Infocampagna 2013

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Vedere e agire

Infocampagna

Senza terra manca il pane

2013


La Campagna ecumenica in breve

Vedere e agire Indice Dal 1969 Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale realizzano ogni anno una Campagna ecumenica durante la Quaresima; dal 1994 vi collabora anche Essere solidali. L’obiettivo della Campagna ecumenica è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle ingiustizie che regnano nel mondo e sul fatto che secondo le ultime stime 900 milioni persone soffrono la fame. Accontentarsi di puntare il dito però non basta. Perciò le tre organizzazioni di cooperazione internazionale indicano anche piste d’azione come: modificare il proprio atteggiamento di consumo, sostenere con un’offerta il nostro lavoro nei progetti al Sud o partecipare a un’azione concreta. In questo modo il tempo della Passione diventa sinonimo di solidarietà vissuta in prima persona.

via al Forte 2, casella postale 3650, 6901 Lugano 079 340 92 86, RobbianiTognina@bfa-ppp.ch, www.pane-per-tutti.ch ccp 40-984-9 C

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SACRIFICIO QUARESIMALE

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via al Forte 2, casella postale 3650, 6901 Lugano 091 922 70 47, fax 091 922 70 48 lepori@fastenopfer.ch, www.sacrificioquaresimale.ch ccp 69-8988-1

La Campagna ecumenica in breve Approfondimento

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Elementi per la liturgia

6–10

Schede didattiche

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Bibliografia Ecco alcune opere, utili all’approfondimento individuale del tema della Campagna ecumenica 2013. Arthus-Bertrand Y., La nostra terra vivente, Ippocampo Junior, 150 pagine Liberti S., Land grabbing, minimum fax, 243 pagine Noyé J-C., Il grande libro del digiuno, Edizioni Messaggero, 263 pagine Shiva V., Il bene comune della terra, Feltrinelli, 216 pagine Impressum Campagna ecumenica 2013: 13 febbraio – 31 marzo 2013 Infocampagna 2013 Vedere e agire Redazione Urs Brunner-Medici, Siegfried Arends Traduzioni Vittorio Dell’Era, Daria Lepori, Lara Robbiani Tognina, Mattia Schmitt Chiusura di redazione 19 ottobre 2012 Grafica ComMix SA Tiratura 1700 esemplari © Copyright : Sacrificio Quaresimale / Lucerna; Pane per tutti / Berna, autunno 2012

ESSERE SOLIDALI Nives Hagmann, Im Has 6, 4616 Kappel SO 062 216 46 65 partner-sein@christkath.ch, www.partner-sein.ch ccp 25-10000-5 2

La Campagna ecumenica di Sacrificio Quaresimale, Pane per tutti ed Essere solidali è stata insignita nel 2009 del Label Oecumenica. La Comunità di Lavoro delle Chiese cristiane segnala in questo mondo attività ecumeniche a carattere esemplare.


Editorial La Campagna ecumenica in breve

Senza terra manca il pane Editoriale A livello globale è sull’agricoltura di sussistenza, quella per intenderci portata avanti a livello famigliare in piccole o piccolissime aziende agricole, che pesa la produzione della maggior parte del cibo. Paradossalmente è la stessa fascia socioeconomica che più è toccata dal fenomeno della penuria alimentare e dalla fame. Molti agricoltori oggi non riescono più a nutrirsi in modo sufficiente con quello che coltivano, raccolgono o vendono. Inoltre spesso viene loro letteralmente tolta la terra da sotto i piedi: i loro terreni sono concessi in uso a investitori stranieri, i raccolti sono esportati e le famiglie rimangono a guardare a mani e stomaco vuoti. La terra e il pane sono temi focali della Bibbia. Se oggi 900 milioni di persone sono senza terra perché manca loro il pane, allora le Chiese non possono tacere; è quello che succede in Sudafrica, paese degli autori del testo di approfondimento su una visione ecclesiale della riforma agraria che vi presentiamo a pagina 4. La Campagna ecumenica qui presentata vi propone numerosi elementi per l’animazione nelle vostre comunità parrocchiali. ”Vedere e agire” è il nuovo motto e il tema che vi proponiamo quest’anno è ”Senza terra manca il pane”. Ci auguriamo che questi temi diventino per voi nelle vostre parrocchie un vero e proprio programma di riflessione e di azione. E a voi auguriamo di trovare soddisfazione nel portare i nostri messaggi a testimonianza di una Chiesa aperta al mondo e con esso solidale. Per questo vi ringraziamo di cuore.

L’Agenda diventa il Calendario della Quaresima Il nuovo Calendario della Quaresima 2013 affronta il tema della rinuncia individuale, del digiuno, sia esso materiale o immateriale. In modo moderno e accattivante invita le persone a riflettere sul proprio modo di essere e di consumare e propone a chi legge, per 40 giorni, di ”fare a meno di qualche cosa”. Il nuovo slogan della Campagna ecumenica ”Vedere e agire” è ripreso giornalmente con proposte concrete; che cosa significhi il tema del 2013 ”Senza terra manca il pane” risulta chiaro della testimonianza diretta di persone legate ai nostri progetti in India, Guatemala e Madagscar. Infine due serie di meditazioni conferiscono maggior profondità al percorso di conversione proposto. Grazie alla sua nuova veste grafica, alle belle immagini, alle tante citazioni, questo Calendario dovrebbe poter invogliare tutte e tutti a dedicare ogni giorno qualche minuto al raccoglimento, alla riflessione e alla preghiera.

La Campagna ecumenica su internet

Siegfried Arends, Pane per tutti

Urs Brunner-Medici, Sacrificio Quaresimale

Desidera saperne di più sull’accaparramento delle terre? Scoprire come, assieme alle nostre organizzazioni partner al Sud, ci impegnano per evitare che le famiglie di contadini e le popolazioni autoctone siano private della loro terra (e con essa delle loro basi vitali)? O ancora poter scaricare fotografie e tutto il materiale didattico e informativo sulla Campagna? Basta andare sul sito www.campagnaecumenica.ch (regolarmente aggiornato), dove troverà tutto ciò che fa al caso suo!

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La Campagna ecumenica in breve

Dio ha affidato la terra a tutti gli esseri umani Impulso teologico dal Sudafrica

Visione ecclesiale di una riforma agraria – un contributo dal Sudafrica L’impegno per un’equa distribuzione e utilizzazione della terra è una sfida fondamentale per le chiese cristiane di tutto il mondo. ”La terra appartiene a Dio ed è affidata a tutte le creature di Dio”: così Mike Deeb e Philani Mkhize, di Justitia et Pax Sudafrica, giustificano l’impegno delle chiese a favore dei senza terra. Senza terra manca il pane. Per questo l’ingiusta distribuzione della terra non solo causa la fame di tante persone, ma conduce anche a conflitti, in Sudafrica e in tutto il mondo. La terra va intesa come luogo di vita, come dono di Dio a tutti. Non deve servire né alla speculazione né al profitto di pochi. Un approccio responsabile con la terra mira alla sicurezza alimentare di tutti e alla qualità di vita della comunità. Ogni essere umano è un custode della terra ed è responsabile di un approccio con la terra che favorisca la vita.

Giornata delle rose: sabato 9 marzo La Giornata delle rose è ormai diventata una tradizione della Campagna ecumenica. In circa 700 punti vendita situati in piazze e parrocchie di tutta la Svizzera volontari vendono 600 000 rose al prezzo simbolico di 5 franchi l’una. Il ricavato va interamente a finanziare progetti al Sud perché Migros gentilmente ci regala le rose. Sul sito della Campagna ecumenica sono elencati i punti vendita.

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Gli autori Il padre dominicano Mike Deeb dal 2008 è coordinatore di Justitia e Pax (J+P) Sudafrica, la commissione della Conferenza dei vescovi che affronta le questioni della giustizia sociale. Nel 1958 suo impegno contro la politica dell’apartheid gli costò la libertà. Philani Mkhize ha studiato filosofia e scienze dello sviluppo. Lavora per la commissione J+P sudafricana quale delegato delle questioni fondiarie e ha accompagnato il trapasso di proprietà terriere della Chiesa a comuni politici.

Per ragioni di spazio non pubblichiamo questo testo di approfondimento. Chi desidera leggerlo lo può scaricare da www.campagnaecumenica.ch o richiedercelo.

Ospite dal Sud: Ajoy Kumar

Ajoy Kumar affianca da 30 anni le popolazioni più povere dell’India: i Dalit e gli Adivasi. Entrambi i gruppi etnici sono fortemente discriminati e vivono ai margini della società. L’agronomo e laureato in scienze politiche è il coordinatore del programma India di Sacrificio Quaresimale e si impegna con successo contro la piaga della schiavitù del

debito. Gli strumenti per portare a termine il processo di acquisizione dei titoli di proprietà della terra da coltivare e abitare sono: la formazione di comunità di villaggio e la creazione di casse di risparmio e di credito solidali. Nella sua esperienza pluriennale si è trovato più volte in conflitto con rappresentanti dell’economia e delle autorità locali. Periodo di presenza in Ticino da venerdì 1° marzo a domenica 3 marzo A disposizione per cene o pranzi solidali, incontri in parrocchia o per cicli scolastici superiori (lingua inglese). Per fissare un incontro lepori@fastenopfer.ch 091 943 44 71


Approfondimento

La terra o la vita!?

Miges Baumann, responsabile Politica di sviluppo, Pane per tutti

Su chi grava l’incombenza di nutrire l’umanità? Il futuro della produzione alimentare appartiene, come pretendono taluni, all’agricoltura agro industriale super sviluppata? O saranno le piccole e medie imprese che produrranno ciò che mangeremo? Studi effettuati su tutti i continenti attestano che, a livello mondiale, le imprese agricole a carattere famigliare non solo producono la maggior parte dei generi alimentari a disposizione, ma che sono anche più produttive dell’agro-business. Eppure i piccoli rischiano sempre di più di essere schiacciati dai grandi. Affinché i primi abbiano una vera possibilità di sopravvivenza i fattore determinanti sono, oltre a sementi adeguate e all’acqua, l’accesso al suolo e diritti fondiari assicurati. Solo quando la proprietà della terra è garantita, chi la coltiva se la sente di fare i necessari investimenti per dare continuità al suo lavoro, come per esempio piantare alberi che daranno frutti solo dopo anni. Ma in molti paesi del Sud del mondo i titoli fondiari non sono garantiti a chi coltiva la terra, anche se ciò avviene da generazioni o addirittura ”dalla luce dei tempi”.

È dalla crisi alimentare del 2007 che i terreni fertili sono diventati oggetto di speculazioni finanziarie. Questi investitori ottengono diritti di sfruttamento su vastissimi appezzamenti di terra con metodi spesso discutibili e illeciti e per periodi di tempo che vanno dai 50 ai 99 anni; con essi si assicurano lo sfruttamento esclusivo delle risorse presenti: terra e acqua. La piccola organizzazione non governativa GRAIN, un partner di Pane per tutti, sta da tempo monitorando queste pratiche preoccupanti che hanno denominato ”land grabbing” (accaparramento della terra). GRAIN ha identificato 416 casi di ”land grabbing” in tutto il mondo, di cui ben 228 in Africa. Secondo i calcoli della Internazional Land Commissione (ILC), tra il 2000 e il 2010 sono stati discussi o conclusi contratti tali quelli sopra descritti per una superficie totale di 203 milioni di ettari. In alcuni paesi le superfici concesse a investitori stranieri eguagliano o superano di gran lunga quelle sin qui coltivate per i propri bisogni. Nella Repubblica Democratica del Congo, per esempio, i 670 000 ettari concessi sono il 134% delle terre coltivate; e in Sierra Leone questa percentuale è del 46% (500 000 ettari), ossia il 16% delle superfici coltivabili, incluse quelle per il pascolo degli animali.

Gli investitori stranieri coltivano specie vegetali commestibili o ad uso industriale che poi sono esportate e non servono a nutrire la popolazione locale. In molti di questi paesi la fame è un grave problema e la sicurezza alimentare non è garantita. Non di rado i prodotti agrari servono alla produzione di combustibile che finisce nei serbatoi di auto europee. Insomma: il diritto universale al cibo è violato. Il ”land grabbing” ha conseguenze drammatiche sulla sicurezza alimentare delle popolazioni e annulla la sovranità alimentare delle nazioni interessate dal fenomeno speculativo. La popolazione locale perde le terre che sono servite per generazioni a dare nutrimento e reddito alle famiglie e ad alimentare i mercati locali con merce a buon prezzo. I pochi posti creati nelle immense piantagioni non riescono a occupare tutte le persone lasciate senza terra; i salari retribuiti sono irrisori e risultano essere insufficienti per sostenere le esigenze di una famiglia. E così il numero delle donne, uomini e bambini denutriti non fa che aumentare. Molte organizzazioni partner di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale si oppongono a questo fenomeno. Nell’africa orientale per esempio Pane per tutti appoggia un gruppo di organizzazioni che si sono federate e agiscono attivamente contro il ”land grabbing”. Anche a livello internazionale, le due rganizzazione di cooperazione allo sviluppo, si impegnano per porre freno al ”land grabbing”, per chiare regole nell’industria agro alimentare e per far rispettare i diritti umani.

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Elementi Elementiper perla laliturgia liturgia

Quanti pani avete? Autrice: Claudia Kolletzki, Misereor

Quanti pani avete? È una domanda quotidiana quella che Gesù rivolge alle sue amiche e ai suoi amici. Folle di uomini, donne e bambini lo attorniano da ore per ascoltarlo. Adesso hanno fame. Quanti pani avete? Conosciamo bene il racconto della moltiplicazione dei pani, è uno dei testi fondamentali dei Vangeli. Una semplice domanda scuote le persone dalla loro letargia e le costringe a prendere posizione, ad agire. Avere fame: ogni essere umano sa cosa vuol dire. Qui in Europa generalmente intendiamo un languore allo stomaco che ci segnala: è ora di un pasto. Allora apriamo il frigo e tiriamo fuori qualcosa da mangiare.

Lo scandalo della fame Un miliardo di persone, nel mondo, non possono far questo, perché non hanno né un frigorifero né i soldi per comprare gli alimenti indispensabili. Loro non hanno semplicemente appetito, loro hanno fame. Non hanno fame solo in questo momento, ma patiscono la fame per giorni, a volte addirittura per mesi. A livello mondiale, la percentuale di persone che soffrono la fame sta crescendo. Oggi il loro numero, che oscilla intorno al miliardo, è persino maggiore di 40 anni fa. Uno scandalo perché si produce cibo sufficiente per tutti e perché, nonostante la crescita della popolazione mondiale, nessuno dovrebbe trovarsi nell’indigenza. Il nuovo drappo quaresimale denuncia il fatto che nel mondo sempre più persone soffrono la fame. Ejti Stih, l’artista, contrappone a questa indigenza la promessa della pienezza di Dio, dalla quale nessuno più è escluso. 6

“L’artista contrappone a questa indigenza la promessa della pienezza di Dio.”

Quattro tavoli e una croce Le scene dell’immagine, articolate secondo una rigorosa simmetria e collegate dalla croce giallo luminoso come segno della passione e della risurrezione di Cristo, si riferiscono ai testi biblici della moltiplicazione dei pani (Marco 6 e 8), dell’uomo ricco e del povero Lazzaro (Luca 16), dell’ultima cena (Luca 22) e della promessa della pienezza di vita (Giovanni 10, 10). L’immagine mostra quattro tavoli, quattro gruppi molto diversi di persone che si sono riunite attorno. Cosa succede a tutte queste tavolate? Si parla e si mangia, si discute e si decide, si emargina e si tacita, si prende fiducia e si assume responsabilità.

Spezzò il pane In alto a destra sono i poveri e gli offesi di tutte le nazioni gli invitati di Cristo alla sua ultima cena: i disabili e i malati, i bambini e le loro mamme, i poveri e gli emarginati, che ripongono in lui la loro speranza. Lo spezzare del pane è fin dagli inizi il segno di riconoscimento dei cristiani. La comunione di mensa è il luogo in cui condividiamo insieme il pane quotidiano, i problemi di sofferenza, le vicende di vita e la speranza in Cristo, il ”pane di vita”. L’artista ha inserito in questa scena la lavanda dei

piedi: come l’ultima cena è un’agape, un pasto d’amore, così la lavanda dei piedi è un servizio d’amore, che capovolge la predominante divisione dei ruoli.

Un povero di nome Lazzaro In basso a sinistra ci sono i potenti di questo mondo: i militari, le e i rappresentanti di un sistema economico mondiale che non mira ai bisogni delle persone, ma alla massimizzazione del profitto. Essi gozzovigliano, gradassi e arroganti. Sulla loro avidità gli affamati si rompono i denti. Il tavolo da riunione diventa una barriera di separazione tra ricchi e poveri. Le tante mani rivolte verso l’alto chiedono, supplicano, si allungano per riuscire a prendere almeno gli avanzi. Le mani di innumerevoli senza nome: tutti loro simboleggiano Lazzaro, simboleggiano l’uomo, la donna il bambino che anche oggi chiedono di ricevere almeno le briciole della tavola dei ricchi. Fame e privazione da una parte, abbondanza e spreco dall’altra: questa simultaneità è una realtà in molti paesi. Il crescente divario sociale tra i pochi che accumulano ricchezze insensate e gli innumerevoli che sono privati del minimo vitale porta inevitabilmente a conflitti violenti tra individui, gruppi e interi popoli.


Editorial Elementi per la liturgia

Sento compassione di questa folla In alto a sinistra è illustrato il miracolo dei tanti saziati grazie alla condivisione del poco. Il bambino affamato con i due pesci incarna la speranza dei più deboli in un futuro degno d’essere vissuto. Gesù Cristo ha occhi per le necessità delle persone. Per evidenziarlo, l’artista rappresenta la scena dal punto di vista dell’amore di Gesù: EGLI guarda alla gente affamata e ne ha compassione. Questo viene sottolineato visivamente dal riverbero luminoso che dal davanti scende sulla tavola e sul bambino. Sento compassione di questa folla (Marco 8, 2; cfr. 6, 34): così Gesù descrive la sua missione che l’ha portato alla gente. Egli comincia a distribuire il pane e incoraggia in tal modo le persone a fare come lui. Se il nostro sguardo segue la diagonale, vediamo cosa può accadere sotto lo sguardo dell’amore di Cristo.

Assaporare la vita In basso a destra ci sono dei bambini che fanno penzolare le loro gambe da un tavolo: quel tavolo che nella scena a sinistra era ancora una barriera eretta con la violenza. Tengono in mano ciotole colme: mangiano e bevono, provano e gustano. Il tavolo è ridiventato una tavola, intorno alla quale le persone si riuniscono per il pasto comune. Nessuno deve mendicare il cibo. Le spighe sfiorano i piedi dei bambini, promettendo a tutti una vita in pienezza (Giovanni 10, 10). Questa scena corrisponde all’immagine dell’ultima cena: la nuova comunione di mensa è criterio di ogni vera liturgia,

che elimina la logica della contrapposizione e del permanere nei ruoli del ”povero” o del ”ricco”. Un ”buon pasto” può essere solo quello che permette anche agli altri di mangiar bene!

Quanti pani avete? Una domanda quotidiana con così tante sfaccettature: Sai quanto veramente possiedi? Conosci le tue capacità? Immagini quanto saresti in grado di trarne? Hai mai provato? Sono vive in te la fame di giustizia e la sete di solidarietà? La domanda contiene, anche, un interrogativo sul nostro comportamento di consumo. La formulazione di Gesù è diretta, precisa, ed esige una decisione: ”Come agisci di fronte alla povertà davanti alla porta (vicina e lontana) di casa tua?”. La tavola comune è un forte simbolo della solidarietà coi poveri. La dichiarazione di agire risolutamente nel senso del regno di Dio promette, oltre all’equa partecipazione ai doni della creazione, una vita in pienezza. Il cambiamento comincia con una domanda. Il nuovo drappo quaresimale può avviare questa ricerca e accompagnare l’impegno per un solo mondo.

Foto: Borowski/Misereor

L’autrice del drappo Ejti Stih (1957), nata e cresciuta in Slovenia, è un’artista riconosciuta in campo internazionale. Ora vive e lavora a Santa Cruz de la Tierra in Bolivia. Insegna pittura e disegno e le sue illustrazioni per libri, giornali e riviste sono molto richieste. Inoltre ha lavorato per una cinquantina di produzioni teatrali nella creazione di costumi e scenografie. www.ejtistih.com

Il drappo quaresimale e le meditazioni: Il drappo quaresimale, stampato su stoffa in due formati, è disponibile a pagamento. Lo si può ordinare tramite il tagliando di ordinazione del materiale, le nostre pagine web o chiamando ai numeri di telefono indicati sulla seconda di copertina. Le immagini possono esser scaricate dal sito: www.campagnecumenica.ch. Proponiamo anche un libretto di meditazioni sul drappo con testi di Pierre Stutz, teologo e guida spirituale che vive a Losanna.

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Elementi per la liturgia

La ricerca del ”di più” Testo per la predica della prima domenica di Quaresima: Luca 4, 1–13

Sarah Böhm-Aebersold, pastora, Langenthal BE Gesù è stato esposto a tre diverse tentazioni. Di tentazioni ce ne sono tante, per Gesù allora, come per noi ora. La seconda è oggi più attuale che mai. Ruota attorno alla ricerca della ricchezza e del successo. Il diavolo promette a Gesù tutti i regni della terra e il dominio del mondo, se si prostra dinanzi a lui.

nella produzione di alimenti si punta al massimo profitto, i piccoli contadini sono sempre più sotto pressione. Perdono la loro terra e quindi la loro vita e la loro casa, quando le multinazionali agricole acquisiscono su vasta scala questa terra, spesso con l’aiuto di governi corrotti. Non di rado si arriva ad espellere i proprietari originali, che possiedono la loro terra da generazioni, ma senza titolo e documento.

Alla ricerca del sempre di più, della ricchezza e del potere, Gesù oppone il suo motto di vita: ”Dio solo servirai”. Dobbiamo quindi chiederci come si presentano un progetto di vita e un’economia che servono Dio e promuovono la vita. Franz Segbers, Anche noi conosciamo questa professore di etica sociale tentazione, questa ricerca del sempre all’Università di Marburg, adotta il di più. In economia il valore di criterio dell’essere al servizio della un’azienda in borsa si misura vita. Un’economia al servizio della vita sull’aumento o sul calo dei suoi è caratterizzata dalla stima per la profitti. Si richiede un utile in costante terra e per il lavoro che vi si svolge. crescita, una ricerca senza fine del Essa misura il proprio successo non guadagno e del successo. Neanche principalmente in base agli utili o alle noi siamo esenti da questa ricerca: perdite, ma in quanto raggiunge il spesso ci giudichiamo l’un l’altro e proprio scopo di fornire alle persone i giudichiamo noi stessi in base al beni per vivere. Trasferito all’ambito successo e all’insuccesso. interpersonale, questo potrebbe significare rispettare l’altro come Questa ricerca della ricchezza, del persona con la sua dignità indipensuccesso e del potere ha il suo prezzo. dentemente dalla sua efficienza e conA Gesù è stata offerta ogni potenza e cedergli spazio per vivere. gloria dei regni della terra al prezzo di riconoscere la supremazia del male. Anche l’attività economica, tuttavia, Non avviene altrimenti nella nostra non si svolge al di fuori della nostra moderna ricerca del profitto e del sfera d’influenza. Le nostre abitudini successo. Anch’essa richiede il suo alimentari, per esempio, hanno effetti prezzo. Nell’agricoltura industriale, sulla vita delle persone del Sud del che produce il nostro cibo, lo vediamo mondo. La nostra zootecnia, ad molto chiaramente. Siccome anche esempio, non si potrebbe più mante-

nere senza la soia come fornitrice di proteine a buon mercato. E la soia viene coltivata su vasta scala in America Latina, a scapito delle piccole aziende agricole. Il tentatore non ha potuto imporre nulla a Gesù, non ha avuto insomma alcun potere su di lui. Anche noi non siamo in balìa di questa tentazione, della ricerca del sempre di più, ma possiamo scegliere liberamente. Se per esempio preferiamo i prodotti equosolidali e i prodotti di stagione coltivati regionalmente, diamo un autentico contributo a un’agricoltura al servizio della vita e quindi di Dio, che è l’origine stessa di ogni vita.

Testi per la predica Per le quattro domeniche successive vi proponiamo, scaricabili in formato word da internet o da richiederci: seconda domenica di Quaresima “Garantire l’esistenza”, su Genesi 15, 5–12, 17–18 di Josef Wirth, parroco, San Gallo terza domenica di Quaresima “Vedo una cosa che tu non vedi”, su Esodo 3, 1–15 di Siegfried Arends, Pane per tutti quarta domenica di Quaresima “Terra sotto i piedi”, su Giosuè 5, 9–11 di Verena Sollberger Schwarzenbach, pastora, Lucerna quinta domenica di Quaresima “Ecco, faccio una cosa nuova”, su Isaia 43, 16-21 Autrice: Rita Gemperle, Sacrificio Quaresimale 9


Elementi per la liturgia

Preghiere dal mondo Grazie per la terra Grazie Signore, Padre e Madre, per la terra che ci sostiene, per la terra che ci nutre. Grazie perché la presti a tutti noi esseri umani, animali e vegetali. Grazie perché ogni tanto, da qualche parte anche noi per altri siamo terra che sostiene e che nutre. Grazie Signore perché Tu sei la nostra terra che ci sostiene. Grazie perché anche da noi fai nascere cose buone. dal Perù

Per la benedizione della tavola Da qualche parte, Signore, qualcuno ha arato. Da qualche parte, Signore, qualcuno ha seminato. Da qualche parte, Signore, qualcuno ha raccolto. Da qualche parte, Signore, qualcuno ha trasportato. Qui, Signore, qualcuno ha fatto la spesa. Qui, Signore, qualcuno ha cucinato. Qui, Signore, qualcuno ha apparecchiato. Riconoscenti, Signore, fa che sappiamo essere riconoscenti, sotto la tua magnanima benedizione. Brot für die Welt, Germania

La trama della vita Ogni parte di questa terra è sacra. Qualsiasi cosa accade alla terra, ha ripercussioni per i suoi figli. Lo sappiamo: la terra non ci appartiene. Siamo noi ad appartenere alla terra. Lo sappiamo: tutto è collegato, come i membri di una famiglia. Noi non abbiamo tessuto la trama della vita. Siamo solo uno dei tanti fili. Qualsiasi danno arrechiamo al tessuto, lo arrechiamo a noi stessi. liberamente dal discorso del capotribù Seattle

Foto: Jeffrey-EEA

Di fronte a Te Signore stiamo di fronte a Te, ben saldi sulla terra che Tu ami. Signore stiamo di fronte a Te, protesi verso il cielo che Tu prometti. Signore stiamo di fronte a Te, come figli del cielo e della terra. Signore stiamo di fronte a Te, fedeli alla terra e aperti per Te. A. Rotzetter, Svizzera

Per la dignità di tutte le persone O Signore, noi riconosciamo di fronte a Te la nostra avidità e il nostro egoismo, la nostra superficialità e la nostra ignoranza. Troppo spesso ne derivano inquinamento e distruzione della Tua terra e delle Tue creature. Riconosciamo che ci affidiamo alla ricchezza materiale e che siamo poveri nel nostro spirito. Ti ringraziamo, perché la Tua mano ci ha modellati a Tua immagine e somiglianza. Rafforza in noi la percezione della dignità che hai donato a tutte le persone. Dacci il coraggio, Signore, di alzarci e di contare qualche cosa, di alzarci per quelli che non riescono a stare in piedi da soli, di alzarci per fare qualcosa per la nostra vita, ogni qualvolta questo si renda necessario. Fa che non temiamo nulla più di Te. Fa che non amiamo nulla più di Te. Così non avremo più nulla da temere. dal Sudafrica

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Schede didattiche – Elementari

L’albero di mango e l’arte di condividere La tematica di fondo di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale

Obiettivi

Introduzione

• Sviluppare la passione per l’arte narrativa africana • Indagare su avidità e condivisione quali atteggiamenti di base • Conoscere le organizzazioni delle chiese e i loro loghi • Comprendere il collegamento tra la condivisione e le organizzazioni delle chiese • Sviluppare proprie idee di intervento

Questa unità non riguarda specificamente il tema della campagna di quest’anno, ma in generale il lavoro delle nostre organizzazioni. Tuttavia, invece di parlare in generale di povertà, cooperazione allo sviluppo e condivisione, qui viene proposto un approccio a queste tematiche mediante una favola africana. La favola offre riferimenti emozionali positivi e invita all’identificazione. Il comportamento e le caratteristiche degli animali possono rispecchiare il comportamento e le caratteristiche di noi esseri umani, senza avere un effetto moraleggiante. In questo modo la condivisione, preoccupazione centrale delle nostre organizzazioni, viene trasmessa in modo giocoso e sensoriale e viene stabilito il riferimento all’opera di Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti.

Tempo

Contenuti / Forme metodiche Organizzare il centro Disporre al centro manghi (freschi o essiccati, possibilmente da commercio equo e solidale) e altri frutti (di produzione locale) possibilmente formando un cuore. Al centro del cuore i loghi di Pane per tutti e/o Sacrificio Quaresimale. Materiale: Frutti (tra l’altro manghi, freschi o essiccati)

5'

Inizio Osservare i frutti: Di quali frutti si tratta? Da dove vengono? Quale mi piace in particolar modo? (Rimandare alla fine il momento in cui si divideranno e si mangeranno i frutti.)

10'

Collegamento «La storia che oggi sentiamo e viviamo proviene dall’Africa. Parla di uno di questi frutti, per la precisione di un albero di mango. E la storia parla anche di animali. Mentre la racconterò avrò bisogno del vostro aiuto». Distribuire a tutti foglietti coperti con nomi di animali: scimmia, elefante, leone, zebra, serpente, giraffa, coccodrillo. A seconda delle dimensioni del gruppo più esemplari di ogni specie di animali. I diversi animali si presentano a questo punto con i movimenti e i rumori tipici. Gli altri tentano di indovinare di che animale si tratta. Gli animali entrano in azione nel corso della storia. Nella favola si trova inoltre una formula magica in tre parti: ”Naraboro tandaboro…” Fare pratica insieme con il gruppo finché tutti non l’abbiano imparata. Materiale: Strumenti ritmici, Foglietti con i nomi degli animali 11


Schede didattiche – Elementari

15'

Favola ”L’albero di mango”, prima parte Raccontare la prima metà della favola con la partecipazione dei bambini (nel loro ruolo di animali). Interrompere al momento dell’invito del coccodrillo. Strumenti ritmici. Materiale: Favola ”L’albero di mango”

10'

Far raccontare possibili continuazioni Come potrebbe continuare la storia? Lasciare che i bambini (eventualmente in piccoli gruppi) pensino a possibili continuazioni e le raccontino. Importante: farlo restando all’interno della favola!

10'

Favola ”L’albero di mango”, seconda parte Raccontare la continuazione della favola (seconda parte) con la partecipazione dei bambini.

10'

Discussione sulla storia, confronto tra coccodrillo e scimmia Stimolo per la discussione (con riferimento ai frutti al centro): Che cosa fa la scimmia con i frutti? (Descrivere: che cosa farebbe la scimmia con questi frutti qui?) Che cosa fanno i coccodrilli con i frutti? (Descrivere: che cosa farebbe il coccodrillo con questi frutti qui?) Lasciar esporre diverse possibilità. Esperienze con la condivisione: Quand’è che io sono la scimmia, che è felice di condividere? Quand’è che io sono il coccodrillo, che preferirebbe tenere tutto per sé? Quand’è che voi siete gli altri animali, felici della condivisione? Com’è di volta in volta? Come ci fa sentire? È bello? Per chi? Eccetera.

5'

Condivisione I frutti al centro vengono divisi e mangiati alla ”maniera delle scimmie”. Possibilità di scambiarsi esperienze di condivisione: positive e negative.

10'

Collegamento con le organizzazioni delle chiese Impulso: «In questo mondo ci sono persone che hanno molto e persone che hanno poco o niente del tutto. Così come nella storia ci sono persone che vogliono avere il più possibile per sé (come il coccodrillo) e altre che condividono ciò che hanno (la scimmia). Noi stessi siamo a volte da una parte e a volte dall’altra. A volte pensiamo soprattutto a noi, altre volte siamo disposti a condividere. A volte convivono in noi entrambi gli aspetti. Per fortuna ci sono di quelli che come la scimmia della storia si impegnano affinché tutti abbiano a sufficienza. Persone che credono che Dio vuole che tutti abbiano a sufficienza. E in questo noi possiamo essere di aiuto. Di questo si occupano Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale (vedere i loghi). Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti invitano le persone a condividere. Non soltanto da noi, ma in tutto il mondo. Si impegnano affinché tutti abbiano abbastanza per vivere.» Per illustrare: • presentare a tutti un progetto di Sacrificio Quaresimale / Pane per tutti • presentare esempi di racconti dai giornali per bambini Jumi (Guatemala) o KiKi (Sierra Leone) Materiale: Jumi, KiKi, riviste da comandare modulo di ordinazione. Se il tempo è sufficiente: far fare disegni per illustrare la storia. Materiale: Carta, colori

5'

Raccogliere idee di intervento Che cosa possiamo fare per sostenere i progetti di Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti? Presentare il sacchetto di Sacrificio Quaresimale / la scatola di Pane per tutti.

5'

Breve preghiera (non durante le lezioni scolastiche) Per esempio: Buon Dio, ci hai dato mani affinché condividiamo l’uno con l’altro. Aiutaci a praticare la condivisione. Buon Dio, ci hai dato un cuore affinché amiamo e sperimentiamo la felicità. Aiutaci a donare agli altri amore e felicità. Buon Dio, il mondo è meraviglioso e ci piace vivere. Aiutaci, affinché in tutto il mondo possiamo condividere senza aver paura di restare con troppo poco.

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Schede didattiche – Elementari

L’albero di mango Una favola africana sui temi della condivisione, dell’amicizia e dell’avidità. I bambini possono essere coinvolti nella favola partecipando al racconto (si provi all’inizio la formula magica in tre parti finché i bambini non l’abbiano imparata a memoria) e/o con l’aggiunta di strumenti musicali (tamburo e altri strumenti ritmici). Di volta in volta uno o più bambini interpretano singoli ruoli di animali (leone, elefante, zebra, serpente, giraffa, scimmia, coccodrillo) imitandone i movimenti e i rumori caratteristici.

Parte 1 Molto, molto tempo fa, da qualche parte nella giungla in Africa, c’era un grande albero di mango sul quale crescevano frutti splendidi e succulenti. Ogni giorno sotto questo albero si incontravano gli abitanti della foresta: il leone, l’elefante, la zebra, il serpente e la giraffa e tutti gli altri animali. Ogni volta che viene nominato un animale i bambini a cui in precedenza è stato assegnato quel ruolo ne imitano il movimento e il rumore, eventualmente accompagnati da strumenti ritmici «Eccomi», ruggì il leone e scosse la sua criniera. «Eccomi», barrì l’elefante e agitò la sua proboscide. «Eccomi», gridò la zebra e zampò con i suoi zoccoli. «Eccomi», sussurrò il serpente e sibilò un lungo zzzzzzzzzzzz. «Eccomi», disse la giraffa e allungò ancor di più il collo. «Eccomi», gridò la scimmia e batté entusiasta le sue zampe di scimmia.

La scimmia viveva sull’albero di mango. In realtà quest’albero di mango era un albero magico. Ogni giorno la scimmia pronunciava la parola magica: «Naraboro tandarobo» E tutti gli animali (cioè tutti i bambini) ribattevano: «Naraboro tandarobo» La scimmia: «muganga mapenda» Tutti gli animali: «muganga mapenda» La scimmia: «Koda kigi kanga» Tutti gli animali: «Koda kigi kanga» E a quel punto a ogni battito del cuore della scimmia i dolci frutti del mango cadevano a terra … (rullo di tamburi) tam, tam, tam… e tutti gli animali mangiavano a sazietà. Poiché era una scimmia generosa e gentile, divideva i manghi con tutti gli animali della foresta. La scimmia viene invitata a dare a ognuno un pezzo di mango. Ogni giorno i suoi amici venivano all’albero: c’erano il leone, l’elefante, la zebra, il serpente, la giraffa e molti altri ancora. E ogni giorno la scimmia pronunciava con tutti gli animali la parola magica: ”Naraboro tandarobo” E tutti gli animali (cioè tutti i bambini) ribattevano: «Naraboro tandarobo» La scimmia: «muganga mapenda» Tutti gli animali: «muganga mapenda» La scimmia: «Koda kigi kanga» Tutti gli animali: «Koda kigi kanga» E a quel punto a ogni battito del cuore della scimmia i dolci frutti del mango cadevano a terra… (rullo di tamburi) tam, tam, tam … e tutti gli animali mangiavano a sazietà.

Chiacchierando e spettegolando si gustavano i frutti. Tuttavia un giorno giunse un coccodrillo risalendo il fiume. Il coccodrillo viene invitato a imitare il movimento e il rumore caratteristici. Non appena scorse gli animali riuniti attorno all’albero di mango, si fermò a una certa distanza per vedere che cosa stava succedendo. All’improvviso la scimmia notò il coccodrillo e lo invitò a provare i suoi frutti squisiti. «Ti va di mangiare un mango?» «Non ho mai assaggiato un mango», rispose il coccodrillo. Allora pronuncia con noi la parola magica: «Naraboro tandarobo» Tutti gli animali (cioè tutti i bambini): «Naraboro tandarobo» La scimmia: «Muganga mapenda» Tutti gli animali: «Muganga mapenda». La scimmia: «Koda kigi kanga» Tutti gli animali: «Koda kigi kanga». E a ogni battito di cuore della scimmia un mango cadeva davanti alle zampe del coccodrillo. «Prendilo!» gridò la scimmia. (rullo di tamburi) tam, tam, tam… Il coccodrillo mangiava il mango e diceva: «Squisito. Davvero squisito! Ti ringrazio, scimmia». Da allora in poi il coccodrillo risalì ogni giorno il fiume per andare a trovare la scimmia. Prendeva anche dei manghi da portare a casa agli altri coccodrilli. L’intera popolazione dei coccodrilli era entusiasta dei dolci frutti. Chiedevano sempre altri manghi. Alla fine al capo dei coccodrilli venne un’idea: «Se uccidessimo la scimmia l’intero albero di mango apparterrebbe a noi

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Schede didattiche – Elementari

coccodrilli e i suoi frutti sarebbero tutti solo per noi». «Così il capo dei coccodrilli elaborò uno stratagemma allo scopo di avere l’albero di mango tutto per sé». «Attira la scimmia da me», disse. «Ho bisogno del cuore della scimmia». Il coccodrillo era in grande imbarazzo. Come avrebbe fatto a portare il cuore della scimmia al capo dei coccodrilli? La mattina presto partì alla volta dell’albero di mango. Strada facendo escogitò un piano. Come al solito la scimmia si rallegrò nel vedere il suo amico. «Benvenuto, caro, mi fa piacere che sia venuto a trovarmi». «Scimmia, sei stata così buona con me nelle ultime settimane. Anche agli altri coccodrilli della mia tribù hai fatto dono di frutti così eccellenti. Per sdebitarmi voglio invitarti da noi dall’altra parte del fiume. Sarai nostro ospite. Il capo dei coccodrilli sarebbe felicissimo di fare la tua conoscenza». A questo punto interrompere la narrazione della fiaba. Come potrebbe continuare la storia? Permettere ai bambini – eventualmente in piccoli gruppi – di raccontare diverse continuazioni. Ma attenzione a restare nella storia e a non uscirne!

Parte 2 «Che bello da parte tua invitarmi a casa tua», disse la scimmia. «Anche a me farebbe piacere conoscere il capo dei coccodrilli e la tua tribù. Però... come faccio a venire? Tu vivi nell’acqua e io certo vi annegherei. Perché sai, caro coccodrillo: non so nuotare”. «Nessun problema, cara scimmia. Siediti semplicemente sulla mia schiena e così potrò portarti sull’altra sponda». La scimmia acconsentì felice e saltò sulla schiena del coccodrillo. Ma quando furono in mezzo al fiume il coccodrillo cominciò a inabissarsi sempre di più. Il suo 14

illustrazione, Susanne Labarraque-Coral

piano era di annegare la scimmia prima di giungere all’altra riva. Poiché il coccodrillo si inabissava sempre di più, la scimmia gridò: «Mi sto bagnando, caro coccodrillo. Non puoi inabissarti ancora». Senza degnarla di una risposta il coccodrillo si inabissò ulteriormente. A questo punto la scimmia si rese conto che qualcosa non andava per il verso giusto. «Che intenzioni hai? Sto annegando!» «Mio caro amico, non ti nasconderò la verità. Il capo dei coccodrilli vuole che io gli porti il tuo cuore di scimmia. Perché gli piacciono i manghi più di qualsiasi altra cosa». La scimmia era talmente scioccata che si morse le labbra per non urlare. Rifletté intensamente su come avrebbe potuto salvarsi. Alla fine disse, nel modo più calmo possibile: «Ma perché non me lo hai detto subito? In quel caso lo avrei portato con me». «Che cosa avresti portato con te?» domandò il coccodrillo sbalordito. «Il mio cuore, ovviamente». «Che cosa? Non hai con te il tuo cuore?» «No, quando faccio un’escursione lo lascio sempre appeso all’albero di mango. Suvvia, torniamo indietro a prenderlo». Il coccodrillo era senza parole, si voltò e nuotò velocemente verso la riva. Arrivati a destinazione la scimmia saltò giù dalla schiena del coccodrillo, si arrampicò sull’albero di mango e da lassù gridò: «Ma davvero non sai, stupido di un coccodrillo, che le scimmie hanno il cuore in petto come gli altri esseri viventi? Pensavi veramente che ti avrei accompagnato alla tua tribù per trovarvi la morte? Ritorna alla tua tribù. La nostra amicizia è finita».

Il coccodrillo nuotò verso casa pieno di vergogna. Rendendosi conto di quanto fosse stato stupido e di aver perso il suo migliore amico, pianse una grossa lacrima di coccodrillo. La scimmia non la finiva più di ridere e lanciò manghi marci dietro al coccodrillo… (rullo di tamburo) tam tam tam… Quando gli altri animali udirono le risate fragorose della scimmia, accorsero tutti curiosi. Arrivarono: (i bambini imitano i movimenti e i rumori appropriati) il leone, l’elefante, la zebra, la tartaruga, il serpente e la giraffa… La scimmia pronunciò la formula magica: «Naraboro tandarobo» E tutti gli animali (cioè tutti i bambini) ribattevano: «Naraboro tandarobo» La scimmia: «muganga mapenda» Tutti gli animali: «muganga mapenda» La scimmia: «Koda kigi kanga» Tutti gli animali: «Koda kigi kanga» E a quel punto a ogni battito del cuore della scimmia i dolci frutti del mango cadevano a terra… (rullo di tamburi) tam, tam, tam… e tutti gli animali mangiavano a sazietà. Mentre gli animali si dividevano i manghi, la scimmia raccontò loro la storia del coccodrillo e tutti scoppiarono a ridere a crepapelle ... Martin Moffor / Siegfried Arends


Schede didattiche – Medie

Desiderare e condividere Unità didattica sul lavoro di Sacrificio Quaresimale e Pane per tutti

Obiettivi • I bambini riflettono sui propri bisogni fondamentali e sui propri desideri. • Conoscono i loghi di Pane per tutti o Sacrificio Quaresimale. • Imparano che le nostre organizza zioni si adoperano per soddisfare i bisogni fondamentali e i desideri delle persone svantaggiate. • Conoscono un progetto modello. • Con le loro capacità si impegnano a favore di bambini svantaggiati.

Film ”Terreno fertili sotto i piedi” Regia: Karin Oettli CH/Burkina Faso 2003 8 minuti Nel Burkina Faso, Paese dell’Africa occidentale, la qualità della terra peggiora. La pressione demografica, le monocolture, l’allevamento di bestiame e il disboscamento hanno determinato una diminuzione dei raccolti. Con il sostegno di Sacrificio Quaresimale. La popolazione di Gossina ha edificato dei piccoli muri di pietra. In questo modo i terreni esistenti non sono più spazzati dal vento o lavati via da violente piogge. Il compost migliora la fertilità. I metodi di coltivazione tradizionali raddoppiano la resa. Una associazione di donne fa funzionare un proprio mulino per il miglio e piccoli forni di argilla cotta necessitano di meno legna per cucinare. iIl filmato si trova nel DVD: ”Aiuto allo sviluppo autonomo, responsabilità-Come funziona la cooperazione allo sviluppo.” Della Fondazione Educazione e Sviluppo contiene una selezione di sette film. Potete ordinarlo con il materiale della campagna o direttamente online www.globaleducation.ch / roger.welti@globaleducation.ch

Introduzione L’attività qui proposta stimola ragazze e ragazzi a informarsi sul lavoro di Sacrificio Quaresimale/Pane per tutti. A quanto pare molti non sanno assolutamente per che cosa si adoperano concretamente le nostre organizzazioni. Questa unità didattica è concepita in modo cognitivo. Attraverso le diverse forme di elaborazione si sviluppa tuttavia un ciclo di lezioni molto vario. Si invitano i ragazzi a confrontarsi con i propri bisogni fondamentali/ desideri. In seguito viene posto al centro della discussione il lavoro di Pane per tutti/ Sacrificio Quaresimale e con esso le persone svantaggiate partendo dai

bisogni fondamentali/desideri. Sono spiegati i loghi delle due organizzazioni di cooperazione allo sviluppo. Il film di otto minuti dal Burkina Faso – ”Terreno fertile sotto i piedi” – mostra il lavoro di una delle organizzazioni locali nostre partner di progetto per andare incontro a bisogni fondamentali della popolazione. Gli alunni cercano di identificare i bisogni fondamentali/desideri soddisfatti e non soddisfatti delle persone nel film. Un fumetto su Sacrificio Quaresimale e rispettivamente un foglio di lavoro su Pane per tutti permettono di approfondire ciò che si è appreso. Questi servono

anche a spiegare come Sacrificio Quaresimale/Pane per tutti impiegano i soldi che raccolgono con le collette. In conclusione ragazze e ragazzi sono invitati a indagare su quali proprie capacità potrebbero essere messe a frutto in un’iniziativa a favore di persone svantaggiati. In un prolungamento di questa unità didattica è possibile realizzare un’azione di solidarietà per raccogliere offerte a favore dei progetti realizzati dalle nostre organizzazioni.

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Schede didattiche – Medie

Tempo

Contenuti / Forme metodiche Preparare lo spazio Sistemare in modo ben visibile il manifesto con il logo di Pane per tutti e/o Sacrificio Quaresimale. Materiale: Manifesto di Sacrificio Quaresimale o di Pane per tutti, da ordinare tramite il formulario di ordinazione del materiale o su internet.

15'

Entrare in argomento Stimolo per la discussione: «Nella lezione di oggi ci occuperemo di bisogni fondamentali delle persone, di desideri e di condivisione. Pensiamo ai nostri propri bisogni e desideri, ma anche a quelli di persone svantaggiate. Quali bisogni fondamentali/desideri hanno i poveri? C’è una differenza rispetto a noi? Vogliamo con questo imparare a conoscere il lavoro di Sacrificio Quaresimale e /o Pane per tutti». Parlare con i bambini di ciò che è necessario alla vita e renderli consapevoli di ciò che sono i bisogni fondamentali. In piccoli gruppi i bambini disegnano/dipingono i loro bisogni fondamentali, ma anche i desideri, su cartoncini A5. Su ogni cartoncino soltanto un bisogno fondamentale/desiderio. Possono essere molti. Stabilire una durata. Disporre successivamente i diversi lavori uno accanto all’altro e porre al riguardo le seguenti domande: Che cosa potrei condividere di questo? Con chi? A quali condizioni? Materiale: Cartoncini A5, matite colorate

15'

Bisogni fondamentali e desideri Stimolo per la discussione: «Non tutte le persone della terra vedono soddisfatti i propri bisogni fondamentali. I poveri hanno desideri diversi da quelli di chi ha tutto. Chi decide chi dove come può vivere bene? Le persone svantaggiate possono farci qualcosa se sono nate in determinati luoghi?» Il seguente ”gioco” dovrebbe rendere consapevoli che anche i desideri dipendono dalle condizioni di vita. I bambini/e fanno ritorno ai propri gruppi con i rispettivi cartoncini. Ogni gruppo riceve due dadi. Ogni bambino/a getta i dadi una volta. In base alla somma dei punti dei due dadi il bambino può scegliere dai cartoncini a disposizione il numero corrispondente di bisogni fondamentali. Condurre una conversazione sull’esperienza fatta e discutere del luogo in cui il gruppo vive se ha soltanto due punti (Burkina Faso) o dieci punti (Svizzera); nel caso di dodici punti si è milionari. Materiale: 2 dadi per gruppo

10'

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Il logo di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale e il loro lavoro Fare riferimento al manifestato con il logo. Le nostre organizzazioni di cooperazione allo sviluppo si adoperano per i bisogni fondamentali e i desideri di persone svantaggiate che vivono in paesi poveri, cui spesso manca l’indispensabile. Pane per tutti è il servizio di cooperazione con paesi in via di sviluppo delle chiese evangeliche riformate svizzere. Il nome dice tutto: si tratta di pane, cioè di ciò che è necessario per la vita, ma anche di diritti e d’istruzione per tutte le persone. La spiga nel logo lo rende evidente. La croce nella spiga ricorda che Pane per tutti è un’organizzazione cristiana che fa riferimento a Gesù. Sacrificio Quaresimale è l’organizzazione di aiuto allo sviluppo dei cattolici svizzeri. Un mondo unito da una croce, o un pane tagliato per mezzo della croce, questo è quello che vuole dire questo logo. Il pane rappresenta tutto ciò che è necessario per la vita. La croce sta per Gesù. Il logo di Sacrificio Quaresimale dice: quando condividiamo come fece Gesù, allora le persone stanno meglio. Entrambi i loghi fanno riferimento alla condivisione. Le persone condividono il pane, condividono il cibo, condividono il denaro. Le nostre organizzazioni hanno il seguente ragionamento per il loro lavoro: «Se dai a una persona affamata un pesce e sarà sazia una volta. Se le insegni a pescare, non soffrirà mai più la fame». Ragazze e ragazzi riflettono e dicono come questa frase va interpretata. Stimolo per la discussione: le nostre organizzazioni vanno ancora oltre e si domandano «Che cosa succede se il fiume in cui si pesca è avvelenato? O quando altri hanno già pescato tutto ciò che c’era da pescare? O quando il pescatore non ottiene un prezzo equo per i suoi pesci?». Sacrificio Quaresimale/Pane per tutti non regalano soldi. Vogliono cambiare le condizioni di vita affinché le persone possano badare a se stesse.


Schede didattiche – Medie

Per questo collaborano con esperti del luogo che aiutano le persone affinché possano soddisfare i propri desideri e avere una vita migliore: i bambini possono frequentare la scuola e accedere alla formazione professionale, l’alimentazione migliora nelle qualità e nella quantità, tutte le persone sono più sane. 10'

Il lavoro delle organizzazioni, una realtà concreta Nel fumetto di pagina 18 e nella scheda con le lenti d’ingrandimento di pagina 19 è spiegato il lavoro di Pane per tutti e di Sacrificio quaresimale. Fotocopiare o scaricare da internet queste schede. L’attività con il fumetto consiste nel ritagliare le nove scene (incluso il testo) e poi cercare di ricomporre la sequenza esatta. Controllare il compito insieme. Il lavoro con la scheda con le lenti, consiste nell’assegnare a ogni lente/immagine uno dei 7 concetti indicati in fondo. Materiale: Online trovi pdf sulle due organizzazioni o ordinare le schede su modulo di ordinazione (Pane per tutti set da 10 pz)

25'

Film ”Terreno fertile sotto i piedi” Si può introdurre il film innanzitutto così riassumendolo: «Il seguente film mostra in maniera esemplare come Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale collaborano con persone svantaggiate». Introdurre la classe al film mediante un sunto dello stesso (cenni sul film nel box a pagina 15; è consigliabile visionarlo in precedenza). È necessario anche spiegare la parola ”erosione” in generale e nel contesto del film. Interrompere il film a circa 1’20” (quando i bambini vanno a scuola). Discutere i possibili desideri delle persone del Burkina Faso. Invitare a questo punto ragazze e ragazzi a riflettere, nel corso del prosieguo del film, su quali desideri le persone nel film soddisfano e quali restano insoddisfatti. Distribuire foglietti per appunti e l’occorrente per scrivere. Guardare il film sino alla fine. Dopo il film ragazze e ragazzi prendono nota delle loro percezioni: quali desideri sono stati soddisfatti e quali no? Successivamente si scambiano le rispettive idee. Materiale: Film, lettore DVD e TV o beamer, DVD “Un terreno fertile sotto i piedi”, foglietti per appunti, occorrente per scrivere.

15'

Soddisfare i desideri delle persone svantaggiate Riflettere con ragazze e ragazzi su una possibile azione di sostegno. Stimolo per la discussione: «Milioni di bambini e le loro famiglie non hanno abbastanza da mangiare. I bambini non possono frequentare le scuole, non possono ottenere un’istruzione. Le loro possibilità di partenza nella vita sono scarse. Sacrificio Quaresimale/ Pane per tutti rafforzano e sostengono le famiglie e i loro bambini. Il lavoro delle nostre organizzazioni infonde loro speranza e coraggio. Grazie a questo le persone riescono a vedere un futuro migliore e pieno di speranza. All’inizio della lezione ci siamo soffermati sui bisogni fondamentali/ desideri. Nel film abbiamo visto che anche le persone svantaggiate hanno desideri. Pane per tutti/ Sacrificio Quaresimale contribuiscono con il loro lavoro a assicurare una vita migliore a queste persone. Queste organizzazioni dipendono tuttavia dal sostegno che noi diamo al loro lavoro. Noi possiamo fare la nostra parte con donazioni in denaro oppure impiegando il nostro tempo e i nostri talenti. I talenti sono le capacità particolari che ognuno di noi possiede». Ognuno menziona uno dei propri talenti. Invitare la classe a riflettere in piccoli gruppi su quale dei propri talenti potrebbero adoperare a favore delle persone svantaggiate. Nel gruppo prendono nota di ogni suggerimento su un unico foglio. A turno i gruppi presentano le proprie idee e appendono il foglio. Discutere nel plenum le idee e scegliere quelle che si rivelano essere le migliori o le più facili da realizzare. Eventualmente pianificare la realizzazione dell’idea scelta. Materiale: Buste per le offerte di Sacrificio Quaresimale o scatolina di Pane per tutti da ordinare tramite il formulario di ordinazione del materiale o su internet.

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Schede didattiche – Medie

Che cosa succede con la mia offerta?

Tu fai un’offerta a favore di Sacrificio Quaresimale.

Molti bambini, donne e uomini che vivono in paesi svantaggiati sono poveri perché i loro diritti non sono rispettati.

Insieme decidono di fare qualche cosa e poi vanno a chiedere un aiuto a Sacrificio Quaresimale.

La loro richiesta è esaminata e, quando è ritenuta valida, si firma un contratto.

La collaborazione ha così inizio. Esperti indigeni consigliano i gruppi, grazie ai soldi di Sacrificio Quaresimale.

Le persone migliorano la propria alimentazione e ottengono quello che spetta loro di diritto.

Collaboratrici e collaboratori di Sacrificio Quaresimale fanno visita ai gruppi di persone. È importante che si discuta e che ci siano dei controlli.

Anche Sacrificio Quaresimale è controllato: le offerte devono essere impiegate correttamente.

Grazie alla tua offerta le condizioni di vita migliorano. I bambini adesso possono andare a scuola.

SACRIFICIO QUARESIMALE 18


Schede didattiche – Medie

Vedere e agire: dove va a finire la mia offerta?

Sette esempi di come la tua donazione aiuta le persone. Quale concetto corrisponde a quale lente di ingrandimento? Salute

Nutrizione

Tutela del clima

Commercio equo e solidale

Diritti dei bambini

Istruzione

Pari diritti per uomini e donne

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Schede didattiche – Giovani

Assassinio nella vigna! Obiettivi • I giovani vengono a conoscenza in modo giocoso del tema del furto della terra nella Bibbia e delle critiche profetiche al riguardo. • Scoprono la connessione tra la Bibbia e l’attuale problematica del landgrabbing (accaparramento della terra). • Formulano critiche profetiche all’ingiustizia attuale. • Abbracciano l’impegno delle organizzazioni della chiesa contro il furto della terra.

Introduzione La questione del furto della terra assomiglia a un giallo. Le pratiche degli investitori su scala mondiale paiono talvolta Tempo

criminali e la lotta contro il furto della terra assume connotati criminologici. Questa unità sfrutta l’approccio criminologico e permette ai giovani di far luce su un caso biblico di furto della terra. Le critiche del profeta Elia all’atto di violenza fungono da modello per il comportamento profetico attuale contro l’ingiustizia. Utilizzando i manifesti della Campagna ecumenica 2013 o a una presentazione su PowerPoint si può creare il collegamento con l’attuale problematica della terra su scala mondiale e con l’impegno delle nostre organizzazioni di cooperazione allo sviluppo. È possibile abbreviare a 45 minuti i tempi dell’unità limitandosi alla storia di Nabot e a un riferimento generale al tema della campagna.

Contenuto / Forme metodiche Organizzare il ”centro” Come introduzione al mondo del giallo si possono raccogliere oggetti di tecnica giallistica: lente d’ingrandimento, pistola giocattolo, coltello, manette, prove. Materiale: le prove scheda si lavoro

5'

Approccio Associazioni tra gli oggetti al centro: in cerchio i giovani inventano una storia in cui devono essere presenti gli oggetti a disposizione. Alternativa: se c’è a disposizione tempo sufficiente è possibile giocare al ”gioco dell’assassino”

15'

La polizia criminale indaga Questa lezione ruota intorno alla soluzione di un caso criminale. Sebbene il caso sia riportato nella Bibbia, è di grande attualità. Piccoli gruppi di 3-4 persone formano un comando speciale della polizia criminale israelita. La missione: siete sulle tracce di un controverso caso di morte. Esaminate tutti gli elementi probatori! Metteteli nel giusto ordine e scrivete ciò che potrebbe essere successo! Si tratta di omicidio? Chi è la vittima e chi è il colpevole o la colpevole? C’è un movente? Quale? Materiale: Le prove, per ogni gruppo una fotocopia delle schede di lavoro, Carta e matita per ogni gruppo

10'

Scambio dei risultati nel gruppo al completo Mettere a confronto le varie versioni di come si sono svolti i fatti.

10'

Leggere il testo biblico 1 Re 21:1–16 Leggere il testo biblico e confrontarlo con le proprie indagini. Il caso è stato risolto correttamente? Analizzare il comportamento dei diversi attori. Sulla lavagna da parete o a fogli mobili elencare i seguenti nomi: Acab, Izebel, Nabot, la casa più vecchia della città, due testimoni, abitanti della città: Che cosa vuole lui/lei? Che cosa fa lui/lei? Perché? Materiale: Bibbia

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Schede didattiche – Giovani

15'

Il ruolo dei profeti: accusa e giudizio Incarico: L’assassinio di Nabot non passa inosservato. Il profeta (i profeti nella Bibbia si presentano in nome di Dio) Elia riceve l’incarico di richiamare Acab e Izebel alla propria responsabilità. Come avrebbe potuto suonare il giudizio di Elia? • Interpretazione teatrale: Far interpretare da piccoli gruppi la scena dell’accusa con Elia, Acab e Izebel. Oppure: • Fare fermo immagine: Quale contegno si addice al profeta Elia, a Acab e a Izebel? Soltanto dopo leggere 1 Re 21:17-21.23: Mettere a confronto il giudizio di Dio/Elia con le proprie proposte (vedi sopra: Come avrebbe potuto suonare il giudizio di Elia?). Stimolo per la discussione: Ci sembra adeguata questa punizione? La discendenza di Acab dovrà essere sterminata. Che cosa trova qui espressione riguardo al rapporto tra le generazioni? Quale comportamento ha un suo futuro e quale no? In che modo questa storia biblica descrive i compiti dei profeti e quelli del re? Materiale: Bibbia

15'

Collegamento con la pratica odierna del ”furto della terra” Acab si rende colpevole di furto della terra. Il furto della terra avviene anche oggi. In molti Paesi in America Latina, in Africa e in Asia, enormi superfici sono oggetto di abusi per la realizzazione di grandi progetti agricoli (per lo più foraggio e carburante biologico). I piccoli contadini locali restano in compenso senza terra. Nella maggior parte dei casi non viene riscontrata alcuna infrazione alle leggi. Molti Governi tollerano o sostengono il furto della terra (consultare la documentazione della campagna) Come il profeta Elia Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale osservano con attenzione, denunciano e sostengono la popolazione svantaggiata con i loro progetti. Presentazione del land grabbing con • Manifesto della campagna (pannocchie di mais e lente d’ingrandimento): le organizzazioni delle chiese vogliono osservare con attenzione e mettere sotto la lente d’ingrandimento le situazioni in tutto il mondo. Esse fanno vedere che la produzione agricola industriale viene spesso realizzata a spese dei piccoli contadini che vengono scacciati dalla loro terra. • Una presentazione con PowerPoint. La presentazione spiega il problema del furto della terra, richiama l’attenzione sul collegamento con il nostro consumo e mostra l’azione portata avanti dalle organizzazioni delle chiese. • ritratto radiofonico ”Culture Radio” come presentazione PowerPoint: Il giornalista radiofonico Theophilus Gbenda denuncia il furto della terra nel suo Paese, la Sierra Leone. Il giornalista riveste il ruolo del profeta che critica duramente le ingiustizie odierne. Stimolo per la discussione Che cosa direbbe oggi Elia sul landgrabbing? Come esprimerebbe le sue critiche? Quali media utilizzerebbe? Chi assume oggi il ruolo dei profeti? Materiale: Manifesto della campagna e/o presentazione con PowerPoint www.campagnaecumenica.ch

15'

In piccoli gruppi: Realizzare un manifesto Realizzate un manifesto sul tema furto della terra! Cercate a tale scopo uno slogan adatto! Presentazione nel gruppo al completo. Oppure realizzare un contributo radiofonico: realizzate un contributo radiofonico (fittizio) sul tema furto della terra! Presentazione nel gruppo al completo.

5'

Azione Discutere delle possibilità di intervento: • Raccogliere idee. • Discutere del nesso tra lo sfruttamento della terra e le abitudini alimentari (il consumo della carne!) e/o del nesso tra sfruttamento della terra e mobilità (carburanti biologici) Materiale: www.education21.ch varie proposte libri e alla bottega del mondo. 21


Schede didattiche – Giovani

Assassinio nella vigna – Le prove Cordiale invito

Annuncio funebre ”Gli umili erediteranno la terra” Salmo 37:11a

Cordiale invito Sua altezza reale Acab e la sua regina consorte Izebel hanno l’onore di invitarvi alla solenne inaugur azione del nuovo signorile orto sotto il palazzo reale. La festosa cerimonia sar à seguita da un buffet realizzato dal capo cuoco di sua maestà. L’orchestr a di corte sar à lieta di suonare musica da ballo. Abbigliamento r accomandato: signore in abito da ser a, signori in smoking. Palazzo Izreel, anno ottavo del regno di Acab

Rapporto del medico legale Istituto di medicina legale di Gerusalemme Dipartimento di scienze forensi Via del Tempio 27, 1000 Gerusalemme Dopo attento esame medico dei resti mortali di Nabot della città di Izreel si dichiara quanto segue: il corpo del defunto presenta numerose tracce di ferite esterne fortemente sanguinanti. Esse sono state prodotte palesemente in modo violento. Il tipo di ferite indica che esse sono state presumibilmente causate da oggetti pesanti e non taglienti. Le ferite si riscontrano sia nella parte anteriore del corpo, sia nell’area della schiena, sulla testa, sul dorso, sulle gambe e sulle braccia della vittima. Il trauma dev’essere quindi stato provocato da più lati, presumibilmente da più persone allo stesso tempo. Le ferite hanno evidentemente portato a un arresto cardiaco dalle conseguenze fatali.

Gerusalemme, anno settimo del regno di Acab

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In modo per tutti noi incomprensibile, ieri il mio amato marito e il nostro devoto padre e nonno

NABOT è stato improvvisamente strappato alla vita. Ne siamo profondamente scossi. La cerimonia funebre e le successive esequie alla presenza della stretta cerchia dei familiari avranno luogo il giorno precedente il prossimo sabbat. La vedova Witwe Rivka con i figli e i nipoti Indirizzo per le condoglianze: Fam. Nabot, Scalinata della vigna 3, 4017 Izreel Anno settimo del regno di Acab Anziché fiori, offerte per l´Anello bianco”, organizzazione di aiuto per le vittime della criminalità e della violenza.

Nota della regina Izebel Una donna a servizio nel palazzo, che ha chiesto di non rendere nota la sua identità, ha trasmesso alla stampa la seguente nota proveniente dal palazzo reale: Mia cara maestà, amato Acab! Sono preoccupata per te, caro. Negli ultimi tempi sembri così abbattuto. Non ti ho mai visto così dall’inizio del nostro matrimonio. So che regnare è faticoso. Penso che dovresti concederti qualche distrazione. Aria fresca e lavoretti nell’orto ti farebbero molto bene. Mi interesserò per trovarti un posto adatto, così potrai finalmente dedicarti di nuovo al tuo hobby, la cura dell’orto. Tua sempre innamorata regina Izebel


Schede didattiche – Giovani

Pianta della città di Izreel

Annuncio Da generazioni il nome Nabot è sinonimo di vino di qualità pigiato con cura dalle proprie uve. Torchiato sul posto, il prezioso succo matura in tradizionali botti di rovere nella nostra cantina per incantare il palato di enofili e amatori con le sue nobili stille. Tra i nostri clienti annoveriamo i circoli più esclusivi di Gerusalemme. Quest‘anno vi offriamo un vino rosso di qualità eccellente prodotto dalla nostra vigna sotto il palazzo reale (un sito particolarmente soleggiato) a un prezzo conveniente. Inviare le prenotazioni a: Famiglia Nabot, viticoltori e commercianti da 12 generazioni! Scalinata della vigna 3, Izreel, anno quarto del regno di Acab

Paparazzi La seguente foto è stata trasmessa alla redazione del ”Nuovo informatore israelita” da un anonimo:

Articolo apparso su ”Gerusalemme sera”

Spietata lapidazione a Izreel Secondo testimonianze che non hanno ancora trovato conferma, ieri sera ha avuto luogo nei pressi della città di Izreel un grave episodio di sangue. Un viticoltore di Izreel di circa 45 anni sarebbe stato accusato di bestemmia da un tribunale popolare autoproclamatosi. La folla adirata ha considerato come un dato di fatto che il padre di famiglia si sia reso colpevole di lesa maestà e di bestemmia. Lʼesecuzione della sentenza avrebbe avuto luogo pubblicamente mediante lapidazione. La polizia criminale ha avviato le indagini. A causa degli accertamenti ancora in corso il portavoce della polizia non ha potuto fornire alcuna informazione. Gerusalemme, anno settimo del regno di Acab

Estratto dalla Bibbia, traduzione interconfessionale in lingua corrente(TILC)

Michea 2:1-2: La fine degli oppressori 1Guai a quelli che durante la notte progettano il male e lo fanno subito, alle prime luci del giorno, appena ne hanno la possibilità. 2Se vogliono campi, se li prendono; se desiderano case, se le prendono. Opprimono gli uomini e le loro famiglie, li privano delle loro proprietà.

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«Nessuno patisce la fame perché noi mangiamo troppo, bensì perché non pensiamo abbastanza.» Da una delle prime campagna d’informazione di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale, negli anni settanta

Per un mondo più giusto

Rafforza le persone

Solidarietà nel mondo

La fondazione Pane per tutti delle Chiese evangeliche della Svizzera, sostiene progetti di sviluppo in tutto il mondo e collega la lotta contro fame e povertà a livello locale con l’impegno globale a favore di condizioni quadro socialmente, politicamente ed economicamente eque. Tramite il lavoro d’informazione Pane per tutti rende le persone capaci di trasformare il mondo partendo dai valori cristiani.

Sacrificio Quaresimale è l’organizzazione di cooperazione internazionale dei cattolici svizzeri e s’impegna in Asia, Africa e America Latina per i diritti umani e affinché ogni persona possa vivere in dignità. Lo slogan ”condividiamo” descrive l’operato di Sacrificio Quaresimale: rafforzare le comunità locali anche sul piano dell’influsso politico e fornire alle persone gli strumenti per prendere in mano il proprio futuro.

Essere solidali è l’opera assistenziale della chiesa cattolico cristiana; si occupa di cooperazione allo sviluppo e sensibilizza alla missione. Realizza e accompagna progetti che permettono lo sviluppo sociale ed economico di persone svantaggiate. Puntando sull’aiuto all’auto aiuto, il dialogo con i partner di progetto diventa segno tangibile di una solidarietà viva tra cristiani nel mondo.

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SACRIFICIO QUARESIMALE

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ESSERE SOLIDALI

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via al Forte 2 casella postale 3650 6901 Lugano www.pane-per-tutti.ch ccp 40-984-9

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via al Forte 2 casella postale 3650 6901 Lugano www.sacrificioquaresimale.ch ccp 60-19191-7

Nives Hagmann Im Has 6 4616 Kappel SO www.partner-sein.ch ccp 25-10000-5


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