Wonderwall #36 (Beady Eye special)

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The Beat Goes On

EDITORIALE

hello, ecco il numero 36 di Wonderwall dedicato interamente ai BEADY EYE. Per la prima volta pubblicato tutto a colori e a tiratura limitata di sole 150 copie numerate. Questo fascicolo della fanzine italiana dei Gallagher contiene: una ‘certosina’ analisi dei singoli “Bring The Light”, “Four Letter Word”, “The Roller”, “Millionaire”, “The Beat Goes On” e del disco di esordio “Different Gear, Still Speeding” con traduzione in italiano dei testi, a cura di una ‘task force’ di alcuni utenti del forum di Wonderwall; le recensioni e foto esclusive del primo travolgente concerto italiano dei Beady Eye che si è svolto all’Alcatraz di Milano e la traduzione in italiano dell’intervista e articolo pubblicato sul NME del 2 Aprile 2011: “Still Untouchable?”. Ricordatevi di seguire tutte le ultime notizie attraverso il network di Wonderwall, a destra della pagina tutti i link al blog, forum e canali di social network.

staysupersonic

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liam gallagher (foto di Francesco Prandoni) Beady Eye live @ Alcatraz Milano, 16 Marzo 2011

Acquista online i numeri della fanzine sul Wonderwall Store! Fai il tuo ordine su www.wonderwall.it Sulla home page del sito www.wonderwall.it trovi in evidenza il link per entrare nel WONDERWALL STORE, dove puoi acquistare tutti i numeri della fanzine del fans club italiano ufficiale degli Oasis e dei fratelli Gallagher.

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the collector

Una guida completa ed esaustiva sulle realizzazioni discografiche ufficiali e promozionali dei Beady Eye thanks to | wikipedia.org | beadyeyecollectors.com Per le traduzioni dei testi con note commentate si ringraziano per il loro prezioso aiuto Angelo Pierucci e Chiara Amoretti

label Le realizzazioni discografiche sul mercato europee dei Beady Eye sono su etichetta Beady Eye Records Ltd. Si tratta di una etichetta creata dalla band per la pubblicazione del proprio materiale discografico sul mercato europeo (come lo è la Big Brother Recordings per gli Oasis). Il 24 Gennaio 2011 è stato annunciato l’accordo con l’etichetta indie Dangerbird Records per le realizzazioni per il nord America. La Dangerbird Records ha sede a Silver Lake, Los Angeles, California ed è distribuita dalla Fontana Distribution. Per il mercato asiatico e giapponese le realizzazioni sono su etichetta Sony Music. Per la Nuova Zelanda e Australia le realizzazioni dei Beady Eye sono pubblicate su etichetta Liberator Music.

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Bring The Light free digital download released worldwide 10 November 2010 7” limited edition numbered released 22 November 2010

retro copertina del singolo 7” limitato di Bring The Light

“Bring the Light” è la canzone di debutto della nuova band di Liam Gallagher, i Beady Eye. Realizzato su etichetta Beady Eye Records con il codice EYE1. La canzone, è stata pubblicata il 10 Novembre 2010 come download gratuito dalle 10 am sul sito della band (www.beadyeyemusic.com) e, più tardi, su singolo in vinile 7” in 4,000 pezzi numerati e venduti su prenotazione solo sul sito dello Store ufficiale della band (http://store.beadyeyemusic.com). Il singolo in vinile è stato pubblicato e spedito agli acquirenti il 22 novembre 2010. La b-side del singolo è una cover di una canzone dei World of Twist, “Sons of the Stage”. Bring The Light

7” Uk limited edition numbered EYE1 | Beady Eye Records | published 22 November 2010

SINGLE

Track side A: Bring The Light Track side B: Sons Of The Stage

Il vinile 7” è in edizione limitata di 4,000 pezzi e numerata. La b-side Sons Of The Stage è una cover del gruppo World Of Twist.

NOTE:

Matrix side A: EYE1 A1 JD Matrix side B: EYE1 B1 A1 B1 JD Barcode Number: 5 052670 001073

PROMO

Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced by Beady Eye and Steve Lillywhite Mixed by Beady Eye and Jonathan Shakhovskoy Engineered by Jonathan Shakhovskoy

Sons Of The Stage Written by Gordon King / Tony Ogden (Copyright Control) Produced and Mixed by Beady Eye

cd single 1 track Uk promo EYESCD1P | Beady Eye Records Track: Bring The Light

Il cd promozionale ha una sola traccia incisa e ha una copertina cartonata di colore molto scuro ed il logo della band. NOTE:

Matrix: EYESCD1P 01 [barcode] SONY DADC

7” vinyl 1 track Uk promo EYE1P | Beady Eye Records Track: Bring The Light

Il vinile 7” promozionale inglese ha una custodia di colore molto scuro (come per il cd singolo promo) ed il logo della band.

NOTE:

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RECEPTION

VIDEO

La canzone ha ricevuto recensioni abbastanza positive da parte della critica specializzata e meno entusiastiche da parte dei fans degli Oasis. Il NME ha definito i Beady Eye da subito come gli ‘Oasis senza Noel’, ammettendo che anche Liam è divenuto un buon compositore. Gigwise ha semplicemente constatato che la canzone segna una diversa rotta musicale dagli standard musicali degli Oasis.

Il video musicale è stato mostrato per la prima volta online sul sito dei Beady Eye il 16 novembre 2010. E’ stato diretto da Charlie Lightening. Nel video sono inclusi anche i musicisti che suonano con la band in tour, pur non essendo nella line up ufficiale: Jeff Wootton (basso) e Matt Jones (tastiere).

LIRYCS

Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

LIRYCS

Written by Gordon King Tony Ogden Original song by World Of Twist (1991)

Bring The Light

Porto la luce

I bring the light, you get to see You bring the love, it's ecstacy I see no point, what you're thinking I'm going out, I'm taking you drinking I get the call, you get hung up I'm standing tall, well, fucking tough It's just your way, you hear me wrong I hear you say, you're getting off, getting off Baby hold on, baby come on, baby come on You're getting off, getting off Baby hold on, baby come on, baby come on You're getting off, getting off I bring the light, you get to see You bring the love, it's ecstacy I see no point, what you're thinking I'm going out, I'm taking you drinking I'm coming in, you're coming out I'm coming up, you're coming down It's just you're way, you did me wrong I hear you say, you're gettin up, gettin up Baby hold on, baby come on, baby come on You're getting off, getting off Baby hold on, baby come on, baby come on You're getting off, getting off ...baby come on... baby come on...

Io porto la luce, Così vedrai Tu porti l'amore, Questa estasi Non vedo una ragione in quello che pensi Esco, ti porto a bere Prendo la chiamata, a te sbattono giù il telefono Io sto in piedi, beh, chi se ne frega E' solo un modo tuo, tu non mi capisci Ti sento dire che te la stai spassando Baby aspetta, baby andiamo! Te la stai spassando, spassando. Io porto la luce, Così vedrai Tu porti l'amore, Questa estasi Non vedo una ragione in quello che pensi Esco, ti porto a bere. Io entro, tu esci Io vado in alto, tu sei giù [1] E' solo un modo tuo, tu mi fai torto Ti sento dire che stai andando su, su. Baby aspetta, baby andiamo! Te la stai spassando, spassando ...baby andiamo... baby andiamo...

Sons Of The Stage

Figli del palco

The beat breaks down so we pick it up, The floor shakes down but it's not enough, The beam is up and the kids are high, I've seen them move and it blows my eyes, The floor's an ocean and this wave is breaking, Your head is gone and your body's shaking, There is nothing you can do because there is no solution, You gotta get down to the noise and confusion, The sound goes round and we start to climb, The lips curl up and it kills my line, The beat is steal and the scene is sown, I see her eyes and her eyes are blown, The floor's an ocean and this wave is breaking, Your head is gone and your body's shaking, There is nothing you can do because there is no solution, You gotta get down to the noise and confusion, Out of our minds on the stage The beat breaks down so we pick it up, The floor shakes down but it's not enough, The beam is up and the kids are high, I've seen them move and it blows my eyes, The floor's an ocean and this wave is breaking, Your head is gone and your body's shaking, There is nothing you can do because there is no solution, You gotta get down to the noise and confusion, Out of our minds on the stage.

Il ritmo crolla, e noi lo raccogliamo Il pavimento trema ma non è abbastanza La luce è forte e i ragazzi sono in estasi Li ho visti muoversi e la vista mi eccita Il pavimento è un oceano, e la sua onda si sta spezzando La tua testa è andata, il tuo corpo si agita Non c'è niente che tu possa fare perchè non c'è soluzione Devi dedicarti solo al rumore e alla confusione Il suono fa il giro e noi ci arrampichiamo Le labbra si arricciano e ciò uccide il mio verso Il suono è rubato e la scena è immobile [1] Il pavimento è un oceano, e la sua onda si sta spezzando La tua testa è andata, il tuo corpo si agita Non c'è niente che tu possa fare perchè non c'è soluzione Devi dedicarti solo al rumore e alla confusione Fuori di testa sul palco, Fuori di testa sul palco.

note: [1] to come down: nello slang significa essere sul finire degli effetti di una droga. In contrapposizione per ‘coming up’ Liam potrebbe intendere 'getting high' (sballarsi).

note: [1] steal: il verbo steal viene usato come aggettivo, mentre sown, letteralmente 'piantato', viene riferito alle persone che non possono lasciare il concerto, rapite dalla musica

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Four Letter Word 7” limited edition numbered released 17 January 2011

retro copertina del singolo 7” limitato di Four Letter Word

“Four Letter Word” è il secondo singolo dei Beady Eye. Realizzato su etichetta Beady Eye Records con il codice BEADY3. Il singolo in vinile 7” è stato pubblicato in soli 4,000 pezzi numerati e venduti su prenotazione solo sullo Store ufficiale online della band (http://store.beadyeyemusic.com). La prevendita è avvenuta il 26 dicembre 2010, il vinile è stato pubblicato e spedito agli acquirenti il 17 gennaio 2011. La b-side del singolo è una canzone inedita scritta da Andy Bell (non inclusa sul disco di debutto) intitolata “World Outside My Room”. La foto di copertina è di Boo George.

7” Uk limited edition numbered BEADY3 | Beady Eye Records | published 17 January 2011

SINGLE

Track side A: Four Letter Word Track side B: World Outside My Room

Il vinile 7” è in edizione limitata di 4,000 pezzi e numerata. Il singolo in versione limitata è stato venduto esclusivamente tramite lo store ufficiale della band su prenotazione dal 26 dicembre 2010.

NOTE:

Matrix side A: BEADY 3 A1 JD Matrix side B: BEADY 3 B1 Barcode Number: 5 052670 003077

VIDEO Il video musicale è stato diretto da Julian House e Julian Gibbs. Prima visione online sul sito del NME (nme.com) il 26 dicembre 2010. Registrato a Londra, nel video sono inclusi anche i musicisti che suonano con la band in tour, pur non essendo nella line up ufficiale: Jeff Wootton (basso) e Matt Jones (tastiere).

cdsingle 1 track Uk promo BEADYSCD3P | Beady Eye Records

PROMO

Track: Four Letter Word

Il cd promozionale ha una sola traccia incisa e ha una copertina cartonata di colore nero ed il logo della band di colore verde chiaro.

NOTE:

Matrix: BEADYSCD3P 01 [barcode] SONY DADC

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Four Letter Word Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced by Beady Eye and Steve Lillywhite Mixed by Beady Eye and Jonathan Shakhovskoy Engineered by Jonathan Shakhovskoy

World Outside My Room Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced and Mixed by Beady Eye


LIRYCS

Written by Andy Bell Credited to Gallagher / Archer / Bell

LIRYCS

Written by Andy Bell Credited to Gallagher / Archer / Bell

Four Letter Word

Parola di quattro lettere

Sleep walk away your life if that turns you on It's all in a moment, look away and it's gone It's about time that your mind took a holiday You're all grown up, don't you ever wanna play? Aah, you've had enough Of staring out of dead-end eyes Aah, it's gonna be tough, The battle's on, and your soul is the prize I don't know what it is I'm feelin' A four letter word really gets my meaning Nothing ever last forever Get on your feet we’re going out of our minds The wheels need to roll, the clock on the wall says it’s time Call it luck, call it whatever you please It’s not what you wanted, it might be just what you need Aah, you’ve had enough It feels like you’ve blown a fifty amp fuse Aah, it’s gonna be tough The more you have, the more you can lose I don't know what it is I'm feelin' A four letter word really gets my meaning Nothing ever lasts forever Aah, you've had enough Of staring out of dead-end eyes Aah, it's gonna be tough, The battle's on, and your soul is the prize I don't know what it is I'm feeling A four letter word really gets my meaning Nothing ever lasts forever

Vivi la vita in dormi-veglia [1] se così ti eccita E’ tutto un momento, girati ed è finito E’ ora che la tua mente andasse in vacanza Sei ormai cresciuto, non hai mai voglia di giocare? Aaah, ne hai a vuto abbastanza Di guardare con occhi senza vita [2] Aaah, sarà dura La battaglia è in corso e la tua anima ne è il premio Io non so cos’è che provo Una parola di quattro lettere coglie il significato [3] Niente al mondo dura per sempre. Mettiti in piedi, andiamo fuori di testa Le ruote devono girare, l'orologio sul muro dice che è ora. Chiamala fortuna, chiamala come ti pare Non è ciò che volevi, ma potrebbe essere ciò di cui hai bisogno. Aaah, ne hai avuto abbastanza Sembra che tu abbia bruciato un fusibile da 50 amp Aaah, sarà dura Più cose hai, più rischi di perdere Io non so cos'è che provo Una parola di quattro lettere coglie il significato Niente al mondo dura per sempre.

World Outside My Room

Mondo fuori dalla mia stanza

I wake up smiling in my little eden Pay no heed to the world outside Take my medication and hide Who's been smokin Cherry Cola, Somebody trying to live the dream? I rattle as I reach to dust the screen Out the door it might be snowing In my world it's always June I don't believe in the world outside my room Television and dusty windows Fill my head with a happy tune I don't believe in the world outside my room I don't believe in the world outside my room Life in here is a different tempo Virtually comatose Sitting with the one I love the most A sleeping dog deserves to lie She don't feel like a walk today She just wants to sleep and play Out the door it might be snowing In my world it's always June I don't believe in the world outside my room Television and dusty windows Fill my head with a happy tune I don't believe in the world outside my room I don't believe in the world outside my room Tell me something I know already No surprises for me today I'm not ready I've lost my way Some day soon I'll get off my sofa Stop dreaming 'bout what might have been Until then I'll stay serene

Mi sveglio sorridendo nel mio piccolo Eden Non presto attenzione al mondo esterno Prendo le mie medicine e mi nascondo Chi ha fumato della Coca Cola alla ciliegia? Qualcuno che sta tentando di vivere il sogno Borbotto mentre mi allungo per spolverare lo schermo Fuori dalla porta potrebbe anche nevicare Nel mio mondo, è sempre giugno Non credo nel mondo fuori dalla mia camera. Televisione, e finestre polverose, riempiono la mia testa con una canzone allegra Io non credo nel mondo fuori dalla mia camera. Il mondo qui ha un ritmo diverso Virtualmente in stato di coma Seduto con la persona che amo di più Un cane assonnato ha il diritto di sdraiarsi Lei non ha voglia di fare una passeggiata oggi Vuole solo dormire e giocare Fuori dalla porta potrebbe anche nevicare Nel mio mondo, è sempre giugno Non credo nel mondo fuori dalla mia camera. Televisione, e finestre polverose, riempiono la mia testa con una canzone allegra Io non credo nel mondo fuori dalla mia camera. Dimmi qualcosa che so già. Non voglio sorprese per me, oggi Non sono pronto, ho perso la voglia Un giorno mi alzerò dal divano. E smetterò di fantasticare su quello che sarebbe potuto accadere Ma fino a quel giorno starò tranquillo

note: [1] sleep walk: camminare dormendo, ‘essere sonnambulo’. [2] dead-end: senza uscita. I ‘dead-end eyes’ sarebbero quindi occhi con un metaforico muro, senza luce, che non fanno trasparire sentimenti. [3] f**k: la parola tema della canzone è ‘fuck’.

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The Roller

digital download released worldwide 21 January 2011 7” limited edition numbered and commercial released 21 February 2011

retro copertina del singolo 7” limitato di The Roller

7” Uk limited edition numbered BEADY4 | Beady Eye Records | published 21 February 2011

SINGLE

Track side A: The Roller Track side B: Two Of A Kind

Il vinile 7” è in edizione limitata di 4,000 pezzi e numerata. Il singolo in versione limitata è stato venduto esclusivamente tramite lo store ufficiale della band su prenotazione dal 28 gennaio 2011. Questo singolo è stato distribuito anche in alcuni Store selezionati per una ordinaria vendita commerciale. Si tratta in effetti del primo singolo estratto ufficialmente dall’album. Il singolo è perfettamente identico (anche nel barcode), tranne per il fatto di non avere la numerazione nella parte posteriore.

NOTE:

Matrix side A: BEADY 4 A1 JD Matrix side B: BEADY 4 B-1 Barcode Number: 5 052670 004074

“The Roller” è il terzo singolo dei Beady Eye, ma primo singolo ufficialmente estratto dal disco di debutto e distribuito anche in alcuni Store selezionati. Realizzato su etichetta Beady Eye Records con il codice BEADY4. Esistono due versioni del vinile in 7”: - una prima versione pubblicata in soli 4,000 pezzi numerati e venduti su prenotazione solo sullo Store ufficiale online della band. La prevendita è avvenuta il 28 gennaio 2011, il vinile è stato pubblicato e spedito agli acquirenti il 21 febbraio 2011. - una seconda versione in vinile è stata distribuita in alcune store selezionati. Nessuna differenza sostanziale, tranne per la mancanza del numero progressivo nella parte posteriore. Nonostante si tratti di un singolo commerciale, non è stata realizzata la versione in cd singolo. La b-side del singolo è una canzone inedita scritta da Gem Archer (non inclusa sul disco di debutto) intitolata “Two Of A Kind”. Il design di copertina è della House@INTRO. The Roller Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced by Beady Eye and Steve Lillywhite Mixed by Beady Eye and Jonathan Shakhovskoy Engineered by Jonathan Shakhovskoy

Two Of A Kind

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italian official fans club

Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced and Mixed by Beady Eye

VIDEO Il video musicale ha avuto la sua premiere su Channel 4 il giorno 11 gennaio 2011 alle 12.10am (local time) e distribuito sul canale ufficiale dei Beady Eye di YouTube poco dopo. La band ha registrato il video ad una temperatura al di sotto dello zero a Cambridgeshire nel mese di dicembre 2010 all’interno di una ‘Motorcycle Wall of Death’ con una ragazza stunt che si esibiva in moto. Nel video appare anche Jeff Wootton (al basso), mentre Gem Archer suona le tastiere. Il video è stato diretto da Charlie Lightening (Lightening Productions)


PROMO

cdsingle 1 track Uk promo

7” vinyl 1 track Uk promo

EYESCD4P | Beady Eye Records

BEADY4P | Beady Eye Records

Track: The Roller

Il cd promozionale ha una sola traccia incisa e ha una copertina cartonata di colore blu molto scuro ed il logo della band. NOTE:

PROMO

Track: The Roller

Il vinile 7” promozionale inglese ha una custodia di colore blu molto scuro (come per il cd singolo promo) ed il logo della band. 250 copie realizzate.

NOTE:

Matrix: EYESCD4P 01 [barcode] SONY DADC

LIRYCS

Written by Gem Archer Credited to Gallagher / Archer / Bell

The Roller

Il rullo compressore

You didn’t know what to say It all came at you today Can’t get out your own way Well hold on, hold on, hold on I’m hiding out in the sun I’m getting everyone done Just me hating no one Here I come, here I come, here I come Just call me the Roller, ah ah I'll squeeze and unfold ya, ah ah Call me the Roller, ah ah I just go to show ya So you been crawling through a maze An alcohol lemon haze I've been watching you for days You been outta sight, alright, alright. I'll take you somewhere you never knew you'd been I’ll give you something you never knew you’d feel The only thing is, everything is real Tonight, tonight, tonight Just call me the Roller, ah ah I'll squeeze and unfold ya, ah ah Call me the Roller, ah ah I just go to show ya Just call me the Roller, ah ah I’ll come blow you over, ah ah Call me the roller, ah ah I’m pleased that I know ya I'll take you somewhere you never knew you'd been I’ll give you something you never knew you’d feel The only thing is, everything is real Tonight, tonight, tonight

Non sapevi cosa dire Ti è venuto tutto addosso oggi Non riesci a uscire dai tuoi schemi Beh non mollare [1] Mi sto nascondendo alla luce del sole [2] Metto tutti nei guai [3] Son solo qui e non odio nessuno Eccomi che arrivo. Chiamami solo ‘rullo compressore’ Ti schiaccierò e metterò a posto, uhuh [4] Chiamami ‘rullo compressore’ Ti farò vedere io. Hai strisciato in un labirinto In una nebbia di alcohol e limone Ti sto guardando da giorni, sei sparito dalla circolazione. Ti porterò in un posto dove non avresti mai creduto di poter andare Ti darò qualcosa che non avresti mai creduto di provare L'unica cosa, tutto è reale, stanotte. Chiamami ‘rullo compressore’ Verrò a buttarti giù Chiamami ‘rullo compressore’ Sono contento di conoscerti.

note: [1] hold on: letteralmente'resisti'. [2] C’è la volontà di indicare un disagio dovuto all’impossibilità di nascondersi sotto la luce del sole [3] to get someone done: nello slang significa 'mettere qualcuno nei guai con la polizia' [4] unfold: letteralmente: ‘togliere le pieghe’

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LIRYCS

Written by Gem Archer Credited to Gallagher / Archer / Bell

Two Of A Kind

Due uguali

I'm on my way To save my love She rides my wave I swim above She's all I need My summer breeze She's in my mind Two of a kind She's by my side In every way She does her make up and she Colours my day And so it's true Here's what they say You ain't got no love Well there's not much to say And I'm sick and tired Of this sorry word Guess I don't mind Stand still my girl She's all I need My summer breeze She's in my mind Two of a kind I'm on my way To save my love She rides my wave I swim above She's by my side In every way She does her make up and she Colours my day And so it's true Here's what they say You ain't got no love Well there's not much to say Not much to say Not much to say Hey-hey She's by my side In every way She does her make up and she Colours my day And so it's true Here's what they say You ain't got no love Well there's not much to say Not much to say Not much to say Hey-hey

Sto per conto mio [1] per salvare il mio amore Lei cavalca la mia onda [2] ed io nuoto al di sopra Lei è tutto ciò di cui ho bisogno la mia brezza estiva Lei è nei miei pensieri siamo due uguali [3] Lei è dalla mia parte in ogni modo Si sistema il trucco e colora il mio giorno Ed allora è vero questo è quello che dicono tu non hai nessun amore bè non c'è molto da dire E sono stufo e stanco di questa parola di scusa in fondo non mi importa ma rimani dove sei, ragazza Lei è tutto ciò di cui ho bisogno la mia brezza estiva Lei è nei miei pensieri siamo due uguali Sto per conto mio per salvare il mio amore Lei cavalca la mia onda ed io nuoto al di sopra Lei è dalla mia parte in ogni modo Si sistema il trucco colora il mio giorno Ed allora è vero questo è quello che dicono tu non hai nessun amore bè non c'è molto da dire non molto da dire hey hey

[1] on my way: si traduce con ‘a modo mio’. [2] rides my wave: cavalcare l’onda è una forma usata in lingua inglese per indicare una stessa identità di pensiero. [3] two of a kind: significa letteralmente ‘due cose o persone dello stesso genere’.

Ce lo siamo chiesti tutti la prima volta che è stato annunciato il nome della nuova band di Liam... Non è corretto fare una traduzione letterale, si tratta di una forma gergale per far intendere che si sta controllando con occhio attento e vigile l’operato di qualcuno.

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7” vinyl 1 track Promo Rolling Stone magazine AustroMechana Beady Eye Records Track: The Roller

Il 24 febbraio 2011 è stato pubblicato un vinile 7” in edizione limitata di The Roller in allegato esclusivo alla rivista Rolling Stone (edizione tedesca, numero 197, marzo 2011). Un solo lato inciso con gli autografi dei componenti della band incisi sul lato B.

NOTE:

note:

Cosa significa Beady Eye?

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ROLLING STONE LIMITED EDITION

NEWS OF THE WORLD LIMITED EDITION

Cdsingle 5 tracks Promo News Of The World NOTW05 | Beady Eye Records Tracks: Bring The Light. Four Letter Word. The Roller. Sons Of The Stage. World Outside My Room.

Il Cd contiene anche una porzione multimediale con 3 video: (1) una intervista esclusiva ai Beady Eye di circa 18 minuti condotta da John Robb. (2) il video clip di Sons Of The Stage (diretto da Charlie Lightening). (3) lo spot video dell’album realizzato per iTunes.

NOTE:

Matrix: CA www.thepractice.com BEADYEYE @@ [barcode] Al lato la rivista JAM di News Of The World con il allegato il CD (6 marzo 2011).


Different Gear, Still Speeding digital download released in each country the same day CD | limited edition CD+bonus DVD | limited edition 2LP Uk, Italy released 28 February 2011 | Japan released 23 February 2011 Germany released 25 February 2011 | Australia released 11 March 2011 United States, Canada released 1 March 2011 Argentina, Brasil released 18 March 2011

retro copertina dell’album edizione Uk cd + bonus dvd

“Different Gear, Still Speeding” è l’album di debutto dei Beady Eye, realizzato in Uk e Italia il 28 febbraio 2011, ha debuttato al #3 delle UK albums chart vendendo 66,817 nella prima settimana. E’ stato certificato come disco d’oro in UK il18 marzo 2011. In Italia il disco ha debuttato al #10. Il disco è stato registrato ai RAK Studios di Londra e prodotto dai Beady Eye e Steve Lillywhite. Le recensioni della critica specializzata sono state positive nonostante la diffidenza iniziale. Il Sun (4/5) e il Nme (7/10) hanno apprezzato la semplicità del disco indicando in Bring The Light come canzone più sorprendente del disco. Ottime recensioni anche da All Music (4/5), Mojo (4/5), Uncut (3/5), Clash (7/10).

CD Uk BEADYCD2 | Beady Eye Records | published 28 February 2011

ALBUM

Tracks: Four Letter Word. Millionaire. The Roller. Beatles And Stones. Wind Up Dream. Bring The Light. For Anyone. Kill For A

Dream. Standing On The Edge Of The Noise. Wigwam. Three Ring Circus. The Beat Goes On. The Morning Son. NOTE:

L’edizione ordinaria in cd dell’album.

Barcode Number: 5 052670 002025

Matrix: IFPI LY33 Sony DADC BEADYCD2XCD 01 [barcode]

CD + bonus DVD Uk BEADYCD2X | Beady Eye Records | published 28 February 2011 CD Tracks: Four Letter Word. Millionaire. The Roller. Beatles And Stones. Wind Up Dream. Bring The Light. For Anyone. Kill For A

Dream. Standing On The Edge Of The Noise. Wigwam. Three Ring Circus. The Beat Goes On. The Morning Son. DVD Video Tracks: RAK Them Out [documentary]. Bring the Light. Four Letter Word. Sons of the Stage. NOTE:

L’edizione con bonus dvd dell’album.

Barcode Number: 5 052670 002001

Matrix cd: IFPI L555 Sony DADC BEADYCD2XCD 25 [barcode]

Matrix dvd: Sony DADC IFPI LY33 BEADYCD2X 01 [barcode]

2LP Uk BEADYLP2 | Beady Eye Records | published 28 February 2011 LP1 Tracks: Four Letter Word. Millionaire. The Roller. Beatles And Stones. Wind Up Dream. Bring The Light. For Anyone. LP2 Tracks: Kill For A Dream. Standing On The Edge Of The Noise. Wigwam. Three Ring Circus. The Beat Goes On. The Morning Son. NOTE:

L’edizione in 2 vinili dell’album.

Barcode Number: 5 052670 002018

Matrix side A: ENJOY YOURSELF, JUST DON'T END UP IN HOSPITAL JOHND

Matrix side B: THE MERSEY SHUFFLE

Matrix side C: AND SHE SAID YES MOM IT'S ME

Matrix side D: 46° 0' 0'' N, 9° 16' 0'' E

iTunes NOTE:

Per il download digitale su iTunes sono state aggiunte come bonus tracks: Man of Misery. Sons of the Stage.

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cd album 13 tracks Uk promo

LIRYCS

PROMO

Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

Beatles and Stones BEADYCD2P | Beady Eye Records

Beatles e Stones

Tracks: Four Letter Word. Millionaire. The Roller. Beatles And Stones. Wind Up Dream. Bring The Light. For Anyone. Kill For A Dream. Standing On The Edge Of The Noise. Wigwam. Three Ring Circus. The Beat Goes On. The Morning Son.

Mi batte in testa, mamma voglio solo fare rock and roll. Mi batte in testa, mamma voglio solo fare rock and roll. Supererò la prova del tempo come i Beatles e gli Stones! Questo li stupisce, mamma Non farò ciò che mi dicono. Questo li stupisce, mamma Tu sai che non posso esser comprato e venduto. Supererò la prova del tempo Come i Beatles e gli Stones! Sono sulla via verso casa per riprendere ciò che è mio e quando ci arriverò Beh, starò bene (RIPETE) Aaah, Cos'è che dici? Togliti di mezzo! [1]

Il cd promo all’interno è un printable masterizzato (fondo blu e senza matrice). Il cd promo ha la copertina cartonata slim con la stessa copertina del disco e una etichetta che sigilla l’apertura, è numerato sia sulla copertina che sul disco e presenta delle scritte dove viene indicata la tracciabilità sulle copie.

NOTE:

cd interview 28 tracks Uk promo

Well it beats me, mama I just wanna rock and roll Well it beats me, mama I just wanna rock and roll I'm gonna stand the test of time Like Beatles and Stones Well it freaks them, mama I'm not doing what I'm told Well it freaks them, mama You know, I can't be bought and sold I'm gonna stand the test of time Like Beatles and Stones I’m on my way home To get back what’s mine And when I get home Well I’ll be alright Well it beats me, mama I just want to rock and roll Well it beats me, mama I just want to rock and roll I'm gonna stand the test of time Like Beatles and Stones I’m on my way home To get back what’s mine And when I get home Well I’ll be alright Aah what’s that you say? Aah Get out the way! Aah what’s that you say? Aah Get out the way!

note: [1] get out the way: si traduce con ‘via dalla strada’ o, in modo meno elegante con “Fuori dalle palle!”

Wind Up Dream LIRYCS

Written by Gem Archer Credited to Gallagher / Archer / Bell

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If tonight is all we have Then make the bed with sheets of glass Let's take it out with one last laugh Come on, come on If yesterdays is all we got We tie our bones in one big knot Squeeze it out 'til every drop's all gone All gone, come on It’s just a wind up dream So don’t wake me up Coz I like what I see With my eyes shut Solid gold glint in your eye Cheeky grin that really makes me smile Who wouldn't wanna bit? Who wouldn't wanna bit! It’s just a wind up dream So don’t wake me up Coz I like what I see With my eyes shut Aah, Aah, Aah, Aah, Aah, Aah, Aah, Aah It’s just a wind up dream So don’t wake me up Coz I like what I see With my eyes shut Aah, Aah, Aah, Aah, Aah, Aah, Aah, Aah

BEADYCD2P2 | Beady Eye Records Il cd promo all’interno è un printable masterizzato di colore bianco con stritte in nero (fondo blu e senza matrice). Il cd promo ha la copertina cartonata slim con la stessa copertina del disco. Sul retro l’elenco delle domande (una per traccia) sia nella versione con la voce dell’intervistatore inclusa (traccia 1-14), sa nella versione con la sola risposta alla domanda (traccia 15-28).

NOTE:

Sogno che illude Se questa notte è tutto ciò che abbiamo Allora fai il letto con lenzuola di vetro E usciamo per un ultima grande serata Dai, andiamo. Se i nostri ieri sono tutto ciò che ci resta Facciamo delle nostre ossa un grosso nodo E lo strizziamo sino a che l'ultima goccia sia andata Sia tutto andato, andiamo E' solo un sogno che illude [1] Quindi non svegliatemi Perchè mi piace ciò che vedo Con gli occhi chiusi Aah, Aah, Aah, Aah, C'è dell'oro massiccio che brilla nei tuoi occhi E hai un ghigno beffardo che mi fa sorridere Chi non ne vorrebbe un pezzo?

note: [1] wind-up: nello slang ha il significato di una truffa, una bufala o una illusione. E’ sembrato appropriato tradurre con sogno che illude.


LIRYCS

Written by Andy Bell Credited to Gallagher / Archer / Bell Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

For Anyone

Per tutti

For anyone who knows For anyone who's been Forever in my heart I'll see you in my dreams For anyone who loves For anyone who feels I'm never giving up Until the dream is real I know it's gonna be alright Forever I'll be by your side For anyone who knows For anyone who's been Forever in my heart I'll see you in my dreams I know it's gonna be alright Forever I'll be by your side For everyone you love For everyone you feel I'm never giving up Until the dream is real Until the dream is real

Per tutti coloro che sanno Per tutti coloro che sono stati Per sempre nel mio cuore Vi vedrò nei miei sogni Per tutti coloro che amano Per tutti coloro che sognano Io non getterò la spugna Finchè il sogno sarà reale Io so che tutto andrà bene Sarò sempre al tuo fianco Per tutti coloro che sanno Per tutti coloro che sono stati Per sempre nel mio cuore Vi vedrò nei miei sogni Io so che tutto andrà bene Sarò sempre al tuo fianco Per tutti coloro che ami Per tutti coloro che senti vicino Io non getterò la spugna Finchè il sogno sarà reale Finchè il sogno sarà reale

LIRYCS

Written by Gem Archer Credited to Gallagher / Archer / Bell

Standing on the edge of the noise Hold on tight, pulling out the station, Rollin’ around in anticipation Said our goodbyes to everything, And we’re there Your mother don’t know what your father’s missing Brother don’t know, cause he ain’t been listening Gotta design for killing time. And it’s dead! Get you, you got me, I'm standing on the edge of the noise Get me, I got you, and I'm standing on the edge of the noise So many people, so little time So many reasons, so little rhyme So let me look at you. Some say don't seek don't find Get you, you got me, I'm standing on the edge of the noise Get me, I got you, and I'm standing on the edge of the noise Hold on tight, pulling out the station Rollin’ around in anticipation. Said our goodbyes to everything And we’re there Get you, you got me, I'm standing on the edge of the noise Get me, I got you, and I'm standing on the edge of the noise Uh oh, yeah, Uh oh, yeah Standing on the edge of the noise Standing on the edge of the noise

Kill For A Dream

Uccidere per un sogno

Life’s too short, not to forgive You can carry regrets but they won't let you live I'm here if you want to call Staring at the spot on the wall It's a beautiful world, when you know who you are You're moving too fast in the back of a car You're giving it another try Staring at the deep blue sky And you say to the driver just drive Coz you never felt so alive We opened the door, and let out the sound All that we heard, was a dream rebound I’m bouncin’ off walls, right here in my mind I’d kill for a dream tonight A looking glass heart, thrown at the wall You don’t see me but I see it all It smells so sweet but it’s wrong And everything pretty is gone Well here’s my glass and here’s one for you Coz these dark glasses need something to do You're giving it another try Staring at the deep blue sky And you say to the driver just drive Coz you've never felt so alive We open the door, and let out the sound All that we heard, was a dream rebound I’m bouncin’ off walls Right here in my mind I’d kill for a dream tonight I’d kill for a dream tonight

La vita è troppo breve per non perdonare Puoi portarti avanti i rimorsi ma non ti lasceranno vivere Se vorrai chiamare io sarò qui A fissare quella macchia sul muro E' bello il mondo quando sai chi sei Tu ti muovi troppo velocemente nel retro di una macchina Gli darai un'altra possibilità Mentre fissi il cielo blu E dici all'autista “Guida e basta” Perchè non ti sei mai sentito così vivo Apriamo la porta, e facciamo uscire la melodia Tutto quello che abbiamo sentito era un sogno andato a male Rimbalzo sulle pareti della mia stessa mente Ucciderei per un sogno stanotte. Un cuore fatto di specchi lanciato sul muro Non mi vedi, ma io vedo tutto Ha un così buon odore, ma è sbagliato E tutto ciò che era bello è andato. Questo è il mio bicchiere, e questo è per te Visto che questi occhiali scuri hanno bisogno di qualcosa da fare Gli darai un'altra possibilità Mentre fissi il cielo blu E dici all'autista “Guida e basta” Perchè non ti sei mai sentito così vivo Apriamo la porta, e facciamo uscire la melodia Tutto quello che abbiamo sentito era un sogno andato a male Rimbalzo sulle pareti della mia stessa mente Ucciderei per un sogno stanotte.

Stando al limite del casino Tieniti forte, usciamo dalla stazione. In movimento come trottole [1] agitati dalle aspettative. Abbiamo detto addio a tutto, E siamo arrivati Tua madre non sa cosa tuo padre si sta perdendo Tuo fratello tantomeno, perchè non è stato ad ascoltare. Ho un progetto per ammazzare il tempo. Ed è morto! Ti capisco, tu hai capito me, sto al limite del casino [2]. Capiscimi, io ho capito te, e sto al limite del casino. Così tanta gente, così poco tempo. Così tante ragioni, così poca poesia Quindi lascia che ti guardi, alcuni dicono “se non cerchi, non trovi” Ti capisco, tu hai capito me, sto al limite del casino. Capiscimi, io ho capito te, e sto al limite del casino. Tieniti forte, usciamo dalla stazione. In movimento come trottole agitati dalle aspettative. Abbiamo detto addio a tutto. E siamo arrivati Ti capisco, tu hai capito me, sto al limite del casino.

note: [1] rollin’ around: girando. anticipation: attesa, smania, aspettative. Quella proposta è una interpretazione logica, l’unica possibile. [2] noise: più che rumore viene usato in gergo per indicare il casino

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LIRYCS

Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

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Written by Gem Archer Credited to Gallagher / Archer / Bell

Wigwam

Wigwam [1]

The chips are down, you’re in again But win or lose, you feel the same Another bottle in the hand You’re sick of life, and its demands You've taken off in the night You're coming in when it's light You make it up to the wife You say you're wrong when it's right Sha la la la la. La la la la la. You think you got me all worked out I’ll see you off, you and your crowd Another bottle takes a man You're sick of life and its demands Sha la la la la. La la, la la la Come with me Where I can see way beyond the stars So my friends, what’s it to be? Open up your arms I’m comin’ up. I’m comin’ uuuuuup I’m comin’ up. I’m comin’ up I’m comin uuuuup (Yeah you’ve been comin up!) I’m comin up. I’m comin’ up

Il denaro [2] è sul tavolo, sei tornato in gioco Ma vinci o perdi, ti senti uguale Un'altra bottiglia in mano Non ne puoi più della vita, e di quello che ti richiede Te ne sei andato nella notte. E tornerai quando sarà giorno Ti fai perdonare dalla moglie Dici di aver torto al momento giusto Sha la la la la la. La la la la Credi di avermi capito perfettamente Ti guarderò andartene, tu e il tuo gruppetto Un'altra bottiglia prende un uomo Sei stanco della vita, e di ciò che ti richiede Sha la la la la la. La la la la Vieni con me dove posso vedere, ben al di là delle stelle Quindi amici, cosa si fa? Aprite bene le braccia Sto arrivando.

[1] wigwam: Il titolo ha un significato che si può indicare in “una chiarificazione dopo alcune ambiguità”. Esiste una canzone di Bob Dylan con lo stesso titolo. [2] chips: Nello slang si usa per indicare il “denaro”

Three Ring Circus

Three ring circus [1]

Didn’t walk, Could’ve run. Ain’t that enough? Feel alive, Out on a limb. Same way as up I want to be where we as people should be, I want to see what’s not shown Could've won, Should've lost, And laid down in sun Change of mind, Change of line, Under my tongue I want to go where we as people should go, And I want to know what goes on In this three ring circus going round This three ring circus going round In this three ring circus going round This three ring circus going round I want to be where we as people should be, I want to see what’s not shown Make it home In this three ring circus going round This three ring circus going round In this three ring circus going round This three ring circus going round

Non ho camminato, avrei potuto correre. Non è abbastanza? Mi sento vivo, rischio tutto [2] Stesso modo come sopra Voglio essere dove noi, come persone dovremmo essere Voglio vedere ciò che è nascosto Avrei potuto vincere, avrei dovuto perdere E essermi sdraiato al sole Un cambio di opinione, cambio di stile, sotto la mia lingua Voglio andare dove noi, come persone dovremmo andare Voglio vedere cosa succede In questa situazione confusa che ci sta attorno Voglio essere dove noi, come persone, dovremmo essere Voglio vedere ciò che è nascosto E arrivare a casa.

note:

note: [1] three-ring circus: letteralmente la traduzione è ‘Circo a tre piste’ ma è una espressione usata nel gergo per indicare: “Una situazione buffa e confusa”. [2] out on a limb: esporsi in una situazione di rischio per qualcuno o per qualcosa.

Introducing The Ba

OCCHI NON VISTI:

Nome: Matt

GLI ALTRI DUE M

nd

EMBRI DEI BEADY.

Jones

Strumento: tastiere Altre band: Minuteman, Ultrasound Chiamato da: Gem. “La mia vecchia casa discografica era la Ignition (affiliata agli Oasis), così un amico in comune ha fatto il mio nome, io sono sceso dal palco al V festival e Gem era lì…” Canzone dei Beady Eye preferita: The Morning Son Curiosità: Spiando noi dell’NME che fumavamo una sigaretta a Milano durante Three Ring Circus (nella quale non suona) ci ha detto “E voi, non guardate?”

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Nome: Jeff

Matt Jones e Jeff Wootton suonano in tour con i Beady Eye, al momento non fanno parte della line up ufficiale della band.

Wootton

Strumento: basso Altre Band: Gorillaz, The Black Marquee Chiamato da: Liam. “Mi ha chiamato, all’improvviso – era un numero sconosciuto. Abbiamo parlato 10 minuti, di musica, poi mi ha chiesto se mi sarebbe piaciuto andare da lui e suonare. Come aveva sentito parlare di me? Non lo voglio sapere!” Canzone dei Beady Eye preferita: Four Letter Word Curiosità: Recentemente ha scritto sul suo twitter “Sto ascoltando attentamente il nuovo album dei Radiohead come sempre... sono avanti” http://www.jeffwootton.net


LIRYCS

Written by Andy Bell Credited to Gallagher / Archer / Bell

LIRYCS

Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

The Beat Goes On

Il battito continua

Thought that I died today Walked off the stage Faded away up through the clouds To ‘the gig in the sky’ And when I arrived, the angels were singing this song Yeah you know the one, are you singing along? Thought I’d know just what to do That it'd be how I wanted it to The Ox and Moon were counting me in I had to give in Make the thunder and lightning sing In the eye of the storm, there’s no right and no wrong So long, so long Someday all the world will sing my song Still life remains Somewhere in my heart the beat goes on I thought it was the end of the world Beat with guitars, and all that I understand Is air through metal and wood I’m misunderstood And wasted on money and fame I’ll throw it away Just to prove that I can I’m the last of a dying breed And it’s not the end of the world, oh no It’s not even the end of the day So long, so long Someday all the world will sing my song Still life remains Somewhere in my heart the beat goes on So long, so long Someday all the world will sing my song Still life remains Somewhere in my heart the beat goes on

Oggi pensavo di esser morto Di aver lasciato il palco E di essere scomparso lassù tra le nuvole Nel ‘concerto del cielo’ [1] E quando arrivai, gli angeli stavano cantando questa canzone Si, la conosci, stai cantando anche tu? Pensavo di sapere cosa fare E che sarebbe stato proprio come volevo Il Bue e la Luna [2] mi consideravano uno di loro E io ho dovuto cedere E far cantare il tuono e il lampo Nell'occhio del temporale, non c'è nè giusto nè sbagliato Addio, addio. Un giorno tutto il mondo canterà la mia canzone La vita continua ancora Da qualche parte nel mio cuore, il battito continua Credevo fosse la fine del mondo Che un beat di chitarre, e tutto quello che conosco Sia solo aria che passa tra metallo e legno [3] Sono incompreso. E sciupato tra soldi e fama Ma butterò tutto all'aria. Solo per provare che posso Sono l'ultimo di una razza in via d'estinzione E non è la fine del mondo, no Non è nemmeno la fine del giorno Addio, addio Un giorno tutto il mondo canterà la mia canzone La vita continua ancora Da qualche parte nel mio cuore, il battito continua

[1] Citazione di ‘The Great Gig in the Sky’ dei Pink Floyd. [2] E’ un riferimento a figure religiose pagane dell’antichità. [3] E’ una visione ‘spoetizzata’ degli strumenti musicali. Andy suggerisce che qualcuno o qualcosa lo ha portato a dubitare del valore della musica.

The Morning Son

Il figlio del mattino

You'll never know, unless you try You're blinded by what you idolise I stand alone, nobody knows The morning son has rose He's in my mind, he’s in my soul He’s even in my rock and roll I stand alone, nobody knows The morning son has rose I’m here to show, I'll help you out It takes a lifetime, I’ve worked it out I stand alone, nobody knows The morning son has rose The morning son has rose The morning son has rose The morning son has rose So let it be, and given time, You go your way, and I’ll go mine I stand alone, nobody knows The morning son has rose We’ll never know, unless we try We’re blinded by what, we idolize We stand alone, nobody knows The morning son has rose The morning son has rose (Repeat)

Non saprai mai, finchè non lo provi Sei accecato da ciò che idolatri Io sto in piedi da solo, e nessuno sa Che il figlio del mattino è nato [1]. E' nella mia mente, nella mia anima E' perfino nel mio rock’n’roll Io sto in piedi da solo, e nessuno sa Che il figlio del mattino è nato. (lalalalalalala) Sono qui per mostrare che ti aiuterò Ci vuole una vita, l'ho capito Io sto in piedi da solo, e nessuno sa Che il figlio del mattino è nato. Il figlio del mattino è nato. Quindi lascia correre, e dopo un pò di tempo Tu andrai per la tua strada, e io per la mia Io sto in piedi da solo, e nessuno sa Che il figlio del mattino è nato. Non sapremo mai finchè non proviamo Siamo accecati da ciò che adoriamo Noi stiamo in piedi da soli, e nessuno sa Che il figlio del mattino è nato.

note:

note: [1] has rose: letteralmente ‘è cresciuto’

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Millionaire

digital download released worldwide 29 April 2011 7” limited edition numbered and commercial released 02 May 2011

retro copertina del singolo 7” limitato di Millionaire

7” Uk limited edition numbered BEADY5 | Beady Eye Records | published 02 May 2011

SINGLE

Track side A: Millionaire Track side B: Man Of Misery

Il vinile 7” è in edizione limitata di 4,000 pezzi e numerata. Il singolo in versione limitata è stato venduto esclusivamente tramite lo store ufficiale della band su prenotazione dal 11 aprile 2011. Questo singolo è stato distribuito anche in alcuni Store selezionati per una ordinaria vendita commerciale, perfettamente identico (anche nel barcode), tranne per il fatto di non avere la numerazione nella parte posteriore.

NOTE:

Matrix side A: BEADY 5 A1 JD Matrix side B: BEADY 5 B-1 Barcode Number: 5 052670 005071

Millionaire Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced by Beady Eye and Steve Lillywhite Mixed by Beady Eye and Jonathan Shakhovskoy Engineered by Jonathan Shakhovskoy

VIDEO

Il collector box per i singoli in vinile (BEADYSBOX5)

PROMO

“Millionaire” è il quarto singolo limitato e numerato dei Beady Eye, ma secondo singolo ufficialmente estratto in versione ‘commerciale’ dal disco di debutto e distribuito in alcuni Store selezionati. Realizzato su etichetta Beady Eye Records con il codice BEADY5. Esistono due versioni del vinile in 7”: - una versione pubblicata in soli 4,000 pezzi numerati e venduti su prenotazione solo sullo Store ufficiale online della band. La prevendita è avvenuta l’11 aprile 2011, il vinile è stato pubblicato e spedito agli acquirenti il 2 maggio 2011. - una seconda versione in vinile è stata distribuita in alcune store selezionati. Nessuna differenza sostanziale, tranne per la mancanza del numero progressivo nella parte posteriore. Non è stata realizzata la versione in cd singolo. La b-side “Man Of Misery” (scritta da Liam Gallagher) era stata usata in versione demo in un video promozionale per il lancio della linea di abbigliamento Pretty Green. La versione in studio era stata precedentemente inclusa nel bundle di iTunes con la vendita digitale dell’album. Con il pre-order (solo sullo store ufficiale) era disponibile un cofanetto denominato Collector Box per ospitare i vinili. Tutti gli acquirenti del box e del singolo (12 sterline) hanno ricevuto un link per fare il download immediato di Beatles And Stones (Radio Session). Il design di copertina è della House@INTRO, mentre la foto è di Steve Allen.

Il video per Millionaire è stato girato in Spagna il 17 marzo 2011 (il giorno dopo il concerto di Milano, durante il trasferimento per Madrid) e diretto da Charlie Lightning.

cdsingle 1 track Uk promo

BEADYSCD5P | Beady Eye Records

Track: Millionaire

Il cd promozionale ha una sola traccia incisa e ha una copertina cartonata di colore verde scuro ed il logo della band di colore bianco.

NOTE:

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Matrix: BEADYSCD5P 01 [barcode] SONY DADC


LIRYCS

Written by Andy Bell Credited to Gallagher / Archer / Bell

LIRYCS

Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

Millionaire

Milionario

Sweet Cadaqués to Figueres, a 40 minute ride You drive it and I’ll spend it, looking out my window Sweet Salvador, the shadows painted, and the light he saw The way I see it now, so clear Like diamonds on the water Meddle with me and you meddle with yourself For there is a higher wealth Love me like a millionaire Medals on your proud militia rags You just need to know yourself And love me like a millionaire Her faded glamour, out of season, as the ages pass Desperate for inspiration as the months run down like rain Sweet Salvador, I stood outside your door And saw the lighthouse shining in the sun The way the light shines off the water Meddle with me and you meddle with yourself For there is a higher wealth Love me like a millionaire Medals on your proud militia rags You just need to know yourself Love me like a millionaire Like a lover Like a lover Like a lover Meddle with me and you meddle with yourself For there is a higher wealth Love me like a millionaire Medals on your proud militia rags You just need to know yourself Love me like a millionaire ...like a millionaire

Dalla dolce Cadaques a Figueres [1], un viaggio di 40 minuti Tu guidi e io li passo guardando fuori dal mio finestrino Dolce Salvador [2], le ombre dipinte, e la luce che vide Nel modo in cui la vedo io adesso, così chiaramente, come diamanti sull'acqua Io mi faccio gli affari miei [3], e tu i tuoi Perchè c'è una ricchezza maggiore E amami come un milionario. Medaglie sulle tue orgogliosi stracci da soldato Devi solo imparare a conoscerti E amarmi come un milionario. La sua grazia è fuori stagione mentre passano gli anni In cerca disperata di ispirazione, mentre i mesi scorrono come pioggia Dolce Salvador, ero fuori dalla tua porta E ho visto la luce che splendeva nell'estate come la luce brilla dall'acqua Io mi faccio gli affari miei, e tu i tuoi Perchè c'è una ricchezza maggiore E amami come un milionario. Medaglie sui tuoi orgogliosi stracci da soldato Devi solo imparare a conoscerti E amarmi come un milionario. Come un amante.

[1] Le due città spagnole fanno riferimento a un viaggio di ‘pellegrinaggio’ nei luoghi dell'artista surrealista Salvador Dalì, realmente compiuto da Andy. Cadaques è un luogo di vacanze infantili dell'artista e Figueres il luogo di nascita. [2] Si tratta appunto di Salvator Dalì. [3] to meddle: significa ‘intromettersi’. Andy usa questo verbo per fare riferimento all'album ‘Meddle’ dei Pink Floyd, della stessa durata del viaggio nella canzone.

Man Of Misery

Uomo miserevole

Well I’m not sure, Who’s a-knocking at the door, I fail to see, What they want from me, had a dreadful night, Fighting for my life, Now I’m a Man of Misery, You got me on my knees, You’re just a naughty little tease, You really knock me out, When you’re pulling it about, I had a dreadful night, Fighting with the wife, Now I’m a Man of Misery But the kid’s alright, Hes got a ticket to ride, One things for sure, he'll leave you wanting more, bye bye! I Said the kid’s alright, He’s got a ticket to ride, One things for sure, he’ll leave you wanting more, bye bye, I Said the kid’s alright, Hes got a ticket to ride, One things for sure, he’ll leave you wanting more, bye bye! I Said the kid’s alright, He’s got a ticket to ride, One things for sure, he’ll leave you wanting more, bye bye! Bye Bye! Bye Bye! Bye Bye! Bye Bye! Bye Bye! Bye Bye!

Beh non so proprio chi sia a bussare alla mia porta E non capisco. Cosa possano volere da me Ho passato una nottataccia, a combattere per salvarmi la vita adesso sono un uomo miserevole. Mi hai proprio distrutto [1] Sei solo un piccolo moccioso irritante Mi mandi al tappeto, quando la tiri per le lunghe Ho avuto una nottataccia, a litigare con mia moglie adesso sono un uomo miserevole. Ma il ragazzo è a posto. Ha un biglietto per una corsa Ma una cosa è certa, ti lascerà mentre ne vorrai ancora [2] Ho detto che il ragazzo è a posto Ha un biglietto per una corsa [3] Ma una cosa è certa, ti lascerà mentre ne vorrai ancora ciao, ciao, ciao.

note:

note: [1] to get someone on their knees: abbattere, distruggere qualcuno (fisicamente e psicologicamente) [2] letteralmente ‘ti lascerà, ma tu ne vorrai ancora’. [3] ticket to ride: è una chiara dedica alla celebre canzone dei Beatles Man Of Misery Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced and Mixed by Beady Eye

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The Beat Goes On

digital download released worldwide 15 July 2011 7” limited edition numbered and commercial released 18 July 2011

“The Beat Goes On” è il quinto singolo limitato e numerato dei Beady Eye, ma terzo singolo ufficialmente estratto in versione ‘commerciale’ dal disco di debutto e distribuito in alcuni Store selezionati. Realizzato su etichetta Beady Eye Records con il codice BEADY6. Esistono due versioni del vinile in 7”: - una versione pubblicata in soli 4,000 pezzi numerati e venduti su prenotazione solo sullo Store ufficiale online della band. La prevendita è avvenuta il 7 giugno 2011, il vinile è stato pubblicato e spedito agli acquirenti il 18 luglio 2011. - una seconda versione in vinile è stata distribuita in alcune store selezionati. Nessuna differenza sostanziale, tranne per la mancanza del numero progressivo nella parte posteriore. Il singolo ha raggiunto il 64° posto delle Uk Singles Charts. Contiene un b-side inedita “In The Bubble With A Bullet” (scritta da Liam Gallagher). Il design di copertina è della House@INTRO, mentre la foto è di Mathieu Zazzo.

VIDEO Il video per The Beat Goes On è stato registrato durante la partecipazione dei Beady Eye al Festival Isle Of Wight del 12 giugno 2011; diretto da Charlie Lightning. The Beat Goes On Written by Gallagher / Archer / Bell (Sony Atv Music Publishing Ltd) Produced by Beady Eye and Steve Lillywhite Mixed by Beady Eye and Jonathan Shakhovskoy Engineered by Jonathan Shakhovskoy

7” Uk limited edition numbered BEADY6 | Beady Eye Records | published 18 July 2011

SINGLE

Track side A: The Beat Goes On Track side B: In The Bubble With A Bullet

Il vinile 7” è in edizione limitata di 4,000 pezzi e numerata. Il singolo in versione limitata è stato venduto esclusivamente tramite lo store ufficiale della band su prenotazione dal 7 giugno 2011. Il singolo è stato distribuito anche in alcuni Store selezionati, identico all’edizione limitata (anche nel barcode), tranne per il fatto di non avere la numerazione nella parte posteriore.

PROMO

NOTE:

Matrix side A: BEADY 6 A1 Matrix side B: BEADY 6 B-1 Barcode Number: 5 052670 006078

In The Bubble With a Bullet LIRYCS

Written by Liam Gallagher Credited to Gallagher / Archer / Bell

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Waking up in dreamland, Rolling out the bed Can’t take anymore, If i had any left Mindless conversation, There’s nothing just quite like First thing in the morning, ‘bout what we did last night Well we was looking for trouble, In our bubble, me and you! Burning up on re-entry, where you send me I’m bulletproof do what we wanna do You make a contribution, to where you’re supposed to be If it’s not you, then it’s not me We was looking for trouble, In our bubble, me and you! Burning up on re-entry, Where you send me I’m bulletproof I’m bulletproof do what we wanna do We do what we want

cdsingle 1 track Uk promo BEADYSCD6P Beady Eye Records Track: The Beat Goes On (Radio Edit)

Il cd promozionale ha una sola traccia incisa e ha una copertina cartonata di colore blu ed il logo della band di colore bianco.

NOTE:

Matrix: BEADYSCD6P 01 [barcode] SONY DADC

In una bolla di sapone con un proiettile Svegliarsi nel mondo dei sogni, buttandosi giù dal letto Non ce la faccio più, se ne avessi lasciato qualcosa Conversazione sciocca, non c’è nulla, appena qualcosa Prima cosa del mattino, parliamo di ciò che abbiamo fatto la scorsa notte Eravamo alla ricerca di guai, nella nostra bolla, io e tu! Bruciando sul rientro, da dove mi hai mandato Sono antiproiettile, facciamo quello che vogliamo Contribuisci per ciò che supponi di essere Se non lo fai tu, non lo faccio neanche io Eravamo alla ricerca di guai, nella nostra bolla, io e tu! Bruciando sul rientro, da dove mi hai mandato Sono antiproiettile, facciamo quello che vogliamo Facciamo quello che vogliamo


Cinque città in Europa. Migliaia di fans adoranti. Persino Liam era nervoso quando i Beady Eye hanno fatto partire il loro primo tour. tratto dal NME del 2 Aprile 2011 testo di Hamish MacBain traduzione di Silvia Peron foto di Alessia Caffo

ANCORA INTOCCABILE? Parigi, 28 agosto 2009. Solo uno scherzo. Ci siamo lasciati tutto questo alle spalle, vero? Parigi, 10 marzo 2011: il settimo concerto dei Beady Eye – il loro primo concerto in Europa centrale – al Casino. Per i profani e per quelli a cui non dispiacciono le anticipazioni qui c’è la descrizione dello Show. In apertura c’è una compilation preparata da Andy Bell, che comincia con Rumble di Link Wray e “prosegue poi con canzoni anni ’50, ’60, passa al punk, poi a I am the Resurrection”. “Titolo simbolico?” dice Liam Gallagher più tardi. “Potrebbe esserlo. Ma non lo stiamo prendendo seriamente.” Il logo della band appare e un pezzo strumentale dal sound orientaleggiante inizia: è un pezzo di Gem Archer chiamato Yellow Tail. “Io e Andy lo stavamo ancora finendo durante le ultime prove a Brixton, il giorno prima di Glasgow” sorride l’autore. L’assenza di pinte di birra trasformate in missili fa capire che ci si trova a Parigi e non in Gran Bretagna, ciononostante le scuse che Liam porge in apertura a proposito “dell’ultima volta” sono accolte con un grande fragore. Seguono poi Four Letter Word e Beatles and Stones, con il verso “Non posso essere comprato o venduto...” ampliato, com’è accaduto in tutti questi spettacoli, con un virulento “NON COME CERTA GENTE!”. Più tardi chiedo a Liam Gallagher chi sia questa “gente”, ma la sua risposta è secca: “Non ho intenzione di cercare informazioni per te. Scopritelo da solo!”. Successivamente i Beady Eye fanno partire a tutto volume tutte le altre canzoni di Different Gear, Still Speeding con in più

Man of Misery, senza la variegata Wigwam. Liam dice che sarà presto inclusa nella scaletta. Effettivamente, nel corso del soundcheck ascoltiamo le prove di tutte le canzoni (senza Liam), anche delle b-sides Two of a Kind e World Outside my Room e tutto suona benissimo, meglio del cd. Mentre il bis con Sons of the Stage dei World Of Twist conclude il concerto, Liam è fuori, con la band non lontana da lui, in mezzo ai fan che urlano mentre brandiscono penne e foto, dentro una macchina con i finestrini oscurati, con addosso un cappellino blu che ha sgraffignato da qualche parte. “Riguarda Lennon – conosci la foto Power to the People, no?” Torniamo indietro nel tempo, a Glasgow, dieci giorni prima, al primo show. Il bassista Jeff Wooton è così malato che gli fanno una flebo; al batterista Chris Sharrock hanno tolto un dente solo poche ore prima del concerto. Più tardi, Gem racconterà che la gente aveva notato che gli occhi dei membri della band erano spalancati e che in quel momento lui si sentiva come se avesse già fatto cinque concerti, non sei (“Perché il primo è stato un’Esperienza Extra Corporale. Seriamente!”). Andy dice che non si è sentito completamente rilassato fino al quarto concerto, la seconda notte al Troxy di Londra. Persino Liam ammette un pò di nervosismo. Ma la verità è che in tutti questi show – soprattutto quella prima data a Glasgow – è la folla che vuole che tutto vada alla grande e si sente che tutti vogliono disperatamente essere parte di qualcosa. “Lo potevi letteral-

mente sentire nell’aria durante il primo concerto”, conferma Liam. “Potevi percepire che la gente arrivava pensando (nervosamente) Spero che il concerto sia decente, cazzo! E una volta saliti sul palco capivi che dicevano: Sì, mi piace!”. “Era come se la gente si fosse smossa” sorride Andy “Ci siamo smossi. Ora tutto quello che ci serve è che si smuovano i giornalisti e saremo felici”. Il concerto della sera successiva a Colonia viene definito come “già il migliore” da Gem, nonchè supportato dalla partecipazione del signor Paul Weller. Non per mancare di rispetto nei confronti di Francia o Germania, ma è a Milano dove la mania inizia a manifestarsi sul serio. Potrebbe anche essere un giovedì pomeriggio di pioggia scrosciante, non certo una bella giornata, ma ciò non ferma almeno 400 italo-Liam, tutti vestiti con stile, che si riuniscono fuori dall’hotel suo e della band sin dal primo pomeriggio e fino all’ora del concerto. Ovunque lui o i Beady vadano, è il caos. Ci siamo messi d’accordo di trovarci a mezzogiorno, presso la radio in cui faranno un’intervista, per fare qualche foto. Basta uscire un attimo per una sigaretta e si può trovare un branco di fans – tutti sui diciotto anni – che gironzolano intorno, tutti vestiti Pretty Green fino alle orecchie, con tagli di capelli stile mod. Porgono un biglietto con tutte le loro firme sotto il cancello di sicurezza, scongiurando che venga consegnato a Liam o, come qualcuno di loro lo chiama, al “mio Dio” – così lui li potrà ringraziare alla radio. Un

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altro ha portato un regalo: un lecca-lecca con il bersaglio mod. Dentro, l’oggetto della loro adorazione è di buon umore e ha la sensazione che il tour stia andando a meraviglia. Liam Gallagher non ha bevuto un drink “da capodanno”. Ride e indica un cartonato di Robbie Williams a grandezza naturale che si trova in un angolo (“Vedi i suoi finti baffi? Li ho disegnati io l’ultima volta che sono stato qui!”). Parla dell’ultima canzone degli Arctic Monkeys (“Va bene, è bella. Pensavo che Cornerstone fosse bella. Non sono andati a Los Angeles, comunque? Non lo capisco. Li preferivo quando erano tutti tipo George Formby”).

“Io voglio essere grande come i Beatles. Vaffanculo essere grandi come gli Oasis, capisci cosa voglio dire? Liam Gallagher Ci mostra il suo iPhone (“Ho un’applicazione ed è la cazzo di Waitrose”), e il suo screensaver psichedelico di John Lennon. “Lui è sempre al telefono, sempre”. Iniziamo con il fare le fotografie, ma appena i quattro membri fanno per entrare, appare chiaro che ciò non sarà facile. I membri della band si trascinano a sinistra, poi a destra, appaiono un pò impacciati, cercano di mettersi in posa. Nessuno dice niente, ma si può percepire l’insoddisfazione. “Sembra che lavoriamo alla cazzo di Audi qua!” proclama Liam all’improvviso, facendo ridere i presenti. Propone di fare qualche foto del concerto più tardi. “Voglio che i ragazzi vengano bene nelle foto”, dice. “Voglio che guardino la copertina e che dicano ‘Sì, cazzo!’ È importante”. Avendo un pò di tempo a disposizione prima che la band vada in onda e in un raro momento di lontananza dai fan che urlano, ci sediamo e parliamo. Scopro che i Beady Eye hanno navigato in internet, per controllare i video e le reazioni ai concerti. Andy Bell confessa di aver guardato su YouTube molti video dei fans. Anche Gem. Si sono messi a leggere i commenti, ansiosi di sapere l’opinione dei

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fan. Ci sono un paio di ragazze a Parigi che si lamentano del fatto che il clima da sauna, unito all'eterna passione di Liam sul palco per i parka abbottonati fino al collo, ha avuto come conseguenza delle poco sexy chiazze di sudore. “Davvero?” sorride. “Non sono lì per essere sexy. Dite loro che vadano a vedere Noel: l’uomo più sexy del mondo! Mi piace il mio parka, è il mio stile, no? Indossare quelle cazzo di magliette durante il concerto non è mai stata una cosa che mi appartiene. È il mio concerto, mi metto quel cazzo che voglio”. OK. Un argomento più serio, allora: l’ottima qualità della voce di Liam, in contrasto con gli ultimi tour degli Oasis. “È stato proprio come essere preso a calci!” dice, e sembra offeso. “Non sapevo di essere una merda del genere, ma ho intenzione di spiegare tutto proprio adesso, va bene? Usavo degli auricolari da palco che mi isolavano dal resto della band. Dovevo farlo, perché il nostro ragazzo voleva alzare il volume fino a 900, quindi, cazzo, veramente alto.” Ci sono state anche tante chiacchiere sulle canzoni dell’album: nessuna più del prossimo singolo, Millionaire di Andy Bell, che fa vedere una sorta di pellegrinaggio da Cadaqués a Figueres alla scoperta di Salvador Dalí. Sembra che un sacco di conservatori abbiano iniziato a studiare il surrealismo. Andy: “Sì, è fantastico.” Gem: “Stiamo diffondendo l’esistenzialismo tra le masse!” Educare i ragazzi attraverso i testi delle canzoni. Voi siete i nuovi Manics! Andy: “Giusto per essere chiari, dunque: dovrebbero partire da Cadaqués e fare tutta la strada che fiancheggia la costa, e mettere su l’album dei Pink Floyd Meddle. Copre esattamente tutta la durata del viaggio. È per questo che uno dei versi è “Meddle with me”... Liam: (Scoppiando a ridere) “Beh, io non l’ho mai sentito nominare. Tu sì?” Noel una volta ha fatto un’intervista in cui ha descritto Liam come “una specie di Salvador Dalí” Liam: “Oh, certo” Gem: “Liam è molto più surrealistico di quanto Salvador Dalí lo sia mai stato!” Con dei testi del genere, Liam, non prendi mai il foglio in mano e chiedi a Andy il significato di tutto quanto?” Liam: “Senti, so chi è Salvador Dalí, ma non mi metto a esaminare i testi in questo modo. Analizzare i testi di ciascuno sarebbe un insulto. Finchè il pezzo mi prende e la melodia è bella, sono a posto. Cantare solo di sigarette e di alcol stanca, cazzo.” Veramente? Liam: “Sì, perché no? Semplicemente... Ho cantato di sigarette e alcol. Ma sono cambiato. E mi è sempre piaciuto quel pezzo (rivolgendosi a Andy). Sai, dalla prima volta che l’hai suonato, ho pensato: “Questo è un gran pezzo. Dovrebbe stare in un album degli Oasis. Noel può pensare quello che vuole, ma io ho sempre parlato di quel pezzo.” Questo ci porta direttamente a un altro argomento, vale a dire a quando risalgono le canzoni di Different Gear. I fans sono curiosi di sapere quali canzoni avrebbero potuto essere state inserite in un album degli Oasis - The

Roller, per esempio, era stata nominata da Noel nel lontano 2001. Gem: “Sì, The Roller è un pezzo vecchio. Stavamo lavorando insieme e Noel disse “Questo è un cazzo di singolo numero 1, Gem...” Liam: “..allora non registriamolo! Dannato inferno, sei te che sei un compare di Salvador Dalì, mica io!” Gem: “Con gli Oasis, tu di solito proponevi delle canzoni...” Andy: “...e poi non sarebbero più state nominate”. Liam: (veramente sorpreso): “Ma l’avete fatto veramente, quindi?” Gem: “Oh sì, sì, sì...” Liam: “Ok. Non lo sapevo. Onestamente non lo sapevo”. Gem: “Capisco l’ossessione di Noel di avere sempre in mente il quadro generale dell’album. Per esempio, penso di aver proposto cinque canzoni per Dig Out Your Soul, ma nessuna era adatta, così ho contribuito con (l’unico pezzo scritto da Archer in Dig Out Your Soul) To Be Where There’s Life. Ma con questo album...” Non c’era il pericolo di perdere freschezza ricorrendo alle vecchie canzoni? Gem: “Ma questo è quello che succede quando realizzi un disco. Inizi con un pò di materiale che hai da parte, poi cominci a lavorarci...” A dire il vero, uno dei punti di forza e di grazia dell’esordio dei Beady Eye è che sembra il debutto di un gruppo beat anni ’60, in questo c’è poca vena artistica ed è più che altro un radunare tutte le canzoni preferite che ci sono in giro e metterle insieme il più velocemente e urgentemente possibile. Andy: “Esatto. L’album è stato partorito in modo entusiastico, energico, spontaneo e rock‘n’roll – è l’unico punto in comune che hanno tutte le canzoni dell’album. Non abbiamo bisogno di un concept album con un “messaggio”. Il messaggio è solo “Siamo qui”. Messaggio ricevuto, anche se ci sono degli aspetti che hanno bisogno di essere chiariti. Che cosa voleva dire Liam, quando ha detto “È ora di saltare l’ostacolo, di prendere posizione, perché c’è un pò di gente indecisa”? Liam: “Esattamente, un pò di gente. Non i fans quella notte, ovvio, perché ognuno diceva la sua. Ma mi dispiace proprio per questa sfida tra Noel e Liam, mi dispiace che ci siano delle persone che si sentono in dovere di prendere le parti di uno dei due. Tipo, io non andrei a vedere gli Stone Roses per dire “Odio quel cazzo di John Squire, ma mi piace un sacco Ian Brown, o cose così”. Hai avuto il presentimento, nel mettere a punto questi concerti, che certe persone volessero un tuo fallimento? Liam: “Certo, senza dubbio. Gente che dice ‘Oh, sarà solo una merda’. Tipo, ma siete fuori o cosa? Mi sento insultato dal fatto che la gente pensi che Noel Gallagher abbia portato avanti la band per questi ultimi di 18 anni del cazzo.” Gem: “Pensiamo che sia questo il motivo per cui il nome ha preso un sacco di critiche...” Non pensavate che sarebbe stato accolto bene? Liam: (ridendo) “Ma ci stai prendendo in giro?” Beh... C’è una nuova band che sta avendo successo in questo momento che si chiama The History Of Apple Pie.


Liam: “Mi piace! Ma sì. Avremmo potuto chiamarci in qualsiasi modo e certe persone ci avrebbero preso per i fondelli ugualmente” Gem: “Tutto ciò, comunque, faceva solo parte del lutto per gli Oasis” Andy: “E questo è il bello dei concerti. Da quando sono iniziati, si è tutto sistemato. Tutto ciò di cui abbiamo parlato è solo un segnale che la gente ha voglia di sentirci...” Ci sono stati un bel pò di bei dischi che sono usciti insieme al vostro. Liam: “Non sono grandi dischi, però, no? Sono tutti grandi uguali”. C’è un album degli Strokes appena uscito... Liam: “Sembra che al cantante non piaccia stare in quella band. Cazzo, è come provare a muoversi e rimanere bloccati. Sembra quasi che sia un lavoro per lui, capisci cosa voglio dire?” Sapete che hanno iniziato a registrare senza di lui? Che sembra che fosse troppo impegnato per essere lì fin dall’inizio? Andy: “È deprimente, no?” Liam: (perplesso) “Ma come cazzo... come fanno i ragazzi a seguire una band del genere? Come fanno a non sentire quella vibrazione? Insomma, cazzo, venite dalla parte dei Beady Eye!” Come esempio più positivo di una band di fratelli ci sono anche gli Elbow, il cui album una settimana dopo ha raggiunto una posizione in più rispetto a quello dei Beady Eye, il numero due. Liam: “Hey hey hey hey hey, adesso... Scusate ma quello è un nome di merda per una band! So che alcuni di loro sono di Manchester e sono sicuro che sono dei ragazzi simpatici, ma è come chiamarsi I Menti o Le Ginocchia o una cosa del genere!” Gem: “Sono bravi. Gli Elbow hanno delle belle canzoni.” Liam: “Non può avere due anni meno di me, può davvero avere due anni meno di me, il cantante dico? L’ho letto in un giornale, Guy-nonso-qual-è-il-suo-cazzo-di-nome ha 36 anni!” Comunque non è una bellezza, no? È un aspetto da considerare. Chris: “È Ricky Gervais”. Gem: “Le prime parole che sono uscite dalla sua bocca oggi...” Andy: “Dai, smettiamola di prendere in giro gli Elbow! Sono una buona band”. Liam: “Ci stiamo solo facendo una risata. Probabilmente loro parlano male di noi, no?” Tornando al punto, vi sentite in competizione con queste band? Avete detto che volete che i Beady Eye siano famosi come gli Oasis... Liam: (immediatamente) “Io voglio essere grande come i Beatles. Vaffanculo essere grandi come gli Oasis, capisci cosa voglio dire? Io voglio essere più grande dei Beatles. È quello a cui stiamo lavorando e anche se non ci riusciremo – e probabilmente non ce la faremo – chi se ne frega? È solo la regola del gioco del cazzo. Sì, vogliamo vendere un casino di dischi, suonare negli stadi e ispirare un casino di ragazzi in giro

per questo cazzo di mondo. In fondo in fondo è quello che io voglio fare... ma non ancora”. Andy: “Tutte le band lo vogliono fare in fondo in fondo. Gli Strokes, gli Elbow. Ma a loro non fate questa domanda. Se noi lo diciamo, siamo arroganti. Ma se foste seduti accanto a una band in una stanza e chiedeste ‘Volete essere grandi come i Beatles?’ loro direbbero di sì”. Non è vero, Andy. Ti rimando all’album dei

L’Italia sta festeggiando i 150 anni di unione, e Liam è lì per dare il suo contributo. La reazione entusiasta del pubblico batte comprensibilmente persino quella del primo show di Glasgow. Battles che è arrivato sulla mia scrivania due giorni fa. Poi ho ricevuto un’e-mail da qualcuno che diceva che uno della band se ne era andato a causa della ‘pressione’ che si era generata dall’inaspettato successo del loro album di debutto, che ha venduto circa 40.000 copie. Gem: “COSA?!” Fidatevi, questo non è un caso raro. La maggior parte delle band dicono: “Vogliamo arrivare ad un punto in cui possiamo guadagnarci da vivere facendo questo, e viaggiare in modo confortevole”. Gem: “Ma questo è assurdo. Comprati un kit per pulire i finestrini! Viaggerai in modo molto più confortevole” Liam: “È come la gente che va in vacanza e si mette addosso la crema solare. Vuoi abbronzarti o cosa, testa di cazzo? Vai nella località turistica esotica migliore di tutte e torni a casa più bianco del bianco. È per questo che sembriamo arroganti, grazie a queste cazzo di merdine. Siamo fatti per sembrare arroganti grazie a perdigiorno come quelli”. Quindi, tornando allo spettacolo di stasera…

Andy: “Scusa, ma sono ancora indignato dal fatto che le band non vogliano più essere grandi. Mi ricordo di quando ero uno shoegazer e NOI volevamo essere i Beatles! Ed eravamo solo shoegazers!” Un DJ dice ai Beady Eye che devono essere in onda in cinque minuti. Probabilmente una buona notizia. È abbastanza curioso che proprio Milano sia stata la prima città europea a dare testimonianza degli Oasis senza Noel, quando Matt Deighton si unì al gruppo, alla chitarra, al Filaforum nel 2000. Durante quel concerto, c’era un senso di silenziosa speranza. Non stasera. Stasera il pubblico dell’Alcatraz sa che cosa aspettarsi ed è tutto quello che vorreste che ci sia in un concerto rock. Pieno fino al colmo di giovani e di appassionati, le ragazze urlano come se fosse il ‘65, TUTTI i ragazzi sono ben pettinati, hanno i parka chiusi fino al collo, i piedi che segnano dieci minuti alle due, il mento all’insù e le mani dietro la schiena come se fossero alla finale di X Factor: Liam Idol. Il palco è preparato per una delle due sorprese che Liam ha in serbo stasera. Mentre la band sta aspettando nel corridoio, salta fuori da dietro le quinte mostrando una gigante bandiera italiana indossata a mò di mantello, e conduce la band sul palco. Questa settimana l’Italia sta festeggiando i 150 anni di unione, e Liam è lì per dare il suo contributo. La reazione entusiasta del pubblico batte comprensibilmente persino quella del primo show di Glasgow. Liam salta giù in prossimità della transenna durante il bis di Sons Of The Stage e viene afferrato da ogni parte da ragazzi con le lacrime agli occhi. Non ho bisogno di descrivere altro: le foto di queste pagine parlano più di migliaia di parole. E passiamo ora alla seconda sopresa di Liam per la serata. Prima che lui e la sua band partano per la Spagna per reinterpretare il “40-minute ride” di Millionarie su una macchina decappottabile per il video della canzone, chiede un’intervista a tu per tu dietro le quinte, volendo mettere in chiaro alcune cose. È preoccupato di aver dato l’impressione, prima, di rimproverare i fans degli Oasis. Non ci avevo pensato in realtà, ma lui vuole semplicemente chiarire una seconda volta che ama gli Oasis e che ama i loro fans, che significano tutto per lui. Unite questa dichiarazione alla bandiera italiana, alla sua insistenza di prima affinché le foto venissero “super” e la sua dichiarazione che “I Beady Eye sono per chiunque li voglia. I Beady Eye sono per tutti”, e avrete di fronte un diverso personaggio rispetto a quello che era quando faceva pubblicità agli album degli Oasis e diceva “Compralo se lo vuoi, se non lo fai non me ne importa un cazzo!” Liam Gallagher nel 2011 è l’Uomo A Cui Importa. Del passato, del futuro e del presente.

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ALCATRAZ

Milano

novanta o se ci sia qualche strana droga allucinogena nella birra. Ma è tutto reale e genuino. Sembrano lontani anni luce gli imbarazzanti versi iniziali di Lyla live a Taratata in francia nel 2006, come pure sembra lontano quel suo atteggiamento di disprezzo verso il pubblico e certe scenate che lo hanno portato ad abbandonare il palco miseramente dopo performance vocali scandalose. Il Liam di oggi è un uomo più maturo, più disponibile a divertirsi e a voler divertire.

Ma sono attimi perché le canzoni si susseguono velocissime. KILL FOR A DREAM (dedicata al popolo giapponese colpito dalla tragedia del terremoto) e THE BEAT GOES ON creano l'atmosfera tipica delle ballate degne di rispetto e ci si sente per un po veramente tutti uniti. THREE RING CIRCUS e STANDING ON THE EDGE OF THE NOISE riportano la festa ai livelli più rumorosi mentre THE MORNING SON, semplicemente stupenda, ti fa venire voglia di restare ancora, di fare in modo che quella non sia la fine del concerto come per un attimo sembra. Sarebbe un peccato andare a casa proprio ora. L'unica vera pausa è nel finale quando la band saluta e sparisce dietro le quinte per ricomparire , in una sorpresa che tutti giá conoscono a memoria, e regalare al pubblico il vero ultimo pezzo della serata, la cover SONS OF THE STAGE, che un pò per lo spirito un pò per le trame chitarristiche riporta alla mente la vecchia My Big Mouth di un gruppo storico e irraggiungibile chiamato Oasis che negli ultimi anni aveva sicuramente perso lo spirito e lo smalto tornato miracolosamente in vita questa sera con i Beady Eye. E si respira nell'aria quanto è importante per il rock’n’roll e i suoi fans, e per i Beady Eye, essere all'Alcatraz questa sera. Peccato per chi ha preferito non venire, chi non si è fidato degli Oasis-senza-Noel... peccato. Il pubblico presente ne è andato con il sorriso sul volto.

Si prosegue. Le canzoni trovano la loro forma migliore proprio nel live e molti pezzi che sul cd restano piatti e noiosi qua prendono il volo, diventano elettrici e più eccitanti. Eccezion fatta per MILLIONAIRE, secondo singolo ufficiale, che perde quel suo andamento piacevole nel passaggio dal registro acustico presente sull'album a quello elettrico del live e FOR ANYONE, decisamente moscia, scontata oltre che essere una canzone che mette in serie difficoltà il cantante, anche in una serata come questa. THE ROLLER è il pezzo del momento in tutta Italia e si sente! I tanti che avranno raggiunto Milano da altre città, avranno sicuramente capito ascoltando la radio in macchina quanto la canzone in questione la faccia da protagonista in quasi tutte le emittenti radiofoniche.

Finito il concerto, il giorno dopo si ritorna alla quotidianità... e così tornano anche le chiacchiere, come quelle di chi ha sentito cori in favore di Noel, cori che dovrebbero mettere in dubbio, far pensare... in realtà non c'è stato nessun coro eccetto quelli di adorazione indirizzati a Liam. Sia chiara una cosa, non ci si dimentica mai di uno come Noel Gallagher, se lo hai ascoltato non lo cancellerai mai dalla mente e starai sempre sognando il suo prossimo pezzo, mentre piangi ascoltandone uno vecchio. Ma l'assenza di Noel, almeno durante quei 60 minuti, non è così plateale come molti vogliono far credere. Vuoi per l'atmosfera vuoi per l'ottimo affiatamento Bell-Archer alle chitarre, i Beady Eye, così come Noel Gallagher solista, NON saranno mai gli Oasis, nel bene e nel male.

Il pubblico canta all'unisono e il rock prepotente lascia spazio all'animo lennoniano. Call me the roller i just gonna show yer. Questa tracca è un successo in tutto e per tutto. Stessa cosa per BRING THE LIGHT. Dopo aver sollevato dissenso e critiche di tutti i tipi si rivela essere molto apprezzata dal vivo. Sarà per la sua ballabilità contagiosa, sarà per la carica elettrica che guadagna dal live o, ancora una volta, per il modo affascinante in cui Liam lascia vibrare la sua voce nell'aria.

È vero, quelli presenti all'Alcatraz sarebbero stati lì in qualsiasi caso e se ipoteticamente la performance avrebbe sfiorato il ridicolo probabilmente avrebbero applaudito lo stesso. Ma la mediocrità non è mai di casa quando si tratta dei fratelli Gallagher, sia che si parli di Noel l'introverso creatore di accattivanti inni musicali, sia che si parli di Liam, turbolento dominatore del rock’n’roll degli ultimi 20 anni o poco meno.

16 marzo 2011

I fans in attesa sotto la

pioggia 1

18:58 del 16 marzo 201

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ilano, Alcatraz - Dopo un anno di chiacchiere, si mette la palla al centro e la partita del rock'n'roll degli anni zero tutto ad un tratto si riaccende. I Beady Eye sono uno dei pochi gruppi che hanno la fortuna di nascere con un numeroso seguito di fans già pronti ad accoglierli. Ma mostrano i denti, si sbarazzano in un attimo dei confronti con il passato, sanno cosa vogliono e quale è lo spirito giusto. Put Your Money Where Your Mouth Is, direbbero gli inglesi, mostra con i fatti quello che vai dicendo a voce. Alle 9 e 15, dopo un breve intro strumentale, nella penombra ecco spuntare gli eroi della serata. Liam Gallagher, Gem Archer, Andy Bell e Chris Sharrock salgono sul palco. La folla impazzisce, Liam ha la bandiera italiana intorno al collo e questo aggiunge delirio al delirio. Il sound riempie l'alcatraz quand FOUR LETTER WORLD apre la festa che sembra fatta apposta per essere dedicata ai 150 anni dell'Italia. Il sound è potente e deciso, la batteria è un martello, le schitarrate sono fulmini che bruciano l'aria. Fa caldo all'Alcatraz e non è solo la temperatura atmosferica. Il secondo pezzo è BEATLES AND STONES, un rock’n’roll ispirato da My Generation degli Who, che ti colpisce come solo un buon rock sa fare. Anche se “superare la prova del tempo come i Beatles e gli Stones” è ben altra cosa, Liam dimostra di volersi guadagnare il pane come se fosse il primo giorno di lavoro. Basta ascoltare per capire che è salito sul palco per dimostrare a tutti che voce superba la natura (e qualche sigaretta di troppo) gli abbia dato e come sa ben utilizzarla lontano dal fratello. Canta e urla impeccabilmente e sono in molti a chiedersi se sia tornato quasi alla voce dei gloriosi anni

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Luca Coccia


// recensione //

T

utti hanno parlato di un ritorno, una ‘second coming’, riferendosi a questo primo stralcio di tour dei Beady Eye, ma per noi era come se non se ne fossero mai andati. Lo dice già solo il numero pazzesco di Mad che non hanno battuto ciglio all’idea di passare il pomeriggio del 16 marzo, fatidico giorno, nella hall di uno spocchiosissimo hotel milanese a sorseggiare caffè (tutt’altro che eccezionale, peraltro) da 5 euro a tazza, solo per aspettare Loro, e Lui. Il tutto ha avuto senso quando, alle 19 circa, Liam si è presentato, con una parola di fede per tutti (esempio diretto: ’You’re coming to the gig tonight, right?’ C’era solo una risposta possibile). L’atmosfera all’Alcatraz appare subito da vero evento. E’ lecito sospettare che questa discoteca veda raramente folle oceaniche stazionare in coda al suo esterno, e per giunta sotto la pioggia. Ed era praticamente impossibile non inciampare in qualche giornalista (inclusi una coppia scrittore-fotografo direttamente dall’NME) una volta entrati. E’ evidente che non sono solo i fan ad avere il sospetto che la serata sarà epocale. A confermare questo sentore generale ci pensa già la band di apertura, gli Hacienda. Ulteriormente migliorati dalla già impressionante esibizione all’I-Day del 2009, i fiorentini non sembrano subire la pressione della serata, e il materiale ne acquista forza e credibilità. L’esecuzione potente del loro ultimo lavoro ‘Picking Pennies Off the Floor’, filtrata con tanto di perfetto accento da inglese working-class, non lascia delusione. Solo grande, disperata sete per l’altro accento da inglese working-class, quello che tutti aspettano. E allora eccolo, dopo le note della gloriosa ‘I Am The Resurrection’, falcare sul palco adornato da un enorme bandiera italiana. Solo Liam poteva restituire dignità, anche solo per una sera, ad un vessillo tanto calpestato. Più tardi chiarirà lui stesso il perché: ‘So che domani è una grande festa per voi. 150 anni dall’unità!’. Ah, già. E chi ci pensava più. Per le persone in quella stanza il 17 marzo sarebbe passato alla storia solo come ‘Il Giorno Dopo’, caro Liam. FOUR LETTER WORLD apre il set con una vera esplosione. Se già su disco rischia di fomentare l’ascoltatore fino al punto di non ritorno, figuriamoci l’effetto che fa dal vivo. Un testo così potrebbe essere appeso e letto come preghiera prima di andare a dormire. E proprio come una preghiera la recita tutto il pubblico, e a pieni polmoni. La grinta di Liam e la sua ritrovata spinta vocale lo rendono quasi irriconoscibile dall’ultimo tour degli Oasis, come anche per i due precedenti a quello. Ha una nuova linfa vitale dentro di sé, e non vede l’ora di farla esplodere su di noi. Lo stesso vale per Andy e Gem che, entusiasti del progetto,

sembrano emozionati come se fosse la prima volta. Senza accorgersene si passa a BEATLES AND STONES, altro pezzo potente che sembra esser nato apposta per essere suonato dal vivo, così. E’ una dichiarazione di intenti che lascia pochi dubbi sulle ambizioni della band. Subito dopo, ecco il singolo MILLIONAIRE, forse il capolavoro di Andy sul disco, che non sfigurerebbe affatto su ‘Revolver’ dei Beatles. Le atmosfere sognanti della canzone immergono tutti in uno stato di estasi, che continua senza tregua con FOR ANYONE, già incisa nel petto di molti fan. La tipica semplicità compositiva di Liam qui si fa più toccante che mai. Quindi, avanti con THE ROLLER il singolone. E il fatto che si abbia già un momento ‘singolone’ in questo live (a nemmeno un mese dall’uscita del disco), dice già molto sul successo, anche commerciale, della band. Con WIND UP DREAM a inframezzare, si va all’altro brano atteso, BRING THE LIGHT, canzone che alla sua uscita aveva immediatamente polarizzato le opinioni dei fan. La grande maggioranza non riusciva a mandar giù quell’estrema semplicità, sul confine del banale, del testo, tanto che quel ‘Baby Come On!’ è stato oggetto di così tanto odio da ricordare un nemico pubblico, o Robbie Williams. Ebbene, è proprio ‘Bring the Light’ la grande sorpresa della serata, forse il punto più alto dell’intero set. La metamorfosi che subisce davanti ai nostri occhi è delle più sconvolgenti. Perché, sinceramente, a chi interessa se il testo non è proprio degno di Wordsworth, quando c’è una tastiera come quella che ti fa dimenar tanto che hai paura che ti si stacchi un braccio? Questa è una forza riservata al vero pop d’autore. E, se ci è concesso l’inciso, è ovvio che con Noel nella band, un pezzo del genere (o anche, come sappiamo, ‘The Roller’) non avrebbe mai visto la luce. Non che sia una critica; è semplicemente troppo lontano dalla sua sensibilità. Viene da pensare che, in fin dei conti, la rottura non sia stata poi così innaturale, né quel 28 agosto 2009 evitabile. L’esecuzione dell’album procede più o meno linearmente. Tra STANDING ON THE EDGE OF THE NOISE, KILL FOR A DREAM, THREE RING CIRCUS e THE BEAT GOES ON si crea equilibrio perfetto tra ferocia e sublime, specialmente con l’ultima di queste, un’esperienza extra-sensoriale che dal testo si irradia sul pubblico. La prima b-side della serata è MAN OF MISERY, dallo swagger infinito, la canzone Liamesca per antonomasia.

ns italiani

Liam ringrazia i fa

21:43 del 16 marzo

2011

Dal delirio di questa si passa alla splendida THE MORNING SON, ennesimo capolavoro, ennesimo momento da vere lacrime, prima che la band lasci il palco come da consuetudine. Tornano per l’ultima b-side, la grandiosa SONS OF THE STAGE dei World of Twist, un pezzo che celebra l’esperienza di puro godimento che è la musica dal vivo. Più acida, caotica, e gutturale dell’originale, sembra fatta apposta per chiudere un set come questo. A questo punto, dopo la disponibilità dimostrata di persona nel pre-concerto, lo sfoggio della bandiera italiana, il dialogo col pubblico diffuso tra le canzoni, arrivano versi come ‘The beam is up and kids are high, I’ve seen them move and it blows my eyes’... Non può non venirci da pensare che, sottilmente, i Beady Eye volessero celebrare noi, i fans. Per averli aspettati, acclamati, bramati, e adorati come se niente fosse successo. E proprio mentre questo pensiero ci balena in testa, ecco che Liam scende dal palco e va ad immergersi nella prima fila, accolto da centinaia di braccia sudate e innamorate... Non c’è di che, ragazzi.

Chiara Amoretti

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’era un ragazzo che, come me, amava i Beatles e i Rolling Stones. Adesso non è più un ragazzo, li ama ancora e odia praticamente tutto il resto. Si è lasciato alle spalle il nome (e il fratello) che l’ha portato sul tetto del mondo e, a vederlo, sembra essere veramente felice e rilassato. Sta in piedi al centro del palco di un Alcatraz che non vedevo così pieno da non so nemmeno quanto, con una bandiera dell’Italia sulle spalle, come un mantello, ed è figo come pochi altri al mondo. Dietro di lui i soliti Andy Bell e Gem Archer alle chitarre, Chris Sharrock alla batteria, un bassista e un tastierista di cui ignoro i nomi. Come sempre le mani dietro la schiena (ma niente tamburello). Come sempre una canzone dopo l’altra e poche parole. Come sempre musicisti ineccepibili. Come sempre il delirio e il sing-along che si scatenano sotto alla staticità della band, il tutto controllato da due occhi azzurri che potrebbero farmi fare letteralmente qualsiasi cosa. E quando lui apre la bocca per cantare, lo fa alla grande. I Beady Eye suonano in un’oretta tutte le canzoni del disco (meno “Wigwam”, ma inseriscono “Man Of Misery” e, come encore, “Sons Of The Stage”), canzoni che, come ben sappiamo, non sono capolavori, ma che vengono eseguite in maniera precisa e fedele al disco. Non c’è granché da dire sul lato tecnico, suonano il loro repertorio esattamente nel modo in cui ti aspetti, mettendo in piedi un concerto a cui non si possono muovere critiche. Chi si lamenta della durata, vada a vedere quanto dura il disco e si faccia due conti. Chi si lamenta della qualità delle canzoni, o non aveva ascoltato il disco, o sperava in un miracolo o avrebbe dovuto rivendere il biglietto. Chi si lamenta della mancanza di pezzi degli Oasis, semplicemente, non ha capito nulla. I Beady Eye sono quanto inciso su “Different Gear, Still Speeding”, andare al concerto per poi lamentarsi non ha senso. Onore a Liam che porta avanti il suo progetto con una serietà e una professionalità che in pochi gli riconosceranno. Onore a Liam per il cuore e la passione che ci mette. Onore a Liam perché everything is real tonight, tonight, tonight.

Cristina Bernasconi www.indieforbunnies.com

FOUR LETTER WORD BEATLES AND STONES MILLIONAIRE FOR ANYONE THE ROLLER WIND UP DREAM BRING THE LIGHT STANDING ON THE EDGE OF THE NOISE KILL FOR A DREAM THREE RING CIRCUS THE BEAT GOES ON MAN OF MISERY THE MORNING SON ---SONS OF THE STAGE

Un vero trionfo il primo concerto italiano dei Beady Eye che si è tenuto all’Alcatraz di Milano il 16 marzo 2011.

ALCATRAZ

Milano 16 marzo 2011

Wonderwall #36 speciale Beady Eye Stampa tipografica 150 copie numerate

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