UN BUON PUNTO DI PARTENZA PER LA NOSTRA SALUTE ALTERNATIVE NATURALI AI FARMACI ANTINFIAMMATORI Ogni tanto incappiamo in situazioni, dove il farmaco antinfiammatorio viene preso a lungo termine, per alleviare infiammazioni. Però, assumendo questo farmaco a lungo termine, avremo probabilmente degli effetti indesiderati, che sarebbe meglio evitare. La natura ci ha fornito molti prodotti, che possono dichiararsi antinfiammatori, ora vedremo di cosa stiamo parlando. Facciamo una premessa, qualche tempo fa, i farmaci di questo tipo, potevano dare problemi di ulcere allo stomaco, ora, non hanno più questo tipo di controindicazione; infatti, si possono acquistare nei supermercati tranquillamente. Comunque, ugualmente, qualche danno lo possono creare all’intestino, soprattutto alla flora batterica, a livello dell’intestino crasso, e dell’intestino tenue. Infatti, a lungo andare, chi fa uso abbastanza sfrenato, anche una volta al giorno, di questi farmaci, finirà per distruggere tutti i batteri sani del proprio intestino, andando incontro, di conseguenza, a problemi di disbiosi, cioè alterazione della flora batterica, di cattiva digestione, e all’aumento dell’infiammazione sistemica, cioè la condizioni in cui i processi infiammatori sono cronicamente stimolati a bassi livelli, interessando l’intero organismo, che è il motivo per cui stavi prendendo gli antinfiammatori, il gatto che si morde la coda! Quindi, evitiamo di prendere questi farmaci per molto tempo, e assumiamoli solo per necessità estreme. Finita questa premessa, andiamo a vedere cosa potrebbe sostituire questo farmaco, evitando che tu possa avere anche effetti negativi, e problemi a lungo termine. Troppo spesso decidiamo per un bruciore di stomaco, per un mal di testa, o qualcosa di questo genere, di assumere antinfiammatori, che toglieranno il problema adesso, ma non lo curerà definitivamente, così inizierai a prenderli continuamente, risultato finale: diventerai un cliente affezionato delle case farmaceutiche. Ma allora cosa fare? Cosa possiamo trovare che possa aiutarci nei momenti di infiammazione e di dolore, che però non ci crei danni?
LA CURCUMA
Una pianta che cresce in Asia, soprattutto in India, che possiamo trovare anche nei supermercati sottoforma di polvere o in compresse. La curcuma è molto usata in India e in Cina per le sue proprietà antinfiammatorie, ma non soltanto per quello, anche per molti altri motivi. L’azione antinfiammatoria è la conseguenza di tutti i benefici che la curcuma apporta, infatti previene, intervenendo sull’organismo, in maniera che non si crei nessun tipo di infiammazione. Quello che fa, oltre che ridurre l’infiammazione, è apportare benefici enormi a livello gastro protettivo, epatico e anticancro. La curcuma ha la proprietà di essere coleretica, cioè, stimolare la produzione di bile, che ti aiuterà a digerire meglio i grassi, ha anche la proprietà colagoga, che è la capacità di espellere la bile dalla colecisti, evitando e prevenendo la possibilità di calcoli biliari. Un altro aspetto molto importante, è che la curcuma è un fortissimo antiossidante. Da una parte si combina bene con i radicali liberi, neutralizzandoli, dall’altra stimola il tuo organismo a produrre quegli enzimi antiossidanti, e quindi antinvecchiamento. La curcuma stimola la produzione di neurotrofine, che sono una famiglia di proteine che determinano la sopravvivenza, lo sviluppo, e la funzione dei neuroni, quindi, questo la rende un alimento utilissimo per evitare i rischi di Alzheimer. Se hai problemi cardiovascolari, se il rischio di attacco cardiaco è alto, la curcuma è sicuramente un alimento da aggiungere alla tua dieta. La curcuma ha un effetto positivo sull’endotelio, che è il rivestimento dei vasi sanguigni e linfatici e del cuore, quindi, le rende più flessibili, perché, in caso di problemi cardiovascolari, possono irrigidirsi ed ispessirsi, quindi, più facili alla rottura. Ma c’è un effetto straordinario della curcuma, infatti, è l’effetto anticancerogeno, come prevenzione, ma anche come miglioramento della prognosi, se ci sono già in corso problemi di cancro. In particolare, sui polipi, che possono essere riscontrati durante una colonscopia, la curcuma ha la proprietà di ridurre la formazione di cellule maligne, e ha la capacità di bloccare la formazione di vasi sanguigni di un tumore in espansione. Per questi innumerevoli motivi, è meglio preferire la curcuma, ad un farmaco antinfiammatorio trovato nel banco di un supermercato. Le dosi sono mille milligrammi al giorno, ma se si vogliono ottenere ancora più effetti benefici, bisogna abbinarla al pepe nero, in questo modo questi effetti si moltiplicano del duemila per cento. Sono in vendita delle capsule contenenti mille milligrammi di curcuma, insieme al pepe nero e ad altri componenti che ne aumentano il beneficio, oppure compratela macinata al supermercato e spargetela su tutti i vostri cibi: insalate, infusioni, eccetera.
LO ZENZERO Anche lui fa coppia con la curcuma, viene dalla Cina e India, è una radice, ed ha molti effetti benefici. Degli studi fatti, indicano che lo zenzero preso da persone con artrosi e rigidità cronica, porterebbe a ridurre i dolori e migliorare la rigidità di chi ne soffre. Ma come la curcuma, lo zenzero ha un sacco di proprietà, ed agisce come un farmaco pur non essendolo. Lo zenzero riduce le nausee, sia di una persona in gravidanza, che di una persona che stia ricevendo chemioterapia, o dopo un’operazione chirurgica. Riduce i dolori muscolari, dopo che hai fatto esercizio fisico, ma ha un effetto positivo nel controllare e abbassare i livelli di zucchero nel sangue, e per tanti viene considerato un ottimo antidiabetico. Altri benefici dello zenzero: riduce il colesterolo cattivo nel sangue, ed è altrettanto efficace nel prevenire tumori e infezioni. Se soffri di reflusso esofageo, prendi dello zenzero, questo perché, riduce e velocizza i tempi di attesa del cibo nello
stomaco, fino al cinquanta per cento più veloce, quindi basta una bustina di polvere di zenzero prima di mangiare, o sparso sul cibo, e i problemi di reflusso esofageo saranno alleviati.
IL ROSMARINO Anche il rosmarino ha innumerevoli proprietà, oltre a trovarsi sempre alla portata di tutti e quindi sempre fresco. Alcune delle sue proprietà sono quelle di: aiutare a perdere peso, controllare il livello di zuccheri, ridurre le infiammazioni, controllare il cancro. Ma due delle sue proprietà sono particolari, la prima è la sua capacità antimicotica, ovvero combattere e intervenire, nell’aumento e nella produzione di funghi o batteri patogeni, che potrebbero annidarsi nel tuo intestino. Prendere il rosmarino, permetterà di neutralizzare l’aumento di questi batteri, e di neutralizzare le sostanze tossiche, che potrebbero essere diffuse proprio da questi batteri. La seconda importante proprietà, è quella di migliorare la vista, e rallentare o ridurre il rischio di degenerazione della macula, che significa, una riduzione della funzionalità della parte più centrale della retina, per cui, se hai problemi agli occhi, aggiungi sempre rosmarino alla tua dieta alimentare. Il rosmarino lo puoi usare sia in foglia nei condimenti, ma ancora meglio come infuso, lì le sue proprietà saranno più concentrate, e lo potrai bere ogni volta che vuoi.
IL PEPERONCINO DI CAYENNA Il peperoncino di Cayenna contiene la capsaicina, una sostanza dalle innumerevoli qualità e molto benefica, che oltre ad avere poteri antinfiammatori, antitumorali, anti-ossidativi, ma soprattutto la capacità di ridurre il dolore, in quei casi che si presenta un dolore cronico, ma senza infiammazione. Prendere la capsaicina, sia all’interno dei pasti, o come crema da spalmare sulla parte dolorante, farà in modo di abbassare l’intensità del dolore e ti permetterà di tornare a muoverti in maniera ottimale. La capsaicina ha anche il potere di aumentare il metabolismo, quindi di farti bruciare di più i grassi, riducendo l’ormone della fame. Quindi, mangiare peperoncino, aiuterà ad avere tutti questi effetti benefici. Un’avvertenza, prima di consumare peperoncino, se usi aspirine o altri farmaci per fluidificare il sangue, chiedi al medico, prima di incorrere in qualche pasticcio.
L’OMEGA 3 L’omega 3 lo si potrà trovare nei pesci, nella frutta secca e nei semi di lino, è un olio essenziale che fa molto bene alla tua salute, e dovrebbe essere ben bilanciato con l’omega 6, perché? Perché al giorno d’oggi, una persona che abita nei paesi occidentali, assume un eccesso di omega 6, dovuto ai vari olii che consuma nei cibi, come l’olio di girasole, quindi, prendendo omega 3, riporterà quell’equilibrio perfetto che occorre. Sempre assunto con capsule da mille milligrammi al giorno, oppure attraverso un cibo dal nome: alghe. È proprio dalle alghe che il pesce attinge l’omega 3, trovandolo poi nelle pescherie o nei supermercati. Ma consumando direttamente l’alga, quindi omega 3, eviteremo di spendere soldi per il pesce.
IL TÉ VERDE Il tè verde va introdotto almeno tutti i giorni, se è possibile, e bisogna fare una differenza tra il tè verde del supermercato, da quello vero e proprio, come il tè Macha, che è una polvere fine di un verde brillante. Il tè verde è molto importante perché è ricco di catechine. Le catechine sono un gruppo di sostanze antiossidanti, appartenenti alla categoria dei flavonoidi. Contribuiscono a sostenere le funzioni cardiache, e concorrono al mantenimento di un buono stato di salute, più catechine, uguale minore incidenza di malattie cardiovascolari e tumorali. Le catechine, una volta introdotte nell’organismo, agiscono bloccando quei frammenti molecolari noti come radicali liberi, che possono danneggiare le proteine ed il DNA, e favorire l’insorgere di tumori, ma anche infiammazioni. Le ricerche mostrano che le catechine possiedono ulteriori vantaggi per la salute, grazie alle loro proprietà epatoprotettive, immunostimolanti, e agli effetti positivi sulla circolazione sanguigna, e sulla pressione arteriosa. Quindi bere tè verde è importante perla nostra salute. Abbiamo visto questi sei prodotti, che possono aiutarci a stare in salute: curcuma, zenzero, rosmarino, peperoncino di Cayenna, omega3, e tè verde. Non prendete antinfiammatori se potete! Avete a disposizione dalla natura molti prodotti con cui sostituirli, ma non solo, si possono assumere giornalmente, creando soltanto benessere al vostro corpo. Mettete le spezie nelle vostre cucine, meno sale, più spezie, e la cucina sarà naturale e salutare. Fate conoscere ai vostri bambini le spezie, fategliele annusare e spiegategli che sono importanti, e poi chiedetegli in quale cibo lo vorrebbero mettere, così potranno imparare ad usarle.
AVETE UNA PANCIA GONFIA? SEGUITE QUESTI SETTE TRUCCHI Il desiderio di tutte noi è avere un ventre piatto e tonico, purtroppo non sempre è così; quindi, andiamo a vedere, quali sono le cose che sbagliamo nella nostra alimentazione. Molte volte, attraverso le rinunce, non riusciamo ad ottenere dei buoni risultati, allora, la cosa giusta è, stare attenti agli abbinamenti, nei nostri pasti quotidiani. Andiamo a vedere, quindi, le cose corrette da fare.
1- NON CORICARSI SUBITO DOPO I PASTI Dopo aver mangiato, molte persone non resistono a farsi una bella dormitina post-pranzo, questo non va bene. Perché non va bene? Perché rimanere sdraiati, subito dopo aver mangiato, rallenta il processo di digestione, con conseguente gonfiore addominale. L’ideale è aspettare due ore, in maniera che il cibo passi dallo stomaco, all’intestino.
2- EVITARE LA FRUTTA A FINE PASTO La frutta è un elemento molto importante nella nostra alimentazione, però, assunta alla fine dei pasti creerà gonfiore alla pancia, infatti, significa digerirla più lentamente, favorendo la fermentazione dei cibi precedentemente mangiati. È facile trovarsi quindi, con la pancia gonfia dopo il pasto, soprattutto se si è consumato carboidrati complessi come: pasta, patate e pane, e poi frutta. Il gonfiore sarà dato dalla fermentazione degli zuccheri contenuti dalla frutta. Meglio mangiarla lontano dai pasti, almeno due ore dopo, questo è raccomandato anche per i dolci.
3- ACCOSTAMENTO DI CIBI DA EVITARE Se ingeriamo due cibi che richiedono due processi digestivi diversi, andiamo incontro ad un rallentamento della digestione, con conseguente fermentazione e produzione di gas. Vediamo allora combinazioni da evitare: il classico abbinamento latte-caffè; non abbinare pasta, pane, patate, con la carne; niente formaggi in combinazione con i pomodori; evitare i legumi con proteine diverse, per esempio la carne; non mangiare l’insalata dopo il primo piatto, la verdura cruda presa all’inizio dei pasti, contribuisce a saziare prima e a migliorare la digestione. Consumata dopo resta maggiormente nel tratto digerente, creando fermentazioni e gas.
4- MANGIARE LENTAMENTE E MASTICARE BENE È importante fare una riflessione su come mangiamo. Se prendiamo il giusto tempo a tavola avremo una pancia piatta. Se non mastichiamo bene, favoriremo la formazione di gas intestinali e gonfiore, invece masticando lentamente, il cibo sarà più liquido e più facile da digerire. Inoltre, sono necessari circa venti minuti, affinché lo stimolo di sazietà, arrivi dallo stomaco al cervello, quindi, se ci si ciba velocemente è facile superare il quantitativo di cibo necessario.
5- UNA TISANA AI SEMI DI FINOCCHIO La tisana ai semi di finocchio è un ottimo alleato per avere la pancia piatta. Potete trovarle in erboristeria o negozi di tisane specializzati, oppure per prepararlo in casa, si utilizzerà il finocchietto selvatico, che è una pianta aromatica, molto diffusa e che cresce spontaneamente. Del finocchietto selvatico si possono utilizzare fiori, foglie, e semi, ma se vogliamo realizzare una tisana o un decotto, i semi sono quelli più appropriati, in quanto ricchi di oli essenziali, dalle proprietà digestive e diuretiche. Perfetti quindi, dopo pasto, contro la digestione lenta, gonfiori e flatulenza. La ricetta per questa tisana è: un cucchiaio di semi di finocchietto selvatico, in acqua bollente, lasciare in infusione e poi filtrare.
6- USO DI ENZIMI E DIGESTIVI PROBIOTICI Gli enzimi digestivi sono molecole di natura proteica, volti ad aiutare l’apparato digerente, a scomporre i cibi introdotti, mediante l’alimentazione, rendendoli facilmente assimilabili. Se questi enzimi non sono presenti, la digestione diventa più difficile e lunga, quindi, accumulando più scorie, il corpo diventa gonfio. Per quanto riguarda i fermenti probiotici diciamo che, bisogna rinforzare sempre la flora batterica, per eliminare problemi di gonfiore, quindi, bisogna assumere fermenti lattici vivi, durante l’alimentazione, favorendo un microbiota intestinale bilanciato, che va a migliorare, i processi legati alla digestione degli alimenti, e vedrete che la pancia gonfia rimarrà solamente un ricordo.
7- ASSUNZIONE DI FIBRE Quando vediamo la pancia gonfia, e problemi di stitichezza, dobbiamo sapere, che la nostra alimentazione è scarsa di fibre e ricca soltanto di proteine animali. Per avere una pancia piatta e favorire un buon transito intestinale, dobbiamo avere nella nostra alimentazione quotidiana, cereali integrali come: pasta, riso integrale e farro, le verdure, crude o cotte, e la frutta. Per spiegarci meglio, le fibre solubili contenute nei cereali, non vengono digerite, ne assimilate dal nostro corpo, ma svolgono l’importante lavoro, di espellere le feci, e renderle morbide. Le fibre idrosolubili, presenti nella frutta, riducono l’assorbimento di grassi e degli zuccheri alimentari. Consiglierei con l’assunzione di fibre, ma anche durante la vostra vita, di bere acqua, ma bere adeguatamente e non durante i pasti. Con quest’ultimo punto, abbiamo terminato questa carrellata di trucchi, per avere la pancia piatta. Se intenderete seguire questo tipo di alimentazione, senza andare a togliere nulla dal vostro piatto, vedrete il vostro corpo cambiare in modo positivo. Terminerei dicendo: “Quando c’è la salute…c’è tutto!”.
COME ELIMINARE IL REFLUSSO ESOFAGEO La malattia da reflusso gastroesofageo, detta anche MRGE, è molto nota nella nostra società, soprattutto a causa del consumo di alimenti pesanti, che a lungo andare darà questo tipo di problema. Andremo a capire, quali sono gli stili di vita, che possono peggiorare questa patologia, e come risolverla in modo naturale. Quando succede che, almeno due volte la settimana, avvengono dei rigurgiti di acido, si può già parlare di malattia da reflusso esofageo. Il primo consiglio è di parlarne al proprio medico, perché questi acidi risalgono dallo stomaco all’esofago, e possono danneggiarlo, visto che l’esofago, che è una specie di tubo che porta il cibo alla sacca dello stomaco, non è organizzato per resistere all’attacco dell’acido cloridrico, che risale dallo stomaco. Invece, strutturato dalla natura che è perfetta, lo stomaco può gestire un’acidità molto alta, non avendo nessun problema a digerire acidi, si parla di un ph intorno a due. L’acido cloridrico serve per far digerire tutti i tipi di cibi che noi ingeriamo, altrimenti non sarebbe possibile farlo. Tra l’esofago e lo stomaco, esiste una valvola che si chiama: cardias. Questa valvola è una apertura muscolare, che ha la funzione di aprirsi, al passaggio del cibo, per poi chiudersi per evitare la risalita degli acidi a livello dell’esofago. Purtroppo, in alcuni casi non succede, per esempio quando il cardias perde questa capacità di contrarsi e di chiudersi, allora può avvenire questo reflusso di acidi a livello esofageo. Può risalire fino alla gola o dietro i seni paranasali, ecco perché possiamo avere dei sintomi, oltre all’acidità causata da questi succhi gastrici, come il mal di gola, oppure la presenza di una tosse stizzosa e anche sinusite, quindi i sintomi possono essere vari, ci può essere anche un singhiozzo persistente, oppure dolori o gonfiori addominali. A questo punto, dobbiamo capire cosa si può fare, per evitare tutto questo. Attualmente, a livello farmacologico, il reflusso si tratta con gli inibitori di pompa protonica, IPP, questi farmaci inibiscono la produzione di acido cloridrico, a livello gastrico, ma non curano il vero problema alla radice, vanno solo a diminuire gli acidi che risalgono l’esofago. Questi inibitori sono consumati, molte volte, per troppo tempo e ciò, va a causare una diminuzione di assorbimento di alcuni micronutrienti come: vitamine, minerali, nello specifico vitamina b12, ferro, zinco, e questo può portare a malattie come la depressione. Chiedere sempre al proprio medico e soprattutto non fare il fai da te, è una grande raccomandazione, chiedete anche per quanto tempo prenderli, e come sganciarsi da questi. Alla base di questo problema ci sono, lo stile di vita e l’alimentazione, quindi, fate attenzione il cambiamento in tutti e due deve essere fatto, inibitori o non. Quindi ricapitolando, se state prendendo questi farmaci non abusatene, il troppo abuso vi danneggerà. Cosa si può fare per far funzionare, meglio questa valvola detta Cardias, in modo che non si irriti? Gli elementi da eliminare sono tre: 1- La nicotina, quindi, smettere di fumare 2- La caffeina, usare del decaffeinato, in commercio ve ne sono di buone marche 3- Alcool, non bere alcolici Quando si sarà ripristinato tutto quanto, lo stomaco, il cardias e gli acidi, allora magari ogni tanto un bicchiere di vino potrà essere concesso, ma prima no. Anche per l’alimentazione ci sono dei consigli da dare, state alla larga da cibi molto grassi, contenenti grassi idrogenati, come le patatine fritte, la pizza e gli hot dog, questi cibi peggiorano drasticamente la situazione del reflusso, quindi evitiamo di mangiare cibo spazzatura e di essere più equilibrati nella dieta alimentare. Con questi cibi pesanti, lo stomaco, ci mette molto più tempo a digerire; quindi, più il cibo si ferma nello stomaco, più c’è la possibilità di reflusso, per questo anche la sera dovremmo cenare con cibo leggero, e farlo almeno due o tre ore prima di coricarsi. Altra cosa: quando ci corichiamo la notte, essendo stesi, il nostro stomaco sarà in linea perfetta con l’esofago e quindi, questo creerà del reflusso. Molte persone che
hanno questo problema usano due cuscini o anche tre per dormire, questo non va bene! Perché al reflusso si aggiungerà anche il problema della cervicale, piuttosto mettete dei cubi di legno di cinque o dieci centimetri, sotto i piedi del letto, dalla parte della testa, il letto si inclinerà dall’alto verso il basso. Così potrete avere l’esofago e lo stomaco non più in linea, ma in discesa, ciò farà sì che il reflusso non risalirà più verso la gola. Altra raccomandazione, bere molta acqua, ma come berla? Non durante i pasti, ma a stomaco vuoto. Bevendo l’acqua durante i pasti rallenta la digestione, cioè nello stomaco, il cibo più l’acqua crea una digestione più faticosa, e i tempi si allungano, abbiamo visto prima cosa succede quando la digestione si protrae troppo, beviamola almeno un’ora dopo aver mangiato. Prendiamo la buona abitudine di bere acqua al mattino a digiuno, questo gesto è molto benefico per il nostro stomaco, perché se ci fossero già delle piccole lesioni, l’acqua stimolando dei fattori di crescita, farà sì che guariscano. Dopodiché, ricordatevi che la natura ci ha dato l’aloe, che è un cicatrizzante e antinfiammatorio naturale, perfetto da bere in queste situazioni, ma anche come prevenzione, dato che l’aloe va ad agire dalla testa ai piedi. Secondo elemento naturale che può aiutare il reflusso esofageo è: la liquirizia, succhiando i bastoncini o mangiando i pezzettini nelle scatolette in vendita, essa sarà un buon cicatrizzante e anti-reflusso, attenzione però alle persone che soffrono di ipertensione, la liquirizia per loro è quella deglicirizzinata, cioè senza la glicirizzina. Un terzo consiglio, evitate di fare delle pressioni addominali troppo forti, per esempio: quando si è stitici e si va in bagno, questo può causare una tale pressione, tanto che lo stomaco può risalire il torace, creando l’ernia iatale, con il cardias che non si chiuderà più bene. La soluzione è mangiare fibre, queste ci aiuteranno ad avere un intestino regolare, e ci eviterà di spingere quando andiamo in bagno. Quarto, anche il grasso viscerale può causare il reflusso, quindi dobbiamo dimagrire per evitare questo, ed altri problemi di salute. Quinto, non vestitevi troppo stetti, lo strizzare l’intestino e lo stomaco causerà il reflusso. Mettete taglie morbide, dove vi sentirete anche meglio. Ricordatevi sempre, che il nostro corpo ci manda dei segnali, questo vuol dire che qualcosa non va e quindi, va riparato, come ad un auto, quando si accende una spia. Il nostro corpo è importante che funzioni bene, per questo bisogna vivere una vita tranquilla, e nutrirsi in modo corretto.
GLI ACUFENI TI FANNO IMPAZZIRE, ECCO COME FARE Chi soffre di acufeni, soffre molto, a causa di quei tipi di rumori che diventano di sottofondo per sempre, nelle orecchie. Quando si va dal medico o dallo specialista, non ti sa mai dire come curarlo, perché dicono che non esistono cure. Oppure ti danno dei dispositivi, che emettono un suono, per coprire quello che c’è già, ma non è una soluzione. L’ acufene è una delle peggiori cose che ti possano capitare, sono dei sibili, dei fischi, dei rumori continui, giorno e notte, senza che la persona possa farci niente. Poi l’intensità del suono varia da persona a persona. Molte delle persone che non ce l’hanno, credono che sia una creazione della mente di quelli che ne soffrono, ma non è così. L’acufene, secondo la scienza, è il risultato del cervello che cerca di compensare la perdita delle cellule ciliàte. Molte possono essere le cause: esposizione a rumori forti, infezioni all’orecchio, reazioni negative ai farmaci, infortuni al collo o testa, e altre condizioni di salute non curate. Ci sono stati però, dei passi fondamentali, che hanno permesso di capire esattamente come funziona questa patologia e come imparare a curarla o gestirla. In un articolo scientifico, molto indietro nel tempo, un medico austrico fece un esperimento: prese cinquecento giovani universitari e li mise in una camera insonorizzata e buia, per dieci minuti. Alla fine dell’esperimento tutti ragazzi, usciti dalla camera, dichiararono di aver sentito dei brusii e dei fischi di fondo, mentre si trovavano nella stanza. Perché ci domandiamo? Perché in assenza di altri stimoli sonori, disturbi dati dalla luce, e altre distrazioni, tutti noi possiamo sentire dei disturbi di sottofondo, simili all’acufene. Tutto sta nell’attenzione, quando la tua attenzione è bassa, non ti accorgerai di avere questi disturbi di fondo, ma quando sarai, chiuso in una stanza, insonorizzata e senza luce, la tua attenzione salirà, e li sentirai. Guardiamo ora anche, quali possono essere altre cause, che possono portarti a questa condizione: lo stress psichico, per esempio. Cosa possiamo chiamare stress psichico? Pensieri negativi, pensieri che riguardano il passato o il futuro. Se si fanno continuamente pensieri sul passato, su come sarebbe potuto andare, sugli sbagli commessi o sulle cose non fatte, il risultato è stress. O magari pensi al futuro e ne hai paura, per quello che potrebbe succederti, quello può crearti ansietà e stress. Quindi vivrai costantemente preoccupato. Tutto questo per dire, che il corpo e la mente, quando si è stressati reagiscono e creano tensione. Perché una persona stressata, appena la urti, ti assale? Perché è una reazione a quella tensione, e l’attenzione è al massimo, per questo sentiranno anche gli acufeni. Quindi, quando ti senti stressato, prenditi un giorno di riposo. Vai a farti una lunga passeggiata, guardati intorno, osserva quello che vedi e respira, vedrai che dopo ti sentirai meglio. Non lasciare che tutto ti cada addosso, reagisci velocemente, altrimenti lo stress, ti consumerà, e inizierai a sentire dei fischi nelle orecchie, gli acufeni.
OZONOTERAPIA SISTEMICA Questo tipo di terapia, molto usata oggi, viene fatta a scopo terapeutico al paziente, attraverso varie vie di somministrazione. Ma vediamo come si crea questo ozono. Nella macchina usata per questa terapia, convoglia dell’ossigeno, che attraverso una scarica elettrica, da origine all’ozono, quindi, in pratica, un principio molto semplice. Che tipo di problemi affronta? L’ozono, utilizzato sia a livello locale che sistemico, ha molteplici effetti biologici sull’organismo, tra cui i più importanti sono: miglioramenti della microcircolazione, miglioramenti dell’ossigenazione, proprietà antibatteriche, antivirali, e antifungine, miglioramenti del sistema immunitario, problemi antinfiammatori, antidolorifici, e altri. Attenzione, non si faccia come terapia principale, perché l’ozonoterapia serve solo come supporto alla malattia. Come funziona? Al paziente viene prelevato del sangue, poi infusa questa sostanza gassosa, e mischiata al sangue prelevato, e poi rimesso nel paziente stesso. Dobbiamo sapere che, non è una trasfusione del sangue, e nemmeno un’autotrasfusione, perché il paziente non viene mai staccato dal circuito. In pratica al paziente viene attaccato una flebo, cento millilitri di sangue confluiranno in un flacone, al quale sarà addizionata la miscela gassosa, e immediatamente riportato alla persona, tempo della procedura: venti minuti circa. Naturalmente nel flacone sarà presente un anticoagulante, altrimenti il sangue si coagulerebbe. Importante che, non ci siano problemi da parte del paziente, a farsi prelevare il sangue, altrimenti, il fatto di creare lividi o fastidi andrebbero a togliere i benefici che l’ozonoterapia darebbe. Il protocollo dell’ozonoterapia sistemica è: due somministrazioni alla settimana, distanziate di tre giorni una dall’altra, per sei settimane, se si vuole raggiungere un buon obbiettivo. Ci sono anche delle controindicazioni all’ozonoterapia sistemica? La presenza di poche controindicazioni ed effetti collaterali, oltre all’azione a lungo termine, poiché stimola i processi rigenerativi cellulari, rende l’ozonoterapia da preferire rispetto alla terapia farmacologica, soprattutto nei pazienti già costretti ad assumere molte medicine, perché affetti da più
patologie. Comunque quando consulterete il medico potrete chiedere tutte le informazioni che vi riguardano. Il mio vuole essere un aiuto, per farvi comprendere questo tipo di terapia, che molti non conoscono, oppure, hanno poche informazioni per poterla affrontare.
DUE RICETTE PER FAR RICRESCERE I TUOI CAPELLI Per il trattamento della caduta e la ricrescita delle zone calve, daremo due ricette da seguire, scegliete quella che più vi piace, e vedrete dei risultati mai visti. Ma partiamo con la prima ricetta. Prendiamo una piccola casseruola, e mettiamo dentro un cucchiaino di riso bianco, e un cucchiaio di chiodi di garofano, aggiungiamo un bicchiere d’acqua, e mettiamo a bollire per cinque minuti. Dopo che gli ingredienti saranno ben bolliti, li filtreremo in una ciotola. Con un piccolo imbuto, versare il liquido in un flaconcino spray, come quello che si porta in viaggio. Qual è il modo per usarlo? Spruzzando la soluzione sul cuoio capelluto, nelle zone di capelli un po’rade, o zone calve. Massaggiare bene, con la punta delle dita il cuoio capelluto, una volta fatto questo, si potrà lasciarla sui capelli per un’ora, e poi lavarli, oppure tenerla fino al momento in cui si fa la doccia. Si noterà, fin dalla prima volta, che i capelli non cadranno più, e ricresceranno proprio nei punti dove mancavano. Saranno più folti e belli. Questa soluzione potrete usarla due volte a settimane. Passiamo alla seconda ricetta. Prendiamo sempre una casseruola piccola, e mettiamoci dentro tre foglie di alloro, un cucchiaio di polvere di chiodi di garofano, uno spicchio d’aglio, e un bicchiere di acqua. Fare bollire tutto, per sette minuti, quando l’infuso sarà pronto, andrà filtrato e messo nel flaconcino spray, come la precedente ricetta. Versiamo questa soluzione dalle radici, alle punte dei capelli, che avvolgiamo bene in una cuffia da doccia e lasciamo agire per un’ora, poi risciacquiamo. La utilizzeremo una volta alla
settimana. Possiamo creare questa soluzione in quantità maggiore, per averne a disposizione per più tempo. Anche qui il risultato è garantito, i capelli ricresceranno rigogliosi e forti. In queste due ricette l’elemento importante è: il chiodo di garofano. Esso curerà i capelli da tutti i problemi: tratterà i capelli grigi, la forfora, la calvizie e la caduta dei capelli. Potete scegliere una delle due ricette, e continuare fino a che avrete ottenuto un buon risultato.
CONCLUSIONE Essere in piena salute, consiste nella capacità di mantenere la propria mente in equilibrio, perché viviamo in contesti familiari, culturali, sociali ed economici dove ci si sente pienamente accolti, rispettati, valorizzati, incoraggiati. La salute è un elemento fondamentale della nostra vita. Ci sarebbero altre cose da dire riguardo a questo argomento, ma la cosa importante è che bisogna capire, che la salute è tutto per noi, prendersi cura di noi è la cosa più bella e vitale che si possa fare. Una buona salute si può dare per scontata, ma non sempre lo è, la salute è il bene più prezioso che abbiamo, e di ricaricare le batteria durante il tempo libero, ma soprattutto di affrontare i momenti più difficili. Trovare questo equilibrio è veramente un compito che dura tutta la vita, e che cambia con il tempo. Ad esempio: più invecchiamo e più diventa importante il ruolo della nostra salute. Non avere nessun sintomo diventa meno scontato, e spendiamo più tempo per rimanere in buona salute. A questo scopo, si può fare molto: uno stile di vita sano e un’attitudine positiva, costituiscono delle basi molto solide. Uno stile di vita consapevole ha effetti positivi sulla nostra salute, specialmente quando si arriva ad un’età avanzata. Buona vita!
Sommario
ALTERNATIVE NATURALI AI FARMACI ANTINFIAMMATORI..............................................................................1 LA CURCUMA....................................................................................................................................................2 LO ZENZERO......................................................................................................................................................4 IL ROSMARINO.................................................................................................................................................5 IL PEPERONCINO DI CAYENNA..........................................................................................................................6 L’OMEGA 3.......................................................................................................................................................7 IL TÉ VERDE.......................................................................................................................................................8 AVETE UNA PANCIA GONFIA? SEGUITE QUESTI SETTE TRUCCHI......................................................................9 1- NON CORICARSI SUBITO DOPO I PASTI.....................................................................................................9 2- EVITARE LA FRUTTA A FINE PASTO.........................................................................................................10 3- ACCOSTAMENTO DI CIBI DA EVITARE.....................................................................................................10 4- MANGIARE LENTAMENTE E MASTICARE BENE.......................................................................................10 5- UNA TISANA AI SEMI DI FINOCCHIO.......................................................................................................10 6- USO DI ENZIMI E DIGESTIVI PROBIOTICI.................................................................................................10 7- ASSUNZIONE DI FIBRE............................................................................................................................11 COME ELIMINARE IL REFLUSSO ESOFAGEO....................................................................................................12 GLI ACUFENI TI FANNO IMPAZZIRE, ECCO COME FARE..................................................................................16 OZONOTERAPIA SISTEMICA............................................................................................................................17 DUE RICETTE PER FAR RICRESCERE I TUOI CAPELLI........................................................................................18 CONCLUSIONE................................................................................................................................................19
PUNTO, FARMACI, ANTINFIAMMATORI, NATURALI, SALUTE, STILE DI VITA
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