Provita estratto ottobre 2012

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Notizie

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Infosportpagine

N. 8 - Ottobre 2012

nel nome di chi non può parlare Fantascienza o realtà? Un racconto di fantascienza pubblicato 40 anni fa descrive una società disumana non troppo diversa da quella in cui viviamo oggi.

L’uomo e l’aborto Solo gli specialisti conoscono le conseguenze devastanti che ha l’aborto per il padre.

In memoria di Chiara Una ragazza di 28 anni è stata chiamata da Dio a mostrare che è buono, che in Lui non ci sono tenebre e che la morte è vinta copertina.indd 1

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- Sommario -

Notizie

Editoriale 1 Notizie dall’Italia

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RIVISTA MENSILE N. 8 - OTTOBRE 2012

Notizie dal mondo

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Primo Piano In ricordo di Chiara Corbella Petrillo

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Angela Pellicciari

Siamo nati e non moriremo mai più

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Antonio Brandi

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Francesco Agnoli

Cheng Guancheng e Lou Xiaoying: due eroi per la vita 5 Sveva Colonna

Armati di diritto per la vita

8

Distribuzione Rapida Vis, Via Cadlolo 90, 00136 Roma

Youth Defence: la battaglia per la vita in Irlanda 9 Marzio Bianchi

In memoria di Nellie Gray 12 Marco Respinti

Scienza e Morale 13

Carlo Manetti

Fantascienza o realtà?

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Francesca Romana Poleggi

Cartesio, ancora lui

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Mauro Faverzani

Anche l’uomo è tra le vittime dell’aborto

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Antonello Vanni

Sesso (in)sicuro

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Renzo Puccetti

Ciò che resta dopo un aborto volontario 18 Cinzia Baccaglini

Economia e Vita Nel diritto italiano il concepito è considerato una persona 19 Antonio Baldassarre

Crescita della popolazione: danno o beneficio? Benedetto Rocchi

Progetto grafico Massimo Festini Tipografia Eticart srl, via Garibaldi 5, 73011 Alezio

Pino Morandini

L’inizio della vita umana

Redazione Via Ridolfino Venuti 34/A, 00162 Roma. Tel. 06 45444909

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Danilo Quinto

Obiezione di coscienza: diritto intoccabile

Editore MP cooperativa giornalistica Sede legale Via Marlengo 49/b, 39012 Merano (BZ) Autorizzazione Tribunale BZ N6/03 dell’11/04/2003

Direttore Responsabile Francesca Lazzeri

Attualità Marciare per la vita

Testata Infosportpagine-ProVita

20

Redazione Francesca Romana Poleggi, Antonio Brandi, Mario Palmaro, Andrea Giovanazzi Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Francesco Agnoli, Cinzia Baccaglini, Antonio Baldassarre, Marzio Bianchi, Antonio Brandi, Sveva Colonna, Mauro Faverzani, Carlo Manetti, Pino Morandini, Angela Pellicciari, Renzo Puccetti, Danilo Quinto, Marco Respinti, Benedetto Rocchi, Francesca Romana Poleggi, Antonello Vanni

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Editoriale

Notizie

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Editoriale

Nel nome di chi non può parlare

Questa iniziativa, dedicata a Chiara CorbellaPetrillo, vuole coinvolgere tutti coloro che - cristiani, credenti di altre religioni e non credenti - concordano sul fatto che l’aborto è il più ignobile degli omicidi, perché perpetrato contro una persona inerme, incapace di difendersi. È soprattutto un servizio: vogliamo dare risonanza alle voci pro life in Italia e nel mondo; vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e risvegliare le coscienze: la gente, spesso, non comprende che l’aborto è un omicidio, perché

è disinformata; vogliamo mostrare come qualsiasi legge che renda legale l’aborto sia ingiusta, nociva alla dignità umana ed incompatibile con la legge naturale. Vogliamo che se ne parli nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli culturali, tra la gente, per far capire a tutti l’orrore dell’aborto. Una volta che si sia creata una sensibilità sociale idonea, non sarà più un’utopia premere per una riforma legislativa adeguata, che porti alla abrogazione della legge 194. È un progetto certamente ambizioso, ma doveroso. Vogliamo e dobbiamo batterci e parlare nel nome di tutte quelle mamme, come Santa Gianna Beretta-Molla e Chiara Corbella-Petrillo, che non possono più parlare perché hanno dato la vita per i loro figli, e nel nome dei milioni di bambini che ogni anno vengono uccisi nel grembo delle loro madri. Antonio Brandi

! a t i V a l r e p i t n a v A

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Notizie dall’Italia

Notizie

Notizie dall’Italia

2 Medici specialisti del Gemelli e del Bambin Gesù hanno creato a Roma il centro “Exit”. Si chiama exit una delle tecniche operatorie che si usano sul bambino quando è ancora nel grembo materno: il bimbo non ancora nato, infatti, in questo centro è considerato un paziente come tutti gli altri. Per questo - oltre ad avere un alto valore medico e scientifico - “Exit” è un segnale culturale molto rilevante per chi ancora si ostina a non voler riconoscere la dignità umana al concepito.

Si è svolto a Roma, sotto il patrocinio della seconda sezione della Segretaria di Stato della Santa Sede e del Pontificio Consiglio per la Famiglia, un vertice mondiale dei cattolici impegnati negli organismi internazionali con l’obiettivo di imparare ad affrontare le “industrie” dell’aborto. Vittoria della vita: nell’ospedale di Jesi sono stati sospesi gli aborti, poiché tutti i medici hanno esercitato il diritto di obiezione di coscienza. Il diritto alla vita , per un giudice di Spoleto, non è adeguatamente tutelato dalla legge 194 del 1978, che gli antepone il diritto alla salute. Purtroppo la Corte Costituzionale ha respinto il ricorso. Il Consiglio Direttivo dell’AIGOC, Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici ha manifestato pubblicamente i sentimenti, che la decisione della Corte Costituzionale ha suscitato: delusione, timore, dolore. Il consiglio regionale del Veneto, ha approvato una legge di iniziativa popolare presentata nel 2004 che prevede l’informazione delle donne sulle possibili alternative all’aborto. Così sarà possibile l’accesso dei volontari pro-life ai consultori e alle strutture socio-sanitarie. Al cimitero di Desio è stata rimossa la Croce dal luogo dove vengono sepolti i bimbi non nati. La vicenda ha interessato Repubblica.it e ha suscitato la reazione di molti blogger. Ne parleremo nel prossimo numero. Marco Griffini, presidente della Ai.Bi. propone l’adozione di bambini non nati: l’Associazione Amici dei Bambini, durante il convegno “Oltre l’aborto la speranza nell’abbandono” che si è tenuto a Milano, ha annunciato che sarà fatta una proposta di legge in tal senso. Si è svolta con successo “Cento Passeggini per la Vita”, una manifestazione promossa dal Centro di Aiuto alla Vita di Agrigento, opera don Guanella. A Livorno, don Maurizio De Sanctis ha invitato i suoi parrocchiani ad un concreto gesto di solidarietà per una mamma in difficoltà. E così, grazie a Dio, è nata una bella bambina che i parrocchiani di Santa Rosa sono orgogliosi di aver sottratto all’aborto. È durato una settimana il “Life Happening Vittoria Quarenghi” del Movimento per la Vita. La manifestazione si è tenuta al villaggio “Porto Rhoca” di Squillace, dove il Centro Servizi Volontariato di Catanzaro ha organizzato una serie di incontri, scambi, dibattiti e corsi di formazione per i volontari della vita.

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Notizie dal mondo

Notizie

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Il 16 settembre si è svolta a Zurigo la terza “Marcia per la vita”, organizzata da 13 associazioni pro life. Il corteo è stato disturbato da schiamazzi, fischi e urla, mentre i partecipanti sfilavano con croci bianche e piccole bare per protestare contro il business mortale dell’aborto.

Secondo uno studio danese l’aborto indotto aumenta il tasso di mortalità tra le madri.

In India, a causa dell’ aborto selettivo, vengono uccise 500.000 bambine ogni anno.

“Ancorata nel cuore di Cristo, sorgente inesauribile di amore, Barbara ha optato prima per la vita di sua figlia”: così Ignacio Cabezas parla di sua moglie, Barbara Castro Garcia, che - come la nostra Chiara Corbella -. ha rinunciato a curare il cancro per dare alla luce la sua piccola Barbarita. La Federazione Portoghese per la Vita ha proposto al governo di eliminare tutte le spese e i costi connessi all’aborto: per esempio il trasporto e l’alloggio pagati alle madri e ai loro accompagnatori, oppure le licenze e i sussidi. È stato calcolato che lo Stato potrebbe risparmiare molti milioni di euro.

Notizie dal mondo

Negli Usa c’è un animato dibattito sull’aborto, ma si pratica l’eugenetica nella quasi indifferenza più totale: la “gender selection” è praticata estesamente nelle cliniche degli Stati Uniti.

Si sono svolte le paralimpiadi, un vero inno alla vita, un segno di civiltà e di speranza. Il coordinatore, J. Parker, alla chiusura dei giochi è intervenuto con forza contro la normativa sull’aborto in Inghilterra. Una nuova legge del governo conservatore dello stato americano dell’Arizona cerca di limitare le possibilità di aborto disponendo che il calcolo delle settimane di gravidanza cominci due settimane prima del concepimento. La Corte Costituzionale della Corea del Sud ha stabilito che il diritto alla vita è il più fondamentale dei diritti umani e che il diritto della donna di disporre del proprio corpo non può essere considerato superiore al diritto alla vita del bambino nel grembo. In Spagna il ministro della giustizia, Alberto Ruiz Gallardòn, un esponente di sinistra del Governo Rajoy, ha annunciato la prossima presentazione di una riforma della legge sull’aborto. Il progetto mira a ridimensionare la legge vigente introdotta dal governo di Zapatero, che ha trasformato l’aborto in un diritto della donna. È stata accettata da una Corte scozzese la richiesta di appello di due infermiere cristiane di Glasgow che si sono rifiutate di assistere i medici che praticano l’aborto nell’ospedale dove lavorano da vent’anni.

Il deputato di Pietroburgo Vitaly Milonov ha proposto di conferire lo status di cittadini ai bimbi in grembo dal momento del concepimento o per lo meno da quando il cuore inizia a battere. Secondo il politico, l’aborto va combattuto ufficialmente come omicidio. In Russia l’aborto è consentito entro le 12 settimane di gravidanza, fatta eccezione per i casi in cui la donna sia vittima di stupro o la sua salute in pericolo.

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Disponibile in Germania, Austria, Svizzera e Liechtenstein il primo esame del sangue “fai da te” che consente di diagnosticare la sindrome di Down già dalla dodicesima settimana di gravidanza. La cosa ha diffuso preoccupazione e sconcerto per la chiara deriva eugenetica che ne consegue.

Nata nel Nord Carolina (USA) a gennaio dopo sole 25 settimane di gestazione, pesava 270 grammi: poteva essere contenuta tra i palmi di due mani. La piccola Kenna Claire Moore ha lottato sei mesi per la vita e ora finalmente è a casa con i suoi genitori.

Schiacciante vittoria nelle votazioni a sostegno del Principe Alois del Liechtenstein, il cui potere di veto era stato messo in discussione perché lo scorso anno lo aveva usato contro la legalizzazione dell’aborto. Il patriarcato ortodosso russo è sceso apertamente in campo contro l’aborto: “è il peggiore olocausto nella storia dell’umanità”, ha detto il portavoce della chiesa ortodossa moscovita, partecipando a una marcia contro l’aborto che ha sfilato per le vie del centro della capitale russa.

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Notizie

Attualità

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Marciare per la vita Anche in Italia la manifestazione unitaria della base ProLife, punto di partenza di una battaglia in difesa dei più deboli.

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gni anno, centinaia e centinaia di migliaia di persone sfilano in tutto il mondo nelle Marce per la Vita, da Washington a Parigi, da Bruxelles a Varsavia. Anche in Italia vi sono state numerose iniziative Pro-Life, da nord a sud, come la Marcia per la Vita siciliana, il Life Day e la Marcia per la Vita di Desenzano, il 28 Maggio 2011 che, pur essendo stata organizzata in pochissimo tempo, ed in un paese piuttosto decentrato del nord Italia, ha avuto un notevole successo. Straordinario, addirittura, l’esito della II Marcia Nazionale per la Vita organizzata a Roma il 13 maggio di quest’anno, la prima di questo tipo organizzata nella capitale: circa 15.000 persone hanno sfilato dal Colosseo a Castel sant’Angelo per dire il loro sì alla vita e il loro no, chiaro e forte, all’aborto. Hanno partecipato numerose realtà del mondo Pro Life Italiano, religiosi, laici, atei, tibetani, buddisti e varie organizPer informazioni: www.marciaperlavita.it tel. 06-32110310

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zazioni per i diritti umani. Perché di questo si tratta, del diritto alla dignità umana che ogni persona possiede dal momento del concepimento. Perché una marcia? Perché certe verità, comprensibili al cuore di ogni uomo, non possono restare confinate ai muri di una chiesa, o alle sale dei convegni. Il nostro Paese sta morendo di vecchiaia, perché dal 1978 l’eliminazione di almeno 5 milioni di bambini a causa della legge 194, ci ha portato in un inverno familiare e demografico che ha conseguenze in ogni aspetto della vita sociale ed individuale. L’aborto infatti, oltre che eliminazione di un bambino, è una ferita immensa al cuore e al corpo della madre e del padre, anche quando costoro pensano il contrario; è, inoltre, un atto che mina la famiglia, cellula base della società; infine colpisce la società intera, che viene privata dei suoi giovani, cioè della sua più grande ricchezza. L’aborto è anche, per i credenti, un crimine contro Dio, creatore e datore della vita. Manifestare pubblicamente queste verità è dunque un atto dovuto, di vera e propria carità: è il

ricordare a tutti qualcosa che si vuole nascondere o dimenticare o magari confinare nell’ambito delle opinioni soggettive. La caratteristica fondamentale della marcia - che è preceduta da un convegno e che ha come corollari pubblicazioni, incontri, conferenze ecc. - è che essa si propone come evento unitario del mondo prolife italiano, per troppi anni sminuito da strategie minimaliste, oltre che dall’ostilità di gran parte del mondo politico. Un evento che auspica il superamento di timori, divisioni e personalismi e il rilancio a tutto campo della battaglia per la Vita. La marcia è quindi aperta a tutti, credenti e non credenti, a qualsiasi associazione o meno appartengano, ed è, come ha scritto qualcuno, “l’unica manifestazione in cui non si rivendicano i propri diritti, ma quelli degli altri. Non si cerca di prevaricare un avversario, ma di difendere il più debole dei deboli. Non si urla il proprio ego, ma si dà voce a chi non ne ha”. Ci vediamo alla prossima marcia il 12 Maggio 2013! Francesco Agnoli

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