Presentazione novelli salvadori

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Università degli studi di Firenze Facoltà di Architettura c.d.l. Scienze dell’Architettura a.a. 2013/2014

SEMINARIO PAESOLOGICO Prof. Ventura Arianna Novelli Martina Salvadori


PAESI ABBANDONATI E BORGHI RISTRUTTURATI

TOIANO

CASTELFALFI


TOIANO “ Chi conosce Toiano desolato i suoi botri, boscaglie e le colline lo pole constatare chi c’è stato infatti sembra un mucchio di rovine e qui sta volentieri chi c’è nato abitandoci sin fino alla fine. Questo è un paese che non c’ha cultura ed è dedicato per l’agricoltura. (un cantastorie)


“Toiano è un piccolo castello, posto sue un altro scosceso poggetto, o verruca..”


“..fornito de’ medesimi strai di ghiaia impietrita..”


“..sopra de quali sono fondati gli edifizi..�


“..il più curioso si è, che il dorso di uno di essi strati grosso quasi un braccio, serve di ampio pavimento d’una strada, che dalla Pieve conduce al Castello.” foto: Oliviero Toscani

Giovanni Targioni Tozzetti


Le sue origini risalgono all'alto medioevo, e la struttura del paese resta quella di un castello, a cui si accede tramite un ponte, forse in origine un ponte levatoio. Inizialmente sotto il dominio lucchese, passò poi sotto i pisani e nel 1362 sotto l'egemonia fiorentina, grazie all'azione del condottiero Rodolfo II Da Varano, il quale dopo aver vinto l'assedio, prese una campana della rocca e la inviò come trofeo a Firenze, dove fu posta nel ballatoio di Palazzo Vecchio. Nel 1364 il paese (da allora detto "Toiano Vecchio") fu distrutto dai fiorentini e il territorio venne restituito ai pisani, in seguito agli accordi di pace tra le due città . Gli abitanti di Toiano ricostruirono nuovamente il villaggio (da allora detto "Toiano Nuovo"), ma nel 1406 si arresero nuovamente al dominio di Firenze.

vedute da Toiano di F. Vallerini


Gli elementi caratterizzanti il territorio dell’ Alta Valdera, di cui Toiano fa parte, sono i calanchi, colline di tufo che si innalzano fino a 400 metri diventando protagonisti assoluti del paesaggio. A Causa di questa conformazione del territorio e della sua conseguente infertilità, gli abitanti di Toiano, essendo un popolo di agricoltori, si trasferirono nella vicina cittadina di Pontedera dove era stata fondata di recente la Piaggio. Dalla metà del novecento in poi il borgo di Toiano si è sempre più spopolato fino a diventare un Paese fantasma.


“A destra e sinistra della strada, come guglie di un’antica cattedrale gotica,..”


“..si ergono speroni di tufo alti anche 40-50 metri..�


“..sono i famosi CALANCHI: terra grigio-ocra, nuda e secca, erosa da secoli di pioggia e vento..�


“..impossibile da coltivare e quindi lasciata li, a modellare un paesaggio che..�


“..specialmente in inverno, assume i contorni di una coniche da Purgatorio dantesco.�

! Damiano Andreini


CASTELFALFI È opinione comune, sebbene non provata in maniera definitiva, che il primo insediamento sia stato costruito verso il 700 dal longobardo Faolfi e da qui, in effetti, potrebbe derivare il nome Castrum Faolfi, corrotto poi in Castelfalfi. Certo è che nel 754 Walfredo di Ratgauso della Gherardesca cita Castelfalfi in occasione di una donazione alla Badia di Monteverdi in Maremma. Nel 1139 fu venduto da Ranieri della Gherardesca al vescovo di Volterra per cento lire. Nel duecento il piviere di Castelfalfi (la chiesa di San Floriano è una costruzione in pietre squadrate) aveva 13 chiese suffraganee. Nel 1475 i proprietari Giovanni di Francesco Gaetani e sua moglie Costanza de' Medici ristrutturano il castello e vi costruiscono l'adiacente villa. Castelfalfi fu saccheggiato e incendiato nel 1554 dalle milizie di Piero Strozzi al tempo della guerra fra Firenze e Siena. Passò poi alla famiglia Medici-Tornaquinci. Durante la seconda guerra mondiale il castello fu sede di una divisione del esercito tedesco, fu quindi preso a cannonate dagli alleati durante la loro avanzata di liberazione del territorio. Oggi il luogo più caratteristico del borgo di Castelfalfi è il Castello, nato in principio come torre d'osservazione costruita durante uno dei primi insediamenti Longobardi nella provincia di Firenze, e successivamente ampliato svariate volte nell'arco dei secoli. Da menzionare anche la villa medicea che, posizionata al centro del borgo, domina l'intera vallata.


Originariamente nacque come casa di caccia della famiglia Medici-Tornaquinci. La chiesa di San Floriano rimane ancora oggi in stato d'abbandono. All'interno della Tenuta vi sono 36 casali risalenti a varie epoche, di maggior rilievo sono Cerchiaia e Castelluccio; il primo era una stazione di posta sulla via del sale mentre il secondo era un castello medievale del xv sec. La struttura fu scelta da Roberto Benigni per girare il film "Pinocchio" e successivamente dal gruppo olandese Endemol per ambientarvi la prima serie de "La fattoria".


Ristrutturazione del borgo Investire con successo in Italia si può. Ci ha creduto il colosso internazionale del turismo Tui, promotore del progetto di ristrutturazione dell’antico borgo medioevale di Castelfalfi. Quasi del tutto abbandonato, il borgo è stato acquistato da Tui nel 2007 ed è ora oggetto di un importante intervento di recupero

che,

da

qui

nell’esclusivo Toscana

al

2017,

Resort

trasformerà

la

Castelfalfi. L’idea

tenuta è

di

quella

1100

di

ettari

creare

un

villaggio all’insegna dell’internazionalità capace di offrire ricettività di alto livello, opportunità di investimento immobiliari e, non ultimo, quello stile di vita che ha reso celebre la Toscana nel mondo, tra paesaggi mozzafiato e un’offerta gastronomica a cinque stelle.

“ Il sole ventiquattrore”


Il borgo


Il borgo


Il castello


foto: “www.castelfalfi.it”

Il castello


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