, tanto da rinnegare nei fatti proprio quei valori di cui si sentono strenui difensori. “
B
acheca degli orrori e della vergogna”. Così è stato chiamato il pannello che il Centro di Aiuto alla Vita di Jesi (provincia di Ancona) ha a disposizione, con tanto di accordo scritto, nel consultorio pubblico della città. Il motivo? La presenza di un volantino in cui si descriveva un aborto. Tra l’altro, Jesi è già stata al centro di polemiche perché nel 2012 tutti i medici dell’ospedale si sono dichiarati obiettori (anche se non tutti per motivi valoriali). Ma andiamo con ordine. Lo scorso 14 novembre, L’Espresso ha pubblicato un articolo di denuncia contro il CAV della cittadina marchigiana. Una lettrice ha segnalato al settimanale un fatto a suo dire scandaloso, segno del “fanatismo” di coloro che militano contro l’aborto. Ciò che ha destato rabbia e orrore nella lettrice che si è recata al consultorio, è stato un volantino, appeso nella bacheca del CAV, in cui era riportata la testimonianza di una donna che ha abortito. Il testo, titolato “Vedevo il barattolo riempirsi del mio bambino fatto a pezzi”, descriveva i particolari raccapriccianti dell’aborto, come il barattolo che si riempie di pelle, sangue e tessuto del bambino. La donna che ha denunciato il tutto, anziché provare orrore per la legge 194 che permette tutto ciò e arrivare alla lapalissiana conclusione che l’aborto è un omicidio, si è indignata, sostenendo che si tratta di propaganda inaccettabile, che criminalizza chi si trova a dover fare una scelta delicata e difficile come l’interruzione di gravidanza. Le solite accuse
del solito femminismo, ormai te”. E allora? Dov’è lo scandalo? purtroppo metabolizzato da C’è qualcosa in esso di scientimolti. Eppure nessuno protesta ficamente falso o di eticamente quando a scuola o in tv vengono riprovevole? raccontati gli orribili particolari di L’episodio di Jesi è solo uno quel che avveniva agli ebrei nei dei tanti che dimostrano come lager nazisti. Tutti sostengono, il totalitarismo degli abortisti logicamente, che trattasi di do- si manifesti con sempre magvere di cronaca. Perché allora gior forza. La campagna che la sull’aborto non si può usare la stampa laica e di sinistra, sostestessa chiarezza? Di cosa si ha nuta da numerosi esponenti del paura? C’è forse una “verità di mondo politico, sta conducendo Stato” da imporre? La signora, in da mesi contro l’obiezione di cobarba alla normativa vigente, ha scienza, rientra in un piano ben contestato pure il diritto del CAV preciso: soffocare la cultura di avere uno spazio in cui possa della vita. Il diritto alla presunta fare informazione. autodeterminazione della donna Nella polemica è intervenuta Lara non considera le sofferenze fiRicciatti, deputata marchigiana siche e psichiche cui essa va di Sinistra Ecologia e Libertà, incontro con l’aborto. E non che ha stigmatizzato quanto ac- conta il diritto del bambino ancocaduto a Jesi. L’onorevole di ra in grembo a non essere barSEL, pur difendendo a parole la baramente ucciso. Il mondo pro libertà di espressione e il dirit- life deve reagire, aumentando to all’obiezione di coscienza, di il proprio impegno e la propria fatto è tra coloro che intendono combattività. vietare ogni pensiero critico Federico Catani nei riguardi dell’aborto. “Non è accettabile che un consultorio pubblico accolga delle donne già provate dalla scelta dell’aborto, colpevolizzandole in quel modo”, ha dichiarato Ricciatti, spingendosi a criticare persino un poster “che spiega con immagini e didascalie che a tre mesi un bambino è già un Quella che l’Espresso ha definito “La bacheca degli orrori” essere viven- conteneva foto come questa, un bimbo di 6 settimane.