N 2 Ottobre 2011
il mensile per vivere meglio Rivista on-line gratuita
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A cosa serve il Gruppo B
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Fuoco..il dosha Pitta !
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Mini corso per conoscerle
Fiori di Bach
Quando l’anima fà i capricci 2 dispensa
Spirulina
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Che cos’è il CMO™ (cetilmiristoleato)? IL CMO™ NON É UN FARMACO! CMO è il nome generico della miscela di acidi grassi ottenuta naturalmente da grasso di bovino. Ha una fonte simile a quella del lardo. Contiene dieci acidi grassi, di cui uno è il cetil-miristoleato. Il CMO™ (cerasomal-cis9-cetylmyristoleate) deriva da una preparazione speciale che utilizza la tecnologia cerasomale. Questo processo comporta un forte riscaldamento della miscela grassa che poi verrà trattata in speciali macchine a vuoto d’aria per renderla disponibile in forma cristallina. In questa forma la sostanza, costituita da particelle di una dimensione specifica, sarà assorbita meglio dall’organismo. La produzione del CMO™ è un procedimento molto complicato. Si ritiene che anche gli altri acidi grassi contenuti nel CMO™ siano importanti quanto il cetilmiristoleato. Cos'è CMO Plus? CMO Plus è un integratore alimentare contenente la quantità standard di CMO™ (385 mg) . Nella incessante ricerca del miglioramento, il CMO puro come da formulazione originale del Dr. Sands è stato combinato con degli ingredienti che hanno dimostrato di innalzare le già alte percentuali di efficacia del CMO, come testimoniato anche da migliaia di consumatori in tutto il mondo. CMO Plus, oltre al CMO™, contiene gli enzimi digestivi lipasi, amilasi e proteasi indispensabili per favorire l'assorbimento del CMO da parte dell'organismo, e il selenio, un minerale traccia con proprietà antiossidanti, utile per il buon funzionamento del sistema immunitario e per la salute in generale. CMO Plus è la formulazione più recente ed è stata ideata per soddisfare le richieste di inserire gli enzimi digestivi all'interno di un'unica capsula senza bisogno di prenderli a parte. Inoltre, non contenendo sea cucumber, è particolarmente adatto alle rare persone con verificata intolleranza al sea cucumber CMO Plus è fabbricato dall’azienda di fiducia della San Diego Clinic, l’unica fonte di CMO genuino, ed è da loro inviato direttamente in Europa già incapsulato. Vuoi saperne di più ? Chiamaci! trovi telefono, mail ed altre informazione sul nostro sito www.erboristeriaweb.net
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Eccoci al secondo numero di Ben-Essere. Anche questa volta parleremo di medicina naturale di tematiche che riguardano quelle che definiamo “medicine complementari”. Questo progetto nel panorama delle riviste è diverso , in primo luogo è gratuito, secondo è nostra intenzione dare spazio a chiunque abbia voglia di dire o far conoscere la sua ricetta di benessere. Al contrario delle riviste cartacee o altre on-line lo scopo e dare voce a tutti coloro che hanno suggerimenti, commenti, frasi, esperienza
personale o qualsiasi altra cosa che possa aiutare ad avere benessere. Siete un medico, un naturopata un operatore o vi piace solamente e vi appassiona la medicina naturale? allora buttatevi, scrivete un articolo, una mostra vi ha appassionato, avete ascoltato una conferenza ho una notizia vi ha colpiti? Bene inviate il vostro scritto. La redazione lo esaminerà e se risponde ai requisiti della rivista sarà inserito! Come fare? Semplice, scrivete un articolo utilizzando word o un altro programma simile, inviate una mail allegando il vostro articolo. Dovete indicare sempre tutti i vostri dati: Nome, Cognome, un telefono, indirizzo dove abitate, la vostra data di nascita, la mail.
Ogni articolo deve avere alla fine una nota che indichi se l’autore siete voi, se avete presso tutto l’articolo o parti di esso da altre fonti (libri, web etc.) nel qual caso indicate dove avete preso il materiale e l’autore. La rivista è gratuita ma qualche autore potrebbe non gradire di vedere il suo materiale usato senza citarlo. Non vi preoccupate se pensate di non saper scrivere bene quello che conta e dire qualcosa di utile, se sarà necessario la redazione correggerà e imposterà l’articolo. Ovviamente se l’articolo fosse troppo lungo per lo spazio decideremo se abbreviarlo o pubblicarlo in una o più puntate. Potete allegare delle foto vostre da inserire nell’articolo.
L’altra medicina La diffusione dei media e della comunicazione sembra inondare come un fiume che straripa ogni cosa. La realtà e che la maggioranza delle persone non conosce le medicine naturali. Conosce il negozio di Erboristeria, forse ha sentito parlare di omeopatia, agopuntura o altre pratiche ma la realtà e che del
mondo vasto delle medicine naturali e delle sue tante manifestazioni la grande massa non ne sa nulla. Vi sono articoli sulle riviste che trattano gli argomenti più di moda ma la vera informazione e molto difficile da trovare. Quello che faremo mese dopo mese è farvi vedere le potenzialità e l’efficacia di
quello che viene messo in un grande calderone ed etichettato “medicine naturali” senza distinguere tra sistemi come L’ayurveda con più di 4000 anni di storia a sistemi inventanti pochi mesi fa. Ci siamo posti un notevole impegno ma sappiamo che sarete numerosi a sostenere questo progetto.
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Vitamine impariamo a conoscerle Cosa sono le vitamine? a cosa servono? Tutti le hanno usate almeno una volta nella vita, la pubblicità gli attribuisce ogni sorta di beneficio, ma Voi le conoscete davvero? Ogni mese in queste pagine parleremo di una o più vitamine. Un mini corso per imparare cosa sono e perche usarle e soprattutto a non utilizzarle quando non serve.
'uso di vitamine in quantità maggiore
Le vitamine sono sostanze organiche, assunte con gli alimenti, indispensabili ai
nostri organismi. Esse sono incluse tra i micronutrienti che devono essere assunti con la dieta quotidianamente poiché non vengono sintetizzati dall'organismo umano. Il termine vitamina viene dal tedesco Vitamin, ovvero "ammina della vita" in quanto erroneamente scambiate per ammine dallo scienziato Casimir Funk
vitamine liposolubili, cioè solubili nei grassi: sono le vitamine A, D, E, K, F; vitamine idrosolubili, cioè solubili in acqua: sono le vitamine C, B1, B2, B5, B6, PP, B12, Bc, H. Trattandosi di sostanze già esistenti in natura, le vitamine non sono brevettabili per la legge italiana.
Considerando la loro solubilità si distinguono e classificano in:
di dieci volte rispetto ai fabbisogni consigliati può produrre effetti farmacologici che possono anche risultare negativi
Classificazione
Le vitamine presentano strutture chimiche molto diverse tra loro per cui, al momento, l'unica classificazione operativamente valida è quella che le distingue in due gruppi: quello delle vitamine idrosolubili (vitamine del gruppo B e vitamina C) e quello delle vitamine liposolubili (vitamine A, E, D, K). Le vitamine idrosolubili non sono accumulate dall'organi-
Assunzione L'assunzione di vitamine deve essere costante nel tempo; attualmente però solo di alcune di esse sono note esattamente le quantità giornaliere raccomandabili ( vitamine: A, D, PP, acido folico, B1, B2, B6, B12). Per le altre si tende a far riferimento ad un intervallo di sicurezza. Il fabbisogno vitaminico varia a seconda dello stato fisiologico e/o patologico dell'individuo: età e sesso, ma anche in gravidanza e durante l'allattamento, per esempio, è necessario aumentarne l'assunzione. Le carenze di vitamine nei paesi sviluppati sono dovuti più che altro a ipervitaminosi determinate da integrazioni eccessive e da ipo/avitaminosi dovute a diete sbilanciate e carenti di particolari alimenti.
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smo umano, per questo vanno assunte con regolarità. Al contrario, le vitamine liposolubili possono essere accumulate. Le vitamine idrosolubili svolgono principalmente la funzione di coenzimi, mentre non tutte quelle liposolubili hanno una simile attività. Non tutte le vitamine vengono assunte nella loro forma biologicamente utilizzabile ma
piuttosto come precursori che vanno sotto il nome di provitamine. Una volta assunti, tali composti vengono trasformati da specifici enzimi metabolici nella loro forma attiva, al fine di renderli utilizzabili.
Diete ipocaloriche o sbilanciate, ad esempio, possono indurre nell'organismo la riduzione di alcune vitamine. L'uso di diete ipercaloriche invece può portare ad un eccesso solo di alcune vitamine, spesso le liposolubili, e a una diminuzione di quelle idrosolubili. Alcuni farmaci possono interferire con l'assorbimento o l'attività di qualche vitamina. Anche l'uso eccessivo di preparati industriali può causare problemi. Alcuni procedimenti di preparazione e di cottura possono portare a un deterioramento di alcune vitamine termolabili (la suscettibilità agli agenti fisici o chimici è comunque specifica per ogni vitamina). Nell'organismo umano le vitamine
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idrosolubili vengono eliminate rapidamente con le urine per cui difficilmente si determina accumulo. Le vitamine liposolubili al contrario vengono immagazzinate nel tessuto adiposo, per cui un loro eccesso viene smaltito più lentamente, con la possibilità di fenomeni di tossicità. Ciò spiega il motivo per cui si sconsiglia di ricorrere ad assunzioni vitaminiche con dosaggi elevati e continuati rispetto a quelli ottimali. Si è riscontrato inoltre che l'uso di vitamine in quantità maggiore di dieci volte rispetto ai fabbisogni consigliati può produrre effetti farmacologici che possono anche risultare negativi.
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VITAMINE gruppo B A cosa serve il complesso B Le vitamine del complesso B forniscono energia all’organismo convertendo i carboidrati in glucosio, che l’organismo “brucia” per produrre energia. Sono fondamentali nel metabolismo dei grassi e delle proteine. Inoltre, le vitamine B sono necessarie per il normale funzionamento del sistema nervoso e si possono considerare il fattore principale per la salute dei nervi. Sono essenziali per il mantenimento del tono muscolare nel tratto gastrointestinale, per la salute della pelle, dei capelli, degli occhi, della bocca e del fegato.
Dove si trovano Tutte le vitamine del complesso B sono costituenti naturali del lievito di birra, fegato e cereali integrali. Il lievito di birra è la fonte naturale più ricca del gruppo B. Un’altra importante fonte di vitamine B è costituita dai batteri intestinali, tali batteri si moltiplicano in modo ottimale nel lattosio e in piccole quantità di grasso. Stress, antibiotici, sbilanciamento alimentare e tutti quei fattori che causano una alterazione della flora batterica intestinale si ripercuoteranno sul nostro benessere.
PER CHI E’ SEMPRE A DIETA ). Essendo una delle funzioni principali quella di convertire i carboidrati in glucosio, una carenza o un deficit di una o più vitamine impedisce che il ciclo di utilizzo dei carboidrati non sia completato e quindi causa il rimanere di “cibo indigerito” con tutti quei sintomi tipici da cattiva assimilazione. Una corretta alimentazione per dimagrire deve tener conto del fattore buon-assorbimento altrimenti l´eventuale dieta rischia di mettere in pericolo la salute della persona nel caso in cui fosse quantitativamente limitante, la persona non solo assorbe di meno ma poichè assimila ancora meno rischia di privare nutrienti ad alcune funzioni vitali dell´organismo. La natura ci fornisce il complesso B nel lievito, nelle verdure a foglia verde, ecc., ma da nessuna parte troviamo una singola vitamina B isolata dalle altre. Molte delle preparazioni di vitamine B isolate che noi troviamo sono sintetiche o almeno non più nella loro forma naturale. Queste vitamine B sintetiche sono usate soprattutto per superare serie deficienze in casi di gravi condizioni fisiche per le quali sono necessari risultati rapidi. Quando si assumono degli integratori è molto importante ricordare che le vitamine B producono diversi effetti per i diversi individui; per questo motivo eccessi o insufficienze possono essere dannosi.
Assumere vitamine continuamente come spesso la pubblicità ci suggerisce è sconsigliato, infatti anche le vitamine soprattutto se prese singolarmente e soprattutto di “sintesi” possono causare sintomi e danni spesso gravi. Si può considerare una assunzione “di integrazione” in basso dosaggio del complesso B (che contenga tutte le vitamine) nel caso di una alimentazione non bilanciata, povera di nutrienti ( come spesso avviene oggi) o in situazioni di stress.
Effetti da carenza e sintomi Se una persona è stanca, irritabile, nervosa, depressa o persino con tendenze suicide, va sospettata una carenza di vitamina B. Capelli grigi, perdita di capelli, calvizie, acne o altri problemi della pelle indicano una carenza di vitamine B. Scarso appetito, insonnia, nevrite, stitichezza o un alto livello di colesterolo, sono anch’essi indicatori di una deficienza di vitamine B. Un cuore troppo grosso, aritmie cardiache o insufficienza cardiaca, sono sintomi di carenza. Deperimento, debolezza, dolore, abbassamenti di umore e confusione mentale, ipersensibilità alla luce e arrossamento degli occhi indicano una carenza. Una lingua ingrossata, lucida di colore rosso chiaro o una lingua nera, liscia e piena di rughe stanno ad indicare una mancanza di vitamine i sintomi più evidenti sono secchezza o ruvidità della pelle e salute dei capelli, poiché la vitamina B è alla base del loro metabolismo energetico, altri sintomi possono essere mancanza d'appetito, stitichezza, insonnia e acne. Dobbiamo ricordare che Il loro assorbimento è condizionato da alcuni fattori alimentari e psicologici: infatti è ridotto in presenza di stress, o dall'eccessivo consumo di alcuni alimenti quali caffè, zucchero, alcolici, o dall'utilizzo di alcuni medicinali quali sonniferi o pillole anticoncezionali, dai sulfamidici o in presenza di infezioni; invece l'assorbimento è favorito dalla presenza di altre vitamine, quali C ed E, Calcio e Fosforo. La carenza grave di una sola vitamina del complesso B è possibile solo nel caso di due malattie: beriberi e pellagra. Il beri-beri venne scoperto per la prima volta in Estremo Oriente, con la diffusione del riso brillato (togliendo la buccia del riso si toglieva anche la tiamina). La pellagra si diffuse nella parte sud occidentale degli Stati Uniti al cambio del secolo, quando la dieta consisteva prevalentemente di proteine a basso valore biologico e mais in abbondanza. Questa dieta era carente di niacina e del precursore dell’aminoacido triptofano. Queste malattie sono ormai scomparse negli Stati Uniti e in Canada, ma carenze meno gravi continuano a esistere, soprattutto tra coloro che fanno scelte ali-
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mentari sbagliate a causa di ignoranza, malattie o alcolismo. Gli etilisti e coloro che consumano eccessive quantità di carboidrati necessitano di una maggiore quantità di vitamine B per il proprio metabolismo. L’alcool ha la tendenza a distruggere alcune delle vitamine del gruppo B come la tiamina, la riboflavina e l’acido folico (l’acido folico non viene assorbito e viene eliminato). Come lo zucchero, l’alcool contiene un’alta percentuale di carboidrati, ma non vitamine o minerali. Dato che le vitamine del complesso B sono essenziali per la sintesi dei carboidrati, è molto difficile, per l’organismo saturo di alcool, utilizzare queste sostanze nutritive per la creazione di energia.
Il loro funzionamento Le otto vitamine del complesso B funzionano in modi diversi per aiutare gli enzimi a svolgere le migliaia di trasformazioni molecolari nel corpo e sono quindi conosciute come coenzimi. Tutte le vitamine B sono sostanze idrosolubili che possono essere ottenute da batteri, lieviti, funghi o muffe. Le vitamine conosciute del complesso B sono B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (vitamina PP o nicotinamide), B5 (acido pantotenico), B6 (piridossina, piridossale, piridossamina), B12 (cobalamina), biotina, e acido folico, (folato, folacina, acido pteroilglutammico). Il loro raggruppamento sotto il termine di complesso B è basato sulla provenienza comune, sul loro stretto collegamento nei tessuti animali e vegetali e sui loro rapporti funzionali. Ci sono inoltre tre sostanze, chiamate non-vitamine B che vengono spesso erroneamente considerate come vitamine. Cominciamo a conoscere meglio le vitamine Ecco l’elenco di tutte le vitamine che sono divise in gruppi
Lo zucchero favorisce la produzione di una flora batterica anormale, disturbando così la produzione di alcune delle vitamine del complesso B. Lo zucchero inoltre è un carboidrato puro che non contiene vitamine, minerali o enzimi per favorirne la digestione. Invece esso prende rifornimento di elementi nutritivi da altre parti dell’organismo, impoverendo quelle aree di immagazzinamento.
Vitamina A (o retinolo) Vitamina D (o calciferolo) Vitamina E (o tocoferolo) Vitamina K (o fillochinone) Vitamine Idrosolubili Vitamina B1 (o tiamina) Vitamina B2 (o riboflavina) Niacina (o vitamina PP o B3) Acido pantotenico (o vitamina B5) Vitamina B6 (o piridossina) Biotina (o vitamina B8 o H) Acido folico (o folacina o vitamina B9) Vitamina B12 (o cianocobalamina) Vitamina C (o acido ascorbico) Non propriamente vitamine B4: Adenina B7: Mioinositolo B10: Acido Paramminobenzoico o PABA (anche vitamina R) B11: Acido pteroil-eptaglutammico (anche vitamina S) I sulfamidici, i sonniferi, gli insetticidi e gli estrogeni creano nel tratto digerente le condizioni tali da distruggere le vitamine B. Alcune vitamine B si perdono durante la traspirazione. Seguire una dieta che non prevede il consumo di latte o ingerire sulfamidici e antibiotici può portare alla distruzione della flora batterica intestinale
DA tenere ben a mente ! Questa distinzione e molto importante le vitamine liposolubili infatti possono essere immagazzinate dal fegato e dai tessuti adiposi. Nel caso delle vitamine liposolubili esistono pertanto delle vere e proprie riserve a cui l'organismo può attingere nei momenti di necessità. Le vitamine Idrosolubili vengono assorbite con facilità dall'organismo che non è però in grado di accumularle. Pertanto nel caso delle vitamine idrosolubili non esistono vere e proprie riserve e la loro assunzione con gli alimenti deve essere pressoché costante.
Assimilazione ed immagazzinamento A causa della idrosolubilità delle vitamine B, qualsiasi eccedenza viene eliminata e non viene immagazzinata. Quindi esse devono essere continuamente reintegrate. Tutte le vitamine B mischia-
Vitamine Liposolubili
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te con la saliva vengono prontamente assorbite. Il gruppo B fornisce energia all'organismo, convertendo i carboidrati in glucosio che l'organismo brucia per produrre energia, sono fondamentali per il metabolismo dei grassi e delle proteine, sono essenziali al normale funzionamento del sistema nervoso, per il tono muscolare nel tratto gastrointestinale, per la pelle, per i capelli, per gli occhi, per la bocca e per il fegato. Le vitamine del Complesso B sono contenute nei Cereali integrali, nel Lievito di Birra ( preparati erboristici) il loro assorbimento è favorito dalla presenza di Calcio, Vitamina E, Vitamina C e Fosforo. . Non hai appetito e sei sempre stanco? Se ti senti spesso stanco, soffri di dolori muscolari, hai poco appetito, respiri con difficoltà o hai poco appetito, probabilmente ti serve la vitamina B1. Si trova in lievito di birra, olio di germe di grano, polline e pappa reale, soia, cereali integrali, alga spirulina, nocciole, mandorle, noci, legumi di girasole, melassa. Ricorda che la vitamina B1 viene annientata dall'alcol, dal fumo e dal consumo di dolci e di zucchero. Anche il calore della cottura e la contemporanea assunzione di frutti di mare e pece crudo annullano i benefici della vitamina B1. Ti infastidiscono bruciori e prurito? Se si presentano spesso afte, stomatiti e lesioni alle labbra e del cavo orale, se soffri di bruciori e infiammazioni o se ti dà particolarmente fastidio la luce del sole e hai come la sensazione di avere la sabbia negli occhi, fai scorta di vitamina B2. Si trova nel lievito di birra, nel tuorlo d'uovo, nell'olio di germe di grano e nei semi oleosi, nei cavoli, nei piselli e nello yogurt.
dori, olio d'oliva e basilico per assumere la vitamina B4. Attenzione però a non sottoporre a lunghe cotture i cibi che la contengono. Soffri di malumore, stress e cefalea? Se ti ammali più facilmente, soffri di allergie e di stress, il tuo umore è vagamente depresso, hai attacchi di cefalea più intensi e frequenti del solito o ti sono aumentate le carie e noti che si sono moltiplicati i capelli bianchi, serve un integratore di vitamina B5. Si trova principalmente nella pappa reale, nel polline, nel lievito di birra, nel grano saraceno e nel tuorlo d'uovo. L'acne è peggiorata e hai il colesterolo alto? Se hai notato un peggioramento dell'acne e degli eczemi, stai perdendo più capelli, gli esami del sangue segnalano un aumento del colesterolo o se durante la giornata urini più spesso e in maniera più abbondante, ci vuole più vitamina B6. Si trova in riso, tonno, olio di semi di girasole, crusca e in tutte le farine integrali biologiche, nei vegetali a foglia verde, nei piselli, nelle prugne e nelle banane.Attenzione però a non eccedere coi dosaggi di vitamina B6 in chi soffre di ulcera, gastrite e morbo di Parkinson: riduce gli effetti dei farmaci usati per questa patologie.
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L'intestino è irregolare e digerisci a fatica? Se digerisci male, soffri di nausea, hai l'alito pesante, hai l'intestino irregolare o ti senti debole e la tua pelle è secca e macchiata da chiazze rosse, devi assumere la vitamina B3. Si trova nel lievito di birra, nel fegato, nelle frattaglie, nel pesce e nel rabarbaro. Chi soffre di ulcera e gastrite non deve assumere troppa vitamina B3; la somministrazione va interrotta se la pelle si secca e si manifestano prurito e vampate. Le difese immunitarie si sono abbassate? Se ti ammali più spesso del solito, gli esami del sangue hanno rivelato un abbassamento dei globuli bianchi o soffri di nevriti o polinevriti, può essere un problema di carenza di vitamina B4. Si trova nel lievito di birra, nel riso e nell'estratto di barbabietola, nelle patate, nei pomodori e nel latte intero. Come assumerla: ti basta un bicchiere di latte (anche vegetale) al giorno o un sugo preparato con 3 pomo-
Fegato e pressione ko? Se soffri di ipertensione, hai qualche disfunzione renale o la tua dieta ricca di grassi e lo stress hanno provocato un ingrossamento del fegato e statosi (sindrome del fegato grasso), ti può aiutare la vitamina B7. Si trova nel germe di grano, nel lievito di birra, nella melassa, nelle frattaglie e nei cavoli in generale. Attenzione a non superare i dosaggi per non incorrere in problemi digestivi, sbalzi umorali, aumento della sudorazione e anoressia.
Un motivo per cui la carenza di vitamine B è così comune tra la popolazione americana( e purtroppo anche in Europa ) è che gli americani mangiano moltissimi cibi trattati industrialmente nei quali le vitamine B sono state spesso rimosse. Qualche volta, ma non sempre, queste vitamine vengono reintegrate dal fabbricante - un procedimento chiamato integrazione o arricchimento. A causa del fabbisogno sia di folato che di vitamina B12, i vegetariani sono maggiormente esposti a carenze di vitamina B12, perché le grandi quantità di folato assunte con la dieta vegetariana sconvolgono l’equilibrio.
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Cos'è la naturopatia Di Roberto Pedaletti Naturopata Volevo scrivere un articolo che spiegasse cos’è un "Naturopata" In rete ho trovato questo splendito articolo su LifeGate di Gabriele Bettoschi e lo ripropongo senza commenti. un'erborista non è da considerarsi un naturopata solo perché conosce e propone l'uso delle erbe
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Risale a più di 2.000 anni fa, anche se quella moderna si è sviluppata in Germania ai primissimi anni del 1800. Cerca di favorire la guarigione spontanea della malattia, che è considerata la conseguenza della rottura del normale equilibrio dell'organismo. La naturopatia non cura la specifica malattia ma l'individuo, che viene considerato in modo olistico, tenendo conto di tutte le circostanze fisiche, emotive, biochimiche e anche sociali che possono essere la causa della malattia stessa. Pur essendo in continua crescita la domanda di medicina naturale, in nessun vocabolario, anche di ultima edizione, sono citati i termini naturopatia e naturopati. In Italia per la medicina ufficiale, la Naturopatia, è solo quella metodica terapeutica che non impegna farmaci ma energie naturali quali: luce, calore, aria, acqua,massaggio ecc. Identificando la naturopatia solo come metodica terapeutica si vuole vietare l'atto diagnostico e la prescrizione di qualsiasi tipo
di farmaco. Ciò implica che un'erba, un rimedio omeopatico, una sostanza minerale ecc, non dovrebbero essere considerati mezzi naturali di cura e non dovrebbero rientrare tra le metodiche della naturopatia. Purtroppo, si dimentica che "farmaco è qualsiasi sostanza che, per le sue proprietà, ha virtù terapeutiche". Ad una visione così limitata della naturopatia, si contrappone quella "dilatata" di chi la considera tutto ciò che, in qualsiasi modo, è attinente alla natura. Ciò è altrettanto errato! Infatti, un'erborista non è da considerarsi un naturopata solo perché conosce e propone l'uso delle erbe. Egli, come qualsiasi altra figura similare, potrà ritenersi tale solo quando s'interesserà del complesso delle cose e degli esseri dell'universo, delle leggi che li governano, dell'ordine che è loro proprio, quando ne avrà fatto oggetto di meditazione e di studio approfondito. L'erborista, in sostanza, se vuole essere un naturopata, non può lasciare il suo interesse confinato allo studio delle erbe, come l'omeopata ai rimedi omeopatici, il
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massaggiatore ai tocchi e manipolazioni del corpo, ecc, ma dovrà interessarsi della natura nel senso più completo del termine. Cammino arduo si dirà, non bene identificato o identificabile. Se poi consideriamo che l'erborista solo oggi, nei confronti della legge italiana, comincia a definire la propria figura, figuriamoci come può riuscire a evolversi in naturopatia in modo...naturale! Occorre quindi che chi pretenda di essere un vero naturopata, debba migliorare il proprio sapere cercando, in ogni manifestazione della natura, la scintilla divina per poterla donare a chi può essere d'aiuto. Non è assolutamente sufficiente, infatti, acquisire conoscenze circa il corpo umano e le varie branche della medicina naturale, se ciascuna materia, acquisita in forma specifica e distaccata da un contesto più ampio, senza far riferimento al significato profondo del termine "natura", a quelle leggi e a quell'ordine che regolano il complesso delle cose e degli esseri nell'universo, non produrrà un buon naturopata anche se il processo d'apprendimento dura anni.
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Naturopatia …. Indagare l’ IO
Alla base degli interventi proposti sta il concetto di salute naturopatico, che non comprende soltanto il piano fisico ma anche quello emozionale e spirituale: il sintomo è lì a ricordarci che
c’è qualcosa che abbiamo lasciato da parte, che dobbiamo integrare, per prendere coscienza degli aspetti di noi stessi sui quali il sintomo chiede di portare l’attenzione, tutto questo porta a completarsi, quindi a guarire. Il processo di guarigione in Naturopatia, non è inteso come un affidarsi passivo nelle mani del terapeuta, ma come un attivarsi del soggetto per assumersi la
responsabilità della propria salute e per ristabilire, con gli strumenti forniti o consigliati dal Naturopata, un proprio equilibrio.
Il vero Benessere non è una pillola
Star meglio … Naturalmente
magica ma il rendersi conto che siamo noi
Il Mal di Gola Troppo spesso é un disturbo sottovalutato e quindi trascurato o curato male. Ecco, dunque, le indicazioni giuste per guarire in fretta. Il mal di gola e' un'affezione molto comune nella stagione fredda, tanto e' vero che quando se ne e' colpiti, non ci si preoccupa piu' di tanto e spesso si ricorre all'automedicazione con farmaci di vario tipo. I virus costituiscono la principale causa del mal di gola. Rinovirus, il virus influenzale e parainfluenzale, e l'adenovirus sono colpevoli di circa il 60 per cento dei mal di gola che si registrano ogni anno. I sintomi sono rappresentati dal dolore e da una sensazione di corpo estraneo in gola. Non sempre si ha la febbre. I BATTERI Le infezioni batteriche sono meno comuni di quelle virali. Moraxella, streptococchi e stafilococchi sono i principali
"imputati". Il piu' temuto e' lo streptococco beta emolitico, che se non curato in modo adeguato, puo' causare il reumatismo articolare acuto*. Il mal di gola batterico e' caratterizzato da un dolore molto forte e dalla presenza di febbre. Come si manifesta Sono diverse le cause che possono provocare il mal di gola: a seconda dell'affezione i sintomi possono essere diversi. La cura deve essere mirata a combattere la causa specifica della malattia. E' possibile suddividere il mal di gola in due categorie principali: - malanni di stagione (tipici dell'inverno e provocati da virus e batteri), - malattie che si possono manifestare in qualsiasi periodo e che spesso sono causate da diversi tipi di microrganismi. DOVE PASSANO I MICROBI Per mal di gola si intende un'infiammazione acuta o cronica della mucosa della laringe* (faringite) o della laringe (laringite). In molti casi,
coinvolge anche le tonsille con i nostri (tonsillite). Queste infiammazioni sono determinate da virus o batteri pensieri a e sono spesso legate a improvvisi decidere il cambiamenti climatici. Vengono, inoltre, peggiorate dall'inalazione di male o il bene sostanze irritanti. L'infiammazione della gola puo' essere accompagnata da altri sintomi delle malattie che colpiscono le vie aeree sia quelle superiore sia quelle inferiori come: - la febbre (piu' o meno elevata), - la tosse, - il raffreddore. Il mal di gola virale si cura con farmaci che aiutano ad alleviare i sintomi. In questi casi e' utile ricorrere agli antinfiammatori (preferibilmente su consiglio del medico). Sono invece da evitare, perché inutili, gli antibiotici da utilizzare sole se il mal di gola e di origine batterica.
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Storia della Medicina Vegetale .
Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici Che cosa è la fitoterapia? cominciamo un viaggio alla conoscenza della Fitoterapia. Per saperla usare, non dobbiamo essere dei “professionisti della fitoterapia” ma dobbiamo conoscerne le basi . La fitoterapia moderna La fitoterapia moderna, che spesso prende spunto dalla tradizione popolare, ha come obiettivo l´utilizzo di piante, sicure, efficaci e con scarsi effetti collaterali attraverso una serie di studi sperimentali che ne individuano ed isolano i principali costituenti chimici, il loro effetto, meccanismo d´azione e tossicità. Oggi, i prodotti fitoterapici oltre ad essere esenti da contaminanti (pesticidi, metalli pesanti, sostanze tossiche), devono avere concentrazioni di principi attivi costanti, in modo da garantirne l´efficacia. Questo risultato può essere ottenuto attraverso un processo di standardizzazione del fitoterapico ed un rigoroso controllo di qualità durante tutto il processo produttivo, dalla coltivazione delle piante sino al confezionamento del prodotto finito. La fitoterapia non deve essere considerata come una medicina priva di rischi, solo perchè di origine naturale, infatti, non tutto ciò che è naturale è innocuo. Le piante medicinali presentano proprietà terapeutiche importanti, ma anche effetti collaterali, controindicazioni e interferenze con altre cure farmacologiche (un esempio è l´interazione del Ginkgo con anticoagulanti, che se somministrati insieme aumentano la fluidità del sangue con maggiore rischio di emorragie). l´uso di piante curative è sconsigliato ai bambini piccoli sotto i due anni, alle donne in gravidanza o allattamento e vanno somministrate con precauzione ai soggetti allergici L'Erboristeria moderna nel corso dell'industrializzazione sociale, è stata modernizzata e la raccolta selvatica d'un tempo è stata sostituita da coltivazioni agricole specializzate in erbe e medicinali. La carente legislazione italiana non tutela l'Erborista, trasferendo tutte le competenze al farmacista, che poco o nulla sa di botanica e fitoterapia. La fitoterapia era ed è, da sempre, una forma tera-
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peutica. È adottata da medici dotti, naturopati, terapisti alternativi e complementari, guaritori e da persone senza formazione medica. Prodotti industrialmente fabbricati sono reperibili in ogni farmacia (come "fitoterapici"), naturalmente dall'erborista (come "prodotti salutari",senza finità terapeutica, che è ad esclusivo utilizzo del farmacista), e certi persino nei supermercati (come "integratori"). Il vantaggio è la comodità e una certa garanzia di qualità, lo svantaggio è costituito dai costi e dal fatto che vanno perse vecchie culture artigianali quali: orticultura di piante medicinali, erboristeria selvatica, raccolta e conservazione di fitorimedi e in più le arti galeniche. Tanti farmaci (si stima ca. 1/3, con tendenza all' aumento) si basano originalmente su sostanze sintetizzate da piante e non in laboratorio. Un esempio recente è il Tamiflu: La sostanza attiva (antivirale) viene estratta dal pericarpio verde di anice stellato (Illicium verum Hooker fil.).Riguardo l'uso del seme usato come spezia nella Cina sud-orientale ci sono grandi coltivazioni. Al momento, i coltivatori fanno affari con l'industria farmaceutica, e questo fino a quando non sarà economicamente conveniente l'utilizzo di un battere geneticamente modificato (in via di sviluppo), che sintetizza in bioreattori la stessa sostanza attiva. Torna Su Conoscere i termini con cui vengono normalmente indicati i preparati fitoterapici è essenziale per saperli scegliere correttamente.
Droga vegetale: parti della pianta o pianta intera utilizzate a scopo medicinale in quanto dotate di attività farmacologica. "costituita da parti, secreti o escreti di piante che, come tali o come preparazioni, possono essere utilizzate a fini terapeutici, o come sostanze ausiliarie per la preparazione di forme farmaceutiche". Le parti utilizzate della pianta possono essere diverse (foglie, fiori, frutti, semi, corteccia, rizoma o radici) in base alle sostanze da estrarre. In una stessa pianta le parti utilizzate possono avere azioni diverse (per es. mirtillo frutto azione astringente, vasoprotettrice; mirtillo foglie azione ipoglicemizzante, depurativa). Le droghe vegetali devono essere utilizzate o raccolte, per poi essere preparate, durante il loro "tempo balsamico" ovvero il periodo dell'anno in cui il rendimento in sostan-
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ze attive farmacologicamente è massimo.
antiedemigene e vasculotrope (Ippocastano)
Fitocomplesso: complesso,
più o meno ampio, dei principi attivi estratti o derivati da una pianta medicinale, responsabile di una certa attività biologica.
Titolazione: valutazione precisa del contenuto della sostanza attiva più importante del fitocomplesso di una droga vegetale; tale contenuto, affinché si abbia un effetto terapeutico ottimale, non deve essere mai inferiore al livello minimo fissato dalle Farmacopee Ufficiali o da studi scientifici basati sulle evidenze (per es. la titolazione della Ginkgo biloba deve essere in flavonoidi al 24% e derivati terpenici al 6%, esente da acidi ginkgolici affinché si ottengano risultati terapeutici ottimali e si evitino effetti collaterali).
Solforati (azione mucolitica e fluidificante; principali piante: le Crucifere come Cavoli, Senape, Rafano)
Flavonici o flavonoidi (azione antinfiammatoria e diuretica (Sambuco, Tiglio, Liquirizia) o riduzione della permeabilità capillare (Ruscus, Centella) o antidepressiva (Iperico) o ansiolitica (Passiflora))
Antocianosidi (azione endotelio protettiva ed antiaggregante piastrinica; principali piante: Mirtillo, Lampone, Malva) Idrochinonici (azione disinfettante urinaria; principali piante: Uva ursina, Corbezzolo)
Alcaloidi Sostanze azotate basiche attive a dosi anche molto basse. Coniina (contenuta nella Cicuta), Chinina, Cocaina Reserpina, Caffeina (attive sul SNC) Atropina, Scopolamina, Pilocarpina, Ergotamina, Nicotina (attive sul SNV) Colchicina (per l'artrite gottosa) Vincristina, Vinblastina (alcaloidi della Vinca ad azione antileucemica) Alcaloidi ossindolici (azione antinfiammatoria immunostimolante contenuti nell'Uncaria Tormentosa)
Standardizzazione: processo che dopo la titolazione mira all'ottenimento di estratti caratterizzati da contenuti costanti di principi attivi per rendere riproducibile sempre allo stesso modo, l'effetto di una sostanza titolata. Estratto secco: è sicuramente la forma più usata tra le varie forme estrattive, si ottiene partendo dall'estratto fluido di una droga vegetale che viene fatto evaporare con un solvente e con particolari tecniche a temperature non elevate. Si ottiene una polvere finissima, generalmente titolata e standardizzata, con una concentrazione elevata e stabile di fitocomplesso. Da cosa sono costituite le piante “medicinali”
Eterosidi: Salicilici (azione antinfiammatoria, antifebbrile antireumatica; principali piante: Salix alba)
Iridoidi (azione antinfiammatoria; principali piante: Arpagofito)
Antrachinonici (azione lassativa o purgante; principali piante: Aloe, Cascara, Rabarbaro)
Cardiotonici (azioni antiaritmiche, cardiotoniche; principali piante: Digitale, Strofanto, Oleandro)
Saponine (azione antinfiammatoria e cicatrizzante (Liquirizia) o
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OLI ESSENZIALI Miscele di sostanze chimiche tra le quali (alcoli, fenoli, aldeidi, chetoni, eteri, esteri, acidi e idrocarburi terpenici) a diversa azione: stimolazione funzioni apparati digerente, antimicrobica, azioni sul SNC.
TANNINI Azione antiflogistica, antiedemigena e vasocostrittrice; risultano irritanti per le mucose ed epatotossici.
POLISACCARIDI Sono prevalemtemente rappresentati dalle mucillagini che a contatto con l'acqua si rigonfiano e danno soluzioni colloidi con azione emolliente, antinfiammatoria, protettiva delle mucose e lassativa. Polisaccaridi ad azione antinfiammatoria ed immunostimolante sono presenti nell'Astragalo, nell'Echinacea, nel Ginseng, nell'Aloe vera e nell'Eleuterococco.
RESINE E BALSAMI Le resine, sostanze complesse, vengono spontaneamente secrete dai vegetali. I balsami sono costituiti da miscele di oli essenziali e resine, sono densi, vischiosi ed aromatici ed
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hanno azione disinfettante ed espettorante (Balsamo del Perù e Balsamo del Tolù usati nei prodotti antitosse ed espettoranti) Quali sono le preparazioni della fitoterapia? ESTRATTI ACQUOSI Tisane: per tisana si intende una miscela di erbe sminuzzate (taglio tisana) da utilizzare per estrazione acquosa. Per una buona formulazione è indispensabile una buona conoscenza farmacognostica delle droghe utilizzate per evitare antagonismi farmacologici. Una tisana ottimale di norma contiene un massimo di 5 -6 droghe differenti. Infuso: si ottiene versando acqua bollente sulla droga fresca o essiccata e sminuzzata, si mescola si copre e si lascia in macerazione agitando di tanto in tanto per un tempo medio di 10 minuti. Si filtra e si consuma. Questo tipo di preparazione viene di norma utilizzato per droghe aromatiche ricche di componenti volatili (oli essenziali) e/o che cedono facilmente i principi attivi al solvente (fiori, foglie, sommità fiorite ecc.). Decotto: si ottiene ponendo la droga fresca o essiccata e sminuzzata nella quantità prescritta di acqua bollente; si copre e si continua l'ebollizione per il tempo necessario ad una ottimale estrazione. Si filtra e si consuma. Questo tipo di preparazione é indicato per droghe non aromatiche, non termolabili, legnose e poco permeabili (fusto, radici, cortecce, rizomi ecc.) ESTRATTI IDROALCOLICI La tintura madre (TM) propriamente detta, in erboristeria, è definita in maniera diversa dalla FU tedesca e dalla FU francese. Nel primo caso la Tintura Madre (Hannemaniana) è definita come il succo della pianta fresca estratto per spremitura e stabilizzato con una soluzione etanolica (acqua + etanolo), in quantità pari al peso del succo estratto. In tal Modo il rapporto tra sostanza estratta dalla pianta e soluzione etanolica è di 1:2. Il metodo Hahnemanniano descritto in Farmacopea Omeopatica tedesca (H.A.B.) Prevede anche la preparazione delle TM per Macerazione. In relazione al tenore in umidità della pianta si identificano 3 metodi di estrazione per macerazione:
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Macerazione della pianta fresca con una soluzione etanolica pari al contenuto in umidità della pianta (per piante con un tenore in umidità compreso tra 60 e 70% e che non contengano oli essenziali o resine). con questo metodo si ottengono tinture madri con un rapporto tra sostanze estratte e soluzione etanolica di 1:2 Macerazione della pianta fresca con una soluzione etanolica pari al doppio del contenuto in umidità della pianta (per piante con un tenore in umidità compreso tra 50 e 60% o che contengano oli essenziali o resine). con questo metodo si ottengono tinture madri con un rapporto tra sostanze estratte e soluzione etanolica di 1:3 Macerazione della pianta secca con una soluzione etanolica pari a 10 volte il peso secco della pianta Nel secondo caso (FU francese) la Tintura Madre viene definita come un estratto idroalcolico che si ottiene tramite macerazione della pianta fresca o secca in un solvente alcolico. In questo si distingue dalla tintura officinale (tintura FU) che, invece, utilizza la pianta secca. La soluzione idroalcolica (acqua + alcool) viene aggiunta alla pianta in una rapporto di 1 a 10. Questo rapporto viene ottenuto considerando come punto di partenza il peso della pianta secca. La macerazione in questa soluzione dura circa 21 giorni. La tintura madre ha il difetto di non essere né titolata né standardizzata ed ha una concentrazione di principi attivi che è tendenzialmente bassa. Nell'omeopatia le tinture madri sono spesso usate per la successiva preparazione dei medicinali omeopatici.
Quali sono le preparazioni fitoterapiche più comuni che si trovano in commercio? ). Continua a pagina 22
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L'ayurveda (in sanscrito: आयुव द) è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dall'antichità, diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. Ayurveda è una parola composta da ayur, durata della vita o longevità e veda conoscenza rivelata. Molti traducono erroneamente l'ayurveda come scienza della vita. In realtà è un sistema medico molto vasto e complesso comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura, che permetterebbero, se applicati rigorosamente, di vivere più a lungo, migliorare la propria salute e rispettare il proprio corpo. Viene citata per la prima volta nel Caraka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato durante il regno dell'imperatore Kanishka È attualmente annoverata dall'Unione Europea e dalla maggior parte degli Stati membri tra le medicine non convenzionali la cui erogazione è consentita da parte di medici qualificati. Antico e complesso sistema, si è sviluppato nella sua forma attuale attraverso millenni di ricerche e sforzi innovativi. L'ayurveda si occupa da tutti i punti di vista del benessere dell'uomo, nel suo aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo è quello di aiutare i malati a curarsi, e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie. I principi medicinali utilizzati sono, in genere, minerali, metalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi etc. La maggior parte è di natura fitoterapica, come l'Amalaki (emblica officinalis), il Trikatu, un composto di tre erbe, zenzero, pepe e pippali (piper longum), Haridra (curcuma), Brahmi (Bacopa Monnieri), Tulasi (Ocimum sanctum), Erand (Ricinus communis), Guduchi (Tinospora cordifolia), Kumari (aloe), Gokshur (tribulus terrestris). Ogni medicinale ha una specifica modalità di utilizzo, perché agisca alla sua massima efficacia. Origini storiche Le origini storiche dell'ayurveda si perdono indietro nei secoli, addirittura in un'epoca precedente al ritrovamento di documenti scritti che certifichino la sua esistenza. Si tende a datare infatti le origini storiche dell'ayurveda a ritroso fino a 6000 anni fa, sebbene le prime versioni scritte dei Veda, alla base dell'ayurveda, risalgano a circa 1500 anni fa. È opinione condivisa infatti che come per molte altre tradizione ed opere, anche per l'ayurveda e per i Veda, ci sia stata una capillare diffusione orale prima della sistemizzazione in forma scritta. I dosha Secondo l'Ayurveda il corpo fisico è pervaso da tre dosha (energie vitali) in proporzioni diverse. Questi determinano tramite il loro stato di equilibrio o squili-
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brio rispetto alla costituzione individuale (prakriti) lo stato di benessere o malattia dell'individuo. Ogni dosha è composto da due elementi (panca-mahabhutani) ed ha determinate qualità (guna) che li caratterizzano. I tre dosha sono:
Vata composto da spazio (akasha) e aria (vayu), è il principio del movimento, legato a tutto ciò che è movimento nel corpo (sistema nervoso, respirazione, circolazione sanguigna..). Le sue qualità sono: freddezza, secchezza, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, durezza, ruvidezza e fluidità. La sua sede principale è il colon ed i suoi 5 sub-dosha sono: Prana, Udana, Samana, Apana e Vyana.
Pitta composto da fuoco (tejas) e acqua (jala), è il dosha legato alla trasformazione, alla digestione intesa sia a livello fisico (stomaco, fuoco digestivo detto anche agni) che mentale (elaborazione delle emozioni). Le sue qualità sono: caldo, untuoso, leggerezza, sottigliezza, mobilità, nitidezza, morbidezza, levigatezza, chiarezza e fluidità. La sua sede principale è l'intestino tenue ed i suoi 5 sub-dosha sono: Pacaka, Ranjaka, Sadhaka, Alochaka e Bhrajaka.
Kapha composto da acqua (jala) e terra (prithvi), è il dosha legato alla coesione, al tener unito, è proprio dei fluidi corporei, lubrifica e mantiene il corpo solido ed uniforme. Le sue qualità sono: freddezza, umidità, pesantezza, grossolanità, stabilità, opacità, morbidezza, levigatezza e densità. I suoi cinque sub-dosha sono: Kledaka, Avalambaka, Bodhaka, Tarpaka e Slesaka. I dosha consentono di classificare le tendenze psicofisiche presenti nel corpo e le disfunzioni che ne possono derivare. Secondo l'ayurveda le patologie nascono quando si vengono a creare degli squilibri nei dosha (vikriti); l'individuazione degli squilibri in un dosha, corrispondente alla diagnosi, conducono a trovare i rimedi per ristabilirne lo stato di equilibrio individuale (prakriti) e quindi la guarigione. Le principali cause di squilibrio dei dosha sono tre: il prajna-aparadha, ovvero l'errore dell'intelletto che si concretizza nel ripetere azioni, tenere atteggiamenti che, pur sapendo intrinsecamente sbagliati, vengono perpetuati in nome di desideri o pulsioni materiali; il kala-parinama, ovvero le oscillazioni dei dosha all'interno del giorno, delle stagioni e della vita; l' asatmyendriyartha-samyoga, ovvero l'errato uso dei sensi, intendendo con questo un uso improprio in eccesso o difetto dei sensi.
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Con questo numero di Ben-Essere continuiamo il viaggio in uno dei più antichi sistemi medici della terra. Man mano che leggerete questo mini corso è imparerete a comprendere le sue potenzialità e come in maniera semplice può migliorare la vostra vita, ne diverrete entusiasti come lo sono già milioni di persone nel mondo. Quello che faremo insieme è capire meglio il sistema Ayurveda e come utilizzarlo per noi. Questo breve corso, non potrà sostituire un medico Ayurveda un esperto che ha dovuto studiare intensamente e per molti anni per acquisire quelle profonde conoscenze che gli permettono di donare con L’ayurveda il benessere. In questo numero cominceremo con parlare del dosha Vata. L’ayurveda così come viene tramandata è un sistema molto complesso e utilizza una grande quantità di preparati. E’ nello stesso tempo un sistema aperto, se una pianta o un preparato rispondono ai requisiti “Ayurvedici” può essere inserito all’interno di esso. Nell’ Ayurveda lo Yoga, il Massaggio e la spiritualità sono fondamentali come una giusta alimentazione e l’utilizzo di preparati.
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Pitta, Kapha, Vata – Pitta Pitta – Kapha Vata – Kapha Vata – Pitta – Kapha
Immaginate una bilancia, su di un piatto posate le cose della vita che alterano in peggio il vostro Dosha e quindi vi fanno stare male. Noi possiamo evitare le cose che ci fanno male? Non sempre è possibile ed allora cosa metteremo sull’altro piatto della bilancia? Le cose che ci fanno bene! Questa è in sintesi L’ayurveda mantenere l’equilibrio, permettere al nostro corpo di svolgere le sue funzioni senza ostacoli.
La costituzione La parola per costituzione e indicata in ayurveda come prakriti (o prakruti ) che significa "natura”, più precisamente è la "forma originale", da pra = inizio e kruthi = formare. Benché i dosha siano solo tre e le costituzioni solo 7 le variazioni costituzionali sono infinite. Per spiegare meglio il concetto immaginate di avere tre colori, mischiandoli quante tonalità e colori potreste avere? BY
Lucia Zeno Operatrice Massaggio Ayurveda
Pitta è formato dagli elementi acqua – fuoco; letteralmente significa ciò che produce calore. La sede principale nell’organismo è lo stomaco e duodeno e in generale la parte media del corpo tra torace e ombelico. E’ il principio della termogenesi e del metabolismo, è l’energia cosmica che fa ardere il sole e le stelle, il fuoco gastrico che digerisce gli alimenti. Nel corpo umano presiede alle funzioni digestive ed endocrine, al metabolismo e alla regolazione della temperatura corporea. Il tipo Pitta ha una corporatura media con il tessuto muscolare ben rappresentato, colorito giallo-rossastro, occhi brillanti di colore verde o ramato, capelli biondi o ramati, tende precocemente alla calvizie e alla canizie, pelle morbida ,delicata con nei e lentiggiLe sette costituzioni Ayurvediche ni. 1. Vata
L’utilizzo dei Dosha come concetto, una volta ben compreso rende facile applicare le pratiche salutari utili per mantenere una buona salute. La buona salute è il frutto dell’equilibrio della nostra “costituzione Ayurvedica”. In occidente la buona salute viene concepita soprattutto come benessere del corpo, per L’ayurveda senza il benessere dello spirito, della mente e del corpo non si può avere una buona salute. Se anche uno solo aspetto del nostro IO e disarmonico tutto il corpo ne soffrirà. La “malattia” è solo l’atto finale, la manifestazione che non ci siamo presi sufficientemente cura di noi stessi.
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Il dosha Pitta
Governa tutte le funzioni della digestione e dell’assimilazione. Soffre il clima caldo e suda molto poiché la sua temperatura corporea è elevata. Buona la digestione e ottimo appetito, predilige cibi e bevande freschi o freddi. Si pacifica con i sapori dolce, amaro, astringente. Sonno regolare, carattere forte, deciso, egocentrico, facilmente irritabile e collerico, intelletto brillante e intuitivo. Ha buona intuizione e sa parlare in pubblico anche se spesso è pungente nei giudizi, è preciso e pignolo. Ama circondarsi di cose belle perché ha un grande senso estetico. Pitta equilibrato conferisce sicurezza, intraprendenza, allegria, mente acuta, buona digestione, carnagione luminosa, cordialità. Pitta squilibrato conferisce irascibilità ostilità cattiva digestione, ulcera peptica, collera eruzioni cutanee e infiammazioni della pelle, cute giallastra. Il dosha pitta deve evitare lo stress accompagnato da ira, collera, risentimento, problemi incalzanti, il clima troppo caldo e umido, l’eccessiva esposizione al sole estivo. Per questo agli individui Pitta si raccomanda di non esporsi a tensioni eccessive e di evitare situazioni conflittuali. Consumare regolarmente ghee ha su Pitta un potere riequilibrante. Evitare l’abuso di sostanze contenenti caffeina ed alcool, consumare succhi di frutta e bevande fresche che controbilancino il grande calore prodotto all’interno del corpo, limitando quindi l’esposizione al
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sole e gli ambienti surriscaldati. Praticare yoga o tecniche rilassanti che riducono la tendenza all’irascibilità. Essendo il Dosha Pitta collegato all’organo della vista si raccomanda di non assistere a spettacoli o situazioni violente caratterizzate da aggressività e collera.
Condizione di equilibrio di Pitta
Condizione di squilibrio di Pitta
Digestione vigorosa Normale regolazione del calore e della sete. Vita eccellente. Colorito buono, aspetto generale sano. Coraggio, allegria. Stimoli intellettuali. Costante attenzione ai valori della verità spirituale, disciplina. Assimilazione efficiente del cibo.
Digestione insufficiente. Inefficienza nella separazione delle sostanze nutritive dai prodotti di rifiuto. Temperatura corporea irregolare. Vita difettosa. Pelle di colorito variabile, infiammata e di aspetto poco sano. Capelli grigi precocemente. Ansia, irritabilità. Ottundimento delle facoltà raziocinanti. Impoverimento spirituale.
Regole alimentari per il dosha Pitta ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Consumare i pasti ad orari regolari, privilegiando il pasto di mezzogiorno rispetto a quello della sera. Consumare alimenti a temperatura ambiente o tiepidi, possibilmente freschi ed appena cucinati. Evitare le bevande ghiacciate o molto calde. Evitare cibi industriali, ricchi di additivi e conservanti. Favorire il consumo di alimenti freddi, pesanti, oleosi. Preferire i sapori dolce, amaro ed astringente. Ridurre il consumo di alimenti piccanti, leggeri, asciutti. Preferire i sapori acido, salato e speziato. Ridurre al minimo il consumo di bevande alcoliche ed eccitanti (caffè, tè). Preferire piuttosto caffè d'orzo e tè ayurvedico. Prendere ogni giorno qualcosa di dolce (marmellate naturali senza zucchero, uva sultanina ecc.). Prima dei pasti principali prendere una fettina di zenzero fresco con ghee o burro chiarificato e polvere di liquirizia o zucchero di canna.
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Alimenti consigliati per il Pitta Frutta: la maggior parte della frutta dolce, mele, avocado, cocco, uva, mango, pere, prugne, uvetta, cocomero. Ortaggi: dolci e amari, carciofi, asparagi, barbabietole, broccoli, verdura a foglie, lattuga, cipolle cotte, patate, zucca, germogli e zucchini. Legumi: tutti i legumi. Latticini: siero di latte, ghee (burro chiarificato), formaggio fresco, latte. Cibi animali: pollo, uova, coniglio, tacchino e cacciagione. Cereali: orzo, avena integrale, riso integrale, frumento. Noci: cocco. Dolcificanti: quasi tutti i dolcificanti. Condimenti: coriandolo, cannella, cardamomo, finocchio. Oli: cocco, oliva, girasole e soia.
Alimenti sconsigliati per il dosha Pitta Frutta: Tutta la frutta aspra, agrumi, mirtilli Ortaggi: verdure riscaldanti, barbabietole, cipolle crude, peperoni piccanti, ravanelli, pomodori, rape. Legumi: salsa di soia, WĂşrstel di soia. Latticini: latticini, burro, formaggio, panna acida. Cibi animali: anatra, uova, maiale, molluschi. Cereali: mais, miglio, avena normale, riso normale. Noci: nessun tipo. Dolcificanti: melassa, miele. Condimenti: niente spezie. acuto Oli: mandorle, mais, sesamo.
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Fondamenti Ayurvedici · · i cinque elementi i dosha Vata, Pitta, Kapha il sistema Ayurveda come stabilire le costituzioni Le principali tecniche Ayurveda I punti marma Gli oli base in ayurveda Gli oli essenziali in Ayurveda (aromoterapia) Principali composti Ayurvedici per il riequilibrio Cenni delle tecniche e trattamenti Ayurvedici (oltre il mas. Base) Finalità del Massaggio Tecniche di uso delle mani Personalizzare il trattamento in base alla costituzione Esercitazioni pratiche
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Fiori di Bach … Quando l’anima fà i capricci I fiori di Bach o rimedi floreali di Bach sono una cura alternativa basata sulla floriterapia ("terapia con i fiori"), ideata dal medico britannico Edward Bach. Bach sosteneva, al riguardo, la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice e accessibile a tutti, in quanto secondo lui chiunque avrebbe le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare autodiagnosi e autopratica. Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di effetti collaterali.
Proprio nel tempo attuale è inutile dire "Non aver paura" o "Non esser malato". E' necessario spiegare loro perchè hanno paura,
Alla base della
perchè sono malati
floriterapia di Bach è il principio secondo il quale nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione principalmente la prevenzione e la conoscenza dei disturbi psicologici, i quali determinerebbero la sintomatologia. Il singolo fiore, a detta di Bach, curerebbe il disturbo psicologico che ha causato o potrebbe causare un certo malessere fisico. Dietro ogni disturbo fisico ci sarebbe, secondo i sostenitori del metodo, quello che viene chiamato "fiume di energia", originato a livello psicologico (come nel caso della rabbia, che viene scaricata in
modi e zone del corpo differenti); pertanto, ad ogni disturbo psicosomatico, provocato dallo sfogo della cosiddetta "energia", corrisponderebbe, a monte, un ben preciso disturbo emotivo. Sulla base di tali principi sono stati distinti 38 "tipi comportamentali" di base, ai quali corrisponderebbero 38 fiori e un'acqua di fonte, la cui "energia", secondo tali ipotesi scientificamente indimostrate, sarebbero in grado di curare l'organismo.
e dar loro l'antidoto (Edward Bach)
Preparazione Il metodo con cui oggi si estraggono le essenze dai fiori è ancora quello tramandato da Bach stesso. Preparare i fiori di Bach è relativamente semplice: ci sono due metodi che Bach scelse nella preparazione dei suoi rimedi, quello del sole e quello della bollitura. I dodici guaritori e i sette aiuti si preparano col primo metodo, mentre i diciannove assistenti con il secondo.
Il metodo del sole Il metodo del sole è molto semplice. E’ necessario lavorare in una giornata calda e soleggiata, ovviamente nel periodo di
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fioritura della pianta. I fiori vanno raccolti sul posto, senza essere toccati con le mani e non devono essere bagnati dalla rugiada. Recidendoli con delle forbici, si fanno cadere i boccioli in un recipiente di vetro fine da 300 ml, riempito di acqua pura, avendo cura di non immergerli completamente, ma solo per metà, e di coprire con essi la superficie della bacinella. Quindi si lasciano macerare al sole per 5/6 ore (in Italia, dove il sole è più caldo rispetto al Galles, ne bastano 4); in questo modo il sole trasferirebbe la vibrazione propria del fiore all'acqua
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sottostante. Terminato tale periodo, si filtra l'acqua colorata dai fiori con un filtro di carta in una bottiglia da 1 l., e si allunga con una pari dose di cognac (o brandy), che serve per la conservazione. Questo composto è chiamato tintura madre dei Fiori di Bach. Per quanto riguarda Rock Water, il procedimento è un po' differente. Trattandosi infatti di semplice acqua di una fonte rocciosa, basta raccogliere quest'acqua nel solito contenitore (senza toccarla con le mani), lasciarla per quattro ore al sole e poi allungarla con il
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cognac, come prima descritto.
Il metodo della bollitura
"12 guaritori": ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Agrimony (Agrimonia Centaury (Centaurea minore) Chicory (Cicoria) Rock Rose (Eliantemo) Gentian (Genzianella autunnale Mimulus (Mimolo giallo) Impatiens (Balsamina), Cerato (Piombaggine) Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani) Vervain (Verbena) Water Violet (Violetta d'acqua) Clematis (Vitalba)
I "7 aiuti": ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Rock Water (acqua di fonte) Wild Oat (Forasacco o Avena selvatica Heather (Brugo o Erica) Gorse (Ginestrone) Olive (Olivo) Oak (Quercia) Vine (Vite)
I "19 assistenti": ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Holly (Agrifoglio) Honeysuckle (Caprifoglio Hornbeam (Carpino bianco White Chestnut (Ippocastano bianco) Sweet Chestnut (Castagno dolce) Red Chestnut (Ippocastano rosso) Beech (Faggio) Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco) Larch (Larice) Crab Apple (Melo selvatico) Cherry Plum (Prugno) Walnut (Noce) Elm (Olmo inglese) Pine (Pino silvestre) Aspen (Pioppo) Wild Rose (Rosa canina) Willow (Salice giallo) Mustard (Senape selvatica) Star of Bethlehem (Ornitogalo o Latte di gallina)
Il metodo della bollitura è più veloce. Raccolti i fiori con la stessa metodologia, si portano a casa, dove dovranno essere posti in una pentola di metallo porcellanato, all'incirca nella stessa quantità del primo metodo ma con un litro e mezzo di acqua. Lasciati bollire sul fornello a gas per circa 30 minuti, si lascerà raffreddare la tintura così ottenuta, aggiungendo poi all'acqua filtrata lo stesso quantitativo di cognac o brandy.
I 38 fiori di Bach I primissimi fiori scoperti da Bach furono i cosiddetti "12 Guaritori", che il medico gallese iniziò prontamente a sperimentare prima su se stesso e poi sui suoi pazienti; gli altri 26 vennero scoperti poco tempo dopo. Bach consigliava di cogliere i fiori al massimo della fioritura e nelle prime ore del mattino di un giorno assolato; il fiore, che non doveva essere intaccato da alcunché, veniva deposto in una ciotola d'acqua pura e veniva trattato secondo uno dei due metodi riportati nelle opere del medico gallese. La scienza moderna non riconosce nessuna validità al sistema dei Fiori di Bach, se non quello autosuggestivo, definito "effetto placebo", questo perché non è esiste nessuna tecnologia o sistema per analizzare la componente che secondo Bach verrebbe rilasciata nell'acqua, "l’ energia" o "memoria". Il concetto di presunta "memoria dell'acqua" non è mai stato dimostrato sperimentalmente e quindi non è riconosciuto dalla scienza. La scienza non può dimostrare l’esistenza di Dio eppure milioni di persone sono convinte che esista, avvengono miracoli e guarigioni che la scienza non può provare.
Come utilizzare i fiori di Bach Bach aveva una precisa idea, chiunque doveva essere in grado di utilizzare i 38 fiori. É importante sottolineare che, anche se si dovesse sbagliare tutto nella scelta dei rimedi, non c'è però alcun pericolo: semplicemente non accadrà nulla, perchè i Fiori di Bach agiscono solo se trovano qualcosa su cui agire! Comunque è sempre opportuno ricordare che i problemi più seri richiedono l'intervento di un Naturopata o di un esperto. I Fiori di Bach possono essere affiancati ad ogni terapia medica, senza alcuna controindicazione (anche per i bambini, per gli allergici, o durante la gravidanza), migliorando la risposta ai farmaci e ai trattamenti. Va anche segnalata la possibilità di un iniziale breve peggioramento noto come aggravamento omeopatico (anche se l'omeopatia non c'entra nulla), dovuto alla riattivazione da parte dei rimedi delle emozioni corrispondenti. Quest'ultimo fenomeno è sempre molto positivo, perchè indica che si è centrato un punto importante, e comunque di solito dopo un pò scompare e iniziano i progressi
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Fiori di Bach … Quando l’anima fà i capricci
Abbiamo accumulato tante ferite, e se non ne siamo consapevoli tutte le nostre azioni diventano reazioni a quelle ferite. Nella conoscenza di sé c'è la fine del dolore e, quindi, l'inizio della saggezza. J. Krishnamurti
Usare i fiori di Bach non è difficile ma è facile incorrere in errori. La prima cosa che dobbiamo sapere è che la nostra mente non ha nessuna voglia di cambiare, quando sentiamo un disagio o stiamo male è questa sofferenza che ci porta a cercare un modo per eliminarla. La nostra mente difficilmente va all’origine del problema ma vede solo i sintomi più manifesti. Immaginate di avere un dente che vi fa male, toglierlo o curarlo sarebbe la cosa giusta ma quanti prendono un antidolorifico e se il dolore sparisce rimandano la cura reale? Quando stiamo male è perché ci troviamo in una situazione molto semplice, noi possiamo agire solo su noi stessi e non sul mondo circostante. Infatti non possiamo cambiare nessuno, il cambiamento vero è un atto volontario. La nostra mente deve adattarsi alle circostanze e scende spesso a compromessi, ma se i compromessi sono troppi allora noi andiamo in crisi perché creiamo un conflitto fra quello che realmente siamo e quello che ci imponiamo di essere. Quando scegliamo i fiori dobbiamo tener presente di non sceglierli con il nostro cervello “razionale” ma con la nostra sensibilità e soprattutto la voglia di cambiare in meglio. Molti dei miei pazienti vengono con delle “ricette” consigliate da riviste o da amici, “prova con i fiori di bach” non lo fanno per cambiare ma sperano in una “pillola magica”
che regolarmente non funzionano, allora si convincono che i fiori di Bach sono solo “acqua fresca”. Esistono molte paure ed i fiori che le affrontano sono diversi. Se il rimedio è sbagliato perché noi non vogliamo riconoscere la nostra vera “paura” la colpa è del fiore che non funziona? Se siamo ansiosi quale è la causa? Prendiamo Agrimony e stiamo apposto ma non funziona, perché? Forse ci siamo focalizzati sul sintomo e non sulla causa. Forse siamo insicuri o dubbiosi (un nuovo lavoro, il nostro carattere ]) quindi dovremmo usare Cerato, una volta “eliminata” la nostra insicurezza l’ansia sparirà! Se non riuscite ad essere obbiettivi lasciatevi aiutare da una vostra cara amica/o o da un parente di cui avete fiducia. Annotate su un foglio le loro osservazioni e poi meditate. ATTENZIONE avete un nemico spietato che vi ostacolerà sempre per il raggiungimento del vostro obbiettivo e si chiama ORGOGLIO, ammettere di essere in errore, di dover cambiare e parliamo di cambiamento vero non della frase “buttata là” e veramente difficile perché mette in gioco la consapevolezza di essere in errore di dover fare delle scelte a volte “dolorose” per voi. Avete due scelte: 1. Rimanere nel vostro disagio che non migliorerà, anzi peggiorerà sicuramente 2. Affrontare le vostre “paure” e risolverle per sempre
Ben- Essere di Novembre 2011 I fiori per L’ Apatia non perdete il prossimo numero
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Come utilizzare i Fiori Di Bach Possiamo raggruppare tutti i fiori in sette aree specifiche. In queste “spazzi” vi sono diversi fiori che agiscono su diversi aspetti. I gruppi sono: ♦ Paura ♦ Solitudine ♦ Apatia ♦ Scoraggiamento ♦ Eccesso di Zelo ♦ Ipersensibile ♦ Insicurezza In questa seconda parte vedremo il gruppo dei rimedi della Solitudine, davanti al nome dei fiori c’è un numero, viene normalmente usato al posto del nome del rimedio sulle etichette applicate alla boccetta da 30 ml che viene preparata per la persona. (vedremo in seguito come si prepara la “miscela” e come si usa). 14 Heather 18 Impatiens 34 Water violet
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Non mi toccare Appartiene alla famiglia delle Balsaminacee e fiorisce da giugno a settembre. Corrisponde alla persona che si trova sola perché i suoi ritmi sono veloci, e ritiene che quelli altrui non sono corrispondenti ai propri. Secondo i tipi Impatiens: gli altri sono tutti troppo lenti, non capiscono immediatamente quello che si dice loro, non partono appena il semaforo è verde, ecc. ecc. E’ essenziale nel trattamento dell’ansia di anticipazione, dell’impazienza, dell’iperattività, della fretta, della frenesia, dell’affanno e della tensione mentale estrema. Indicazioni : irritazione ed incapacità di sopportare la lentezza degli altri - relazioni affrettate - sensazione di perdita di tempo - bambini irrequieti che non stanno mai fermi. Sindrome ipercinetica (in questo caso, associare Vervain) - soggetti iperattivi, rapidi nel pensare, nel prendere decisioni e nell’agire, non sopportano attese, ritardi, disguidi. Preferiscono lavorare da soli, considerando gli altri come un intralcio. Interrompono l’interlocutore mentre sta ancora parlando - tensione muscolare, in particolare a livello della nuca - cefalea muscolo-tensiva - dolore muscolare, crampi, fibromialgie - vampate di calore - balbuzie.
Heather (Brugo) Erica
Water Violet (Violetta d’acqua)
Appartiene alla famiglia delle Ericacee e fiorisce da luglio ad ottobre. Lo stesso Bach diceva che Heather è adatto per le persone “attaccabottoni”! E’ essenziale nel trattamento del bisogno ed avidità di affetto, della paura della solitudine. Indicazioni : ricerca dell’autoaffermazione a scapito degli altri - desiderio di essere al centro dell’attenzione - egocentrismo - loquacità eccessiva, incapacità di ascolto, logorrea - crisi di bulimia - malattie nella fase iniziale. Questo tipo di persone sono definite i bambini bisognosi che purché, d'essere al centro dell'attenzione e di non passare inosservati attaccheranno discorso con chiunque e su qualunque cosa. Il loro interesse è rivolto solo a loro stessi. Magari chiedono come va agli altri, ma appena terminata la domanda e senza aspettare alcuna risposta immediatamente si mettono a parlare della loro ultima "sventura" e non smettono più, neanche quando i loro interlocutori, ormai stanchi cercano d'andarsene... sono persone chiuse in se stesse, difficilmente ascoltano. Spesso dietro a queste persone troviamo un'infanzia difficile dove non hanno ricevuto risposte ed attenzioni dall'ambiente circostante, ed ora anche se grandi cercano in tutti i modi di sopperire alla loro solitudine stando sempre vicini a qualcuno, e allo stesso tempo, come un cane che si morde la coda, s'isolano maggiormente perché gli altri non riescono a reggerle.
Appartiene alla famiglia delle Primulacee e fiorisce da marzo a giugno. Le persone Water Violet preferiscono la vita tranquilla nella propria casa, nel proprio ambiente. Non amano mischiarsi agli altri, pur essendo molto ricercati per i loro saggi consigli. I tipi Water Violet tendono ad essere forti esteriormente quanto in realtà sono fragili interiormente Non sono freddi nei rapporti ma sicuramente distaccati, spesso per le loro idee originali. La loro solitudine si deve proprio a questa loro scelta di quiete, possono essere facilmente confusi con le persone Mimulus, ma queste ultime rifuggono dagli altri per paura, mentre i Water Violet per distacco. Spesso assumono un atteggiamento distaccato e freddo, ma hanno desiderio di rapporto con gli altri. E’ essenziale nel trattare l’altezzosità, l’orgoglio, l’intolleranza, il sentimento di superiorità e di orgoglioso riserbo. Indicazioni : - tensione muscolare dolorosa, in particolare a livello della colonna- cefalea - mancanza di energia
Impatiens (Balsamina o balsamo dell’Himalaya)
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Le preparazioni fitoterapiche più comuni che si trovano in commercio 1) Polveri: - Preparati ottenuti a partire da piante essiccate, che vengono sottoposte ad un processo di polverizzazione diverso da caso a caso in base alla natura della sostanza; essi contengono tutto ciò che e' presente nella pianta di origine. 2) Oli essenziali o Essenze: - Sono forme farmaceutiche ottenute per distillazione in corrente di vapore o per spremitura di una pianta fresca oppure essicata. Recentemente è stata messa a punto una tecnica di estrazione basata sui gas supercritici, che dà un prodotto migliore ma molto più costoso. L'olio essenziale ottenuto è una miscela di sostanze organiche, spesso volatili, con odore aromatico caratteristico e in genere piuttosto penetrante. Gli oli essenziali sono poco stabili: all'aria, alla luce e al calore si ossidano diventando scuri, più densi e di odore meno gradevole. Gli oli essenziali sono lipofili, cioè capaci di penetrare anche in tessuti contenenti elevate quantità di sostanze grasse, generalmente liquidi, non solubili in acqua ma solubili nei solventi dei grassi come alcool, etere, cloroformio e nei grassi stessi come olio di mandorle, olio di oliva e/o di semi ecc. La loro lipofilia ne consente la penetrazione nel sangue in quantità significative anche se usati per via esterna. E' necessario accertarsi che gli oli essenziali usati siano purissimi e prodotti quindi da officine farmaceutiche, poichè quelli sofisticati e quelli sintetici possono essere molto più tossici. Recentemente sono stati messi a punto i cosiddetti oli essenziali microincapsulati, che si presentano come una polvere nella quale gli oli essenziali vengono fatti assorbire a particelle di materiali inerti. Gli oli essenziali hanno un’azione curativa ottimale, ma possono essere facilmente tossici se usati in modo non corretto.
Boccette pillole compresse. Conosciamo le forme e i preparati..
Si ottengono in tre diversi modi: a) distillazione in corrente di vapore ( viene usata sia la droga fresca che quella secca). b) spremitura: si usano appositi torchi quando l'olio essenziale è in grande quantità. a) estrazione con solventi oleosi o volatili: si usa questo metodo quando la quantità di olio essenziale presente nelle droga è piccola. 3) Estratti: - Sono delle forme farmaceutiche che si ottengono per evaporazione parziale o totale di soluzioni ottenute esaurendo le droghe secche, con solventi, idonei ad estrarre i principi attivi.
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In base al tipo di solvente utilizzato gli estratti di distinguono in: a) acquosi ( il solvente di estrazione è l'acqua ). b) idroalcolici ( il solvente di estrazione è l'alcool etilico diluito ) c) alcolici ( il solvente è l’ alcool puro ) d) eterei (il solvente è l’ etere etilico ) Classificazione degli estratti: ( fluidi - molli – secchi). a) Estratti Fluidi: sono delle preparazioni liquide che sono solubili in un solvente che, generalmente, è l’alcol etilico. In essi un grammo di estratto contiene i principi attivi solubili di un grammo della droga stessa (rapporto 1:1); sono preparazioni di sicuro affidamento terapeutico, di facile somministrazione e di grande valore pratico. b) Estratti Molli: di consistenza pastosa, si preparano esaurendo la droga col solvente prescritto di titolo appropriato e facendo evaporare la soluzione fino ad ottenere un residuo che non bagna più la carta senza colla. Hanno definito rapporto estratto/droga. c) Estratti Secchi: preparazioni in polvere derivanti dall' estratto fluido per evaporazione del solvente. L'estratto secco viene titolato in principio attivo (titolazione è un procedimento che permette di valutare con esattezza la presenza e la quantità di sostanza attiva e ne assicura l'efficacia terapeutica); esso contiene tutti i principi attivi presenti nella pianta d'origine; é di sicuro affidamento terapeutico per il suo dosaggio sicuro e di facile somministrazione. Può essere somministrato sotto forma di capsule, compresse, cachet o in soluzione.
4) Tinture Madri o Enoliti: - Preparazioni liquide ottenute dalla macerazione in alcol etilico della droga fresca appena raccolta; hanno un rapporto droga/solvente, riferito alla droga essiccata, di 1:10. 5) Macerati Glicerinati: - Soluzioni di fitocomplessi di piante medicinali che si ottengono dalla macerazione delle parti più giovani della pianta appena raccolte ( gemme vegetali fresche, giovani radici, giovani germogli e /o altri tessuti embrionali in via di crescita) ricchi di auxine, fattori di crescita, giberelline, enzimi, proteine e acidi nucleici, in una miscela di acqua, alcol e glicerina; il macerato ottenuto viene diluito nella proporzione di 1:10 ( macerazione decimale -1DH) . 6) Tisane: - Si preparano a partire da piante essiccate ridotte a pezzi più o meno piccoli tramite lavorazioni meccaniche. Una tisana è composta da una miscela di piante medicinali, tra le quali distinguiamo il rimedio base, composto da una o più piante medicinali la cui azione medicamentosa è quella più importante, l'adiuvante, rappresentato da una pianta che ha lo scopo di rinforzare l'effetto del rimedio base, il correttivo, composto da una o più piante che hanno la funzione di migliorare il sapore della tisana. Generalmente per preparare un litro di tisana si usano da dieci a venti grammi di piante essiccate, ragion per cui essa rappresenta un medicamento che contiene piccole quantità di fitocomplesso e può quindi essere assunto, anche abitualmente, senza timore di effetti collaterali. La tisana può essere preparata per infusione, per decozione, per macerazione o anche, in certi casi, per semplice soluzione; questi metodi hanno lo scopo di sciogliere i principi attivi presenti nelle droghe e di separare la soluzione dal residuo indi sciolto. (col termine tisana si designa sia l’infuso che il decotto). Normalmente infusi, decotti e tisane non devono essere conservati a lungo e bevuti al momento della
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fitoterapiche più comuni che si trovano in commercio preparazione o entro poche ore da essa, poichè possono fermentare esono facilmente deperibili. Queste forme farmaceutiche essendo ottenute con un'estrazione acquosa del fitocomplesso, possono essere utilizzate solo se i costituenti del fitocomplesso sono solubili in acqua.
Un pianta È un concerto Sofisticato e Irripetibile Donato Dalla natura
6a) Infuso: é un tipo di tisana che viene utilizzata per estrarre principi attivi dalle parti più delicate delle piante officinali: fiori, foglie, parti erbacee, usando come solvente l'acqua; si lascia riposare il tutto per alcuni minuti tenendo coperto il recipiente, si filtra per poi assumerne una o due tazze durante la giornata. La quantità di piante varia tra due a dieci grammi per preparare 1 kg. di infuso. Il tempo di macerazione influisce sul colore, sul sapore e sull'attività dell'infuso. 6b) Decotto: é un tipo di tisana che si ottiene usando l'acqua come solvente e facendola bollire in acqua, per un tempo più o meno lungo, le parti più coriacee di una pianta, come le radici, la corteccia e i semi, per estrarne i principi attivi. Si consiglia di portare ad ebollizione a fuoco lento le parti in un pentolino coperto per un tempo variabile da 5 a 30 minuti agitando di tanto in tanto. Ad ebollizione conclusa si fa macerare per altri 10-30 minuti, dopodichè si filtra il tutto e il decotto è pronto. Il decotto in genere è usato come bevanda calda, ma si possono avere anche altri tipi di applicazione. Si adoperano da due a cinque grammi di pianta essiccata per preparare 1 kg. di decotto. Tale metodica di preparazione non deve mai essere applicata a piante contenenti principi attivi volatili. I decotti, come gli infusi, devono essere consumati subito dopo le preparazione, caldi o tiepidi, mai bollenti o freddi. Se il preparato risulta essere troppo amaro può essere dolcificato o variamente aromatizzato. 7) Sciroppi: - Preparati da bere che si ottengono facendo cuocere un infuso o un macerato con zucchero, normalmente nella propor-
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zione di 0,5 Kg di zucchero per 1 lt di infuso (o macerato). Per rendere lo sciroppo più gradevole si possono aggiungere sostanze aromatizzanti. 8) Succhi: l - Liquidi che si ottengono dalla spremitura o pressione delle parti fresche della pianta o dallo scolamento della linfa del tronco. I succhi sono ricchi di sostanze minerali e vitaminiche. Per questo vanno consumati immediatamente dopo la preparazione. Le moderne preparazioni fitoterapiche sono ottenute a partire dal materiale vegetale fresco e/o essiccato, con metodiche e con l’uso diverso di solventi. 9) Polveri: - Forme farmaceutiche ottenute a partire dalla pianta essiccata, che viene ridotta in polvere tramite macinazione. Esistono polveri semplici (contengono un solo componente) o composte (contengono più componenti). 10) Estratti fluidi: - Preparati a partire da pianta essiccata, messi a macerare in acqua e alcool etilico in grado di estrarre la quasi totalità del fitocomplesso presente nella pianta di partenza. Durante la conservazione esso può lasciare un leggero deposito sul fondo del contenitore. L’estratto fluido è dotato di un grado alcolico che oscilla tra i 20° e i 30°C. 11) Estratti secchi: - Si preparano in genere partendo dall'estratto fluido, che poi viene fatto evaporare con metodiche sofisticate quali la nebulizzazione, fino ad ottenere una polvere finissima ed impalpabile, che è rappresentata in pratica solo dal fitocomplesso tipico di quella pianta. Essi sono è assai più concentrati rispetto all'estratto fluido da cui derivano. Grazie a questa loro concentrazione e purezza, è possibile procedere alla titolazione, che consiste nel valutare, con tecniche particolarmente sofisticate, non solo la presenza del o dei principi attivi ricercati, ma anche di determinarne esatta-
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mente la quantità. In questo modo si ottiene un prodotto di tipo farmaceutico, poichè è possibile determinare le sostanze in essi presenti e di misurarne con precisione la quantità, ottenendo così un rimedio standardizzato e quindi sempre uguale in ogni lotto utilizzato. La dimensione molto piccola dei suoi granuli lo rende molto biodisponibile, perché ne facilita sia l'assorbimento sia l'utilizzazione da parte dell'organismo. Oggi gli estratti secchi titolati e standardizzati sono considerati il prodotto fitoterapico migliore, dotato di un’azione curativa ottimale. 12) Tinture madri: - Si preparano macerando la pianta fresca in alcool etilico e acqua; il liquido ottenuto, viene poi diluito con acqua e alcool secondo la proporzione di 9 parti di acqua e alcool e 1 parte di estratto. Le tinture madri sono dotate di un grado alcoolico che in genere è compreso tra i 50 e i 70°C. Durante la conservazione esse possono lasciare un leggero deposito sul fondo del contenitore. Gli svantaggi delle tinture madri sono rappresentati dall'elevato contenuto di alcool e dal fatto che i principi attivi in esse contenuti sono notevolmente diluiti dalla soluzione di alcool e acqua che costituisce la quasi totalità del preparato. Le tinture madri hanno un’azione curativa piuttosto blanda.
ta di coloranti o conservanti. Rispetto alla polveri hanno il vantaggio di non aver subito l' essicamento, capace di provocare alterazioni enzimatiche di alcuni componenti. Questo prodotto è però facilmente deperibile, per cui viene commercializzato sotto vuoto e, una volta aperto, deve essere consumato nel più breve tempo possibile e conservato al freddo. I succhi hanno un’azione curativa discreta.
BIBLIOGRAFIA J.I.Rodale e collaboratori " Il libro completo dei minerali per la salute" Ed Giunti Martello Staff del Prevention Magazine " Il libro completo delle vitamine" Ed Giunti Martello Sheldon Soul Hendler " Enciclopedia delle Vitamine e dei Minerali" Ed Tecniche Nuove Adolfo Panfili " Medicina Ortomolecolare" Tecniche Nuove Gayla J. Kirschmann - John D. Kirschmann " Almanacco della Nutrizione " Alfa Omega Editrice Roma Patrick Holford " Guida completa alla nutrizione" Ed. Tecniche NuoLe informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione" di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann edito da Alfa Omega Editrice VITAMINE DEL COMPLESSO B
13) Macerati Glicerinati: - Si preparano mettendo a macerare le parti più giovani di una pianta (gemme e giovani getti ), in una miscela di acqua (20%) alcool (30%) e glicerina (50%). Il liquido viene poi diluito con acqua, alcool e glicerina secondo la proporzione di 9 parti di acqua, alcool e glicerina Sono dotati di un grado alcoolico di 30°C. Durante la conservazione è possibile trovare un leggero deposito sul fondo del contenitore. Gli svantaggi dei macerati glicerinati sono rappresentati dall' elevato contenuto di alcool e dal fatto che i principi attivi in essi contenuti sono notevolmente diluiti dalla soluzione di alcool e acqua che costituisce la quasi totalità del preparato. Nonostante questo i macerati glicerinati hanno un’azione curativa discreta.
DEMICOS Un complesso fitoterapico con Oli essenziali a base di Tea Tree (potere immunostimolante antibatterico antifungini antimicotico, Olio di Cannella vermifugo antiparassitario, spasmolitico, escherichia coli. Olio essenziale di pomplemo, antisettico dello stomaco., Elicobatter Pilori. Olio essenziale di anice verde digestivo e diuretico .Disbiosi intestinale e infezioni intestinali, azione preventive in caso di allergie e intolleramze alimentari. Le indicazioni sono tratte dai principali testi internazionali di fitoterapia
14) Succhi di pianta fresca: - Si ottengono per premitura meccanica della pianta fresca, preventivamente frantumata. Essi sono commercializzati sotto vuoto senza l'aggiun-
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Ipertensione ... dell’anima Ti senti un po’ strano, vai dal tuo medico. La pompetta del misuratore sbuffa, il medico scruta la colonnina di mercurio e tu scruti Lui. Poi ti guarda “ha la pressione alta! ” Ti snocciola i Guai che ti può causare, poi si siede alla sua scrivania e ti prescrive la “Pillola” della salvezza. Negli ultimi anni è stato ed è questo il modo di controllare l’ipertensione, un trattamento obbligato farmacologico. Qualcosa però stà cambiando e questo approccio è sottoposto a delle importanti verifiche.
La pressione arteriosa è il risultato dell'energia totale che muove il sangue
Mentre è necessario ribadire che la valutazione e il trattamento di una persistente elevazione dei valori di pressione arteriosa deve essere di competenza del medico, non possiamo evitare di segnalare i vari articoli scientifici critici sui mix di farmaci che vengono quasi sistematicamente indicati ai pazienti, spesso senza neanche provare a impostare il più semplice dei trattamenti, cioè una alimentazione davvero a basso contenuto di sale (limitando quindi pane, biscotti salumi e formaggi, e non solo salando un po' meno!). In particolare è necessario evidenziare a chiare lettere che i farmaci antiipertensivi, i farmaci cioè che contrastano la pressione alta e la tengono controllata, possono anche essere sospesi (sotto controllo) se la pressione ritrova una sua stabilità. Purtroppo il marketing farmaceutico ha fatto passare come convinzione popolare il fatto che una volta iniziati questi prodotti non possono più essere sospesi. Non c'è nulla di più falso. Inoltre in molti casi è possibile intervenire sulla pressione alta con prodotti naturali, come il Magnesio e associazioni di minerali.
Cos’è la pressione arteriosa? “La pressione arteriosa è il risultato della spinta del cuore sulla parete delle arterie durante le fasi di attività cardiaca” E’ la misurazione della resistenze dei vasi al passaggio del flusso in funzione della contrazione del ventricolo sinistro (sistole) e dal suo rilassamento (diastole). In fase sistolica si rileva il valore massimo di pressione (pressione sistolica o massima), mentre in diastole il valore minimo (pressione diastolica o minima). La pressione arteriosa dipende, perciò, dalla forza con cui il cuore pompa il sangue nel sistema dei vasi arteriosi e dalla resistenza che essi presentano al flusso; cioè se il mio cuore non ce la fa, cioè se è insufficiente come pompa, la mia pressione sarà bassa, se, viceversa, i miei vasi sono ristretti, per esempio per una stenosi (restringimento), la pressione sarà elevata ed il flusso sarà vorticoso e turbolento, talora evidenziabile all’ auscultazione come un "soffio". In medicina si e stabilito da tempo una serie di valori della pressione arteriosa con valori indicativi tra max e minimo ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦ ♦
Ottimale Normale Normale alta Ipertensione di grado I Ipertensione di grado 2 Ipertensione di grado 3 Ipertensione sistolica isolata
<120 e <80 120-129 e/o 80-84 130-139 e/o 85-89 140-159 e/o 90-99 160-179 e/o 100-109 > 180e/o> 110 > 140 e <90
Questa è la scienza medica, ma noi parliamo di “medicina naturale” quale conce-
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zione ne diamo come Naturopati? E’ fondamentale non fare guerre di religione, spesso ci dimentichiamo che davanti ha noi non c’è un paziente ma un essere umano con un nome e una vita. Non un oggetto per fare soldi o dimostrare la superiorità della nostra scienza. Come dicevamo all’inizio non esiste il sistema magico ma delle linee guida e noi dobbiamo impostare e creare la linea personale che dovrà seguire la persona di fronte ha noi. Esistono malattie anche molto gravi che causano L’ipertensione ed è fondamentale che ci si rivolga al medico per una diagnosi certa che ne escluda l’esistenza. Una volta accertato che la nostra “pressione Alta” non è causata da una malattia possiamo pensare ad attuare un cambiamento.
I rimedi naturali per la pressione L’ipertensione da iperattività è tipica di chi non riesce a rilassarsi e, quando stacca, manda in tilt la circolazione Una pentola a pressione, un vulcano, un geyser, non è difficile associare immagini di tale portata all'ipertensione, che comporta talvolta sintomi quali vampate di calore e di rossore al viso, ronzii auricolari, cefalea, agitazione psichica e motoria. I sintomi dell'ipertensione descritti intervengono spesso durante o subito dopo un'accesa discussione, una grande emozione, una delusione, un imprevisto e hanno il senso di manifestare l'erompere di emozioni generalmente soggiogate dal controllo razionale. Il vaso arterioso, che delimita e spinge il suo contenuto in tutti i distretti corporei, è infatti paragonabile a una struttura contenitiva, rigorosa, deputata a controllare quest'energia calda e vitale che altrimenti traboccherebbe. Ma quanto più stretto è il controllo su di essa - quanto più, quindi, il vaso si restringe - tanto più tale energia viene sospinta con maggior impeto, diventando ancor più pressante e manifesta.
La personalità di chi ne soffre Ormai e accertato da decine di studi scientifici (sob!, sob! Era ora purtroppo l’evidenza non basta mai) che la mente e i fattori ambientali sono la causa e il persistere di decine di patologie. Adesso riprendendo la “metafora della pentola a pressione” è fondamentale analizzare la nostra vita e come reagiamo ad essa. Quando siamo “sotto Pressione” ci “arrabbiamo spesso”, e quando vorremo cambiare la nostra vita ma non ci riusciamo non siamo come delle pentole a pressione? Non accumuliamo Energia mentale negativa? Pensate davvero che i sentimenti e le emozioni non abbiano effetti sul vostri muscoli, organi interni e su
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tutte le vostre cellule? No? Bene vi invitiamo a leggere su questo numero di BENESSERE due articoli che troverete più avanti “la memoria dell’acqua” da una ricerca di Masaru Emoto e un articolo - conferenza di Peter Roche de Coppens per approfondire. Torniamo al nostro soggetto principe. Quello che descriveremo ora non è il soggetto con crisi “ipertensive” saltuarie ma una persona con una costante valore di pressione arteriosa sopra i valori considerati normali. Dobbiamo fare attenzione ha considerare una altro fattore, che in questo articolo non prenderemo in considerazione: Il sovrappeso, causa in molti soggetti dell’ Ipertensione. Spesso l’ipertensione e causata da una serie di eventi: Disagio sociale, cattiva alimentazione, obesità e malattie che spesso sono la conseguenza di questa catena di eventi. Certamente, non si può dire che i soggetti ipertesi manchino di energia e di spirito di iniziativa: difficilmente infatti riescono a stare con le mani in mano, ma appaiono a loro agio solo quando sono in piena attività, che cercano di condurre in tempi rapidi e con la massima efficienza. Anzi, semmai è proprio il momento del relax e dell'inattività a procurare loro dei problemi e non nascondono il loro fastidio se costretti a rimanere a casa a leggere o ad ascoltare musica. La loro carica vitale e la loro energia viene spesa anche lasciando sfogare gli istinti, possibilmente sempre in un ambito ben protetto, in cui sanno di poterselo permettere. Così, non è difficile vedere queste persone scatenarsi in discoteca o allo stadio, o improvvisarsi istrioni in casa di amici, salvo poi rientrare il giorno dopo nello stile serioso improntato all'efficienza e alla professionalità che mantengono sul lavoro. Le cause della crisi ipertensiva La pressione di base di questi soggetti può anche essere solo di poco superiore alla norma; le crisi ipertensive subentrano infatti solitamente durante o subito dopo un evento emotivo importante, positivo o negativo che sia, e rappresentano un tentativo di arginare e limitare le sensazioni vissute. Controproducenti, però, sono tutti i tentativi di "controllare" le proprie emozioni: più utile imparare piano piano ad accettarle e a viverle in ambiti sempre più allargati. Le cure fitoterapiche Con tintura d'olivo e infuso di foglie di cardiaca si regola il flusso sanguigno e si migliora la diuresi. ♦ L'OLIVO, pianta tra le più caratteristiche della flora mediterranea, è da sempre considerato sotto la diretta influenza del sole: crescendo infatti nelle zone assolate e caldo-temperate, sembra raccogliere e immagaz-
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Ognuno valuti con la propria coscienza e intelligenza le informazioni consigliatevi sempre con il vostro medico .. Le piante non sono farmaci ma dei complementi di aiuto al raggiungimento del benessere
zinare tutta l'energia delle calde giornate estive. Le sue foglie hanno la faccia inferiore, quella che riceve la luce del sole "basso" della mattina e del tardo pomeriggio, opaca e concava, adatta quindi ad accoglierla e ad amplificarla, mentre la faccia superiore, quella che riceve il sole delle ore più calde, lucida e convessa, riflette la luce, smorzandone l'effetto. La singolare capacità dell'olivo di regolare la quantità di luce e di calore che lo investe sembra rendere ragione della sua efficacia nell'equilibrare la pressione del sangue, che al pari del sole, smista calore ed energia in tutto l'organismo. Per queste sue caratteristiche, l'olivo appare particolarmente indicato a personalità dalla chiara impronta "solare", dinamiche, energiche, razionali, volitive, ma anche dotate di una forte carica emozionale: in una parola, le classiche "teste calde". Le dosi di questo rimedio sono molto variabili, in funzione del tipo di somministrazione, dell'entità del disturbo e della sensibilità individuale. Meglio pertanto incominciare con dosi medio basse e aumentare o diminuire secondo necessità: 15-20 gocce di estratto fluido o 30 di tintura madre 2-3 volte al giorno sono di solito già sufficienti nei casi di ipertensione lieve; la cura di mantenimento può consistere in 5-10 gocce d'estratto fluido la sera. ♦ La CARDIACA deve il suo effetto anti-ipertensivo sia alla sua azione, diuretica che alla capacità di diminuire la frequenza delle pulsazioni cardiache, rafforzandone la contrazione e di calmare il sistema nervoso. Una delle migliori forme di somministrazione è l'infuso: basta porre una manciata di pianta secca in mezzo litro d'acqua bollente, da lasciar riposare per una decina di minuti; se ne possono assumere 2-3 tazze al giorno.
L'omeopatia Belladonna e Sulphur smorzano i "bollori" ♦BELLADONNA è indicata per un soggetto sanguigno ed esuberante la cui caratteristica fondamentale è quella di ammalarsi di colpo mentre è in piena salute. Tutti i disturbi di cui soffre raggiungono in pochissimo tempo il "livello massimo"; altrettanto rapidamente poi i sintomi cessano. Ci possono essere palpitazioni cardiache, con pulsazioni deboli e respiro affannoso o la sensazione che il cuore stia diventando troppo grande. Quando sta male, Belladonna si mette a riposo, cercando di stare al caldo, di evitare rumori, luce e movimento.
♦SULPHUR è il rimedio per chi è intollerante a qualsiasi forma di calore: tutti i disturbi sono peggiorati dalle alte temperature (della stanza, del letto, dell'acqua); solo il cibo sfugge a questa regola. Infatti il cibo bollente e lo stare sdraiato sono le due uniche condizioni in cui i sintomi migliorano. La caratteristica mentale più peculiare del tipo Sulphur è la fantasia inesauribile di cui è dotato. Soffre di vampate di calore, sudorazione profusa, capogiri, nausea, svenimenti, palpitazioni. I rimedi si assumono alla 5 CH, 5 granuli 2 volte al dì. I rimedi floreali di Bach Vervain, Vine e Impatiens per chi vive "di corsa"
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♦ Vervain è indicato in caso di iperattività, impossibilità di fermarsi e di rilassarsi; aiuta le persone che vivono sempre "di corsa". ♦ Vine si consiglia alle persone incapaci di mettere in discussione le proprie opinioni, semplicemente perché si ritengono ineccepibili. Si rischia però l'intransigenza e un'estrema tensione interiore, che si riverbera sull'intero organismo. ♦ Impatiens è adatto a chi non tollera intoppi di qualunque natura, che anzi possono portarlo ad autentici scoppi d'ira. Si tende a portar via di mano agli altri quanto stanno facendo per terminarlo nel tempo più breve e nel modo migliore. Posologia: versare 4 gocce del rimedio prescelto in una boccetta da 30 ml con contagocce riempita con acqua naturale e 2 cucchiaini di brandy. La dose è di 4 gocce 4 volte al giorno lontano dai pasti per 3 settimane. Fin qui abbiamo parlato di ricorso a dei “medicamenti” per aiutare il nostro corpo a ripristinare la normalità. La cosa fondamentale, quella che nessuno fa è rendersi conto di una fattore (lo citerò in ogni articolo e in ogni occasione possibile) il nostro sistema e programmato per avvisarci delle anomalie. Chiunque sa che se si accende una luce rossa sul cruscotto dell’auto qualcosa non va. Se lampeggia la spia della benzina vuol dire “fermati e fai rifornimento” ma quando il nostro corpo ci invia segnali evidenti che ci stiamo comportando in maniera errata cosa facciamo noi? La cosa più stupida al mondo “svitiamo la lampadina” così la lucetta che ci dice “fai benzina non si vede più” e quindi non serve far benzina, senza sintomo (lucetta) la benzina cè!
Una nuova vita.. Un nuovo pensiero Non si può pensare di stare bene senza chiedersi perchè si sta male. Se la specie umana è sopravvissuta a 5.000 anni di storia senza ospedali e “Dottori sapienti” forse il nostro corpo ha una intelligenza che noi non conosciamo. Forse la nostra mente più interiore sa risolvere e guidarci alla buona salute, basta ascoltarla. E’ quello che hanno fatto nel passato, pensatori, filosofi, saggi.. Ascoltare il nostro corpo e ascoltare l’universo intorno a noi. Non dobbiamo cambiare i nostri sogni ma il modo in cui arrivarci. L’approccio olistico pone il paziente di fronte a tutti quegli aspetti della propria vita che possono in qualche modo aggravare la sua condizione morbosa e lo sprona ad operare effettivi mutamenti, siano essi sul piano pratico e materiale (alimentazione, lavoro, attività fisica, ritmi sonno/veglia, ecc.) sia su quello più interiore e umano (meditazione, yoga, arte, lettura, spiritualità, rapporti sociali, ecc.). Quindi, l’approccio naturale all’ipertensione è necessariamente “integrato” e non si affida al solo farmaco. Quali mezzi usare per riappropriarci del nostro Io? La Meditazione è in grado di abbassare la pressione agendo sul nostro equilibrio interno lasciando spazio al sentire il nostro corpo Yoga In generale gli studi dimostrano che le persone che praticano lo yoga sono meno ansiose, più resistenti allo stress, hanno la pressione più bassa e le funzioni cardiache e respiratorie più efficienti. Quindi, senza dub-
bio lo yoga può giocare un ruolo importante nel trattamento e nella prevenzione dell’ipertensione Addirittura è stato dimostrato che lo yoga può ridurre la pressione in modo significativo in pochissimo tempo L'alimentazione I vegetariani affermano che la loro dieta aiuta a curare e prevenire l’ipertensione, così come effettivamente proverebbero alcuni studi. Tuttavia, c’è il sospetto che non sia tanto l’esclusione della carne e dare risultati positivi, ma piuttosto lo stile di vita complessivamente più salutistico (health conscious) che molti vegetariani seguono: consumo di alimenti bio, molta frutta e verdura, cure naturali, ricerca di armonia e ambienti meno inquinati, tecniche di rilassamento, meditazione, ricerca e pratiche spirituale, ecc. Non si tratta quindi di confrontare un qualsiasi campione di popolazione che mangia carne con uno che non la mangia, ma di prendere in considerazione un gruppo molto selezionato dai consumi e stile di vita consapevoli che di fatto enficia totalmente i risultati di questi studi. Quello che conta, quindi, non è escludere o meno la carne, ma piuttosto curare lo stile di vita nella sua globalità. Per quanto riguarda il consumo di proteine poi, il mito per cui un loro eccesso sia la causa dell’ipertensione è del tutto privo di fondamento, così come dimostrato da alcuni studi. Una cosa è certa, l’ipertensione si associa molto spesso al sovrappeso e quindi una dieta s’impone quasi sempre. Si calcola che ogni kg perso abbassi la pressione di 1 mm Hg. Oggi giorno, il vero pericolo si nasconde in una alimentazione troppo ricca di carboidrati e non di grassi e proteine. Il consumo eccessivo di carboidrati mantiene alti i livelli di insulina nel sangue e danneggia i vasi.
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IL mistero della memoria dell’acqua
Masaru Emoto
La pelle impura del viso è un vero pasticcio: ecco inaspettatamente brufoli, punti neri, foruncoli che ci attaccano qua e là, ma per fortuna ci sono dei rimedi naturali che possono intervenire per aiutarci a risolvere il problema e a prevenire un'antiestetica zona “T”unta e lucida!
Tutti hanno almeno una volta sentito parlare del’ omeopatia ma pochi sanno cosa siano e cosa c’è nei suoi “medicamenti” Il concetto fondamentale e il fatto che l’acqua ha una memoria. E’ tramite la memoria dell’acqua che l’omeopatia a altre medicine vibrazionali come i Fiori di Bach sono efficaci per la cura di disturbi e/o malattie. Infatti, nei granuli di un qualsiasi prodotto omeopatico, non c’è il principio attivo, la molecola della sostanza a cui il principio richiama il suo nome, ma la sua "vibrazione" e questo tramite un sistema di diluizioni e dinamizzazioni (agitazione vigorosa) dell'acqua.
"La Terra, chiamata anche il Pianeta d'Acqua, è coperta per il 70% della sua superficie di acqua, la stessa proporzione presente in un corpo umano. Ogni cristallo d'acqua porta in sé un'informazione. Più precisamente, la geometria del cristallo è l'informazione stessa che si cristallizza. L'acqua, attraverso la creazione e la contemplazione dei suoi cristalli, rende possibile un dialogo con l'uomo, elevando la sua consapevolezza."
Nato nel 1943 in Giappone, Masaru Emoto ha cominciato nel 1984 le sue ricerche approfondite sull’acqua, dopo aver incontrato il bio-chimico Lee H. Lorenzen, inventore della “microcluster water” (un’acqua energetizzata avente effetti terapeutici). Dopo aver messo a punto la sua tecnica di refrigerazione, cominciò ad esaminare e fotografare diversi tipi di acqua, come l'acqua dell'acquedotto di diverse città del mondo, e quella proveniente da sorgenti, laghi, paludi, ghiacciai. Quindi gli venne l'idea di esporre l'acqua alle vibrazioni della musica, delle parole (pronunciate o anche soltanto scritte sulle bottiglie dei campioni d'acqua) e persino dei pensieri. I risultati dei suoi esperimenti mostra-
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Ora, a distanza di quasi 20 anni, un altro scienziato, il giapponese Masaru Emoto ha dimostrato di nuovo e molto più eloquentemente tramite fotografie, che l’acqua possiede una memoria. Lo possiamo leggere nella sua principale opera “La risposta dell’acqua” e anche "Il miracolo dell'acqua".
Dall’equipe di Masaru Emoto.
Masaru Emoto
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no, che i cristalli d’acqua, così trattata, cambiano struttura a seconda dei messaggi che ricevono. L'acqua trattata con parole "positive" forma dei cristalli bellissimi, simili a quelli della neve; l'acqua trattata con parole "negative" invece, reagisce, creando forme amorfe e prive di armonia geometrica. Le immagini dei cristalli sono talmente impressionanti che Masaru Emoto ha deciso di renderle disponibili a tutte le persone interessate, attraverso la pubblicazione di numerosi libri e attraverso conferenze che tiene in tutto il mondo.
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Emoto porta l’acqua a 20 gradi sotto zero. Poi, lentamente, ricomincia a far salire la temperatura dell’acqua ghiacciata e quando essa giunge a -5 si cominciano a vedere i cristalli dell’acqua la cui forma assomiglia a quella dei fiocchi di neve, ha cioè una natura esagonale. Emoto ha così analizzato centinaia di campioni di acqua; l’acqua pulita ha un cristallo perfettamente formato, l’acqua inquinata può anche non mostrare alcun cristallo, altrimenti, con inquinamento medio, il cristallo che si forma al suo scogelamento è parziale. Le sue ricerche sono andate ben oltre questo ed ha cominciato a fornire all’acqua “informazioni” per poi vedere cosa succedeva ai suoi cristalli. Bene, l’acqua “registra” tutto quello che le sta attorno: le energie sottili dell'acqua! Se campioni di acqua distillata vengono messi nel mezzo di una stanza con della musica classica, poi vengono congelati a - 20°, quando dopo la temperatura viene portata a -5°, i suoi cristalli saranno in un certo modo e cioè belli e netti, se viene messa musica rock, in un altro modo e se viene messo l’heavy metal, in un altro modo ancora, cioè non si formano. Non solo, se la stessa campionatura d’acqua viene posta su di un foglio con sopra riportata la parola “amore”, il cristallo che poi si formerà sarà uno splendido cristallo perfettamente marcato e formato, se invece viene posta una scritta con un sentimento negativo come “odio”, il cristallo verrà in maniera completamente diversa o potrà anche non formarsi. Vi è una similitudine tra i bei cristalli e quelli che
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invece non si formano o stentano a formarsi; i bei cristalli avvengono in presenza di acqua pulita, di musica classica o musica in genere armoniosa, di parole amorevoli; i cristalli malformati avvengono in presenza di acqua inquinata, di heavy metal, musica piena di rabbia, di parole con sentimenti negativi. L’inquinamento si comporta alla stesso modo della vibrazione dell’odio e della rabbia. L’esperienza più eloquente è osservare i cristalli con i vostri occhi dalle fotografie scattate
Peter Roche de Coppens ha dedicato gli ultimi cinquant'anni della sua vita agli studi di spiritualità, al risveglio della consapevolezza spirituale, all’educazione e alla salute olistica.
La Grande Ricerca della Medicina olistica del Futuro. Tratto da un articolo di Peter Roche de Coppens, Ph.D. Sugli effetti delle emozioni e pensieri sul corpo Abbiamo tolto alcune parti per renderlo più corto lo puoi leggere integrale su http://www.cittadinocanadese.com/decoppens/Italian/ html/L%27effetto%20PlaceboFMT.htm
La prima e piu’ importante tra tutte le conoscenze in quanto fonte e matrice di tutte le altre, e’ la conoscenza di se’, la conoscenza della natura, della coscienza e del comportamento umano. Questo gli antichi greci l’avevano ben capito quando scrissero “Gnothi Seauton” (Conosci te Stesso) sui loro templi piu’ importanti. Dopo oltre 50 anni di studi, ricerche e riflessioni, ho scoperto certe intuizioni ed idee-forza fondamentali, le piu’ importanti delle quali sono:
• L’uomo rappresenta il piu’ grande mistero e tesoro che esista in quanto e’ la sintesi di tutto cio’ che esiste ed il punto d’incontro di tutte le dimensioni; egli e’ ancora un essere incompleto in evoluzione]. • La nostra visione o concezione della natura umana agisce come l’asse assiologico che determina tutte le nostre teorie e paradigmi pratici, in particolare quelli che si applicano alla salute, alla malattia ed alla guarigione cosi’ come al paradigma medico. Praticamente parlando, tre sono le visioni fondamentali della natura umana: homo simplex (l’uomo dotato di una sola una natura, quella fisica), homo duplex (l’uomo dotato di due nature, fisica e psichica) e homo triplex (l’uomo dotato di tre nature, fisica, psichica e spirituale); questo
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significa che possiamo vedere l’uomo come una macchina, come un organismo biopsichico o come un essere psicospirituale. Oggi (fine del 20° ed inizio 21° secolo) stiamo cambiando di paradigma il quale porta dalla visione dell’uomo come “macchina” ad organismo biopsichico e, per alcuni, anche da organismo biospsichico a essere psicospirituale. • Quello che noi chiamiamo “realta’” e “verita’” e’ sempre, sia che ne siamo consapevoli o no, una funzione del nostro livello di coscienza e di essere. La tradizione spirituale ha sempre asserito ed insegnato che la creazione dell’uomo e del mondo passa attraverso sette fasi o stadi ben distinti... e quindi che esistono sette livelli di coscienza e di essere, tipi di persona e livelli di evoluzione. L’immagine di base qui e’ quella dello sviluppo biologico dell’uomo: egli nasce come bebe’, cresce e diventa bambino e poi adolescente, giovane adulto, adulto, adulto maturo e vecchio. Ma questo si puo’ applicare non solo a livello biologico (biopsichico) ma anche umano (psicosociale) e spirituale (psicospirituale). Se non sbaglio, oggi il grande passaggio e’ fra la fase umana e quella spirituale dove diventa essenziale attivare la propria intuizione e risvegliare la propria coscienza spirituale. • In sostanza e conclusione, questo implica scoprire e studiare la relazione che esiste fra il corpo (il soma), la psiche e l’anima. Specificamente, questo significa studiare il potere creativo o distruttivo dei nostri pensieri, emozioni, sentimenti, aspettative, suggerimenti, parole e stati d’animo... e cio’ sottintende il famoso “effetto placebo” dove una persona pensa ricevere un rimedio (che in realta’ non riceve) e dove qualcosa succede anche se l’unico elemento causale e’ costituito dai suggerimenti dati e dalle aspettative del paziente, cioe’ dalla componente psichica e vitale. La medicina convenzionale, l’allopatia o cosi’ detta ” medicina scientifica” (pur rimanendo ancora piu’ un’ “arte” che una “scienza”) e’ focalizzata essenzialmente sul corpo fisico che studia e sul quale interviene tramite l’anatomia, la fisiologia e la biochimica. Questo tipo di medicina o “paradigma medico” corrisponde al 3° livello di coscienza e di essere di una persona secondo la mia teoria dell’Uomo Grattacielo (per piu’ dettagli vedi i miei libri L’Uomo Grattacielo, La Natura Umana e Medicina Differenziale e Qualitativa, Guna, 2007) il quale e’ il livello dominante alla nostra epoca, almeno nei paesi cosiddetti “sviluppati”. I suoi esperimenti e conclusioni si basano sul criterio fondamentale dell’effetto doppio-cieco (double-blind study) dove si distingue chiaramente un impatto ed effetto obiettivo, fisico, e misurabile da quello soggettivo psichico e qualitativo basato sulle credenze e dichiarazioni aneddotali del paziente, sulle sue emozioni, pensieri ed aspettative. Qui incontriamo pero’ un paradosso ed un’incognita.
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Come e’ possibile che studi statistici dimostrino in modo incontrovertibile che circa il 35% di tutte le guarigioni ottenute, sia dalla medicina convenzionale che da quella alternativa o semplicemente dall’azione autocurativa del corpo e della psiche del paziente, siano dovute all’effetto placebo? E’ proprio per questo che sempre di piu’ certi medici (e la medicina alternativa ed integrativa in particolare) suggeriscono che tale “effetto placebo” occupera’ un posto fondamentale e giochera’ un ruolo determinante nella medicina del futuro. Ora vediamo un po’ che cosa e’ questo famoso “effetto placebo” il quale proviene dalla dimensione psichica del paziente ed e’ ancorato nella suggestione. i pensieri, le emozioni, lo stato d’animo e le parole o verbo hanno un impatto e conseguenze minimi, insignificanti, sul loro corpo e sulla loro vita. Possono dire, sentire e pensare un sacco di cose, anche le piu’ insensate, negative e distruttive senza generare alcun impatto obiettivo rilevante e misurabile (anche se, a lungo andare e sui piani piu’ sottili, creano comunque un impatto e conseguenze negativi). Questo si applica pero’ anche a livello positivo; queste persone possono pregare, chiedere ed affermare un sacco di belle cose senza che tutto cio’ abbia un impatto significativo e misurabile nella loro vita. Queste persone possono meditare, cantare ed invocare tutti i nomi di Dio, dei santi e dei saggi; affermare e ripetere di essere in perfetta salute, di essere guariti al momento stesso, senza che cio’ abbia un impatto ed effetto obiettivo e misurabile. Possono anche bestemmiare ed adoperare le parole piu’ brutte, dire del male del prossimo, fare dei pettegolezzi e criticare tutto e tutti senza che questo abbia un impatto obiettivo, sostanziale e misurabile. A prima vista, questo potrebbe portarci a pensare (come fanno parechie persone e teorie scientifiche) che i pensieri, le emozioni, lo stato d’animo, le credenze, suggestioni e le parole hanno solo un impatto soggettivo e psicologico sulle persone stesse che li producono e li adoperano e su chi le ascolta, pero’ senza alcun effetto obiettivo e misurabile a livello fisico. Che questi rappresentino dunque uno sfogo personale ed eiaculazioni anodine! Esiste pero’ anche il “rovescio della medaglia” e delle conseguenze opposte con tanti insegnamenti e spiegazioni in merito. Ci sono sempre stati santi e guaritori autentici che esortano i loro pazienti e discepoli ad avere fede, a pregare e a focalizzare la loro mente, il loro cuore e la loro volonta’ su cose vere, buone e belle... e a non nutrire il negativo! Questo vale in particolare per la salute, la guarigione e la gioia dove i pensieri, le emozioni e le parole, il verbo e la fede della persona hanno un impatto sostanziale e misurabile, quasi istantaneo, che sfiora persino il “miracoloso”. In tutte le Sacre Scritture e nella maggior parte degli insegnamenti delle religioni e di profeti e persone illuminate dalla grazia, troviamo una grande varieta’ e quantita’ di ammonimenti, di esortazioni a pensare, sentire ed esprimere pensieri, emozioni e parole positivi che evochino la salute, la guarigione ed il benessere, focalizzandoli e orientandoli sul bello, il
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buono ed il vero. Essi ci chiedono di dirigere la nostra attenzione, di riflettere e meditare sulle virtu’ quali la pazienza, l’umilta’, la prudenza, il perdono, il coraggio, la gioia, ecc. Come possiamo spiegare questa contraddizione fondamentale e cosa possiamo imparare sull’effetto placebo in particolare e sul potere e la dinamica dei pensieri, delle emozioni e delle parole in generale? Prima di rispondere a questa domanda, fondamentale per questa conferenza, vorrei evocare ed analizzare brevemente un altro paradosso e contraddizione che troviamo nella vita spirituale di una persona direttamente collegati al nostro discorso ed interrogativo: mi riferisco ai paradossi ed alle contraddizioni fondamentali della preghiera, della sua natura, dinamica, manifestazioni e contributi. Nella preghiera troviamo la stessa situazione con le seguenti conseguenze contradditttorie: millioni di persone pregano... anche parecchie ore al giorno... e non succede niente, non cambia niente; loro non vedono, non sentono e non provano nulla e quindi pensano che non sia successo nulla anche se hanno fatto il loro dovere religioso o famigliare! Alcune persone pregano ed immediatamente registrano un cambiamento soggettivo, psicologico all’interno del loro essere e della loro coscienza. La mente diventa piu’ chiara, ispirata e riesce a fare connessioni, a stabilire corrispondenze e a capire cio’ che prima non capiva. Il cuore s’infuoca e le emozioni, sentimenti e motivazione s’intensificano mentre prima non si avvertiva quasi nulla o solo cose negative. Infine anche la volonta’ e la vitalita’ si vivificano e s’intensificano. Quindi, a questo livello, esistono un impatto e delle conseguenze sostanziali ma a livello personale, soggettivo ed interiore. Ma esiste anche una terza possibilita’ dove poche persone pregano con un impatto e conseguenze notevoli anche per il mondo a livello obiettivo, materiale ed esteriore! Qui il cambiamento prodotto dalla preghiera non solo esiste e puo’ essere osservato e studiato, ma si verifica non solo a livello soggettivo ma anche obiettivo. Ora la domanda fondamentale e’: come puo’ esattamente la stessa cosa produrre nel primo caso alcun impatto o cambiamento; nel secondo caso, un cambiamento ed impatto strettamente interiori, soggettivi e psicologici, mentre nel terzo caso si verificano un impatto e cambiamento esteriori, obiettivi e materiali nel mondo? Per tutti e tre i casi la risposta o chiave di lettura e’ la stessa e molto semplice. L’impatto e le conseguenze dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle nostre parole, del verbo, sono una funzione del nostro livello di coscienza e di essere! Ad un basso livello di coscienza e di essere i nostri pensieri, le nostre emozioni, affetti, sentimenti, stati d’animo e parole hanno poca forza vitale e vivificatrice e quindi non riscono a manifestare nel mondo fisico o nel nostro corpo biologico cio’ che essi rappresentano! L’elemento “motore” o creatore, sia in positivo che in negativo, e’ minimo. Mentre quando riusciamo a trasformare ed elevare il nostro livello di coscienza e di essere,
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quindi a crescere ed evolvere, questa forza vitale e vivificatrice, questo potere creativo o distruttivo, aumentano considerevolmente. Quindi, quello che potevamo permetterci ad un livello di coscienza inferiore non possiamo piu’ permettercelo ad un livello superiore che richiede piu’ purezza e disciplina! Riflettendo su questo processo ed insight, penso che non a caso troviamo questa differenziazione a secondo del nostro livello di coscienza e di essere. La provvidenza divina, nella sua infinita saggezza, sapeva benissimo cio’ che faceva quando ha creato l’uomo ed ha decretato questo principio... altrimenti, se cosi’ non fosse stato, potete immaginare la confusione, il caos ed i conflitti che creerebbero i pensieri, le emozioni e le parole negativi per la maggior parte delle persone! Ora per me questo significa due cose molto importanti: innanzitutto, quando trasformiamo ed eleviamo la nostra coscienza, quando cresciamo ed evolviamo non possiamo piu’ permetterci lassismo, negativita’ e mancanza di educazione che caratterizzano in particolare il periodo dell’adolescenza... e la societa’ alla fine del 20° ed inizio del 21° secolo. Specificamente, non possiamo piu’ dire qualsiasi cosa, proferire invano il nome di Dio o anche quello di vari santi, fare pettegolezzi, criticare o dire malignita’ sugli altri e sprofondare nel negativismo... se vogliamo evitare di ammalarci, di perdere la fede, la speranza, la coerenza e di creare tanto caos e conflitti nel mondo! Guidati dalla forza psichica e spirituale che abitano in noi e che crescono con il tempo, siamo obbligati a fare molta piu’ attenzione a quello che pensiamo, sentiamo e diciamo, ai nostri pensieri, emozioni, aspettative e parole piu’ importanti ed a quello che suggeriamo agli altri. Abbiamo a nostra disposizione una “spada a doppia lama”: la nostra psiche puo’ creare o distruggere, portare la salute e la guarigione oppure la malattia, la vita o la morte, in quanto abbiamo sempre il libero arbitrio ...cioe’ la facolta’ di scegliere il positivo o il negativo. A livello della nostra salute, fisica e psichica, e quindi per la medicina, questa realizzazione e principio hanno implicazioni molto serie che richiedono decisamente un cambiamento di paradigma... e che ci riportano al nostro soggetto, l’effetto placebo. Dimostrano come la nostra vita psichica (i nostri pensieri, emozioni, sentimenti e parole) abbiano un impatto ed effetti differenziali sul nostro corpo e psiche, sugli altri e sul mondo! Questo impatto ed effetti sono “differenziali” in quanto rappresentano una funzione del nostro livello di coscienza e di essere la cui forza ed intensita’ aumentano quando noi innalziamo il nostro livello di coscienza. Una prova molto semplice, tangibile ed empirica (ma anche limitata in quanto dimostra solo alcuni e non tutti gli effetti dei nostri pensieri, emozioni e parole) e’ quella della memoria dell’acqua come e’ stata osservata e studiata dal Prof. Masaru Emoto. Da parecchi anni, il Prof. Emoto studia la “memoria dell’acqua” congelando un campione d’acqua dopo averlo sottoposto ad un certo stimolo e fotografando i cristalli che si formano. Questo campione puo’ essere costituito o d’acqua pulita, o inquinata o benedetta,
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oppure anche d’acqua di sorgente sacra come quella di Lourdes; lo stimolo al quale viene sottoposto puo’ essere le parole di un certa persona o una determinata musica, ecc. In tutti i casi vediamo che l’impatto psichico lascia tracce empiriche che si possono vedere e fotografare facendoci riflettere sull’importanza di quello che noi pensiamo, sentiamo, diciamo e facciamo (per maggiori dettagli vedi il Diaporama in allegato). Anche la fotografia Kirlian e la Aura imaging sono tecniche specifiche che ci permettono di osservare cio’ che persone come i sensitivi ed i chiaroveggenti hanno sempre saputo e visto; cioe’ che le energie psichiche creano forme pensiero ed emotive, degli “elementali”, che poi acquistano una vita ed influenza obiettive esercitando un impatto e determinando conseguenze sulla nostra psiche, il nostro corpo ed il nostro mondo. Anche la tradizione spirituale ha sempre asserito ed insegnato la stessa cosa, in oriente come in occidente, da Budda a Gesu’ e da San Paolo ed i Padri della Chiesa a Bruno Groening e Maitre Philippe de Lyon; cioe’ di focalizzare la nostra attenzione, di pensare e riflettere (e dunque “nutrire” o vivificare) cio’ che e’ buono, vero, bello e sano piuttosto che i loro contrari. Mentre nel passato questa rimaneva una credenza particolare ristretta ad una piccola elite, al giorno d’oggi e sempre di piu’ mentre ci inoltriamo nel futuro, diventera’ una necessita’. Oggi abbiamo sia la teoria per spiegare questo in modo razionale e coerente che gli approcci e le metodologie (le cristalizzazioni di Emoto, la fotografia Kirlian, e le conclusione della fisica quantistica) per convalidare tutto cio’ anche a livello empirico!
E’ la forza vitale (Vis Vitalis) a controllare il processo di guarigione e la salute della persona. A sua volta, questa forza vitale ha un doppio feed-back loop: in basso con il corpo fisico ed in alto con i pensieri, emozioni e stati d’animo. E’ per questo che sempre piu’ medici dicono oggi che “l’esaurimento e’ la madre di tutte le malattie” cosi’ come “la depressione e’ la radice di tutte le patologie”! Non solo la tradizione spirituale, ma anche la sociologia ha sempre riconosciuto questo fenomeno quando diceva che “una cosa esiste effettivamente, anche se non possiamo vederla, se essa crea effetti e conseguenze soggettive ed obiettive che possiamo studiare”. Diceva anche che “se una persona crede in una certa cosa o valore al punto di agire come se davvero esistesse, allora creera’ questa cosa a livello esteriore ed obiettivo!” Piu’ specificamente, esiste una relazione molto stretta tra i pensieri, emozioni, credenze ed aspettative di una persona. Questo significa che le nostre credenze, suggerimenti, pensieri e sentimenti hanno un impatto diretto, immediato, e crescente sul nostro sistema immunitario, ormonale, nervoso e circolatorio ed, attraverso questi sistemi, sulla nostra salute, malattie e processo di guarigione, sulla nostra psiche e corpo,
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SanaplaX L’aiuto naturale per i disturbi della bocca
Terapia sinergica naturale
Quando la profilassi antibiotica classica non trova risposta nel trattamento delle affezioni ricorrenti della bocca e della gola, Sanaplax rappresenta un valido aiuto naturale per favorire la fisiologica funzione della bocca e della gola. SANAPLAX rappresenta per la sua formulazione una autentica novità nel campo dei prodotti salutistici naturali. Risulta efficace e gradevole nell’igiene della bocca e della gola perché con la sua azione sinergica di A+B determina un riequilibrio fisiologico del Ph naturale della bocca. La loro azione antisettica è utile in tutte quelle situazioni fastidiose caratterizzate da irritazione e arrossamenti causate da fattori diversi. SANAPLAX BI-componente si è rivelato molto efficace nel mal di gola, stomatite aftosa, alitosi, gengiviti. E’ composto da ingredienti naturali (non di sintesi) ]..
SUCCESSI NELLA PERDITA DI PESO
Questo programma, Total Shake è incredibile! Ho avuto questi risultati in meno di 20 giorni, Ho perso 12 kg!
Il mio dottore mi aveva avvisato che se non avessi fatto abbassare la pressione sarei andata incontro a seri problemi. Bene! La pressione è scesa di 54 punti. La mia pessima digestione è sparita.
Ho perso 23 kg e mi sento benissimo. C. Ho perso 14 kg in due settimane. Mi sento soddisfatto, calmo ed in grado
di maneggiare qualsiasi cosa succeda durante il giorno e vado a letto contento ogni sera. Ho energia e mi sento molto più giovane; qualsiasi coma mi riservi il futuro vale la pena di vivere.
Per bruciare calorie è necessario che il metabolismo sia corretto. Questo programma ti aiuta a ripulire il metabolismo del corpo. Quest'azione ha lo scopo di ridurre il sovraccarico di sostanze tossiche introdotte dall'esterno (medicinali, prodotti chimici, alcool, alimenti) o d'origine propriamente fisiologica, come tossine da batteri intestinali, sottoprodotti del metabolismo ecc. Le persone che hanno seguito il programma sono scese di peso, dormono meglio, hanno più energia e, cosa più importante, non hanno più i disturbi che accusavano quando hanno iniziato il programma. Leggi tutta la scheda sul sito
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ma essi rimangono sempre una funzione del nostro livello di coscienza e di essere. Quindi attento a quello che pensi, a quello che risenti e a quello che dici, a quello che credi e che desideri in quanto, in un modo o in un altro e prima o poi, tutto cio’ creera’ cio’ che rappresenta! Questo ci da’ un enorme potere creatore o distruttore che dobbiamo imparare a capire ed adoperare nel modo giusto per avere cosi’ un corpo ed una mente sani ed un ambiente e mondo pulito e morale! Da pagina 33
Chi è BIOGRAFIA Prof. Peter Roche de Coppens, PhD Peter Roche de Coppens, nato a Vevey, in Svizzera, compie i suoi studi prima in Svizzera, Italia e Argentina.Si trasferisce poi negli USA dove si laurea in Sociologia ed Antropologia alla Columbia University e conseguela specializzazione in Psicoterapia Umanistica in Canada, all’Università di Montreal. Studia con Pitirim Sorokin alla Harvard University. A Firenze è allievo di Roberto Assagioli per lo studio della Psicosintesi personale e transpersonale, con particolare interesse per le crisi esistenziali dovute al risvegliopsichico spirituale. Dal 1970 è professore di Sociologia ed Antropologia alla East Stroudsburg University. Tiene inoltre seminarie conferenze in numerose università e centri di ricerca nel mondo. Tra questi, la Sorbona e l’Istituto diPsicosintesi di Parigi e la McGill University di Montreal. E’ membro dell’Accademia delle Scienze di New Yorke dal 1987 consulente spirituale per le Nazioni Unite. Autore prolifico, ha scritto più di 70 libri in inglese, francese ed italiano.Dal 1991 conduce in Pennsylvania il programma televisivo “Soul Sculpture”. Per lui, due sono le sfide fondamentali del XXI secolo: innalzare la propria coscienza spirituale per attivare la propria intuizione ed il raggiungimento di una nuova dimensione della medicina olistica, la medicina psicospirituale.Dal 2003 collabora con GUNA SpA (la più importante azienda italiana nel settore della produzione e distribuzionedi farmaci omeopatici) creando la sezione editoriale “Medicina e Spiritualità”, per la quale ha pubblicato fino adoggi tredici volumi, e conducendo tredici seminari rivolti ai medici interessati ad integrare la dimensione e la coscienza spirituale nella pratica medica.
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La Spirulina Alga della vita.. La Spirulina è la discendente immortale della prima forma di vita originatasi per la fotosintesi. Tre miliardi e mezzo di anni fa queste alghe verdi-azzurre trasformarono un’atmosfera satura di anidride carbonica e anidride solforosa in un’atmosfera ricca di ossigeno nella quale nuove forme di vita poterono evolvere. La spirulina è una forma di vita molto elementare la cui cellula a forma di spirale non presenta un nucleo e le sue pareti sono sottili e facilmente digeribili a differenza di altre piante che contengono cellulosa. La Spirulina è conosciuta sin dall’antichità, le popolazioni abitanti intorno al lago Ciad già nel tempo della colonizzazione romana la utilizzavano. Rientrava nella dieta quotidiana delle antiche civiltà del Centro America: Toltechi, Olmechi, Aztechi. Riscoperta recentemente per combattere la fame nel mondo nei paesi in via di sviluppo anche la FAO ha avviato progetti per l’uso della spirulina per combattere la fame e la malnutrizione e contribuire a realizzare uno sviluppo sostenibile. Oggi la Spirulina è un’alga ben nota e consumata in tutto il mondo per la sua ricchezza di micronutrienti. La spirulina è considerata un superalimento perché il suo profilo nutrizionale supera di gran lunga qualsiasi altro alimento, pianta, erba o cereale. Sprulina aumenta la vitalità e l’energia grazie alla sua ricchezza di proteine, aminoacidi, vitamine, minerali, oligoelementi e micronutrienti. Medici e scienziati consigliano di mangiare 9 porzioni di frutta e verdura al giorno, per la maggior parte delle persone ciò accade raramente. Questo è uno dei motivi per cui si dovrebbe prendere Spirulina ogni giorno. Spirulina contiene: 2300% in più di ferro degli spinaci 3900% in più di Betacarotene delle carote 300% in più di calcio del latte intero 375% in più di proteine del tofu E confrontando i livelli dei fitonutrienti Spirulina è 31 volte più potente dei mirtilli e 60 volte più degli spinaci. Ecco perché Spirulina è un alimento ideale per tutta la famiglia, per chi pratica sport, per chi viaggia, per i bambini, per gli anziani, per la gravidanza e l’allattamento, per il lavoro e per lo studio e anche per i nostri amici animali. Spirulina è soprattutto energia, di cui l’organismo può beneficiare in modo bilanciato e senza effetti collaterali. Spirulina aumenta la resistenza alla fatica, favorisce la concentrazione e migliora le prestazioni fisiche e intellettuali. Stimola le difese immunitarie,
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promuove la produzione di emoglobina nel sangue, esercita un’azione antiossidante contro i radicali liberi. Spirulina è la migliore fonte naturale di Acido Gamma Linoleico, sostanza che stimola la produzione di prostaglandine (ormoni), che a loro volta permettono di regolare il metabolismo cellulare. PROTEINE Spirulina é composta per circa il 60% da proteine di facile assimilazione. Tali proteine si presentano sotto forma di biliproteine, cioè proteine che hanno già subito una sorta di predigestione da parte delle alghe stesse e che quindi possono essere assimilate con grande facilità dall’organismo senza produrre scorie (acidi urici). Gli 8 aminoacidi essenziali e 10 non essenziali sono presenti nelle giuste proporzioni rendendo la qualità delle proteine stesse di alto valore biologico. CARBOIDRATI Presenti in piccole quantità ma in rare e preziose forme (ramosio, glicogeno) sono prontamente assimilabili senza l’intervento dell’insulina. I mucopolisaccaridi hanno invece la funzione di rafforzare e rendere più elastici i tessuti connettivi dell’organismo. Svolgono anche una notevole azione anti infiammatoria , rafforzando il muscolo cardiaco, proteggono le arterie e riducono la pressione arteriosa. VITAMINE Spirulina contiene quantità di betacarotene (provitamina A) eccezionali rispetto alle comuni verdure terrestri fino a 530.000 IU per 100 gr.. La vitamina A può essere tossica se assunta ad elevate dosi, ma questo problema non si pone con il betacarotene che l’organismo trasforma in vitamina A secondo le necessità. Questa vitamina ha una fondamentale importanza nel contrastare l’attività nefasta dei radicali liberi. Inoltre Spirulina platensis è una ricchissima fonte di vitamina B12, praticamente assente negli alimenti di origine vegetale. E’ una buona fonte di tiamina (B1) e riboflavina (B2). Contiene inoltre vitamina B6, niacina, biotina acido pantotenico, acido folico, inositolo, vitamina E. MINERALI Durante la crescita l’alga Spirulina assorbe molti importanti elementi traccia presenti nell’ambiente. contiene interessanti quantità di ferro e di calcio. E’ anche una buona fonte di magnesio, manganese, cromo e, in quantità inferiori, zinco, rame, selenio, germanio. PIGMENTI I principali sono i carotenoidi, la clorofilla, la ficocianina. La ficocianina, caratteristica delle cianoficee è il pigmento principale della spirulina e rappresenta circa il 15% del suo peso complessivo.
La ficocianina stimola il sistema immunitario e rafforza le difese dell’organismo.
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Nutrimento Perfetto per gli Sportivi E stupefacente di constatare che le virtù della spirulina in materia di fisiologia sportiva erano conosciute da millenni e solo oggi la stiamo riscoprendo. Molti elementi costitutivi della spirulina concorrono a renderla Il miglior complemento nutrizionale nella fisiologia sportiva. La sua ricchezza di: Ferro particolarmente biodisponibile e dunque direttamente assorbibile Vitamina B9, o acido folico, che partecipa alla fissazione del ferro Aminoacidi ramificati, leucina,, isoleucina, valina, particolarmente ricercate per aumentare la massa muscolare Vitamina B1, B6 e B12, che hanno un ruolo essenziale sia per la preparazione sia per il recupero dello sforzo fisico Vitamine liposolubile D, E, A e soprattutto provitamina A, il betacarotene che elimina ogni rischio di sopradosaggio Oligoelementi, selenio, magnesio, manganesio etc. Enzimi e coenzimi, che facilitano i diversi metabolismi, e soprattutto il famoso Super Oxyde trans Dismutase (SOD), potente antiossidante Ficocianina, favoloso pigmento di cui abbiamo scoperto recentemente potenti proprietà anti-cox 2, dunque anti infiammatori naturali. La ficocianina è il solo composto naturale capace di impedire la formazione di leucotriene B4, discendente metabolico degli omega 6, altamente infiammatori. L’uso della spirulina è sempre più diffuso tra chi fa sport per le sue qualità e per contrastare in maniera naturale lo stress di tutti i giorni, essendo un alimento può essere utilizzato in tutte le età.
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Essere Belli, è questo l’imperativo della nuova generazione. In una rivista che si occupa di benessere non poteva mancare una sezione sull’estetica. Un po’ di storia] La prima prova archeologica dell'uso dei cosmetici è stata indivdiduata nell' Antico Egitto attorno al 5000 AC. Analizzando dei flaconi rinvenuti all'interno di tombe si è scoperto infatti che tali popolazioni utilizzavamo composti chimici a base di piombo e olio d'oliva. Successivamente si inizio' anche ad usare essenze profumate e a truccare gli occhi. Semiramide, bellissima regina dell' Assiria, faceva il bagno nella birra per rendere fresca ed elastica la sua pelle. Semiramide elaborò tecniche cosmetiche di gran successo per l'epoca, aiutandosi probabilmente con piante fitocosmetiche che essa stessa fece coltivare nei famosi giardini pensili. Ma è in antico Egitto che la cosmesi antica faceva scuola e prodotto di esportazione secondo una logica "industriale". Tantissime le sostanze cosmetiche adoperate e le ricette per la loro applicazione. Nell'Antica Roma di epoca imperiale si faceva uso di cosmetici per abbellire il corpo o per correggerne i difetti, l'esempio più famoso è costituito dai nei artificiali, inoltre, si cominciò a far uso delle creme depilatorie e delle maschere di bellezza notturne. Tutto il necessario cosmetico veniva preparato fresco da schiave specializzate le cosidette cosmetae. Tra paste e infusi vari ottenuti dai testicoli di toro o coccodrillo si giunse alle terme di Caracalla vero e proprio apogeo della cosmesi dell'antica Roma. Successivamente con la caduta dell'impero romano l'arte della cosmesi andò evolvendo con le crociate, i viaggi di Marco Polo, i commerci delle repubbliche marinare, e con le nuove scoperte geografiche e scientifiche come la stampa, con cui si iniziarono a scrivere veri e propri trattati. In tale periodo con l'eredita' lasciata dalla Roma antica, l'Italia si caratterizzò anche nell'esportazione di cultura cosmetica specialmente con Cateria dè Medici. In questo periodo cominciò la trasformazione della cosmetica da alchimia medioevale in chimica (in senso lato) moderna.
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Creme di vaniglia o cacao, nei, parrucche, profumi ricercatissimi sono soltanto alcuni degli esempi della cosmesi del diciottesimo secolo. In questo periodo, le feste da ballo francesi dovevano costituire uno spettacolo unico per la particolarita' del maquillage, delle acconciature, e dei profumi. Con l'avvento del romanticismo la cosmesi ebbe una trasformazione e si affermò come attività necessaria per il mantenimento di un corpo sano e pulito. Nacquero i primi saponi dalla forma solida e profumati. La cosmesi e la cosmetica sono rimaste attività prettamente manuali per decenni, le Estetiste come le definiamo oggi utilizzavano tutta una serie di prodotti “base” che sapientemente mischiati creavano creme o composti per la loro clientela. Spesso fortemente personalizzati. La manualità intesa come Massaggio, Trattamento o trucco era l’essenza del “centro estetico” si creava un rapporto fortissimo tra cliente ed operatrice che conosceva bene “tutto della sua AmicaCliente” Da qualche anno sono diventate di moda le “Macchine”. L’industria ne produce ogni anno nuovi modelli offrendo la macchina miracolosa che risolve con pochi “Click” gli inestetismi della vostra cliente. L’estetista e sempre di più una “dipendente” della macchina si fa il corso per usarla, si impara quali prodotti usare, come assecondare la macchina. Ma dove sta la Persona-Amica-cliente ? Le macchine creano una omogeneità, non c’è più differenza tra un estetista con una vita di esperienza e una giovane appena entrata nel mondo della “bellezza” anzi spesso non serve neanche un estetista basta la macchina e qualcuno che l’accenda! Come ormai assistiamo tristemente tra i medici sta diventando obsoleto il toccare. Il contatto umano e basato su protocolli dove la persona è vista più come “il problema” da risolvere quindi programma 11 cellulite intensa, programma 17 drenaggio, programma 126 ristrutturazione.. Il BEN-ESSERE quello vero lo può dare solo un massaggio e un tocco sapiente e professionale. Solo una persona che aiuta un’altra persona a stare e sentirsi meglio pratica l’arte antica del benessere estetico. Chi abusa delle macchine fa solo Business, cerca il massimo rendimento con il minimo sforzo. Le macchine non sono tutte da “buttare” sarebbe sciocco pensarlo, molte sono utili ma devono rimanere in “seconda linea” come uno strumento ulteriore al
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raggiungimento di quella bellezza esteriore che oggi sembra il solo è unico traguardo. _____________________________________ Tra i prodotti che trovate nel nostro sito una parte importante è l’azienda Mary Rose con sede a San Mauro Pascoli (fino al 1932 San Mauro di Romagna) è un comune della provincia di Forlì-Cesena, situato a circa 40 chilometri ad est del capoluogo, Forlì, e a 18 km da Cesena. Il cambiamento del nome è avvenuto in onore del poeta Giovanni Pascoli, nato nel centro del paese, nella casa della madre, Caterina Vincenzi Alloccatelli, nel 1855, quando San Mauro apparteneva ancora alla legazione pontificia di Forlì. L’azienda fondata dal Conte Mario Ciarpella, dopo anni di studi iniziati nel 6o, ottiene nel 1980 il conseguimento del 1° brevetto d'invenzione industriale "FIOR DI LINFA". Seguiranno tutta una serie di prodotti e innovazioni. La particolarità dei prodotti Mary Rose e nel proporre una serie di prodotti naturali e un metodo “La Compattazione”. Vediamo alcuni brani tratti dal sito dell’ azienda. Una pelle che invecchia manifesta evidenti segni di cedimento della cute. Detto cedimento è perlopiù imputato a fattori biochimici, mancanza di vitamine, liquidi, nutrimento, presenza di radicali liberi, ecc. Questo modo di pensare è messo a dura prova dalla compattazione cosmetico-meccanica. Essa è l'esatto contrario del meccanismo che comporta il cedimento cutaneo. Infatti, se fosse vera l'ipotesi biochimica, il cedimento strutturale della pelle sarebbe generale e direttamente proporzionale allo stato di salute dell'individuo nel suo insieme. L'osservazione confuta questa tesi. Oggi è possibile, grazie alla compattazione cosmetico-meccanica, recuperare e mantenere la giovinezza biomeccanicamente per tempi molto lunghi, con un'azione di pochi secondi senza l'aggiunta di sostanze particolarmente "nutrienti" dall'esterno. Ciò mette in risalto la parte meccanica del problema rispetto a quella biochimica (o nutrizionale), infatti, i risultati ottenuti dimostrano come il cedimento strutturale del tessuto in superficie ostacoli il transito e il deflusso delle sostanze nutrienti interne sulle zone di maggior problema: in una sola parola, la presenza di pesi o di pressioni interne sulla pelle causa una minore auto depurazione.
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Oggi, nel mondo occidentale, abbiamo raggiunto degli standard di alimentazione sufficientemente completi, e solo un ostacolo meccanico può impedire alle sostanze nutrienti di raggiungere correttamente la superficie della pelle. Per chiarire meglio il concetto, pensate al fatto che un elastico molto stretto messo al polso mette in crisi lo stato di salute e di invecchiamento di una mano anche nella persona più sana, più giovane e meglio nutrita del mondo. Lasciare che il naturale nutrimento arrivi senza ostacoli alla pelle ecco la semplice filosofia applicata. Spesso si usano migliaia di parole, si producono studi, carta e attestati ma] la pratica è infinitamente più semplice. Se volete sapere se la miglior torta del mondo è veramente la migliore non serve molto per saperlo basta assaggiarla! Se volete sapere cosa fa alla vostra pelle un prodotto Mary Rose dovete solo usarlo e stare a vedere il risultato. Semplice, facile, logico...
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