Gabriele Policardo
ANCHE I SOLDI HANNO UN’ANIMA Biologia del denaro
SPAZIO INTERIORE
INDICE
Introduzione-narrazione
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l’essenza del denaro
Chi è il denaro? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il progetto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il tempo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il tempo nel tempo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il Servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . «Non ho tempo» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . «Tu sei il mercato» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Schiavitù . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Questione di coscienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il sacrificio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La ricetta del successo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La concorrenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . La difficoltà a iniziare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . I soldi e la “spiritualità” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Libertà, potere, responsabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Karma e dharma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Seva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77 Alienazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 L’ordine economico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 L’economia della relazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 La piramide del servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90 Qual è il tuo valore? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 È tutto molto semplice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100 Il movimento verso il successo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 Saper leggere il libro del mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 Il senso di colpa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 Pensare in modo diverso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
trasformare e attrarre
Un progetto per la vita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Scenario di nascita e denaro (prosperità) . . . . . . . . . Meditazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Meditazione 1: la Mamma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Meditazione 2: il Papà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Meditazione 3: il fratello non nato . . . . . . . . . . . . . . . . . . Meditazione 4: l’escluso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Meditazione 5: il giuramento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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Introduzione-narrazione
Talvolta nella vita accade d’inserire un foglio dentro a una bottiglia e affidarlo all’oceano. Questo si verifica con sogni, promesse, preghiere, progetti. A me è capitato alcune volte. Una di queste riguarda il tema che sto per trattare: il rapporto con i soldi, la possibilità di averne anch’io, il ruolo che essi hanno nella mia e nella nostra vita. Quanto dolore, quanto amore nei nostri soldi! Cosa, o meglio, chi sono davvero? Scopriremo insieme che essi hanno un’anima, e che anima! I soldi pensano, si muovono, amano e odiano: sono dotati di una loro coscienza e personalità. Abbiamo tutte le ragioni per amarli e rispettarli a nostra volta, trattandoli nel migliore dei modi. Il messaggio immateriale che molti anni fa misi in bottiglia era rivolto alla mia Anima. In quel lontano giorno, senza alcuna ricchezza e distante anni luce da ogni forma di successo, domandai a me stesso: «Quelli che ce l’hanno fatta e scrivono libri su come hanno conquistato il podio, vendendone milioni di copie... come ce l’hanno fatta? Davvero sono
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riusciti a domare i cavalli imbizzarriti del destino, a forgiare il metallo incandescente del divenire, a piegare le leggi della fisica e dello spirito ai propri scopi, a entrare in una così perfetta e intima armonia, in modo da sfruttare le forze stesse della natura, per raggiungere i propri obiettivi? Taglierò anch’io quel traguardo, riuscirò nell’impresa? Farò della mia vita un’opera d’arte? Dimostrerò a me stesso e agli altri che le idee, prima o poi, si fanno strada, che il talento e la fatica vengono premiati? Chi sa se un giorno scriverò anch’io un libro su come farcela, o meglio ancora, un libro... sui soldi!» Ebbene, eccomi qui. Consegnai queste riflessioni a una bottiglia e la affidai a un mare interiore. Poi, quasi me ne dimenticai. Anche le bottiglie dimenticate continuano a navigare: hanno una grande pazienza e seguono rotte imperscrutabili. Spesso per arrivare a destinazione attendono a lungo che noi siamo interiormente pronti. Ricordo bene il giorno in cui ho deciso di credere veramente. Ci sono infatti due modi per credere: il primo è credere affinché non succeda; il secondo è credere perché si realizzi. Nel primo caso si fantastica, si specula, s’immagina, ma solo come illusione, come esercizio di energia intellettuale.
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Nel secondo la sensazione è assai diversa. È quel credere che affonda le radici nello spirito, che si sente formicolare in tutte le cellule; è un creare nascosto che somiglia piuttosto a un ricordare. Ricordare da un futuro già avvenuto da qualche parte. Richiamare a sé. Non tanto un raggiungere, quanto più un attrarre. Sì, quel giorno diedi inizio al cambiamento. Comprai un foglio verde e una bella cornice. Scrissi su questo foglio: «Io vivo nel fiume della pienezza, della salute, della felicità, della forza e della ricchezza». Naturalmente, quel giorno non ero né ricco né felice né tantomeno sereno. E in fondo, neppure “ci credevo” con tutto me stesso. Però ero giunto a quel grado di sofferenza che innesca processi strutturali, quel dolore che spinge in un modo o nell’altro a cambiare. Passarono giorni, mesi, anni: alla fine raggiunsi il mio obiettivo. Oggi, quando guardo quel cartello, ancora appeso nel mio bagno, una parte di me strizza l’occhio al vecchio me e gli dice: «Tieni duro! Abbi fede». Vi fu un altro momento fondamentale in cui questo modo di credere fu cruciale e la mia relazione con il denaro si trasformò radicalmente. Tutto ciò che ho conquistato e compreso, qualunque aspetto abbia a che vedere con il successo e la mia vita di autore, deriva in gran parte dalle costel-
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lazioni familiari1 e dall’effetto guaritore che hanno avuto nel mio destino. Non è un caso che al primo seminario di costellazioni cui partecipai da cliente abbia portato come richiesta la difficoltà a guadagnare denaro. Quando compresi che lì c’era il futuro, che sarebbe stato un ottimo modo di pormi al servizio degli altri e di fare qualcosa di buono della mia vita, decisi di apprendere questo metodo alla fonte. Il che significava andare direttamente da Bert Hellinger. Per un’ottima sincronicità, giusto una decina di giorni dopo questa intuizione, si sarebbe tenuto in Germania un training camp internazionale, vale a dire un grande seminario di cinque giorni in cui Hellinger personalmente avrebbe diretto costellazioni e dispensato insegnamenti e perle di saggezza. Rivelo queste informazioni personali perché ciascuno potrà verificare, su di sé, come il nostro destino si disveli a noi quando smettiamo d’inseguirlo, di forzare, di perseguire l’illusione che possiamo realmente decidere e controllare il materiale informe del divenire.
1. Le costellazioni familiari sono uno strumento di aiuto alla vita, esplorate e portate al successo dallo psicologo tedesco Bert Hellinger.
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Anche i soldi hanno un’anima
l’essenza del denaro
Chi è il denaro? Immaginare è scegliere Jean Giono, Noè
Da dove proviene il denaro? Chi o cosa rappresenta per noi? Attraverso quali vie giunge tra le nostre mani e per quali leggi o meccanismi vi rimane o si allontana? Se dimentichiamo per un istante l’aspetto materiale – le banconote che vengono emesse dalle banche centrali e le monete stampate da una zecca, secondo equilibri e ordini economici governati dai sistemi e dagli Stati – cosa intravediamo alle spalle del grande movimento del denaro nella nostra vita? Perché il denaro “sorride” ad alcuni ed evita altri come la peste? Perché talvolta arriva, anche copiosamente, ma non rimane, anzi si dissolve? Da un punto di vista sistemico, il denaro proviene in primo luogo da nostra madre. Non solo perché è lei a darcelo direttamente o indirettamente,
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all’inizio in forma di cure, vestiti, cibo e oggetti che aiutano la nostra vita e la nostra esistenza. Il denaro rappresenta la mamma perché, inconsciamente, è il nostro nutrimento. Dunque, anche le persone o le attività da cui esso ci proviene sono un’immagine di nostra madre, che ci piaccia o no. Ad esempio, i clienti per un professionista, l’azienda per un imprenditore, l’impresa o un ente per un dipendente, sono ugualmente altri volti della mamma. Guardiamo al denaro nello stesso modo in cui guardiamo alla mamma e rivolgiamo a esso gli stessi sentimenti e pensieri che ci legano a colei che ci ha dato alla luce. Questo è il fondamento. Chi disprezza il denaro, disprezza la propria madre; è perciò giusto che non ne abbia: non lo merita; chi lo tratta con sufficienza, superbia, disinteresse, si rivolge così alla mamma; chi non ne ha mai abbastanza, chi delinque o uccide per averne, chi lo detesta, così come chi lo ama profondamente e lo rispetta: ciascuno si pone in un simile modo nei confronti della donna che gli donò il bene più prezioso, il solo che non ha prezzo. In questo momento, soffermati per qualche istante a riflettere su quali pensieri e sentimenti tu rivolga ai soldi.
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SPAZIO INTERIORE www.spaziointeriore.com
La casa editrice Spazio Interiore nasce nel 2011 con l’obiettivo di diffondere il frutto degli studi e del lavoro sul campo di quegli autori, già noti o esordienti, che si sono sperimentati negli ambiti più direttamente connessi alla ricerca interiore e alla scoperta, sviluppo e potenziamento del proprio Sé. Spiritualità, tecniche olistiche, stati non ordinari di coscienza, sciamanesimo, psicologia transpersonale, filosofia, astrologia, tarocchi, antiche tradizioni sapienziali... sono solo alcuni dei temi sviscerati negli anni dalla casa editrice, in una pluralità e molteplicità di prospettive, approcci e impostazioni in grado di rispecchiare e rispettare le peculiarità e le esigenze del singolo lettore. Ogni libro di Spazio Interiore intende quindi rappresentare un ponte verso l’Ignoto, offrendosi quale veliero su cui solcare gli oceani della Conoscenza e dell’Esperienza al fine di svelare il mistero più grande e straordinario: il proprio autentico Sé.