Copertinario ottobre 2017

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NovitĂ ottobre 2017

G R A P H I C

N O V E L


Oblomov Edizioni - Copertinario ottobre 2017 Prezzi e copertine possono subire variazioni. Tutti i disegni, le illustrazioni sono Š degli autori e degli aventi diritto. Oblomov Srl via degli Oleandri 8 Quartu Sant’Elena 09045 (CA) Italia P.IVA CA - 288166 03661220925 www.oblomovedizioni.com info@oblomovedizioni.com

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AMIAMO LA CARTA, LE STORIE E I DISEGNI Oblomov è questo, un editore pigro che pubblica una selezione internazionale di titoli da libreria giudicati memorabili e, di tanto in tanto, delle edizioni limitate numerate e firmate, curate nei dettagli e disponibili, talvolta, con dedica dell’autore. Crediamo nella lentezza e nella cura, facciamo libri come si prepara il pane, aspettando che la lievitazione sia al punto giusto, prima di infornare. Nessuno ci corre dietro, altrimenti ci avrebbe giĂ preso: siamo lenti per vocazione.


Collana HERRIMAN

Collana FEININGER

Collana YOSHITOSHI

Collana BLAKE

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LA CICATRICE di ANDREA FERRARIS

L’ORA DEI MIRAGGI di MANUELE FIOR

MEMORABILIA di SERGIO PONCHIONE


Collana HERGE

Collana EISNER

Collana TEzUKA

Collana SEGAR

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GEISHA, O IL SUONO DELLO SHAMISEN di DURIEUX e PERRISSIN

TRASH MARKET di TADAO TSUGE

MINIATURE CAMPIANESI di ERMANNA MONTANARI


Novità ottobre

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L’autore Dopo il liceo artistico frequenta, a Genova, un corso di scenografia tenuto da Emanuele Luzzati. Lavora a Genova e Milano come aiuto-scenografo per il teatro e la televisione, quindi decide di assecondare una sua grande passione iscrivendosi ad un corso di fumetto a Bologna dove conosce, tra gli altri, Marcello Jori e Andrea Pazienza. Nel 2011 realizza su testi Giacomo Revelli Bottecchia edito da Tunuè. Nel 2015 esce per Coconino Press-Fandango, Churubusco, suo primo lavoro come autore completo. Churubusco è uscito in Francia per Rackham editions e sta per essere pubblicato in Messico da La Cifra Editorial e negli Stati Uniti da Fantagraphic.

OBLOMOV EDIzIONI


Collana FEININGER

Novità ottobre

Un viaggio nel laboratorio creativo di un maestro dell’illustrazione mondiale.

LA CICATRICE

di ANDREA FERRARIS 2017. Dopo la pubblicazione in America del fortunatissimo Churubusco, Andrea Ferraris viene invitato dall’ambasciata messicana a Los Angeles. Si tratta di presentare il volume che ha raccontato l’antica guerra con il Messico e Stati Uniti e che portò la California a diventare territorio americano. Quale migliore occasione per spingersi oltre confine, a Nogales, in terra messicana, e visitare la famosa zona dei reticolati che alla notte i diseredati in cerca di fortuna varcano a loro rischio e pericolo? Andrea Ferraris, autore internazionale di graphic novel, seguito da Renato Chiocca, regista e intellettuale, incontra i testimoni e i protagonisti di una diaspora che neppure il muro voluto da Trump riuscirà a fermare. Nasce “La cicatrice”, una riflessione a fumetti che pone delle domande di attualità scottante. Cosa è l’identità? L’emigrazione? La terra? Cosa siamo noi, in fondo?

SPECIFICHE TECNICHE Pagine: 40 Confezione: spillato con sovraccoperta Dimensione: 21,5 x 30 cm Bianco e nero

Anno: 2017 Collana: FEININGER ISBN 978-88-85621-08-4 € 11,00

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NovitĂ ottobre Un libro imperdibile che varca i confini del linguaggio tradizionale del fumetto.

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Collana FEININGER

Novità ottobre

Un viaggio nel laboratorio creativo di un maestro dell’illustrazione mondiale.

L’Ora dei miraggi di MANUELE FIOR

L’ora dei miraggi è un libro fantastico, un volo tra le immagini che hanno reso grande questo artista eclettico, corteggiato dalle maggiori testate iternazionali. Immaginario ripercorre quindici anni della carriera di Manuele Fior illustratore, dalle copertine di dischi alle locandine di film, passando per le lunghe collaborazioni a la Repubblica con Alessandro Baricco e Walter Siti. Un viaggio commentato dall’autore, che di volta in volta rispolvera ricordi o sottolinea aspetti tecnici del mestiere di illustratore.

SPECIFICHE TECNICHE Pagine: 200 Confezione: brossura Dimensione: 22 x 26 cm Colore

Anno: 2017 Collana: FEININGER ISBN 978-88-85621-01-5 € 22,00

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NovitĂ ottobre

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Il diario di bordo di un maestro pluripremiato.


Collana FEININGER

Novità ottobre

L’autore Nato a Cesena nel 1975, Manuele Fior ha vissuto a Venezia, a Berlino e a Oslo; ora risiede a Parigi. Artista di respiro internazionale, è uno dei disegnatori più apprezzati in Italia e all’estero. Collabora con le sue illustrazioni a riviste come The New Yorker, Le Monde, Vanity Fair, a quotidiani come la Repubblica e Il Sole 24 Ore, a case editrici come Feltrinelli, Einaudi, EL. Con il graphic novel Cinquemila chilometri al secondo ha vinto il premio Fauve d’Or come Miglior Album al Festival Internazionale di Angoulême 2011.

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La sintesi di quindici anni di lavoro, tra ricordi e aspetti tecnici.

L’art book più completo per conoscere l’altra metà di Manuele Fior.


Novità ottobre L’autore

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Sergio Ponchione ha alle spalle una carriera internazionale (Francia, Stati Uniti , Argentina) i suoi lavori sono stati pubblicati da numerosi editori. Ha costruito un vero è proprio seguito sin dagli anni ‘90, quando debuttò. Fra le sue opere principali: Obliquomo, Grotesque, Impronte Maltesi e DKW – Ditko Kirby Wood. Ha lavorato per la pubblicità, l’illustrazione. Per Linus ha anche realizzato la storica copertina celebrativa del cinquantennale. Ha vinto il Premio Gran Guinigi a Lucca Comics & Games 2009 e il Premio Attilio Micheluzzi a Napoli Comicon 2012. Dal 2005 insegna alla Scuola di Fumetto di Asti, sua città natale dove nel 2017 il nuovo spazio culturale FuoriLuogo gli dedica un’esposizione permanente. Attualmente è al lavoro su Mercurio Loi, nuova serie mensile per Bonelli Editore.

I grandi Maestri del fumetto raccontati appassionatamente.

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Collana SEGAR

Novità ottobre

Il primo dei due capitoli di Memorabilia. Il talento visionario di Ponchione viaggia nella storia delle storie. Un omaggio ai grandi maestri!

MeMORABILIA di SERGIO PONCHIONE In bilico fra quotidianità e fantasia. Oggetti e situazioni comuni diventano chiavi per raccontare in modo inedito i grandi maestri del fumetto. Steve Ditko, Jack Kirby, Wally Wood, Will Eisner e Richard Corben. Dove finisce la vita reale e dove inizia quella immaginaria? Un canto d’amore che rivela quanto sia labile il confine fra autobiografie e sogni a occhi aperti.

SPECIFICHE TECNICHE Pagine: 56 Confezione: brossura Dimensione: 21,5 x 30 cm Colore

Anno: 2017 Collana: SEGAR ISBN 978-88-85621-04-6 € 18,00

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Novità ottobre

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Collana TEzUKA

Novità ottobre

Uno sguardo crudo e scomodo sul disagio del Giappone post-atomico

TRASH MARKET di TADAO TSUGE

Negli anni dopo l’atomica, Tadao Tsuge si è guadagnato da vivere facendo pulizie in una banca del sangue di Tokio. Una volta, mentre puliva i bagni, lesse in una parete una scritta che diceva: “Perfino io, che sono stato tenente in marina, mi sono ridotto a vendere il mio sangue”. Fu una nuova discesa nell’abisso. E quella riflessione così cruda gli trasmise l’urgenza di raccontare il disagio di chi si trova a vivere in una realtà ai limiti del sostenibile. Una testimonianza amara e poetica sull’asprezza della vita nella Tokio del secondo dopoguerra.

SPECIFICHE TECNICHE Pagine: 272 Confezione: brossura Dimensione: 17 x 24 cm Bianco e nero

Anno: 2017 Collana: TEZUKA ISBN 978-88-85621-06-0 € 20,00

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Novità ottobre

L’autore

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Maestro del gekiga, Tsuge Tadao è tra i più grandi autori del fumetto giapponese. Collaboratore storico della leggendaria rivista di fumetti d’avanguardia Garo, con la sua opera ha lasciato un segno indelebile in molti artisti in Giappone e in Occidente. Ancora oggi, sulla soglia degli ottant’anni, Tsuge passa i suoi giorni immerso nel disegno, abitando una dimensione che lui stesso ha definito in un colloquio con Igort «per metà reale e per metà il mio mondo».

I bassifondi e i reietti di un paese nato sulle ceneri di Hiroshima. L’opera di uno dei maestri fondamentali del manga contemporaneo.

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Collana TEzUKA

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CHRISTIAN DURIEX 18

Christian Durieux (nella foto a sinistra) è nato nel 1965 a Bruxelles. La passione per le immagini, il suo gusto per le parole e le storie, lo hanno portato molto presto al fumetto. A soli 13 anni ha proposto i suoi lavori all’editore Dupuis. Qualche tavola pubblicata sul Tintin Reporter e una serie di lavori di illustrazione e per la pubblicità hanno costituito la sua formazione.

CHRISTIAN PERISSIN

Christian Perissin (nella foto a destra) ha 43 anni. È nato in Alta Savoia. Sceneggiatore per il cinema e la televisione, ha creato con Daniel Redondo la serie Barbe-Rouge. È autore di El Nino, disegnata da Boro Pavlovic. Nel 2008 esce Martha Jane Cannary, frutto del sodalizio con Matthieu Blanchin che riceve un ottima accoglienza da critica e pubblico.

La storia segreta e intima di una geisha raccontata attraverso la linea delicata e raffinata di Christian Durieux.

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Collana YOSHITOSHI

Novità ottobre

Benvenuti nel cuore del Giappone. Un viaggio tra mistero e tradizione.

GEISHA, O IL SUONO DELLO SHAMISEN

Volume 1 di 2

di DURIEUX e PERRISSIN

Le geishe non sono prostitute come molti immaginano in questo lato del pianeta. Christian Durieux e Christian Perrissin raccontano la storia di una di loro. Con finezza, fanno luce su un mondo segreto in cui la raffinatezza e l’arte vanno di pari passo. Giappone, 1912. Setsuko Tsuda aveva otto anni quando, con i suoi genitori e la sorella, abbandona il villaggio nella speranza di una vita migliore in città. Senza lavoro, il padre decide di vendere Setsuko a una casa di geishe. Setsuko, poi rinominata Kitsune, non ha idea di cosa aspettarsi. Tagliata fuori dalla sua famiglia, deve imparare l’arte, la danza, il canto e soprattutto la musica attraverso lo shamisen, il tradizionale strumento a corde giapponese.

SPECIFICHE TECNICHE Pagine: 88 Confezione: brossura Dimensione: 21,5 x 30 cm Bicromia

Anno: 2017 Collana: YOSHITOSHI ISBN 978-88-85621-02-2 € 19,00

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Collana YOSHITOSHI

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Un tributo al Maestro Taniguchi e al cinema giapponese. 63


Novità ottobre

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Ermanna Montanari e Leila Marzocchi Ermanna Montanari (a sinistra), la Signora del teatro italiano, erede spirituale di Antonin Artaud e Carmelo Bene, è nata a Campiano, classe 1956. Attrice pluripremiata, regista, sceneggiatrice, scrittrice e anima del Teatro delle Albe; di recente ha ricevuto il premio F.i.d.a.p.a. 2017 Emilia Romagna. Ha pubblicato su riviste come Lapis, Riga, Il semplice, The Open Page, Lo Straniero, Culture teatrali, doppiozero.com, Teatro e Storia. Tra le altre sue opere pubblicate: Jarry 2000, L’isola di Alcina, La mano, Suburbia, molti Ubu in giro per il pianeta, Ouverture Alcina, Primavera eretica, Rosvita. Nel 2016, Leila Marzocchi (a destra), legge le sue Miniature Campianesi, se ne innamora e si abbandona nell’incisione con la sua lama su carta nera di opale. Leila Marzocchi esordisce alla fine degli anni ‘80 su diversi quotidiani e riviste Nel 1990 fonda con altri la rivista Fuego pubblicandovi la serie “Pasion” che dal ‘93 passerà a “Comic Art”. A Parigi, nel ‘91, collabora con la rivista francese Science & Vie Junior. Nel ’94 inizia la sua esperienza giapponese, collaborando con la rivista Morning (dell’editrice Kodansha) per la produzione di manga, e con l’editrice Shogakukan realizzando illustrazioni di fiabe per bambini. Premio Kodansha Morning Manga Fellowship, Tokyo, 1995. In Italia per Coconino Press ha realizzato fumetti e illustrazioni per la rivista Black. Pubblica numerosi titoli: Luna; L’Enigma; Niger; La Ballata di Hambone su testi di Igort, uscita anche per la francese Futuropolis; Il diario del Verme del Pino; Dieci elegie per un ossobuco. Nel 2007 riceve il prestigioso premio Lo Straniero e inizia la collaborazione col Teatro delle Albe.


Collana BLAKE

Novità ottobre

Ermanna Montanari rievoca il mondo della sua infanzia e prima giovinezza in questo “libro dei segreti”.

MINIATURE CAMPIANESI di ERMANNA MONTANARI e LEILA MARZOCCHI

Ermanna distilla, senza mai cercare di levigare. Le miniature sono il suo testo sacro e frugale. Racconti da leggere ovunque con tanti gradi di attenzione. Perdendosi e tornando a ritroso a leggere ancora. Le Miniature di Ermanna le ha lette anche Leila Marzocchi, che ha sentito il vento del racconto e ci si è abbandonata a incidere le visioni con la sua lama su carta nera di opale. Ne è nato un libro minuto dal grande potere. “Mi rattristava la bellezza antica di questa o quella casa di legno e carta di riso, che scorgevo di tanto in tanto nel mio quartiere. Evocava un passato perduto”.

SPECIFICHE TECNICHE Pagine: 108 Confezione: brossura Dimensione: 13 x 21,5 cm Colore

Anno: 2017 Collana: BLAKE ISBN 9788894242706 € 15,00

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Mi sono accorta dell’abbaglio del tempo quando qualche anno fa accompagnai un importante produttore di cinema verso il mio paese natale. Gli avevo parlato del villaggio edificato sulla Petrosa, antica via romana tra Ravenna e Forlì, di vecchie case coloniche abbandonate nelle “larghe”, di campi coltivati in ordinate tornature rettangolari, di orizzonti piatti, di filari azzurri, del caldo delle zolle nere, di sontuosi pioppi all’ingresso delle aie prive di recinto, di donne altere vestite a lutto, del bosco di rovi nell’antica villa Ginanni-Corradini dove da adolescenti ci si nascondeva ad amoreggiare. Dovevamo scegliere un luogo per un film, che poi non s’è fatto, sugli anarchici romagnoli dell’Ottocento, dovevamo individuare un vecchio casolare vicino a uno scolo. Mi accorsi che appena entrata in Campiano cominciai ad arrossire, non c’era niente di quel che avevo descritto, a parte l’antica pieve paleocristiana e i suoi quattro tigli centenari. Campiano viveva in me di una bellezza affettiva, un luogo inventato, dopo l’abbandono avvenuto durante la prima giovinezza, alla fine degli anni Settanta. Campiano era per me l’odore dei calicantus che segnavano il cammino verso la scuola d’inverno, il mugghiare dei tori da monta nella grande casa settecentesca al centro del paese, i recinti delle mucche di razza romagnola che con le corna disegnavano il volume dell’aria all’imbrunire, le altalene penzolanti dagli alberi di noce, il bisbiglio sommesso dei braccianti allineati sulle file di barbabietole, le grida delle donne dalle carraie per segnalare l’ora del pasto, il rumore dei trattori cingolati nelle notti di fine estate, i circoli del centro dove si discuteva

animatamente di politica, la casa delle due sorelle con le persiane sempre serrate e un suono cupo di pianoforte, il latrare dei cento cani da caccia rinchiusi nel canile del veterinario, la tomba di granito nero coperto di calle della mia famiglia, i lunghissimi capelli bianchi della mia nonna-balena, la minuscola statua in ceramica lucente della Madonna di Fatima, che nella primavera del 1966 atterrò in elicottero nel campo dell’antica pieve paleocristiana. Campiano è un innamoramento instupidito. Ogni volta che lo penso si rinnova come luogo fiabesco, “lui” in me e io in “lui”. Ma la volta del produttore, era quel posto che è: una moltiplicazione di case anonime, edilizia di geometri stravaganti, che accerchiano i rari casolari ottocenteschi con le loro finte collinette-giardino imbellettate di fiori moderni dentro recinti comprati in serie e guardate da cani rabbiosi. I circoli dei repubblicani e dei comunisti ridisegnati in banali discoteche di campagna e ribattezzati con nomi inglesi. Quel giorno avrei voluto che fosse notte subito. Ero piena di vergogna. Campiano “non sa” l’italiano, lo parla malamente. Quando me ne sono andata, le persone che vi abitavano, poco meno di mille, parlavano il dialetto delle Ville Unite, una lingua gutturale, ferrosa, scaturita dalla parte sismica di quel sottosuolo bruno, dall’imitazione del gracidare dei ranocchi, dalla durezza dei pennati che sbroccano le viti. Ora, lungo l’antica Petrosa, tanti condomini a due o tre piani dai colori sgargianti, edilizia a basso costo, li chiamano “i pollai”. Abitazioni destinate a immigrati, coppie di passaggio, braccianti occasionali. Vi abitano albanesi, macedoni, rumeni, senegalesi, l’italiano lo parlano per comunicare con le persone del posto, non è la lingua della gioia, non è la lingua del pianto o del loro canto. C’è tensione a Campiano. Della gente, mesi fa, ha sparato col fucile su un’auto ferma al cancello di una casa per cercare il giusto indirizzo, della gente dorme con il

coltello sotto il materasso, gli allarmi suonano a ripetizione nelle rimesse degli attrezzi. Appena posso, tra una tournée e l’altra, torno a Campiano a far visita ai miei vecchi, mio padre ama farsi tagliare da me i suoi fini capelli, mia madre mi racconta gli ultimi “fatti”. La forza che mi attira è la mia nipotina ucraina, una bimba di undici anni che mio fratello ha adottato un anno fa a Odessa. Una selvaggetta dalla pelle scura, sempre pronta alla sfida: si arrampica sugli alberi più alti e si lascia cadere ridendo, la stessa naturalezza nel governare il trattore e l’iPad, parla l’italiano con noncuranza, balla l’hip hop e canta in ucraino. Si chiama Victoria.

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Piccoli racconti come perle di vita condensata.

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Collana BLAKE

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la mia ostinazione nel sostenere certe idee invece di altre. “An capés cvél ch’la diș sta tabaca”:**** e così dicendo aveva chiuso il confronto tra me e lui, lo ha chiuso così, per sempre.

poveri. C’era tristezza nei giorni dopo la tempesta, in casa si parlava poco e piano, e giocare era quasi una colpa. * Mio Signore mio Signore.

*Cosa ce ne faremo mai di questa bambina, così piccola, una cittadina. ** Non somiglia a nessuno di noi. *** Vieni qui. **** Non capisco cosa dice questa ragazzina.

I GATTI Era uno strazio ogni volta che il babbo decideva di annegare i cuccioli di gatto nel pozzetto dietro casa. Lo scoprii per caso un giorno giocando a nascondino con le mie amiche, mentre correvo a rintanarmi in cantina tra le botti di vino, molto distante dall’albero di noce da dove si faceva la conta. Quella sera piovigginava, e il babbo era intorno a casa, capitava di rado. Se ne stava curvo sul pozzetto con un fardello in braccio, lo sorpresi a gettare i gattini gementi giù per quel buco, e rimasi attonita per l’orrore. Il babbo mi disse che sarebbero annegati subito e non avrebbero sofferto. La mia amica Luisa urlò: “trovata!”, e corse al luogo della tana per farmi prigioniera, ma a me importava ben poco, dopo quello che avevo visto. Fino ad allora mi avevano sempre detto che i gattini li davano a dei bambini che li avrebbero curati come li curavamo noi. Cominciai a piangere. Ma il babbo mi disse che non si doveva piangere per i gatti, che erano solo degli animali, come i conigli e i maiali, e che se continuavo a singhiozzare me li avrebbe fatti mangiare, così come si mangiano i polli.

IL RAMO D’ULIVO A volte d’estate veniva la tempesta. Un grosso guaio per la campagna, per il raccolto che andava a male. In casa c’era disordine, la mamma, paurosa di tuoni e fulmini, ci trascinava con sé sulle scale e ci teneva strette alla vita ripetendo sottovoce: “e’ mi Signór e’ mi Signór”,* e non voleva che ci allontanassimo da quel luogo, per lei l’unico sicuro della casa, dove non saremmo state colpite dalla violenza delle saette. Il nonno le diceva ogni volta che non doveva trasmettere a noi bambine la sua paura, che così non saremmo state donne libere e non avremmo saputo affrontare i pericoli, che per lui sarebbe stato meglio andare alla finestra a guardare la grandine, il disastro che faceva alle foglie. La nonna, che non era religiosa, ma conservava in cantina un ramo d’ulivo benedetto, lo metteva davanti alla finestra e invocava Sant’ Antonio, mentre il babbo pestava avanti e indietro per la cucina come una belva in gabbia, e si faceva sfuggire qualche bestemmia (a lui venivano spesso), era un suo modo d’esprimere le emozioni. Passata la tempesta si usciva nell’aia. Il babbo e il nonno si avviavano nei campi, tra le viti, i peschi, i meli, e le altre colture per valutare i danni. Noi bambine liberavamo il marciapiede dai chicchi di grandine. Quei granelli di ghiaccio che cadevano a terra con fragore e che a volte coprivano l’aia di bianco, avevano un che di terrifico, temevo che quel fenomeno rovinoso ci avrebbe resi 26

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OBLOMOV è un progetto editoriale di igort igort direzione editoriale art direction igort@oblomovedizioni.com Dimitri Moretti Grafica Impaginazione progettazione cartotecnica grafica@oblomovedizioni.com Sara Lecca Grafica Impaginazione comunicazione social info@oblomovedizioni.com Orsola Mattioli redazione organizzazione redazione@oblomovedizioni.com Camilla Corsellini direzione di produzione redazione produzione@oblomovedizioni.com


Francesca Rosini Ufficio stampa ufficiostampa@oblomovedizioni.com Galya Semeniuk Foreign rights manager Responsabile edizioni Limitate galya@oblomovedizioni.com Emanuele Di Giorgi Management coordinamento Patto del Loto d’Oro progetti@oblomovedizioni.com Marco Ruffo Bernardini Direzione commerciale commerciale@oblomovedizioni.com Paola Sala Coordinamento

www.oblomovedizioni.com Oblomov Edizioni via degli Oleandri 8 09045 Quartu Sant’Elena (CA)



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