Magazine DiVita n.8 Villaggio Despar by Oggiweb Srl

TRIMESTRALE di attualità e benessere • N°8 • ANNO 3 • LUGLIO 2011 • € 1,00 • numero omaggio

DIVITA

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Che sapore ha la tua ESTATE? Scoprilo con fantasia e colore! Novità

Volersi bene, con gusto.

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EditorialeDIVITA

DIVITA

un abete sempre accanto magazine

Registrazione Tribunale di Padova nr. 2179 del 04.06.09 Trimestrale di attualità e benessere Direttore responsabile Federica Favaro info@federicafavaro.it Coordinamento generale Aspiag Service srl Redazione Alessandra Ferri de Lazara, Federica Favaro, Ad Comunicazione Progetto grafico Ad Comunicazione Fotografia Roberto Sammartini Hanno collaborato a questo numero: Monica Bononi, Sabina Bozzolan, Fabio Farinati, Alessandro Fornaro, Anna Chiara Gomiero, Giulia Mancini, Alberto Marcomini, Luca Montersino, Silvia Santin, Marcolina Sguotti, Fernando Tateo, Fabrizio Zago Fotolito e stampa MEDIAGRAF S.p.A. Viale Navigazione Interna, 35129 Padova T. 049 8991511 mediagrafspa.it Editore Ad Comunicazione Ad Comunicazione via Croce Rossa 26 35129 Padova T 049 8071966 F 0498071988 email info@adcomunicazione.it FSC® è una certificazione riconosciuta a livello internazionale che garantisce che la carta proviene da boschi e foreste certificate per la corretta gestione ambientale e sociale (rispetto dell’ambiente, della biodiversità e dei diritti delle popolazioni locali). Inoltre la certificazione è sostenuta dai maggiori gruppi ambientalisti mondiali, quali Green Peace e WWF e da numerose istituzioni quali Feder Foreste.

CHI SIAMO? Despar Italia è un consorzio che riunisce sotto il marchio Despar grossisti e dettaglianti indipendenti. Nata nel 1960 Despar si propone come una società attenta alle relazioni con il territorio, alla riscoperta delle tradizioni e soprattutto al rispetto di ogni individualità. Il legame tra Despar Italia e la sua gente si rinnova di giorno in giorno con entusiasmo, spirito di innovazione e voglia di crescere da più di quattro decadi. Per realizzare questo obiettivo Despar si articola in una serie di store format, insegne gemelle che rappresentano differenti tipologie di punti vendita; realtà che interpretano diversi stili di spesa per essere il più vicino possibile ai diversi stili di vita di tutti i consumatori. Diverse forme, un unico stile. Alla base del consenso dimostrato dal pubblico in questi anni c’è una filosofia condivisa che si declina nella ricerca e controllo costanti della qualità.

UNA CALDA ESTATE... ci aspetta e, come sempre, siamo qui a darvi dei buoni consigli per trascorrerla in salute e benessere, con una particolare attenzione all’ambiente che ci ospita. Frutta e verdura non devono mancare sulle nostre tavole, ancora meglio se preparate secondo le ricette proposte da Luca Montersino e con un po’ di fantasia. In questo modo avranno tutto un altro gusto e vi faranno fare un figurone con gli amici nelle calde serate estive! Le giornate lunghe invitano a trascorrere più tempo all’aperto, magari in bicicletta lungo gli itinerari proposti dalle località di vacanza o alle porte delle nostre città, che in questi mesi sono meno trafficate. Nelle nottate più limpide si possono ammirare le stelle e magari esprimere un desiderio al passaggio di una stella cadente… Tornano i consigli per vivere meglio delle nostre coach, le spiegazioni degli esperti, gli spunti per l’automedicazione… e le nuove rubriche come quella dedicata alle mamme e ai bambini, quella per i teenagers, le pagine shopping per una spesa consapevole ed ecosostenibile. Un altro numero ricco di informazioni, consigli e proposte per un’estate secondo lo stile DiVita. DiVita è diventato “grande”: dall’ultimo numero viene distribuito in quasi tutta Italia e noi siamo molto contenti di ricevere segnalazioni e commenti agli articoli che vi proponiamo! La Redazione

Il prossimo numero di

DIVITA

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1660

0,6

1,0

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Levissima

80,5

1,9

N.D.**

5,9

1,6

Sì

Vera

160

N.D.

3,7

177,8

4,61

536

N.D.

1,29

San Benedetto

272

5,8

N.D.

8,5

Sì

Vitasnella

384

220

N.D.

Lilia

389

N.D.

505

N.D.

6,8

Uliveto

752

74,4

N.D.

6,9

San Pellegrino

948

33,6

370

N.D.

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1300

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Marca

Sant’Anna Rocchetta

Fonti: dati forniti dal produttore sull’etichetta o desunti da “Acque Minerali Bibite e Succhi 2007/2008” Beverfood Edizioni s.r.l. N.D.: dati non dichiarati. *Biodegradabile in 80 giorni negli appositi siti di compostaggio industriale. Levissima N.D. **Miscela di diverse sorgenti ricomprese tra 1.150 e 1.850 metri s.l.m. - Provvedimento di rinnovo della concessione pubblicato sul B.U.R. Lombardia del 25.5.2005 e Rapporto sullo stato dell’ambiente - Provincia di Sondrio, Anno 2003, ARPA Lombardia, p. 47. ***I tappi della Sant’anna Bio bottle sono in PE e devono essere conferiti nella raccolta differenziata della plastica.

Può essere utilizzata per la preparazione degli alimenti dei neonati1 L’allattamento al seno è da preferire, nei casi ove ciò non sia possibile, questa acqua minerale è indicata per la preparazione degli alimenti dei neonati. 1

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SommarioDIVITA 7 Prodotto del mese Prodotti di stagione: ciliegie, sedano e pomodori 8 Intervista Francesca Cavallin

10 Tesori regionali La Giuncata pugliese 11 Medicina e nutrizione Chiare, fresche e dolci acque 12 Ricette Ciliegie e ananas alla cubana Panzanella rivisitata 14 L’anno del volontariato 16 In vacanza tra ambiente e natura 18 Idee ecosostenibili 19 L’autostima è come una torta

20 Mamma di vita 21 Despar Nuova linea Premium 24 Scelte di vita Essere diversamente abili 26 Benessere e bellezza Salviamoci la pelle 27 Benessere Il linguaggio del corpo 28 Ragazzi di vita 29 Come prepararsi alla corsa regina: la maratona

30 Ricette Bavarese al pomodoro cuore di bue con tartare di cetrioli e olive Combinazione di calamari e sedano con melone Filettini bianchi di merluzzo in crosta croccante di patate Coppa all’anguria 35 Shopping eco solidale 36 Itinerari tra le stelle 38 Cultura e tempo libero 39 Gastronomia e tradizione 40 Pillole 41 Automedicazione

Amore a prima vista Dal 1913, qui in Calabria, noi Callipo scegliamo il tonno della qualità più pregiata e, dopo averlo cotto a vapore, selezioniamo i tranci migliori, uno a uno, come vuole la tradizione, per ricavare i nostri filetti. Sodi, gustosi, inconfondibili. Poi li mettiamo in un vasetto di vetro, così come abbiamo iniziato a fare tanti anni fa perché orgogliosi di mostrarli. E, solo al termine di una lunga stagionatura sott’olio, li lasciamo partire verso la vostra tavola. Adesso gustateli voi. Lentamente, senza fretta: ci piace pensare che dove finisce la nostra passione cominci la vostra.

Trasparenti. Prima di tutto.

Made in Italia, dal 1913 callipo.com

StagioniDIVITA

Prodotti di stagione:

ciliegie, sedano, pomodori

CILIEGIE

SEDANO

La ciliegia è il frutto del ciliegio (Prunus avium), una pianta presente nel bacino del Mediterraneo da circa tremila anni. Le prime notizie della sua diffusione si hanno in Egitto, nel settimo secolo a.C. In seguito il ciliegio si è diffuso in Grecia (terzo secolo a.C.) e in Italia. Il ciliegio attualmente viene coltivato in Europa, Asia, Australia, America. La produzione italiana è una delle maggiori a livello mondiale, con moltissime varietà diverse. La ciliegia ha sì un ottimo sapore, ma soprattutto considerevoli proprietà, a cominciare da quelle diuretiche; è altresì molto utile per disintossicare il corpo, contiene acidi liberi e zucchero ed è ricca di vitamine. Dissetante, la ciliegia può rivelarsi vantaggiosa contro le artriti e i disturbi renali. Le ciliegie sono un frutto particolarmente apprezzato, per forma, aspetto e sapore. Ai bambini vanno date con cautela, possibilmente sopra i due anni d’età; possono infatti dare problemi digestivi. Oltre al consumo delle ciliegie fresche e di quelle conservate sotto spirito, questo frutto viene utilizzato anche per la preparazione di marmellate, sciroppi, succhi, canditi, salse, sorbetti e mostarde e anche di liquori (cherry brandy, kirsch, maraschino, ratafià).

Il sedano è una pianta biennale, che generalmente viene coltivata a ciclo annuale, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, che cresce spontanea nei luoghi erbosi e palustri anche nel nostro Paese. Il sedano viene utilizzato crudo, bollito per insaporire il brodo o le minestre, oppure soffritto insieme a carota e cipolla nel classico soffritto all’italiana. Il cuore del sedano può essere consumato fresco in insalata o in pinzimonio, mentre le costole esterne possono essere impiegate nella preparazione di zuppe, minestre e salse. Si conserva molto a lungo in frigorifero, ma resta croccante solo per quattro o cinque giorni. In virtù delle sue note proprietà digestive, è consigliabile mangiare un sedano crudo prima dei pasti o aggiungerlo in abbondanza ad insalate e minestroni. Il sedano tonifica il sistema nervoso e stimola le ghiandole endocrine, in particolare le surrenali. Per la presenza di nitrati, il sedano favorisce inoltre la depurazione del sangue ed è consigliato contro i reumatismi, la gotta e le coliche renali. Il sedano è considerato anche un eccellente afrodisiaco. In cosmesi si usa il succo, che rende luminosa la pelle e svolge una spiccata azione cicatrizzante.

POMODORI Il pomodoro, o Lycopersicum esculentum in latino, è una pianta perenne delle Solanacee originaria dell’America Latina, che produce delle bacche di colore verde o rosso (il pomodoro vero e proprio) ricoperte da una buccia liscia

e molto resistente. Le varietà sono molte ma possono essere suddivise per comodità in tre gruppi: - pomodori costoluti: Costoluto fiorentino, Pantano, Samar, cuore di bue; - pomodori tondi lisci: Ace, Montecarlo, Sunrise, datterino, ciliegino; - pomodori allungati: Maremma, Romarzano, San Marzano. Il pomodoro ha conquistato una posizione di tutto rispetto nella nostra alimentazione essendo l’emblema di piatti tipici e caratteristici come la pizza. Viene utilizzato quindi come elemento principale in molti sughi, a pezzetti o in passata, ma anche nelle insalate (caprese) e nei secondi piatti. Si consiglia di consumare sempre pomodori maturi poichè quelli acerbi contengono delle sostanze che favoriscono la formazione di calcoli. Per combattere l’invecchiamento, niente è più efficace del pomodoro, l’antiossidante per eccellenza. Secondo molti esperti non esiste farmaco efficace contro i radicali liberi come lo è il pomodoro. Una curiosità per i salutisti: la vitamina C si concentra tutta nella sostanza gelatinosa che circonda i semi, quindi in particolar modo nelle insalate, non scartate i semi!

Deliziose

ricette

a pag. 12-13

RaccontiDIVITA

intervista a...

Francesca Cavallin

rancesca Cavallin, attrice, è una giovane donna con i piedi ben piantati a terra: ama la sua famiglia, i suoi amici e il suo lavoro. Ha sempre affrontato con molto impegno tutto quello che ha fatto, dagli studi (ha sempre ottenuto il massimo dei voti) al lavoro: dimostrando con tenacia e serietà che il merito viene ancora premiato. COME SEI ARRIVATA AD INTRAPRENDERE QUESTA STRADA? Dopo aver abbandonato, delusa, il percorso universitario intrapreso dopo la laurea a Padova (con il massimo dei voti, ndr) in Lettere e Storia dell’Arte, nel 2002 mi sono trasferita a Milano dove ho cominciato a collaborare con alcune gallerie d’arte contemporanea. Purtroppo quello che guadagnavo non mi bastava per pagare l’affitto così, visto che avevo già fatto la modella in Veneto, mi sono presentata ad un’agenzia. Qui ho incontrato la mia prima agente, Giuliana Gravina, che mi ha consigliato di fare l’attrice. Io le ho risposto di no, primo perchè ero troppo “vecchia” (26 anni) per cominciare e poi perchè non avevo mai studiato recitazione. Lei mi ha indirizzata ai corsi di recitazione del CTA (Centro Teatro Attivo) – dove mi sono trovata benissimo, tanto che volevo continuare a studiare - e, quando mi ha ritenuta pronta, mi ha mandata a fare un provino: l’ho passato, era quello per la parte di Irene Monteleone per la soap opera Vivere. E da lì poi è arrivato il resto… QUALI ASPETTI DEL TUO CARATTERE TI AIUTANO IN QUESTA PROFESSIONE? Come dice il mio compagno, Stefano, ho un “range emotivo dilatato” che mi permette di sondare emozioni, stati d’animo, stati mentali. La recitazione per me è un punto di tangenza tra la tecnica e la naturalezza: sono molto curiosa, seria e precisa, analizzo a fondo il personaggio che devo interpretare. Un po’ lo devo anche al mio percorso di studi: la letteratura, le arti figurative, la storia, la filosofia, mi permettono di studiare attentamente i personaggi. Faccio molta ricerca: anche per i personaggi storici (come Sophie nella fiction Rossella, 2011) parto dai quadri, studio il periodo storico fino ad interiorizzare certi stilemi che poi riporto sul set. QUALI INVECE METTI ALLA PROVA CON IL LAVORO? La mia insicurezza cronica: è un mondo difficile, la selezione è molto dura, io ho sempre fatto tutto da sola, ma ci sono stati momenti in cui ha pensato “non ce la farò mai”. E’ un lavoro che mette alla prova la propria stabilità psicologica: “chi sono? valgo abbastanza?” e il difficile è proprio autogiudicarsi.

QUAL È L’ESPERIENZA TELEVISIVA O PIÙ IN GENERALE LAVORATIVA A CUI SEI PIÙ AFFEZIONATA? Per quanto riguarda il lavoro da attrice, sicuramente interpretare il ruolo di Emanuela Setti Carraro (la seconda moglie de Il Generale Dalla Chiesa, 2007) - una persona realmente esistita,

RaccontiDIVITA non un personaggio – è stato molto emozionante, straordinario umanamente e professionalmente. Quello che mi ha emozionato di più è stato ricevere i complimenti dalla sua famiglia dopo la messa in onda della serie: senza saperlo, ho trasferito sulla scena gesti che lei stessa compiva, ad esempio quando si arrabbiava, e con loro ho instaurato un bellissimo rapporto, tanto che ci sentiamo ancora. Ma anche interpretare Sophie (in Rossella, 2010) è stato molto impegnativo, inoltre ho una particolare predilezione per i film in costume. Televisivamente, sono molto affezionata alla rubrica dedicata all’arte del Novecento su La 7, all’interno del programma Omnibus Estate, di cui ero autrice e conduttrice. QUALE QUELLA CHE TI HA DATO MAGGIORI SODDISFAZIONI? Bianca Pittaluga di Un medico in famiglia 7, per la valanga di affetto che ha ricevuto dal pubblico: non immaginavo di ricevere tanto dal pubblico! A CHI DEDICHI I RICONOSCIMENTI OTTENUTI FINORA? Sicuramente al mio compagno Stefano, il mio primo e più grande fan, che mi ha sempre supportata prima ancora di cominciare quest’avventura ed è un papà molto presente. A mio figlio Leonardo (4 anni e mezzo) perchè da quando è arrivato lui il mio percorso ha subito una forte accelerata e l’essere mamma mi ha cambiato moltissimo, mi ha tolto “gli occhiali”. Infine alla mia famiglia e ai miei amici di sempre, i miei punti di riferimento, perchè mi ricordano sempre da dove vengo, in questo mondo che un po’ ti allontana dalla realtà. COME VEDI LA TELEVISIONE OGGI? Penso che sia giusto che offra programmi di intrattenimento, purtroppo però si è un po’ perso di vista l’afflato bello della televisione italiana di una volta: non si fa più divulgazione come un tempo e secondo me andrebbe recuperato questo aspetto, in modo da avere una via di mezzo più produttiva e creativa anche da parte del mezzo pubblico, non solo sui canali satellitari. Soprattutto l’arte italiana dovrebbe appartenere alla totalità degli italiani: c’è bisogno di raccontarla in maniera più semplice. L’arte parla di vita: metabolizzare e restituire l’arte agli altri è quello che ho sempre amato fare. Paradossalmente i documentari su Michelangelo o Leonardo da Vinci li acquistiamo dagli americani!

stessa la passata di pomodoro, così come il ragù. La mia è una cucina leggera, cucino piatti che mi ha insegnato mia mamma, ho delle ricette di mia nonna e li propongo anche ai miei ospiti: mi sembra di regalare loro qualcosa in più di un buon piatto. Il prossimo passo sarà imparare a preparare il baccalà alla vicentina e le sarde in saòr! CHE ALIMENTI PREFERISCI O TI FANNO STARE MEGLIO, MAGARI QUANDO SEI MOLTO IMPEGNATA COL LAVORO? Le verdure non devono mancare mai: a pranzo prediligo abbinarle ai carboidrati, per cena alle proteine, magari al pesce. Faccio una colazione abbondante, preparo anche torte e biscotti. Mangio molta frutta, ma lontano dai pasti. Mi piace molto anche il sushi: è leggero e nutriente.

COSA FAI PER MANTENERTI IN FORMA? Cammino tantissimo: abitando in una grande città preferisco camminare piuttosto che predere i mezzi. Quando posso nuoto e se ho tempo faccio un po’ di ginnastica a casa, ma niente palestra, non mi piace proprio. COSA NON MANCA MAI SULLA TUA TAVOLA? L’olio extravergine di oliva crudo, le verdure e il pane per il mio compagno Stefano, che non ne può fare a meno! TRE CONSIGLI PER VIVERE MEGLIO… Seguire le proprie passioni o quanto meno averne una - qualsiasi cosa - per non sentirsi mai soli, essere curiosi nei confronti del mondo. Viaggiare: apre la mente. Trovare del tempo per coltivare i propri affetti, le amicizie: è quello che resta nella vita, una sorta di ancora di salvezza.

CHE RAPPORTO HAI CON LA CUCINA? Un rapporto buonissimo! Mi piace molto cucinare, lo faccio anche insieme a mio figlio. E’ rilassante, creativo, la cucina come il vino - è veicolo di cultura. Sono molto curiosa e mi piace scoprire piatti e specialità regionali: mi stupisco tutte le volte di quante eccellenze enogastronomiche esistano in Italia. Amo anche i piatti esotici: cucino indiano, cinese, giapponese… CHE TIPO DI CUOCA SEI? Sperimento molto: oltre alle specialità internazionali, non rinuncio ai piatti della tradizione, principalmente della mia terra. Stando a Milano è come mantenere le mie radici: non posso rinunciare agli asparagi bianchi di Bassano! Compro solo frutta e verdura di stagione, preferibilmente bio, preparo io

RegioniDIVITA

LA GIUNCATA PUGLIESE

di Alberto Marcomini - direttamente da Gusto canale 5

PARMIGIANA DI ZUCCHINE CON GIUNCATA FRESCA E MENTA Ingredienti per 4 persone: 2 zucchine piccole possibilmente tonde 100 g di giuncata fresca 4 foglioline di menta fresca olio extravergine d’oliva, sale e pepe Preparazione: Laviamo le zucchine, le tagliamo a fette e le grigliamo in una padella antiaderente unta con un filo d’olio extravergine d’oliva. Facciamo degli strati alternati con le zucchine, la giuncata fresca (avendo cura di scolarla per qualche minuto) e delle foglioline di menta fresca. Inforniamo in forno pre-riscaldato a 180°C fino a che il formaggio non si sia sciolto e leggermente rosolato. Serviamo con un filo di olio extravergine di oliva e pepe. La ricetta è suggerita da: “Trattoria ai Porteghi” www.trattoriaaiporteghi.com

pesso, purtroppo, quando arriva la bella stagione, e il caldo estivo inizia a farsi sentire, il formaggio viene messo nel dimenticatoio, chiuso in un armadio, come le coperte invernali in attesa dei primi freddi. Allora “prosciutto e melone come piovesse!” Sbagliato!! Il formaggio va consumato tutto l’anno, diversificando le tipologie: in autunno ed inverno formaggi di carattere, stagionati, che si accompagnano a vini rossi, in primavera ed estate formaggi delicati e freschi, quindi latticini, formaggi di capra e giovani pecorini che si sposano con vini bianchi. E allora dove andare a scovare i fior di latte più buoni del mondo? Ma in Puglia ovviamente! Senza tralasciare ovviamente i gioielli a pasta filata campani, le mozzarelle di bufala, di cui sicuramente avrò modo di raccontarvi qualcosa nei prossimi numeri. Ma torniamo in Puglia. È in questa bellissima regione che nascono le sensuali burrate, stracciatelle, manteche, nodini, bocconcini, scamorze ma prima fra tutti: la giuncata! Eh sì, la giuncata è il più antico latticino pugliese. Pensate che già nel Medioevo veniva ottenuta mediante l’aggiunta di caglio vegetale al latte. Una volta ottenuta, la cagliata veniva messa nei fasci di giunchi, che venivano poi stretti per far uscire il siero del latte. Un tempo nelle masserie del barese la giuncata veniva fatta con latte di pecora, oggi oramai sostituito con latte vaccino. Con l’avvento della plastica e delle rigi-

de regole igienico-sanitarie, gli amati e profumati giunchi sono stati sostituiti con stuoie di materiale plastico ad uso alimentare. E qui la lungimiranza di un grande amico e casaro illuminato, il mitico Rino Chiari, che pensò di rifare la vecchia giuncata proprio come si faceva secoli fa. Rino, bolognese di nascita, e quasi pugliese di adozione, proprio a Noci aprì il suo primo caseificio, la Vecchia Malga, dove ogni giorno i suoi preziosi latticini deliziano i palati degli italiani. Allora cosa pensò questo casaro illuminato? Riproporre la giuncata ben stretta fra giunchi bianchi. Il risultato? Un sogno!! Ma lui non si fermò qui, e decise di andare a scovare antichi documenti dove si descrivevano i costumi alimentari dei contadini del Tavoliere. Scoprì così che i casari dopo aver fatto la giuncata ne staccavano un pezzo e lo tuffavano nella tazza del caffè, giusto per darle più sapore. E allora ecco nascere la giuncata al caffè, una sorta di cappuccino solido: incredibile! Ma non può mancare, ovviamente, quella aromatizzata alla rucola, o al peperoncino, magari innaffiata con un filo d’olio extra vergine d’oliva pugliese. In cucina la giuncata si presta a mille diverse ricette, lo chef Diego ci ha preparato una ricetta di sicuro successo! Buona estate a tutti!

ConsigliDIVITA medicina e nutrizione

CHIARE, FRESCHE E DOlCI ACQUE...

L’

acqua è quantitativamente il com- anidride carbonica (le “bollicine”). Esistono ponente predominante dell’orga- poi contesti specifici nei quali è consiglianismo umano, rappresenta circa bile bere particolari tipi di acqua minerale. il 60% del peso di un individuo Sono infatti considerate acque minerali adulto e ancora di più di un bambino. Noi naturali le acque che hanno caratteristiche introduciamo acqua soprattutto attraverso igieniche particolari e proprietà favorevoli i liquidi che beviamo (che non dovrebbero alla salute. Le acque minerali naturali si essere meno di 2 l giornalieri), ma anche distinguono dalle ordinarie acque potabili con i cibi che, in particolare frutta e ver- per la purezza originaria e la conservaziodura, ne contengono molta. L’acqua è un ne, per il contenuto in minerali e oligoelenutriente essenziale: possiamo stare giorni menti e/o altri costituenti e per taluni loro e giorni senza mangiare, attingendo alle effetti. Esistono acque oligominerali, acque nostre riserve energetiche, ma possiamo minimamente mineralizzate o mineralizstare relativamente poche ore senza liqui- zate ed acque ricche di minerali. Soggetti di prima che nei nostri organi si manifesti con problemi renali, metabolici, digestivi, una sofferenza, in particolare a livello re- ossei o con altre patologie possono avere nale. Questo anche perché oltre all’acqua bisogno di specifiche acque, più o meno che eliminiamo per via urinaria e con le ricche di certi componenti. In generale in feci, perdiamo circa un litro di liquidi con gravidanza e durante l’allattamento vanno la respirazione, con l’umidità dell’aria che bene acque oligominerali o a media minerespiriamo e con la sudorazione della pelle. ralizzazione. Lo stesso vale nei pazienti con L’acqua è tra l’altro coinvolta in una serie di problemi renali mentre nei problemi digefunzioni del nostro organismo: è l’ambien- stivi o nell’attività sportiva vanno utilizzate te nel quale si svolgono le nostre reazioni acque ad alta mineralizzazione, e nella memetaboliche, regola il volume delle nostre nopausa, in caso di osteoporosi, acque ad elevato contenuto di calcio. cellule, la temperatura del nostro corpo, Questo è un discorso molpermette il trasporto agli organi di destinato vasto che va discusso zione dei nutrienti che introduciamo mancomunque anche con il giando e consente rimozione delle scorie medico di medicina metaboliche che produciamo. Al di là del generale o lo ruolo dell’acqua nel nostro organismo, specialista. la domanda più ricorrente è “che acqua dobbiamo bere?”. Anche se molti di noi sono ormai abituati a bere la cosiddetta acqua mineRicordiamoci invece rale, va detto che un individuo quello che è il messaggio sano può tranquillamente più importante: bere, almeno in Italia, l’acbere acqua è fondamentale qua di rubinetto. Talvolta per il buon funzionamento del però risulta difficile perché nostro corpo, per evitare danni questa ha un contenuto di ai nostri organi e per avere un cloro leggermente superioaspetto ed una qualità re e risulta poco accettabile di vita migliori. e comunque molti si sono abituati a bere acqua addizionata di

Mi chiamo Fabio Farinati,

in queste pagine Impariamo insieme a conoscerE più da vicino L’elemento più naturale e puro: l’acqua.

Cattedra di Gastroenterologia, Dipartimento di Scienze Chirurgiche e Gastroenterologiche, Facoltà di Medicina, Università di Padova.

RicetteDIVITA

Le ricette di Luca Montersino

Ciliegie e ananas

alla cubana per 4 persone

Preparazione: 15 min. Difficoltà: 400 g di ananas a fette 200 g di ciliegie snocciolate 20 g di burro Despar Premium 30 g di zucchero semolato Despar 50 g di succo di limone Passo dopo Passo Despar 100 g di succo d’arancia Passo dopo Passo Despar 50 g di Gran Marnier 200 g di gelato alla crema menta in foglie

Fondere il burro e caramellare lo zucchero. Unire le fette di ananas e bagnare con il succo di arancia e limone. Fiammeggiare con il liquore, Unire le ciliegie snocciolate e cuocere per 3 minuti. Servire le fette d’ananas caramellate con le ciliegie cotte e con una pallina di gelato alla crema. Decorare con foglia di menta e con la sua salsa.

I nostri PRODOTTI

(AA MEDIO IMPATTO AMBIENTALE) Le ciliege sono da sempre un frutto gradito ai bambini. Rosse, allegre, piene di dolcezza! Ho pensato ad un dolce ricco di elementi rinfrescanti e allora oltre alle ciliegie ho deciso di mettere anche dell’ananas, anch’essa ricca di vitamine, e poi per dare una nota dolce non poteva mancare una pallina di gelato alla crema. Questo periodo è il più adatto per mangiare le ciliegie, e si può abbondare, perché oltre al fatto che sono gustose, sono anche ricche di sostanze nutrienti e curative.

Difficoltà:

FACILE

MEDIA

Burro Despar Premium 250 g

DIFFICILE

Limoni “Passo dopo Passo” Despar

Panzanella rivisitata

per 4 persone

Preparazione: 15 min Difficoltà: 1 kg di pane di Altamura Per la panzanella 650 g di pomodori cuori di bue 250 g di cetrioli 300 g di peperoni 100 g di cipolla di tropea 40 g di basilico 100 g di fagiolini Origano secco Per il condimento 100 g di olio extravergine di oliva Aceto di vino rosso Sale e pepe q.b.

(AAA BASSISSIMO IMPATTO AMBIENTALE) Rivisitata perché? Nella presentazione! Infatti il pane che normalmente si utilizza per la panzanella, oltre che a metterlo sotto forma di crostini nella fresca insalata, l’ho voluto utilizzare come simpatico contenitore per raccogliere la nostra panzanella. Si possono fare versioni grandi usando una forma di pane di campagna, oppure monoporzioni utilizzando panini piccoli. Da semplice contorno diventa così piatto unico, dove troviamo tutto, carboidrati, fibre, vitamine e grassi, dati dal condimento all’olio extra vergine d’oliva.

Scottare i pomodori in acqua bollente. Pelarli, togliere i semi, tritarli e lasciarli sgocciolare, quindi passarli con il passaverdure. Unire la gelatina, il sale e il pepe bianco e mettere in stampini monoporzione. Far raffreddare in frigorifero. Pelare i cetrioli, togliere i semi e tritarli; unire le olive denocciolate e il basilico tritato. Preparare una base con la tartare di cetrioli e deporvi la bavarese. Condire infine con lo yogurt montato con sale e pepe.

ConsigliDIVITA

l’anno del

VOLONTARIATO Era l’8 luglio del 2008 quando il Parlamento Europeo approvò, con 416 firme dei membri del consesso, una raccomandazione con la quale si richiedeva formalmente alla Commissione Europea di proclamare il 2011 “Anno europeo del Volontariato”. Seppur non vincolante, la dichiarazione scritta, votata da un numero di gran lunga maggiore di membri rispetto al necessario (393 firme di parlamentari erano, infatti, già sufficienti), rappresenta la prima iniziativa di tal portata promossa e supportata dalla società civile. Secondo un’indagine realizzata da Eurobarometro nel 2006, 3 europei su 10 affermano di essere impegnati come volontari e quasi l’80% degli intervistati considera tale attività un settore importante della vita democratica in Europa. I volontari sono una galassia variegata di figure: genitori che aiutano nelle scuole, giovani che si mascherano da clown negli ospedali e negli ospizi, persone attive nello sport, nella difesa dei diritti umani, ambientalisti, gente che prende parte attivamente alla vita della propria comunità. Sebbene rispetto al 2006 la presenza di volontari in Europa sia aumentata, ad oggi il vero limite è rappresentato dalla scarsità delle risorse economiche. Fare volontariato è percepito come un “lusso” ad esclusivo appannaggio di alcune categorie sociali ed è anche vero che non esiste, per il volontario, uno status giuridico e di protezione dai rischi. In risposta alle questioni sopraccitate, non proprio secondarie, la Commissione Europea cerca di offrire una possibilità per migliorare tanto l’Europa quanto le vite delle persone coinvolte.

“Il programma Gioventù in azione offre ai giovani europei l’opportunità di fare la differenza per il mondo e per le loro vite”. Con queste parole viene presentato dalla Commissione Europea lo SVE, il Servizio Volontario Europeo nel 1996, al fine di sostenere lo sviluppo della circolazione comunitaria di giovani volontari dai 18 ai 30 anni e dare maggiore visibilità ad un settore che ad oggi coinvolge più di 100 milioni di cittadini del Vecchio Continente, contribuendo a creare il 5% del PIL dei paesi dell’Unione Europea. L’obiettivo dello SVE è quello di permettere la sensibilizzazione delle nuove generazioni alla solidarietà e la mutua comprensione tramite una esperienza di volontariato a tempo pieno vissuta in un paese straniero. Per il 2011 la Commissione ha stanziato un budget pari a 8 milioni di euro che serviranno soprattutto a comunicare e ad accrescere la consapevolezza di questa realtà e per finanziare i progetti. Per il volontario non ci sono costi (se non un contributo massimo del 30% per le spese di viaggio). Un’occasione unica di crescita sia personale che professionale che gioverà non solo ai giovani volontari, ma anche alla vita della nostra giovane Europa. Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/youth/youth-in-action-programme.

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IN VACANZA TRA AMBIENTE E NATURA Di Vita vi propone vacanze alternative tra la natura promuovendo un turismo rispettoso del territorio visitato inteso sia come ambiente naturale che come insieme di cultura e tradizioni locali. In questo numero vi segnaliamo i percorsi in Bici e i percorsi in Fattoria scegliendo per voi alcuni percorsi in Italia.

IN BICI è importante per affrontare un viaggio in bicicletta essere motivati ed avere la voglia di sfidare se stessi. Ed è forse questo, al di là di tutto, il vero senso di ogni viaggio. In Trentino - giro della cicogna. Diviso in due tappe per una durata di due giorni. Ha una lunghezza complessiva di 95 km ed è di facile percorribilità. Lo spettacolo offerto dai luoghi che vengono interessati renderà sicuramente ricca di colori e di paesaggi la traversata! Consultate la guida del consumo critico e degli stili di vita sostenibili della provincia di Trento. “Fa’ la cosa giusta!”

Giro dell’Elba in bici:...tra mare e monti! 4 giorni in bici sulle strade dell’isola d’Elba, la più grande isola dell’arcipelago toscano e la terza più grande d’Italia, fra meravigliose scogliere, un mare bellissimo e impegnative colline da scavalcare. Facendo tappa fissa nel paese di Lacona, visiterete in 4 tappe tutte le località più interessanti e caratteristiche dell’Isola, alternando ai meravigliosi paesaggi marini con le tipiche strade collinari della costa, scorci di paesaggi “montani” con brevi ma impegnativi tratti di salita. Tirreno – Adriatico Da un mare all’altro in bici. Attraverseremo il centro Italia alla scoperta delle zone interne di Toscana, Romagna e Marche. Da Cecina, sulla costa Tirrenica, a Rimini, fino alla costa Adriatica. 6 tappe immersi nelle colline a tagliare tutto il centro Italia fra piccoli borghi, splendide campagne e 2 passi appenninici. Maggiori info: www.bikiride.it www.viaggiareinbici.it

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LE FATTORIE DIDATTICHE IN ITALIA. Cosa sono? Si tratta di aziende agricole ed agrituristiche che si aprono al pubblico ospitando attività didattiche per ragazzi e adulti guidati da veri agricoltori. I più piccoli imparano a conoscere la campagna e ad entrare in contatto con gli animali della fattoria; i più grandi a conoscere i valori della cultura contadina, e l’importanza delle tradizioni e delle produzioni tipiche legate al territorio. Vacanza ideale per imparare a dare il giusto valore alla semplicità ed alla serenità della vita contadina e a gustare i sapori genuini dei prodotti della terra. Maggiori info: www.bimbinfattoria.com

Qualche consiglio: Belluno - Albero degli alberi Roma - La Fattoria Cantagallo Provincia di Catania Regione Sicilia - La Valle dei Magi. Tra i percorsi didattici: in montagna, lettura del paesaggio e conoscenza degli ecosistemi. La vita del montanaro. Il boscaiolo, il suo lavoro, i suoi attrezzi. Colture e attività aziendali. Gli animali domestici, per conoscere i nostri compagni di vita. Laboratori: dal chicco di grano al pane cotto nel forno a legna. Come fare i biscotti e la pasta. Le fiabe e le storie di una volta attorno al fuoco. Settimane verdi estive per bambini. Visite didattiche e attività ricreativo-culturali per famiglie e gruppi di adulti, laboratori aziendali di trasformazione dove vengono realizzate, tramite i raccolti dell’orto, confetture, passate, succhi di frutta e molte altre delizie.

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IDEE

ECOSOSTENIBILI Anche al mare si può essere green. Non solo moderando l’uso delle creme solari o stando attenti al rispetto dell’ambiente con cui veniamo a contatto, ma anche nella scelta dei nostri viaggi, di un libro o di una gomma da masticare!

VIAGGI ECOVOLONTARIATO Da anni il Fondo per la Terra, associazione no-profit impegnata nella salvaguardia della natura e della biodiversità, propone viaggi di ecovolontariato in Tanzania, Zanzibar, Costa Rica ed Amazzonia anche con nuove formule particolarmente interessante per i giovani. “Il mio primo incontro con…” è un modulo di circa due settimane: durante la prima parte del soggiorno si apprendono i metodi per un approccio più consapevole alla natura. Durante la seconda parte, c’è “l’incontro” vero e proprio (con il leone, con la barriera corallina, con la lontra gigante…). Accompagnatori di questo viaggio saranno biologi e naturalisti dell’associazione, insieme a guide locali. www.fondoperlaterra.org LA CHEWING GUM CHICZA CHE ARRIVA DALLA FORESTA. I chicleros hanno deciso di mantenere viva la loro foresta, lavorando in maniera sostenibile con gli alberi di chicozapotes. Insegnano ai giovani le tecniche estrattive e le procedure tradizionali per la cottura e la trasformazione del lattice, trasmettono loro il valore della foresta e gli insegnano a prendersi cura degli alberi, perchè quella terra non diventi una piantagione, una monocoltura o una colata di asfalto. Il chicle, naturale e biodegradabile, è sempre stato la base della gomma da masticare ed era reperibile solo nelle foreste pluviali tra Messico, Guatemala e Belize. Dal se18

condo dopoguerra fu progressivamente sostituito dalla gomma sintetica, prodotta con derivati del petrolio, che richiede una lavorazione meno costosa. Ora la chewing gum “chiclera” si trova in tanti negozi. http://ceunmondocommercioequobologna.blogspot.com/

COLORI E FORME IN UNA ECOHOUSE. Una Casa Ecologica con un grande giardino di carrubi mandorli e ulivi, in Sicilia in aperta campagna a due passi da uno stupendo mare. L’Eco-house dà la possibilità di condividere con amici provenienti da tutto il mondo, partecipare a meditazioni attive e sociali, vivere solidale e sostenibile, fare work-shop e body-work autogestiti, godere dell’ospitalità eco-solidale, collaborare alla gestione dell’Eco-house. L’Eco-house si fonda su libertà e responsabilità personale, rispetto per l’ambiente e tutti gli esseri viventi, vegetarianesimo e vita sostenibile, solidarietà e condivisione. ecohouse.news@gmail.com ECCO IL LIBRO PER L’ESTATE: “I Vestiti nuovi del consumatore. Guida ai vestiti solidali, biologici, recuperati: per conciliare estetica ed etica nel proprio guardaroba” (Autore: Lucchetti Deborah, Editore: Altreconomia) E l’ora del cambio di stagione. Questo libro è un prezioso vademecum per rinnovare il guardaroba, coniugando lo stile con il rispetto per l’ambiente e le persone. Una trama che prima svela l’iniquo sistema delle multinazionali tessili e poi spiega i criteri per fare la rivoluzione nel proprio armadio. Per passare dal dire all’indossare trovate qui indirizzi di 100 realtà - produttori, negozi e siti web - con abiti e accessori equi e solidali, biologici e naturali, riciclati o riusati in modo creativo. www.unilibro.it

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di Silvia Santin e Marcolina Sguotti Le vostre Personal Coach www.bestcoaching.it

L’AUTOSTIMA! È COME UNA TORTA Per avere una buona autostima è importante conoscere noi stessi; pensa alla tua autostima come ad una torta.

uando prepariamo una torta, perchè sia buona, equilibrata nei sapori, soffice al punto giusto, con un profumo e un aspetto invogliante, facciamo attenzione a mettere tutti gli ingredienti nella giusta quantità.

stra copertura si rompe. Questo non ci permette di vivere bene, come invece l’essere consapevoli delle nostre aree da migliorare (ancora un po’ di zucchero o di latte, ad esempio) e anche di quelli che sono i nostri punti di forza, che solitamente sono molti e molti di più di quello che pensiamo.

Anche per “preparare” la nostra autostima ci sono alcuni ingredienti che non possono mancare, fra cui la cura di sè, la consapevolezza delle nostre qualità, l’accettazione e l’accoglienza delle proprie emozioni, i pensieri positivi, l’ironia e il coraggio. Per avere una buona autostima è importante prenderci del tempo per conoscere noi stessi e sapere di cosa è fatta la nostra torta, cosa ci manca, come dosare al meglio gli ingredienti e anche come possiamo decorarla. Le decorazioni della torta corrispondono alla nostra apparenza; in questo senso, possiamo considerare la fiducia in noi stessi come la glassa finale. Se ciò che mostriamo agli altri non è necessariamente supportato da una base consistente e se spendiamo troppo tempo e troppi sforzi nel decorarla, il risultato finale sarà disequilibrato e inappagante per il palato.

A questo punto, possiamo mostrare la nostra “glassa” con la sicurezza che poggia su basi consistenti e solide. Quando si verifica questa situazione, abbiamo un’alta autostima, perchè abbiamo il giusto coraggio, ci accettiamo, abbiamo pensieri positivi, sappiamo prenderci del tempo per la cura di noi stessi, sviluppiamo una sempre maggiore consapevolezza e conoscenza su di noi e su chi ci sta intorno.

così come la riuscita di una torta sta nel dosare in maniera sapiente i diversi ingredienti, e la fiducia in noi stessi che mostriamo sarà più che motivata! Questo è il risultato straordinario che noi coach vediamo compiersi ogni volta che accompagniamo una persona a riconoscere e ad esprimere al meglio le proprie potenzialità e i propri talenti. Perchè è importante capire che ognuno di noi è una “torta” unica e speciale!

A questo punto avremo ottenuto una sana autostima che è fatta dall’equilibrio e dall’armonia tra diversi fattori,

Per apparire bene nonostante la nostra torta non abbia gli ingredienti giusti e supporti a fatica le decorazioni, siamo costretti a mentire a noi stessi e agli altri, a nascondere le nostre debolezze con sempre più segreti e glassa, a vivere con insicurezza e con la paura che da un momento all’altro tutti possano vedere che la no-

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VIVERE

LA GRAVIDANZA IN MODO “ECO”

l rispetto e l’amore per i figli iniziano ancora prima di averli accanto, sin da quando nasce l’idea di concepirli. La vita prenatale va considerata con pari dignità della vita postnatale: nei nove mesi di vita intrauterina, infatti, il feto vive a tutti gli effetti, si emoziona, avverte il nostro affetto e assorbe tutte le nostre sensazioni facendole sue. E’ una fase fondamentale per la sua formazione psico-fisica e la futura mamma deve saper rapportarsi con il bambino in modo responsabile sin dalla gestazione. Si inizia dall’alimentazione: pasti leggeri ma completi e frequenti (5 al dì), per fornire al feto tutti i principi di cui necessita per svilupparsi. Non serve fare grandi rinunce, ma attenzione a frutta e verdura crude che vanno lavate con bicarbonato per evitare di contrarre la toxoplasmosi. Per lo stesso motivo anche uova, carne e pesce crudi possono essere pericolosi, quindi meglio ridurre al minimo il loro consumo. Banditi i superalcolici, per gli effetti tossici sul fegato della madre e sul sistema nervoso del feto, da limitare alcolici e bevande gassate per il loro elevato apporto calorico. E’ importante bere almeno un litro d’acqua al giorno per depurarsi ed idratarsi. Aria e acqua sono elementi vitali durante la gestazione: passeggiate all’aperto e ginnastica dolce in acqua sono modi di fare attività fisica leggera e costante, bruciando grassi e zuccheri senza sovraccaricare l’attività cardiaca. Anche l’abbigliamento va adeguato alle nuove esigenze: abiti più comodi in tessuti naturali (lino e cotone) per favorire la traspirazione.

Inutile dirlo, ma fumo e droghe sono pericolosissimi e quindi da sospendere, mentre i farmaci sono da utilizzare con cautela e solo sotto prescrizione medica. No a tinture chimiche per i capelli e creme anticellulite, sì a prodotti naturali per massaggi anti-smagliature su addome, seno e cosce. Adottare uno stile di vita più regolare e consapevole, abbandonando abitudini scorrette a favore di nuove più equilibrate e salutari, è la dimostrazione di affetto più grande che una mamma possa regalare al suo bimbo. Volersi bene, per voler bene ai propri figli.

Novità

ProdottiDIVITA

Volersi bene, con gusto.

na linea di prodotti nata grazie ad un grande amore per il territorio italiano e per le sue specialità: con oltre cinquant’anni di storia e 1700 punti vendita, Despar ha imparato a riconoscere e a selezionare il meglio della produzione alimentare italiana. Con la nuova linea Premium Despar offre oggi ai consumatori di tutta la penisola la possibilità di poter gustare questi prodotti di eccellenza acquistandoli comodamente presso il proprio punto vendita di fiducia. Materie prime selezionate, processi di lavorazione tradizionali accurati, severi ed assidui controlli sono alcuni dei segreti che fanno di ogni prodotto Despar Premium un campione dell’eccellenza alimentare italiana con un rapporto qualità/prezzo unico. Tra i prodotti di punta della linea i primi due olio extravergine di oliva che la linea Premium propone: uno da spremitura a freddo di olive di diverse varietà (oliarola, biancolilla e taggiasche) ed uno tradizionale. Entrambi i prodotti, con olive coltivate e frante all’interno del territorio italiano, si distinguono per il gusto e le indicazioni di utilizzo: delicato e finemente aromatico il primo, dal gusto fruttato, leggermente amaro e particolarmente indicato per esaltare il sapore delle pietanze calde il secondo.

ProdottiDIVITA

Ancora tra i condimenti spiccano due proposte di aceto balsamico di Modena IGP: uno invecchiato 3 anni ed uno maturato. Il balsamico nasce da un processo lento e laborioso, severamente controllato da un ente di certificazione incaricato dall’Unione Europea. Il nome “aceto balsamico di Modena IGP” indica l’origine del prodotto nelle province di Modena e Reggio Emilia, cuore della produzione. L’invecchiamento in preziose botti di legno di generazione in generazione contribuisce a donare a questo straordinario prodotto un gusto pieno ed unico. Premium offre poi il riso Basmati a grano lungo per piatti dal sapore orientale e il riso Carnaroli superfino, uno tra i più pregiati tipi di riso coltivati in Italia, particolarmente apprezzato per l’ottimo equilibrio tra la buona capacità di assorbimento e la bassa perdita di amido durante la cottura che lo rende ideale per la riuscita di risotti e timballi delle grandi occasioni. Per i primi piatti possiamo contare

anche sulle proposte di pasta fresca Premium: cappelletti, tortellini e tortelli dai diversi ripieni, con una sfoglia grezza realizzata con l’utilizzo di uova di galline allevate a terra, che la rendono all’altezza della buona pasta fresca fatta in casa. Ritroviamo la tradizione gastronomica emiliana anche nella linea di affettati selezionati Premium: materie prime di alta qualità unite alla costante attenzione e ai continui miglioramenti nelle tecniche di produzione, garantiscono la bontà di questi salumi, un classico della tradizione italiana. Ideali da gustare da soli o accompagnati dalle specialità sott’olio della linea Premium: carciofi e carciofi alla romana in olio di oliva, olive farcite e cipolle borettane in agrodolce. Questa linea Despar viene confezionata esclusivamente utilizzando verdura fresca appena colta per conservarne al meglio la croccantezza e la vivacità del sapore. Fanno ancora parte di questa linea pepero-

Novità

ni, pomodori secchi, funghi, tutta la serie delle verdure grigliate sott’olio. A questi si aggiungono prodotti tipici come le olive taggiasche, con o senza nocciolo, le olive verdi Bella di Cerignola e i capperi al sale. Della tradizione locale fanno parte anche il pesto con basilico genovese DOP, disponibile anche fresco, con o senza aglio, prodotto artigianalmente con basilico fresco, consumato a crudo mantiene inalterate le proprie caratteristiche organolettiche. Così come il burro tradizionale Premium che, ottenuto direttamente da panna di latte fresco pastorizzato, garantisce una bassa acidità, dal profumo e dal sapore delicati. Ancora prodotti tipici Premium sono il pane carasau, pane sardo cotto al forno due volte e legato all’antichissima tradizione delle popolazioni sarde, e i taralli con olio di oliva e con semi di finocchio, tipici pugliesi. Completano la collezione marmellate, confetture e miele, tutti rigorosamente italiani al 100%, i cantucci alle mandorle di antica ri-

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cetta toscana e il caffè tostato macinato, 100% arabica, il naturale fine pasto italiano che tutto il mondo ci invidia. E questi sono solo alcuni dei prodotti della linea Despar Premium, una gamma che continuerà ad arricchirsi di tante nuove specialità anche nel reparto dei prodotti freschi. Despar Premium: volersi bene, con gusto.

ScelteDIVITA

ESSERE DIVERSAMENTE ABILI “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.

ssere Disabili o essere ugualmente Abili? Rassegnazione o Lotta? Lottare è possibile perché vincere i propri limiti è già stato fatto con successo da molti che sono riusciti a governare il proprio corpo con la forza di volontà e con la forza del pensiero positivo attraverso lo sport. Ed è così che si può parlare di SPORT TERAPIA, perché che lo sport faccia bene al corpo e anche alla mente lo si sa ormai da tempo ma ora, una ricerca condotta dalla Fondazione Santa Lucia, ha individuato anche dei benefici derivanti dall’attività sportiva a livello cognitivo in atleti disabili. In particolare è stato osservato un sensibile miglioramento della capacità di percepire uno stimolo e di rispondere a esso. Lo sport viene quindi inteso come momento di cura e come situazione in cui si sperimenta il confronto con l’altro e con i propri limiti, dove si apprende il rispetto delle regole ed il gusto dell’impegno. Sport vissuto anche come strumento di prevenzione capace di richiamare l’attenzione delle persone per aggregarle e far acquisire una dimensione non alienante al loro tempo libero. Lo sport infatti è un’ attività che reca in sé una carica straordinaria e affascinante di umanità, di gratuità, di conquista, di coraggio, di pazienza, diventando sempre e per tutti un’avventura che riempie di segni, di obiettivi, di speranza. Attualmente, le barriere concettuali ed ideologiche che separavano psicologia clinica e psicologia dello

sport, sono quasi completamente eliminate; oggi per ogni persona il primo reale nemico da battere è il fantasma della paura, dell’insicurezza, della bassa stima di sè, prima ancora dell’avversario, ed è solo con questa lotta che si può trasformare l’immagine di sé. Come è riuscito a fare Cesare Piccini che è paralizzato dal 1963 ed ora continua a conquistare medaglie. Subì un grave infortunio sul lavoro a 16 anni, ma ben presto si trasformò in atleta. Pratica handbike e basket. Ha vinto la sua battaglia dopo alcuni anni di sofferenze, ha ritrovato l’impegno operativo, si è fatto una famiglia, ha potuto guidare l’auto e raggiungere ottimi risultati negli sport per disabili. E ora, arrivato al traguardo dei 60, è ancora attivo. Amici, conoscenti, colleghi altrettanto sfortunati guardano a lui come a un esempio di come si possa, e si debba, reagire alle avversità. Dmitrijs Rukavisnikovs, “Dimas” invece nasce con una malformazione ora diagnosticata come spina bifida, ma con l’uso delle gambe; in un ospedale lettone, durante un intervento alla schiena, qualcosa va storto e diventa paraplegico. A quel punto la sua vita cambia drasticamente, anche a causa di una famiglia problematica. Rimasto solo, il suo unico punto di riferimento è la nonna che vive in Svezia. Grazie a lei Dimas capisce che comunque non tutto è perduto e che forse qualcosa può evitargli un destino ai margini: lo sport, il basket in carrozzina. La Federazione lettone si accorge subito del suo

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talento e lo sprona a continuare ad allenarsi, fino a raggiungere la maglia della nazionale e un ingaggio in Italia, a Torino. Ed è solo l’inizio del suo successo. Un’emozione fortissima potrebbe essere quella di avere la fortuna di conoscere Oscar Pistorius, l’atleta che corre con due protesi di carbonio al posto dei piedi. Non tanto, o non soltanto, per la straordinarietà del caso, quel suo voler abbattere a tutti i costi la barriera che divide gli atleti disabili dai normodotati, quanto per l’equilibrio, l’entusiasmo, la freschezza e l’energia che animano questo ragazzo sudafricano capace di lanciare un messaggio di speranza in tutto l’universo della disabilità. “Chi perde davvero non è chi arriva ultimo nella gara. Chi perde davvero è chi resta seduto a guardare e non prova nemmeno a correre.”

IL LIBRO: “RINATI PER VINCERE” Dodici storie di dodici campioni dello sport e della vita. “Rinati per Vincere, storie di campioni ‘ugualmente’ abili” (Riccardo Viola Editore - collana Racconti di sport di Roma e Lazio). Libro di Giampiero Spirito, capo dei servizi sportivi dell’emittente Tv 2000, parte da un interrogativo emblematico, ‘Storie o risultati?’, per raccontare l’impresa umana e sportiva di dodici atleti disabili nella provincia di Roma che si sono affermati ai massimi livelli mondiali. Da Roberto Valori, detto ‘l’uomo acqua’, passando per la regina del fioretto Osanna Brugnoli, per l’inarrivabile Roberto Marson e per il ‘maestro’ Vittorio Loi. E poi Giovanni Ciuffreda, Giuseppe Checchi, Orazio Pizzorni, Maria Ligorio, Alberto Rubino, Carlo di Giusto, Alberto Pellegrini, fino ad arrivare a Luca Pancalli, attuale presidente del Comitato Paralimpico italiano e vice presidente del Coni. Per ognuno di questi atleti, scrive l’autore, lo sport ha rappresentato ‘una formidabile opportunita’ per ritrovare motivazioni e amore per la vita’ diventando ‘un esempio per gli altri’. Anche grazie a loro, infatti, ‘l’immagine passiva di una persona disabile e’ stata trasformata in attiva, costringendo cosi’ istituzioni e opinione pubblica non solo a rivedere un concetto ma anche ad adoperarsi per abbattere barriere architettoniche, psicologiche, sensoriali e culturali’. Perche’ si tratta di dodici persone che ‘sono riuscite a rovesciare il proprio destino, a rinascere completamente per vincere una medaglia’. E se nello sport paralimpico il dibattito tra ‘storie o risultati’ e’ sempre vivo, e’ altrettanto vero che il valore dei risultati ‘va sempre difeso’, dato che ‘ne sono stati ottenuti tanti e tutti importanti’. ‘Rinati per Vincere’ e’ la giusta sintesi tra queste due istanze: parte dai record per parlare della storia umana che c’e’ dietro un’impresa.

ConsigliDIVITA benessere e bellezza

Salviamoci la pelle Mi chiamo Fabrizio Zago,

Scoprite in questo articolo da cosa e come difendere la vostra pelle in estate.

Chimico industriale, dopo gli studi di orientamento tecnico scientifico conclusi in Francia e diverse esperienze di lavoro, approda al tema dell’eco compatibilità.

(dal sole, inquinamento, etc...)

a pelle è un organo molto esteso, un adulto ha circa 2 metri quadrati di pelle. Ed ogni centimetro di pelle contiene 3 milioni di cellule. La pelle è anche uno dei più “grossi” organi del nostro corpo, pesa alcuni chilogrammi. La pelle non è una barriera assoluta, proprio per la sua struttura deve essere in grado di “dialogare”, di mettere in comunicazione esterno ed interno del nostro corpo, infatti la pelle espelle tossine attraverso le ghiandole sudoripare, reagisce (arrossandosi) al troppo sole e si abbronza per proteggersi meglio.

Questa sua relativa permeabilità la rende anche molto delicata agli insulti esterni. Ogni volta che usciamo di casa il sole colpisce la pelle, l’energia che penetra nei tessuti più profondi causa o può causare delle modificazioni al tessuto con danni anche molto gravi. Il più evidente è la disidratazione del tessuto dermico con insorgenza di rughe. I raggi solari si dividono in varie categorie in base alla loro dimensione. I raggi cosiddetti “visibili” non danno problemi, quelli UV-A e UV-B (che non vediamo ma ci sono) invece si!

Consiglio numero 1: usare creme viso e mani con protezione anti UV. L’inquinamento dell’aria, anche in ambienti chiusi, fumo di sigaretta e pulviscolo sono dei nemici della pelle. Il motivo è semplice: si tratta di inquinanti talmente piccoli che riescono a penetrare profondamente nello stato dermico e possono raggiungere le cellule vitali. Ma senza immaginare di essere continuamente penetrati da sostanze varie (la pelle è comunque una difesa efficace) è facile immaginare come dei metalli pesanti (piombo ad esempio) posati sulla pelle per molte ore al giorno non sia “salutare”. Consiglio numero 2: tenere pulita il più possibile la pelle, lavarsi il viso non è una pratica igienica e basta ma anche un trattamento cosmetico. Infine quali rimedi possiamo trovare nell’infinito mondo cosmetico? C’è una pianta di origine indiana ma presente in grande numero anche in Africa, la Moringa oleifera che contiene delle proteine che hanno la caratteristica (per via della loro struttura chimica) di incollarsi alla pelle fornendo due azioni degne di nota. La prima è che formano una barriera alle sostanze dannose e la seconda è che queste sostanze sono in grado di rivestire bloccandoli gli inquinanti atmosferici. Non a caso i nativi delle regioni tropicali dove vive la Moringa oleifera definiscono questa pianta come “albero miracoloso”. Lo è! 26

BenessereDIVITA

Il linguaggio del corpo Dimmi dove ti fa male e ti dirò chi sei!

uando si accende una spia sul cruscotto della tua auto, cosa fai? Ti affretti a disattivarla? Forse, saggiamente, ti rechi presso un’officina per “decifrarla” ed eseguire una diagnosi al motore? Una spia accesa è sintomo di un problema da risolvere al più presto, per evitare danni ancora più grandi. Nella medicina tradizionale, la malattia del corpo viene comunemente vista come un evento casuale e non come uno specifico segnale. Ma i sintomi, sono segnali, messaggi d’ascoltare per non rischiare di fare come l’automobile che guidiamo nonostante le continue spie accese. Le malattie sono delle opportunità di crescita. Molte persone che hanno combattuto e sconfitto una malattia, nel tempo hanno acquisito una saggezza e maturità che prima non avevano. Secondo la medicina orientale infatti, la malattia indica un ostacolo alla realizzazione del Cammino della Vita e la coscienza esprime ciò che ne impedisce il compimento attraverso squilibri energetici che generano il disturbo della salute. Il nostro corpo ci parla, ma dobbiamo ancora imparare a comprenderlo. Allergie, anoressia, bulimia, vertigini, obesità, cisti, tumori... indicano che al nostro interno vi sono delle tensioni profonde che cercano di esprimersi. Questo nuovo modo di considerare la malattia come un messaggio della coscienza, ci aiuta a scoprire che dietro alla sofferenza possiamo trovare una “malattia creativa”, un mezzo per progredire nella nostra evoluzione. Il corpo umano ci racconta come si è formata la nostra personalità con una precisione

che ha consentito, prima a William Reich, poi ad Alexander Lowen, di tracciare una vera e propria mappa dei nostri modi di essere. Uno dei pilastri di qualsiasi Psicologia Olistica scientificamente fondata, sta nel fatto che il corpo, la mente e le funzioni sono tanto strettamente interconnessi, che una disfunzione in uno di questi tre sistemi ci rimanda ad una problematica più profonda. Il sintomo rappresenta l’input che cattura interesse ed energia, richiede attenzione e dedizione, costringe all’onestà. Solo metamorfosandone i contenuti si coglie l’essenza del messaggio. Quanto più consciamente si valuta il percorso, tanto meglio si giunge alla meta con un unico fine: guarire! La medicina psicosomatica afferma che l’emozione è spesso determinante nell’eziologia della malattia. Il corpo infatti non esprime soltanto la persona ma è anche la persona. É per questo che tutto quello che concerne il corpo, e quindi anche la malattia, implica la persona nella sua complessità. Vari autori, trattando della malattia, l’hanno descritta come un momento di prova, di crisi. In effetti la categoria della crisi è quella più efficace per descrivere il tempo della malattia, che si presenta come un tempo nel quale il progetto di vita di ognuno deve essere ripreso e modificato, perché mutano gli orizzonti temporali, le possibilità, il modo stesso di guardare alla vita, di interpretare il mondo. Per superare la crisi occorre essere capaci di pensare a sé come a qualcuno che è capace di trovare un seguito alla propria storia e che è capace di raccontarla ad un altro perché parlare della malattia è senza dubbio un atto catartico, il primo.

LIBRI CONSIGLIATI: • “DIMMI DOVE TI FA MALE E TI DIRÒ PERCHÉ” I RICHIAMI DEL CORPO SONO I MESSAGGI DELL’ANIMA.DI MICHEL ODOUL • “IL CORPO NON MENTE”DI LUCIANO MARCHINO E MONIQUE MIZRAHIL • “IL LINGUAGGIO DEGLI ORGANI” DI ANNA ZANARDI. • “QUANDO IL CORPO TI DICE DI AMARTI: INTERPRETARE LE NOSTRE MALATTIE” DI LISE BOURBEAU • “ASCOLTA E GUARISCI IL TUO CORPO” DI LAURA BERTELE’ • “LIBERI DI GUARIRE” DI LAURA BERTELE’ • “IL LINGUAGGIO EMOZIONALE DEL CORPO” DI LAURA BERTELE’

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COME scegliere il proprio percorso

remo, sono indeciso, nervoso…Vorrei andare lontano, ma mi sento prigioniero delle aspettative dei miei genitori, dei miei amici, di quanti non hanno mai conosciuto chi realmente sono.

Quante volte questi pensieri hanno attraversato le timide menti di adolescenti alle prese con le prime, vere, importanti scelte, nel timore di deludere la famiglia e di inseguire le mode accademiche del momento? Scegliere il proprio futuro è sicuramente una delle prime sfide importanti che si pongono di fronte ad un adolescente. La domanda è: come individuare il proprio percorso di vita a soli 18 anni? Da una parte, la formazione all’Università, che non fornisce più come un tempo la garanzia di trovare il proprio ruolo nel mondo del lavoro e di

Di vita

mantenerlo. Dall’altra, le professioni tecniche o manuali che sono state nel tempo sempre più trascurate, arrivando ad essere svolte prevalentemente da giovani stranieri. E poi ci sono le scelte di vita fuori dal comune e sicuramente ammirevoli, come quella di fare il pastore nelle valli del Biellese, che ha intrapreso il diciottenne Andrea Maffeo. Dopo due anni di “praticantato” e dopo aver affiancato un pastore anziano che gli ha insegnato il mestiere, Andrea ha oggi un suo gregge ed ha creato un marchio (Crusch Gracc, il “buon pastore”, appunto) per valorizzare e diffondere la lana delle pecore del biellese. Una scelta di vita, ma anche un’attività economica sostenibile. “Quando ho capito che andavo a scuola per scaldare la sedia ho preferito seguire la mia passione. Perché è questo che voglio fare.” dice Matteo, svelandoci, insieme, un segreto: sia che si scelga di studiare che di lavorare, è necessario scoprire le proprie passioni e inseguirle, mantenendo ben saldi i piedi per terra. Continuare gli studi significa affrontare un percorso intellettuale impegnativo; entrare nel mondo del lavoro vuol dire invece dimostrare maturità e responsabilità. Ogni scelta richiede tenacia, costanza, pazienza, spirito di adattamento ai tempi che cambiano. Un suggerimento da tenere a mente sia nella penombra delle biblioteche di dipartimento, sia ascoltando il tamburellare della pioggia mentre si veglia sul proprio gregge.

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COME PREPARARSI ALLA CORSA REGINA: LA MARATONA

e sei un podista amatoriale, iscritto ad una Società e in regola con le idoneità mediche richieste per legge, puoi pensare di spingerti oltre alle solite corse domenicali di 8/10 Km e tentare l’avventura indimenticabile in una delle tante Maratone organizzate in vari luoghi della Penisola. Certo, devi prepararti per tempo.

1) Il primo passo per affrontare una Maratona (42,195 km), se pur a livello amatoriale, richiede una buona capacità organizzativa, perchè il periodo di preparazione, fra allenamenti, riposi e diete ha solitamente una durata minima di due mesi. Dovrai prevedere un cospicuo aumento del chilometraggio settimanale ed arrivare a circa 70/80 Km. Obiettivo primario non è la velocità, ma la resistenza. 2) Devi redigere un piano di allenamento che preveda circa 10 km di corsa al giorno a ritmo blando (circa 4/5 minuti al km), che presuppone un arrivo in circa 3 ore a fine Maratona. Abituati a bere e a rifocillarti durante gli allenamenti, perchè in gara sarà la condizione primaria per giungere al traguardo. Ogni allenamento deve essere improntato non sulla sofferenza ma sulla capacità di godere della corsa e di ciò che vedi e fai. 3) La dieta deve prevedere molti carboidrati, che sono il carburante che il nostro fisico brucia durante lo sforzo. Devi integrare con proteine e verdure, evitando bevande gassose, alcolici e fritti. L’ultima settimana prima della Maratona fai una dieta dissociata, facendo tre giorni di scarico nutrendoti di proteine, per poi a 4 giorni dalla gara immagazzinare il più possibile carboidrati. Non dimenticare che, a qualsiasi punto della Maratona, se ti senti in difficoltà con il fisico, il consiglio è di fermarsi. Ricordatevi che l’allenamento per la maratona è ben diverso da quello per la mezza maratona; occorre prepararsi anche dal punto di vista psicologico

LIBRO CONSIGLIATO : “L’arte di correre” di Murakami Haruki per abituare mente e corpo a correre da solo nelle lunghe distanze. Quando arriverete a percorrere venti chilometri e a sentirvi ancora capaci di correre, potete progettare di correre una maratona: procuratevi quindi una tabella di allenamento adatta al vostro stato di forma, alla vostra età e al vostro peso corporeo. Provate a correre prima una mezza maratona e utilizzatela come un test sul quale ridisegnare una eventuale tabella di allenamento. A questo punto dovreste riuscire nell’impresa ma ricordate che la vera motivazione è uno stimolo interiore silenzioso e preciso che non cerca conferma in un giudizio esterno perché quando si corre, semplicemente si corre. In Teoria nel Vuoto.

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RicetteDIVITA

(AAA BASSISSIMO IMPATTO AMBIENTALE) Umile ma ricco di virtù preziose, il pomodoro si è rivelato un alimento salutistico dalle molteplici proprietà benefiche. Un vero alleato del benessere. Ricercatori e nutrizionisti lo ritengono infatti un alimento amico della linea, dall’azione antiossidante e dagli effetti positivi per il cuore e le arterie. In questa ricetta non viene neanche cotto quindi conserva inalterate tutte le sue proprietà nutrizionali, nonché la freschezza tipica del pomodoro crudo. L’abbinamento coi cetrioli fa sì che la freschezza si accentui facendo di questo piatto la massima espressione di un piatto estivo!

RicetteDIVITA Le ricette di Luca Montersino

Bavarese al pomodoro cuore di bue con tartare di cetrioli e olive Preparazione e cottura: 30 min. Difficoltà:

Ingredienti per 4 persone

1 kg di pomodori cuori di bue 4 g di gelatina in fogli tipo “oro” 400 g di cetrioli 100 g di olive nere denocciolate Despar 60 g di yogurt naturale Despar Bio,logico 30 g di sale 10 g di pepe bianco 2 cucchiai di olio d’oliva extravergine Despar Premium 100% italiano 30 g di basilico

I nostri PRODOTTI

Olive taggiasche denocciolate Despar Premium 180 g

Olio d’oliva extravergine Despar Premium 100% italiano 1l

Yogurt naturale Despar Bio,logico 31

Combinazione di calamari E SEDANO CON MELONE

Preparazione e cottura: 20 min. Difficoltà:

Ingredienti per 4 persone

700 g di calamari 250 g di sedano verde 200 g di melone giallo Succo di limone Sale 3 cucchiai olio extravergine 1 kg di court bouillon

Ricavare dalla polpa di melone delle palline e mantenerle in frigorifero. Scottare i calamari puliti nel court bouillon (brodo di cottura per pesci preparato con acqua, verdure, vino bianco, aromi e sale. Il tutto viene messo in una pentola a bollire). In acqua salata cuocere le coste di sedano e, per fermare la cottura, raffreddarle in acqua ghiacciata. Una volta raffreddate, metterle nel mixer e frullarle con i 3 cucchiai d’olio ed un pizzico di sale, sino ad ottenere una purea liscia ed omogenea. Colare la salsa sul fondo del piatto, adagiare i calamari tagliati a rondelle e condire con una citronette preparata con il restante olio e succo di limone. Decorare il piatto con le perle di melone.

(AA MEDIO IMPATTO AMBIENTALE) Pesce, frutta e verdura! Vi sembra strano? Ebbene, imparare ad usare la frutta anche in abbinamento con il salato è una cosa a mio avviso da fare presto. Oltre a rendere i piatti più freschi, colorati e allegri, la frutta apporta un maggior quantitativo di fibra alle nostre ricette, nonché di vitamine. In questo piatto oltre al melone, abbiamo una crema delicata di sedano verde molto aromatico e profumato. Il sedano è un tonico stimolante, aperitivo, rinfrescante, diuretico, rimineralizzante, antireumatico e antiartritico, disintossicante, aperitivo, digestivo, antisettico, antimalarico, antiossidante, contiene vitamine A, B, C, sali minerali, oligoelementi. Si devono usare anche le foglie verdi perché ricche di clorofilla.

(AA MEDIO IMPATTO AMBIENTALE) Vi propongo il merluzzo in questa versione dalla crosta croccante di patate, un abbinamento classico, ma qui le patate non fanno da contorno e sostituiscono l’impanatura di pane. L’insalatina fresca darà il tocco finale di freschezza oltre che ad apportare vitamine e fibre.

Filettini bianchi di merluzzo

in crosta croccante di patate e insalatina fresca Preparazione e cottura: 25 min Difficoltà:

Ingredienti per 4 persone

600 g di filetti di merluzzo 200 g di patate 40 g di farina tipo 0 aglio santoreggia (qualche fogliolina) Per l’insalatina fresca 200 g di indivia fresca 100 g di cipolla di tropea 100 g di pomodori cuori di bue Sale e pepe q.b. Olio d’oliva extravergine Aceto di vino rosso

Per prima cosa, infarinare i filettini di merluzzo. Tagliare le patate a fettine molto sottili, disporle su di un piano una accanto all’altra e adagiarvi sopra i filettini di pesce, arrotolando il tutto in modo tale che le patate vadano ad avvolgere completamente il merluzzo. Rosolare in padella con l’aglio schiacciato, l’olio e le foglioline di santoreggia. Quando i filettini hanno preso colore, procedere con la salatura, abbassare la fiamma e cuocere sempre senza coperchio per circa 5-6 minuti, girandoli delicatamente di tanto in tanto.

Preparare il piatto mettendo l’insalata sul fondo, le cipolle affettate sottilmente, i pomodori a mezze rondelle ed infine condire con l’olio e l’aceto. Disporvi i pezzettini di pesce tagliati a bocconcini e guarnire con le foglie di santoreggia.

Coppa all’anguria Preparazione: 25 min Difficoltà:

Ingredienti per 4 persone

150 g di sorbetto ai lamponi 150 g di sorbetto alle ciliegie 150 g di sorbetto all’ananas 300 g di anguria 100 g di ciliegie 50 g di zucchero semolato 1 cucchiaio di succo di limone 50 g di panna montata Per preparare i sorbetti: 750 g di purea del frutto desiderato 650 ml di acqua 525 g di zucchero semolato 20 g di succo di limone

Preparazione dei sorbetti Riscaldare l’acqua a 40°C, unire lo zucchero, e portare a 65°C. Raffreddare ed aggiungere la purea del frutto desiderato. Mantecare nella sorbettiera. Cambiando il tipo di frutto ma mantenendo le stesse proporzioni si possono preparare sorbetti per tutti i gusti. Preparazione della coppa Ricavare dalla fetta di anguria dei dadini re-

golari e senza semi. Con gli scarti preparare la salsa, frullandoli con lo zucchero ed il succo di limone. Filtrare il tutto e tenere da parte. Mettere in una coppetta in vetro, oppure anche in mezza anguria scavata i tre gusti di sorbetto. Irrorare con la salsa, quindi guarnire con i dadini di anguria. Decorare con un ciuffo di panna montata e con delle ciliegie sulla sommità della coppa.

(AAA BASSISSIMO IMPATTO AMBIENTALE) Ricca d’acqua e fruttosio, l’anguria contiene anche una grande varietà di vitamine, in particolare la vitamina A, la vitamina C ed il potassio. Proprio grazie alla sua composizione, l’anguria è un frutto fortemente ipocalorico ed è adatto alla stagione estiva per la sua capacità dissetante. In più, come se non bastasse, l’anguria rappresenta un grande aiuto per la dieta: ideale per la diuresi, questo frutto svolge una buona azione di ricambio dell’acqua nel nostro organismo. Oltre che consumata da sola l’anguria si presta bene anche per essere servita con altri ingredienti o preparazioni. Per un caldo luglio o agosto ho pensato che l’abbinamento con dei sorbetti freschi fosse il massimo per dissetare e rinfrescare. Una piccola spruzzatina di panna montata renderà il dolce cremoso senza però, viste le dosi, compromettere la nostra salute.

ModaDIVITA

SHOPPING ECO SOLIDALE PER LA PROSSIMA STAGIONE VI SEGNALIAMO UNA NUOVA TENDENZA: QUELLA DELLA MODA EQUO-SOLIDALE. 1) Arrivano i costumi eco-friendly realizzati completamente con materiali riciclati. A realizzarli è Rip Curl, compagnia australiana fondata nel 1967, da diversi anni attenta al recupero e al conseguente riutilizzo, sotto altra forma, delle materie plastiche. Da anni l'azienda riduce il suo impatto ambientale facendosi promotrice di diversi progetti eco-friendly in collaborazione con enti internazionali per la salvaguardia del pianeta.E la surf company ogni anno propone tanti coloratissimi costumi realizzati dal riciclo della plastica (PET).

2) Pareo dell’India in voile di cotone stampato fragola Altromercato ha presentato la collezione Primavera/Estate 2010, per chi vuole fare acquisti responsabili e solidali, senza rinunciare all’eleganza. Rispetto della natura e della dignità del lavoro di ogni persona. www.altromercato.it

3) Gilli for Africa Si chiamano Lucy Bag e Beba Bag le nuove borse Gilli realizzate a mano dalle donne africane nei villaggi in Etiopia. Parte del ricavato della vendita andrà alla Congregazione delle Suore della Divina Provvidenza per l'Infanzia Abbandonata e all'Associazione Bambini nel deserto. La LUCY Bag è una borsa morbida e capiente, una shopping realizzata in cotone grezzo e caratterizzata da un "Bogolan" cucito con impunture a contrasto sul quadrante davanti che raffigura momenti della vita quotidiana dei villaggi.

4) Vaniglia/Vanilla T-shirt Uomo e Donna 100% cotone biologico. Disegnato e prodotto in Italia. http://altriluoghi.bigcartel.com/product/vaniglia-vanilla-t-shirt

5) Le calzature di Osborn Design Studios: prodotte a mano in Guatemala vengono consegnate da New York in tutto il mondo.I due designer Carla Venticinque-Osborn e Aaron Osborn sostengono con questo progetto una fabbrica in Guatemala dove vengono confezionate le scarpe, per lo più con materiale riciclato. Questi ed altri modelli del progetto equo e solidale li trovate sul sito di Osborn Design Studios. 35

PercorsiDIVITA

ITINERARI TRA LE STELLE Un’esplosione di stelle nelle calde notti d’estate italiane! Vi proponiamo di seguito una serie di eventi che sicuramente renderanno le vostre afose serate estive più piacevoli grazie a stelle cadenti e spettacoli pirotecnici.

NOTTE DI SAN LORENZO è noto, per tutti la notte tra il 9 e 10 agosto rappresenta la notte delle stelle cadenti: in molte parti d’Italia infatti è possibile godere di questo spettacolo regalato dal cielo notturno. Al di là dell’immagine molto romantica e sognatrice, la spiegazione del fenomeno è scientifica: dalla fine di luglio al 20 agosto, le Perseidi, ossia uno sciame meteorico, vengono attraversate dall’orbita terrestre creando una vera e propria pioggia meteorica. Popolarmente chiamate “Lacrime di San Lorenzo” - in quanto in antichità il momento di picco si collocava intorno al 10 agosto – il momento di maggiore visibilità, con una media di circa cento scie luminose visibili ad occhio nudo e a tutte le ore dalla Terra, viene indicato il 12 agosto. In tutta Italia si festeggia con feste, sagre, poesie e non importa dove ci si trovi: questa notte, sia pur per pochi minuti, saremo tutti con il naso all’insù... CALICI DI STELLE 2011 All’insegna dell’eco-sostenibilità, l’ormai tradizionale appuntamento con “Calici di Stelle” è di scena nelle cantine del Movimento Turismo del Vino e nelle piazze delle Città del Vino. Il vino si pone sempre più come un alleato dell’ambiente, un tema che attraversa tutta la produzione dal vigneto alla cantina. Si tratta di una sfida non solo per le aziende, ma per l’intero territorio che le circonda, e che sempre di più interessa anche gli “eno-appassionati”. L’edizione 2011 di Calici di Stelle promette un calendario ricco di eventi di ogni tipo, dalle degustazioni alle visite guidate, dai menu a tema alle rievocazioni storiche, dalle passeggiate notturne ai trekking urbani! E poi musica, mostre, mercatini, cinema e teatro, da vivere nelle splendide cornici delle cantine socie o nella piazze delle Città del Vino aderenti all’iniziativa. Info: www.movimentoturismovino.it www.cittadelvino.it 36

FERRAGOSTO Oggi in questo giorno si celebra l’Assunzione della Vergine Maria al cielo, ossia il dogma cattolico secondo cui Maria, subito dopo la morte, venne accolta in Paradiso con l’anima e il corpo. Ma Ferragosto ha anche origini nella Roma pagana: deriva, infatti, dal termine feriae agusti, riposo di agosto, periodo in cui si festeggiava la fine dei lavori agricoli. Il culmine dei festeggiamenti si raggiungeva il 13 del mese con la festa in onore della dea Diana, simbolo della maternità e delle fasi lunari, protettrice dei boschi e della caccia. In antichità i festeggiamenti duravano un mese intero, oggi purtroppo corrispondono ad una sola data, il 15 agosto, ma in tutta Italia ci si prepara ad una notte di festeggiamenti e giochi pirotecnici spettacolari che illuminano il cielo di colori ed emozioni. In molte località d’Italia le

FESTA DEL REDENTORE La Festa del Redentore è tra le festività più sentite dai veneziani: l’aspetto religioso e quello spettacolare convivono grazie allo spettacolo pirotecnico che la notte del sabato attrae migliaia di visitatori. Il Bacino di San Marco, in cielo e sull’acqua, ospita giochi di luce e di riflessi che tracciano un caleidoscopio di colori. La tradizione vuole che al tramonto le imbarcazioni, perfettamente addobbate con frasche e palloncini colorati, comincino ad affluire nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca. In barca si consuma un’abbondante cena a base di piatti della tradizione veneziana in attesa dello spettacolo pirotecnico. Questa tradizione antichissima risale al 1577 e ricorda la fine di una terribile pestilenza, festeggiata con l’edificazione dell’omonima basilica del Palladio sull’isola della Giudecca, alla quale ci si può oggi recare in pellegrinaggio attraversando un imponente ponte di barche lungo 330 metri. Le celebrazioni includono quindi la funzione solenne presieduta dal Patriarca e la processione religiosa, mentre il week-end si conclude con la Regata su gondole.

piazze diventano teatro di concerti, spettacoli, ma anche feste e sagre: nelle località turistiche per accogliere i villeggianti, ma anche nelle città, ormai non più deserte come un tempo in questo periodo. La Festa del Redentore si può seguire da uno dei tanti locali con terrazza sul Canal Grande (da prenotare con anticipo), in barca o tra le vie della città. Info: tel. 041/2412988

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MONTEPULCIANO (SI) Ricco il programma dell’edizione 2011, dedicata agli amanti del Vino Nobile Docg e del Rosso di Montepulciano: cene nelle Contrade di Montepulciano, degustazioni, mercatino, esibizione gruppo sbandieratori, tanta buona musica dal vivo e quest’anno tante numerose altre iniziative. Info: www.stradavinonobile.it VALDOBBIADENE (TV) Il Consorzio Valdobbiadene, in collaborazione con il Comune di Valdobbiadene, organizza Calici di Stelle 2011 presso Villa dei Cedri a Valdobbiadene. Una serata di valorizzazione dei prodotti locali, quali i vini della zona di Conegliano-Valdobbiadene, serviti da esperti sommeliers, e le prelibatezze preparate dalle Pro Loco e associazioni valdobbiadenesi che concorrono al Palio Culinario di San Lorenzo. Info: www.valdobbiadene.com MONTEFALCO (PG) “Sagrantino sotto le Stelle” è il tradizionale appuntamento, con la collaborazione del Consorzio Tutela Vini Montefalco, che offre l’opportunità ai turisti di godere del vino di qualità sotto un cielo di stelle cadenti. Info: www.montefalcodoc.it

BOLZANO Dalle 18.30 alle 24.00, la grande degustazione a cielo aperto a Bolzano in Via Portici. Le cantine della città di Bolzano presentano al grande pubblico i loro vini nel cuore del centro storico. Info: www.tirolensisarsvini.it

CASTEL VISCARDO (TR) Il programma si caratterizza per l’esposizione di prodotti artigianali e la degustazione di vini e prodotti tipici. E’ anche prevista la consegna del “Grappolo d’Oro “, premio ideato dall’amministrazione comunale di Castel Viscardo in favore di personaggi che con il loro impegno sostengono il settore vitivinicolo italiano. Info: www.destinazioneumbria.it LECCE In collaborazione con le città del vino, l’evento è organizzato con il contributo dell’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e delle istituzioni locali. Accompagnati da spettacoli di musica, danza e teatro, si tengono degustazioni di vino, con diverse cantine pugliesi presenti, e di olio con alcune aziende produttrici di olio extravergine d’oliva. Info: www.tirsomedia.it VAL DI NOTO (Sicilia) I visitatori potranno degustare una grande varietà di vini, proveniente da aziende e cantine con sedi in tutto il territorio della Val di Noto, appartenenti al circuito delle Strade del vino e dei sapori della Val di Noto. Info: www.karasicilia.it

EventiDIVITA cultura e tempo libero

13 LUGLIO

dal

Castellammare del Golfo (TP)

Trani (BA)

Barcellona Pozzo di Gotto (ME)

FESTA DELLA MADONNA DEL SOCCORSO

LA SETTIMANA MEDIEVALE

FESTA DI SAN ROCCO

A Castellammare del Golfo il 13 luglio si festeggia la Madonna del Soccorso, patrona della città. Uno degli avvenimenti più significativi riguarda la rievocazione di una storica battaglia navale tra Inglesi e Spagnoli, avvenuta nel 1718 proprio nello specchio d’acqua antistante il litorale di Castellammare. La tradizione racconta che gli Inglesi erano riusciti ad abbattere le difese spagnole ed approdare sulla spiaggia. Gli abitanti spaventati allora invocarono l’aiuto della Madonna. Questa apparve ai soldati inglesi vestita di bianco e circondata da uno stuolo di angeli, spingendoli alla fuga. Da qui deriva l’appellativo di Madonna del Soccorso. Personaggi in costume d’epoca, fuochi d’artificio ed appositi effetti sonori permettono di ripercorrere gli eventi storici simulando la battaglia in mare e l’incendio del castello. A questo segue poi l’apparizione della Madonna dall’alto della collina. Dopo che gli Inglesi fuggono dalla città, il popolo in festa accompagna la sua Salvatrice in processione, attraverso le vie del paese, fino alla spiaggia dove ogni pescatore sale sulla sua barca per un processione in mare. Molto bella l’atmosfera creata dai giochi pirotecnici. Info: www.rievocazione.org www.castellammareonline.it

2 AL 7 AGOSTO

La Settimana Medioevale, organizzata dall’Associazione Storico Culturale Trani Tradizioni fa rivivere le rievocazioni storiche de “La Notte dei Templari” (2-3 Agosto) e de “Il Matrimonio di Re Manfredi” (6-7 Agosto) intervallate dall’evento “Vivere il Borg o” (4-5 Agosto). Questa manifestazione è ormai diventata, nel corso degli anni, uno degli spettacoli più attesi sia dalla cittadinanza tranese, sia da numerosi turisti che annualmente continuano a scegliere la Puglia e Trani quale loro meta preferita per le vacanze. Info: www.tranimedioevale.altervista.org

6 - 7 AGOSTO Torremaggiore (FG) CORTEO STORICO DI FIORENTINO E FEDERICO II Il suggestivo Corteo Storico rievoca l’arrivo dei profughi dalla distrutta Città di Fiorentino in Capitanata dopo la morte dell’Imperatore Federico II di Svevia e l’insediamento demografico nel corso dei secoli della cittadina di Torremaggiore. Organizzata dal Centro Attività Culturali “Don Tommaso Leccisotti” la manifestazione ha l’obiettivo di far conoscere la storia di Torremaggiore attraverso attività di alto contenuto culturale. Info: www.corteostorico.it

16 - 17 agosto La festa in onore di San Rocco ha origini antiche con tradizioni non solo religiose ma anche culinarie. Si associa anche la caratteristica Fiera del Bestiame del 16 agosto, che porta a raccolta gli allevatori del circondario. Molto suggestiva ed avvincente è la processione “a mare del Santo” che avviene il 17 in ora tarda, accompagnata da suoni e falò sulla spiaggia. Interessanti ed avvincenti anche i fuochi d’artificio che seguono la processione. La Festa si svolge il 16 e 17 Agosto a Calderà con la processione, rispettivamente via terra e in mare, a bordo di barche. La frazione marina di Barcellona viene invasa da migliaia di persone provenienti dall’intera provincia e la chiesetta di San Rocco strabocca di fedeli.

A causa delle avverse condizioni meteorologiche in qualche occasione la processione a mare è stata rimandata al giorno successivo, ma la data ufficialmente riconosciuta rimane quella del 17 Agosto. In questa occasione, si possono vedere, a perdita d’occhio lungo tutta la costa circostante, i migliaia di falò che illuminano la spiaggia. I fedeli attendono, dalle prime ore pomeridiane fino a notte inoltrata, il passaggio della barca con il simulacro, alcuni per tuffarsi in mare al suo passaggio. L’arrivo alla piazza antistante la chiesa, viene accolto da fuochi d’artificio, spettacolo replicato a tarda notte, in riva al mare. Info: www.comune.barcellona-pozzo-di-gotto.me.it

EventiDIVITA gastronomia e tradizione

luglio Trapani “STRAGUSTO” FESTA DEL CIBO DA STRADA DEL MEDITERRANEO. La manifestazione vuole essere un appuntamento dedicato agli appassionati del cibo da strada, che ha in Sicilia e nei paesi del Mediterraneo un suo luogo d’elezione. La cucina da strada, chiamata internazionalmente “street food” è quella pratica culinari, da noi molto diffusa, basata sulla preparazione, esposizione, consumo e vendita di prodotti alimentari in strade, mercati e piazze,

17-18 AGOSTO Vernole di Acquarica (LE) SAGRA DEL PEPERONE La sagra del peperone, nata nel ‘78 come festa popolare ha assunto nel tempo le connotazioni di una vera e propria sagra, oggi si colloca tra le sagre più longeve dal Salento.

I piatti della sagra appartengono alla cucina tipica salentina, di umili origini contadine ma nutriente e ricca di sapori. I prodotti maggiormente utilizzati nella preparazione degli alimenti che si possono gustare in questa manifestazione, sono gli ortaggi e tra questi il peperone. attuata da venditori ambulanti. Panelle, arancine, sfincione, ma anche i frutti di mare, le lumache, le focacce, le crespelle, il pane “ca meusa” ( la milza) , la piadina, la farinata, il kebab, il cuscus: sono tantissime le specialità siciliane, e non solo, che sarà possibile assaggiare e degustare in un itinerario goloso che per tre giorni renderà Trapani la capitale del gusto nel Mediterraneo. Non solo: verranno attivati laboratori di cucina multietnica, incontri sulle tradizioni alimentari dei paesi del mediterraneo, attività di informazione e divulgazione. Perché il cibo è cultura, e la cultura è un modo per conoscersi e rispettarsi. Negli stand, i visitatori, i turisti e gli appassionati avranno modo di conoscere da vicino la tradizione della cucina povera della Sicilia e dei paesi del Mediterraneo, confrontando ricette, usanze, sapori. Info e programma: www.stragusto.it.

16 AGOSTO Tramutola (PZ) NAPULICCHIE L’evento organizzato dalla LAPET è un percorso enogastronomico tra arte - cultura - esposizione di prodotti artigianali e commerciali -con laboratori didattici foto per promuovere il territorio e tanta animazione per grandi e piccini. Info: www.aptbasilicata.it

20 AL 25 SETTEMBRE Dal

San Vito lo Capo (TP) COUSCOUS FEST Rassegna internazionale ed Enogastronomica del mediterraneo. Protagonista indiscusso dell’evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione. Momento centrale è la gara gastronomica internazionale alla quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo. Il tutto nella splendida cornice di questo borgo marinaro che con il suo clima caldo, il suo mare cristallino e la bellezza delle sue spiagge è la location ideale per prolungare un altro po’ il piacevole relax delle vacanze estive. La manifestazione è un’occasione di festa, fatta di sapori, sfide gastronomiche tra grandi chef, momenti di approfondimento e spettacoli che vedranno alternarsi sul palco del Cous Cous Fest numerosi artisti di fama internazionale. La manifestazione nata nel 1998 si ripete compiendo un viaggio del gusto che si snoda, tra le strade ed i vicoli verdeggianti, alla scoperta del cous cous preparato secondo la versione locale, a base di pesce, o le più curiose e stuzzicanti varianti dei paesi esteri. I migliori vini siciliani e le più sfiziose specialità della cucina isolana, sono i compagni d’avventura in questo viaggio alla scoperta del mangiar bene. Il visitatore potrà conoscere più da vicino le culture e le tradizioni dei paesi partecipanti in una deliziosa miscellanea di linguaggi e colori e, al tramonto del sole, lasciarsi trasportare dalle atmosfere di Al Waha, l’oasi vip sulla spiaggia di San Vito Lo Capo dedicata al relax e al benessere. Musica, colori e ritmo sono invece gli ingredienti del Cous Cous Live Show, lo spazio dedicato alla world music che, nel corso delle varie edizioni ha visto avvicendarsi, sul palco sanvitese i Negramaro, gli Avion Travel, Khaled, gli Africa Unite, EnzoAvitabile. Info: www.couscousfest.it www.comune.sanvitolocapo.tp.it

PilloleDIVITA

Dolce curiosità! Il cioccolato continua a stupire: purché sia nero! Che il cioccolato fondente fosse non solo buono ma anche salutare (se assunto in piccole dosi ovviamente) è un piacevole dato di fatto. Nel 2005 il Progetto Moli-sani, condotto dal Centro di Ricerca e Formazione “Giovanni Paolo II” dell’Università Cattolica di Campobasso, aveva sottolineato come l’elevato contenuto di antiossidanti nei semi di cacao, in particolare flavonoidi e altri polifenoli, potessero avere un effetto positivo nel prevenire alcune malattie cardiovascolari tramite l’assunzione di 6.7 grammi di cioccolato al giorno, ossia l’equivalente di circa mezza tavoletta a settimana. A pochi anni di distanza un altro studio si concentra sugli effetti di questo sorprendente alimento: secondo una equipe di ricercatori inglesi della Hull York Medical School, infatti, il cioccolato “nero” avrebbe il potere di ridurre la sensazione di affaticamento in soggetti affetti dalla sindrome da fatica cronica. A constatarlo sarebbero i risultati ottenuti dalla somministrazione di 45 grammi di cioccolato scuro al giorno a due persone affette proprio dalla SFC che alla fine della “terapia” si sarebbero dichiarate “piene di energie” e “pronte per ripartire”. CONSIGLIO: Anche se è estate, non frenate la vostra voglia di cioccolato! Concedetevi un quadratino dello squisito oro nero e vedrete che ne guadagnerete in umore e, a quanto pare, in energie!

Verdure cotte ..E POI! Si sa, mangiare verdure cotte è un toccasana per la salute ma cosa succede all’acqua usata per la loro bollitura? Essendo ricche di sali minerali e vitamine, gli usi ai quali potrebbero essere destinate sono molteplici, quindi è decisamente sconsigliato buttarle via. Piuttosto la soluzione ottimale sarebbe di berle! Il principio che rende l’acqua ricca di sostanze ottime per il nostro organismo è lo stesso delle tisane: la verdura bollendo si impoverisce delle sostanze organiche e inorganiche che la compongono e che si andranno a depositare nell’acqua. Bevendola si reintegrano le vitamine e i sali minerali che in estate, a causa del caldo e dell’alta sudorazione, perdiamo. CONSIGLIO: se l’idea di bere la preziosa bevanda energe-

tica non vi alletta, utilizzatela per bagnare le piante (una volta raffreddata)! I sali minerali e le vitamine rilasciati dalle verdure concimeranno la terra e nutriranno le vostre piante al posto dei concimi chimici. In questo modo si eviterà lo spreco di acqua, di sostanze preziose e si ridurrà l’uso di composti chimici dannosi per l’ambiente.

Lo shampoo naturale! «L’acqua sì, ma con le bolle»: ecco come Troisi spiegava lo shampoo a Madamigella Sandrelli in “Non ci resta che piangere”. In realtà però lo shampoo non è solo schiuma! Soprattutto durante l’estate: la salsedine, il sole e il vento secco sono gli ingredienti che danneggiano i capelli lasciandoli a fine stagione crespi e sfibrati. L’utilizzo si sostanze chimiche potrà forse alimentare l’idea di una maggiore pulizia e idratazione ma esistono metodi naturali che propongono soluzioni facili da preparare e rispettose della natura affinché per una volta ad essere nutriti non siano solo i nostri stomaci ma anche i nostri capelli! MASCHERA PRE-SHAMPOO PER CAPELLI SFIBRATI INGREDIENTI: 1 avocado 1 cucchiaio di miele PROCEDIMENTO Schiacciare l’avocado in una ciotola amalgamando l’impasto con un cucchiaio di miele. Stendere sui capelli e lasciare in posa per 20-30 minuti. Risciacquare. SHAMPOO NATURALE INGREDIENTI: 2 mele 1 banana 250 gr. di glicerina pura PROCEDIMENTO Ridurre la banana e le mele ad una polpa omogenea; dopo aver unito la glicerina si otterrà un composto che deve essere applicato sui capelli per 10 minuti. Risciacquare alla fine del trattamento.

Vacanze relax con la fitoterapia A vacanze inoltrate, di momenti rilassanti se ne saranno già vissuti molti. Tuttavia, può essere utile illustrare un piccolo vademecum da tenere in considerazione se si vuole “gustare” il relax! E, in questo senso, la fitoterapia può esserci di aiuto visto che si avvale di piante medicinali per curare diversi tipi di sintomi legati

allo stress. Un ottimo tiramisù è costituito da Ginseng ed Eleuterococco, che stimolano le ghiandole surrenali, ottimi anche come antistress, poiché migliorano i riflessi e l’accelerazione alla risposta nervosa. In particolare, l’Eleuterococco aiuta a colmare il deficit energetico e ad attenuare la sensazione di sovraccarico dovuta allo stress. Il Ginseng non ha bisogno di presentazioni, perché è la sostanza energizzante probabilmente più conosciuta e usata che si trovi in natura: ha un alto contenuto di principi attivi tonificanti e di sostanze che hanno un influsso diretto nel regolarizzare la produzione ormonale femminile. La stanchezza da stress può essere combattuta anche con infusi di bianco spino, melissa e tiglio. Per la stanchezza che causa problemi di digestione invece sono indicate tisane di genziana, menta e argilla. Per la stanchezza che crea problemi epatici è indicata l’assunzione di infusi di carciofo, tarassaco, chrysanthellum americano. Infine, le tisane con estratto di radici di Tarassaco, se bevute due volte al giorno depurano l’organismo. Ricordiamoci però che una visita dall’erborista non basta! I rimedi sopracitati possono aiutare a trovare sollievo, ma vanno affiancati ad una regolare attività fisica, che aiuta a “staccare” la spina dalla routine, e a regimi alimentari sani a base di pesce, formaggi freschi, carne ai ferri, verdura, frutta e yogurt!

Auto ecologiche prendiamole in considerazione! Nonostante in Italia, specialmente nei grandi centri urbani, il problema dell’inquinamento sia molto sentito, le auto ecologiche non fanno presa sul mercato italiano: le auto elettriche o alimentate con combustibili alternativi sono solo il 4%, ossia la stessa percentuale di due anni fa. è noto che circa il 40% dell’inquinamento nelle grandi città deriva dal trasporto privato. Secondo una recente analisi condotta da Assicurazione.it, principale broker online italiano, risulta che i guidatori stanno acquisendo una maggiore consapevolezza di questo dato, e quindi anche la sensibilità si sta evolvendo: l’interesse verso le auto ecosostenibili sta crescendo e proprio per questo motivo diverse case automobilistiche stanno impegnando risorse e studi nella realizzazione di modelli amici dell’ambiente che si spera possano trovare in futuro un mercato più aperto e un pubblico più attento.

di Alessandro Fornaro Farmacista e giornalista

ConsigliDIVITA automedicazione

Farmaci e integratori alimentari: dove sta la sicurezza? Nello scorso numero ci siamo dedicati ai farmaci di libera vendita che non richiedono la ricetta del medico. Oggi ci occupiamo di integratori alimentari, prodotti che possiedono qualità benefiche e che, per molti aspetti, sono assimilabili ai farmaci. Ma le differenze esistono. Vediamole. Gli integratori alimentari rappresentano il settore merceologico presente in farmacie e parafarmacie più difficile da inquadrare per il consumatore. La linea di confine con i farmaci è sottile e riguarda aspetti normativi e burocratici che risiedono a monte del punto vendita. Rispetto ai farmaci cambiano le procedure di registrazione, gli studi clinici che precedono la commercializzazione, le verifiche sull’efficacia, sugli effetti collaterali, sui messaggi pubblicitari, sui prezzi e molto altro. Come fare, allora, per distinguere gli integratori dai farmaci per l’automedicazione? Come prima cosa, occorre controllare se sulla confezione c’è il bollino che identifica i medicinali senza obbligo di ricetta: la croce rossa racchiusa in un cerchio. Quando questa manca o il prodotto è un medicinale con obbligo di ricetta medica, acquistabile solo in farmacia e con la prescrizione del medico, oppure si tratta di un integratore. Tra gli integratori si può trovare una vastissima gamma di prodotti efficaci. Ne fanno parte complessi multivitaminici molto noti; ma anche un vastiss i m o

numero di sconosciuti al grande pubblico. Molti di questi sono commercializzati da piccole aziende che non hanno i mezzi per promuoverli su larga scala e investono invece nell’informazione ai medici. Spesso, si tratta di prodotti molto utili per la prevenzione. Tra questi, per esempio, gli integratori che contribuiscono a ridurre i livelli del colesterolo; quelli a base di soia contro i disturbi della menopausa; gli integratori a base di cranberry, per disinfettare le vie urinarie, utile per contrastare la cistite; complessi vitaminici per migliorare le funzioni dell’occhio e della vista; i prodotti a base di erbe per favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Prevenzione, salute, bellezza: ecco l’ampio raggio d’azione di questi prodotti, spesso poco conosciuti ma molto utili. Ma come fare per potersi fidare della qualità dell’integratore, visto che non sono previsti i test clinici e le verifiche obbligatorie? A garantire su questi aspetti sono la serietà dell’azienda produttrice e il punto vendita che seleziona i prodotti da proporre. Inoltre, il farmacista, sempre presente garantisce attraverso un consiglio professionale e mirato. Attenzione però: alcuni integratori sono stati oggetto di verifiche e controlli che ne hanno rilevato contaminazioni e, talvolta, contraffazioni. Come il recente caso del prodotto proposto per le disfunzioni erettili che vantava solo componenti naturali mentre, in realtà, conteneva

il principio attivo del Viagra. Occorre poi sfatare la convinzione che i composti naturali siano privi di effetti collaterali. Non è molto, per esempio, che il Ministero ha deciso di togliere dal commercio i prodotti a base di iperico, una pianta nota per le proprie funzioni positive sull’umore: assunta in concomitanza con i farmaci ansiolitici, questi prodotti aumentavano il rischio di tendenze suicide nei soggetti depressi. Si tratta, quindi, di un settore delicato, a metà strada tra ciò che è farmaco e ciò che non lo è; tra ciò che è innocuo e ciò che non lo è. Per questo è bene affidarsi al consiglio del farmacista e alla serietà dei punti vendita. Infine, un piccolo ulteriore trucco per distinguerli dai farmaci. Non è una certezza scientifica, ma ci si azzecca: quando il prezzo supera i dieci euro, spesso si tratta di un integratore; quando è inferiore di un farmaco da banco.

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